Littérature scientifique sur le sujet « Riconoscimento visivo di oggetti »

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les listes thématiques d’articles de revues, de livres, de thèses, de rapports de conférences et d’autres sources académiques sur le sujet « Riconoscimento visivo di oggetti ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Articles de revues sur le sujet "Riconoscimento visivo di oggetti"

1

Vallortigara, Giorgio. « Volti, neuroni e mascherine ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 33 (septembre 2020) : 102–11. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-033011.

Texte intégral
Résumé :
L'uso forzoso delle mascherine conseguente alla pandemia da Covid-19 ha determinato una generalizzata esperienza visiva di occlusione parziale dei volti. L'evento viene usato qui come pretesto per discutere i meccanismi cerebrali che presiedono al completamento percettivo degli oggetti parzialmente occlusi, al riconoscimento dei volti e alle loro origini filogenetiche e ontogenetiche.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Ferreri, Silvia. « Il metal detector : alleato o avversario della ricerca storica ? Inghilterra e Italia a confronto nel diritto ». Milan Law Review 2, no 2 (22 février 2022) : 1–36. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/17390.

Texte intégral
Résumé :
Il confronto, provocato da circostanze contingenti, tra Regno Unito e Italia, mette in evidenza un maggiore linearità e accessibilità delle norme che regolano l’invenzione di oggetti storici o archeologici nella normazione di Westminster. Non si deve sottovalutare l’importanza di prescrizioni facilmente reperibili e chiare: impedire totalmente la ricerca di testimonianze del passato è irrealistico, conviene fissare in maniera realistica le condizioni in cui questo può avvenire, incentivando chi faccia un ritrovamento a renderlo pubblico, sapendo di poter contare su un compenso e su un riconoscimento. La normativa italiana è in continua revisione, le politiche che ispirano la tutela dei beni culturali subiscono aggiornamenti e abbondano in misura e in dettagli. Orientarsi non è facile, le sanzioni per le infrazioni sono difficili da applicare, il commercio illegale finisce per essere redditizio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Vallar, Giuseppe. « La neuropsicologia italiana contemporanea e il contributo del gruppo di Milano ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mai 2021) : 79–102. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11602.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo si apre con una definizione di "neuropsicologia" e riassume le fasi iniziali dello sviluppo della neuropsicologia italiana contemporanea, con particolare riferimento all'approccio metodologico e alle prime attività del "Gruppo di Milano", formatosi, nei primi anni '60 del ‘900, attorno al neurologo Ennio DeRenzi, nella Clinica delle Malattie Nervose e Mentali dell'Università di Milano.La nascita di questo Gruppo, con lo sviluppo sistematico di ricerche su vari ed importanti temi (l'afasia e la sua riabilitazione, i deficit del riconoscimento degli oggetti, dell'intelligenza e del pensiero astratto, l'aprassia, la negligenza spaziale unilaterale) diede alla neuropsicologia italiana una visibilità internazionale mai raggiunta in precedenza. Prima dello sviluppo del Gruppo di Milano, in Italia gli studi neuropsicologici, per lo più di singoli pazienti con deficit appariscenti, pur presenti e con risultati talora di rilievo, erano rimasti episodi isolati, nel solco dei contributi maggiori degli autori Francesi, Tedeschi e dell'Impero Austro-Ungarico e Britannici, senza uno sviluppo organico di programmi di ricerca da parte di gruppi organizzati. Infine, sono ricordati i rapporti di Marcello Cesa-Bianchi con componenti il Gruppo di Milano e con l'autore di questo articolo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Vella, Nicholas C., et Oliver Gilkes. « The lure of the antique : nationalism, politics and archaeology in British Malta (1880–1964) ». Papers of the British School at Rome 69 (novembre 2001) : 353–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200001860.

