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Thèses sur le sujet « Reali »

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1

MUSSI, CESARE ALBERTO. « Oneri reali, obbligazioni propter rem e vincoli reali atipici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1214791.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca analizza le figure degli oneri reali e delle obbligazioni propter rem ed indaga la possibilità per i privati di incidere sulla situazione giuridica complessa del diritto reale creando liberamente oneri e obbligazioni reali non tipizzati dal legislatore, ossia vincoli reali atipici. I primi tre capitoli mirano rispettivamente ad indagare i caratteri del diritto reale, i casi tipici di o.r. e o.p.r., nonché le caratteristiche e la disciplina di queste figure di matrice dottrinale. Il quarto capitolo, di carattere conclusivo, cerca di offrire una soluzione al problema di fondo della ricerca, ossia se ai privati sia concesso costituire liberamente oneri e obbligazioni reali al di fuori dei casi tipici previsti dalla legge. Innanzitutto viene esplicitato il significato del numerus clausus e della tipicità dei diritti reali nonché individuato il loro fondamento normativo. Al contempo, si prende atto di come a fronte delle diverse istanze sociali si sia giunti a moltiplicare i modelli di proprietà (proprietà fiduciaria, temporanea, trust, e così via) sino al punto di sgretolarne il concetto unitario fondato sullo schema risalente che vedeva la proprietà fondiaria come intangibile. Qui si inserisce la possibile soluzione offerta dalla ricerca: il progressivo moltiplicarsi delle forme di proprietà e dei diritti reali non implica la scomparsa del numero chiuso e della tipicità delle situazioni reali; inoltre, la mancanza di segnali espliciti di una riserva di legge esclusiva in materia di diritti reali e l’analisi delle norme che disciplinano i diritti reali, lasciano intendere che gli schemi legislativi dei rapporti reali non siano chiusi, ma aperti fino al punto di ammettere l’esistenza di una tipicità più o meno ristretta: una sorta di atipicità relativa che consentirebbe alle obbligazioni reali di trovare la propria fonte in un contratto purché tale possibilità sia prevista dalla legge. Il legislatore avrebbe lasciato nelle norme sui diritti reali alcuni spazi di autonomia che i privati potrebbero colmare costituendo obbligazioni reali volontarie, purché queste non contraddicano il nucleo essenziale del diritto a cui accedono. Analogamente si inferisce con riguardo agli oneri reali. La ricerca infatti evidenzia che esiste una norma nel nostro ordinamento capace di consentire ai privati la libera costituzione di un vincolo obbligatorio munito di realità – perché opponibile ai terzi – e garantito dal privilegio speciale sul bene in caso di inadempimento, e cioè di una figura del tutto simile a quella ricostruita in dottrina per l’onere reale: l’art. 2645-ter.
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2

Lubelli, Roberto. « Scelte razionali e processi decisionali reali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5540/.

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3

Spinazzi, Marta <1989&gt. « La raffigurazione dei luoghi naturali e dei paesaggi, reali e non reali, nella pittura del Rinascimento veneziano ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6496.

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Résumé :
La storia del paesaggio pittorico e delle sue manifestazioni è molto vario ed è chiaro che ha preso determinate forme grazie a condizioni relative ai diversi contesti cittadini, regionali e statali, come ad esempio la cultura, la morfologia del territorio, la politica, la società e la stessa pittura. Nel caso specifico del Rinascimento, periodo storico e culturale che vede la nascita del vero e proprio concetto di paesaggio pittorico, si assiste a un’incredibile varietà di scelte iconografiche e non solo. In contesto italiano, questa varietà di proposte dipende senza dubbio dalla particolare condizione politica e geografica della penisola, che da metà Quattrocento a fine Cinquecento, presenta una moltitudine di realtà, anche molto diverse tra loro. Cosa succede a Venezia? Unico è lo sviluppo pittorico del paesaggio nelle opere del Rinascimento veneziano, specialmente nelle pitture che propongono luoghi leggendari, non reali o più semplicemente inventati. Che si tratti di paesaggi pittorici di opere devozionali, mitologiche, storiche o allegoriche spesso si osserva un luogo naturale costruito secondo precise scelte e simbologie in funzione di un ruolo preciso. Questa tesi si propone di fare un’analisi del contesto veneziano tra metà XV e fine XVI secolo, individuando cosa ha favorito la formazione dell’immaginario collettivo della società veneziana e cosa ha guidato la mano dei pittori veneziani autori di raffigurazioni naturali e luoghi non reali lungo questo secolo e mezzo. The history of pictorial landscape and its manifestations is very manifold and it has taken specific form because these landscape are interrelate with conditions of different urban context and context of regions and states, for example the culture, the topography of the area, the diplomacy, the society and the paint itself. In the specific case of Renaissance (a historical and cultural period that see the origin of the out-and-out conception of pictorial landscape), there is an incredible variety of iconographic and other choices. In Italian context, this variety of proposals depends, doubtless, by particular political and geographical situation of peninsula, that since mid-fifteenth century to the end of the sixteenth century, presents a multitude of reality besides very different among them. What happens in Venice? The pictorial development of landscape is unique in the art of venetian Renaissance, especially in the pictures that propose legendary, not real or simply invented places. Whether it's pictorial landscapes of devotion, mythology, historical or allegorical works, very often we can see a natural places that are built according to specific choices and symbologies, all in function of a precise role. This thesis aims to do an analysis of the venetian contexts between mid-fifteenth century and the end of the sixteenth century, for to identify the elements that has led the making of the collecting imagination and what led the venetian artist’s hand, who have created representations of natural and not real places during this century and a half.
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4

SANTANGELO, ALBERTO. « Pricing of gas storage contracts using a temperature dependent gas price model ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/158368.

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Résumé :
E’ noto che il prezzo del gas segua una dinamica mean reverting con salti. Meno noto è il fatto che i salti possano avvenire quando la domanda di gas è alta e i livelli di stoccaggio sono bassi, cosa che si verifica durante i periodi invernali quando i consumi per il riscaldamento, specialmente nel settore residenziale, necessariamente aumentano. E’ dunque ragionevole assumere che il prezzo del gas sia influenzato dalla temperature atmosferica. Mu (2007) è stato il primo a studiare la dipendenza tra il prezzo futures del Henry Hub e la temperatura misurata negli Stati Uniti. Stoll e Wiebauer (2010) hanno realizzato un’analisi simile riguardo il prezzo quotato nel trading hub Title Tranfer Facility e la temperatura misurata in Germania, trovando che la temperatura ha un impatto sul valore di un contratto/impianto di stoccaggio. In questo lavoro proponiamo di modellizzare il prezzo del gas con un modello mean reverting jump-diffusion e intensità di salto dipendente dalla temperatura, al fine di valutare contratti/impianti per lo stoccaggio del gas negli Stati Uniti. Come proposto per la prima volta da Boogert e De Jong (2008), calcoliamo il valore di non arbitraggio del contratto di stoccaggio tramite l’approccio delle opzioni reali. Il relativo problema di controllo ottimo stocastico a tempo discreto è risolto con il metodo della programmazione dinamica. Il valore di continuazione della programmazione dinamica è calcolato tramite il metodo Fast Fourier Transform (FFT), generalizzando l’approccio proposto da Kiely at al. (2015). Un approccio di non arbitraggio richiede la definizione di una misura di pricing di non arbitraggio e di una procedura di calibrazione che renda il modello coerente coi prezzi quotati nel mercato dei contratti derivati liquidi che si osservano alla data di valutazione. Tuttavia, la bassa liquidità del mercato delle opzioni può rendere inaffidabile la classica procedura di calibrazione della volatilità implicita. Per questo motivo specifichiamo per prima cosa le dinamiche del prezzo del gas e della temperatura rispetto alla misura reale, e le stimiamo usando le relative serie storiche. Successivamente deriviamo la dinamica di non arbitraggio per il prezzo del gas tramite un opportuno cambio di misura, che introduce nella dinamica dei nuovi parametri che possono spiegare i prezzi per il rischio di mercato impliciti nei prezzi di futures e opzioni. Infine, presentiamo alcuni risultati numerici riguardo la calibrazione del modello e la valutazione dei contratti di stoccaggio
It is well known that gas price follows a mean reverting dynamics with jumps. It is less known that jumps can happen when the demand of gas is high and storage levels are low, which usually occurs during the winter period when the consumption for heating purposes, especially in the residential sector, necessarily increases. It is then reasonable to assume that gas price is influenced by the atmospheric temperature. Mu (2007) was the first to study the dependence between the Henry Hub futures price and the temperature measured in the United States. [Stoll and Wiebauer, 2010] performed a somehow similar analysis on the price quoted in the Title Transfer Facility trading hub and the temperature measured in Germany, and found that temperature has an impact on the value of a gas storage contract/facility. In this work we propose to model the gas price as a mean reverting jump-diffusion process with temperature dependent stochastic jump intensity, in order to evaluate gas storage contracts/facilities in the US market. As first proposed by Boogert and De Jong (2008), we compute the no arbitrage value of the contract by a real options approach. The ensuing discrete time stochastic optimal control problem is solved by dynamic programming. We compute the continuation value of the dynamic programming algorithm by Fast Fourier Transform (FFT), generalizing the approach proposed by Kiely et al. (2015). A no arbitrage approach requires the specification of a no arbitrage pricing measure and a calibration procedure that make the model consistent with the observed market prices of liquid derivatives contracts at the valuation date. However, the low liquidity of the options market can make the classical calibration procedure of implied volatilities unreliable in practice. For this reason we first specify gas and temperature dynamics under the real world measure, and estimate them using the relative time series. Then we derive the no arbitrage dynamics for the gas price by a suitable change of measure, which introduces in the dynamics new parameters that can account for market prices of risk implicits in futures and option prices. Finally, we present some numerical results about the calibration of the model and the valuation of a gas storage contract.
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Landi, Matteo. « I numeri reali : teoria e approccio didattico ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16202/.

