Thèses sur le sujet « RICERCA E INTERVENTO »
Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres
Consultez les 24 meilleures thèses pour votre recherche sur le sujet « RICERCA E INTERVENTO ».
À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.
Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.
Parcourez les thèses sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.
MARRAZZO, Carmine. « Clinica delle relazioni formative e scolarità. Elementi di una ricerca-intervento ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61893.
Texte intégralMontanari, Elisabetta <1989>. « Coerenza e apprendimenti argomentativi : linee di ricerca per un intervento formativo nell'istruzione liceale ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17801.
Texte intégralCOVINI, Elena. « Gli asini esistono ? : la dimensione clinica della relazione educativa nella formazione dell’insegnante : elementi di una ricerca-intervento ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32811.
Texte intégralDalla, Vecchia Andrea <1991>. « Dalla trasformazione tecnologica del bene a quella di significato dell’organizzazione : progetto di ricerca-intervento per un’azienda del territorio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9965.
Texte intégralFrison, Daniela. « University and Business : quale distanza per un dialogo formativo ? La ricerca-intervento per la promozione della competenza epistemica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422051.
Texte intégralMolteplici sono le idee d’università (Newman, 1852) che nel corso della storia di questa istituzione hanno alimentato il dibattito sulla sua vocazione alla ricerca scientifica e sulle sue relazioni con il mondo extra-accademico. Le facoltà scientifiche hanno sviluppato, ormai da tempo, partenariati fruttuosi di ricerca con il mondo economico e produttivo mentre assai meno diffusi appaiono gli esempi di dialogo tra facoltà umanistiche e mondo aziendale, come dimostra anche un’accurata mappatura dei progetti di University-Business Dialogue (CEC, 2009) sovvenzionati da Fondi Europei. L’occasionalità di queste esperienze ha condotto il lavoro dottorale verso i seguenti interrogativi: in quali termini il University-Business Dialogue e, in particolare, il dialogo tra scienze umane e mondo economico-produttivo possono dirsi formativi? E come dovrebbe essere allestita un’esperienza di University-Business Dialogue per diventare esperienza formativa? Per rispondere ai quesiti la presente indagine si è riferita al Progetto PARIMUN - Partenariato Attivo di Ricerca IMprese-UNiversità, un’iniziativa proposta dalla Facoltà di Scienze della Formazione che incoraggia proprio il partenariato tra mondo accademico, da un lato, e imprese e organizzazioni del territorio dall’altro. PARIMUN, infatti, promuove e sostiene la progettazione e la realizzazione da parte di laureandi di livello magistrale di ricerche-intervento presso organizzazioni e imprese del territorio, partire da questioni e problematiche rilevate e proposte dalle stesse organizzazioni. L’indagine si è ispirata alla Reflective Practice di Donald Schön (1993) e all’Epistemologia Operativa di Donata Fabbri e Alberto Munari (2005-1984): contributi capaci di sollecitare una lettura del University-Business Dialogue che intenda riconoscere e valorizzare insieme conoscenza e azione, teoria e pratica, verso una esplorazione delle ricadute formative promosse dall’elaborazione della Tesi di Laurea Magistrale secondo i criteri e le modalità previste dal Progetto PARIMUN. A tal fine, il lavoro dottorale ha interessato i laureandi implicati nel progetto, i rispettivi direttori di tesi (Università) e i referenti aziendali (Impresa): tutti attori impegnati nella realizzazione di ricerche-intervento e tutti, in tempi e modalità differenti, coinvolti nella presente indagine. Essa ha adottato strumenti ispirati all’analyse des pratiques professionnelles di matrice francofona volendo sollecitare i tre protagonisti del progetto all’esercizio di una postura riflessiva sulle proprie pratiche. Seguendo la medesima finalità, le strategie di analisi e di interpretazione dei risultati hanno condotto alla “mappatura” di quattro ordini di ricadute che possiamo così definire: ricadute di ordine didattico-accademico; ricadute di ordine epistemologico-metodologico; ricadute relative alla postura epistemologica dello studente nei confronti della ricerca e delle organizzazioni; infine, ricadute relative alla postura epistemologico-istituzionale dell’organizzazione nei confronti della ricerca e di questa nuova figura di studente-ricercatore, convenzionalmente definito “ricercatore PARIMUN”. Il lavoro si conclude evidenziando riflessioni e prospettive in merito al possibile rapporto tra Università e Imprese e, più precisamente, tra Scienze Umane e Imprese al fine di individuare le condizioni per un auspicabile “dialogo formativo”
DE, CANI LORENZO DANIELE. « UN DISPOSITIVO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI. L'ANALISI DELLA PRATICA PROFESSIONALE COME METODO DI RICERCA E INTERVENTO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/42960.
Texte intégralBased on lifelong learning and practice analisys studies, and adopting a professionalization of teaching perspective, this work take on in service teacher training as a mean that, if properly designed and realized, can become the leverage for transforming an experienced teacher into an expert teacher. In order to do this, the researcher has designed and evaluated a professional development activity able to distance teachers from their daily duty to analyze their own educative and didactic practice and master it in a more conscious way. Following a practice analisys methodology and video-recording as support and stimulus, the research has revolved around the reflexivity concept as a professional competence to foster in order to get meta-competences in a way that could respect both context specific peculiarities and encouraged discussion between colleagues.
DE, CANI LORENZO DANIELE. « UN DISPOSITIVO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI. L'ANALISI DELLA PRATICA PROFESSIONALE COME METODO DI RICERCA E INTERVENTO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/42960.
Texte intégralBased on lifelong learning and practice analisys studies, and adopting a professionalization of teaching perspective, this work take on in service teacher training as a mean that, if properly designed and realized, can become the leverage for transforming an experienced teacher into an expert teacher. In order to do this, the researcher has designed and evaluated a professional development activity able to distance teachers from their daily duty to analyze their own educative and didactic practice and master it in a more conscious way. Following a practice analisys methodology and video-recording as support and stimulus, the research has revolved around the reflexivity concept as a professional competence to foster in order to get meta-competences in a way that could respect both context specific peculiarities and encouraged discussion between colleagues.
ARESI, GIOVANNI UMBERTO. « GIOVANI, ALCOL E DIVERTIMENTO NOTTURNO. DALLO STUDIO DEL FENOMENO AD UNA RICERCA-INTERVENTO IN UN QUARTIERE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI LOCALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3334.
Texte intégralThe dissertation contributes to the understanding of the issue of alcohol use and abuse among young people in nightlife settings (e.g., bars, clubs, and private parties). It describes the effectiveness of participatory research approaches in studying and addressing the phenomenon in areas with a high concentration of drinking venues (nightlife entertainment districts). The Grounded Theory research (study 1) on young adults' drinking patterns in nightlife settings showed changes in the meanings, processes, and representations of alcohol across settings and their effect on drinking patterns. The results of the context analysis of the city of Milan (Italy) (study 2) indicated specific alcohol related issues in the local context, in particular the wide range of alcohol-related risks and consequences for both youngsters and residents in the four nightlife entertainment districts of the city. The last study is a multiphase mixed methods participatory research conducted in a nightlife district. Multiple methods (interviews, a community survey, ethnography) integration was part of the participatory process in which community members collaborated during different phases of research. The study resulted in indications for intervention to reduce alcohol-related negative consequences for youths and nightlife districts’ residents, and in theoretical and methodological considerations for the future research.
ARESI, GIOVANNI UMBERTO. « GIOVANI, ALCOL E DIVERTIMENTO NOTTURNO. DALLO STUDIO DEL FENOMENO AD UNA RICERCA-INTERVENTO IN UN QUARTIERE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI LOCALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3334.
Texte intégralThe dissertation contributes to the understanding of the issue of alcohol use and abuse among young people in nightlife settings (e.g., bars, clubs, and private parties). It describes the effectiveness of participatory research approaches in studying and addressing the phenomenon in areas with a high concentration of drinking venues (nightlife entertainment districts). The Grounded Theory research (study 1) on young adults' drinking patterns in nightlife settings showed changes in the meanings, processes, and representations of alcohol across settings and their effect on drinking patterns. The results of the context analysis of the city of Milan (Italy) (study 2) indicated specific alcohol related issues in the local context, in particular the wide range of alcohol-related risks and consequences for both youngsters and residents in the four nightlife entertainment districts of the city. The last study is a multiphase mixed methods participatory research conducted in a nightlife district. Multiple methods (interviews, a community survey, ethnography) integration was part of the participatory process in which community members collaborated during different phases of research. The study resulted in indications for intervention to reduce alcohol-related negative consequences for youths and nightlife districts’ residents, and in theoretical and methodological considerations for the future research.
Serbati, Sara. « Valutare per meglio intervenire. Ricerca sugli esiti degli interventi educativi domiciliari con bambini e famiglie vulnerabili nell'Azienda ULSS di Belluno ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422018.
Texte intégralNell’attuale contesto di crisi economica una quota sempre più ridotta di risorse è impegnata nella promozione del benessere dei bambini e delle famiglie vulnerabili che afferiscono ai servizi sociali. Da qui nasce l’esigenza di legittimazione delle risorse investite che ha portato la Conferenza dei Sindaci dell’A.Ulss n. 1 di Belluno e il Consorzio di Cooperative Sociali S.A.C.S. di Belluno a richiedere per il triennio 2008‐2010 un percorso di sperimentazione di metodi e strumenti per la valutazione di esito degli interventi educativi domiciliari a favore di bambini e famiglie vulnerabili, risorsa fondamentale dei servizi territoriali del Bellunese. La ricerca si è focalizzata sull’attività di 13 educatrici che nel periodo di sperimentazione hanno svolto interventi educativi domiciliari. La ricerca ha previsto la definizione condivisa degli strumenti per la verifica degli esiti e la progettazione degli interventi che sono stati utilizzati in tre momenti temporali successivi (maggio 2009, dicembre 2009, maggio 2010) dalle educatrici e dagli altri operatori dei 10 servizi coinvolti che le hanno affiancate. Le conoscenze che è possibile ottenere grazie alla valutazione dell’efficacia degli interventi offrono la possibilità di fondare i processi decisionali e programmatori di attività e servizi da mettere in campo sulla base di contributi informativi documentati e trasparenti. Con tali propositi, la ricerca ha avuto la possibilità di rispondere alle problematiche poste dai soggetti interessati (operatori e amministratori politici), realizzando il criterio di pertinenza sociale della ricerca e attendendo alla produzione di conoscenza utile a quanti operano sul territorio. La pertinenza sociale della ricerca non ha riguardato solo l’analisi del grado di conseguimento degli obiettivi nell’utilizzazione delle risorse, ma ha investito anche in una funzione emancipatrice delle pratiche degli operatori che hanno partecipato alla ricerca. Ci si è posti, dunque, nell’ottica di una valutazione che consentisse di apprendere dall’esperienza, attraverso l’assunzione di un approccio partecipativo che ha attribuito importanza agli operatori dei servizi. La costruzione partecipata del percorso valutativo ha posto i soggetti nelle condizioni di vagliare le proprie pratiche, avviando un processo di riflessione che ha condotto ad un percorso di apprendimento e di miglioramento delle pratiche in atto. La ricerca ha assunto una funzione modificatrice del contesto attraverso una “latenza formativa”, che ha promosso processi di cambiamento e ha portato all’acquisizione di nuove competenze da parte dei professionisti coinvolti (Bove, 2009; De Ambrogio, 2004; Santelli Beccegato, Varisco, 2000; Patton, 1998; Weiss, 1998). Attraverso l’ascolto e la raccolta sistematica dei punti di vista e dei bisogni degli operatori sociali partecipanti alla ricerca, il percorso valutativo ha inteso rispondere a due esigenze specifiche di apprendimento, l’una metodologica, l’altra contenutistica: - l’esigenza di definire con precisione percorsi e modalità di progettazione e di valutazione dell’efficacia degli interventi educativi; - l’esigenza di orientare i contenuti del lavoro educativo domiciliare con i bambini e le famiglie vulnerabili verso una maggiore valorizzazione della dimensione relazionale e dell’empowerment per le famiglie. Al termine del percorso sperimentale, la ricerca ha poi impiegato “il materiale raccolto per svilupparlo in conoscenza scientifica” (Cadei, 2008, p. 48), inserendo tutti i dati disponibili all’interno di una cornice teorica più ampia, anche alla luce dei risultati espressi dalla letteratura internazionale sull’efficacia degli interventi. Tale cornice, individuata nel modello ecologico dello sviluppo umano di Bronfenbrenner (1979, 2005), ha consentito di porre in relazione e in comunicazione tutti i risultati raccolti all’interno di una lettura complessiva che ha permesso di dare una spiegazione unitaria di ciò che sembra aver influenzato gli esiti.
Gherman, Rebeca Luisa. « Interventi per il rinforzo strutturale degli edifici in muratura : ricerca sperimentale sull’impiego delle cuciture attive ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Trouver le texte intégralEmili, Enrico Angelo <1976>. « Progettualità e interventi educativi nella dislessia. Il progetto ProDSA e le prospettive future di ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5873/1/Emili_Enrico_Angelo_Tesi.pdf.
Texte intégralThis work consists of four sections and many international publications have been examined and analized. The first chapter presents a reflection about the word “Dislexya” and the differences between the Italian scientific community that does not consider it as a disability and the English scientific community that sees it as a “learning disability”. The second contains the basics and the characteristics of Dislexya, in addition, in the third one I have talked about the recent law about Dislexya, Law 170/2010 that, unfortunately is not so well-known yet, on the strength of a personal cognitive survey for parents and teachers in Bologna. The forth contemplates the main technological means (TTS, text-to-speech, digital books and ISB, Interactive Smart Board) and the projects like “Classi 2.0” and “Lab-InT”, which are relevant to teachers from all sectors at primary and secondary level (ages 6-13) to spread the use of technology inside the school context. The fifth concerns the PDP, a document for teaching plan that can be easily modified by teachers for their own particular classroom and the sixth chapter is dedicated on ProDSA, a regional project about students with Dislexya in Emilia Romagna, that consisted of giving a laptop and text to speech for free. The seventh deals with a range of different ways of promotion about Dislexya, by providing ideas which can stimulate and support the teachers and the parents, like different materials available to download from the official instructional site of Emilia Romagna and from my personal website www.inclusione.it as well. The final part refers to how much important is to leave room for technologies inside the inclusive context because they can favorite a good setting oriented to the instructional design and an accesible environment for everyone.
Emili, Enrico Angelo <1976>. « Progettualità e interventi educativi nella dislessia. Il progetto ProDSA e le prospettive future di ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5873/.
Texte intégralThis work consists of four sections and many international publications have been examined and analized. The first chapter presents a reflection about the word “Dislexya” and the differences between the Italian scientific community that does not consider it as a disability and the English scientific community that sees it as a “learning disability”. The second contains the basics and the characteristics of Dislexya, in addition, in the third one I have talked about the recent law about Dislexya, Law 170/2010 that, unfortunately is not so well-known yet, on the strength of a personal cognitive survey for parents and teachers in Bologna. The forth contemplates the main technological means (TTS, text-to-speech, digital books and ISB, Interactive Smart Board) and the projects like “Classi 2.0” and “Lab-InT”, which are relevant to teachers from all sectors at primary and secondary level (ages 6-13) to spread the use of technology inside the school context. The fifth concerns the PDP, a document for teaching plan that can be easily modified by teachers for their own particular classroom and the sixth chapter is dedicated on ProDSA, a regional project about students with Dislexya in Emilia Romagna, that consisted of giving a laptop and text to speech for free. The seventh deals with a range of different ways of promotion about Dislexya, by providing ideas which can stimulate and support the teachers and the parents, like different materials available to download from the official instructional site of Emilia Romagna and from my personal website www.inclusione.it as well. The final part refers to how much important is to leave room for technologies inside the inclusive context because they can favorite a good setting oriented to the instructional design and an accesible environment for everyone.
Beiso, Ilaria <1978>. « Percorsi di ricerca-azione nell’ambito delle problematiche degli interventi di cooperazione : il caso della pescicoltura in Repubblica Centrafricana ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/932.
Texte intégralNaldini, Federico. « Algoritmi Euristici per la Schedulazione degli Interventi nel Blocco Operatorio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11685/.
Texte intégralBUCCI, ORNELLA. « Intrapreneurial Self-Capital per il XXI secolo : nuove prospettive di ricerca e intervento ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1080559.
Texte intégralCASCIO, Gandolfa. « LA RICERCA-INTERVENTO SULLA QUALITA' E LA SALUTE ORGANIZZATIVA. RIFLESSIONI METODOLOGICHE A PARTIRE DA ALCUNE ESPERIENZE DI RICERCA IN CAMPO SANITARIO E EDUCATIVO ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10447/95470.
Texte intégralFRISON, DANIELA. « University and business : quale distanza per un dialogo formativo ? La ricerca-intervento per la promozione della competenza epistemica ». Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11577/2694528.
Texte intégralDI, FILIPPO FRANCESCO. « Prevenzione delle malattie croniche e promozione di stili di vita corretti. Ricerca-intervento su fumo e alimentazione in una scuola superiore di Roma ». Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/11573/918608.
Texte intégralCELARDI, ELVIRA. « Teorie e pratiche valutative in ambito sociale. La teoria del cambiamento nella strategia di intervento della Fondazione CON IL SUD ». Doctoral thesis, Università degli studi di Catania, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1609677.
Texte intégralPIAZZA, ELEONORA. « Un contributo alla pedagogia ludica per lo sviluppo culturale a Cuba : una proposta di intervento territoriale tra educazione formale e educazione non formale ». Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/2158/662942.
Texte intégralGENTILE, DANIELA. « I processi di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e gli interventi del terapeuta. Un’indagine empirica ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1233137.
Texte intégralFORMICONI, Cristina. « LÈD : Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.
Texte intégralSBARBATI, Claudia. « LE STRAGI E LO STATO. NARRAZIONI SU CARTA DELLO STRAGISMO ITALIANO:CRONACA, MEMORIA E STORIA ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251127.
Texte intégral