Articles de revues sur le sujet « Rappresentazione sociale »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Rappresentazione sociale.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleurs articles de revues pour votre recherche sur le sujet « Rappresentazione sociale ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les articles de revues sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

Zambianchi, Manuela, et Bitti Pio Enrico Ricci. « Rappresentazioni sociali della salute e dell'invecchiamento in un gruppo di anziani ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (décembre 2010) : 95–109. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002007.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca ha analizzato le caratteristiche delle rappresentazioni sociali sulla salute e sull'etŕ anziana possedute dagli anziani. Hanno partecipato 150 anziani, appartenenti alla Terza e Quarta Etŕ, ai quali sono stati somministrati due questionari relativi alle rappresentazioni sulla salute e l'etŕ anziana. L'analisi delle componenti principali, condotta su entrambi i questionari, ha fatto emergere una rappresentazione complessa della salute a struttura bi-fattoriale ed una rappresentazione integrata dell'etŕ anziana, caratterizzata dalla presenza di progettualitŕ, ricchezza esperienziale, crescita personale. I risultati sono stati discussi alla luce delle teorie recenti sulla salute in chiave bio-psico-sociale e delle teorie sull'invecchiamento positivo che ne evidenziano la multidimensionalitŕ e la rilevanza delle risorse interne e sociali per il suo conseguimento.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Lopez, Giulia, Giulia Marabelli, Rosa Rosnati et Raffaella Iafrate. « L'adozione e le sue rappresentazioni nel contesto sociale ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 635–50. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002008.

Texte intégral
Résumé :
Le rappresentazioni dell'adozione ad oggi sono state scarsamente indagate. L'approfondimento di questo tema è rilevante in quanto potrebbe fornire utili indicazioni per l'attuazione di progetti di sensibilizzazione sulle tematiche dell'adozione. Esplorare quindi come l'adozione sia vista e percepita dalla popolazione adulta risulta un passo importante nell'ottica di promuovere una cultura dell'accoglienza nei confronti dei minori adottati e delle loro famiglie. A tal fine sono stati coinvolti 265 soggetti, ai quali è stato somministrato un questionario self-report contenente lo strumento del differenziale semantico che ha permesso di indagare la componente "atteggiamento" della rappresentazione relativamente all'adozione. In particolare, sono state indagate le emozioni relati-ve all'adozione e si è effettuato un confronto tra la rappresentazione di genitore e di genitore adottivo e quella di figlio e di figlio adottivo. I risultati mostrano un atteggiamento positivo che si esprime nella tendenza dei partecipanti ad associare al termine adozione emozioni positive. È risultata inoltre una significativa discrepanza tra l'immagine di "figlio" e di "figlio adottivo", più negativa per il secondo, mentre è emersa una visione tendenzialmente positiva dei genitori adottivi, visti come più concilianti e aperti al sociale rispetto ai genitori naturali. I risultati sono discussi in termini operativi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Turco, Federica. « Le femmine restano e i maschi partono. Dinamiche spaziali e diritti nelle moderne storie per l'infanzia ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (janvier 2021) : 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003002.

Texte intégral
Résumé :
In che modo le narrazioni e la realtà sociale interagiscono tra loro nella costruzione di significati condivisi? Questa sembra essere la domanda di partenza per cercare di inquadrare il problema della rappresentazione in generale, e della rappresentazione femminile in particolare, in tutti quei testi che forniscono, a livello simbolico e quindi semiotico, dei modelli d'identificazione per i loro fruitori (dai film ai cartoni animati, passando attraverso romanzi, fiabe, spot pubblicitari e così via). Si tenterà, nel breve saggio che segue, d'inquadrare la relazione tra rappresentazioni e modelli culturali, considerando principalmente alcune storie per bambine e bambini e il modo in cui queste forniscono dei percorsi d'interpretazione e stratificazione dei diritti dell'infanzia (e della loro violazione).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Pozzi, Maura, Carlo Pistoni, Daniela Marzana, Lorenza Arpini, Sabina Moro et Elena Marta. « La rappresentazione sociale di (dis)obbedienza nei giovani militari italiani ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (décembre 2021) : 1–29. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12861.

Texte intégral
Résumé :
Il presente studio indaga il contenuto e la struttura della rappresentazione sociale (RS) di (dis)obbedienza, al fine di comprendere la relazione con l'autorità in un gruppo di allievi delle Forze Armate Militari. Per il raggiungimento di questo obiettivo è stato utilizzato un questionario self-report, in versione online.Le analisi sono state condotte su un campione di 389 soggetti. I risultati mostrano come i concetti di (dis)obbedienza siano considerati come diametralmente opposti: l'obbedienza risulta avere una connotazione prevalentemente positiva, connessa a termini quali "rispetto", "lealtà", "fiducia" e, di contro, la disobbedienza risulta avere un'accezione per lo più negativa, connessa a termini quali "irrispettosa", "negativa" e "sbagliata". Questi risultati avvalorano l'ipotesi che il contesto specifico abbia una forte influenza nel determinare le rappresentazioni sociali sul tema in oggetto.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Marcella, Ravenna, Brambilla Marco et Roncarati Alessandra. « Percezione sociale di gruppi nazionali : credenze ed emozioni verso gli israeliani ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (janvier 2012) : 395–411. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003005.

Texte intégral
Résumé :
Questo studio investiga aspetti della percezione sociale di categorie di Israeliani caratterizzate da differenti ruoli sociali assunti in contesti intergruppi. 213 studenti universitari hanno descritto liberamente stimoli fotografici differenziati e specificato l'intensitŕ con cui hanno sperimentato reazioni emozionali ed empatiche. I principali risultati mostrano, in linea con le previsioni, che i partecipanti non hanno rappresentazioni univoche del gruppo degli Israeliani ma notevolmente diversificate in funzione delle informazioni contestuali proposte. Cosě se Israeliani seduti ad un caffč di Gerusalemme evoca una rappresentazione complessivamente positiva e priva di contenuti stereotipici negativi, Israeliani in azione di guerra in Libano evoca invece contenuti ed emozioni univocamente negativi. Diversamente, Israeliani che soccorrono connazionali feriti evoca emozioni riconducibili sia ad ammirazione che a disprezzo. Infine, sia la categoria Israeliani che Israeliani impegnati nello sgombero di connazionali a Gaza evocano rappresentazioni ambivalenti. La presenza diversificata di contenuti stereotipici in rapporto alle categorie considerate č discussa specie in rapporto a specifiche implicazioni applicative.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Rossi, Paolo, et Paolo Tomasin. « La qualitŕ sociale dello sviluppo : strumenti per un'altra accountability ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 118 (juillet 2010) : 208–23. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118015.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo si propone di fornire un'analisi dei principali modelli di rendicontazione sociale attualmente disponibili in Italia ed esaminare il contributo che essi possono offrire per una diversa interpretazione della qualitŕ sociale dello sviluppo. Attraverso l'analisi di otto modelli di stesura del bilancio sociale, si cerca quindi di indagare quali sono le chiavi di lettura che la rendicontazione sociale puň fornire a livello comunicativo, organizzativo ed istituzionale per delineare una diversa rappresentazione del concetto di sviluppo e come questi modelli possano orientare scelte e strategie organizzative. I risultati della riflessione mettono in luce limiti, contraddizioni e potenzialitŕ delle pratiche di rendicontazione sociale come strumenti di rappresentazione del concetto di sviluppo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Girola, Claudia. « Incontrare persone senza dimora. Un'antropologia riflessiva ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 95 (juillet 2011) : 45–62. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-095003.

