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Littérature scientifique sur le sujet « Secolo 19 »

Auteur : Grafiati
Publié le 10 mars 2023

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Articles de revues sur le sujet "Secolo 19"

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Bartuschat, Johannes. « Zur deutschen Danteforschung im 19. Jahrhundert ». Deutsches Dante-Jahrbuch 97, no 1 (24 octobre 2022) : 20–36. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2022-0007.

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Résumé :
Riassunto Questo contributo tratta degli studi danteschi in lingua tedesca nel XIX secolo. Anche se tutta l’Europa riscopre Dante con entusiasmo a partire dal 1800, la Germania può essere considerata, insieme all’Italia, come il paese in cui ha inizio la ricerca scientifica sulla sua opera, sulla sua vita e sulla sua epoca e in cui si gettano le basi per gli studi del XX secolo. Attraverso l’analisi di alcuni studi significativi il saggio cerca di illustrare i principali temi e orientamenti della ricerca dantesca del periodo in lingua tedesca. Le ricerche sul contesto storico di Dante e l’analisi del suo pensiero politico si rivelano temi particolarmente importanti, ai quali vengono dedicati numerosi studi approfonditi.
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Sasso, Alfredo. « Un continente plural : Le Americhe Latine nel XX secolo, de Tiziana Bertaccini ». Tiempo devorado 2, no 1 (26 mai 2015) : 104–7. http://dx.doi.org/10.5565/rev/tdevorado.19.

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Loud, G. A. « The monastic economy in the principality of Salerno during the eleventh and twelfth centuries ». Papers of the British School at Rome 71 (novembre 2003) : 141–79. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002427.

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Résumé :
L'ECONOMIA MONASTICA NEL PRINCIPATO DI SALERNO DURANTE L'XI E IL XII SECOLOQuesto studio esamina il ruolo dei monasteri come proprietari nel principato di Salerno, durante l'XI e XII secolo, con particolare riferimento alla Badia della S. Trinità di Cava posta a confronto con altri edifici monastici, sulla base dell'analisi di documenti inediti dell'archivio di Cava, che contiene più di 3500 pergamene del XII secolo. Dopo una breve discussione sulle fondazioni di monasteri nel principato intorno all'anno Mille, e sullo sviluppo della proprietà della Badia di Cava e dei suoi privilegi, concessi dagli ultimi principi longobardi, dai nuovi duchi normanni e dall'aristocrazia territoriale, l'articolo tratta cinque punti principali. Essi sono: i rapporti della Badia con i suoi coloni (descritti in vari modi, come homines, censiles, servi o villani); la sottomissione volontaria di uomini liberi all'autorità della Badia e le loro relazioni con l'autorità stessa; l'importanza dei servizi di mano d'opera in rapporto ai locatari; le condizioni e le variazioni dei contratti di mezzadria; e, infine, l'importanza del valore relativo all'estensione della proprietà di Cava durante il periodo, particolarmente nel XII secolo. Particolare attenzione è data alla possibilità che lo sviluppo di usi locali possa aver rappresentato un miglioramento delle esistenti condizioni di proprieta. Le operazioni finanziarie di Cava sono illustrate da particolari riferimenti agli anni 1110–19, 1130–49, 1170–4, e 1200–4 e dalle tavole degli acquisti, dei pagamenti e dei prestiti della Badia. Le spese di Cava, aumentate, per esempio, della somma di 25,951 tari nel periodo 1110–14 e di 8,267 tari nel 1170–4, vengono confrontate con le spese più occasionali e modeste sostenute da Montevergine nel tardo XII secolo. Ma i dettagli relativi a come Cava mutasse le sue entrate dirette — la maggior parte delle quali proveniva da affitti e da altri pagamenti in natura, in moneta — restano oscuri. Questo è uno dei punti più controversi dell'argomento, e richiede ricerche più sistematiche tra i numerosi inediti del XII secolo dell'archivio di Cava per il futuro.
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Bucchi, Sergio. « Herbert Spencer e l'evoluzionismo predarwiniano ». PARADIGMI, no 2 (juillet 2011) : 31–45. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-002003.

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Résumé :
Idi Herbert Spencer, il primo tentativo di psicologia in chiave evoluzionistica, furono pubblicati quattro anni prima didi Charles Darwin. Intento dell'autore č quello di ricostruire il percorso che portň Spencer a formulare l'ipotesi alla base del suo pionieristico lavoro. Oggetto dell'articolo č il dibattito sviluppatosi nella Gran Bretagna della prima metŕ degli anni Cinquanta del 19° secolo intorno alla cosiddetta "ipotesi dello sviluppo". Dalle discussioni con G.H. Lewes e con T.H. Huxley sulle teorie di Lamarck e sulle proposte di un allora fortunatissimo libro, Spencer trasse conclusioni che continuň a ritenere sostanzialmente valide anche dopo l'uscita del libro di Darwin.
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Lutfalla, Michel. « 19th Century Enlightenment : French Economic Liberals, 1789-1851, as Seen by a French Economist ». Journal of Public Finance and Public Choice 4, no 3 (1 octobre 1986) : 165–76. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117435.

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Résumé :
Abstract L’llluminismo può essere considerato il risultato della confluenza del cartesianesimo e del sensismo di Locke.Secondo Condillac, che può essere considerato l’espositore in Francia del sensismo lockiano, lo scambio deriva dal confronto fra utilità individuali. Ciò gli consente di giungere alla conclusione che l’industria non è sterile, come avevano invece sostenuto i fisiocrati, ma produttiva come l’agricoltura.Gli «ideologhi» (1789-1835) applicarono il metodo degli enciclopedisti all’intera sfera della conoscenza umana. I loro rappresentanti più illustri, J.B. Say e Destutt de Tracy, collegano gli ideologhi ai liberali francesi del 19° secolo, una cui caratteristica fu la difesa del libero scambio. Essi riconobbero i problemi legati allo sviluppo economico, ma ritennero che l’intervento dello Stato avrebbe soltanto peggiorato la situazione.
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Bassanelli, Miche, et Imma Forino. « Lavoro immateriale e pandemia. Dalla worksphere all'Ho-Wo in-between ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12923.

