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Forti, Dario. « Perché una ricerca psicosocioanalitica sull'apprendimento ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 13 (février 2010) : 10–26. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013002.

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Résumé :
Questo primo articolo si propone di tracciare un quadro introduttivo della ricerca sull'apprendimento promossa da un gruppo di ricerca di Ariele. Della ricerca vengono ricostruite le origini e le motivazioni dell'interesse all'approfondimento teorico di un tema che costituisce da sempre il cuore del "compito primario" dell'Associazione e della sua scuola. Buona parte delle pagine sono dedicate alla ricostruzione del processo di sviluppo della ricerca e delle sue fasi, all'esplicitazione delle ipotesi che hanno guidato i ricercatori e delle scelte metodologiche (la piů importante delle quali č stata quella di realizzare interviste individuali condotte con approccio psicosocioanalitico, per assicurare coerenza ed efficacia al lavoro d'indagine e utilizzare al meglio i dati raccolti con le interviste).
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De Benedittis, Giuseppe. « AUTO-IPNOSI. Alla ricerca della risorsa interiore ». IPNOSI, no 1 (juillet 2022) : 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2022-001001.

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Résumé :
L'auto-ipnosi è una generalizzazione dell'etero-ipnosi, di cui rappresenta la necessaria integrazione. Benché largamente applicata in ambito clinico, poco si sa della sua fenomenologia, della relazione con l'etero-ipnosi e la mindfulness, dei suoi meccanismi neurofisiologici e neuropsicologici, della sua efficacia clinica e del suo profilo di sicurezza. La letteratura in merito è sorprendentemente scarna e aneddotica. L'auto-ipnosi costituisce un'importante risorsa interiore auto-regolatoria e terapeutica, qualitativamente differente dall'etero-ipnosi, ma verosimilmente di non diversa efficacia clinica in numerosi ambiti di applicazione (e.g. controllo del dolore, dell'ansia, dei disturbi della condotta alimentare, ecc.). I correlati neurofisiologici e neuropsicologici dell'auto-ipnosi restano virtualmente sconosciuti per la mancanza di studi dedicati e di confronto con l'etero-ipnosi. Si discute ancora se l'esperienza auto-ipnotica possa essere autogena o indotta dalla suggestione etero-ipnotica, mentre sembra accertata una correlazione positiva tra ipnotizzabilità e profondità della trance auto-indotta. Anche il profilo di sicurezza rimane largamente impregiudicato, perché la stragrande maggioranza degli studi clinici omette la prevalenza e la tipologia di eventi avversi e/o effetti collaterali dipendenti dalla pratica ipnotica in generale. Assiomaticamente, si tende a considerare l'auto-ipnosi come una pratica altamente sicura e priva di effetti collaterali. In conclusione, all'importanza clinica dell'auto-ipnosi corrisponde paradossalmente una sostanziale mancanza di studi clinico-sperimentali. L'auto-ipnosi è dunque una Terra Incognita che aspetta urgentemente di essere esplorata.
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3

Torrigiani, Claudio. « La visita all'Acquario di Genova : definizione di un indice di efficacia educativa ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 49 (mai 2012) : 93–117. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049007.

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Résumé :
Questo saggio illustra un percorso di ricerca valutativa, richiesto dall'Acquario di Genova e sviluppato dal Dipartimento di Scienze Antropologiche, finalizzato alla costruzione di un indice di efficacia educativa della visita, che consentisse al management aziendale di avere un'indicazione sintetica e di individuare piů facilmente i punti di forza e di debolezza del percorso dal punto di vista educativo. A questo scopo, dopo una preliminare ricognizione della bibliografia di riferimento, il primo passo č consistito nella chiarificazione concettuale dell'evaluando, ricercata attraverso focus group e interviste in cui i dirigenti e gli operatori della struttura sono stati invitati a definire in maniera piů puntuale gli obiettivi educativi della visita. Trovato un accordo dei partecipanti su questo punto focale della ricerca, a partire dagli indicatori cosě individuati sono stati costruiti dei questionari somministrati ai visitatori sia prima della visita, per assicurarsi che gli obiettivi individuati dal management aziendale collimassero con le aspettative dei visitatori, sia dopo la visita, per valutarne l'efficacia. In fase conclusiva il personale della struttura č stato coinvolto nel processo di ponderazione degli indicatori di efficacia educativa precedentemente individuati, consentendo di rivalutare i punteggi ottenuti sui diversi indicatori con la somministrazione dei questionari e di calcolare cosě un indice di efficacia educativa, su una scala 0- 100, che rispettasse le prioritŕ relative degli obiettivi educativi come definiti da manager e esperti dell'Acquario. Il pregio dell'indice, cosě calcolato, č che esso rispecchia le prioritŕ assegnate ai diversi obiettivi educativi dal management aziendale e su queste basi restituisce un feed-back sintetico sull'efficacia educativa della visita. Il suo limite intrinseco consiste nella non necessaria coincidenza tra le prioritŕ assegnate agli obiettivi da dirigenti e operatori, da un lato, e la prioritŕ relativa delle aspettative degli utenti, dall'altro, e questo rappresenta un importante elemento di incertezza per la definizione di strategie aziendali appropriate.
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Matarese, Alessandro, Pier Giorgio Calò, Gabriele Materazzi, Viola Villardita, Maurizio Iacobone, Antonella Pino, Paolo Carcoforo et al. « Analisi costo-efficacia del neuromonitoraggio nella chirurgia della tiroide ». L'Endocrinologo 23, no 3 (juin 2022) : 290–96. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01085-6.

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Résumé :
SommarioVi sono prove sempre più rilevanti circa l’importanza di una più dettagliata valutazione dei costi delle nuove tecnologie usate in chirurgia. L’impatto innovativo della tecnologia ha il potenziale per ottenere miglioramenti clinici rivoluzionari. Tuttavia, esistono informazioni limitate sul tema costo-efficacia delle nuove strategie chirurgiche usate in chirurgia tiroidea. In questo studio descriviamo le recenti evidenze relative ai metodi di valutazione costo-efficacia delle strutture e delle funzioni per il neuromonitoraggio intraoperatorio (IONM) in chirurgia tiroidea. I nostri risultati suggeriscono che il modello di economia sanitaria, nell’elaborazione della struttura degli studi costo-efficacia relativi al neuromonitoraggio intraoperatorio, si è dimostrata realizzabile come metodo per migliorare l’efficacia della ricerca.
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Petrucco, Corrado, et Marina De Rossi. « Il Web 2.0 come mediatore dei processi di apprendimento formali ed informali tra scuola e territorio : il progetto «Didaduezero» della provincia di Trento ». Swiss Journal of Educational Research 36, no 3 (20 septembre 2018) : 435–58. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5106.

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Résumé :
La ricerca presenta una sperimentazione sul campo in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa of Trento (IPRASE) e ha sviluppato un nuovo modello (SoSoFIN – Social Software in formal, informal and non-formal context) per verificare se e come i processi di apprendimento degli studenti che si sviluppano nei contesti informali e non formali possono essere con efficacia integrati nel curriculum scolastico formale. Gli insegnanti e gli studenti sono stati accompagnati a sviluppare le loro competenze digitali attraverso l’uso degli strumenti del web 2.0 durante lo svolgimento di specifici progetti disciplinari. La ricerca ha sperimentato un ampio ventaglio di progetti in cui studenti e insegnanti hanno collaborato con le comunità locali creando artefatti digitali fortemente contestualizzati nel territorio e rendendoli disponibili a tutti. Questo approccio didattico, stimolando processi socio-culturali attraverso le tecnologie, ha migliorato la partecipazione e motivazione ad apprendere, così come le competenze digitali di insegnanti e studenti, che sono state messe alla prova sul campo.
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Davini, Francesca, et Marco Saettoni. « SARS COVID-19, quarantena e psicoterapie online. Alcune considerazioni sugli aspetti etici e gli stati interni del terapeuta ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2021) : 21–37. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003002.

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Résumé :
La quarantena imposta come norma di contenimento della pro¬pagazione epidemica del virus SARS COVID-19 ha dato impulso alla diffusione di un fenomeno iniziato e discusso da molti anni, ovvero il trasferimento del setting terapeutico tradizionale, in presenza nello studio dello psicoterapeuta, alla cosiddetta psicoterapia online. Ciò pone problemi di natura etica, questioni di natura pragmatica, logistica e organizzativa, necessità di specifica formazione e quindi di approfondimenti ulteriori su efficacia e strategie utilizzabili. Questo lavoro si propone di illustrare alcuni dati significativi sulle questioni citate e sollevare ulteriori quesiti di stimolo alla ricerca e alla comprensione delle tecniche psicoterapeutiche online.
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Signori, Paola, et Ilenia Confente. « Il marketing territoriale tra industry co-opetition e societing. Un progetto sperimentale nell'agroalimentare ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 3 (septembre 2011) : 85–103. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-003006.

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Il paper si propone di illustrare come un progetto di marketing territoriale possa essere declinato a strumento che abbia ricadute oltre i classici obiettivi di valorizzazione del territorio e di sviluppo economico, riuscendo a garantire la vitalitÀ di un sistema. A tal fine, l'impostazione teorica deriva dall'incrocio dei nodi cruciali di filoni paralleli di ricerca, riguardanti oltre al marketing territoriale, anche i concetti di funzionamento tipici della collaborazione verticale (Supply Chain Management) e orizzontale (Industry collaboration, Co-opetition), e i segnali provenienti dalle nuove frontiere del Societing (ricadute di efficacia sociale). Tali osservazioni sono state applicate in un progetto sperimentale nel settore dell'agroalimentare dell'area metropolitana vicentina.
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Santinello, Massimo, Francesca Cristini, Maria Luisa Girardi et Giacomo Di Nola. « Orientare le attivitŕ di prevenzione verso programmi di prevenzione selettiva : l'esperienza del Veneto ». S & ; P SALUTE E PREVENZIONE, no 51 (février 2009) : 77–92. http://dx.doi.org/10.3280/sap2008-051004.

