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Littérature scientifique sur le sujet « Risposta elettrica »
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Articles de revues sur le sujet "Risposta elettrica"
Iadevaia, Roberta. « Letteratura&rete. La parola agli scrittori elettronici ». ENTHYMEMA, no 30 (2 janvier 2023) : 154–72. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19556.
Texte intégralThèses sur le sujet "Risposta elettrica"
Tanganelli, Gianmarco. « Studio dell'effetto della polarizzazione sulla risposta elettrica di provini piezoelettrici ceramici nanofibrosi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Trouver le texte intégralGobbi, Alberto. « Caratterizzazione della risposta idrologica di un piccolo bacino alpino mediante dati idrometrici, isotopici e di conducibilità elettrica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3425695.
Texte intégralQuesto lavoro di tesi esamina i processi di formazione del deflusso su un piccolo bacino alpino, denominato Rio Vauz (1.9 km2) e localizzato nelle Dolomiti (Alpi centro-orientali), utilizzando dati idrologici, isotopici e di conducibilità elettrica raccolti durante due anni di osservazione. La tesi è divisa in tre sezioni principali riguardanti: i) analisi di consistenza delle misure da spettroscopio laser per le analisi isotopiche di deuterio (d2H) e ossigeno18 (d18O); ii) analisi del ruolo dell’umidità del suolo durante la formazione di deflusso; iii) analisi della risposta idrologica del bacino agli eventi di pioggia e di fusione nivale mediante dati isotopici, idrometrici e di conducibilità elettrica. La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi di consistenza delle misure da spettroscopio OA-ICOS (Off-Axis Integrated Cavity Output Spectroscopy) relativo alle misure di d2H e d18O. Si tratta di un’apparecchiatura innovativa, il cui impiego per l’analisi della risposta isotopica di un bacino idrografico ha richiesto una verifica specifica della riproducibilità delle misure ottenute. A tal fine è stata analizzata tramite spettroscopio una serie di 35 campioni d’acqua confrontando i risultati ottenuti da quattro spettroscopi laser con quelli di uno spettrometro di massa convenzionale nelle tipiche condizioni da laboratorio. Tutti i campioni sono stati analizzati usando tre differenti schemi di combinazione standard/campioni e ricorrendo al relativo processamento dei dati per valutare l’eventuale miglioramento dei risultati rispetto allo spettrometro di massa. La ripetibilità dei quattro spettroscopi laser è stata valutata anche mediante analisi multiple di un sottoinsieme di campioni per valutare la stabilità delle misure di d2H e d18O. I risultati mostrano, per l’intero insieme di campioni, una buona congruenza tra le misure da spettroscopio laser e spettrometro di massa. Tuttavia, esiste un certo grado di variabilità nella precisione tra i quattro strumenti. L’analisi statistica ha evidenziato che non esistono deviazioni sistematiche rispetto ai valori dello spettrometro di massa; le differenze sono quindi di tipo casuale, non sono apparentemente legate a fattori esterni, ma possono condizionare il risultato finale. Le analisi mostrano che la precisione analitica delle misure varia da 0.56‰ a 1.80‰ per d2H e da 0.10‰ a 0.27‰ per d18O, con una marcata variabilità tra i quattro analizzatori. La capacità globale degli spettroscopi laser a riprodurre risultati stabili con misure ripetute dello stesso campione è accettabile, con alcune differenze entro il range di precisione analitica per ciascun spettroscopio. Perciò, mediando le misure di tre identici campioni si ottiene un più elevato grado di accuratezza e si elimina il potenziale relativo a scostamenti casuali. Una sottosezione si occupa di identificare possibili effetti memoria causati da importanti differenze tra i contenuti isotopici di vari campioni e standard analizzati mediante differenti spettroscopi laser. Il lavoro si focalizza su campioni d’acqua con valori isotopici molto negativi, che sono maggiormente predisposti a questo tipo di problema. L’effetto memoria è generalmente molto elevato per le prime iniezioni, mentre tende ad essere trascurabile dopo 8-10 iniezioni. La seconda parte del lavoro analizza il ruolo dell’umidità del suolo nel quadro della formazione del deflusso in un piccolo bacino alpino di testata, caratterizzato da versanti molto ripidi e da aree riparie ben definite. Il lavoro considera in particolare i seguenti aspetti: 1. individuazione di una relazione a soglia tra umidità del suolo e deflusso ed influenza della topografia del bacino sul medesimo effetto soglia; 2. analisi delle dinamiche temporali dell’umidità del suolo, portata e falda che caratterizzano le risposte del bacino alle piogge con diverse condizioni di umidità antecedente; 3. esame dell’effetto combinato delle condizioni antecedenti di