Texte intégral
Résumé :
Attraverso la rappresentazione di un frammento del suo percorso metodologico nello studio delle strategie di identitŕ delle persone senza dimora, l'autrice sottolinea l'importanza della ricerca sul campo come matrice per capire la realtŕ sociale che viene osservata. La molteplicitŕ delle identitŕ, sia quelle del ricercatore che quelle delle persone studiate, emerge proprio da questo incontro; tale molteplicitŕ č vista come un processo di mutua comprensione e auto-conoscimento. Proprio qui si puň apprezzare la fertilitŕ di questo approccio riflessivo, specialmente quando č applicato a persone che stanno vivendo la povertŕ estrema e una continua stigmatizzazione. Questo tipo di analisi mette in crisi le rappresentazioni riduttive di queste "figure solitarie e senza radici", rivelando cosě la complessitŕ dei loro percorsi biografici in un contesto sociale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Giannini, Mirella, et Biagio Aragona. « L'(apparente) immobilismo nella rappresentazione sociale delle occupazioni ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 112 (avril 2009) : 45–61. http://dx.doi.org/10.3280/sl2008-112004.

Texte intégral
Résumé :
- This paper reveals a contradiction between the idea of a changing society and the results of research on social stratification in people's perception: a kind of immobility appears. The authors think that this could be the result of their construction. Moreover they believe that social stratification changes are visible when looking to the criteria that people use to order occupations and evaluate their desirability.Key words: Occupational categories, Social desirability, Social change, Social representations, Reputational scales, Occupational stratification
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Lalli, Pina. « Itinerari dello stigma : pericolositŕ del folle o rappresentazioni pericolose ? » RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 1 (avril 2011) : 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001002.

Texte intégral
Résumé :
La costruzione sociale della malattia mentale, intesa come rappresentazione collettiva, č fortemente influenzata nel mondo della tarda modernitŕ dai media; anche la rappresentazione di ciň che viene definito "pericoloso" subisce le stesse, per quanto non uniche, influenze attraverso diversi formati mediatici: cronaca, documentari e talk-show, fiction e film, piů rare trasmissioni speciali di sensibilizzazione. Il superamento della istituzione manicomiale ha reso piů prossime e visibili le persone con disagio mentale, ma ciň non pare aver modificato la paura del "coinvolgimento occulto" vissuto come minaccia del senso comune: l'altro delirante condivide la stessa rappresentazione della realtŕ di tutti? In questa prospettiva di difesa sociale la responsabilitŕ del comportamento socialmente "occulto" viene imputata, anche penalmente, all'esperto. Ne derivano da un lato un rinforzo culturale della pericolositŕ per effetto di una ricostruzione selettiva dei fatti attraverso una concatenazione semplice causa-effetto, dall'altro una convergenza verso stereotipi ulteriormente stigmatizzanti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Caruso, Francesca A. M. « I mass media nella postmodernitŕ : nuovo sistema istituzionale informale delle dinamiche ordine/disordine del sistema sociale ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 2 (juillet 2012) : 109–23. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002007.

Texte intégral
Résumé :
Nell'epoca dell'informazione, in cui regna sovrana la rappresentazione iconica della notizia che con il suo potere di definizione agisce sulla percezione sociale, fornendo le chiavi interpretative che orientano l'attenzione e modellano il sapere, i mass media diventano fondamentali agenti di riduzione o amplificazione delle dinamiche che interessano il livello ordine/disordine del sistema sociale. La rappresentazione sociale dei rischi č, infatti, influenzata dal sistema mediale, che ne condiziona i processi e le gerarchie, ricostruendo l'universo simbolico per la loro valutazione. Ciň implica un grande potere dei media, capaci di tranquillizzare o allarmare, giustificare o denunciare situazioni potenzialmente rischiose. La funzione di carattere civico da essi assolta finisce, dunque, per scontrarsi con le logiche commerciali di profitto che non si sottraggono dallo speculare sulle paure collettive.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

B. Levine, Howard. « Trauma, processo e rappresentazione ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 4 (décembre 2021) : 563–80. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004001.

Texte intégral
Résumé :
Il concetto di trauma in psicoanalisi è stato spesso usato in modo incoerente ed eccessivamente inclusivo. Una revisione degli scritti freudiani, a partire dal Progetto del 1895, mostra che dal punto di vista dell'impatto sui processi psichici Freud aveva una visione più coerente del concetto, che può contribuire a ridimensionare i dibattiti eziologici - spesso sterili - che contrappongono cause interne a cause esterne, pulsioni a realtà e così via. Da una prospettiva clinica, è più utile guardare alle diverse sfide che possono porre a un individuo circostanze potenzialmente traumati-che, considerando la modalità fortemente soggettiva di ciascuna persona di sperimentare e reagire a tali sfide e il sostegno fornito, caso per caso, dallo specifico ambiente famigliare, sociale e cultu-rale. Ogni esperienza qualificabile come "trauma" viene, in certa misura, compresa e integrata nel-la particolare soggettività dell'individuo in base alla sua peculiare organizzazione del Sé, alla sua comprensione e alla sua posizione nel mondo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Ranieri, Vincenzo. « L'insicurezza sociale nell'esercizio della giurisdizione fra rappresentazione e percezione ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 2 (février 2020) : 187–92. http://dx.doi.org/10.3280/siss2019-002016.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

degli, Uberti Stefano. « Da "Modou modou a Européen" : rappresentazioni e auto-rappresentazioni. Il caso delle "migrazioni clandestine in piroga" dal Senegal ». MONDI MIGRANTI, no 3 (mars 2011) : 99–116. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003007.

Texte intégral
Résumé :
Dal 2005 ad oggi, le onde dell'oceano Atlantico che si infrangono sulle coste del Senegal, del Gambia e della Mauritania, sono state solcate da decine di migliaia migranti (per la maggior parte senegalesi) che a bordo di piroghe hanno fatto rotta verso l'arcipelago spagnolo delle isole Canarie, rischiando la loro vita per "gagner l'Europe". Molti di essi, senza regolari documenti di espatrio, dopo aver trascorso un periodo di fermo temporaneo, sono stati forzatamente rimpatriati. In Senegal il fenomeno delle migrazioni in piroga ha innescato un meccanismo di produzione sociale di immagini e discorsi sull'emigrazione e sulla figura del migrante in rapporto all'"Altrove" europeo. Questo articolo desidera esplorare, in una prospettiva etno-antropologica, queste rappresentazioni/auto-rappresentazioni attraverso un'analisi che fa dialogare i significati veicolati dai media senegalesi e le narrazioni di migranti e non-migranti. Questa "dialettica del quotidia-no" ci racconta delle ambivalenze e delle trasformazioni in corso nella societŕ senegalese; mostra il ruolo assunto dal fenomeno delle migrazioni in piroga nel segnare un'inversione nella rappresentazione celebrativa del migrante. Lo studio delle costruzione sociale del migrante emerge allora come un terreno fertile per far luce sull'Altra sponda delle migrazioni e per interrogare le retoriche ufficiali sulle "migrazioni clandestine" dall'Africa.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

Velasco, Veronica, et Luca Vecchio. « La rappresentazione sociale del rischio : un'analisi quali-quantitativa delle sue dimensioni e della sua struttura ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2012) : 59–82. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-002004.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo presenta due studi volti ad indagare la rappresentazione sociale del rischio fra i giovani adulti. Nel primo studio, di tipo qualitativo, sono stati realizzati 3 focus group che hanno coinvolto 20 giovani adulti (etŕ media = 22; DS = 2.57). Ai partecipanti č stato chiesto di: i) realizzare un collage che raffigurasse il concetto di rischio; ii) proporre una classificazione delle diverse tipologie di rischio. Il secondo studio, cui hanno partecipato 200 giovani adulti (etŕ media = 21.65; DS = 2.59), si č basato sulla sollecitazione di associazioni libere in risposta alla parola stimolo "rischio". Le associazioni sono state analizzate tramite il programma EVOC. Dall'esame dei risultati dei due studi si č potuto osservare come la rappresentazione sociale del rischio sia caratterizzata dalla contemporanea presenza di una dimensione valutativa negativa, per la quale il rischio č associato all'idea di pericolo, accanto a una sua valutazione positiva, per cui il rischio appare essenziale per la crescita personale oltre ad essere associato al divertimento e alla vitalitŕ. Inoltre č emersa una certa problematicitŕ rispetto al controllo del rischio, la quale porta le persone ad un senso di frustrazione, negazione e fatalismo. Infine, tale rappresentazione č risultata articolarsi differentemente in base all'appartenenza di genere dei partecipanti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Caputo, Andrea. « La rappresentazione sociale della chirurgia estetica nella stampa divulgativa italiana ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (octobre 2013) : 263–91. http://dx.doi.org/10.3280/rip2013-002003.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Colì, Elisa, Giada Pavanello et Rino Falcone. « La relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da Covid-19. Una ricerca esplorativa su rappresentazione sociale e ruolo della fiducia ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 1 (février 2022) : 137–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-001008.

