Littérature scientifique sur le sujet « Riduzione SAU »

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Articles de revues sur le sujet "Riduzione SAU"

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Spina, Monica, Adalgisa Casu, Antonia Peppina Congias, Sabrina Sotgiu, Giuliana Atzeni, Maria Chiara Cadoni, Marinella Cotza et Maria Cristina Mereu. « La buttonhole technique e l'autopuntura. Esperienza del Centro Dialisi di San Gavino Mon.le ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 2 (25 juin 2014) : 130–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.879.

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Résumé :
Introduzione. L'incannulamento di un accesso vascolare per emodialisi rappresenta una procedura poco discussa in ambito scientifico. L'U.O. di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di San Gavino negli ultimi anni ha volutamente messo in atto una procedura di salvaguardia degli accessi vascolari, istruendo e formando tutto il personale che ci lavora e i pazienti che vi dializzano periodicamente. Per raggiungere l'obiettivo di salvaguardia della sopravvivenza degli accessi vascolari, nel 2009, è stata data particolare attenzione alla tecnica di venipuntura detta “buttonhole technique”, che Twardowsky suggeriva per quelle fistole artero-venose (FAV) difficili da pungere. Esperienza dell'U.O. di Nefrologia e Dialisi di San Gavino. Dalla nostra esperienza è risultato che 35 pazienti su 40 pensano che la metodica sia soddisfacente, così come 11 infermieri su 16 che la applicano. La riduzione del dolore all'ago infissione e del tempo di emostasi dopo la rimozione degli aghi fistola è riportata su 34 pazienti. Gli episodi infettivi da stafilococco epidermidis sono stati riportati in 6 pazienti (3 casi di sepsi e 3 casi di infezione localizzata al sito costante). Non sono stati riportati casi di dilatazione aneurismatica o stenosi e trombosi della fistola artero-venosa, nel gruppo di pazienti in metodica buttonhole. Sono stati formati per la metodica buttonhole 6 pazienti, i quali, attualmente, si autopungono e gestiscono autonomamente la propria seduta emodialitica. Conclusioni. Noi pensiamo che la metodica buttonhole abbia prolungato la sopravvivenza della fistola artero-venosa durante questi 4 anni di esperienza personale; abbiamo osservato che la procedura buttonhole deve essere approvata, accettata e strettamente seguita dall'intero staff del Centro Dialisi. Questa metodica ha permesso ai pazienti una gestione autonoma dell'autopuntura e del trattamento emodialitico. Nessuna complicanza infettiva è stata riportata in quest'ultimo gruppo. Questo risultato potrebbe essere correlato alla gestione della metodica da parte di un singolo operatore o, al massimo, di due operatori. Per tale motivo, crediamo che la metodica buttonhole sia particolarmente adatta ai pazienti che seguono un programma di dialisi domiciliare.
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Torelli, Giacomo, Dina D’Ayala, Michele Betti et Gianni Bartoli. « Analytical and numerical seismic assessment of heritage masonry towers ». Bulletin of Earthquake Engineering 18, no 3 (28 octobre 2019) : 969–1008. http://dx.doi.org/10.1007/s10518-019-00732-y.

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Résumé :
Abstract The new Italian building code, published in 2018 [MIT in NTC 2018: D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 17/01/2018. Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni (in Italian), 2018], explicitly refers to the Italian “Guidelines for the assessment and mitigation of the seismic risk of the cultural heritage” [PCM in DPCM 2011: Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni, G.U. n. 47 (in Italian), 2011] as a reliable source of guidance that can be employed for the vulnerability assessment of heritage buildings under seismic loads. According to these guidelines, three evaluation levels are introduced to analyse and assess the seismic capacity of historic masonry structures, namely: (1) simplified global static analyses; (2) kinematic analyses based on local collapse mechanisms, (3) detailed global analyses. Because of the complexity and the large variety of existing masonry typologies, which makes it particularly problematic to adopt a unique procedure for all existing structures, the guidelines provide different simplified analysis approaches for different structural configurations, e.g. churches, palaces, towers. Among the existing typologies of masonry structures there considered, this work aims to deepen validity, effectiveness and scope of application of the Italian guidelines with respect to heritage masonry towers. The three evaluation levels proposed by the guidelines are here compared by discussing the seismic risk assessment of a representative masonry tower: the Cugnanesi tower located in San Gimignano (Italy). The results show that global failure modes due to local stress concentrations cannot be identified if only simplified static and kinematic analyses are performed. Detailed global analyses are in fact generally needed for a reliable prediction of the seismic performance of such structures.
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Chagas, Jéssica Andréa Silva das, Talita de Oliveira Matos, Cláudio Alberto Gellis de Mattos Dias, Carla Viana Dendasck, Euzébio de Oliveira, Maria Helena Mendonça de Araújo et Amanda Alves Fecury. « Tentativi di suicidio a Macapá, Amapá, Amazônica, Brasile, nel 2018 ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 5 juin 2020, 17–35. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/tentativi-di-suicidio.