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Résumé :
- Finalitŕ del presente studio č stata quella di analizzare le caratteristiche dei progetti di prevenzione del consumo di sostanze psicoattive presentati alla Regione Veneto in risposta alla Deliberazione della Giunta n. 456 relativa al Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga. In particolare ci sě č posti l'obiettivo di indagare come le Agenzie del territorio hanno risposto alla richiesta di prevenzione selettiva e di confrontare i progetti presentati con i criteri stabiliti dalla ricerca scientifica circa gli interventi di prevenzione efficaci. Sono state analizzate le schede progettuali dei 70 progetti presentati alla Regione. I risultati evidenziano che i progetti sono coerenti con alcuni dei criteri di efficacia stabiliti dalla letteratura scientifica, soprattutto per quanto riguarda l'azione su diversi contesti e l'adozione di molteplici strategie. Le maggiori criticitŕ sono emerse rispetto all'adozione di uno specifico modello teorico su cui costruire il progetto ed alla identificazione del target a rischio utilizzando specifici fattori di rischio e di protezione.
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Onnis, Luigi, Marco Bernardini, Antonella Leonelli, Angela Maria Mulč, Agostino Vietri, Carla Granese, Stefano Ierace et Cristina D'Onofrio. « L'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia. Efficacia di un trattamento integrato ». PSICOBIETTIVO, no 1 (août 2010) : 137–57. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-001010.

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Résumé :
In questo lavoro viene presentata una ricerca che valuta l'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia attraverso la somministrazione del Test "Family Life Space" alle famiglie di pazienti con DCA. La valutazione č stata effettuata per verificare l'efficacia di un rattamento integrato, che comprende la psicoterapia familiare piů l'abituale intervento medico nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione sperimentale) messo a confronto col solo intervento medico-nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione di controllo). Alle famiglie di entrambi i campione il FLS č stato somministrato prima e dopo il trattamento. La psicoterapia familiare permette una evidente trasformazione dell'organizzazione dello spazio familiare, valutata con il FLS. L'evoluzione familiare, ed individuale, che si realizza attraverso il ricorso ad un intervento integrato e multidisciplinare, permette inoltre la normalizzazione del BMI, un aumento del peso corporeo ed un ritorno del ciclo mestruale nelle pazienti con anoressia, ed una scomparsa delle manifestazioni sintomatiche tipiche della bulimia.
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Gerbasi, Giampaolo. « Il principio di coesione economica, sociale e territoriale tra governance multilvello, esigenze partenariali/collaborative e (conseguenti) trasformazioni nelle modalitŕ di funzionamento del potere ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (décembre 2010) : 135–63. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001007.

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Résumé :
La presente analisi, unitamente alle principali innovazioni concernenti la politica comunitaria di coesione nel periodo 2007-2013, ne evidenzia la stretta connessione con le altre politiche comunitarie e le politiche nazionali di sviluppo socio-economico. La complementaritŕ, orizzontale e verticale, tra le stesse č chiamata a dispiegarsi nell'ambito di una necessaria governance multilivello proceduralmente integrata, cooperativamente caratterizzata ed alla costante ricerca di efficacia rispetto all'obiettivo di ridurre i divari nei livelli di sviluppo tra i diversi territori europei. Alla luce di ciň, l'analisi mira a dimostrare che l'integrazione negli aspetti procedimentali ed organizzativi ed il metodo del partenariato/ cooperativo si presentano quali condizioni di realizzabilitŕ e prioritŕ strumentali per la convergenza nelle scelte di fondo della politica unitaria regionale.
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Fanelli, Simone, Chiara Carolina Donelli, Fiorella Pia Salvatore et Antonello Zangrandi. « Migliorare la performance nelle aziende sanitarie pubbliche : il contributo dei professionisti-manager ». MECOSAN, no 122 (décembre 2022) : 123–35. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14620.

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Le aziende sanitarie pubbliche sono da sempre impegnate nell'identificare soluzioni organizzative e manageriali che permettano di rispondere con successo alle molteplici pressioni a cui sono sottoposte. In questo scenario, fondamentale è il ruolo dei professionisti. L'obiettivo del presente lavoro è quello di indagare quali strategie possono essere adottate dalle aziende per valorizzare e supportare i professionisti al fine di migliorarne la performance. I risultati della ricerca evidenziano che le aziende sanitarie devono supportare il "professionista-manager" in grado di generare un clima collaborativo nella sua organizzazione; di comunicare a livello interpersonale; di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili; di fare valutazioni di efficienza, efficacia e qualità; di conoscere la propria organizzazione.
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Otera, Rossana, Bianca Aragona, Giuliana Figoli, Lorena Montesano, Silvia Pucci, Francesco Mancini et Barbara Basile. « Efficacia dell'Imagery Rescripting nel ridurre le convinzioni disfunzionali : uno studio pilota ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 49 (janvier 2022) : 5–19. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13210.

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L'Imagery Rescripting (IR) è una tecnica emotivo-esperienziale, particolarmente applicata nella Schema Therapy, che collega problematiche affettive attuali a memorie infantili dolorose, ri-scrivendo, tramite l'appagamento di bisogni emotivi frustrati nel passato, il loro contenuto doloroso. Diversi studi evidenziano che a seguito dell'applicazione dell'IR in popolazioni cliniche si osserva anche una riduzione dell'intensità delle convinzioni nucleari disfunzionali associate al ricordo traumatico. Scopo dell'attuale ricerca è indagare l'efficacia dell'IR nel ridurre l'intensità di alcune delle principali convinzioni nucleari disfunzionali in un campione non-clinico. Quarantatré psicologi specializzandi in psicoterapia hanno indicato l'intensità con cui si identificavano in venti credenze negative. Quindi, una parte del campione è stata sottoposta a una sessione di IR, mentre l'altra metà rientrava nella condizione di controllo, senza IR. A distanza di uno (t1) e 40 giorni (t2) sono state raccolte ulteriori misurazioni circa l'intensità delle loro credenze. I risultati mostrano una riduzione significativa dell'intensità di metà delle convinzioni nucleari disfunzionali misurate, in t1 e in t2, nel gruppo sottoposto ad IR, a differenza del gruppo di controllo. È emerso, inoltre, un effetto di interazione significativo (gruppo × tempo) per alcune credenze specifiche. I dati evidenziano come l'IR riduca, a breve e a lungo termine, l'intensità di convinzioni nucleari disfunzionali in una popolazione non clinica.
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Croce, Mauro, Francesca Cristini, Andrea Gnemmi et Luca Sacchi. « Peer education e prevenzione dell'Aids : piů responsabilità verso la propria salute ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (février 2011) : 99–112. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002010.

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Lač una strategia di intervento usata in tutto il mondo nella prevenzione dell'AIDS. Il presente studio presenta la valutazione di efficacia di un progetto diper la prevenzione dell'AIDS/HIV nel Nord Italia (Verbania). Il progetto si proponeva di incrementare l'attribuzione causale interna sulla salute, emozioni negative intense nei confronti dell'HIV/AIDS, e di modificare le rappresentazioni sociali dell'HIV/AIDS. La valutazione di efficacia č stata condotta attraverso un disegno di ricerca pre/post quasi sperimentale. Un questionario autocompilato č stato somministrato a 212 studenti (112 studenti che hanno partecipato al programma e 100 studenti che hanno frequentato scuole nei quali non č stato attuato il progetto). Il questionario č stato compilato due volte, una prima dell'intervento ed una dopo la sua conclusione. I risultati mostrano che, dopo l'intervento, il gruppo sperimentale riporta una attribuzione causale interna significativamente piů alta. Inoltre, dopo l'intervento, i ragazzi del gruppo sperimentale riportano un piů alto livello di emozioni negative nei confronti dell'HIV/AIDS. Risultati contradditori emergono nei confronti delle ragazze che, dopo l'intervento, riportano un incremento delle rappresentazioni stereotipiche dell'HIV/AIDS. Al termine sono discusse le implicazioni dei risultati nella prevenzione dell'HIV/AIDS.
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Lombardi, Lavinia, Giuseppe Grossi, Lorenza Isola, Enrico Iuliano, Monica Mercuriu, Cristiana Patrizi, Giuseppe Romano, Valeria Semeraro et Carlo Buonanno. « Fattori predittivi del drop-out : accettabilità e impegno nel parent training ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 46 (juillet 2020) : 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10163.

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L'obiettivo di questa revisione è identificare metodi efficaci per migliorare l'impegno e l'adesione delle famiglie ai programmi di parent training (BPT). Nonostante la letteratura indichi risultati positivi, spesso le famiglie mostrano uno scarso impegno, fino a giungere a un precoce abbandono del percorso terapeutico. Ciò comporta una serie di conseguenze negative per le famiglie, i clinici, la ricerca e il servizio sanitario nazionale. La letteratura, ad oggi, individua alcuni fattori predittivi del drop-out e varie componenti da includere nei parent training per aumentare l'impegno e l'adesione alle procedure di intervento. Tra strategie di coinvolgimento, alcuni autori suggeriscono l'utilizzo di un promemoria degli appuntamenti, brevi discussioni iniziali sulla necessità di impegnarsi, metodi di coinvolgimento dei sistemi familiari, adattamenti strutturali del programma, incentivi finanziari, aumento del supporto familiare e colloqui motivazionali. Nonostante i programmi BPT abbiano un'elevata efficacia nel cambiamento del comportamento genitoriale, la letteratura evidenzia elevati livelli di drop-out, ragion per cui gli studi presentati hanno piccoli campioni che limitano il potere statistico e la generalizzabilità dei risultati.
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Trapè, Ilaria. « QualitĂ e competitivitĂ nelle produzioni agroalimentari. Le indicazioni geografiche tra esigenze di coerenza e di efficacia ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 3 (mars 2010) : 13–46. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003002.

