Littérature scientifique sur le sujet « Realtà sociale »

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Articles de revues sur le sujet "Realtà sociale"

1

Baravalle, Lorenzo. « Il riconoscimento della realtà sociale ». Rivista di estetica, no 39 (1 décembre 2008) : 23–42. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.2022.

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2

Terrone, Enrico. « Istituzioni e pratiche. Le due sfere della realtà sociale ». Rivista di estetica, no 68 (1 août 2018) : 27–40. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.3434.

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3

Liviabella Furiani, Patrizia. « Le donne eschilee in guerra tra immaginario e realtà sociale ». Euphrosyne 18 (janvier 1990) : 9–22. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.126492.

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4

Sanna, Gian Luca. « Logica e realtÀ in Alfred Schütz ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 40 (avril 2011) : 133–48. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001011.

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Résumé :
Obiettivo del saggio č di esplorare se esista la possibilitÀ di una organizzazione logico-razionale della realtÀ, a partire dalle riflessioni che su questo tema Alfred Schütz ha proposto in(1943). Si mostra come per Schütz non risulti affatto agevole un'applicazione dei principi della logica tradizionale alle dinamiche che caratterizzano la realtÀ quotidiana. Soltanto attraverso le categorie tipizzanti proprie della scienza l'osservatore potrÀ «far tornare i conti» di una realtÀ che altrimenti non potrebbe apparire perfettamente logica, non mettendo cosě in discussione la validitÀ del metodo razionale, ma d'altro canto pagando il prezzo di ridurre il mondo sociale a un teatro di. Una sorta di «burattini semi-animati» che eseguono in modo coerente e razionale tutto ciň che le categorie tipologiche della scienza, dall'alto della loro dimensione puramente concettuale, impongono loro.
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Sandrin, Luciano. « Il benessere dell’anziano, utopia o realtà ? Aspetti psicologici e spirituali ». Medicina e Morale 46, no 6 (31 décembre 1997) : 1129–38. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.861.

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Résumé :
Quando si parla di salute dell’anziano si deve mettere in relazione questo termine con il benessere fisico, psichico e sociale. Nel concetto di benessere rientrano anche l’esperienza e il vissuto della persona strettamente correlato ai fattori temporali, ambientali, sociali e culturali; essi sono tra loro dipendenti e vanno tenuti in considerazione. Gli psicologi oggi tendono a considerare l’invecchiamento seguendo un approccio di tipo evolutivo, narrativo, storico. Nell’accostarsi allo studio della condizione anziana si deve tener presente un altro fattore importante: la spiritualità. Ad essa sono collegati una serie di bisogni umani e sociali, quali la realizzazione di sé, il sentirsi utili, l’interazione con gli altri. Alla spiritualità è strettamente legata la religione che rende più sopportabili i momenti di sofferenza configurandosi come punto di ancoraggio. Il soddisfacimento della spiritualità porta l’anziano verso un sentimento di interezza e di benessere interiore, per cui l’attenzione alla sfera psico-sociale e religiosa risulta un punto nodale affinché questi, conseguita maggiore stima e un più alto grado di consapevolezza di sé, sia capace di affrontare il suo ruolo e i problemi che gli si presentano come la sofferenza, la morte, la perdita di speranza. Nella Christifideles laici Giovanni Paolo II ha ricordato che gli anziani sono soggetti attivi che possono dare un contributo fecondo umanamente e spiritualmente. Il benessere dell’anziano dipende anche da questo sentirsi parte attiva e integrante dell’esistenza e non soltanto oggetto di continue attenzioni. L’invecchiamento deve essere considerato un processo di crescita e di continua evoluzione.
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6

Origo, Lorena. « Ambulatorio odontoiatrico sociale : un sogno che si sta trasformando in realtà ». Dental Cadmos 89, no 08 (octobre 2021) : 572. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2021.02.

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7

Masiello, Sonia. « Definire la realtà sociale : lineamenti del pensiero di William I. Thomas ». Quaderni di Sociologia, no 58 (1 juin 2012) : 107–24. http://dx.doi.org/10.4000/qds.598.

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8

Costantini, Barbara. « Empatia umana : una forma complessa di inferenza ». MODELLI DELLA MENTE, no 1 (février 2020) : 67–77. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2019oa9177.

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Résumé :
L'empatia è una forma complessa di inferenza psicologica, alla base di gran parte della percezione sociale e della regolazione dell'interazione sociale, e può essere forgiata attraverso l'apprendimento. In questo lavoro vengono delineate le caratteristiche del costrutto differenziandolo da altri simili e vengono analizzate le componenti dell'empatia (cognitiva, affettiva, somatica). Occorre promuovere l'empatia, a livello locale e culturale, per poter comprendere le realtà sociali e contrastare le forme di aggressività e violenza favorite dalla cultura individualista del nostro tempo.
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9

Perra, Livio. « IL VIAGGIO : METODO D’INDAGINE ORIGINALE ». Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 17, no 26 (9 septembre 2019) : 153. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v17i26.p153-165.2019.

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Résumé :
In questo articolo l’autore analizza i viaggi di Montesquieu, dove si manifesta il trionfo del piacere della scoperta. Il viaggio è indagine della realtà sociale, politica e istituzionale. Le certezze e le nozioni iniziali sono riconsiderate o temprate dalle conferme dell’osservata realtà. Il viaggio con una vena di disincanto porta con sé il fascino di nuove idee e diventa strumento originale di analisi comparativa della realtà europea dell’epoca. L’autore vuole sottolineare l’imprescindibilità del viaggio nella formazione delle rifl essioni di Montesquieu. La teoria da sola non è suffi ciente, il barone de La Brède trova nel suo cammino per l’Europa l’ispirazione che solo l’osservazione empirica può dare. Scrutare la realtà da vicino diviene fondamentale, fa comprendere a Montesquieu come siano numerose le variabili che infl uenzano gli eventi e la politica di uno Stato. L’autore, dopo l’attenta analisi effettuata, giunge alla conclusione che alcune delle riflessioni contenute nel De l’Esprit des Lois, oltre che di derivazione libresca, sono figlie dell’originale metodo d’indagine costituito dai viaggi di Montesquieu.
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10

Costa, Giacomo. « Il ‘moralismo' : una prima ricognizione ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 41 (septembre 2011) : 125–32. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041010.

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Résumé :
L'articolo propone un'analisi del termine moralismo. Tralasciandone l'accezione comune e quella storiografica, la riflessione qui sviluppata si rivolge a una concezione politica del moralismo, perlomeno nella misura in cui la politica si accompagna (o si dovrebbe accompagnare) a una normativa morale. Ma non si tratta di discorso meramente normativo, poiché l'etica e l'etica della politica devono essere in realtÀ applicate a un sistema non teorico, bensě empirico, alla «realtÀ sociale strutturata». La situazione politica italiana attuale č appunto il terreno sul quale si esercita la critica proposta nel contributo.
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Thèses sur le sujet "Realtà sociale"

1

DI, CHIRO Antonio, et CHIRO Antonio DI. « Il reale e il sociale. Alfred Schütz e la costituzione intersoggettiva della realtà ». Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2013. http://hdl.handle.net/11695/66243.

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Résumé :
Il nostro lavoro si propone come uno sguardo-attraverso il pensiero di Alfred Schütz, al fine di evidenziare il leit motiv del lavoro del sociologo-filosofo austriaco, ovvero quello della costruzione e condivisione della realtà da parte degli attori sociali. Il punto di partenza è costituito dall’analisi del saggio del 1945 di Schütz Sulle realtà multiple, in cui l’autore si prefigge lo scopo di affrontare la questione della realtà riprendendo le analisi compiute da William James sul tale questione, e esposte in un celebre capitolo de I Principii di psicologia. Schütz assume la definizione jamesiana del reale affermando che tutto quello che assorbe e riesce a trattenere la nostra attenzione, orientando il nostro sentire ed agire, è in qualche modo reale, e riprende l’idea di James delle molteplici realtà in cui vive il soggetto umano, ma anziché parlare di “sotto-universi”, utilizza l’espressione “province finite di significato” per sottolineare che la realtà sia costituita dall’insieme delle nostre esperienze, e non dalla struttura ontologica della realtà. Inoltre egli, nel saggio Don Chisciotte e il problema della realtà, finisce per ancorare la questione della realtà al tema della costruzione intersoggettiva di essa: ciò che intendiamo per reale e come reale è ciò che crediamo reale. Ma tale credenza è possibile solo se convalidata intersoggettivamente, ovvero se è il risultato di un accordo intersoggettivo che si basa in parte sulla tradizione di ogni gruppo sociale e in parte è costantemente riprodotto e confermato dall’attiva prestazione di fede da parte degli attori sociali. Pertanto si è cercato di dimostrare come la questione dell’intersoggettività si dimostri fondamentale ai fini del rapporto tra fenomenologia e scienze umane, e in particolar modo per la fondazione di una sociologia di stampo fenomenologico quale quella di Alfred Schütz, che riprendendo la lezione di Max Weber, riconosce, che tutte le scienze sociali si occupano del problema della comprensione dell’azione umana, e inverte l’impostazione husserliana che collocava la radice dell’alterità e quindi dell’intersoggettività nella struttura del singolo soggetto. Schütz colloca la questione dell’intersoggettività non nell’ambito della fenomenologia trascendentale, ma in quella dell’atteggiamento naturale, ovvero nel mondo della vita quotidiana, che, per lui, è fin dall’inizio un mondo intersoggettivo. In tal modo l’ego non è più una monade solitaria, senza possibilità di contatto con altri ego, e quindi può, sempre insieme ad altri ego, costituire un mondo specificatamente umano, ovvero una dimensione, una “comunità sociale”. Questo punto ci ha permesso di soffermarci sulla fenomenologia del mondo sociale proposta da Schütz, e sull’analisi delle caratteristiche del mondo della vita quotidiana che lo rendono la “realtà preminente”, e di far notare, in limine, come la riflessione di Schütz non si limiti solo alla mera constatazione che il mondo della vita quotidiana sia la realtà fondamentale, ma come egli vada oltre proponendo una “serie di principi metodologici” che siano adeguati alle scienze sociali e ad una sociologia fenomenologica, e che non si rivelino fallimentari nel campo dell’intersoggettività.
Our work sets out as an overview regarding the thoughts of Alfred Schütz in order to highlight the Austrian sociologist and philosopher ‘s leitmotif , in other words a look at the construction and sharing of reality by the actors socially involved. Our starting point is the analysis of Schultz’s 1945 essay on multiple realities, where the author seeks to address the issue of reality and takes into consideration the analyses carried out by William James regarding this topic and depicted in his famous chapter found in Principles of Psychology. Schütz takes on the Jamesian definition of reality affirming that everything that absorbs and manages to hold our attention, directing our feelings and our our reactions, is in some way real. He picks up on the idea of James’s multiple realities within which human beings live, however instead of talking about “sub universes or alternative universes,” he utilizes the term, “significant finite provinces” in order to underline the fact that reality is the set of our experiences and does not involve the ontological structure of reality. Furthermore, in his essay on Don Quixote and the issue of reality, he ends up anchoring the question of reality regarding the theme of its inter -subjective construction. In other words, what do we mean as real and what is real as we perceive as real. This type of thinking is possible only if it is validated by inter -subjectively, in other words, it is the result of an inter- subjective agreement that is based, in part on the tradition of each social group and that is constantly reproduced and confirmed by the active performance of faith on behalf of the actors involved. Therefore, we have tried to demonstrate how the question of inter -subjectivity proves crucial in regards to the relationship between phenomenology and human sciences. In particular, we find the establishment of a type of sociology based on phenomenology as in the case of Alfred Schütz, who follows the lesson of Max Weber and acknowledges that all the social sciences deal with the problem of the understanding of human actions and reverses the Husserl impostition that placed the foundation of the “other” and hence the idea of inter-subjectivity on the individual’s structure. Schütz does not place the question of inter subjectivity in the realm of transcendental phenomenology, but in the natural sphere, which involves everyday life. For Schütz, this has always been an inter -subjective world. In this manner, one’s ego is no longer a solitary monad, with the possibility of meeting any other alter egos. Therefore, one can, together with other egos, make up a world which is specifically human, in other words a a dimension or a “social community.” This point has allowed us to concentrate on the phenomenology of the social world as proposed by Schütz and dwell on the analysis of the characteristics of the world’s everyday life which makes us note that, from the onset, as we can see in Schütz ‘s reflections. He does not limit his considerations to the mere fact that the world of everyday life is the fundamental reality. He goes beyond by considering a series of methodological principles which are relevant to the Social Sciences and to the field of phenomenological sociology which does not turn out to be unsuccessful in the area of inter-subjectivity.
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2

Chiozzi, Edoardo <1980&gt. « Famiglie atipiche in Italia : la realtà sociale e le politiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5900.

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Résumé :
Oggi la famiglia "tradizionale" fondata sul matrimonio tra uomo e donna con figli, non è più l'unica tipologia di famiglia espressione della società italiana. I mutamenti sociali riguardanti le nuove famiglie stanno assumendo, anche nel nostro paese, una consistenza e una dimensione sempre maggiore. Le risposte della politica a queste realtà sono ancora limitate e terreno di scontro o di strumentalizzazione da parte delle forze politiche, soprattutto se si parla di unioni tra persone dello stesso sesso. Il fenomeno è molto ampio ed eterogeneo, ma prendendo in considerazione in particolare i nuclei monogenitoriali femminili e le famiglie "arcobaleno", attraverso un'analisi di testimonianze di persone che vivono nella loro quotidianità la realtà di famiglia atipica, si cerca di capire se, nonostante le differenze tra tipologia di nucleo, esista o possa esistere una "coscienza atipica" capace di comprendere tutte queste nuove famiglie a prescindere dalle diversità, in grado di sviluppare e attivare un percorso di nuove politiche e nuovi diritti per tutti questi nuclei.
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Marcato, Sara <1991&gt. « "I significati del Servizio sociale Ospedaliero : comparazione delle realtà locali in Veneto" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10793.

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Résumé :
Il servizio sociale ospedaliero è ad oggi una tematica poco affrontata ma di una grande rilevanza, dato che il ruolo dell’assistente sociale è fondamentale all’interno di un servizio sanitario anche se spesso tralasciata o marginalizzata. L’esigua letteratura a disposizione e le leggi non chiare hanno reso questo studio abbastanza stimolante, lasciandomi un’ultima domanda: come può un assistente sociale intersecare la sua professionalità con le altre a stampo prettamente sanitario? qual è il valore aggiunto che l’Assistente Sociale porta nell’equipe multidisciplinare? Come si sviluppa la relazione tra i pazienti e l’assistente sociale? Quali i punti di forza e di criticità riscontrati all’interno del proprio lavoro? Alla base di questi interrogativi e del mio desiderio di conoscere a fondo questa tematica nasce questa tesi in parte descrittiva ed in parte di ricerca sul tema del Servizio Sociale Ospedaliero in Italia e più nello specifico all’interno del territorio Veneto. In questo elaborato si andrà a sviluppare in una prima parte l’osservazione e lo studio del Servizio Sociale ospedaliero professionale, verranno esaminati i cambiamenti della medicina, della settorializzazione delle competenze e si proseguirà analizzando i cambiamenti storici e legislativi avvenuti in Italia e in Veneto, analizzando il ruolo del servizio sociale in sanità con particolare riferimento al servizio sociale ospedaliero, i suoi compiti, le sue particolarità, presentando modelli e strumenti utilizzati dall’Assistente Sociale nell’ambito lavorativo specifico dell’ospedale, sarà quindi una descrizione ed un’osservazione tramite la bibliografia di ciò che è conosciuto ed è stato studiato del Servizio Sociale ospedaliero. La seconda parte della tesi presenterà la ricerca vera e propria, analizzando i servizi sociali ospedalieri presenti presso i maggiori ospedali del Veneto, utilizzando le interviste discorsive come strumento principe. A questo studio prettamente territoriale, seguirà un approfondimento sulla dimensione organizzativa e relazionale all’interno del contesto ospedaliero, analizzandone un’area molto spesso tralasciata. Questo studio di ricerca servirà a capire e verificare quali le differenze ed i punti i comune presenti nei vari servizi, e la relazione che intercorre tra assistente sociale e pazienti per avere un quadro globale della situazione all’interno del territorio e delle reti sociali attivate.
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Gruener, Georg <1987&gt. « La dispersione scolastica nell’adolescenza Realtà, risorse e progetti in Alto Adige ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17129.

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Résumé :
In questa Tesi cerco di confrontarmi con gli aspetti teorici e pratici della dispersione scolastica, quindi la definizione del termine stesso, le sue varie forme e cause, ma anche il quadro legislativo e strumenti del servizio sociale per contrastare questo fenomeno. Usufruendo della mia esperienza professionale e attraverso il confronto con una rete di professionisti esperti sul campo, cerco di capire meglio le ricadute sociali delle ragazze e dei ragazzi in questione con l’obiettivo di realizzare uno studio sull’ efficacia ed efficienza delle varie offerte per gli adolescenti a rischio del territorio. Inoltre, spero di delineare una panoramica sulle cause del fenomeno, in quanto sarebbe importante per la progettazione degli interventi preventivi per contrastare il fenomeno ancora prima che si manifesti. Nel primo capitolo cerco di entrare nell’aspetto teorico della dispersione scolastica, ossia la definizione, forme e cause della stessa. Nella letteratura italiana, questi termini sono stati elaborati in un modo molto diverso dagli autori studiati, mentre in quella tedesca ho riscontrato più omogeneità, ciononostante ho cercato di fare una panoramica sia degli studi tedeschi che di quelli italiani. La seconda parte è caratterizzata di un’inchiesta qualitativa sull’esperienza e la percezione di varie figure professionali. Con questo metodo non riuscirò a produrre abbastanza materiale per uno studio scientifico, però avrò l’occasione di esaminare gli effetti del fenomeno su vari livelli, possibilmente creando la base per un eventuale studio successivo.
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D'Ascenzo, Chiara <1992&gt. « La cinematografia di Ken Loach come strumento di analisi sociologica della realtà sociale britannica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21466.

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Résumé :
In un panorama cinematografico europeo spesso intimista e volto ad esplorare l’individuo borghese, Ken Loach ha la capacità unica di rappresentare il proletariato in una narrazione realista eppure ricca di significati altri. I film di Loach nascono sempre da uno studio approfondito dei fenomeni sociali e tentano di rispecchiare in storie singole i meccanismi politici ed economici e l’influenza che questi esercitano sulla vita dei singoli. Nei suoi film l’autore ha rappresentato ed analizzato i cambiamenti socio-economici avvenuti nell'Europa dalla seconda metà del 20° secolo. Ken loach denuncia sempre l'oppressione del potere sugli ultimi, ma nella sua poetica gli oppressi trovano spesso vie di uscita alla dinamica di oppressione. Loach denuncia le conseguenze che le politiche economiche hanno avuto sui corpi e le menti delle persone e lo fa in modo sempre documentato, senza identificare nemici fantastici o ideologici, ma facendo i nomi dei colpevoli. Il lavoro vuole partire dai fatti (le politiche liberiste e la loro diffusione nel quadro europeo) per verificare in primis quanto la rappresentazione loachiana sia verosimile e credibile e successivamente in che modo l’opera d’arte possa mostrare vie nuove per risolvere le questioni urgenti.
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Ferrari, Marzia <1988&gt. « I Migranti Rurali a Shanghai : Impatto Sociale e Segregazione Spaziale nella Nuova Realtà Urbana Cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3197.

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Résumé :
Questa tesi si propone di analizzare, nel contesto dello sviluppo economico e della rapida urbanizzazione, come gli immigrati cinesi dalle aree rurali alle città trovino una collocazione spaziale e sociale nel nuovo contesto urbano. All'interno dell'elaborato verranno descritte la distribuzione, le tipologie abitative e le pratiche di creazione di uno spazio sociale da parte degli immigrati a Shanghai e le barriere istituzionali ed economiche che le influenzano ed ostacolano.
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Hoxha, Jetmira <1977&gt. « Analisi comparativa relativa all'impatto sociale, culturale e linguistico dell' immigrazione contemporanea albanese all'interno della realtà veneta ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1185.

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Résumé :
Questa tesi analizza gli aspetti peculiari caratterizzanti il fenomeno migratorio contemporaneo degli albanesi dall’area balcanica nell’area veneta. Esplora tre diversi ambiti disciplinari: studi sociali, studi culturali e studi sociolinguistici. La prima parte ricostruisce la fenomenologia e il quadro storico degli eventi migratori esplorandone le caratteristiche delineanti e viene studiato il background della società albanese contemporanea, al fine di comporre una visione integrale delle traiettorie incrociate degli albanesi nella storia comune della loro terra di origine, prima dell’arrivo nella loro terra di immigrazione. La seconda parte comprende i risultati delle ricerche sul campo relative alla questione sociale dei vari focus groups esaminati in Veneto e in Albania, in linea con la visione transnazionale della migrazione come fatto sociale duplice, studiato sia nel contesto di emigrazione che in quello di immigrazione. La terza parte concerne lo studio di alcuni aspetti della cultura albanese esportati, evoluti oppure trasformati dall’evento migratorio nei soggetti indagati, soprattutto negli albanesi di seconda generazione. Nella quarta parte si analizzano le produzioni linguistiche degli albanesi di seconda generazione per verificare le problematiche della preservazione della lingua albanese e le pratiche linguistiche differenziate di L1 e L2 (bilingual mode e code-switching) nei domini di riferimento (sociale o familiare).
This thesis is concerned with the analysis of the peculiar aspects characterizing the contemporary migration phenomena of the Albanians from the Balkan area to the Venetian region. It explores three disciplinary fields: the social, the cultural and sociolinguistic studies. In the first part, the respective phenomenology and historical framework of the migration’ events (1990-2010) are reconstructed in order to explore their delineating features. Besides, the contemporary Albanian society’s background (1985-2010) is studied with the purpose of compounding an integral view of the intersected trajectories of the Albanians in the history of their land of origin/of emigration, before their arrival in their land of immigration. The second part of this thesis includes the fieldworks’ results related to the social question of the different Albanian focus groups examined in Venetian region and Albania, compatible with the transnational vision of migration as a double social fact that concerns the researches conducted in either the emigration or the immigration contexts of the migrant. The third part of the study is concerned with the exported, evolved or transformed aspects of Albanian culture in the observed subjects, with particular attention to the second generation’ Albanians. In the fourth part, the linguistic productions of the second generation’ Albanians are analysed in order to verify the difficulties of preservation of the Albanian language, the differentiated linguistic practises of L1 and L2 (bilingual mode and code-switching) in the respective domains (social or family).
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Tonini, Sara <1995&gt. « The Infectiousness of Dance. La realtà di Operaestate Festival Danza : Arte, Attivismo e Pratiche d'Inclusione Sociale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20057.

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Résumé :
Il lavoro di ricerca intende aprire una riflessione inerente al valore delle pratiche portate avanti dalla sezione danza dell’organizzazione Operaestate Festival Veneto di Bassano del Grappa e agli intenti che si celano dietro a queste, legati a una nuova visione del ruolo e del potenziale, della pratica e della fruizione della danza all’interno della società. Emerge, difatti, il quadro di una realtà che si spinge ben oltre un Festival, in cui la danza esce dai teatri per rientrare nella vita quotidiana delle persone. La lettura dei processi, che stanno prendendo forma e si stanno evolvendo all’interno di questo contesto, avverrà alla luce di uno sguardo più ampio, che tiene conto dello sviluppo dell’articolata rete di relazioni che Operaestate Festival Danza / Centro per la Scena Contemporanea (CSC) ha coltivato tanto sul piano cittadino, regionale, nazionale, quanto soprattutto sul piano europeo e internazionale. Il primo caso di studio si riferisce alle attività che hanno segnato la conclusione del progetto europeo Migrant Bodies – Moving Borders: il simposio finale del 12 e 13 luglio 2019. Il secondo caso di studio concerne invece il progetto coreografico Folk Manifold, realizzato per la città di Bassano dalla coreografa Masako Matsushita in collaborazione con quattro danzatrici del territorio e il danzatore gambiano Lamin, portato in scena per la prima volta in piazza Garibaldi il 12 luglio 2019. La pratica e la fruizione della danza si fanno strumenti d’incontro, negoziazione e costruzione di relazioni, riposizionamenti, riappropriazione di spazi sociali e di visibilità, configurandosi come mezzi per dare avvio a processi di cambiamento all’interno della società. Particolarmente interessanti risultano il desiderio di artisti e operatori di espandere i confini della disciplina della danza contemporanea e assumere un ruolo attivo nel territorio, così come le strategie impiegate per raggiungere questi obbiettivi. Emergono in questo senso, nei progetti e nelle pratiche costruite nel contesto di Operaestate, numerose affinità con l’antropologia pubblica e applicata, sia da un punto di vista delle metodologie e dei principi di ricerca e di azione, sia da un punto di vista divulgativo. È presente il desiderio di ampliare il bacino di persone a cui ci si rivolge e di diffondere concetti e pratiche che permettano, ad esempio, il superamento degli stereotipi e delle difficoltà legate all’affrontare la diversità. Viene adottata l’espressione Public Dance, coniata da Tamisari in relazione alla costruzione del parallelismo sviluppato in questa tesi e alla scelta dei luoghi in cui si sviluppano i progetti e vengono agite le performance.
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Macilotti, Giorgia <1983&gt. « Pedofilia e pedopornografia online : una ricerca socio-criminologica nella realtà italiana e francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4960/5/Macilotti_Giorgia_Tesi.pdf.

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Résumé :
Una delle realtà criminali che ha maggiormente fruito delle innovazioni introdotte dalla “società dell’Informazione” è, senza dubbio, quella dell’abuso sessuale sui minori. Tra le differenti forme di abuso sessuale sui minori, si è scelto di affrontare il fenomeno della pedopornografia online in ragione del preoccupante diffondersi di questa forma di criminalità che, grazie all’implementazione delle tecnologie dell’informazione, ha assunto caratteri nuovi, per alcuni versi difformi dai “tradizionali” profili della pedofilia, che sollevano interrogativi e nuove sfide sia sul versante della repressione di queste condotte illecite, sia sul piano della prevenzione. Nell'ambito di questo contributo, saranno esaminate in particolare le politiche penali elaborate in due diverse realtà nazionali, l'Italia e la Francia, a partire da differenti punti di vista e ponendo particolare attenzione agli strumenti, normativi ed operativi, introdotti per reprimere lo sfruttamento sessuale dei minori legato alla dimensione virtuale.
Child sexual exploitation is, without doubt, one of the most increased crime since the advent of the “information society”. Among this context, it has been chosen to focus on child pornography by reason of its dangerous growth. In fact this crime gradually assumed new characters, due in particularly to the information technologies development. These new features are in some ways detached by the canons of “traditional” pedophilia, giving back furthermore questions and challenges both in terms of prevention and repression of these crimes. Within this contribution, specific criminal policies developed in two different national contexts, Italy and France, will be examined, starting from different points of view and focusing on both the operative and normative instruments, as already introduced in order to punish child sexual exploitation related to the virtual dimension.
Une des réalités criminelles qui a le plus bénéficié des innovations introduites par la “société de l'Information” est, sans aucun doute, celle de l'abus sexuel sur les mineurs. Celui-ci prend différentes formes, parmi lesquelles figure la pédopornographie en ligne, que nous avons choisi d’aborder plus particulièrement en raison de l’inquiétante diffusion de cette forme de criminalité. En effet, grâce à la mise en œuvre des technologies de l’information, elle revêt de nouvelles caractéristiques – à certains égards non-conformes aux profils « traditionnels » de la pédophilie – qui soulèvent des questions et de nouveaux défis tant dans le domaine de la lutte contre ces conduites illicites que sur le plan de la prévention. Cette intervention propose d’examiner les politiques pénales élaborées dans le cadre de deux réalités nationales différentes – celles de l'Italie et de la France – à partir de plusieurs points de vue et en prêtant attention aux instruments, normatifs et opérationnels introduits pour réprimer l’exploitation sexuelle des mineurs liée à la dimension virtuelle.
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Macilotti, Giorgia <1983&gt. « Pedofilia e pedopornografia online : una ricerca socio-criminologica nella realtà italiana e francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4960/.

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Résumé :
Una delle realtà criminali che ha maggiormente fruito delle innovazioni introdotte dalla “società dell’Informazione” è, senza dubbio, quella dell’abuso sessuale sui minori. Tra le differenti forme di abuso sessuale sui minori, si è scelto di affrontare il fenomeno della pedopornografia online in ragione del preoccupante diffondersi di questa forma di criminalità che, grazie all’implementazione delle tecnologie dell’informazione, ha assunto caratteri nuovi, per alcuni versi difformi dai “tradizionali” profili della pedofilia, che sollevano interrogativi e nuove sfide sia sul versante della repressione di queste condotte illecite, sia sul piano della prevenzione. Nell'ambito di questo contributo, saranno esaminate in particolare le politiche penali elaborate in due diverse realtà nazionali, l'Italia e la Francia, a partire da differenti punti di vista e ponendo particolare attenzione agli strumenti, normativi ed operativi, introdotti per reprimere lo sfruttamento sessuale dei minori legato alla dimensione virtuale.
Child sexual exploitation is, without doubt, one of the most increased crime since the advent of the “information society”. Among this context, it has been chosen to focus on child pornography by reason of its dangerous growth. In fact this crime gradually assumed new characters, due in particularly to the information technologies development. These new features are in some ways detached by the canons of “traditional” pedophilia, giving back furthermore questions and challenges both in terms of prevention and repression of these crimes. Within this contribution, specific criminal policies developed in two different national contexts, Italy and France, will be examined, starting from different points of view and focusing on both the operative and normative instruments, as already introduced in order to punish child sexual exploitation related to the virtual dimension.
Une des réalités criminelles qui a le plus bénéficié des innovations introduites par la “société de l'Information” est, sans aucun doute, celle de l'abus sexuel sur les mineurs. Celui-ci prend différentes formes, parmi lesquelles figure la pédopornographie en ligne, que nous avons choisi d’aborder plus particulièrement en raison de l’inquiétante diffusion de cette forme de criminalité. En effet, grâce à la mise en œuvre des technologies de l’information, elle revêt de nouvelles caractéristiques – à certains égards non-conformes aux profils « traditionnels » de la pédophilie – qui soulèvent des questions et de nouveaux défis tant dans le domaine de la lutte contre ces conduites illicites que sur le plan de la prévention. Cette intervention propose d’examiner les politiques pénales élaborées dans le cadre de deux réalités nationales différentes – celles de l'Italie et de la France – à partir de plusieurs points de vue et en prêtant attention aux instruments, normatifs et opérationnels introduits pour réprimer l’exploitation sexuelle des mineurs liée à la dimension virtuelle.
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Livres sur le sujet "Realtà sociale"

1

Bianca, C. Massimo. Realtà sociale ed effettività della norma : Scritti giuridici. Milano : Giuffrè, 2002.

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2

Colozzi, Ivo, et Pierpaolo Donati. Il privato sociale che emerge : Realtà e dilemmi. Bologna : Il mulino, 2004.

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3

Tidoli, Rosemarie. Il welfare sociale in Italia : Realtà e prospettive. Roma : Carocci editore, 2014.

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4

Caruso, Francesca A. M., et Paolo De Nardis. Rabbia sociale : Realtà del conflitto e ideologia della sicurezza. Acireale : Bonanno, 2012.

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5

Angelini, Giovanna. L'ideale e la realtà : L'itinerario politico e sociale di Gabriele Rosa. Milano : F. Angeli, 2003.

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6

Venturini, Riccardo. Ortega y Gasset, la realtà radicale e il sociale : Osservazioni schutziane. Pisa : PLUS, 2003.

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7

La strada non presa : Il marxismo e la conoscenza della realtà sociale. Bologna : Pendragon, 2002.

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8

Magi, Donato. VENETO : Realtà demografica sanitaria previdenziale e sociale dati dal 1861 proiezioni al 2051. Roma : E.N.P.A.M., 2008.

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9

(Agency), Sviluppo Italia. Il terzo settore nel Sud Italia : Un'indagine sulle realtà dell'associazionismo e della cooperazione sociale. Torino : EGA, 2001.

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10

Paola, Lazzarini, et Solaro Claudia, dir. Tra equilibri e compromessi : Differenze di genere e pari opportunità in una realtà sociale. Milano : FrancoAngeli, 2008.

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Chapitres de livres sur le sujet "Realtà sociale"

1

Turner, Jonathan H. « The Meso-level Realm of Social Reality ». Dans Theoretical Principles of Sociology, Volume 3, 1–27. New York, NY : Springer New York, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4419-6221-8_1.

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2

Turner, Jonathan H. « The Micro-level Realm of Social Reality ». Dans Theoretical Principles of Sociology, Volume 2, 1–28. New York, NY : Springer New York, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4419-6225-6_1.

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3

Furth, Hans G. « Coconstructing Social Reality ». Dans Desire for Society, 31–50. Boston, MA : Springer US, 1996. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4757-9987-3_3.

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4

Dzardanova, Elena, Vlasios Kasapakis et Damianos Gavalas. « Social Virtual Reality ». Dans Encyclopedia of Computer Graphics and Games, 1–3. Cham : Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-08234-9_204-1.

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5

Duverné, Tristan, Théo Rougnant, François Le Yondre, Florian Berton, Julien Bruneau, Katja Zibrek, Julien Pettré, Ludovic Hoyet et Anne-Hélène Olivier. « Effect of Social Settings on Proxemics During Social Interactions in Real and Virtual Conditions ». Dans Virtual Reality and Augmented Reality, 3–19. Cham : Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-62655-6_1.

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6

Jussim, Lee, Kent D. Harber, Jarret T. Crawford, Thomas R. Cain et Florette Cohen. « Social reality makes the social mind ». Dans Benjamins Current Topics, 75–90. Amsterdam : John Benjamins Publishing Company, 2007. http://dx.doi.org/10.1075/bct.4.08jus.

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7

Schmitz, Michael. « Social Rules and the Social Background ». Dans The Background of Social Reality, 107–25. Dordrecht : Springer Netherlands, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-007-5600-7_7.

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8

Hubert, Knoblauch. « Social theory ». Dans The Communicative Construction of Reality, 54–133. Milton Park, Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2020. |Series : Knowledge, communication and society : Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780429431227-3.

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9

Dieth, Eric. « Social construction of “reality” ». Dans Integration by Cooperation, 7–26. Vienna : Springer Vienna, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-211-99416-0_2.

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10

Cordar, Andrew, Yao Heng, Fatemeh Tavassoli, Jeffrey Wood et Benjamin Lok. « Making Virtual Reality Social ». Dans VR Developer Gems, 271–88. Boca Raton : Taylor & Francis, a CRC title, part of the Taylor & Francis imprint, a member of the Taylor & Francis Group, the academic division of T&F : A K Peters/CRC Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1201/b21598-15.

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Actes de conférences sur le sujet "Realtà sociale"

1

Cerasoli, Mario. « Rigenerazione e centralità urbane vs sprawl ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7949.

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Résumé :
Le aree urbane centrali, storiche e non, hanno dimostrato, nell’ultimo quindicennio, una straordinaria vitalità e una sorprendente capacità di mettere in atto strategie di rilancio. A dispetto di un annunciato, ma mai verificatosi, declino epocale del proprio ruolo, le realtà urbane continuano a presentarsi come un luogo privilegiato di crescita economica e di sperimentazione sociale e culturale, e si rivelano oggi autonome protagoniste, inserendosi nei circuiti economici innovativi, attirando dall’esterno nuove risorse, finanziarie ed umane, ed incrementando flussi turistici e culturali. Molte operazioni di riqualificazione di siti industriali e portuali sono state completate, producendo effetti positivi nell’attrazione di nuove attività e di investimenti e benefici in termini di miglioramento della qualità urbana. Nonostante la prefigurazione di realtà in cui la diffusione delle tecnologie telematiche e le forme di produzione e comunicazione immateriale, avrebbero determinato decentramenti e indifferenze localizzative, nelle città si assiste ad una rinnovata concentrazione delle più importanti funzioni politiche, direzionali, strategiche e finanziarie, nonché ad una consolidata importanza delle interazioni face-to-face, che restano un fattore rilevante per la costituzione di reti funzionali ad attività lavorative. Questi temi hanno caratterizzato la Sessione Rigenerazione urbana vs Sprawl. In the last 15 years, central urban areas demonstrated a particular vitality and an amazing capacity to put in place recovery strategies. In spite of an announced, but never happened, epochal decline of their role, urban realities continue to present themselves like a privileged place of economic growth and social and cultural experimentation. They appear as independent protagonists, inserting themselves in innovative economic circuits, attracting new finance and human resource from the outside, increasing tourist and cultural flows. A lot of industrial and port sites renovation have been completed having a positive effect in attracting new activities, investments and improvement of urban quality. In spite of forecasts of a reality in which the broadcast of technologies and immaterial form of production and communication would have led to decentralization and indifference as to localization, inside the city, there is a refocusing of the most important political, strategic, management and financial functions, as well as consolidation of the importance of interactions “face – to – face”, that are a really important factor for the constitution of a new functional network and work activities. These themes have characterized the Session Urban Regeneration vs Sprawl.
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2

Artemenko, Svitlana, et Yulia Podkovko. « INFORMATIONAL MANIPULATION OF THE SOCIAL CONSCIOUSNESS THROUGH THE SOCIAL MEDIA ». Dans RICERCHE SCIENTIFICHE E METODI DELLA LORO REALIZZAZIONE : ESPERIENZA MONDIALE E REALTÀ DOMESTICHE. European Scientific Platform, 2021. http://dx.doi.org/10.36074/logos-26.11.2021.v2.21.

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3

Cabrera, Laura. « Social enhancement ». Dans the 2012 Virtual Reality International Conference. New York, New York, USA : ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2331714.2331723.

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4

Reynolds, William N., Marta S. Weber, Robert M. Farber, Courtney Corley, Andrew J. Cowell et Michelle Gregory. « Social media and social reality ». Dans 2010 IEEE International Conference on Intelligence and Security Informatics. IEEE, 2010. http://dx.doi.org/10.1109/isi.2010.5484733.

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5

Medeiros, Alisson Yury Dutra de, José Everaldo Andrade Júnior, Aldri Luiz dos Santos et Fernando De Menezes Matos. « Cooperação de Veículos Baseada em Características Sociais para Disseminação de Dados de Eventos Críticos Urbanos ». Dans Workshop de Computação Urbana. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/courb.2020.12359.

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Résumé :
Eventos críticos urbanos precisam ser alertados eficientemente, por exemplo, através de uma notificação rápida. As redes veiculares (VANETs) são uma potencial alternativa, para apoiar a notificação das informações dos eventos críticos arbitrários, devido à sua ubiquidade nas cidades. Embora a dinamicidade das VANETs comprometa o processo de disseminação, as conexões entre veículos a partir dos interesses sociais dos usuários oferecem um modo para otimizar a troca de mensagens e a disseminação de dados. Este artigo propõe SOCIABLE, um sistema de disseminação robusta de dados de eventos urbanos críticos que atua numa rede SIoV. Ele baseia-se em comunidade de veículos com interesses comuns e/ou rotinas similares e na influência social dos veículos pela sua posição na rede, para a escolha dos veículos retransmissores. Numa análise comparativa no NS3 com o sistema MINUET, o SOCIABLE gerou menos 36,56% de mensagens transmitidas numa VANET densa e um pico máximo de atraso de 0,028s numa VANET esparsa, entregando dados de eventos críticos em tempo real e de forma robusta sem sobrecarregar a rede.
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6

Regenbrecht, H., M. Alghamdi, S. Hoermann, T. Langlotz, M. Goodwin et C. Aldridge. « Social presence with virtual glass ». Dans 2015 IEEE Virtual Reality (VR). IEEE, 2015. http://dx.doi.org/10.1109/vr.2015.7223399.

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7

Hollerer, Tobias, Dieter Schmalstieg et Mark Billinghurst. « AR 2.0 : Social Augmented Reality - social computing meets Augmented Reality ». Dans 2009 8th IEEE International Symposium on Mixed and Augmented Reality (ISMAR). IEEE, 2009. http://dx.doi.org/10.1109/ismar.2009.5336443.

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8

Raij, A., A. Kotranza, D. S. Lind et B. Lok. « Virtual Experiences for Social Perspective-Taking ». Dans 2009 IEEE Virtual Reality Conference. IEEE, 2009. http://dx.doi.org/10.1109/vr.2009.4811005.

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Robb, Andrew, et Benjamin Lok. « Social presence in mixed agency interactions ». Dans 2014 IEEE Virtual Reality (VR). IEEE, 2014. http://dx.doi.org/10.1109/vr.2014.6802076.

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10

Barth, Iwan, et Nicolas Vuillerme. « Social concerns of ubiquitous computing ». Dans the 2012 Virtual Reality International Conference. New York, New York, USA : ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2331714.2331731.

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Rapports d'organisations sur le sujet "Realtà sociale"

1

Borgès Da Silva, Roxane. COVID-19 : Comprendre et agir sur l’acceptabilité sociale des mesures de santé publique. CIRANO, mai 2022. http://dx.doi.org/10.54932/izck1391.

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Résumé :
As of May 14, masks will no longer be required to be worn in indoor public places such as businesses, schools and daycares. It will continue to be required in public transportation, hospitals, medical clinics and CHSLDs. A survey conducted by the Institut national de santé publique du Québec from April 15 to 27 shows that two-thirds of respondents still intend to continue wearing the mask. But in reality, how will Quebecers react? What will be their motivations? How can we ensure that they make informed choices based on their circumstances and the objective risk factors they - and those around them - face? And how do we avoid the ostracization of those who will continue to wear the mask? Research inspired by experimental economics provides insight into the role that awareness and improved knowledge of the real risks associated with COVID-19 can play in people's intentions and reactions following the implementation - or removal - of various measures. This short text presents the results of two experimental studies conducted in the specific context of the reopening of schools in September 2020. These studies allow us to draw two main conclusions about the social acceptability of health measures and individual choices in the face of the pandemic: It is essential to provide valid, accurate, and simple sources of information to inform and reassure the population about the risks of developing COVID-19, without causing "cognitive overload." Simple awareness tools, clear and evidence-based information can have an impact on people's perceptions and choices when it comes to their health or that of their loved ones.
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2

Chen, Bizhong, Qilin Zhang, Xiaojun Sun et Liangshuang Yao. Do users with social media fatigue really escape ? A meta-analysis on the association between social media fatigue and multidimensional social media use. INPLASY - International Platform of Registered Systematic Review and Meta-analysis Protocols, mars 2022. http://dx.doi.org/10.37766/inplasy2022.3.0147.

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3

Del Valle, Sara Y. Real-time Social Internet Data to Guide Forecasting Models. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), septembre 2016. http://dx.doi.org/10.2172/1325660.

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4

Kang, Ju-Young M. Augmented Reality and Motion Capture E-Shopping Usage for Apparel : Webcam Social Shopper. Ames : Iowa State University, Digital Repository, 2013. http://dx.doi.org/10.31274/itaa_proceedings-180814-502.

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5

Genakoplos, John, Olivia Mitchell et Stephen Zeldes. Would a Privatized Social Security System Really Pay a Higher Rate of Return. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, mai 2000. http://dx.doi.org/10.3386/w6713.

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6

Pilgun, M., et IM Dzyaloshinsky. On-line Сommunication and Social Reality in the Content of Users of Russian-Speaking Social Networks : Representation of the Historical Context. Revista Latina de Comunicación Social, septembre 2017. http://dx.doi.org/10.4185/rlcs-2017-1205en.

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7

Merzlykin, Olexandr, et Iryna Topolova. Developing of Key Competencies by Means of Augmented Reality in Science and Language Integrated Learning. [б. в.], mai 2018. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/2897.

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Résumé :
Using of new learning and IC technologies is necessary for effective learning of modern students. That is why it can be reasonable to introduce augmented reality and content-language integrated learning in educational process. Augmented reality helps create firm links between real and virtual objects. Content and language integrated learning provides immersion in an additional language and creates challenging group and personal tasks in language and non-language subjects. Using these technologies in complex provides social and ICT mobility and creates positive conditions for developing 9 of 10 key competencies. The paper deals with the features, problems and benefits of these technologies’ implementation in secondary schools.
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8

Church, Nathan. The Use of Discrediting Labels in the Maintenance of Socially Constructed Reality. Portland State University Library, janvier 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.2512.

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9

Garmaise, Mark, et Tobias Moskowitz. Bank Mergers and Crime : The Real and Social Effects of Credit Market Competition. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, décembre 2004. http://dx.doi.org/10.3386/w11006.

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10

Yatsymirska, Mariya. SOCIAL EXPRESSION IN MULTIMEDIA TEXTS. Ivan Franko National University of Lviv, février 2021. http://dx.doi.org/10.30970/vjo.2021.49.11072.

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Résumé :
The article investigates functional techniques of extralinguistic expression in multimedia texts; the effectiveness of figurative expressions as a reaction to modern events in Ukraine and their influence on the formation of public opinion is shown. Publications of journalists, broadcasts of media resonators, experts, public figures, politicians, readers are analyzed. The language of the media plays a key role in shaping the worldview of the young political elite in the first place. The essence of each statement is a focused thought that reacts to events in the world or in one’s own country. The most popular platform for mass information and social interaction is, first of all, network journalism, which is characterized by mobility and unlimited time and space. Authors have complete freedom to express their views in direct language, including their own word formation. Phonetic, lexical, phraseological and stylistic means of speech create expression of the text. A figurative word, a good aphorism or proverb, a paraphrased expression, etc. enhance the effectiveness of a multimedia text. This is especially important for headlines that simultaneously inform and influence the views of millions of readers. Given the wide range of issues raised by the Internet as a medium, research in this area is interdisciplinary. The science of information, combining language and social communication, is at the forefront of global interactions. The Internet is an effective source of knowledge and a forum for free thought. Nonlinear texts (hypertexts) – «branching texts or texts that perform actions on request», multimedia texts change the principles of information collection, storage and dissemination, involving billions of readers in the discussion of global issues. Mastering the word is not an easy task if the author of the publication is not well-read, is not deep in the topic, does not know the psychology of the audience for which he writes. Therefore, the study of media broadcasting is an important component of the professional training of future journalists. The functions of the language of the media require the authors to make the right statements and convincing arguments in the text. Journalism education is not only knowledge of imperative and dispositive norms, but also apodictic ones. In practice, this means that there are rules in media creativity that are based on logical necessity. Apodicticity is the first sign of impressive language on the platform of print or electronic media. Social expression is a combination of creative abilities and linguistic competencies that a journalist realizes in his activity. Creative self-expression is realized in a set of many important factors in the media: the choice of topic, convincing arguments, logical presentation of ideas and deep philological education. Linguistic art, in contrast to painting, music, sculpture, accumulates all visual, auditory, tactile and empathic sensations in a universal sign – the word. The choice of the word for the reproduction of sensory and semantic meanings, its competent use in the appropriate context distinguishes the journalist-intellectual from other participants in forums, round tables, analytical or entertainment programs. Expressive speech in the media is a product of the intellect (ability to think) of all those who write on socio-political or economic topics. In the same plane with him – intelligence (awareness, prudence), the first sign of which (according to Ivan Ogienko) is a good knowledge of the language. Intellectual language is an important means of organizing a journalistic text. It, on the one hand, logically conveys the author’s thoughts, and on the other – encourages the reader to reflect and comprehend what is read. The richness of language is accumulated through continuous self-education and interesting communication. Studies of social expression as an important factor influencing the formation of public consciousness should open up new facets of rational and emotional media broadcasting; to trace physical and psychological reactions to communicative mimicry in the media. Speech mimicry as one of the methods of disguise is increasingly becoming a dangerous factor in manipulating the media. Mimicry is an unprincipled adaptation to the surrounding social conditions; one of the most famous examples of an animal characterized by mimicry (change of protective color and shape) is a chameleon. In a figurative sense, chameleons are called adaptive journalists. Observations show that mimicry in politics is to some extent a kind of game that, like every game, is always conditional and artificial.
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