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Résumé :
Il suicidio è l’atto umano di porre fine alla propria vita. Gli atteggiamenti suicidi con l’intenzione di morire, ma senza portare alla morte, sono chiamati tentativi di suicidio, cioè sono atti intenzionali di autolesionismo senza che il risultato sia la morte. Questo studio ha analizzato, epidemiologicamente, le cure fornite dal Mobile Emergency Service – SAMU / AP relative ai tentativi di suicidio nel 2018 a Macapá / AP. È stata condotta una ricerca trasversale, descrittiva e quantitativa. I dati sono stati raccolti da 61 record di cure iniziali riferiti a eventi nel 2018, dal sistema di archiviazione di file SAMU / AP. Questo studio ha permesso di ampliare la conoscenza delle caratteristiche dei casi di tentativi di suicidio e suicidi consumati avvenuti a Macapá / AP, consentendo così al supporto di professionisti di lavorare su interventi con la popolazione alla ricerca della riduzione delle statistiche esistenti. È interessante notare che il problema della mancata o notifica di casi di tentato suicidio eseguiti in modo insufficiente è un aspetto importante per l’indebolimento delle informazioni epidemiologiche, delle azioni di assistenza in rete e per la realizzazione della territorializzazione e intersettoriale nella salute mentale. Azioni educative e politiche pubbliche che rafforzano al medico e alle squadre di pronto soccorso in generale l’importanza della corretta e completa registrazione delle informazioni.
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Rocha, Felipe Queiroz Dias, et Marcelo Arruda Piccione. « Come anziani che lavorano valutano la loro qualità di vita ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 24 novembre 2021, 112–31. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/psicologia-it/anziani-che-lavorano.

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Résumé :
La vecchiaia determina cambiamenti nell’anziano per: crisi esistenziale, disadattamento a nuove funzioni, riforma e riduzione dei contatti sociali. La maggior parte delle persone anziane che continuano a lavorare appartengono a classi sociali svantaggiate, ma ci sono persone anziane che mostrano insoddisfazione per la pensione e cercano di tornare al lavoro per sentirsi energizzate. In vista di questo scenario, il presente articolo è guidato dal grande apprezzamento della qualità della vita degli anziani. L’obiettivo era quello di esaminare come gli anziani che lavorano valutano la loro qualità di vita. Alla ricerca hanno partecipato trentasei anziani che stavano ancora lavorando, con un’età media di 71,5 e ± 5,4. I dati sono stati raccolti accidentalmente nella città di San Paolo. Per questo sono stati utilizzati 36 identici questionari WHOQOL e Termo de Consentimento Livre e Esclarecido (TCLE)[3]. Per scoprire se esiste una differenza statisticamente significativa, è stato applicato il test del chi quadrato non parametrico. Di conseguenza: l’80,55% afferma di essere Totalmente d’accordo con la premessa che Dio si preoccupa dei loro problemi; 63,88% Totalmente d’accordo sul fatto di avere una relazione significativa con Dio; Il 50% è Soddisfatto del proprio sonno e il Il 38,88% valuta il proprio bisogno di cure mediche quotidiane come Niente. Si nota che i lavoratori anziani sono per lo più soddisfatti della qualità degli aspetti osservati della loro vita.
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Foresti, Laura. « Le complicanze stomali prima e dopo l’introduzione dello stoma siting effettuato dall’infermiere : uno studio retrospettivo ». Dissertation Nursing 1, no 1 (29 juillet 2022). http://dx.doi.org/10.54103/dn/17946.