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Résumé :
Il saggio - dopo aver descritto come nel percorso storico dell'alimentazione mondiale si stia configurando sempre di piĂą la ricerca di cibi di qualitĂ e, all'interno di questi, un "ritorno agli apprezzamenti antichi" - analizza la disciplina comunitaria delle indicazioni geografiche, valutandone, in particolare, la coerenza e l'efficacia. Le indicazioni geografiche devono perseguire anche fini di trasparenza del mercato, dovendo consentire ai consumatori di effettuare scelte consapevoli ma, nella prospettiva di un approccio piĂą flessibile all'origine, tale obiettivo risulta realizzato in via eventuale ed indiretta, non potendosi escludere il rischio di confusione o di errore del consumatore. Questo potrĂ essere evitato solo attraverso una lettura congiunta e coordinata delle discipline di settore. Il legislatore deve agire con regole coerenti ed efficaci che, qualificando l'intera filiera, realizzino non solo una compiuta e corretta comunicazione sul mercato, ma tutelino l'affidamento del consumatore in ordine alle qualitĂ del prodotto.
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Luppino, Olga Ines, Gemma Battagliese, Maria Caccetta, Chiara Baglioni, Silvia Carlucci, Alessandra Mancini, Sabina Marianelli et Carlo Buonanno. « Efficacia dei programmi di intervento cognitivo-comportamentali per i disturbi esternalizzanti in etŕ evolutiva : una metanalisi ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 31 (décembre 2012) : 47–50. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031005.

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I disturbi esternalizzanti rappresentano la piu comune e persistente forma di disadattamento nell'infanzia. Proprio per questo motivo lo sviluppo di trattamenti basati sull'evidenza costituisce un'urgenza sociale. L'obiettivo del presente studio e quello di condurre una metaanalisi sistematica e quantitativa di studi randomizzati controllati finalizzati a valutare l'efficacia di programmi di intervento psicologico sui disturbi esternalizzanti in eta evolutiva. La ricerca bibliografica e stata condotta sulle banche dati PsycInfo e PsycArticles, Medline, PubMed ed EBSCO. Gli articoli sono stati selezionati e valutatati da giudici indipendenti. Dai risultati si evince che i trattamenti cognitivo comportamentali sono efficaci nel trattamento delle condotte esternalizzanti, quando invece si prendono in considerazione i comportamenti internalizzanti e la depressione materna non si evincono differenze significative tra il gruppo sperimentale trattato con interventi cognitivo-comportamentali ed il gruppo di controllo. Al fine di produrre un miglioramento del funzionamento globale i trattamenti per le condotte esternalizzanti potrebbero beneficiare di interventi diretti ai sintomi internalizzanti del bambino e alla depressione genitoriale.
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Lettieri, M. « Smartphones and apps in personal care with diabetes : a narrative review of the literature ». Journal of AMD 24, no 4 (février 2022) : 268. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.6.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO L’educazione e l’auto-monitoraggio della persona con diabete aiutano a ottimizzare il controllo metabolico, riducendo morbilità e mortalità. In questo scenario gli smartphone rappresentano uno strumento potente e alla portata di tutti e numerose piattaforme destinate a persone con diabete sono sta-te elaborate allo scopo di fornire loro una salute “su misura”. Lo scopo della presente revisione è valutare l’impatto dell’utilizzo degli smartphone come strumento di educazione sanitaria e la loro efficacia nella gestione della glicemia negli adulti con diabete di tipo 1 e 2. DISEGNO E METODI È stata effettuata una ricerca bibliografica utilizzando quali motori di ricerca CINAHL e PUBMED. Sono stati selezionati 17 studi randomizzati controllati per un totale di 4.125 partecipanti. Per ogni studio la di mensione del campione era compresa tra 30 e 574 partecipanti e tutti i soggetti avevano un’età ≥ 18. RISULTATI I risultati mostrano la riduzione dei livelli di HbA1c nei soggetti che si avvalgono della tecnologia per la cura del diabete. Dei 17 studi analizzati, 14 suggeriscono l’efficacia del supporto della tecnologia per migliorare la gestione della glicemia nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e 2. I restanti 3 studi mostrano risultati contrastanti, ove non si è riscontrata una differenza significativa della concentrazione di HbA1c. CONCLUSIONI L’utilizzo delle nuove tecnologie per la cura del diabete si è dimostrato uno strumento efficace nella cura delle persone con diabete, determinando una riduzione dei livelli di HbA1c. Il loro impiego nella pratica clinica può semplificare la gestione del diabete e migliorare l’educazione del paziente alla terapia e alla cura e alla prevenzione delle complicanze correlate al diabete. PAROLE CHIAVE diabete mellito; smartphone; app; tecnologie.
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Gatto Rotondo, Maria Cristina, Chiara Cappetti, Daniela Di Riso, Margherita Da Boit, Chiara Maggiolo, Maurizio Salis, Silvia Salcuni et Emilia Ferruzza. « "Trovare una direzione" : vicissitudini identitarie di giovani adulti universitari. Studio preliminare sul processo di una psicoterapia psicoanalitica di gruppo a tempo determinato ». GRUPPI, no 2 (octobre 2021) : 106–29. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa2-2020oa12584.

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In questo lavoro gli autori presentano alcuni risultati di un'indagine preliminare sul processo di una psicoterapia psicoanalitica di gruppo, con giovani adulti universitari, a tempo determinato, svolta all'interno del Servizio di assistenza psicologica per gli studenti - Dynamic Psychotherapy Service (SAP-DPS) dell'Università di Padova. Lo studio è volto a esaminare lo sviluppo tematico nel corso della psicoterapia, con attenzione specifica sia ai pazienti che ai conduttori. A tal fine ci si è avvalsi di tecniche proprie dell'analisi del contenuto, applicate ai report delle sedute, con il supporto del software Atlas.ti. Gli autori evidenziano come i risultati ottenuti - per quanto parziali e non generalizzabili - confermino la portata evolutiva dell'emerging adulthood e possano costituire spunti utili per successivi studi che vogliano approfondire il rapporto tra efficacia e processo, nell'ottica di un proficuo dialogo tra ricerca e pratica clinica. 
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Scarscelli, Daniele, Rosalba Altopiedi, Roberta Dameno et Massimiliano Verga. « La deterrenza speciale della norma che sanziona il consumo di droghe illegali. Una indagine esplorativa su un campione di consumatori ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 2 (décembre 2011) : 137–64. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002007.

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La legge italiana proibisce il consumo di sostanze stupefacenti prevedendo che il soggetto, trovato in possesso di una piccola quantitŕ di droga illegale, sia segnalato alla Prefettura. Il Prefetto convoca il consumatore per accertare le ragioni della sua condotta illegale e per valutare se applicare una sanzione amministrativa. Tale colloquio dovrebbe avere lo scopo di dissuadere il consumatore dal reiterare la sua condotta. In questo articolo presentiamo i risultati di uno studio che ha inteso analizzare l'efficacia deterrente di questo procedimento considerando il punto di vista di un campione di 330 consumatori segnalati alle Prefetture di nove cittŕ italiane. Gli esiti della ricerca mettono in luce un'efficacia deterrente speciale alquanto limitata del procedimento amministrativo. In particolare, lo studio evidenzia alcuni meccanismi che consentono di comprendere perché il procedimento amministrativo avrebbe una scarsa efficacia deterrente sui consumatori segnalati.
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Muiesan, Maria Lorenza, Anna Paini, Claudia Agabiti Rosei et Carolina De Ciuceis. « Aspetti del RCV nella donna Aspetti di genere nel trattamento della Ipertensione arteriosa ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 1 (31 mai 2022) : 43–46. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-10.

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Résumé :
L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale, ma spesso trascurato, fattore di rischio globale per la morbidità e mortalità cardiovascolare nelle donne ed esercita il peso maggiore sul loro stato di salute. Sono state messe in evidenza differenze tra uomini e donne per quanto riguarda la prevalenza, la consapevolezza ed il controllo della ipertensione arteriosa. La prescrizione di alcune classi di farmaci tende ad essere maggiore nelle donne rispetto agli uomini, anche se le motivazioni alla base di tale evidenza non sono completamente chiare. La efficacia della terapia antiipertensiva sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari (CV) sembra essere simile negli uomini e nelle donne, sebbene la minore percentuale di donne partecipanti agli studi clinici randomizzati svolti in passato potrebbe aver influenzato i risultati. Sarebbe pertanto utile che la ricerca clinica future potesse esplorare eventuali differenze di sesso nell’ambito della ipertensione arteriosa, delle sue complicanze e dell’effetto del trattamento.
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Manzano, Juan. « Lo stato attuale della psichiatria dell'adolescente : un punto di vista ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (juillet 2010) : 51–59. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-002005.

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Résumé :
Le classificazioni internazionali si sono rivelate particolarmente inoperanti e la ricerca neurobiologica non ha fatto veri progressi sull'eziologia dei disturbi mentali; nella genetica si č attualmente imposto il concetto di interazione geni-ambiente. In compenso, i progressi generali in neuro_ siologia (la plasticitŕ cerebrale, i circuiti della memoria, i neuroni specchio) e gli studi empirici sulle competenze precoci del neonato hanno confermato concetti patogenetici derivati dalla clinica psicodinamica. Si tratta del campo della salute mentale ad indirizzo relazionale, nel cui ambito l'autore propone qui un modello relazionale dello sviluppo normale e patologico, che permetta un approccio preventivo e terapie - basate sulla relazione personale - la cui efficacia č stata dimostrata. I disturbi di personalitŕ dell'adolescente sono considerati come i disturbi piů frequenti e con una ricaduta piů importante per i servizi. Vengono in fine analizzati alcuni fattori sociali attuali e fatte alcune considerazioni principali e urgenti sull'organizzazione dei servizi.
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Pirrone, Concetta, Sabrina Castellano, Concetta Giuseppa Amata et Christopher Tienken. « Il gioco con le costruzioni e lo sviluppo cognitivo : una review narrativa ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (décembre 2021) : 1–19. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12859.

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Résumé :
Il gioco rappresenta per il bambino un'attività fondamentale per la sua crescita; in particolare, quello con le costruzioni, sembra avere un ruolo rilevante per lo sviluppo cognitivo del bambino. Al fine di comprenderne la reale efficacia, numerosi studi sono stati condotti indagandone i vari aspetti in relazione a differenti abilità cognitive. Una prima area di studi riguarda la relazione tra gioco con le costruzioni e abilità visuo-spaziali, una seconda ne esamina la relazione con la matematica, una terza area mette in relazione il gioco con le costruzioni, le abilità visuo-spaziali, l'intelligenza numerica - nelle sue diverse componenti - e le immagini mentali. Tali studi lasciano presupporre che il gioco con le costruzioni rappresenti un importante strumento ludico ed educativo con elevate capacità per il potenziamento dello sviluppo cognitivo complessivo e di specifiche abilità, quali quelle matematiche. Questa rassegna narrativa propone dunque una revisione sistematica delle evidenze empiriche presenti in letteratura per tentare di comprenderne la reale efficacia. In un periodo storico in cui i device informatici stanno gradualmente sostituendo il gioco manuale che da sempre ha accompagnato lo sviluppo umano, conoscere lo stato dell'arte su questo importante ambito di ricerca potrebbe rappresentare uno spunto di riflessione al fine di rivedere la programmazione scolastica basata sul possibile ritorno a specifiche attività ludiche manuali finalizzate al potenziamento cognitivo e di specifiche abilità scolastiche.
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Baiardo, Giacomo, Gaia Savioli, Massimo Conti, Luca Corsiglia et Massimo Miglioretti. « Gruppo chiuso strutturato o gruppo aperto semistrutturato ? Confronto tra due modalitŕ di gestione del gruppo educativo in cardiologia riabilitativa ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2011) : 9–27. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002002.

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Résumé :
Obiettivi di questa ricerca sono presentare due diverse modalitŕ di intervento educativo in cardiologia riabilitativa (CR) e valutarne l'efficacia in termini di miglioramento dello stato psicologico dei pazienti. Presso l'Istituto Cardiovascolare di Camogli sono stati reclutati 153 pazienti: 113 hanno partecipato ad un intervento di gruppo chiuso strutturato (gruppo di controllo) costituito da tre incontri con numero fisso di pazienti in cui si trattavano tematiche fondamentali in CR; gli altri 40 pazienti hanno partecipato al gruppo aperto semistrutturato (gruppo sperimentale) nato per meglio venire incontro alle esigenze dei pazienti ricoverati, che ha previsto almeno tre incontri per ciascun paziente. Tutti i pazienti sono stati valutati, all'ingresso e alle dimissioni, con una batteria di questionari indaganti diverse caratteristiche psicologiche. I risultati mostrano come le due modalitŕ portino a esiti positivi sostanzialmente sovrapponibili nel breve termine. Se tali riscontri fossero confermati su gruppi piů ampi, si potrebbero configurare per l'operatore importanti alternative organizzative, senza che l'intervento ne risenta in efficacia.
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Mazzarese, Mattia, Caterina Primi et Maria Anna Donati. « La peer education è efficace per la prevenzione dei comportamenti di addiction in adolescenti e giovani adulti ? Una rassegna sistematica ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 1 (février 2022) : 61–90. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-001005.

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Résumé :
La peer education è un approccio molto diffuso a livello internazionale nell'ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Ciononostante, un solo studio ha indagato in modo sistematico l'efficacia di questo approccio nella prevenzione dell'uso di so-stanze. Lo scopo della presente rassegna sistematica consisteva nel sopperire a questa carenza valutando l'efficacia degli interventi di peer education rivolti alla prevenzione di comportamenti di addiction negli adolescenti, tra cui anche il gioco d'azzardo. Dopo aver analizzato gli articoli pertinenti identificati su quattro database (Google Scholar, PubMed, Scopus e PsycINFO), quindici studi rispondenti ai criteri di eleggibilità predefiniti sono stati inclusi nella sintesi qualitativa. Fra questi studi, sette erano focalizzati sul consumo di tabacco, quattro sul consumo di alcol, tre sul consumo di sostanze non meglio specificate e uno sul consumo di molteplici sostanze. Non è stato individuato nessuno studio rivolto alla prevenzione del gioco d'azzardo. La valutazione della qualità degli studi, condotta attraverso un apposito strumento standardizzato, ha fatto emergere molteplici criticità relative agli strumenti e alle metodologie di ricerca utilizzate. Solo tre studi possedevano i requisiti per essere classificati come qualitativamente moderati - gli altri sono stati classificati come deboli. Nei suddetti studi sono state riscontrate modeste evidenze di efficacia degli interventi nella preven-zione del consumo di alcol o tabacco. Complessivamente, gli interventi hanno però mostrato effetti significativi principalmente sulle conoscenze e in misura minore su atteggiamenti e com-portamenti. Pertanto, l'evidenza di efficacia del metodo della peer education nella prevenzione delle addiction negli adolescenti resta debole.
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Milici, Antonina. « L'uso di tecniche teatrali nell’insegnamento-apprendimento di una LS/L2 ». Cuadernos de Filología Italiana 26 (2 octobre 2019) : 57–73. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.62479.

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Résumé :
Oggi è oltremodo importante investigare sulle migliori strategie volte a facilitare l’acquisizione di competenza comunicativa in LS/L2, anche in considerazione delle più recenti politiche linguistiche europee. Il processo di insegnamento-apprendimento va ripensato in chiave sociolinguistica, pragmatica e interculturale. Come già acclarato dalla ricerca, la partecipazione emotiva dei discenti gioca un ruolo chiave per una maggiore efficacia negli esiti di apprendimento. Ciò è perfettamente in linea coi principi dell’approccio orientato all’azione che ritroviamo nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e nel Companion Volume del 2018. Il presente contributo intende descrivere potenzialità e vantaggi delle tecniche teatrali impiegate in glottodidattica. Non sono moltissimi gli studi teorici in questo campo proprio perché esso si basa su esperienze pratiche che, oltre ad una buona padronanza in LS/L2, mirano ad ottenere risultati in ambito sociale, specialmente per gli stranieri, come la possibilità di un più rapido adattamento nel paese di accoglienza mantenendo il proprio bagaglio linguistico e culturale. La glottodidattica teatrale ha suscitato sempre maggior interesse perché rispondente in pieno alla promozione di un’educazione plurilinguistica e interculturale e della convivenza democratica.
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Sanavio, Ezio. « Una Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2022) : 11–20. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001002.

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Résumé :
È appena terminato il lavoro di una Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione rivolta ai pazienti e ai loro famigliari, al mondo dell'istruzione universitaria, alle isti-tuzioni preposte all'aggiornamento professionale, al Sistema Sanitario Nazionale, al mondo della ricerca scientifica e degli enti finanziatori. Gruppi di esperti hanno analizzato la letteratura e steso un'ampia relazione che è stata sottoposta al giudizio di una Giuria, presieduta da Silvio Garattini, composta da esponenti della società civile. Queste sono alcune delle conclusioni: (1) non tutte le terapie sono da considerare di prima scelta, (2) alcune psicoterapie sono cost-effective e più effica-ci dei farmaci, e (3) sono raccomandate dalle più autorevoli Linee-Guida internazionali. Le psico-terapie sono sottoutilizzate nel Sistema Sanitario Nazionale, e i pazienti devono ricorrere al merca-to privato con una discriminazione di censo intollerabile in tema di salute. Spesso vengono utiliz-zati metodi terapeutici di non provata efficacia, e manca una adeguata informazione sui progressi recenti. Vi è bisogno di interventi informativi, formativi, organizzativi e di trasparenza, con impli-cazioni anche deontologiche.
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Cogorno, Ludovica, Eleonora Poggiogalle et Lorenzo M. Donini. « La nutrizione nel paziente oncologico : a che punto siamo ? » L'Endocrinologo 23, no 2 (21 février 2022) : 163–67. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01041-4.

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Résumé :
SommarioLa prima osservazione che la malnutrizione e la perdita di peso contribuiscano alla morte dei malati di cancro in maniera significativa e indipendentemente dagli effetti del tumore stesso risale a più di 70 anni fa. Da allora l’intervento nutrizionale, inteso sia come screening sia come trattamento medico orientato alla ricerca e alla cura della malnutrizione, ha assunto sempre più significato nella gestione della patologia tumorale. Ciò sia al suo esordio sia durante la naturale evoluzione della malattia, anche quando accompagnata dai trattamenti medici convenzionali (radioterapia, chemioterapia, chirurgia e cure palliative). La nutrizione artificiale nelle sue diverse declinazioni (supplementi nutrizionali orali, nutrizione enterale e parenterale), la farmacoterapia, il protocollo enhanced recovery after surgery (ERAS) e l’immunonutrizione sono ad oggi gli strumenti a nostra disposizione per invertire o almeno arrestare il processo prima che sopraggiunga la cachessia. Questa breve rassegna nasce con l’intento di descrivere a che punto siamo nel trattamento nutrizionale del paziente oncologico e quali sono ad oggi le evidenze di efficacia dei vari interventi nei diversi momenti di malattia.
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Striani, Fabrizio, et Claudio Rocco. « Analisi sistematica di servizi di telemedicina a supporto della morbilit&agrave ; : tecnologie e prospettive ». MECOSAN, no 121 (septembre 2022) : 63–90. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-121oa13861.

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Résumé :
Lo scopo principale di questa ricerca è di fornire una revisione sistematica della letteratura scientifica in merito all'uso della telemedicina rivolta a pazienti caratterizzati da situazioni di morbilità (in alcuni casi di vera e propria cronicità), cercando di mettere in evidenza come questa sia accolta dai pazienti, la sua efficacia nelle cure e in che modo essa incrementi l'accesso ai servizi sanitari e con quali tecnologie.La review di letteratura è stata condotta utilizzando l'approccio Tranfield (2003), metodo efficiente e di alta qualità per selezionare e valutare in maniera oggettiva e quantitativa gli studi presi in esame. La metodologia è stata seguita passo dopo passo, analizzando parole chiave, argomenti, qualità delle riviste e giungendo, alla fine, alla selezione di alcuni paper che sono stati analizzati in dettaglio. Tali lavori, inoltre, vengono confrontati tra loro e classificati secondo metriche significative, valutando anche le tecnologie e le metodologie utilizzate.A valle della review sistematica è stato possibile riscontrare che la maggior parte dei pazienti coinvolti nei programmi di telemedicina è propensa all'utilizzo di questo nuovo modello di erogazione di servizi sanitari e i risultati clinici sembrano essere incoraggianti.Gli stessi risultati suggeriscono che i servizi di telemedicina sono apprezzati dai pazienti, aumentano l'accesso alle cure e potrebbero rappresentare un modo efficace ed efficiente per affrontare al meglio emergenze e pandemie, abbassando i costi complessivi e promuovendo, altresì, l'inclusione sociale.
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Piacenza, Susanna, et Roberto Trinchero. « Inside the school. A survey on teaching and evaluation practices and on the training needs of teachers ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 2 (30 juin 2022) : 19–33. http://dx.doi.org/10.36253/form-13176.

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What are the organizational, didactic, evaluation practices most adopted by teachers? In which of these practices do teachers feel him/herself most effective? In which less? And, consequently, what are the explicit and implicit (ie undeclared) training needs that emerge from this analysis? This article illustrates a survey promoted by Pearson Italia in March 2022 conducted through an online questionnaire filled in by 504 Italian teachers from kindergarten up to upper secondary school. The survey highlights how teachers perceive the importance of acting to improve students’ autonomy and cognitive abilities, however, this perception corresponds to an act not always in line with the expectations and requests deriving from scientific research about teacher effectiveness. Dentro la scuola. Un’indagine sulle pratiche didattiche e valutative e sui bisogni formativi degli insegnanti. Quali sono le pratiche organizzative, didattiche, valutative, maggiormente adottate dagli insegnanti? In quali di queste pratiche gli insegnanti si sentono più efficaci? In quali meno? E, di riflesso, quali sono quindi i bisogni formativi espliciti e impliciti (ossia non dichiarati) che emergono da questa analisi? Il presente articolo illustra un’indagine promossa da Pearson Italia nel mese di marzo 2022 condotta mediante un questionario online compilato da 504 insegnanti italiani dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado. L’indagine fa emergere come gli insegnanti percepiscano l’importanza dell’agire per migliorare le capacità cognitive e l’autonomia degli studenti, tuttavia, a questa percezione corrisponde un agito non sempre in linea con le aspettative e con le istanze derivanti dalla ricerca scientifica in tema di efficacia dell’insegnamento.
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Lomi, Jacopo, Alessio Montereggi, Alessio Mattesini, Giorgio Baldereschi, Marco Ciardetti, Marco De Carlo, Massimo Fineschi et al. « Denervazione renale nell’ipertensione arteriosa resistente. Esperienza 2012-2019 in Toscana ». Cardiologia Ambulatoriale 29, no 1 (30 mai 2021) : 16–22. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-1-3.

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Résumé :
Introduzione. L’ipertensione arteriosa resistente è correlata ad un alto rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE), e non tutti i pazienti sono in grado di tollerare le terapie, o di ottenere una risposta adeguata a causa di una risposta incompleta ai farmaci o di una ridotta aderenza alla terapia. La denervazione renale transcatetere è un trattamento non farmacologico che potrebbe migliorare il controllo dell’ipertensione resistente. Ad oggi la sua applicazione clinica è limitata dai risultati contrastanti degli studi eseguiti per verificarne l’efficacia. Scopo. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare l’efficacia a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’ipertensione arteriosa (IA) resistente. Si sono ricercati inoltre criteri preoperatori predittivi di efficacia della procedura, confrontando vari sottogruppi di pazienti, e considerando le diverse tecniche esecutive (cateteri unipolari, cateteri multipolari o a palloncino). Metodi e risultati. In questo studio multicentrico sono stati coinvolti 38 pazienti con un’età media di 61,2 anni trattati con denervazione renale transcatetere tra luglio 2012 e dicembre 2018 in cinque centri toscani: Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi (Firenze), Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica – CNR Regione Toscana (Pisa) ed Ospedale di Lucca. Sono stati registrati i dettagli tecnici delle procedure di denervazione e le immagini acquisite tramite procedure diagnostiche in preparazione agli interventi e durante il loro svolgimento. L’efficacia della procedura è stata valutata con un follow-up clinico medio di 5,1 anni e con un follow-up strumentale con 24h ABPM di un anno. Inoltre, durante il follow-up, prolungato fino a settembre 2019, sono state eseguite misurazioni della funzionalità renale e sono state registrate le modifiche della terapia farmacologica fino a 7 anni dall’intervento mediante consultazione delle cartelle cliniche ed interviste ai pazienti. In seguito alla denervazione renale, sono state rilevate diminuzioni statisticamente significative dei valori di PA sistolica (– 10,7 ± 6,0 mmHg) e diastolica (5,3 ± 3,9 mmHg) al 24h ABPM. Inoltre, è stata osservata una diminuzione significativa della terapia farmacologica antiipertensiva (-1,2 farmaci). Non si sono verificate complicanze correlate alla procedura, ad eccezione di due lievi ematomi nel sito di accesso femorale. Non sono state rilevate differenze significative di efficacia analizzando i pazienti in base alla tipologia di catetere utilizzato per l’intervento, all’età, al sesso ed alla presenza di diabete mellito. Conclusioni. I risultati di questo studio confermano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine della denervazione renale transcatetere nel trattamento dell’IA resistente. Non sono state individuati parametri clinici o procedurali per identificare pazienti più o meno responsivi alla terapia.
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Ralli, M., R. Rolesi, R. Anzivino, R. Turchetta et A. R. Fetoni. « Acquired sensorineural hearing loss in children : current research and therapeutic perspectives ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 6 (décembre 2017) : 500–508. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1574.

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Résumé :
La conoscenza dei meccanismi fisiopatologici delle condizioni responsabili dell’ipoacusia acquisita nei bambini, tra cui le infezioni virali e batteriche, l’esposizione al rumore, l’ototossicità da chemioterapici ed antibiotici aminoglicosidici, è in costante aumento e sta portando ad un progressivo cambiamento della gestione diagnostica e clinica del bambino ipoacusico. Le infezioni virali rappresentano la causa più frequente di sordità infantile acquisita, seguita dalla tossicità di antibiotici e chemioterapici; mentre l’esposizione al rumore, soprattutto negli adolescenti, rappresenta un fattore emergente. Le terapie farmacologiche protettive attualmente in uso includono steroidi, antiossidanti, antivirali; l’efficacia degli antiossidanti è ancora in fase di conferma clinica anche se vi sono significative evidenze sperimentali, mentre i farmaci steroidei ed antivirali sono certamente validi seppur la loro tossicità sistemica rappresenti ancora un problema non chiarito per i quali la somministrazione locale potrebbe rappresentare una possibile evoluzione. Le prospettive di ricerca future includono l’uso di nanoparticelle per veicolare molecole direttamente nel sito di danno; inoltre, la terapia genica con l’inserimento di materiale genetico all’interno delle cellule per la cura di condizioni da alterazione del patrimonio genetico con la produzione di proteine normali, potrebbe svolgere un ruolo rilevante nella cura e soprattutto nella prevenzione delle sordità acquisite; infine, la terapia rigenerativa e l’impianto delle cellule staminali, nonostante il loro ruolo nell’orecchio interno sia ancora dibattuto, per le notevole limitazioni del loro impiego, potrebbe trovare un ruolo nei processi riparativi più che nella differenziazione in cellule sensoriali.
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Costantinopoli, Simone. « La Cannabis terapeutica nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress : Protocollo per una Scoping Review ». Dissertation Nursing 1, no 1 (29 juillet 2022) : 21–27. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17688.

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INTRODUZIONE:Risultati recenti di alcuni studi sembrano riscontrare dei miglioramenti nella sintomatologia dei pazienti affetti da PTSD sottoposti a terapia con cannabis terapeutica (THC, CBD e NABILONE). Alcune revisioni hanno messo in luce, tuttavia, come si siano riscontrate diverse metodologie di assunzione e diverse forme di agente terapeutico e di come gli studi inclusi presentassero bias di varia natura. A fronte di queste evidenze, ha senso effettuare una nuova Scoping Review finalizzata ad eseguire una mappatura degli studi primari presenti in letteratura che riportino prove di efficacia rispetto l’utilizzo della cannabis per il trattamento della sintomatologia del PTSD riscontrate sino ad oggi, col fine di descrivere le modalità d’utilizzo, le posologie l’aderenza alla terapia dei pazienti ed alcune caratteristiche specifiche del campione che potrebbero risultare influenti come l’abuso precedente di alcool e droghe e l’aderenza a terapie pregresse. METODI E ANALISI:Questa scoping review seguirà la metodologia del Joanna Briggs Institute, contenuta nel JBI Manual for Evidence Synthesis. La ricerca della letteratura sarà condotta attraverso i database PubMed, Scopus, Web Of Science, Cochrane Library, Elsevier, Psycinfo; in aggiunta, saranno consultate anche fonti di letteratura grigia. Saranno inclusi unicamente trial clinici (randomizzati e non) e studi quasi sperimentali in lingua italiana o inglese e disponibili in versione full text. Le informazioni chiave degli studi saranno estratte e presentate sia in forma narrativa che in forma riassuntiva con opportune tabelle per dare una panoramica adeguata dei contenuti della letteratura scientifica esistente sull’argomento.
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Gómez-Tatay, Lucía, José Miguel Hernández-Andreu et Justo Aznar. « Verso una proposta eticamente accettabile nella prevenzione delle malattie del DNA mitocondriale / Towards an ethically acceptable proposal in the prevention of mitochondrial DNA-associated diseases ». Medicina e Morale 65, no 1 (21 septembre 2016) : 9–17. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.425.

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Le malattie dovute alle alterazioni del DNA mitocondriale (mtDNA) sono attualmente incurabili. C’è tuttavia un certo numero di metodi a vari livelli di sviluppo che potrebbe evitare la trasmissione madre-figlio di questi disturbi ereditari. Tra questi metodi ci sono due tecniche che sono attualmente attirando l’attenzione di ricercatori, decisori e pazienti: il trasferimento pronucleare (PNT) e il trasferimento del fuso materno (MST). Questi metodi comportano l’uso di mitocondri sani da un donatore. PNT ha luogo in uno zigote, mentre nell’MST, le cellule uovo sono manipolate. Questi metodi sono molto promettenti, in quanto sembrano essere efficaci e sicuri, e infatti, potranno presto essere utilizzati nella pratica clinica nel Regno Unito, dove sono già state elaborate alcune misure legislative. Tuttavia, queste tecniche, come sono concepite oggi, sollevano diverse questioni etiche. In questo articolo, proponiamo una possibile soluzione per superare questi problemi, dando alle famiglie colpite la possibilità di concepire bambini sani. Noi crediamo che, allo stadio attuale di sviluppo, ci sono due tecniche, la MST e il Trasferimento di Vescicola Germinale o l’Iniezione di Vescicola Germinale (GVT o GVI), che combinati con una tecnica di riproduzione, come il trasferimento nelle tube di Falloppio di gameti (GIFT) o il trasferimento della cellula uovo nella parte prossimale della tuba di Falloppio (LTOT), potrebbe essere ampiamente accettati. Al contrario, il PNT senza fornire alcun beneficio in termini di efficacia o sicurezza, comporta ulteriori gravi difficoltà da un punto di vista etico. A nostro parere, la ricerca e la legislazione devono seguire questa linea, dal momento che numerose questioni etiche verrebbero superate senza compromettere efficacia e sicurezza. ---------- Diseases due to alterations in mitochondrial DNA (mtDNA) are currently incurable. However, there are a number of methods in various stages of development that could avoid mother-child transmission of these hereditary disorders. Among them are two techniques that are currently attracting the attention of researchers, policymakers and patients: pronuclear transfer (PNT) and maternal spindle transfer (MST). These methods involve use of healthy mitochondrial from a donor. PNT takes place in a zygote, whereas in MST egg are manipulated. These methods are highly promising, since they seem to be effective and safe, and in fact, they could soon be used in clinical practice in the UK, where legislative steps have already been taken. Nevertheless, these techniques, as they are conceived today, pose several ethical issues. In this paper, we propose a possible solution to overcome these issues, while giving affected families the possibility of conceiving healthy children. We believe that, at the current stage of development, there are two techniques, MST and Germinal Vesicle Transfer or Germinal Vesicle Injection (GVT or GVI), which combined with a reproduction technique such as gamete intra-fallopian transfer (GIFT) or low tubal oocyte transfer (LTOT), could be widely accepted. In contrast, the PNT without providing any benefit to these in terms of efficacy or safety, entails more serious ethical difficulties. In our opinion, research and legislation must be conducted in this line, since several ethical issues would be overcome without compromising effectivity and safety.
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Casciano, Julian, Steven Arikian, Jean-Eric Tarride, John J. Doyle et Roman Casciano. « A pharmacoeconomic evaluation of major depressive disorder (Italy) ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 8, no 3 (septembre 1999) : 220–31. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008095.

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RIASSUNTOScopo – Determinare la terapia orale più efficace in termini di costi per il trattamento della depressione maggiore in Italia. Metodo – Abbiamo condotto una valutazione farmacoeconomica basata su un modello analitico di decisione che esaminava il trattamento della depressione maggiore in Italia. L'analisi confrontava l'inibitore della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI), venlafaxina extended-release (venlafaxina XR), con gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli antidepressivi triciclici (TCA). È stata condotta una meta-analisi per determinare gli indici clinici di successo. Gli indici meta-analitici sono stati applicati al modello analitico decisionale per calcolare i costi ed i risultati previsti per ogni antidepressivo messo a confronto. L'efficacia dei costi à stata determinata usando i valori previsti sia per un risultato positivo che per una scala di misurazione di risultati composta defmita «giorni privi di sintomi». È stata condotta un'analisi della politica per valutare l'impatto economico sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Risultati – Il trattamento della depressione maggiore con venlafaxina XR ha ottenuto il più alto l'indice di efficacia generale per i pazienti ambulatoriali (73.7%) contro SSRIs (61.4%) e TCAs (59.3%) e, per i pazienti ricoverati (62.3 %) contro SSRIs (58.6%) e TCAs (58.2%). Venlafaxina XR ha registrato il più basso indice di interruzione terapeutica dovuta ad inefficacia (4.8%) contro SSRIs (8.4%) e TCAs (6.8%), e di reazioni avverse al farmaco (10.9%) contro SSRIs (17.4%) e TCAs (23.1%). L'inizio del trattamento della depressione maggiore con venlafaxina XR ha fatto ottenere i costi previsti più bassi per i pazienti ambulatoriali è per quelli ricoverati. Il risparmio totale risultante per il SSN con un utilizzo di venlafaxina XR pari al 5% è stato stimato tra i 963 e i 3,210 milioni di lire. Conclusioni – Questo studio conferma che venlafaxina XR è generalmente un trattamento efficace in termini di costi della depressione in Italia. Inoltre, i risultati di questa ricerca suggeriscono che un maggiore impiego di venlafaxina XR avrà un impatto favorevole sul SSN.
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Casella, Claudia, Claudio Buccelli, Adriana Scuotto et Emanuele Capasso. « Clinical trials e verifica dell’appropriatezza dell’informazione ». Medicina e Morale 69, no 1 (20 avril 2020) : 11–22. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.605.

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Nella valutazione dei protocolli sperimentali accurata attenzione viene posta dai Comitati Etici Territoriali alla “Scheda informativa” (SI) da sottoporre ai pazienti, per verificarne efficacia e correttezza di formulazione, ai fini della loro preventiva dichiarazione di consapevole, inequivoca, libera autodeterminazione alla sperimentazione proposta. Va, però, osservato che frequentemente la SI, redatta con terminologia tecnica, oltre a risultare inappropriata, assume la fisionomia di una sorta di “liberatoria” di responsabilità nei confronti di possibili danni per lo sperimentatore stesso e per lo sponsor più che di strumento di effettiva tutela dei pazienti. In tale ambito si è condotta un’indagine statistico-conoscitiva sui dati del Comitato Etico Università Federico II, relativa a 1076 protocolli di ricerca esaminati nel periodo 2012-2016. Dall’indagine è emerso che la SI contenuta nei protocolli di tipo profit, anche per l’influenza esercitata dal dilagante fenomeno della medicina difensiva, è costituita da un numero medio di pagine notevolmente superiore rispetto a quello dei clinical trials no-profit. Questa constatazione è di notevole rilievo giacché la prolissità delle SI (che talvolta superano anche le 40 pagine) e l’oscurità lessicale che non infrequentemente vi si ritrovano contrastano con quel messaggio di chiarezza essenziale su cui deve strutturarsi un’adesione libera e consapevole al percorso sperimentale. Vivamente apprezzabile è, pertanto, l’attività svolta dai Comitati Etici Territoriali, ai quali è attribuito, fra gli altri, l’insostituibile compito di vigilare sulla comprensibilità della SI proprio al fine di garantire nel grado più elevato possibile la tutela del diritto all’autodeterminazione dei pazienti anche in tema di sperimentazioni cliniche.
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Cera, Rosa. « Un'indagine comparativa : formazione degli insegnanti in Svezia e Italia, STEM education, TIC, ruolo e funzioni delle universit& ; ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 2 (décembre 2021) : 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13015.

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Résumé :
La finalità della ricerca comparativa è di individuare gli aspetti peculiari dei percorsi formativi degli insegnanti delle scuole secondarie in due diversi Paesi: Svezia e Italia. Per la formazione iniziale, sono stati posti a confronto i due differenti percorsi necessari al conseguimento del titolo utile all'insegnamento e le relative riforme attuate. Per la formazione continua sono state, invece, comparate le attività di coaching (Talis, 2018), in quanto in grado di promuovere il senso di auto-efficacia e l'identità dell'insegnante, oltre ad agevolare l'integrazione della teoria e delle attività di pratica nei percorsi formativi. Due sono gli obiettivi specifici: investigare le competenze degli studenti nelle discipline STEM, al fine di comprendere l'abilità dei relativi insegnanti e rilevare le competenze di questi ultimi nell'utilizzo delle TIC; il secondo indagare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti, individuandone le rispettive aree critiche. Attraverso i dati PISA 2018 è stato possibile confrontare le abilità degli studenti nelle discipline STEM, in particolare nella matematica e nelle scienze. In questo caso, si è preferito utilizzare i dati riguardanti gli studenti, in quanto considerati più attendibili, al fine di comprendere la preparazione degli insegnanti. Per comparare le abilità dei docenti nell'utilizzo delle TIC in classe sono stati, invece, utilizzati i dati Talis 2018. Attraverso la revisione scientifica della letteratura internazionale è stato, infine, possibile individuare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti. I risultati dell'indagine hanno evidenziato marcate differenze nel ruolo che gli universitari svedesi e italiani svolgono nel formare gli insegnanti, oltre ad una divergenza nelle competenze degli insegnanti nella STEM education e nell'utilizzo delle TIC.
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Fianchini, Maria, Mariagrazia Marcarini et Franca Zuccoli. « Valutazione post occupativa della scuola P. Mattarella di Modena ». Contesti. Città, territori, progetti 1, no 1 (27 octobre 2022) : 194–207. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13605.

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Résumé :
Emerge a livello internazionale la necessità di verificare gli esiti delle nuove scuole innovative in termini di prestazioni edilizie e di efficacia nel favorire i cambiamenti della didattica. La scuola secondaria di primo grado P. Mattarella di Modena è stata aperta nel 2016, con un modello organizzativo ad aule disciplinari proposto dai docenti, che ha richiesto una revisione partecipata del progetto in corso di sviluppo. L’articolo presenta un percorso di valutazione condotto da un gruppo multidisciplinare con il coinvolgimento della comunità scolastica per sviluppare processi di apprendimento sul campo e fornire feedback sull’esperienza in corso. Gli esiti dell’indagine mostrano una situazione particolarmente avanzata e in continua evoluzione, in cui la qualità dell’ambiente fisico risulta una componente essenziale per l’innovazione in atto dei processi educativi, grazie anche alla capacità di cura, valorizzazione, ricerca di nuove soluzioni e risorse da parte del dirigente e dello staff della scuola. At an international level, the need emerges to verify outcomes of the new innovative schools in terms of building performance and effectiveness in favoring the teaching change. The P. Mattarella lower secondary school in Modena was opened in 2016, with an organizational model based on disciplinary classrooms proposed by a group of teachers, which required a participatory review of the design under development. This paper presents an evaluation activity carried out by a multidisciplinary group with the involvement of the school community to develop learning processes in the design field and provide feedback on the current experience. The results show a particularly advanced and constantly evolving situation. Indeed, the quality of the physical environment looks like an essential component for the innovation of educational project, thanks also to the ability to care, enhance, search for new solutions and resources of both the school manager and staff.
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Bruschi, Barbara, Paola Ricchiardi et Emanuela M. Torre. « Assist towards success : a project for inclusion (through) digital ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 1 (30 avril 2022) : 169–87. http://dx.doi.org/10.36253/form-12426.

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Résumé :
Numerous studies attest, in a convergent manner in different countries, the effects on minors of the pandemic period, especially on those in educational poverty. This condition requires articulated projects, centered on emerging needs, based on research and supported by a network on the territory. The Assist towards success program was created to include lower secondary school students, for whom the pandemic has meant a significant loss of learning opportunities. The interventions envisaged a targeted use of technologies and the involvement of trainees in Education, trained in remote cognitive mediation strategies. This choice also promoted in future professionals specific skills in school support; transversal skills and responsibility towards the needs of the territory. The implementation strategies of the Assist program and its effectiveness outcomes can constitute a model for future planning, within an educational world that has been profoundly renewed by the health emergency. Un Assist verso il successo: un progetto per l’inclusione (attraverso il) digitale. Numerosi studi attestano, in maniera convergente in diversi Paesi, gli effetti del prolungarsi della pandemia sui minori, specie se in condizione di povertà educativa. Tale condizione necessita di progetti articolati, centrati sui bisogni emergenti, fondati sulla ricerca e supportati da una rete sul territorio. Il programma Un Assist verso il successo è nato per garantire l’inclusione degli studenti della scuola secondaria di I grado, per i quali la pandemia ha significato la perdita importante di opportunità di apprendimento. Gli interventi sperimentali hanno previsto un uso mirato delle tecnologie e il coinvolgimento di tirocinanti di Scienze dell’educazione, formati sulle strategie di mediazione cognitiva a distanza. Tale scelta ha anche promosso nei futuri professionisti competenze specifiche nel sostegno scolastico; abilità trasversali e responsabilizzazione rispetto ai bisogni del territorio. Le strategie di realizzazione del programma Assist e gli esiti di efficacia dello stesso possono costituire un modello per progettazioni future, in un mondo educativo profondamente rinnovato dall’emergenza sanitaria.
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Bearzi, Francesco, et Andrea Tarantino. « Processi co-valutativi ed equit&agrave ; agentiva nella didattica trasformativa pandemica e post-pan ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 126–38. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12506.

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Résumé :
Le istanze di una didattica trasformativa incentrata sulle competenze trasversali di sostenibilità impongono una profonda riconsiderazione dei processi valutativi, auspicata dagli organismi internazionali di ricerca, anche alla luce delle dinamiche squisitamente democratiche e sotto il segno della corresponsabilità educativa che rappresentano le più efficaci e feconde risposte all'emergenza pandemica. Il costrutto di "equità agentiva", proposto nel contesto di ricerche transdisciplinari a impronta neuroscientifica, disegna un saliente connotato delle pratiche co-costruite dalle microcomunità di ricerca germinanti in seno ai sistemi educativi. I processi autenticamente co-valutativi costituiscono un essenziale tassello di una relazione di insegnamento-apprendimento votata alla ridefinizione del senso di sé, degli altri e dell'ecosistema in cui si è immersi. Apprezzando metodologicamente le opportunità situazionali e informali, tali processi acquisiscono generativa consistenza in una dimensione strutturalmente transizionale, caratterizzata dall'ascolto attivo e dalla proattiva apertura alla trasformazione 
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Sisto, Alessandra, Maria Assunta Zanetti, Marco Bartolucci et Federico Batini. « La validazione della versione italiana delle GRS-S (Pfeiffer-Jarosewich, 2003) - Scale di Valutazione della Plusdotazione (modulo per l'età scolare) - Dati Umbria 2019 - Università di Perugia ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2022) : 1–49. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14577.

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Résumé :
La plusdotazione in Italia è un argomento ancora scarsamente affrontato. Nonostante il 5% circa della popolazione sia plusdotato, non esiste una formazione obbligatoria specifica per gli insegnanti, sebbene sia auspicabile un'individuazione precoce della plusdotazione. Tra gli strumenti più utilizzati a questo scopo, dopo il test del QI, troviamo le Gifted Rating Scales (GRS), ovvero le Scale di Valutazione della Plusdotazione, di Pfeiffer-Jarosewich (2003). Si tratta di uno strumento di screening diagnosticamente appropriato e concepito per essere utilizzato con semplicità ed efficacia dagli insegnanti. È disponibile in due versioni, GRS-P (fascia d'età prescolare 4-6 anni) e GRS-S (fascia d'età scolare 6-13 anni), tese a valutare la percezione dell'insegnante rispetto al livello di abilità dello studente in confronto ai pari, in differenti aree: abilità intellettiva, abilità accademica, talento artistico, creatività, motivazione e leadership (quest'ultima è presente soltanto nelle GRS-S). Data la loro elevata solidità psicometrica, sono state tradotte e validate in molte lingue. La validazione della versione italiana delle GRS-S è stata avviata da uno studio di Beretta-Zanetti su un campione di 449 soggetti, provenienti dalla Lombardia, cui si sono aggiunti successivamente altri 142 soggetti provenienti da Roma. Nel presente lavoro, che si inserisce nel medesimo filone, sono state somministrate le GRS-S, dopo opportuna formazione degli insegnanti, ad un campione di 204 bambini tra i 6 ed i 14 anni provenienti dal Centro Italia (Regione Umbria), ampliando quindi la numerosità del campione proveniente dall'Italia centrale. Sono state quindi indagate le seguenti proprietà: asimmetria, curtosi, affettività e correlazione item-totale corretta. La coerenza interna delle scale è stata valutata attraverso il coefficiente alfa di Cronbach e l'errore standard di misurazione. La validità è stata analizzata mediante correlazione tra scale e attraverso un'analisi fattoriale esplorativa. I risultati hanno mostrato adeguate proprietà psicometriche ed una consistenza interna soddisfacente, tuttavia sono emerse criticità (valori molto elevati dell'indice alfa di Cronbach e soluzione a 5 fattori nell'analisi fattoriale esplorativa) che sono state ampiamente discusse e per le quali sono state avanzate alcune ipotesi (ad esempio ridondanza di item e bias interpretativo degli insegnanti) pur considerando la scarsa ampiezza campionaria di questa ricerca e riconoscendo il valore degli studi sul medesimo strumento che l'hanno preceduta. Si conferma pertanto la attendibilità della versione italiana delle GRS-S, tuttavia, per maggiore completezza dei dati ed omogeneità del campione, si segnala la necessità di rilevare dati da un campione più ampio, auspicabilmente proveniente dalle scuole del Sud Italia.
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Febi, G., G. Arcidiacono, P. Marchesi, M. Tosetti et R. Battini. « L'impiego della maschera laringea in anestesia pediatrica per RM ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 2 (avril 2000) : 197–202. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300206.

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Résumé :
Per eseguire un esame di risonanza magnetica (RM) in età pediatrica è necessario “sedare” in sicurezza il bambino per garantirne durante le scansioni I'immobilità e l'omeostasi delle funzioni vitali. Nella ricerca di una metodica che riassumesse caratteristiche di invasività minima, scarsa produzione di inquinamento ambientale e che consentisse un esatto e costante controllo del livello di anestesia e della pervietà delle vie aeree, siamo giunti all'utilizzo della maschera laringea (LMA) abbinato ad anestesia generale inalatoria in respiro spontaneo. In un periodo di 18 mesi 482 bambini non premedicati di classe ASA I-III (5,5 + 4,3 aa; range 1 giorno − 18 aa) affetti da patologie del SNC sono stati sottoposti in sequenza ad anestesia inalatoria con LMA per eseguire una RM cerebrale. Utilizzando un circuito Mapleson “F” modificato allungando le branche inspiratoria ed espiratoria e collegando quest'ultima ad un sistema di aspirazione “Venturi”, l'anestesia veniva indotta, in presenza di un genitore, facendo respirare al bambino alotano a concentrazioni rapidamente crescenti in una miscela gassosa di ossigeno e protossido d'azoto al 50%. Alla scomparsa del riflesso ciliare il. genitore poteva allontanarsi, si provvedeva ad incannulare una vena periferica e quindi si introduceva una maschera laringea di misura appropriata. Utilizzando un monitor amagnetico compatibile con gli alti campi magnetici presenti, si provvedeva quindi a monitorare la saturazione trans-cutanea dell'ossigeno (Sa02), l'ECG, la PA non invasiva, la pressione parziale della C02 di fine espirazione (EtPC02) e la concentrazione sia dell'alogenato che dei gas respirati. Si posizionava poi il bambino all'interno del magnete continuando l'anestesia in respiro spontaneo con alotano a 1,5 della sua concentrazione minima alveolare inibente (MAC) in miscela gassosa di ossigeno ed aria, con un flusso respiratorio minimo di 300 ml/Kg/min. Circa alla metà della durata dell'esame la concentrazione dell'alogenato veniva diminuita a circa 1,0 MAC. Al termine dell'esame si sospendeva l'erogazione dell'alogenato togliendo la maschera laringea alla comparsa dei primi riflessi delle vie aeree superiori. Il piccolo veniva poi adagiato su un lettino di un'altra stanza dove si risvegliava accanto allo stesso genitore che aveva precedentemente assistito all'induzione. In tutta l'esperienza descritta, sia durante l'induzione, che nel periodo intraesame, come al risveglio, non sono stati registrati casi rilevanti di desaturazione, ipotensione, bradicardie, aritmie, convulsioni o altri incidenti clinicamente significativi. Non si è mai constatato rigurgito gastro-esofageo. Questo lavoro durato quasi due anni ci porta senz'altro a concludere che l'utilizzo della LMA con anestesia inalatoria in respiro spontaneo per il paziente in età pediatrica in risonanza magnetica, comporta ottimi risultati in fatto di sicurezza ed efficacia anestesiologica.
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Paoli, Marco. « Digitalizzazione e ricerca umanistica ». DigItalia 15, no 1 (juin 2020) : 13–25. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00001.

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Résumé :
L’articolo si propone di verificare sinteticamente il rapporto tra il recente sviluppo delle biblioteche digitali e la ricerca umanistica, valorizzando il punto di vista dell’utente finale, lo studioso. È stata presa ad esempio una ricerca nell’ambito della storia della miniatura. Essa può oggi giovarsi di numerosi database dedicati alle collezioni digitali di manoscritti miniati medievali, e servirsi di avanzate funzioni di ricerca iconografica. La digitalizzazione ha permesso di superare la fase in cui l’alternativa alla consultazione diretta del manoscritto di pregio era il microfilm. La qualità delle immagini digitali permette spesso uno studio più agevole ed efficace di quello offerto dalla visione diretta dell’originale.
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Frank, Ellen, et Danielle Novick. « Progress in the psychotherapy of mood disorders : studies from the Western Psychiatric Institute and Clinic ». Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no 4 (décembre 2001) : 245–52. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005418.

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Résumé :
RIASSUNTO— Durante gli ultimi tre decenni abbiamo assistito a significativi miglioramenti sia nei trattamenti psicosociali, sia in quelli farmacologici dei disturbi affettivi.Insieme ai progressi che i nuovi trattamenti farmacologici hanno prodotto, il trattamento psicosociale per la cura specifica del singolo disturbo ha ulteriormente migliorato la prognosi ed il decorso del disturbo bipolare e unipolare. Metodi — Rassegna delle nostre ricerche sul disturbo unipolare e bipolare e sul loro trattamento, in particolare la psicoterapia interpersonale (IPT) e le sue modificazioni. Risultati — Si fornisce la dimostrazione empirica che l'IPT à un trattamento per i disturbi affettivi efficace per la fase acuta e per il mantenimento. La nostra ricerca cumulativa e l'esperienza clinica suggeriscono che le relazioni interpersonali ed i ritmi circadiani e sociali influenzano i disturbi affettivi e che la psicoterapia pud aiutare a normalizzare i problemi in questi settori per i pazienti con disturbi affettivi. Conclusioni — Nonostante l'entusiasmo generato dai recenti progressi nella ricerca sui disturbi mentali e sul loro trattamento, dobbiamo ancora soddisfare l'impegno che l'enorme sviluppo delle conoscenze sulle farmacoterapie mirate e sulle psicoterapie sembrerebbero offrire. Per fare ulteriori progressi, dobbiamo continuare ad applicare rigore scientifico e riflessione per capire l'adattabilita delle attuali nomenclature, l'impatto delle malattie psichiche e mediche in comorbidità sulla manifestazione e sul trattamento dei disturbi affettivi e la praticabilita di un'ampia utilizzazione dei nuovi trattamenti.
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Palumbo, Mauro. « La partecipazione che cambia la valutazione (e forse anche i valutatori?) ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 4 (janvier 2011) : 29–44. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-004003.

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Résumé :
Il riferimento alla partecipazione mostra una crescente importanza tanto nella ricerca sociale quanto nei processi valutativi. Nella ricerca sociale la distanza tra "osservatore" ed "osservato" č sempre piů esile, e la partecipazione al processo di ricerca cresce cosě come l'uso dei metodi qualitativi. D'altra parte, i politici hanno bisogno di una ampia partecipazione per fronteggiare la riduzione di legittimazione delle istituzioni pubbliche cosě come il crescente ruolo svolto dalle politiche che per essere efficaci hanno bisogno di un consenso attivo da parte della popolazione coinvolta. L'articolo sottolinea i rischi implicati da una mera sovrapposizione tra processi valutativi e di ricerca e sottolinea le ragioni e le modalitŕ attraverso le quali mantenere coordinate, e tuttavia differenziate, le due attivitŕ.
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Sbaragli, Silvia. « Editoriale ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 10 (17 novembre 2021) : I—IV. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.0.

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Siamo giunti al decimo numero della rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula: un risultato davvero importante per i membri del comitato redazionale e del comitato scientifico che con impegno, passione e dedizione portano avanti da sei anni questo ambizioso progetto. Il fine è sempre lo stesso: condividere significativi contributi di ricerca ed efficaci esperienze didattiche.È in questo contesto che sono nati proficui contatti e scambi tra ricercatori e docenti, contribuendo così ad avvicinare il mondo della ricerca al mondo scolastico e a tenere unita una comunità interessata ad approfondire il complesso e delicato processo di insegnamento/apprendimento della matematica. Continua a leggere...
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Scaratti, Giuseppe, Cesare Kaneklin, Silvio Ripamonti et Mara Gorli. « Nuove prospettive della ricerca-azione ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (février 2011) : 67–91. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003004.

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Résumé :
Il contributo riprende le principali traiettorie ed esiti di un percorso di studio che ha coinvolto ricercatori di diverse Universitŕ italiane, accomunati da una convergente riflessione sulla complessitŕ e sulle implicazioni relative al produrre conoscenza e cambiamento oggi nelle organizzazioni. A partire da domande relative al cosa significa essere e fare lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni e al come concepire il perimetro tra ricerca, formazione e professione sul campo, il contributo approfondisce le coordinate di un approccio orientato alla produzione di conoscenza significativa (rilevante, valida, efficace), a partire dai problemi reali delle persone in situazione organizzativa. Vengono in tal modo riletti i modi di concepire e praticare la ricerca-azione, evidenziandone i tratti costitutivi ed esplorando le implicazioni epistemologiche, metodologiche e operative di una rinnovata visione della ricerca applicata alle organizzazioni.
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Farris, Manuela, Carlo Bastianelli et Giuseppe Benagiano. « La contraccezione d'emergenza : biologia ed etica ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 2 (décembre 2011) : 33–35. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002005.

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Résumé :
Al momento attuale, la ricerca medica in campo contraccettivo presenta alla donna una gamma di scelte ben piů ampia ed efficace rispetto al passato. Questo riguarda sia la contraccezione post-coitale sia i dispositivi intrauterini. Nel nostro paese la forte presenza della chiesa cattolica richiede la necessitŕ di raggiungere una mediazione tra etica e ricerca scientifica.
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Peruzzi, Elena, Vincenzina Bruni et Gianfranco Scarselli. « La paziente metrorragica : ius e pillola a confronto ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 2 (décembre 2011) : 36–38. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002006.

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Résumé :
Al momento attuale, la ricerca medica in campo contraccettivo presenta alla donna una gamma di scelte ben piů ampia ed efficace rispetto al passato. Questo riguarda sia la contraccezione post-coitale sia i dispositivi intrauterini. Nel nostro paese la forte presenza della chiesa cattolica richiede la necessitŕ di raggiungere una mediazione tra etica e ricerca scientifica.
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Cristina, D'Onofrio, Marta Fojanesi, Carla Granese, Stefano Ierace et Luigi Onnis. « La pratica terapeutica all'interno di un modello integrato di salute mentale. Resoconto di una esperienza nel territorio cubano ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juillet 2012) : 95–114. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-002006.

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In questo lavoro viene presentato un resoconto di una ricerca etnografica e antropologica sulle medicine tradizionali presenti sul terreno specifico dell'Havana, Cuba. Questa ricerca č stata condotta avendo come riferimento teorico gli attuali orientamenti dell'antropologia medica e dell'etnopsichiatria. Queste discipline affermano che ogni cultura costruisce un proprio ideale di salute e di benessere seguendo la cosmovisione d'appartenenza, e crea coerentemente delle pratiche e dispositivi di cura atti a mantenere l'equilibrio psicofisico. Si riconosce pari dignitŕ a queste metodiche di cura quando queste risultano efficaci e capaci di rinforzare l'identitŕ culturale di chi ne usufruisce. La presente ricerca ha compiuto un censimento e catalogazione delle medicine tradizionali presenti sul territorio cubano, rilevando anche come, e se, il loro uso venisse integrato con la medicina occidentale.
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Pierini, Federica, Paola Gremigni, Paola Gualandi, Emilio Franzoni et Bitti Pio Enrico Ricci. « Qualitŕ di vita e strategie di coping in adolescenti con Disturbi del Comportamento Alimentare ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 1 (septembre 2010) : 71–87. http://dx.doi.org/10.3280/psd2010-001004.

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Introduzione: I pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) presentano una ridotta qualitŕ di vita connessa alla salute (HRQoL). Studi sul coping indicano inoltre una tendenza delle donne con DCA a usare strategie di evitamento piů delle persone sane, ma sono rare le ricerche che valutano l'impatto del coping sulla HRQoL in adolescenti con DCA, perciň questo studio ha lo scopo di indagare questa relazione.Metodo: 30 ragazze di 12-18 anni (etŕ media 15.52 ±1.70 anni) con DCA (Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa) in trattamento ambulatoriale o intensivo in ricovero ospedaliero, hanno completato alcuni questionari su sintomi del DCA, stili di coping e HRQoL.Risultati: Le pazienti non differiscono significativamente sul coping e sulla HRQoL in relazione ai due tipi di trattamento, pertanto č stato formato un unico gruppo a partire dai due iniziali. L'analisi della regressione multipla indica che strategie di coping centrate sull'accettazione e la ristrutturazione degli eventi stressanti e la scarsa ricerca di sostegno sociale sono associate con una piů scarsa HRQoL.Discussione: I risultati sottolineano un importante ruolo del coping in relazione alla HRQoL in adolescenti con DCA e suggeriscono l'insegnamento di strategie di coping efficaci come componente del trattamento specifico di queste pazienti.
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