Littérature scientifique sur le sujet « Rilevanza »

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Articles de revues sur le sujet "Rilevanza"

1

Calenda, Guido. « Rilevanza Epistemologica dell’Ontologia Parmenidea ». Anais de Filosofia Clássica 14, no 27 (1 octobre 2020) : 121–45. http://dx.doi.org/10.47661/afcl.v14i27.41023.

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2

Vinardi, Maria Grazia. « Note sul restauro delle residenze sabaude nelle celebrazioni del primo centenario dell'Unitŕ d'Italia (1961) ». STORIA URBANA, no 132 (février 2012) : 251–70. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132009.

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Résumé :
Fra le attivitŕ promosse per le celebrazioni del Centenario dell'Unitŕ d'Italia, Torino e il Piemonte poterono usufruire di finanziamenti per il restauro dei Castelli di proprietŕ demaniale. L'opera si dimostrň particolarmente rilevante in quanto si poterono iniziare grandi cantieri, che avviarono un lungo processo di conservazione di queste fabbriche, in alcuni casi concluso solo oggi. Il merito dei protagonisti di questi interventi, i Soprintendenti, fu quello di togliere dall'oblio un patrimonio culturale di rilevanza europea, in gran parte sconosciuto agli stessi piemontesi.
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3

Caserta, Giannamaria. « Alcune osservazioni sulla rilevanza della sacramentalita’… ». Revista Española de Derecho Canónico 69, no 172 (1 janvier 2012) : 149–61. http://dx.doi.org/10.36576/summa.30407.

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4

Triani, Pierpaolo. « Editoriale. L'attuale rilevanza del problema educativo ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (septembre 2012) : 7–13. http://dx.doi.org/10.3280/mg2012-003001.

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5

Duclos, N. C., L. T. Aguiar, R. Aissaoui, S. Nadeau et C. Duclos. « Rilevanza e implicazioni dell’actimetria in riabilitazione ». EMC - Medicina Riabilitativa 26, no 4 (décembre 2019) : 1–9. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(19)43034-4.

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6

Barreto, Williem Da Silva, et Sérgio Urquhart de Cademartori. « Teoria pura del diritto ». Revista de Direito da Faculdade Guanambi 8, no 01 (18 mai 2021) : e302. http://dx.doi.org/10.29293/rdfg.v8i01.302.

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OBIETTIVO: introdurre i concetti di base della teoria pura del diritto e discutere i problemi che circondano il tema dell'interpretazione in Kelsen. METODO: la ricerca viene svolta qualitativamente, utilizzando il metodo bibliografico, con indagini svolte su libri e articoli accademici, pubblicati su prestigiose riviste. RILEVANZA / ORIGINALITÀ: lo studio è rilevante, in considerazione dell'influenza espressiva della teoria pura del diritto negli ordinamenti giuridici contemporanei. Inoltre, sono giustificati approcci critici, con l'obiettivo di: a) identificare, nel pensiero kelseniano, possibili inconsistenze; e b) proporre modifiche riguardanti la sua applicabilità pratica. RISULTATI: si conclude che la concessione di un'eccessiva discrezionalità all'interprete costituisce un difetto rilevante per la teoria pura del diritto. CONTRIBUTI TEORICI / METODOLOGICI: la teoria pura del diritto non risponde efficacemente alle richieste presentate agli interpreti / giudici. Pertanto, il contributo teorico sta nella promozione di archetipi giuridici che affrontano in modo più solido i fenomeni di interpretazione / decisione.
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7

Salvetti, Luca. « La ‘Commissione Astengo' per la revisione del Prg di Genova del 1959 : testimonianze da preservare ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 128–38. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059017.

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Résumé :
Questa č la ricostruzione della rilevante esperienza progettuale della ‘Commissione Astengo' per la revisione del piano regolatore di Genova del 1959. Una sperimentazione racchiusa nell'arco temporale di un biennio, che diede inizio ad un processo di pianificazione ventennale, conclusosi nel 1980 con l'approdo ad un nuovo Prg. Questi sono anche gli esiti di una riflessione sorta intorno al ritrovamento di un importante deposito documentale che al lavoro di quella Commissione č riferito. Un deposito di cui si descrive ed interpreta l'importanza, mediante il riconoscimento della sua consistenza, accresciuta nel valore da documenti autografi e materiali di studio riconducibili a Giovanni Astengo. Un patrimonio che reclama salvaguardia e catalogazione: per la sua rilevanza nelle ricerche inerenti la fi gura di Astengo, per la chiarificazione offerta intorno a questa vicenda genovese.
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8

Cappellin, Riccardo. « La rilevanza delle scienze regionali nelle università italiane ». SCIENZE REGIONALI, no 2 (juin 2016) : 125–27. http://dx.doi.org/10.3280/scre2016-002009.

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9

Liberatore, Giovanni, Tommaso Ridi et Filippo Di Pietro. « Rilevanza ed affidabilità del valore contabile dell'avviamento e dei beni immateriali sul mercato italiano ». FINANCIAL REPORTING, no 3 (novembre 2012) : 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-003003.

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Il presente lavoro si propone di indagare quale sia la rilevanza e l'affidabilità percepita dal mercato finanziario sul valore espresso nel bilancio d'esercizio sui beni immateriali e l'avviamento delle società quotate. Lo studio ha analizzato le aziende quotate al FTSE Italia All-share, nel periodo fra il 2002 ed il 2008. Attraverso un modello di regressione a più variabili si è verificato che: a) il valore contabile dei beni immateriali e dell'avviamento sono correlati positivamente al valore di mercato del capitale, b) la transizione agli IAS/IFRS non ha comportato un incremento della rilevanza ed affidabilità percepita dal mercato dei beni immateriali e avviamento.
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10

Carè, Alessandra. « Medicina di genere : normativa e rilevanza nella ricerca biomedica ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 1 (31 mai 2022) : 3–5. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-1.

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Résumé :
L’approccio di genere rappresenta un cambiamento culturale che pone ogni persona al centro della cura. È un vero cambio di prospettiva che indica come aspetti fondamentali l’inclusione e la valorizzazione delle variabili biologiche, ambientali e sociali, dalle quali possono dipendere le differenze di salute tra i generi. La legge 3/2018 all’articolo 3 “Applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale”, attraverso un Piano attuativo e con l’istituzione presso l'Istituto Superiore di Sanità dell’Osservatorio Nazionale per la Medicina di Genere, riporta gli step da considerare per assicurare l’avvio, il mantenimento nel tempo e il monitoraggio delle azioni richieste. Scopo primario sarà il raggiungimento di una reale equità nelle cure che tenga conto delle differenze di sesso e genere nella programmazione e nell’organizzazione dell’offerta sanitaria.
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Thèses sur le sujet "Rilevanza"

1

Barison, Roberta <1991&gt. « La rilevanza penale dell'elusione fiscale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7354.

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Résumé :
La tesi analizza la tematica del profilo penale dell'elusione fiscale. Verranno approfonditi i diversi aspetti della problematica, con un'attenzione particolare al profilo giurisprudenziale. Alcune recenti sentenze, infatti, hanno rivoluzionato la materia, dando diversi spunti alla dottrina nell'analisi del tema, che attualmente non è ancora disciplinato dalla legge. Elementi di dottrina e giurisprudenza saranno pertanto argomentati al fine di chiarire i passaggi chiave della materia, e trarre alcune conclusioni in merito.
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2

Grande, Elisa <1994&gt. « L’esterovestizione : conseguenze fiscali e rilevanza penale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16446.

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3

Brotto, Elena <1992&gt. « La rilevanza penale della c.d. "esterovestizione" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19553.

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Résumé :
Il problema della c.d. residenza fittizia all'estero, con l'obiettivo di ottenere dei vantaggi fiscali indebiti, è questione molto recente; infatti, è a partire dalla seconda metà del novecento, precisamente negli anni ottanta, che il legislatore si è occupato di tale problematica. Un sentiero lungo e tortuoso, che trova finalmente risposta con la sentenza n. 43809 del 30.10.2015 riguardante il caso Dolce & Gabbana. Sarà proprio da quest'ultimo che il legislatore prenderà spunto per unificare i concetti di elusione fiscale ed abuso del diritto, dando anche dei connotati precisi al fenomeno dell'esterovestizione.
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4

De, Rossi Giulia <1991&gt. « La rilevanza della Crimea nella politica internazionale odierna ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8083.

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Résumé :
La tesi affronta la situazione politica ed economica attuale in Crimea, Repubblica Autonoma annessa alla Federazione Russia il 16 marzo 2014 tramite referendum. Si parte da un'analisi storica e culturale che va dai primi secoli d.C. con la presenza in Crimea di Sciti e Greci, per passare poi alle popolazioni degli Unni, dei Goti, dei Bizantini e dei diversi popoli slavi della tarda antichità e del primo Medioevo, fino ad arrivare all'età moderna e alla formazione del Khanato di Crimea all'interno dell'Impero Ottomano. Dalla conquista della Crimea da parte dell'impero russo nel 1783 inizia la parte centrale dell'elaborato, che affronta le dinamiche storiche, geopolitiche ed economiche che legano la Penisola alla Russia fino ad arrivare alla situazione odierna. Gli avvenimenti di Euromaidan, il Referendum per l'annessione della Crimea e le sanzioni dell'Occidente sono eventi che bisogna analizzare e valutare tenendo conto del passato delle relazioni diplomatiche tra Russia, Ucraina, Stati Uniti e delle relazioni esterne dell'Unione Europea. Si pone particolare attenzione anche al progetto del Presidente Vladimir Putin di porre la Russia come vertice delle relazioni tra Occidente e Oriente, aumentando la sfera di influenza della Federazione sulle ex repubbliche sovietiche. Viene quindi analizzato questo aspetto della politica estera di Putin in relazione alla presenza della NATO in numerosi paesi che erano parte dell'Unione Sovietica a partire dal termine della Guerra Fredda. Si affronta la questione dando voce anche al parere di esperti e ricercatori, per capire come questo influisca nei rapporti con i Tatari di Crimea. Nella seconda parte della tesi si affrontano l'intervento in Crimea da parte della Federazione Russa dopo Euromaidan, lo scoppio della guerriglia a Donetsk e Lugansk per mano dei ribelli ucraini e il successivo referendum per l'annessione della Penisola; tutto questo analizzato dal punto di vista del Diritto Internazionale. Si pone l'accento sui principi di integrità territoriale, autodeterminazione dei popoli e il divieto dell'uso della forza, cercando di capire se il Referendum si può dichiarare o meno costituzionale.
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5

MONTALBANO, Alessandro. « LA RILEVANZA DELLE RAGIONI RELIGIOSE NELLA SFERA PUBBLICA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90644.

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6

De, Cristofaro Carlo. « La rilevanza giuridica delle unioni omosessuali nell’antica Roma ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2018. http://hdl.handle.net/10556/3058.