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Résumé :
PREMESSA: Il 3%-82% dei pazienti stomizzati va incontro a complicanze stomali, che determinano un aggravio assistenziale con allungamento della degenza e dei tempi di recupero dell’autonomia gestionale dello stoma. In letteratura emerge come la mancanza del disegno stomale preoperatorio risulti uno dei fattori che aumenta l’incidenza di complicanze stomali, insieme al carattere d’urgenza dell’intervento, all’altezza, al tipo di stoma e all’indice di massa corporea. SCOPO: Valutare il numero e le caratteristiche delle complicanze stomali, nel periodo precedente all’introduzione della procedura del disegno stomale preoperatorio eseguito dall’infermiere e confrontare tali numeri con quelli riguardanti le complicanze rilevate nel periodo successivo all’introduzione della procedura di stoma siting. METODI: Studio osservazionale retrospettivo monocentrico presso le U.U.O.O. di Chirurgia generale e Urologia nell’Ospedale San Paolo dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. Campione di convenienza composto da pazienti sottoposti a confezionamento di una stomia enterale e urinaria. RISULTATI: Sono stati reclutati 264 pazienti. Il 51,1% ha manifestato complicanze stomali; il 42,9% aveva effettuato lo stoma siting il 61,5% no. Le complicanze più frequenti sono state le alterazioni cutanee peristomali (29,9%); la differenza di numero tra i singoli tipi di complicanze nei due gruppi è clinicamente rilevante. CONCLUSIONI: Lo stoma siting è una procedura di competenza infermieristica che, se ben eseguita, porta alla riduzione delle complicanze stomali. È responsabilità dell’infermiere garantire a ciascun paziente sottoposto a confezionamento di stomia la corretta esecuzione del disegno stomale, ogni volta che le condizioni del quadro clinico lo consentono.
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Thèses sur le sujet "Riduzione SAU"

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Aquilano, Ilaria. « L'innovazione applicata alla logistica di reparto : il caso dell'ASL5 Spezzino, sperimentazione presso l'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
L'elaborato descrive la sperimentazione effettuata presso l'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana che propone l'innovazione nella logistica di reparto attraverso l'implementazione del magazzino di reparto informatizzato in tutto l'Ospedale, e per 100 posti letto, il software di prescrizione e somministrazione e l'installazione di armadi e carrelli informatizzati. L'obiettivo della sperimentazione è la riduzione del rischio clinico e un maggiore monitoraggio della spesa sanitaria. La tesi espone il progetto nel dettaglio e riporta i risultati ottenuti nel periodo di sperimentazione. I tre macro obiettivi raggiunti sono la scelta dei reparti oggetto di sperimentazione, la definizione di tre scenari di intervento a complessità crescente e il dimensionamento dei reparti informatizzati da installare in uno dei reparti.
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PAGNOTTA, GABRIELE. « Lo sviluppo rurale tra evoluzione delle forme di conduzione, antropizzazione e valorizzazione dei prodotti locali ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1001713.

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Résumé :
La tesi ha analizzato tre tematiche legate allo sviluppo rurale. La prima è relativa alla diffusione del contoterzismo. La seconda si riferisce all'indagine del fenomeno della perdita di superficie agricola. Infine, è stata utilizzata una metodologia innovativa per approfondire la conoscenza dell’attitudine dei consumatori verso un prodotto locale e tradizionale, come l'olio extra-vergine di oliva. La crescente diffusione del contoterzismo è un fenomeno strutturale dell'agricoltura italiana. Infatti, negli ultimi dieci anni, è aumentata la richiesta di lavorazioni in conto terzi ed oggi un terzo delle aziende agricole si rivolge ad imprese contoterziste per l'affidamento parziale o completo delle lavorazioni ordinarie. Pertanto, data la rilevanza del fenomeno, sono state svolte due analisi complementari: una macro che indaga sulla diffusione nazionale del contoterzismo ed una micro, che studia le caratteristiche delle aziende che utilizzano contoterzismo passivo o che svolgono lavorazioni agro-meccaniche attivamente. L’analisi dei dati evidenzia che il contoterzismo si è sviluppato in aree prevalentemente pianeggianti, omogenee, con superfici a seminativo ed è adottato principalmente da aziende il cui conduttore svolge un'altra occupazione, extra-agricola. In molti casi, il contoterzista stesso assume un ruolo fondamentale nella gestione aziendale: infatti una parte sempre più consistente della SAU nazionale è affidata in maniera completa ad imprese esterne. Di fatto, il contoterzismo contribuisce a mantenere l'attività primaria in molte aree della penisola. A tal proposito, è stato altresì studiato il fenomeno della perdita di superficie agricola. In Italia, negli ultimi quaranta anni, si è registrata una diminuzione di SAU di circa 5 milioni di ettari. Tale riduzione comporta delle conseguenze negative sul territorio, a causa della contrazione dell’offerta delle esternalità positive e dei servizi non di mercato prodotti dal settore primario (come la salvaguardia dell'equilibrio idrogeologico, la tutela della biodiversità o il mantenimento del paesaggio). Le principali cause di riduzione della superficie agricola sono due: da una parte l'abbandono dell'attività agricola, dall'altra l'aumento dell'antropizzazione. Riguardo la prima, dal 2000 al 2010 si è verificata una riduzione del 32,4% del numero di aziende agricole (anche se, mediamente, sono aumentate di dimensione). Per l'antropizzazione, invece, dal 1950 al 2000 la superficie artificiale è aumentata del 166%. La distinzione dei territori nei quali è prevalso come causa principale uno dei due fenomeni non è stata compiuta in letteratura in quanto non di facile stima. Pertanto, lo scopo dell’analisi è stato quello di distinguere i territori nei quali la perdita di SAU è riconducibile o ai processi di antropizzazione, oppure alla ristrutturazione del settore primario. La perdita di SAU per antropizzazione si è verificata maggiormente nelle aree costiere, nell'Italia centrale e nel Nord-Est, mentre l'abbandono dell'attività agricola è stato più intenso nelle aree montane dell’Italia Centrale. Il mantenimento delle attività agricole passa anche dalla valorizzazione delle sue produzioni. In particolare crescente attenzione negli ultimi anni è stata data al forte legame delle produzioni alimentari con il territorio. In questo ambito diventa cruciale conoscere gli aspetti e gli elementi che influenzano il processo decisionale del consumatore. Il caso studio ha riguardato l'analisi delle motivazioni di acquisto di un prodotto tradizionale ad alta familiarità, come l'olio extra-vergine di oliva tra i consumatori italiani, al fine di suggerire alle aziende alcune marketing recommendations per la commercializzazione di questa categoria di prodotti. La produzione di olio, infatti, riveste un ruolo rilevante per numerose zone ed aziende agricole della penisola: oltre il 50% delle aziende possiede oliveti i quali, nell'insieme, costituiscono circa il 7% della SAU nazionale. Di conseguenza, data l'importanza dell'olivicoltura a livello nazionale e in quanto l'olio è un alimento cardine della dieta mediterranea, sono state analizzate tramite il modello CUB le preferenze dei consumatori, in modo da comprendere quali migliori strategie le aziende possono adottare per ampliare le proprie quote di mercato. Più precisamente, è stato analizzato il ruolo ricoperto dalle caratteristiche del prodotto, dalle motivazioni personali dei consumatori e dall'influenza dei canali di comunicazione per le decisioni d'acquisto. I risultati indicano che per gli alimenti la cui familiarità è determinata dal reiterato consumo nel tempo all’interno delle comunità di riferimento, prevalgono le motivazioni di acquisto personali, come la ricerca di un particolare gusto, rispetto agli stimoli provenienti dall’esterno (come la pubblicità e le altre campagne di informazione). La tesi è composta da tre articoli, una introduzione generale e delle conclusioni.
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