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Littérature scientifique sur le sujet « Ricerca psicoterapia »
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Articles de revues sur le sujet "Ricerca psicoterapia"
Gullo, Salvatore, Emanuela Coppola et Girolamo Lo Verso. « La valutazione delle psicoterapie : un'introduzione ». GRUPPI, no 1 (octobre 2010) : 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001002.
Texte intégralAlfani, Fabrizio. « La ricerca empirica in psicoanalisi e psicoterapia analitica. Paradossi e provocazioni ». STUDI JUNGHIANI, no 49 (mai 2019) : 38–55. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2019oa7907.
Texte intégralLotta, Francesco, Jay Tropianskaia et Sabrina Deutsch Salamon. « Gli eredi del Lago Cowichan : una storia sulla nascita della ricerca in psicoterapia della Gestalt in Canada. Estratti dell'intervista a Les Greenberg ». QUADERNI DI GESTALT, no 2 (novembre 2021) : 87–98. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-002007.
Texte intégralMigone, Paolo. « Intervento : Psicoterapia e ricerca "scientifica" ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2009) : 77–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2009-001005.
Texte intégralMigone, Paolo. « Alcune riflessioni sul problema della ricerca "scientifica" in psicoterapia ». GRUPPI, no 2 (juillet 2012) : 19–48. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-002003.
Texte intégralFrank, Ellen, et Danielle Novick. « Progress in the psychotherapy of mood disorders : studies from the Western Psychiatric Institute and Clinic ». Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no 4 (décembre 2001) : 245–52. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005418.
Texte intégralMerini, Alberto. « Il promemoria dell'inconscio. Videotape e psicoterapia ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (mars 2011) : 89–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-001005.
Texte intégralMigone, Paolo. « Problemi di psicoterapia. Alla ricerca del "vero meccanismo d'azione" della psicoterapia ». RUOLO TERAPEUTICO (IL), no 123 (mai 2013) : 42–56. http://dx.doi.org/10.3280/rt2013-123007.
Texte intégralMigone, Paolo. « Problemi di psicoterapia. Alla ricerca del "vero meccanismo d'azione" della psicoterapia ». RUOLO TERAPEUTICO (IL), no 125 (février 2014) : 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/rt2014-125007.
Texte intégralMigone, Paolo. « Problemi di psicoterapia. Alla ricerca del "vero meccanismo d'azione" della psicoterapia ». RUOLO TERAPEUTICO (IL), no 128 (janvier 2015) : 43–50. http://dx.doi.org/10.3280/rt2015-128005.
Texte intégralThèses sur le sujet "Ricerca psicoterapia"
Benelli, Enrico. « Psicoterapia e neuroscienze : correlati neurali del Modello del Ciclo Terapeutico ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422724.
Texte intégralIl presente lavoro illustra i concetti fondamentali dell’integrazione tra la psicoterapia e le neuroscienze ed i risultati di quattro studi empirici inerenti la ricerca in psicoterapia. Nella prima parte è descritta l’evoluzione della ricerca in psicoterapia, la spinta alla proliferazione dei modelli di psicoterapia, la necessità di integrazione tra i diversi modelli di terapia e tra loro e le neuroscienze, ed una riflessione epistemologica sui modelli di integrazione tra differenti ambiti di ricerca. Successivamente è descritta la tecnica impiegata nel IV studio, ossia la risonanza magnetica funzionale (fMRI), alcune sue criticità, ed una breve rassegna delle prime evidenze ottenute attraverso la fMRI sui correlati neurali della psicopatologia e degli effetti della psicoterapia. Nella seconda parte sono descritte le due teorie a cui fanno riferimento gli studi: la Teoria dei Codici Multipli (MCT) e la Teoria delle Menti Risonanti (RMT). Sono inoltre illustrate le diverse concettualizzazioni della psicopatologia e della psicoterapia postulate dalle due teorie, ed i contributi introdotti dalle presenti ricerche. Lo studio I mostra l’importanza di indagare insieme sia la dimensione intrapsichica sia quella interpersonale del processo psicoterapeutico, ed individua una correlazione tra gli interventi positivi del terapeuta e la misura dell’attività referenziale (RA) che coglie la dimensione emotiva-sensoriale del linguaggio, espressione dei processi simbolici non verbali (sottoscala CONIM). Clinicamente, questo dato suggerisce una connessione tra il clima relazionale instaurato tra paziente e terapeuta e l’accesso a ricordi ed emozioni. Lo studio II è la prima applicazione della RA ad una psicoterapia psicodinamica breve (condotta secondo il modello di intervento di Fosha e Davanloo), caratterizzata da una fitta interazione verbale tra