Littérature scientifique sur le sujet « Rivolte »

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Articles de revues sur le sujet "Rivolte"

1

Amato, Pierandrea. « Esistenza ed esperienza. Note per un'ontologia della rivolta ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 42 (janvier 2012) : 55–68. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042005.

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Résumé :
Il contributo presenta un'analisi delle rivolte metropolitane che caratterizzano il mondo globale dopo il 1989. La tesi č radicale: le rivolte di Parigi, Atene, Londra (ecc.) hanno un carattere bio-politico che nulla ha a che fare con le traiettorie cardine della politica moderna (in primo luogo il principio di sovranitÀ).
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2

Pellai, Alberto. « Prevenzione e psicoterapia. Potenzialitŕ e strategie di intervento in base al modello cognitivista ». PSICOBIETTIVO, no 1 (mars 2012) : 48–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001004.

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Résumé :
L'articolo presenta teorie e modelli di intervento finalizzati alle strategie di prevenzione primaria e secondaria rivolte alla promozione della salute in etŕ evolutiva. In particolare vengono analizzate azioni preventive che sono l'applicazione pratica degli assunti teorici presenti nella teoria dell'attaccamento di J. Bowlby, oltre ad interventi promossi in ambito scolastico e rivolti sia ai bambini, che agli adolescenti. Una particolare attenzione č dedicata al modello della Life Skills Based Education ed all'educazione tra pari, metodi privilegiati per la promozione del benessere in etŕ evolutiva. Il contributo del modello cognitivista e il ruolo dello psicoterapeuta vengono messi in evidenza, pur sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare e transteorico.
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3

Kamel, Lorenzo. « Rivolte d'Egitto, una prospettiva di genere ». PASSATO E PRESENTE, no 96 (septembre 2015) : 87–96. http://dx.doi.org/10.3280/pass2015-096005.

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4

Branca, Davide. « Spazi temporanei come palestra per una filiera di associazioni e piccole imprese ». TERRITORIO, no 56 (mars 2011) : 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056010.

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Résumé :
L'articolo indaga esperienze ed iniziative rivolte ai giovani realizzate in piů di 15 anni legate al binomio promozione del protagonismo giovanile. Il bisogno di spazi viene osservato quale nuova opportunitŕ per costruire nuove pratiche all'interno delle politiche giovanili che permettano di ribaltare la visione dei giovani come ad una categoria sociale con problemi specifici da trattare in maniera settoriale, e invece di passare a considerare i giovani stessi come un nuovo possibile punto di attacco all'intervento sulla societŕ nel suo complesso e al contempo come una risorsa strategica per ridefinire certi equilibri e puntare al miglioramento della qualitŕ della vita delle comunitŕ urbane. Nel campo delle politiche giovanili, la prospettiva di lavoro rivolta alla creazione di incubatori puň rappresentare un approccio innovativo in quanto sostiene l'emancipazione dell'intervento sui e con i giovani dall'ambito del mero intrattenimento all'interno del quale č stato per lungo tempo confinato, porta l'idea che la creativitŕ giovanile possa offrirsi alla collettivitŕ nella duplice veste imprenditoriale e sociale.
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Costantino, Maria, Amelia Filippelli, Grazia Cioffi, Giuseppina Moccia et Francesco De Caro. « Stewardship per l’utilizzo degli antibiotici. » La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2 (25 juillet 2021) : 11–48. http://dx.doi.org/10.48268/antibioticoresistenza/2021/0001.1.

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Résumé :
Ridurre l’uso eccessivo, incontrollato o inappropriato degli antibiotici, è essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’Assistenza Medica. Per prevenire e controllare le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e lo sviluppo dell’antimicrobico-resistenza si possono utilizzare varie strategie: • adozione di programmi di sorveglianza e controllo condivisi a livello nazionale, comprendenti lo sviluppo di percorsi diagnostici e terapeutici comuni, • implementazione della stewardship antimicrobica e dei programmi di formazione rivolti al personale sanitario, finalizzati alla promozione di una maggiore osservanza delle Linee Guida, • incremento della sorveglianza, effettuando studi di prevalenza ripetuti nel tempo, per poter identificare precocemente eventuali criticità e valutare l’efficacia dei presidi messi in atto, • potenziamento delle strutture ospedaliere, aumento delle camere singole destinate all’isolamento di pazienti particolarmente a rischio, • miglioramento delle procedure di pulizia e sanificazione e dei percorsi dedicati all’igiene delle mani, • promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte non solo al personale sanitario, ma anche ai cittadini, allo scopo di rendere i pazienti parte attiva del processo di lotta alle infezioni.
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Campanini, Massimo. « Le rivolte arabe e le cautele dello storico ». PASSATO E PRESENTE, no 89 (juin 2013) : 5–15. http://dx.doi.org/10.3280/pass2013-089001.