Texte intégral
Résumé :
Lo studio ha indagato la relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da Covid-19, con particolare attenzione alla rappresentazione sociale di questa relazione, alla fiducia riposta nel proprio reumatologo ed ai cambiamenti introdotti dalla pandemia. La ricerca, realizzata con un questionario ad hoc somministrato online, ha coinvolto 135 persone affette da artrite reumatoide (età M = 49). I risultati evidenziano che la rappresentazione sociale della relazione tra i due è strutturata attorno alla disponibilità del reumatologo ed alla fiducia riposta nei suoi confronti, elementi che compongono il nucleo centrale della rappresentazione. Aspetti quali la competenza e la profes-sionalità sembrano invece rivestire un ruolo marginale in questo particolare periodo, essendo collocati nella periferia lontana. Nel complesso la fiducia sembra basarsi sul riconoscimento di competenze relative al pa-tient engagement e di disponibilità in termini di invio verso altri specialisti, rivestendo un ruolo di primo piano in termini di adesione alle cure mediche. La pandemia, che ha fatto registrare per poco più della metà del campione un aumento di fiducia verso il reumatologo, sembra aver rafforzato rapporti di fiducia già esistenti e corroso rapporti di fiducia già precari. All'aumento di fiducia avrebbe contribuito, tra l'altro, il mantenimento dello status quo in termini di fre-quenza di contatti con il proprio reumatologo (contatti meno frequenti comportano invece una riduzione della fiducia) e di accesso alle visite reumatologiche, nonché la percezione di una maggiore disponibilità del proprio reumatologo e di un miglioramento delle proprie capacità comunicative e relazionali.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

Tirocchi, Simona. « Tra rappresentazione della violenza e interazioni digitali. Una riflessione sui giovani nell'era della pandemia ». MINORIGIUSTIZIA, no 2 (janvier 2022) : 92–99. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002009.

Texte intégral
Résumé :
L'equazione tra giovani e violenza è un tema classico e persistente del dibattito pubblico. Di giovani violenti si parla da secoli, anche se la tarda modernità, favorendo l'emersione delle fragilità strutturali e individuali, sembra aver fornito a questa rappresentazione l'ambiente ideale per svilupparsi e proliferare. Ma è sempre opportuno oggi concentrare la nostra attenzione soltanto sui comportamenti violenti alimentando una narrazione dei giovani basata soltanto su aspetti negativi? Non è forse più proficuo, dal punto di vista educativo, studiare i giovani come categoria sociale cercando di cogliere come è cambiato il loro modo di interagire anche in relazione alla trasformazione della realtà sociale? Forse provando a riflettere su quali sono le nuove forme espressive (tipiche dei social media e del mondo digitale) che li caratterizzano, sarà possibile, in futuro, limitare forme di interazione basate sull'aggressività.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Cassol, Alessandro. « Le linee del tempo, dello spazio e dell’amore. Una lettura di "La geometría del trigo" di Alberto Conejero ». Tintas. Quaderni di Letterature iberiche e iberoamericane, no 11 (11 décembre 2022) : 9–18. http://dx.doi.org/10.54103/2240-5437/19269.

Texte intégral
Résumé :
Lo studio prende in esame una recente opera teatrale di Alberto Conejero, La geometría del trigo (prima edizione: 2018; prima rappresentazione: 2019), analizzandone la complessa struttura su più piani temporali e ricostruendone la localizzazione sociale e geografica. Vengono indagate le relazioni tra i sei personaggi che animano la vicenda e si individua nel vincolo tra le diverse generazioni il nucleo tematico centrale dell’opera.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Falese, Lavinia. « Atteggiamenti, motivazioni e rappresentazione sociale dello sport negli aspiranti operatori del settore ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 1 (mars 2013) : 65–84. http://dx.doi.org/10.3280/sa2013-001004.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Grimaldi, Renato. « Modelli di rappresentazione dell’azione sociale sciogliere il voto : la distribuzione di Weibull ». Quaderni di Sociologia, no 15 (1 novembre 1997) : 139–57. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1552.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

Grigis, Luigi. « Crisi adottive in adolescenza e giustizia penale minorile : una ricerca esplorativa sull'intervento dell'Ussm di Milano ». MINORIGIUSTIZIA, no 2 (novembre 2020) : 148–60. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-002013.

Texte intégral
Résumé :
L'ambito di ricerca selezionato è quello delle crisi adottive in adolescenza che sfociano nel processo al minore1. Il processo al minore, disciplinato dal Dpr 22 settembre 1988 n. 448 si fonda su principi quali la minima offensività e la de-stigmatizzazione. La ricerca2 si è posta tre obiettivi: 1) raccogliere elementi informativi rispetto alle crisi adottive conosciute dall'Ufficio di servizio sociale per i minorenni (Ussm) di Milano; 2) indagare la rappresentazione che gli assistenti sociali hanno della "crisi adottiva"; 3) analizzare l'intervento professionale degli stessi al cospetto del disagio acuto a carico di un minore adottato e/o di altri membri della famiglia adottiva. Dopo una sintetica descrizione del quadro concettuale e del contesto in cui si colloca l'azione professionale dell'Ussm di Milano si è inteso soffermarsi sulla "voce" degli operatori. Basata su dieci interviste, la ricerca illustra i percorsi degli adolescenti adottati, la rappresentazione della crisi adottiva e i punti di forza e di debolezza, le minacce e le opportunità legate all'intervento professionale. Alla luce di quanto emerso l'elaborato si conclude con alcune considerazioni sul ruolo dei servizi sociali nelle crisi adottive. La finalità è di restituire un quadro conoscitivo capace di stimolare interventi per migliorarne l'efficacia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Bucchetti, Valeria. « Crescere con gli stereotipi ». i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 9 (7 avril 2014) : 106–28. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2014.v9i.12584.

Texte intégral
Résumé :
Stereotipi di genere determina una questione cruciale, delicata e urgente, che trova nella sintesi espressiva dell’immagine il proprio fulcro. In questa prospettiva il tema della rappresentazione della donna, così come i media la impongono, con le implicazioni che questo modello rappresentato porta con sé. Il Design della comunicazione non può dunque sottrarsi alle proprie responsabilità di mediatore in grado di agire sulla realtà sociale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Risso, Roberto. « Gli ammonitori di Giovanni Cena : un romanzo sociale ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 54, no 1 (26 mars 2020) : 297–311. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910902.

Texte intégral
Résumé :
L’analisi del romanzo Gli ammonitori mette in evidenza come l’opera sia il frutto della rappresentazione della società torinese a cavallo dei due secoli, Ottocento e Novecento, e come l’autore abbia voluto fornire un breve, intenso e potente ritratto dello sviluppo della coscienza e dell’azione di un tipografo autodidatta, fino alle estreme conseguenze. Qui si dà conto del contesto sociale, storico e letterario dell’opera, con riferimenti puntuali a libri e quadri che hanno avuto influenza diretta sulla genesi del romanzo. Allo stesso tempo, si vuole inserire l’opera nel contesto della produzione poetica dell’autore, evidenziandone i temi costanti e le linee di sviluppo del pensiero, attraverso l’analisi di versi, lettere e taccuini. Si dà anche conto di alcune scelte fondamentali operate dall’autore del romanzo, nel passare dalla pubblicazione a puntate in rivista all’edizione in volume.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Scarfò, Gianfranco. « Il concetto di insicurezza sociale nell'esercizio della giurisdizione penale fra rappresentazione e percezione ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 2 (février 2020) : 193–96. http://dx.doi.org/10.3280/siss2019-002017.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Artusi, Marco, et Andrea Maurizzi. « Le nuove frontiere del marketing politico : Internet come strumento di costruzione e gestione del consenso ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 3 (septembre 2010) : 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003007.