umidità e della cumulata di pioggia sul deflusso ripario e da versante. I risultati evidenziano il forte controllo esercitato dall’umidità del suolo sul deflusso: esiste una chiara soglia nella relazione tra contenuto idrico del suolo e il coefficiente di deflusso, portata e il livello medio di falda sul versante. Valori modesti del coefficiente di deflusso sono in genere associati alla risposta della sola area riparia, che è quasi sempre vicina alla saturazione. Elevati coefficienti di deflusso si verificano in associazione con condizioni antecedenti umide, quando in genere viene superato il valore soglia di umidità. In quest’ultimo caso, si attiva il deflusso sottosuperficiale di versante che diventa il principale contributo del deflusso totale. Infine, l’influenza delle condizioni antecedenti di umidità sul deflusso agisce anche nella relazione tra cumulata di pioggia e deflusso totale. Piogge modeste associate a condizioni antecedenti secche producono poco deflusso, quasi esclusivamente per deflusso superficiale da aree riparie prossime alla saturazione. Invece, per eventi di pioggia durante condizioni umide si verificano elevati valori di deflusso grazie al contributo dei versanti. Sono state analizzate anche le dinamiche dell’umidità del suolo lungo un versante: a parità di profondità, i valori più bassi e più variabili di umidità si riscontrano sul versante rispetto all’area riparia. L’incremento di umidità del suolo in occasione di piogge è maggiore per condizioni antecedenti secche e, a parità di condizioni antecedenti umide, tale incremento è maggiore con cumulate di pioggia superiori alla soglia di umidità. Infine, l’incremento di umidità del suolo durante l’evento di pioggia in genere aumenta passando dall’area riparia a quella di versante. La terza e ultima sezione della tesi si focalizza sulla risposta idrologica del bacino Rio Ponte durante gli eventi di fusione nivale e di pioggia. Il contributo relativo di acqua “vecchia” (acqua pre-evento, tipicamente di falda) e acqua “nuova” (acqua di evento, pioggia o acqua da neve fusa) è stato quantificato usando il deuterio e l’ossigeno 18 come traccianti e applicando il noto modello della separazione in due componenti. L’acqua “vecchia” rappresenta il principale contributo al deflusso totale sia durante eventi di fusione nivale sia di pioggia. Durante il ramo di concentrazione dell’idrogramma di tutti gli eventi, l’acqua del torrente riflette la composizione isotopica e la conducibilità elettrica dell’acqua da neve fusa e della pioggia, che è sempre poco conduttiva per entrambi i tipi di eventi, isotopicamente leggera durante eventi di fusione nivale e dipendente dalle condizioni ambientali durante le piogge. Durante il ramo di recessione, l’acqua di torrente ritorna alle condizioni pre-evento di conducibilità e isotopia, riflettendo il maggior contributo di acqua vecchia. In particolare, osservazioni condotte durante tre eventi di fusione nivale avvenuti in tarda primavera, in condizioni di bacino prossime alla saturazione, hanno evidenziato come il picco di portata corrisponda al minor valore di conducibilità elettrica e al massimo impoverimento isotopico del torrente (dovuto alla neve fusa isotopicamente leggera). Questa concordanza temporale porta al riconoscimento di una relazione lineare tra portata e concentrazione dei due traccianti. Al contrario, durante gli eventi estivi di pioggia, quando il suolo è umido ma non saturo, esiste un ritardo tra la portata e la concentrazione dei traccianti (soprattutto per la conducibilità elettrica) che porta ad una relazione isteretica. La percentuale di deflusso “nuovo” calcolata tramite l’isotopo dell’ossigeno è positivamente e significativamente correlata con le condizioni antecedenti (caratterizzate tramite l’indice Antecendent Precipitation Index API, umidità antecedente a 30 cm misurata sul versante, portata pre-evento e livello falda pre-evento) e con gli indicatori della risposta idrologica (coefficiente di deflusso, deflusso diretto, deflusso totale e picco di portata). L’acqua “nuova” calcolata tramite l’isotopo dell’idrogeno è positivamente e significativamente correlata con l’intensità massima di precipitazione, calcolata su diversi intervalli temporali. E’ possibile concludere che, per eventi caratterizzati da condizioni antecedenti umide e da afflussi importanti (sia di pioggia che di fusione nivale) con elevate produzioni di deflusso, la frazione di acqua “nuova” nell’idrogramma probabilmente riflette l’espansione delle aree sature (non solo aree riparie ma anche la parte inferiore dei versanti) nonché l’attivazione di vie preferenziali di deflusso sottosuperficiale grazie alla connessione tra aree riparie e di versante
REMONDINA, JACOPO. « Ga-rich oxide-in-oxide glass ceramics : from bulk to thin film devices ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/263429.