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7

Pioppi, Daniela. « Neo-autoritarismo e rivolte popolari nel mondo arabo ». PASSATO E PRESENTE, no 90 (octobre 2013) : 85–95. http://dx.doi.org/10.3280/pass2013-090005.

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8

Fanfani, Massimo. « Senno del poi o senno di poi ? » XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), no 1 (22 janvier 2021) : 20–23. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5461.

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Résumé :
In questi ultimi tempi diverse persone attente e sensibili ai fatti di lingua si sono rivolte al servizio di Consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca per sapere se sia corretto dire col senno del poi, o non piuttosto col senno di poi.
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Tamburlini, Giorgio, et Federico Marchetti. « Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi ». Medico e Bambino 41, no 6 (28 juin 2022) : 361–64. http://dx.doi.org/10.53126/meb41361.

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Résumé :
Le raccomandazioni dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza rivolte a organismi politici e istituzionali ma non solo. La soluzione dei problemi richiede tuttavia interventi pragmatici, anche parziali, basati su quelli che sono i servizi e le competenze esistenti, in ogni singola realtà.
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Musti, Domenico. « Le rivolte antipitagoriche e la concezione pitagorica del tempo ». Quaderni Urbinati di Cultura Classica 36, no 3 (1990) : 35. http://dx.doi.org/10.2307/20547064.

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Thèses sur le sujet "Rivolte"

1

MASSERA, ANDREA. « Immagini e simbologie delle rivolte contemporanee : dall’Ottocento ai social media ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1056008.

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Résumé :
The goal of this work is to analyze the study of the revolts in contemporary history from a visual perspective. It does not claim nor the ambition to be completely exhaustive, it obviously does not take into consideration all the insurrectional events of the past centuries and their selection is partly motivated by the historical significance they had, and partly decided in an arbitrary way. The same methodology has been adopted for what concerns the analyzed images, some of which are iconic pictorial or cinematographic representations, while others are relevant because they are related to the more theoretical part of the dissertation. Through the study and analysis of contemporary revolts and their representations, the objective of this work is to identify the recurring elements and symbols of the revolt, following their evolution and researching their origins and socio-cultural motivations. Starting from these assumptions, the work asks itself crucial questions on the historical-philosophical and visual characteristics that unite and identify the revolts of contemporary history; but not only that, it follows the development of the distinctive elements of the aforementioned revolts over the centuries from the 19th to the 21st. Among them, a decisive role belongs to the crowd. For this reason, the work aims to investigate the evolution of the phenomenon and highlight its centrality in the most contemporary uprisings and social movements.
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Cavalli, Martina <1993&gt. « "La rivolta dei morti". Analisi della produzione artistica di Nalini Malani dagli esordi alla retrospettiva al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14381.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi analizza il percorso artistico ed espositivo di Nalini Malani, più importante artista indiana del panorama contemporaneo. Dopo un breve excursus che collocherà l'artista nel suo contesto storico e artistico, si studierà l'arte di Malani in relazione alle mostre che l'hanno vista protagonista per arrivare alla grande retrospettiva che il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea allestirà in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi.
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Frigeni, Sara <1986&gt. « La rivolta siriana nella stampa araba ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1735.

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Résumé :
Attraverso la selezione e analisi di articoli di differenti testate giornalistiche arabe ( giornali siriani, libanese e pan-arabi off-shore), si analizzano le differenze nella presentazione della rivolta siriana e le possibili manipolazioni politiche sottostanti. Si intende analizzare la guerra mediatica e politica sul cui sfondo si inserisce il conflitto interno siriano, facendo emergere i meccanismi di propaganda nella presentazione degli eventi.
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4

Ambrogio, Pasquale <1986&gt. « cso Rivolta, strategie di resistenza, il caso Altavoz ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5795.