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Résumé :
2016 - 2017
Oggetto del presente lavoro di ricerca è lo studio circa l’eventuale rilevanza giuridica delle unioni omosessuali nell’antica Roma. Dedicarsi al delicato tema dell’omosessualità dalla prospettiva giuridica costituisce di per sé un’esperienza di studio complessa, la quale – nelle sue innumerevoli articolazioni ed implicazioni – valica i limiti spazio-temporali tipici del perimetro di ricerca degli storici del diritto, tanto da sollecitare anche l’attenzione dei vigentisti i quali tutt’oggi, a cavallo fra diritto, morale e politica, copiosamente ne dibattono. Pensare all’omosessualità come una variante naturale del comportamento umano, piuttosto che una sua aberrazione o una trasgressione, costituisce un imprescindibile punto di partenza che (senza violare la pur sempre legittima opinione personale sul punto) consente allo storico del diritto di avvicinarsi alla questione con un atteggiamento più ricettivo ai segnali – non numerosi e non sempre facilmente decodificabili – presenti nelle fonti oggi disponibili al suo vaglio, la maggior parte delle quali posteriori al I sec. a.C.. Come si osserva nel lavoro, la posizione – in linea di massima – degli antichi Romani rispetto all’omosessualità era di parziale ‘indifferenza morale’, almeno fintantoché alcuni suoi palesamenti non confliggessero con altri valori sociali di primario rilievo: i Romani, insomma, non erano abituati a classificare l’orientamento sessuale di un civis in maniera granitica (adoperando, dunque, termini assimilabili agli odierni ‘omosessuale’, ‘bisessuale’, ‘eterosessuale’, ‘pansessuale’, etc.), quanto piuttosto ad osservarne la condotta complessiva al fine di considerarlo pudicus o inpudicus. La premessa testé segnata, tuttavia, merita di essere ulteriormente approfondita: è necessario chiarire quali fossero le logiche (anche etiche e sociali) sottese a siffatto atteggiamento e quali ne fossero le conseguenze sul piano giuridico. Pertanto, premessi doverosi cenni al valore della pudicitia ed al rapporto intercorrente fra essa e gli atteggiamenti omosessuali, si procederà a verificare se, nelle varie epoche della storia di Roma, esistessero configurazioni del rapporto fra persone dello stesso sesso assimilabili alle odierne unioni civili o matrimoni. La parte conclusiva dello studio, invece, è orientata ad esaminare l’approccio del Cristianesimo alle relazioni omosessuali, quali furono i principali provvedimenti assunti per contrastarle, nonché, infine, si passerà allo studio circa l’effettiva portata del loro contenuto, convenzionalmente ritenuto come ineluttabilmente proibitivo e repressivo. [a cura dell'autore]
XVI n.s.
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7

Garcea, Angelo. « La rilevanza della sostanza economica nel reddito d’impresa ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200719.

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Résumé :
Il quadro di riferimento dell’indagine. L’interesse economico e l’inefficacia degli atti simulati, in contrasto con il divieto di abuso del diritto o con causa illecita o inesistente. La sostanza economica nei rapporti con i soggetti non residenti. La sostanza economica e l'elusione tributaria. La sostanza economica e la prova.
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8

DE, ICCO FRANCESCO. « Terza Missione tra rilevanza valutativa e qualità della ricerca ». Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2018. http://hdl.handle.net/11695/84757.