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Résumé :
In questo lavoro di tesi si sono analizzati i modelli di R costruiti nel XIX secolo da Dedekind e da Méray-Cantor e la definizione assiomatica data da Hilbert all'inizio del secolo scorso. Il proseguo del lavoro ha visto la presentazione di alcuni concetti della didattica, soffermandoci in particolar modo sui libri di testo come strumenti privilegiati attraverso cui i vari docenti attuano la cosiddetta trasposizione didattica del "sapere accademico" in "sapere insegnato". Infine attraverso l'analisi di alcuni tra i più diffusi manuali, datati e recenti, del primo biennio della Scuola Secondaria di Secondo Grado, si è cercato di cogliere se e come gli autori hanno proposto uno dei modelli di costruzione dei reali e quali scelte metodologiche ne sono derivate.
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Camorani, Michele. « Superfici Topologiche Reali e Curve Algebriche Complesse ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19411/.

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Résumé :
Le superfici topologiche possono essere modellate a proprio piacimento attraverso degli omeomorfismi, poichè due superfici omeomorfe sono topologicamente equivalenti. Tuttavia la proprietà del genere rimane invariata per omeomorfismi, quindi è possibile classificare una superficie in base al suo genere. Una curva algebrica nel proiettivo complesso è topologicamente equivalente ad una superficie compatta e orientabile.
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Colorio, Andrea. « Aspetti delle garanzie reali nella Grecia antica ». Paris 1, 2008. http://www.theses.fr/2008PA010716.

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Branchetti, Laura. « Numeri reali : un esempio di trasposizione didattica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2382/.

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Casalboni, Ivan. « Approssimazione di funzioni reali di una variabile ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4171/.

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Ganzaroli, Sara <1988&gt. « La collezione de Reali. Genesi e sviluppi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2947.

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Résumé :
All'interno del panorama degli studi altinati i materiali facenti parte della collezione privata de Reali, sia a livello di cospicuità numerica, sia di interesse per la ricostruzione di un quadro storico di Altino, costituiscono un oggetto di indagine di notevole rilievo. Si tratta, infatti, di circa 290 reperti ritrovati tra la metà del 1800 e gli inizi del ‘900 in territorio altinate e confluiti in un’unica originaria raccolta privata, ora non più unitaria. Dopo un’analisi preliminare sulle differenze riscontrabili tra il collezionismo veneziano fino alla caduta della Serenissima e il “nuovo” collezionismo ottocentesco, verrà quindi presentata la storia della famiglia de Reali, in connessione con le vicende della collezione archeologica. Seguirà poi un catalogo di tutti i materiali facenti parti della collezione de Reali, corredato da una loro breve descrizione, dall'indicazione della provenienza e dall'attuale collocazione e, ove esistente, da una bibliografia specifica. Dei reperti vengono fornite, inoltre, nelle tavole finali, le foto, per facilitarne il riconoscimento. Infine verranno analizzati più approfonditamente i reperti iscritti, di cui sono state redatte le schede epigrafiche, compilate rispettando il modello della collana “Supplementa Italica. Nuova Serie”.
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STEFANELLI, FRANCO. « Le misure cautelari reali : il sequestro conservativo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/15700.

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Résumé :
L'elaborato affronta la disciplina del sequestro conservativo nel processo penale, con particolare attenzione agli aspetti interprocessuali (differenze con l'omologo istituto del processo civile) ed alla applicazione nel sistema del d.lgs. n. 231/01.
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PERTILE, PAOLO. « Investimenti in tecnologie sanitarie : un approccio con opzioni reali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/197.

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Résumé :
L'obiettivo di questo lavoro e' l'estensione dell'approccio basato su opzioni reali alla valutazione delle tecnologie sanitarie. l'approccio al problema e' duplice. da un lato si vuole capire quale contributo questo sviluppo possa fornire alla comprensione dei meccanismi di adozione e diffusione di nuove tecnologie in sanità. l'altro obiettivo e' realizzare una concreta applicazione di questo approccio alla valutazione, che e' ancora assente nella letteratura di economia sanitaria. la tecnologia scelta per l'applicazione è la positron emission tomography (pet).
This work aims to extend the real option approach to the evaluation of health care technologies. The aim is to do this from two different points of view. On one side we are interested in understanding what insights taking option values into account provides in the study of adoption behaviour by providers. On the other side, we aim to provide an application of this approach to the economic evaluation of a specific medical technology, which is still missing in the health economics literature. The technology that has been chosen for the application is positron emission tomography (pet).
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PERTILE, PAOLO. « Investimenti in tecnologie sanitarie : un approccio con opzioni reali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/197.

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Résumé :
L'obiettivo di questo lavoro e' l'estensione dell'approccio basato su opzioni reali alla valutazione delle tecnologie sanitarie. l'approccio al problema e' duplice. da un lato si vuole capire quale contributo questo sviluppo possa fornire alla comprensione dei meccanismi di adozione e diffusione di nuove tecnologie in sanità. l'altro obiettivo e' realizzare una concreta applicazione di questo approccio alla valutazione, che e' ancora assente nella letteratura di economia sanitaria. la tecnologia scelta per l'applicazione è la positron emission tomography (pet).
This work aims to extend the real option approach to the evaluation of health care technologies. The aim is to do this from two different points of view. On one side we are interested in understanding what insights taking option values into account provides in the study of adoption behaviour by providers. On the other side, we aim to provide an application of this approach to the economic evaluation of a specific medical technology, which is still missing in the health economics literature. The technology that has been chosen for the application is positron emission tomography (pet).
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Carella, Rosario Luigi. « I numeri reali : dalle grandezze incommensurabili all'aritmetizzazione dell'Analisi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13515/.

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Résumé :
Scopo della presente tesi è quello di descrivere i momenti fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo del concetto di numero reale. A partire dalla scoperta delle grandezze incommensurabili, e passando attraverso la risoluzione di tale "trauma" grazie alla teoria delle proporzioni sviluppata da Eudosso di Cnido nella prima metà del secolo IV a. C. - pervenutaci attraverso il Libro V degli Elementi di Euclide - si arriverà alla data simbolica del 1872, anno a cui risalgono le fondamentali pubblicazioni di Cantor e Dedekind, che daranno una sistemazione teorica definitiva al campo dei numeri reali. Verranno presentate in dettaglio le rispettive costruzioni, che saranno sviluppate utilizzando notazioni e concetti moderni, tenendo però conto degli articoli originali, al fine di evidenziare le idee presenti in essi, soprattutto in considerazione del fatto che esse fossero già contenute, in nuce, nella trattazione euclidea. Infine, verrà dimostrata l'equivalenza del modello di Cantor e di quello di Dedekind, e più in generale l'unicità, a meno di isomorfismi, del campo dei numeri reali, conseguenza, com'è noto, di un importante teorema dovuto a Hilbert. Inoltre, verrà presentata la definizione assiomatica storica data da Hilbert, che definisce i numeri reali come costituenti un campo ordinato archimedeo che goda del cosiddetto "Axiom der Vollständigkeit", e verrà dimostrata l'equivalenza di tale nozione con quelle che emergono dai lavori di Cantor e Dedekind.
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Di, Staso Nicola <1981&gt. « Modificazioni soggettive del rapporto obbligatorio e garanzie reali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4399/1/di_staso_nicola_tesi.pdf.

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Résumé :
Lo studio del lato soggettivo del rapporto è centrale nella teoria dell’obbligazione. Ci si chiede se la modificazione di una o anche di entrambe le parti del rapporto determini sempre la sua estinzione o se, invece, si conservi la sua unitarietà oggettiva. La risposta a questo interrogativo è stata diversa a seconda delle diverse epoche storiche. Nel diritto romano si riteneva che la variazione di qualunque soggetto determinasse l’estinzione del rapporto e la costituzione di una nuova obbligazione (novazione soggettiva). Tale soluzione è stata osteggiata dai codificatori moderni per i quali, in caso di modifica delle personae non si ha estinzione del rapporto, ma solo il mutamento di uno dei suoi elementi. Quanto ai diritti di garanzia, in particolare l’ipoteca, i principi generali essenzali sono la specialità e l’accessorietà. Quest’ultima caratteristica è dirimente in caso di modificazione soggettiva del rapporto e ciò emerge in sede di trattazione delle singole fattispecie del Codice Civile che la determinano, sia quanto al creditore sia quanto al debitore. Per velocizzare il subentro nel credito, nel 2007 è stato approvato il decreto Bersani (sulla portabilità del mutuo) che ha consentito di rimuovere vincoli a tale circolazione, nell’ambito dei rapporti bancari. Le caratteristiche della modificazione del rapporto obbligatorio, tuttavia, possono minare l’efficacia della riforma Bersani. Questo è il motivo per il quale taluni studiosi ritengono necessario procedere a un’ampia rivisitazione dell’intero diritto ipotecario, eliminando, sulla scia di quanto accaduto in altri ordinamenti europei, il requisito dell’accessorietà del vincolo. Nonostante ciò, a causa dei rischi connessi a questa riforma, si ritiene preferibile affinare il meccanismo di perfezionamento della portabilità, eliminandone le criticità, senza però pregiudicare le sicurezze dell’attuale sistema giuridico, di cui l’accessorietà dell’ipoteca rispetto al credito costituisce un importante caposaldo.
The study about the subjective side of the legal relationship is pivotal in the theory of the obligation. The question is whether the modification of one or even both parts always entails its extinction or whether its objective unity is preserved. The answer has been different depending on historic ages. In the Roman law, the variation of any subject entailed the extinction of the relationship and the constitution of a new obligation (subjective novation). Such solution has been opposed by modern legislators, for whom, in case of modification of the personae, not the extinction of the relationship, but only the change of one of its elements happens. As for the property secutities, especially the mortgage, the essential general principles are the specialty and the accesority. The latter feature is crucial in case of subjective modification of the relationship, and this emerges in the dissertation about the singles typologies of the Italian Civil Code that determines it, in both active and passive point of view. In order to quicken the transfer of the credit, in the 2007 the “Bersani Decree” (on the portability of the loan), that allowed to remove the ties of the credit circulation in the banking relationships area, was approved. The features of the modification of the obligatory relations, however, can undermine the effectiveness of the Bersoni reform. This is the reason why some scholars support a vast review of the whole mortgage law, removing, in the light of what occurred in other European systems, the requirement of the acessority of the tie. Nevertheless, due to the risks related to this reform, refining the mechanism of improvement of the portability is considered preferable, while removing the criticalities without compromising the certainties of the present system, of which the acessority of the mortgage is an important foundation.
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Di, Staso Nicola <1981&gt. « Modificazioni soggettive del rapporto obbligatorio e garanzie reali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4399/.

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Résumé :
Lo studio del lato soggettivo del rapporto è centrale nella teoria dell’obbligazione. Ci si chiede se la modificazione di una o anche di entrambe le parti del rapporto determini sempre la sua estinzione o se, invece, si conservi la sua unitarietà oggettiva. La risposta a questo interrogativo è stata diversa a seconda delle diverse epoche storiche. Nel diritto romano si riteneva che la variazione di qualunque soggetto determinasse l’estinzione del rapporto e la costituzione di una nuova obbligazione (novazione soggettiva). Tale soluzione è stata osteggiata dai codificatori moderni per i quali, in caso di modifica delle personae non si ha estinzione del rapporto, ma solo il mutamento di uno dei suoi elementi. Quanto ai diritti di garanzia, in particolare l’ipoteca, i principi generali essenzali sono la specialità e l’accessorietà. Quest’ultima caratteristica è dirimente in caso di modificazione soggettiva del rapporto e ciò emerge in sede di trattazione delle singole fattispecie del Codice Civile che la determinano, sia quanto al creditore sia quanto al debitore. Per velocizzare il subentro nel credito, nel 2007 è stato approvato il decreto Bersani (sulla portabilità del mutuo) che ha consentito di rimuovere vincoli a tale circolazione, nell’ambito dei rapporti bancari. Le caratteristiche della modificazione del rapporto obbligatorio, tuttavia, possono minare l’efficacia della riforma Bersani. Questo è il motivo per il quale taluni studiosi ritengono necessario procedere a un’ampia rivisitazione dell’intero diritto ipotecario, eliminando, sulla scia di quanto accaduto in altri ordinamenti europei, il requisito dell’accessorietà del vincolo. Nonostante ciò, a causa dei rischi connessi a questa riforma, si ritiene preferibile affinare il meccanismo di perfezionamento della portabilità, eliminandone le criticità, senza però pregiudicare le sicurezze dell’attuale sistema giuridico, di cui l’accessorietà dell’ipoteca rispetto al credito costituisce un importante caposaldo.
The study about the subjective side of the legal relationship is pivotal in the theory of the obligation. The question is whether the modification of one or even both parts always entails its extinction or whether its objective unity is preserved. The answer has been different depending on historic ages. In the Roman law, the variation of any subject entailed the extinction of the relationship and the constitution of a new obligation (subjective novation). Such solution has been opposed by modern legislators, for whom, in case of modification of the personae, not the extinction of the relationship, but only the change of one of its elements happens. As for the property secutities, especially the mortgage, the essential general principles are the specialty and the accesority. The latter feature is crucial in case of subjective modification of the relationship, and this emerges in the dissertation about the singles typologies of the Italian Civil Code that determines it, in both active and passive point of view. In order to quicken the transfer of the credit, in the 2007 the “Bersani Decree” (on the portability of the loan), that allowed to remove the ties of the credit circulation in the banking relationships area, was approved. The features of the modification of the obligatory relations, however, can undermine the effectiveness of the Bersoni reform. This is the reason why some scholars support a vast review of the whole mortgage law, removing, in the light of what occurred in other European systems, the requirement of the acessority of the tie. Nevertheless, due to the risks related to this reform, refining the mechanism of improvement of the portability is considered preferable, while removing the criticalities without compromising the certainties of the present system, of which the acessority of the mortgage is an important foundation.
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MANTEGAZZA, ROBERTA. « LE IMPUGNAZIONI NEL MERITO DELLE CAUTELE PENALI REALI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/370018.

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Résumé :
Il presente lavoro muove dalla constatazione della carenza nella letteratura sul processo penale, di una trattazione organica delle impugnazioni in materia cautelare reale. Ne è scaturita la scelta di indagare questo settore delle impugnazioni penali in modo trasversale, con riguardo sia al tipo di cautela coinvolta (sequestro preventivo e conservativo), sia al tipo di mezzo d’impugnazione proposto. Peraltro, la ricerca coinvolge le sole impugnazioni sul merito dei provvedimenti cautelari reali, con inclusione dei soli mezzi del riesame e dell’appello. Il presente studio non affronta l’analisi del ricorso per cassazione, tenuto conto della specificità dei problemi che la relativa disciplina presenta. Inoltre, per il ricorso non si pongono quesiti di sorta in ordine alla natura di mezzo di impugnazione, mentre, è noto, è fortemente dibattuto quale fisionomia abbia il riesame, mezzo da sempre incline ad assecondare sia la logica tipica dei gravami, intesi quali strumenti per un “nuovo giudizio” sulla situazione giuridica da accertare, sia – al contempo – la logica tipica dei mezzi d’impugnazione, intesi quali strumenti di controllo del provvedimento, e del relativo accertamento. Dal canto suo l’appello, tradizionalmente inquadrato fra i mezzi d’impugnazione, condivide con il riesame una fisionomia proteiforme. Ciò suggerisce, da un lato, un accostamento fra i due istituti, dall’altro, un approccio attento a valorizzare le differenze di disciplina fra l’appello dell’imputato e l’appello del pubblico ministero. Ulteriori indicazioni utili a indagare sulla reale natura del riesame e dell’appello si ricavano dall’analisi dei problemi di interferenza fra procedimento d’impugnazione cautelare e procedimento di revoca del sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.).
The research aims to analyse the regime of the appeals on merit in the preventive seizure proceedings (riesame and appello cautelare)¸in order to examine their legal status; the analysis has been developed reconstructing both legal standards and jurisprudence. Elements collected displayed to be referred to the type of “new judgment on merit” and “legal control of the judicial decision”. The research has also examined innovations introduced by L. 47/2015, which is referred to personal precautionary measures, to verify if they should be applied also to real ones (misure cautelari reali). Basing on the analysis about the legal status of different appeals on the merits and proceedings for withdrawing the real precautionary measure (art. 321 § 3 criminal procedural code), the research examines also the event that the mentioned attacks should be assume the status of legal control on precautionary measures (instead of “new judgment on the fact”).
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D'Ascanio, Ilaria. « Predizione di cadute reali tramite l’uso di sensori indossabili ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Le cadute, intese come mancanza improvvisa di equilibrio e stabilità senza perdita di coscienza, rappresentano un serio problema per le persone anziane. Le conseguenze fisiche e psicologiche della caduta determinano una riduzione dell’indipendenza e una perdita della qualità della vita della persona anziana. Questa tesi si pone l’obiettivo di studiare i meccanismi di caduta in una persona anziana, al fine di trovare un modo efficace, efficiente ed implementabile in real-time per predire la caduta al fine di poter attivare un meccanismo di protezione (airbag) che consenta di evitare, o almeno attenuare, le sue conseguenze più spiacevoli. Il progetto di tesi è stato diviso in due fasi: la fase di training e la fase di testing. Nella fase di training sono stati implementati diversi algoritmi di Fall Prediction, sia basati su soglie sia su Machine Learning. Questi algoritmi sono stati testati su dati reali registrati da persone anziane tramite un sensore indossabile al fine di valutarne le performance e l’effettiva utilità nella vita quotidiana. Successivamente, nella fase di testing gli algoritmi risultati migliori sono stati testati al fine di valutarne le performance su dati non considerati nella fase di training e sui quali gli algoritmi non sono stati effettivamente addestrati. Un aspetto molto importante degli algoritmi implementati è il trade-off tra sensibilità e falsi allarmi, ovvero tra la capacità di predire le cadute in tempo da attivare eventuali meccanismi di protezione e la capacità di ridurre al minimo il numero di falsi allarmi, i quali porterebbero ad aperture indesiderate dell’airbag.
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Ridolfi, Pietro. « SDN : il futuro della rete - stato dell'arte e casi reali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9107/.

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Résumé :
La tesi analizza un emergente paradigma di rete, Software Defined Network, evidenziandone i punti di forza e mettendone quindi in luce i conseguenti vantaggi, le potenzialità, le limitazioni, l’attuabilità e i benefici, nonché eventuali punti di debolezza.
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Tarullo, Viviana. « Serie di Fourier reali e applicazione al problema del calore ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14560/.

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Résumé :
Gli oggetti di studio di questa tesi sono le serie di Fourier reali e la loro applicazione nella risoluzione del problema del calore. Il primo capitolo tratta dei polinomi trigonometrici e delle loro proprietà, per poi poter definire la nozione di serie di Fourier reale di una funzione sommabile di periodo 2pigreco. In relazione alle proprietà della funzione (f holderiana, a variazione totale limitata, assolutamente continua) viene analizzata la sviluppabilità in serie di Fourier sulla base di formule di rappresentazione integrale, e sono dimostrati i relativi teoremi sulla convergenza puntuale, uniforme e in norma L2. Nel secondo capitolo viene presentato il problema di Cauchy-Dirichlet per l’equazione del calore su una sbarra omogenea e la sua risoluzione nei casi in cui il dato iniziale di temperatura sia di classe C1 o solo continuo. Nel primo caso si segue il metodo di separazione delle variabili per trovare la soluzione corrispondente alle condizioni al contorno; risulterà cruciale la sviluppabilità in serie di Fourier di una funzione C1 e la convergenza di tale serie. Nel secondo caso viene formulata una soluzione in termini del nucleo di Green per l’equazione del calore. L’esistenza e l’unicità di tale soluzione sono assicurate dai rispettivi teoremi enunciati e dimostrati nel caso generale in dimensione n e poi ricondotti al caso particolare uno-dimensionale.
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Santalucia, Marco <1992&gt. « Opzioni reali per la valutazione degli investimenti - Applicazione al PPP ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14665.

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Corazza, Giovanna <1965&gt. « Geografie e paesaggi reali nella "Divina Commedia" dantesca : fonti, percorsi, problemi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6343.

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Résumé :
Al di là della topografia immaginaria e fantastica, cornice primaria della "fabula" dantesca, il saggio si concentra sulle geografie e sui paesaggi reali evocati nel racconto, che, seppure dotati di uno statuto formalmente secondario e indiretto, acquistano un vistoso rilievo, tracciando per la prima volta nella letteratura italiana un’immagine geografica, ancorché parziale, dell’Italia e dell’Europa. La prima parte è dedicata all’attitudine di Dante in rapporto agli ambienti naturali ed antropici, alle modalità di costruzione delle topografie ed alle fonti impiegate, con particolare attenzione al problema degli strumenti cartografici, non identificabili ma di fatto essenziali nell’officina scrittoria del poeta, ed al tema del viaggio nella sua accezione concreta e biografica, influente a più livelli, attraverso i percorsi dell’esilio, sulla genesi della "Comedìa". La seconda parte individua tre territori “esemplari”, presenti nel poema e direttamente esperiti dal suo autore: il corso dell’Arno, il Casentino, Bologna. Partendo dai brani corrispondenti, si è cercato di verificare l’intreccio delle conoscenze alla base della elaborazione geografica, nella quale si fondono vissuto percettivo, elementi letterari, cartografie e possibili immagini prodotte delle arti visuali coeve (architettura, pittura, miniatura). Un obiettivo secondario dell’indagine è consistito poi nella ricostruzione di alcuni aspetti delle geografie osservate dal poeta nelle forme in cui egli ebbe modo di osservarle, in varia misura riflesse nell’universo della "Comedìa", rilevando le diversità o la continuità degli assetti e gli elementi fisici e morfologici alla radice di problematiche di lungo periodo, estese ai paesaggi del presente.
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PANZIERA, Alex. « Nuove metodologie in genomica di popolazioni, e applicazioni a dati reali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2403419.

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Résumé :
Lo sviluppo delle tecnologie di sequenziamento di nuova generazione negli ultimi dieci anni ha profondamente rivoluzionato tutti i rami della genetica, inclusa la genetica di popolazioni. La possibilità di produrre una grande quantità di dati a prezzi ragionevoli ha cambiato l’oggetto degli studi genetici, spostatosi da pochi marcatori a interi genomi o sottorappresentazioni del genoma. Lo sviluppo di nuove tecnologie di sequenziamento è un processo ancora in corso, e le tecnologie di sequenziamento di seconda generazione, il motore di questa decade di forte sviluppo, sono oggi incalzate da una nuova generazione di tecnologie, che promettono una lunghezza maggiore delle letture, una minore quantità di materiale di partenza (approccio a singola molecola) e costi inferiori. Esempi importanti di queste nuove tecnologie, che fanno parte cosiddetta terza generazione, sono le tecnologie Pacific Biosciences SMRT e Oxford Nanopore. Come tutte le innovazioni tecnologiche, i dati genomici prodotti da tecnologie di nuova generazione richiedono lo sviluppo di nuove metodologie per la loro analisi. Ad esempio, quando i genomi sono sequenziati in organismi non modello (dove mancano informazioni sui polimorfismi nella specie) o con un basso livello di copertura, vi è una forte incertezza legata alla chiamata dei genotipi. Questo problema ha portato per esempio allo sviluppo di ANGSD, una suite di software che permette di tenere in considerazione questa incertezza stimando le verosimiglianze dei genotipi dalle letture dirette del genoma. L’enorme quantità di informazione genomica richiede anche lo sviluppo di metodi specifici per l’inferenza della storia demografica o per la ricerca di geni o regioni del genoma implicati in processi adattativi. Questi nuovi metodi prendono in considerazione caratteristiche dell’intero genoma, come lo spettro delle frequenze alleliche, o la densità locale dei siti eterozigoti, o sono in grado di individuare alleli che hanno aumentato la loro frequenza così velocemente che l’associazione a lungo raggio con i polimorfismi vicini non è stata ancora erosa dalla ricombinazione. La valutazione dell’efficacia di questi metodi è necessaria ma difficoltosa, e produce risultati contrastanti. L’analisi dei dati genomici è quindi un’area in forte sviluppo, improntata alla ricerca di nuovi approcci capaci di gestire problemi teoricamente più semplici ma di difficile risoluzione pratica, come la velocità di calcolo di statistiche semplici in grandi dataset, o in grado di rispondere a problemi concettualmente più complessi come la valutazione del tasso di falsi postivi o l’identificazione della miglior statistica per identificare segnali di selezione. In questa tesi ho cercato di rispondere ad alcuni di questi problemi generali in quattro progetti focalizzati su: A) Il calcolo efficiente di statistiche di genetica di popolazione su dataset estesi usando il calcolo parallelo; B) L’identificazione di geni selezionati nel fagiolo comune (Phaseoulus vulgaris) integrando mediante simulazioni l’informazione della storia demografica della specie; C) L’identificazione di geni legati al cambiamento delle modalità riproduttiva in Zootoca vivipara usando un consenso tra diversi metodi; D) L’assemblaggio di una regione genomica complessa usando un approccio sperimentale combinato basato su tecnologie di sequenziamento di seconda e di terza generazione.
The development of next-generation sequencing technologies in the past ten years has deeply revolutionized all the branches of genetic, including population genetics. The possibility to produce a huge amount of data at reasonable price has changed the focus of population genetic studies, moving from few markers to whole-genomes or representations of the genome. The improvement of the sequencing technologies is still ongoing, and the so-called “second-generation sequencing technologies”, the engines of this decade of huge improvements, are nowadays being challenged by a new generation of technologies, which promise higher throughput, lower sequencing times, longer reads lengths, smaller amount of starting materials (single-molecule approach) and lower costs. Notable examples of these new sequencing technologies, the third-generation, are Pacific Biosciences SMRT and Oxford Nanopore. Like most technological innovations in science, NGS approaches required the development of new statistical methods. For example, when genomes are sequenced in non-model organisms (lacking reliable polymorphism information) or at low coverage, high level of uncertainty in genotype calling has to be properly considered. This problem led for example to the development of ANGSD, a software able to deal with this uncertainty by estimating genotype likelihoods from multiple reads. Massive information about genomes required also the development of specific methods for the inference of demographic history or for genomic scans of selection. These new methods takes into account features like the allele frequency spectrum or the local density of heterozygous sites changes across the genome to estimate demographic parameters, or are able to detect alleles that have risen to high frequency rapidly enough that long-range association with nearby polymorphisms has not been eroded by recombination. The evaluation of the performances of these methods is necessary but rather difficult, and often produce contrasting results. This is definitely a rapidly developing research area, where new approaches able to deal with conceptually simple but practically very relevant problems such as the speed of computation of simple statistics in large data sets, or with more complex issues such as the rate of false positives or the identification of the best statistics to identify selection signatures, are strongly wanted. In my thesis I tried to address some of these general problems in four different projects focused on A) the efficient estimation of population genetics statistics from large data sets using parallel computation; B1) the identification of genes in the common bean (Phaseolus vulgaris) under selection explicitly modeling the neutral demographic processes; B2) a refined version of the previous selection analysis in a smaller dataset of genes in the common bean (Phaseolus vulgaris); C) the identification of genes under selection in the lizard (Zootoca vivipara) using a consensus approach among different statistics; D) the assembly of complex genomic regions using a combined experimental approach based on Illumina and Nanopore sequencing. These approaches represent ad hoc solutions developed by exploiting the specific information available in each project.
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Carraturo, Massimo [Verfasser], Ernst [Akademischer Betreuer] Rank, Alessandro [Akademischer Betreuer] Reali, Michele [Gutachter] Chiumenti, Ernst [Gutachter] Rank et Alessandro [Gutachter] Reali. « Modelling, Validation, and Design for Additive Manufacturing : Applications of numerical methods to 3D printing processes / Massimo Carraturo ; Gutachter : Michele Chiumenti, Ernst Rank, Alessandro Reali ; Ernst Rank, Alessandro Reali ». München : Universitätsbibliothek der TU München, 2020. http://d-nb.info/1223093190/34.

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Sancisi, Giada. « Integrazione di elementi sintetici in scene reali mediante Photoshop 3d e Maya ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6661/.

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Résumé :
Lo scopo di questa tesi è dimostrare che è possibile integrare elementi sintetici in scene reali, producendo rendering realistici, avvalendosi di software come Autodesk Maya e Adobe Photoshop. Il progetto, infatti, consiste nella realizzazione di cinque immagini ottenute assemblando in fotografie reali, oggetti 3D, generati usando il software di modellazione Maya, con l’obiettivo di produrre immagini finali altamente fotorealistiche, per cui l’osservatore non riesce a distinguere se l’immagine è reale o sintetica.
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VALENTE, Giancarlo. « Separazione cieca di sorgenti in ambienti reali : nuovi algoritmi, applicazioni e implementazioni ». Doctoral thesis, La Sapienza, 2006. http://hdl.handle.net/11573/916995.

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Gerosa, Viola <1988&gt. « Monopoli Cinese : la wuquanfa e i diritti reali di godimento nella RPC ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2713.

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Soccal, Katia <1989&gt. « Opzioni reali e loro applicazioni alle formule di finanziamento in ambito automobilistico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4886.

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Ceccato, Lara <1985&gt. « Le opzioni reali per la valutazione degli investimenti. Un'applicazione al project financing ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5038.

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Résumé :
Il lavoro si concentra sulla valutazione degli investimenti ed in particolare analizza le opzioni reali come metodologia che riesce ad incorporare la flessibilità e l'adattabilità di un investimento reale. Viene effettuato un confronto tra i diversi metodi di calcolo dell'opzione reale e ne viene data un'applicazione nell'ambito del project financing, una tecnica di reperimento delle risorse che in Italia si sta sviluppando solo di recente.
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Tramontano, Tiziana. « L'adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424097.

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Résumé :
The adiudicatio of the communi dividundo iudicium and the holders of limited real rights - Abstract The aim of this research is to strengthen the study of the adiudicatio of the communi dividundo iudicium from a particular perspective, that of the holders of limited real rights. The starting point is the analysis of the adiudicatio function in the trial per formulas and particularly in the communi dividundo iudicium. We then proceed identifying the subjects legitimated to exercise the actio communi dividundo, attempting to reconstruct the classes of people which was first granted the right to exercise the actio in the classical Roman age, distinguishing them from those who could use it utiliter. Once identified the guiding principle that was the basis of the original legitimation and subsequent expansion, we highlight the limits of this expansion, pointing out the texts supposed to be corrupted by the hand of Justinian compilers. We then further change the observation point and consider the holders of limited real rights not as potential parts of a communi dividundo iudicium, but as subjects of the effects of the adiudicatio of the communi dividundo iudicium held between co-owners of the res communis on which such holders exercised their rights. It turns out that the adiudicatio of the trial per formulas did not affect the limited real rights of those who were unrelated to the trial, keeping these rights to weigh on a pro indiviso quota also after the division of the res communis, and concluding that for the whole classical age the prudentes granted them maximum protection, preserving their interests although the constitutive effects of the communi dividundo iudicium judgment.
L’adiudicatio del communi dividundo iudicium e i titolari di diritti reali limitati - Abstract La presente ricerca si propone come obiettivo l’approfondimento dello studio dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium da una particolare prospettiva, quella dei titolari di diritti reali limitati. Punto di partenza è costituito dall’analisi della funzione dell’adiudicatio nel processo per formulas e, in particolar modo, nel communi dividundo iudicium. Si procede, poi, all’individuazione dei legittimati all’esercizio dell’azione divisoria, nel tentativo di ricostruire il quadro delle categorie di soggetti cui fu concessa inizialmente l’actio communi dividundo nel diritto romano classico, distinguendoli da coloro che poterono usufruirne in via utile. Identificato il principio guida che fu alla base dell’originaria legittimazione e della successiva espansione, si evidenziano i limiti di tale espansione, mettendo in rilievo i testi che si presume essere stati corrotti dalla mano dei compilatori giustinianei. Cambiando, infine, ulteriormente punto di osservazione, si considerano i titolari di diritti reali limitati non come parti potenziali di un giudizio divisorio, bensì come destinatari degli effetti dell’adiudicatio del communi dividundo iudicium svoltosi fra comproprietari della res communis sulla quale detti titolari esercitavano i loro diritti. Si scoprirà che l’adiudicatio del processo formulare non incideva sui diritti reali limitati di chi era rimasto estraneo al giudizio, continuando tali diritti a gravare su una quota pro indiviso anche a seguito della divisione della cosa comune, giungendo alla conclusione che, per tutta l’età classica, la giurisprudenza accordò a costoro il massimo favore, salvaguardando i loro interessi anche a fronte degli effetti costitutivi della sentenza divisoria.
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Bertozzi, Stefano. « Progettazione e sviluppo di una tecnica di rendering di oggetti 3D in scene reali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3080/.

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Marsigli, Maximiliano. « Pattern anticipi e ritardi del trasporto pubblico : un'applicazione di data visualization su dataset reali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8373/.

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INCIPINI, LORENZO. « Studio e implementazione di soluzioni WSN avanzate per l’IoT e applicazioni a sistemi reali ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274572.

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Résumé :
Il tema di ricerca sviluppato durante i tre anni del corso di dottorato è principalmente focalizzato sullo studio e sviluppo di soluzioni Internet of Things per il monitoraggio ed efficientamento energetico. Tali soluzioni sono costituite da reti di dispositivi wireless intelligenti, sui quali, vengono installati opportuni trasduttori per il campionamento delle grandezze elettriche. Nell’ambito del tema di ricerca, non ci si é solo limitati al monitoraggio energetico, ma anche al monitoraggio di parametri ambientali quali: illuminazione, temperatura, umidità, parametri costruttivi e strutturali. I dati misurati dai diversi tipi di trasduttori vengono inviati dalla rete verso una designata piattaforma Cloud, che si occupa della loro memorizzazione e fruizione tramite un sistema gestionale sviluppato nell’ambito del tema di ricerca. Mentre per lo sviluppo della rete di monitoraggio sono state studiate le più recenti tecnologie e protocolli relativi all’Internet of Things. Partendo dal livello fisico e di collegamento dello stack protocollare ISO/OSI, implementati con lo standard IEEE 802.15.4, si procede con il livello di rete utilizzando il protocollo IPv6, poi con il livello di trasporto descritto dai protocolli TCP e UDP, fino al livello applicazione dove vengono utilizzati i protocolli HTTP e CoAP. Utilizzando il sistema di monitoraggio sviluppato, sono state condotte delle sperimentazioni sul campo in diversi scenari applicativi, non solo nel contesto monitoraggio energetico industriale ma anche in quello dell’illuminazione e strutturale. Al fine di valutare il sistema Internet of Things realizzato, sono stati condotti dei test specifici per l’analisi delle prestazioni ottenute.
The research topic carried out during the three years of the PhD course is mainly focused on the study and development of Internet of Things solutions for monitoring and energy efficiency. These solutions consist of networks of smart wireless devices, on which appropriate sensors are installed for sampling electrical quantities. The research topic, is not only limited to energy monitoring, but also to monitoring environmental parameters such as: lighting, temperature, humidity, construction and structural parameters. Data measured by the different types of sensors are sent by the network to a designated cloud platform, which takes care of their storage and use through a management system developed within the research period. The latest technologies and protocols related to the Internet of Things have been studied and implemented for the development of the monitoring network. Starting from the physical and data link layer of the ISO/OSI protocol stack, implemented with the IEEE 802.15.4 standard, proceed with the network layer using the IPv6 protocol, then with the transport described by the TCP and UDP protocols, up to application layer where HTTP and CoAP protocols are used. Using the developed monitoring system, experiments on the field were conducted in different application scenarios, not only in the context of industrial energy monitoring but also in the lighting and structural monitoring context. In order to evaluate the realized Internet of Things system, specific tests were conducted to analyze the performance obtained.
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Busin, Riccardo <1991&gt. « La valutazione degli investimenti in contesti di incertezza. L’applicazione della logica delle opzioni reali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18591.

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Résumé :
La tesi propone l'analisi di un caso reale mediante l'applicazione delle opzioni reali. Tramite questo caso è possibile compare il metodo tradizionale di valutazione DCF con l'analisi mediante opzioni reali, con l'applicazione dell'approccio classico (Black-Scholes) e metodo binomiale (MAD method).
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Veronese, Benedetta. « L'utilitas contrahentium nei contratti reali gratuiti in diritto romano classico : un modello di responsabilità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3423350.

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Résumé :
The research aims to show the incidence of the utilitas contrahentium on the liability of the parties in the free contracts of commodatum and depositum, to achieve the historical and legal definition of the utilitas contrahentium in the classical Roman law, thanks to the classical and postclassical sources analysis. The study of Collatio legum Mosaicarum et Romanarum and Digesta sources – in the third chapter – shows that the utilitas contrahentium is a casuistic principle, that takes origin from free contracts of commodatum and depositum (see, in particular, Coll. 10.2.1 and D. 13.6.5.2). Also the Gaius sources – especially Gai 3.205-207, D. 13.6.18 pr. e D. 44.7.1.4-5, in the fourth chapter – concern only the contracts of commodatum and depositum. The study of Gaius sources shows that the principle of interest didn’t expressed with the word utilitas, that appeared for the first time in the Modestinus and Ulpianus sources (Coll. 10.2.1-3 e D. 13.6.5.2-3), but with the words commodum in Gai 3.206, or gratia in D. 13.6.18 pr. and in D. 44.7.1.5. Some indirect sources – especially D. 13.6.5.3, D. 19.2.31 and D. 50.17.23 – explain that Republican jurists knew the rule of interest, like Quintus Mucius Scaevola (D. 13.6.5.3) and Alfenus Varus (D. 19.2.31); also the jurists of the first principatus knew that principle, like Sabinus (D. 50.17.23). In the following periods the jurists didn’t understand the rule of interest (see Coll. 10.2.1-3 and D. 30.108.12). They tried to generalize this rule, but their constructions were faulty: in fact, the utilitas contrahentium was born as a casuistic principle and kept this feature. So, we can say that this principle, known also by Sabinus, didn’t disappeared: it was, instead, so deep-seated that its mention began superfluous. For this reason D. 50.17.23 doesn’t referred to the rule of interest, but it certainly assumes that. We find the explanation of these facts in the rise of bonae fidei iudicia: in particular, the formulae in ius ex fide bona of commodatum and depositum appear between the first century before Christ and the second century after Christ. These iudicia contain the consideration of the utilitas. In fact, all the obligations enumerated in Coll. 10.2.1-3 and in D. 13.6.5.2-3 are protected by bonae fidei iudicia; and in D. 30.108.12, in particular, Africanus establishes a direct connection between contractus bonae fidei and utilitas. The prudentes can change the measure of liability of the parties in these contacts thanks to the utilitas contrahentium. In the end (chapter five), we point out that also our modern legal system considers the utilitas, especially in the rules about the liability of the parties in the contracts of commodatum (art. 1805, co. 1, cod. civ.) and depositum (art. 1768, co. 2, cod. civ.).
La ricerca in oggetto si è prefissata, quale scopo immediato, quello di indagare l’incidenza del criterio dell’utilitas contrahentium sul regime della responsabilità nei contratti reali gratuiti di comodato e deposito, nell’intento di contribuire alla ricostruzione storico-giuridica dell’utilitas contrahentium nel diritto romano classico, attraverso l’analisi delle fonti classiche e postclassiche in materia. L’esame delle fonti della Collatio legum Mosaicarum et Romanarum e del Digesto – cui è dedicato il capitolo terzo – ha permesso di evidenziare come l’utilitas contrahentium sia una regola casistica, la cui enunciazione prende le mosse dai contratti gratuiti di comodato e deposito: depongono in tal senso, in particolare, Coll. 10.2.1 e D. 13.6.5.2. Anche dall’analisi dei passi gaiani – specialmente, Gai 3.205-207, D. 13.6.18 pr. e D. 44.7.1.4-5, cui è dedicato il capitolo quarto –, è emerso come gli stessi riguardino esclusivamente i contratti di comodato e deposito. L’esame dei brani gaiani presi in considerazione ha mostrato come il canone dell’interesse non sia mai espresso in termini di utilitas, che compare per la prima volta nei passi di Modestino e di Ulpiano (rispettivamente, Coll. 10.2.1-3 e D. 13.6.5.2-3). Tale circostanza, tuttavia, non può far dubitare della ravvisabilità nei primi del criterio in questione: ad esso, semplicemente, ci si sarebbe riferiti attraverso l’uso di parole diverse, come commodum in Gai 3.206, o gratia in D. 13.6.18 pr. e in D. 44.7.1.5. Il mero dato letterale, allora, non può aver avuto un peso decisivo nella ricostruzione della teoria dell’utilitas, al punto da negare ogni incidenza di quest’ultima sulla determinazione dei criteri di imputazione della responsabilità contrattuale prima dell’età tardoclassica, in cui si collocano i contributi di Ulpiano e Modestino. Piuttosto, attraverso la valorizzazione di alcune testimonianze indirette – in particolare quelle contenute in D. 13.6.5.3, in D. 19.2.31 e in D. 50.17.23 – si è rilevato come quello dell’interesse fosse un canone di cui già si servivano i giuristi repubblicani, come Quinto Mucio Scevola, il cui pensiero è riportato da Ulpiano in D. 13.6.5.3, e Alfeno Varo, a cui è attribuita la paternità di D. 19.2.31; nonché quelli del primo principato, come Sabino, a cui si fa risalire il contenuto di D. 50.17.23. A ciò si aggiunga la constatata incomprensione del criterio in esame nelle epoche successive: sono state evidenziate le medesime incongruenze in Coll. 10.2.1-3 e in D. 30.108.12, nei quali si scorge un tentativo di generalizzazione, che si rivela però inevitabilmente imperfetta, della regola dell’utilitas. Quest’ultima, che nasce come regola casistica, conserva tale natura, rifuggendo ogni tentativo di teorizzazione. La menzione dell’utilitas nelle fonti, dunque, è destinata progressivamente a perdersi, come dimostrato dal fatto che alla stessa si fa espresso riferimento in D. 13.6.5.3 e in D. 19.2.31 – il cui contenuto è riconducibile a due giuristi repubblicani – mentre non è più nominata, ma è di certo presupposta, in D. 50.17.23: tali osservazioni, che muovono dal presupposto dell’autenticità dei brani presi in considerazione, hanno costituito lo spunto per concludere che tale canone era già ai tempi di Sabino ben radicato, al punto da rendere superflua ogni sua espressa menzione. A scomparire non sarebbe stata la regola dell’utilitas, che è rimasta sempre ben presente ai giuristi e sottesa ai discorsi sulla responsabilità, ma la sua espressa enunciazione. Questa circostanza, come è stato detto, trova spiegazione in relazione all’emersione, sul piano processuale, dei giudizi di buona fede – si è notato (nel capitolo terzo), infatti, che tra la seconda metà del I secolo a.C. e l’inizio del II secolo d.C. le formule in ius di buone fede, prima del deposito e poi del comodato, vanno ad affiancare quelle pretorie in factum –, il cui definitivo affermarsi comporta il venir meno della necessità di esplicitare il criterio sostanziale dell’utilitas, la cui considerazione può dirsi ormai inglobata in quelli. L’esistenza dell’originario legame tra l’utilità e la gratuità si accompagna al dato, anch’esso attestato dalle fonti, per cui i rapporti ai quali l’operatività dell’utilitas viene progressivamente estesa rientrano nel novero dei iudicia bonae fidei. Come si è visto, i rapporti obbligatori elencati in Coll. 10.2.1-3 e in D. 13.6.5.2-3 danno tutti luogo a giudizi di buona fede; inoltre, in D. 30.108.12 Africano, richiamandosi a Giuliano, stabilisce un collegamento diretto tra contractus bonae fidei e utilitas. Ne è emerso che, proprio grazie al carattere flessibile della buona fede, i prudentes potevano graduare diversamente la misura della responsabilità delle parti, pur in relazione al medesimo tipo contrattuale, qualora il criterio dell’utilitas giustificasse la diversa soluzione. Infine, si è osservato che anche nel sistema italiano vigente, proprio nelle norme che regolano la responsabilità del depositario e del comodatario, troviamo traccia dell’utilitas: in particolare, nell’art. 1768, comma 2, cod. civ., secondo cui la responsabilità per colpa del depositario è valutata con minor rigore se il deposito è gratuito; e, ancora, nell’art. 1805, comma 1, cod. civ., che estende la responsabilità del comodatario al caso fortuito, assoggettandolo così a una responsabilità più gravosa rispetto a quella che incombe sul debitore ordinario (all’incidenza dell’utilitas contrahentium sul regime odierno della responsabilità è dedicato il capitolo quinto).
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Annunziata, Raffaella. « Analisi dei processi di Supply Chain. Il problema dei mancanti : studio di due casi reali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1326/.

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Résumé :
L'elaborato di tesi sviluppato ha come obiettivo l'ottimizzazione della Supply Chian di contesti manufatturieri con particolare attenzione alle procedure di approvvigionamento dei materiali e al problema dei materiali "mancanti" in produzione.Viene esposto il risultato di un’attività di analisi di due casi reali per l’ottimizzazione dell'impatto logistico del problema dell'alimentazione di sistemi di fabbricazione e montaggio. Lo studio è stato affrontato definendo un approccio basato su una duplice analisi del processo, top-down e bottom-up. Le due analisi condotte hanno permesso di procedere alla mappatura dell’intero processo end to end (che inizia con le richieste del cliente e termina con la consegna dei prodotti allo stesso) e di individuare le criticità in esso presenti, sulla base delle quali sono state fornite una serie di linee guida per la risoluzione del problema dei mancanti. I risultati ottenuti hanno evidenziato che l’ottimizzazione dell’area di pianificazione permette di migliorare la qualità dei dati in ingresso all’intero processo con conseguente diminuzione del numero di materiali mancanti. Tuttavia, la trasversalità dell’argomento ai processi aziendali impedisce la definizione di un approccio al problema focalizzato su un’area specifica. Infine, è stata eseguita una bozza di valutazione economica per la stima dei tempi di recupero degli investimenti necessari.
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Venturelli, Cristian. « Tool per l'organizzazione di immagini guidata dalla semantica : esempi d'uso e sperimentazione su benchmark reali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5241/.

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Colucci, Stefania <1988&gt. « Le organizzazioni non-governative per la tutela dei diritti reali delle donne nella Cina contadina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4134.

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Résumé :
Il seguente elaborato si propone di analizzare, attraverso il lavoro svolto dalle organizzazioni non governative cinesi, la situazione delle donne nella Cina contadina. In particolare, sono state prese in considerazione tre NGOs, il Beijing Cultural Development Center, il Migrant Women's Club ed il Beida Women's Legal Aid Center le quali, oltre ad offrire servizi di assistenza legale e non, contribuiscono all'implementazione del sistema legislativo cinese e cercano di garantire una maggiore tutela dei diritti delle donne, riconosciuti solo formalmente e spesso ignorati dagli organi amministrativi e giurisdizionali cinesi. Si è fatto, inoltre, riferimento al ruolo svolto dalle donne nella lotta per la tutela dei propri diritti reali e successori. Infine, è stato analizzato il ruolo ambivalente giocato dall' All-China Women's Federation, la madre di tutte le NGOs cinesi ma da alcuni non considerata una vera e propria organizzazione non-governativa ed il rapporto tra quest'ultima e le altre NGOs cinesi.
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LUCENA, SANCHEZ ESTRELLA. « Nuovi metodi matematici e informatici per l'ottimizzazione dello studio e dello sfruttamento di risorse naturali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1266038.

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I problemi con dati di origine naturale richiedono tecniche di analisi dei dati specifiche. In questa tesi sviluppiamo nuovi modelli matematici e informatici per lavorare con dati di origine naturale, che applichiamo all'ottimizzazione delle risorse idriche, alimentari e atmosferiche. Nello specifico, ci concentriamo sulla progettazione di tecniche di pre-elaborazione dinamiche viste come problemi di ottimizzazione multivariata, per migliorare le prestazioni degli algoritmi di apprendimento e l'interpretabilità dei loro risultati. Abbiamo applicato le nostre tecniche allo studio dell'inquinamento ambientale, alla caratterizzazione delle falde acquifere, alla rilevazione della pesca illegale, alla caratterizzazione geochimica di edifici medievali e all'identificazione delle impronte geochimiche dell'olio d'oliva. Abbiamo progettato una metodologia completa che include la selezione delle variabili, il rilevamento dei valori anomali, la selezione dei ritardi e, in modo limitato, l'ingegneria delle variabili e le abbiamo fornito una formalizzazione matematica, che ci ha permesso di studiarne le proprietà e le generalizzazioni. All'altra estremità del processo di ottimizzazione abbiamo utilizzato algoritmi classici di regressione, classificazione e clustering e ci siamo concentrati su algoritmi evolutivi (in particolare, il noto NSGA-II) per eseguire le stesse ottimizzazioni. Di conseguenza, in generale abbiamo ottenuto risultati più rilevanti e interpretabili di quelli già esistenti in letteratura, e siamo stati in grado di risolvere problemi che non potevano essere affrontati con gli strumenti classici. Infine, mostriamo come i nostri metodi possono essere applicati a una varietà di situazioni del mondo reale.
Problems with data that have a natural origin require specific data analysis techniques. In this thesis we develop new mathematical and computer science models to work, specifically, with data with natural origin, and we apply them to the study of water, food, and atmospheric resources. Specifically, we focus on designing dynamic pre-processing techniques seen as multivariate optimization problems, to improve the performance of learning algorithms and the interpretability of their results. We obtain a comprehensive methodology that includes feature selection, outlier detection, lag selection and, in a limited way, feature engineering, and we give it a mathematical formalization, which allows us to study its properties and generalizations. At the other end of the optimization process we use classical regression, classification and clustering algorithms, and we focus on evolutionary algorithms (specifically, the well-known algorithm NSGA-II) to perform the optimizations themselves. By applying our method, in general we obtain more relevant and interpretable results than those already existing in literature, and we are able to solve problems that could not be tackled with classical tools. To show that our methods can be applied to a variety of real-world situations, we consider problems of environmental pollution, characterization of aquifers, detection of illegal fishing, characterization of medieval buildings, and identification of local-production olive oils; all such problems, and their data, come from existing, real, and current projects of different nature.
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Angeli, Martina. « Il sistema numerico di K. Weierstrass nell'interpretazione di A. Hurwitz e S. Pincherle ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1780/.

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Veneziano, Vincenzo. « Studio e dimensionamento di sovrastrutture rinforzate : correlazione tra un metodo di calcolo semplificato e casi reali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13098/.

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La tesi descrive lo studio e il dimensionamento delle pavimentazioni rinforzate di casi reali attraverso l'utilizzo di software specifico (Olcrack) e altri software (Alize e mePADS) ed inoltre la convenienza dell'utilizzo di essi negli interventi di manutenzione ordinaria.
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Reali, Chiara [Verfasser], et Lisa von [Akademischer Betreuer] Stockhausen. « Cognitive Representation of Gender Typicality and its Effects on Linguistic Processing / Chiara Reali ; Betreuer : Lisa von Stockhausen ». Heidelberg : Universitätsbibliothek Heidelberg, 2016. http://d-nb.info/118061142X/34.

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Hennig, Paul [Verfasser], Markus [Gutachter] Kästner, Alessandro [Gutachter] Reali et Markus [Akademischer Betreuer] Kästner. « Adaptive Isogeometric Analysis of Phase-Field Models / Paul Hennig ; Gutachter : Markus Kästner, Alessandro Reali ; Betreuer : Markus Kästner ». Dresden : Technische Universität Dresden, 2021. http://d-nb.info/1232413593/34.

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Manzoni, Emanuela <1996&gt. « L’apprendimento a partire dalle esperienze reali come strumento di innovazione in azienda : il caso Automobili Lamborghini S.p.A ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20819.

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In un contesto sempre più dinamico e sfidante, in cui ricerca di senso e creazione di valore sono capisaldi dell’agire d’impresa, risulta primaria la necessità di considerare le esperienze reali come veri e propri esperimenti, per osservare da un lato il cambiamento stimolato nel contesto decisionale - come effetto della decisione stessa - e per aumentare dall’altro la conoscenza sui fenomeni analizzati e generare innovazioni efficienti e sostenibili. Questo approccio sperimentale delle decisioni manageriali è argomentato nel recente testo di Enrico Zaninotto, “L’impresa che esperimenta” (Egea editore, 2021). In questo volume, l’autore inverte la tradizionale prospettiva di analisi e considera il “cosa” e il “come” si possa imparare dalle decisioni prese: “l’impresa che sperimenta valorizza appieno la conoscenza che si produce attraverso il suo stesso operato” (Zaninotto, “L’impresa che esperimenta”). L’assunto di partenza si riferisce alla convinzione che ogni decisione possa essere considerata come un esperimento e che l’impresa, in quest’ottica, funga da laboratorio. L’organizzazione che stimola la sperimentazione e che apprende dagli esperimenti decisionali si struttura a partire da alcune caratteristiche. Prima tra queste la promozione della diversità, intesa come diversità cognitiva, che consenta, attraverso differenti euristiche esplorative, di effettuare salti concettuali per esplorare l’ambiente da cui nascono le opportunità. A questo si riconduce un altro tratto fondamentale di questo tipo di organizzazione, ovvero la propensione ad incentivare l’esplorazione per valorizzare proprio la diversità cognitiva dei membri stessi dell’organizzazione. A seguire un’attitudine flessibile, la predilezione per canali informali e l’agevolazione del ricircolo di informazioni. La stretta correlazione tra esperimento, apprendimento causale e innovazione – che indirettamente ripercorre i fondamenti del growth hacking con l’interrelazione tra user experience e inter-funzionalità delle risorse, che avremo modo di approfondire nel corso di questo elaborato – può essere compresa e assimilata con maggiore efficacia considerando un caso studio di particolare interesse quale l’”esperimento” di employee digital experience implementato da Automobili Lamborghini S.p.A. Si tratta nello specifico dello sviluppo di un’applicazione per smartphone, pensata dai dipendenti e ideata per i dipendenti stessi; una soluzione tecnologica che, combinando agilità ed empatia, connessioni e relazioni, si pone a supporto e a servizio dell’esperienza del dipendente in azienda. Un caso studio di questo tipo, come lo stesso Zaninotto riporta nel suo testo, testimonia come la ricerca di senso sia sempre “il motore che avvia la sperimentazione e il controllo” (Zaninotto, “L’impresa che esperimenta”); allo stesso tempo consente di considerare, o meglio enfatizzare, la ricchezza del contesto in cui il caso prende forma. Secondo quest’ultima considerazione, infatti, il caso di Automobili Lamborghini S.p.A. conferma l’ipotesi secondo cui, se le decisioni vengono pensate come esperimenti e sin dall’inizio si raccolgono dati sufficienti per un’accurata analisi del contesto, sarà possibile a posteriori considerare in modo dettagliato le conseguenze e gli effetti delle scelte fatte. Si ripercorreranno, infatti, nel corso di questo elaborato, le fasi di analisi, ideazione e implementazione dell’app, ponendo particolare attenzione all’adozione del Design Thinking come strumento di individuazione, mappatura e definizione dei bisogni e dei desiderata degli utenti, in un’ottica fortemente inclusiva, human centric e purpose driven.
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Semeraro, Angela. « Implementazione di fluidi reali e di combustibili surrogati in un modello 0D di un M.C.I. in ambiente Matlab ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Il seguente elaborato di tesi si pone come obiettivo lo studio, l’analisi e lo sviluppo di un modello di simulazione 0–D di un motore TGDI. Il punto di partenza è un preesistente modello di simulazione di un motore TGDI ad alte prestazioni: in esso i fluidi (combustibile, aria, prodotti di combustione) erano trattati come ideali, quindi come gas perfetti ma con l’ipotesi aggiuntiva di calori specifici costanti. La proprietà più interessante da investigare, ai fini termodinamici e dei bilanci energetici, è il calore specifico a pressione costante Cp. L’analisi su cui è basata la seguente tesi è concentrata su tre step: 1) L’effetto che i fluidi elaborati hanno sulle prestazioni motoristiche se considerati come reali, quindi con proprietà il cui comportamento è fortemente influenzato dalla temperatura in camera di combustione. Sfruttando i dati ricavati e ricercando una rappresentazione sempre più realistica, è stata fatta un’ulteriore considerazione prendendo come temperatura dell’EGR quella rilevata direttamente allo scarico dalle precedenti simulazioni, e non quella della carica fresca iniziale. 2) L’effetto sulle configurazioni di sicurezza predetta in base all’intensità della detonazione, nel caso in cui venga fatta l’analisi prendendo in considerazione una spazzolata di diversi angoli di anticipo di accensione. 3) L’effetto sui risultati più significativi riscontrati al punto 2 e su alcuni parametri che caratterizzano la termodinamica del motore, nel caso in cui venga fatta l’analisi prendendo in considerazione l’iniezione di diverse percentuali di acqua in camera di combustione.
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Monti, Alessandro. « Stima e valutazione della traiettoria del centro di massa nello snowboard in condizioni reali e simulate mediante sensori inerziali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18559/.

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Questa tesi nasce dalla collaborazione con la nazionale Italiana di Snowboard e ha come obiettivo fornire e valutare l’affidabilità di tre approcci per la stima della traiettoria del centro di massa degli atleti nello snowboard, utilizzando sensori inerziali indossabili. Le variabili da fornire agli atleti e agli allenatori sono state concordate e discusse con il direttore tecnico della Federazione Italiana Snowboard (FSI). Nel primo capitolo saranno trattate le generalità della disciplina. Ad esse faranno seguito, nel secondo capitolo, la trattazione teorica dei principi di funzionamento dei sensori inerziali e la revisione della letteratura. Nel terzo capitolo si descriveranno delle acquisizioni dei dati, sia in condizioni controllate, al fine di avere un valore di accuratezza, e successivamente sul campo. Nel quarto capitolo saranno definiti gli algoritmi utilizzati nell’elaborazione, sia quelli appartenenti alle analisi temporali del gesto tecnico, all’analisi dei dati grezzi e della cinematica articolare, sia quelli relativi alla stima del centro di massa, seguendo sia la strada della ricerca della traiettoria in un sistema di riferimento globale, sia in uno relativo e solidale con l’atleta stesso, andando così a suddividere il problema con un approccio multiscala. Applicando gli algoritmi sopra definiti, seguendo la stessa semantica del capitolo sulle acquisizioni, si descrive nel capitolo quinto l’elaborazione dei dati e nel sesto sono presentati i risultati. In particolare in quest’ultimo capitolo verrà fornita una risposta al problema iniziale in termini di possibilità di utilizzo della tecnologia dei sensori inerziali in studi outdoor di questo tipo e di quantificazione numerica dell’accuratezza legata all’utilizzo di questi metodi. Infine, nel settimo capitolo, sono esposte le conclusioni generali del lavoro e dei possibili sviluppi futuri.
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Cadamuro, Elena <1993&gt. « Rappresentare, esibire, dominare. La fotografia coloniale nelle collezioni di Giuseppe de Reali (1877-1937) e Nello Puccioni (1881-1937) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13092.

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L'elaborato si propone di analizzare le raccolte fotografiche dell’esploratore trevigiano Giuseppe De Reali (1877-1937) e dell’antropologo fiorentino Nello Puccioni (1881-1937). Figure diverse per formazione, svilupparono entrambi un forte interesse per il continente africano che li spinse a viaggiare e a dare origine a due collezioni – una zoologico-naturalistica e una antropologico-etnografica – oggi conservate rispettivamente al Museo di Storia Naturale di Venezia e al Museo di Antropologia ed Etnologia di Firenze. Entrambi i protagonisti corredarono le proprie collezioni con un numero significativo di fotografie, a testimonianza dei viaggi compiuti e degli studi svolti sul campo, che rimandano ad alcune delle tipologie iconografiche più diffuse tra Italia liberale e Italia fascista. Attraverso lo studio di queste immagini, dal momento dello scatto a quello dell’esposizione, la tesi propone una riflessione attorno alle modalità di rappresentazione del continente africano e delle sue popolazioni, con una particolare attenzione alla permanenza e alla diffusione degli stereotipi razzisti di stampo coloniale.
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BAGOSSI, SARA. « Covariazione al secondo ordine : un’analisi dei ragionamenti degli studenti e degli interventi dell’insegnante in situazioni di modellizzazione di fenomeni reali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1265204.

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Questo progetto di ricerca si propone di indagare la covariazione intesa non solo come capacità di visualizzare due o più grandezze mentre co-variano simultaneamente (Thompson & Carlson, 2017), ma in un più ampio senso epistemologico, come capacità di cogliere relazioni di invarianza tra due grandezze. L’esigenza di caratterizzare meglio forme di ragionamento più complesse messe in atto da studenti in attività di modellizzazione matematica, ci ha portato a introdurre la covariazione al secondo ordine, una forma di covariazione che consiste nel descrivere le relazioni in cui sono coinvolte non solo variabili ma anche parametri (Arzarello, 2019). Questi ultimi consentono di rappresentare famiglie di relazioni tra variabili cioè classi di fenomeni reali caratterizzati, da un punto di vista matematico, da parametri che determinano le specificità del modello matematico. La trattazione di questo tema nasce non solo da esigenze a livello di ricerca nel settore della Didattica della Matematica, ovvero l’esistenza di un quadro teorico solo parzialmente utile a descrivere i ragionamenti covariazionali degli studenti, ma soprattutto da una sua rilevanza a livello di pratiche didattiche. Infatti, esiste un’ampia letteratura che mostra come in situazioni di modellizzazione matematica sia essenziale la capacità di ragionare in modo covariazionale poiché essa consente di visualizzare le relazioni invarianti che sussistono tra grandezze fisiche coinvolte in situazioni dinamiche (Thompson, 2011). Le indicazioni per l’insegnamento della matematica nei licei (MIUR, 2010) sottolineano l’importanza dell’introduzione alla modellizzazione matematica intesa come rappresentazione di classi di fenomeni reali eppure, nonostante la riconosciuta importanza della covariazione per l’apprendimento di numerosi concetti matematici, nelle Indicazioni Nazionali così come nella maggior parte dei libri di testo i riferimenti a questo approccio sono generalmente assenti. Gli insegnanti stessi hanno poche conoscenze in merito alla covariazione e quindi faticano a introdurla nelle loro pratiche didattiche. I dati analizzati in questo progetto provengono da tre sperimentazioni didattiche condotte in alcune classi di un liceo scientifico e aventi come obiettivo la descrizione matematica di alcune situazioni reali quali, nello specifico, il moto di una pallina lungo un piano inclinato e la relazione tra temperatura e umidità descritta nel cosiddetto diagramma psicrometrico. Attraverso l’utilizzo di opportuni strumenti tecnologici, gli studenti sono stati guidati nel ricavare una formula matematica che descrivesse tali fenomeni e nel riconoscere il differente ruolo svolto da variabili e parametri nella scrittura e lettura di diversi registri di rappresentazione matematica. Sono stati analizzati i processi di ragionamento degli studenti, l’evoluzione dei diversi aspetti semiotici (parlato, gestualità, rappresentazioni) coinvolti nei processi di insegnamento-apprendimento, il supporto della tecnologia e il ruolo dell’insegnante nel favorire il ragionamento covariazionale adottando adeguate strategie didattiche adattive. Questo studio ci ha portato non solo all’elaborazione di un più ampio quadro teorico che includesse in modo coerente la covariazione al secondo ordine, ma anche a ipotizzare l’esistenza di un terzo ordine di covariazione. Inoltre, alcuni studi di ricerca complementari a quello principale finora descritto, ci hanno permesso di esplorare il tema della valutazione della covariazione intesa come forma di apprendimento concettuale e ad elaborare un’interpretazione matematica del costrutto covariazione usando la teoria delle categorie (MacLane, 1978) e i meccanismi cognitivi del blending concettuale (Fauconnier & Turner, 2002).
This research project aims to investigate covariation understood not only as the ability to visualize two or more magnitudes while co-varying simultaneously (Thompson & Carlson, 2017), but in a broader epistemological sense, as the ability to grasp relationships of invariance between two quantities. The need to better characterize more complex forms of reasoning performed by students in mathematical modelling activities, led us to introduce second-order covariation, a form of covariation that consists in describing relations in which not only variables are involved but also parameters (Arzarello, 2019). These enable to represent families of relationships between variables that is classes of real phenomena characterized, from a mathematical standpoint, through parameters, which determine the specificities of the mathematical model. The discussion of this theme arises not only from research needs in the field of Mathematics Education, i.e., the existence of a theoretical framework only partially useful to describe the covariational reasonings of students, but above all by its relevance in terms of teaching practices. There is a wide literature showing that in mathematical modelling situations the ability to reason covariationally is essential because it allows to visualize the invariant relationships that exist between quantities involved in dynamic situations (Thompson, 2011). The indications for teaching mathematics in high schools (MIUR, 2010) underline the relevance of introducing mathematical modelling as a representation of classes of real phenomena. However, despite the acknowledged relevance of covariation for the learning of numerous mathematical concepts, in the National Indications, as well as in most textbooks, references to this approach are generally absent. The teachers themselves have little knowledge of covariation and therefore struggle to introduce it into their teaching practices. The data analyzed in this project come from three didactical experiments developed in some classes of a scientific high school and whose aim is the mathematical description of some real situations: specifically, the motion of a ball along an inclined plane and the relationship between temperature and humidity described in the so-called psychrometric diagram. Using appropriate technological tools, the students were guided in deriving a mathematical formula that described such phenomena and in recognizing the different role played by variables and parameters in the writing and reading of different registers of mathematical representations. Students' reasoning processes and the evolution of the different semiotic aspects (spoken, gestural, representational) involved in the teaching-learning processes were analyzed; as well the support of technology and the role of the teacher in enhancing covariational reasoning through appropriate adaptive teaching strategies, were considered. This study led us not only to the elaboration of a broader theoretical framework, which consistently includes second-order covariation, but also to hypothesize the existence of a third-order covariation. In addition, some research studies complementary to the main one described above, allowed us to explore the theme of assessment of covariation as a form of conceptual understanding and to elaborate a mathematical interpretation of the covariation construct using category theory (MacLane, 1978) and the cognitive mechanisms of conceptual blending (Fauconnier & Turner, 2002).
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BENINCASA, Luigi. « La tenuta del sistema italiano dell'ipoteca alla luce del diritto europeo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2021. http://hdl.handle.net/11392/2487911.

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La recente legislazione europea in materia di credito immobiliare ai consumatori ha imposto al legislatore italiano di introdurre in maniera inequivoca nel nostro ordinamento un’ipotesi di patto marciano. Ciò dimostra che l’Europa ha interesse al campo delle garanzie reali per il perseguimento dei suoi obiettivi di armonizzazione e integrazione del mercato unico e vi interviene in maniera diretta. Ma dimostra anche che il sistema delle garanzie reali italiano è obsoleto, non al passo con i tempi e necessita di un ripensamento, a partire dalla disciplina della regina delle garanzie reali, vale a dire l’ipoteca. Intercettando le esigenze degli operatori del mercato e le tendenze evolutive europee in questo campo, si ricava che l’ammodernamento della disciplina dell’ipoteca si gioca sul campo dell’accessorietà e della specialità: occorre attenuare questi requisiti per rendere più efficiente il sistema. Il presente lavoro si occupa, quindi, di riflettere su cosa l’ordinamento italiano possa fare in attesa che l’Unione europea disciplini direttamente questo settore, partendo dalla verifica della compatibilità con il nostro ordinamento di un’ipoteca dall’accessorietà attenuata, suscettibile di essere ceduta autonomamente rispetto al credito. Constatato che non ci sono ragioni giuridiche che si contrappongono a un simile effetto, si conclude tuttavia che a tal fine è necessario un intervento del legislatore, non potendosi raggiungere questo risultato in via ermeneutica. All’esito di un’attenta analisi delle discipline dell’euroipoteca di stampo europeo e dall’hypothèque rechargeable francese – entrambi istituti dotati di notevole flessibilità – e traendo spunto da esse, si cerca, infine, di ricostruire una possibile regolamentazione di questa nuova ipoteca cedibile, che contemperi gli interessi di tutti i soggetti potenzialmente coinvolti da una siffatta operazione.
The recent European legislation on real estate credit for consumers has obliged the Italian legislator to specifically introduce into our legislation a hypothesis of Patto Marciano. This proves that the European Union (EU) has an interest to legislate in the field of collateral in order to pursue its target of harmonisation and integration of the single market, and therefore can directly intervene. This also shows that the Italian collateral system is out-dated and requires a radical change, starting from the most notorious collateral: the mortgage. Monitoring the needs of the market actors and the European trends in the field, one finds out that to make the whole mortgage system more efficient, the mortgage regulation must be updated in its spe-cial and accessory nature. The aim of the present work is to understand what can be done in the Italian law, waiting for the EU to regulate directly on the matter. We will start with a verification of the compatibility with our legal system of a mortgage with a mitigated accessory nature, capable of being assigned independently of the credit. Having ascertained that there are no legal reasons against such an effect, it is nevertheless concluded that an intervention of the legislator is necessary for this purpose, as this result cannot be achieved by interpretation. Following a careful analysis of the disciplines of the Euromortgage and of the French hypothèque re-chargeable - both institutions endowed with considerable flexibility - and drawing from them, an at-tempt is made, finally, to reconstruct a possible regulation of this new transferable mortgage, which balances the interests of all parties potentially involved in such an operation.
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Rabar, Silvia <1976&gt. « Speciazione di metalli in traccia in acque marine : messa a punto di metodologie e loro applicazione allo studio di sistemi reali ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/738.

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