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Résumé :
L'intento della tesi parte da un lavoro di ricerca etnografica lunga un anno all'interno del Centro Sociale Rivolta di Marghera e nello specifico dello svolgersi del festival/evento di musica elettronica denominato Altavoz. Durante la ricerca sono stati individuati due categorie di soggetti principali: i militanti del centro sociale, che tra di loro si chiamano “compagni” o “fratelli”, e quelli che frequentano il centro sociale come “clienti” sopratutto durante Altavoz. La scelta di studiare il centro sociale sopratutto durante il festival/evento di musica elettronica nasce dalla sua particolarità di “evento straordinario” per una serie di motivi. Il primo è che Altavoz tocca, e nasce da, una categoria culturale e sociale di persone e individui che generalmente non frequentano il Rivolta e i centri sociali in generale. Questi “clienti” sono per lo più giovani e giovanissimi della provincia di Venezia, Treviso, Verona, Padova e Chioggia che giungono esclusivamente per l'evento elettronico. L'interesse dell'antropologo, a mio avviso, diventa molteplice: da un lato ho ritenuto interessante, partendo dalle interviste e dal materiale audio-visivo prodotto durante la ricerca e con l'aiuto di materiale bibliografico, cercare quanto più possibile di individuare i “clienti” di Altavoz, cercare cioè di riassumerli in una categoria culturale capace di raccogliere il complessivo e il particolare. Importanti contributi mi sono arrivati dai concetti di prosumatore (Toffler) e di nomade post- moderno (Bauman). Entrambe le categoria non sarebbero efficaci senza prima una loro contestualizzazione all'interno di uno spazio idealizzato efficace. In questo caso, sempre partendo dal materiale etnografico, mi sono venuti in contro le intuizioni di B.... sull'analisi del Nord-Est come “spazio liscio” dentro il quale prende forma un “distretto del piacere” come conseguenza di un approccio modernista e consumista al divertimento, tipico della cultura capitalistica e liberista occidentale, e dell'aspetto specifico socio-economico di un territorio esteso ma allo stesso tempo omologato e uniforme (mi riferisco alla piccola e media impresa e al processo di industrializzazione a bassa intensità della campagna veneta). È un analisi che senza dubbio, per essere efficace, deve essere inserite a sua volta in un discorso più ampio di industrializzazione post-fordista e pratiche del potere e del controllo del capitale sul sociale che ha determinato, e continua a determinare, il porsi in essere dell'individuo moderno nella società e nel contesto specifico territoriale. Allo stesso tempo, seguendo il ragionamento appena esposto, si palesano i confini del discorso che delineano l'agire del secondo, e direi quasi principale, soggetto della ricerca: in che modo e quali pratiche del “contro potere” mette in atto e il Centro Sociale Rivolta nel suo agire all'interno, e contro, questo “spazio liscio” iper modernizzato? Come interloquire con il “prosumatore” e perché farlo? quali ragionamenti e obbiettivi si palesano e quali si celano? Altavoz, evento di musica elettronica più vicino al mondo dei “club” piuttosto che al target e al format tipico del centro sociale Rivolta, e più in generale dei centri sociali italiani, è un ottima opportunità per smascherare e tentare di individuare quei “verbali segreti” del contro-potere (J.C.Scott) e le pratiche dell'agire comune di un centro sociale che si ritrova e si identifica con una storia comune e attuale che parte dall'Autonomia Operaia degli anni '70, che passa per le tute bianche, i disobbedienti, il G8 di Genova e arriva fino ai giorni nostri e che si strutture e si manifesta pubblicamente come un movimento costituente rivoluzionario.
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Montagna, Nicola. « Questioning while walking : the 'disobedient movement', and the Centro Sociale Rivolta in Italy ». Thesis, Middlesex University, 2005. http://eprints.mdx.ac.uk/13421/.

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Résumé :
This thesis examines the organisational principles, repertoires of contention, practices, and the political culture of the Centro Sociale Occupato Rivolta as an expression of the Disobedient movement. The study, which is based on 42 interviews, participant observation and original documents, discusses the main theories on social movements which combine different theoretical perspectives, namely resource mobilisation, new social movements and the theory of political opportunity structure. Providing a definition of CSO as a convenient name to indicate a number of profoundly heterogeneous experiences that rely on illegal occupations of empty buildings and the principle of self-management, the study interprets the Rivolta as a proactive subject and political entrepreneur. These two concepts refer to the attempt of the Rivolta to overcome their identity as a new-left organisation, its ability of mobilising symbolic and material resources and to its continuous change and development. The case of the Rivolta shows that a movement actor has to continually 'destroy' old conditions and create new ones in order to survive and expand. The combination of different theoretical approaches and the analysis of the Rivolta has allowed the research to highlight some specific issues. Firstly, this movement area has overcome the dichotomy between conflict for recognition and for socio-economic resource distribution. While the Rivolta is an actor that mobilises resources, it also aims to promote its autonomous cultural identity and to extend social and political rights in society. Secondly, the relations between local and national institutions and the Disobedient movement area, far from being linear, either in terms of conflict or dialogue, are changeable and discontinuous. The study shows that the extra-institutional advocacy of this movement network still persists and has been combined with institutional participation. Finally, the thesis shows that the movement area to which the Rivolta belongs, in exploiting the opportunities offered by the general context, has set its struggles, claims and protests both at the local and the global dimension, marginalising national issues and targets.
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Argenton, Zoe <1986&gt. « Riqualificazione urbana e welfare dal basso : il Centro Sociale Rivolta tra partecipazione e conflitto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4185.