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Résumé :
La pandemia da Covid-19 ha trasformato le esistenze dei lavoratori che si occupano di beni immateriali con il forzato telelavoro e la riconfigurazione degli spazi abitativi in uffici operativi. D'altra parte, le difficoltà del presente si innestano su pregresse fragilità del lavoro terziario, rispetto alle quali organizzazioni manageriali e strutture spaziali si sono continuamente adattate, mentre i lavoratoriassumevano come sistemica l'incertezza della propria occupazione e dei luoghi dove svolgerla. L'articolo traccia un panorama delle debolezze del lavoro immateriale nei primi vent'anni del XXI secolo e indaga lo scenario diffuso dei luoghi di lavoro durante l'emergenza sanitaria. Di seguito, sonda le possibili modalità di lavorare e organizzare gli ambienti (il flipped workplace), mentre dal confinamento fra le pareti domestiche fa derivare altre opportunità di svolgere l'home working, non solo nell'abitazione, ma in ambiti intermedi fra la casa e gli ambienti semi-pubblici.
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Bart, B. F. « Flaubert e il Pensiero del suo Secolo. Atti del Convegno Internazionale (Messina, 17–19 Febbraio, 1984) ». Symposium : A Quarterly Journal in Modern Literatures 42, no 2 (juin 1988) : 167–68. http://dx.doi.org/10.1080/00397709.1988.10733649.

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TOOKE, A. « Review. Flaubert e il pensiero del suo secolo. Atti del convegno internazionale (Messina 17-19 febbraio 1984). » French Studies 41, no 3 (1 juillet 1987) : 346. http://dx.doi.org/10.1093/fs/41.3.346.

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Ranieri, Filippo. « L'istituzione parlamentare nel XIX secolo. Una prospettiva comparata. Die parlamentarische Institution im 19. Jahrhundert. Eine Perspektive im Vergleich. Hg. v. Anna Gianna Manca/Wilhelm Brauneder ». Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte : Germanistische Abteilung 119, no 1 (1 août 2002) : 849–52. http://dx.doi.org/10.7767/zrgga.2002.119.1.849.

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Merino, Marcelo. « Antonio QUACQUARELLI, Reazione pagana e trasformazione della cultura (fine secolo IV d. C), Edipuglia (Quaderni de «Vetera Christianorum», 19), Bari 1986, 248 pp., 17 x 24. » Scripta Theologica 18, no 1 (6 mars 2018) : 355. http://dx.doi.org/10.15581/006.18.20072.

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Thèses sur le sujet "Secolo 19"

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LOTTI, FRANCESCA. « Contaminazioni giapponesi : arti figurative, teatro e poesia fra 19. e 20. secolo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/27372.

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At the end of the nineteenth century many Western artists were fascinated and influenced by Oriental and, in particular, by Japanese art. That tendency, called Japonisme, began with the Universal Exposition of London in 1851, where Chinese and Japanese art was introduced with great success. Japonisme spread easily across West, charming it. It extended soon to literature, poetry and theatre. American and European artists found in Oriental art, culture and tradition a suitable means for the renewal of their artistic expression. Why Western art was not suitable to outline its expressions anymore? Why artists felt the need to find their renewal of the forms in Japan’s traditions? This is what my research is about. Through the literary, poetic and theatrical productions of Ernest Fenollosa, Ezra Pound and William Butler Yeats, I intend to draw a critical path paying attention to the cultural, theoretical and textual reasons. They devoted their artistic life to the search for a renewal of the contemporary poetic form by means of the discovery of Oriental and mainly Japanese culture
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Favaretto, Giulia <1988&gt. « Modernità e Restauro. Materialità e divenire dell'architettura razionalista forlivese nello scenario del restauro del patrimonio del XX secolo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/9062/1/favaretto_giulia_tesi.pdf.

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Résumé :
Documentare la vicenda progettuale, esecutiva e trasformativa di architetture razionaliste forlivesi di grande significato, illustrandone i moventi progettuali, descrivendone gli esiti materiali e ricomponendone la sequenza delle modificazioni, ha l’obiettivo di fornire un contributo utile alla conoscenza finalizzata alla trasmissione al futuro di tale patrimonio. Ripartendo dalle fonti d’archivio e giungendo alla lettura diretta del costruito, lo studio converge l’attenzione sull’arco temporale del Ventennio e, nel farlo, documenta quattro esperienze architettoniche forlivesi, emblematiche nella ridefinizione di un territorio profondamente segnato dalle vicende del fascismo: la Casa del Balilla, l’Asilo Santarelli, l’Istituto Tecnico Industriale e il Collegio Aeronautico. Approfondire il quadro conoscitivo di architetture costruite risulta tuttavia necessario ma non sufficiente per garantire la permanenza in essere di un patrimonio unico e non ripetibile: una solida indagine di conoscenza non ha senso in mancanza di un ordine metodologico. Collocandosi nello scenario del restauro del patrimonio del XX secolo, la ricerca sviluppa l’argomento da un punto di vista ancora poco esplorato: il rapporto tra Modernità e Restauro. Infatti, pur focalizzando l’attenzione sulle questioni ruotanti attorno alla materialità e al divenire di significative architetture della Forlì razionalista, la tesi amplia lo sguardo sull’incontro con la modernità, per domandarsi se il restauro possa esserne espressione. Così facendo, l’indagine giunge a una riflessione sulle questioni critico-metodologiche dell’operazione, per poi effettuare un affondo sugli aspetti tecnico-operativi dell’intervento, diretta conseguenza dell’orientamento di metodo. Ad emergere sono le sollecitazioni che i fermenti della modernità possono offrire al presente, configurando il restauro come sua effettiva espressione. L’intento è quello di delineare un quadro di approfondita conoscenza di rilevanti testimonianze materiali della Forlì razionalista e di sviluppare una trattazione utile, in termini teorici ed operativi, all’individuazione di strategie orientate alla conservazione e all’uso contemporaneo dell’architettura del XX secolo.
The recording of the planning, executive and transformative processes of significant rationalist architectures in Forlì aims at providing a useful contribution for a deep knowledge of this heritage with the purpose of its future transmission. Starting from the archive sources and getting to the direct reading of the buildings, the study focuses on the Fascist period and it provides documentary evidence of four architectures in Forlì: the Casa del Balilla, the Santarelli Kindergarten, the Industrial Technical Institute and the Aeronautical College. Nevertheless, the detailed study of built architectures is necessary but not enough to guarantee the safeguard of a unique and unrepeatable heritage: a solid investigation of knowledge doesn’t make sense without a methodological order. Placing itself in the scenario of the restoration of the 20th century heritage, the research develops the topic from a point of view that has been little explored: the relationship between Modernity and Restoration. Indeed, although the thesis draws attention to the issues concerning the materiality and the transformation of significant rationalist architectures in Forlì, it provides a broader overview of the encounter with modernity in order to wonder whether restoration could be an expression of it. The investigation first gets to a reflection that involves the critical-methodological questions of the operation and then deepens the technical-operational aspects of the intervention that are the direct consequence of the orientation of method. It is the solicitations which the ferments of modernity can offer to the present that emerge configuring restoration as an effective expression of it. The aim is to outline a picture of deep knowledge of relevant material proofs in Forlì and to develop a treatise that might be useful, in theoretical and operative terms, to the identification of strategies oriented to the conservation and contemporary use of the 20th century architecture.
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BONACCORSO, ANDREA MARIA. « RICERCHE SULLA COMPARTECIPAZIONE CRIMINOSA. I TRATTATISTI DEL XVI SECOLO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168388.

