Articles de revues sur le sujet « RICERCA E INTERVENTO »

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1

Brunod, Marco. « La ricerca intervento nell'esperienza dello studio aps ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (février 2011) : 171–82. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003010.

Texte intégral
Résumé :
La crescita di iniziative che si possono inscrivere nell'alveo della ricerca intervento, nelle pratiche professionali dello Studio APS, č strettamente collegata a come nel tempo si č modificate la domanda di servizi consulenziali. Nel passato condizioni organizzative e lavorative piů stabili sollecitavano domande di intervento formativo e consulenziale piů centrate sull'analisi e la comprensione di aspetti riguardanti i funzionamenti organizzativi (lavoro di gruppo, integrazione, comunicazione, processi decisionali, ecc.) o lo sviluppo di specifiche competenze (coordinamento, gestione delle risorse umane, esercizio di ruoli di autoritŕ, ecc.); attualmente la provvisorietŕ degli assetti organizzativi, le continue riorganizzazioni, le maggiori temporaneitŕ delle posizioni lavorative alimentano una domanda di interventi prevalentemente finalizzati ad accompagnare cambiamenti. In questo quadro si inscrive, nelle esperienze dello Studio APS, una utilizzazione piů esplicita e dichiarata della "ricerca-azione" considerata come una modalitŕ di intervento nelle organizzazioni non soggetta ad una meccanica riproposizione di impianti metodologici e strumentali preordinati. La ricerca intervento si configura cosě come un approccio finalizzato a sostenere processi di costruzione di significati e rappresentazioni condivise in grado di orientare l'agire individuale e collettivo, sostenere decisioni e aprire prospettive possibili. Obiettivo della ricerca intervento diviene quello di far emergere il sistema di significazione attivato dagli attori rispetto a specifici problemi, decostruire tale sistema e accompagnare la ricostruzione di nuovi modi di significarli e trattarli. Nell'articolo sono richiamate alcune esperienze di ricerca intervento realizzate dallo Studio APS per accompagnare processi di cambiamento organizzativo e lo sviluppo di nuovi strumenti di gestione e comunicazione.
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2

Onnis, Luigi, Marco Bernardini, Antonella Leonelli, Dario Cafagna, Roberta Cherubini, Domenico Ardito, Alessandra la Marca, Cristina D'Onofrio et Marta Fajanesi. « Un approccio sistemico ai disturbi di panico. Protocollo di una ricerca sperimentale ». PSICOBIETTIVO, no 3 (novembre 2011) : 55–71. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003004.

Texte intégral
Résumé :
Il presente lavoro discute la dimensione psicopatologica dei disturbi di panico (DP) e ne approfondisce gli aspetti legati alla ricerca clinica. Propone, poi i DP in una prospettiva sistemica come fenomeni complessi, analizzandone le componenti socio-culturali, individuali e familiari. In ultimo viene proposto un progetto di ricerca dedicato ai DP che valuta l'opportunitŕ di un approccio integrato, tale intervento viene confrontato con l'usuale intervento psicofarmacologico.
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3

Migone, Paolo. « Intervento : Psicoterapia e ricerca "scientifica" ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2009) : 77–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2009-001005.

Texte intégral
Résumé :
- Some problems of the relationship between psychotherapy and scientific research are examined. The following aspects are discussed: the theory of demarcation between science and non-science, the problem of replicability, "hard" and "soft" sciences, complexity and chaos theory, the levels of probability and indeterminacy, the inductive-deductive circle, abduction, etc. Clinical material is presented in order to exemplify the issues under discussion. Some of the problems met by empirical research in psychotherapy (for example the manualization of psychotherapy techniques) are described, and the phases of the history of psychotherapy research movement are summarized. (This intervention is a discussion of the paper by the physicist Ferdinando Bersani "Replicability in science: Myth or reality?". Psicoterapia e Scienze Umane, 2009, XLIII, 1: 59-76). [KEY WORDS: science, psychotherapy research, epistemology, replicability, psychoanalytic research]
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4

Marta, Elena. « La validitŕ della ricerca-intervento in psicologia di comunitŕ ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (février 2011) : 139–48. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003008.

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Résumé :
L'articolo affronta il tema della validitŕ della ricerca-intervento nella psicologia di comunitŕ. Tre sono i tipi di validitŕ in questo ambito: la validitŕ ecologica, la validitŕ relazionale e la validitŕ trasformazionale. Sebbene tutti e tre i tipi siano importanti, a parere di chi scrive, la validitŕ relazionale e quella trasformazionale sono le piů adeguate per la ricerca-azione in ambito comunitario. La validitŕ relazionale poggia sui processi di fiducia e mutuo rispetto tra ricercatori e partecipanti nonché sulla costruzione di un contesto relazionale che renda possibile l'accesso fisico ed interpersonale alla comunitŕ. La validitŕ trasformazionale fa riferimento ai processi di cambiamento promossi nella comunitŕ grazie alla realizzazione della ricerca-intervento ed alla sostenibilitŕ per la comunitŕ dei cambiamenti avviati.
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Galuppo, Laura. « Costruire organizzazioni sostenibili : pratiche di ricerca-intervento ». RISORSA UOMO, no 1 (mai 2011) : 51–67. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001005.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo descrive tre esperienze di ricerca-azione intorno al tema della sostenibilitŕ della vita organizzativa condotte entro contesti sociosanitari. Attraverso la presentazione di tali esperienze di ricerca sul campo, il lavoro consente un'esplorazione di quali condizioni appaiano cruciali per costruire organizzazioni sostenibili e di quali pratiche e strategie di azioni siano in grado di favorire tali condizioni di sostenibilitŕ.
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Capone, Vincenza, Daniela Caso, Anna Rosa Donizzetti et Giovanna Petrillo. « La promozione del benessere in ospedale : il punto di vista delle partorienti in interviste narrative sul "momento nascita" ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2012) : 133–40. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-002008.

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Résumé :
L'obiettivo di questo lavoro č stato quello di indagare il punto di vista delle partorienti su aspetti centrali per il proprio benessere e per la qualitŕ della vita in ospedale, in una prospettiva di ricerca-intervento. Hanno partecipato alla ricerca 21 neo-mamme, ricoverate in un ospedale campano, sollecitate a rispondere alle domande di una intervista narrativa. La trascrizione delle interviste č stata sottoposta a una procedura di analisi testuale, con l'ausilio del software T-LAB. I risultati hanno evidenziato differenti posizionamenti tra le donne al primo parto vs le altre, nonché tra le donne al secondo parto vs quelle al terzo/ quarto parto. Questi risultati contribuiscono sul piano concettuale ad arricchire di nuovi nuclei problematici la ricerca sul tema e hanno favorito la realizzazione di un intervento formativo mirato al personale ospedaliero della struttura coinvolta, finalizzato ad incrementare i livelli di benessere delle partorienti tramite una revisione critica delle pratiche professionali.
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Galesi, Davide. « Decodificare empaticamente la diversità. L'applicazione della Consultazione Transculturale nei servizi sociali ». WELFARE E ERGONOMIA, no 2 (janvier 2021) : 132–49. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002010.

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Résumé :
Non sempre gli operatori sociali dispongono di competenze e strumenti utili a costruire con persone di background migratorio una comunicazione effettivamente comprensiva, che dia luogo ad efficaci percorsi di intervento. Questa ricerca esplorativa basata sull'osservazione partecipante e interviste semistrutturate focalizza il dispositivo della consultazione transculturale come strumento gruppale e dialogico che, grazie alle connessioni tra dimensione psico-emotiva e socio-antropologica, consente una più appropriata valutazione di bisogni e risorse, nonché una costruzione più partecipata degli interventi, nel rispetto dei principi di unicità e autodeterminazione della persona.
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Mura, Antonello, et Daniele Bullegas. « Prospettive trasformative di educazione genitoriale : itinerari di sviluppo e traiettorie teorico-operative ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 9–23. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12914.

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Résumé :
La presenza di una condizione di disabilità può modificare profondamente l'assetto familiare in termini organizzativi, relazionali e affettivi, influendo significativamente sulle capacità e sulle risorse genitoriali. Per tale ragione, diviene importante predisporre e implementare interventi efficaci nel supportare i genitori di fronte a simili sfide, anche al fine di sostenere quei processi inclusivi con cui le famiglie, la scuola e l'intera società sono chiamate a confrontarsi in un percorso dinamico e continuo di intervento, di ricerca e di formazione. Attraverso una revisione della letteratura internazionale, il presente lavoro restituisce gli esiti di una ricerca qualitativa che evidenzia in che termini e con quali modalità, all'interno del paradigma dell'Adult Education, l'approccio trasformativo abbia trovato concreta applicazione nell'ambito dell'educazione genitoriale. L'indagine di revisione, condotta su dieci studi empirici, prende in considerazione le esperienze e le percezioni dei genitori che hanno partecipato a programmi di supporto parentale. L'analisi ha permesso di elaborare tre temi principali: (1) le trasformazioni genitoriali, (2) il dispositivo formativo e (3) i genitori in transizione. I risultati riportati lasciano emergere la possibilità di delineare, sotto il profilo teorico e operativo, un modello di intervento e di supporto che, coerentemente con la teoria dell'apprendimento trasformativo, può incidere sulle prospettive di significato e sulle pratiche educative e di cura genitoriali.
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Tarricone, Ilaria, Federico Cesa, Federico Suprani, Giovanna Russo, Roberto Muratori et Marco Domenicali. « Gioco responsabile e comportamenti di salute : un progetto di ricerca e intervento in Emilia-Romagna ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (septembre 2020) : 175–93. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002010.

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Résumé :
Il gioco d'azzardo ha una diffusione pervasiva nella società contemporanea e può esitare nel disturbo da gioco d'azzardo - DGA - che determina gravi disagi personali, familiari e sociali. Il progetto di ricerca e intervento è stato svolto presso 8 sale bingo di 6 città della regione Emilia Romagna (Modena, Lugo, Bologna, Parma, Cesena, Cesenatico), con i seguenti obiettivi: a) valutare l'incidenza di indicatori di gioco problematico, di stigma per il gioco, di assunzione problematica di acolici, di distress psicofisico negli utenti delle sale bingo; b) valutare se le sale bingo e i loro operatori possano promuovere comportamenti di gioco responsabile; c) verificare la fattibilità e il gradimento di interventi di socio-psico-educazione per la promozione del benessere psicofisico nelle sale bingo. Il progetto è stato svolto in 3 fasi: I) screening dei giocatori; II) focus group per gli operatori; III) intervento di socio-psico-educazione. Dei 98 giocatori intervistati, il 40 % riferisce di avere un comportamento problematico e il 33% stigma per il gioco. Gli operatori hanno mostrato consapevolezza dei problemi psico-sociali legati al gioco d'azzardo e disponibilità a promuovere comportamenti sani. Gli interventi socio-psicoeducativi hanno attratto i giocatori, che hanno richiesto informazioni e talora supporto. I risultati del progetto incoraggiano l'implementazione di azioni che consentano la trasformazione sociale delle sale bingo da loghi dove occultare abitudini negative a luoghi dove promuovere comportamenti sani sia possibile.
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Ciani, Andrea, et Alessandra Rosa. « Sviluppare le competenze dei docenti universitari nella prospettiva del formative assessment : una ricerca valutativa su un intervento formativo rivolto a docenti delle Università del Myanmar ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2020) : 44–62. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10076.

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Résumé :
Il presente contributo concerne una ricerca valutativa di tipo quantitativo su un intervento formativo orientato a sviluppare le competenze valutative dei docenti universitari birmani nella prospettiva del formative assessment.
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Di Vita, Angela Maria, Alessandra Ciulla et Aluette Merenda. « Perinatalitŕ e migrazione. Percorsi di ricerca-intervento ». RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no 35 (juillet 2012) : 5–15. http://dx.doi.org/10.3280/pr2012-035001.

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Il presente contributo esplora le dinamiche che sottendono la perinatalitŕ in un gruppo di donne migranti provenienti da diverse aree geografi che, con l'obiettivo di individuarne le risorse personali e contestuali, nonché gli elementi predittori di rischio. Lo studio ha in particolare esaminato le modalitŕ di parenting con cui le madri migranti vivono la propria esperienza perinatale in relazione alla identitŕ: materna, a quella del proprio figlio ed altresě culturale. I risultati della ricerca hanno configurato la gravidanza come un evento culturalmente determinato dai significati che ciascuna donna attribuisce alla gravidanza ed evidenziato come la lontananza dal proprio paese d'origine possa incrementarne la vulnerabilitŕ durante questo momento del ciclo di vita. Un elemento particolarmente riscontrato nelle interviste č il senso di solitudine per l'assenza di un sostegno da parte delle rete familiare di riferimento, che enfatizza l'esigenza di favorire da parte dei servizi sanitari un accompagnamento adeguato in situazioni di vulnerabilitŕ psicosociale.
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Natali, Anna, et Margherita Russo. « Distretti e politiche industriali. La lezione di Sebastiano Brusco ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 3 (septembre 2011) : 127–47. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003006.

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Résumé :
Questo saggio discute due idee fondamentali di politica industriale elaborate da Sebastiano Brusco: i servizi reali a sostegno dei sistemi di imprese; la promozione di cambiamenti diffusi sul piano delle conoscenze e delle relazioni sociali. Nel primo caso i distretti industriali sono destinatari delle politiche, nel secondo sono modello per approcci innovativi di intervento. Con la proposta dei contratti di programma di distretto, infine, i distretti industriali si trasformano in possibili attori delle politiche nazionali per lo sviluppo del Mezzogiorno. Sono passaggi che rispecchiano alcuni dei mutamenti nel paradigma di ricerca e negli interventi di policy dell'ultimo decennio.
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Tirelli, Valentina, Maria Clara Cavallini, Silvia Flauto, Luisa Amato, Anna Meneghelli et Emiliano Monzani. « Abilit&agrave ; di studio nell'intervento precoce per le psicosi : uno studio pilota su tre p ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 4 (février 2022) : 1–16. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa13223.

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Résumé :
La ricerca e la pratica clinica più innovative stanno evidenziando un'area di bisogno rappresentata dalle esigenze di persone giovani nelle fasi iniziali delle psicosi schizofreniche, che, in mancanza di un'individuazione tempestiva e di un intervento specifico e mirato, possono scivolare verso un aggravamento della patologia, compromettendo la possibilità di realizzare un soddisfacente progetto esistenziale.Gli interventi di sostegno allo studio nei giovani a rischio psicotico portano ad esiti positivi come il diploma, il titolo di laurea, lo sviluppo di abilità interpersonali e l'occupazione lavorativa, mentre il dropout scolastico in questa fase può portare all'arresto dello sviluppo di competenze interpersonali cruciali in una varietà di ruoli di vita.  Nonostante le evidenze, pochi studi prima d'ora si sono occupati di sistematizzare un intervento di sostegno allo studio efficace per questa popolazione.Questo studio-pilota si propone di analizzare gli esiti di un intervento volto all'implementazione di alcune abilità di studio (Goal Setting, Auto-monitoraggio e componenti di Abilità di Studio) su un campione di studenti definiti a rischio o in fase di esordio psicotico.Le strategie sono state identificate dalla letteratura come importanti componenti dell'autogestione del comportamento che minimizzano il rischio di fallimenti scolastici.
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Bastianoni, Paola, et Gisele Ronga. « Tour "porte aperte in comunità" : una ricerca intervento ». MINORIGIUSTIZIA, no 4 (mars 2019) : 109–18. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-004012.

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Valente, Ilaria. « La rigenerazione dei tessuti urbani marginali : costruire un percorso di ricerca tramite sperimentazioni progettuali ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 66–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059011.

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Résumé :
La ricerca progettuale che il testo introduce affronta la questione del grado di trasformabilitŕ dei tessuti, della loro demolizione, manutenzione, costruzione, consolidamento. Si intende argomentare la possibilitŕ di operare tramite una pratica di rigenerazione del margine urbano ‘aperta' e integrabile, sorretta da una consapevole e orientata descrizione del contesto a cui ancorare puntuali scritture progettuali. Gli interventi dei Dottorandi in Progettazione Architettonica e Urbana propongono alcuni modi di interpretare il tema della rigenerazione e alcune soluzioni parziali da cui muovere verso approfondimenti e comparazioni. Si tratta di strategie di intervento architettonico puntuali e tra di loro integrabili applicate al margine Ovest di Milano, dove si intende ricostituire tramite inedite connessioni la tessitura del costruito, degli spazi aperti, delle tracce preesistenti.
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Vitrano, Francesco, et Giorgia Plicato. « Interventi pluriprofessionali e interistituzionali con minori vittime di Esi : uno studio realizzato sul territorio di Palermo ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 179–88. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001019.

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Résumé :
Gli autori riportano uno studio effettuato sul territorio di Palermo che riguarda la presa in carico di minori vittime di Esi. Tale ricerca vuole sottolineare come un intervento precoce, multiprofessionale e interistituzionale sia in grado di modificarne l'outcome prevenendo lo strutturarsi di modelli di funzionamento psicopatologici.
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Alastra, Vincenzo. « Prendersi cura delle comunitŕ di pratica attraverso progetti di ricerca-formazione-intervento. Esperienze nella azienda sanitaria di Biella ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (février 2011) : 151–70. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003009.

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L'articolo propone una rilettura di due esperienze, riconducibili alle cornici teorico-metodologiche della ricerca-intervento e della formazione-intervento, condotte nella Azienda Sanitaria Locale BI di Biella. Gli scenari operativi relativi ad entrambi i progetti attengono lo sviluppo di comunitŕ di pratica. Viene articolata una riflessione intorno al ruolo che puň, in tal senso, essere assunto da un servizio formazione. Vengono inoltre prese in esame alcune opportunitŕ, nodi critici e competenze richieste, atteggiamenti e caratteristiche della cultura organizzativa di riferimento, sui quali si ritiene necessario sollecitare l'attenzione e l'impegno da parte di chi intenda cimentarsi su questi fronti. Sfide e aspetti questi, tutti attinenti sia le due metodologie di intervento, che la stessa problematica della cura di comunitŕ di pratica in queste organizzazioni.
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Muscarà, Marinella, et Alessandro Romano. « Le poliferie educative come modello organizzativo a sostegno del processo d'inclusione ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 24–36. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12913.

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Il contributo propone una riflessione sugli aspetti del processo d'inclusione come azione sistemica e suggerisce il modello delle poliferie educative - intese come "comunità locali di apprendimento" - per promuovere e supportare sinergicamente gli interventi educativi. L'esperienza della pandemia di Covid-19 ha confermato che il contrasto all'isolamento e all'esclusione dei soggetti più vulnerabili, come gli studenti con BES, possa avvenire con la collaborazione attiva di tutti stakeholders del territorio, di cui fanno parte anche le università e i centri di ricerca. Il contributo individua nell'azione di partecipazione, riflessione e trasformazione un'opportunità di altissimo valore per elaborare efficaci schemi interpretativi e di intervento a sostegno del lavoro degli insegnanti e di tutta la comunità educante.
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Ellerani, Piergiuseppe, et Daniele Barca. « Valutazione narrativa e trasformativa : co-costruzione di comunit&agrave ; di apprendimento. Un caso di studio espl ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 17–32. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12395.

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Résumé :
Negli ultimi anni, la ricerca sugli esiti della valutazione ha mostrato evidenze che dimostrerebbero alcune relazioni tra i risultati di apprendimento degli studenti e gli strumenti di valutazione utilizzati nelle scuole. Il paper presenta un insieme di ricerche sulla valutazione formativa, focalizzandosi sulla prospettiva del feedback. A partire da questa prima analisi, vengono spiegati ulteriori aspetti di sviluppo che portano a considerare i significati della valutazione narrativa e trasformativa. Questo particolare processo di valutazione mostra una maggiore equità nei risultati dell'apprendimento e una prospettiva più esplicita sulla prassi democratica nelle scuole. Il caso di studio esplorativo presentato ha utilizzato il costrutto teorico iniziale di questo articolo. Attraverso un modello di ricerca-formazione-intervento, il caso studio mostra possibili e interessanti sviluppi della collegialità. Il percorso, iniziato nel 2018 e tuttora in corso, ha attraversato la pandemia, e permesso di affrontare l'emergenza educativa partendo dalla valutazione. L'attenzione è rivolta alla supervisione accademica come un modo per sostenere l'innovazione e il cambiamento organizzativo.
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Formicuzzi, Maddalena, Serena Cubico, Jocilene Gadioli De Oliveira, Giuseppe Favretto, Anastasia Ferrari et Piermatteo Ardolino. « Alta formazione professionale tra formal e non formal learning : il caso dei Master Universitari italiani ». Swiss Journal of Educational Research 36, no 3 (20 septembre 2018) : 481–500. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5108.

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Il presente lavoro prende spunto dalla realizzazione del progetto di ricerca/intervento «Master Universitari e competenze acquisite. Validazione e certificazione» finanziato dalla Regione Veneto. Il progetto ha consentito di realizzare una serie di osservazioni e riflessioni sulle metodologie didattiche, sugli strumenti di valutazione e di certificazione legate sia agli apprendimenti realizzati in ambito formale che a quelli non formali.
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Butera, Federico. « La ricerca intervento Rigore e rilevanza nelle scienze dell'organizzazione ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (janvier 2023) : 127–34. http://dx.doi.org/10.3280/so2022-002005.

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Luppino, Olga Ines, Gemma Battagliese, Maria Caccetta, Chiara Baglioni, Silvia Carlucci, Alessandra Mancini, Sabina Marianelli et Carlo Buonanno. « Efficacia dei programmi di intervento cognitivo-comportamentali per i disturbi esternalizzanti in etŕ evolutiva : una metanalisi ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 31 (décembre 2012) : 47–50. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031005.

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Résumé :
I disturbi esternalizzanti rappresentano la piu comune e persistente forma di disadattamento nell'infanzia. Proprio per questo motivo lo sviluppo di trattamenti basati sull'evidenza costituisce un'urgenza sociale. L'obiettivo del presente studio e quello di condurre una metaanalisi sistematica e quantitativa di studi randomizzati controllati finalizzati a valutare l'efficacia di programmi di intervento psicologico sui disturbi esternalizzanti in eta evolutiva. La ricerca bibliografica e stata condotta sulle banche dati PsycInfo e PsycArticles, Medline, PubMed ed EBSCO. Gli articoli sono stati selezionati e valutatati da giudici indipendenti. Dai risultati si evince che i trattamenti cognitivo comportamentali sono efficaci nel trattamento delle condotte esternalizzanti, quando invece si prendono in considerazione i comportamenti internalizzanti e la depressione materna non si evincono differenze significative tra il gruppo sperimentale trattato con interventi cognitivo-comportamentali ed il gruppo di controllo. Al fine di produrre un miglioramento del funzionamento globale i trattamenti per le condotte esternalizzanti potrebbero beneficiare di interventi diretti ai sintomi internalizzanti del bambino e alla depressione genitoriale.
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Moreno, Cesare. « La ricerca-azione nel contesto di un intervento sociale ed educativo : il progetto chance a Napoli dal 1998 al 2008 ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (février 2011) : 197–217. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003012.

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Résumé :
Chance č un progetto di ricerca-azione, promosso dal Ministero della Istruzione, dell'Universitŕ e della Ricerca alla fine degli anni '80, che ha affrontato il problema degli adolescenti in situazione di esclusione sociale, non affrontato dall'istituzione scolastica. Per il suo carattere sperimentale il progetto si č dotato di forti apparati di riflessione presidiati da professionisti di diversa estrazione culturale. Ciň ha premesso di esperire diversi cicli sperimentali, attingendo anche al livello teorico e di farlo a partire da punti di vista diversi. L'interazione con la ricerca scientifica teorica ed accademica ha prodotto una consapevolezza maggiore riguardo al ruolo della teoria e ha consentito di approfondire importanti temi derivati dalla riflessione sulle pratiche. Inoltre, l'attivitŕ di ricerca ha consentito di delineare diversi profili di competenze per i diversi operatori e un percorso per il loro sviluppo. L'acquisizione piů importante riguarda il ruolo dei conflitti in un particolare processo educativo: l'esistenza di conflitti e contraddizioni č la molla principale per lo sviluppo di una attivitŕ autentica di ricerca. Assumere la dimensione del conflitto nel progetto, sviluppare continue attivitŕ negoziali, č una dimensione isomorfa a quella della ricerca-azione e stabilisce un punto di contatto significativo tra ricerca-azione sul campo, intesa come ricerca di costrutti pedagogici operativi, e ricerca-azione di tipo teorico intesa come ricerca di costrutti di pensiero necessari a tenere insieme la complessitŕ delle attivitŕ messe in campo. L'approccio, fondato su diversi punti di vista, ha provocato emozioni e relazioni che possono trovare una espressione metaforica condivisa in quello che viene chiamato ‘mito di fondazione'. Questo ha un ruolo centrale per costruire una narrazione che rappresenti il punto di incontro tra le metodologie sperimentate e le storie professionali degli operatori.
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Briata, Paola. « La "normalitŕ perduta" dei luoghi del "commercio etnico". Governo del territorio tra stereotipi e sperimentazioni ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 101 (février 2012) : 32–53. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-101003.

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Prendendo le mosse dagli esiti di una ricerca sui luoghi del commercio etnico in alcune cittŕ venete, l'articolo propone una riflessione sulle correlazioni tra i modi piů comuni di osservare gli spazi urbani dell'immigrazione e sulle conseguenti forme di intervento, ipotizzando la necessitŕ di un cambio di sguardo su questi luoghi non solo da parte dei policy maker, ma anche dei ricercatori.
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Donatella, Donati. « Violenza sulle donne e intervento giudiziario ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 6 (février 2011) : 179–87. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006016.

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L'intervento che segue vuole indicare le ragioni che hanno fatto ritenere indispensabile promuovere incontri di formazione per magistrati, avvocati, forze dell'ordine in materia di violenza sulle donne nelle relazioni di intimitŕ. E vuole segnalare i motivi che fanno ritenere prezioso il contributo di esperti della materia (universitŕ, istituti di ricerca, agenzie specializzate di altri Paesi europei e anche servizi sociali, centri antiviolenza, Casa delle donne, associazioni) alla formazione degli operatori che esercitano la giurisdizione e affrontano il problema della repressione di reati
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Sgreccia, Elio. « Quando la fede si confronta con la legge nell’ambito delle biotecnologie umane ». Medicina e Morale 51, no 3 (30 juin 2002) : 407–27. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.691.

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Résumé :
L’articolo analizza il rapporto tra istanze religiose e la legge civile, tenendo presente i possibili interventi della legge nel campo della genetica e della procreazione. Dopo aver argomentato che il dialogo tra fedi religiose e regimi democratici stia diventando sempre più urgente per evitare sia i fondamentalismi religiosi sia presunte neutralità morali delle democrazie liberali, l’autore afferma che il fatto religioso cristiano-cattolico ponga tre esigenze fondamentali per un corretto rapporto tra fede e legge: l’esigenza antropologica, cioè di una concezione dell’uomo esigitiva del rispetto della dignità di ogni persona umana; l’esigenza epistemologica, per cui la fede non deve opporsi alla ricerca scientifica e razionale, ma deve indicare il senso della ricerca stessa, nel quadro dei fini dell’uomo; il principio dell’accettazione del sistema democratico nel quale deve essere garantito per ogni uomo il diritto alla libertà-responsabilità in un clima di dialogo e persuasione. Infine, l’articolo si sofferma sugli orientamenti di carattere normativogiuridico sulla genetica e sulla procreazione artificiale che una visione centrata sulla dignità della persona umana richiede: 1. la protezione di individuo umano, cioè la tutela del diritto alla vita di ogni essere umano innocente; 2. il Principio di non discriminazione; 3. il divieto di ogni intervento genetico non terapeutico alterativo; 4. il divieto di brevettazione del genoma umano; 5. la promozione della ricerca in tema di terapia genetica; 6. la protezione degli individui che operano e sperimentano nei laboratori di biotecnologie sul DNA.
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Onnis, Luigi, Marco Bernardini, Antonella Leonelli, Angela Maria Mulč, Agostino Vietri, Carla Granese, Stefano Ierace et Cristina D'Onofrio. « L'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia. Efficacia di un trattamento integrato ». PSICOBIETTIVO, no 1 (août 2010) : 137–57. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-001010.

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Résumé :
In questo lavoro viene presentata una ricerca che valuta l'organizzazione dei legami familiari nell'anoressia e nella bulimia attraverso la somministrazione del Test "Family Life Space" alle famiglie di pazienti con DCA. La valutazione č stata effettuata per verificare l'efficacia di un rattamento integrato, che comprende la psicoterapia familiare piů l'abituale intervento medico nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione sperimentale) messo a confronto col solo intervento medico-nutrizionale (cui č stato sottoposto un campione di controllo). Alle famiglie di entrambi i campione il FLS č stato somministrato prima e dopo il trattamento. La psicoterapia familiare permette una evidente trasformazione dell'organizzazione dello spazio familiare, valutata con il FLS. L'evoluzione familiare, ed individuale, che si realizza attraverso il ricorso ad un intervento integrato e multidisciplinare, permette inoltre la normalizzazione del BMI, un aumento del peso corporeo ed un ritorno del ciclo mestruale nelle pazienti con anoressia, ed una scomparsa delle manifestazioni sintomatiche tipiche della bulimia.
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Nonnis, Marcello, Barbara Barbieri, Stefania Cuccu, Giuseppe Scaratti et Nicola A. De Carlo. « La ricerca azione per il miglioramento dell'accoglienza in psichiatria ». RISORSA UOMO, no 1 (mai 2011) : 35–50. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001004.

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Résumé :
Nell'ambito del Dipartimento di Salute Mentale di Cagliari, č stata realizzata una ricerca azione finalizzata alla costruzione di un manuale del ciclo dell'accoglienza per il miglioramento dell'offerta sanitaria e la promozione del benessere organizzativo degli operatori. Il contributo illustra il contesto con il quale il progetto si č confrontato, le modalitŕ di avvio con la committenza, la realizzazione del setting e i metodi di intervento utilizzati. Si propongono due livelli di lettura del progetto. Il primo, per mezzo di un'analisi qualitativa dei dati, illustra i principali oggetti di apprendimento costruiti dai partecipanti per la realizzazione del manuale dell'accoglienza. Il secondo propone una riflessione sui processi relazionali attivati dall'intervento tra i diversi attori/ruoli coinvolti.
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de Berardinis, Daniela. « Ospedale e cronicità ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (octobre 2021) : 13–18. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003003.

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Résumé :
Nel contesto ospedaliero le forme organizzative più idonee per consentire l'integrazione sono quelle che prevedono l'istituzione di Servizi o Unità di Psicologia con funzioni di coor-dinamento per l'ottimale utilizzazione delle competenze psicologiche ai diversi livelli e per le attività necessarie ad una adeguata implementazione ed aggiornamento dei professionisti, della loro integrazione nelle diverse strutture operative ospedaliere e della collaborazione interprofessionale. La politica sanitaria centrata sul concetto di azienda come luogo in grado di gestire processi in modo efficace e efficiente presuppone una adeguata attenzione a quei fattori soggettivi che possono incidere sui costi e sulla produttività. Si tende ad una Psicologia Ospedaliera che sappia tenere insieme questi diversi bisogni, collocandoli in un orizzonte di analisi ed interventi specifici, fortemente integrati, che renda visibile la strategia "sistemica" e su questa costruisca sinergie ed alleanze. In campo scientifico e professionale si è affermato e consolidato il concetto che la salute sia un fenomeno multidimensionale, per cui occorre costruire una alleanza e una sinergia tra ricerca e intervento che abbia obiettivi condivisi e chiari. L'articolo resoconta dell'esperienza di collaborazione multiprofessionale nell'area delle malattie croniche nel contesto ospedaliero e pome la questione dei setting di lavoro e di ricerca congiunti come spazi dove diviene possibile costruire modelli di lavoro transdisciplinari.
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Zsófia Bajomi, Anna, Martina Bovo et Beatrice Galimberti. « Cinque ambiti di intervento : ricerca, patrimonio edilizio, imprenditoria, scuola, culture ». TERRITORIO, no 94 (avril 2021) : 78–84. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-094008.

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Silvia Persico, Anna, et Andrea Fianco. « La coppia come organismo vivo : un'esperienza di contatto ». QUADERNI DI GESTALT, no 2 (novembre 2021) : 71–86. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-002006.

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Résumé :
In questo articolo, gli autori presentano riflessioni teoriche e applicative sulla coppia e un intervento di psicoterapia a orientamento gestaltico sull'organismo noi. Partendo dall'importanza dello sfondo - biologico, famigliare, culturale e sociale - che sostiene la figura coppia, la riflessione degli autori si concentra sul profondo mutamento che la coppia sta attra-versando, sulla difficoltà e sul desiderio che le persone incontrano nel tentare di ridefinire se stesse come individui e come parte di un noi, alla ricerca di nuove forme di legame che vivono di una continua sperimentazione tra l'appartenere e il differenziarsi. Infine, gli autori propon-gono una traccia di lavoro che sostiene la ricerca del contatto e dell'intimità tra gli individui presenti nella stanza, come parte di un processo di apertura, scambio, ed espressione autentica e creativa.
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Spagnolo, Antonio G., et Maria Luisa Di Pietro. « Quale decisione per l'embrione in una gravidanza tubarica ? » Medicina e Morale 44, no 2 (30 avril 1995) : 285–310. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.987.

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Résumé :
L'aumento delle gravidanze ectopiche si verifica maggiormente nelle donne con infezioni pelviche, endometriosi e danni tubarici dovuti ad interventi sia di sterilizzazione che di ripristino della pervietà. Vi è inoltre un aumento della incidenza nelle donne infertili, molte delle quali vengono sottoposte a indagini diagnostiche e successivi interventi di procreazione assistita. Inoltre, gioca un ruolo importante l'uso di recenti "contraccettivi" che in realtà sono abortivi. L'articolo considera i valori etici che sono implicati nelle decisioni che possono essere prese nel trattamento di questa condizione patologica: a) aspettare per una risoluzione spontanea o intervenire con una salpingotomia nel caso di pericolo per la donna; b) somministrare sostanze come prostaglandine o metotrexate col fine di interrompere la vita embrionale; c) "rimuovere" l'embrione ectopica attraverso un intervento di salpingotomia. Tutte e tre queste decisioni comportano la distruzione dell'embrione senza alcuna prospettiva di continuazione della gravidanza e dunque sono eticamente discutibili. d) Recentemente è stato descritto un riuscito intervento di conversione di una gravidanza tubarica in gravidanza uterina, e questo offre l'occasione per ripensare a ciò che è meglio fare di fronte ad un embrione condannato a morte certa. Secondo gli autori, questa nuova tecnica sembra offrire una realistica prospettiva terapeutica e perciò deve essere approfondita sul piano della ricerca, date anche le disponibilità attuali di fare precocemente una diagnosi di gravidanza ectopica. Inoltre è necessario fare un'opera educativa circa la necessità per la donna di sottoporsi a tali accertamenti diagnostici come pure di partecipare alla messa a punto di tale tecnica e di prevenire i fattori di rischio responsabili della patologia.
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Dodet, Maurizio. « Coerenza individuale e reciprocitŕ emotiva : un approccio costruttivista post-razionalista alle dinamiche della coppia e della famiglia ». PSICOBIETTIVO, no 2 (janvier 2011) : 34–47. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002004.

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Résumé :
Nel 1993 veniva pubblicato su Psicobiettivo il primo articolo a firma di Vittorio F. Guidano e di Maurizio Dodet in cui veniva proposto un intervento psicoterapeutico post-razionalista sulla coppia. Da allora la possibilitŕ di analizzare e di intervenire sulle dinamiche relazionali avendo come riferimento un modello cognitivista costruttivista si č sempre piů sviluppata attraverso una attivitŕ clinica e di ricerca che si č allargata ai campi della neuropsichiatria infantile della famiglia e delle patologie gravi. I concetti di significato personale e di reciprocitŕ emotiva permettono di costruire delle ipotesi sui processi che sottendono una relazione significativa e quindi di creare delle strategie e una metodologia di intervento sulle problematiche di coppia che giungono all'osservazione di uno psicoterapeuta. Nel presente articolo l'autore presenta attraverso un caso clinico lo stato dell'arte dell'approccio cognitivo costruttivista post-razionalista alla relazione.
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Cardinali, Paola, Valentina Guiducci, Laura Migliorini et Donatella Cavanna. « La resilienza familiare : un modello integrato di ricerca e di intervento ». RIVISTA DI STUDI FAMILIARI, no 2 (novembre 2009) : 54–73. http://dx.doi.org/10.3280/fir2009-002004.

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Résumé :
- The transformations occurring within family relationships, on a psychological and social level, refer to a widespread and pervasive "fragility" of such relations and their meanings. The aim of the paper is to build an integrated model to understand the family protective and risk factors, according to the family resilience framework. An integrated model can facilitate a more attentive analysis of the family complexity, taking into account structural and processual variables, while overcoming the dichotic view that too often separates "families with problems", from "families with resources". This work will examine family functioning, adult attachment styles and relations with social workers, as part of the broader family resilience framework, in natural and foster families that refer to a Social Service in Genoa.
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Ravaldi, Claudia, Giorgio Mello, Valentina Pontello, Leonardo Rimediotti, Valdo Ricca et Alfredo Vannacci. « Aspetti psicologici della morte intrauterina. Ricerca, esperienze e protocolli di intervento ». PSICOBIETTIVO, no 3 (mai 2010) : 121–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003006.

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Résumé :
La morte intrauterina č un evento tragico che ogni anno in Italia colpisce circa 2000 famiglie nella seconda metŕ della gravidanza. La perdita di un bambino in utero č un lutto paragonabile per intensitŕ, manifestazioni psicologiche e decorso, al lutto per la perdita di una persona adulta. Il vissuto dei genitori, nonostante questo, č purtroppo scarsamente riconosciuto a livello sociale. Si tende a minimizzare l'effetto di questa perdita, le cui caratteristiche rimangono ignorate dai piů. Il lutto perinatale č spesso ignorato anche dagli operatori, che nel loro corso di studi non vengono solitamente formati sul lutto, e dunque l'assistenza psicologica offerta č spesso insufficiente, o lasciata alla volontŕ del singolo operatore: studi condotti in proposito evidenziano come una cattiva o inadeguata assistenza sia responsabile di traumatizzazione secondaria nei genitori e possa ostacolare una buona elaborazione del lutto. Per questi motivi, l'associazione CiaoLapo ONLUS ha avviato nel 2007 una collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Careggi, per lavorare sulla formazione degli operatori e sul sostegno ai genitori. Da questa esperienza sono nate alcune linee guida che descrivono i momenti salienti dell'assistenza alla coppia colpita da morte in utero e gli accorgimenti da adottare per migliorare la pratica clinica. Scopo di questo lavoro č presentare questa esperienza e descrivere le linee guida alla luce della piů recente letteratura sugli aspetti psicologici del lutto perinatale.
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Santinello, Massimo, Francesca Cristini, Maria Luisa Girardi et Giacomo Di Nola. « Orientare le attivitŕ di prevenzione verso programmi di prevenzione selettiva : l'esperienza del Veneto ». S & ; P SALUTE E PREVENZIONE, no 51 (février 2009) : 77–92. http://dx.doi.org/10.3280/sap2008-051004.

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Résumé :
- Finalitŕ del presente studio č stata quella di analizzare le caratteristiche dei progetti di prevenzione del consumo di sostanze psicoattive presentati alla Regione Veneto in risposta alla Deliberazione della Giunta n. 456 relativa al Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga. In particolare ci sě č posti l'obiettivo di indagare come le Agenzie del territorio hanno risposto alla richiesta di prevenzione selettiva e di confrontare i progetti presentati con i criteri stabiliti dalla ricerca scientifica circa gli interventi di prevenzione efficaci. Sono state analizzate le schede progettuali dei 70 progetti presentati alla Regione. I risultati evidenziano che i progetti sono coerenti con alcuni dei criteri di efficacia stabiliti dalla letteratura scientifica, soprattutto per quanto riguarda l'azione su diversi contesti e l'adozione di molteplici strategie. Le maggiori criticitŕ sono emerse rispetto all'adozione di uno specifico modello teorico su cui costruire il progetto ed alla identificazione del target a rischio utilizzando specifici fattori di rischio e di protezione.
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Cinotti, Nicoletta. « L'espressione di un antico bisogno di compagnia : Infant research e analisi bioenergetica ». GROUNDING, no 2 (janvier 2013) : 7–24. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-002002.

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Résumé :
Il presente articolo intende affrontare il tema del dialogo tra l'analisi bioenergetica e l'Infant research. Nel farlo, viene presentato il paradigma della Still-Face che permette di esplorare i processi di autoregolazione, di regolazione interattiva, e la radice corporea della regolazione emotiva mostrando come l'autrice ha usufruito dei risultati della ricerca scientifica per arricchire il suo patrimonio formativo e clinico bioenergetico. Un esempio di integrazione che puň essere seguito poiché ne vengono illustrati gli aspetti teorici e pratici. Verrŕ anche presentato un breve caso clinico che esemplifica una possibilitŕ di intervento utilizzando questo paradigma.
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Gurisatti, Paolo. « Progettare il processo costituente di un cluster. Il caso del distretto trentino dell'energia e dell'ambiente ». ARGOMENTI, no 32 (septembre 2011) : 95–123. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-032005.

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Résumé :
Questo articolo racconta la storia di una ricerca-intervento realizzata da un gruppo di, impegnati a sperimentare nuove tecniche di animazione dello sviluppo economico a livello locale. La storia č focalizzata sui problemi incontrati nella fase costituente di un distretto tecnologico in Trentino, dove il gruppo č stato incaricato di promuovere processi di innovazione tra le imprese del settore costruzioni, nel segmento emergente degli edifici sostenibili. Lo studio di caso evidenzia che la nascita di un nuovo cluster richiede un elevato livello di imprenditorialitŕ tra ie non solo tra gli attori privati.
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Mastropaolo, Lia. « Nuove patologie adolescenziali o nuove emergenze sociali ? L'hikikomori č solo giapponese ? » TERAPIA FAMILIARE, no 97 (janvier 2012) : 31–57. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-097002.

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Résumé :
L'autrice, nella sua attivitŕ clinica si č trovata negli ultimi anni a lavorare, sempre piů frequentemente, con giovani adulti che presentano sintomatologie comuni: chiudersi in casa, passare la giornata a navigare in internet, crearsi una vita virtuale parallela o vivere nella stanza/tana in cui si consuma l'intera quotidianitŕ del vivere... Si pone l'interrogativo: siamo in presenza di nuove patologie o di nuove emergenze sociali? Confronta le precedenti ricerche fatte sugli adolescenti con l'attuale ricerca, il fenomeno giapponese dell'hikikomori con il nuovo fenomeno dei giovani italiani e, attraverso tre casi clinici, presenta nuove modalitŕ di intervento: le "terapie fluttuanti", il lavoro sul sé. Per rispondere al quesito racconta come nel tempo si siano modificate le sue metodologie di trattamento della patologia, come legge il sintomo, come utilizza ora le ipotesi, come tratta l'ingaggio dell'adolescente, del giovane adulto e della sua famiglia, come mantiene la relazione terapeutica ora rispetto al passato e come utilizza i sintomi all'interno del percorso terapeutico.
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Baiardo, Giacomo, Gaia Savioli, Massimo Conti, Luca Corsiglia et Massimo Miglioretti. « Gruppo chiuso strutturato o gruppo aperto semistrutturato ? Confronto tra due modalitŕ di gestione del gruppo educativo in cardiologia riabilitativa ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2011) : 9–27. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002002.

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Obiettivi di questa ricerca sono presentare due diverse modalitŕ di intervento educativo in cardiologia riabilitativa (CR) e valutarne l'efficacia in termini di miglioramento dello stato psicologico dei pazienti. Presso l'Istituto Cardiovascolare di Camogli sono stati reclutati 153 pazienti: 113 hanno partecipato ad un intervento di gruppo chiuso strutturato (gruppo di controllo) costituito da tre incontri con numero fisso di pazienti in cui si trattavano tematiche fondamentali in CR; gli altri 40 pazienti hanno partecipato al gruppo aperto semistrutturato (gruppo sperimentale) nato per meglio venire incontro alle esigenze dei pazienti ricoverati, che ha previsto almeno tre incontri per ciascun paziente. Tutti i pazienti sono stati valutati, all'ingresso e alle dimissioni, con una batteria di questionari indaganti diverse caratteristiche psicologiche. I risultati mostrano come le due modalitŕ portino a esiti positivi sostanzialmente sovrapponibili nel breve termine. Se tali riscontri fossero confermati su gruppi piů ampi, si potrebbero configurare per l'operatore importanti alternative organizzative, senza che l'intervento ne risenta in efficacia.
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Spera, Mariangela, Elisa Colě et Antonella Rissotto. « La Valutazione Partecipata dei Centri Diurni per la Salute Mentale nel Comune di Roma : un'esperienza di ricerca-intervento in contesto sociosanitario ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2011) : 191–207. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002011.

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Résumé :
Il progetto di "Valutazione Partecipata dei Centri Diurni per la Salute Mentale nel Comune di Roma", realizzato dall'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, nasce nel 2004 su incarico del Dipartimento alle Politiche Sociali e della Salute del Comune di Roma. La ricerca-intervento realizzata rappresentava una risposta alle diverse esigenze: dell'Ente Locale, che sentiva la necessitŕ di dotarsi di strumenti di valutazione, e dei Servizi, che soffrivano una condizione di isolamento rispetto al contesto istituzionale e territoriale. Il progetto, frutto della dialettica tra i diversi, ha coinvolto numerosi attori dei 26 Centri Diurni romani e ha previsto la realizzazione di attivitŕ relative a: qualitŕ, organizzazione, rappresentazioni sociali, progettazione delle attivitŕ, formazione. Nell'articolo sono descritte le fasi di sviluppo del progetto ed evidenziati alcuni aspetti, come ad esempio il coinvolgimento attivo di operatori e responsabili nelle attivitŕ di ricerca; i cambiamenti attivati nel lavoro dei Centri Diurni; la ridefinizione del ruolo e delladell'Ente Locale. Sono inoltre proposte alcune riflessioni metodologiche.
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Fantuzzi, Gianni. « L'uso della violenza come ricerca dell'impossibile. Ipotesi interpretative per un intervento psicoanalitico ». GRUPPI, no 2 (octobre 2010) : 119–26. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-002013.

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Résumé :
Come ha sottolineato Renato de Polo: "Con la violenza ci si prefigge di conseguire degli obiettivi impossibili: ogni gruppo esige di affermare la propria purificazione assoluta attribuendo la colpa all'altro per mezzo della proiezione di tutto il male su di esso". Partendo da questo spunto, si sostiene l'ipotesi che il perpetuarsi del conflitto tra israeliani e palestinesi derivi, oltre che da motivazioni geo-politiche ed economiche, anche da cause psicologiche. L'attribuzione del male e della distruttivitŕ all'altra parte ha lo scopo di purificarsi e di liberarsi dal pericolo che il proprio potenziale maligno potrebbe danneggiare anche le persone amate. L'ulteriore riflessione che viene proposta in questo lavoro riguarda il fanatismo religioso: esso permette di affermare la prospettiva di pensiero secondo la quale se il colpevole č l'altro, viene in tal modo accordata la propria purificazione e assecondato il proprio ruolo di vittima, acquisendo il diritto di uccidere l'avversario in nome del Dio. Nella lotta contro i nemici, il gruppo esporta all'esterno la minaccia di morte e assume su di sé il potere di uccidere in nome della giustizia, diventando cosě una sorta di divinitŕ. Il gruppo costituisce infatti la fonte di un sogno fondamentale che dispensa l'illusione di trascendere il limite della morte individuale. In questo contesto, la psicoanalisi con il proprio setting, oltre alle concettualizzazioni relative all'inconscio, ai processi proiettivi e al transfert, puň offrire un contributo specifico alla comprensione di questo argomento, fornendo strumenti di modulazione e di regolazione nei conflitti tra i gruppi. Il presupposto per fruire di questo contributo č innanzitutto la destituzione dell'odio e del diritto di uccidere come giustificazione alle proprie rivendicazioni.
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Moro, Francesco N., et Marco Mayer. « Intervento umanitario e scienza politica : un'agenda di ricerca e alcune osservazioni preliminari ». TEORIA POLITICA, no 3 (février 2009) : 151–78. http://dx.doi.org/10.3280/tp2008-003006.

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Résumé :
- The article seeks to provide a general framework to interpret humanitarian intervention with the "tools" of political science. It focuses on intervention where military force is directly applied and a phase of stabilization and reconstruction follows military operations. As such, it deals with six major cases: Kurdistan, Somalia, Haiti, Bosnia, East Timor and Kosovo. The central argument of the article is that a thorough understanding of humanitarian interventions is possible only by recurring to approaches and branches of political science that have been traditionally left out from the analysis of such phenomenon. The purpose of the article is to provide a first-cut but comprehensive approach to the analysis of humanitarian interventions, bringing in sometimes overlooked tools provided by literature political science, and to provide the basis for more thorough theoretical and empirical work on the subject. It should also shed light on relevant changes in the global security environment after the Cold War, focusing on the new opportunities, but also on the often overlooked constraints, to foreign intervention.
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Toselli, Monica. « L'osservazione del pranzo nella vita quotidiana della scuola dell'infanzia, una ricerca-intervento ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (janvier 2014) : 503–17. http://dx.doi.org/10.3280/rip2013-003007.

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Mengoni, Alessandro, Anna Maria Murante, Sabina Nuti et Paolo Tedeschi. « Segmentazione e marketing per la sanitÀ pubblica ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 1 (mars 2010) : 119–39. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-001009.

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In linea con le nuove strategie di intervento dei sistemi sanitari pubblici, orientate verso un approccio proattivo in grado di fornire servizi differenziati in base ai bisogni, lo studio propone un tentativo di segmentazione dell'utenza dei servizi distrettuali. Nella prima parte vengono presentate le motivazioni alla base della ricerca, la review della letteratura internazionale ed il contesto oggetto di analisi. Da un'indagine su 3461 utilizzatori, vengono successivamente individuati - tramite l'analisi fattoriale e l'analisi cluster - 4 segmenti: i "modesti", i "coscienti e sostenuti" gli "esperti" e gli "evoluti". Le caratteristiche dei segmenti vengono infine commentate, con l'esposizione delle possibili implicazioni gestionali.
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De Falco, Stefano. « Un'analisi geografica dei determinanti insediativi delle imprese a Napoli ». TERRITORIO, no 95 (mai 2021) : 147–57. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095016.

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Il contributo riporta la sintesi di un'attività di ricerca triennale svolta nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. L'obiettivo del lavoro è verificare l'influenza di configurazioni topologiche delle imprese, in forma clusterizzata o indipendente, e tipologiche in termini di diverso settore industriale di loro afferenza, sui determinanti di scelta localizzativa in ambito urbano. L'analisi empirica ha riguardato l'area urbana di Napoli e il campione di imprese analizzate è stato selezionato in ottica della strategia regionale di sviluppo aziendale RIS3 (Research Innovation Smart Specialization Strategy) della Regione Campania per la piena conformità tra le linee di intervento ministeriali e quelle regionali.
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Di Fabio, Annamaria. « L'impatto della giustizia organizzativa sulla soddisfazione lavorativa e sull'affective commitment in un campione di infermieri ». RISORSA UOMO, no 1 (mai 2011) : 83–96. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001007.

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Lo scopo del presente studio č quello di verificare l'impatto delle dimensioni della giustizia organizzativa (distributiva, procedurale, interpersonale e informazionale) sulla soddisfazione lavorativa e sull'commitment. A 193 infermieri operanti nei reparti dell'area critica dei due principali ospedali della ASL 10 di Firenze, sono stati somministrati i seguenti strumenti: l', il Questionario di Soddisfazione Lavorativa e l'. La giustizia informazionale, la giustizia distributiva e la giustizia interpersonale risultano predittori della soddisfazione lavorativa, mentre la giustizia interpersonale e la giustizia procedurale impattano sull'commitment. I risultati consentono di approfondire il costrutto di giustizia organizzativa, delineando nuove prospettive di ricerca e di intervento.
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Paradiso, Michele, et Carlos Humberto Gómez Arciniegas. « LA BASILICA MINORE DI NUESTRA SEÑORA DEL SOCORRO E IL SUO GRADO DI SICUREZZA STRUTTURALE ». Revista M 15 (16 août 2019) : 28–47. http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v15i0.2177.

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L’articolo si riferisce allo stato di degrado strutturale della Basilica Minore della città di Socorro nella Regione di Santander (Colombia). La Concattedrale di Socorro, recentemente elevata al rango di Basilica Minore, ha meno di un secolo di vita e presenta un quadro fessurativo critico a tal punto da sollecitare la massima urgena per gli interventi di salvaguardia. Dopo un breve escursus storico e la descrizione dell’impianto architettonico, si descrive nel dettagli il quadro fessurativo, alla data del marzo 2017. La Concattedrale presenta un tipico meccanismo di collasso che consiste nello scivolamento verso il basso dei conci dei grandi archi e delle piattabande delle grandi aperture sui fronti estreni. Tale tipo di meccanismo é ascrivibile ad azioni di tipo cinematico, riconducibili a cedimenti fondali. Sopratutto si raccontano le vicende che hanno accompagnato, dal novembre 2016 al maggio 2017, un tentativo, poi fallito, di intervento tecnico da parte delle istituzioni preposte alla salvaguardia del bene, dichiarato peraltro monumento nazionale, fallimento dovuto, in base alle conclusioni della ricerca effettuata, alla mancanza di un piano strategico di salvaguardia del patrimonio storico del Socorro.
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Perkins, Douglas D., et Fortuna Procentese. « Disagio, paura o xenofobia ? Un modello di ricerca-azione con le comunitŕ di immigrati ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (septembre 2010) : 25–39. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001003.

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L'articolo esamina gli atteggiamenti e le politiche anti-immigrati negli Stati Uniti e in Europa. Nelle comunitŕ ospitanti gli autoctoni hanno un pregiudizio verso gli immigrati con basso reddito in quanto associano la loro presenza al verificarsi di disordini sociali e questi alla percezione dell'aumento di rischio e di paura della criminalitŕ. Pur tuttavia la maggior parte degli immigrati sono lavoratori impegnati e rispettosi della legge e, rispetto ai nativi, sono piů spesso vittime di reati. I Paesi economicamente sviluppati hanno beneficiato dell'immigrazione proveniente da quelli meno sviluppati, ma hanno praticato politiche di acculturazione forzata e di esclusione sociale. La ricerca sull'immigrazione č in crescita, ma solo da poco pone attenzione all'influenza della politica e di altre macro-influenze sociali, oltre che alle risposte della comunitŕ di accoglienza all'immigrazione. Per orientare la ricerca-intervento con le comunitŕ di immigrati viene presentato un modello ecologico globale, a piů livelli, adattato da Christens e Perkins (2008), che comprende la dimensione socio-culturale, fisica, economica e politica. Lo scopo č trasformare la xenofobia in xenofilia apprezzare la forza della diversitŕ.
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Del Gobbo, Giovanna, Daniela Frison, Luca Salvini, Rossella Bonistalli, Pietro Di Martino, Donatella Fantozzi, Emilio Mariotti, Vera Montalbano et Giovanni Roberi. « Guide the professional development of a newly hired secondary school teacher. A collaborative research in Tuscany. » Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no 1 (4 février 2023) : 170–87. http://dx.doi.org/10.36253/form-13842.

Texte intégral
Résumé :
The article presents the key dimensions of an intervention research carried out in the framework of a collaboration agreement between the Regional School Office for Tuscany (MI USR) and the universities of Florence, Pisa, and Siena, aimed at the development of tools to support the induction phase, an essential stage for the development of professionalism, of first and second-grade secondary school teachers. The results show the functionality and usefulness of the device from the tutors’ point of view. Orientare lo sviluppo professionale dell’insegnante di scuola secondaria neoassunto. Una ricerca collaborativa in Toscana. Il contributo presenta gli elementi caratterizzanti di una ricerca-intervento realizzata nel quadro di un accordo di collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana (MI USR) e gli Atenei di Firenze, Pisa e di Siena, finalizzata alla messa a punto di strumenti a supporto della fase di induction, essenziale per lo sviluppo della professionalità, dei docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado. I risultati riguardano la funzionalità e utilità del dispositivo dal punto di vista dei docenti tutor.
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