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Résumé :
Attraverso un lavoro di ricerca sul campo, ho analizzato la storia del centro sociale Rivolta di Porto Marghera (VE) dalla sua prima occupazione ad oggi. Il focus della tesi è l'intreccio che nasce tra le politiche urbane e il lavoro sociale in un contesto di partecipazione attiva della cittadinanza. Il soggetto studiato ne è un esempio poichè, attraverso l'attivazione da parte di alcuni giovani, lo spazio è stato riqualificato negli anni e bonificato, per potervi sviluppare all'interno progetti sociali utili alla città e al comune di Venezia. E' un caso emblematico di "welfare dal basso", di lotta per la conquista dei beni comune e per il diritto alla città. E' un luogo che produce cultura di qualità, in tutte le sue sfumature.
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Paci, Vera Maria <1992&gt. « "Duoyuan yi ti"- unità e diversità nell'istruzione rivolta alle minoranze della Repubblica Popolare Cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9664.

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Résumé :
Il presente elaborato intende analizzare l’istruzione rivolta alle minoranze etniche (shaoshu minzu 少数民族) che vivono all’interno del territorio della Repubblica Popolare Cinese, considerando l’istruzione come un mezzo attraverso il quale si cerca di conciliare il difficile rapporto fra l’identità nazionale, la quale fa capo alla cultura dominante, e l’identità delle singole minoranze, definita da un’eredità culturale secolare. In particolare, la prima parte della trattazione ha una funzione prettamente introduttiva, poiché traccia un'evoluzione del sistema educativo nel corso del Novecento e del primo decennio del XXI secolo. Segue un’analisi del significato del concetto di “istruzione verso le minoranze” (shaoshu minzu jiaoyu 少数民族教育) e del ruolo che riveste nella definizione dell’identità delle singole minoranze; inoltre, vengono illustrati i principali provvedimenti intrapresi negli ultimi decenni dal governo, nel tentativo di promuovere uno sviluppo congiunto e che tenesse conto, allo stesso tempo, della diversità esistente a livello culturale. La seconda parte dell’elaborato, invece, verte su questioni specifiche concernenti l’istruzione delle minoranze nazionali. Una sezione è dedicata all’istruzione bilingue, in particolare all’interazione fra la lingua cinese, fondamentale per la comunicazione a livello nazionale, e la lingua locale, la cui importanza sta nel fatto che essa permette di mantenere in vita la cultura e le tradizioni delle varie minoranze nazionali. Inoltre, vengono illustrate la funzione e le caratteristiche principali degli xiangtu jiaocai 乡土教材, materiali didattici che costituiscono una delle modalità attraverso le quali si cerca di rispettare e tramandare alle generazioni future delle conoscenze relative alla storia e alla cultura locali. L’ultima parte dell’elaborato, invece, affronta la questione delle politiche preferenziali varate dal governo per incentivare allo studio gli scolari di etnia non Han, in particolare gli aiuti economici e le agevolazioni concesse nell’ambito del superamento degli esami di ammissione all’università.
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Franchi, Luigi <1988&gt. « Lo spirito continua. La spettralità della rivolta politica e sottoculturale nella letteratura italiana e inglese contemporanea ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7905/1/franchi_luigi_tesi.pdf.

