Thèses sur le sujet « Reato economico »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Reato economico.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleures thèses pour votre recherche sur le sujet « Reato economico ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les thèses sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

Ingrassia, A. « OMISSIONE IMPROPRIA E REATO ECONOMICO. LA RESPONSABILITÀ PER OMESSO IMPEDIMENTO DEL REATO ALTRUI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/234165.

Texte intégral
Résumé :
The dissertation deals with the theoretical model trough which is possible to retain someone criminally liable for an omission in preventing someone else to commit an economic crime. After a short introduction in Chapter 1, concerning the research outlines, Chapter 2 faces the general issue about the possibility to consider the crime committed by someone as the “event” mentioned by par. 40 of Italian Criminal Code. As far as this attribution is legally acceptable, in Chapters 3 and 4 the attention is focused on different specifications of the model, respectively in relation with traditional and economic crimes. The cornerstone of Chapter 5 is the identification of gatekeepers who have the duty to prevent crimes that could be committed in pursuing company business. Chapter 6 identifies and lists the powers granted to gatekeepers under Italian legal system in order to prevent the commission of crimes and shows how Courts test the suitability of such powers in single judicial cases. Chapter 7 is built on the description of the interpretive paths that Courts and Authors underwent to describe gatekeepers’ “malice”. Conclusions traces evaluation of the research and suggests other profiles which may deserve to be developed.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

TORTORELLI, Monica. « Cause di non punibilità e reati economici ». Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2016. http://hdl.handle.net/11695/66254.

Texte intégral
Résumé :
Il presente lavoro ha ad oggetto lo studio del concreto modo di operare della categoria generale della (non) punibilità in relazione alle principali figure criminose presenti nel sistema penale economico. L’obiettivo della ricerca è fondamentalmente quello di mettere in luce come le tecniche normative, utilizzate dal legislatore in ordine specificatamente alla previsione dei limiti alla punibilità, si coordinano con le ragioni di politica criminale. Viene, dunque, delineato un percorso teso ad esaminare i singoli elementi selettivi della rilevanza penale con particolare riferimento a determinate categorie di reati economici: quelli tributari, societari (avuto precipuo riguardo per le false comunicazioni sociali) e fallimentari. Se ne approfondisce la disciplina specifica, unitamente all’analisi del loro effettivo funzionamento e delle problematiche applicative che, giocoforza, li caratterizzano. Il lavoro si concentra, poi, sulla disamina del fenomeno della selezione dei fatti punibili in altri ambiti del diritto penale economico, inteso stavolta in senso ampio, al fine di tracciare un quadro generale sul ruolo della punibilità nei settori strategici del sistema economico-penale, con specifico riferimento al settore della sicurezza nei luoghi di lavoro e a quello della tutela ambientale. Successivamente, allo scopo di offrire, in ordine al tema trattato, una riflessione più ampia rispetto a quella incentrata sulle valutazioni concernenti precipuamente il nostro ordinamento, viene delineata un’analisi comparatistica di alcuni istituti per valutarne le specifiche e diverse modalità di disciplina in altri sistemi giuridici (in particolare, quello tedesco e quello anglosassone). Si tenta, infine, di inquadrare la normativa vigente sotto il profilo dell’efficacia e della coerenza sistematica, prospettando dei possibili correttivi ai casi di mancato coordinamento tra le tecniche di incriminazione, le esigenze di tutela sottese alle fattispecie criminose e le regole generali che tradizionalmente governano la disciplina degli strumenti di volta in volta utilizzati per escludere o attenuare la punibilità.
The present essay investigates the actual operational way of the general category of impunity, in relation to the main offenses of the Italian criminal economic system. The goal of the present research is to elucidate on the degree to what the law-making method used by the legislator regarding the extent of impunity is tailored around the objectives of criminal policy. Then, the single elements of criminal significance are scrutinized as regards some categories of economic offenses, such as tax, corporate – in particular false accounting – and bankruptcy offenses. The exact regulation, together with the actual functioning and application of the above offenses will be analyzed. The essay then singles out the punishable facts in other and more general areas of the economic criminal law, with a view to describing impunity in strategic domains of the criminal-economic system, such as in the safety of workplace and environmental protection. Successively, in order to offer a more ample description of the institution of impunity, a comparative analysis with the German and Anglo-Saxon will be outlined, in particular with regard to the different ways of disciplining the phenomenon. Finally, an attempt to describe both the effectiveness and systemic coherence of the current regulation will be made, and possible corrections to the hypotheses of lack of coordination among indictment techniques, the need for protection underlying the criminal offenses at stake, and the general rules governing the exclusion or limitation of punishment will be drafted.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Ducci, Duccio Ruben. « L'appropriazione di corporate opportunities da parte di amministratori di società : tests giurisprudenziali e definizione della fattispecie ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200799.

Texte intégral
Résumé :
La dottrina delle corporate opportunities si inserisce nel vasto tema degli agency costs connessi al rapporto tra azionisti e amministratori e pertanto costituisce un argomento comune a tutte le società per azioni dei paesi a economia avanzata. Il legislatore italiano del 2003 ha affrontato la questione con una norma sostanzialmente incompleta: essa prescrive essenzialmente che una data condotta è vietata e fonte di responsabilità per l’amministratore infedele. Non è detto ciò che si intende per opportunità d’affari, né se l’appropriazione, di per sé illecita, può essere autorizzata dalla società e a quali condizioni. La questione, del resto, è comune a tutti gli ordinamenti con strutture societarie analoghe, quindi è necessario guardare agli Stati in cui le regole si sono formate progressivamente dietro sollecitazione della giurisprudenza e tramite un costante affinamento dottrinale. L’introduzione dell’ultimo comma dell’art. 2391 c.c. in occasione della riforma del diritto societario evoca l’immagine, già utilizzata con riferimento ad altri istituti, del legal transplant, ovvero di una trasposizione artificiale che non tiene conto del contesto in cui opera. Prima ancora però di analizzare la norma in questione nell’ordinamento italiano in rapporto alle peculiarità di questo sistema, è necessario rivolgere l’attenzione, per quanto possibile, dentro l’apparato normativo nel tentativo di mettere in luce i fondamenti della dottrina in esame. Questa analisi di base è largamente comune a tutti i sistemi giuridici e prescinde dalla questione dell’enforcement della regolazione ottimale. Il lavoro intende offrire un contributo alla definizione di corporate opportunity, concetto nuovo all’ordinamento italiano. La definizione, infatti, è l’elemento essenziale della dottrina della corporate opportunites e per molti aspetti anche il più incerto. Il nodo centrale è la nozione di opportunità sociale, dove sociale sta per "appartenente alla società", in base a un rapporto di appartenenza in termini di attribuzione di property rights. A tal fine si analizzeranno criticamente i tests elaborati dalla giurisprudenza statunitense, nel tentativo di rintracciare un comune denominatore che orienti il giudizio. Nel fare ciò si è rivolta particolare attenzione alle teorie sottostanti ai vari tests, evidenziando come la definizione di corporate opportunity sia in larga misura una conseguenza della teoria generale del rapporto tra managers e azionisti. In conclusione si svolgono alcune considerazioni sulle modalità di trasposizione della corporate opportunity doctrine nell’ordinamento italiano, in particolare nel contesto degli interessi degli amministratori.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

MAGNOLO, FABIO. « La confisca dei proventi dei reati economici e i terzi ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199165.

Texte intégral
Résumé :
Il presente lavoro di ricerca ha l’obiettivo di ricostruire sistematicamente, in base al diritto attualmente vigente, la posizione giuridica di ciascuno di tali soggetti “terzi” rispetto alla confisca dei proventi dei reati economici. Una lesione alla sfera giuridica individuale può avvenire nei confronti di diversi soggetti, che non hanno partecipato alla commissione del reato, ma che al provento di esso o comunque al patrimonio o all’attività economica del reo risultano in qualche modo legati. Nel momento in cui il sequestro vincola e la confisca sottrae alcune utilità al destinatario diretto della misura, gli effetti negativi si estendono a coloro che hanno una pretesa sullo specifico bene oggetto di ablazione (proprietari o comproprietari, titolari o co-titolari di diritti reali e personali); a coloro che, risultando creditori del reo, hanno a cuore l’integrità del suo patrimonio, soprattutto nelle situazioni di crisi, in cui esso è incapiente; infine, nei casi in cui sono presi di mira beni strategici per un’impresa, ai c.d. stakeholder, vale a dire ai soggetti che per vari motivi orbitano attorno all’attività economica ed hanno interesse alla prosecuzione della stessa.
My research concern the protection of the third parties in relation of the confiscation of proceeds of crime. In particular, it’s possible to distinguish three categories of “thirds”: - the variegated category of subjects who have a specific pretense on the specific asset object of the confiscation (titular of right of property, to lease, etc.), against the interest of the State to remove the dangerous criminal product; - the subjects who have an interest to preserve the integrity of the assets of the criminal (creditors), against the claim of the Public Authorities to ablate the illicit proceeds; - - the diversified category of subjects who have a gain in the prosecution of the economic activity (the stakeholder: employees, supplies, creditors, small investors, etc.).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Tessaro, Giovanni <1982&gt. « Antiriciclaggio : analisi empirica sulle relazioni tra realtà economiche territoriali e reato di riciclaggio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14566.

