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Littérature scientifique sur le sujet « Risposta al trattamento »
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Articles de revues sur le sujet "Risposta al trattamento"
Stefani, Maria, Grazia Maria Cerbo, Sandra Mallone et Domenico Di Lallo. « Description of psychiatric outpatient services in the Lazio region in the years 1989-1992 ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no 1 (avril 1996) : 38–45. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003924.
Texte intégralMarletta, F. « La neuroradiologia interventistica spinale e … Il punto di vista del Radioterapista ». Rivista di Neuroradiologia 15, no 4 (août 2002) : 473–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500417.
Texte intégralSchiaffino, Olga Sofia. « L'esperienza dell'utilizzo di medicine non convenzionali nel trattamento di utenti del Ser.T. evidenze cliniche e considerazioni ». S & ; P SALUTE E PREVENZIONE, no 54 (avril 2010) : 51–62. http://dx.doi.org/10.3280/sap2009-054004.
Texte intégralOrlandi, Elena, et Luigi Cavanna. « Lunga sopravvivenza in paziente con carcinoma mammario oligometastatico all’encefalo, trattata con lapatinib ». AboutOpen 3, no 1 (29 décembre 2017) : 117–19. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2017.0027.
Texte intégralDell'Amico, Shady. « Il male in Dio. Il processo di individuazione del divino nella Risposta a Giobbe di Carl Gustav Jung Doi : 10.3280/jun1-2021oa10483 Il male in Dio. Il processo di individuazione del divino nella Risposta a Giobbe di Carl Gustav Jung ». STUDI JUNGHIANI, no 53 (juillet 2021) : 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2021oa10483.
Texte intégralMulas, Carlo. « Sopravvivenza a lungo termine in paziente trattata con lapatinib e capecitabina ». AboutOpen 3, no 1 (29 décembre 2017) : 108–11. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2017.0025.
Texte intégralCarpiniello, Bernardo. « La risposta subottimale al trattamento antidepressivo : definizione e implicazioni cliniche ». Quaderni Italiani di Psichiatria 30, no 2 (septembre 2011) : 58–64. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2011.06.001.
Texte intégralRossi, D., L. Munari, A. Ubbiali, D. Palumbo, M. Fornari, G. Lucarelli, G. Belloni et M. Porta. « Confronto tra discectomia percutanea lombare secondo Onik, microdiscectomia e trattamento conservativo ». Rivista di Neuroradiologia 6, no 4 (novembre 1993) : 445–52. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600410.
Texte intégralBenigni, Angela, Domenica Casieri et Giuseppe Romano. « Lo stato dell'arte riguardo l'utilizzo della realtà ; virtuale nel trattamento dell'ansia e la presentazione di un nuovo software ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 47 (février 2021) : 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11203.
Texte intégralZonca, Valentina, et Annamaria Cattaneo. « Il ruolo dell'infiammazione nella depressione : dalla patogenesi alla risposta al trattamento ». PNEI REVIEW, no 1 (juin 2020) : 54–60. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2020-001007.
Texte intégralThèses sur le sujet "Risposta al trattamento"
Bertolaso, Laura. « Tamoxifen nel trattamento del carcinoma mammario : studio dei fattori predittivi di risposta ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423014.
Texte intégralLa malattia tumorale maligna della mammella rappresenta ad oggi la neoplasia a più alta incidenza nel sesso femminile e la principale causa di mortalità nei paesi occidentali. Il tumore mammario positivo per gli estrogeni rappresenta il sottotipo più frequente (60-80%) per il cui trattamento è previsto l’impiego del modulatore estrogenico selettivo tamoxifen. Tamoxifen ha una efficacia largamente riconosciuta nella fase adiuvante (post-chirurgica) dei tumori in stadio iniziale, tuttavia in una percentuale rilevante di pazienti la malattia si ripresenta. Il nostro studio si pone l'obiettivo di indagare i possibili fattori implicati nel fallimento terapeutico del trattamento con tamoxifen nelle pazienti affette da tumore mammario infiltrante, positivo agli estrogeni, non metastatico. Tamoxifen è un pro-farmaco ampiamente metabolizzato dal citocromo epatico P450 CYP2D6 in metaboliti più attivi e potenti rispetto al farmaco parentale. Tra questi ha recentemente assunto particolare rilievo il metabolita attivo endoxifen, ritenuto il principale responsabile della risposta terapeutica poiché, oltre a possedere un'elevata affinità per il suo target molecolare, il recettore per gli estrogeni alpha (Erα), presenta livelli plasmatici più elevati in confronto al metabolita similmente attivo 4-idrossitamoxifen. Numerosi studi hanno dimostrato che il gene dell'enzima CYP2D6 è altamente polimorfico nella popolazione, a causa di variazioni nella sequenza genica che determinano alterazioni funzionali, con riduzione parziale o azzeramento della attività enzimatica. Tuttavia le differenze inter-individuali nella esposizione ad endoxifen, riscontrate clinicamente, non risultano essere spiegate unicamente dai polimorfismi del gene CYP2D6, poichè la sua attività risulta significativamente influenzata anche da cause cosiddette ambientali (ad esempio farmaci inibitori dell’enzima). Ne deriva la necessità di individuare altri strumenti per la determinazione della capacità delle singole pazienti di attivare il tamoxifen, mantenendo come parametro di riferimento i livelli plasmatici del metabolita attivo endoxifen. Quest’ultimo non può essere usato direttamente per predire la capacità metabolica del CYP2D6 quando maggiormente necessario, cioè prima o nelle prime fasi del trattamento farmacologico, perché, a causa dei prolungati tempi di emivita del farmaco e dei suoi derivati, il raggiungimento dei livelli plasmatici di stato stazionario (indicativi delle concentrazioni a cui sono esposte le pazienti per i cinque anni di terapia) richiede mediamente quattro mesi. Infine, oltre alla esposizione al metabolita attivo, un altro fattore predittivo di risposta potrebbe includere il bersaglio molecolare del farmaco, il recettore per gli estrogeni. Numerosi studi hanno confermato la co-espressione nei tessuti tumorali e sani mammari di isoforme di splicing alternativo alle due forme complete dei recettori estrogenici, Erα ed Erβ. Più recententemente, uno studio in vitro ha rivelato come la forma completa Erβ sia in grado di sensibilizzare le cellule all'azione di endoxifen. Per la valutazione della capacità individuale di attivazione del tamoxifen, superando i limiti della genotipizzazione, abbiamo utilizzato due modalità, il test di fenotipizzazone del CYP2D6 mediante il farmaco sonda destrometorfano e la determinazione dei livelli di endoxifen al primo mese, in fase pre-stazionaria, e li abbiamo correlati ai livelli di endoxifen allo stato stazionario. Abbiamo dimostrato che i risultati del test di fenotipizzazione e i livelli di endoxifen al primo mese sono molto significativamente associati ai livelli di esposizione al metabolita attivo endoxifen allo stato stazionario e possono essere considerati informativi dello status metabolico del singolo paziente. L'analisi genetica del CYP2D6 condotta sui soggetti arruolati ha confermato l'influenza dei polimorfismi sui livelli plasmatici di endoxifen; la genotipizzazione è anche significativamente associata al test di fenotipizzazione. Il possibile ruolo di una isoforma recettoriale estrogenica, Erβ2, sulla attività di endoxifen è stata valutata, in vitro, utilizzando l’induzione della trascrizione di due geni sensibili agli estrogeni. Mediante analisi dell'espressione di ADORA1 ed IL20 è emerso che, in presenza di concentrazioni di endoxifen di 40nM per intervalli di tempo prolungati (24h), l'isoforma Erβ2 co-espressa con Erα riduce l’azione inibitoria di endoxifen rispetto alla presenza di solo Erα.
Palazzini, Massimiliano <1978>. « Analisi dei fattori prognostici e della risposta al trattamento nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3808/1/palazzini_massimiliano_tesi.pdf.
Texte intégralPalazzini, Massimiliano <1978>. « Analisi dei fattori prognostici e della risposta al trattamento nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3808/.
Texte intégralMagnani, Michael. « Effetto di composti d'aroma sulla risposta fisiologica di Listeria monocytgenes ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11515/.
Texte intégralMarzocchi, Giulia <1976>. « Studio prospettico nella LMC Ph+ : la FISH è efficace quanto la citogenica convenzionale per la definizione della risposta al trattamento con Imatinib. Correlazione con la risposta molecolare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/805/1/Tesi_Marzocchi_Giulia.pdf.
Texte intégralMarzocchi, Giulia <1976>. « Studio prospettico nella LMC Ph+ : la FISH è efficace quanto la citogenica convenzionale per la definizione della risposta al trattamento con Imatinib. Correlazione con la risposta molecolare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/805/.
Texte intégralCasadei, Beatrice <1986>. « Ruolo del Microbiota Intestinale Nella Risposta al Trattamento con Anticorpi anti Checkpoints Immunitari in Pazienti Affetti da Linfoma ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9789/1/Casadei%20B.%20PhD%20Def.pdf.
Texte intégralSingle-agent monoclonal antibodies targeting the immune checkpoint PD-1 (programmed death 1) are an efficient and safe therapeutic option in patients with relapsed/refractory B-cell lymphoma. However, many patients progress or lose response to anti-PD1. Recent studies have highlighted the role of the gut microbiota (GM) in influencing the response to chemo-immunotherapeutic agents. Here, we hypothesize that the longitudinal characterization (pre, during, and post-therapy) of GM of lymphoma patients treated with checkpoint inhibitors and its correlation with treatment response and development of adverse events may have a role in outlining the outcome of such patients and in identifying new risk stratification criteria.
Iapichino, Anastasia <1989>. « Caratterizzazione di cellule staminali cancerose dei tumori del colon-retto e loro risposta al trattamento con estratti di piante medicamentose ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8893/1/Tesi_IAPICHINO_%20XXXI%20CICLO.pdf.
Texte intégralColorectal cancer is one of the most frequent cancer, with a high mortality rate, caused by the interaction of genetic and environmental factors. Parallel to the stochastic model, according to which all tumor cells (CT) have the same probability of regenerating a tumor, there is a new model that look in a very small subset of cancer stem cells (CST) the responsible of tumor growth. In the literature, CSTs shows important deregulations on genes implicated in: chemo-resistance, epithelial-mesenchymal transition (EMT), uncontrolled self-renewal, peculiar processes of this small subpopulation, which favor the onset of a tumor phenotype . The aim of my PhD project was to isolate and characterize CSTs both from tumor cell lines and from colorectal cancer biopsies, in order to identify tumor markers useful for delineating the phases of tumor progression and identifying potential therapeutic targets. In addition, I treated the CT and CST of a line of colorectal adenocarcinoma (HCA7) with the natural extract of T. cordifolia, a plant used in Ayurvedic medicine, and one of its active ingredients, berberine, in order to verify its antitumor efficacy. I observed important deregulations in treated cell populations, dependent on several genes involved mainly in EMT, in cell cycle regulation and apoptosis, but also in promoting a chemo-resistant phenotype. The expression levels of these genes were found to be significantly under-expressed, both in the treated CTs and in the treated CSTs. The results I have obtained are in favor of a potential active role of the investigated natural substance, in countering many of those fundamental processes for the development of a tumor phenotype. Furthermore, my data also support the hypothesis that CSTs are potential therapeutic targets for the purpose of achieving a targeted effect on this cell tumor population.
GAVARINI, ALESSANDRO. « Markers biologici di risposta clinica alla clozapina in soggetti schizofrenici resistenti al trattamento : il ruolo degli antigeni del sistema HLA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2005. http://hdl.handle.net/2434/40029.
Texte intégralPaolini, Stefania <1978>. « L'associazione Tipifarnib-Bortezomib nel trattamento delle leucemie acute mieloidi : risultati di uno studio multicentrico di fase I/II e validazione di un profilo genico predittivo di risposta ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3559/1/paolini_stefania_tesi.pdf.
Texte intégralLivres sur le sujet "Risposta al trattamento"
CANGIANO, Luigi. Peso Della Fiducia - Umanizzazione, Dignità, Empatia - Termini e Agiti Del Trattamento Penitenziario : Con Lettera Di Risposta a Roberto Saviano Sulla Situazione Del Carcere Di Napoli Poggioreale. Independently Published, 2016.
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