Littérature scientifique sur le sujet « Riabilitazione psichiatrica »

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Articles de revues sur le sujet "Riabilitazione psichiatrica"

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Carozza, Paola. « La diagnosi e la valutazione del funzionamento nel trattamento riabilitativo ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (juillet 2011) : 57–67. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-002005.

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Résumé :
Come in molti Paesi occidentali, anche in Italia la maggior parte degli sforzi nel campo della ricerca e della pratica psichiatrica č stata finora orientata alla formulazione sempre piů dettagliata delle diagnosi psichiatriche, alla ricerca di farmaci sempre piů efficaci e con sempre minori effetti collaterali, o all'analisi di raffinati interventi psicoterapici. Minore attenzione č stata rivolta agli strumenti e ai metodi per valutare livelli di disabilitŕ psichiatrica e gli effetti devastanti che la malattia mentale produce sugli individui che ne sono colpiti. In questa direzione, l'affermarsi della riabilitazione psichiatrica, enfatizzando il trattamento delle conseguenze della patologia piuttosto che la patologia in sé, ha contribuito non poco alla comprensione dell'impatto del disturbo psichiatrico sulla vita di tante persone, condizionata non solo da menomazioni, ma anche da limitazioni funzionali, disabilitŕ e handicap. All'interno di tale paradigma, si colloca la prassi della valutazione del funzionamento del paziente e della formulazione di una diagnosi di competenza sociale.
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Russo, Federico. « La riabilitazione psichiatrica nella luce di Jorge García Badaracco ». INTERAZIONI, no 2 (novembre 2017) : 41–49. http://dx.doi.org/10.3280/int2017-002004.

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Gervasoni, Francesca, et Sara Alaimo. « Incrementare la metacognizione con psicofavole e psicodramma in riabilitazione psichiatrica ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 38 (juillet 2016) : 72–90. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2016-038006.

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Marogna, Cristina, Floriana Caccamo, Sara Cappa et Sabrina Compagno. « La fiaba, oggetto mediatore di affetti nella riabilitazione psichiatrica di pazienti psicotici. La ricerca in un centro diurno psichiatrico ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (août 2019) : 335–49. http://dx.doi.org/10.3280/rip2019-002006.

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Palmieri, Gaspare, et Cristian Grassilli. « Il progetto Psicantria. L'uso della canzone nella riabilitazione psichiatrica e nella formazione in psicoterapia cognitiva ». PSICOBIETTIVO, no 1 (mars 2022) : 21–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-001003.

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Résumé :
In questo articolo descriveremo il possibile utilizzo dello strumento canzone in diversi setting psichiatrici e nella formazione in psicoterapia cognitiva, esperienze maturate nell'ambito del progetto Psicantria. Verranno presentati esempi clinici dell'uso di canzoni edite in gruppi di ascolto consapevole, in cui i brani diventano facilitatori alla condivisione di se e dei propri vissuti, anche grazie all'utilizzo di una scheda di ascolto. Parleremo della tecnica del songwriting di parodie e della composizione in gruppo di brani originali, con particolare riferimento all'ambito dei disturbi del comportamento alimentare. Rifletteremo infine sul possibile uso delle stesse tecniche nell'ambito della formazione in psicoterapia cognitiva.
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Rezzonico, Raffaele, Ivano De Simone, Wauder Garramboneº, Viola Ghidelli, Monica Luraschi, Annalisa Radice et Germana Mosconi. « Riflettere nella tempesta : la relazione tra arte, benessere e innovazione in un'esperienza di teatro sociale nell'ambito della salute mentale ». WELFARE E ERGONOMIA, no 2 (février 2022) : 89–103. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002007.

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Résumé :
L'articolo presenta una ricerca che esplora il nesso tra arte, benessere e innovazione a partire da un'esperienza di teatro sociale nell'ambito della salute mentale, prendendo a riferimento il progetto Apprendisti Teatrali/INGIOCO, sviluppatosi dalla collaborazione tra il Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica/Centro Psicosociale di Garbagnate Milanese - ASST Rhodense e l'Associazione culturale Mirmica. La ricerca mira a far emergere e articolare i fattori che nella storia decennale del progetto, e in particolare modo nella fase pandemica, hanno favorito oppure ostacolato la realizzazione di una agentività distribuita e di dinamiche co-evolutive che hanno a loro volta supportato processi di innovazione e adattamento personale, istituzionale e comunitario. Le possibilità di cambiamento e resilienza offerte dall'arte performativa in ambito psicosociale sembrano potersi attuare con più forza entro un progetto condiviso che si orienti al benessere territoriale e sappia mantenere viva la capacità di riformulare, a tutti i livelli, le prassi riguardanti i flussi di conoscenza, la presa di decisione e l'attribuzione di significati.
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Bonfiglio, Basilio. « Ricostruzione della storia del paziente. Supervisione psicoanalitica in psichiatria ». PSICOBIETTIVO, no 3 (octobre 2009) : 77–89. http://dx.doi.org/10.3280/psob2008-003007.