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Résumé :
L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare la rappresentazione letteraria dei movimenti politici e delle sottoculture musicali in Italia e in Inghilterra. Mediante l’utilizzo degli strumenti concettuali elaborati dagli Studi culturali britannici e dalla Critical Theory, l’attenzione in questo lavoro è rivolta a quei romanzi la cui struttura cronologica articola al suo interno differenti temporalità, quella degli anni Settanta e quella del presente: da una parte questa strategia di lettura permette di investigare l’influsso del conflitto politico contemporaneo sulla formazione del sapere storico riguardante quel decennio e dall’altra essa consente di osservare la capacità delle sollevazioni passate di alimentare nel presente il mito della rivolta. Evidenziando il ruolo cruciale della narrazione in prima persona presente nei romanzi di Coe, Tassinari e King, in questa tesi si sottolinea la capacità della letteratura di finzione di dare voce alle soggettività subalterne: attraverso un paragone tra la figura del militante degli anni Settanta italiani e i coevi punk, skinhead e soulie inglesi, si ipotizza che la protesta politica e la rivolta sottoculturale siano stati due modi differenti di reagire alla crisi economica e sociale comune ai due paesi negli anni Settanta. Grazie ad esempi rintracciabili nelle rappresentazioni letterarie delle rivolte e delle rivoluzioni del passato o del Sud del mondo, nelle conclusioni di questo lavoro si riconosce alla letteratura la capacità di veicolare di generazione in generazione il mito della rivolta.
This thesis aims at analysing the literary representation of political movements and subcultures in Italian and English contemporary literature. Using the hermeneutic tools elaborated by British Cultural Studies and Critical Theory, this work focuses on the novels which articulate in their chronological structure different temporalities, as the Seventies and the present: on the one hand this reading strategy allows to investigate the influence of the latter on the formation of historical knowledge and on the other hand it shows the effects of the myth of the former on the present. Underlining the crucial role of first-person narrative in Coe, King, and Tassinari’s novels, this work highlights the capacity of fiction of giving voice to subaltern subjectivities: comparing the figures of the Italian militant of the Seventies to punks, skinheads and soulies of the Seventies in England, this thesis also suggests that political protest and subcultural revolt are two different ways of reacting to the economic and social crisis of the Seventies. Providing examples from literary representations of past revolutions and revolts, the conclusions of this work defines literature as an extremely useful instrument to convey in our day the spirit of revolt.
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Bova, Matteo. « Miglioramento del Sistema Gestione Qualità rivolto all’acquisizione, conservazione e ricerca dei dati di produzione e configurazione prodotto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
L’argomento del presente elaborato, svolto in collaborazione con l’azienda Eidos22 S.r.l., è lo studio sulla procedura per la qualità, in particolare la gestione del rischio, secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015 – Sistemi di gestione per la Qualità; quest’ultima è destinata all’utilizzo da parte delle organizzazioni per migliorare continuamente sicurezza e affidabilità dei prodotti e dei servizi che soddisfino i requisiti di legge e regolamentari applicabili. L’elaborato descrive il metodo di gestione del rischio secondo la norma e il modo in cui è stato sviluppato da Eidos22 S.r.l. per valutare i fattori che si presentano all’interno dell’azienda; ho ripercorso lo studio fatto dall’azienda per l’elaborazione del documento della procedura per la qualità e ho approfondito, tramite le conoscenze acquisite in azienda e durante il mio corso di studi accademici, l’analisi del rischio per la digitalizzazione del foglio attrezzaggio. Il miglioramento, basato sull’innovazione tecnologica, ha consentito un notevole risparmio di denaro all’azienda, agevolando e semplificando il lavoro dell’operatore alla macchina. Inizialmente viene presentata la procedura per la qualità e il metodo di gestione del rischio secondo la norma (UNI EN ISO 9001:2015 – Sistemi di gestione per la Qualità), chiarendo con quale procedimento l’organizzazione deve stabilire, attuare, mantenere e migliorare in modo continuo. Viene, poi, trattato il metodo della procedura per la qualità sviluppato e seguito da Eidos22 S.r.l., analizzando e approfondendo tutti i passaggi che vengono mostrati e viene studiato il metodo di analisi del rischio per la digitalizzazione del foglio attrezzaggio, seguendo il metodo della procedura e mostrando i risultati ottenuti dal piano di miglioramento. Infine viene analizzato l’aspetto economico che ha portato questo cambiamento all’organizzazione.
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Sinigaglia, Virginia <1990&gt. « Una proposta metodologica per l'approccio con gli studenti cinesi in Italia e la didattica a loro rivolta ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5567.

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Résumé :
Il seguente elaborato si propone di analizzare l’attuale situazione degli istituti scolastici superiori che hanno aderito al progetto “Il Milione” (d'ora in poi progetto MIL), partendo nello specifico dall’esperienza dell’Istituto IPSEOA “Andrea Barbarigo”. L’obiettivo del seguente lavoro sarà individuare alcuni suggerimenti interculturali e metodologici per l’insegnante italiano che si rapporta con il discente cinese. A dieci anni dalla creazione di questo progetto e dalla sua prima introduzione negli istituti tecnici e professionali italiani, sono stati molti gli studenti di nazionalità cinese che hanno aderito a questa iniziativa che mira ad accrescere i rapporti di scambio culturale tra il nostro Paese e la Cina. Attualmente, si tratta dell’unica esperienza di internazionalizzazione tra istituti superiori italiani e cinesi, inoltre coinvolge solamente scuole superiori a indirizzo professionale, tecnico, artistico e turistico. Gli studenti cinesi che partecipano al progetto MIL sono inseriti direttamente nella realtà scolastica del nostro Paese. Questo comporta inevitabilmente delle grosse difficoltà sia da parte degli insegnanti, sia da parte degli studenti che aderiscono al progetto. La distanza culturale tra il nostro Paese e la Cina si riflette nei rispettivi sistemi educativi, nell’approccio degli studenti verso gli insegnanti italiani e di questi nei confronti degli studenti di nazionalità cinese. Le difficoltà aumentano quando ci si trova di fronte a un sistema scolastico che non è in grado di integrare completamente gli studenti stranieri per mancanza di piani di studio personalizzati. Gli studenti si trovano così ad affrontare lo studio di materie per loro molto distanti con strumenti didattici non adatti alle loro competenze linguistiche. In questi casi la presenza di un mediatore culturale e linguistico all’interno delle scuole che accolgono questo tipo di progetti diventa indispensabile per avvicinare almeno in parte due realtà molto distanti tra loro. L’elaborato sarà così articolato: nei primi capitoli, rispettivamente il primo e il secondo capitolo, sarà presentata un’analisi del sistema educativo in Cina e della migrazione cinese nel mondo per motivi di studio. Nel terzo capitolo saranno presentati i risultati ottenuti dalla somministrazione di un questionario agli insegnanti dell’Istituto IPSEOA A. Barbarigo e di quelli ottenuti da un altro questionario diretto agli studenti di nazionalità cinese. Nel quarto capitolo saranno individuati i diversi valori culturali che influiscono sul metodo di insegnamento e di apprendimento in Cina e in Italia e nell’ultimo capitolo dell’elaborato saranno proposti alcuni suggerimenti interculturali e metodologici per l’insegnante che si rapporta con il discente cinese. Infine, si porrà l’attenzione su alcune problematiche emerse all’interno dell’organizzazione del progetto MIL in questi ultimi dieci anni cercando di individuare delle possibili soluzioni.
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Livres sur le sujet "Rivolte"

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Bourin, Monique, Giovanni Cherubini et Giuliano Pinto, dir. Rivolte urbane e rivolte contadine nell'Europa del Trecento. Florence : Firenze University Press, 2009. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-883-3.

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Résumé :
Il volume, che raccoglie gli atti del convegno internazionale tenutosi a Firenze nella primavera del 2005, riprende una tematica, quella delle rivolte urbane e rurali del XIV secolo, che aveva conosciuto un certo oblio negli ultimi tempi rispetto alla straordinaria fortuna di cui aveva goduto soprattutto negli anni '60 e '70 del secolo scorso, sulla spinta delle vicende tormentate di quei decenni. I sedici saggi che lo compongono, opera di specialisti di cinque diversi paesi europei, sviluppano tre diverse forme di analisi all'interno di un taglio cronologico che fa riferimento a un Trecento largo, che va dagli ultimi decenni del XIII secolo sino ai primi del XV, secondo una cronologia consolidata e condivisa.
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2

Firpo, Giulio. Le rivolte giudaiche. Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 1999.

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3

Luca, Erri De. Le rivolte inestirpabili. Udine : Forum, 2010.

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4

Firpo, Giulio. Le rivolte giudaiche. Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 1999.

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5

Declino europeo e rivolte mediterranee. Torino : G. Giappichelli, 2012.

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6

Evasioni e rivolte : Migranti, CPT, resistenze. Milano : Agenzia X, 2007.

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7

L'onda araba : I documenti delle rivolte. Milano : Mimesis, 2011.

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8

Antonio, Lerra, et Musi Aurelio 1947-, dir. Rivolte e rivoluzione nel Mezzogiorno d'Italia : 1547-1799. Manduria : P. Lacaita, 2008.

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9

Campanini, Massimo. Le rivolte arabe e l'Islam : La transizione incompiuta. Bologna : Il mulino, 2013.

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10

Galzigna, Mario. Rivolte del pensiero : Dopo Foucault, per riaprire il tempo. Torino : Bollati Boringhieri, 2013.

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Chapitres de livres sur le sujet "Rivolte"

1

Roberts, Albert R., et Kenneth R. Yeager. « Abilità di riduzione e superamento dello stress per clinici che operano in posizioni di soccorso rivolte a crisi o disastri ». Dans Gli interventi sulla crisi, 181–83. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_33.

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2

Lewin, Ariel S. « L’ultima rivolta ebraica e l’esercito romano tardoantico ». Dans Studi e testi tardoantichi, 697–721. Turnhout, Belgium : Brepols Publishers, 2019. http://dx.doi.org/10.1484/m.stta-eb.5.119113.

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Bellack, Alan S., Melanie E. Bennett et Jean S. Gearon. « Training rivolto al miglioramento delle abilità sociali ». Dans La terapia cognitivo-comportamentale dell’abuso di sostanze in comorbilità con disturbi mentali gravi, 51–66. Milano : Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1621-7_4.

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Torres Sans, Xavier. « Diritto di resistenza e patriottismo maccabeo nella rivolta catalana del 1640 ». Dans Nutrix, 319–43. Turnhout : Brepols Publishers, 2014. http://dx.doi.org/10.1484/m.nutrix-eb.4.00092.

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Zucca, Raimondo. « Note topografiche sulla rivolta dei mercenari di Cartagine in Sardegna (240-237 a.C.) ». Dans Studi e testi tardoantichi, 557–72. Turnhout, Belgium : Brepols Publishers, 2019. http://dx.doi.org/10.1484/m.stta-eb.5.119106.

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Roberts, Albert R., et Kenneth R. Yeager. « Intervento rivolto a crisi in corso di malattie mentali : Determinare i requisiti di sicurezza ». Dans Gli interventi sulla crisi, 111–16. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_21.

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Poli, Daniela. « Massimo Quaini, la passione per la cartografia storica con uno sguardo rivolto al futuro ». Dans Il pensiero critico fra geografia e scienza del territorio, 187–204. Florence : Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-322-2.14.

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Résumé :
The essay traces back the scientific dialogue between the author and Massimo Quaini about the contemporary usefulness of the geographer-cartographer figure, perfected during the period of the great absolute monarchies. In this path, which ranges among memories, literature, poetry, the story of the elaboration of the Charter celebrating the historical-morphological identity of the Levanto territory drawn up during the elaboration of the Levanto PUC finds space. In the text, Quaini’s fundamental contribution emerges in highlighting the historical cartographer as a mediator of knowledge, an aspect that is necessary today to recover in order to create an urban planning account capable of putting at the centre of the project the place, in its various expressive forms, and the settled community.
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Roberts, Albert R., et Kenneth R. Yeager. « Intervento sulla crisi a seguito di attacchi terroristici rivolti ad aeroplani, ferrovie o edifici : Il modello di intervento sulla crisi ACT ». Dans Gli interventi sulla crisi, 147–50. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2029-0_26.

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Lucchesi, Stefania, Franco Gianotti et Marco Giardino. « The Morainic Amphitheatre Environment : A Geosite to Rediscover the Geological and Cultural Heritage in the Examples of the Ivrea and Rivoli- Avigliana Morainic Amphitheatres (NW Italy) ». Dans Engineering Geology for Society and Territory - Volume 8, 245–48. Cham : Springer International Publishing, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-09408-3_41.

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10

Sanchez, Melissa E. « The Queerness of Christian Faith ». Dans Queer Faith, 23–68. NYU Press, 2019. http://dx.doi.org/10.18574/nyu/9781479871872.003.0002.

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Résumé :
This chapter analyzes the theological roots of secular understandings of erotic temporality and fidelity. It begins with a discussion of Saint Paul’s Epistles, in which the radical humiliation that manifests divine love is necessarily beyond human capacity. It then turns to Saint Augustine’s conviction that the divided human will renders confession incomplete and conversion provisional. Based on the premise that as a human creature he can always change, Augustine’s depiction of faith as a result of miraculous passion is cause for optimism as well as anxiety about who he will be in the future. Salvation for Augustine inheres in the consequent realization that professions of faith are in fact ambivalent prayers for it. Finally, this chapter traces the centrality of Pauline and Augustinian theology to the structure of fidelity in Francesco Petrarch’s secular love lyrics, which limn in excruciating detail the mille rivolte—the thousand turns, revolts, and returns—of his competing attachments to Laura, God, and his own worldly ambition. These poems confront a fragmented self incapable of the conviction and fidelity to which it desperately aspires but does not entirely want.
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Actes de conférences sur le sujet "Rivolte"

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Pugliano, Antonio, Simone Diaz, Elisabetta Moriconi et Elettra Santucci. « L’antico sistema portuale ostiense : riconoscimento, interpretazione e divulgazione dei processi formativi edilizi e urbani ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7980.

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Résumé :
La presente Relazione descrive l’esito delle ricerche svolte presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Roma Tre”, in sinergia con il MiBAC, Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici, e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Roma, circa lo studio storicocritico del sistema portuale ostiense inserito nel perimetro della Riserva Naturale del Litorale Romano. La finalità dello studio, condotto da chi scrive nell’ambito del “Programma di Azioni integrate di Ricerca e Formazione per la conservazione e la valorizzazione dei siti di Ostia e Portus (Dipsa-Mibac-SSBAR)”, è rivolto alla documentazione, a fini di restauro e valorizzazione, di tali importanti contesti materiali. Lo studio condotto, pertanto, si è basato sullo svolgimento di letture critiche delle fonti e del contesto materiale, applicando la metodologia propedeutica alla progettazione del restauro architettonico, e sulla definizione di proposte operative utili alla pratica della manutenzione e del restauro, oltre che alla programmazione degli interventi di valorizzazione. Lo studio è rivolto alla creazione di una sistema informatizzato che consenta, non solo di indagare gli aspetti storici, ma anche di essere utilizzato come strumento per la programmazione della valorizzazione e la gestione della conservazione e del restauro dei siti archeologici.
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Peroni, Marco, Nicolò Minguzzi et Enrico Favi. « "Unstable Branch" Footbridge in Borgo Rivola (RA), Italy ». Dans Footbridge 2022 (Madrid) : Creating Experience. Madrid, Spain : Asociación Española de Ingeniería Estructural, 2022. http://dx.doi.org/10.24904/footbridge2022.219.

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Résumé :
<p>A new pedestrian walkway has to be built across the Senio River, in Borgo Rivola (RA), after the damages caused by an overflow to the existing one.</p><p>The project involves the construction of a new steel cable-stayed footbridge (in order to make intermediate pylons unnecessary). The walkway is precambered not only for structural purposes, but also to allow future overflows of the river causing no more structural damage. The name “unstable branch” was chosen because the shape of the steel pylon’s body, which supports the footbridge, is inspired to a tree branch whipped by the wind. It is inclined, but its stability is provided by the cables fixed to the ground on one side and connected to the footbridge on the other. The conformation of the pylon should blend and harmonize in the surrounding nature arousing the curiosity and attention of tourists, amazed by the lightness and the complicated interweaving of ropes that keeps the bridge in balance.</p><p>In the following pages, its static and dynamic behavior will be analysed, together with the description of the structure and how it will be constructed. Furthermore, a simple intervention to prevent the new footbridge to resonate with a crowd on will be proposed.</p>
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Burgio, Gianluca, et Giovanna Acampa. « Paradigmi relazionali nello spazio urbano : il caso-studio del centro storico di Palermo ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8031.

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Résumé :
In questo scritto analizzeremo le modalità attraverso le quali vengono sovvertite, con piccole azioni dei cittadini, le regole che disciplinano gli spazi urbani. Partendo dal caso studio del centro storico di Palermo illustreremo come la “conquista” anche temporanea, di strade e piazze possa permettere una rivitalizzazione ed una rivalutazione dei luoghi. Il nostro interesse è rivolto a comprendere come si siano sviluppati processi di ri-conquista dello spazio urbano, che hanno permesso di “addomesticare” alcuni spazi della città, modificando usi e configurazioni comuni, che estrapolati dal contesto abituale sono stati inseriti in nuove relazioni. La scelta di prendere Palermo come caso studio deriva da alcune caratteristiche di questa città: la prima caratteristica può essere individuata nelle sue radici storico-culturali che in qualche modo favoriscono l’insediamento di nuove comunità; l’altra caratteristica è che le forme di scambio con abitanti di diverse culture avvengono, non in periferia, ma in centro. Questo rende la città siciliana un caso non unico ma atipico nel panorama europeo, dove si tende ad avere una spinta centrifuga e quindi una emarginazione delle popolazioni non locali e dei ceti meno abbienti. Da questo punto di vista il centro di Palermo può essere considerato come una sorta di spugna, che riesce non solo ad assorbire nuove comunità ma anche ad attrarre esponenti del ceto sociale medio. A differenza di altre città europee, dove si sono innescati processi di gentrification grazie agli interventi strutturali promossi dalla pubblica amministrazione, a Palermo il processo di riqualificazione è dovuto a piccole azioni promosse dai residenti. L’inversione della tendenza degenerativa che era in atto e l’inversione dell’andamento dei valori immobiliari non è dovuta quindi ad una politica integrata, quanto alla libera iniziativa delle fasce sociali più deboli. In this script we’ll describe the everyday,little actions of the citizens that break the rules of the urban areas’ organization. Starting from the Old Town of Palermo, that we used as the example in our analysis, we’ll show how the “conquest”, even just temporary, of streets and squares could achieve a revitalization and a revaluation of quarters. Our focus is on understanding how revitalization/ re-conquest of urban areas has taken place. By altering people preconcieved ideas of areas of the city, this process achived the “domestication” of some areas that, out of their usual context, are inserted in new relations. Our choice to take Palermo as example derives from some typical characteristics of this city: the first one is due to its historical-cultural origins which, in some way, favor the settlement of new comunities; the second is that the way of live among population of different cultures develops in the centre of the city, not in the suburbs. These features make Palermo not unique, but atipical compared to the rest of Europe where immigrants and lower-class people, are generally forced to the external areas of towns. From this point of view we can imagine Palermo’s Old town as a sponge which is able not just to absorb new comunities, but also to attract people from the middle classes. In European cities gentrification processes are started thanks to projects realized by the Public Administrations, On the contrary in Palermo this process generates from actions of the inhabitants themselves. The change of degenerative trend and the increasing value in the Real Estate Market is therefore not caused by a political action, but thanks to the initiative of the lower class.
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Cedroni, Anna Rita. « Roadmap per una citta sostenibile : Vienna ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Résumé :
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Rivolte"

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Frey, Joachim, et Stéphane Praz. Riassunto del programma nazionale di ricerca «Resistenza antimicrobica» (PNR 72). Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, novembre 2022. http://dx.doi.org/10.46446/publication_pnr72.2022.1.it.

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Résumé :
Il riassunto del programma si rivolge ai decisori del mondo scientifico e della politica, ma anche al vasto pubblico. Nell’intento di fornire un orientamento strategico, il gruppo direttivo vi delinea i contesti, i campi d’intervento e le misure principali che, secondo il gruppo direttivo del PNR 72, risultano dai lavori svolti nell’ambito del programma.
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