Thèses sur le sujet « Reati finanziari »

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1

Rosin, Andrea <1983&gt. « Responsabilità amministrativa dell'ente : il legame tra attività bancaria, reati e segnalazioni ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14562.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza quanto stabilito dal decreto legislativo 8 giugno2001, n. 231/01. Nello specifico si affronta il tema con il quale il legislatore adegua la normativa interna alle convenzioni internazionali in merito alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, attuando quanto richiesto dall'articolo 11, legge 29 settembre 2000, n. 300. Il primo capitolo, suddiviso in tre parti, analizza nel dettaglio il D.Lgs. 231/01. Nella prima parte si procede con la definizione dei principi generali, si determina l'ambito di applicazione del decreto e successivamente si individuano i soggetti ai quali tale provvedimento si rivolge. Nella seconda parte, invece, vengono prese in considerazione le sanzioni previste per chi commette un reato che rientra nelle fattispecie disciplinate da tale decreto. Infine, la terza parte individua le diverse tipologie di reato che si possono commettere e che sono regolamentate dal D.Lgs. 231/01. Il secondo capitolo analizza come un ente, e in questo caso un istituto di credito, attua e predispone misure con l'obiettivo di sensibilizzare tutti coloro che operano per conto della banca affinché tengano comportamenti lineari e corretti durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Infine, il terzo capitolo identifica i reati contemplati dal D.Lgs. 231/01 ed individua le diverse attività, svolte nel settore bancario, ad essi potenzialmente associabili.
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2

Aragona, Valentina. « Il nuovo diritto penale finanziario “algoritmico” : dalla rivisitazione delle categorie classiche alla responsabilità della persona fisica attraverso il rischio artificiale consentito ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2022. http://hdl.handle.net/11385/220159.

Texte intégral
Résumé :
I mercati finanziari: dalla finanziarizzazione dell’economia al dominio degli algoritmi. I Capisaldi del diritto penale finanziario alla prova delle nuove tecnologie. Le fattispecie di abuso di mercato alla luce dell'Algo-Trading. L’abusivismo finanziario nel roboadvisory: la consulenza finanziaria illegale. I modelli di imputazione della responsabilità penale tra investitori umani e investitori algoritmici. Tentativi di regolamentazione dell’IA tra Europa e America. Conclusioni e prospettive De iure condendo: dalla posizione di garanzia algoritmica al rischio artificiale consentito.
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3

Fabbri, Alessandro. « Reti neurali in ambito finanziario ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19593/.

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Résumé :
In particolare in questo lavoro cercherò di analizzare l’utilizzo di reti neurali in ambito economico-finanziario in quanto alcuni dei temi che si riscontrano in economia ben si prestano ad un’analisi attraverso le reti neurali. In particolare nel primo capitolo di questo elaborato descriverò le origini delle reti neurali e alcuni criteri attraverso i quali oggi si classificano le reti stesse. Nel secondo capitolo mi occuperò invece di approfondire quali sono i passaggi da seguire al fine di costruire una rete neurale concentrandomi sulla risoluzione di problemi legati all’ambito economico-finanziario. Infine, nell’ultimo capitolo, mi dedicherò all’analisi di due articoli nei quali vengono confrontati i risultati ottenuti tramite l’utilizzo di diversi tipi di reti neurali accennando anche ad approcci diversi attraverso algoritmi di machine learning.
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4

SANCHEZ, ARJONA IRENE. « Saggi su Retti Finanziarie e Rischio Sistemico ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18927.

Texte intégral
Résumé :
L'ultima crisi nanziaria ha evidenziato il ruolo decisivo delle connessioni nel mercato interban- cario come canale e strumento ampli catore dei shock nanziari, e di conseguenza del rischio sistemico. In questa tesi presentiamo delle metodologie teoriche ed empiriche per analizzare il potenziale rischio sistemico in una rete bancaria interconnessa. La tesi comprende due saggi sulle reti nanziarie e il rischio sistemico ed e organizzata in due capitoli. Nel capitolo I analizziamo e modelliamo alcune delle complesse interazioni all'interno di una rete nanziaria, con l'obiettivo di approfondire nella interrelazione fra la fragilit a dell'eco- nomia reale e quella del sistema bancario. A questo scopo, forniamo una descrizione qualitativa e quantitativa delle dinamiche della leva nanziaria. Nel capitolo II, sfruttiamo un set originale di dati su 15 banche europee classi cate come G-SIB per valutare se l'espansione nei mercati esteri aumenta la loro rischiosit a, e attraverso quali canali si materializa.
The last global nancial crisis clearly illustrated the crucial role of interbank linkages in channel- ing and amplifying shocks hitting the system and, therefore, in the emergence of systemic risk. In this thesis, we present theoretical and empirical methodologies for analysing the potential for systemic risk in a interconnected banking network. The dissertation comprehends two essays on nancial networks and systemic risk and is organ- ised in two chapters. In chapter I, we analyse and model some complex interactions and feedback relationships within a nancial network, with the objective of delving into the linkages between fragility in the real economy and in the banking system. For this purpose, we provide a qualita- tive and quantitative description of leverage dynamics. In chapter II, we exploit an original dataset on 15 European banks classi ed as G-SIBs by the BIS to assess whether expansion in foreign markets increases their riskiness, and through which channels that eventually happens.
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5

SANCHEZ, ARJONA IRENE. « Saggi su Retti Finanziarie e Rischio Sistemico ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18927.

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Résumé :
L'ultima crisi nanziaria ha evidenziato il ruolo decisivo delle connessioni nel mercato interban- cario come canale e strumento ampli catore dei shock nanziari, e di conseguenza del rischio sistemico. In questa tesi presentiamo delle metodologie teoriche ed empiriche per analizzare il potenziale rischio sistemico in una rete bancaria interconnessa. La tesi comprende due saggi sulle reti nanziarie e il rischio sistemico ed e organizzata in due capitoli. Nel capitolo I analizziamo e modelliamo alcune delle complesse interazioni all'interno di una rete nanziaria, con l'obiettivo di approfondire nella interrelazione fra la fragilit a dell'eco- nomia reale e quella del sistema bancario. A questo scopo, forniamo una descrizione qualitativa e quantitativa delle dinamiche della leva nanziaria. Nel capitolo II, sfruttiamo un set originale di dati su 15 banche europee classi cate come G-SIB per valutare se l'espansione nei mercati esteri aumenta la loro rischiosit a, e attraverso quali canali si materializa.
The last global nancial crisis clearly illustrated the crucial role of interbank linkages in channel- ing and amplifying shocks hitting the system and, therefore, in the emergence of systemic risk. In this thesis, we present theoretical and empirical methodologies for analysing the potential for systemic risk in a interconnected banking network. The dissertation comprehends two essays on nancial networks and systemic risk and is organ- ised in two chapters. In chapter I, we analyse and model some complex interactions and feedback relationships within a nancial network, with the objective of delving into the linkages between fragility in the real economy and in the banking system. For this purpose, we provide a qualita- tive and quantitative description of leverage dynamics. In chapter II, we exploit an original dataset on 15 European banks classi ed as G-SIBs by the BIS to assess whether expansion in foreign markets increases their riskiness, and through which channels that eventually happens.
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Cavallin, Alessandro <1988&gt. « I reati di abusivismo nell'intermediazione finanziaria e la conseguente denunzia al tribunale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4042.

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Résumé :
La presente tesi si pone come obiettivo l’analisi delle fattispecie penali in ambito bancario, finanziario e assicurativo, le quali, per le loro peculiarità, non trovano collocazione nel codice penale, bensì nei rispettivi testi unici di settore. Ripercorrendo l’evoluzione della normativa, si approfondiscono anche le conseguenze dovute all’esercizio di attività svolte in assenza della prescritta autorizzazione amministrativa rilasciata dall’autorità di vigilanza. Viene inoltre esaminato il procedimento mediante il quale espellere l’impresa abusiva dal mercato, dunque l’impiego dello strumento amministrativo o di quello giudiziario. Nello specifico si osserva che la direzione intrapresa dalla dottrina e dalla giurisprudenza, nonostante alcune posizioni divergenti, tende ad adottare il rimedio di natura civilistica ai sensi dell’art. 2409 c.c..
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7

Gualandi, Giacomo. « Analisi di dataset in campo finanziario mediante reti neurali LSTM ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19623/.

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Résumé :
Con il presente elaborato si è esplorato il campo della data analytics. È stato analizzato un dataset relativo all' andamento storico del titolo di borsa di una società, i cui dati sono stati manipolati in modo tale da renderli compatibili per un loro utilizzo in una applicazione di Machine Learning. Si sono approfondite le reti neurali artificiali LSTM e con esse si è creato un modello che permettesse di effettuare delle predizioni sui valori futuri del titolo. Infine sono state valutate le differenze tra i valori predetti e quelli reali assunti dal titolo di borsa.
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8

PAGNOTTONI, Paolo. « Interconnessione, Reti e Tecnologie Finanziarie : dal Rischio Sistemico all'Investment Management ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2021. http://hdl.handle.net/10446/185933.

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Résumé :
Il crescente interesse della ricerca in metodi econometrici per l’analisi del rischio sistemico ha favorito un rapido sviluppo di modelli di network e spillover econometrici per monitorare il rischio sistemico nei sistemi finanziari e migliorare le pratiche di investment management. La tesi contribuisce alla letteratura sulle misure d’interconnessione e sull’investment management tramite lo sviluppo di nuove tecniche per costriuire modelli capaci di studiare le relazioni complesse che sussistono nei sistemi economico-finanziari. Da un punto di vista metodologico, la tesi contribuisce alla letteratura statistico-econometrica sulle misure d’interconnessione e a quella finanziaria sulla gestione del portafoglio. Da un punto di vista empirico, le applicazioni finanziarie sono condotte sia nell’ambito dei mercati finanziari, che in quello delle criptovalute, la cui importanza nel sistema finanziario globale è attualmente in crescita. I contributi di questa tesi rispetto alla letteratura sono sviluppati in sette capitoli. Il capitolo 2 propone un misure di spillover basate su modelli Vector Error Correction per monitorare l’interconnessione nei rendimenti e la relazione lead-lag delle piattaforme di scambio di Bitcoin – e, più in generale, di strumenti finanziari. Il capitolo 3 estende il precedente studio per mezzo di un’analisi di dati intra-day. Il Capitolo 4 propone una metodologia per costruire, da un paniere di valute, uno stablecoin il cui valore sia stabile nel tempo e resiliente da shock nelle valute. Il capitolo 5 esamina la relazione lead-lag tra i CDS sovrani dei paesi europei e il mercato obbligazionario tramite la metodologia dell’effective transfer entropy. Il capitolo 6 introduce un modello di rete neurale artificiale per il pricing di opzioni sottoscritte sul Bitcoin. Il capitolo 7 propone una metodologia di allocazione del portafoglio capace di tenere in considerazione il rischio sistemico derivante dalle metriche di network, applicata al contesto delle criptovalute. Il capitolo 8 propone una metodologia basata sul concetto di caos e sulla teoria dei sistemi dinamici complessi per la predizione di serie temporali non stazionarie e l’investment Management.
The growing interest of research in econometric methods for systemic risk analysis fostered a rapid development of econometric spillover and network models to monitor the systemic risk in financial systems and improve investment management practices. The thesis contributes to the literature on econometric interconnectedness and investment management by developing new techniques for building models capable to reveal insights on the complex relationships in economic and financial systems. From a methodological viewpoint, the thesis mostly contributes to the statistical and econometric literature on interconnectedness measurement and to the financial one on portfolio management. From an empirical viewpoint, financial applications are offered for both traditional financial markets and the cryptocurrency one, whose relative importance in the global financial system is growing over time. The contributions of this thesis to the literature are developed in seven self contained chapters. Chapter 2 proposes a Vector Error Correction model based spillover methodology to monitor return connectedness and lead-lag relationships of Bitcoin - and more generally financial - market exchanges. Chapter 3 extends the previous study by means of an in-depth analysis of intra-day data. Chapter 4 proposes a methodology to construct a basket based stablecoin whose value is stable over time and resilient to shocks in the currency market. Chapter 5 examines the lead-lag relationship between the European countries’ sovereign CDS and bond market by means of the effective transfer entropy methodology. Chapter 6 introduces an artificial neural network framework for Bitcoin option pricing. Chapter 7 proposes an asset allocation methodology capable to take into account for the systemic risk impounded into network metrics when dealing with portfolio management, applied to the cryptocurrency space. Chapter 8 proposes a methodology based on chaos and dynamical systems theory for non-linear time series forecasting and investment strategy development.
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9

Callegarin, Alessandro <1986&gt. « Reti neurali artificiali per il trading finanziario : i principali modelli recenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2196.

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Résumé :
La tesi si propone di analizzare come i sistemi di intelligenza artificiale possano essere usati per costruire strategie di trading finanziario. Nella trattazione, tramite una literary review dei modelli più recenti, si fa riferimento principalmente alle Reti Neurali Artificiali e ai modelli che ne derivano.
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Forin, Giada <1990&gt. « Le frodi IVA e la prescrizione del reato : la tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11931.

Texte intégral
Résumé :
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea con la c.d. sentenza Taricco, ha dichiarato la normativa italiana in materia di prescrizione dei reati idonea a pregiudicare gli obblighi degli Stati appartenenti all'Unione nelle ipotesi di gravi frodi Iva, in quanto lesive degli interessi finanziari dell'UE stessa.
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11

Tessaro, Giovanni <1982&gt. « Antiriciclaggio : analisi empirica sulle relazioni tra realtà economiche territoriali e reato di riciclaggio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14566.

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Résumé :
Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare il fenomeno del riciclaggio in Italia, mettendo in evidenza le relazioni esistenti tra il reato stesso e le diverse realtà economiche territoriali, al fine di individuare e prevenire fenomeni di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. Si parte dall’analisi del quadro normativo dell’antiriciclaggio, sia per quanto riguarda l’ambito internazionale che italiano, per poi passare alla descrizione dei soggetti coinvolti nell'attuazione della disciplina, evidenziando compiti e obiettivi dell'azione di ciascuno di essi. Nella seconda parte si sono posti in evidenza gli aspetti cardine della disciplina dell'antiriciclaggio, analizzando nel dettaglio i principi e gli adempimenti che i diversi soggetti obbligati devono rispettare ed attuare. La terza parte è dedicata ai reati connessi al fenomeno del riciclaggio, ponendo in evidenza le diverse forme di reati presupposto, quali quelli tributari e le frodi fiscali, che sono alla base del reato stesso. Nell’ultima parte si è partiti dalla classificazione delle attività economiche sulla base dei codici ATECO 2007, per poi evidenziare, attraverso l’analisi di dati empirici, le relazioni esistenti tra le realtà economiche e il reato di riciclaggio, definendo anche l’ambito territoriale di riferimento.
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Soccal, Katia <1989&gt. « Opzioni reali e loro applicazioni alle formule di finanziamento in ambito automobilistico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4886.

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FIDELBO, MIRANDA. « LA COOPERAZIONE RAFFORZATA COME MODALITA' D'ISTITUZIONE DELLA PROCURA EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11374.

Texte intégral
Résumé :
Il Trattato di Lisbona contiene la base giuridica per l’istituzione della Procura europea, tramite regolamento da adottare con il voto unanime in seno al Consiglio. Essa avrà il compito di «individuare, perseguire e rinviare a giudizio gli autori di reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione» (art. 86 TFUE). Il 17 luglio 2013 la Commissione ha adottato una proposta di regolamento a riguardo. Tuttavia, i negoziati fino ad ora condotti fanno ritenere che sarà difficile adottarlo all’unanimità, motivo per cui si è deciso di indagare il tema dalla prospettiva della cooperazione rafforzata. L’obiettivo della tesi consiste nel dimostrare la concreta esistenza di un valore aggiunto dell’istituzione della Procura europea da parte di un numero ristretto di Stati rispetto all’abbandono di un tale progetto per assenza di unanimità. La tesi mira a dimostrare la sua fattibilità, costruendo un sistema capace di funzionare in un contesto d’integrazione diseguale. L’elemento di novità consiste nella riscrittura della proposta di regolamento per adattarla al diverso contenuto (non più l’istituzione della Procura europea, ma l’attuazione di una cooperazione rafforzata ai fini di una tale istituzione) e nella predisposizione di modelli degli accordi disciplinanti la cooperazione tra gli Stati membri non partecipanti e l’organo di accusa europeo.
The Treaty of Lisbon contains the legal basis for the institution - by means of a regulation to be adopted by the Council acting unanimously - of the European Public Prosecutor’s Office (EPPO), which shall be «responsible for investigating, prosecuting and bringing to judgment the perpetrators of offences against the Union's financial interests» (art. 86 TFEU). In July 2013 the Commission adopted a proposal for a regulation on this matter. However, the ongoing negotiations lead to retain that it will be difficult to reach unanimity. This is the reason why this dissertation analyses the theme from the perspective of enhanced cooperation. The purpose of this thesis consists in demonstrating the concrete existence of an added value deriving from the institution of the EPPO by only some States rather than neglecting this project. Thus, it aims at proving the feasibility of this project, by constructing a functioning system, even in a context of unequal integration. The redrafting of the regulation in order to adapt it to the new object (the implementation of the enhanced cooperation for the institution of the EPPO) and the provision of the text of the agreements between non participating States and the EPPO constitute its originality.
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FIDELBO, MIRANDA. « LA COOPERAZIONE RAFFORZATA COME MODALITA' D'ISTITUZIONE DELLA PROCURA EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11374.

Texte intégral
Résumé :
Il Trattato di Lisbona contiene la base giuridica per l’istituzione della Procura europea, tramite regolamento da adottare con il voto unanime in seno al Consiglio. Essa avrà il compito di «individuare, perseguire e rinviare a giudizio gli autori di reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione» (art. 86 TFUE). Il 17 luglio 2013 la Commissione ha adottato una proposta di regolamento a riguardo. Tuttavia, i negoziati fino ad ora condotti fanno ritenere che sarà difficile adottarlo all’unanimità, motivo per cui si è deciso di indagare il tema dalla prospettiva della cooperazione rafforzata. L’obiettivo della tesi consiste nel dimostrare la concreta esistenza di un valore aggiunto dell’istituzione della Procura europea da parte di un numero ristretto di Stati rispetto all’abbandono di un tale progetto per assenza di unanimità. La tesi mira a dimostrare la sua fattibilità, costruendo un sistema capace di funzionare in un contesto d’integrazione diseguale. L’elemento di novità consiste nella riscrittura della proposta di regolamento per adattarla al diverso contenuto (non più l’istituzione della Procura europea, ma l’attuazione di una cooperazione rafforzata ai fini di una tale istituzione) e nella predisposizione di modelli degli accordi disciplinanti la cooperazione tra gli Stati membri non partecipanti e l’organo di accusa europeo.
The Treaty of Lisbon contains the legal basis for the institution - by means of a regulation to be adopted by the Council acting unanimously - of the European Public Prosecutor’s Office (EPPO), which shall be «responsible for investigating, prosecuting and bringing to judgment the perpetrators of offences against the Union's financial interests» (art. 86 TFEU). In July 2013 the Commission adopted a proposal for a regulation on this matter. However, the ongoing negotiations lead to retain that it will be difficult to reach unanimity. This is the reason why this dissertation analyses the theme from the perspective of enhanced cooperation. The purpose of this thesis consists in demonstrating the concrete existence of an added value deriving from the institution of the EPPO by only some States rather than neglecting this project. Thus, it aims at proving the feasibility of this project, by constructing a functioning system, even in a context of unequal integration. The redrafting of the regulation in order to adapt it to the new object (the implementation of the enhanced cooperation for the institution of the EPPO) and the provision of the text of the agreements between non participating States and the EPPO constitute its originality.
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BARTESAGHI, PAOLO. « Community detection, risk exposure and multilayer structure in economic and financial complex networks ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/307645.

Texte intégral
Résumé :
La teoria delle reti complesse, sebbene sia un campo di ricerca relativamente recente, ha già dimostrato di essere un potente strumento per la descrizione di sistemi reali di diversa natura. Il suo carattere trasversale la rende sufficientemente flessibile da poter essere applicata a contesti estremamente diversificati, non ultimi i sistemi economici e finanziari. Una delle idee che si sono rivelate particolarmente efficaci è il concetto di communicability tra nodi, introdotto da E. Estrada nel campo della teoria dei grafi. Questa tesi raccoglie alcuni contributi originali che sfruttano questo strumento matematico a molti differenti livelli. Il primo propone un'estensione del concetto di communicability che consente di introdurre una nuova classe di misure di centralità su reti. Tali misure risultano dipendere non solo dalla topologia della rete, ma anche da un fattore di stress esterno che determina il livello di esposizione al rischio dei singoli nodi e dell'intera rete. La communicability induce anche una metrica di rete non standard. Come secondo risultato, abbiamo utilizzato questa metrica per la prima volta da un punto di vista di community detection, ossia per identificare clusters di nodi fortemente interagenti, in particolare nell’ambito della rete del commercio internazionale. Questa nuova metodologia viene confrontata con altre già note in letteratura e con un nuovo approccio ‘multi-attribute’ che, quale terzo contributo originale, viene proposto al fine di identificare comunità di paesi che svolgono un ruolo comparabile all'interno della rete del commercio internazionale. Infine, viene proposta un'analisi tensoriale della struttura multi-livello della rete, con particolare attenzione alle problematiche di clustering e, nuovamente, di community detection. Tale analisi sarà volta ad approfondire la struttura settoriale della rete del commercio mondiale e le interconnessioni tra i diversi settori commerciali.
Complex networks theory, although a relatively new research field, has already proved to be a powerful tool for the description of real systems of different nature. Its transversal nature makes it flexible enough to be applied to extremely diversified contexts, not least economic and financial systems. One of the ideas that have proved particularly effective is the concept of communicability between nodes, introduced by E. Estrada in the field of graph theory. This thesis collects some original contributions that exploit this mathematical tool on many different levels. The first one proposes an extension of the concept of communicability that makes it possible to introduce a new class of centrality measures on networks. These measures turn out to be depending not only on the topology of the network, but also on an external stress factor which affects the level of risk-exposure of the single nodes and of the whole network. Communicability also induces a non-standard network metric. As a second result, we used this metric for the first time from a community detection perspective, that is, in order to identify strongly interacting clusters of nodes, specifically in the World Trade Network. This new methodology will be compared with others already known in the literature and with a new multi-attribute approach we propose here to cluster communities of countries that play a comparable role within the international trade network. Finally, we introduce a preliminary tensor analysis of the multi-level structure of a network, with particular attention to clustering problems, in order to go deeper into the sectoral structure of the world trade network and the interconnections between different trade sectors.
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SCIASCIA, GIUSEPPE. « Le reti di regolazione macroprudenziale tra tecnica e politica. Un'analisi comparata tra Unione Europea e Stati Uniti ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1217941.

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Résumé :
La ricerca ha ad oggetto gli assetti istituzionali e le forme d’esercizio della funzione di regolazione macroprudenziale nell’Unione europea in comparazione con l’esperienza statunitense. L’analisi si sviluppa intorno a due aree problematiche: l’equilibrio e le interrelazioni tra tecnica e politica nella trasformazione dell’architettura istituzionale che presiede alla regolazione del sistema finanziario; l’accountability delle reti di autorità che esercitano in maniera condivisa e coordinata funzioni orientate alla stabilità finanziaria in termini di prevenzione del rischio sistemico. A tal fine, il lavoro ricostruisce le interazioni tra le funzioni di regolazione macroprudenziale, microprudenziale e di conduzione della politica monetaria, ed esamina gli assetti istituzionali e le forme di coordinamento, cooperazione e integrazione fra i diversi attori negli ordinamenti prescelti, avendo particolare riguardo al nodo della trasformazione del ruolo delle banche centrali e alla capacità delle reti in esame di rispondere in maniera effettiva del proprio operato nell’arena pubblica pur nel rispetto di prerogative di indipendenza.
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BENEDETTI, Doriano. « I fondi pensione negoziali in Italia dopo la riforma : contesto normativo, situazione attuale, aspetti finanziario-attuariali, valutazione dell'opzione di differimento ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11562/906392.

Texte intégral
Résumé :
La riforma del 2005-2007 dei fondi pensione in Italia (II° Pilastro), ha introdotto nuove regole per la trasformazione del montante in una rendita integrativa pensionistica: in particolare, è stata introdotta l'obbligatorietà per i lavoratori delle aziende con più di 50 dipendenti, di conferire l'accantonamento annuale del TFR ad un fondo pensione. In aggiunta sono stati introdotti: l'obbligo di convertire almeno la metà del montante previdenziale maturato in un vitalizio e la possibilità di differire tale scelta ad un momento successivo alla maturazione dei requisiti. Questa riforma pone quindi il problema di valutare, se i vantaggi apportati per i lavoratori sono positivi, e in caso affermativo, qual è la strategia ottimale di conversione, sia nel tempo che nell'ammontare, per tutti i sottoscrittori di un fondo negoziale (ma anche per i sottoscrittori di fondi pensione aperti o di Pip). La soluzione di tale problema passa attraverso il calcolo del valore dell'opzione di differimento, ricavato per differenza tra il valore attualizzato di una opzione iterata e il montante previdenziale all'epoca in cui maturano i requisiti per la conversione. Per tale calcolo viene utilizzata una simulazione con Metodo Monte Carlo, applicata al modello costruito su una base di dati tratti dalla realtà: in particolare, vengono utilizzati processi stocastici per descrivere l'evoluzione dei tassi di interesse relativi agli assets coinvolti nel modello (tasso di interesse, tasso di rendimento del fondo pensione e tasso di rendimento del fondo assicurativo). Salva qualche rara eccezione di vecchi fondi pensione di categoria, i fondi pensione negoziali hanno fatto la loro comparsa i tempi relativamente recenti, per tale motivo, anche la base dati recuperata non è molto estesa. Per l'aspetto attuariale, l'ipotesi di base è di un contesto deterministico, descritto dalle tavole di mortalità ISTAT per l'anno 2006 e per l'anno 2010. I risultati ottenuti portano a considerare che l'introduzione degli obblighi della riforma siano un valore aggiunto per sistema pensionistico complementare, rispetto ad una situazione pre-riforma, a parità di condizioni. Analizzando i risultati sotto il profilo economico-attuariale ottenuti con i dati di mortalità della tavola ISTAT 2006, sembra esserci maggiore convenienza ad utilizzare periodi di differimento molto brevi, visto che l'opzione assume i valori maggiori con tali conversioni effettuate appena possibile. L'analisi delle simulazioni effettuare utilizzando i dati ISTAT 2010, ossia con una speranza di vita aumentata, sembra mostrare un affievolimento di tale strategia, a vantaggio di un utilizzo più consistente dell'opzione “differimento”. Questo lavoro, sicuramente suscettibile di miglioramenti, si pone lo speranzoso obiettivo di poter essere di riferimento per quanti si trovano a decidere riguardo l'opportunità di aderire ad una forma pensionistica del II° pilastro e di poter dare, anche per chi ha dovuto aderire obbligatoriamente, un contributo importante per individuare la migliore strategia nella fase di “decumulo” delle risorse accantonate per garantire la serenità della vita post-lavorativa.
The 2005-2007 reform of the italian pension funds (II Pillar) introduced new rules to convert the pension capital into a supplementary retirement income: particularly, it is compulsory for employees of companies with more than 50 employees, to confer the annual TFR quote to a pension fund. In addition: the obligation to convert at least 50% of the pension capital in an annuity and the possibility to defer the choice to a later date were introduced. The reform raises the question whether benefits for workers are positive, and if so, what is the optimal conversion strategy, both in terms of time and amount, for negotiating fund subscribers (even open pension funds or Pip subscribers). The solution of the problem comes from the evaluation of the deferring option of our model, obtained as difference between the present value of an iterate option and the pension capital at the time of requirements for conversion are obtained. We used a simulation via Monte Carlo method, applied to our model on a basis of real data, stochastic processes are used to describe the evolution of interest rates relative to assets involved in the model (interest rate, rate of return of the pension fund and rate of return of the segregated fund).Excluding for some rare exceptions of old negotiating funds, pension funds' life is rather short, and so their data. On the actuarial side, the basic assumption is a deterministic environment, described by ISTAT mortality tables for 2006 and for 2010. Results lead to the conclusion that reforms will introduce a positive valute to pension provisions, compared to a pre-reform situation, on equal terms. Analyzing the results from the economic-actuarial point of view, obtained with the mortality data from ISTAT 2006 table, it seems to be more convenient to use very short deferring periods, where the option assumes the higher values. The analysis of the simulations using data from ISTAT 2010 table, or better with an increased life expectancy, it seems to show a weakening of the strategy, in favor of a longer deferring period. Our work has the hopeful goal of being a point of reference for those who are about to decide whether to adhere to a pension scheme of second pillar and be able to give – even for those who had to join compulsorily – an important contribution to identify the best strategy in building and controlling the level of income in the retirement phase of life.
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