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Résumé :
- It is taken into account one of the functions of the psychoanalytic group clinical thinking within Mental Health Services: the collection-reconstruction of the patient's history. This work, especially in rehabilitation centres where the patient stays for long term periods, allows to relocate the problems and tensions arising from dealing with the patient within a context which grants their comprehension on a deep emotional and thinking level. From that stems an ongoing redefinition of the patient's image and his/her better individualization in the mind of those who look after them. This in turn fosters a consolidation of their own identity as Mental Health professionals. A transcript of two supervision meetings with the staff of a exemplifies some aspects of this work.Key Words: Supervision, Patient's History, Psychosis, Identity, Projective Identification, Rehabilitation, Residential Therapeutic Centre.Parole chiave: supervisione, storia del paziente, psicosi, identitŕ, identificazione proiettiva, riabilitazione, strutture intermedie.
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Grassi, Aldrigo, Rosella Bruni, Francesca Pileggi, Marco Chiappelli, Massimo Boldrini, Elisa Franceschi et Daniela Scarafoni. « Analysis and comparative evaluations of the costs of supports and treatments of schizophrenia, affective psychosis, paranoia and neurosis ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 2 (juin 2001) : 115–24. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005194.

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Résumé :
RIASSUNTOScopo – Lo scopo dello studio era quello di verificare, tramite la rilevazione dei costi diretti dei trattamenti terapeutico-riabilitativi, la presenza di associazioni tra quattro gruppi diagnostici (schizofrenia, psicosi affettive, paranoia e disturbi nevrotici) e i loro costi, complessivi e per specifici fattori di costo (assistenza territoriale, attività di riabilitazione e assistenza ospedaliera). Setting – Dipartimento di Salute Mentale e Centro di Salute Mentale (CSM) "Scalo", Azienda USL della Città di Bologna, Emilia-Romagna. Disegno – Sono stati calcolati i costi diretti annui di un campione (n = 75) di tutti i pazienti (n = 745) che durante l'anno hanno avuto più di quattro contatti con il CSM e quelli dei quattro gruppi randomizzati per diagnosi (n = 30 pazienti per gruppo). Principali misure utilizzate – Sono stati calcolati i costi medi unitari di 15 tipi di prestazioni, selezionate sulla base del numero annuo delle prestazioni erogate e del tempo impiegato da ciascuna figura professionale e rilevati i costi dell'assistenza ospedaliera (pubblica e privata). Risultati – Le analisi statistiche effettuate, tramite il Kruskal-Wallis test, hanno evidenziato costi complessivi significativamente più elevati nei pazienti schizofrenici rispetto a quelli del campione e a quelli con diagnosi di disturbo nevrotico; inoltre, i costi delle attivita di riabilitazione dei pazienti schizofrenici sono risultati differire significativamente da quelli rilevati nel campione e nei gruppi diagnostici "paranoia" e "disturbi nevrotici", mentre nessuna differenza significativa tra i gruppi è emersa nei costi dell'assistenza ospedaliera ed in quelli relativi al consumo di farmaci. Conclusioni – I risultati della nostra ricerca dimostrano che i costi dei trattamenti differiscono a seconda della diagnosi (costi diretti più alti nel caso dei pazienti schizofrenici e più bassi in quelli con disturbi nevrotici) e che l'analisi dei costi può consentire di pervenire all'assegnazione di adeguate risorse finanziarie ai Dipartimenti di Salute Mentale per i trattamenti terapeutico-riabilitativi di una vasta gamma di disturbi psichiatrici.
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Jacobs, Marjorie Lee. « Violins of Hope ». Music and Medicine 8, no 3 (31 juillet 2016) : 139. http://dx.doi.org/10.47513/mmd.v8i3.462.

