Littérature scientifique sur le sujet « Rinnovo urbano »

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Articles de revues sur le sujet "Rinnovo urbano"

1

Di Palma, Valeria. « La declinazione al futuro delle politiche di rinnovo urbano ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 1 (octobre 2011) : 80–84. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-001012.

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2

Memo, Francesco. « I grandi progetti di rinnovo urbano : genesi e impatti ». Quaderni di Sociologia, no 52 (1 avril 2010) : 79–95. http://dx.doi.org/10.4000/qds.723.

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3

Munarin, Stefano, et Luca Velo. « Walkability : il progetto di suolo come progetto di mobilità ». TERRITORIO, no 99 (août 2022) : 25–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099004.

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Résumé :
Nella prospettiva della transizione ecologica, di un quadro normativo in evoluzione e all'interno di un rinnovato contesto culturale, il contributo prova a dimostrare come la mobilità attiva possa condurre verso un rinnovamento nel progetto degli spazi urbani e nei modi di esercitare il fondamentale diritto alla mobilità. In particolare, la mobilità attiva può riportare al centro dell'attenzione il suolo e il suo progetto. Un supporto di pratiche urbane collettive, ambito di possibili sperimentazioni e innovazioni entro più complessivi interventi di rigenerazione urbana, capace di prendere in considerazione sia la sezione stradale sia la multiforme e pulviscolare presenza di spazi liminali che rispondono ai bisogni di accessibilità, mobilità attiva, connessione e inclusione.
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4

Salizzoni, Emma. « Paesaggi della strada in pandemia : progetti per l’emergenza e oltre ». Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no 1 (26 juillet 2021) : 218–41. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10157.

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Résumé :
Sin dai primi mesi della pandemia è risultato chiaro come, per far fronte all’emergenza sanitaria, i futuri scenari urbani avrebbero dovuto prevedere significative innovazioni in tema di mobilità e di progetto del paesaggio stradale. L’emergere delle istanze connesse al distanziamento sociale e al contingentamento dei mezzi pubblici hanno portato diverse città a prevedere sistemi di mobilità sostenibile in grado di contrastare una incontrollata crescita nell’uso del mezzo privato. Al contempo, si è guardato con rinnovato interesse alla strada come spazio in grado di supplire alla carenza di aree aperte pubbliche di prossimità, emersa in diversi contesti urbani a seguito delle misure di limitazione agli spostamenti. L’interpretazione della strada come paesaggio complesso, in grado, soprattutto all’interno di tessuti urbani densi, di assolvere a funzioni non solo di mobilità, ma anche sociali ed ecologiche è stata pertanto posta alla base di diverse sperimentazioni progettuali, in Italia e all’estero. Questo articolo riporta e discute alcune iniziative di ridisegno del paesaggio stradale urbano, innescate dalla contingenza pandemica, attualmente in corso a Torino, città tra le più colpite dalla prima come dalla seconda “ondata”. La lettura di queste esperienze, oltre a gettare luce su una realtà locale in fieri e non scontata in una città tradizionalmente “auto-centrica”, apre a riflessioni più generali sul ruolo della crisi, non solo sanitaria, come effettivo motore di innovazione urbana e su obiettivi e modi del progetto di paesaggio per la strada nella contingenza pandemica e oltre.
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5

Besio, Mariolina. « Abitare in campagna. Un progetto normativo per il territorio, l'ambiente e il paesaggio ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 97 (février 2011) : 48–60. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097005.

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Résumé :
L'autore considera le forme abitative che si stanno diffondendo nei territori rurali. Rileva le emergenze ambientali che vi si sono manifestate negli ultimi decenni e il rinnovato interesse per il paesaggio. Prende atto che in urbanistica il territorio extraurbano č stato un tema di scarsa importanza e che gli strumenti disponibili non sono adeguati. Conclude, mettendo a fuoco principi, criteri e categorie di un progetto normativo in grado di governare i nuovi processi abitativi in modo complessivo e organico.
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6

Zazzi, Michele. « Prospettive per il governo dei bacini idrografici ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 96 (septembre 2010) : 71–91. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096003.

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Résumé :
Il saggio individua alcune prospettive rilevanti per il governo dei bacini idrografici nel rinnovato rapporto tra pianificazioni di settore e auspicata pianificazione integrata del territorio. Le esperienze in corso nei bacini idrografici italiani permettono di enucleare almeno due elementi propulsivi: un'estensione del ruolo di governo delle autoritŕ di bacino, secondo una diffusa esigenza di legittimazione sociale, e una maggiore considerazione per le azioni alla scala locale, solitamente legate alla promozione di opzioni strategiche di sviluppo territoriale.
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7

Rampone, Celeste. « Intessere relazioni. Un'ipotesi di progetto da - e per - la città ». TERRITORIO, no 100 (novembre 2022) : 86–91. http://dx.doi.org/10.3280/tr2022-100010.

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Résumé :
La tendenza verso un minor coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni riguardo la città emerge con chiarezza analizzando il fenomeno dei lavoratori di piattaforma e, nello specifico, dei rider. Fattori legati alle peculiarità di questa modalità di lavoro, come l'algoritmo che lo governa e il pagamento a cottimo, negano ai rider libertà di scelta nell'impostazione - e nella geografia - del lavoro. Inoltre, fondano una situazione discriminatoria e la necessità di progettare un rinnovato coinvolgimento di questi attori e di tutti i cittadini nelle decisioni sullo spazio urbano, attraverso l'inclusione delle istanze di cui sono portatori e un ripensamento delle sue infrastrutture, verso una città maggiormente accogliente e veicolo di un sistema di diritti realmente esercitabili.
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8

Akhavan, Mina, Ilaria Mariotti et Federica Rossi. « Lo sviluppo degli spazi di coworking nelle aree periferiche e rurali in Italia ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 35–42. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12925.

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Résumé :
La nascita e lo sviluppo degli spazi di coworking si sono rivelati un fenomeno prevalentemente urbano. Negli ultimi anni, tuttavia, le aree periferiche e rurali stanno diventando molto attrattive per questa tipologia di nuovi luoghi del lavoro, anche se la letteratura su questa tematica è limitata.Questo articolo mira a colmare la lacuna, passando in rassegna gli studi sul tema, discutendo il rinnovato ruolo dei coworking nelle aree periferiche e rurali durante la pandemia Covid-19, e fornendo un quadro dettagliato e aggiornato del crescente numero di CSs nelle Aree Interne e nelle aree rurali italiane nel periodo 2018-2020. Infine, vengono presentati alcuni casi studio di coworking periferici e rurali, seguiti da alcune riflessioni conclusive e idee di ricerca per il futuro.
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9

Menegat, Francesco. « Paesaggio acustico : il soundscape in relazione ad ascolto, voce e musica ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 1 (avril 2021) : 86–103. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11645.

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Résumé :
La letteratura sul rapporto tra suono e ambiente è molto vasta, ed il rinnovato interesse per il tema, specialmente nel contesto dei critical urban studies, contribuisce a renderlo ricco di approcci e prospettive. L'obiettivo di questo articolo è evidenziare, attraverso una revisione della letteratura, alcuni elementi come centrali per futuri approfondimenti nell'ambito della geografia del suono. L'auspicio più generale è quello di suggerire delle linee lungo le quali evolvere un discorso articolato attraverso cinque-macro aree tematiche(soundscape, ascolto, voce, metodi fonografici e musica) che possano apportare un contributo alla riflessione sulla definizione analitica del soundscape come strumento critico di ricerca geografica.
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10

Porcarelli, Cristiana. « Prime riflessioni su modalità, percorsi e nuovi spazi di cooperazione per garantire l’apprendimento permanente di giovani e adulti ». Contesti. Città, territori, progetti 1, no 1 (27 octobre 2022) : 88–99. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13455.

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Résumé :
Se l’orientamento europeo appare quantomai centrato sulla persona e sulla sua unicità anche in termini di sviluppo delle competenze e di opportunità formative, di pari passo si stanno sviluppando nuovi e sempre più interconnessi spazi di apprendimento che implicano il coinvolgimento di varie tipologie di attori, diversi livelli di governance, di partnership pubblico/privato e di una rinnovata attenzione al territorio. Interventi co-progettati e multi-attoriali (scuola, famiglia, organizzazioni del Terzo settore, privato sociale, istituzioni pubbliche) sembrano sempre più necessari ma con peculiari caratteristiche di flessibilità e adeguatezza al territorio di riferimento. Inoltre, il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani passa quasi obbligatoriamente attraverso la cultura e l'educazione e varie sono le iniziative focalizzate su questi temi a partire dal programma dell’UNESCO Global Network of Learning Cities. In questa prospettiva anche la scuola si rinnova e anela a diventare un learning hub attraverso peculiari accordi denominati “Patti educativi di comunità” che rappresentano un esempio di buona pratica caratterizzato da un approccio orientato alla co-progettazione e alla valorizzazione della dimensione territoriale. If the European orientation appears to be focused on people also from the point of view of skills development and training opportunities, at the same time new and increasingly interconnected learning spaces are being developed with the consequent involvement of various types of actors, different levels of governance, public private partnerships as well as a renewed attention to the territory. Co-designed and multi-actor interventions (school, family, third sector organizations, private social, public institutions) are more and more necessary but with characteristics of flexibility and adequacy to territorial needs. In addition, the improvement of the quality life within urban centres must go through culture and education; there are various initiatives focused on these issues starting from the UNESCO Global Network of Learning Cities program. In this perspective, the school also renews itself and yearns to become a learning hub through specific agreements called "Community agreements for education" which represent an example of good practice characterized by a co-planning approach and the enhancement of the territorial dimension.
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Thèses sur le sujet "Rinnovo urbano"

1

Bettin, Michele <1994&gt. « La sostenibilità turistica per il rinnovo delle aree rurali : dal dualismo urbano-rurale al paradigma dei network ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19237.

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Résumé :
L'oggetto della tesi vuole considerare il turismo come fattore chiave per favorire il rinnovo delle aree rurali: in particolare, si voglia esaminare la forma preferenziale del turismo rurale come strumento operativo in relazione a modelli di partnership urbano-rurale e alla luce del paradigma dei network. L'elaborato, strutturandosi in quattro capitoli, mira innanzitutto a esaminare il contesto territoriale nel quale si è evoluto e si presenta il paesaggio rurale. Attraverso un'analisi multidisciplinare dei processi di formazione dell'entità rurale, si vuole definire come la relazione urbano-rurale sia parte fondante delle politiche di sviluppo territoriale, il quale luogo e per quale motivo nasce la necessità di intervento sulla sfera rurale e come, trattandosi di sviluppo, ci si sia direzionati verso un modello di sviluppo sostenibile. Successivamente, attraverso un'analisi e rielaborazione della letteratura e considerazioni personali contestuali alla stessa, si è ripercorso il processo che ha portato a definire il turismo rurale come fenomeno turistico. Per mezzo di un'analisi comparata si sono esaminati i tre grandi filoni dello sviluppo sostenibile, turismo sostenibile ed ecoturismo per tracciare i caratteri identitari del turismo rurale. Sulla base di questi presupposti, si è potuto quindi definire il contesto economico-geografico nel quale il turismo rurale può operare: esso viene perciò valutato in rapporto ai fenomeni economici contemporanei di rilievo, con particolare riferimento alla net economy e il livello entro il quale interviene su scala territoriale - network territoriali. Questo vuole fornire gli strumenti d'analisi necessari per discutere ed esaminare due casi studio di riferimento e apportare in maniera comparativa a essi un contributo personale.
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Rosa, Alessia <1996&gt. « “Città come bene comune : Analisi di un’esperienza di rinnovo urbano in Polesine.” “City as a common good : Analysis of an urban renewal experience in Polesine.” ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21184.

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Résumé :
I beni comuni sono oggi al centro di numerosissimi studi e discussioni in diversi campi: da quello giuridico, passando per quello ambientale, fino a quello economico e politico, interessando infine quello sociologico. Sempre più beni vengono riconosciuti come “comuni”, dato l’interesse collettivo che ruota attorno alla loro gestione ed alla loro tutela. Tra i più recenti beni comuni vi sono le città, «i luoghi dell’abitare umano», la cui rilevanza è andata crescendo contemporaneamente allo sviluppo industriale moderno di stampo neoliberista ed alle conseguenze (negative) che questo ha avuto sulla vita dei cittadini. La disgregazione dei legami sociali, il processo di individualizzazione, la perdita di sé e l’insicurezza permanente sono tutte conseguenze sociali causate dal trentennio neoliberista, alle quali si contrappongono sentimenti di solidarietà e comunità, oltre alla volontà di riappropriazione degli spazi urbani, attraverso il diritto alla città. La rigenerazione delle aree della città deve necessariamente includere i propri abitanti quali “modellatori” del luogo dove trascorrono la propria esistenza e dal quale ne sono al tempo stesso “modellati”. Questa pretesa di inclusione, di riscrittura e rilettura dello spazio urbano adattato a chi maggiormente lo vive, può trovare chiara espressione nel fenomeno della street art, nata dalle periferie isolate in contrasto con i curati centri cittadini. Potremmo considerare gli street artist come semplici artisti, ma sono molto di più: essi incarnano lo spirito del diritto alla città, attirano l’attenzione degli apatici passanti abituali suscitando in loro curiosità, danno uno strappo alla monotonia ed al grigiore dei palazzi e rendono espliciti i sentimenti attraverso le loro opere. L’idea di redigere una tesi su questo argomento è diretta conseguenza della mia esperienza professionale, oltre che personale, presso l’associazione Art Flood di Rovigo in cui ho avuto l’onore di espletare il mio tirocinio formativo. La parte conclusiva della trattazione riguarderà l’aspetto prettamente pratico dello stage vissuto, contenente le interviste alla presidente dell’associazione Melania Ruggini, agli artisti, ai rappresentanti delle pubbliche amministrazioni coinvolte nel Festival itinerante Deltarte ed in generale di coloro che hanno partecipato e collaborato nei laboratori di Deltarte-Accademy (indirizzati ai più giovani). L’esposizione del progetto, effettuata attraverso un analisi qualitativa, oltre a spiegarne il contesto territoriale e sociale in cui questo si radica, vuole sottolineare il valore aggiunto che l’esperienza sta apportando al luogo di riferimento, senza tralasciarne gli aspetti negativi riscontrati. La conclusione di questa trattazione vuole essere un monito, indirizzato alle amministrazioni pubbliche dell’intero territorio polesano, che le induca ad adoperarsi per modificare in profondità molti aspetti dello stesso attraverso la previsione di un progetto di rigenerazione non solamente urbana, ma territoriale, in cui inserire, tra le tante anche l’associazione Art Flood.
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3

BERTAGNINI, ELISA. « Il progetto degli abitanti. Il rinnovo urbano nelle periferie francesi, tra appropriazione e demolizione ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/903934.

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Résumé :
Il progetto degli abitanti. Il rinnovo urbano nelle periferie francesi, tra appropriazione e demolizione. Nei processi di rinnovo urbano promossi dalle politiche urbane francesi, la demolizione è indicata tra i principali strumenti operativi utilizzati per la riqualificazione dei cosiddetti quartieri ‘sensibili’ o ‘difficili’. Se la ristrutturazione delle zone d'habitat sociale è proposta come mezzo per migliorare la qualità della vita degli abitanti, allo stesso tempo queste operazioni trascurano le capacità d'espressione dei residenti, rivelate dalle pratiche d'appropriazione dello spazio e di personalizzazione del loro habitat. La demolizione appare allora come un atto autoritario, la rinuncia da parte delle istituzioni all'interpretazione e alla comprensione delle storie di vita locali, che sono annullate contemporaneamente alle strutture fisiche che le accolgono. Il terreno di ricerca è la città di Les Mureaux, 40 km all'Ovest di Parigi, in cui i cinque quartieri HLM analizzati sono interessati dal 2006 da un progetto di «rénovation urbaine». Due elementi sono rappresentativi delle dinamiche in corso: il fenomeno dell'appropriazione dello spazio materiale e immateriale, che ci porta all'interpretazione del ‘progetto degli abitanti’ implicito in questi atti; la demolizione dello spazio costruito, uno strumento operativo che limita fortemente l'espressione dei residenti rispetto alle possibilità di intervenire nella definizione del loro habitat e che cancella ‘il progetto degli abitanti’ senza uno sforzo preliminare per identificarlo. I risultati permettono di valutare il capitale potenziale delle capacità individuali e collettive che la demolizione disperderà, impedendo così la definizione di un percorso di rinnovamento alternativo che considera gli abitanti come i soggetti principali per una trasformazione dei luoghi maggiormente conforme alle loro aspirazioni. Le projet des habitants.
La rénovation urbaine des banlieues françaises, entre appropriation et démolition. Dans la rénovation urbaine promue par la politique de la ville, la démolition est un des principaux outils pour la requalification des quartiers dits ‘sensibles’ ou ‘difficiles’. Si la restructuration des quartiers d’habitat social est proposée comme moyen pour améliorer la qualité de vie des habitants, en même temps ces opérations négligent les capacités d’expression des résidents, révélées par les pratiques d’appropriation de l’espace et la personnalisation de leur habitat. La démolition apparaît alors comme un acte autoritaire, le renoncement en partie des institutions à l’interprétation et la compréhension des histoires de vie locales, qui sont annulées en même temps que les structures physiques qui les abritent. Le terrain de recherche est la ville des Mureaux, 40 km à l’Ouest de Paris, dont nous analysons cinq quartiers HLM ciblé depuis 2006 par un projet de rénovation urbain. Deux éléments sont hautement représentatifs des dynamiques en cours : le phénomène de l’appropriation de l’espace matérielle et immatérielle, qui nous amène à l’interprétation du « projet des habitants » implicite en ces actes; la démolition de l’espace bâti, un outil opérationnel qui limite fortement l’expression des résidents par rapport aux possibilités d’agencement de leur habitat et qui efface le « projet des habitants » sans un effort préalable pour l’identifier. Les résultats permettent d’évaluer le capital potentiel des capacités individuelles et collectives que la démolition va disperser, en empêchant la définition d’un parcours de rénovation alternatif qui considère dans les habitants les sujets principaux d’un projet de transformation des lieux conforme davantage à leurs aspirations. The ‘project of the inhabitants’. Urban renewal in the French banlieue, between appropriation and demolition. In the process of urban renewal promoted by the French urban policy, the demolition is a major tool for the redevelopment of so called ‘sensible’ or ‘difficult’ neighbourhoods. While the restructuring of social housing neighbourhoods is proposed as a means to improve the quality of life for residents, at the same time these operations neglect the inhabitants’ expressions, revealed by the practices of appropriation of space and personalization of the habitat. The demolition appears as an authoritarian act and a renunciation by the public institutions to the interpretation and understanding of local life stories, which are denied and erased as the physical structures housing them. The research field is the city of Les Mureaux, located 40 km west of Paris, where since 2006 five HLM areas are been targeted by an urban renewal project. Two elements are highly representative of the current dynamics: the phenomenon of the material and immaterial appropriation of space, which brings to the interpretation of the ‘project of the inhabitants’ that is implicit in these acts; the demolition of the built environment, an operational tool greatly limiting the expression of residents in relation to their own redesign possibilities of the habitat and deleting the ‘project of the inhabitants’ without any preliminary endeavour to identify it. These results allow assessing the potential wealth of individual and collective capability that demolition will disperse, by preventing the definition of alternative renewal routes where people and their aspirations should be seen as main subjects in the project of transformation of places.
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Cosimo, Vincenzo Alfonso, Renato S. Olivito et Franco Rossi. « Pianificazione territoriale e politiche di rinnovo urbano : una sperimentazione nelle realtà meridionali ». Thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10955/1113.

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Livres sur le sujet "Rinnovo urbano"

1

Cristina, Benedetto Di, et Grazia Gobbi. Architettura e rinnovo urbano. Firenze : Alinea, 1999.

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2

Delsante, Ioanni. Rinnovo urbano, identità e promozione della salute. Santarcangelo di Romagna (Rimini) : Maggioli, 2008.

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3

Pagetti, Flora. Il rinnovo urbano a Milano : Da cityLife all'area Expo. Milano : EDUCatt, 2017.

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4

Gron, Silvia, et Alessio Primavera. Riberi 6 : Ricerca progettuale per il riuso e il rinnovo di una porzione di tessuto urbano di matrice storica a Torino. Roma : WriteUp Site, 2018.

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5

Paris, Spartaco. Ri-abitare il moderno : Il progetto per il rinnovo dell'housing. Macerata : Quodlibet, 2018.

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6

Giberti, Massimiliano. La città solida : Frammenti puntuali per un rinnovo fisiologico della città del presente. Firenze : Alinea, 2006.

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7

Costruttori romani riuniti grandi opere (Firm), dir. Trasformazione e rinnova urbano dell'area di San Lorenzo a Roma : Concorso internazionale di progettazione : catalogo dei progetti. Roma : Gangemi, 2001.

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8

Trasformazione e rinnovo urbano dell'area di San Lorenzo a Roma : Concorso internazionale di progettazione : catalogo dei progetti. Roma : Gangemi, 2001.

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9

Morbelli, Guido. Rigenerare La Citta : Obsolescenza E Rinnovo Dei Tessuti Urbani in Gran Bretagna, Dalle Leggi Sanitarie All'approccio Immobiliarista : Un Pro. Alinea, 2002.

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