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Résumé :
The aim of this project is directed to the study of mechanisms and rules of the auxilium in delictum according to the principles and the criminal law institutions of the 16th Century. During the 16th century, a new method finalized to the systematic analysis of the law has been put in place. In the meantime, will start the process of reorganization of the law system that will lead to the formation of the generalia delictorum. By using of expression, jurists of the late jus commune refer to the principles, the rules and the institutions of criminal law. This work will try to reconstruct, from this background and with these coordinates, the issue of the criminal liability coming from auxilium in delictum according to the theories of the 16th Century’s jurists. The 16th Century’s criminal liability features will be the subject of this work’s first part. In this context will be analyzed the issue related to the imputatio facti alieni in delictis. To investigate this matter will be first taken in consideration the objective structure of the crime and, then, the subjective one. To better understand the crime phenomenon, so, will be necessary to analyze the mechanisms which leaded to the co-responsible charge. For these reasons the first chapter will be dedicated to the to the general concept of “guilt”. The purpose of the chapter is to clarify the principles with which the 16th century’s jurists dealt with the issue of the auxilium in delictum. The second chapter will approach the concept of mandatum. Analyzing this legal principle will lead to important reflections on the objective and subjective structure of the auxilium in delictum. The third chapter will tackle the ratihabitio discipline and the fourth the consilium discipline.
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SITE, C. DELLE. « LA SACRA ROTA ROMANA E LE SUE DECISIONI IN MATERIA COMMERCIALE NEL XVII SECOLO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168357.

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Résumé :
The purpose of the work, divided into three chapters, is to provide a contribution on how the trade has evolved in the seventeenth century, with particular attention to the “decisiones” of the Tribunal of the Sacra Rota Romana. The whole trade was governed by custom and practice that merchants were accustomed to use in their trade but, only in the sixteenth century, with the revolutionary instrument of the press began to circulate the first treaties, including those written by Santerna and by Stracca. The merchant class was not having a good reputation in ecclesiastical circles, and probably also this was the reason because we needed to wait long time before being able to find the first specific works that are only interested in commercial law. In view of such aspect is particularly interesting to investigate how the Roman Courts have dealt with the whole commercial subject that belong at that world of merchants in constant expansion. The first chapter is intended primarily to highlight how the Sacra Rota Romana has had an extensive expertise in trade issues and has helped to consolidate with its judgments those commercial practices which were carried out by economic operators. It will provide the reader with an overview of the institutions of commercial law which were dealt with. First of all the writings of merchants and their probative value with the consequent need for a merchant who wanted to serve their own book in legal proceedings. In this case, the document must be fitted with some elements called “adminicula” that allowed it to purchase a full evidentiary value in their favor. Will be then examined problems related to “corsa” and piracy and how religious factors affected such processes; then the reserch will deal with judgments about the company and in particular the delicate theme of usury compared to economic issues. On this special topic will be analyzed the ways in which could be compensated for loss of earnings and the actual damage.The second chapter analyzes the establishment of marine insurance extremely used in the seventeenth century and as the Sacra Rota Romana has disciplined this contract strictly commercial, With special attention to its classification, and the problems refered at the compensation for the damages ad the risk. The third chapter deals with the establishment of exchange and “litterarum cambii” and intends to focus on how the Roman Court will be compared to this contract in consideration of the obvious implications in terms of usury. Ultimately it aims to provide an insight into how was administered the commercial life in seventeenth-century Rome, paying attention to: 1) jurists invoked within the same “decisiones”: Baldo and Bartolo, through Santerna and Stracca till the contemporary Scaccia and De Luca 2) judgments from other courts and particularly the Genoese one.
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POZZI, ELENA. « Cultura storiografica e revival neomedievale : Alfonso Rubbiani e il cantiere francescano a Bologna tra 19. e 20. secolo ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278730.

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CARLI, OLIVIA SARA. « Spalato dal mito al Kultus : restauri e tutela del Palazzo di Diocleziano a Spalato tra 19. e 20. secolo ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/11578/282346.

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CAUSARANO, FEDERICA. « La Domus Aurea : mito, storia e fortuna tra XV e XIX secolo ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/11578/286390.

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Résumé :
La Domus Aurea è tra i progetti la cui fama si estende oltre le conoscenze di tipo specialistico. A dispetto di ciò, nella storiografia a essa dedicata è emersa l’assenza di studi sistematici relativi alla progressiva esplorazione dei resti della reggia e all’influsso esercitato dalla Domus sulla cultura architettonica e antiquaria di età moderna quale modello di eredità formale e tecnica, al pari di altri edifici antichi. La presente ricerca ha inteso colmare tale lacuna. Nel panorama degli studi hanno finora prevalso ricerche di matrice storico-artistica, tese a saggiare l’impatto prodotto dalla scoperta degli affreschi neroniani sulla produzione pittorica rinascimentale, e perciò concentrate sui secoli XV-XVI. Le epoche successive sono state invece scarsamente indagate risultando diffusa e accettata la teoria che il padiglione esquilino sia stato dimenticato dopo le esplorazioni cinquecentesche, almeno sino al tardo Settecento, quando furono avviate le prime liberazioni di alcune sale. Come arco cronologico d’indagine si è scelto pertanto di muoversi tra la riscoperta della Domus a fine XV sec. e la prima lettura realistica delle strutture architettoniche nel 1822. Uno dei nodi critici primari affrontati ha riguardato l’evolversi nei secoli delle diverse identificazioni riferite ai resti della Domus. Il complesso assetto delle rovine –esito della sovrapposizione tra Domus e Terme di Traiano- ha infatti a lungo ostacolato l’identificazione dei resti, interpretati per lo più come parti di altri complessi antichi (Terme di Tito/Traiano, Domus di Tito). Appurato che tale condizione ha dato vita a una dissociazione tra rovine e immagine della Domus tramandata dalle fonti antiche, si è condotto lo studio su due piani paralleli: da un lato la definizione della conoscenza materiale dei resti e delle interpretazioni a essi abbinate nel tempo; dall’altro l’evoluzione dell’architettura immaginata per la Domus sulla base dei dati desunti dalla letteratura. Si è proceduto a un’analisi dettagliata e al riordino, per tipologia e cronologia, di fonti di varia natura (grafiche, iconografiche, cartografiche, disegni di architettura; documenti e testi antichi e moderni, opere manoscritte e a stampa; fonti materiali). Problemi, temi e studi precedenti, sono stati ordinati e sottoposti a riesame critico, oltre che arricchiti da nuovi apporti. Tra le novità prodotte, è stato delineato (anche graficamente) un esaustivo quadro delle proprietà fondiarie e edilizie succedutesi nell’area della Domus, dal XVI sec. in poi. Ciò ha determinato riscontri interessanti e dati inediti circa la frequentazione del sito, la storia del collezionismo, la committenza di architettura e la ricognizione di testimonianze (dirette o indirette) disseminate in pubblicazioni e manoscritti che documentano la conoscenza delle sale esquiline tra XVII e XVIII sec. Per lo stesso arco temporale, nuovi dati sono emersi sulle relazioni tra ricerche archeologiche e studi sulla pittura antica. Inoltre, inediti spunti sono offerti dal confronto tra le ricostruzioni grafiche della reggia e i loro rapporto con l’architettura moderna (Lauro, Fischer von Erlach, Bianchini). Si è poi esaminato l’influsso esercitato dalla Domus quale modello nel progetto di Borromini per il cardinal Pamphili, e in parte anche nella fabbrica del casino del Bel Respiro. Infine, nuovi importanti contributi riguardano le esplorazioni settecentesche del padiglione esquilino, il cui valore è stato finora sottostimato. La tesi dimostra come nonostante la tardiva identificazione dei resti, esista continuità nella frequentazione delle sale e delle ricerche sulla Domus condotte nel corso dei secoli e in ambiti disciplinari diversi (antiquaria; archeologia, collezionismo, storia dell’architettura, della città, dell’editoria) che sono stati indagati sistematicamente con attenzione alle relazioni tra i diversi approcci specie nel corso del XVII sec.
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ROSATI, SIMONE. « LA QUESTIONE PROPRIETARIA NEI TERRITORI DI SAN PIETRO. DALL'INDIVIDUALISMO AGRARIO DEL SECOLO XIX AL RECUPERO DEL PROTAGONISMO COMUNITARIO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/534370.

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Résumé :
The aim of this study is, as the title of the research makes clear, the ownership issue in the territories of Saint Peter, implying with this expression the legal discussion about the notion of property in its two different perspectives: the private property and the collective property. In terms of time, the study runs from the 18th century – period in which the owner issue was discussed across Europe – to the present day. In terms of geographical location, the research focuses on the territories of Saint Peter whose borders coincide approximately with those of central Italy. The work will present, as the sub-title suggests, a constantly evolving itinerary in understanding of the ownership issue. The end point of this itinerary will be the recovery of the community dimension in the relationship with the environment as an alternative to private property.
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IMPERIA, Vincenzo Roberto. « I vescovati nella Sicilia normanno-sveva (XI-XIII secolo). Potestà normative e competenze giurisdizionali in un territorio multiculturale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/513910.

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Résumé :
La tesi ha ad oggetto i vescovati di Sicilia nell’età normanna. La ricerca è condotta – oltre che con l’ausilio degli importantissimi risultati storiografici frutto degli studi ormai acquisiti al patrimonio conoscitivo – a partire da una rilettura delle fonti documentarie conservatesi, costituite essenzialmente da atti della Cancelleria comitale e regia, nonché da atti di matrice privatistica, la maggior parte dei quali provenienti dagli Archivi Diocesani. All’indagine su tale tipologia di fonti si accompagna, parallelamente, un’analisi dei dati offerti dalle fonti cronachistiche, utili alla ricostruzione di uno spaccato storico dell’età considerata quanto più completo e affidabile. Il quadro dei distretti diocesani (in particolare l’arcivescovato di Palermo, con le diocesi suffraganee di Agrigento, Mazara, Malta; e l’arcivescovato di Monreale, con le diocesi suffraganee di Catania e Siracusa) viene analizzato assumendo come centrali le potestà normative e le competenze giurisdizionali in capo ai titolari della carica episcopale. La peculiarità dell’insediamento normanno è caratterizzata dalla progressiva costruzione di un rinnovato apparato politico-istituzionale, ed il corrispondente ordinamento giuridico, in cui gli enti ecclesiastici assumono un ruolo cardine. Avvertita sin dai contemporanei come “riconquista” di un territorio caduto in mano agli “infedeli musulmani”, la penetrazione normanna si accompagnò, sin dal principio, alla ricostituzione delle gerarchie ecclesiastiche cristiane gravemente ridimensionate sotto il dominio arabo, o in molti casi quasi del tutto scomparse. Il principale artefice della conquista siciliana – Ruggero I – si fece personalmente promotore della reviviscenza dell’appassita struttura ecclesiastica, fondando diocesi o rifondandole, avendo cura di farle coincidere ai centri territoriali cruciali dal punto di vista politico e militare. Ciò fa sì che il ruolo dei vescovi appaia importante in un duplice senso. In primo luogo, per quanto riguarda i rapporti più strettamente concernenti l’alta gerarchia ecclesiastica e le autorità di vertice, sia in campo ecclesiastico (il Papato), che civile (il Conte di Sicilia, poi Re a partire dal 1130). In secondo luogo, il ruolo dei vescovi appare di assoluto rilievo anche per quanto concerne il tessuto sociale ed economico della diocesi di propria pertinenza. In un ambiente etnicamente eterogeneo come quello siciliano nei secoli del Basso Medioevo, si assiste alla convivenza in un medesimo ambito territoriale di greci, arabi, ebrei e latini. Questa diversità di lingue, usi sociali e confessioni religiose si riverberava sul complesso dei più diversi istituti giuridici, necessari per la regolamentazione delle svariate situazioni relazionali tra i soggetti coinvolti. I vescovati – dal punto di vista della struttura istituzionale dell’intero Regno, e della Sicilia in particolare – costituirono unità amministrative basilari, non solo per quanto concerne l’ordinamento ecclesiastico ma, in senso più ampio, anche con riguardo alla configurazione stessa dell’ordinamento secolare. I vescovi, dal canto loro, si trovarono a svolgere un ruolo – secondo modalità differenti a seconda dei tempi, ed in linea con i tratti delle personalità proprie di ciascuno di essi – che oltrepassava spesso gli officia connessi alla loro carica. Come pastori delle popolazioni loro affidate, ciascuno per la propria diocesi, li si trova occupati nelle consuete attività loro demandate. Come uomini di governo, li si trova spesso alla corte dei sovrani, coinvolti in delicate vicende di primo piano per la gestione del governo del Regno, nel suo proiettarsi all’esterno, verso realtà statuali od istituzionali; oppure, all’interno, per la gestione di eventi dalla valenza amministrativa e politica di rilevante – o di vitale – importanza per l’assetto dello stesso.
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Munno, Cristina <1975&gt. « L'écheveau des parentèles au village : dynamiques démographiques, mobilisations réticulaires et parcours individuels dans une communauté de Vénétie au XIXe siècle ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1065.