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Résumé :
L’elemento portante della Terza Missione è il flusso di scambi con la società, basato sulla valorizzazione economica, sociale e culturale della conoscenza prodotta da università ed enti di ricerca. L’eterogeneità e la complessità delle attività di cui si compone la Terza Missione costituiscono un bagaglio di opportunità e risorse da cui università ed enti di ricerca possono attingere in considerazione del ruolo di motore della crescita economica e dello sviluppo sociale e culturale riconosciutogli nella moderna knowledge society. Nel contesto della valutazione del sistema della Ricerca, i relativi indicatori risultano lontani dallo stato di standardizzazione, comparabilità e aggregabilità richiesto per consentire metriche e confronti sintetici, o qualsiasi pesatura sistematica con Ricerca e Didattica. In tale quadro, il presente lavoro di tesi ha inteso contribuire alla costruzione di strumenti utili, sia per definire potenzialità ed interventi specifici ed ottimizzati, finalizzati al raggiungimento dei risultati attesi o di quelli prefissati, sia per fornire agli attori coinvolti, non solo una valutazione realistica, ma anche stimoli utili al miglioramento. Inoltre, di fronte alla costante riduzione dei finanziamenti pubblici alla Ricerca, la rappresentazione alla società e alla pubblica opinione delle numerose ricadute positive delle attività di Ricerca può contribuire ad orientare positivamente il dibattito sull’uso sempre più efficiente delle risorse pubbliche, nonché sulla necessità di diversificare gli strumenti di finanziamento e di valorizzare i risultati conseguiti. Nel Capitolo 1 è descritta l’evoluzione del ruolo riconosciuto alla Terza Missione, insieme ad una rassegna delle principali problematiche emerse nel corso degli anni per quanto riguarda la valutazione delle attività che la compongono e degli ostacoli che sorgono ad una loro analisi organica. Nel Capitolo 2, è presentato il processo di istituzionalizzazione e il quadro normativo della valutazione della Terza Missione affidata, nel contesto italiano all’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario). L’introduzione alle modalità di svolgimento dell’ultima VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca- 2011-14) delineano presupposti e potenzialità dei dati raccolti e in gran parte utilizzati per le applicazioni illustrate nei capitoli successivi. Nel Capitolo 3, la relazione delle università con le strutture di intermediazione territoriale per la Terza Missione (SIT) è oggetto di uno specifico approfondimento: dal punto di vista dell’azione di valorizzazione della Ricerca sul territorio, la presenza di incubatori, parchi scientifici e tecnologici, consorzi, associazioni e fondazioni per il trasferimento tecnologico, costituisce un beneficio rilevante, principalmente se esse sono in grado di trarre vantaggio da collaborazioni di servizio, concrete e intelligenti. Di contro, tale presenza, per quanto estremamente necessaria, non esula da possibili conseguenze dannose spesso evidenti in alcune esperienze italiane, ma non solo. In particolare, a partire dai criteri e dalle domande valutative disponibili per tale contesto, alcune metodologie statistiche sono state inizialmente adoperate per ottimizzare l’utilizzo di riferimenti quantitativi a supporto del giudizio esperto in tale ambito; successivamente, alcuni profili omogenei così ottenuti, sono stati descritti e testati alla luce di variabili di interesse specifico. Le relazioni esistenti tra qualità della Ricerca e qualità della Terza Missione rappresentano il punto focale dell’analisi presentata. La verifica di un’influenza reciproca sembra ampiamente dimostrata mettendo in relazione i diversi indici prodotti dall’ANVUR, per ciascuna delle 16 aree disciplinari e dei 7 ambiti della Terza Missione individuati. In questo contesto, la ridotta affidabilità di alcuni indicatori disponibili ha suggerito particolare cautela, soprattutto per il macro-ambito della valorizzazione culturale-artistica della Ricerca, senza pregiudicare tuttavia risultati d’interesse e spunti per successivi approfondimenti.
The fundamental issue of the Third Mission is the flow of exchanges with society, based on the economic, social and cultural exploitation of knowledge produced by universities and research organizations. The heterogeneity and complexity of the activities of the Third Mission is a set of opportunities and resources from which Universities and Research Organizations can draw thanks to the role, recognized in modern knowledge society, of driver of the economic growth and social and cultural development. In the context of the Research system evaluation, the fundamental indicators are far from the standardization, comparability and aggregation required to allow metrics and synthetic comparisons, or any systematic weighing with Research and Didactics. In this framework, this dissertation was focused on the building of useful tools, both to define potentialities and specific and optimized actions, aimed at achieving the expected results or those one predetermined, and to provide the actors involved, not only a realistic evaluation, but also useful incentive for improvement. In addition, in the face of the constant reduction in public funding for Research, the representation of society and public opinion on the many positive effects of Research activities can help to positively guide the debate on the increasingly efficient use of public resources and the need to diversify funding tools and to exploit the achieved results. In the Chapter 1, the evolution of the role assigned to the Third Mission is described, together with a review of the main issues, arisen over the years, with regard to the evaluation of the activities that make up and the obstacles that arise to their organic analysis. In the Chapter 2, the process of institutionalization and the regulatory framework for the Third Mission evaluation entrusted, in the Italian context, to the ANVUR (National Agency for Evaluation of the University System), is presented. The introduction on how was carried out the latest VQR (Quality Research Assessment 2011-14) shows both assumptions and potentialities of the collected data that will be largely used for the applications described in the following chapters. Finally, in the Chapter 3, the partnerships between universities and Territorial Intermediary Structures for the Third Mission (SIT) is subject to a specific in-depth study: from the point of view of the acts of exploitation of the research on the territory, the presence of incubators, scientific and technologic parks, consortia, associations and foundations for the technology transfer, is a significant benefit, mainly if they are able to take advantage of concrete and efficient service collaborations. On the other hand, this presence, though extremely necessary, can lead to some damaging consequences often evident in some Italian experiences, but not only. In particular, based on the evaluation criteria and questions available for this context, some statistical methodologies were initially used to optimize the use of quantitative references in order to support the judgment of the expert in this field; subsequently, some homogeneous profiles obtained in this way have been described and tested in the light of specific interest variables. The relationship between quality of Research and quality of Third Mission is the focal point of the presented analysis. Verification of mutual influence seems to be largely demonstrated by correlating the various indices produced by ANVUR, for each of the 16 disciplinary areas, and 7 areas of the Third Mission identified. In this context, the limited reliability of some available indicators has suggested particular caution, especially for the macro-area of the cultural-artistic exploitation of research, without prejudice to the results of interest and ideas for further insights.
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9

Rango, Maria Cristina <1990&gt. « Accounting Choice e rilevanza dell'informazione nel framework IAS/IFRS ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5350.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza le scelte di valutazione compiute da 427 imprese quotate in cinque Paesi che redigono il bilancio secondo i Principi Contabili Internazionali (rispettivamente Australia, Francia, Germania, Italia e Regno Unito). Nello specifico viene studiato l’impatto della tradizione contabile pre-ifrs, che divide le imprese in Europeo-Continentali e Anglosassoni, sull’utilizzo del fair value piuttosto che del costo per cinque poste dell’attivo di stato patrimoniale. I risultati dimostrano come a distanza di otto anni dalla prima applicazione degli IAS/IFRS sopravvivano ancora differenze tra i due gruppi: le imprese anglosassoni, infatti, risultano maggiormente inclini all’utilizzo delle valutazioni al fair value. Successivamente, basandosi sulla rilevanza delle informazioni fornite dal fair value, viene studiata la relazione tra i rendimenti azionari e le misure di performance aziendale, nello specifico l’utile netto e gli other comprehensive income. Si verifica dunque, con esito positivo, che il valore di questi ultimi, il quale è influenzato in buona parte dalle valutazioni al fair value, fornisce informazioni aggiuntive value relevant per i destinatari del bilancio oltre l’utile netto. Infine la medesima analisi viene effettuata operando una distinzione tra le imprese che optano per il fair value e quelle che invece utilizzano il costo storico nelle accounting choice consentite dagli IFRS, non riuscendo a dimostrare la superiorità della rilevanza dell’informazione fornita dal primo gruppo di imprese rispetto al secondo.
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10

Agnoletto, Mattia <1990&gt. « La rilevanza penale dell'elusione fiscale - operazioni straordinarie e transnazionali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19899.