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Résumé :
Violins of Hope was inspired by a confluence of factors: (1) my recovery-oriented psychiatric rehabilitation work with adults and young adults, the majority of whom have been diagnosed with trauma- and stressor-related disorders, depression, anxiety, and/or psychotic disorders, (2) the Violins of Hope-Cleveland educational and music collaboration and (3) the research of Daniel Levitin (Behavioural Neuroscience Department of Psychology, McGill) and Anthony Jack (the Brain, Mind and Consciousness Laboratory, Case Western Reserve). The poem reflects my understanding of how music can trigger both unpleasant/pleasant memories and emotions and how mindfulness practice can facilitate the switching between social-empathic and analytic networks of the brain and activate the parasympathetic nervous system response. Mindfulness practice develops the mind of the curious and non-judgmental observer who can notice when he/she is getting emotional. Then with acceptance and self-compassion, he/she acts to focus on a slow, repetitive, rhythmic activity like breathing, singing, or mantra recitation in order to bring his/her body/mind back to calm, clarity, and harmony (homeostasis).*Download file to play mp3 filesSpanishViolines de Esperanza – Comunicación Personal Violines de Esperanza estuvo inspirado por una confluencia de factores: (1) mi trabajo en rehabilitación psiquiátrica orientada en recuperación de adultos y adultos jóvenes , la mayoría de los cuales habían sido diagnosticados con desordenes relacionados al trauma y stress , depresión , ansiedad y/o desordenes psiquiátricos , (2) la colaboración educacional y musical de Violines de Esperanza – Cleveland y (3) la investigación de Daniel Levitin ( Departamento de Psicología de Neurociencia Comportamental, McGill) y Anthony Jack (El cerebro, Laboratorio de Mente y Conciencia, Case Western Reserve). El poema refleja mi entendimiento sobre como la música puede desencadenar tanto recuerdos agradables/desagradables como emociones y que la práctica de mindfullness puede facilitar el cambio entre la empatía social y las redes analíticas del cerebro y activar la respuesta del sistema nervioso parasimpático.La práctica de Mindfullness desarrolla una mente curiosa y un observador que no juzga y que puede reconocer cuando él/ella se está emocionando. Luego con la aceptación y la autocompasión él/ella actúa para atender a actividades rítmicas, repetitivas y lentas como la respiración, el canto o el recitado de mantras a fin de llevar su cuerpo/mente de nuevo a la calma , la claridad y la armonía (homeóstasis) Palabras clave: recuperación, rehabilitación, desordenes relacionados al trauma y al stress , depresión , ansiedad , musicoterapia , practica de mindfullness , canto , recitado de mantrasGermanViolins of Hope – persönliche KommunikationAbstract: Das Programm Violins of Hope wurde durch eine Reihe von Faktoren beeinflusst: (1) meine genesungsorientierte Arbeit in der psychiatrischen Rehabilitation mit Erwachsenen und Jugendlichen, in der Mehrzahl mit trauma- und stressbedingten Störungen, Depression, Angststörungen u/o psychiatrischen Erkrankungen, (2) die Violins of Hope-Cleveland Unterrichts-und Musik-orientierte Zusammenarbeit und (3) die Forschung von Daniel Levitin (Behavioural Neuroscience Department of Psychology, McGill) und Anthony Jack (the Brain, Mind and Consciousness Laboratory, Case Western Reserve). Das Gedicht spiegelt mein Verständnins wieder, wie Musik beides, unschöne und schöne Erinnerungen und Emotionen triggern kann, und wie achtsame Praxis das Wechseln zwischen den sozial-empathischen und dem analytischen Netzwerken des Gehirns erleichtern und die Reaktionen des parasympathischen Nervensystem aktivieren kann. Achtsame Praxis entwickelt den Sinn des neugierigen und nicht-wertenden Beobachters, der dadurch merken kann, wenn er/sie emotional wird. Dann kann er /sie sich mit Aktzeptanz und Selbstmitleid auf eine langsame, repetitive, rhythmische Aktivität konzentrieren – wie atmen, singen oder Mantra rezitieren – um damit sein/ihren Körpter/ Geist zu Ruhe, Klareit und Harmonie (Homöostase). Keywords: Gesundung, Rehabilitation, trauma- und stressbedingte Störungen, Depression, Angststörung, Musiktherapie, achtsame Praxis, singen, Mantra rezitierenItalianViolins of Hope – Personal communicationViolins of Hope è stato ispirato da una cofluenza di fattori: (1) il mio lavoro di riabilitazione psichiatrica con adulti e adolescenti, la quale maggioranza di loro è stata diagnosticata con traumi e disordini dovuti dallo stress, depressione, anzia e/o disturbi psicotici, (2) collaborazioni con i Violins of Hope-Cleveland e (3) la ricerca di Daniel Levitin (Behavioural Neuroscience Department of Psychology, McGill) e di Anthony Jack (the Brain, Mind and Consciousness Laboratory, Case Western Reserve). Il poema riflette il mio modo di comprendere come la musica possa innescare in noi sia i brutti che i bei ricordi, lo stesso per le emozioni, e come la pratica coscente puo facilitare lo switch tra parte socio-empatica e parte analitica del cervello ed attivare la risposta del sistema parasimpatico. La pratica coscente sviluppa la mente dell’osservatore il quale curioso e senza giudizio può notare quando lui/lei sta diventando emotivo/a. Poi con accettazione e auto-compassione lui/lei può agire e concentrarsi su una attività ritmica più lenta e ripetitiva come ad esempio la respirazione, il canto o la recitazione di mantra, al fine di riportare la mente e il corpo del paziente in armonia (omeostasi).Parole chiave: riabilitazione, trauma, disordini dovuti dallo stress, depressione, anzia, musicoterapia, pratica coscente, mantraJapanese希望のバイオリン- 個人的コニュニケーション希望のバイオリンは、複数の要因の合流点からインスパイアされたものである:(1) その過半数がトラウマとストレス関連の障害、鬱、不安障害、そして/もしくは精神障害と診断された人達である、大人と若年成人を対象とした回復重視型の社会復帰療法という私の仕事、 (2)クリーブランド希望のバイオリンの教育的かつ音楽のコラボレーション、そして、(3)Daniel Levitin氏 (Behavioural Neuroscience Department of Psychology, McGill) とAnthony Jack 氏(the Brain, Mind and Consciousness Laboratory, Case Western Reserve)。その詩は 、音楽がどのように不愉快な/快適な記憶と感情の両方を誘因できるのか、マインドフルネスの実践がどのように社会的共感と脳の分析的ネットワークの間を切り替えできるのか、そして副交感神経系の反応を活性化できるのか、私の理解を反映している。マインドフルネスの実践は、好奇心の強い心、自身がいつ感情的なるかの気づき、偏った判断をしない観察者を育成する。そして、セルフ・コンパッションを受け入れと共に、自身の体と心が落ち着き、明瞭さ、調和を取り戻すためにゆっくりすることに集中し、繰り返し、呼吸などのリズム活動を行い、歌唱もしくはマントラ朗唱を行う(ホメオスタシス)。 キーワード:回復、リハビリテーション、トラウマとストレス関連障害、鬱、不安、音楽療法、マインドフルネス、歌唱、マントラ朗唱
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Viviana, Perfetto, et D'Ambrosio Antonio. « La riabilitazione con tecniche cognitivo-comportamentali nel paziente con sindrome di asperger per una transizione nell’etá adulta ». Journal of Advanced Health Care, 18 mai 2020. http://dx.doi.org/10.36017/jahc2005-005.

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Résumé :
E’ stata ormai ampiamente dimostrata l’efficacia delle tecniche cognitivo – comportamentali in moltissimi disturbi di natura psichiatrica, ma ancora oggi le evidenze lasciano una zona d’ombra sull’applicazione di questi interventi ai disturbi generalizzati dello sviluppo. Questo studio si propone quindi di individuare e trattare alcune delle problematiche tipicamente presenti in questi soggetti, riconducibili alle aree del contatto visivo, della risposta al nome, e del linguaggio espressivo e recettivo. Il campione è rappresentato da dieci pazienti adolescenti con diagnosi di Sindrome di Asperger, afferenti al PAIDèS (polo aziendale di intervento sui disturbi generalizzati dello sviluppo) dell’ASL Napoli 2. Per ogni paziente, valutato utilizzando ADI-R e ADOS, sono stati individuati tre obiettivi mediante la compilazione di un’apposita check list; lo scopo dello studio è quello di stimare l’apprendimento di tali abilità su breve termine, verificando se l’utilizzo di tecniche cognitivo – comportamentali rappresenti un metodo più rapido per migliorare alcuni aspetti del comportamento e dell’interazione in questi soggetti. Gli obiettivi sono stati concordati con i genitori dei pazienti, in modo tale da evidenziare gli aspetti maggiormente problematici ed individuare target terapeutici raggiungibili in un breve periodo di tempo. L’ADI-R e l’ADOS si sono rivelati ottimi strumenti di valutazione, completi e complementari, che consentono una visione ampia del passato e del presente dei pazienti coinvolti; la check list è stata invece utilizzata durante i primi incontri per individuare gli obiettivi su cui impostare il lavoro successivo, ed alla fine dello studio per poterne valutare l’effettivo raggiungimento. E’ previsto, infine, un follow up a 6 mesi con ADOS e check list per valutare il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti.
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Thèses sur le sujet "Riabilitazione psichiatrica"

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DI, FRANCESCO NICCOLÒ ETTORE. « Valutazione con MMPI 2 Di. Un campione di pazienti borderline della comunità terapeutica "Villa Ratti" e relazione con le percentuali di interventi del progetto terapeutico-riabilitativo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43714.

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ABSTRACT: PERSONALITÀ E RIABILITAZIONE PSICHIATRICA INTRODUZIONE: i percorsi riabilitativi delle comunità terapeutiche sono mirati a riacquisire un’adeguata funzionalità personale, relazionale e lavorativa, consentendo il reinserimento sociale dei pazienti. Tuttavia in letteratura non sono presenti dati sulla predisposizione alla partecipazione alle attività previste dai piani di cura individualizzati. Pertanto si indaga la relazione tra i tratti di personalità dei pazienti della Comunità Terapeutica per borderline “Villa Ratti”, valutati tramite MMPI 2, e le percentuali degli interventi realizzati nella struttura. METODI: Si considerano per 62 pazienti (27 M, 35 F, età media=28, DS=6,6) 14540 attività svolte nel biennio 2009-2010, suddivise in 24 categorie. Per 50 di questi pazienti (20 M, 30 F) sono disponibili titolo di studio e punteggi alle scale MMPI-2. 4 donne risultano chiaramente outlier per i punteggi estremamente bassi su tutte le scale. Per i rimanenti 46 (20 M, 26 F) si analizzano le correlazioni e le regressioni multiple per valutare la predittività dei punteggi mmpi-2 sulle percentuali di interventi. RISULTATI: alcune scale mmpi-2 correlano significativamente con 8 dei 24 interventi (espressi in percentuale). Inoltre, i valori di R2 delle regressioni multiple vanno da 0,1 a 0,4. Tuttavia non tutte le scale risultano predittive: Menzogna (L), Ipocondria (Hs) e Deviazione Psicopatica (Pd) non mostrano effetti significativi sulla partecipazione agli interventi. CONCLUSIONI: Sono state trovate relazioni significative tra i punteggi mmpi 2 e le percentuali di interventi effettuati. Questi risultati fanno luce sulle caratteristiche di personalità che possono influenzare la tendenza dei pazienti a partecipare o meno alle attività, indipendentemente da ciò che è concordato nel Progetto Terapeutico Riabilitativo individualizzato per ogni ospite della Comunità Villa Ratti. I limiti e le prospettive future sono discussi.
ABSTRACT: PERSONALITY AND PSYCHIATRIC REHABILITATION INTRODUCTION: psychiatric rehabilitation in Therapeutic Communities is aimed to let in care patients regain an adequate relational and occupational functionality, allowing their social reintegration. However, there are no reports in the literature concerning the predisposition to participate to the activities that have been previously agreed upon, according to patients’ individual care plans. Therefore, the relationship between personality traits of borderline inpatients of the Therapeutic Community “Villa Ratti”, assessed using MMPI-2, and percent of interventions performed, is investigated. METHODS: 62 patients (27 Men, 35 Women, mean age=28, sd=6,6) have performed a total of 14540 interventions, comprising 24 categories, between January 2009 and December 2010. MMPI-2 scores and school degree were available only for 50 patients (20 M, 30 W). 4 women of them were clearly outliers because of their extremely low scores in all scales. For the remaining 46 patients (20 M, 26 W), correlations and multiple regressions were analyzed, in order to evaluate predictive values of mmpi 2 scores on the percentiles of interventions. RESULTS: some mmpi-2 scales were significantly correlated with 8 out of 24 percent interventions. Moreover, some scales were significantly predictive, with R2 values spanning the range 0,1 - 0,4. However, not all scales resulted to be predictive: Lie (L), Hypochondria (Hs) and Psychopathic Deviate (Pd) do not exert significant effects onto the attendance to activities. CONCLUSIONS: In this study, significant relationships between some of the mmpi-2 scores and percentiles of interventions performed, were found. These results give an indication of which aspects of personality can affect the tendency of patients to partecipate in specific activities, independently of what had been previously decided in the Therapeuthic-Rehabilitative Project. The limits of this approach and the future potential developments are discussed.
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Accardo, Vivian. « EFFICACIA DELLA RIABILITAZIONE FUNZIONALE SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO E PSICOSOCIALE NEI PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE : UNO STUDIO CONTROLLATO RANDOMIZZATO ». Doctoral thesis, Università degli studi di Brescia, 2022. http://hdl.handle.net/11379/563600.

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Introduzione: La compromissione cognitiva è una caratteristica fondamentale del disturbo bipolare (DB), fortemente associata all'esito funzionale dei pazienti. La Riabilitazione Funzionale (RF) è un intervento psicosociale, sviluppato dall'Unità Disturbi Bipolari e Depressivi dell’Hospital Clinic di Barcelona, progettato esclusivamente sulle caratteristiche specifiche dei pazienti bipolari, finalizzato a migliorare la neurocognizione al fine di raggiungere il recupero funzionale (Martinez-Arán et al., 2011). Il programma RF si basa su un approccio neuro-cognitivo-comportamentale, manualizzato e basato sull'evidenza, e la sua caratteristica distintiva è che si concentra sul funzionamento psicosociale complessivo, in un formato di gruppo (Martinez-Arán et al., 2011; Torrent & Vieta 2016). RF, in un contesto altamente ecologico, fornisce strategie e tecniche neurocognitive, includendo la psicoeducazione sui principali disturbi neurocognitivi associati al DB, come l'attenzione, la memoria e le funzioni esecutive (Martinez-Aran et al. 2004) e la loro influenza sulla vita quotidiana, che può portare a difficoltà psicosociali (Vieta et al., 2018). L'obiettivo principale della RF è di facilitare la generalizzazione e il trasferimento delle abilità cognitive apprese e le strategie utili per gestire meglio la vita quotidiana, con l'obiettivo finale di ripristinare il funzionamento psicosociale nel DB (Martínez-Arán et al., 2011; Bonnin et al., 2014). L'efficacia della RF è stata dimostrata in uno studio multicentrico, randomizzato, in cieco, che ha confrontato la RF con la psicoeducazione e il trattamento come al solito - TAU, e ha indicato un miglioramento generale del funzionamento psicosociale, principalmente nel campo interpersonale e professionale (Torrent et al., 2013). RF è inoltre efficace nel migliorare il funzionamento psicosociale sia nel disturbo bipolare di tipo I che II (Solé et al., 2015). Obiettivo: valutare l'efficacia della RF nel migliorare il funzionamento psicosociale (misurato con il Functioning Assessment Short Test - FAST) e i disturbi neurocognitivi (stimati con l’utilizzo della Brief Assessment of Cognition in Affective Disorders - BAC-A), in un campione di pazienti eutimici con DB. Metodo: Studio randomizzato, controllato, in singolo cieco, che ha coinvolto 24 pazienti con BD-I e BD-II, secondo i criteri del DSM-5, RF (N=12) è stata confrontata con TAU (N=12) durante 21 settimane. Il trattamento farmacologico è stato mantenuto stabile in entrambi i gruppi. Il principale obiettivo è stato il cambiamento nel funzionamento psicosociale misurato attraverso il FAST, dal basale al termine dell’intervento. Risultati: Al termine dello studio, tutti i 24 pazienti hanno finalizzato la fase di trattamento. Le analisi statistiche hanno rivelato che il gruppo RF è migliorato significativamente rispetto alle variabili funzionali di esito (p=.011), dal basale alla fine del programma, a 6 mesi, rispetto al gruppo TAU. Miglioramenti significativi sono stati individuati nei sotto-domini del FAST relativamente all'autonomia, al funzionamento professionale, alle questioni finanziarie e alle relazioni interpersonali. Non sono stati rilevati effetti significativi del gruppo di intervento RF sulle variabili neurocognitive. Conclusioni: I risultati sono promettenti e confermano l'importanza di nuovi interventi non farmacologici personalizzati nel DB, al fine di migliorare non solo i sintomi affettivi, ma anche le disfunzioni cognitive e funzionali, con l'obiettivo finale di ottenere il pieno recupero funzionale e migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da DB.
Introduction: Cognitive dysfunction is a major feature of bipolar disorder (BD), strongly associated with patients’ functional outcome. Functional Remediation (FR) is a psychosocial intervention, developed by the Bipolar and Depressive Disorders Unit of the Hospital Clinic of Barcelona, exclusively designed on the specific characteristics of bipolar patients, aimed at improving neurocognition in order to achieve a functional recovery (Martinez-Arán et al., 2011). FR program is built on a neuro-cognitive-behavioral approach, manualized and evidence-based, and its distinctive feature is that it focuses on the overall psychosocial functioning, in a group format (Martinez-Arán et al., 2011; Torrent & Vieta 2016). FR, within a highly ecological context, provide neurocognitive strategies and techniques, including psychoeducation about the main neurocognitive impairments associated with BD, such as attention, memory and executive functions (Martinez-Aran et al. 2004) and their influence on everyday life, which can result in psychosocial difficulties (Vieta et al., 2018). The main aim of FR is to facilitate generalization and the transfer of learned cognitive abilities and useful strategies to better manage daily life, with the ultimate goal to restore psychosocial functioning in BD (Martínez-Arán et al., 2011; Bonnin et al., 2014). FR efficacy was validated in a multicentric, randomized, rater-blind trial, comparing FR with psychoeducation and treatment as usual - TAU, which indicated an improvement in general psychosocial functioning, principally in the interpersonal and occupational domains (Torrent et al., 2013). FR is also effective in improving psychosocial functioning in both bipolar disorder type I and II (Solé et al., 2015).¬¬ Objectives: to evaluate the effectiveness of FR in improving psychosocial functioning (measured by Functioning Assessment Short Test - FAST) and neurocognitive impairments (measured by Brief Assessment of Cognition in Affective Disorders - BAC-A), in a sample of euthymic patients with BD. Methods: In a randomized, rater-blinded, controlled study of 24 out-patients with BD-I and BD-II, according to DSM-5 criteria, FR (N=12) was compared with TAU (N=12) over 21 weeks. Pharmacological treatment was kept stable in both two groups. The primary outcome was change in psychosocial functioning measured by means of the FAST, from baseline to endpoint. Results: At the end of the study, all 24 patients finalized the treatment phase. Statistical analyses revealed that the FR group improved significantly with respect to functional outcome variables (p=.011), from the baseline to the end of the programme, at 6 months, compared to the TAU group. Significant improvements have been identified in the FAST sub-domains relating to autonomy, professional functioning, financial issues and interpersonal relations. No significant effects of the FR intervention group on neurocognitive variables were detected. Conclusions: Findings are promising and confirm the importance to new personalized non-pharmacological interventions in BD, in order to improve not only affective symptoms, but also cognitive and functional dysfunctions, with the final goal to achieve full functional recovery and ameliorate the quality of life of BD patients’.
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Mattei, Giorgio. « Impatto delle crisi economiche, dell'organizzazione del lavoro e della riabilitazione mediante inserimenti lavorativi sulla salute mentale in Italia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239424.

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Résumé :
Nel primo capitolo viene studiata la relazione tra ospedalizzazioni dovute a disturbi psichiatrici e la grave crisi economica iniziata nel 2008; viene inoltre approfondito il possibile effetto moderatore esercitato dalla protezione sociale. Tra le donne, l'aumento della disoccupazione è risultato associato ad aumento delle ospedalizzazioni dovute a disturbi senili e organici, mentre la riduzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) è risultata associata ad aumento delle ospedalizzazioni dovute a tutti i disturbi psichiatrici, ai disturbi dell'umore, e ai disturbi da uso di alcol e sostanze. Tra gli uomini l'aumento della disoccupazione è risultato associato ad aumento delle ospedalizzazioni dovute a tutti i disturbi psichiatrici, ai disturbi dell'umore, alla schizofrenia e ad altri disturbi psicotici, e ai disturbi senili organici. La riduzione del PIL è risultata associata ad aumento delle ospedalizzazioni dovute a tutti i disturbi psichiatrici e ai disturbi da uso di alcol e sostanze. La protezione sociale è risultata in grado di assorbire le conseguenze negative per la salute mentale provocate dalla riduzione del PIL in entrambi i sessi, per quanto riguarda i disturbi da uso di alcool. Tra il 2008 e il 2014 i costi di ospedalizzazione per disturbi psichiatrici a livello nazionale hanno superato i 79,425,797 di euro, cioè 11,346,542 euro all’anno, mediamente. Nel secondo capitolo è stata indagata l'efficacia e l'efficienza dei programmi di inserimento lavorativo condotti presso il dipartimento di salute mentale di Modena, e il loro impatto sull’occupabilità degli utenti coinvolti in tali programmi nel 2018. Si tratta di 62 utenti (donne 29, 46%; età media 43±13 anni), in cui l'analisi pre-post ha mostrato che dopo l'inizio dei percorsi di inserimento lavorativi il numero i giorni di ospedalizzazione si sono ridotti significativamente e non si è ricorso ad alcun trattamento sanitario obbligatorio. Inoltre, la mediana di interventi urgenti è significativamente diminuita. Nel 2018, i percorsi di inserimento lavorativo hanno reso possibile una riduzione dei costi di ricovero fino a 49,243.50 euro, cioè 794.25 euro per utente. Al 31 dicembre 2018, 27 erano occupati (44% del campione); 11 utenti avevano un contratto a tempo indeterminato, mentre 16 avevano un contratto a tempo determinato. Il terzo capitolo ha indagata retrospettivamente l'associazione tra caratteristiche dell'ambiente di lavoro e rischio di depressione dopo il pensionamento, utilizzando dati dalla Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE), wave 6 e 7. Quest'ultima ha fornito dati retrospettivi sulle caratteristiche di lavoro dei rispondenti prima del pensionamento. Si sono effettuate regressioni logistiche binarie per analizzare l'associazione tra presenza di depressione dopo il pensionamento (individuata dalla scala Euro-D) e caratteristiche dell'ambiente di lavoro in 584 individui. L’equità del salario percepito è risultata significativamente associata a una riduzione del rischio di depressione dopo il pensionamento (OR=0.75, p=0.047). Sesso femminile, numero di malattie croniche presenza del partner nel nucleo domestico sono risultati associati ad aumentato rischio di depressione (OR=1.84, p<0.01; OR=1.58, p<0.01; OR=1.45, p<0.01, rispettivamente), mentre un elevato livello di istruzione riduceva il rischio (OR=0.88, p=0.048). Per quanto riguarda la personalità, il rischio di depressione dopo il pensionamento aumentava all'aumentare dei livelli di nevroticismo (OR=1.49, <0.01), mentre diminuiva all'aumentare dei livelli di coscienziosità (OR=0.73, p=0.06).
In the first paper, the relationship between hospital admissions due to psychiatric disorders and the severe economic downturn caused by the 2008 financial crisis was studied. Also, the buffering mechanism exerted by social protection (SP) was considered. Among women, increased unemployment was associated with increased hospitalizations due to organic and senile mental disorders, while decreased gross domestic product (GDP) was associated with increased hospitalizations due to all psychiatric disorders, mood disorders, alcohol-related disorders, and substance-related disorder. Among men, increased unemployment was associated with increased hospitalizations due to all psychiatric disorders, mood disorders, schizophrenia and other psychotic disorders, and organic and senile mental disorders. Decreased GDP was associated with increased hospitalizations due to all psychiatric disorders and alcohol-related disorders. SP buffered the negative mental health outcomes caused by decreased GDP in both genders, specifically with respect to alcohol-related disorders. Between 2008 and 2014 hospitalizations cost exceeded 79,425,797 euros at national level, 11,346,542 euros per year. In the second paper, the efficacy and effectiveness of vocational rehabilitation programs (VRPs) carried out at the Modena Mental Health Department (MHD), and their impact on users’ employability were assessed. A retrospective study was used. All users of the Modena MHD included in VRPs in 2018 were enrolled. A before-after analysis was carried out. Also, exposed users were compared to a non-experimental control group, made up of users not included in VRPs in 2018, homogeneous in terms of socio-demographic characteristics and variables, diagnoses and severity level. In 2018, 62 users ended the VRP (women 29, 46%; mean age 43±13 years old), thus representing the sample of exposed users. The before-after comparison showed that after the beginning of VRPs, the number and days of hospitalization significantly decreased, and no compulsory hospitalization was needed. Also, the median of urgent health interventions declined. In 2018, VRPs made it possible to reduce costs up to 49,243.50 euros, i.e. 794.25 euros per user. Of the 62 users who ended VRPs, on 31 December 2018 twenty-seven were employed (44% of the sample). Eleven users had an open-end contract while sixteen users had a fixed-term contract. Of the latter, six were later changed in open-term contracts. The third paper investigated the association between work environment factors and risk of depression after retirement. A secondary retrospective analysis was carried out using data from the Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE), wave 6 and 7. The latter provided retrospective data on the respondents’ working conditions before retirement. Binary logistic regressions were used to analyze the association between presence of depression after retirement (detected by the Euro-D scale) and work environment factors in 584 individuals. With respect to work environment factors only fair salary was associated with reduced risk of depression after retirement (OR=0.75, p=0.047). Female gender, number of chronic diseases and presence of the partner in the household increased the risk of depression (OR=1.84, p<0.01; OR=1.58, p<0.01; OR=1.45, p<0.01, respectively), while higher education decreased it (OR=0.88, p=0.048). With respect to personality, the risk of depression after retirement increased a higher level of neuroticism (OR=1.49, <0.01). Differently, increased consciousness was associated with decreased risk of depression (OR=0.73, p=0.06).
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1

Seccafien, Giacomo. Terapista Occupazionale Ed il Tecnico Della Riabilitazione Psichiatrica in Casa Di Riposo : Un Ruolo Indispensabile Quando l'anziano Rifiuta il Pasto. Independently Published, 2019.

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