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Résumé :
L’étude est faite à partir de la reconstitution complète d’un village industriel (textile) de l’Italie au XIXe siècle : Follina, en Vénétie. Au XIXe siècle, la population locale passe de 1200 habitants à près de 1600. La parentèle est appelé à rendre compte empiriquement de son rôle dans la transmission des valeurs et des capitaux sociaux par rapport au contexte communautaire. Elle est observée par sa capacité à influer sur les rapports interindividuels et intergénérationnels. La narration se partage en deux parties. D’un coté une analyse du contexte, des relations et des positions, de façon presque microhistorique; d'un autre coté des analyses plus pointues grâce aux méthodes de l'analyses formelles des réseaux (social network analysis) et aux méthodes de la démographie historique (analyses longitudinales des bibliographies – Event History Analysis). Les analyses se concentrent sur les événements proprement démographiques tels que le mariage, les migrations, les décès et le contrôle des naissances (source les registres de population). Grâce aux études sur le parrainage de baptême, comme lien sociale, il est possible d'évaluer de façon originale la qualité de la pratique de la parentèle. L’enquête va dans le sens de placer chacun acteur (familles, individus) dans la dimension exacte de la disponibilité et de la "qualité" parentale qu’il a au village. Tout en considérant les autres variables telles que la condition socio-économiques, le genre, l'âge, on observe quelles sont les priorités données dans les familles, comment se définissent les choix démographiques et la disponibilité de la parentèle lorsqu’il faut gérer les urgences et les soutiens réciproques.
The study is made from the complete reconstruction of an industrial Italian village (textile industry) in the 19th century: Follina, in Venetia. In the 19th century, the local population rose from 1,200 inhabitants to nearly 1600. Kinship is called to report empirically its role in the transmission of the values and social capitals with regard to the community context. Kinship is observed by its ability to influence interpersonal and intergenerational relationship. Thesis' narrative is divided into two parts. On the one hand an analysis of context, relationships and positions, in an almost microhistorical way, on the other hand more sophisticated analysis using methods of formal Social Network Analysis and methods of Event History Analysis. Analyses focus on demographic events such as marriage, migration, death and birth control (source population registers). Through studies on the godparenthood relation, as an important social relation, it is possible to estimate in an original way the quality of the kinships' practices. The survey goes to the sense to place each actor (families, individuals) in the exact "availability" and the "quality" which he has in the village. While considering other variables such as socio-economic, gender, age, it could be observe what are the priorities given in families, how to define the demographic choices and availability of kin when managing the emergencies and mutual support.
Nella tesi si ricostruiscono completamente gli eventi di un villaggio tessile nel XIX secolo: Follina nel Veneto. Viene messo in evidenza il rapporto della parentela con il contesto comunitario e la sua capacità di influenzare le relazioni interpersonali ed intergenerazionali, di trasmettere valori e capitale sociale. Da un lato si procede con un'analisi microstorica della vita comunitaria, da un altro lato si procede attraverso sofisticati strumenti di analisi delle reti sociali e strumenti di demografia storica per l'analisi longitudinale. Lo studio si concentra su eventi come il matrimonio, la migrazione, la morte e il controllo delle nascite. La parentela è ricostruita sia da parte matrilineare che patrilineare. Attraverso il padrinato di battesimo, utilizzato in modo originale, è possibile stimare la "pratica concreta della parentela" in termini qualitativi. Le priorità che portavano alle diverse scelte demografiche, oltre che nel contesto parentale, sono viste per la condizione socio-economica, il genere, l'età.
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Livres sur le sujet "Secolo 19"

1

Colonna, Angela. Architetture dell'eclettismo in Puglia nel 19. secolo. Bari : M. Adda, 2000.

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2

Mercanti : Commercio e cultura dall'antichità al 19. secolo. [Roma etc.] : Laterza, 1988.

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3

Zaninelli, Sergio. L' economia nella storia d'Italia del secolo 19. 2e éd. Torino : G. Giappichelli, 1999.

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4

Centro italiano di studi sull'alto Medioevo., dir. Il Secolo di ferro : Mito e realtà del secolo X : 19-25 aprile 1990. Spoleto : Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 1991.

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5

Apricena, Marianna Brancia di. Il complesso dell'Aracoeli sul Colle Capitolino : 9.-19. secolo. Roma : Quasar, 2000.

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6

Nardelli, Franca Petrucci. La legatura italiana : Storia, descrizione, techniche (15-19 secolo). Rome : La Nuovo Italia Scientifica, 1989.

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7

Giampiero, Bof. Storia della teologia protestante : Da Lutero al secolo 19. Brescia : Morcelliana, 1999.

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8

Santoni, Alberto. Storia e politica navale dell'età moderna : 15.-19. secolo. Roma : Ufficio storico della marina militare, 1998.

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9

Wilhelm, Brauneder, et Manca Anna Gianna, dir. L' istituzione parlamentare nel 19. secolo : Una prospettiva comparata = Die parlamentarische Institution im 19. Jahrhundert ... Bologna : Il mulino, 2000.

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10

Torre, Angelo. Confraternite : Archivi, edifici, arredi nell'Astigiano dal 17. al 19. secolo. Asti : Provincia di Asti, 1999.

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Chapitres de livres sur le sujet "Secolo 19"

1

Newton, Nicki. « Week 19 ». Dans Day-by-Day Math Thinking Routines in Second Grade, 64–67. New York, NY : Routledge, 2020. : Eye on Education, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9780367821968-19.

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2

Zhan, Zehui, Liming Huo, Xiao Yao et Baichang Zhong. « The second stage ». Dans China's Formal Online Education under COVID-19, 31–38. London : Routledge, 2021. http://dx.doi.org/10.4324/9781003188261-5.

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3

Josef, Alex, Alex Van Lepp et Marshal D. Carper. « What about Second Launch ? » Dans The Business of Indie Games, 237–46. Boca Raton : CRC Press, 2022. http://dx.doi.org/10.1201/9781003215264-19.

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4

Richardson, Robert B. « Defining First- and Second-Order Impacts Through Maps ». Dans The Geographies of COVID-19, 23–35. Cham : Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-11775-6_3.

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5

Gass, Susan M., Jennifer Behney et Luke Plonsky. « Input, Interaction, and Output ». Dans Second Language Acquisition, 390–453. Fifth edition. | New York, NY : Routledge, 2020. : Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9781315181752-19.

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6

Mackey, Alison, et Susan M. Gass. « Qualitative and Interpretive Research ». Dans Second Language Research, 298–327. 3e éd. New York : Routledge, 2021. http://dx.doi.org/10.4324/9781003188414-19.

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7

Soifer, Alexander. « Second Colorado Mathematical Olympiad : April 19, 1985 ». Dans The Colorado Mathematical Olympiad and Further Explorations, 27–34. Boston, MA : Springer US, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-387-75472-7_4.

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8

« 19. Second language acquisition ». Dans Handbook of Cognitive Linguistics, 409–716. De Gruyter Mouton, 2015. http://dx.doi.org/10.1515/9783110292022-020.

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9

« 19. Basal Iguanodontia ». Dans The Dinosauria, Second Edition, 413–37. University of California Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1525/9780520941434-025.

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10

Baym, Gordon. « Second Quantization ». Dans Lectures on Quantum Mechanics, 411–39. CRC Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1201/9780429499265-19.

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Actes de conférences sur le sujet "Secolo 19"

1

Lohmüller, Valentin, Philip Eiermann, Peter Zeitlhöfler et Christian Wolff. « Attention Guidance in Second Screen Applications ». Dans MuC'19 : Mensch-und-Computer. New York, NY, USA : ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3340764.3340788.

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2

Lohmüller, Valentin, et Christian Wolff. « Towards a Comprehensive Definition of Second Screen ». Dans MuC'19 : Mensch-und-Computer. New York, NY, USA : ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3340764.3340781.

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3

LaCome, Matthew L., Adam Blankespoor et Kevin L. Rens. « Concrete Maturity : A Valid Non-Destructive Evaluation and Forensic Tool ». Dans Second Forensic Engineering Congress. Reston, VA : American Society of Civil Engineers, 2000. http://dx.doi.org/10.1061/40482(280)19.

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4

Nittala, Aditya Shekhar, Klaus Kruttwig, Jaeyeon Lee, Roland Bennewitz, Eduard Arzt et Jürgen Steimle. « Like A Second Skin ». Dans CHI '19 : CHI Conference on Human Factors in Computing Systems. New York, NY, USA : ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3290605.3300610.

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5

Eger, Markus, et Daniel Gruss. « Wait a second ». Dans FDG '19 : The Fourteenth International Conference on the Foundations of Digital Games. New York, NY, USA : ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3337722.3337744.

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6

Pereira, J. C. F., et J. M. P. Rocha. « PREDICTION OF RICHARDSON NUMBER EFFECTS ON STABLY-STRATIFIED TURBULENCE WITH SECOND-MOMENT CLOSURES ». Dans Annals of the Assembly for International Heat Transfer Conference 13. Begell House Inc., 2006. http://dx.doi.org/10.1615/ihtc13.trb.19.

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7

Chesi, Giovanni, Alessia Allevi et Maria Bondani. « Second-Harmonic Generation as a Source of Nonclassical Light ». Dans Quantum Information and Measurement. Washington, D.C. : OSA, 2019. http://dx.doi.org/10.1364/qim.2019.t5a.19.

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8

Fluck, D., T. Pliska, P. Günter, L. Beckers et Ch Buchal. « Phase-matched second-harmonic generation in KNbO3 channel waveguides ». Dans Nonlinear Guided Waves and Their Applications. Washington, D.C. : Optica Publishing Group, 1996. http://dx.doi.org/10.1364/nlgw.1996.fd.19.

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Résumé :
Frequency doubling of near-infrared lasers in channel waveguides offers the potential of building robust, compact and reliable blue lasers. KNbO3 is one of the candidate materials for high efficiency frequency doubling of AIGaAs and InGaAs laser diodes and of diode-pumped solid-state lasers, e.g. Nd:YAG and Nd:YVO4 lasers, into the blue spectral range thanks to its large nonlinear optical coefficients and its favourable phase-matching (PM) conditions1.
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9

Lenhart, James H. « Compost as a Soil Amendment for Water Quality Treatment Facilities ». Dans Second National Low Impact Development Conference. Reston, VA : American Society of Civil Engineers, 2008. http://dx.doi.org/10.1061/41007(331)19.

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10

Huang, Qing, Qiyuan Peng, Jianghong Wang et Xicheng Zhang. « Evaluation of Road Transportation Developmental Level of Provinces by a New Evaluating Model Based on Rough Set ». Dans Second International Conference on Transportation Engineering. Reston, VA : American Society of Civil Engineers, 2009. http://dx.doi.org/10.1061/41039(345)19.

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Rapports d'organisations sur le sujet "Secolo 19"

1

Mohan, Gretta, Selina McCoy, Eamonn Carroll, Georgiana Mihut, Seán Lyons et Ciarán Mac Domhnaill. Learning for all ? Second-level education in Ireland during COVID-19. ESRI, juin 2020. http://dx.doi.org/10.26504/sustat92.pdf.

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2

Díaz-Bonilla, Eugenio, Luis Flores, Flor Paz, Valeria Piñeiro et Tamsin Zandstra. Honduras : The impact of covid-19 and policy implications : Second report. Washington, DC : International Food Policy Research Institute, 2021. http://dx.doi.org/10.2499/p15738coll2.134533.

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3

Díaz-Bonilla, Eugenio, Luis Flores, Flor Paz, Valeria Piñeiro et Tamsin Zandstra. Guatemala : The impact of COVID-19 and policy implications : Second report. Washington, DC : International Food Policy Research Institute, 2021. http://dx.doi.org/10.2499/p15738coll2.134534.

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4

Stall, Nathan M., Kevin A. Brown, Antonina Maltsev, Aaron Jones, Andrew P. Costa, Vanessa Allen, Adalsteinn D. Brown et al. COVID-19 and Ontario’s Long-Term Care Homes. Ontario COVID-19 Science Advisory Table, janvier 2021. http://dx.doi.org/10.47326/ocsat.2021.02.07.1.0.

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Résumé :
Key Message Ontario long-term care (LTC) home residents have experienced disproportionately high morbidity and mortality, both from COVID-19 and from the conditions associated with the COVID-19 pandemic. There are several measures that could be effective in preventing COVID-19 outbreaks, hospitalizations, and deaths in Ontario’s LTC homes, if implemented. First, temporary staffing could be minimized by improving staff working conditions. Second, homes could be further decrowded by a continued disallowance of three- and four-resident rooms and additional temporary housing for the most crowded homes. Third, the risk of SARS-CoV-2 infection in staff could be minimized by approaches that reduce the risk of transmission in communities with a high burden of COVID-19. Summary Background The Province of Ontario has 626 licensed LTC homes and 77,257 long-stay beds; 58% of homes are privately owned, 24% are non-profit/charitable, 16% are municipal. LTC homes were strongly affected during Ontario’s first and second waves of the COVID-19 pandemic. Questions What do we know about the first and second waves of COVID-19 in Ontario LTC homes? Which risk factors are associated with COVID-19 outbreaks in Ontario LTC homes and the extent and death rates associated with outbreaks? What has been the impact of the COVID-19 pandemic on the general health and wellbeing of LTC residents? How has the existing Ontario evidence on COVID-19 in LTC settings been used to support public health interventions and policy changes in these settings? What are the further measures that could be effective in preventing COVID-19 outbreaks, hospitalizations, and deaths in Ontario’s LTC homes? Findings As of January 14, 2021, a total of 3,211 Ontario LTC home residents have died of COVID-19, totaling 60.7% of all 5,289 COVID-19 deaths in Ontario to date. There have now been more cumulative LTC home outbreaks during the second wave as compared with the first wave. The infection and death rates among LTC residents have been lower during the second wave, as compared with the first wave, and a greater number of LTC outbreaks have involved only staff infections. The growth rate of SARS-CoV-2 infections among LTC residents was slower during the first two months of the second wave in September and October 2020, as compared with the first wave. However, the growth rate after the two-month mark is comparatively faster during the second wave. The majority of second wave infections and deaths in LTC homes have occurred between December 1, 2020, and January 14, 2021 (most recent date of data extraction prior to publication). This highlights the recent intensification of the COVID-19 pandemic in LTC homes that has mirrored the recent increase in community transmission of SARS-CoV-2 across Ontario. Evidence from Ontario demonstrates that the risk factors for SARS-CoV-2 outbreaks and subsequent deaths in LTC are distinct from the risk factors for outbreaks and deaths in the community (Figure 1). The most important risk factors for whether a LTC home will experience an outbreak is the daily incidence of SARS-CoV-2 infections in the communities surrounding the home and the occurrence of staff infections. The most important risk factors for the magnitude of an outbreak and the number of resulting resident deaths are older design, chain ownership, and crowding. Figure 1. Anatomy of Outbreaks and Spread of COVID-19 in LTC Homes and Among Residents Figure from Peter Hamilton, personal communication. Many Ontario LTC home residents have experienced severe and potentially irreversible physical, cognitive, psychological, and functional declines as a result of precautionary public health interventions imposed on homes, such as limiting access to general visitors and essential caregivers, resident absences, and group activities. There has also been an increase in the prescribing of psychoactive drugs to Ontario LTC residents. The accumulating evidence on COVID-19 in Ontario’s LTC homes has been leveraged in several ways to support public health interventions and policy during the pandemic. Ontario evidence showed that SARS-CoV-2 infections among LTC staff was associated with subsequent COVID-19 deaths among LTC residents, which motivated a public order to restrict LTC staff from working in more than one LTC home in the first wave. Emerging Ontario evidence on risk factors for LTC home outbreaks and deaths has been incorporated into provincial pandemic surveillance tools. Public health directives now attempt to limit crowding in LTC homes by restricting occupancy to two residents per room. The LTC visitor policy was also revised to designate a maximum of two essential caregivers who can visit residents without time limits, including when a home is experiencing an outbreak. Several further measures could be effective in preventing COVID-19 outbreaks, hospitalizations, and deaths in Ontario’s LTC homes. First, temporary staffing could be minimized by improving staff working conditions. Second, the risk of SARS-CoV-2 infection in staff could be minimized by measures that reduce the risk of transmission in communities with a high burden of COVID-19. Third, LTC homes could be further decrowded by a continued disallowance of three- and four-resident rooms and additional temporary housing for the most crowded homes. Other important issues include improved prevention and detection of SARS-CoV-2 infection in LTC staff, enhanced infection prevention and control (IPAC) capacity within the LTC homes, a more balanced and nuanced approach to public health measures and IPAC strategies in LTC homes, strategies to promote vaccine acceptance amongst residents and staff, and further improving data collection on LTC homes, residents, staff, visitors and essential caregivers for the duration of the COVID-19 pandemic. Interpretation Comparisons of the first and second waves of the COVID-19 pandemic in the LTC setting reveal improvement in some but not all epidemiological indicators. Despite this, the second wave is now intensifying within LTC homes and without action we will likely experience a substantial additional loss of life before the widespread administration and time-dependent maximal effectiveness of COVID-19 vaccines. The predictors of outbreaks, the spread of infection, and deaths in Ontario’s LTC homes are well documented and have remained unchanged between the first and the second wave. Some of the evidence on COVID-19 in Ontario’s LTC homes has been effectively leveraged to support public health interventions and policies. Several further measures, if implemented, have the potential to prevent additional LTC home COVID-19 outbreaks and deaths.
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5

Juni, Peter, Ashleigh R. Tuite, Issac I. Bogoch, Adalsteinn D. Brown, Yoojin Choi, Bruno R. da Costa, Gerald A. Evans et al. Rollout Strategy for the Pfizer-BioNTech COVID-19 Vaccine in Ontario. Ontario COVID-19 Science Advisory Table, janvier 2021. http://dx.doi.org/10.47326/ocsat.2021.02.06.1.0.

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Résumé :
Administering Pfizer-BioNTech’s COVID-19 vaccine during the early stage of the vaccine rollout (January/February 2021) to as many individuals as possible would prevent more COVID-19 cases in Ontario as compared to reserving half of the initial allotments as second booster doses (Figure 1). On-label use of the vaccine with the administration of two doses is important, as the second dose significantly boosts the immune response and results in a substantial increase in neutralizing antibodies. However, using 100% of the initial allotments immediately to vaccinate as many individuals as possible does not preclude on-label use with two doses, even though the interval between first and second booster dose may become longer than 21 days.
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6

Nieto-Castanon, Alfonso. CONN functional connectivity toolbox (RRID:SCR_009550), Version 19. Hilbert Press, 2019. http://dx.doi.org/10.56441/hilbertpress.1927.9364.

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Résumé :
CONN is a Matlab-based cross-platform software for the computation, display, and analysis of functional connectivity in fMRI (fcMRI). Connectivity measures include seed-to-voxel connectivity maps, ROI-to- ROI connectivity matrices, graph properties of connectivity networks, generalized psychophysiological interaction models (gPPI), intrinsic connectivity, local correlation and other voxel-to-voxel measures, independent component analyses (ICA), and dynamic component analyses (dyn-ICA). CONN is available for resting state data (rsfMRI) as well as task-related designs. It covers the entire pipeline from raw fMRI data to hypothesis testing, including spatial coregistration, ART-based scrubbing, aCompCor strategy for control of physiological and movement confounds, first-level connectivity estimation, and second-level random-effect analyses and hypothesis testing.
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7

Tennant, David. Business Surveys on the Impact of COVID-19 on Jamaican Firms. Inter-American Development Bank, mai 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003251.

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Résumé :
The datasets come from two surveys of Jamaican businesses conducted between May and June 2020. Two sets of self-administered surveys were conducted using Survey Monkey. A very small sample of financial institutions was surveyed to gain perspective on the challenges facing financiers as a result of the pandemic, and their efforts to respond to such challenges. Nine financial institutions completed this survey, and the results were used to complement the information derived from the second and major survey. The second survey targeted non-financial businesses operating in Jamaica. The sample of firms was selected from a list of all registered Jamaican firms, obtained from the Companies Office of Jamaica. A stratified random sample was used based on firm type, region, and sector. Some firms may have also participated in the study through contact made by their respective affiliations, which were approached to endorse the study and encourage their members to engage. A total of 390 firms completed the second survey. A significant degree of representation was achieved across size, type and age of business, sector and location of operation. Good gender representation was also achieved.
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Stall, Nathan M., Kevin A. Brown, Aaron Jones, Andrew P. Costa, Vanessa Allen, Adalsteinn D. Brown, Gerald A. Evans et al. COVID-19 and Ontario’s Long-Term Care Homes. Ontario COVID-19 Science Advisory Table, décembre 2020. http://dx.doi.org/10.47326/ocsat.2020.01.05.1.0.

Texte intégral
Résumé :
Ontario long-term care (LTC) home residents have experienced disproportionately high morbidity and mortality, both from COVID-19 and from the conditions associated with the COVID-19 pandemic. There are several measures that could be effective in preventing COVID-19 outbreaks, hospitalizations, and deaths in Ontario’s LTC homes, if implemented. First, temporary staffing could be minimized by improving staff working conditions. Second, homes could be further decrowded by a continued disallowance of three- and four-resident rooms and additional temporary housing for the most crowded homes. Third, the risk of SARS-CoV-2 infection in staff could be minimized by approaches that reduce the risk of transmission in communities with a high burden of COVID-19.
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Aromolaran, Adebayo, et Milu Muyanga. Impact of COVID-19 on Food Systems and Rural Livelihoods in Nigeria – Round 2 Report. Institute of Development Studies (IDS), décembre 2020. http://dx.doi.org/10.19088/apra.2020.019.

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Résumé :
This study provides insights from a second survey assessing COVID-19 impacts on agricultural commercialisation, food and nutrition security, labour and employment, and well-being in rural Nigeria. Data for round 2 (R2) were collected between September and October 2020, from 109 households that were interviewed in mid-July (R1). Households were drawn from a stratified random sample from three Local Government Areas in Ogun State and two in Kaduna State. This survey data is complemented by insights from seven in-depth key informant interviews. This analysis compares COVID-19 effects in the second quarter and the third quarter of 2020, which corresponds to the first and second 3-month periods after Nigeria’s countrywide lockdown was put in place.
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Curtis, Helen, et OpenSAFELY Collaborative. OpenSAFELY Vaccine Coverage Report - Second Doses. OpenSAFELY, juillet 2021. http://dx.doi.org/10.53764/rpt.cd7cf36769.

Texte intégral
Résumé :
Weekly* report on COVID-19 vaccination coverage in England focussing on second doses which are due (i.e. where first dose was recorded at least 14 weeks ago). * please note, updates will occur most weeks but not all.
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