Littérature scientifique sur le sujet « Servizi locali »

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Articles de revues sur le sujet "Servizi locali"

1

Solari, Fabrizio. « Servizi pubblici locali, lavoro, sindacato ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (mars 2015) : 27–29. http://dx.doi.org/10.3280/es2014-003004.

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2

Valeri, Gabriele. « Servizi pubblici locali, lavoro, sindacato ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (mars 2015) : 30–36. http://dx.doi.org/10.3280/es2014-003005.

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3

Salomoni, Luciano. « Le reti di imprese nella gestione dei servizi pubblici locali : verso nuove forme organizzative di collaborazione tra società pubbliche ». ECONOMIA PUBBLICA, no 3 (janvier 2021) : 65–83. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003003.

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Résumé :
Le reti di imprese sono un istituto di diritto civile di recente introduzione, che si colloca a metà strada tra la costituzione di un nuovo soggetto giuridico e la for-ma contratto. Il saggio intende affrontare le relazioni tra questo istituto e i servizi pubblici locali: considerando alcune esperienze recenti di costituzioni di reti da parte di società pubbliche, il contributo indaga le problematiche connesse all'utilizzo delle reti nell'ambito dei servizi pubblici a rete quali il servizio idrico e il servizio rifiuti.
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4

Vigneri, Adriana. « Il punto sui servizi pubblici locali dopo gli interventi legislativi del 2011 e 2012 ». ARGOMENTI, no 34 (juin 2012) : 37–50. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034002.

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Résumé :
In seguito all'abrogazione referendaria dell'art. 23-bis, si è giunti attraverso più interventi legislativi (ultima la legge 27/2012) ad introdurre un sistema normativo pressoché completo, che riguarda in generale i servizi pubblici locali a rilevanza economica, e comprende settori prima esclusi, i trasporti regionali anche per ferrovia, e i trasporti locali metropolitani e su gomma. L'impostazione fondamentale richiede agli enti locali competenti a decidere le modalità di gestione, di valutare prima di tutto, una volta individuati gli obblighi di servizio pubblico da garantire per ciascuna attività, la possibilità di liberalizzare il servizio ammettendone l'erogazione da parte di una pluralità di soggetti. Soltanto ove questo non sia possibile si affiderà in esclusiva il servizio tassativamente mediante una gara.
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5

Corò, Giancarlo, et Federico Testa. « Servizi pubblici locali : innovazione e beni comuni. Introduzione ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (mars 2015) : 9–14. http://dx.doi.org/10.3280/es2014-003002.

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6

Manzotti, Marco. « La gestione dei servizi pubblici locali nelle Marche ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 2 (novembre 2015) : 103–12. http://dx.doi.org/10.3280/pri2015-002009.

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7

Ranci, Pippo. « Le imprese pubbliche locali di servizi a rete ». QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no 106 (février 2017) : 167–80. http://dx.doi.org/10.3280/qua2016-106009.

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8

Fissi, Silvia, Elena Gori et Alberto Romolini. « La governance dei comuni sui servizi pubblici locali ». MANAGEMENT CONTROL, no 2 (septembre 2013) : 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/maco2013-002005.

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9

da Empoli, Domenico. « G. Bognetti - I. Magnani (a cura di), I servizi pubblici locali tra equità ed efficienza ». Journal of Public Finance and Public Choice 7, no 1 (1 avril 1989) : 125–26. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344758.

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10

Mariani, Paolo, Mauro Mussini et Biancamaria Zavanella. « Servizi pubblici per l'impiego e imprese : un'analisi della relazione tra preselezione e job matching ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 1 (mars 2011) : 106–32. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-001004.

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Résumé :
In Italia la regolamentazione del mercato del lavoro ammette che nel settore dei servizi per l'impiego operino intermediari sia pubblici sia privati. I servizi pubblici per l'impiego (SPI) esercitano la funzione di incontro domanda-offerta di lavoro secondo logiche differenti dagli operatori privati, specialmente nei confronti delle imprese. Il presente lavoro indaga gli effetti della promozione dei servizi pubblici per l'impiego, rivolta alle imprese, rispetto alle aspettative dei datori di lavoro nei confronti di un efficace servizio di mediazione domanda-offerta di lavoro. Si impiega un modello di regressione logistica binaria per esaminare la relazione tra la tempestivitŕ del servizio di preselezione, erogato nell'ambito delle attivitŕ promozionali, e l'esito del processo di. L'evidenza empirica suggerisce che, al crescere del lasso temporale necessario per l'erogazione del servizio, diminuiscono leche il processo disi concluda con successo. In secondo luogo, si stimano gli effetti che le modalitŕ di risposta degli SPI alle esigenze occupazionali delle imprese presentano sulla probabilitŕ che il processo ditermini favorevolmente. In proposito emerge che la numerositŕ di profili disponibili, in linea con quelli richiesti dal datore di lavoro, non sembra incidere sull'esito del processo di. La tematica dell'analisi degli effetti di servizi pubblici per l'impiego, erogati a livello locale, riscuote interesse crescente per via del progressivo decentramento amministrativo che attribuisce ai governi locali competenze in materia di politiche attive per il lavoro. Questo contributo discute le opportunitŕ legate all'erogazione di servizi per l'impiego avanzati alle imprese da parte degli operatori pubblici e degli effetti sul processo diche possono derivare da un'attivitŕ dei servizi pubblici per l'impiego condotta secondo criteri improntati al soddisfacimento dei requisiti generalmente attesi da parte di un'impresa nei confronti dell'operato di un generico intermediario privato.
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Thèses sur le sujet "Servizi locali"

1

Barbato, Graziano. « L'evoluzione dei servizi pubblici locali ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/267.

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Résumé :
2008 - 2009
La disciplina relativa ai servizi pubblici presenta molteplici risvolti giuridici, contrattuali e di responsabilità che in passato hanno dato luogo a numerosi dubbi interpretativi anche in giurisprudenza, oltre che a soluzioni assai controverse. Tale normativa ha subito nel tempo una lunga evoluzione a partire dalla Legge n. 142/90, passando poi rispettivamente attraverso la Legge n. 205/2000 e la 448/2001, per poi approdare al Decreto legge n. 269/2003 convertito con Legge n. 326/03. Peraltro il disegno normativo è stato interessato da un recente ennesimo intervento ad opera della finanziaria del 2004 (Legge n. 350/03) che ha provveduto a completare ed integrare la riforma del settore. Come è facile notare la disciplina in oggetto abbraccia una normativa corposa che, inevitabilmente, ha risentito dell’introduzione di norme più volte modificate che non hanno offerto certezza di comportamenti giuridici lasciando, tra l’altro, agli enti locali grossi margini di discrezionalità, spesso non utilizzati in modo giuridicamente corretto. E’ evidente che il profondo mutamento della concezione di tali servizi, si è sostanziato, nel passato più o meno recente, in una sempre più incidente diminuzione dell’intervento pubblico a fronte di una presenza massiccia del privato nell’espletamento di quelle attività che caratterizzano il settore. E bene questo lavoro, se da un lato nasce dall’esigenza di comprendere quali siano state le cause del fenomeno cosiddetto di “privatizzazione” dei servizi pubblici, dall’altro è stimolato dalla necessità di indagare sugli effetti dell’esercizio di tali servizi da parte degli enti territoriali, a scapito del ruolo tradizionalmente assegnato in materia alla potestà statale... [a cura dell'Autore]
VIII n.s.
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2

Selva, Verzica Luigi. « Principio di sussidiarietà orizzontale e gestione dei servizi pubblici locali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423885.

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Résumé :
The research focused on the application of the principle of horizontal subsidiarity and management of local public services. The thesis has developed two parallel lines: the study of the principle of subsidiarity and the analysis of the regulation of local public services. First I studied the legal term of “principle of subsidiarity”. I analyzed the development of this principle in history, from its first use - the lexical formulation finds its historical origin in 1931, by the Encyclical of Pius XI, Quadragesimo Anno - until the positivistic codification given by the Italian Constitution. Subsequently I focused on the first legal references of the concept of horizontal subsidiarity and the work of the Constituent Assembly; then I analyzed the interpretation given by doctrine and jurisprudence about the concept and application of the principle of horizontal subsidiarity; in particular, the study addressed the pronunciations of the administrative courts. I proceeded to analyze the article 118 of the Constitution as a legal instrument-constitutional need for a more effective application of the principle of horizontal subsidiarity in the regulation of local public services. The principle of subsidiarity, in fact, is textual mentioned in the Italian Constitution in Articles 118, paragraph 1 and 4, and 120, paragraph 2; while Articles 118, paragraph 1, and 120, paragraph 2 of the Constitution, refer the principle of subsidiarity in vertical sense, the last paragraph of 118, concerns properly the horizontal profile of the principle, providing that “the State, regions, metropolitan cities, provinces and municipalities shall promote the autonomous initiatives of citizens, individually and in combination, for the performance of activities of general interest, based on the principle subsidiarity”. The search come to the study of the judgments of the Constitutional Court, which has deepened as the Court has never faced explicitly the interpretation of paragraph 4 of Art. 118 of the Constitution in connection with the regulation of local public services, and that the sentence no. 24/2011, acknowledging the legitimacy of the referendum to repeal art. 23 bis of Legislative Decree no. 112/2008, has said that, if it were repealed that provision “would follow the immediate application of Community legislation in the Italian” regarding local public services. The first part of the thesis concluded with a chapter on comparative law of the German Lander on the subject of subsidiarity cd reinforced. Important was the deepening of the judgment of the Constitutional Court of Rhineland-Palatinate (RhPhVerGH 28.3.2000), in which, by stating that the aim pursued by the legislature of the Land is based on an objective and fair assessment of public, has been ruled unconstitutional a provision of subsidiarity that has. The second part of the doctoral thesis had an incipit deepening the concept of local public service and its historical evolution. Second, the research has focused on the regulation of the management of local public services as developed in recent years (only in the last three years there was a continuous modification of the discipline). In the seventh chapter, the research has focused, in particular, on two different perspectives to identify the discipline of local public services: a) the analysis of the articles of the Italian, not touched the declaration of unconstitutionality by Constitutional Court no. 199/2012; b) the law of local public services (or rather Services of General Economic Interest - SGEI). The last part of the thesis has sought to synthesize than previously analyzed in order to bring together and provide a clear and comprehensive view of the argument: a sustainable interpretation of the principle of subsidiarity to the discipline of local public services.
La ricerca verte sull’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale e la gestione dei servizi pubblici locali. La tesi si è sviluppata su due direttrici parallele: lo studio del principio di sussidiarietà e l’analisi della disciplina dei servizi pubblici locali. In primo luogo si è approfondito il termine giuridico “principio di sussidiarietà”. Si è analizzato lo sviluppo di tale principio nella storia, dai suoi primi utilizzi – tale formulazione lessicale trova la sua origine storica nel 1931, mediante l’enciclica Quadragesimo Anno di Pio XI –, sino alla codificazione positivistica datane dalla Costituzione italiana. Successivamente l’approfondimento si è focalizzato dapprima sui primi riferimenti normativi del concetto di sussidiarietà orizzontale e sui lavori dell’assemblea costituente in materia; si è poi analizzata l’interpretazione data da dottrina e giurisprudenza, amministrativa e contabile, circa il concetto e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Si è quindi proceduto ad analizzare l’articolo 118 della Costituzione quale strumento giuridico-costituzionale necessario ad una più efficace applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale nella disciplina dei servizi pubblici locali. Il principio di sussidiarietà, infatti, trova testuale menzione all’interno della Costituzione italiana negli artt. 118, comma 1 e 4, e 120, comma 2, a seguito della novella costituzionale di cui agli artt. 4 e 6 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; mentre gli artt. 118, comma 1, e 120, comma 2, Cost. si riferiscono, chiaramente, al principio di sussidiarietà nella sua accezione verticale, l’art. 118, ultimo comma, concerne propriamente il profilo orizzontale del principio prevedendo che «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». Il percorso di ricerca, sotto questo profilo, è quindi giunto allo studio delle sentenze della Corte Costituzionale, in cui si è approfondito come la Corte non ha mai affrontato, in maniera esplicita, l’interpretazione del comma 4 dell’art. 118 della Costituzione in relazione con la disciplina dei servizi pubblici locali, e che, con la sentenza n. 24/2011, ammettendo la legittimità del referendum abrogativo dell’art. 23 bis d.lgs. n. 112/2008, ha affermato che, qualora fosse abrogato tale articolo “ne conseguirebbe l’applicazione immediata nell’ordinamento italiano della normativa comunitaria” in materia di s.p.l. La prima parte della tesi si è conclusa con un capitolo comparatistico sulla normativa dei Lander Tedeschi in tema di sussidiarietà c.d. rinforzata. La seconda parte della tesi dottorale ha avuto come incipit l’approfondimento del concetto di servizio pubblico locale e la sua evoluzione storico-giuridica. In secondo luogo, la ricerca si è concentrata sulla disciplina della gestione dei servizi pubblici locali come si è susseguita negli ultimi anni cercando di coglierne i tratti caratteristici ancorché sia stata sottoposta a continui interventi legislativi (solo negli ultimi tre anni si è assistito ad una continua modifica della disciplina che ha portato dapprima ad un referendum abrogativo, poi ad una pedissequa riproposizione del precedente dettato normativo, ed infine alla declaratoria di illegittimità da parte della Corte Costituzionale). Nel settimo e penultimo capitolo, la ricerca si è concentra, in particolar modo, su due diverse prospettive per individuare e definire la disciplina dei servizi pubblici locali: a) la prima prospettiva è rinvenibile nell’analisi degli articoli dell’ordinamento italiano, non toccati dalla declaratoria di illegittimità costituzionale per mezzo della sentenza della Corte Costituzionale n. 199/2012; b) la seconda si è concentrata sullo studio della disciplina dell’ordinamento unionista in tema di servizi pubblici locali (rectius Servizi di Interesse Economico Generale – SIEG). L’ultima parte della tesi ha inteso sintetizzare quanto precedentemente analizzato al fine di riunire ed offrire una visione chiara e completa della tesi sostenuta: una sostenibile interpretazione dell’applicazione del principio di sussidiarietà alla disciplina dei servizi pubblici locali.
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BOGGIO, MARGHERITA. « Fornitura dei servizi pubblici locali e capitalismo municipale ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1348.

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Résumé :
After a few considerations on the phenomenon of municipal capitalism, a trait which characterizes many local governments in Italy and Europe, the first chapter of the dissertation presents a selective survey of some important topics in regulation. The most relevant contributions on privatization, political connections and accountability are included, together with lessons on decentralization, to show how these elements can be applied in unison to deal with the issues presented in this paper. The phenomenon of municipal capitalism has been subject to many studies, but none has tried to model what this could imply for the choice of the optimal regulatory rule, nor for the vertical allocation of regulatory tasks among the various levels of government. In the second chapter a theoretical model is built. It first considers the case in which a benevolent regulator -at the central or local level- chooses the cost reimbursement rule. Then, the model is expanded in order to analyze the effects that a partisan planner has on regulation. The third chapter tries to answer to a couple of empirical questions. Which are the determinants of the choice of ownership structure for a firm providing local public services? What are the consequences of this choice on the performance of these firms? To answer these questions a unique database providing economic and financial data on 321 Italian firms born in the 2000-2008 period has been used. These data are merged with economic, political, financial and territorial data on the first municipality (for the number of shares owned) participating them. To perform the analysis and control for endogeneity, a two-stage multinomial selection model is employed, in order to identify the causal effects in the case of more than two treatments. The empirical evidence indicates that the municipality political orientation and budgetary conditions matter in the choice of ownership structure. Moreover, while for operating efficiency the computed Average Treatment Effects seem to indicate mixed ownership as a good solution, the canonical performance and employment indicators provide evidence in the opposite direction.
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BOGGIO, MARGHERITA. « Fornitura dei servizi pubblici locali e capitalismo municipale ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1348.

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Résumé :
After a few considerations on the phenomenon of municipal capitalism, a trait which characterizes many local governments in Italy and Europe, the first chapter of the dissertation presents a selective survey of some important topics in regulation. The most relevant contributions on privatization, political connections and accountability are included, together with lessons on decentralization, to show how these elements can be applied in unison to deal with the issues presented in this paper. The phenomenon of municipal capitalism has been subject to many studies, but none has tried to model what this could imply for the choice of the optimal regulatory rule, nor for the vertical allocation of regulatory tasks among the various levels of government. In the second chapter a theoretical model is built. It first considers the case in which a benevolent regulator -at the central or local level- chooses the cost reimbursement rule. Then, the model is expanded in order to analyze the effects that a partisan planner has on regulation. The third chapter tries to answer to a couple of empirical questions. Which are the determinants of the choice of ownership structure for a firm providing local public services? What are the consequences of this choice on the performance of these firms? To answer these questions a unique database providing economic and financial data on 321 Italian firms born in the 2000-2008 period has been used. These data are merged with economic, political, financial and territorial data on the first municipality (for the number of shares owned) participating them. To perform the analysis and control for endogeneity, a two-stage multinomial selection model is employed, in order to identify the causal effects in the case of more than two treatments. The empirical evidence indicates that the municipality political orientation and budgetary conditions matter in the choice of ownership structure. Moreover, while for operating efficiency the computed Average Treatment Effects seem to indicate mixed ownership as a good solution, the canonical performance and employment indicators provide evidence in the opposite direction.
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Imola, Ilenia <1981&gt. « Enti locali e società di capitali nella gestione di servizi pubblici locali e strumentali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7222/1/Tesidotto_def_ileniaimola.pdf.

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Résumé :
La gestione di servizi pubblici locali e di servizi strumentali tramite società di capitali partecipate da enti locali viene esplorata in vista di una riconsiderazione generale del sistema all'interno del contesto socio-economico sviluppatosi negli anni successivi alla crisi economica mondiale dell'anno 2008.
The management of local public services and instrumental services used by corporations owned by local authorities is explored in view of a general reappraisal of the system within the socio-economic context has developed in the years following the global economic crisis of 2008.
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Imola, Ilenia <1981&gt. « Enti locali e società di capitali nella gestione di servizi pubblici locali e strumentali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7222/.

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Résumé :
La gestione di servizi pubblici locali e di servizi strumentali tramite società di capitali partecipate da enti locali viene esplorata in vista di una riconsiderazione generale del sistema all'interno del contesto socio-economico sviluppatosi negli anni successivi alla crisi economica mondiale dell'anno 2008.
The management of local public services and instrumental services used by corporations owned by local authorities is explored in view of a general reappraisal of the system within the socio-economic context has developed in the years following the global economic crisis of 2008.
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Guarino, Roberto. « I servizi pubblici locali tra esternalizzazioni e società pubbliche ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/167.

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Résumé :
2008 - 2009
Nella ricerca proposta dal titolo “I servizi pubblici locali tra esternalizzazioni e società pubbliche” si sono analizzate le modalità attraverso le quali, a partire dalla legge di disciplina delle municipalizzazioni del 1903, la Pubblica Amministrazione gestisce i servizi pubblici locali. Si è cercato, innanzitutto, di circoscrivere l’ambito dei servizi pubblici locali, ricostruendo, sulla base delle teorie elaborate dalla dottrina, una possibile nozione generale di servizio pubblico locale. L’individuazione di una definizione non ha soltanto un valore teorico, ma risulta determinante per attribuire, in ordine ad un dato servizio, la competenza in capo all’ente locale. Non tutti i servizi, infatti, sono di interesse pubblico locale, ma soltanto quelli che abbiano determinate caratteristiche soggettive ed oggettive. La definizione proposta tiene conto sia dell’imputabilità del servizio, sia dell’attività, sia della species di prestazioni. Individuata una possibile definizione di carattere generale, si è analizzato il fenomeno delle cosiddette “esternalizzazioni”, consistenti nello spostamento di funzioni o di attività pubbliche al di fuori dell’apparato amministrativo. Non sempre lo spostamento all’esterno dell’apparato amministrativo determina risultati migliori in termini di qualità, efficienza, efficacia ed economicità. Si è cercato di dimostrare come sia necessario un procedimento nel quale vengano riuniti e valutati i principi posti alla base dell’organizzazione dell’attività; all’interno di tale procedimento deve valutarsi la possibile forma organizzativa esterna in rapporto alla modalità ordinaria interna, sulla base dei principi di efficienza, efficacia, economicità, adeguatezza e proporzionalità. Nel capitolo II si è ripercorsa la disciplina dei servizi pubblici locali dalla legge di disciplina delle municipalizzazioni del 1903, alla riforma della legge 142 del 1990 e successive modificazioni, sino agli ultimi interventi legislativi del 2008 e del 2009. Attraverso le modifiche legislative succedutesi nel corso degli anni, il settore dei servizi pubblici locali è stato aperto alle imprese private. In particolare, la società mista rappresenta una forma di partenariato pubblico- privato, riunendo nello stesso organismo societario due diverse categorie di soci, con finalità diverse. Inizialmente, il capitale pubblico doveva essere di maggioranza, onde consentire il controllo da parte dell’ente pubblico. Successivamente, il vincolo del capitale pubblico maggioritario venne abolito nell’ottica di favorire una maggiore apertura al mercato. Alle aziende speciali, inoltre, mentre in un primo momento fu attribuita la facoltà di trasformarsi in società per azioni, in seguito si impose l’obbligo della trasformazione. Si è assistito, nel corso degli anni, ad una crescente espansione dell’intervento dei privati nello svolgimento di attività pubbliche. Nel settore dei servizi pubblici locali, in modo particolare, la gestione in favore dei privati ha visto una continua evoluzione. Se, nel capitolo I, si è cercato di dimostrare la necessità di un procedimento preventivo per la scelta di esternalizzare una determinata attività, dall’analisi dell’evoluzione della disciplina dei servizi pubblici locali, sino agli ultimi interventi di riforma, si è evidenziato come si sia giunti all’affermazione della regola generale dell’affidamento in favore di soggetti privati. Dalla riforma del 2008 e del 2009 emerge, piuttosto, la necessità di un procedimento preventivo per la gestione diretta (in house) del servizio. La regola, oggi, è l’affidamento in favore di privati selezionati tramite procedure competitive ad evidenza pubblica. L’eccezione è divenuta la gestione in house, che non è più forma ordinaria di conferimento, ma richiede presupposti socio-economico-territoriali particolari. Soltanto ove ricorrano tali speciali presupposti, che rendano non opportuno il ricorso al mercato, l’amministrazione può gestire internamente il servizio, senza l’ausilio dei privati. Tali presupposti non sono valutati dall’amministrazione titolare del servizio, ma dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, la quale è chiamata ad esprimere un parere sulla base di una relazione redatta dall’amministrazione. L’amministrazione non decide più, attraverso il proprio potere di autodeterminazione, la modalità di gestione tra esercizio in house e conferimento ad imprese private o miste, ma è obbligata ad esternalizzare il servizio nella normalità dei casi, a vantaggio del mercato. Nel caso in cui ritenga non utile il ricorso al mercato, ricorrendo i presupposti suddetti, è obbligata ad un procedimento preventivo, costituito dalla formulazione di una relazione e l’invio della stessa all’Authority per l’espressione del parere. Anche se tale parere non è vincolante per l’amministrazione, risulta evidente come la scelta sia condizionata e non libera, nel senso che, oggi, l’amministrazione è obbligata a conferire il servizio ad imprese private o a società miste ed il potere di autodeterminazione ed autorganizzazione è limitato dal principio dell’apertura al mercato. Il principio del mercato, oggi, prevale sul potere discrezionale dell’amministrazione di scelta delle modalità di gestione. Le recenti modifiche del 2009, inoltre, hanno riproposto la società mista quale forma ordinaria di conferimento del servizio, a condizione che il socio privato venga scelto tramite procedure competitive, le quali abbiano ad oggetto anche l’attribuzione di specifici compiti operativi in loro favore e che la parte di capitale privato sia almeno del 40 per cento. Si è passati, pertanto, dal capitale pubblico maggioritario, nella prima versione della 142, alla partecipazione minima del privato del 40 per cento. Anche nell’ipotesi di partenariato pubblico- privato, pertanto, viene favorita la partecipazione delle imprese private e l’apertura al mercato. Il legislatore è intervenuto, inoltre, sulla disciplina contenuta nel codice civile relativa alle società partecipate dallo Stato o da enti pubblici. La tendenza, derivante dall’Unione Europea, è quella di un ridimensionamento dei poteri speciali spettanti al socio pubblico, al fine di porre sul medesimo piano soci pubblici e privati. Prima di tali interventi, i soci pubblici della società godevano di prerogative speciali in ordine alla nomina e revoca di amministratori e membri di controllo. A seguito delle modifiche introdotte, tali poteri speciali richiedono necessariamente la partecipazione del socio pubblico al capitale della società. E’ stato abrogato, infatti, l’art. 2450 c.c., che consentiva la facoltà di nomina e revoca a prescindere dalla partecipazione al capitale. Inoltre, i maggiori poteri sono oggi attribuiti, ai sensi dell’art. 2449 c.c. novellato, in “proporzione” alla partecipazione al capitale. Il socio pubblico gode ancora di poteri speciali nella compagine societaria, ma le sue prerogative sono notevolmente ridotte rispetto al passato. Particolare attenzione è stata rivolta alla possibilità di utilizzare il tipo della società a responsabilità limitata per finalità pubbliche. Tale tipo societario, a seguito della riforma delle società di capitali del 2003, ha assunto una struttura ed una connotazione particolarmente flessibili, capace di adattarsi alle esigenze delle singole imprese. Si è analizzata la disciplina dello Statuto, dei diritti particolari, dei conferimenti e dell’amministrazione della s.r.l., al fine di dimostrare la compatibilità tra questo tipo sociale e la presenza nel capitale del socio pubblico. Le possibilità offerte dalla nuova disciplina della s.r.l. consentono una regolazione del potere pubblico all’interno della società. Infine, in ordine alle società partecipate da soggetti pubblici, si è analizzata l’antica questione della compatibilità tra fine di lucro nelle società e fine pubblico. Si è teorizzata la sussistenza nel nostro ordinamento di una “causa pubblica” delle società. La letteratura in materia, sino ad oggi, non ha considerato l’esistenza di una vera e propria finalità pubblica, legittimata indirettamente dalla previsione dell’art. 2449 c.c.. Il contratto di società si presenta, nella normalità dei casi e secondo lo schema principale, orientato alla causa lucrativa, ma può anche avere causa cooperativa e consortile. L’art. 2449 c.c. legittima la presenza nel capitale delle società di un socio pubblico e, pertanto, afferma la possibilità che il contratto di società possa avere causa pubblica. [a cura dell'autore]
VIII n.s.
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8

FELICIONI, FRANCESCO. « I servizi pubblici locali in Italia : l'in mouse providing ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242062.

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Résumé :
Le Pubbliche Amministrazioni hanno dato vita ad importanti opere, come strade, ponti e acquedotti e nei secoli più recenti anche scuole, ospedali, vie per il trasporto e la comunicazione. Ed è ai pubblici poteri che si deve, almeno in Europa, la creazione di simili opere. Da sempre si tenta di spiegare le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia, ragioni che trovano fondamento tanto in campo economico, quanto in ambito giuridico. Negli anni è stato chiarito come il mercato non sia sempre in grado di autoregolarsi, come postulato dalle teorie smithiane, né possa sempre offrire situazioni ottimali di allocazione delle risorse, secondo quanto contenuto nei dogmi dell’efficienza paretiana. Perché, in realtà, le dinamiche dell’economia sono invece soggette ai c.d. fallimenti di mercato, situazioni in cui il gioco del libero scambio, da solo, non basta a raggiungere l’ottima (e forse neanche la sufficiente) allocazione delle risorse. Ed ecco allora che diviene necessario l’intervento dei pubblici poteri, teso a rimediare a tali imperfezioni, a compensare gli inevitabili squilibri che il mercato, rimesso alla libera iniziativa economica individuale dei privati, non è in grado di gestire: infatti, lo Stato‐gestore è sempre riuscito ad occuparsi di quei settori in cui all’imprenditore privato non conviene operare, oppure in quei casi in cui non conviene ai cittadini che sia un privato ad operare, facendosi carico di fornire beni e servizi indispensabili alla comunità. Nel corso degli anni il legislatore italiano è intervenuto ripetutamente sull’argomento, tanto da farne uno dei fenomeni legislativi più travagliati che tutt’ora presenta lacune e incertezze. Un fenomeno assai vasto che presenta istituti peculiari quali l’In house Providing oggetto della mia ricerca particolare. L’istituto suddetto ha avuto una larga diffusione nel nostro territorio, probabilmente perché strumento conveniente per la trasformazione delle ex Municipalizzate. Non a caso è stato oggetto di molta attenzione sia da parte dell’Europa sia da parte dell’Italia. La tesi perciò dopo un preliminare, quanto doveroso escursus normativo, alla luce anche delle recentissime novelle a seguito del Referendum abrogativo, ha puntato decisamente verso un approfondimento dell’In House Providing approdando poi ad una conclusione alternativa tra le opposte tendenze, entrambe tacciabili di errori e distorsioni. L’ipotesi sussidiaria, quale metodo per temperare ed amalgamare le opposte fazioni che si contrappongono in una lotta annosa tra pubblico e privato.
Governments have provided important works such as roads, bridges and aqueducts, and in recent centuries also schools, hospitals, roads for transportation routes and communication. Public authorities are the main resposibles, at least in Europe, for the realization of such works. It has always been attempted to explain the reasons for government intervention in economy, reasons which are based both in the economic as in the legal field. Over the years it has been explained that the market is not always able to self regulate, as postulated by the theories of Adam Smith, nor can always offer optimal conditions for resources allocation, as assumed in Pareto efficiency dogmas. At that’s because, indeed, dynamics of the economy are subject to so‐called market failures, situations in which the game of free trade alone is not enough to reach the best (and perhaps not even enough) allocation of resources. So the intervention of public authorities is required, aimed to remedy these imperfections, to compensate for the inevitable imbalances that the market, left to free private individual enterprise, can’t handle: in fact, the government‐manager has always been able to deal with those areas where the private has no convenience in operating, or in those cases in which it is not convenient for citizens that a private operates, taking charge of providing goods and services essential to the community. Over the years, the Italian legislator has dealt repeatedly with the subject, so it is one of the most troubled legislative phenomena that still has gaps and uncertainties. A large phenomenon that has peculiar institutions such as the in‐house Providing, subject of my particu lar research. This institute had a wide use in our Country, probably because a convenient tool for the transformation of the former Municipal Services. Not by chance it has received considerable attention both from Europe and from Italy. My work, therefore, after a preliminary and owing normative excursus, also considering the recent news following the abrogative referendum, has put a strong emphasis on In‐house providing, landing to a conclusion alternative to the opposing thoeries, both subject to errors and distortions, a subsidiary hypotheses as a system to temper and mix the opposite factions opposed in a longrunning struggle between public and private.
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9

MONZANI, Saul (ORCID:0000-0002-4448-3038). « La disciplina delle società affidatarie dirette di servizi pubblici locali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2009. http://hdl.handle.net/10446/346.

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Brasson, Martina. « I servizi pubblici locali tra in house providing e liberalizzazione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423915.

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Résumé :
The present work aims to study critically the issue of legal classification of public companies as models of management of local public utilities. The topic of management of local public services, especially those of economic importance, is experiencing a rapid evolution of legislation: the instability of the positive framework of reference is a consequence of the need to rethink the welfare system which today is necessary on grounds of public finance constraints increasingly tight. The uncertainty raised by the legislator in order to space to be reserved to the granting of special or exclusive rights and, more generally, the different intensity with which the competition for the market and the competition in the market have been pursued, has often led to a different modulation of the possibility of recourse to the direct management of the service by the public authorities. In this perspective, the objective of limiting the proliferation of public companies intercepts the second purpose that characterizes reforms related to local public services: the pursuit of the principles of efficiency, effectiveness and cheapness and, ultimately, of healthy financial management.
Il presente lavoro si propone di studiare in modo critico il tema della qualificazione giuridica delle società a partecipazione pubblica, quali modelli di gestione dei servizi pubblici locali. Il tema della gestione dei servizi pubblici locali, specie di quelli a rilevanza economica, vive un momento di rapida evoluzione normativa: l’instabilità del quadro positivo di riferimento rappresenta una conseguenza del necessario ripensamento del sistema di welfare, che ad oggi si impone in ragione di vincoli di finanza pubblica sempre più stringenti. L’incertezza posta dal legislatore in ordine allo spazio da riservare alla concessione di diritti speciali o esclusivi e, più in generale, la differente intensità con la quale sono state, a singhiozzo perseguite la concorrenza per il mercato e la concorrenza nel mercato, ha spesso condotto ad una differente modulazione della possibilità di ricorrere, in deroga alla regola dell’evidenza pubblica, alla gestione diretta del servizio da parte dell’ente pubblico. In questa prospettiva, il tentativo operato dal legislatore nel senso di limitare la proliferazione delle società a partecipazione pubblica intercetta, altresì, una seconda direttrice di fondo che ha interessato gli interventi di riforma della materia dei servizi pubblici locali: il perseguimento dei canoni di efficienza, efficacia ed economicità e, in definitiva, di sana gestione finanziaria.
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Livres sur le sujet "Servizi locali"

1

Varone, Stefano. Servizi pubblici locali e concorrenza. Torino : G. Giappichelli, 2004.

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2

Gaspare, Giuseppe Di. Servizi pubblici locali in trasformazione. Padova : CEDAM, 2001.

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3

Alesio, Massimiliano. L'infinita riforma dei servizi pubblici locali. Livorno : Edizioni Prime note, 2004.

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4

Comandini, Vincenzo Visco, et Franco Osculati. La privatizzazione dei servizi pubblici locali. Milano : A. Giuffrè, 2000.

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5

Fornengo, Graziella Pent. I servizi locali tra pubblico e privato. [Roma] : Fondazione Adriano Olivetti, 1995.

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6

Conferenza nazionale energia e ambiente (1998 Rome, Italy). Rapporto sui servizi pubblici locali in Italia. Roma : ENEA, 2000.

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7

Valotti, G. Economicità e innovazione nelle imprese di servizi locali. Milano : EGEA, 1994.

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8

I servizi pubblici locali : Liberalizzazione, regolazione e sviluppo industriale. Bologna : Il mulino, 2010.

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9

Ferri, Mario. I servizi pubblici locali : Liberalizzazione, regolamentazione, forme di privatizzazione. Rimini : Maggioli, 2000.

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10

Sbarba, Francesca Dello. I servizi pubblici locali : Modelli di organizzazione e di gestione. Torino : G. Giappichelli, 2009.

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Chapitres de livres sur le sujet "Servizi locali"

1

Weik, Martin H. « local service ». Dans Computer Science and Communications Dictionary, 917. Boston, MA : Springer US, 2000. http://dx.doi.org/10.1007/1-4020-0613-6_10491.

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2

Pratchett, Lawrence, et Melvin Wingfield. « The Demise of the Public Service Ethos ». Dans Local Democracy and Local Government, 106–26. London : Macmillan Education UK, 1996. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-25022-6_6.

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3

Weik, Martin H. « local measured service ». Dans Computer Science and Communications Dictionary, 917. Boston, MA : Springer US, 2000. http://dx.doi.org/10.1007/1-4020-0613-6_10482.

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4

Weik, Martin H. « local service area ». Dans Computer Science and Communications Dictionary, 918. Boston, MA : Springer US, 2000. http://dx.doi.org/10.1007/1-4020-0613-6_10492.

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5

Weik, Martin H. « local telecommunications service ». Dans Computer Science and Communications Dictionary, 918. Boston, MA : Springer US, 2000. http://dx.doi.org/10.1007/1-4020-0613-6_10495.

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6

Shen, Ruowen, Richard C. Feiock et Hongtao Yi. « China’s Local Government Innovations in Inter-Local Collaboration ». Dans Public Service Innovations in China, 25–41. Singapore : Springer Singapore, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-10-1762-9_2.

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7

Stoker, Gerry. « Improving Service Delivery under New Labour ». Dans Transforming Local Governance, 86–107. London : Macmillan Education UK, 2004. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-230-21368-5_6.

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8

Robson, William A. « The Local Government Service ». Dans The Development of Local Government, 311–68. London : Routledge, 2021. http://dx.doi.org/10.4324/9781003254577-6.

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9

Holtvogt, Nadine. « Local and Global Search Heuristics ». Dans The Service Routing Problem, 77–86. Wiesbaden : Springer Fachmedien Wiesbaden, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-24126-1_4.

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10

Sbandati, Andrea. « Servizi ecosistemici, servizio idrico integrato e componenti tariffarie : l’opportunità dei Payments for Ecosystem Services ». Dans I servizi ecosistemici nella pianificazione bioregionale, 115–27. Florence : Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-050-4.14.

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Résumé :
Having defined the possible relationships between ecosystem services and local public services, the text focuses on the integrated water service, illustrating the regulatory tools that contemplate the "environmental and resource costs" that each user must bear as a principle. A wide examination of national and international cases on the use of Payments for Ecosystem Services for the management of water in a multifunctional perspective highlights the opportunity to raise this tariff component to finance ecosystem services in the territorial field.
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Actes de conférences sur le sujet "Servizi locali"

1

Salomone, Veronica. « Strategie di sopravvivenza : riciclare – rigenerare – includere nella città mediterranea ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8013.

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Résumé :
Le trasformazioni che investono la città mediterranea contemporanea rendono l’abitare sempre più complesso e contaminato. La precarietà è una condizione ricorrente che genera paesaggi imprevedibili e incostanti. Nasce l’esigenza di rileggere la città attraverso le sue stratificazioni non più solo materiali: si abita riciclando spazi, stravolgendo relazioni, utilizzando strategie di mercato inusuali. La città perde la sua organicità apparente ma, trasformandosi, mantiene i suoi elementi fondanti, sopravvivendo nelle forme di autocostruzione e appropriazione, nelle relazioni sociali e negli assetti economici. La condizione di sopravvivenza si fa strategia e nuova frontiera dell’abitare. La tesi trova le sue argomentazioni in contesti dove condizioni ambientali e socio-economiche generano paesaggi al limite della sopravvivenza. È il caso del Cairo in cui interi quartieri sono stati trasformati dall’ingente domanda di sopravvivenza. In particolare, il paper vuole approfondire il caso studio della Città dei Morti. Inizialmente occupata da strutture temporanee di parenti adoranti, Al-Qarāfa è oggi abitata da circa un milione di egiziani. La densità abitativa è alta e i servizi non sempre sufficienti, per cui le autorità locali decisero nel 2010 di radere al suolo intere sezioni del cimitero attraverso l’attuazione del piano urbanistico Cairo 2050, stravolgendo l’impianto originario dell’area. Qual’è il ruolo del progetto? Quali sono i modelli politici, economici e sociali in grado di rigenerare la città mediterranea contemporanea? Si può ancora parlare di ‘modello mediterraneo’? The transformations that affect the contemporary Mediterranean city make the way of living more and more complex and contaminated. Precariousness is a recurring condition that generates unforeseeable and variable landscapes. It becomes necessary to reassess the city through its layers not only the material ones: you live by recycling spaces, changing relationships, using unusual market strategies. The city loses its apparent organicity but, transforming itself, keeps its basic elements, surviving in self-constructions and appropriation forms, in social relations and in the economic arrangements. The condition of survival becomes strategy and new border of living. The thesis finds its arguments in contexts where environmental and socio-economic conditions produce landscapes at the limits of survival. This is the case of Cairo where entire districts have been transformed by the huge demand of survival. In particular, the paper wants to deepen the study case of the City of the Dead. Initially occupied by temporary structures of adoring relatives, Al-Qarāfa is today inhabited by about a million of Egyptians. The population density is high and the services aren't always enough, so the local authorities decided in the 2010 to demolish entire sections of the cemetery through the implementation of the development plan Cairo 2050, changing the original structure of the area. What is the role of the project? What are the political, economic and social models capable of regenerating the contemporary mediterranean city? Can we still speak of 'Mediterranean model'?
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2

Pultrone, Gabriella. « Turismo e centri urbani minori : possibili percorsi integrati verso frontiere innovative di sviluppo sostenibile ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8032.

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Résumé :
Il trend crescente del fenomeno turistico costituisce una sfida determinante nell’ambito delle questioni più ampie legate al paradigma della sostenibilità, in considerazione dei diversi effetti che le attività ad esso correlate producono su città e territori interessati. È un problema che va orientato nella giusta direzione come strumento privilegiato carico di valenze: capacità di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elevate potenzialità di sostenere attività economiche tradizionali e innovative; capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Se correttamente programmato e gestito, esso può infatti giocare un ruolo chiave per il riequilibrio territoriale, attraverso la costruzione di sistemi turistici che comprendano destinazioni mature, emergenti ed aree marginali, in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi e promozione delle economie locali, e in una logica in grado di coniugare stabilità e innovazione in un processo dialettico fra tradizione e creatività. Per molte città e regioni italiane, come la Calabria, la scelta di tutelare, valorizzare e gestire in modo integrato le risorse naturalistico-ambientali, paesaggistiche e storico-culturali attraverso la leva e il moltiplicatore del settore turismo può rappresentare, anche in momenti di crisi, un importante strumento per rivalutare il proprio patrimonio, sviluppare l’indotto a esso collegato, promuovere progetti strategici nel settore del turismo, stimolare la creazione di strutture ricettive e servizi complementari. Di fronte alle sfide della globalizzazione riscoprire i caratteri della propria specificità diviene quindi un’occasione imperdibile per ripensare il proprio sviluppo con intelligenza, laddove l’attributo smart si riferisca all’incontro creativo di tecnologie e capacità umane, che attraverso le comunità stesse diventano portatrici di innovazione. The growing trend of tourism is a key challenge in the context of broader issues related to the paradigm of sustainability, taking into account the different effects that the activities related to it produce on cities and regions concerned. This issue must be addressed in the right direction as a privileged instrument full of values: the ability to raise awareness of the environment; great potential to support innovative and traditional economic activities, the ability to contribute to improving the quality of life. If properly planned, it can play a key role in the territorial balance, through the construction of tourist facilities including mature destinations, emerging and marginal areas, with a seasonal adjustment of flows and promotion of local economies, that combines stability and innovation in a dialectical process between tradition and creativity. For many Italian cities and regions, such as Calabria, the choice to protect, enhance and manage the resources in an integrated natural-environmental, landscape and historical-cultural through the lever and the sector leverage tourism can be, even in times of crisis, an important tool to revalue its assets, develop the armature connected to it, to promote strategic projects in the tourism sector, to stimulate the creation of accommodation facilities and complementary services. Faced with the challenges of globalization, rediscover its own specificity then becomes a unique opportunity to rethink its own development with intelligence, where the smart attribute refers to the meeting of creative technology and human capabilities, through which the communities themselves become carriers of innovation.
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3

Jianxin Liao, Yang Liu, Xiaomin Zhu, Jingyu Wang et Qi Qi. « Accurate QoS-based service selection algorithm for service composition ». Dans 38th Annual IEEE Conference on Local Computer Networks (LCN 2013). IEEE, 2013. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2013.6761265.

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4

« Mobility and Service Management ». Dans Proceedings. 2006 31st IEEE Conference on Local Computer Networks. IEEE, 2006. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2006.322032.

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5

Dargie, Waltenegus, Anja Strunk et Alexander Schill. « Energy-aware service execution ». Dans 2011 IEEE 36th Conference on Local Computer Networks (LCN 2011). IEEE, 2011. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2011.6115164.

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6

Cheng, Yan, et J. Atwood. « Towards Minimizing Service Degradation during MIPv6 Handovers ». Dans 2006 31st IEEE Conference on Local Computer Networks. IEEE, 2006. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2006.322163.

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7

Rezgui, Abdelmounaam, et Mohamed Eltoweissy. « Service-Driven Query Routing in Sensor Networks ». Dans 2006 31st IEEE Conference on Local Computer Networks. IEEE, 2006. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2006.322173.

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8

Stevens, Tim, Joachim Vermeir, Marc De Leenheer, Chris Develder, Filip De Turck, Bart Dhoedt et Piet Demeester. « Distributed Service Provisioning Using Stateful Anycast Communications ». Dans 2007 32nd IEEE Conference on Local Computer Networks. IEEE, 2007. http://dx.doi.org/10.1109/lcn.2007.26.

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9

Andersen, Kathy, Mitchell Barry, Dave Burchell, Lora Mae Frecks, Jay Hannah, Noah Koch, Ryan Walker et Cody Winchester. « Local boards web service API ». Dans the 15th Annual International Conference. New York, New York, USA : ACM Press, 2014. http://dx.doi.org/10.1145/2612733.2612793.

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10

Black, R., H. Sverrisson et L. Massoulie. « Scalable Local Area Service Discovery ». Dans 2007 IEEE International Conference on Communications. IEEE, 2007. http://dx.doi.org/10.1109/icc.2007.340.

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Rapports d'organisations sur le sujet "Servizi locali"

1

Braathen, Einar, et Elin Haugsgjerd Allern. Local governance, finances and service delivery in Tanzania. Oslo : By- og regionforskningsinstituttet NIBR, 2005. http://dx.doi.org/10.7577/nibr/samarbeidsrapport/2005/1.

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2

Emmerson, Carl, John Hall et Frank Windmeijer. The impact of capping on local service provision. Institute for Fiscal Studies, décembre 1998. http://dx.doi.org/10.1920/co.ifs.1998.0071.

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3

Althaus, Catherine, et Carmel McGregor. Ensuring a world-class Australian Public Service : delivering local solutions. Australia and New Zealand School of Government, mars 2019. http://dx.doi.org/10.54810/yybw7779.

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4

Jerch, Rhiannon, Matthew Kahn et Shanjun Li. Efficient Local Government Service Provision : The Role of Privatization and Public Sector Unions. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, mars 2016. http://dx.doi.org/10.3386/w22088.

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5

Lenhardt, Amanda. The Role of Local Actors in the Delivery of Services to Vulnerable Groups in Protracted Crises. Institute of Development Studies, juin 2022. http://dx.doi.org/10.19088/k4d.2022.127.

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Résumé :
As the needs of people affected by conflict, natural disasters and other crises grow year-on-year and become increasingly complex, the need for adapted service delivery has become ever more pressing. There is widespread recognition that top-down, externally driven support to service delivery is ineffective in reaching vulnerable populations in need of humanitarian support. Increasing strategic engagement by and with local actors is now an accepted norm for effective international humanitarian action (Metcalfe-Hough et al., 2021). International commitments have been made to improve the provision of services in protracted crises. A body of literature indicates that engaging local actors in service delivery is one of the main ways to achieve improved service delivery. Despite the general acceptance of this principle, progress in achieving more localised responses to protracted crises has been slow. Evidence on how services can most effectively reach those in need is limited.This report reviews available guidance and evidence on the role of local actors in delivering services to those in need of humanitarian support in protracted crises. The report begins with a brief overview of the evolving discourse on the need for better strategies to incorporate local actors in the delivery of services. The following sections review the available evidence on the different ways local actors have been involved in the delivery of basic services in protracted crises. Section 3 examines local actors’ role in identifying the needs of affected communities. Section 4 examines the role of local actors in the effective coordination of service delivery. Section 5 discusses their role in transparency and accountability, and section 6 considers how local actors’ engagement can contribute to the mitigation of further conflict. Much of the literature in this area takes the form of guidance documents produced by international organisations working in humanitarian action. Some of this guidance refers to case study evidence. Still, most appear to refer to stakeholders’ experiences and conceptual approaches to how service delivery happens in protracted crises. There are a range of instruments that have been deployed to improve service delivery in protracted crises – some of which are referred to in this report – which could be formally evaluated to contribute to the evidence base on how such programmes effectively address the needs of vulnerable groups in need for humanitarian support.
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6

Kim, Eundeok. A Service-Learning Project with a Local Apparel Business Integrated into Trend Analysis and Forecasting Class. Ames : Iowa State University, Digital Repository, novembre 2015. http://dx.doi.org/10.31274/itaa_proceedings-180814-78.

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7

Laochankham, Sirisak. The Antecedents of Local Government Service Delivery under Crisis Conditions : The Case of Khon Kaen Province, Thailand. Portland State University Library, janvier 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.6082.

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8

Cilliers, Jacobus, Eric Dunford et James Habyarimana. What Do Local Government Education Managers Do to Boost Learning Outcomes ? Research on Improving Systems of Education (RISE), mars 2021. http://dx.doi.org/10.35489/bsg-rise-wp_2021/064.

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Résumé :
Decentralization reforms have shifted responsibility for public service delivery to local government, yet little is known about how their management practices or behavior shape performance. We conducted a comprehensive management survey of mid-level education bureaucrats and their staff in every district in Tanzania, and employ flexible machine learning techniques to identify important management practices associated with learning outcomes. We find that management practices explain 10 percent of variation in a district's exam performance. The three management practices most predictive of performance are: i) the frequency of school visits; ii) school and teacher incentives administered by the district manager; and iii) performance review of staff. Although the model is not causal, these findings suggest the importance of robust systems to motivate district staff, schools, and teachers, that include frequent monitoring of schools. They also show the importance of surveying subordinates of managers, in order to produce richer information on management practices.
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Patron, Maria Carmela, et Marilou P. Costello. The DMPA service provider : Profile, problems and prospects, August 1995. Population Council, 1995. http://dx.doi.org/10.31899/rh1995.1024.

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Résumé :
This report presents the results of interviews conducted with 60 trained DMPA service providers from seven of the ten local government units (LGUs) covered by Phase I of the Philippine Department of Health's DMPA Reintroduction Program. DMPA, or Depot-medroxyprogesterone acetate, is an injectable contraceptive commonly known as Depo-Provera. The interviews were undertaken as part of the DMPA Monitoring and Follow-up Studies sponsored by the Population Council under the Asia and Near East Operations Research and Technical Assistance (ANE OR/TA) Project. While the monitoring study and the follow-up survey focused on DMPA users and dropouts, this study centered on the service provider. The DMPA Reintroduction Program was launched by the DOH in April 1994 by the Philippine Bureau of Food and Drugs. The program aims to reintroduce DMPA into the Philippine Family Planning Program through training local-level doctors, nurses, and midwives as service providers, and providing free DMPA services in selected public health facilities.
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Ng, Andrew, et Melissa Beresford. Negotiating Transportation Insecurity : Local Responses and Coping Strategies in San José, CA. Mineta Transportation Institute, février 2022. http://dx.doi.org/10.31979/mti.2022.2019.

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Résumé :
People rely on transportation every day to access food, work, and social activities. Transportation insecurity—the lack of regular access to adequate transportation—can therefore cause significant disruptions to livelihoods. Understanding how people experience transportation insecurity in metropolitan areas may contribute to building better transportation systems and help formulate ways to alleviate persistent and underlying transportation issues. In this study, the researchers interviewed San José residents who experience transportation insecurity to better understand their experiences and identify the major ways that they cope with lack of adequate transportation. The researchers then used inductive techniques for thematic text analysis to identify patterns major themes in people's experiences and coping strategies. Findings suggest that people experience transportation insecurity as excess time consumption through congested traffic, convoluted travel schedules, and service complications, which causes worry, anxiety, and missed opportunities due to wasting or losing personal time. Overall, people's experiences and reactions allude to what could be improved in San José’s transportation infrastructure.
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