Texte intégral
Résumé :
Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare il fenomeno del riciclaggio in Italia, mettendo in evidenza le relazioni esistenti tra il reato stesso e le diverse realtà economiche territoriali, al fine di individuare e prevenire fenomeni di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. Si parte dall’analisi del quadro normativo dell’antiriciclaggio, sia per quanto riguarda l’ambito internazionale che italiano, per poi passare alla descrizione dei soggetti coinvolti nell'attuazione della disciplina, evidenziando compiti e obiettivi dell'azione di ciascuno di essi. Nella seconda parte si sono posti in evidenza gli aspetti cardine della disciplina dell'antiriciclaggio, analizzando nel dettaglio i principi e gli adempimenti che i diversi soggetti obbligati devono rispettare ed attuare. La terza parte è dedicata ai reati connessi al fenomeno del riciclaggio, ponendo in evidenza le diverse forme di reati presupposto, quali quelli tributari e le frodi fiscali, che sono alla base del reato stesso. Nell’ultima parte si è partiti dalla classificazione delle attività economiche sulla base dei codici ATECO 2007, per poi evidenziare, attraverso l’analisi di dati empirici, le relazioni esistenti tra le realtà economiche e il reato di riciclaggio, definendo anche l’ambito territoriale di riferimento.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Gastaldo, Chiara <1994&gt. « Il reato di riciclaggio : analisi empirica dei fattori di rischio in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15305.

Texte intégral
Résumé :
Il riciclaggio di denaro è un fenomeno ormai noto ai giorni nostri, eppure la vita del suddetto reato all’interno del nostro ordinamento supera di poco i quarant’anni. A tal proposito, il seguente lavoro si propone di esporne, nel primo capitolo, le modifiche avvenute nel corso degli anni, inserendolo oltretutto in un contesto internazionale e nazionale. Successivamente, il secondo capitolo si concentra sullo strumento del denaro contante e sulle relative limitazioni al suo utilizzo. Per concludere, nell’ultimo capitolo viene analizzata la situazione in Italia, basando la scelta delle variabili oggetto di analisi su un progetto finanziato dalla Commissione Europea: il progetto IASM. Essendo il fenomeno non osservabile, le variabili stesse sono approssimative delle organizzazioni mafiose e del mercato illecito, da un lato, e delle fragilità del sistema finanziario, dall’altro. Al termine dell’indagine verranno esposti i risultati finali, evidenziando, dove possibile, le concentrazioni del rischio di riciclaggio sul territorio della Repubblica Italiana.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Sosa, Pablo Ricardo Belosevich. « O Relato Integrado sob a ótica da Economia Ecológica : uma análise multimétodo ». Universidade de São Paulo, 2018. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/106/106132/tde-09052018-180833/.

Texte intégral
Résumé :
A Economia Ecológica traz como principal fundamento a limitação biofísica do Capital Natural como fonte primária na geração de Serviços Ecossistêmicos demandados pela sociedade. A discussão sobre os limites ecossistêmicos ganhou expressão internacional nas reflexões trazidas pelo relatório Limits to Growth (1972) e consolidou-se na Avaliação Ecossistêmica do Milênio (2005). A diretriz de limitação das atividades econômicas à capacidade de suporte dos ecossistemas vem sendo incorporada no contexto da governança ambiental global, por meio de conferências, convenções e tratados voltados para a governança de temáticas como mudanças climáticas, gestão de recursos hídricos e biodiversidade. No entanto, desde a publicação do Clube de Roma (1968), (um alerta sobre a vulnerabilidade do crescimento econômico às limitações do capital natural) houve predominância, no setor empresarial, de abordagens pautadas nos conceitos Triple Bottom Line e de Ecoeficiência, deixando em segundo plano a discussão sobre os limites ecossistêmicos. Os relatórios de sustentabilidade, instrumentos voltados à divulgação de informações socioambientais das empresas aos seus Stakeholders, refletem também esta trajetória de ênfase a estas abordagens. Entretanto, o advento do Relato Integrado (RI), traz elementos em sua Estrutura, documentos-base e em discursos de sua entidade propositora (o International Integrated Reporting Council - IIRC), que sugerem aderência ao entendimento da Economia Ecológica. Ou seja, de que o Capital Natural provê o ambiente sobre o qual os outros capitais se apoiam. Em função disto, este estudo teve como objetivo geral verificar se o RI corresponde a uma iniciativa alinhada aos fundamentos da Economia Ecológica. O alinhamento do RI a tais fundamentos, o configuraria como um marco no setor empresarial, correspondendo a uma iniciativa pioneira, permitindo considerá-lo um potencial vetor de mudança sobre os paradigmas atuais de gestão corporativa. Para elucidar esta questão realizou-se uma análise multimétodo, em três etapas. Nas duas primeiras analisaram-se os documentos: Estrutura Internacional para Relato Integrado (2013), o CAPITALS: Background Paper for (2013) e os Relatórios Integrados divulgados pelas 6 organizações brasileiras selecionadas, para os anos de 2014 e 2015. Na última etapa de entrevistas verificou-se o discurso dos gestores de cada empresa. Os resultados avaliam a aderência de tais documentos e dos discursos aos fundamentos da Economia Ecológica. O estudo conclui que o RI não corresponde a uma iniciativa alinhada com os fundamentos da Economia Ecológica e, entre seus principais resultados, destaca: i) as divergências encontradas entre os documentos produzidos pelo IIRC, quanto ao seu alinhamento aos fundamentos da Economia Ecológica, que comprometem o potencial do RI como vetor de transformação da governança corporativa; ii) a baixa incidência de elementos e abordagens alusivas a tais fundamentos nos relatórios analisados, além de que, iii) para os casos em que o alinhamento a tais fundamentos foi detectado, não há relação com a adoção das diretrizes do IIRC. O estudo contribui ainda com a sugestão de modificações na Estrutura Internacional para Relato Integrado, no sentido de orientar o alinhamento da iniciativa aos fundamentos da Economia Ecológica, diferenciando-a no que tange à gestão ambiental corporativa.
The Ecological Economics has as its main foundation the biophysical limitation of Natural Capital in relation to the society\'s demand for Ecosystem Services. The discussion on ecosystem boundaries gained international expression in the reflections brought by the Limits to Growth report (1972) and consolidated in the Millennium Ecosystem Assessment (2005). The guideline limiting economic activities to ecosystem support capacity has been incorporated in the context of global environmental governance, through conferences, conventions and treaties focused on the governance of issues such as climate change, water resources management and biodiversity. However, since the Club of Rome (1968) (an initiative alerting about the vulnerability of economic growth to the limitations of natural capital), there was a predominance in the business sector of approaches based on the concepts of Triple Bottom Line and Eco-efficiency, leaving in the behind the discussion about the ecosystem limits. The sustainability reports, instruments aimed at the dissemination of companys social and environmental information to their Stakeholders, also reflect this trajectory of emphasis to these approaches. However, the advent of the Integrated Reporting (IR) brings elements in its Structure, base documents and speeches of its proposer (the International Integrated Reporting Council - IIRC), which suggest adherence to the understanding of the Ecological Economics, that Natural Capital provides the environment upon which other capitals rely. In this sense, this study has as general objective to verify if the IR corresponds to an initiative aligned with the Ecological Economics foundations. The alignment of the IR to such basement, would configure it as a landmark in the business sector, corresponding to a pioneering initiative, allowing to consider it as a potential vector of change on the current paradigms of corporate management. To elucidate this question a multi-method analysis was carried out in three stages. Stages one and two analyzed the following documents: The international Framework (2013), CAPITALS: Background Paper for (2013) and the Integrated Reports released by the six Brazilian organizations selected, for the years 2014 and 2015. And in the third interview stage analyzed the discourse of the managers of each company. The results evaluate the adherence of such documents and discourses to the Ecological Economics foundations. The study concludes that IR does not correspond to an initiative aligned with the Ecological Economics foundations and, among its main results, it highlights: i) the divergences found between the documents produced by the IIRC and its alignment with the these foundations, which compromise the potential of IR as a transformation vector of corporate governance; ii) the low incidence of elements and approaches alluding to such foundations in the analyzed reports. Besides that, iii) in cases where the alignment to these foundations was detected, there is no relation with the adoption of the IIRC guidelines. The study also contributes by proposing modifications in The international Framework, in order to direct the alignment of the initiative to the Ecological Economics foundations, differentiating it in what concerns to the corporate environmental management.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

D'ALTILIA, LETIZIA. « Il "nuovo" reato di false comunicazioni sociali : aspetti di criticità e profili di comparazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241233.