Texte intégral
Résumé :
IL RICHIAMO DELL'ANTICO: NAZIONALISMO, POLITICA E ARCHEOLOGIA NELLA MALTA BRITANNICA (1880–1964)Negli anni recenti si è sviluppato un notevole interesse per gli aspetti socio-politici della pratica archeologica. Nel ripercorrere lo sviluppo della tradizione archeologica di Malta, questo studio si propone di scoprire se gruppi sociali o politici si appropriarono di oggetti antichi e di siti archeologici per rivendicare una propria distinta identita. L'articolo si concentra sul periodo che seguì all'annuncio, nel 1880, di una serie di riforme che regolavano gli affari pubblici, che rese il dominio coloniale britannico in Malta ancora più invadente ed autoritario. La comprensione dell'antico che può definirsi propriamente ‘archeologica’ nacque in questo periodo e maturò dall'esigenza di conservare le vestigia della storia del paese attraverso l'emanazione di leggi e il fervore patriottico e nazionalista. L'attività archeologica di personaggi quali A.A. Caruana, Albert Mayr, Themistocles Zammit, Thomas Ashby e Luigi M. Ugolini, viene qui analizzata in questo contesto. Gli autori sostengono che, contro lo sfondo di una lenta comprensione delle fasi più antiche della razza umana e del riconoscimento del passato preistorico di Malta, sorse la necessità tra i politici di una delle colonie della ‘Corona’ di appropriarsi del passato come di un precedente per il presente ed il futuro.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Benedetti, Ginevra. « Quando gli attributi travalicano il signum. Riflessioni sull’identità visuale degli dèi a Roma = When attributes go beyond the signum. Remarks on the visual identity of the gods in Rome ». ARYS. Antigüedad : Religiones y Sociedades, no 17 (20 novembre 2019) : 105. http://dx.doi.org/10.20318/arys.2019.4601.

Texte intégral
Résumé :
Riassunto: In questo lavoro ci si propone di analizzare, attraverso le pagine degli autori latini, la costruzione semiotica sottostante la rappresentazione visuale degli dèi nella cultura romana; ognuno di loro possedeva infatti qualche attributo o combinazione di attributi in grado di identificarli con maggiore o minore certezza, ciò che gli autori antichi definivano insignia, dei “segni speciali” che guidavano l’interpretazione / identificazione di un signum. In particolare, saranno presi in esame alcuni oggetti concreti impiegati dalla cultura romana per costruire immagini divine nella loro funzione di attributi dotati di una specifica identità semiotica. A Roma vi erano altresì casi specifici in cui il potere dell’insigne risultava traboccante; la marca di riconoscibilità, in questi casi, era identificata con la totalità dell’immagine, così come l’immagine totale era ridotta e identificata con l’estensione della marca di riconoscimento: l’insigne, in questo caso, costituiva l’immagine. Questo ci porterà dunque a discutere i metodi di costruzione, adattamento, prestito e scarto delle immagini divine tra i politeismi antichi, delineando altresì prospettive comparative e analitiche.Abstract: In this work we aim to analyze, through the pages of the Latin authors, the semiotic construction underneath the visual representation of the gods in the Roman culture; each of them possessed some attribute or combination of attributes capable of identifying them with more or less certainty, what the ancient authors called insignia, the “special signs” that guided the interpretation / identification of a signum. In particular, some concrete objects will be examined, used by the Roman culture to construct divine images in their function of attributes endowed with a specific identity. In Rome there were also specific cases in which the power of the insigne was overflowing. The mark of recognizability, in these cases, was identified with the totality of the image, just as the image was reduced to the extension of the mark of recognition: the insigne, in that case, was the image. This will lead us to question the methods of construction, adaptation, borrowing and exclusion of divine images among ancient polytheisms, outlining comparative and analytical perspectives.Parole chiave: Appropriazione, identità, immagini divine, insignia, signa panthea, statua.Key words: Appropriation, divine images, identity, insignia, signa panthea, statue.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Cantelmi, Tonino, et Emiliano Lambiase. « Tecnoliquidità ; : nuovi scenari (evolutivi?) per la salute mentale ». MODELLI DELLA MENTE, no 1 (juillet 2017). http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2017oa4939.

Texte intégral
Résumé :
In questo lavoro, gli autori hanno voluto analizzare la novità e gli aspetti fondamentali positivi e negativi, di quella che è stata chiamata "Rivoluzione digitale" e della società tecnoliquida, mettendo in luce come queste esaltano e plasmano alcune caratteristiche dell'uomo liquido: il narcisismo, la velocità, l'ambiguità la ricerca di emozioni e il bisogno di infinite relazioni "light". Gli autori si sono concentrati sull'impatto che la Rete detiene sulle cognitive functions, in particolar modo su attenzione, memoria e apprendimento. Rispetto all'apprendimento, studi longitudinali hanno messo in luce come l'utilizzo del computer a scuola determini un calo dei risultati sia nella scrittura che nella lettura non dando la possibilità all'alunno di stimolare tracce mnemotecniche motorie che si attivano nella percezione della lettura e che ne facilitano il riconoscimento visivo. Inoltre vengono brevemente descritte le manifestazioni patologiche conseguenti all'eccessivo utilizzo della tecnologia digitale: ansia, depressione, fobie sociali, insonnia ed altre.Parole chiave: rivoluzione digitale, cognitive functions, psicopatologia
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Thèses sur le sujet "Riconoscimento visivo di oggetti"

1

Ricci, Nicholas. « Sistema per il rilevamento di movimento e riconoscimento di oggetti ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23874/.

Texte intégral
Résumé :
Il tema principale della tesi è la Visione Artificiale e lo sviluppo dei seguenti temi: il rilevamento del movimento e il riconoscimento di oggetti. L'obiettivo è stato quello di realizzare un progetto in grado di analizzare immagini e video, di collegarsi a un sistema già esistente di videosorveglianza e di inviare notifiche all'utente.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Piemontese, Cristiano. « Progettazione e implementazione di una applicazione didattica interattiva per il riconoscimento di oggetti basata sull'algoritmo SIFT ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10883/.

Texte intégral
Résumé :
Nell'elaborato viene introdotto l'ambito della Computer Vision e come l'algoritmo SIFT si inserisce nel suo panorama. Viene inoltre descritto SIFT stesso, le varie fasi di cui si compone e un'applicazione al problema dell'object recognition. Infine viene presentata un'implementazione di SIFT in linguaggio Python creata per ottenere un'applicazione didattica interattiva e vengono mostrati esempi di questa applicazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Crucianelli, Lorenzo. « Sviluppo di un pacchetto matlab/ros per il riconoscimento di oggetti in configurazione piana per applicazioni robotiche ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Trouver le texte intégral
Résumé :
Questa tesi di Laurea Magistrale illustra i risultati ottenuti durante il lavoro svolto presso il laboratorio del GRAB (Group of Robotics Automation and Articular Biomechanics) all'interno del Dipartimento di Ingegneria Industriale. L'obbiettivo del progetto è stato sviluppare un'operazione di pick&place utilizzando un manipolatore seriale collaborativo e un sensore di acquisizione di immagini per la localizzazione dell'oggetto. Di solito applicazioni di questo tipo richiedono sensori dal costo oneroso, dovuto sia all'alta qualità delle immagini sia all'algoritmo di processamento tipicamente incluso nel pacchetto. Al contrario, in questo caso si è scelto un sensore molto economico pensato per la videosorveglianza con lo scopo di dimostrare che con un'accurata calibrazione e implementando un algoritmo di localizzazione ad hoc si può svolgere lo stesso compito con buona accuratezza. Oltre al risparmio di denaro, l'approccio perseguito ha il vantaggio di permettere all'utente di cambiare telecamera con modestissime modifiche al codice. Questa tesi presenta il lavoro nell'ordine in cui è stato svolto: prima si introducono i robot industriali (in particolare quelli seriali) e il modello matematico della videocamera; successivamente si illustrano l'algoritmo per la calibrazione della camera e quello per la localizzazione dell'oggetto; poi si dedica un capitolo all'organizzazione dei pacchetti di codice in una rete ROS (Robot Operating System) costituita da tre nodi indipendenti, ma usati congiuntamente per lo scopo del progetto: uno si occupa dell'acquisizione video, uno del processamento delle immagini e uno della comunicazione PC-Robot. In ultimo si spiega la routine del robot per il pick&place. Per ogni passaggio si indicherà il relativo codice, riportato interamente in appendice.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

ALTIERI, ALEX. « Yacht experience, ricerca e sviluppo di soluzioni basate su intelligenza artificiale per il comfort e la sicurezza in alto mare ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/287605.

Texte intégral
Résumé :
La tesi descrive i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie basate su tecniche di intelligenza artificiale, capaci di raggiungere un’interazione empatica e una connessione emotiva tra l’uomo e “le macchine” così da migliorare il comfort e la sicurezza a bordo di uno yacht. Tale interazione è ottenuta grazie al riconoscimento di emozioni e comportamenti e alla successiva attivazione di tutti quegli apparati multimediali presenti nell’ambiente a bordo, che si adattano al mood del soggetto all’interno della stanza. Il sistema prototipale sviluppato durante i tre anni di dottorato è oggi in grado di gestire i contenuti multimediali (ad es. brani musicali, video riprodotti nei LED screen) e scenari di luce, basati sull'emozione dell'utente, riconosciute dalle espressioni facciali riprese da una qualsiasi fotocamera installata all’interno dello spazio. Per poter rendere l’interazione adattativa, il sistema sviluppato implementa algoritmi di Deep Learning per riconoscere l’identità degli utenti a bordo (riconoscimento facciale), il grado di attenzione del comandante (Gaze Detection e Drowsiness) e gli oggetti con cui egli interagisce (telefono, auricolari, ecc.). Tali informazioni vengono processate all’interno del sistema per identificare eventuali situazioni di rischio per la sicurezza delle persone presenti a bordo e per controllare l’intero ambiente. L’applicazione di queste tecnologie, in questo settore sempre aperto all’introduzione delle ultime innovazioni a bordo, apre a diverse sfide di ricerca.
The thesis describes the results of the research and development of new technologies based on artificial intelligence techniques, able to achieve an empathic interaction and an emotional connection between man and "the machines" in order to improve comfort and safety on board of yachts. This interaction is achieved through the recognition of emotions and behaviors and the following activation of all those multimedia devices available in the environment on board, which are adapted to the mood of the subject inside the room. The prototype system developed during the three years of PhD is now able to manage multimedia content (e.g. music tracks, videos played on LED screens) and light scenarios, based on the user's emotion, recognized by facial expressions taken from any camera installed inside the space. In order to make the interaction adaptive, the developed system implements Deep Learning algorithms to recognize the identity of the users on board (Facial Recognition), the degree of attention of the commander (Gaze Detection and Drowsiness) and the objects with which he interacts (phone, earphones, etc.). This information is processed within the system to identify any situations of risk to the safety of people on board and to monitor the entire environment. The application of these technologies, in this domain that is always open to the introduction of the latest innovations on board, opens up several research challenges.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Venezia, Luciano. « Localizzazione e riconoscimento di oggetti mediante descrittori locali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4999/.

Texte intégral
Résumé :
La tesi presenta un lavoro svolto nell'ambito dell'object recognition, in particolare riguardante l'analisi dei descrittori locali SIFT e BRIEF. Dopo aver implementato BRIEF, sono stati realizzati numerosi test al fine di presentare un esauriente confronto prestazionale tra i due descrittori. Infine, è stato realizzato un applicativo per la localizzazione e il riconoscimento di oggetti su ripiani.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Antonacci, Antonello. « Sviluppo e analisi di un algoritmo parallelo di riconoscimento di oggetti in immagini ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10508/.

Texte intégral
Résumé :
Implementazione sequenziale e parallela dell'algoritmo Evolution Constructed feature per il riconoscimento di oggetti in immagini. Analisi dei risultati ottenuti dall'algoritmo tramite la precision e la recall. Confronto dei tempi di esecuzione delle due versioni dell'algoritmo al fine di valutare gli effettivi guadagni ottenuti tramite la parallelizzazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Annovi, Andrea. « Classificazione di oggetti in immagini attraverso il modello Bag of Visual Words ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6855/.

Texte intégral
Résumé :
Generic object recognition is an important function of the human visual system and everybody finds it highly useful in their everyday life. For an artificial vision system it is a really hard, complex and challenging task because instances of the same object category can generate very different images, depending of different variables such as illumination conditions, the pose of an object, the viewpoint of the camera, partial occlusions, and unrelated background clutter. The purpose of this thesis is to develop a system that is able to classify objects in 2D images based on the context, and identify to which category the object belongs to. Given an image, the system can classify it and decide the correct categorie of the object. Furthermore the objective of this thesis is also to test the performance and the precision of different supervised Machine Learning algorithms in this specific task of object image categorization. Through different experiments the implemented application reveals good categorization performances despite the difficulty of the problem. However this project is open to future improvement; it is possible to implement new algorithms that has not been invented yet or using other techniques to extract features to make the system more reliable. This application can be installed inside an embedded system and after trained (performed outside the system), so it can become able to classify objects in a real-time. The information given from a 3D stereocamera, developed inside the department of Computer Engineering of the University of Bologna, can be used to improve the accuracy of the classification task. The idea is to segment a single object in a scene using the depth given from a stereocamera and in this way make the classification more accurate.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Di, Biase Tonya. « Riconoscimento della forma e posa di un oggetto 3D tramite algoritmi di Structure from Motion per applicazioni robotiche ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Trouver le texte intégral
Résumé :
Il lavoro esposto nel seguente elaborato di tesi tratta della ricostruzione tridimensionale di un oggetto, nella sua forma e posa, partendo da immagini 2D che lo ritraggono da diverse prospettive. La ricostruzione ha come fine l'operazione di pick and place dell'oggetto analizzato, utilizzando un robot seriale. Le immagini sono acquisite utilizzando una videocamera IP collegata al PC tramite connessione IP/TCP. La videocamera è movimentata dal robot collaborativo UR5 dell'Universal Robots; la camera è infatti rigidamente collegata al suo end-effector tramite un apposito supporto progettato e realizzato in laboratorio con stampa 3D. Per ricostruire la forma dell'oggetto si utilizzano algoritmi di visione artificiale che rientrano nella categoria di Structure from Motion (SfM). Vengono applicati due differenti approcci appartenenti all'SfM, in seguito confrontati. La posa dell'oggetto nello spazio è ottenuta utilizzando le pose assunte dalla videocamera durante l'acquisizione, espresse rispetto al riferimento della base del robot, e la posizione della camera nel sistema di riferimento dell'end-effector. Quest'ultima si ottiene effettuando la calibrazione eye-on-hand e rimane invariata durante il movimento del robot per via del collegamento rigido presente. Per valutare la bontà dei risultati ottenuti, è stato necessario definire una nuova metrica di valutazione adatta alle nuvole di punti tridimensionali ottenute. Dalle ricerche effettuate in letteratura, sono stati trovati infatti solo metodi idonei a ricostruzioni bidimensionali. La metrica sviluppata ha permesso di identificare la migliore tra le metodologie analizzate. L'algoritmo scelto è stato poi applicato in laboratorio per eseguire l'operazione di pick and place dell'oggetto. In funzione dell'oggetto da ricostruire e afferrare sono state realizzate in stampa 3D due griffe idonee al compito, montate sul gripper del robot.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Maragno, Alessandro. « Programmazione di Convolutional Neural Networks orientata all'accelerazione su FPGA ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12476/.

Texte intégral
Résumé :
Attualmente la Computer Vision, disciplina che consente di estrarre informazioni a partire da immagini digitali, è uno dei settori informatici più in fermento. Grazie alle recenti conquiste e progressi, tale settore ha raggiunto uno stato di maturità tale da poter essere applicato in svariati ambiti, a partire da quello industriale, fino ad arrivare ad applicazioni più vicine alla vita quotidiana. In particolare, si è raggiunto uno stato dell'arte sempre più solido nel campo del riconoscimento di oggetti (object detection) grazie allo sviluppo delle Convolutional Neural Networks (CNN): sistemi che si basano su un modello matematico, che viene gradualmente raffinato in base all'esperienza stessa del sistema nell'esecuzione di questo task, acquisita mediante tecniche di machine learning. Grazie a ciò, le CNN sono in grado di riconoscere e classificare il contenuto di immagini, dando loro una semantica. Tali sistemi però richiedono una grande capacità computazionale ed un'ingente quantità di memoria, pertanto la loro esecuzione avviene maggiormente su architetture potenti, come le GPU. Nonostante ciò, una delle sfide attualmente più importanti riguarda la classificazione in tempo reale di immagini eseguendo le reti neurali convolutive anche su architetture con disponibilità energetica e capacità computazionali ridotte, quali sono i sistemi embedded. Quindi, nel seguente trattato si propone un'implementazione di CNN riconfigurabile realizzata in linguaggio C. Ciò è risultato in un sistema semplice e modulare che con diverse ottimizzazioni ad-hoc può essere considerato un buon candidato per il porting su architetture embedded riconfigurabili FPGA.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

VANNUCCI, MANILA. « Meccanismi neurali del riconoscimento visivo di oggetti : il ruolo dell'ippocampo nella identificazione visiva di oggetti ». Doctoral thesis, 2003. http://hdl.handle.net/2158/676156.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro di ricerca si propone di approfondire l'indagine sulle basi neurali del riconoscimento visivo di oggetti, esaminando in particolare il ruolo delle strutture del lobo mediale temporale (ippocampo, corteccia rinale e paraippocampale) nel processing visivo e semantico. Il lavoro di ricerca, articolato in tre esperimenti, è stato condotto su pazienti con epilessia farmaco-resistente al lobo mediale temporale, utilizzando come tecnica di indagine, la registrazione dei potenziali evocati intracranici (con elettrodi di profondità inseriti nel lobo mediale temporale). I risultati ottenuti hanno dimostrato una dissociazione funzionale fra ippocampo e corteccia rinale, con uno specifico contributo dell'ippocampo al processing semantico
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie