Littérature scientifique sur le sujet « Sicurezza energetica »

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Articles de revues sur le sujet "Sicurezza energetica"

1

Clň, Alberto. « Lo sterile dibattito sulla nuova strategia energetica ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (avril 2012) : 9–18. http://dx.doi.org/10.3280/efe2012-001002.

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Résumé :
I Governi italiani hanno spesso proposto misure di politica energetica per il Paese, sebbene raramente si siano avuti effetti significativi. Recentemente il Governo italiano ha auspicato un passaggio dal concetto di politica e quello di "strategia energetica nazionale", i cui contenuti e metodi evidenziano gli stessi limiti che hanno portato all'insufficienza delle precedenti politiche. L'articolo pertanto mette in evidenza criticamente le ragioni del fallimento dei precedenti tentativi di definizione di una politica energetica nazionale e dello sterile dibattito sulla nuova strategia. Evidenzia, al contrario, la necessitŕ di rispettare alcuni aspetti metodologici che possono favorirne il successo: la necessitŕ di una maggiore specificitŕ delle misure, il ricorso all'analisi costi-benefici per identificare i trade-off tra le alternative, l'identificazione degli obiettivi prioritari e delle responsabilitŕ delle diverse istituzioni. Le sfide poste dai cambiamenti del contesto geopolitico, economico ed ambientale odierni rendono tale metodologia ancora piů urgente. Focalizzandosi successivamente sul tema degli obiettivi di una politica energetica, l'articolo ne identifica quattro (ambiente, competitivitŕ, sicurezza e crescita) e suggerisce l'apporto che alcune misure possono portare al raggiungimento degli stessi.
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Serpieri, Luca, Maurizio Casalini et Massimiliano Piscetta. « Fruizione del Superbonus 110% e dei bonus minori su beni immobili in trust ». Trusts, no 3 (1 juin 2022) : 575–89. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.129.

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Résumé :
Sunto Gli incentivi fiscali riguardo le ristrutturazioni immobiliari, le opere volte alla riduzione del rischio sismico e quelle per il miglioramento dell’efficienza energetica, costituiscono una spinta significativa del legislatore per il miglioramento della sicurezza, dell’efficienza energetica degli edifici, nonché, non da ultimo, del loro aspetto architettonico. L’aggiunta di ulteriori facilitazioni, quali lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta, sono uno sforzo ulteriore volto a promuovere un loro maggior impiego. Nel fondo in trust, sovente, sono apportati immobili e l’accesso agli incentivi pone condizioni soggettive diverse in base alla disposizione che si esamina. Ciò richiede un’analisi critica di tutte le facilitazioni fiscali proposta dal legislatore, nel caso che gli immobili siano in differente modo apportati al fondo in trust e si intenda fruire delle agevolazioni in parola. Non ci proponiamo di analizzare specificamente i vantaggi fiscali sulle ristrutturazioni, il risparmio energetico ed il rischio sismico in quanto tali, temi che peraltro sono ampiamente dibattuti anche attualmente e su cui è stato e si continua a scrivere molto e che sono altresì in continuo aggiornamento dal lato normativo e della prassi, ma di individuare se, quando e come, gli immobili apportati nel fondo di un trust interno non commerciale – d’ora in avanti solo trust – possono godere di quale dato premio fiscale. Tuttavia questo ci obbliga comunque a dare un quadro almeno sintetico ma aggiornato, riguardo ogni facilitazione.
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Yugay, Tatiana. « La sicurezza energetica nel quadro della Strategia UE per la regione Adriatico-Ionica ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 3 (janvier 2016) : 145–60. http://dx.doi.org/10.3280/siss2015-003012.

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D’Alessandro, C., E. Colombini, G. Pasquariello, G. Sbragia et A. Cupisti. « Compliance Alla Terapia Dietetica ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no 4 (31 janvier 2018) : 2–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1235.

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Résumé :
La terapia nutrizionale è uno dei cardini della terapia conservativa dell'Insufficienza Renale Cronica (IRC). È in grado di contrastare segni, sintomi e complicanze dell'insufficienza renale, di procrastinare l'inizio della dialisi e di mantenere lo stato nutrizionale. La dieta deve essere ridotta in proteine perché molte delle tossine e dei cataboliti ritenuti derivano dalle proteine esogene, e perché la restrizione proteica rappresenta una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la contestuale riduzione dell'apporto di sodio e fosforo che contribuisce agli effetti terapeutici. Altra caratteristica fondamentale della terapia dietetica è l'adeguatezza energetica. I due casi descritti rappresentano quello che spesso accade nella pratica clinica nel paziente con IRC cui viene prescritta una dieta ipoproteica, e sottolineano l'importanza del counselling dietetico per la sicurezza e l'efficacia della terapia nutrizionale nel paziente renale con o senza diabete mellito.
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Buzzacchi, Camilla. « Energia e ambiti materiali connessi : la lettura della Corte costituzionale ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 3 (novembre 2011) : 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003007.

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Résumé :
La giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di energia sta mettendo in evidenza, a partire dal 2004, un complesso di interessi che sono coinvolti dalle decisioni energetiche, talvolta prevalendo sull'interesse alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, talvolta recedendo rispetto ad esso. Si tratta degli ambiti tutela dell'ambiente, della tutela del paesaggio, della tutela della salute, della tutela della concorrenza, dei livelli essenziali delle prestazioni, della sicurezza: il contributo analizza singolarmente i vari ambiti materiali interessati dalle decisioni di Stato e Regioni in materia di energia, indicando il bilanciamento che di essi č stato effettuato da parte della Corte costituzionale.
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Dorigoni, Susanna, Luigi Mazzei, Federico Pontoni et Antonio Sileo. « GNL, competizione e sicurezza di approvvigionamento : il segmento dello shipping ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (septembre 2009) : 137–59. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-001009.

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Résumé :
- In the last few years, one of the main concerns of European Union in the energetic field has been that of facilitating the safeguard of raw materials' security of supply, especially that of natural gas. Import through LNG chain, that is, through the employment of LNG tankers for gas transportation, has been identified by the European Council as one of the instruments to achieve these goals. In fact, import via LNG does not require, for the importer, such investments as to determine an indissoluble physical tie between producer and buyer, as happens for transport via pipeline (Chernyavs'ka et al., 2002). In other words, investments in pipelines are very specific. Moreover, as they are made in order to support specific transactions, contracts usually take the form of long-term agreements with minimum offtake requirements (take or pay clauses): such contracts definitely contribute to the "cartelization" of the market, hindering competition. Unlike investments in pipelines, those in the LNG chain present a much lower degree of specificity: in fact, even though the construction of a regasification plant is generally tied to the stipulation of a long-term agreement (with take or pay clause), LNG chain costs have significantly decreased over time (until a few years ago) and, moreover, it is getting increasingly common that part of plant capacity is made available for spot transactions. What's more, once the contract is expired and the investment is sunk, the importer may satisfy his gas supply needs on the basis of his relative gains. As far as LNG import contractual practices are concerned, significant changes have started to take places in the last few years, both in terms of agreements' length - average duration has significantly decreased - and in terms of price indexation - in the most developed markets LNG price is tied to gas spot price (IEA, 2006). One of the many possible advantages of transport via LNG is that liquefied gas enables European importers to widen their gas suppliers portfolio. Increased possibilities of choice for importers, the widening of the group of exporting countries, and the increased integration of the European market, thanks to the possibility of redirecting cargoes depending on single countries' supply-demand balance, would contribute decisively to security of supply, market globalization and competition (between importers) in the industry (IEA, 2004). Yet, it must be stressed that import via tanker appears to be competitive with import via pipe only for the medium-long distances. As far as LNG chain is concerned, the element that so far has attracted the least attention, though being not less important than the other two, is certainly shipping. Being the link between the producing/exporting country and the importing country, and having been subject to major changes in the last few years, it is particularly interesting to analyze it singularly, aiming to understand how it is linked to the other elements of LNG value chain, besides studying industry dynamics. This paper will address this issue, aiming also to understand what has been and what will be in the future the evolutionary trajectory of this segment, starting from an analysis of operative and planned gas tankers, their size, their routes and their contractual situation. This analysis can be useful to make hypothesis about the growth of the spot market and, consequently, of market liquidity.Keywords: LNG, gas tankers, security of supply, competition, regasification plants, spot market, natural gas international tradeJEL classifications: L95, K12, F14, L11Parole chiave: GNL, navi gasiere, sicurezza dell'approvvigionamento, competizione, rigassificatori, mercato spot, commercio internazionale di gas naturale
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D'Addezio, Mariarita. « Sicurezza e coordinamento delle esigenze alimentari con quelle energetiche : nuove problematiche per il diritto agrario ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 3 (février 2012). http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-003002.

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Thèses sur le sujet "Sicurezza energetica"

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Battello, Angelica <1995&gt. « Interdipendenza energetica. Politica estera e sicurezza energetica di Italia e Federazione Russa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16892.

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Résumé :
Nel XXI secolo, l’alto livello di industrializzazione raggiunto in Europa comporta la crescente necessità di grossi quantitativi di energia, funzionale sia alle attività produttive, che alla vita quotidiana della popolazione. Nel 2017, la risorsa energetica più consumata a livello mondiale è stato il petrolio. Tuttavia, la richiesta di gas naturale è in continuo aumento, grazie al basso impatto ambientale di questa risorsa. Infatti, la domanda di gas naturale aumenta di 1,6% ogni anno, ed entro il 2030 supererà il carbone diventando la seconda risorsa energetica più consumata a livello globale. L’interdipendenza energetica nell’ambito del gas naturale è un tema fondamentale in quanto questo fenomeno mette in moto diverse dinamiche nell’ambito della politica estera dei Paesi coinvolti, relative soprattutto alla sicurezza energetica di questi ultimi. Per sicurezza energetica, dal punto di vista dei Paesi importatori, si intende “disponibilità di rifornimenti energetici affidabili a prezzi ragionevoli”, definizione che quindi coniuga due elementi fondamentali al fine di garantire la sicurezza dal punto di vista energetico di un Paese, ovvero l’affidabilità dei rifornimenti energetici e l’accessibilità alla risorsa dal punto di vista economico. Obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare il rapporto di interdipendenza energetica tra Russia e Italia, verificando l’effettivo livello di reciproca dipendenza tra i due Paesi nell’ambito del gas naturale, le dinamiche che hanno condotto a questo livello, e le prospettive future, soprattutto riguardo le possibili alternative che possono porre fine all’interdipendenza e la modalità di gestione di queste alternative da parte dei due attori coinvolti, Russia e Italia. L’Italia ha iniziato a importare gas naturale dall’Unione Sovietica nel 1974 , ma il presente lavoro si concentrerà sul periodo che va dal 2000 ad oggi, la cosiddetta “era Putin”, ovvero che corrisponde alla quasi ininterrotta presidenza di Vladimir Putin in Russia.
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Ghermandi, Davide <1983&gt. « L'importanza del potere marittimo per la sicurezza energetica delle medie potenze ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8318/1/Ghermandi_Davide_Tesi.pdf.

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Résumé :
La letteratura accademica ha dedicato numerose ricerche sia alla sicurezza energetica che, separatamente, al potere marittimo. Diversi studi sono stati sviluppati sulla presenza navale americana nel Golfo Persico e, più recentemente, sulla sempre più assertiva politica militare cinese tesa alla protezione delle linee di comunicazione marittima. Non esistono, tuttavia, ricerche sistematiche su come la dipendenza energetica dalle importazioni via mare influisca su una delle categorie di stati più dibattuta all’interno delle Relazioni Internazionali: le medie potenze. Lo scopo della dissertazione, attraverso lo sviluppo di un modello quantitativo e la creazione dell’indice composito Navy Importance Index, è quello di evidenziare il legame alla base della relazione tra la sicurezza energetica e il potere marittimo.
The academic literature has devoted a lot of attention to energy security and, separately, seapower. Several scholars and practitioners have written extensively in particular on the US naval policy and posture in the Persian Gulf and, more recently, on China’s foreign policy that aims at the protection of the energy sea lines of communication that carry the lifeblood of Beijing’s economy. However few have written on how the energy dependence on foreign supplies by sea affects the behaviour of a particular and very debatable category of states: the middle powers. The aim of the dissertation, through the formalization of a quantitative model and the development of a composite index defined as Navy Importance Index, is to highlight the theoretical link between energy security and seapower by this very questionable group of nations.
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Martinolli, Elena <1996&gt. « "Sicurezza Energetica e gas naturale. Il caso dell'Azerbaigian e il gasdotto Trans-Adriatico" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18442.

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Résumé :
Il presente elaborato tratta il tema della sicurezza energetica che viene comunemente definita come una "fornitura di energia adeguata, accessibile e affidabile"; in particolare si sottolinea il rapporto di interdipendenza esistente tra paesi consumatori e paesi produttori di energia. Le scelte politiche di tutela e di sicurezza energetica possono infatti avere un forte impatto sia nei paesi consumatori, sia nei paesi produttori, poiché la mancanza di guadagni provenienti dalla vendita di energia può tradursi in danni economici e sociali. Nello scenario energetico degli ultimi anni, caratterizzato da un progressivo sbilanciamento del mix energetico, dal petrolio verso il gas naturale, e da uno spostamento dei mercati da Occidente verso Oriente, ha cominciando ad emergere un Paese in grado di rivestire un ruolo chiave nell’attuale quadro energetico: l’Azerbaigian. La Repubblica dell’Azerbaigian è uno dei più antichi centri di produzione di petrolio al mondo che vanta oggi ricchi depositi di risorse energetiche, soprattutto di gas naturale. Tra i punti di forza di questo paese troviamo la sua collocazione geografica strategica e la presenza di abbondanti riserve di gas naturali nel territorio, mentre i suoi punti di debolezza derivano dalla sua condizione di landlocked state, ossia un Paese senza sbocco sul mare, e di rentier state, ovvero di un Paese che basa la propria economia principalmente sulle entrate derivanti dalla rendita energetica. E’ inoltre opportuno sottolineare il fatto che per l’economia azera sono molto importanti sia le relazioni instaurate nel tempo con gli stati limitrofi sia gli sforzi compiuti per tutelare la propria sicurezza energetica, attraverso la diversificazione dell’economia e dei partner energetici. Tra gli attori che a livello internazionale si sono mostrati maggiormente interessati ad instaurare una partnership energetica e politico-diplomatica si sottolinea l’importanza del legame instaurato con l’Italia. La cooperazione tra questi due paesi si è sviluppata in numerose sfere tra cui quella culturale, formativa, politico-economica e soprattutto energetica grazie ai numerosi accordi consumatore-produttore stipulati. Oltre all’Italia, anche l’Unione Europea ha guardato in modo sempre più interessato all’Azerbaigian, soprattutto al fine di tutelare la propria sicurezza energetica attraverso la diversificazione dei propri approvvigionamenti energetici. In questo ambito assume notevole importanza il progetto del Corridoio Meridionale del Gas, un insieme di infrastrutture che mirano al trasporto del gas proveniente dall’Azerbaigian in Europa, come punto di convergenza delle strategie e delle politiche energetiche dell’Unione Europea e dell’Azerbaigian. Per l’Unione Europea questo progetto rappresenta sia una pietra miliare per la diversificazione delle forniture energetiche sia un modo per ridurre la dipendenza energetica degli stati membri dalla Russia. Per l’Azerbaigian invece, rappresenta la possibilità di emergere a livello internazionale come affidabile rifornitore energetico e partner, anche al di fuori della sfera energetica. Il corridoio è composto da tre gasdotti, tra cui il TAP (Trans Adriatic Pipeline) che andrà a ricoprire una funzione essenziale per il futuro energetico europeo. Il TAP consente l’apertura di uno sbocco in Occidente permettendo l’afflusso del gas naturale del mar Caspio in Italia e in Europa. Il progetto risulta dunque una risposta alle esigenze e agli interessi delineati nelle politiche di tutela della sicurezza energetica dell’Azerbaigian, dell’Italia e dell’Unione Europea.
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Tiranti, Luca. « Circuiti elettronici per la domotica e l'efficienza energetica domestica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Sono ancora molti i miti da sfatare in relazione ad un impiego della casa "intelligente". La domotica si sta affermando in maniera sempre più considerevole nelle abitazioni ma anche in contesti superiori come grandi edifici quali ospedali, scuole, alberghi e complessi di uffici. Tutto ciò è reso possibile dalle svariate funzionalità che essa adotta: dal pieno controllo sull'abitazione alla sicurezza della stessa fino ad arrivare a garantire elevati livelli di comfort ambientale su tutti gli ambienti. Fra i principali aspetti vi è sicuramente quello del risparmio energetico ottenibile agendo in maniera diretta sulla diminuzione dei consumi; adottando una soluzione domotica per l'abitazione, tutti gli impianti, da quello di illuminazione a quello di riscaldamento fino ad arrivare alla gestione di carichi ed elettrodomestici, riescono ad essere coordinati fra loro e cooperare, nel rispetto delle condizioni ambientali circostanti, eliminando le diverse componenti di spreco d'energia.
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Pescarini, Marco. « Analisi di un Incidente Non Mitigato di Tipo LOCA in un Reattore PWR Mediante il Codice MELCOR 2.1 ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10655/.

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Résumé :
La presente attività di tesi è stata svolta presso la Divisione di Sicurezza Nucleare dell’ENEA di Bologna ed è stata finalizzata ad analizzare, mediante il codice MELCOR 2.1, le conseguenze di tre incidenti severi non mitigati di tipo LBLOCA in un generico reattore nucleare ad acqua leggera pressurizzata (PWR) da 900 MWe. In particolare sono stati confrontati gli scenari incidentali relativi a tre distinti eventi iniziatori nel circuito di refrigerazione primario: la rottura a ghigliottina della gamba fredda (CL) del loop 1, della gamba calda (HL) del loop 1 e della surge line di connessione con il pressurizzatore. Le analisi MELCOR hanno indagato la progressione incidentale in-vessel, con particolare riferimento alle fenomenologie termoidrauliche e di degradazione del core. MELCOR infatti è un codice integrato che simula le principali fenomenologie riguardanti sequenze incidentali di tipo severo in reattori ad acqua leggera. Durante la prima fase dei tre transitori incidentali risultano predominanti fenomenologie di carattere termoidraulico. In particolare MELCOR predice la rapida depressurizzazione e il conseguente svuotamento del sistema di refrigerazione primario. I tre transitori sono poi caratterizzati dallo scoprimento completo del core a causa dell’indisponibilità del sistema di refrigerazione di emergenza. Il conseguente riscaldamento del core per il calore di decadimento e per ossidazione delle strutture metalliche conduce inevitabilmente alla sua degradazione e quindi al fallimento della lower head del recipiente in pressione del reattore nei tre scenari incidentali in tempi diversi. Durante la prima fase incidentale, di carattere prevalentemente termoidraulico, sono state rilevate le principali differenze fenomenologiche causate dalle differenti posizioni e dimensioni delle rotture. Il transitorio causato dalla rottura della CL si è confermato come il più gravoso, con fallimento anticipato della lower head rispetto agli altri due transitori considerati.
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Grano, Francesco. « Le direttrici progettuali delle filiere VVER e BN ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Résumé :
In questo lavoro si proveranno a mettere a fuoco le caratteristiche e le peculiarità di 2 delle filiere di produzione russa di nuova generazione di maggior interesse attualmente utilizzate in patria e in vari stati europei negli impianti nucleari per la generazione elettrica, con particolare attenzione su cosa è stato fatto di diverso ed innovativo soprattutto in campo di sicurezza, sostenibilità ed economicità: il reattore ad acqua pressurizzata VVER e il reattore veloce BN.
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Rampa, Federico. « Analisi della propagazione del fronte di fiamma negli incendi boschivi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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L’obiettivo del presente progetto di tesi è stato quello di ottenere un modello numerico per la simulazione di incendi boschivi, in particolar modo ci si è concentrati sulla propagazione del fronte di fiamma in relazione al calcolo di distanze caratteristiche di sicurezza per esseri umani e per apparecchiature industriali e civili potenzialmente in pericolo qualora si trovino nelle vicinanze di un fenomeno di questo genere. Per le simulazioni numeriche si è utilizzato il software Fire Dynamic Simulator (FDS) e la biomassa scelta per lo studio è l’abete di Douglas. Le simulazioni sono state ripetute per diversi valori di velocità del vento entrante nel dominio computazionale. Il presente lavoro è stato condotto per una certa tipologia di albero ma potenzialmente può essere utilizzato per qualsiasi altro tipo di biomassa qualora se ne conoscesse l’andamento della velocità di combustione nel tempo. Il modello numerico descritto ha permesso di riprodurre il comportamento di un incendio boschivo e di acquisire dati sullo stesso senza il bisogno di dover eseguire ulteriori test sperimentali, il che è positivo in quanto esperimenti del genere sono sempre sinonimo di una grande spesa per la loro realizzazione, inoltre strumenti di questo genere possono essere utilizzati da enti forestali e organi competenti per la prevenzione ed estinzione degli incendi e per valutazioni sulla sicurezza di una zona interessata da un incendio boschivo e delle aree ad essa adiacenti.
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Toader, Alexandru Alin. « Modello di programmazione lineare mista intera per l'ottimizzazione della configurazione del sistema di produzione di energia elettrica con il criterio di sicurezza N-1 per la rete di trasmissione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
L'oggetto di questa tesi riguarda l'implementazione di un modello di Unit Commitment mediante la programmazione lineare mista intera per individuare il piano di lavoro dei generatori a minor costo di esercizio. Il modello proposto include anche il criterio di sicurezza N-1, ossia la configurazione che, quando possibile, permette comunque l'alimentazione del carico anche se un elemento della rete è fuori servizio. Il modello è stato implementato nell'ambiente di modellazione AIMMS. Per riassumere in breve il lavoro di tesi vengono di seguito elencati i principali punti di studio: 1)approfondimento di tipo economico per conoscere il modo in cui viene previsto il carico da soddisfare: tale carico rappresenta un dato input per un problema di UC; 2)realizzazione di un modello di UC a partire dagli articoli disponibili in letteratura; 3) individuazione dei dati reali da utilizzare come input al problema di UC; 4)analisi della soluzione ottenuta con il modello di UC sicuro; 5)considerazioni sull'analisi di sicurezza di tipo N-1; 6) analisi dei risultati dei modelli UC con N-1 linee e N-1 generatori e calcolo delle matrici ptdf (fattori di distribuzione di transito della potenza nella rete); 7) individuazione delle variabili binarie di ottimo in grado di fronteggiare un imprevisto N-1; 8) utilizzo delle binarie di ottimo al modello di UC sicuro per individuare i costi di produzione.
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FRATERRIGO, Claudia. « LA DISCIPLINA DEL SETTORE ENERGETICO IN UN SISTEMA MULTILIVELLO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91189.

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Résumé :
Da una prospettiva privilegiata, quale quella offerta dal diritto dell’energia, si affronta l’allocazione nei diversi livelli di governo della funzione legislativa e delle funzioni amministrative e, quindi, come in concreto viene utilizzata da ciascun ente la propria quota-parte di competenze. In particolare, si esamina lo spatium operandi riconosciuto all’autonomia legislativa ed amministrativa delle Regioni alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione e delle riforme della legislazione nazionale ed europea che si sono succedute, con particolare riferimento allo strumento di pianificazione energetica della Regione siciliana. Inoltre, si considerano le refluenze che l’assetto di competenze nazionali e sovranazionali produce sul procedimento di autorizzazione alla costruzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, nel quale entrano necessariamente in gioco molteplici parametri, che esprimono altrettanti valori dei quali l’amministrazione deve inevitabilmente tener conto, nell’ambito della discrezionalità amministrativa che la legge le concede. Sovente, invece, a determinazioni amministrative che accordano preferenza alla normativa europea di promozione delle fonti energetiche rinnovabili, fanno da contraltare atti in cui tale normativa è aprioristicamente estromessa dalla ponderazione degli interessi in gioco. Orbene, in questa seconda ipotesi, si ritiene che possa emergere un vizio di “anticomunitarietà” dell’atto amministrativo, il quale non solo risulta contrastante con il quadro normativo europeo in materia di incentivo alle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni inquinanti, e viepiù non risulta giustificato neppure alla luce della normativa e della giurisprudenza in materia di tutela dell’ambiente, della salute o del paesaggio.
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Polito, Antonio. « Modellazione di dettaglio di un nuovo sistema di rinforzo esterno per il miglioramento sismico degli edifici mediante l'utilizzo del software Midas FEA ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
La messa in sicurezza, miglioramento e adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente costituiscono da sempre uno dei settori più importanti dell’ingegneria civile. Ad oggi molte sono le tecnologie utilizzate per il miglioramento del livello di sicurezza sismico ma poche sono versatili e di facile realizzazione, impedendo spesso la fruizione del fabbricato. Per far fronte a tali esigenze nasce il progetto regionale “TimeSafe”, sinonimo di “Tecnologie integrate ed innovative a limitato impatto ed invasività per il miglioramento sismico di edifici senza interruzione d’uso”. All’interno del progetto TimeSafe si sviluppano nuove tecnologie, tra loro integrate e a bassa invasività, che consentono la realizzazione per fasi di un rinforzo esterno con lo scopo di aumentare sia il livello di sicurezza sismico della struttura sia altre prestazioni come ad esempio quella energetica. Fondamentale importanza è stata data all’ottenere un basso impatto e alla personalizzazione del sistema in modo da garantire il suo impiego nella maggior parte dei contesti edilizi. Lo scopo del presente elaborato di tesi riguarda la modellazione numerica di dettaglio di un singolo modulo rappresentativo della struttura, avendo come obiettivo la previsione del reale comportamento del rinforzo e fungere da supporto alle imminenti prove di laboratorio. In particolare lo studio verterà dapprima sulla validazione dei due software Midas FEA e Midas FEA NX, per poi passare allo studio del singolo modulo di rinforzo. Si passerà quindi alla realizzazione di modelli semplificati e di dettaglio attraverso i quali si andranno a definire il comportamento del rinforzo e la quantità di armatura da considerare nell’elemento parete. Concludendo, al fine di considerare l’applicabilità di tale rinforzo in zone sismiche differenti, si sono eseguite delle analisi di sensibilità variando la sezione dei pilastri e la quantità di armatura in essi inserita, calcolati attraverso una valutazione parametrica.
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Livres sur le sujet "Sicurezza energetica"

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Carlo, Stagnaro, dir. Sicurezza energetica : Petrolio e gas tra mercato, ambiente e geopolitica. Soveria Mannelli (Catanzaro) : Rubbettino, 2007.

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2

Verda, Matteo. Una politica a tutto gas : Sicurezza energetica europea e relazioni internazionali. Milano : EGEA, 2011.

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3

Il Caspio : Sicurezza, conflitti e risorse energetiche. Roma : GLF editori Laterza, 2014.

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4

Padula, Carmen. Sisma Bonus Facciate Ecobonus : Manuale Pratico Sui Vantaggi Fiscali per la Messa in Sicurezza, l'efficientamento Energetico e il Rifacimento Delle Facciate Degli Immobili. Independently Published, 2020.

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Actes de conférences sur le sujet "Sicurezza energetica"

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Ortolani, Chiara. « Morfologia urbana, trasporti, energia : indicatori di impatto ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Résumé :
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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