Littérature scientifique sur le sujet « Regimi patrimoniali della famiglia »

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Articles de revues sur le sujet "Regimi patrimoniali della famiglia"

1

Válková, Lenka. « The interplay between jurisdictional rules established in the EU legal instruments in the field of family law : testing functionality through simultaneous application with domestic law = L’interazione tra le regole di giurisdizione all’interno degli strumenti giuridici dell’UE nell’ambito del diritto di famiglia : la prova del funzionamento attraverso l’applicazione simultanea del diritto nazionale ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 9, no 2 (5 octobre 2017) : 551. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2017.3886.

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Résumé :
Abstract: The following article aims at testing the interrelations between the rules on: jurisdiction in divorce and parental responsibility laid down in the Brussels IIa Regulation, maintenance laid down in the Maintenance Regulation, and property regime laid down in the Regulation on Matrimonial Property Regimes and on Property Consequences of Registered Partnerships, considering a number of potentially seised Member State courts and their interactions with domestic law. For the testing, the national legal system and case law of Slovakia and Czech Republic, which require hearing of a dispute in unique proceedings (with certain differences), has been selected in order to tackle problems connected with the simultaneous application of rules established by the EU regulations and domestic procedural rules.Keywords: Multiplicity of Regulations in Family Matters, Interplay between Jurisdictional Rules, Divorce, Parental Responsibility, Maintenance, Matrimonial Property Regimes, Czech and Slovak Legislation.Riassunto: Il presente contributo mira a verificare l’interazione tra le norme sulla competenza in materia di divorzio e responsabilità genitoriale stabilite dal Regolamento Bruxelles IIa, in materia di obbligazioni alimentari previste nel Regolamento sulle Obbligazioni Alimentari, e in materia di regimi patrimoniali previsti dai Regolamenti in Materia di Regimi Patrimoniali fra Coniugi e di Effetti Patrimoniali delle Unioni Registrate, prendendo in considerazione le Corti degli Stati Membri potenzialmente adite e la loro interazione con il diritto interno. Al fine di testare il funzionamento e affrontare i problema legati all’applicazione simultanea delle norme stabilite dal diritto dell’UE e delle norme procedurali nazionali, sono stati scelti i sistemi giuridici della Slovacchia e della Repubblica ceca, che richiedono, con alcune differenze, l’audizione di una controversia in un unico processo.Parole chiave: molteplicità dei regolamenti in diritto di familia, interazione tra le norme sulla competenza, divorzio, responsabilità genitoriale, obbligazioni alimentari, regime patrimoniale, legislazione ceca e slovacca.
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Chiappetta, Giovanna. « Cittadinanza europea : opportunità e abusi nel diritto internazionale privato della famiglia ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 2 (janvier 2021) : 105–34. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-002005.

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Résumé :
Il saggio si incentra sulla funzione dell'autonomia negoziale nella regolamentazione degli status e dei rapporti familiari tra componenti il nucleo familiare tipico o atipico. Ciò in quanto il ruolo dell'autonomia negoziale è stato ampliato anche dalla cittadinanza europea intesa dalla Corte di giustizia europea come fonte autonoma di diritti. Tale cittadinanza, che si aggiunge a quella nazionale, ha consentito alla coppia ‘statica', pur in assenza del carattere transnazionale della situazione familiare, di scegliere la legge e gli strumenti di ordinamenti stranieri da applicare ai rapporti patrimoniali ed esistenziali della comunità di vita. Il saggio si propone di dimostrare come i Regolamenti UE in materia familiare possano applicarsi anche ai cittadini europei ‘statici', consentendo la scelta di leggi straniere con soluzioni estranee all'ordinamento nazionale, nel rispetto del limite dell'ordine pubblico costituzionale di ciascun Paese membro.
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Cancila, Rossella. « La corte vicereale di Sicilia tra pubblico e privato : dinamiche cortigiane, ruoli, poteri ». Librosdelacorte.es, no 23 (23 décembre 2021) : 164–97. http://dx.doi.org/10.15366/ldc2021.13.23.007.

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Résumé :
Il saggio delinea alcuni caratteri della corte del viceré in Sicilia in età asburgica: la sua famiglia, la cerchia dei confidenti, composizione e articolazione dei ruoli istituzionali, costi, forme del coinvolgimento. Ne emerge un contesto articolato, uno scenario in cui si confrontavano poteri di diversa intensità e in competizione sul territorio, si determinavano scontri giurisdizionali, dispute patrimoniali e accordi matrimoniali, liti e vendette private: elementi che evidenziano la complessità del rapporto fra nobiltà periferica e potere centrale, relazioni interpersonali e reti di livello internazionale, pratiche negoziali diffuse, che confermano la rappresentazione di un regno niente affatto passivo alla volontà di Madrid.
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Grieco, Cristina. « The role of party autonomy under the regulations on matrimonial property regimes and property consequences of registered partnerships. Some remarks on the coordination between the legal regime established by the new regulations and other relevant instruments of European Private International Law = Il ruolo dell’autonomia della volontà nei regolamenti sui rapporti patrimoniali tra coniugi e sugli effetti patrimoniali delle unioni registrate. Alcune considerazioni sul coordinamento tra il regime giuridico stabilito dai nuovi regolamenti e altri strumenti di diritto internazionale privato europeo ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 10, no 2 (5 octobre 2018) : 457. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2018.4384.

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Résumé :
Abstract: The new Regulations (No. 2016/1103 and No. 2016/1104) recently adopted through an enhanced cooperation by the European Legislator aim to deal with all the private international law aspects of matrimonial property regimes and property consequences of registered partnerships, both as concerns the daily management of matrimonial property (or partner’s property) and its liquidation, in particular as a result of the couple’s separation or the death of one of the spouses (or partners). This paper aims to address the prominent role of party autonomy in the two Regulations and to focus on the coordination between the legal system embodied in the new two Regulations, and other relevant instruments of European private international law in force, such as the Succession Regulation and the Bruxelles II- bis Regulation.Keywords: party autonomy; successions; matrimonial property regime, partnership property regi­me, applicable law, choice of law, private international law.Riassunto: I due nuovi regolamenti (No. 2016/1103 e No. 2016/1104), recentemente adottati nell’ambito di una cooperazione rafforzata dal legislatore europeo, si propongono di regolare tutti gli aspetti internazional privatistici legati ai regimi patrimoniali tra coniugi e alle conseguenze patrimoniali delle partnership registrate, sia per ciò che concerne la regolare amministrazione dei beni sia per ciò che riguarda la liquidazione degli stessi beni facenti parte del regime matrimoniale (o della partnership regi­strata) nel caso si verifichino vicende che ne alterino il normale svolgimento, come la separazione della coppia o la morte di uno degli sposi (o dei partner). Il presente scritto si propone di esaminare il ruolo prominente che, all’interno di entrambi i regolamenti, è riservato alla volontà delle parti e di focaliz­zarsi sul coordinamento tra i due nuovi strumenti e gli altri regolamenti di diritto internazionale privato europeo attualmente in vigore e, particolarmente, il regolamento sulle successioni transfrontaliere e il regolamento Bruxelles II- bisParole chiave: autonomia della volontà; successioni; rapporti patrimoniali tra coniugi; effetti pa­trimoniali delle unioni registrate; legge applicabile; scelta di legge; diritto internazionale privato.
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Benassi, David, et Enrica Morlicchio. « Bassi salari e bisogni familiari : l'in-work poverty in Europa ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 161 (décembre 2021) : 34–53. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-161003.

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Résumé :
L'articolo discute la diffusione dell'in-work poverty (IWP) nei paesi europei, mostrandone le caratteristiche principali da un punto di vista comparativo. Innanzitutto presentiamo i diversi approcci alla definizione del problema negli Stati Uniti e in Europa, distinguendo l'interazione tra famiglia, mercato del lavoro e politiche di welfare. Nella terza sezione, vengono analizzati i tassi di IWP e dei lavoratori a basso salario, mentre nella quarta sezione presentiamo le principali caratteristiche di IWP confrontando i paesi europei. Il risultato principale della nostra analisi è che i classici cluster di regimi di welfare possono spiegare solo parzialmente la quota e le caratteristiche dell'IWP nell'UE.
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Pioppi, Daniela. « Neo-patrimonialismo, politica identitaria e opposizione nel mondo arabo : il caso dei Fratelli Musulmani inEgitto ». MONDO CONTEMPORANEO, no 1 (avril 2010) : 53–78. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-001002.

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Résumé :
Le principali forze di opposizione ai regimi neo-autoritari al potere nel mondo arabo sono oggi senza eccezioni i partiti o movimenti islamisti, mentre altre forme di appartenenza clanica, tribale, etnica o confessionale hanno ripreso centralitŕ politica nel contesto della crisi dello Stato sociale e nazionale che si era invece consolidato nel periodo post-indipendenza. Questo saggio propone di studiare le modalitŕ della mobilitazione e partecipazione politica nel mondo arabo in relazione al neo- patrimonialismo e clientelismo che sempre piů caratterizzano il rapporto Statosocietŕ in questi paesi. Attraverso il caso dei movimenti islamisti e, in particolare, dei Fratelli Musulmani in Egitto, il saggio illustra come lo studio dell'interazione fra i diversi attori sociali e politici e le reti neo-patrimoniali che provengono dal regime puň aiutarci a comprendere meglio la razionalitŕ di alcune scelte di mobilitazione su base identitaria (tribale, etnica o confessionale); il grado di integrazione dei diversi attori politici all'opposizione con le strutture di potere nei rispettivi paesi e quindi la loro natura sistemica o anti-sistemica; e, piů in generale, le probabilitŕ che emergano strutture di potere parallele o alternative a quelle vigenti.
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Bertocchi, Sabrina, Francesca Emiliani, Silvia Potě et Laura Palareti. « Diversi regimi terapeutici nel trattamento di bambini affetti da malattia emorragica congenita : processi di scelta e ricadute sul benessere psicosociale del paziente e della sua famiglia ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (février 2011) : 65–90. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-003005.

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Résumé :
Un tratto caratteristico delle malattie emorragiche congenite (di cui la piů diffusa č l'emofilia) č l'imprevedibilitŕ dell'evento emorragico, della sua durata e della sua severitŕ, da cui consegue una condizione di continua incertezza sulle modalitŕ e la tempestivitŕ necessarie per l'intervento. Il superamento di questa condizione č oggi possibile attraverso l'infusione del fattore di coagulazione mancante. Quest'ultima puň essere attuata tramite due modalitŕ: profilassi e terapia al bisogno. Questo studio ha come obiettivo la comprensione approfondita delle condizioni che favoriscono o che invece ostacolano l'adesione a forme diverse di trattamento terapeutico, in particolare profilassi e terapia al bisogno, in famiglie con bambini affetti da emofilia. Sono stati intervistati congiuntamente i genitori di 11 famiglie con figli emofilici in etŕ evolutiva, residenti a Bologna e provincia che aderivano a trattamenti differenziati (profilassi o terapia al bisogno). I risultati mostrano come le due diverse forme di terapia siano collegate a differenti rappresentazioni della malattia e a diverse modalitŕ di funzionamento familiare. La profilassi si conferma la terapia che maggiormente si accompagna ad uno stile di vita normalizzato sia per il bambino che per l'intera famiglia.
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Martínez Gijón, José. « M. BELLOMO, Ricerche sui rapporti patrimoniali tra coniugi. Contributo alla storia della famiglia medievale VIII + 295 páginas, Roma, Edit. Giuffrè, 1961 ». Ius Canonicum 2, no 3 (17 avril 2018) : 389–90. http://dx.doi.org/10.15581/016.2.24091.

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Piperno, Flavia. « Dalla catena della cura al welfare globale. L'impatto delle migrazioni sui regimi di cura nei contesti di origine e le nuove sfide per una politica di co-sviluppo sociale ». MONDI MIGRANTI, no 3 (mars 2011) : 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003004.

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Résumé :
Il mio articolo analizza alcuni aspetti dell'impatto sociale delle migrazioni sui contesti di origine. A questo scopo utilizzo il concetto del ‘diamante della cura', analizzato da diversi autori come Evers (1996), Jenson (2003) e Kofman e Raghuram (2009). Si tratta di una sorta di rombo; ognuno dei quattro angoli del rombo rappresenta un attore della cura: al vertice troviamo la famiglia, poi lo Stato (il livello nazionale e locale), la comunitŕ (Ong, no profit, volontariato, cooperazione sociale, etc.), e infine il mercato. L'articola analizza come l'emigrazione, specie quella femminile, incide su ognuno di questi quattro livelli comportando nuovi problemi e opportunitŕ che dovrebbero essere presi in considerazione dalle politiche sociali e di cooperazione allo sviluppo. L'articolo presenta alcuni dei principali ri-sultati di diversi programmi di ricerca portati avanti dal CeSPI a partire dal 2005. Nell'ambito di questi programmi, l'analisi di campo č stata portata avanti in Romania, Ucraina, Ecuador e Perů: alcuni dei principali paesi di provenienza del flusso migratorio femminile diretto all'Italia. Nell'articolo analizzo anche la possibilitŕ di attivare strategie "win win" che beneficino, cioč, contemporaneamente i paesi di arrivo e di origine. In questo contesto cito alcune buone pratiche che hanno puntato a promuovere uno sviluppo sociale comune e transnazionale valorizzando i flussi migratori indirizzati al settore socio-sanitario e della cura.
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Thèses sur le sujet "Regimi patrimoniali della famiglia"

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SALTARELLI, SALVATORE. « Comunione legale tra coniugi e partecipazioni sociali : la posizione del coniuge non acquirente ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1108199.

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Résumé :
Scopo della presente ricerca è indagare i rapporti tra il regime della comunione legale dei beni e le partecipazioni sociali, con particolare riguardo alla posizione del coniuge non acquirente. In particolare, si intende studiare: 1. se le partecipazioni sociali, o alcune di esse, possano essere oggetto della comunione legale; 2. quali siano gli effetti della eventuale applicazione della comunione. Tali questioni, ad ormai oltre quaranta anni dalla riforma del diritto di famiglia del 1975, rivestono ancora notevole interesse. Da un lato, infatti, il dibattito dottrinale e giurisprudenziale in merito è rimasto aperto: anche gli ultimi anni hanno visto contributi scientifici e sentenze di legittimità sposare orientamenti contrastanti. Dall’altro, gli stessi problemi presentano una notevole rilevanza pratica: i matrimoni in regime di comunione legale sono, come si avrà modo di meglio precisare, ancora numerosi, ed altrettanto frequenti sono i casi in cui alcuno dei coniugi detenga partecipazioni societarie. Nel presente lavoro, dopo una brevissima ricognizione dei caratteri fondamentali del regime della comunione legale, si illustrerà l’emersione del problema nella casistica giurisprudenziale. Ciò allo scopo di meglio chiarire la rilevanza concreta della ricerca ed individuare gli interessi contrastanti che devono trovare composizione nelle soluzioni da proporre. Quindi, si illustreranno le diverse opzioni interpretative proposte nel tempo dagli operatori del diritto, analizzandone i rispettivi argomenti. La ricostruzione che si sostiene è quella che distingue le partecipazioni sociali sulla base della loro destinazione. In particolare, nei casi in cui l’acquisto della partecipazione sia finalizzato all’esercizio di attività personale del coniuge acquirente, si ritiene applicabile l’art.178 c.c.. Detta norma assoggetta i beni destinati all’esercizio dell’impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio ad una forma di comunione differita: gli stessi se ne considerano oggetto, infatti, solo se sussistono allo scioglimento della stessa. La ratio dell’art.178 è tutelare la libertà economica del singolo coniuge senza sacrificare del tutto la partecipazione dell’altro alle ricchezze accumulate durante il matrimonio. Tale esigenza ricorre sia quando l’attività è esercitata in forma individuale, sia quando è esercitata in forma associata con altri con un coinvolgimento personale del coniuge. La società è lo strumento per l’esercizio collettivo dell’impresa, all’interno del quale i soci possono essere più o meno personalmente coinvolti nell’attività che costituisce l’oggetto sociale a prescindere dal tipo utilizzato. Se attraverso la partecipazione societaria il coniuge svolge la propria attività personale, deve essergli riconosciuta la stessa tutela della libertà economica che il diritto di famiglia accorda all’imprenditore individuale. La partecipazione sarà dunque sottratta alla comunione immediata ai sensi dell’art.178, quale bene destinato all’esercizio dell’impresa. In caso contrario, invece, la partecipazione costituirà un acquisto suscettibile di cadere nella comunione immediata, a meno che non ricorra una causa di esclusione ai sensi dell’art.179. Assumeranno rilevanza, dunque il coinvolgimento personale del coniuge nella attività societaria e il fatto che egli tragga dalla stessa una rilevante porzione del suo reddito. Questo criterio, che ha trovato anche l’avallo della giurisprudenza di legittimità, è rispettoso del dato normativo e contempera adeguatamente gli opposti interessi alla compartecipazione agli acquisti e alla libertà di iniziativa economica. Si vedrà altresì che l’indagine sulla strumentalità della partecipazione ad attività personale del socio deve essere compiuta in concreto, e non sulla base di criteri rigidamente formali, quali il tipo di società interessato o la responsabilità connessa alla partecipazione. Tale soluzione è coerente con l’impianto normativo della riforma del 1975 e trae ulteriore forza sia dalle recenti evoluzioni del diritto societario, sia da un raffronto con la realtà economica del tessuto imprenditoriale italiano. Sul primo punto, si pensi, in particolare, alla società a responsabilità limitata, società di capitali dove grande rilievo è dato alla persona del socio e che la riforma del 2003 ha definitivamente “staccato” dalla società per azioni modellandola sulla figura dei “soci-imprenditori”. Ad oggi, su circa 850.000 società di capitali presenti in Italia, più di 815.000 sono proprio società a responsabilità limitata. Non può negarsi, dunque, che i tipi societari capitalistici, inclusa la società per azioni, vengono spesso utilizzati per lo svolgimento di attività in cui almeno alcuni dei soci sono personalmente coinvolti. I dati statistici mostrano un’amplissima prevalenza, tra le società di capitali, di compagini sociali molto ristrette, con presenza di singoli soci persone fisiche titolari di partecipazioni di controllo. Sul fronte opposto, la recente legislazione tributaria esplicitamente ammette società semplici “di mero godimento”, società personali che sicuramente non hanno la connotazione di strumento per l’attività personale dei soci. L’adozione del criterio basato sulla destinazione costituisce il punto di partenza per l’analisi delle diverse problematiche inerenti il rapporto tra la comunione legale e l’organizzazione sociale. Difatti, l’effetto della comunione, quando operante, è automatico, ma tutte le società sono caratterizzate da regole proprie concernenti la circolazione delle partecipazioni e l’esercizio dei diritti sociali. Occorre dunque analizzare dapprima se e in quali forme il coniuge non acquirente possa far valere la contitolarità nei confronti dell’organizzazione; e quindi come debba esser regolato l’esercizio dei diritti sociali relativi alla partecipazione cointestata. In particolare, su quest’ultimo punto, si indagherà se le regole della comunione legale siano “autosufficienti” ovvero se occorra fare in ogni caso riferimento alle norme sulla contitolarità di partecipazioni (art.2347 e 2468 c.c.). Dall’altro lato, si indagherà sulle conseguenze in tema di responsabilità per le obbligazioni sociali, ove prevista, e per l’esecuzione dei conferimenti, sia nel caso di partecipazione cointestata, sia nel caso di partecipazione rimasta intestata al solo coniuge acquirente. Inoltre, ci si dovrà soffermare sugli effetti della comunione differita ex art.178 c.c., sui quali si registrano posizioni contrastanti. Stanti le rilevanti differenze di disciplina, saranno analizzate separatamente le società di persone, le società di capitali, le società cooperative e le società tra professionisti.
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Livres sur le sujet "Regimi patrimoniali della famiglia"

1

Oberto, Giacomo. I regimi patrimoniali della famiglia di fatto. Milano : A. Giuffrè, 1991.

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2

Sesta, Michele, et Franco Anelli. Regime patrimoniale della famiglia. Milano : A. Giuffrè, 2002.

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3

Sesta, Michele, et Franco Anelli. Regime patrimoniale della famiglia. 2e éd. Milano : Giuffrè, 2012.

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4

Galasso, Alfredo. Del regime patrimoniale della famiglia. Bologna : Zanichelli, 1999.

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5

Lepri, Alberto. Il regime patrimoniale della famiglia. Torino : UTET, 1999.

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6

Fusaro, Andrea. Il regime patrimoniale della famiglia. Padova : CEDAM, 1990.

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7

Ceccherini, Aldo. Crisi della famiglia e rapporti patrimoniali. [Milano] : IPSOA, 1991.

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8

La volontaria giurisdizione e il regime patrimoniale della famiglia. Padova : CEDAM, 2010.

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9

Calò, Emanuele. Le convivenze registrate in Europa : Verso un secondo regime patrimoniale della famiglia. Milano : Dott. A. Giuffrè, 2000.

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10

Mioli, Barbara. La famiglia di fatto : Aspetti patrimoniali successori, fiscali, penali : la filiazione naturale : richiami giurisprudenziali : lo stato della legislazione. Rimini : Maggioli, 1996.

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