Texte intégralIn this thesis I present the work I have carried out during my PhD on Ga-oxide containing nanostructured glass-ceramic films as a potential breakthrough for the implementation of this class of material in planar geometry for applications in the field of optoelectronics. In the last three years, my investigations have been aimed at understanding the relationship between the occurrence of nanostructuring – analysed through a detailed structural studies by means of different microscopy and diffractometric techniques as a function of deposition conditions and post-deposition treatments – and the physical mechanisms of charge transport and polarization taking place in oxide-in-oxide films. The studied material was produced by RF sputtering deposition starting from a glass target of Li, Na, Si, Ga and Ge mixed oxide. As a consequence of the deposition process we have obtained partially crystallized material with Ga-rich nanocrystals incorporated in the remaining amorphous matrix. Through atomic force microscopy, x-ray reflectivity, 2D-x-ray diffraction, 2D-small angle x-ray scattering - also employing synchrotron radiation facilities - we have fully characterized the nanostructured films at different length scales, from few nm to few microns. The detailed analysis of the results shows the formation of multiple anisotropic spinel Ga-oxide nanocrystals with size of about 3 nm, forming larger lenticular aggregates with significant differences between the in-plane and the out-of-plane dimensions. As a result of the investigation of differently treated samples, the study also shows that size distribution and morphology of the nanostructures can be controlled by deposition conditions, duration and temperature of post-deposition thermal treatments. Starting from the knowledge of the structural features, the research activity has been directed to the deep understanding of the charge transport properties resulting from the nanostructured nature of the material, including the Ga2O3 semiconductor nanophase and the dielectric host matrix. The electrical response – analysed with the aid of complex impedance spectroscopy – turns out to be the results of multiple contributions to transport and charging mechanisms by the matrix and the nanophase, including the effects of the internal interfaces. The data suggest that the charge transport is sustained by a combination of thermally activated hopping and tunnelling mechanisms mediated by the percolation path built up by the nanostructured features of the material. Interestingly, the overall response gives preliminary evidences of electrical plasticity, making nano-glassceramic thin films potential candidates as key systems in advanced devices for brain-inspired oxide-in-oxide fully inorganic memories.
MAURI, PIERCARLO. « MODULAZIONE DELL'AROUSAL MEDIANTE LA STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA A FREQUENZE RANDOM ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10724.
Texte intégralThe thesis analyzed the role of the arousal as a psychophysiological index of activation, and the application of non-invasive transcranial electrical stimulation (tES) technique with the aim to modulate this index. In this work we investigated if the application of tES could increase the performance of healthy young subjects during cognitive tasks. The thesis is based on 2 main studies for a total of 4 experiments with the recording of behavioural (reaction times, accuracy) and psychophysiological (skin conductance, pupil diameter) indeces. The results showed that it is possible to modulate arousal with bursts of tES, administered during the presentation of salient stimuli for the subject. This modulation resulted in a reduction of reaction times and an increase of the skin conductance response. These data support the possibility to use this protocol of stimulation with patients with attentional and other cognitive deficits in a rehabilitative context.
MAURI, PIERCARLO. « MODULAZIONE DELL'AROUSAL MEDIANTE LA STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA A FREQUENZE RANDOM ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10724.
Texte intégralThe thesis analyzed the role of the arousal as a psychophysiological index of activation, and the application of non-invasive transcranial electrical stimulation (tES) technique with the aim to modulate this index. In this work we investigated if the application of tES could increase the performance of healthy young subjects during cognitive tasks. The thesis is based on 2 main studies for a total of 4 experiments with the recording of behavioural (reaction times, accuracy) and psychophysiological (skin conductance, pupil diameter) indeces. The results showed that it is possible to modulate arousal with bursts of tES, administered during the presentation of salient stimuli for the subject. This modulation resulted in a reduction of reaction times and an increase of the skin conductance response. These data support the possibility to use this protocol of stimulation with patients with attentional and other cognitive deficits in a rehabilitative context.
D'Amico, Marco. « Risposta sismica e potenziale di liquefazione a valle della diga di Occhito nel comune di Carlantino (FG) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13368/.
Texte intégralDRAKOPOULOU, SOFIA. « Crescita, morfologia e risposta elettronica dei transistor organici a effetto di campo in stato solido e in elettrolita ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1244691.
Texte intégralOrganic electronic devices, such as light emitting diodes (OLEDs), field effect transistors (OFETs) and solar cells (OPVs) have reached a technological maturity and, in the case of OLEDs and OPVs, industrial production. Significant advancements in chemical synthesis, materials processing and device engineering have boosted the device performance and reliability. However, several concepts regarding the mechanism of the device operations are still unresolved, especially in OFETs. Charge transport in the organic semiconductors involves different interfaces of the materials and one of the most important questions that people tries to address is how the morphology of the device affects the mechanism of charge transport across the device. Indeed, morphology, molecular and energy disorder, and surface defects can easily influence their performance. There is a compelling quest for understanding the mechanical aspects of the organic thin film nucleation and growth on real test patterns in order to understand the morphology. The main goal of this thesis was to understand the correlation between different growth modes, morphology, and the electrical response of OFETs in solid state operation as well as in an electrolytic environment. Pentacene is the workhorse organic semiconductor that we used throughout this thesis. The motivation is understanding the physics of the pentacene transistors as a function of the semiconductor channel thickness, and it was the core of the EC-Marie Curie project SPM 2.0 that supported my research work. As a new important finding out of this thesis, we discovered and assessed a new anomalous growth of Pentacene thin films vs increase of the thickness, viz. the mass of organic semiconductor in the OFET channel. In this novel growth mode, there is a breakdown to the usually observed growth mode upon rapid roughening, where a layer-by-layer growth at the early stages suddenly evolves into a self-affine mode characterized by growing islands made of terrace stacks. We observed this mode at the lower deposition temperatures, but we discovered that at a precise range of deposition temperature and rate, viz. 80°C and 0.1 A/s, this growth mode is not observed, instead an iteration of wetting/dewetting transition occurs as thickness increases. Its peculiar features consist of the fact that the morphology of the islands as stacks of monomolecular terraces, is retained. However, the morphological parameters, such as correlation lengths and roughness, that we extract from atomic force microscopy (AFM) images exhibit anomalous oscillations with period increasing with thickness. In order to explain the trend of the parameters, we devised an empirical equation that encompasses both self-affine 3D growth and the oscillations typical of wetting/dewetting transition as in the spinodal dewetting phenomena. We then analyzed the electrical characteristics of the OFET operated as solid-state device as well as electrolyte gated devices. The correlation of the transistor parameters with the morphology were analyzed. Experiments using bimodal AFM allowed us to investigate the mechanical properties of conductive and semiconductive thin films. The latter activity was carried out at CSIC-ICMM in Madrid during the secondment at the laboratory of Professor Ricardo Garcia.
Cirino, Alessandro. « Misura di risposta impulsiva mediante sequenze casuali per comunicazioni Power-Line ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11530/.
Texte intégralCarnesecchi, Francesca. « Studio della risposta temporale di fotorivelatori con diversi accoppiamenti a scintillatori e diversa elettronica di front end e di read out ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7578/.
Texte intégralPretelli, Sara. « Tecniche di misura della risposta impulsiva di ambienti indoor in ambito acustico ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
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