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Résumé :
Il ricorso alle pratiche elusive comporta una riduzione delle entrate dello Stato a discapito della collettività. Tali pratiche vanno contro i principi di solidarietà e uguaglianza che caratterizzano il sistema tributario italiano. Per questi motivi tali condotte vengono perseguite e sanzionate dal legislatore nazionale e comunitario. All’Amministrazione finanziaria italiana è stato dato il potere di disapplicare disposizioni fiscali in capo al contribuente qualora questo abbia posto in essere un’operazione lecita ma priva di valide ragioni economiche e al mero scopo di ottenere un vantaggio fiscale indebito. Tale operazione, nel sistema tributario, prende il nome di abuso del diritto o elusione fiscale. Il potere esercitato dall’Agenzia delle Entrate può dar vita a dei mostri giuridico-tributari perché l’operazione è valida sul piano giuridico ma invalida su quello fiscale. Dottrina e giurisprudenza si sono interrogate sulla rilevanza penale della condotta elusiva qualora integri le fattispecie normate dal D.Lgs 74/2000. Resta chiaro che il mancato versamento, in tutto o in parte, del tributo può configurare una condotta evasiva o elusiva a seconda di alcuni presupposti che fungono da confine tra le due fattispecie. Tuttavia questi due fenomeni vengono spesso travisati; occorre quindi delimitarli prima di verificare se l’elusione fiscale ha rilevanza penale.
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Livres sur le sujet "Rilevanza"

1

Galdi, Marco. Contributo allo studio dell'interesse a rilevanza costituzionale. Angri, Salerno : Gaía, 2003.

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2

Pentassuglia, Gaetano. La rilevanza dell'obiezione persistente nel dirittto internazionale. Bari : Laterza, 1996.

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3

Ruscello, Francesco. Rilevanza dei diritti della persona e "Ordinamento comunitario". Napoli : Edizioni scientifiche italiane, 1993.

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4

Protestatio contra factum non valet : Fondamento, rilevanza, limiti. Napoli : Liguori, 2000.

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5

Ferrucci, Nicoletta. La famiglia in agricoltura : Profili di rilevanza giuridica. Milano : A. Giuffrè, 1999.

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6

Mantuano, Ginesio. Rilevanza civile del matrimonio religioso negli Stati dell'Unione europea. Torino : G. Giappichelli, 2004.

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7

Melluso, M. La schiavitù nell'età giustinianea : Disciplina giuridica e rilevanza sociale. [Besançon] : Presses universitaires Franc-Comtoises, 2000.

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8

Ghisoni, Linda. La rilevanza giuridica del metus nella consumazione del matrimonio. Roma : Editrice Pontificia Università Gregoriana, 2000.

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9

Barbera, Rosario La. La previsione degli effetti : Rilevanza giuridica del progetto di provvedimento. Torino : G. Giappichelli, 1990.

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10

Zito, Alberto. Attività amministrativa e rilevanza dell'interesse del consumatore nella disciplina antitrust. Torino : G. Giappichelli, 1998.

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Chapitres de livres sur le sujet "Rilevanza"

1

Bonamonte, Domenico, Caterina Foti et Gianni Angelini. « La rilevanza delle reazioni da patch test ». Dans Dermatologia allergologica nel bambino e nell’adolescente, 153–56. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2507-3_18.

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2

di Giacomo, E., E. Paggi, A. Alamia, E. Giampieri et M. Clerici. « Adolescenza e autolesività. La rilevanza clinica del tentativo di suicidio nell’adolescente ». Dans Il suicidio oggi, 161–67. Milano : Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2715-2_18.

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3

Lovari, Gianmarco. « Le provvisorie mète. Lo «Spirito ribelle» del Lucini naturalista ». Dans Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 375–91. Firenze : Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.21.

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Résumé :
Il contributo intende mettere in evidenza le cospicue modificazioni subìte dalla prima prova letteraria di Gian Pietro Lucini dal titolo Spirito ribelle, rilevando le differenze fra la sua originaria struttura naturalista e la seconda stesura. Tale passaggio riesce a farsi metafora di un nuovo modo di concepire la prassi letteraria, oramai distante da qualsiasi forma di realismo in direzione propriamente novecentesca.
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4

Azzetta, Luca. « Iniziative per un centenario. Dante al Dipartimento di Lettere e Filosofia ». Dans L'illustre volgare, 21–33. Firenze : Società Editrice Fiorentina, 2022. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-685-0.02.

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Résumé :
Il contributo presenta le iniziative maturate all’interno del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze in occasione del settimo centenario della morte di Dante. In particolare si sofferma su due iniziative: dapprima l’ampio ciclo di conferenze Dante e i poeti italiani del Novecento, dedicato al vario rapporto intrattenuto da venti poetesse e poeti del secolo scorso con la poesia dell’Alighieri; quindi la mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante, ospitata nelle sale del Museo del Bargello, che ricostruisce le modalità con cui Firenze, pochi anni dopo la morte di Dante, si riappropriò della memoria e della figura del poeta, dando vita a un profondo processo di rielaborazione della memoria: esso culmina con la consacrazione dell’Alighieri dovuta a Giovanni Boccaccio e ha ricadute decisive per la storia della letteratura e della cultura italiana, cioè del modo in cui ancora oggi si guarda a Dante e si legge la Commedia. All’interno di questo percorso di riappropriazione un aspetto rilevante è quello che riguarda le prime traduzioni dai classici latini, che intrattengono con la Commedia un rapporto privilegiato e complesso.
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Cammelli, Antonio, Chiara Fioravanti et Francesco Romano. « Le risorse documentarie dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR per un’analisi di termini giuridici rilevanti : il caso di studio della parola «razza» ». Dans Proceedings e report, 47–58. Florence : Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-364-2.06.

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Résumé :
Part of public opinion believes that Article 3 of the Italian Constitution should be reformulated by eliminating the word "race", because of its historical meanings. Some jurists disagree with this opinion believing that this presence is still justified by the need to fight possible discrimination or to protect minority rights. Biologists have also entered the debate, asserting that this word cannot be used to refer to human races because there’s no scientific basis for race. Cleared up any doubt about the origin of the term and the use that should be made of it, to contribute to today's debate, we have verified how this term was used in the language of law, using the terminological resources of the Institute of Legal Informatics and Judicial Systems (IGSG) – CNR databases.
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Cammelli, Antonio, Chiara Fioravanti et Francesco Romano. « Le risorse documentarie dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR per un’analisi di termini giuridici rilevanti : il caso di studio della parola «razza» ». Dans Proceedings e report, 47–58. Florence : Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-364-2.06.

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Résumé :
Part of public opinion believes that Article 3 of the Italian Constitution should be reformulated by eliminating the word "race", because of its historical meanings. Some jurists disagree with this opinion believing that this presence is still justified by the need to fight possible discrimination or to protect minority rights. Biologists have also entered the debate, asserting that this word cannot be used to refer to human races because there’s no scientific basis for race. Cleared up any doubt about the origin of the term and the use that should be made of it, to contribute to today's debate, we have verified how this term was used in the language of law, using the terminological resources of the Institute of Legal Informatics and Judicial Systems (IGSG) – CNR databases.
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« 9. Gli argomenti di Demostene : legalità e rilevanza ». Dans Demostene, "Contro Leptine". Berlin, Boston : De Gruyter, 2016. http://dx.doi.org/10.1515/9783110497267-010.

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« Tassonomia, ruolo e rilevanza dei microrganismi negli alimenti ». Dans Food, 13–40. Milano : Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0786-4_2.

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Murmann, Uwe. « Sulla rilevanza giuridica della condotta autoresponsabile della vittima in Germania ». Dans Diritto penale e autoresponsabilità, 61–78. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2020. http://dx.doi.org/10.5771/9783748924074-61.

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Gebert, Lucyna. « Perfetto e ‘rilevanza nel presente’ nelle lingue slave settentrionali : russo e polacco ». Dans Studi e ricerche. Venice : Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-368-7/013.

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Current relevance is recognised cross-linguistically as a prototypical value of the perfect that does not exist as a grammatical category in Northern Slavic languages such as Polish and Russian. The ancient Slavic perfect tense developed into a general past in these languages, therefore the current relevance is made today by possessive resultative constructions that are grammaticalized only in Northern Russian dialects. The present paper investigates also other means of conveying the current relevance value in Polish and Russian: perfectives of telic verbs and delimitatives of atelic verbs if used under focus in spoken language, as well as locative constructions with the meaning of ‘being after the event’.
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Actes de conférences sur le sujet "Rilevanza"

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Ronchi, B. « Rilevanza e prospettive dei sistemi zootecnici silvopastorali ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.051.

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Canfora, Fabrizio. « Il centro direzionale di Napoli : verso una città-territorio ? » Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7985.

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Résumé :
Negli ultimi anni l’ascolto e l’osservazione della società, come via d’accesso alla pratica delle politiche di pianificazione ed alla sperimentazione di nuovi orientamenti progettuali, ha assunto progressivamente un ruolo più incisivo. In tal senso la letteratura sociologica ha fornito spunti interessanti di riflessione per la problematizzazione di nozioni come quelle di bisogno, identità e azione locale, centrali nelle pratiche e nelle teorie della pianificazione. Una risposta al bisogno di radicamento territoriale si osserva nella pianificazione urbanistica degli ultimi anni in molte città europee, tra cui Napoli. Infatti, le politiche urbanistiche della città solo di recente provano a travalicare gli strumenti urbanistici tradizionali di tipo vincolistico. Il contributo si propone di evidenziare i risultati di una ricerca, quale caso studio, condotta a Napoli in merito ad un intervento di progettazione urbana di notevole rilevanza sulla riorganizzazione della città e più nello specifico, nella porzione di quartiere in cui è stato realizzato: si tratta del Centro direzionale. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare le fasi del processo di pianificazione. Sono state approfondite due macrodimensioni di analisi. La prima di matrice “organizzativa” in cui si analizza quanto il processo pianificatorio sia risultato “inclusivo” rispetto ai diversi stakeholders; la seconda di matrice “relazionale”, in cui si considera l’identità e il senso di appartenenza con il territorio delle diverse popolazioni che vivono il Centro. È stato valorizzato il capitale “bio-socioambientale”? In recent years, listening and observation of society has gradually assumed a greater role, to define new urban policies and planning modeling. In this sense, sociological literature provided causes for reflection, problematizing concepts as need, identity or local action; central key concepts in the practices and theories of urban planning. Lately, in many European cities (Naples included), urban planning provided a response to the need of territorial identity. Recently the urban policies overcome the traditional planning tools. This paper presents the results of a case study about the planning and restyling of a contemporary neapolitan “business district” called Centro direzionale. The aim of the paper is to described the urban planning process. I have considered two macrodimension of analysis. The first one is organizational: it examines how the project is inclusive for stakeholders. The second one is relational: it considers the territorial identity and the sense of community of the different populations livening on District. Has the "bio-socio-environmental capital” been improved?
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Vagniluca, S., et G. Quilghini. « Criteri gestionali per la conservazione delle componenti rilevanti nella riserva naturale biogenetica Isola di Montecristo ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.042.

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Blecic, Ivan, Arnaldo Cecchini, Tanja Congiu, Myriam Pazzola et Giuseppe A. Trunfio. « Un sistema di supporto alla pianificazione e progettazione della walkability e dell’accessibilità pedonale ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7923.

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Résumé :
Il contributo propone un metodo e uno strumento per la valutazione della qualità della vita urbana basato sui concetti di walkability e di accessibilità pedonale di luoghi della città rilevanti con i quali estendere le capacità degli individui e partecipare concretamente alle urban opportunities. Il modello di valutazione utilizza i percorsi pedonali esistenti della rete viaria e valuta la loro qualità in base a diversi attributi importanti per la pedonalità. L’applicazione del sistema proposto al caso studio di valutazione del progetto di riorganizzazione della Segunda Circular (seconda circonvallazione) di Lisbona consente di mostrarne i possibili utilizzi e di trarre alcune riflessioni sulla base dei risultati ottenuti. We present a methodology and a tool for evaluating the quality of life in cities based on walkability and pedestrian accessibility of places which are relevant for people's capabilities. The evaluation model uses the actual pedestrian routes along the street network and considers their quality on several attributes important for their walkability. We furthermore demonstrate possible uses of the support system by reporting and discussing the results of a case-study assessment of a project for the Lisbon Segunda Circular (Second Rind Road).
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Corbisiero, Fabio, et Antonella Avolio. « Migrazioni e networks urbani ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7987.

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Résumé :
Ripercorrendo l’ampio dibattito sul tema emerge quanto numerose siano le definizioni di integrazione elaborate dagli studiosi che si sono occupati di migrazioni. Soprattutto in anni più recenti, in forza dei rilevanti cambiamenti dei fenomeni migratori in atto, in molti concordano che questi processi sono aperti a molteplici esiti, in gran parte collegati a fattori di contesto politico, sociale, economico e culturale. Questi diversi fattori rappresentano altrettante dimensioni con cui si può guardare all’integrazione, che pertanto si configura come concetto multidimensionale, oltre che dinamico, e che può essere declinato a diversi livelli di analisi. Il livello relazionale (livello meso) rappresenta il punto di convergenza di fattori di integrazione macro e micro: i percorsi di inserimento urbano spesso dipendono dall’efficacia delle reti nelle quali si è inseriti. Questo contributo presenta i risultati di una ricerca condotta nel quartiere Mercato a Napoli, che ha avuto come oggetto di analisi l’integrazione della comunità cabardina, attraverso la metodologia e gli strumenti della Social Network Analysis. There are many definitions of integration developed by scholars of migration. They agree – especially in recent years, due to the significant changes in migration – that these processes are open to multiple outcomes, largely related political, social, economic and cultural factors. These different factors represent the different dimension which you can look to the integration; a term that appears as a multidimensional concept, as well as dynamic, and can be declined at different levels of analysis. The relational level (meso-level) represents the point of convergence between macro and micro factors of integration. In fact, the urban integration processes often depend on the effectiveness of their own social networks. This paper presents the results of a survey in the Mercato neighborhood (Naples). The aim is to analyze the integration of Kabardians community, through Social Network Analysis methods.
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Blečić, Ivan, Arnaldo Cecchini, Maurizio Minchilli et Valentina Talu. « Progettare la cittá di prossimitá per promuovere le "capacitá urbane" degli abitanti svantaggiati ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8001.

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Résumé :
La promozione della qualità della vita urbana passa necessariamente attraverso la costruzione di una città inclusiva, una città effettivamente "usabile" da tutti i suoi abitanti. Anche e soprattutto da chi, a causa di una qualche condizione (permanente o temporanea), si discosta dall'immagine dell'abitante-tipo adulto, maschio, sano, istruito, ricco e automunito e non é quindi "capace" (o non lo è pienamente) di accedere ai luoghi, ai servizi, alle opportunità e alle informazioni della città che sono progettate, organizzate e governate precisamente in funzione delle esigenze e dei desideri di questo abitante-tipo. Rilevanti sono in tal senso i progetti e le politiche che si concentrano soprattutto sulle periferie con l'intento di promuovere la qualità della vita urbana quotidiana degli abitanti . Accanto ai grandi (e costosi) interventi di riqualificazione, particolarmente utili sono le trasformazioni a scala di quartiere, le "micro" trasformazioni, perché sono in grado di migliorare concretamente l'usabilità di quella che può essere definita "città quotidiana e di prossimità", la città, cioè, che gli abitanti conoscono, "usano" (o "userebbero" se fosse effettivamente accessibile e usabile) e di cui possono prendersi cura. L'articolo cerca di mostrare perché è efficace e pertinente un approccio legato ad una dimensione "micro" degli interventi, anche attraverso il racconto di alcune esperienze sul campo condotte da Tamalacà, un gruppo di ricerca e azione del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica (DADU) dell'Università di Sassari. Upgrading the quality of urban life necessarily goes hand in hand with building up an inclusive city, a city actually “usable” by all its inhabitants. The kind of project that is important from this point of view will focus on the most marginal areas of the city. Alongside the large, costly urban redevelopment interventions, transformations on a neighbourhood scale and "micro" dimension are particularly useful. This article attempts to show why an approach involving intervention linked with a “micro” dimension is effective and pertinent, and also describes a significant experiment carried out by the action research group TaMaLaCà of the Department of Architecture Design and Planning - Architecture at Alghero (University of Sassari) in the town of Sassari.
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Cerasoli, Mario. « Rigenerazione e centralità urbane vs sprawl ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7949.

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Résumé :
Le aree urbane centrali, storiche e non, hanno dimostrato, nell’ultimo quindicennio, una straordinaria vitalità e una sorprendente capacità di mettere in atto strategie di rilancio. A dispetto di un annunciato, ma mai verificatosi, declino epocale del proprio ruolo, le realtà urbane continuano a presentarsi come un luogo privilegiato di crescita economica e di sperimentazione sociale e culturale, e si rivelano oggi autonome protagoniste, inserendosi nei circuiti economici innovativi, attirando dall’esterno nuove risorse, finanziarie ed umane, ed incrementando flussi turistici e culturali. Molte operazioni di riqualificazione di siti industriali e portuali sono state completate, producendo effetti positivi nell’attrazione di nuove attività e di investimenti e benefici in termini di miglioramento della qualità urbana. Nonostante la prefigurazione di realtà in cui la diffusione delle tecnologie telematiche e le forme di produzione e comunicazione immateriale, avrebbero determinato decentramenti e indifferenze localizzative, nelle città si assiste ad una rinnovata concentrazione delle più importanti funzioni politiche, direzionali, strategiche e finanziarie, nonché ad una consolidata importanza delle interazioni face-to-face, che restano un fattore rilevante per la costituzione di reti funzionali ad attività lavorative. Questi temi hanno caratterizzato la Sessione Rigenerazione urbana vs Sprawl. In the last 15 years, central urban areas demonstrated a particular vitality and an amazing capacity to put in place recovery strategies. In spite of an announced, but never happened, epochal decline of their role, urban realities continue to present themselves like a privileged place of economic growth and social and cultural experimentation. They appear as independent protagonists, inserting themselves in innovative economic circuits, attracting new finance and human resource from the outside, increasing tourist and cultural flows. A lot of industrial and port sites renovation have been completed having a positive effect in attracting new activities, investments and improvement of urban quality. In spite of forecasts of a reality in which the broadcast of technologies and immaterial form of production and communication would have led to decentralization and indifference as to localization, inside the city, there is a refocusing of the most important political, strategic, management and financial functions, as well as consolidation of the importance of interactions “face – to – face”, that are a really important factor for the constitution of a new functional network and work activities. These themes have characterized the Session Urban Regeneration vs Sprawl.
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Buda, Chiara. « Cittadinanze sospese e diritto alla cittá : suspended citizenship and the right to the city ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7905.