paziente e terapeuta. La valutazione multi strumentale della terapia ha mostrato che gli indici della RA sono convergenti con gli indici di altri strumenti di valutazione dell’esito e del processo. Lo studio II inoltre affronta il problema presente in letteratura inerente la difficoltà con cui la RA discrimina tra la prima e l’ultima fase del ciclo referenziale, ossia la fase di attivazione e quella di riflessione/riorganizzazione, in quanto entrambe sono caratterizzate da bassi livelli di RA rispetto alla fase centrale, detta di simbolizzazione. I risultati hanno evidenziato che la fase di attivazione si associa a valori relativamente elevati di CONIM, mentre la fase di riflessione si associa a valori relativamente elevati di CLASP (che coglie la dimensione logica e formale del linguaggio, espressione dei processi simbolici verbali), suggerendo che il valore assoluto e l’ampiezza della dissociazione tra i due indici CONIM e CLASP, oltre al basso valore di RA, possono fornire indicazioni sulla fase del ciclo referenziale che il paziente sta attraversando. Clinicamente, questi dati suggeriscono che gli psicoterapeuti implicitamente o esplicitamente sviluppano una sensibilità a cogliere le dimensioni più emotive (CONIM) e più cognitive (CLASP) del linguaggio, e utilizzino questa informazione sia per valutare in quale fase del ciclo referenziale si trovi il paziente, sia il livello di dissociazione tra le componenti simboliche e subsimboliche degli schemi emotivi. Lo studio III è una estensione ad un campione di diciotto sedute dello studio I ed individua una forte correlazione tra gli interventi positivi, neutri e negativi del terapeuta e la scala della RA che coglie la dimensione delle immagini mentali (detta Immaginazione), suggerendo una connessione tra la qualità della relazione tra terapeuta e paziente e l’accesso sia alle componenti simboliche non verbali degli schemi emotivi sia alle immagini prototipiche che organizzano l’esperienza di se in relazione agli altri. Clinicamente questo dato suggerisce che il processo referenziale, che consente la connessione tra le componenti simboliche e non simboliche degli schemi dell’emozione, agisce attraverso il recupero (correlato alla relazione) di immagini mentali e prototipiche dalle proprie memorie, e la loro successiva selezione e rielaborazione. Questo risultato in particolare ha suscitato la curiosità di considerare non solo i concetti psicologici indagati nelle trascrizioni (ad esempio, le fluttuazioni della scala Immaginazione) ma anche gli ipotetici processi neurali sottostanti (ad esempio, i meccanismi neurali coinvolti nel recupero, nella selezione e nella riorganizzazione delle immagini mentali e prototipiche). Lo studio IV, ispirato da tale curiosità, indaga mediante la fMRI i correlati neurali delle quattro fasi del Modello del Ciclo Terapeutico (TCM), derivato dalla RMT per validarne empiricamente gli assunti attraverso l’analisi delle due dimensioni “Tono Emotivo” (ET) ed “Astrazione” (AB) nei trascritti delle terapie. Le quattro fasi del TCM sono relaxing (basso ET, bassa AB ), experiencing (alto ET, bassa AB), reflecting (basso ET, alta AB) e connecting (alto ET, alta AB); la presenza di quest’ultima fase è nota in letteratura per essere associata all’esito positivo del trattamento in numerosi modelli di psicoterapia. Il IV studio individua le aree cerebrali modulate positivamente dalle due dimensioni ET ed AB e dalla loro interazione, ed evidenzia che l’interazione, rappresentativa della fase connecting, è correlata ad una maggior attivazione delle aree associate al meccanismo che seleziona tra memorie recuperate ed in competizione tra loro. Clinicamente, un possibile correlato potrebbe essere che interventi del terapeuta che stimolano contemporaneamente aspetti emotivi ed astratti possono facilitare il recupero e la selezione di memorie che successivamente possono essere rielaborate e ricodificate. Inoltre, lo studio ha inaspettatamente evidenziato che le differenze individuali nell’uso di vocaboli emotivi, rilevate durante la narrazione di storie da parte dei soggetti, sono fortemente correlate alla modulazione delle deattivazioni nelle aree preposte al controllo delle emozioni durante l’esposizione dei soggetti a narrative con contenuto emotivo. Questo dato suggerisce che le persone che usano meno il linguaggio emotivo sono anche quelle che non deattivano le aree del controllo emotivo quando sono esposte a narrative con contenuto emotivo. Un possibile e sorprendente risvolto clinico di questo risultato potrebbe essere che sono stati individuati i possibili correlati neurali di alcuni processi di estremo interesse clinico, variamenti nominati nella tradizione cognitiva (processi di regolazione emotiva, quali la soppressione o l’evitamento) e nella tradizione psicodinamica (meccanismi di difesa, quali l’isolamento o la repressione). In conclusione, l’approccio alla ricerca in psicoterapia che considera contemporaneamente i processi psicologici descritti da diversi modelli di psicoterapia ed i relativi processi neurali sembra favorire una maggiore comprensione delle interazioni cliniche anche in termini di dinamiche neurali, stimolando una riconcettualizzazione dei concetti indagati che favorisce l’integrazione tra modelli. Definiamo questo approccio psiconeurodinamica.
RODER, EMANUELA. « The complexity of therapeutic action in DBT : preliminary studies on process and outcome ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241311.
Texte intégralDialectical Behavior Therapy (DBT; Linehan, 1993, 2014) is a structured, complex and comprehensive cognitive-behavioral treatment program for patients with Borderline Personality Disorder (BPD) and severe dysfunctional behaviors (repeated suicidal attempts, self-harm behaviors, relational instability, other impulsive behaviors). Up to now, DBT proved its effectiveness in several studies: suicide attempts and dysfunctional behaviors decreased, while emotional regulation and general functioning improved. The present research aimed at assessing the effectiveness of DBT and its mechanisms of action, evaluating both outcome and process dimensions. The first part of the thesis is dedicated to the presentation of the DBT model, examining its theoretical foundations, the agreements underlying the treatment, the modalities of therapeutic program, and the strategies of intervention. The second part of the thesis is an evaluation of the effectiveness of DBT, examining the course over time of the target variables. The study is longitudinal, single-blind, with a two-arm parallel design, conducted following the international guidelines for the outcome studies on intention-to-treat samples. DBT was compared with another treatment program comparable by patient type, objectives, and complexity of interventions. The sample was comprised by 95 outpatients, assigned to groups with the minimisation procedure and assessed every three months. Since the individual variability was expected to be consistent, Hierarchical Linear Models with random effects were used. Results showed that suicidality, self-harm, emotional and behavioral dysregulation decreased in both groups after one year; unconditional growth models indicated that subjects differed in the elevation and in the rate of change. Moreover, results on the completers’ subsample suggested that the group setting and the intensity of treatment could represent specific therapeutic mechanisms. The third part of the thesis is composed by process studies with a single-case design, in the strand of the process-outcome research: the empirical evaluation of two therapeutic couples, one with a favorable outcome and one with a partial outcome, was conducted. The patients were two young women with a diagnosis of Borderline Personality Disorder, different for personality profile and dysfunctional behaviors at the beginning of treatment; they followed a DBT standard program with the same therapist, a male experienced clinician. Sessions over the first year of treatment were examined (N1 = 38; N2 = 37). The technical and the relational dimensions of the therapeutic process were assessed and examined through a macroanalytic and microanalytic perspective. Results showed that some aspects are present in both couples: namely, the adherence to the treatment model and the attitude of the therapist oriented towards collaboration. On the other hand, specificities relating to each therapeutic couple emerged. In the treatment of the patient with positive outcomes, there was a globally positive relational climate; furthermore, therapist and patient can deal even with episodes of misunderstanding. Instead, in the treatment of the patient with partial outcomes, therapist and patient struggled to find an attunement and to work in synergy, remaining trapped in problematic relational patterns and without fully achieving the therapeutic objectives previously agreed. Taken together, results confirmed the effectiveness and the complexity of DBT. More specifically, they shed light on overlaps and differences between DBT and other theoretical models, in particular interventions promoting reflective functioning. Furthermore, the importance of a collaborative relationship between therapist and patient was confirmed. Overall, results suggested that mechanisms of action in DBT can be understood only in light of the dynamics of the therapeutic process in which they occur.
ESPOSITO, LUCIA ISABELLA. « La psicoterapia di coppia e la sua valutazione. Prove di efficacia e di efficienza ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/485.
Texte intégralThe present dissertation refers to the theoretical background known in the literature as Empirically Supported Therapy Relationships, a research tradition focused on the relationship and its nature, beyond the outcome and process research opposition. The three studies included in this work focused on different portions of treatment: respectively the initial intake session, the first two sessions, and the overall treatment. In the first study different outcomes were compared in order to examine if the effects of interpretations were connected to specific factors of psychotherapeutic process. The second study aimed to assess clinical cases of premature termination, differentiated on the basis of the contract attainment: the purpose was to depict specificities due to the different phase of dropping out. Finally, the third study was a single-case research examining alliance ruptures within an entire clinical process of forty sessions.
ESPOSITO, LUCIA ISABELLA. « La psicoterapia di coppia e la sua valutazione. Prove di efficacia e di efficienza ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/485.
Texte intégralThe present dissertation refers to the theoretical background known in the literature as Empirically Supported Therapy Relationships, a research tradition focused on the relationship and its nature, beyond the outcome and process research opposition. The three studies included in this work focused on different portions of treatment: respectively the initial intake session, the first two sessions, and the overall treatment. In the first study different outcomes were compared in order to examine if the effects of interpretations were connected to specific factors of psychotherapeutic process. The second study aimed to assess clinical cases of premature termination, differentiated on the basis of the contract attainment: the purpose was to depict specificities due to the different phase of dropping out. Finally, the third study was a single-case research examining alliance ruptures within an entire clinical process of forty sessions.
CACCAMO, FLORIANA. « Il processo in psicoterapia di gruppo : costruzione e validazione di una scala per la misurazione dei fattori terapeutici ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11577/2837969.
Texte intégralGENTILE, DANIELA. « I processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta. Un’indagine empirica ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1233137.
Texte intégralLivres sur le sujet "Ricerca psicoterapia"
Renata, Renata e. Il ponte delle rose : L'oscuro oggetto della psicoterapia come ricerca dell'identità. Trieste : Svevo, 1992.
Trouver le texte intégralTarantino, Francesco. Psicologia dell'educazione e psicoterapia infantile : Esperienze e ricerche. Galatina, Le : Congedo, 1993.
Trouver le texte intégralMastronardi, Vincenzo. Ai confini della psiche : Ricerche in tema di "immaginario mentale in psicoterapia". Roma : Edizioni Universitarie romane, 1992.
Trouver le texte intégralPalazzo, Giovanna, et Gary Randolph. Curarsi con la Consulenza e la Psicoterapia : Concentrarsi Nella Ricerca e Nell'esercizio Della Comprensione e Accettazione Di Sé. Babelcube Inc, 2021.
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