Littérature scientifique sur le sujet « Senso di comunità »

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Articles de revues sur le sujet "Senso di comunità"

1

Carillo, Filomena, Elisabetta Fenizia et Santa Parrello. « Da Maestri di Strada a CoroNauti : l'impatto della pandemia sulla comunità educante di una periferia metropolitana ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (octobre 2022) : 80–98. http://dx.doi.org/10.3280/psc2022-002005.

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Résumé :
Maestri di Strada (MdS) è un'associazione non profit che lavora nella periferia est di Na-poli per contrastare dispersione scolastica ed esclusione sociale attraverso interventi socioeducativi complessi. La pandemia da COVID-19 ha investito all'improvviso tutte le attività di MdS, spingendo ad utilizzare la tecnologia come risorsa per affrontare il problema dell'isolamento. A marzo 2020 è nato il Progetto CoroNauti, con l'obiettivo di supportare anche a distanza il senso di comunità per fronteggiare in modo resiliente il trauma, limitando gli effetti del divario dovuto alle povertà educative del territorio. Si è costituita così una comunità virtuale di pratiche di tipo riflessivo, che ha sostenuto in modo nuovo i processi educativi già avviati. L'intervento si è sviluppato con tutti gli attori della comunità locale educante, giovani, scuole, famiglie e ha prodotto diversi cambiamenti.
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Lupo, Eleonora. « Design e beni culturali : creare sistemi di valore per connettere cultura, luoghi, conoscenza, comunità, impresa ». i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 8 (7 avril 2013) : 30–39. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2013.v8i.12594.

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Résumé :
La valorizzazione dei beni culturali oggi è un asset privilegiato per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione del sistema paese. La fruizione collettiva di cultura si è evoluta, parallelamente alla società dei servizi e delle esperienze, verso la democratizzazione moltiplicazione di momenti e occasioni di appropriazione e accesso a beni, prodotti, servizi ed attività culturali e creative, in termini di circuito di senso identitario di una comunità, di rigenerazione e ridistribuzione del valore di un territorio, di strumento di partecipazione, integrazione e coesione sociale.In questa logica, in coerenza con le indicazioni promosse dalla comunità Europea e dall’Unesco, i modelli di sviluppo culture oriented, hanno l’obiettivo di generare, attivare e incrementare il valore del bene culturale nella sua funzione patrimoniale, storica, civile, simbolica, sociale e di sviluppo, e sono finalizzati allo sviluppo di piattaforme e sistemi di connessione in grado di connettere le comunità attraverso cultura e conoscenza.
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Alonzo, Giulia, et Oliviero Ponte di Pino. « L'evento culturale come momento di creazione di welfare di comunità : la risposta di Suq Genova ». WELFARE E ERGONOMIA, no 2 (février 2022) : 147–56. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002011.

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Résumé :
Il Suq di Genova è un grande teatro dove ogni visitatore è spettatore di una crea-zione collettiva, corale, e al tempo stesso autore e protagonista della propria per-formance. Allestito come un bazar ospita le botteghe e i ristoranti etnici, cinquan-tatré nell'ultima edizione "in presenza", gestiti da commercianti con background migratorio attivi in città. La piazza centrale e alcuni spazi circostanti ospitano spettacoli, concerti, dibattiti, lezioni, in parte curati da associazioni di migranti, in parte selezionati dalla direzione artistica. Così il festival diventa per il visita-tore un viaggio verso il proprio riconoscimento identitario attraverso il confron-to con l'altro. Il soggetto, da entità singola, si trova partecipe e costruttore di una comunità aggregante che si costituisce nell'apertura e nel riconoscimento del nuovo: il senso di appartenenza dura il tempo del festival, che purtroppo non ha mai trovato appoggi per una organica crescita organizzativa, fisica ed eco-nomica. Nonostante questo limite, il Suq è stato riconosciuto tra le "Best Practi-ces" europee dal 2014 e continua a essere un riuscito esperimento di creazione di welfare di comunità.
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Garro Adriana Ragusa, Maria, et Cinzia Novara. « La progettazione di interventi per il benessere individuale e di comunità ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (mai 2022) : 43–59. http://dx.doi.org/10.3280/psc2022-001003.

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Résumé :
I progetti di intervento in ambito sociale e psicologico prevedono azioni volte a creare una rete non solo tra istituzioni e supporto informale, ma anche un'opportunità di cambiamento per i beneficiari. In tal senso, nel 2020, 6 giovani dei Servizi della Giustizia Minorile di Palermo hanno par-tecipato ad un progetto ottenendo un'opportunità di cambiamento attraverso la promozione del benessere, sia come individui sia come membri di una comunità. In generale, tali interventi consistono nel sostenere le categorie sociali e gli individui più vulnerabili. L'adozione dello sport acquatico è una metodologia valida, poiché si basa sulla condivisione di norme oltre che sulla responsabilità individuale e sul rispetto reciproco.
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Giallongo, Angela. « Cristine de Pizan e le emozioni per la Cità des Dames ». El Futuro del Pasado 2 (1 juin 2011) : 453–69. http://dx.doi.org/10.14201/fdp.24659.

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Résumé :
L’interesse storico per le emozioni spinge ad interrogarsi sul loro ruolo nelle utopie femminili alla fine del medioevo. Una fonte centrale su questo tema è l’opera illustrata la Cité des Dames (1405) di C. de Pizan (1365-1430). Gli studi di B.H. Rosenwein, W. Reddie e K.Oatley forniscono categorie interpretative psico-sociali (comunità emotive e regime emotivo) utili per connettere l’idea di utopia, valori emotivi e rapporti interpersonali fra i sessi. La problematicizzazione, suggerita da Rosenwein, della comunità immaginata come comunità emotiva aiuta a identificare i modi di sentire rifiutati e quelli privilegiati per l’espressione del senso di sé e per la costruzione della città ideale, offerta alle donne di tutte le classi sociali.In conclusione, l’analisi qualitativa dell’opera della de Pizan focalizza l’uso formativo delle immagini mitiche, l’esperienza dell’autrice, contestualizzata nel periodo, e i significati culturali attribuiti alle “emozioni”.
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Violini, Lorenza. « La scuola come comunità ? Modelli per una riorganizzazione ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (octobre 2021) : 111–24. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-003005.

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Résumé :
Le riflessioni del presente saggio si prefiggono di entrare nella complessa definizione del nucleo centrale ed essenziale di una istituzione, la scuola, che sta al cuore di molte funzioni pubbliche proprie di uno Stato costituzionale a impronta sociale. La ripresa del dato costituzionale, a monte di ogni trattazione istituzionale o normativa, è utile per identificare quegli elementi primigeni che reggono il sistema nel suo complesso quale è, per il nostro tema, la funzione educativa e, quindi, l'educazione in senso lato, apparentemente lontana dalle aride tecnicità dell'analisi giuridica ma profondamente innervata in molti degli snodi essenziali di ogni ordinamento che si voglia definire democratico, secondo tutte le declinazione in cui si esprime questa fondamentale qualifica dei nostri sistemi di governo.
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Dinacci, Lucia. « Filoso-fare nell'epoca della pandemia : attualità e nuove sfide per la Philosophy for Children ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2021) : 230–29. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2021oa11803.

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Résumé :
A partire dalle sfide e dalle criticità di fronte alle quali ci ha posto la situazione pandemica da Covid-19, in quest'articolo si esplorano le possibilità che il Curriculum della Philosophy for Children, attraverso lo specifico dispositivo educativo della Comunità di Ricerca Filosofica, potrebbe offrire non solo a livello didattico, ma anche a livello comunitario. La proposta della Philosophy for Children, che si esplicita nella pratica dialogica del filoso-fare, potrebbe permettere di riorganizzare l'esperienza pandemica in un nuovo orizzonte di senso e significato, recuperando, nel contesto di questa "nuova normalità" in cui alla riflessività si è sostituita un'azione di tipo emergenziale, una prospettiva orientata al valore e alla cura dell'altro. Inoltre si sottolinea l'importanza della dimensione latente della communitas, in quanto condizione originaria e presupposto trascendentale della nostra esistenza, facendola 2dialogare" con la Comunità di Ricerca Filosofica, considerata come modello ideale verso cui tutte le comunità dovrebbero tendere.
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Meneghini, Anna Maria, et Sandro Stanzani. « La risposta degli italiani all'appello del volontariato per l'emergenza COVID-19 ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (juin 2021) : 11–28. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-001002.

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Résumé :
Situazioni di emergenza mobilitano gli individui all'aiuto alla comunità. Per esplorare se tra i fattori facilitanti vi siano il grado di cultura civile, il senso di comunità territoriale, ma soprat-tutto le pregresse esperienze di volontariato continuativo e/o episodico, è stata condotta una survey su un campione rappresentativo di italiani (n = 1011), tenendo conto del coinvolgimen-to dei partecipanti in iniziative di volontariato per l'attuale emergenza sanitaria. I risultati mo-strano che più del 30% degli italiani ha aderito ad un'iniziativa di volontariato attivata in risposta all'emergenza COVID-19. Inoltre è emersa la presenza di "un patrimonio di cultura civile" che trova canali di espressione e di messa in pratica in modo particolare attraverso l'impegno nel volontariato episodico, piuttosto che attraverso quello continuativo (tradizionale).
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Barbieri, Irene, Gabriele Prati, Cinzia Albanesi, Christian Compare et Elvira Cicognani. « Il ruolo delle partnership nella promozione della salute delle comunità ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (septembre 2020) : 63–82. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002005.

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Résumé :
L'attivazione di partnership è da tempo riconosciuta come una componente centrale degli interventi di promozione della salute. Una questione ancora aperta riguarda come valutare la qualità del lavoro di partnership e i processi che lo rendono efficace. L'obiettivo di questo con-tributo consiste nell'esplorare se il tipo di ruolo e di contributo dato dai/alle partecipanti all'interno del programma "Guadagnare salute nei contesti di comunità" della regione Emilia Romagna (2014-2016) influisca sull'efficacia del lavoro di partnership. È stato somministrato un questionario a un campione di 238 persone (65,4% donne, età media = 51,13 anni). I risultati evidenziano che i ruoli assunti e le tipologie di contributo offerto dai/alle partecipanti influi-scono sull'efficacia della collaborazione; in particolare, sulla qualità percepita del lavoro di partnership, il senso di comunità e l'empowerment.
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Rullani, Enzo. « La sfida del welfare : produzione a rete e comunità di senso ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (février 2014) : 116–35. http://dx.doi.org/10.3280/es2013-003012.

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Thèses sur le sujet "Senso di comunità"

1

CORNETTA, DENISE ELENA. « Studio dei fattori che possono aumentare il senso di comunità e la collaborazione in contesti di comunità locali urbane : il ruolo dei social media basati sul Web ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/96101.

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Résumé :
The PhD thesis regards the study of the factors that can make vertical social media Web applications that are capable of supporting the communication, the collaboration and generally speaking the practices that constitute communities of place that are circumscribed in the urban context, such as zone associations, inhabitants of single neighborhoods and residents of the same condos. In order to study these factors we adopted a purposely multi-disciplinary approach that leveraged contributions from different but complementary disciplines like the sociology of communities and urban sociology, psychology of groups and communities, and the design sciences, especially those that are applied to the analysis, development and experimentation of interactive systems, that are usable as Web applications. This approach has led to the adoption of various techniques of qualitative research: the psychometric questionnaire, the semi-structured interview, the focus group and the action research. The research has been undertaken in collaboration and in parallel with the activities of a research team within the computer science department of the University of Milano-Bicocca. This has allowed for the mutual influence between our research and the development activities and for our concrete contribution to the incremental development of a number of modules that over time have been collected in the technological project dubbed "condiviviamo" on the Drupal content management platform. Our research has given the high level principles and some interaction requirements for the development of those modules and has also provided a feedback o the easiness of adoption of computational tools supporting community life also by lay people. In regard to the high level principles it resulted clear that the dominant model of messaging and user-driven content production, which is typical of social platforms of large diffusion and worldwide success should be flanked by more convivial tools, that is tools aimed at enabling, supporting and facilitating the establishment and management of activities to be carried out outside the virtual world and therefore in the reference territory of the community of place. This means to design systems with a particular care for the collaborative and cooperative element that could be capable to help citizens to reach common goals such as: to improve security and urban cleanliness, resolve small conflicts between neighbors, to help each other and exchange useful tools, save money with ethical and collective purchasing groups. This element has been identified as the main one that allow the people involved as members of a community of place to get a better mutual knowledge and acquaintance and therefore understand how to complement their skills, competencies and interests, so to improve the common life and place, without having to depend on the help of the authorities and of the formal public institutions. This awareness and the process of reciprocal acquaintance have been found to be the most important factors for the success and the continuous growth and evolution of local communities and elements that can improve and develop themselves further with the informed, aware and well-directed use of the new media and ICT, even outside the systems that are ingrained in the market economy and the capitalistic model of interpersonal relations and that, as such, can weaken conviviality of new social groups confronting the challenges of the increasing migration, the population aging, the disruption of the traditional family and the pervasiveness of technologies of the continuous monitoring and surreptitious control.
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Beccarini, V. « PER UNA ETNOGRAFIA ¿MULTIPARTECIPATA¿ DELLA MAZURKA KLANDESTINA:CULTURA POPOLARE, SENSO DEI LUOGHI E INTIMITÀ AI TEMPI DEI SOCIAL NETWORK ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/324536.

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Résumé :
La tesi è basata su una ricerca etnografica condotta tra il 2012 e il 2014 su Mazurka Klandestina, una comunità di danzatori nata a Milano nel 2008 che, dopo essersi diffusa rapidamente attraverso i social network in molte città italiane, ha dato vita a una rete estesa su tutto il territorio nazionale. Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Genova, Napoli: spazi urbani solitamente deputati ad altri usi si trasformano per un’intera notte in ‘piste da ballo’ che accolgono a ogni appuntamento centinaia di persone accomunate dalla passione per la mazurka e altre danze popolari francesi. La peculiarità dell’oggetto di indagine – il suo prendere forma da un lato attraverso le numerose e spesso accese discussioni sul gruppo Facebook, dall’altro mediante incontri del tutto reali ed estremamente ‘ravvicinati’ – ha richiesto di adottare una metodologia multisituata e ‘multipartecipata’ tra terreno virtuale e terreno tradizionale. L’esperienza della piazza – sensorialmente connotata – e quella dell’arena virtuale – decisamente più logo-centrica – non sono tuttavia da intendersi come due dimensioni separate, ma vanno intese piuttosto come una ‘online-offline choreography’ (Molnàr 2014): se le performance dal vivo manifestano i tratti dell’esperienza rituale (liminarità, sospensione dei ruoli sociali, costruzione di un repertorio simbolico condiviso), la «web communitas» (Milicia 2014: 282), grazie all’estrema mobilità dei nuovi dispositivi informatici, consente di prolungare l’effervescenza creativa oltre i limiti dello ‘spazio rituale’, trascinandola nella vita quotidiana dei singoli partecipanti. Con l'intento di tracciare un profilo quanto più possibile esaustivo di un fenomeno complesso e multisfaccettato come Mazurka Klandestina, sono state individuate tre diverse forme di riappropriazione. La prima riguarda gli spazi pubblici della città: i ritrovi klandestini sono innanzitutto espressione del desiderio da parte di un numero sempre crescente di cittadini di restituire alla piazza la propria funzione di agorà, di collettrice di incontri. Una seconda forma di riappropriazione riguarda il potenziale comunicativo e conoscitivo del corpo: l’esperienza di Mazurka Klandestina e l’intensa sensualità delle sue danze possono essere lette come un tentativo di riappropriarsi dell’intimità per farne una risorsa, uno strumento per conoscere ed entrare in comunicazione con l’Altro. Un’ultima forma di riappropriazione messa in atto da Mazurka Klandestina riguarda, in termini generali, il senso da attribuire a ciò che viene comunemente definito ‘tradizione’. Entrare a far parte di questa comunità significa anche fare esperienza diretta e non esclusiva di entrambi i termini delle dicotomie in cui storicamente si scinde l’ambito del folklore: riscoprire un repertorio musicale e coreutico di ispirazione tradizionale e calarlo negli spazi urbanizzati di una grande città; praticare forme di socialità spontanea, che nascono però dal ricorso alla mediazione tecnologica.
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TOSO, STEFANIA. « SECOND HOME TOURISM IN RURAL ITALY. Spatial patterns and social practices towards community resilience ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2023. https://hdl.handle.net/10281/404658.

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Résumé :
Il progetto di ricerca indaga il fenomeno del turismo di seconda casa nelle aree rurali e interne italiane, attraverso l'analisi dei modelli spaziali e delle pratiche sociali relative ai proprietari di seconda casa nella Provincia di Asti, scelta come caso di studio che negli ultimi decenni ha visto un aumento esponenziale della percentuale di case vuote abitate da non residenti. Il quadro teorico scelto per lo sviluppo dell'indagine si basa sui concetti di attaccamento al luogo e di resilienza della comunità; la domanda al centro della ricerca ruota attorno ai modi in cui i diversi processi di attaccamento al luogo possono svolgere un ruolo attivo nella costruzione di comunità rurali resilienti. Attraverso l'applicazione del processo di ricerca qualitativa iterativa (Gaudet e Robert, 2018) e secondo una metodologia mista, sono stati analizzati dati quantitativi (ISTAT, Comuni di riferimento, database degli acquedotti) e dati qualitativi (57 interviste in profondità semi-strutturate all'interno dei confini provinciali con proprietari di seconde case, amministratori locali, agenti immobiliari, rappresentanti di associazioni no-profit ed enti rappresentativi del territorio e, infine, abitanti della comunità locale; articoli di giornale; materiale fotografico prodotto dal ricercatore e fornito dai partecipanti alle interviste). L'analisi ha tracciato lo sviluppo spaziale del fenomeno delle seconde case e ha portato all'identificazione di specifiche pratiche sociali e culturali condotte dagli abitanti delle seconde case che stanno contribuendo ai processi di rinnovamento, rivitalizzazione e adattamento delle comunità rurali astigiane, nel tentativo di contribuire attivamente alla rigenerazione di alcuni villaggi rurali. La ricerca mostra come il contributo degli utenti di seconde case in contesti marginali possa essere significativo e stimolante nel rapporto con gli abitanti permanenti, un confronto talvolta segnato dal cambiamento, talvolta dalla resistenza.
The research project investigates the phenomenon of second-home tourism in the Italian rural and inner areas, through the analysis of spatial patterns and social practices related to second-home owners in the Province of Asti, chosen as a case study that in the last decades has seen an exponential increase in the percentage of empty houses inhabited by non-residents. The theoretical framework chosen for the development of the investigation is based on the concepts of place attachment and community resilience; the question at the centre of the research revolves around the ways in which different place attachment processes can play an active role in the construction of resilient rural communities. Through the application of the iterative qualitative research process (Gaudet and Robert, 2018) and according to a mixed methodology, quantitative data (ISTAT, reference municipalities, aqueduct databases) and qualitative data (57 semi-structured in-depth interviews within the provincial boundaries with second-home owners, local administrators, real estate agents, representatives of non-profit associations and representative bodies of the territory and, finally, local community inhabitants; newspaper articles; photographic material produced by the researcher and provided by the interview participants) were analysed. The analysis traced the spatial development of the phenomenon of second homes and led to the identification of specific social and cultural practices led by second-home dwellers that are contributing to processes of renewal, revitalisation and adaptation of Asti's rural communities in an attempt to contribute to the regeneration of some rural villages actively. The research shows how the contribution of second home users in marginal contexts can be significant and stimulating in the relationship with permanent inhabitants, a confrontation sometimes marked by change, sometimes by resistance.
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VENUTA, MARIA LUISA. « La città da energivora a nodo attivo delle reti di produzione e di scambio energetico ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/85.

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Résumé :
Il concetto di rete dell'informazione può diventare uno schema logico con cui descrivere l'evoluzione delle politiche sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità? La ricerca è stata svolta analizzando l'architettura delle due reti (internet e reti energetiche) e l'evoluzione del bene prodotto e distribuito nella rete energetica, l'energia, esplicitando l'accessibilità da parte della distribuzione mondiale delle risorse petrolifere tradizionali e delle risorse rinnovabili. La struttura metodologica del progetto di ricerca si basa due tipi di analisi teorica: 1) l'analisi della nascita delle società in rete attraverso le teorie di Manuel Castells (concetto di spazio di flussi) e di Saskia Sassen e l'evoluzione delle città (cap.2 e cap.5) 2) le analisi dei flussi dei materiali e delle energie avendo come riferimento metodologico l'approccio ecologico ideato dai ricercatori dell'istituto per il Clima, l'Ambiente e l'Energia di Wuppertal, Germania (cap.3 e cap.4) La contraddizione tra città innovative e città che sono ai livelli di enormi discariche o di baraccopoli è esposta nel cap.6 attraverso casi studio e progetto dei Programmi Europei. Nell'ultimo capitolo (cap.7) si riassumono le ipotesi di partenza e i risultati della ricerca e si espongono le questioni aperte.
Can internet logic scheme be used as a basis to describe public policies evolution on renewable energies production and sharing in urban areas all over the world? The research project analyses the two networks (internet and energetic grids) architectures in actual and future urban areas. This analysis is connected with present and future forecasts energy productions from traditional fuels and from renewable sources. Theoretical analysis is conducted following a double conceptual pathway: - societal networks (Manuel Castells theory) and urban areas evolution (Saskia Sassen and Mike Davis) in order to picture the evolution of cities and towns in modern economies and in developing countries (Chapters 2 and 5); - Material and Energy Flow Analysis (approach by Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy) applied to renewable energy (Chapters 3 and 4) In Chapter 6 case studies are exposed on the deep cleavage between two different worlds: innovative, rich towns on a side and the landfills cities, slums on the other side. In the last part hypothesis and thesis are put together and open questions are explained (Chapter 7).
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VENUTA, MARIA LUISA. « La città da energivora a nodo attivo delle reti di produzione e di scambio energetico ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/85.

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Résumé :
Il concetto di rete dell'informazione può diventare uno schema logico con cui descrivere l'evoluzione delle politiche sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità? La ricerca è stata svolta analizzando l'architettura delle due reti (internet e reti energetiche) e l'evoluzione del bene prodotto e distribuito nella rete energetica, l'energia, esplicitando l'accessibilità da parte della distribuzione mondiale delle risorse petrolifere tradizionali e delle risorse rinnovabili. La struttura metodologica del progetto di ricerca si basa due tipi di analisi teorica: 1) l'analisi della nascita delle società in rete attraverso le teorie di Manuel Castells (concetto di spazio di flussi) e di Saskia Sassen e l'evoluzione delle città (cap.2 e cap.5) 2) le analisi dei flussi dei materiali e delle energie avendo come riferimento metodologico l'approccio ecologico ideato dai ricercatori dell'istituto per il Clima, l'Ambiente e l'Energia di Wuppertal, Germania (cap.3 e cap.4) La contraddizione tra città innovative e città che sono ai livelli di enormi discariche o di baraccopoli è esposta nel cap.6 attraverso casi studio e progetto dei Programmi Europei. Nell'ultimo capitolo (cap.7) si riassumono le ipotesi di partenza e i risultati della ricerca e si espongono le questioni aperte.
Can internet logic scheme be used as a basis to describe public policies evolution on renewable energies production and sharing in urban areas all over the world? The research project analyses the two networks (internet and energetic grids) architectures in actual and future urban areas. This analysis is connected with present and future forecasts energy productions from traditional fuels and from renewable sources. Theoretical analysis is conducted following a double conceptual pathway: - societal networks (Manuel Castells theory) and urban areas evolution (Saskia Sassen and Mike Davis) in order to picture the evolution of cities and towns in modern economies and in developing countries (Chapters 2 and 5); - Material and Energy Flow Analysis (approach by Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy) applied to renewable energy (Chapters 3 and 4) In Chapter 6 case studies are exposed on the deep cleavage between two different worlds: innovative, rich towns on a side and the landfills cities, slums on the other side. In the last part hypothesis and thesis are put together and open questions are explained (Chapter 7).
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TARTAGLIA, STEFANO. « Il senso di comunità in contesti urbani : determinanti sociali e psicologiche ». Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/2318/144217.

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Dolfi, Marah. « Identità minoritaria e comunità LGBT. Differenze tra generi e generazioni ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1128004.

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Résumé :
Questo lavoro si propone di indagare varie dimensioni dell'identità gay/lesbica/bisessuale nel contesto italiano, sia per quanto riguarda il senso di comunità ed il suo ruolo per le persone con identità minoritaria che per quanto riguarda la costruzione di un'immagine positiva di sé, e le possibili differenze tra generi e generazioni.This work aims to investigate various dimensions of a gay / lesbian / bisexual identity in the Italian context, in particular sense of community and its role for people with minority identity, the building of a positive image of the self, and the possible differences between genders and generations.
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REMASCHI, LAURA. « “Gli adolescenti e la città : l’uso di metodi iconografici per sostenere il senso di comunità e l’empowerment in adolescenza” “Adolescents and the city : using iconographic methods to foster sense of community and empowerment in adolescence” ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/855702.

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Livres sur le sujet "Senso di comunità"

1

CiboGlocale : I consumi alimentari dei veneti tra incertezze e senso di comunità. Padova : CLEUP, 2011.

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2

Becucci, Stefano, dir. Oltre gli stereotipi. Florence : Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-764-1.

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Résumé :
Il volume raccoglie una serie di scritti di Renzo Rastrelli (1948-2008), a lungo docente di Storia politica e diplomatica dell’Asia orientale presso la facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. L’antologia di testi mette in evidenza alcuni aspetti salienti del lavoro scientifico dell’autore: l’analisi, di là da stereotipi di senso comune, sull’immigrazione cinese in Italia; le dinamiche interne circa le modalità associative e le forme di interlocuzione che le comunità cinesi hanno con la società italiana; infine, il contesto sociale più ampio nel quale si trovano i migranti cinesi, richiamando l’attenzione sull’intreccio fra normative restrittive all’ingresso e facilitazione di pratiche illegali, che coinvolgono sia cittadini cinesi che italiani.
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3

Guerrini, Mauro, dir. Nessuno poteva aprire il libro... Florence : Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-927-0.

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Résumé :
L’iniziativa di offrire una Festschrift a fr. Silvano M. Danieli per il suo settantesimo compleanno rende omaggio a un uomo, a un professionista che con la sua attività ha lasciato un segno profondo nelle relazioni umane e nel mondo delle biblioteche. Fr. Silvano, bibliotecario della Pontificia Facoltà teologica “Marianum” e dal 2014 priore della comunità di Studio Marianum di Roma, ha, infatti, svolto un ruolo strategico nello sviluppo di URBE, l’associazione che riunisce le biblioteche dei pontifici atenei romani in un’unica rete di servizi. Il qualificato elenco dei partecipanti, italiani ed europei, testimonia l’ampiezza dei gradimenti ottenuti nei suoi trent’anni d’attività bibliotecaria e di curatore della Bibliografia dell’Ordine dei Servi e della Bibliografia mariana. Le parole di Aelredo di Rievaulx (1109-1167), la figura di maggior spicco del monachesimo cistercense anglosassone, esprimono il senso del dono: «Un uomo, in virtù dell’amicizia che ha verso un altro uomo, diventa amico di Dio, secondo quanto dice il Signore nel Vangelo: Non vi chiamo più servi, ma amici miei» (De spirituali amicitia, II, 14).
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4

Pierina, Bonvecchio, et Guidicini Paolo, dir. Dimensione comunità : Percorsi di senso in una società postmetropolitana. Milano, Italy : F. Angeli, 1985.

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Ammannati, Francesco, dir. Assistenza e solidarietà in Europa Secc. XIII-XVIII / Social assistance and solidarity in Europe from the 13th to the 18th Centuries. Florence : Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-367-0.

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Résumé :
Il periodo compreso fra Medioevo ed Età Moderna registra una significativa evoluzione del welfare, attraverso il consolidamento e la specializzazione di istituzioni nate o trasformatesi con la precisa funzione di fare attività di solidarietà e assistenza. È attorno a queste istituzioni che si sono concentrate le ricerche raccolte in questo volume, con l’obiettivo di delinearne la nascita e l’evoluzione, ma anche le fonti di finanziamento e autofinanziamento, le strategie e le modalità di acquisizione delle risorse, la gestione e la evoluzione dei patrimoni, l’organizzazione funzionale e i costi interni di sostegno ai bisognosi e di gestione del personale. Quelle istituzioni giocarono spesso un ruolo significativo nel territorio in cui operavano e numerosi contributi si soffermano sugli effetti economici e sociali prodotti dalla loro azione, non solo in termini di redistribuzione del reddito e mantenimento della pace sociale, ma anche in relazione all’eventuale rapporto con la realtà produttiva, grazie all’immissione sul mercato di prodotti e servizi svolti dagli assistititi o dal personale dell’istituzione. Un’ultima sezione è infine dedicata alle reti di assistenza non formali (solidarietà e forme di credito in seno alle famiglie, ai gruppi di indigenti, alle comunità), attraverso le quali gli individui, le comunità e l’intera società, in assenza o carenza di strutture formalizzate, tentarono di proteggersi dai rischi legati all’indigenza e alla incapacità fisica.
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Chiaromonte, Gerardo. Col senno di poi : Autocritica e no di un uomo politico. Roma : Editori riuniti, 1990.

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Bruno, Caruso. Credono di essere noi : Ricordo di Marino Mazzacurati : soprannomi, calembours, doppi sensi, epiteti, giochi de parole, sillogismi, slogans, analogie, luoghi comuni. Roma : Dalia, 1988.

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Firenze : Carta archeologica della provincia : Valdarno superiore, Val di Sieve, Mugello, Romagna toscana : comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Figline Valdarno, Firenzuola, Incisa in Val d'Arno, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, Vaglia, Vicchio di Mugello. Galatina : Mario Congedo Editore, 2012.

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Arcuri, Alberto. Sicurezza integrata e welfare di comunità. Sous la direction de Tommaso Giupponi. Fondazione Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/sg314.

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Résumé :
Il volume affronta il rapporto tra la sicurezza integrata (intesa come l’insieme degli interventi assicurati dai diversi livelli territoriali di governo, al fine di concorrere, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali) e il welfare di comunità (inteso come l’insieme delle azioni che istituzioni e comunità territoriali realizzano per creare un senso condiviso di benessere e una maggiore inclusione sociale). L’obiettivo è quello di offrire un contributo alla riflessione che, negli ultimi tempi, si va sviluppando intorno all’evoluzione che ha aperto la nozione giuridica di sicurezza oltre il nucleo primigenio della tutela all’integrità fisica delle persone e dei loro beni, per agganciarla alla questione sociale e ai temi del welfare, con un approccio integrato non solo a livello istituzionale, ma anche sociale, grazie all’apporto di quella “capillare” rete di prossimità fatta di singoli cittadini, enti e associazioni del c.d. privato sociale. I diversi contributi ospitati, in questo senso, offrono uno sguardo, interdisciplinare e teorico-pratico, su alcune delle principali manifestazioni di tale complesso rapporto. Infatti, se la sicurezza integrata deve essere intesa come una richiesta di protezione complessiva, allora essa non può prescindere né dai meccanismi attraverso cui la Repubblica garantisce i diritti e redistribuisce risorse e oneri, né dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità, le cui energie possono (e devono) essere valorizzate non solo nella realizzazione di specifici interventi, ma anche nella loro ideazione e programmazione, in conformità con le recenti previsioni del Codice del Terzo settore. Tommaso F. Giupponi è Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna, dove insegna anche Diritto parlamentare e Diritto della sicurezza pubblica. I suoi principali filoni di ricerca sono la condizione giuridica dello straniero, la forma di governo e la sua evoluzione, le immunità costituzionali, il segreto di stato, il referendum abrogativo, il processo di integrazione europea, la sicurezza, la decisione di bilancio, le autonomie regionali e locali. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano gli studi monografici Le immunità della politica (2005) e Le dimensioni costituzionali della sicurezza (2010). Per i tipi di BUP ha curato, da ultimo, il volume L’Amministrazione di pubblica sicurezza e le sue responsabilità (2017). Alberto Arcuri è Assegnista di ricerca in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente a contratto di Constitutional Law: foundations and global perspectives all’Università di Bologna. Le sue ricerche e pubblicazioni riguardano soprattutto le fonti del diritto, la forma di governo e la loro evoluzione, con particolare riferimento al Governo, alla sua organizzazione e al suo potere normativo.
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Nicoli, Miriam, et Franca Cleis. Un’illusione di femminile semplicità. Gli "Annali" delle Orsoline di Bellinzona (1730-1848). Viella editrice, 2021. http://dx.doi.org/10.52056/9788833137803.

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Résumé :
Il presente volume unisce storia religiosa e prospettiva di genere offrendo percorsi di vita femminile consacrata tra adeguamento alla norma, intraprendenza in seno alla comunità, conflitti e concezioni diverse della spiritualità. Vicende complesse vissute tra XVIII e XIX secolo sullo sfondo di due rivoluzioni: la prima in seno al convento, che vide opporsi due fazioni capitanate rispettivamente dalla madre fondatrice e dalla figlia del fondatore; la seconda, epocale, che portò alla fine dell’Antico Regime nei territori della vecchia Confederazione elvetica e che diventò per le orsoline una controrivoluzione agguerrita per la riconquista della loro vita di comunità. I preziosi documenti manoscritti di mano femminile qui editi – in particolare il libro degli "Annali" – fanno luce sulla società dell’epoca: redatti in una minuziosa e preziosa cronistoria permettono di entrare all’interno di un Collegio orsolino e di coglierne le diverse sfaccettature, illustrandone la varietà e la densità delle relazioni e i giochi di potere. Non da ultimo, consentono di riflettere sulla literacy e sulla agency di donne cattoliche provenienti da regioni alpine.
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Actes de conférences sur le sujet "Senso di comunità"

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Mastronardi, Luigi, et Elena Battaglini. « Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Résumé :
Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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Aragona, Stefano. « Ecological city between future and memory : a great opportunity to rethink the world ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7932.

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Résumé :
L’attuale momento di crisi sociale, ambientale e spaziale può essere una svolta - uno dei significati della parola greca originaria κρίσις - del modello di sviluppo basato sul paradigma industriale (Khun, 1962) i cui limiti erano ipotizzati nell’omonimo The Limits of Growth commissionato dal Club di Roma ad alcuni ricercatori del MIT di Boston (USA) edito nel 1972. Il presente scritto suggerisce di sostituire al modello industrialista del “fare la città” - indifferente alle condizioni locali grazie alla supremazia data alle “soluzioni” tecnologiche (Del Nord,1991) - l’approccio ecologico che parte dalle condizioni locali quali indicazioni di piano/progetto/realizzazione per la trasformazione dell’anthropocosmo, cioè del rapporto tra contenitori, reti e comportamenti, ovvero del λόγος, discorso, studio, con l’οίκος, ambiente (www.ekistics.org) con le finalità di Smart City cioè costruire Comunità inclusive, sostenibili socialmente e materialmente avendo il risparmio di consumo di suolo come presupposto della sostenibilità. Ciò significa per i paesi ormai più che emergenti - BRIC e tutti gli altri in forte crescita economica - evitare gli errori compiuti dalle nazioni, usualmente chiamate Occidentali, di devastazione del territorio oltre che in termini di danni sociali. Mentre per quest’ultime l’attenzione va posta al tema della riqualificazione dell’esistente sotto il profilo funzionale, spaziale, ambientale e sociale. Per entrambe si pone la questione centrale del rapporto con la storia, i segni di essa sul territorio, cioè la memoria quale essenziale componente del senso delle cose. The current social, environmental and territorial crisis, can be a turning point - one among the meanings of the originary Greek word κρίσις - of the development model based on the industrial paradigm (Kuhn, 1962) whose limits were declared in the homonymous The Limits of Growth commissioned by the Club of Rome at Boston MIT researchers (Meadows and al.) and published in 1972. This paper suggests to replace the industrial model of “making the city” - indifferent to local conditions thanks to the supremacy given to the technological “solutions” (Del Nord, 1991) - with the ecological approach that starts from the local conditions such as indications of plan/project/construction for the transformation of the anthropocosmo, i.e. the relationship connecting shells, networks and behaviours. That is to relate the λόγος, discourse, analyses, with the οίκος, the environment (www.ekistics.org): finally the purpose of Smart City. It requires to build inclusive Communities, socially and materially sustainable, having the saving of land use as precondition. This should mean for most countries now more then emerging - BRIC and everyone else in the strong economic growth - try to avoid the mistakes made by the nations, usually known as Western ones: i.e. devastation of the territory, social harms, and attention to the spatial redevelopment, and to the functional and social ones. For both there is the central question of the relationship with history, the signs of it, ie the memory as essential component of the meaning of things.
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