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Résumé :
La città globale ha generato una forte ipermobilità delle merci e degli uomini. Cambiano cioè gli attori e i gruppi sociali della scena urbana. Rilevante è la presenza degli immigrati che forniscono manodopera in numerosi ambiti. Le società ospitanti riconoscono, infatti, il ruolo determinante degli stranieri in quanto lavoratori, ma pongono forti resistenze nel riconoscerli in quanto cittadini. In altre parole, restano cittadini sospesi tra il paese d’origine e quello d’arrivo, perché godono di una cittadinanza con revoca. Gli immigrati possono al massimo godere di una cittadinanza sostanziale, nel senso che esiste un insieme di pratiche di cittadinanza, che fanno percepire lo straniero come se fosse a casa propria pur non essendolo. Si tratta delle c.d. pratiche di home making, cioè di addomesticamento dello spazio circostante. Tale riappropriazione del contesto urbano, esprime in realtà la rivendicazione dello straniero al diritto alla centralità e il desiderio di non essere periferizzati. Si tratta del diritto alla città elaborato da Henri Lefebvre nel 1978, inteso come diritto alla vita urbana. Non tutti però godono allo stesso modo di tale diritto: i soggetti più deboli e vulnerabili non hanno voce nei processi decisionali. Ma la vera essenza della cittadinanza contemporanea consiste nel prender parte ad una vita pienamente urbana, per tale motivo i migranti, in quanto attori urbani e portatori di una particolare domanda di città, dovrebbero essere ascoltati dagli amministratori locali. The central topic of this paper is the complex relationship between migrants and the global city, which has created a strong hypermobility of goods and people. There are new actors in the urbane scene: immigrants provide labor in many areas, but they are particularly invisible at the main decision-making levels, especially in those concerning the city design. They are subjected to discrimination: first of all as city users and also as proponents of urban and architectural projects. Our cities are not able to answer the "supply of city" of those who live in, that means they do not fully answer to the people needs and desires. Consequently, the weakest and most vulnerable citizens don’t fully enjoy their right to the city. This right has been presented by Henri Lefebvre around the 70s. According to the French sociologist everyone should enjoy the "right to urban life", that is the possibility to satisfy their aspirations in terms of political, social and environmental impacts in the city.
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Cerasoli, Mario, et Biancamaria Rizzo. « Il futuro tecnologico dei centri storici ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7979.

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Résumé :
Parlare di recupero e valorizzazione dei centri storici può essere quanto mai attuale in un’epoca in cui, forse per la prima volta, si mettono in discussione alcuni modelli insediativi e di sviluppo volti prevalentemente alla espansione delle aree urbane. A cinquant’anni di distanza da quando si è cominciato a parlare in modo organico di centri storici, in un periodo caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche globali dopo quella del 1929, com’è cambiato il rapporto tra le città e i propri Centri Storici? Come sono visti i centri storici da chi li abita e da chi non li abita? Quale può essere allora il ruolo potenziale delle nuove tecnologie per la tutela e la valorizzazione dei Centri Storici? Le nuove tecnologie possono non solamente cambiare significativamente la qualità di chi abita e vive nei centri storici ma anche aumentare la competitività degli stessi, aumentando così la loro capacità di attrarre risorse umane e finanziarie e favorendone lo sviluppo economico e socio-culturale. Tuttavia, come si coniuga il valore della storia con le mutevoli esigenze della vita contemporanea? Quali le potenziali applicazioni delle nuove tecnologie per il miglioramento della vita nei centri antichi? Il Centro Storico costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano, sia a elementi del patrimonio edilizio di rilevante valore, sia ai suoi abitanti. Ma può in realtà rivelarsi una risorsa importante in un progetto di trasformazione virtuosa dell'intera compagine urbana, rafforzandone sia l'identità propria che la capacità di attrazione verso l'esterno. E le nuove tecnologie in questo progetto possono assumere un ruolo determinante. Talk about recovery and valorisation of the historic centers can be as timely as ever at a time when, perhaps for the first time, are put into question some settlement and development models principally aimed to the expansion of urban areas. After fifty years since it been started talking about in an organic way of historical centers, in a period characterized by one of the most serious global economic crisis after the one of 1929, as the relationship between the city and its historical centers has changed? As the historical centers are seen by those who live there and those who do not live in them? Which then can be the potential role of new technologies for the protection and valorisation of historical centers? The new technologies can not only significantly change the quality whose inhabits and lives in the historic centers but also increase the competitiveness of the same, thus increasing their ability to attract human and financial resources and promoting the economic development and socio-cultural. However, how it combines the value of history with the changing needs of contemporary life? What are the potential applications of new technologies for the improvement of life in the ancient centers? The historical center constitutes a territorial field extremely delicate, with a specific urban identity and an high historical and testimonial value referable both to the urban texture, both to elements the building heritage of significant value, both to its inhabitants. But it can actually become an important resource in a virtuous transformation project of the whole urban structure, strengthening both the its own identity that the attractiveness to the outside. And the new technologies in this project can play a decisive role.
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Ortolani, Chiara. « Morfologia urbana, trasporti, energia : indicatori di impatto ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Résumé :
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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