Texte intégral
Résumé :
Questo articolo si concentra sulle applicazioni digitali nella comunicazione politica e nello sviluppo del consenso, partendo dal presupposto che sia necessario superare la concezione di Internet come semplice mezzo di comunicazione di massa, ma che que- sto vada analizzato come strumento sociale di acquisizione, attivazione e coinvolgimento di persone attorno ad un movimento o idea politica. Le evoluzioni in senso sociale in atto nella Rete Internet stanno portando ad un'integrazione tra reale e virtuale, e stanno rendendo Internet una rappresentazione sempre piů fedele della realtÀ e delle reti sociali dei diversi soggetti: da qui nasce una grande opportunitÀ di costruzione del consenso. Sulla base di queste considerazioni, viene elaborato un modello di comunicazione politica in Internet, integrato nel processo di marketing politico ed articolato nelle fasi di acquisizione, attivazione e difesa. Il modello č basato sulla significativa esperienza di Barack Obama.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Zambianchi, Manuela. « Promuovere l'invecchiamento attivo attraverso il modello life skills education. Un progetto di ricerca-intervento per potenziare il pensiero critico ed il decision making. » RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 651–72. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002009.

Texte intégral
Résumé :
L'invecchiamento positivo è definito dal modello sistemico di Rowe & Khan (1997) come la presenza di elevate risorse a livello fisico e cognitivo, le quali consentono di mantenere una partecipazione attiva alla società. Il modello Life Skills Education, proposto dall'OMS (1994) come insieme di competenze tra-sversali utili allo sviluppo positivo dei giovani, è stato qui ipotizzato poter contri-buire anche in età anziana alla salute bio-psico-sociale, con adattamenti nei contenuti e nella metodologia di approccio, per il quale è stato adottato il modello della ricercaazione partecipata di ispirazione lewiniana (Lewin, 1946; Kagan, 2012). Un progetto di ricerca-azione partecipata che ha avuto come riferimento teorico-metodologico i programmi Life Skills Education in età anziana (Zam-bianchi, 2015) centrato su due Life Skills, il pensiero critico ed il decision making si è svolto a Bagnacavallo (RA) con il supporto delle Istituzioni politiche e sanitarie territoriali. Hanno partecipato 16 iscritti (età media = 71.13 a. 13 femmine e 3 maschi) che hanno compilato in ingresso ed in uscita il questionario sulle rappresentazioni sociali della salute, due item sulle credenze della dieta mediterranea e dell'attività fisica per la salute ed il questionario sugli stili decisionali. Dopo il per-corso formativo, i modelli Manova a misure ripetute hanno mostrato modificazioni positive sulle credenze sui comportamenti salutari, sulla rappresentazione della salute e sullo stile decisionale di pianificazione razionale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

La Manna, Fabrizio. « Napoleone Colajanni e la «razza maledetta». La Sicilia dello zolfo tra pregiudizio antropologico ed emergenza sociale ». ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no 1 (juillet 2022) : 15–44. http://dx.doi.org/10.3280/asso2021-001002.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio si concentra sulla complessa figura di Napoleone Colajanni, politico impegnato ma anche attento studioso di scienze sociali. In seguito alla repressione del movimento dei Fasci dei lavoratori, Colajanni si mobilitò per confutare un'ampia pubblicistica che attribuiva alle popolazioni del Mezzogiorno caratteri antropologici speciali. In questo dibattito, Colajanni intervenne anche a rettificare una rappresentazione della Sicilia interna, dove i carusi venivano impiegati nelle numerose miniere di zolfo, che amplificava l'impatto del lavoro sulle loro condizioni fisiche e insisteva su una presunta degenerazione della razza.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

Procentese, Fortuna, Silvia Scotto di Luzio et Alfredo Natale. « Convivenza responsabile : quali i significati attribuiti nelle comunità di appartenenza ? » PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (mars 2012) : 19–29. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-002003.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca verte sul significato attribuito alla convivenza responsabile nei contesti locali ed č finalizzata a comprendere la discrepanza tra i cambiamenti culturali relativi alla ridefinizione del ruolo di cittadino e le prassi volte al raggiungimento del benessere sociale. A tal fine sono stati raccolti gli scritti di 73 studenti universitari. Dall'analisi tematica degli elaborati sono emerse le dimensioni strutturanti la rappresentazione locale di convivenza ed i diversi fattori determinanti la costruzione di azioni pro-sociali. Si evidenzia un non riconoscimento di spazi di condivisione e di negoziazione. In particolare prevale la mancanza di quel sentimento di fiducia che sviluppa interdipendenza costruttiva, funzionale alla convivenza responsabile.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Marciano, Claudio, Adelina Brizio, Alberto Carpaneto, Marco Giachino, Alberto Robiati et Monica Molino. « Spiriti Innovativi. Una ricerca empirica sulle caratteristiche personali e sul comportamento lavorativo degli innovatori in Italia ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 162 (mars 2022) : 229–50. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162011.

Texte intégral
Résumé :
Questo articolo ha come oggetto l'esposizione dei risultati di una ricerca sulle caratteristiche personali e sul comportamento lavorativo degli innovatori in Italia. Lo studio è stato svolto in due fasi, attraverso l'uso integrato di tecniche quantitative e qualitative. I risultati hanno messo a fuoco le motivazioni, la personalità e le capacità distintive degli innovatori: dalla propensione al rischio, al rifiuto dell'autorità, fino all'autostima. Inoltre, la ricerca ha analizzato il comportamento lavorativo degli innovatori descrivendolo in tre principali pattern d'azione, dalla generazione dell'idea alla sua promozione e implementazione. Nel mettere in evidenza la presenza di alcune variabili contestuali, come l'appartenenza di genere e il settore economico, la ricerca mira a scardinare la rappresentazione sociale che descrive l'innovatore come "genio", in luogo di una visione in cui l'innovazione è una qualità diffusa dell'azione sociale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

López Sánchez, Marina, Rossella Salerno, Mercedes Linares, Gómez del Pulgar et Antonio Tejedor Cabrera. « Pianificazione del paesaggio e patrimonio digitalizzato : verso una convergenza necessaria ». TERRITORIO, no 99 (août 2022) : 101–6. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099014.

Texte intégral
Résumé :
In Europa il paesaggio si è consolidato come un tema che richiede un nuovo approccio etico al governo del territorio. Con riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio, il paesaggio si è già confermato come l'attuale sfida della pianificazione territoriale. Derivante dalla revisione di diverse pratiche europee convergenti sul tema, questo testo evidenzia il ruolo centrale del patrimonio nell'affrontare sfide poste dalla visione paesaggista e sostiene la necessità di stabilire sinergie con ricerche che propongono una strategia della conoscenza del patrimonio basata sulla rappresentazione e visualizzazione digitale. Queste tecniche possono contribuire efficacemente all'inclusione della dimensione sociale nella pianificazione territoriale come oggi richiede l'approccio paesaggistico.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

Osorio, Guzman Maricela, et Santa Parrello. « Malattia e bisogno di relazioni significative : studio per l'ampliamento dell'IPQ-R in un gruppo di operatori sanitari della regione Campania ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (décembre 2012) : 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003005.

Texte intégral
Résumé :
Partendo dall'ipotesi che l'esperienza di malattia acuisca, sia nei pazienti che negli operatori che si trovano temporaneamente "dall'altra parte", il bisogno di relazioni significative e che questa dimensione - non completamente sovrapponibile al supporto sociale tradizionalmente inteso - sia una componente importante che merita di essere valutata quando si esplora la rappresentazione di malattia, questo studio intende modificare l'Illness perception questionnaire-revised (IPQ-R) di Moss-Morris e colleghi, nato sulla base del modello di senso comune e autoregolazione di Leventhal. L'obiettivo e ampliare lo strumento per renderlo piu esaustivo e valutarne le caratteristiche psicometriche attraverso analisi fattoriali esplorative e confermative. Alla versione dell'IPQ-R validata in Italia da Giardini e colleghi, composta da 70 item che indagano 3 aree della malattia (Identita, Opinioni e Cause), sono stati aggiunti 14 item relativi ad una dimensione definita Relazione significativa con l'altro. Lo strumento cosi ampliato e stato proposto a 269 operatori sanitari della regione Campania (134 medici, 135 infermieri). Dopo le analisi sono stati mantenuti 9 dei nuovi item, accorpatisi in un terzo fattore, mentre 1 item si e accorpato al primo fattore. L'Analisi Fattoriale Confermativa ha mostrato valori di fit molto soddisfacenti. I risultati mostrano come anche la rappresentazione di malattia degli operatori sanitari sia intrisa di elementi di senso comune oltre che di ovvi rimandi alle teorie scientifiche e contenga significativi riferimenti al bisogno di relazioni significative con gli altri (esplorato dai nuovi item), colleghi compresi, dai quali ci si attende autenticita e profondita.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

Milandri, Flavio. « Paesaggio e orizzonti : San Marino, uno sguardo inatteso. Introduzione ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 3 (septembre 2011) : 11–14. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003002.

Texte intégral
Résumé :
L'ipermodernitŕ avanza col suo carico di flussi e luoghi, storie e Storia, pericoli e opportunitŕ. Il tessuto sociale in dialogo con queste dimensioni sta ripensando nei fatti l'idea stessa di confine e presto dovrŕ mettere mano anche all'idea di comunitŕ da tempo dissolta ed evoluta. In questo numero monografico della rivista affronteremo daunache ai piů parrŕ inattesa. La rappresentazione proposta attraverso sei saggi č quella del paesaggio di San Marino coniugata al futuro attraverso lo sguardo di esperti o ricercatori che, attraversando liberamente sia le frontiere tra saperi e specialismi sia i confini fisici e mentali, porta una visione insolita che č di impegno, studio, ricerca ma che dialoga con la complessitŕ e le parti sociali. In queste pagine si coglie l'invito a guardare di nuovo il cielo, con il luccichio dell'intelligenza, della passione, della conoscenza e con alcune proposte per una nuova saggezza, in una nuova era.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

Braga, Paolo. « Il racconto inclusive della disabilità e dell’autismo : i casi delle serie TV Speechless e Atypical ». Medicina e Morale 69, no 1 (20 avril 2020) : 23–47. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.606.

Texte intégral
Résumé :
L’articolo muove da una panoramica sulle criticità che storicamente hanno segnato il racconto audiovisivo della disabilità. Come mostrano report sull’industria cinetelevisiva e come sottolineano i Disability Studies, accanto ad una rappresentazione insufficiente della disabilità, c’è, quando l’argomento è affrontato, il diffuso scadimento nello stereotipo. A partire da questo dato generale, l’articolo considera la recente categoria critica dell’«inspiration porn». Coniata dagli attivisti dei diritti alla pari dignità, denuncia quei prodotti culturali in cui la persona con disabilità è riduttivamente ritratta al solo fine di suscitare i buoni sentimenti, l’auto-stima, la gratificazione del pubblico che non ha disabilità. Tuttavia, nell’offerta televisiva internazionale segnali di un’inversione di tendenza sono riscontrabili. L’articolo analizza due serie, Speechless e Atypical, che hanno provato a migliorare lo storytelling improntandolo al valore dell’inclusione. L’analisi, che incrocia un approccio etico di fondo con la prospettiva più tecnica della sceneggiatura, si concentra su due aspetti: come la storia rende conto del punto di vista della persona con disabilità, così da rivelare la complessità della sua esperienza personale; come la storia presenta l’inclusione come un obiettivo socialmente conseguibile e motivante. In sede di conclusioni, sulla scorta della differente qualità riscontrata nelle due serie, l’articolo suggerisce tre criteri generali per l’eticità del racconto sulla disabilità: il realismo referenziale, per una rappresentazione fedele al dato medico-terapeutico-sociale; il realismo ottativo, cioè una declinazione proattiva del dramma; il realismo antropologico, cioè l’attribuzione ad azioni e relazioni del loro significato oggettivo entro un disegno esaustivo di completamento personale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Vivo, Eleonora, Davide Mazzoni, Pamela Monteverdi et Elvira Cicognani. « Stili di assunzione e motivazioni all'uso di alcol in un gruppo di studenti universitari italiani. Uno studio qualitativo ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 1 (mars 2012) : 133–55. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001008.

Texte intégral
Résumé :
L'abuso di alcol espone i giovani a numerosi rischi di natura sociale e psicofisica. L'obiettivo della presente ricerca era approfondire le motivazioni alla base dell'assunzione di alcol e i profili di consumo in un gruppo di studenti universitari italiani. Sono state condotte trentaquattro interviste con studenti di sesso maschile e femminile, di etŕ compresa tra i 19 e i 25 anni. Sul materiale testuale č stata effettuata l'analisi qualitativa ispirata alla grounded theory. I risultati evidenziano la presenza di molteplici motivazioni (gestire emozioni negative, ricercare sensazioni, motivazioni sociali, ricerca del gusto, richiamo culturale/ identitario, rimedio rispetto ad altre sostanze) e di diversi pattern di consumo che variano in funzione della condizione residenziale (fuorisede, residente, pendolare), dell'anno di corso, del genere, della rappresentazione del divertimento (convivialitŕ, sregolatezza) costruita all'interno del gruppo di amici e del significato che l'alcol assume nel contesto specifico. Alla luce della letteratura psicosociale, questi risultati sottolineano il ruolo giocato dal contesto universitario nel modulare il consumo di alcolici fra gli studenti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Porzio, Laura, et Luca Giliberti. « Giovani, gruppi e pratiche culturali. Relazioni e conflitti nello spazio pubblico della periferia di Barcellona ». MONDI MIGRANTI, no 2 (octobre 2009) : 105–18. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002008.

Texte intégral
Résumé :
Nel presente articolo si propone una riflessione teorica ed etnografica sulla ‘violenza giovanile' e sulla rappresentazione sociale che se ne dŕ nello spazio pubblico della periferia di Barcellona. La riflessione nasce da uno studio sull'uso degli spazi pubblici e sulle pratiche culturali di giovani, in particolare latinoamericani, a L'Hospitalet de Llobregat, cittŕ periferica ed industriale dell'Area Metropolitana della capitale catalana. Nel testo si prende in considerazione in modo specifico il caso delle organizzazioni giovanili della strada di origine latinoamericana, denominate dai mezzi di comunicazione e dall'opinione pubblica ‘bande latine'. La nostra proposta si basa sulla de-criminalizzazione delle ‘bande' e di altri collettivi stigmatizzati per provare a lavorare con questi gruppi rispetto a valori positivi dal punto di vista educativo. Sosteniamo che siano i valori (frutto dell'habitus, nel senso dato da Bourdieu) che si situano dietro le pratiche violente e gli conferiscono validitŕ. Analizzare le pratiche violente in profonditŕ significa elaborare discorsi sui valori soggiacenti e creare un dibattito all'interno dei gruppi giovanili, che č ciň che un buon intervento sociale dovrebbe stimolare.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Ricolfi, Luca. « LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO ELETTORALE IN ITALIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no 3 (décembre 1993) : 433–74. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022450.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneQuante dimensioni sono necessarie per rappresentare le posizioni dei partiti italiani nello spazio elettorale? La classica rappresentazione dei partiti lungo un unico continuum, il cosiddetto asse sinistra-destra, è ancora attuale? E se non lo è, quali sono le dimensioni oggi pertinenti?Negli ultimi cinquant'anni il problema della unidimensionalità dello spazio elettorale ha sempre avuto un certo rilievo perché, dopo gli studi pionieristici di Black, Arrow e Coombs sul rapporto fra preferenze individuali e regole di scelta sociale, l'assunto di unidimensionalità è diventato, per così dire, il certificato di garanzia dei sistemi democratici. Solo assumendo uno spazio elettorale unidimensionale l'adozione della regola della maggioranza non incappa nel «paradosso del voto» su cui per primi, verso la fine del ‘700, avevano attirato l'attenzione Jean-Charles de Borda (1781) e il Marchese di Condorcet (1785).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

Morales La Mura, Raul. « Cittadinanza e identitŕ come ethos e habitus ». MONDI MIGRANTI, no 2 (octobre 2009) : 163–76. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002011.

Texte intégral
Résumé :
Discutere il concetto d'identitŕ e di cittadinanza non č mai un'operazione neutrale poiché le implicazioni politiche attraversano le nostre prese di posizioni di fronte al mondo. Mostrando la cittadinanza come il risultato di un rito istituzionale definiamo il comportamento e le regole di comportamento nella societŕ, ovvero l'ethos. Possiamo anche considerare l'identitŕ come l'espressione delle disposizioni interiori attraverso il processo di socializzazione, ovvero l'habitus. Infine, mostrando la sovrapposizione di questi due concetti all'interno di ogni gruppo d'individui sveliamo il meccanismo di conservazione del territorio dove si costruiscono, si conferiscono, si producono e si riproducono le argomentazioni di una rappresentazione integrata dell'unitŕ dei gruppi e dei loro interessi. Questo articolo aiuta a comprendere che la durabilitŕ di un territorio simbolico e fisico, all'interno del quale cittadinanza ed identitŕ sono costituiti, dipende dalla capacitŕ sociale di includere gli altri integrando i loro interessi. Č grazie a questa pratica sociali che la societŕ sino ad ora hanno assicurato la loro conservazione ed č inevitabilmente lungo questo processo che continueranno a farlo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

PONZIO, Luciano. « LA SOMIGLIANZA ICONICA NELLA SCRITTURA DE-SOGGETTIVANTE TRA IDENTITÀ E DIFFERENZA ». Signa : Revista de la Asociación Española de Semiótica 30 (6 janvier 2021) : 229. http://dx.doi.org/10.5944/signa.vol30.2021.29307.

Texte intégral
Résumé :
Riassunto: Il pericoloso potere di assimilazione renderebbe le cose identiche le une alle altre, uniformandole, smarrendone la singolarità. Il mondo senza alterità si ridurrebbe a una massa omogenea: l’Identico e la sua rappresentazione. L’esistenza di un segno non è semplicemente riflessa ma rifratta (Vološinov). In questa rifrazione gioca il ruolo determinante l’alterità. Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (Bachtin). Uscire dalla filosofia del soggetto (Foucault), porsi in una posizione “fuori-di-sé”, configurare una scrittura in-ferma contro il soggetto statico, per recuperare il corpo sociale nelle parole e nelle immagini.Abstract: The dangerous power of assimilation uniforms things, making them lose their singularity. The world without otherness would be reduced to a homogeneous mass where representation always represents the Identical. The existence of a sign is not simply reflected but refracted (Voloshinov). In this refraction, otherness plays the decisive role. Producing and understanding signs means participating in communication processes. The sign is the field of ambivalence in which everything is decided by relationships and social practices (Bakhtin). In this field is possible as this paper tries to show, to get out of the philosophy of the subject (Foucault) in order to recover the social body of words and images.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Mara Santi, Tiziano Toracca e. « La Procedura di Mobilità e la sua rappresentazione letteraria : Mobilità e Mobilità n. 2 in Works (2016) di Vitaliano Trevisan ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 53, no 2 (24 mars 2019) : 480–510. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831961.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio analizza i capitoli Mobilità e Mobilità n. 2 di Works (2016) di Vitaliano Trevisan contestualizzandoli nel rinato interesse per il lavoro che dalla metà degli anni Novanta si registra negli autori, nel mercato editoriale, nel pubblico e nei critici letterari italiani. Posto che la letteratura italiana contemporanea ricomincia a interessarsi al lavoro in concomitanza con il passaggio storico dal fordismo al post-fordismo e in parallelo alle riforme giuridiche che hanno rappresentato le tappe politiche decisive di tale passaggio, il saggio analizza i due capitoli in primo luogo alla luce della legge sulla mobilità n. 223/1991 e dei successivi interventi legislativi su di essa occorsi. In secondo luogo il saggio analizza come la mobilità viene rappresentata da Trevisan e come l’autore non giochi la facile e ormai frusta carta della rappresentazione negativa né della disoccupazione né del lavoro, ma tracci un quadro acuto e originale, nel contesto della letteratura italiana degli anni Zero, del lavoro come attività strutturalmente sociale, in cui si esprimono l’identità e la responsabilità sociale del singolo. Più ancora emerge che i due capitoli sul “non-lavoro”, inseriti a metà del percorso narrativo che illustra i tanti lavori che il personaggio protagonista attraversa prima di diventare scrittore, rappresentano una vera e propria pausa lavorativa e narrativa per tematizzare la natura stessa del romanzo. Works, emerge infatti, è un quadro frammentato di partenze e ripartenze professionali ma è soprattutto una lettura finzionale del reale, ossia una consapevole rivendicazione alla letteratura di un ruolo non descrittivo ma interpretativo e conoscitivo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

Malagrinò, Ilaria. « Intimità e social media. Una riflessione a partire dal pensiero di Michel Henry ». Medicina e Morale 69, no 1 (20 avril 2020) : 71–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.608.

Texte intégral
Résumé :
L’avvento delle nuove tecnologie mediatiche ha facilitato il diffondersi della cultura emotiva. Sotto gli imperativi dello sharing e del disclosure agli utenti viene chiesto di identificare e razionalizzare il loro intimo. Le emozioni vengono dette e categorizzate, fissate nello spazio virtuale, esternate e oggettivate attraverso mezzi visivi di rappresentazione e linguaggio, diventando così narrazioni fruibili dal grande pubblico dei followers. Le interazioni on line, proprio perché mediate dallo schermo, hanno liberato gli individui dalla paura del faccia a faccia e del giudizio sociale, favorendo sicuramente una maggiore condivisione. Tuttavia, l’anonimia dei mezzi espressivi fa sì che le intimità digitali siano, come direbbe Illouz, “fredde”, con il risultato apparentemente contraddittorio dell’aumento di ciò che Kristeva definisce come “nuove malattie dell’anima”, in cui gli individui sperimentano ciò che il soggetto depresso prova nel suo isolamento, ovvero il sentirsi separato dalle altre persone e dalla comunicazione. Scopo del presente contributo è, pertanto, analizzare le modalità di manifestazione dell’intimità, utilizzando le riflessioni tracciate in merito da Michel Henry, al fine di comprendere cosa è andato perso nella contemporaneità.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Stefanati, Michele Ronchi. « Per una linea leopardiana dell’impegno : Sulla matrice etico-politica dell’opera di Gianni Celati degli anni Duemila ». Quaderni d'italianistica 39, no 1 (9 mai 2019) : 51–80. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v39i1.32633.

Texte intégral
Résumé :
Per lungo tempo, una certa tendenza critica è stata solita legare il concetto di impegno a quello di realismo, indicando come “letteratura dell’impegno” soltanto le scritture di rappresentazione e denuncia di una realtà sociale o politica e contrapponendola rigidamente al postmodernismo, visto come sinonimo di disimpegno. All’alba degli anni Duemila, nuovi studi hanno aperto strade diverse, cogliendo la complessità del concetto di impegno nelle sue numerose trasformazioni, individuandone linee di tendenza e momenti di rottura nel corso del Novecento, ma affermando la persistenza di motivi di critica etica e sociale anche in anni solitamente considerati di totale disimpegno e introversione. L’opera di Gianni Celati rappresenta un esempio di impegno, mai dichiarato, a cui non corrisponde nessun “ritorno al reale”, anzi in aperto contrasto rispetto ad esso. Quello di Celati è un “impegno fantasticante”, laddove l’intera sua opera, dagli esordi negli anni 1970 fino agli ultimi scritti, sembra partire da una considerazione critica sulla società contemporanea, sviluppando tendenze anti-autoritarie, anti-gerarchiche, anti-consumistiche e anti-egemoniche espresse, però, senza alcun ricorso al realismo. Il presente studio si concentra sulle forme di impegno etico-politico nell’opera di Celati degli anni Duemila, anni che hanno dato vita, attraverso la collaborazione alla rivista Zibaldoni e altre meraviglie, a quella che si potrebbe chiamare una “linea leopardiana dell’impegno”, per i numerosi riferimenti all’opera di Leopardi e al ruolo che essa ha avuto in quest’ottica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

Curti, Sabina, Silvia Fornari et Elisa Moroni. « Le comunità educanti tra rappresentazione e autorappresentazione sociale : un'analisi dei primi risultati del progetto New Generation Community contro la povertà educativa ». WELFARE E ERGONOMIA, no 1 (juin 2020) : 227–30. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001027.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

Ungaro, Lucrezia. « Traiano e la costruzione della sua immagine nel Foro ». Veleia, no 35 (12 juillet 2018) : 151. http://dx.doi.org/10.1387/veleia.19668.

Texte intégral
Résumé :
Riassunto: La scoperta di un nuovo ritratto colossale di Traiano avvenuta durante la preparazione della mostra “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa”, produce una rinnovata lettura del complesso programma figurativo voluto dall’imperatore nel suo Foro. Nel quadro della sua azione politica, militare e sociale, il Foro è infatti la massima rappresentazione della sua virtus imperatoria e della maiestas populi romani. In particolare, vengono riconsiderati i ritratti del Traianus Pater e della cosiddetta Agrippina/Marcia, alla luce di una possibile galleria dedicata alla famiglia genetica di Traiano e ai suoi modelli, come Giulio Cesare. Pari attenzione si dedica alla distribuzione delle sculture e dei rilievi noti negli spazi forensi, al loro rapporto gerarchico nello spazio sovradimensionato della piazza. Da ultimo, viene ripresa la proposta di riconoscere nell’aula trisegmentata la porticus porphiretica, riesaminando in via preliminare le sculture note in porfido attribuibili al Foro, e alcuni frammenti conservati nei depositi del Museo dei Fori Imperiali che acquisiscono così nuovo interesse.Parole chiave: nuovo ritratto colossale di Traiano, Agrippina/Marcia, Traianus Pater, programma figurativo del Foro, virtus imperatoria, la famiglia imperiale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

Biondi, Teresa. « Donne in rivalsa e nuove “simboliche dei corpi femminili” tra antropomorfismo filmico, moda e idealismo di genere nel primo periodo del cinema viscontiano ». dObra[s] – revista da Associação Brasileira de Estudos de Pesquisas em Moda, no 35 (29 juillet 2022) : 55–82. http://dx.doi.org/10.26563/dobras.i35.1414.

Texte intégral
Résumé :
Il verismo filmico viscontiano riguarda il racconto delle trasformazioni identitarie degli italiani dal dopoguerra al boom economico, e si basa sulla rappresentazione del contesto psico-socio-antropologico in cui “modelli di donne della contemporaneità” appaiono per tratti erotizzati, e sempre emblematici di tentativi di una rivalsa femminile ancora in germe. Nei primi film di Visconti questo particolare aspetto prende dunque forma in toni solo idealmente progressisti e non concreti, rappresentati in personaggi interpretati da dive del tempo quali Giovanna-Calamai in Ossessione (1943), Maddalena-Magnani in Bellissima (1951) e Pupe-Schneider ne Il lavoro (1962). Alla base dei potenziali espressivi di queste opere vi è il valore antropomorfico del cinema, descritto in un suo saggio famoso che sembra più una “dichiarazione di intenti”, un preambolo ai suoi film atto a evidenziare la capacità, tutta da costruire, di riprodurre il valore dell’autenticità umana nella recitazione attoriale e nella scena, o a partire dagli aspetti materiali di cui è composta. Proprio la teoria filmica alla base dei suoi film e la correlata rappresentazione scenica, sia nelle forme simboliche costruite dalla regia, sia in quelle materialistiche dell’insieme di scenografie, costumi e fabbisogno scena, inizialmente assumono i tratti del neorealismo, o come egli precisava del “verismo umano” del quale manterrà sempre il carattere, anche nei film del secondo periodo definito dalla critica barocco e decadentista. Questo cambiamento sarà determinato dalla comprensione che il boom economico e il correlato avvento di una nuova società capitalista hanno cambiato radicalmente la vita e la cultura degli italiani, e non sempre verso il meglio. Per narrare tale cambiamento Visconti definirà nuove forme del racconto “realisticamente pre-strutturate” che mostrano, nella ricchezza della materialità degli ambienti e dei costumi, gli aspetti simbolici di un nuovo verismo umano degenerato dal denaro e spesso celato dietro la maschera dell’apparente crescita sociale. A partire da questo discorso si analizzano i tre personaggi femminili citati sopra, con particolare attenzione a Pupe-Schneider, caso di studio scelto per le particolari connotazioni drammaturgiche costruite tramite elementi barocchi della scena e costumi/abiti del marchio Chanel.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

Morisi, Massimo. « LE AUTORITÀ INDIPENDENTI IN ITALIA COME TEMA DI RICERCA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no 2 (août 1997) : 225–72. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024825.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneLe funzioni di cui si occupano le autorità indipendenti nel nostro paese, formano un elenco abbastanza impressionante. A tali istituzioni viene infatti affidata una complessa gamma di funzioni decisionali in una molteplicità di settori di regolazione economica e sociale di cruciale importanza. Moneta e credito, concorrenza e assicurazioni, borsa, valori mobiliari e fondi pensione, comunicazioni di massa e informatica pubblica, appalti di lavori pubblici e tariffe di energia elettrica e gas, scioperi nei servizi pubblici e contrattazione sindacale nelle pubbliche amministrazioni, monitoraggio e innovazione neirambiente e nel funzionamento del sistema sanitario sono solo i più evidenti items di un profondo spostamento di poteri dall'apparato politico e amministrativo di governo verso una rete articolata, e in continua diramazione, di nuove e separate arene di rappresentazione, intermediazione o aggiudicazione, secondo i casi, di interessi. Chi domani volesse impegnarsi in ricerche empiriche sulle politiche pubbliche in questi settori decisivi per il sistema economico e sociale di questo paese, dovrebbe primariamente sottoporre ad analisi l'azione delle authorities e le reti di relazioni con gli interessi organizzati e diffusi in cui esse sono chiamate ad operare. Il campo visivo della rilevazione andrebbe profondamente riorientato. Solo ex post andrebbe ponderato il ruolo delle istituzioni classiche della forma di governo, come i partiti, gli organi dell'Esecutivo e il Parlamento. L'analisi empirica, a fronte di casi e circostanze determinate, potrebbe anche sancirne la (de) qualificazione alla sola stregua di attori e arene integrative.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

Girolama Caruso, M., et Anna Valeri. « Sicut palea : Merini sotto l'urto del rifiuto ». WELFARE E ERGONOMIA, no 1 (septembre 2021) : 128–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-001012.

Texte intégral
Résumé :
Il contributo si basa sul proficuo rapporto tra letteratura e sociologia e sulla relazione bidi-rezionale di conoscenza e analisi critica legata ai mutamenti sociali. La letteratura, per la sua portata, spesso, infatti, è uno strumento di riflessione sociologica. La relazione biunivoca tra letteratura e sociologia si ha quando gli argomenti letterari fuoriescono dall'analisi del testo e assumono la veste di riflessione sociologia. Il lavoro presenta due livelli di analisi: - la rilevanza didattica di un personaggio come la Merini, che è partita come analisi concreta della forma linguistica, risultante di un passaggio retorico da una sovrabbondanza di senso ad una pagina bianca, da una parte, e ricerca - discreta ma rigorosa della rap-presentazione invasiva sulla società del personaggio-artista, nel conflitto mai risolto della contaminazione genio-follia. - la riflessione sociologica che discende dal progetto didattico "Ricordami il pensiero della vita. Il mondo di Alda Merini" è stato motivo di approfondimento empirico sul concetto di normalità, stereotipo e dis-abilità. I quesiti proposti nella sezione sulla disabilità sono molteplici fanno riferimento alla tipologia della disabilità, alla rappresentazione sociale della dis-abilità livello di accettazione; l'inclusione e la relazione tra creatività e follia. La biografia della Merini ha avuto un significato particolare poiché, pur essendo esposta al giudizio e alla vergogna, il suo essere è una sfida alle gerarchie dell'abilismo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

Bombara, Daniela. « ‘Brume nordiche’ sullo Stretto. Le radici settentrionali del Romanticismo siciliano ». Italianistica Debreceniensis 26 (1 décembre 2020) : 28–46. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9379.

Texte intégral
Résumé :
Il presente saggio si propone di tracciare le influenze del romanticismo nordeuropeo sulle opere di alcuni autori siciliani del primo Ottocento. L'obiettivo è sfatare il mito di un livello "inferiore" della letteratura romantica italiana rispetto alla letteratura nordica, poiché non è incentrata sulla rappresentazione delle aree oscure del sé, di temi soprannaturali, fantastici e irrazionali che sono presenti nella realtà. Vengono esaminate alcune ballate di Felice Bisazza (1809-1867) e Vincenzo Navarro (1800-1867). In queste opere la narrazione di leggende popolari mette in luce un universo spettrale e orribile, rispecchiando situazioni reali, come la violenza della classe nobile e del patriarcato, o l'ingiustizia della disuguaglianza sociale. Si parlerà poi di un'opera teatrale di Giuseppe La Farina (1815-1863), intitolata L'abbandono di un popolo (1845); l'autore ritrae la rivolta anti-spagnola del 1676 a Messina concentrandosi sulle forze inquietanti e sotterranee che si intersecano con i movimenti rivoluzionari. Verrà infine analizzata la produzione di Tommaso Cannizzaro (1838-1921) come traduttore: lo scrittore mette a disposizione del pubblico siciliano e italiano l'affascinante mondo della mitologia scandinava, attraverso le traduzioni di alcuni canti dell'Edda antica medievale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

Treccani, Gian Paolo. « "Voci di un'Italia bambina". Monumenti toponomastica e allestimenti celebrativi nella costruzione della cittŕ risorgimentale ». STORIA URBANA, no 132 (février 2012) : 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132001.

Texte intégral
Résumé :
Sono numerosi gli studi dedicati ai processi di trasformazione delle cittŕ italiane, avvenuti dopo l'unitŕ del Paese. In particolare, si tratta di ricerche che hanno indagato gli aspetti quantitativi di tale fenomeno, che riguardano lo sviluppo territoriale dei centri abitati, la dotazione di nuove infrastrutture, quali strade, ferrovie, porti, ecc, o la realizzazione di grandi opere pubbliche con finalitŕ di carattere sociale. Meno numerosi sono invece gli studi dedicati alle trasformazioni dei centri abitati e dei territori prodotte da quel fenomeno che si definisce di "costruzione dell'identitŕ nazionale". Lo scritto delinea il contesto in cui prende forma tale progetto e inquadra i temi che ne costituiscono la concretizzazione. Si tratta, nello specifico, di individuare quella "geografia" (costituita da un numero infinito di monumenti commemorativi del Risorgimento, di luoghi simbolici, di targhe in ricordo di eventi insurrezionali, di lapidi con epigrafi dedicatorie, di toponomastiche e itinerari d'ispirazione patriottica, di restauri dei cosiddetti "monumenti nazionali") in cui prende forma tale progetto e di evidenziarne i caratteri specifici. Tale rappresentazione dell'identitŕ nazionale costituisce oggi un tratto imprescindibile del volto delle cittŕ italiane, e richiede politiche di tutela e valorizzazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

Caria, Marzia. « «Non so scrivere inglese, a momenti neppure italiano… datemi una “giobba” qualsiasi» : gli emigrati italiani nel teatro di Nino Randazzo ». Italianistica Debreceniensis 26 (1 décembre 2020) : 56–68. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9381.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, impossibili da acculturare e disciplinare, in gran parte legati alle organizzazioni criminali, che parlano per lo più una varietà mista di italiano e inglese. Così, in particolare, nella commedia Il Sindaco d'Australia (1981), in cui l'immagine stereotipata (ma esilarante) dell'emigrante del sud Italia, impulsiva e ambiziosa, caratterizzata a livello linguistico dall'uso di termini italo-australiani; e nella commedia Victoria Market (1982), concepita da Randazzo come protesta contro la tendenza degli anglo-australiani a costruire stereotipi nei confronti degli italo-australiani, in questo caso quello del'italiano mafioso. Il teatro di Randazzo, tuttavia, riesce a distinguersi dalle opere della maggior parte dei drammaturghi italo-australiani di prima generazione per il suo tentativo di demistificare in modo divertente tali pregiudizi e luoghi comuni. È nella scelta di un tono popolare della commedia, ottenuta anche attraverso la sapiente mescolanza di forme italiane più tradizionali con termini italo-australiani tipici degli anni in cui sono ambientati gli eventi narrati, che risiedono gli aspetti specifici di questo autore.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

Anzera, Giuseppe, et Alessandra Massa. « Chi ha paura di Internet ? Le piattaforme online nei processi di radicalizzazione e di deradicalizzazione ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (octobre 2021) : 122–38. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12471.

Texte intégral
Résumé :
Radicalizzazione online e self-radicalization sono aree ancora poco analizzate all'interno della gamma dei fenomeni che conducono all'inasprimento ideologico e all'estremismo violento. In questo articolo, si esploreranno le principali ragioni dello stretto legame tra piattaforme online e pratiche di radicalizzazione e interventi di deradicalizzazione legati alle ideologie di matrice islamista. Le traiettorie di radicalizzazione dipendono da numerose direttrici incrociate: predisposizioni individuali e disposizioni contestuali; motivazioni psicologiche e questioni materiali; rivendicazioni identitarie e moventi politici. In questo senso, la costruzione narrativa delle esperienze, soprattutto dei giovani soggetti di seconda generazione, è determinante nel comprendere gli autoposizionamenti dei soggetti radicali, e nel ricostruire il display delle esperienze individuali. Le piattaforme, e più in generale i media, si configurano quindi come spazio di costruzione della realtà sociale. I mezzi di comunicazione digitali si sono dimostrati particolarmente efficaci nella disintermediazione delle pratiche di partecipazione politica: per quanto riguarda la radicalizzazione, queste si dimostrano rilevanti per finalità strumentali e per utilizzi comunicativi, incidendo sull'organizzazione e sulla socializzazione ai fenomeni radicali, mentre favoriscono la rappresentazione pubblica e la propaganda di tali fenomeni. Seppure il peso maggiore delle dinamiche di radicalizzazione sia imputabile a processi politici e sociali offline, alcune tecnicalità delle piattaforme interferiscono con le dinamiche di polarizzazione. Negli ultimi anni sono nate una serie di iniziative volte a limitare l'impatto delle piattaforme sulla radicalizzazione: queste iniziative coinvolgono attori pubblici, privati e organizzazioni di attori autonomi. Il contrasto della radicalizzazione online deve utilizzare strategie flessibili, contro-narrazioni e media literacy.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie