Littérature scientifique sur le sujet « Raggiungimento »

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Articles de revues sur le sujet "Raggiungimento"

1

Crotta, Francesca, Miriam Salvisberg et Giovanna Zanolla. « Note scolastiche e competenze fondamentali in matematica degli allievi dell’11° anno HarmoS in Ticino ». Swiss Journal of Educational Research 42, no 2 (14 octobre 2020) : 323–42. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.42.2.3.

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Résumé :
Dal confronto tra il raggiungimento delle competenze fondamentali in matematica nell’indagine VeCoF 2016 e la nota scolastica in matematica assegnata dagli insegnanti agli stessi allievi al termine dell’11° anno scolastico, è emerso che ottenere una nota uguale o superiore alla sufficienza frequentando il corso di base non assicura il raggiungimento delle competenze fondamentali in questa materia. Sebbene gli allievi non siano a conoscenza del loro esito nel raggiungimento delle competenze fondamentali, esso, a parità di nota e di tipo di corso in matematica, sembra associarsi a determinate scelte per la formazione post-obbligatoria.
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2

Porretta, Bruno, Elvira Cicognani et Bruna Zani. « Scopi di vita e uso di sostanze psicoattive fra gli studenti universitari ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (février 2011) : 31–46. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-003003.

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Résumé :
La ricerca indaga, in un campione di studenti universitari, la relazione tra utilizzo di sostanze psicoattive e scopi di vita (, Emmons, 1986). L'ipotesi era che le sostanze siano considerate un fattore che facilita il raggiungimento di alcuni tipi di scopi, in particolare quelli relativi all'area delle relazioni sociali e del benessere. Il campione č costituito da 698 studenti universitari (di cui il 37.8% maschi) iscritti a diversi anni di corso. I risultati hanno evidenziato un maggiore consumo di sostanze da parte dei maschi, degli studenti fuori sede e un incremento del consumo durante gli anni universitari. Il consumo di alcolici č ritenuto facilitare il raggiungimento degli scopi di natura sociale (es. conoscere persone nuove, sentirsi adeguato nelle situazioni di gruppo), mentre l'utilizzo di hashish/ marijuana č associato al raggiungimento degli scopi di vita riferiti alla crescita personale e al benessere psicologico.
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3

Consoli, Daniela, Monia Giovannetti et Nazzarena Zorzella. « La conversione del permesso di soggiorno del cittadino straniero alla maggiore etŕ : le modifiche all'art. 32 TU n. 286/98 e il ruolo del Comitato per i minori stranieri ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 3 (décembre 2011) : 62–71. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003005.

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Résumé :
Sommario: 1. La sintetica ricostruzione delle modifiche all'art. 32 TU n. 286/98 - 2. Le attuali condizioni per il mantenimento del permesso di soggiorno al raggiungimento della maggiore etŕ - 3. Le funzioni ed i compiti del Comitato minori stranieri - 4. Quando il Comitato puň emettere il parere positivo.
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4

Spasiano, Alessandra, Chiara Molinari, Anna Marangone et Tiziana Bove. « TBI moderato e servero nel pre-ospedaliero : aderenza alle raccomandazioni e outcome ». Rescue Press 02, no 02 (1 avril 2022) : 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.02.02.it.

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Résumé :
ABSTRACT Introduzione Il trauma cranico (TBI – Traumatic Brain Injury) è una delle principali cause di morte e disabilità al mondo. Il danno cerebrale primario è rappresentato dal trauma, mentre il danno cerebrale secondario è l’evoluzione, limitabile, del danno primario. Esso necessita di una gestione precoce, che inizi immediatamente dopo il trauma e che preveda il raggiungimento di precisi target terapeutici correlati ad un miglior outcome. Attualmente le indicazioni per la gestione del TBI provengono dalle Linee Guida del 2008 (LG 2008), ma in questi anni la letteratura scientifica si è arricchita di molti studi che costituiscono un importante fonte di aggiornamento e miglioramento della gestione preospedaliera dei pazienti con trauma cranico. Scopo dello studio: valutare l’aderenza alle raccomandazioni delle LG 2008 e della più recente letteratura sulla gestone del TBI moderato e severo. Metodo: studio retrospettivo monocentrico. Criteri di inclusione: età > 18 anni, GCS <12, soccorsi da HEMS FVG o Automedica ASUFC. Periodo: 01/05/20118 – 30/04/2020. Raccolta parametri e informazioni cliniche da schede di intervento e sistema informatico ospedaliero. Risultati: 82 pazienti arruolati, 59 (72%) maschi. Età media 58.1±21.3 anni. Il valore medio di H-AIS è stato 3±1.5. A T1: 51(62.2%) TBI severi, 30(36.6%) moderati e 1(1.2%) lieve poi evoluto in moderato. Aderenza di rilevazione del GCS/pupille variabile da 100%/40.2% a 57.1%/17.1%. Aderenza di rilevazione di SpO2/sAP/etCO2 variabili tra 82.9%/89%/45.5% e 53.7%52.4%/46.3%. Temperatura rilevata al massimo nel 2.4% dei casi. Aderenza terapeutica >90% per O2 terapia, <90% per intubazione, <80% per fluidoterapia e vasopressori, <50% per etCO2, nulla per normotermia. Raggiungimento target terapeutici: >95% per SpO2 e sAP>90mmHg, 85.5% per sAP>110mmHg, <50% per etCO2. Conclusioni: necessità di migliorare aderenza di rilevazione di temperatura e pupille, mediante sensibilizzazione del personale e introduzione di scheda di missione unica. Migliorabile il raggiungimento del target pressorio utilizzando sia fluidi che vasopressori. Da implementare la rilevazione dell’etCO2 come guida nell’impostazione della ventilazione.
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5

Modenese, Michele, Lucia Firinu et Alessandra Grillo. « L'ipnosi vigile nell'apprendimento e nella performance ». IPNOSI, no 1 (juillet 2022) : 32–40. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2022-001003.

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Résumé :
In questo studio pilota, partendo dalle evidenze scientifiche relative ai diversi stati di coscienza modificata raggiunti con l'ipnosi vigile e dall'analisi delle somiglianze e delle differenze della stessa con l'ipnosi tradizionale, viene utilizzata l'Active Alert Hypnosis per ottenere un miglioramento della performance e dell'apprendimento in tempi brevi. Il protocollo ideato, che ha consentito il raggiungimento di uno o più obiettivi specifici di tipo prestazionale, può essere integrato anche a un percorso di psicoterapia più ampio.
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6

Olivetti Manoukian, Franca. « La riforma della giustizia minorile e di famiglia e i servizi sociali ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (avril 2022) : 97–105. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-003009.

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Résumé :
L'articolo sollecita alcune riflessioni sul modo in cui la recente legge di Riforma della Giustizia prevede il contributo dei servizi sociali per i procedimenti in materia di persone, minorenni e famiglie. Una attenta analisi delle parole utilizzate per indicare le funzioni dei servizi, gli ambiti di intervento e le modalità operative, mette in evidenza una rappresentazione riduttiva di un ruolo di fatto cruciale per il raggiungimento degli obiettivi a cui tende la riforma stessa.
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Grosso Marra, Walter, Margherita Cannillo et Enrica Lonni. « Terapia dell’ipertensione arteriosa polmonare : dubbi e certezze ». Cardiologia Ambulatoriale 30, no 3 (9 décembre 2022) : 152–63. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-3-3.

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L’ipertensione arteriosa polmonare è una malattia rara, caratterizzata da incremento delle pressioni nel circolo arterioso polmonare. In passato tale patologia era considerata incurabile, ma grazie alla scoperta di nuove molecole farmacologiche, e soprattutto grazie a un approccio terapeutico basato su alcuni punti chiave (terapia precoce, che agisce su più vie, guidata dal raggiungimento dei target terapeutici) la morbilità e la mortalità si sono ridotte. Le ultime linee guida hanno introdotto alcune importanti novità.
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Marangon, Giorgia. « Pentolaccia di Giovanni Verga : analisi variantistica e risultati traduttivi. Le traduzioni in spagnolo di Cipriano Rivas Cherif e José Abad Baena a confronto ». Hermēneus. Revista de traducción e interpretación, no 20 (13 décembre 2018) : 295–315. http://dx.doi.org/10.24197/her.20.2018.295-315.

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Résumé :
Questo studio si divide in due parti, nella prima ci prefiggiamo di analizzare, dal punto di vista delle varianti del testo, la novella Pentolaccia dello scrittore siciliano Giovanni Verga e, nella seconda, confronteremo la prima e l’ultima traduzione spagnola della stessa: Pucherete di Cipriano Rivas Cherif (1920) e Historia de Ollaza di José Abad Baena (2011). Il nostro obiettivo è evidenziare le differenze non solo linguistiche ma anche strutturali delle due traduzioni e, per fare questo, occorre affrontare l’analisi delle varianti del testo. Questo studio sarà propedeutico al raggiungimento di esaustivi risultati traduttivi e alla comprensione del modus operandi dei traduttori.
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Toma, Matteo, Giulia Guglielmi, Gabriele Crimi, Italo Porto et Pietro Ameri. « La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare e ipertensione polmonare cronica tromboembolica ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 123–30. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-5.

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Résumé :
La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (IAP) permette ai clinici di predire l’outcome e monitorare la progressione di malattia. Inoltre, risulta fondamentale per guidare le strategie di trattamento. Nell’ultimo decennio, numerosi score sono stati implementati per valutare il profilo di rischio dei pazienti con IAP e hanno dimostrato come il raggiungimento di un profilo di rischio basso sia associato ad una migliore sopravvivenza libera da trapianto a lungo termine. Ulteriori studi sono necessari per migliorare la valutazione del rischio, in particolare nei pazienti classificati come a rischio intermedio per i quali può risultare complesso effettuare delle scelte terapeutiche.
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10

Toma, Matteo, Giulia Guglielmi, Gabriele Crimi, Italo Porto et Pietro Ameri. « La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare e ipertensione polmonare cronica tromboembolica ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 123–30. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-5.

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Résumé :
La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (IAP) permette ai clinici di predire l’outcome e monitorare la progressione di malattia. Inoltre, risulta fondamentale per guidare le strategie di trattamento. Nell’ultimo decennio, numerosi score sono stati implementati per valutare il profilo di rischio dei pazienti con IAP e hanno dimostrato come il raggiungimento di un profilo di rischio basso sia associato ad una migliore sopravvivenza libera da trapianto a lungo termine. Ulteriori studi sono necessari per migliorare la valutazione del rischio, in particolare nei pazienti classificati come a rischio intermedio per i quali può risultare complesso effettuare delle scelte terapeutiche.
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Thèses sur le sujet "Raggiungimento"

1

Comin, Damiano <1992&gt. « La protean career : l'impatto delle competenze trasversali e il raggiungimento del career success ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12583.

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Résumé :
In tempi recenti si è assistito ad un vero e proprio mutamento nel mondo del lavoro. Gli aspetti sociali, economici e tecnologici hanno rivoluzionato l’ambito professionale portando l’attenzione su nuovi aspetti finora non particolarmente esplorati. In questo contesto, le abilità tecniche e le conoscenze acquisite durante il periodo di studi o, da pregresse esperienze lavorative, non sono più sufficienti. Le soft skills o competenze trasversali rappresentano il vero punto di forza dell’individuo, nell’ ambito professionale e non. Tali competenze hanno recentemente assunto grande importanza, soprattutto nelle aziende dove si avverte la necessità di investire nel capitale umano. Tali competenze rappresentano un fattore discriminante in ambito di selezione del personale. L’interesse per le competenze trasversali è cresciuto nel corso del tempo, dovuto all’effetto positivo che queste hanno sulla performance dell’individuo, incrementandola e producendo un beneficio sia al singolo che all’azienda. L’elaborato mira a valutare come le competenze trasversali impattino sulla protean career, dove l’individuo è proattivo nella gestione della sua carriera. Successivamente, si analizzerà come tale nuova tipologia di carriera possa favorire un successo di carriera, valutandolo sia l’aspetto soggettivo personale ed attraverso il confronto con altri.
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2

Donadello, Giulia <1988&gt. « Analisi di rischio spaziale per la valutazione del raggiungimento del Buono Stato Ambientale nelle aree marine ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10380.

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Résumé :
Negli ultimi decenni, molteplici forzanti di origine antropica e naturale, così come gli effetti dei cambiamenti climatici, stanno ponendo crescenti pressioni sugli ecosistemi marini, compromettendo il futuro utilizzo di beni e servizi ecosistemici. Il crescente interesse su tali temi è sottolineato dalla Direttiva Europea sulla Strategia Marina (MSFD), che propone un approccio integrato alla gestione delle aree marine al fine di raggiungere il buono stato ambientale entro il 2020. In questo contesto, la valutazione del rischio ambientale rappresenta un efficace strumento per affrontare le numerose minacce generate da forzanti climatiche ed antropiche, che agiscono sugli ecosistemi marini (es. aumento temperatura, inquinamento). Nell’ambito di questa Tesi, mediante un processo strutturato in quattro fasi consecutive (analisi del pericolo, esposizione, vulnerabilità e rischio), è stata realizzata una valutazione spaziale mirata ad individuare aree e recettori a maggior rischio di non raggiungere il buono stato ambientale entro il 2020 nel mar Adriatico. L’analisi è stata effettuata tramite l’integrazione di una set di indicatori di pericolo (es. indice trofico, variazione di temperatura e salinità) e vulnerabilità ambientale (es. indice di biodiversità, estensione degli habitat sensibili) con tecniche di analisi multi-criteriale. L’utilizzo di sistemi informativi geografici ha infine permesso di elaborare mappe spaziali e statistiche in grado di riassumere metriche di rischio utili a valutare il progresso verso l’attuazione della MSFD. Questi indicatori rappresentano valide informazioni, per stabilire priorità gestionali e pianificatorie degli spazi marittimi, oltre che la protezione del mar Adriatico.
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3

Busan, Pierpaolo. « Transcranial magnetic stimulation in the planning and execution of reaching movements ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3072.

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Résumé :
2007/2008
The neurophysiology of the monkey and human brain shows that transformation of visuomotor coordinates is related to the activation of a distributed and complex population of parietal, premotor and motor neurons. We can think about these circuits like different cortical areas activated in different times during reaching and grasping planning and execution, with different relations and communications among them. In this theoretic field, my PhD project was aimed at investigating the organization of planning and execution of visually guided reaching movements in the human brain, by means of Transcranial Magnetic Stimulation (TMS) in healthy subjects. I obtained a temporal and spatial map of both hemispheres, in order to refine available information about this complex system. In the contra-lateral hemisphere, an acceleration of reaction time was found when delivering TMS, on superior occipital lobe, at 50% of medium reaction time, without preferences for reaching direction in the peripersonal space. With the same time of stimulation, an acceleration of reaction times was also evident when stimulating the region of the parieto-occipital sulcus, but only for straight-forward reaching. Finally, in posterior superior parietal lobule slower reaction times were evident when TMS was delivered at 75% of the medium reaction time, but only for straight-forward reaching. Another facilitation of reaction time was evident in one of the five points stimulated in left parietal cortex, when TMS was delivered at 75% of medium reaction time, with no peripersonal space preferences. In dorsal premotor cortex another facilitation in reaction time was found, when TMS was delivered at 75% of medium reaction time, again with no peripersonal space preferences. Finally, I investigated the right hemisphere in cortical points homologue to those of the left hemisphere. Results indicated that only the region of the dorsal parieto-occipital sulcus is bilaterally involved. In fact, slower reaction times were evident when TMS was delivered at 75% of the medium reaction time. This indicates temporal differences in activation between left and right parieto-occipital sulcus. In all the effective points, the execution of control experiments showed that findings were specifically related to the planning of reaching movements, excluding the possibility of attentional, motor or perceptual effects, and that they were not due to diffusion of current to primary motor cortex. When delivering TMS during execution of reaching movements, effects were evident only when pulses were applied at 50% of medium movement time. In particular, a delay in movement time was evident in the parietal and premotor regions. Also in this case, control experiments excluded that effects were due to current diffusion to primary motor cortex and assured the specificity of the effect for visually-guided reaching. Present findings suggest that planning of reaching with right hand in healthy subjects starts early in left superior occipital cortex and in parieto-occipital region. Successively, a parallel and diffuse pattern of activation is evident. This pattern involves a specific point of superior parietal lobule in a ventral and rostral left parietal position, and a more anterior point of the premotor dorsal cortex, where a parallelism in activation could be speculated. Moreover, an interference in late motor planning in right and ipsilateral parieto-occipital cortex was evoked, that could be in strict functional and temporal relation with the homologue result obtained in left parieto-occipital region. Consequently, it could be suggested that even if planning of reaching movements relies principally on contra-lateral hemisphere, a bilateral involvement might also occur at least in parieto-occipital cortex. On the other hand, cortical structures in contra-lateral hemisphere seem to be involved in the control of on-line reaching movements only when the hand is approaching the target. In the present study, effects were reported only for parietal and premotor cortices. This suggests that the affected areas might be more involved in the control of on-line movements, confirming the pivotal role of the parietal cortex in managing visuomotor information. In conclusion, this research project contributes to the understanding of the cortical dynamics involved in the planning and control of reaching movements. Specifically, new insights are provided about the temporal involvement of the different cortical regions being part of the process.
Il raggiungimento e la prensione di un oggetto sotto la guida visiva sono movimenti che i soggetti sani riescono a realizzare molto semplicemente. La neurofisiologia del sistema nervoso centrale ha dimostrato che le trasformazioni visuo-motorie, necessarie per l’implementazione di questi movimenti, si basano sull’attivazione di una distribuita e complessa popolazione di neuroni parietali, motori e promotori della corteccia cerebrale. Possiamo immaginare tali circuiti come differenti regioni corticali che si attivano durante diverse finestre temporali, con diversi gradi di relazione ed elementi di comunicazione tra loro. Per capire meglio l’esatto ruolo giocato dalle diverse regioni parietali e frontali durante la pianificazione e l’esecuzione dei movimenti di raggiungimento e di prensione, sono stati eseguiti esperimenti su un totale di 269 volontari sani e consenzienti (età 19-56 anni, età media e deviazione standard 26.1 ± 6.4 anni), cui veniva applicata una Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) durante l’esecuzione di un compito visuo-motorio. I soggetti venivano fatti sedere comodamente, chiedendo loro di iniziare il compito con gli occhi chiusi e con la mano destra mantenuta in posizione di riposo sopra un sensore ottico (che permetteva di misurare il tempo di reazione), posizionato centralmente rispetto al loro corpo. Un segnale acustico indicava ai soggetti di aprire gli occhi e di raggiungere il più velocemente e accuratamente possibile un oggetto posizionato sul tavolo a 35 cm di distanza di fronte a loro, oppure spostato di 40° a destra o a sinistra. Ai soggetti veniva richiesto di mantenere sempre lo sguardo in posizione centrale per tutta la durata dell’esperimento. L’oggetto era collegato ad un sensore tattile, utile per registrare i tempi di movimento (cioè il tempo che intercorreva dal momento in cui la mano lasciava il sensore ottico fino al raggiungimento dell’oggetto). La TMS è stata somministrata al 25%, al 50%, al 75% e al 90% del tempo di reazione medio o al 25% e al 50% del tempo di movimento medio di ogni soggetto. Sono stati stimolati 33 punti corticali, comprendendo entrambi gli emisferi. In ogni esperimento, per ognuno dei punti corticali investigati, sono state raccolte 42 prove (21 con TMS e 21 senza), ugualmente distribuite nello spazio peripersonale. In linea generale, in ogni esperimento, cinque punti corticali sono stati stimolati nella corteccia parieto-occipitale dorsale, cinque nella corteccia parietale superiore e cinque nella corteccia premotoria dorsale, in entrambi gli emisferi. I risultati ottenuti dimostrano l’esistenza di un circuito ben definito nell’emisfero sinistro, che parte dalla corteccia occipitale per arrivare fino alla corteccia premotoria, dove è stato possibile interagire tramite somministrazione di TMS, ottenendo soprattutto un accorciamento dei tempi di reazione. Infatti, un’accelerazione dei tempi di reazione è stata individuata somministrando la TMS al 50% di essi nel lobo occipitale superiore, senza però individuare preferenze di direzione nello spazio peripersonale. Successivamente, nello stesso momento di stimolazione, è stato possibile individuare un’accelerazione dei tempi di reazione anche nel solco parieto-occipitale, ma solo quando il soggetto realizzava un movimento di raggiungimento verso il centro. Anche nella corteccia parietale superiore è stato possibile osservare un effetto facilitatorio nei tempi di reazione. In questo caso però, la TMS è stata somministrata al 75% del tempo di reazione medio: l’effetto si manifestava senza preferenze direzionali nello spazio peripersonale. Infine, nella corteccia premotoria dorsale è stato possibile individuare un ultimo effetto di facilitazione sui tempi di reazione, ancora una volta quando la TMS veniva somministrata al 75% del tempo di reazione medio, e senza preferenze direzionali nello spazio peripersonale. Tempi di reazione rallentati sono stati evocati solamente nella parte posteriore del lobulo parietale superiore, quando la TMS veniva somministrata al 75% del tempo di reazione medio dei soggetti, solamente nei movimenti di raggiungimento diretti verso il centro. Per quanto riguarda l’emisfero destro, quando la TMS è stata somministrata nei punti corticali omologhi a quello di sinistra, sono stati individuati solamente tempi di reazione più lenti dopo stimolazione parieto-occipitale al 75% del tempo di reazione medio, senza preferenze spaziali peripersonali. Quando la TMS è stata somministrata durante l’ esecuzione del movimento, quattro punti sono stati stimolati nella corteccia parieto-occipitale dorsale, cinque nella corteccia parietale e cinque nella corteccia dorsale premotoria, solamente nell’emisfero di sinistra. I risultati indicano che la TMS è stata efficace esclusivamente quando è stata applicata al 50% del tempo di movimento medio. In particolare, un ritardo nei tempi di movimento è stato individuato in un punto della corteccia parietale superiore e in un punto della corteccia premotoria dorsale. In entrambi i casi, non è stato possibile evidenziare alcuna preferenza nello spazio peripersonale. I risultati raccolti confermano che la pianificazione dei movimenti di raggiungimento eseguiti con la mano destra inizia precocemente nella corteccia occipitale superiore di sinistra e nella regione parieto-occipitale dello stesso lato, proseguendo poi fino a raggiungere la corteccia premotoria dorsale. Questo indica la presenza di un circuito specifico posizionato dorsalmente, con una tempistica di attivazione che fluisce in direzione postero-anteriore. E’ stato evidenziato anche come l’emisfero ipsilaterale partecipi a tale processo, dato che è stata verificata la possibilità di interferire con la pianificazione dei movimenti di raggiungimento nella corteccia parieto-occipitale ipsilaterale. Inoltre, considerando l’effetto facilitatorio della TMS quando veniva applicata nell’emisfero sinistro al 50% del tempo di reazione medio, e quello inibitorio al 75% dello stesso quando veniva applicata all’emisfero destro, può essere ipotizzata l’esistenza di una chiara differenza di attivazione temporale tra corteccia parieto-occipitale di destra e di sinistra. Infatti, anche se la pianificazione dei movimenti di raggiungimento si basa principalmente sulla corteccia controlaterale, abbiamo dimostrato l’esistenza di un’attivazione bilaterale, almeno nella corteccia parieto-occipitale. Il coinvolgimento delle strutture corticali nel controllo on-line dei movimenti di raggiungimento è stato dimostrato essere più efficace quando la mano sta per raggiungere il suo obiettivo. In questo studio, gli effetti della TMS sono stati evidenziati nella corteccia parietale anteriore e nella corteccia premotoria, e non in regioni parieto-occipitali. Ciò suggerisce che le aree coinvolte potrebbero partecipare al controllo on-line del movimento di raggiungimento in misura maggiore rispetto a regioni corticali posteriori, confermando il loro ruolo centrale nella gestione delle informazioni visuo-motorie. La novità dello studio consiste nella realizzazione di una mappatura completa del circuito di integrazione di coordinate visuo-motorie deputato alla pianificazione e all’esecuzione dei movimenti di raggiungimento, grazie all’applicazione della TMS e la conseguente possibilità di interagire con tale sistema. Nello specifico, vengono proposte delle nuove evidenze a proposito del coinvolgimento temporale delle differenti regioni corticali che fanno parte del processo.
XXI Ciclo
1980
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Dussin, Giada <1986&gt. « Il ruolo dell'Unicef nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio a favore dell'infanzia. L'esperienza Unicef-Regione Veneto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2640.

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Résumé :
Partendo da un'analisi degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e studiando dettagliatamente i progressi di ogni singolo Obiettivo, conseguiti nel 2005 e nel 2011, il mio lavoro si focalizza sulla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza che l'Unicef ha adottato nel 1989, in cui vengono enunciati i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini del mondo. L'Unicef ha incorporato nella sua missione gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, essendo questi ultimi la messa in pratica della Convenzione. Parte del mio lavoro è poi dedicata alle campagne che l'Unicef adotta a livello internazionale per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e all'esperienza di tirocinio svolta presso il Comitato Regionale Veneto per l'Unicef, con particolare attenzione alle attività svolte in merito alla Convenzione e agli Obiettivi del Millennio.
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Procacci, Valentina <1988&gt. « Agenzia Nuova Cina : l'evoluzione della voce mediatica della R.P.C. Ottant'anni di cambiamenti tra l'espansione internazionale e il raggiungimento dell'autonomia finanziaria ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2287.

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L'agenzia Nuova Cina è l'agenzia di stampa governativa della repubblica popolare cinese. Nata nel 1931 ha assunto il nome attuale nel 1937. La progressiva affermazione dell'agenzia non può essere considerata come semplice parte dello sviluppo dell'industria mediatica in Cina ma affonda le sue radici in eventi politici ben precisi. Punto di riferimento e leader nazionale nel campo dei mass media cinesi, l'agenzia opera sotto indiscutibili regole emanate dal partito. Gli obiettivi che quotidianamente l'agenzia si propone di raggiungere sono: rappresentare la voce del governo; coordinare un lavoro coerente e unitario in patria e all'estero; fornire le informazioni di cui necessitano le organizzazioni mediatiche e non. I cambiamenti maggiori subiti dall'agenzia hanno avuto inizio a partire dagli anni ottanta. In primo luogo, le riforme economiche del 1978 videro l'agenzia non più totalmente finanziata dal governo. Cominciò a diversificare le sue attività inserendosi anche nel campo dell'imprenditoria. In secondo luogo, l'agenzia diede inizio ad una massiccia operazione di espansione all'estero, aprendo numerosi uffici in ogni parte del mondo.
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Magnano, Michela <1984&gt. « Allungamento del tempo di somministrazione dei farmaci biologici in pazienti con psoriasi stabilizzata come raggiungimento della "sensazione di guarigione" : studio multicentrico ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8995/1/tesidefinitivadottoratopersito.pdf.

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Résumé :
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica cutanea che, a seconda della gravità, può essere classificata in lieve, moderata e severa. Per le forme severe, sono stati recentemente introdotti i farmaci biologici, che determinano un’ottima clearance delle lesioni cutanee, aumentando quindi la sensazione di guarigione del paziente. Tali farmaci hanno regimi di somministrazione ben stabiiti, tuttavia, alcuni studi hanno proposto schemi di somministrazione dilazionati per migliorare la qualità di vita del paziente psoriasico. Sono stati arruolati soggetti con diagnosi di psoriasi cutanea moderata-grave e/o artropatica in trattamento con uno dei quattro principali farmaci biologico (infliximab, etanercept, adalimumab e ustekinumab), che avessero raggiunto un PASI100, mantenuto per almeno 12 mesi consecutivi, presso 3 centri italiani. Per tali pazienti, è stato allungato il tempo di somministrazione. È stata valutata la percentuale di recidive e l’associazione con ipertensione, diabete mellito, artropatia psoriasica o con l’abitudine al tabagismo. La sensazione di guarigione è misurata con un questionario somministrato a 3 mesi dal baseline. Sono stati analizzati in totale 199 pazienti in terapia con farmaco biologico da gennaio 2005 a giugno 2018. Sono stati confrontati 96 pazienti che hanno effettuato una riduzione della dose con 103 trattati secondo foglietto illustrativo. La differenza nell’incidenza di recidive tra i due gruppi è apparsa essere trascurabile (p-value 0,445). L’ipertensione arteriosa appariva essere correlata a una più alta percentuale di recidive (p-value<0.05). I farmaci biologici determinano un’ottima risposta terapeutica, associata spesso a una completa remissione della malattia. Il nostro studio ha dimostrato come la somministrazione dilazionata dei farmaci biologici mantenga la medesima efficacia della somministrazione standard e trovi anche ampio consenso da parte del paziente stesso. Ulteriori studi su più ampie casistiche per valutare l’efficacia a lungo termine del trattamento con farmaco biologico ad intervalli di tempo dilazionati e per determinare il parametro qui introdotto della “sensazione di guarigione”.
Psoriasis is a cutaneous chronic inflammatory disease which can be classified in mild, moderate or severe, according with the skin involvement. For the severe forms, biological therapies have been recently introduced. These therapies often cause a complete clearance of the skin lesions, but they have specific and rigid dose administration regimens. Recently, some studies have proposed a dose tapering to improve the patient's quality of life and reduce the health costs. We considered in this study 199 patients treated with one biological therapy among infliximab, etanercept, adalimumab or ustekinumab, from January 2005 through June 2018. Of them, 96 reached a complete clearance of the lesions (PASI100) maintained for at least 12 months. In this group, we elongated the administration period of the used biologic and we administered a questionnaire about the “healing sensation”. In the other 103 patients, who did not reach the PASI100, we maintained the therapy at the standard dose. We also evaluated the percentage of relapses among the two groups and the association between the incidence of relapses and hypertension, diabetes, psoriatic arthritis or smoking habits. The difference in terms of relapses between the two groups appeared negligible (p-value 0.445) while hypertension has been related to a higher percentage of psoriasis recurrence in both groups. In the group of dose tapering, most patients (61,70%) reported high satisfaction and “healing sensation” after the dose tapering of the biologic. Biological therapies cause often a good therapeutic response or, in most cases, a complete remission of the disease. Our study demonstrated that a dose tapering of biologics maintain good results in terms of efficacy and it is well accepted by the psoriatic patients. More studies are needed to evaluate the long-term efficacy of these new therapeutic regimens of biologics and to study the newly introduced parameter of “healing sensation”.
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Di, Paolo Diletta. « Analisi delle emissioni di gas ad effetto serra del sito industriale Caviro Extra SpA di Faenza finalizzata alla valutazione del raggiungimento della Carbon Neutrality ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
Nella presente tesi è stata svolta una carbon footprint del sito di Caviro Extra/Enomondo situato a Faenza (RA), relativamente al periodo 01/09/2020-31/08/2021. La contabilizzazione è stata effettuata seguendo le linee guida della serie di norme UNI EN ISO 14064:2019 e del GHG Protocol. Le emissioni sono suddivise in: Scope 1 - emissioni dirette generate dall’azienda la cui fonte è di proprietà o controllata dall’azienda, Scope 2 - emissioni indirette prodotte dall’acquisto di energia consumata dalla società, Scope 3 - emissioni indirette, ovvero quelle derivate dal trasporto dei lavoratori e delle merci in entrata e in uscita. La tesi si è incentrata sulla rendicontazione delle emissioni di Scope 3 attraverso la somministrazione di un questionario ai lavoratori, sia dipendenti che indotto, e la consultazione di database aziendali per la determinazione di tutti gli spostamenti delle merci in ingresso e in uscita. Le emissioni sono state calcolate utilizzando i fattori di emissione proposti da ISPRA (2019), espressi in gCO2/km, gCH4/km o gN2O/km. I quantitativi di CH4 e N2O emessi sono stati poi espressi in tCO2e (equivalenti) applicando i rispettivi GWPs (Global Warming Potentials). L’esito della carbon footprint evidenzia che le emissioni di Scope 1 sono prevalenti, seguite da quelle di Scope 3, infine Scope 2. Nel caso di specie le emissioni di Scope 1 potrebbero essere compensate mediante l’acquisto di GO (Garanzie d’Origine), oppure possono essere ridotte diminuendo la quantità di combustibili non rinnovabili utilizzati per l’ottenimento di energia. Le emissioni di Scope 2 si potrebbero compensare con l’acquisto di GO da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Quelle di Scope 3 potrebbero essere neutralizzate o ridotte finanziando progetti virtuosi, i quali rilasciano crediti di carbonio chiamati VER (Verified Emission Reduction), in cui 1 VER equivale a 1 tCO2e ridotta o rimossa dall’atmosfera.
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Cenerini, Marika <1980&gt. « La didattica del neogreco come LS agli adulti fra tradizione e innovazione. Excursus storico-scientifico e proposta di attività per il raggiungimento del livello B2 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7420.

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Résumé :
Questo excursus storico-linguistico studia l’evoluzione della didattica del neogreco, una lingua poco diffusa dal passato illustre, alla luce della moderna glottodidattica. Ecco allora che la questione della lingua greca – con la sua dicotomia – richiama l’impostazione traduttivo-grammaticale radicata in secoli di formazione classica, oggigiorno anacronistica rispetto alle esigenze di chi desidera apprendere il neogreco in età adulta e in ambienti per lo più informali. È anche grazie al contributo delle politiche europee a favore del multilinguismo che gli ultimi decenni si sono rivelati estremamente produttivi dal punto di vista didattico, sia per quanto riguarda i materiali di studio, sia in ordine all’organizzazione di corsi di lingua per adulti, su scala nazionale e transnazionale. In tal senso vengono menzionati alcuni progetti europei avviati allo scopo di incentivare l’apprendimento e l’insegnamento del neogreco nonché l’opera di standardizzazione dei livelli di certificazione linguistica rispetto ai parametri del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). A una descrizione dei sei livelli di competenza del neogreco (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) e a un’esposizione delle difficoltà insite nel suo apprendimento, segue quindi una proposta di attività per il raggiungimento del livello B2, nella consapevolezza che questo tipo di materiale sia ancora deficitario in termini di sviluppo e reperibilità rispetto alla complessità del materiale di testing.
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Costa, L. « Influenza della sindrome metabolica sul raggiungimento della "€œminimal disease activity"€ e delle sue componenti in pazienti con artrite psoriasica in terapia con inibitori del TNF-alpha ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424329.

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Résumé :
Introduction: Psoriatic arthritis (PsA) is a chronic inflammatory arthropathy associated with skin and/or nail psoriasis. Several studies have shown a high prevalence of metabolic syndrome (MetS) in PsA patients. Aim: The aim of this study was to evaluate the influence of MetS on the achievement of minimal disease activity (MDA) and its components in PsA patients in therapy with inhibitors of TNF-alpha with a follow-up period of 24 months. Patients and Methods: A cohort of PsA patients, classified on the basis of CASPAR criteria, was assessed at the University of Padova and at University Federico II of Naples. Inclusion criteria were both sexes, age > 18 years, starting therapy with anti-TNF-alpha, stable medical conditions and no rheumatic diseases other than PsA. Exclusion criteria were previous use of biologic therapy and concomitant use of steroids. Patients'€™ data were collected at baseline (T0), and after 12 months (T1) and 24 months (T2) of therapy. Assessment of metabolic and disease activity parameters was performed at each visit. The NCEP-ACT III criteria were used to identify subjects with MetS and the MDA criteria to evaluate the disease activity. Results: On the basis of the inclusion and exclusion criteria, 330 subjects were included in the study. One hundred and ninety-six patients (59.3 %) were classified as having MetS. After 24 months of treatment, 157 patients (47.8%) out of 330 achieved MDA. Among patients not achieving MDA, 134 (77.4 %) had MetS. Univariate analysis indicated that patients with metabolic syndrome were less likely to achieve MDA than patients without metabolic syndrome (OR 0.45, p < 0.001). This inverse association remained statistically significant in the multivariate regression model (OR 0.56, p < 0.001). Longer duration of PsA was associated with lower probability of achieving MDA both in univariate (OR 0.98, p = 0.027) and multivariate models (OR 0.98, p = 0.012), while BMI was significantly associate only in the univariate model (OR 1.30, p = 0.029). In addition, among MetS components, plasma glucose concentration (> 110 mg / dl) was associated with lower probability of achieving MDA both in univariate analysis (OR 0.48, p = 0.000) and multivariate (OR 0.59, p < 0.001). Instead, waist circumference (OR 0.979, p = 0.000), serum concentrations of HDL-C (OR 1.021, p = 0.000) and triglycerides (OR 0.993, p = 0.000) were significantly associated only in univariate analysis. The presence of metabolic syndrome was found to be associated with a lower probability of achieving MDA in the following domains: tender joint count (OR 0.63, p = 0.015), swollen joint count (OR 0.42, p <0.001), tender entheseal count (OR 0.73, p = 0.007), PASI (Psoriasis Area Severity Index) (OR 0:51, p <0.001) and HAQ (Health Assessment Questionnaire) (OR 0.66, p = 0.015). Conclusions: The results of this study indicate that metabolic syndrome is associated with a lower probability of achieving MDA in PsA patients in therapy with anti-TNF-alpha. Probably a major reason of this result is related to the increased secretion of adipokines. In subjects with metabolic syndrome, these factors contribute to the development of a pro-inflammatory state, increasing the synthesis and the release of pro-inflammatory cytokines, in particular interleukin-6 and TNF-alpha, whose role is well established in the pathogenesis of PsA.
Introduzione: L'€™artrite psoriasica (AP) sembra essere una condizione sistemica che coinvolge non solo le articolazioni e la cute, ma anche altri siti come occhio, intestino e vasi. Inoltre, numerosi studi hanno dimostrato l'elevata prevalenza della sindrome metabolica (SM) nei pazienti con AP. Scopo: Considerando il ruolo centrale del TNF-alpha sia nelle malattie infiammatorie che nei processi metabolici, abbiamo progettato questo studio con lo scopo di valutare l'influenza della SM sul raggiungimento della attività  minima di malattia (MDA) e delle sue componenti in pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha con un periodo di follow-up di 24 mesi. Pazienti e Metodi: Una coorte di pazienti con AP, classificati in base ai criteri CASPAR, è stata valutata presso le Unità  di Reumatologia dell'Università  di Padova e dell'Università  Federico II di Napoli. I criteri di inclusione sono stati: entrambi i sessi, età  > 18 anni, primo inizio di terapia con anti-TNF-alpha, condizioni mediche stabili, assenza di malattie reumatiche diverse dall’AP. I criteri di esclusione sono stati: l'uso di una precedente terapia biologica e l'uso concomitante di steroidi. I dati dei pazienti sono stati raccolti al tempo di inizio della terapia (T0), dopo 12 mesi (T1) e 24 mesi (T2). La valutazione dei parametri metabolici e di malattia è stata eseguita ad ogni visita. I criteri NCEP-ACT III sono stati utilizzati per identificare i soggetti con sindrome metabolica ed i criteri MDA per valutare la attività minima della malattia. Risultati: Sulla base dei criteri di inclusione e di esclusione, 330 soggetti sono stati arruolati nello studio. I due gruppi di pazienti non mostravano differenze statisticamente significative per le variabili demografiche eccetto che per il BMI (p = 0.023), la conta di entesi dolenti (p = 0,002) e la conta delle articolazioni tumefatte (p < 0.001). Dopo 24 mesi di terapia, 157 pazienti (47.8%) su 330 raggiungevano la MDA. Tra i pazienti che non raggiungevano la MDA, 134 (77.4%) presentavano sindrome metabolica. L'analisi univariata ha indicato che i pazienti con sindrome metabolica avevano meno probabilità di raggiungere la MDA rispetto ai pazienti senza sindrome metabolica (OR 0.45, p < 0.001). Questa associazione inversa è rimasta statisticamente significativa nel modello di regressione multivariata (OR 0.56, p < 0.001). Una durata più lunga di AP risultava associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA sia in univariata (OR 0.98, p = 0.027) che multivariata (OR 0.98, p = 0.012), mentre il BMI era significativamente associato solo nel modello di univariata (OR 1.30, p = 0.029). Inoltre tra le componenti della sindrome metabolica, quella maggiormente associata al non raggiungimento della sindrome metabolica risultava essere l'aumentata concentrazione di glucosio nel plasma (> 110 mg/dl) sia all’analisi univariata (OR 0.48, p = 0.000) che multivariata (OR 0.59, p < 0.001). Erano invece associate significativamente solo nel modello di univariata: la circonferenza addominale (OR 0.979, p = 0.000), le concentrazioni sieriche di colesterolo HDL-C (OR 1.021, p = 0.000) e di trigliceridi (OR 0.993, p = 0.000). La presenza della sindrome metabolica risultava essere associata con una minore probabilità di raggiungere la MDA per le seguenti componenti: conta delle articolazioni dolenti (OR 0.63, p = 0.015), conta delle articolazioni tumefatte (OR 0.42, p < 0.001), conta delle entesi dolenti (OR 0.73, p = 0.007), indice PASI (Psoriasis Area Severity Index) (OR 0.51, p < 0.001) e indice di disabilità HAQ (Health Assessment Questionnaire) (OR 0.66, p = 0.015). Conclusioni: I risultati di questo studio indicano che la presenza di sindrome metabolica è associata ad una minore probabilità di raggiungere la MDA nei pazienti con AP in terapia con inibitori del TNF-alpha. Probabilmente la ragione principale di questo risultato è correlata all’aumentata secrezione di adipochine che nei soggetti con sindrome metabolica contribuisce allo sviluppo di uno stato pro-infiammatorio, aumentando la sintesi e il rilascio di citochine pro-infiammatorie, in particolare l’interleuchina-6 e il TNF-alpha, il cui ruolo è ben consolidato nella patogenesi di AP.
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Marcon, Federica <1993&gt. « Il controllo di gestione nella pmi di servizi : il caso Studio Andreani. Controllo sui risultati e sui comportamenti organizzativi per l’implementazione efficace della strategia e il raggiungimento degli obiettivi aziendali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15744.

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Résumé :
L'elaborato vede l'analisi di un caso di studio aziendale di una società di progettazione d'interni che, dotatasi di un gestionale per la rendicontazione e suddivisione delle ore di lavoro dei collaboratori, ha potuto analizzare il tempo dedicato a ciascuna mansione e misurarne l'efficienza in termini di marginalità sul progetto sviluppato. La rendicontazione analitica delle mansioni ha permesso di effettuare un controllo sui comportamenti dei collaboratori e sui risultati tale da poter formulare una nuova strategia, a livello di obiettivi di performance e di comportamenti organizzativi, che ha permesso all'azienda di aumentare la marginalità.
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Livres sur le sujet "Raggiungimento"

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Marco, Marco De, Vito Salvo et Walter Lanzani. Balanced scorecard, dalla teoria alla pratica : Metodi e strumenti per orientare le iniziative aziendali al raggiungimento dei risultati strategici. 3e éd. Milano, Italy : FrancoAngeli, 1999.

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La standardizzazione delle analisi citofluorimetriche per il raggiungimento della qualità. Roma : Istituto superiore di sanità, 1997.

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McBurnie, Anton, et Max Isaac. Il terzo cerchio : Interazioni che portano al raggiungimento dei risultati. Bridge Publishing, 2016.

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FeliceNow. Mio Diario Alimentare : Diario per Della Perfetta Forma Fisica, il Raggiungimento Del Benessere e per la Tua Perfetta Alimentazione. Independently Published, 2019.

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Ciccio, Don. Scoreggiare Meglio : La Guida Definitiva ! Liberati Da Ansie e Stress, Inizia Oggi il Tuo Percorso Interiore Verso il Raggiungimento Del Peto Perfetto. Independently Published, 2022.

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6

Paul, Van. LOVEGRA 100mg : L'ultimo Farmaco Utilizzato per il Trattamento Del Disturbo Sessuale Femminile, l'aumento Della Libido, l'eccitazione e il Raggiungimento Dell'orgasmo Massimo Durante il Sesso. Independently Published, 2019.

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Plus, Books, et hassan Plus. Successo Inizia con il Raggiungimento Dei Tuoi Obiettivi : Miglior Taccuino Arancione e Giallo -Journal per Scrivere I Tuoi Piani, Obiettivi, Prove, 120 Pagine- Inshes. Independently Published, 2020.

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8

Jake, Joe. Lady : La PILLOLA SUPER ACTIVE per il SESSO FEMMINILE, la LIBERTÀ DI RILASSAMENTO, il Raggiungimento Del Sesso Indolore e l'ORGASM MULTIPLO SENSAZIONALE Durante il SESSO. Independently Published, 2019.

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Dietteria. Diario Alimentare : Diario per la Tua Perfetta Alimentazione e per il Raggiungimento Del Benessere e Della Perfetta Forma Fisica - un Diario Di Dieta 90 Giorni. Independently Published, 2018.

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10

Dylan, Jonah. Biuechew : L'Ultima Soluzione Di Potenziamento Maschile Masticabile, per la Disfunzione Erettile, Aumenta la Libido e il Desiderio Sessuale e il Raggiungimento Di una Potente Erezione Duratura. Independently Published, 2019.

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Chapitres de livres sur le sujet "Raggiungimento"

1

Perathoner, Christoph. « Il trasporto multimodale nel diritto dell’Unione Europea : un fenomeno trasportistico emergente privo di un’adeguata regolamentazione ». Dans Bibliothek des Wirtschaftsrechts, 59–83. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-63635-0_3.

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ZusammenfassungA settant’anni dalla lungimirante dichiarazione dell’allora Ministro degli Esteri francese Robert Schuman (1886–1963) il 9 maggio 1950 a Parigi, è possibile constatare come il lungo e sempre fragile processo di integrazione europea, finalizzato a realizzare “un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa”, abbia permesso il raggiungimento di obiettivi che hanno fondamentalmente migliorato la convivenza e la cooperazione sul nostro continente. In tal senso, un traguardo essenziale per gli Stati membri dell’UE è rappresentato dalla creazione di un mercato interno che assicura “la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali”. Invero, l’istaurazione del mercato interno – al pari dell’integrazione europea – è un processo in continua evoluzione. La ratio istitutiva di un mercato unico sul continente europeo è quella di creare i presupposti per una crescita economica equilibrata, per ottenere la stabilità dei prezzi, per poter costruire un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che miri alla piena occupazione e al progresso sociale, e tutto questo con l’impegno di raggiungere un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita delle persone.
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