Texte intégral
Résumé :
Il sistema di incriminazione delle false comunicazioni sociali, come configurato dalla legge n. 69 del 2015, è caratterizzato da un elevato grado di indeterminatezza, in quanto molteplici elementi sono affidati alla valutazione discrezionale del giudice, come la questione delle valutazioni ha immediatamente dimostrato. Nel tentativo di analizzare al meglio i contenuti della riforma, è condotta una ricognizione storica riguardo all’evoluzione dell’attuale figura di reato, a cui segue un confronto con altri ordinamenti, di civil law e di common law. L’esito è sconcertante. In particolare, si può constatare come, rispetto alla riforma del 2002, la normativa introdotta dalla riforma del 2015 rappresenti più che un progresso, piuttosto un regresso; sembrerebbe che le modifiche recentemente apportate alle fattispecie di reato in esame, abbiano reso la normativa nazionale “più vicina” a quella degli altri Paesi capitalistici, ma dal punto di vista sistematico, anche sotto questo versante, restano le perplessità e le aporie derivanti dalla vaghezza del requisito del “materiality” (come mostrato proprio dall’esperienza anglosassone), dalla scomparsa dell’elemento del danno dalla fattispecie generale (artt. 2621 e 2622 c.c.) e dalla ricomparsa nelle fattispecie “minori” di cui agli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c. e, più in generale, dalla eventuale relegazione ad una dimensione puramente pubblicistica degli interessi offesi dal reato, anziché alla sfera patrimoniale individuale dei soggetti destinatari della falsità. In un quadro del genere, l'unica prospettiva possibile è quella della lettura rigorosa che assegna al dato normativo il significato più rigido possibile, come suggerito dal ruolo preminente della legalità formale all’interno del nostro sistema penale.
The reformed system of criminalisation of false accounting, as configured by law n. 69 of 2015, is characterised by a high degree of indeterminacy, as multiple elements are entrusted to the judge’s discretionary assessment, as the problem of evaluations has immediately revealed. With the aim of trying to better analyze the contents of the reform, the thesis begins with a historical survey regarding the evolution of the crime figure in Italian legal framework, followed by a comparison with other systems, of civil law and common law. The result is disconcerting. In particular, it can be seen that, as compared to the 2002 reform, the law introduced by the 2015 reform represents more than a progress, rather a regression; moreover, it would seem that the changes recently made to the type of crime in question have made the national legislation “nearest” to that of other capitalist countries, but from the systematic point of view, even under this aspect, remains the doubts deriving from the vagueness of the concept of “materiality” (as shown by the Anglo-Saxon experience), the disappearance of the element of the damage from the general case of crime (articles 2621 e 2622 c.c.) and the reappearance in the “minor” cases referred to in articles 2621-bis and 2621-ter c.c. and, more generally, from the possible relegation to a purely publicistic dimension of the interests offended by the crime, rather than to the individual patrimonial sphere of the recipients of falsehood. In such a context, the only possible prospect is that of a rigorous reading assigning to the normative data the strictest meaning possible, as suggested by the preeminent role of formal legality within Italian criminal system.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

VENTURATO, BENEDETTA. « PLURISOGGETTIVITA' EVENTUALE E REATI ECONOMICI. PROFILI PROBLEMATICI DEL CONCORSO DI PERSONE IN CONTESTI DI COMPLESSITA' ORGANIZATIVA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40504.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro analizza alcune delle principali problematiche poste dalla applicazione della teoria del concorso di persone nel reato ai cd. "crimini dei colletti bianchi", con particolare riferimento alla criminalità che si sviluppa all'interno di strutture organizzative complesse, così come esse emergono dall'analisi della prassi, e ha l'obiettivo di identificare - attraverso un ragionamento di tipo induttivo - le questioni teoriche ad esse sottese, la cui soluzione possa condurre a una coerente visione d'insieme dell'istituto, conforme a esigenze di garanzia e di giustizia. La ricerca ha preso avvio dalla acquisita consapevolezza del fatto che nelle grandi organizzazioni i processi decisionali coinvolgono solitamente una pluralità di funzioni interne all'impresa, l'esercizio di poteri di supervisione e il ricorso allo strumento della decisione collegiale, dando luogo a un sistema estremamente frammentato e fondato su asimmetrie informative, allocazione di competenze e affidamento. A fronte di un simile quadro - che nel lavoro viene trattato a partire dall'approfondimento di alcuni fondamentali studi sociologici e sulle organizzazioni - l'analisi condotta è volta a identificare i criteri per per la selezione dei contributi concorsuali rilevanti, sostenendo la necessità di continuare a fare riferimento (sul piano oggettivo) a un paradigma causale forte. I temi della causalità psichica, della causalità omissiva e delle cd. condotte neutrali sono parimenti fatti oggetto di analisi alla luce delle specificità del contesto organizzativo. I risultati raggiunti sul piano teorico sono quindi applicati a una selezione di casi, al fine di verificare se e in che misura essi siano in grado di condurre a soluzioni maggiormente conformi ai principi costituzionali che informano la responsabilità penale rispetto a quanto attualmente avviene nella prassi.
The study aims at analysing the major issues concerning the application of the complicity doctrine to white collar crimes committed within complex business organizations as they emerge from the praxis and at conceptually framing them, with a view to identifying - through an inductive reasoning - the main theoretical questions to be addressed to develop a consistent approach to the topic. The research starts from the acknowledgement of the fact that within big corporations, decision making processes usually entail the involvement of different corporate functions, the exercise of supervisory duties and the resort to collective decisions, resulting in an extremely fragmented system based on information asymmetry, competence allocation and trust. Against this background – which is dealt with building on the legacy of some key sociological and organizational studies – a legal analysis is conducted to identify criteria for the selection of the conducts worth punishing based on the identification of a causal contribution to the commission of the crime. Psychological influence, causation by omission, and the relevance of so called "neutral behaviours" (Alltagshandlungen) are also explored. The theoretical results of the analysis are then applied to certain selected cases to show how the elaborated framework can lead to solutions more respectful of the constitutional principles governing criminal responsibility.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

VENTURATO, BENEDETTA. « PLURISOGGETTIVITA' EVENTUALE E REATI ECONOMICI. PROFILI PROBLEMATICI DEL CONCORSO DI PERSONE IN CONTESTI DI COMPLESSITA' ORGANIZATIVA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40504.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro analizza alcune delle principali problematiche poste dalla applicazione della teoria del concorso di persone nel reato ai cd. "crimini dei colletti bianchi", con particolare riferimento alla criminalità che si sviluppa all'interno di strutture organizzative complesse, così come esse emergono dall'analisi della prassi, e ha l'obiettivo di identificare - attraverso un ragionamento di tipo induttivo - le questioni teoriche ad esse sottese, la cui soluzione possa condurre a una coerente visione d'insieme dell'istituto, conforme a esigenze di garanzia e di giustizia. La ricerca ha preso avvio dalla acquisita consapevolezza del fatto che nelle grandi organizzazioni i processi decisionali coinvolgono solitamente una pluralità di funzioni interne all'impresa, l'esercizio di poteri di supervisione e il ricorso allo strumento della decisione collegiale, dando luogo a un sistema estremamente frammentato e fondato su asimmetrie informative, allocazione di competenze e affidamento. A fronte di un simile quadro - che nel lavoro viene trattato a partire dall'approfondimento di alcuni fondamentali studi sociologici e sulle organizzazioni - l'analisi condotta è volta a identificare i criteri per per la selezione dei contributi concorsuali rilevanti, sostenendo la necessità di continuare a fare riferimento (sul piano oggettivo) a un paradigma causale forte. I temi della causalità psichica, della causalità omissiva e delle cd. condotte neutrali sono parimenti fatti oggetto di analisi alla luce delle specificità del contesto organizzativo. I risultati raggiunti sul piano teorico sono quindi applicati a una selezione di casi, al fine di verificare se e in che misura essi siano in grado di condurre a soluzioni maggiormente conformi ai principi costituzionali che informano la responsabilità penale rispetto a quanto attualmente avviene nella prassi.
The study aims at analysing the major issues concerning the application of the complicity doctrine to white collar crimes committed within complex business organizations as they emerge from the praxis and at conceptually framing them, with a view to identifying - through an inductive reasoning - the main theoretical questions to be addressed to develop a consistent approach to the topic. The research starts from the acknowledgement of the fact that within big corporations, decision making processes usually entail the involvement of different corporate functions, the exercise of supervisory duties and the resort to collective decisions, resulting in an extremely fragmented system based on information asymmetry, competence allocation and trust. Against this background – which is dealt with building on the legacy of some key sociological and organizational studies – a legal analysis is conducted to identify criteria for the selection of the conducts worth punishing based on the identification of a causal contribution to the commission of the crime. Psychological influence, causation by omission, and the relevance of so called "neutral behaviours" (Alltagshandlungen) are also explored. The theoretical results of the analysis are then applied to certain selected cases to show how the elaborated framework can lead to solutions more respectful of the constitutional principles governing criminal responsibility.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Rosin, Andrea <1983&gt. « Responsabilità amministrativa dell'ente : il legame tra attività bancaria, reati e segnalazioni ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14562.

Texte intégral
Résumé :
Il presente lavoro analizza quanto stabilito dal decreto legislativo 8 giugno2001, n. 231/01. Nello specifico si affronta il tema con il quale il legislatore adegua la normativa interna alle convenzioni internazionali in merito alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, attuando quanto richiesto dall'articolo 11, legge 29 settembre 2000, n. 300. Il primo capitolo, suddiviso in tre parti, analizza nel dettaglio il D.Lgs. 231/01. Nella prima parte si procede con la definizione dei principi generali, si determina l'ambito di applicazione del decreto e successivamente si individuano i soggetti ai quali tale provvedimento si rivolge. Nella seconda parte, invece, vengono prese in considerazione le sanzioni previste per chi commette un reato che rientra nelle fattispecie disciplinate da tale decreto. Infine, la terza parte individua le diverse tipologie di reato che si possono commettere e che sono regolamentate dal D.Lgs. 231/01. Il secondo capitolo analizza come un ente, e in questo caso un istituto di credito, attua e predispone misure con l'obiettivo di sensibilizzare tutti coloro che operano per conto della banca affinché tengano comportamenti lineari e corretti durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Infine, il terzo capitolo identifica i reati contemplati dal D.Lgs. 231/01 ed individua le diverse attività, svolte nel settore bancario, ad essi potenzialmente associabili.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

D'Agostino, Luca. « La criminalità economica nell’era della blockchain : modelli di responsabilità penale e nuove esigenze di tutela ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2020. http://hdl.handle.net/11385/203589.

Texte intégral
Résumé :
Dalla disintermediazione degli scambi alla nascita del mercato della criptomoneta. Azione, omissione ed evento in blockchain. Valute virtuali e nuove frontiere della criminalità Economica. Valori virtuali e tutela del mercato finanziario. Investigazioni informatiche, blockchain forensics e processo penale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Esturilio, Glauco Gancine. « Modelagem e controle preditivo econômico de um reator de amônia ». Universidade de São Paulo, 2011. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/3/3137/tde-29032012-111135/.

Texte intégral
Résumé :
Este estudo mostra o desenvolvimento de um controlador da classe MPC Model Predictive Control, ou controle preditivo com modelo, para ser utilizado no reator de amônia da Unidade de Fertilizantes Nitrogenados da Bahia FAFEN-BA, da PETROBRAS, localizada em Camaçari/BA. A estratégia de controle visa manter as temperaturas de saída de cada um dos leitos catalíticos do reator dentro de limites adequados através da manipulação das válvulas de controle instaladas na corrente de alimentação do equipamento. O controlador escolhido foi de horizonte de predição infinito com faixas nas variáveis controladas. Adicionalmente, o controlador contém, em uma única camada, um componente de otimização econômica com o objetivo de maximizar o teor de amônia na saída do reator. A função econômica que dá a direção de otimização consiste em um modelo rigoroso de estado estacionário do reator capaz de calcular a fração molar de amônia na saída do equipamento quando são conhecidas as condições da corrente de alimentação e o valor das variáveis manipuladas do controlador. Os resultados das simulações mostraram que o controlador proposto tem bom desempenho, tanto sob o aspecto de controle, no sentido de controlar o sistema quando este sofre perturbações, quanto sob a ótica de otimização econômica, maximizando a conversão de reagentes em amônia sempre que existem graus de liberdade disponíveis no sistema. Foi verificado que a consideração de um MPC de horizonte de predição infinito elimina a necessidade de considerar o gradiente reduzido da função econômica na função objetivo do controlador. Uma sintonia adequada do controlador permite que se considere o gradiente completo da função econômica sem que haja desvio permanente, ou offset, nas variáveis controladas mesmo quando o ponto ótimo de operação se encontra além da faixa de controle.
This study shows the development of a Model Predictive Control (MPC) to the ammonia reactor of PETROBRAS nitrogen fertilizers unit FAFEN-BA that is located in Camaçari/BA, Brazil. The main goal of the control strategy is to keep the temperature at the outlet of the catalyst beds inside adequate ranges by manipulating the feed flow rates to the reactor beds. It has been chosen an infinite horizon controller with control zones and an economic objective. The control and economic optimization are performed in a single layer structure where the objective is to maximize the ammonia content in the reactor outlet stream. The economic function which provides the optimization direction is based on a steady state rigorous model of the reactor that evaluates the ammonia molar fraction at the outlet stream assuming that the feed stream conditions and the manipulated variables are known. The proposed controller shows satisfactory performance in simulations either controlling the system when it faces external disturbances or optimizing the economic goal by increasing the ammonia conversion when degrees of freedom are available. It is shown that the adoption of the infinite horizon MPC eliminates the need to consider the reduced gradient of the economic function in the cost function of the controller. The proper tuning of the controller allows the consideration of the full gradient of economic function without producing offset in the controlled outputs even when the optimum operating point lays outside the control zones.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

Santos, Edilson de Oliveira. « Os impactos da fruticultura nas economias do semi-árido baiano e do resto da Bahia ». reponame:Repositório Institucional da UFBA, 2009. http://www.repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/8926.

Texte intégral
Résumé :
156f.
Submitted by Suelen Reis (suziy.ellen@gmail.com) on 2013-03-08T13:04:26Z No. of bitstreams: 1 Edilson%20Santosseg.pdf: 6171257 bytes, checksum: af4e0805e40bbcbf45443cd6bf50b234 (MD5)
Approved for entry into archive by Vania Magalhaes(magal@ufba.br) on 2013-03-14T13:20:00Z (GMT) No. of bitstreams: 1 Edilson%20Santosseg.pdf: 6171257 bytes, checksum: af4e0805e40bbcbf45443cd6bf50b234 (MD5)
Made available in DSpace on 2013-03-14T13:20:00Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Edilson%20Santosseg.pdf: 6171257 bytes, checksum: af4e0805e40bbcbf45443cd6bf50b234 (MD5) Previous issue date: 2009
Este trabalho visa à avaliação dos impactos diretos e indiretos da fruticultura nas economias do Semi-Árido Baiano e do Resto da Bahia, levando-se em consideração a produção, o emprego e a renda. A análise foi elaborada a partir da matriz de insumo-produto interregional do Semi-Árido, do Resto da Bahia e do Resto do Brasil para o ano de 2004. É feita uma abordagem geral da fruticultura no Semi-Árido, ressaltando-se seus aspectos positivos, bem como os impactos no meio ambiente. Do mesmo modo, faz-se uma abordagem da teoria de insumo-produto e das técnicas de elaboração de matrizes de relações intersetoriais e interregionais. Mostra-se como interpretar os resultados da matriz e analisa os impactos gerados pelo aumento da demanda agregada nos setores econômicos nas economias do SemiÁrido e no Resto da Bahia. O que se verifica é que a fruticultura potencializa o crescimento das economias locais, porém possui baixo poder de impulsionar as economias do Semi-Árido e do Resto da Bahia. Este estudo permite concluir que a fruticultura é o setor que possui maior multiplicador de emprego na Bahia.
Salvador
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Silva, Carlos Eduardo Lobo e. « Como as economias de São Paulo e de Minas Gerais se comparam à do resto do Brasil : uma análise das suas estruturas produtivas ». Universidade de São Paulo, 2001. http://teses.usp.br/teses/disponiveis/11/11132/tde-20181127-155343/.

Texte intégral
Résumé :
Este trabalho tem como objetivo principal comparar as estruturas econômicas e as relações inter-regionais de três regiões brasileiras: São Paulo, Minas Gerais e o Resto do Brasil. Para tanto, um modelo inter-regional de insumo-produto é construído para o ano de 1996 e, a partir dos indicadores desta metodologia, procura-se identificar os setores mais importantes das economias em questão, seus encadeamentos e a propagação de impactos entre elas. Além disso, o trabalho faz ainda uma aplicação do modelo para analisar alguns efeitos relativos à guerra fiscal entre os Estados da Federação ocorrida no Brasil durante a década de 90. Pelos resultados obtidos, pode-se concluir que há uma similaridade entre as estruturas de Minas Gerais e resto do Brasil do ponto de vista setorial. A agropecuária e as indústrias ligadas a ela (exceção feita à Fabricação de açúcar), além do setor de siderurgia, têm destaque maior no caso de Minas e Resto do Brasil do que o verificado para a economia paulista. São Paulo tem em setores de serviços - Comércio e Serviços prestados às famílias - Construção civil e Automóveis, caminhões e ônibus os setores de maior relevância, quando se leva em conta, além das ligações setoriais, o volume de produção. As ligações inter-setoriais também demonstram a importância de setores como Indústria têxtil e Celulose, papel e gráfica que não estão entre os líderes nos casos de Minas e Resto do Brasil. Além deles, Fabricação de açúcar é o setor que apresenta maior índice de ligação na economia de São Paulo. Outro ponto que chama a atenção é a importância da economia paulista em relação à brasileira, superando inclusive a influência do Resto do Brasil, segundo indicadores utilizados, apesar desta última região apresentar valores absolutos de produção maiores. Finalmente, a aplicação do modelo contribui para a questão da guerra fiscal na medida em que estima os impactos inter-regionais para cada setor das três regiões. Os resultados são distintos, dependendo das regiões e dos setores analisados.
not available
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

LILLINI, ROBERTO. « Il ruolo delle disuguaglianze socio-economiche nella sopravvivenza al cancro per i tumori della mammella e del colon-retto ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/111389.

Texte intégral
Résumé :
The main aim of this work is to explore the relationship between survival to tumors and individual socio-economic characteristics and the Census tract where the considered persons reside. Cancer is, in fact, a chronic disease whose clinical history has a strong relationship with the socio-economic factors, in particular as regards access to medical care and the chance of a timely diagnosis, i.e. the factors that mainly influence the therapeutic results. The considered data are referred to the patients resident in the Umbria region. Women with breast cancer diagnosed in the period 1/1/2001-31/12/2010 (8,317 cases) and individuals of both genders with colorectal cancer diagnosed in the same period (12,087 cases) were considered. The follow-up of cases stopped to 31/12/2012, the most recent available data. We have chosen to study these tumors, because they are the most widespread in the Italian population and the literature has shown how the socio-economic characteristics of the patients affected by these cancers are associated with significant differences in their survival. For all patients we collected: data coming from the Umbrian Cancer Registry (CR) about variables that describe age, gender, status in life, diagnosis, tumor characteristics and treatment; individual socio-economic information about marital status, educational level and employment status, provided by every Umbrian municipality Registry; the variables that describe the socio-economic characteristics of the Census tract where every considered patient used to live (Census of Population and Housing 2001), made available by the Regional Statistics Office. The Umbria region was chosen for the high quality of the data that the regional information system can make available, in particular as regards the local CR, thanks to the strong operational integration that exists between the different data sources. The datasets for the considered diseases have been built by deterministic record linkage, which put in connection information from the CR with those from the municipal Registry Offices and the Census. It was possible to automatically link the data of 8,209 women with breast cancer (98.7% of the total) and 11,749 cancer patients of colorectal cancer (97.2% of the total). Manual procedures for the identification and correction of errors allowed to recover also the unrelated cases, reaching 100%. A multilevel mixed effects parametric survival model, which allowed to use all the individual and area variables as responsible for the fixed effects and the Census tract of residence as responsible for the random effects, was used for survival analysis. In addition to the effects generated by the medical variables, the results showed that marital status at the individual level will help to change the survival, with better chances of overcoming the disease for married than unmarried or widowed. This is obviously an indirect effect, which expresses the need for social and family support, also occurring at the area level for breast cancer, where the structural dependency index decrease the chances of survival. For colorectal cancer, however, the relevant area-wide variable is the ageing index. The results seem to confirm what was found by recent national and international studies, which attached to the social and family capital a particularly significant role in having an early diagnosis, properly following the care and thus improving the chances of surviving to cancer. It is, however, reduced the role of the socio-economic characteristics that traditionally are associated with health inequalities, i.e. the education level and the professional status.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

Mari, Angelo Gabriel. « Produção de metano em reator AnSBBR a partir de efluente de fecularia previamente acidificado : desempenho e viabilidade econômica ». Universidade Estadual do Oeste do Paraná, 2018. http://tede.unioeste.br/handle/tede/3912.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Neusa Fagundes (neusa.fagundes@unioeste.br) on 2018-09-06T14:03:20Z No. of bitstreams: 2 Angelo_Mari2018.pdf: 2243304 bytes, checksum: 694a2b64869c2cc929922f0f08581cd4 (MD5) license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5)
Made available in DSpace on 2018-09-06T14:03:20Z (GMT). No. of bitstreams: 2 Angelo_Mari2018.pdf: 2243304 bytes, checksum: 694a2b64869c2cc929922f0f08581cd4 (MD5) license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) Previous issue date: 2018-01-31
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
Cassava starch industries have produced wastewater, which is their main environmental problem. Therefore, two-phase anaerobic digestion systems represent a newsworthy treatment alternative due to their efficiency in organic load removal and biogas production capacity. Thus, this study aimed at evaluating methane production from cassava starch wastewater in a sequential batch biofilm reactor (AnSBBR) as part of a two-phase system. The evaluation was composed of two main parts: i) analysis of a methanogenic reactor performance according to the increasing organic loads; and ii) the economic availability analysis regarding the reactor scaling-up for industrial scale. In the first part of this study, some previously acidified cassava starch wastewater was used to feed a methanogenic AnSBBR reactor on laboratory scale. The reactor has been submitted to increasing applied organic volumetric loads from 3.7 to 12.0 g COD.L-1.d-1, which were established by variation between affluent concentration and cycle time of a sequential batch reactor. The affluent concentration ranged from 2.8; 4.1 and 6.0 g COD-L-1, in sequential batches with cycle time of 6, 8 and 12 hours. The reactor was carried out at 30±1oC; it was stirred by a liquid phase recirculation and has been filled with support medium composed of polyurethane foam. The results of this first stage have shown that there was an increase in the organic loading rate (OLR) due to an increase on the affluent concentration and, mainly, a decrease on the cycle time duration showed an affect on the reactor performance. Methane productivity increased due to the increase in OLR and has reached 2.7 L CH4 L-1d-1 at OLR 12.0 g COD-L-1.d-1. COD removal has also been affected by OLR increase and ranged from 94 to 60%. And, the lowest values of COD removal were ascribed to the shortest cycle times. All the experimental conditions were constant. In the second part of this study, a two-phase anaerobic digestion system was designed on an industrial scale, based on the results previously obtained. Finally, an economic feasibility analysis was developed to settle down this project, which considered a twenty-year useful life term. The results of the second phase evinced that the simple payback was 8.4 years and the discounted payback was 15.9 years. Thus, it was recorded that this project can bring forth a profit similar to the net present value (R$ 1.9 million) at the end of the project lifetime, while internal rate of return was calculated in 11.1%. These results indicated that the two-stage system is economically viable to produce methane from starch wastewater.
As indústrias de produção de fécula de mandioca têm nas águas residuárias seu principal passivo ambiental, e o sistema de digestão anaeróbia em duas fases representa uma alternativa relevante de tratamento, devido à eficiência em remover a carga orgânica e a capacidade de produção de biogás. Assim, este estudo teve como objetivo avaliar a produção de metano a partir de água residuária de fecularia em um reator em batelada sequencial com biomassa imobilizada (AnSBBR) como parte de um sistema em duas fases. A avaliação desenvolvida foi composta por duas partes principais: i) análise do desempenho do reator metanogênico em função de cargas orgânicas crescentes; ii) análise de viabilidade econômica da ampliação do reator para a escala industrial. Na primeira parte do estudo, utilizou-se água residuária de fecularia previamente acidificada para abastecer um reator AnSBBR metanogênico em escala de laboratório. O reator foi submetido a cargas orgânicas volumétricas aplicadas (COVa) de 3,7 a 12,0 g DQO L-1d-1, estabelecidas pela variação entre a concentração do afluente e o tempo de ciclo do reator em batelada sequencial. As faixas de concentração testadas foram de 2,8; 4,1 e 6,0 g DQO.L-1, em bateladas sequenciais com tempos de ciclo de 6, 8 e 12 horas. O reator foi operado na temperatura de 30±1 oC, e contou com agitação por recirculação da fase líquida e meio suporte composto por espuma de poliuretano. Os resultados da primeira etapa demonstraram que o aumento da carga orgânica volumétrica pelo incremento da concentração do afluente e, principalmente, pela redução do tempo de ciclo, influenciou no desempenho do reator. A produtividade de metano aumentou com o acréscimo da COVa e atingiu 2,7 LCH4 L-1d-1 na COVa de 12,0 g DQO L-1d-1. A remoção de DQO também foi afetada pelo aumento da COVa, tendo variado de 94 e 60%, logo, os menores valores de remoção de DQO são atribuídos aos menores tempos de ciclo. Todas as condições experimentais se mostraram estáveis. Na segunda parte do estudo, dimensionou-se um sistema de digestão anaeróbia em duas fases em escala industrial, a partir dos resultados obtidos anteriormente. Por fim, foi desenvolvida uma análise de viabilidade econômica da implantação do projeto, que considerou um período de vida útil de vinte anos. Os resultados da segunda etapa demonstraram que o payback simples foi de 8,4 anos e o payback descontado de 15,9 anos. Ao final do tempo de vida útil, o projeto gerou lucro igual ao valor presente líquido de R$ 1,89 milhão e a taxa interna de retorno foi de 11,1%. Os resultados indicaram que o sistema em duas fases para a produção de metano a partir de água residuária de fecularia é economicamente viável.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Garselaz, Paulo da Silva. « Dívida pública : uma abordagem teórica, um relato histórico e o caso do Rio Grande do Sul ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2000. http://hdl.handle.net/10183/3820.

Texte intégral
Résumé :
A presente dissertação resulta do trabalho de pesquisa realizado no âmbito da administração pública do Estado do Rio Grande do Sul, cujo foco foi centrado no processo de evolução e administração da dívida pública estadual. Durante décadas, a maior parte dos investimentos realizados no Estado tem sido financiada com recursos de terceiros, num processo de endividamento crescente, que finalmente acabou por esgotar-se, encontrando seu limite na incapacidade do Estado de, com suas próprias receitas, fazer frente aos compromissos assumidos anteriormente e, ao mesmo tempo, realizar os investimentos necessários à continuidade do desenvolvimento social e econômico. Contudo, antes de ingressar no assunto, que constitui o último capítulo da dissertação, faz-se necessário contextualizar a questão da dívida pública dentro de um referencial teórico, de uma evolução histórica e do arcabouço legal. Assim, no primeiro capítulo realiza-se uma abordagem teórica a respeito do crédito público, apresentando as diversas teorias e definições sobre o assunto. No segundo capítulo desenvolve-se um relato histórico, onde se busca demonstrar que a questão é objeto de controvérsias desde a Antigüidade, tendo sido tema de importantes debates por parte de financistas, governantes, economistas e historiadores. No terceiro capítulo apresenta-se a evolução da legislação sobre o tema, dando ênfase às definições legais atuais que estabelecem a nomenclatura específica sobre assunto. Ao final, faz-se uma análise a respeito da evolução da dívida pública do Estado do Rio Grande do Sul, onde se questiona a atuação do administrador público estadual, ao permitir que, com o decorrer do tempo e com a expansão geométrica dessa dívida , passasse ele, da condição de condutor desse processo, inerente ao cargo de Governador do Estado, à condição de conduzido por esse mesmo processo, numa total dependência da política econômica do Governo Federal.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Sarrouh, Boutros. « Estudo da produção biotecnológica de xilitol em reator de leito fluidizado utilizando bagaço de cana-de-açúcar e células imobilizadas : Avaliação de parâmetros operacionais e viabilidade econômica ». Universidade de São Paulo, 2009. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/97/97131/tde-26092012-150444/.

Texte intégral
Résumé :
O xilitol vem se destacando nas áreas alimentícia, odontológica, farmacêutica e médica, além de apresentar significativo potencial de aplicação em outros segmentos industriais (têxteis e químicos). Os benefícios do xilitol abriram as portas para novas áreas de venda além de crescimento no setor de póliols e adoçantes no mercado mundial. O presente trabalho teve como objetivo contribuir para o desenvolvimento de uma tecnologia tecnicamente e economicamente viável para a obtenção de xilitol a partir do hidrolisado hemicelulósico do bagaço de cana-de-açúcar, utilizando biorreator de leito fluidizado com células da levedura Candida guilliermondii FTI 20037 imobilizadas em suporte natural de alginato de cálcio. Para avaliar a viabilidade técnica deste processo biotecnológico, foram realizados fermentações em bateladas simples conforme um planejamento fatorial 23 com três pontos centrais. Em seguida, foi avaliada a influência das variáveis, fluxo de fluidização, fator de concentração do hidrolisado e vazão do ar no fator de rendimento (Yp/s) e na produtividade volumétrica (Qp). Segundo os resultados obtidos, observou-se que apenas o aumento no fluxo de fluidização exerceu uma influência positiva no fator de rendimento e na produtividade do processo. Tal fato é devido a uma melhor transferência de oxigênio do meio para o interior do suporte de imobilização, resultando em maior consumo de xilose e produção de xilitol. O processo biotecnológico utilizado neste trabalho resultou em, uma concentração final de xilitol de 34 g/L a partir de uma concentração inicial de xilose de 49 g/L, um fator de rendimento (Yp/s) de 0,7 g/g (equivalente a 76 % de eficiência de bioconversão) e uma produtividade volumétrica (Qp) de 0,44 g/L.h, após 72h de fermentação. Foram realizados também fermentações em bateladas repetidas com reciclo das células imobilizado, nas condições de fermentação otimizadas e indicadas pela análise estatística realizada. Verificou-se que, o fator de rendimento (Yp/s) e a produtividade volumétrica (Qp) do processo apresentaram pequenas variações ao longo das 6 bateladas repetidas (B1-B6), com uma produção final média de 31,5 g/L de xilitol. Entretanto, a partir da batelada B7 observou-se, uma diminuição de 44 % na concentração final do xilitol produzido (17 g/L) e de 28% no número final de células viáveis imobilizadas (3,4 x1010 mL/cel.) em comparação com as bateladas B1-B6 (valor médio de 4,7x1010 mL/cel.), após 72 h de fermentação. Esta redução no crescimento das células imobilizadas pode ser explicada pela possível difusão e acúmulo de materiais insolúvel proveniente do hidrolisado, ao longo das 7 bateladas remetidas, para o interior do suporte de imobilização propiciando assim limitações na transferência de xilose no meio de fermentação para o interior das células encapsuladas. Com o objetivo de avaliar o custo de produção de xilitol, foi realizado um estudo técnico-econômico para a produção de xarope de xilitol de 80% de pureza, utilizando hidrolisado hemicelulósico de bagaço de cana em uma planta piloto com capacidade de processar 1 tonelada de bagaço. Segundo os resultados obtidos deste estudo, observou-se que este processo biotecnológico para a produção de xilitol mostrou-se economicamente viável com um payback de 24 meses e uma TIR (Taxa interna de retorno) de 51,7%, sendo o preço estimado para a venda do xarope de xilitol no mercado de R$ 211,60. Visando reduzir o custo de venda deste xarope e aumentar a competitividade do xilitol em relação a outros póliols encontrados no mercado, foram sugeridas modificações em algumas etapas do processo realizado neste trabalho (aumento na eficiência da hidrólise para 80% e a utilização de resinas de troca iônica no tratamento do hidrolisado hemicelulósico). O processo modificado resultou em uma redução no preço de venda do xarope de xilitol, sendo este valor estimado a R$ 113,10, correspondendo a apenas 28 % do preço de venda do xilitol cristalizado no mercado interno (R$ 402,50). O processo biotecnológico para a produção de xilitol mostrou-se economicamente promissor para uma futura implantação em nível industrial.
Xylitol is being distinguished for its application in the industries of food, odontology and pharmacy; furthermore, it presents a potential use in other industrial segments (textiles and chemicals). The different benefits of xylitol will open doors for new selling areas which will lead to its growth in the international market of polyols and alternative sweeteners. The present work had as an objective the contribution in the development of a technically and economically viable technology for the production of xylitol starting from the hemicellulosic hydrolysate of sugarcane bagasse, using a fluidized bed bioreactor with yeast cells of Candida guilliermondii FTI 20037 immobilized in a natural support of calcium alginate. To evaluate the technical viability of this biotechnological process, they were realized simple batch fermentations according to a factorial design 23 with three central points. Furthermore, it was evaluated the influence of the variables, fluidization flux, hydrolysate concentration factor and air flux in the process yield (Yp/s) and volumetric productivity (Qp). According to the obtained results it was observed that, only an increase in the fluidizations flux exercised a positive influence in process yield and volumetric productivity. This fact is due to a better oxygen transfer to the inside of the immobilization support, resulting in a higher xylose consumption and xylitol production. The biotechnological process used in this work resulted in, a final concentration of xylitol of 34 g/L starting from an initial concentration of xylose of 49 g/L, a yield (Yp/s) of 0.7 g/g (corresponding to 76 % of bioconversion efficiency) and a volumetric productivity (Qp) of 0.44 g/L.h, after 72h of fermentation. Also they were realized repeated batch fermentations with the recycle of the immobilized cells, using the optimized fermentation conditions as indicated by the statistical analysis previously done. It was verified that, the yield (Yp/s) and the volumetric productivity (Qp) of the process have presented small variations throughout the 6 repeated batch fermentations (B1-B6), with an average final production of 31,5 g/L of xylitol. On the other hand, at the end of the batch fermentation B7 it was observed a decrease of 44% in the final concentration of the produced xylitol (17 g/L) and 28% in the final number of viable immobilized cells (3.4 x1010 mL/cells) in comparison with the batch fermentations B1-B6 (average value of 4.7x1010 mL/cells), after 72h of fermentation. This reduction in the growth rate of the immobilized cells can be explained by the possible diffusion and accumulation of insoluble substances originating from the hemicellulosic hydrolysate, during the 7 repeated batch fermentations, into the interior of the immobilization support resulting in limitations in xylose transference from the fermentation medium into the encapsulated cells. With the objective to evaluate the production cost of xylitol, it was realized a technicaleconomical study for the production of a xylitol syrup with 80% of purity, using hemicellulosic hydrolysate from sugarcane bagasse in a pilot plant with the capacity to process 1 tons of bagasse. According to the results obtained in this study, it was observed that the biotechnological process for xylitol production has shown to be economically viable with a payback period of 24 months and a TIR of 51. 7%, considering that the selling price of xylitol syrup (80% of purity) was estimated to be R$ 211.60 in the internal market. Aiming to reduce the selling cost of xylitol syrup and increase its competitiveness in relation to other polyols found in the market, they were suggested modifications in some stages of the process used in this work (increase in the hydrolysis efficiency to 80% and the utilization of ionic exchange resins in the treatment of the hemicellulosic hydrolysate). The modified process resulted in a reduction in the selling price of xylitol syrup, being this value estimated in R$ 113.10 corresponding to only 28% of the selling price of crystallized xylitol in the internal market (R$ 402.50). The biotechnological production of xylitol has shown to be economically promising for future implantation at industrial level.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Leocádio, Manuel Fernando Cunha. « Relato Integrado em Portugal ». Master's thesis, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/109370.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

Leocádio, Manuel Fernando Cunha. « Relato Integrado em Portugal ». Dissertação, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/109370.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Silva, Carla Susana Belo. « Determinantes do Relato Integrado : uma comparação internacional ». Master's thesis, 2016. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/86068.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Rocha, Maria Manuela Cardoso Duarte da. « Relato da Sustentabilidade no sector dos Transportes ». Master's thesis, 2012. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/80870.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Silva, Carla Susana Belo. « Determinantes do Relato Integrado : uma comparação internacional ». Dissertação, 2016. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/86068.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Rocha, Maria Manuela Cardoso Duarte da. « Relato da Sustentabilidade no sector dos Transportes ». Dissertação, 2012. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/80870.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Mann, Evelize Culpi. « ESTUDO LONGITUDINAL SOBRE O RELATO DA BIODIVERSIDADE PELAS EMPRESAS BRASILEIRAS ». Master's thesis, 2019. https://hdl.handle.net/10216/123786.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

Esteves, Joana Sofia Ribeiro. « Relato de Sustentabilidade e Desempenho Económico e Financeiro em Portugal ». Master's thesis, 2020. https://hdl.handle.net/10216/129731.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

Esteves, Joana Sofia Ribeiro. « Relato de Sustentabilidade e Desempenho Económico e Financeiro em Portugal ». Dissertação, 2020. https://hdl.handle.net/10216/129731.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Mann, Evelize Culpi. « ESTUDO LONGITUDINAL SOBRE O RELATO DA BIODIVERSIDADE PELAS EMPRESAS BRASILEIRAS ». Dissertação, 2019. https://hdl.handle.net/10216/123786.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Silva, Pedro Miguel Moutinho da. « Caracterização do Relato de Sustentabilidade nas Instituições de Ensino Superior Portuguesas ». Master's thesis, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/107626.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

Lages, Sandra Raquel Mendonça. « Estratégias de Comunicação Visual no Relato de Sustentabilidade : O Caso Português ». Master's thesis, 2018. https://hdl.handle.net/10216/117652.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

Silva, Pedro Miguel Moutinho da. « Caracterização do Relato de Sustentabilidade nas Instituições de Ensino Superior Portuguesas ». Dissertação, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/107626.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

Lages, Sandra Raquel Mendonça. « Estratégias de Comunicação Visual no Relato de Sustentabilidade : O Caso Português ». Dissertação, 2018. https://hdl.handle.net/10216/117652.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Basílio, Patrícia Joana Pereira da Silva. « O relato da diversidade e igualdade de oportunidades, nas empresas cotadas em Portugal ». Master's thesis, 2012. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/76091.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Rodrigues, Inês Manuela Delgado. « A crise e o relato de sustentabilidade no setor bancário : o caso português ». Master's thesis, 2013. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/70361.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Basílio, Patrícia Joana Pereira da Silva. « O relato da diversidade e igualdade de oportunidades, nas empresas cotadas em Portugal ». Dissertação, 2012. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/76091.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

Rodrigues, Inês Manuela Delgado. « A crise e o relato de sustentabilidade no setor bancário : o caso português ». Dissertação, 2013. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/70361.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

Matos, Ana Luísa Lopes de. « São os direitos dos animais um aspeto importante do relato de sustentabilidade da indústria cosmética ? » Master's thesis, 2018. https://hdl.handle.net/10216/117659.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Cardoso, Susana Maria Lopes. « Grau de preparação do Setor Empresarial da Saúde para a adoção do Relato Não Financeiro ». Master's thesis, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/109028.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

Matos, Ana Luísa Lopes de. « São os direitos dos animais um aspeto importante do relato de sustentabilidade da indústria cosmética ? » Dissertação, 2018. https://hdl.handle.net/10216/117659.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Cardoso, Susana Maria Lopes. « Grau de preparação do Setor Empresarial da Saúde para a adoção do Relato Não Financeiro ». Dissertação, 2017. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/109028.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

Sousa, Luís Bruno Silva. « Viabilidade da Aplicação do Justo Valor no Relato Financeiro - Perceções de Diferentes Utilizadores da Informação Financeira ». Master's thesis, 2019. https://hdl.handle.net/10216/124308.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

Sousa, Luís Bruno Silva. « Viabilidade da Aplicação do Justo Valor no Relato Financeiro - Perceções de Diferentes Utilizadores da Informação Financeira ». Dissertação, 2019. https://hdl.handle.net/10216/124308.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

Farinha, Mafalda Magalhães Gonçalves Barbosa. « Combate à corrupção no relato não financeiro dos setores da energia e da extração de recursos europeus ». Master's thesis, 2021. https://hdl.handle.net/10216/136588.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

Guedes, Catarina Isabel Maia. « O Impacto da Adoção das IFRS na Qualidade do Relato Financeiro das Empresas Integrantes do PSI-20 ». Master's thesis, 2021. https://hdl.handle.net/10216/136693.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

Silva, Diana Filipa de Barros Leite e. « Publicação dos Primeiros Relatórios de Sustentabilidade e Alterações no Relato de Sustentabilidade nos Relatórios e Contas. após emissão dos primeiros relatórios de sustentabilidade ». Master's thesis, 2013. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/70375.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

Silva, Diana Filipa de Barros Leite e. « Publicação dos Primeiros Relatórios de Sustentabilidade e Alterações no Relato de Sustentabilidade nos Relatórios e Contas. após emissão dos primeiros relatórios de sustentabilidade ». Dissertação, 2013. https://repositorio-aberto.up.pt/handle/10216/70375.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

Pontes, Sérgio Leonel Pinto da Costa. « Relato financeiro diferenciado : determinantes e a necessidade de normalização internacional ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10071/8412.

Texte intégral
Résumé :
As PME não cotadas não são versões diminuídas das empresas cotadas. Inseridas em contextos distintos, apresentam caraterísticas próprias. A adequabilidade às primeiras, de normativos contabilísticos desenvolvidos para as segundas, foi definida como o problema de investigação, que se decompõe em duas questões. Deve o relato financeiro das PME não cotadas divergir do relato financeiro das empresas cotadas e, deve este resultar de normalização internacional? Com base nos dados obtidos através de um questionário a gestores e preparadores das demonstrações financeiras de PME não cotadas, definiu-se um modelo conceptual de interpretação de utilização dessas demonstrações, suportado na teoria das partes interessadas-agência. O modelo evidencia um restrito número de utilizadores, os quais são pouco heterógenos e estabelecem, de forma a minimizar a assimetria de informação, canais diretos de obtenção de informação. Adicionalmente, a reduzida dispersão da propriedade, a gestão pelo proprietário, o nível de conhecimentos de contabilidade dos gestores e preparadores, a fixidez dos custos gerais de preparação das demonstrações financeiras, a sua utilização internacional, ainda que reduzida, a necessidade de comparabilidade internacional e a sensibilidade destas caraterísticas à dimensão das PME não cotadas sustentam normas diferenciadas para estas empresas, de âmbito internacional, e com diferentes patamares de exigência informativa consoante a dimensão. A sistematização da literatura, a definição de um modelo conceptual e a corroboração de resultados previamente obtidos em contexto de common law, contribuem para o enriquecimento do conhecimento científico, proporcionam inputs aos organismos normalizadores e, ao arguir a diferenciação e consequente simplificação, contribui-se para o ajustamento do trabalho dos preparadores às necessidades dos utilizadores.
Unlisted SMEs are not diminished versions of listed companies. Inserted in different contexts, they have their own characteristics. The suitability of accounting standards developed for listed companies to unlisted SMEs, was defined as the research problem, which subdivides into two questions. Should the financial reporting of unlisted SMEs differ from financial reporting of listed companies, and should the financial reporting of unlisted SMEs result from international standards? It was defined a conceptual model of interpretation supported on the stakeholder-agency theory based on data obtained from a questionnaire to managers and preparers of financial statements of unlisted SMEs. The model shows a limited number of users somewhat heterogeneous who minimizes information asymmetry establishing direct channels to obtain information. Additionally, the reduced dispersion of property, the owner’s management, the level of accounting knowledge of the managers and preparers, the fixity of the overall costs of preparing financial statements, its international use, although reduced, the need for international comparability and sensitivity of these characteristics to the size of unlisted SMEs support differential financial reporting of international scope for these companies as well as different levels of information demand, depending on the size. The literature systematization, the definition of a conceptual model and the corroboration of results previously obtained in common law context, contributes to the enrichment of scientific knowledge, provides inputs to standard setting bodies and by pleading the differentiation and consequent simplification, contributes to adjusting the work of preparers to the users' needs.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

Cruz, Carolina Alexandra Moita da. « Determinantes da tempestividade do relato financeiro : O caso do Reino Unido ». Master's thesis, 2021. http://hdl.handle.net/10071/23737.

Texte intégral
Résumé :
A atual dimensão, complexidade e volatilidade dos mercados de capitais torna a informação produzida pelas empresas num elemento chave para o seu funcionamento. Um dos atributos que o Relato Financeiro deve apresentar para que seja útil para a tomada de decisão dos seus utilizadores é a tempestividade. Na ausência da mesma, a assimetria de informação e desigualdade entre os investidores aumentam, gerando-se um ambiente de incerteza que conduz à ineficiência da cotação dos títulos e ao aumento do custo de capital. O presente estudo, baseado na Teoria da Agência e na Upper Echelon Theory, pretende contribuir para a investigação dos determinantes da tempestividade do Relato Financeiro. Mais especificamente, é analisado o impacto das características dos investidores e do corpo de gestão das empresas sobre o tempo que decorre entre o fim do ano financeiro das mesmas e a data de assinatura do relatório do auditor independente, através de uma Regressão Linear Múltipla e com base numa amostra de 228 empresas britânicas cotadas, nos anos de 2018 e 2019. Os resultados indicam que uma maior proporção de participações detidas por Investidores Institucionais Estrangeiros e um mais longo horizonte de investimento das mesmas contribui para uma divulgação mais célere do Relato Financeiro, ao passo que o género, perícia financeira e idade do CEO não são significativamente relacionados com a mesma. A presente investigação fornece, assim, evidência empírica da importância do investimento institucional, em especial o estrangeiro, como catalisador da tempestividade do Relato Financeiro.
The current dimension, complexity and volatility of capital markets turn the information produced by companies into a key element for its operation. One of the attributes that Financial Reports must present to be useful in their users' decision making process is timeliness. In its absence, information asymmetry and inequality among investors increase, creating an environment of uncertainty that leads to inefficiency in the pricing of stocks and to an increase in the cost of capital. Based on Agency Theory and Upper Echelon Theory, this study intends to contribute to the investigation of the determinants of timeliness of Financial Reporting. More specifically, it is analysed the impact of shareholders and company management’s characteristics on the time that elapses between the end of the firm’s financial year end and the date of signature of the independent auditor's report, through a Multiple Linear Regression based on a sample of 228 listed British companies, in the years 2018 and 2019. The results indicate that a higher proportion of stocks held by Foreign Institutional Investors and a longer investment horizon of these contribute to a faster disclosure of Financial Reports, while the gender, financial expertise and age of the CEO are not significantly related to the same. The present investigation, thus, provides empirical evidence of the importance of institutional investment, especially foreign, as a catalyst for the timeliness of Financial Reporting.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

Marcos, Joana Dias. « O relato integrado e o tom do discurso : evidência nas empresas europeias ». Master's thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10071/19577.

Texte intégral
Résumé :
O presente estudo tem como objetivo avaliar se o desempenho organizacional da empresa incentiva a manipular o tom do discurso do , ou seja, se as empresas recorrem à “obfuscation” nas suas divulgações narrativas. O estudo é composto por 180 observações de divulgações narrativas do de 47 empresas Europeias, relativas ao período de 2011-2018. O tom do discurso foi analisado por meio do software DICTION. Os resultados indicam que o desempenho financeiro medido pelo “ROA” e pelo “ROE” apresentam efeitos diferentes no tom do discurso. O desempenho financeiro, medido pelo “ROA”, mostra que a esta variável não é relevante para explicar o efeito no tom enquanto que, medido pelo “ROE” está associado negativamente com a “Certainty”, ou seja, a rendibilidade da empresa parece não influenciar as empresas a recorrer a “obfuscation” nas divulgações do . As empresas com níveis de desempenho não financeiro mais baixos utilizam um tom do discurso no com menor “Certainty” e com maior “Commonality”. Deste modo, verificase que o desempenho não financeiro é um dos fatores que leva as empresas a recorrer à “obfuscation”. Por fim, as empresas com níveis de desempenho de mercado mais baixos tendem a utilizar um tom do discurso com menor “Optimism”, maior “Certainty” e maior “Commonality”, significando que o desempenho de mercado é igualmente considerado um fator que incentiva as empresas recorrer à “obfuscation”. Relativamente a esta relação entre o desempenho de mercado e o tom do discurso, verifica-se que é influenciada pela cultura do país.
The purpose of this study is to evaluate if company organizational performance encourages tone manipulation of , in other words, if companies use any kind of obfuscation in their narrative disclosures. This study is composed by 180 observations of narrative disclosures of from 47 European companies, relating to the period of 2011-2018. The tone was analyzed through the DICTION software. The results indicate that the financial performance measured by “ROA” and “ROE” shows different effects on the tone. The financial performance measured by “ROA”, shows that this variable is not relevant to explain the tone effect, whereas, “ROE” is negatively associated with the “Certainty”, therefore, company profitability does not seem to induce companies to use “obfuscation” in their disclosures. Contrary to the financial performance, companies with a lower level of non-financial performance use a tone in their disclosures with lower degree of “Certainty” and a higher of “Commonality”. Thus, it turns out that non-financial performance is one of the factors that leads companies to resort to “obfuscation”. Finally, companies with lower market performance levels tend to use a tone with a lower degree of “Optimism”, a higher degree of “Certainty”, and a higher degree of “Commonality”, which means that market performance is also considered a factor that encourages companies to resort to obfuscation. In regarding to the relation between market performance and tone, its seems to be influenced by country culture.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie