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Di Carlo, Miriam. « Sanificazione e disinfezione : questioni di igiene ai nostri giorni ». XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), no 1 (26 janvier 2021) : 30–37. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5464.

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Alcuni lettori ci chiedono quale sia la differenza di significato tra sanificare e sanitizzare (e dunque tra sanificazione e sanitizzazione) e quale forma sia da privilegiare per indicare le operazioni di detersione; altri ci chiedono se sia da preferire disinfezione a disinfettazione e disinfestazione.
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Ostinelli, Marcello. « La legittimità dell’educazione alla cittadinanza. Questioni filosofiche ». Swiss Journal of Educational Research 42, no 1 (3 juin 2020) : 23–45. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.42.1.3.

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Résumé :
Recentemente il compito educativo della scuola pubblica è stato ripetutamente oggetto di contestazione. Pure l’educazione alla cittadinanza non è stata risparmiata dalle critiche e la sua legittimità è stata messa in discussione. L’articolo discute il problema della legittimità dell’educazione alla cittadinanza nella scuola pubblica, precisando il significato del principio di neutralità e proponendone un’interpretazione ristretta.Su questa base l’articolo esamina quattro modelli filosofici dell’educazione alla cittadinanza (comunitarismo, umanesimo civico, liberalismo, repubblicanesimo). L’esito di questo esame è che il modello repubblicano dell’educazione alla cittadinanza risulta il più adeguato; esso necessita tuttavia di una correzione liberale. La soluzione proposta di un repubblicanesimo liberale è esemplificata con un esame critico del dovere di comportamento civile (duty of civility).
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3

Leaman, Oliver. « How to interpret the Qurʾān : a moral issue ? » Doctor Virtualis, no 17 (14 mai 2022) : 213–36. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7362/17856.

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Résumé :
Ci sono molti metodi diversi nell’interpretazione delle Scritture, e del Corano in particolare, e questi tendono a lavorare con diverse teorie del significato. Dopo tutto, la questione è cosa un particolare testo significhi effettivamente, e abbiamo bisogno di una teoria su come risolvere tali questioni, specialmente quando ci sono evidenti difficoltà nella comprensione del testo. Le argomentazioni tendono a spaziare su quale teoria del significato dia più senso al testo, o funzioni più adeguatamente come teoria del significato. Un metodo che non è stato adottato nel complesso è quello di vedere la questione almeno parzialmente come morale ed epistemologica. Dovremmo avere fiducia di poter comprendere interamente ciò che abbiamo davanti e come potremmo sapere di avere la risposta alle questioni semantiche che ogni testo porta con sé? Si potrebbe sostenere che un’etica della moderazione, dell’equilibrio e della moderazione sono importanti tecniche ermeneutiche che finora non sono state sufficientemente impiegate quando si discute su come comprendere e interpretare il Corano. There are many different approaches to interpreting scripture, and the Qurʾān in particular, and these tend to work with different theories of meaning. After all, the issue is what a particular text actually means, and we need a theory about how to resolve such questions, especially when there are apparent difficulties in understanding the text. Arguments tend to range over which theory of meaning makes most sense of the text, or works most adequately as a theory of meaning. One approach which has not been taken on the whole is to see the issue as partially at least moral and epistemological. Should we have confidence that we can understand entirely what is before us, and how would we know that we have the answer to the semantic issues that any such text brings along with it? It might be argued that an ethics of moderation, balance, and restraint are important hermeneutic techniques that up to now have not been sufficiently employed when discussing how to understand and interpret the Qurʾān.
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van der Ploeg, Jan Douwe. « Terra e lavoro : due questioni apparentemente dimenticate, di nuovo nell'agenda europea ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 128 (décembre 2012) : 46–60. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-128004.

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Questo articolo discute l'agricoltura contadina come la principale istituzione-lavoro in Europa. Si afferma che sia il lavoro sia la terra sono socialmente difniti. Essi sono materialmente costituiti sulla base di tali definizioni e, laddove le definizioni sociali mutano, il significato, l'uso e e la posizione della terra e del lavoro nel processo della produzione agricola vengono ricostituiti. L'articolo utilizza un una periodizzazione che abbraccia un primo periodo (dal 1850 al 1950) in cui l'agricoltura si sviluppa fortemente, sebbene a ritmi ineguali, in molte parti d'Europa. Un secondo periodo (circa tra il 1950 e il 1990) si fonda sulla modernizzazione dell'agricoltura: un tentativo di indurre un nuovo modello di agricoltura imprenditoriale in cui terra e lavoro divengono sempre piů categorie vuote. Nel terzo periodo (dagli anni '90 in poi) si osservano nuovi ed eterogenei processi di ri-contadinizzazione che implicano una "riscoperta" di terra e lavoro come componenti centrali di forme dell'agricoltura capaci di resistere al riordino neoliberale dei mercati dell'agricoltura e del cibo.
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La Delfa, Angela Maria. « Il significato della visione del Natale di santa Brigida di Svezia nel contesto della cultura tardo medievale ». De Medio Aevo 10, no 2 (25 juillet 2021) : 319–38. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.76262.

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L’ampia e interessante letteratura sull’argomento ha coperto gran parte degli aspetti legati alla genesi della visione brigidina. Questo articolo si prefigge di indagare nel dettaglio alcune questioni che finora non sono state approfondite dalla critica. Ci si riferisce in particolare alle fattezze fisiche della Vergine Maria e alla rappresentazione del Bambino Gesù nudo e sospeso per aria o raffigurato già disteso in terra. Si tratta di dettagli di rilievo, anche in relazione al tema del corpo della Vergine e del Cristo che riveste grande importanza nella spiritualità tardomedievale. Si analizzano le differenze tra le prime tavole della Natività in Italia, ma anche quelle realizzate nella prima metà del XV secolo nel nord Europa. Si indaga tra quelle più fedeli alla visione e quelle che vi si ispirano liberamente pur essendo Brigida presente nella rappresentazione. Dal confronto con l’iconografia precedente, particolarmente con quella tramandata tramite i manoscritti delle Meditaciones Vitae Christi, è possibile stabilire cosa della visione del Natale di Brigida assume rilievo per l’arte figurativa, come e con quale scopo ciò viene recepito nell’immaginario collettivo e in che misura essa abbia rappresentato il vero punto di svolta di questo soggetto nell’arte occidentale.
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Marchi, Armando. « Persone : da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 3 (septembre 2012) : 409–15. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003005.

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Résumé :
Dopo una nota introduttiva di Pier Francesco Galli sul ruolo dell'intellettuale e sul significato di "capitale intellettuale" (Intellectual Capital), vengono ripubblicati tre documenti: la prefazione di Giulio Sapelli a una raccolta di scritti di Armando Marchi (Il dragomanno e il dilemma del senso. Scritti editi e inediti. Milano: Guerini e Associati, 2010) in cui riflette sul ruolo dell'intellettuale; un capitolo di questo libro ("Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital") in cui Armando Marchi (1955-2008) riflette sulla sua esperienza come responsabile del Barilla Lab for Knowledge and Innovation quando lavorava alla gestione delle risorse umane della Barilla; una recensionesaggio di Francesco Mattioli del numero speciale (3/1986) per il ventesimo anno della rivista Psicoterapia e Scienze Umane ("I vent'anni di un binomio impegnativo", apparsa in la Rivisteria, 1987, 10: 30-33), in cui viene descritto il ruolo di questa rivista nella vita culturale italiana degli anni 1960-80.
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Sapelli, Giulio. « "Capitale intellettuale" tra pratica e teoria. Prefazione alla raccolta di scritti di Armando Marchi ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 3 (septembre 2012) : 403–8. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003004.

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Résumé :
Dopo una nota introduttiva di Pier Francesco Galli sul ruolo dell'intellettuale e sul significato di "capitale intellettuale" (Intellectual Capital), vengono ripubblicati tre documenti: la prefazione di Giulio Sapelli a una raccolta di scritti di Armando Marchi (Il dragomanno e il dilemma del senso. Scritti editi e inediti. Milano: Guerini e Associati, 2010) in cui riflette sul ruolo dell'intellettuale; un capitolo di questo libro ("Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital") in cui Armando Marchi (1955-2008) riflette sulla sua esperienza come responsabile del Barilla Lab for Knowledge and Innovation quando lavorava alla gestione delle risorse umane della Barilla; una recensionesaggio di Francesco Mattioli del numero speciale (3/1986) per il ventesimo anno della rivista Psicoterapia e Scienze Umane ("I vent'anni di un binomio impegnativo", apparsa in la Rivisteria, 1987, 10: 30-33), in cui viene descritto il ruolo di questa rivista nella vita culturale italiana degli anni 1960-80.
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Čatić, Ivica. « Giudizio e annuncio di un incontro nuovo ». Diacovensia 30, no 3 (2022) : 407–32. http://dx.doi.org/10.31823/d.30.3.5.

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Résumé :
La seconda parte dell’articolo si occupa del contenuto semantico delle sequenze testuali riconosciute nella tappa precedente. Qui infatti intendiamo esaminare il significato dei singoli termini o costruzioni nell’ambito biblico e specialmente nel Vangelo di Matteo per poter proporre un significato appropriato alla nostra pericope. Dopo l’identificazione dei destinatari ai quali Gesù si rivolge, la nostra analisi si concentrerà su due questioni imposte dal testo: il giudizio ed un eventuale cambiamento del destino. Poiché il discorso di Gesù si rivolge a Gerusalemme ed ai suoi figli sempre in seconda persona plurale, è opportuno soffermarsi sulla vera identità dei destinatari. In poi la nostra analisi si concentrerà su due questioni imposte dal testo: il giudizio ed un eventuale cambiamento del destino cioè annuncio di un incontro nuovo. Secondo gli risultati del nostro lavoro, il messaggio di 23,39 manifesta una soluzione duplice: poiché Gesù non fu riconosciuto nella sua identità messianica durante l’entrata nella città santa in 21,1-11, conseguentemente l’Eulogēmenos che Gerusalemme non gli ha pronunziato rimane come il fondamento dell’abbandono e, nello stesso tempo, la condizione dell’incontro nuovo in 23,38-39. Al livello dell’insieme del Primo Vangelo, il nostro testo fa parte di una visione delle due comunità d’Israele nella polemica. Con parole di giudizio e della salvezza condizionata Matteo si rivolge a quella parte che ha rifiutato Gesù. La parte d’Israele che l’ha accolto appare di nuovo in 27,53 dove i santi risuscitati entrano nella città santa. In questo modo l’evangelista sottolinea la linea della continuità nella storia della salvezza e della fedeltà di Dio alle sue promesse verso Israele. Mt 23,37-39 segnala una svolta e punto in quale Gesù ha reso manifesto questa divisione. Nello stesso tempo, ha offerto possibilità per recuperazione del fallimento. In questo modo il Signore permette ai figli di Abramo di realizzare il compito per il quale sono scelti nell’AT. Il messaggio della nostra pericope aveva importanza anche per la comunità matteana. Nel contesto dei rapporti difficili tra Chiesa e giudaismo, essa presenta un invito ai cristiani riconoscersi nella stessa linea dei profeti e di stesso Gesù. In quanto il suo incontro con il popolo giudaico rimane dipendente dalla loro conversione, il testo evangelico presenta anche un appello alla Chiesa a dare il suo impegno a questa conversione.
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Augenti, Antonio. « Il principio di solidarietŕ e le politiche sociali europee ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (mars 2011) : 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-001002.

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Il contributo affronta in via preliminare il significato e il valore della solidarietŕ nel suo evolversi nel tempo, per capire come essa si incarna nelle coscienze individuali e nelle responsabilitŕ collettive. La solidarietŕ non ha modo d'essere senza la sussidiarietŕ: č la linea ideologica che orienta le moderne politiche di welfare. Queste politiche sono attente ad un nuovo concetto di povertŕ non legato a bisogni di sopravvivenza, ma a nuovi indicatori sociali. Tutelare i diritti sociali della persona significa prendere atto che occorre investire nella conoscenza, oggi strumento principe dell'emancipazione della persona. L'ultima parte del lavoro č dedicata all'analisi di come l'Unione europea ha guardato alle questioni sociali, conformandosi al principio di solidarietŕ e orientando in tal senso la propria normativa. Sull'operato comunitario vengono da ultimo avanzate riserve e sollevate censure di ritardo con il quale l'Unione č intervenuta nelle politiche sociali.
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Ales Bello, Angela. « Antropologia e metafisica in Edmund Husserl e Edith Stein ». Aoristo - International Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics 2, no 1 (18 janvier 2019) : 144–64. http://dx.doi.org/10.48075/aoristo.v2i1.21551.

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Il mio scopo in questo articolo è mettere d'accordo l'analisi sulle questioni antropologiche e metafisiche di E. Husserl ed E. Stein. Per realizzare questo compito è necessario spiegare il significato del metodo fenomenologico, prima di tutto in Husserl e poi in E. Stein, mettendo in luce la novità del suo approccio della conoscenza dell'essere umano, del mondo e di Dio. Il saggio è suddiviso in quattro parti; due sono dedicate all'investigazione dell'essere umano di Husserl e Stein e due allo sviluppo dei loro temi metafisici. Leggendo il primo topico scopriamo una significante connessione tra i due pensatori; leggendo il secondo, notiamo che è possibile trovare un approccio metafisico della realtà persino in Husserl ed um originale sviluppo dei temi nell'analisi della Stein, collegandoli con la filosofia e la teologia medievale.
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Barberini, Fabio. « Alfonso X, Pero da Ponte e il «trobar natural». Sull’interpretazione di «Pero da Ponte, paro-vos sinal» (B487/V70) ». Revista de Cancioneros Impresos y Manuscritos, no 10 (1 janvier 2021) : 50. http://dx.doi.org/10.14198/rcim.2021.10.02.

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La prima parte di questo contributo ridiscute le ipotesi interpretative formulate fin ora sulla cantiga di Alfonso X, Pero da Ponte, paro-vos sinal (B487/V70) con particolare attenzione alle proposte di Vicenç Beltran (2005) e di Carlos Callón (2011), entrambe poco soddisfacenti: la prima per questioni cronologiche; la seconda perché fondata su interpretazioni poco convincenti e mal argomentate del testo di Alfonso X e di altre cantigas di Pero da Ponte. La seconda parte riesamina i legami di Alfonso X con la lirica provenzale: si studia il significato del sintagma trobar natural ―che rinvia a una precisa contrapposizione ideologica attiva nelle prime generazioni trobadoriche (in particolare Marcabru e Bernart de Ventadorn)―; e si indicano come possibili moventi della satira di Alfonso X due cantigas di Pero da Ponte, Se eu podesse desamar e Poys de mha morte gran sabor avedes, nelle quali il trovatore galego assume posizioni, al tempo stesso, irreligiose e anticortesi.
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Allegri, Elena, et Marilena Dellavalle. « Complessità e interdisciplinarità : l'apporto del servizio sociale nel sistema di tutela dei minorenni ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 51–60. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001006.

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L'articolo intende affrontare il tema della tutela minori nel quadro concettuale della complessità e della interdisciplinarità, con particolare attenzione alla prospettiva del servizio sociale, inteso come disciplina e come professione. Le riflessioni proposte sono declinate in tre parti. Nella prima si propone un'analisi della complessità e della interdisciplinarità come principi teorico-metodologici utili a pensare, organizzare e agire nella tutela minori. Il ruolo dell'assistente sociale nell'attuale sistema dei servizi, competenti nel sostegno alla genitorialità e nella protezione di minori, costituisce la seconda parte. Nella terza, si evidenzia e si precisa il significato di alcune peculiari componenti dell'azione professionale del servizio sociale nell'interazione con la magistratura e nella rete dell'intervento. Nelle conclusioni, oltre a sintetizzare gli aspetti prospettati, si individuano alcune questioni aperte.
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Mattioli, Francesco. « I vent'anni di un binomio impegnativo (Psicoterapia e Scienze Umane 1967-1986) ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 3 (septembre 2012) : 416–22. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003006.

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Résumé :
Dopo una nota introduttiva di Pier Francesco Galli sul ruolo dell'intellettuale e sul significato di "capitale intellettuale" (Intellectual Capital), vengono ripubblicati tre documenti: la prefazione di Giulio Sapelli a una raccolta di scritti di Armando Marchi (Il dragomanno e il dilemma del senso. Scritti editi e inediti. Milano: Guerini e Associati, 2010) in cui riflette sul ruolo dell'intellettuale; un capitolo di questo libro ("Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital") in cui Armando Marchi (1955-2008) riflette sulla sua esperienza come responsabile del Barilla Lab for Knowledge and Innovation quando lavorava alla gestione delle risorse umane della Barilla; una recensionesaggio di Francesco Mattioli del numero speciale (3/1986) per il ventesimo anno della rivista Psicoterapia e Scienze Umane ("I vent'anni di un binomio impegnativo", apparsa in la Rivisteria, 1987, 10: 30-33), in cui viene descritto il ruolo di questa rivista nella vita culturale italiana degli anni 1960-80.
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Dattomo, Nicla. « Il Piano Tekne per l'Area di sviluppo industriale di Taranto ». STORIA URBANA, no 130 (octobre 2011) : 137–67. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130006.

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La circostanza peculiare che qualifica il caso di Taranto č l'avvio, all'inizio degli anni '60, della costruzione del IV Centro siderurgico nazionale Italsider. La decisione governativa di localizzare a Taranto tale impianto precede la costituzione del Consorzio per l'Area di sviluppo industriale (Asi) e rappresenta il principale tema con cui si confronta il piano per l'Area medesima. Il Piano regolatore territoriale dell'Asi di Taranto viene redatto tra il 1960 e il 1962 dalla societŕ Tekne, con la consulenza di Giovanni Astengo e Giorgio Fuŕ. Il saggio ne propone la rilettura, guardandovi come a un'esperienza paradigmatica da due punti di vista. Da un lato, per le riflessioni a cui esso dŕ luogo, circa il ruolo e gli strumenti del piano urbanistico rispetto al processo di sviluppo. Dall'altro lato, per i modi in cui, attraverso di esso, diventano palesi alcune difficoltŕ e incertezze del meccanismo stesso di attivazione delle Aree di sviluppo industriale del Mezzogiorno. L'analisi dei contenuti del Piano guarda, in particolare, alle seguenti questioni. La prima č la distinzione necessaria tra previsione e obiettivi di sviluppo, con ciň che determina sul piano delle scelte riguardanti gli investimenti da finanziare per attrezzare le aree per le industrie; questo punto č all'origine della discussione sul significato e la funzione del "piano di prospettiva". La seconda č la proposizione di un modello insediativo, attraverso il quale si esplicitano alcune idee riguardo alle relazioni fra struttura sociale, assetti spaziali, usi del territorio e modelli possibili di sviluppo industriale. Questi contenuti vengono osservati in prospettiva, nel paragrafo conclusivo, prendendo in esame i modi della attuazione del Piano.
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Rich, J. W. « Augustus's Parthian honours, the temple of Mars Ultor and the arch in the Forum Romanum ». Papers of the British School at Rome 66 (novembre 1998) : 71–128. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004244.

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Résumé :
LE ONORIFICENZE PARTICHE DI AUGUSTO, IL TEMPIO DI MARTE ULTORE E L'ARCO NEL FORO ROMANOQuesto articolo esamina le onorificenze conferite ad Augusto in commemorazione dell'accordo con i Parti del 20 a.C. In Dio 54.8.3 è sostenuto che l'impresa fu celebrata con la costruzione di un arco trionfale e di un tempio dedicato a Marte Ultore sul Campidoglio. Quest'ultimo sarebbe stata la sede delle insegne recuperate nell'impresa. Tuttavia, il passaggio sostiene anche che Augusto fu accolto da un'ovazione al suo ritorno a Roma, episodio che si sa non essere vero. In questo articolo viene suggerito che le onorificenze che Dio riporta furono votate dal Senato e o respinte totalmente da Augusto o accettate in una forma modificata. Augusto accettò l'idea di un tempio dove tenere le insegne, ma insistette che questo fosse costruito non sul Campidoglio, ma nel suo progettato nuovo foro. L'idea di un nuovo arco venne invece respinta da Augusto. Tuttavia egli accettò che il triplo arco eretto nel foro romano in onore della vittoria di Azio fosse modificato per commemorare il recupero delle insegne. Ulteriori onorificenze offerte ad Augusto al suo ritorno a Roma nel 19 a.C. includono un carro associato al proposto tempio di Marte Ultore; Augusto accettò che questo fosse eretto nel foro augusteo, e può quindi essere identificato con il carro menzionato nelleRes Gestae35.Tali questioni fanno nuova luce sulla concezione e sul significato simbolico del foro augusteo e del tempio di Marte Ultore e forniscono una nuova soluzione all'annoso problema dell'arco di Augusto nel foro romano. Questo articolo ha anche un più ampio significato, quale illustrazione del modo in cui i processi onorifici potessero fungere da dialogo tra i sudditi e l'imperatore.
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Taddei, Arianna. « Inclusive Education in Emergencies : sfide e prospettive ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 81–95. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12954.

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Lo scenario internazionale restituisce una situazione allarmante sulle condizioni dell'infanzia nei contesti di emergenza umanitaria, determinati da catastrofi naturali, guerre e pandemie. Per molti anni le dimensioni di emergenza, educazione ed inclusione apparivano inconciliabili, fino a quando le politiche di cooperazione internazionale hanno iniziato ad adottare un approccio che si avvale dell'educazione e dell'inclusione come strumenti e dimensioni irrinunciabili nei contesti di crisi per la tutela dei diritti dell'infanzia. Le difficoltà presenti in questo tipo di intervento sono numerose ed eterogenee aprendo la riflessione pedagogica a domande fondamentali sul significato di un intervento educativo durante una crisi umanitaria, sulla possibilità di individuare gli assi pedagogici da adottare sulla base del contesto sociale culturale e politico ed infine, sull'importanza di garantire un approccio inclusivo. La riflessione si snoda attraverso l'analisi dell'approccio didattico inclusivo "Diamond Kite Project" (DkiteP) all'interno della Striscia di Gaza, avvalendosi delle testimonianze di tre attori chiave intervenuti a vario titolo nel processo di ideazione, formazione e implementazione dello strumento in ambito scolastico. L'analisi in merito al DkiteP ha messo in evidenza alcune questioni rilevanti connesse alla cornice teorica sull'Education in Emergencies (EiE): prima fra tutte, la sfida dell'inclusione scolastica nei contesti di emergenza si conferma tanto complessa quanto necessaria.
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Witcher, Robert. « Broken pots and meaningless dots ? Surveying the rural landscapes of Roman Italy ». Papers of the British School at Rome 74 (novembre 2006) : 39–72. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003226.

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VASI ROTTI E PUNTI PRIVI DI SIGNIFICATO? RICOGNENDO IL PAESAGGIO RURALE DELL'ITALIA ROMANAIn questo articolo mi domando come mai il rapido sviluppo metodologico delle indagini di superficie come tecnica per lo studio dell'Italia romana rurale non è stato accompagnato da sviluppi paralleli nelle branche teoretiche e interpretative. L'indagine di superficie rimane legata ad un limitato range di domande guidate da testi e domande ‘processuali’, ed è isolata da un più ampio pensiero archeologico circa la cultura materiale e il paesaggio. In forte contrasto con altre regioni e periodi, lo studio del paesaggio romano d'Italia continua a focalizzarsi sui siti, sulla ceramica e sui processi, piuttosto che sui luoghi, la gente e le idee. lo auspico un cambiamento epistemologico per portare gli studi verso un dialogo con la piu ampia disciplina. A questo scopo vengono sottoposte a critica pratiche teoretiche e metodologiche. La convinzione che la ricognizione è incapace di rispondere a questioni come l'identità sociale viene abbandonata attraverso una ‘decostruzione’ di come la conoscenza archeologica viene costruita. Una serie di potenziali soggetti di ricerca vengono discusse al fine di delineare una nuova agenda per le ricognizioni in Italia. Il fine è quello di stimolare una diversificazione degli approcci che realizzino pienamente il potenziale informativo della ricognizione come contributo alla studio dei paesaggi romani.
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TOMMASI, Francesco Valerio. « G. BANHAM, D. SCHULTING AND N. HEMS (A CURA DI), THE BLOOMSBURY COMPANION TO KANT, BLOOMSBURY, LONDON-NEW DEHLI-NEW YORK-SYDNEY 2015, 432 PP. » Estudos Kantianos [EK] 4, no 02 (25 janvier 2017) : 219–22. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501.2016.v4n2.16.p219.

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Résumé :
È nota la tesi di Hegel secondo cui non è possibile qualcosa come una introduzione alla filosofia; la condizione di chi vuole apprendere questa disciplina sarebbe infatti analoga a quella di colui che impara a nuotare: è assurdo pensare di poterlo fare senza entrare in acqua. Anche per la filosofia, dunque, bisognerebbe confrontarsi senza mediazioni con il pensiero e con la tradizione. Ciò appare tanto più vero nel caso dello studio della storia della filosofia e del pensiero di un autore. Infatti è evidentemente paradossale avvicinarsi agli scritti di qualcuno senza leggerli. Ogni sintesi o parafrasi risulta problematica, in quanto immediatamente riduttiva. Solo il confronto analitico con i testi può rendere ragione in modo adeguato di una proposta teorica, dei suoi dettagli, delle sue sfumature e anche delle sue eventuali difficoltà, incongruenze o dei mutamenti di opinione nel tempo – per cui è altresì inevitabile, per familiarizzare con un pensiero, affrontarlo nella sua completezza. Ad una comprensione piena è poi ovviamente necessaria anche la lettura dei testi in lingua originale. Così, il tenere corsi di lezioni, o forse, ancor di più, il lavorare alla stesura di traduzioni, si presentano sovente come i mezzi migliori per entrare veramente in confidenza con la proposta di un autore: lezioni e traduzioni rappresentano infatti contesti nei quali la comprensione è messa alla prova dalla necessità di restituzione ad altri. Ma la conoscenza diretta e complessiva dei testi, anche nella lingua originale, ancora non basta. Solitamente è anche indispensabile avere familiarità con le opere del contesto, e dunque con le fonti e con gli interlocutori. Infatti, il significato di alcune questioni e di molti termini anche tecnici non può altrimenti essere chiarito.
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Monaci, Massimiliano. « L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

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Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
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De Cristofaro, Ernesto. « La sovranità nei corsi di Foucault al Collège de France ». Italian Review of Legal History, no 8 (21 décembre 2022) : 313–40. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19256.

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Tra i temi di carattere giuridico e politico quello della sovranità è il più presente nei corsi che Michel Foucault ha tenuto presso il Collège de France dal 1970 al 1984. L’insegnamento presso questa istituzione – intitolato, nel suo caso, Storia dei sistemi di pensiero - obbedisce a regole particolari. Una tra queste è l’obbligo gravante sui docenti a non riproporre, di anno in anno, lo stesso corso di lezioni svolte in precedenza, ma di cambiare argomento. Al netto di questa clausola, negli anni che vanno dal 1973 al 1979, Foucault si occupa ripetutamente e intensamente di questioni che hanno una connessione molto esplicita e diretta con la dimensione del potere. Alcuni dei corsi tenuti costituiscono la base di opere che egli pubblica in questo periodo come Sorvegliare e punire o La volontà di sapere. È, certamente, all’interno dei corsi che si viene profilando l’idea del potere che attraversa la sua ricerca in questa fase temporale ed è grazie a questo laboratorio trasparente del suo lavoro che è possibile seguire l’analisi e la rielaborazione che egli svolge sull’argomento “sovranità”. Sebbene questo termine non sia mai espressamente presente nei titoli delle annualità didattiche, molte delle lezioni che impegnano l’insegnamento affidato a Foucault convergono su questa categoria. Foucault riceve dalla teoria giuridica e dalla politologia una parola alla quale si attribuisce pacificamente un preciso significato. Il titolare del potere sovrano è rappresentato, da una lunghissima e importante tradizione, come colui attorno al quale ruota il funzionamento dello Stato. Il sovrano è posto “in alto” e “al centro” della mappa del potere come il punto a partire dal quale e verso il quale si muovono tutti gli ingranaggi essenziali che fanno funzionare la macchina statuale. Inoltre, il sovrano è colui che esercita il proprio potere attraverso l’uso di una forza eminente, idonea a far rispettare le leggi, mantenere l’ordine e inibire qualunque ipotesi di sedizione. Foucault intende, viceversa, mettere in discussione questa lettura. L’itinerario che egli segue punta verso una fenomenologia dei rapporti di potere colti nella loro multiformità e disseminazione. Si tratta di osservare il potere rinunciando alla prospettiva della verticalità, come se esso fosse collocato presso una sola sede, alla prospettiva della patrimonialità, come se esso fosse posseduto esclusivamente da qualcuno e, infine, alla prospettiva della repressione, come se l’unica lingua che esso sapesse parlare fosse quella dell’intimidazione, della sanzione e delle armi. Per rileggere il potere bisogna, al contrario, studiarne il funzionamento presso apparati parziali della società, distribuiti trasversalmente e in grado di implementare una tecnologia che non si fonda sull’interdizione ma, al contrario, sulla sollecitazione della disciplina. Lungo il suo itinerario Foucault incontra lo sviluppo storico della penalità, nel cui perimetro viene sviluppandosi un potere fortemente individualizzante, capace di perseguire un incasellamento degli individui che si serve di molteplici tecniche di osservazione e descrizione operanti a vari livelli della struttura sociale; la storia della psichiatria, grazie alla quale la distinzione normale/anormale, e le conseguenti misure di monitoraggio e controllo della condotta deviante, hanno potuto avvalersi dell’uso di parametri “scientifici” e, pertanto, più cogenti; infine, la biopolitica, che ha ricollocato il tema della sottoposizione dei corpi a regole e vincoli, in vista della massimizzazione delle loro prestazioni, dalla scala degli individui a quella delle popolazioni, lasciando apparire dietro la figura tralatizia del sovrano che esprime la propria egemonia decidendo chi possa vivere e chi debba morire, l’immagine assai più concreta del potere anonimo delle regole di alimentazione, igiene e profilassi che stabiliscono come un’intera collettività debba essere curata e protetta.
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Santos, Maria Aparecida Cardoso, et Alice Rodrigues Crivano da Silva. « Sobre a tradução poética e o Poetry Slam : crepa ! – uma análise e muitos diálogos ». Revista Italiano UERJ 12, no 1 (5 septembre 2021) : 14. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62088.

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RESUMO: O presente trabalho visa a ratificar o papel do tradutor como mediador entre culturas ao discutir as estratégias utilizadas na tradução e na retradução de um poema escrito em língua italiana. O corpus de análise, o poema crepa! criado pelo escritor e poeta sardo Sergio Garau, traduzido para língua portuguesa e apresentado na edição da FLUP de 2016, é um expoente da poetry slam, atribuindo a importância da oralidade, da métrica e das rimas do original durante o ato tradutório. Nesta modalidade, cuja performance artística é essencial para agregar significado ao poema, a meta objetivada seria produzir uma tradução satisfatoriamente fiel tanto no que diz respeito à forma quanto ao conteúdo. À luz de teóricos como Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, dentre outros, evidenciamos dificuldades e soluções durante o desafio da tradução poética intercultural. Neste, também comentamos sobre outras questões igualmente pertinentes como a possibilidade de contato com o autor para solucionar eventuais dúvidas; a importância do trabalho em equipe na busca de outras perspectivas para a transposição do poema à língua de chegada; a validade de uma tradução e a necessidade de uma nova versão da mesma em prol da aprimoração constante do trabalho realizado pelo tradutor.Palavras-chave: Tradução poética. Tradução intercultural. Italianística. ABSTRACT: Questo lavoro si propone di confermare il ruolo del traduttore come mediatore tra culture discutendo le strategie utilizzate nella traduzione e nella ritraduzione di una poesia scritta in italiano. Il corpus di analisi, il poema crepa! creato dallo scrittore e poeta sardo Sergio Garau, tradotto in portoghese e presentato nell'edizione della FLUP 2016, è un esponente del poetry slam, attribuendo l'importanza dell'oralità, della metrica e delle rime dell'originale durante l'atto di traduzione. In questa modalità, la cui esecuzione artistica è essenziale per aggiungere significato al poema, l'obiettivo mirato sarebbe quello di produrre una traduzione soddisfacentemente fedele sia in termini di forma che di contenuto. Alla luce di teorici come Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, tra gli altri, mettiamo in evidenza difficoltà e soluzioni durante la sfida della traduzione poetica interculturale. In questo commentiamo anche altre questioni altrettanto pertinenti come la possibilità di contattare l'autore per risolvere eventuali dubbi; l'importanza del lavoro di squadra alla ricerca di altre prospettive per trasporre la poesia nella lingua di destinazione; la validità di una traduzione e la necessità di una nuova versione per migliorare costantemente il lavoro svolto dal traduttore.Parole chiave: Traduzione poetica. Traduzione interculturale. Italianistica.ABSTRACT: This work aims to confirm the role of the translator as a mediator between cultures by discussing the strategies used in the translation and re-translation of a poem written in Italian. The corpus of analysis, the poem crepa! created by sardinian writer and poet Sergio Garau, translated into portuguese and presented in the 2016 edition of FLUP, it’s an exponent of poetry slam, attributing the importance of orality, meter and rhymes of the original during the translation act. In this modality, whose artistic performance is essential to add meaning to the poem, the aimed goal would be to produce a satisfactorily faithful translation both in terms of form and content. In the light of theorists such as Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, among others, we highlight difficulties and solutions during the challenge of intercultural poetic translation. In this work, we also comment on other equally pertinent issues such as the possibility of contacting the author to resolve any doubts; the importance of teamwork in search of other perspectives for transposing the poem to the target language; the validity of a translation and the need of a new version in order to constantly improve the work performed by the translator.Key words: Poetic Translation. Intercultural Translation. Italian Studies.
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Antonioli, Giorgio, et Manuela Caterina Moroni. « Intonazione e significato : l’esempio dell’italiano regionale di Bergamo ». Romanistisches Jahrbuch 69, no 1 (1 novembre 2018) : 35–55. http://dx.doi.org/10.1515/roja-2018-0002.

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Abstract In this paper we present a selection of preliminary results of our research project “Intonation and Meaning”, in which we compare recurrent intonation contours in German and Italian regional varieties. We apply the method of German Interactional Prosody Research (Interaktionale Prosodieforschung), which in turn is based on Conversation Analysis, to a sample of selfcollected empirical data. Our aim is to show the value of intonation as a resource to contextualize speech activities and to point out form-function relationships between intonation patterns and speech act types. In this respect, we observe the usage of intonation contours with rising accent (L*H) and with falling accent (H*L) in the utterance of question activities, and provide evidence for the fact that the latter represent a distinctive type of questions with epistemic presupposition, whereas L*H correlates rather with default, modally unmarked questions.
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Piątkowski, Mateusz. « The markings of military aircraft under the law of aerial warfare ». Military Law and the Law of War Review 58, no 1 (25 novembre 2020) : 63–84. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.2020.01.03.

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The breakthrough innovation of the Wright brothers in 1903 and subsequent developments of aerial technology created significant opportunities for the military, as a new dimension of warfare became an operational space of combat. Many legal questions arise, including the status of air machines deployed by the freshly formed independent air detachments before the outbreak of World War I. From the operational and legal viewpoint, both state practice and international law experts agreed that in order to receive a status similar to warships under the law of naval warfare, military aircraft should bear distinctive insignia, indicating their military character and nationality. This article’s aim is to present the origins and evolution of the military markings and their legal significance, as a core element of the military aircraft definition. It needs to be emphasized that only aircraft considered as military can perform acts of hostility and exercise the specific rights granted by the law of air warfare. The analysis will refer to practical challenges for maintaining the classical rule of air warfare, such as the exact location of the markings on the aircraft surfaces, low-visibility insignia (as a way to reconcile legal and operational demands) and the question of relevance of the duty to mark military aircraft in the context of unmanned air platforms. L’innovation qui a fait connaître les frères Wright en 1903 ainsi que les développements consécutifs dans la technologie aéronautique ont créé de réelles opportunités pour le secteur militaire, alors qu’une nouvelle dimension de la guerre est devenue un espace opérationnel de combat. Cette évolution fait naître de nombreuses questions juridiques, dont le statut des aéronefs déployés par les détachements aériens indépendants formés peu avant l’éclatement de la Première Guerre mondiale. D’un point de vue opérationnel et légal, la pratique étatique et les experts juridiques internationaux s’accordent sur le fait que les aéronefs militaires devraient avoir des insignes distinctifs indiquant leur caractère militaire et leur nationalité, afin qu’ils se voient attribuer un statut similaire à celui des navires de guerre en vertu du droit de la guerre navale. Cet article a pour but de présenter les origines et l’évolution du marquage militaire ainsi que sa signification juridique, en tant qu’élément essentiel de la définition d’un aéronef militaire. Soulignons le fait que seul un aéronef considéré comme militaire peut mener des actes hostiles et exercer les droits particuliers octroyés en vertu du droit de la guerre aérienne. L’analyse fait référence à des défis d’ordre pratique pour maintenir les règles classiques de la guerre aérienne, telles que l’emplacement exact des marquages sur la surface de l’aéronef, la faible visibilité des insignes (comme moyen de combiner exigences juridiques et opérationnelles) et la question de la pertinence de l’obligation de marquer un aéronef militaire dans le contexte de plateformes aériennes sans équipage. De baanbrekende innovatie van de gebroeders Wright in 1903 en de daaropvolgende ontwikkelingen van de luchtvaarttechnologie creëerden grote mogelijkheden voor de strijdkrachten, aangezien een nieuwe dimensie van oorlogvoering een operationele gevechtsruimte werd. Deze ontwikkeling leidt tot veel juridische vragen, waaronder de status van de luchtvaartuigen die door de net voor het uitbreken van de Eerste Wereldoorlog opgerichte onafhankelijke luchtdetachementen werden ingezet. Vanuit operationeel en juridisch oogpunt waren zowel de statenpraktijk als de internationale juridische experts het erover eens dat militaire luchtvaartuigen onderscheidende insignes moeten dragen die hun militaire karakter en nationaliteit aangeven, om een status te krijgen die gelijkaardig is aan die van oorlogsschepen krachtens het recht van de zeeoorlog. Dit artikel heeft tot doel de oorsprong en de ontwikkeling van de militaire markeringen en hun juridische betekenis voor te stellen als een kernelement van de definitie van militaire luchtvaartuigen. Er moet worden benadrukt dat alleen luchtvaartuigen die als militair worden beschouwd, vijandelijke handelingen kunnen verrichten en de specifieke rechten die door het recht van de luchtoorlog worden verleend, kunnen uitoefenen. De analyse verwijst naar de praktische uitdagingen voor het handhaven van de klassieke regels van de luchtoorlog, zoals de exacte locatie van de markeringen op de vliegtuigoppervlakken, insignes met lage zichtbaarheid (als een manier om juridische en operationele eisen met elkaar in overeenstemming te brengen) en de vraag of de verplichting om militaire luchtvaartuigen te markeren relevant is in de context van onbemande luchtvaartuigen. La revolucionaria innovación de los hermanos Wright en 1903 y subsiguiente evolución de la tecnología aérea dieron paso a oportunidades significativas para los ejércitos, creándose una nueva dimensión de la guerra que se convirtió en un espacio operativo de combate. Esto trajo consigo muchas cuestiones legales, incluido el estatus de los artefactos aéreos desplegados por los recién creados destacamentos aéreos independientes en los prolegómenos de la Primera Guerra Mundial. Desde el punto de vista operativo y legal, tanto los Estados a través de la práctica como los expertos en Derecho Internacional estuvieron de acuerdo en que para acogerse al mismo estatus que los buques de guerra bajo las leyes de la guerra naval, las aeronaves militares debían llevar insignias distintivas, mostrando su carácter militar y nacionalidad. El propósito del artículo es examinar el origen y evolución de estas señales militares y su importancia legal como uno de los elementos principales de la definición de aeronave militar. Debe enfatizarse que solo una aeronave considerada militar puede llevar a cabo actos de hostilidad y ejercer derechos específicos reconocidos por las leyes de la guerra aérea. El análisis aborda los retos prácticos para mantener la vigencia de la regla clásica de la guerra aérea, tal como es el lugar exacto de emplazamiento de las señales exteriores en la superficie de las aeronaves, las insignias de baja visibilidad (como una forma de conciliar las exigencias legales y operativas) y la cuestión de la relevancia del deber de señalar las aeronaves militares en el contexto de las plataformas aéreas no tripuladas. L’innovazione rivoluzionaria dei Fratelli Wright nel 1903 e i successivi sviluppi della tecnologia aerea crearono significative opportunità per i militari, poiché una nuova dimensione di guerra divenne uno spazio operativo di combattimento. Sorgono molte questioni legali, tra cui lo status delle macchine aeree dispiegate dai distaccamenti aerei indipendenti formatisi appena prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. Dal punto di vista operativo e legale, sia la pratica degli Stati che gli esperti di diritto internazionale hanno convenuto che, per ricevere uno status simile a quello delle navi da guerra disciplinate della legge della guerra navale, gli aerei militari dovrebbero portare delle insegne distintive che indichino la loro natura militare e la loro nazionalità. L'obiettivo di questo articolo è quello di presentare le origini e l'evoluzione delle marcature militari e il loro significato legale, come elemento centrale della definizione di velivolo militare. Va sottolineato che solo gli aerei considerati militari possono compiere atti di ostilità ed esercitare i diritti specifici concessi dalla legge sulla guerra aerea. L’analisi farà riferimento alle sfide pratiche per il mantenimento delle regole classiche sulla guerra aerea, come l’esatta posizione delle marcature sulla superfice dell’aereo, le insegne a bassa visibilità (come modo per conciliare le esigenze legali ed operative) e la questione della rilevanza del dovere di marcatura dei velivoli militari nel contesto delle piattaforme aeree senza pilota. Die bahnbrechende Innovation der Gebrüder Wright im Jahr 1903 und die nachfolgenden Entwicklungen der Luftfahrttechnologie schufen bedeutende Möglichkeiten für den Militärbereich, da eine neue Dimension der Kriegsführung zu einem operativen Kampfraum wurde. Es stellen sich viele rechtliche Fragen, einschließlich jener des Status der Luft­maschinen, die von den neu gebildeten unabhängigen Luftkommandos vor dem Ausbruch des Ersten Weltkriegs eingesetzt wurden. Aus operativer und rechtlicher Sicht waren sich sowohl die staatliche Praxis als auch die internationalen Rechtsexperten einig, dass Militärflugzeuge Kennzeichen, die auf ihren militärischen Charakter und ihre Nationalität hinweisen, tragen sollten, um einen kriegsschiffähnlichen Status nach dem Recht der Seekriegsführung zu erhalten. Ziel dieses Artikels ist es, die Ursprünge und die Entwicklung der militärischen Kennzeichnungen und ihre rechtliche Bedeutung als Kernelement der Definition von Militärflugzeugen darzustellen. Es muss darauf hingewiesen werden, dass nur Flugzeuge, die als militärisch angesehen werden, feindliche Handlungen durchführen und die durch das Gesetz der Luftkriegsführung gewährten spezifischen Rechte ausüben können. Die Analyse wird sich auf praktische Herausforderungen für die Aufrechterhaltung des klassischen Gesetzes der Luftkriegsführung beziehen, wie die genaue Lage der Kennzeichen auf den Flugzeugoberflächen, Kennzeichen mit geringer Sichtbarkeit (als Mittel, rechtliche und operative Anforderungen miteinander in Einklang zu bringen) und die Frage der Relevanz der Pflicht zur Kennzeichnung militärischer Flugzeuge im Zusammenhang mit unbemannten Luftplattformen.
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Carlén, Caroline, et Franco Pauletto. « “Che cos’è ? Va e de” ? Domande, risposte e commutazione di codice in due classi svedesi di italiano L2/LS ». Moderna Språk 114, no 1 (10 juillet 2020) : 1–25. http://dx.doi.org/10.58221/mosp.v114i1.7510.

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This conversation-analytic study investigates the use of code switching (henceforth CS) in three Italian L2 classrooms in Sweden. Specifically, when and why do teachers code switch in their questions? Is the language choice pedagogically motivated? Does the teachers’ language choice have an influence over the students’ language choice in their answers? The data were collected from three beginner-level Italian lessons in two Swedish High Schools. Transcripts of questions in which CS occurred were analyzed using a conversation analytic approach with a focus on sequentiality in relation to the organization of turn allocation, to understand when and why the CS occurs in both questions and answers. In our data teachers use CS when posing questions to the class in two major occasions, namely when the question is followed by a significant silence but also when no discernible silence follows a question. Furthermore, regardless of the language used by the teacher, the students answer in Italian when the questions are task-based, and in Swedish when the questions are off-task.
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De Leo, Daniela. « COMPRENDERE E FAR COMPRENDERE ». International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no 2 (15 juillet 2016) : 137. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n2.v1.330.

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In this paper the basic question is how who stars from the comprehension contributes to build the learning in a different way than who starts from an easy activity, have a light measurement of comprehension that you want to develop and live the same space inside of linguistic interaction process, constant negotiation of meanings, to realize a significant learning.In questo saggio la questione principale è come chi parte dalla comprensione concorra a costruire apprendimento in modo diverso da chi parte da una semplice attività, avere chiara la dimensione di comprensione che si vuole sviluppare e abitare la stessa dimensione all’interno dell’interazione linguistica, costante negoziazione di significati, aiuta ad attivare il processo di progettazione per la realizzazione di un apprendimento significativo.
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Slišković, Ana, Jelena Ombla et Andrea Tokić. « Application of the Self-Determination Theory in Explaining Some Aspects of Seafarers' Work-Related Well-Being ». Drustvena istrazivanja 31, no 2 (14 juillet 2022) : 235–55. http://dx.doi.org/10.5559/di.31.2.03.

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The goal of the study was to determine the extent to which seafarers' work and life satisfaction can be explained by the six aspects of work motivation based on the Self-Determination Theory. The research was conducted on a convenience sample of Croatian seafarers (N = 286), ranging from 18 to 65 years. The applied questionnaire consisted of sociodemographic and work characteristics questions, and measures of job satisfaction, life satisfaction, and six dimensions of work motivation. The results of regression analyses showed that two dimensions of work motivation with the highest level of self-determination contribute positively to the explanation of job satisfaction and life satisfaction: intrinsic motivation and integrated regulation. Furthermore, external regulation contributes positively to the explanation of life satisfaction, while amotivation has proven to be a significant negative predictor of job satisfaction. The results indicate the importance of developing and encouraging autonomy in work motivation in seafarers, but also the specifics of work motivation that are associated with the socio-economic context of the maritime profession in Croatia.
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Ivašković, Igor. « Motives of the Yugoslav-Bulgarian Integration after World War II and in the Post-War Period ». Drustvena istrazivanja 31, no 3 (3 octobre 2022) : 517–36. http://dx.doi.org/10.5559/di.31.3.07.

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This article aims to present the motives of the geopolitical restructuring of South-East Europe at the end of World War II with an emphasis on relations between Yugoslavia and Bulgaria. In this context, the author first identifies the interwar interests of four involved parties, namely: the Yugoslav and Bulgarian communist leaderships, and the political representatives of the Soviet Union and the United Kingdom. In the second part, the author describes the development of the idea of Yugoslav-Bulgarian integration after the War, first during the period of rapprochement between two communist parties, and then in the period of the Cominform crisis and the dramatic turnaround in their relations. Besides different macro- -geopolitical visions, the author also identifies significant differences in motives at the micro-geopolitical level. Contrary to the proclaimed idea of the 'South Slavic Brotherhood', the Communist Party of Yugoslavia perceived the idea foremost as a maneuvering tool in its relations with the UK and the Soviets, while the Bulgarian Communist Party used the (con)federal idea for pursuing multi-layered interests. It was primarily a part of the strategy for resolving the Macedonian question, but the alliance with Yugoslavia was also a tool for protecting Bulgarian territories in the relations with Greece, and consequently leverage for strengthening the internal position of Bulgarian communists in the post-war consolidation process.
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Caponi, Matteo. « Antirazzismo cattolico e questione nera nel secondo dopoguerra ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (mars 2022) : 17–54. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297-s1oa-002.

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L'articolo indaga come una crescente attenzione alla questione nera abbia fatto da cornice all'ascesa di una sensibilità antirazzista nel cattolicesimo italiano del secondo dopoguerra.L'analisi mette in discussione il cliché di un innato antirazzismo cattolico, esaminando l'interrazzialismo come modello dominante: una terza via che si opponeva sia al razzismo sia all'antirazzismo militante, umanitario ed egualitario. La nozione di antirazzismo faticò a essere recepita dalla cultura cattolica di massa fino agli anni Sessanta. La svolta dipese dall'impatto di tre fenomeni di risonanza mondiale: la decolonizzazione, l'apartheid in Sudafrica e il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Ironia della sorte, la psicosi anticomunista della Guerra fredda costituì un motore dell'antirazzismo cattolico: occorreva scongiurare che il "risveglio" dei popoli neri avvenisse sotto l'influenza sovietica. Il pontificato di Giovanni XXIII, l'aggiornamento conciliare e la crisi del 1968 posero le basi per un cambio di paradigma; gli orientamenti antirazzisti si intrecciarono a significati progressisti e utopie rivoluzionarie controculturali.
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Lestari, Desy Anif, et Machfudz Eko Arianto. « PENGARUH PEMBERIAN BUKU SAKU TERHADAP TINGKAT PENGETAHUAN SAFETY RIDING : STUDI KASUS DI SMK MUHAMMADIYAH 3 YOGYAKARTA ». Jurnal Cakrawala Promkes 2, no 2 (2 août 2020) : 66. http://dx.doi.org/10.12928/promkes.v2i2.1779.

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Driving safety knowledge is the initial provision that must be possessed before driving on the highway. The purpose of this study was to determine the effect of the provision of safety riding pocketbooks on increasing student knowledge. The research design used in this study was pre-experimental, with one group pretest-posttest design. The sampling technique used was the total population with a large sample of 76 vocational students. The data obtained were analyzed using the Wilcoxon alternative test. Before given the safety riding pocketbook of the 20 most questions with the correct answer that is question number 17 as many as 73 respondents (90.6%), while after being given the safety riding pocketbook of the 20 most questions with the correct answer that is question number 18 as many 76 respondents (100%). The average pretest score is 14.75, while the posttest average value is 17.24, and there is a difference in the average deviation of 2.66 with a p-value of 0,000. It can be concluded that it is statistically significant, and there is an increase in student knowledge after being given a pocketbook. There is a difference in the average safety riding knowledge before. After being given a pocketbook to students of class X and XI majoring in TBSM (Motorcycle Engineering and Business) Vocational school Muhammadiyah 3, Yogyakarta with the p-value is 0,000.
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Kowash, Mawlood, Iyad Hussein et Manal Al Halabi. « Evaluating the Quality of Multiple Choice Question in Paediatric Dentistry Postgraduate Examinations ». Sultan Qaboos University Medical Journal [SQUMJ] 19, no 2 (8 septembre 2019) : 135. http://dx.doi.org/10.18295/squmj.2019.19.02.009.

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ABSTRACT: Objectives: This study aimed to evaluate the quality of multiple choice question (MCQ) items in two postgraduate paediatric dentistry (PD) examinations by determining item writing flaws (IWFs), difficulty index (DI)and cognitive level. Methods: This study was conducted at Mohamed Bin Rashid University of Medicine and Health Sciences, Dubai, UAE. Virtual platform-based summative versions of the general paediatric medicine (GPM) and prevention of oral diseases (POD) examinations administered during the second semester of the 2017–2018 academic year were used. Two PD faculty members independently reviewed each question to assess IWFs, DI and cognitive level. Results: A total of 185 single best answer MCQs with 4–5 options were analysed. Most of the questions (81%) required information recall, with the remainder (19%) requiring higher levels of thinking and data explanation. The most common errors among IWFs were the use of “except” or “not” in the lead-in, tricky or unfocussed stems and opportunities for students to use convergence strategies. There were more IWFs in the GPM than the POD examination, but this was not statistically significant (P = 0.105). The MCQs in the GPM and POD examination were considered easy since the mean DIs (89.1% ± 8.9% and 76.5% ± 7.9%, respectively) were more than 70%. Conclusion: Training is an essential element of adequate MCQ writing. A general comprehensive review of all programme’s MCQs is needed to emphasise the importance of avoiding IWFs. A faculty development programme is recommended to improve question-writing skills in order to align examinations with programme learning outcomes and enhance the ability to measure student competency through questions requiring higher level thinking. Keywords: Examination Question; Student; Educational Measurement; Discriminant Analysis; Pediatric Dentistry; United Arab Emirates.
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Zuraida, Rida, et Ho Hwi Chie. « Pengujian Skala Pengukuran Kelelahan (Spk) pada Responden di Indonesia ». ComTech : Computer, Mathematics and Engineering Applications 5, no 2 (1 décembre 2014) : 1012. http://dx.doi.org/10.21512/comtech.v5i2.2357.

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Subjective fatigue measurement instruments, based questionnaire, is a measure that is widely used for reasons of practicality and measurement results can be obtained quickly. For the purposes of measuring fatigue, there are a number of questionnaires commonly used abroad, but not a lot of literature with a case study in Indonesia that utilize this instrument. Of course, the reason for the use of the instrument is based on the expectation that the instrument has high validity and reliability, and if possible to have a high level of practicality as well. Asssment Fatigue Scale (FAS) is one of the suggested use as a measurement of worker fatigue. The instrument consists of a 10 item questionnaire with good reliability level. The discussion in this paper covers Measurement Scale Fatigue testing results via questionnaires measuring fatigue, adapted from the FAS in English and translated into Indonesian. DSS consists of 10 questions using 5 Likert scale, for the answer options are: never (1), sometimes (2), perceived a regular basis (3), is common (4), is always experienced (5). Relaibilitas test results using Cronbach alpha values obtained value of 0812, and can be improved if the item is question number 3 is removed. By implication, this questionnaire is good enough to use as a measuring instrument fatigue, but the level of proficiency in Indonesian language, in this CMS, needs to be repaired, especially for question number 5 and 3 if the level of validity and reliability to be improved, although the increase may not be too significant.
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LOMBARDI, ANNA MARIA. « THE CONSTITUTION OF WHITE LIGHT, A SOURCE FOR THE NEW QUESTIONS OF QUANTUM MECHANICS ». Nuncius 17, no 2 (2002) : 515–45. http://dx.doi.org/10.1163/182539102x00081.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title Queste pagine hanno lo scopo di ricostruire un dibattito che ebbe vasta popolarit a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, incentrato sulla struttura della radiazione non monocromatica. La discussione gioc un ruolo importante nel mettere a fuoco alcune tematiche, in seguito destinate a diventare tipiche della imminente meccanica quantistica. In particolare, in questo contesto che si avvia l'indagine sul significato fisico dei modi normali, ovvero delle singole componenti di uno sviluppo di Fourier.
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Hall, Elizabeth, Mindy Liang, Emily Tam, Judy Chen, Chenchen Tian, Matthew A. Campbell, Kathryn Bucci et al. « Reducing the burden of patient reporting of physical function in the chronic care of cancer survivors through a branching logic electronic symptom survey (BLESS). » Journal of Clinical Oncology 35, no 5_suppl (10 février 2017) : 5. http://dx.doi.org/10.1200/jco.2017.35.5_suppl.5.

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Résumé :
5 Background: A patient’s functional status is a key outcome variable used to both measure and improve quality of care in cancer survivors. However, comprehensive research tools such as the HAQ-DI and WHODAS instruments pose 35 questions altogether, increasing patient reporting burden. We evaluated whether a BLESS could be developed with high sensitivity of screening questions followed by questions relevant to specific physical function domain, through a branching logic algorithm. Methods: Adult cancer clinic outpatients at Princess Margaret Cancer Centre used tablet technology to complete the HAQ-DI, WHODAS, EQ-5D-3L and PRO-ECOG. BLESS was developed as an algorithm that used PRO-ECOG/EQ-5D-3L to screen for appropriate domains of HAQ-DI/WHODAS to query. Sensitivity/specificity of BLESS screeners to HAQ-DI/WHODAS items were reported. BLESS derived physical function scores were also compared to scores generated by the full version of WHODAS/HAQ-DI. Results: Of 407 patients,median age was 62 (range 20-93) years, 51% female, 75% Caucasian, with a median EQ-5D-3L index score of 0.83 (0.31-1.00), and WHODAS of 6.0 (0-37). Of cancer sites, 14% had breast, 11% GI, 11% GU, 18% head/neck, 10% thoracic, 18% hematologic, and 15% gynecologic cancers. 34% were stage III-IV; 72% were treated for curative intent. Using the sum of mobility, self-care, and usual activities dimensions of the EQ-5D-3L to dichotomize patients as with or without difficulty, we found an area under the receiver operating curves that was > 90% when comparing to recommended WHODAS and HAQ cut-offs for significant physical dysfunction. Using BLESS, 38% of our clinic outpatients need answer only 5 questions, generating derived-WHODAS scores with no median difference when compared to reported scores; sensitivity of screeners for each WHODAS/HAQ-DI item ranged from 92-100%. Overall, median number of questions asked was 9. Conclusions: By focusing on relevance, BLESS maintained high sensitivity with a dramatic decrease in question burden compared to traditional research surveys for physical function. BLESS is suitable for use in immediate, routine screening of chronic care outcomes.
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Pessina, Adriano. « La questione del metodo nella prospettiva della bioetica di stampo personalista ». Medicina e Morale 53, no 2 (30 avril 2004) : 317–27. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.646.

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Résumé :
L’Autore affronta la questione del metodo nella prospettiva personalista. Dopo aver chiarito che non esiste un metodo specifico della bioetica, se non nel senso che la bioetica non fa altro che assumere il metodo di indagine che è specifico della riflessione etica dalla quale dipende, l’Autore sottolinea che l’originalità della bioetica rispetto all’etica sta nell’insieme dei contenuti che essa affronta, ossia azioni e processi mediati dalla conoscenza scientifica e dalla prassi tecnologica. In particolare, viene proposta una riflessione su come è articolato il metodo triangolare proposto da Elio Sgreccia nel suo noto Manuale di Bioetica. Questo metodo si distingue dal proceduralismo di altre prospettive, sia per la sua connotazione contenutistica, che ha il suo perno in una concezione sostanzialistica della persona umana, sia per la sua struttura critica o dialettica. Nella connessione tra il dato medico-scientifico, il dato antropologico e il momento etico emerge il significato analogo della verità, concetto non confinato soltanto nel campo delle scienze sperimentali ma efficace anche sul piano etico. In tal senso, la bioetica emerge come una disciplina che si costituisce attraverso un percorso (il itriangolo) che ha il suo esito laddove il giudizio di coscienza è formulato in base alle verità acquisite ed integrate, in base ai diversi beni messi in gioco. Il momento prescrittivo, quello decisivo dell’indagine bioetica, non è assimilabile ad una pura deduzione dai principi morali ma si costituisce all’interno di un complesso itinerario teorico che tiene conto dei diversi approcci alla realtà.
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Jollet, Maxence, Kevin Nay, Angèle Chopard, Marie-Pierre Bareille, Arnaud Beck, Vincent Ollendorff, Barbara Vernus et al. « Does Physical Inactivity Induce Significant Changes in Human Gut Microbiota ? New Answers Using the Dry Immersion Hypoactivity Model ». Nutrients 13, no 11 (29 octobre 2021) : 3865. http://dx.doi.org/10.3390/nu13113865.

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Gut microbiota, a major contributor to human health, is influenced by physical activity and diet, and displays a functional cross-talk with skeletal muscle. Conversely, few data are available on the impact of hypoactivity, although sedentary lifestyles are widespread and associated with negative health and socio-economic impacts. The study aim was to determine the effect of Dry Immersion (DI), a severe hypoactivity model, on the human gut microbiota composition. Stool samples were collected from 14 healthy men before and after 5 days of DI to determine the gut microbiota taxonomic profiles by 16S metagenomic sequencing in strictly controlled dietary conditions. The α and β diversities indices were unchanged. However, the operational taxonomic units associated with the Clostridiales order and the Lachnospiraceae family, belonging to the Firmicutes phylum, were significantly increased after DI. Propionate, a short-chain fatty acid metabolized by skeletal muscle, was significantly reduced in post-DI stool samples. The finding that intestine bacteria are sensitive to hypoactivity raises questions about their impact and role in chronic sedentary lifestyles.
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Ahmad, Abdul Halim. « EFFICIENCY OF ASSET MANAGEMENT IN KUALA TERENGGANU POLYTECHNIC ». International Journal of Supply Chain, Operation Management and Logistics 2, no 3 (15 mars 2021) : 23–31. http://dx.doi.org/10.35631/ijscol.23003.

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Asset management is one of the important aspects of the governance of an organization. The efficiency of asset management shows the effectiveness of the organization in following the asset management circular issued by the government. Therefore, issues related to weaknesses in asset management procedures need to be addressed to demonstrate the efficiency of the organization involved. The study conducted is descriptive to assess the efficiency of asset management at Kuala Terengganu Polytechnic. The sample for this study consists of 80 staff in the department and unit. The instrument for this study is a set of questionnaire form questions. Data analysis was done using Statistical Package for Social Sciences (SPSS) version 23.0 software. The findings show that all asset management practices are in accordance with asset management procedures (overall mean = 3.87). Asset management competencies are high where the asset coordinator has done a good job (overall mean = 3.89). The results of the study found the hypothesis, H1 accepted that there is a significant relationship between asset management practices and asset management competencies (r = 0.534). It can be concluded that continuous asset management practices can enhance asset management competencies.
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Ali, Suhaima, et Mohamad Khairi Haji Othman. « RELATIONSHIP BETWEEN MOTIVATION AND TEACHER SELF -EFFICIENCY IN HIGH PERFORMANCE SCHOOLS, EXCELLENCE CLUSTER SCHOOLS AND DAILY SECONDARY SCHOOLS IN THE STATE OF PENANG ». International Journal of Education, Psychology and Counseling 6, no 42 (9 septembre 2021) : 364–82. http://dx.doi.org/10.35631/ijepc.642029.

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Résumé :
In recent years, there has been an increase in the number of teachers who lack motivation and self-efficacy in carrying out their duties. This factor causes a significant decline in school performance and productivity. Therefore, by knowing the level of teacher motivation and the level of self-efficacy of teachers, then the recommendations required by the government to produce quality and high-performing teachers will be known more clearly. Thus, the issue of producing quality and high-performing teachers are used to answer research questions and fill the research spaces found in this study. This study aims to identify the relationship between motivation and self-efficacy of teachers in High-Performance Secondary Schools, Cluster Schools of Excellence, and also Ordinary Day Schools in the state of Penang. A quantitative approach was used in the data collection process of this study. The study instrument consisted of three parts; namely demographics, teacher motivation, and self-efficacy of secondary school teachers. The study sample consisted of 122 secondary school teachers in three schools in the state of Penang. Quantitative data were analyzed using various tests, namely the Independent T-Sample test, one-way ANOVA, and Pearson correlation analysis using SPSS software. The findings of the study indicate that there are significant differences in teacher motivation based on teacher age category and teacher tenure. The findings of the study also showed that there were also significant differences in self-efficacy based on length of service. The correlation analysis test also showed that there was a significant relationship between teacher motivation and self-efficacy with a weak magnitude. Therefore, teacher motivation and teacher self-efficacy need attention as it is able to increase efficiency among teachers while improving the quality of the education system.
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Sofiati, Sofiati. « Analisis Hubungan Antara Kualitas Layanan Dengan Kepuasan Dan Loyalitas Mahasiswa Di PTS “X” ». Jurnal Riset Manajemen Sekolah Tinggi Ilmu Ekonomi Widya Wiwaha Program Magister Manajemen 4, no 2 (6 juillet 2017) : 158–68. http://dx.doi.org/10.32477/jrm.v4i2.256.

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Résumé :
The objective of this study is to test the relationship beetween quality service with customer satisfaction and loyalty .The subject matter we addressed three research questions. The first was: is quality quality service positif relatonship with customer satisfaction? The second research question addressed was: is customer satisfaction positif relationship with customer loyalty?Our the third research question was: is quality service positif directly with customer loyalty? Quality service is measured with SERVQUAL in five dimensions: tangibles, reability, responsiveness,assurance, and empathy.The population covers 800 students PTS “X”, while the taken sample was 210 students PTS “X”. The sample that used in this study is master of management student in management program and accounting program in PTS “X”. The data were analyzed by using Structural Equation Modelling (SEM). Empirical evidence supports the first hypothesis that the quality of service (Service Quality) consisting of; physical evidence, reliability, responsiveness, assurance, and empathy have a significant positive relationship with satisfaction. With the increasing quality of service provided by the management of PTS “X” then will also increase student satisfaction. Empirical evidence does not support the two hypothesis that Satisfaction has a positive relationship with Loyalty. This conclusion means that students who feel satisfaction does not necessarily have a sense of loyalty to the alma mater. Empirical evidence does not support the three hypothesis that states Quality has a positive relationship with Loyalty. This conclusion means that to increase customer loyalty, it is not enough to only pay attention to the quality of services, but more important is to increase customer satisfaction.
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Sofiati, Sofiati. « ANALISIS HUBUNGAN ANTARA KUALITAS LAYANAN DENGAN KEPUASAN DAN LOYALITAS MAHASISWA DI PTS “X” ». Jurnal Riset Manajemen Sekolah Tinggi Ilmu Ekonomi Widya Wiwaha Program Magister Manajemen 4, no 2 (7 août 2017) : 158–68. http://dx.doi.org/10.32477/jrm.v4i2.53.

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Résumé :
The objective of this study is to test the relationship beetween quality service with customer satisfaction and loyalty .The subject matter we addressed three research questions. The first was: is quality quality service positif relatonship with customer satisfaction? The second research question addressed was: is customer satisfaction positif relationship with customer loyalty?Our the third research question was: is quality service positif directly with customer loyalty? Quality service is measured with SERVQUAL in five dimensions: tangibles, reability, responsiveness,assurance, and empathy.The population covers 800 students PTS “X”, while the taken sample was 210 students PTS “X”. The sample that used in this study is master of management student in management program and accounting program in PTS “X”. The data were analyzed by using Structural Equation Modelling (SEM). Empirical evidence supports the first hypothesis that the quality of service (Service Quality) consisting of; physical evidence, reliability, responsiveness, assurance, and empathy have a significant positive relationship with satisfaction. With the increasing quality of service provided by the management of PTS “X” then will also increase student satisfaction. Empirical evidence does not support the two hypothesis that Satisfaction has a positive relationship with Loyalty. This conclusion means that students who feel satisfaction does not necessarily have a sense of loyalty to the alma mater. Empirical evidence does not support the three hypothesis that states Quality has a positive relationship with Loyalty. This conclusion means that to increase customer loyalty, it is not enough to only pay attention to the quality of services, but more important is to increase customer satisfaction.
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Yusida, Lona Putri, Indra Ibrahim et Azrul Said. « Hubungan Self-Confidence dengan Kecemasan Siswa Ketika Bertanya di dalam Kelas ». Konselor 3, no 4 (16 décembre 2016) : 134. http://dx.doi.org/10.24036/02014344014-0-00.

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Abstract: Braveness in asking question is needed in learning process. By asking question, student is trained to think, to develop information and knowledge, and with frequently asking question, it can increase braveness and confident. However, many students experienced anxiousness in asking question, one of the influences is psychology aspect that is self-confident. This research is purposed to (1) describe students’ self-confident, (2) describe student’s anxiousness while asking question in classroom, and (3) see the relationship between student’s self-confident and anxiety while asking question in classroom. This research is using quantitative approach type descriptive correlation. This research is conducted in VIII and IX class SMPN 13 Padang. Research finding reveal that (1) student’s self-confident tend to to reside in high category, (2) student’s anxiousness while asking question in classroom tend to to reside in low category, (3) there is a significant relationship between students’s self-confident and anxiety while asking question in classroom with high level of correlation. Keywords: self-confident, anxiety in asking question
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Putranti, Rizka Aries, Ova Emilia et Efrayim Suryadi. « Validitas dan Reliabilitas Ujian SOCA (Students Oral Case Analysis) : Studi di Salah Satu Fakultas Kedokteran di Indonesia ». Jurnal Pendidikan Kedokteran Indonesia : The Indonesian Journal of Medical Education 5, no 3 (28 novembre 2016) : 148. http://dx.doi.org/10.22146/jpki.25374.

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Background: Medical faculty has to make sure that the students meet the minimal competence needed using apropriate exam. While the exam itself should facilitate students to learn. Oral examination has known for its ability to facilitate students learn but low in validity and reliability. Medical faculty of Lampung University (FK Unila) apply the student oral case analysis (SOCA) exam as one of block assessment component, as with MCQ, tutorial, and laboratory exam. This study aimed to evaluate validity and reliability of SOCA examination at FK UnilaMethod: Video of 65 students doing SOCA examination and 28 question rubrics had taken when odd semester exam year 2014-2015 has been carying out at FK Unila. Video and question rubrics were assessed by 5 panelis and analysed using Lawshe's content validity ratio (CVR) to determinate its content validity. Students performance on the video were re-assessed by another assessor to see inter-rater reliability, than analysed using kappa Cohen. Two expert in medical education assessed the cognitive comlpexity of the question rubrics. Data of SOCA's student's mark from year II, III, and IV were analysed for construct valdity and internal consistency.Results: 93,7% of the overall question in 65 video were valid (CVR>99%) and 71,8% question number in 28 question rubrics also valid according to 5 panelis. SOCA cognitive complexity were at level of analyse, know how and 4a. Inter-rater reliability analysis showed 0,549 (moderate agreement) kappa value. Mann Whitney analysis for construct validity showed no significant difference of all year. Cronbach alpha analysis showed internal consistency at the point 0,575.Conclusion: FK Unila's SOCA of odd semester examination year 2014-2015 has sufficient content validity, sufficient cognitive complexity and sufficent inter-rater reliability but lack in construct validity and internal consistency. Keywords: SOCA, validity, reliability
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YAHIA, AMAR IBRAHIM OMER. « Post-validation item analysis to assess the validity and reliability of multiple-choice questions at a medical college with an innovative curriculum ». National Medical Journal of India 34 (6 juillet 2022) : 359–62. http://dx.doi.org/10.25259/nmji_414_20.

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Résumé :
Background In medical education, the need to obtain reliable and valid assessments is critical for the learning process. This study implemented a post-validation item analysis to create a supply of valid questions for incorporation into the question bank. Methods A cross-sectional study was performed in the College of Medicine, University of Bisha, Saudi Arabia. The study was targeting 250 items and 750 distractors from 2017 to 2020. The post-validation item analysis was done to evaluate the quality of the items using test-scoring and reporting software. Data were analysed by SPSS Version 25. Quantitative variables were expressed as mean (SD), while qualitative variables were expressed as number and percentage. An independent t-test was done to reveal the association between the item analysis parameters. A value of p<0.05 was considered statistically significant. Results The mean difficulty index (DIF I), discrimination index (DI) and distractors efficacy (DE) were 73.8, 0.26 and 73.5%, respectively. Of 250 items, 38.8% had an acceptable DIF I (30%–70%) and 66.4% had ‘good to excellent’ DI (>0.2). Of 750 distractors, 33.6%, 37%, 20% and 9.2% had zero, one, two and three non-functional distractors, respectively. The mean Kuder–Richardson was 0.76. The DIF I was significantly associated with DE (p=0.048). The post-validation item analysis of this study showed that a considerable proportion of questions had acceptable parameters and were recommended for item banking. However, some questions needed to be rephrased and reassessed or discarded. Conclusion Three-option multiple-choice questions should be considered for future examinations to improve the assessment process.
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Bacha Mydin, Nizam Mydin, et Johan Shamsuddin Hj Sabaruddin. « Suatu Kajian Perbandingan : Pertanyaan-Pertanyaan Bagi Jawab Lisan Oleh Menteri-Menteri Dan Pertanyaan-Pertanyaan Menteri di Dewan Rakyat ». Sains Insani 3, no 1 (3 septembre 2018) : 10–17. http://dx.doi.org/10.33102/sainsinsani.vol3no1.19.

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Résumé :
Parliament has an oversight role on the executive by holding the ministers responsible towards Parliament regarding their respective ministry’s action. This article comprehensively analyse one of the oversight mechanisms in Dewan Rakyat which is the Parliamentary Questions consisting of Questions to Minister for Oral Answers (QMA) and the Minister’s Question Time (MQT). The QMA and MQT respectively have been carried out since the 1st Parliament term in 1959 and 13th Parliament term in 2016. These Parliamentary Questions play a significant role in Dewan Rakyat where the procedures of the standing orders oblige ministers to answer the Members’ question and thus provide a valuable focus on the oversight role of the House. Hence this article attempts to provide a comparative analysis on QMA and MQT in scrutinising the executive from the procedural perspective. It can be concluded that QMA dan MQT have apparent differences in most aspects of the oversight role of Dewan Rakyat. The inception of MQT has further enhanced the Dewan Rakyat’s oversight function towards executive even when the provisions of the standing orders regarding MQT are more concised compared to QMA. The article also highlights the understanding of the rulings and practices of the Chairman can further provide explanation on the oversight role of the Dewan Rakyat. Finally, this paper suggests recommendation to ensure the effectiveness of the oversight of Parliamentary Questions. ABSTRAK: Parlimen berperanan menyemak badan eksekutif dengan memastikan para Menteri bertanggungjawab kepada Parlimen di atas tindakan kementerian masing-masing. Kajian ini bertujuan menganalisis secara komprehensif salah satu mekanisme penyemakan tersebut di Dewan Rakyat iaitu Pertanyaan Parlimen yang terdiri daripada Pertanyaan-Pertanyaan Bagi Jawab Lisan oleh Menteri-Menteri (QMA) dan Pertanyaan-Pertanyaan Menteri (MQT). QMA telah dilaksanakan sejak Parlimen Pertama pada 1959 manakala MQT mula dilaksanakan pada Parlimen ke-13 pada tahun 2016. Pertanyaan Parlimen ini memainkan peranan yang signifikan di Dewan Rakyat di mana prosedur peraturan mesyuarat Dewan akan memastikan para Menteri menjawab pertanyaan yang diajukan oleh para Ahli dan ini seterusnya boleh memberi suatu hasil kajian yang bernilai kepada peranan semakan Dewan tersebut. Oleh itu, artikel ini akan membuat kajian perbandingan terhadap peruntukan QMA dan MQT dalam menyemak badan eksekutif dari aspek prosedur di Dewan Rakyat. Adalah boleh disimpulkan bahawa QMA dan MQT mempunyai perbezaan yang ketara dalam kebanyakan aspek kuasa semakan Dewan Rakyat. Pengenalan MQT telah meningkatkan lagi keberkesanan peranan semakan Dewan Rakyat walaupun peruntukan peraturan mesyuarat mengenai MQT adalah lebih ringkas berbanding QMA. Artikel ini juga menunjukkan bahawa pemahaman terhadap keputusan dan amalan Pengerusi boleh memberi penjelasan yang lanjut kepada peranan semakan oleh Dewan Rakyat. Akhir sekali, kajian ini mencadangkan langkah-langkah memastikan keberkesanan kuasa semakan Dewan Rakyat dalam Pertanyaan Parlimen tersebut.
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Patota, Giuseppe. « Affettare ». XVII, 2021/2 (aprile-giugno), no 2 (13 avril 2021) : 10. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.6516.

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Tre lettrici pongono tre dotti quesiti intorno al verbo affettare. La prima, segnalando che nell’Etica di Spinoza il verbo affettare ha la valenza tecnica di ‘suscitare affetto’ – affetto nel senso di ‘moto dell’animo’, ‘sentimento’, ‘passione’ –, chiede se sia corretto adoperare il verbo con questo particolare significato nell’italiano di oggi. La seconda chiede se sia accettabile una frase come “L’anomalia affetta il cromosoma 21”, in cui, evidentemente, il verbo affettare ha il significato di ‘colpire’. La terza lettrice chiede sostanzialmente la stessa cosa: se, cioè, il verbo in questione possa essere usato nel senso di adficere e adfici, che in latino potevano significare ‘colpire’ ed ‘essere colpito’.
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Muryana, Muryana. « KEBEBASAN EKSPRESI KEAGAMAAN DI JOGJA CITY OF TOLERANCE (STUDI KASUS TOLERANSI DAN INTOLERANSI DI BALIK PLANK “TERIMA KOST PUTRA MUSLIM/PUTRI MUSLIMAH”) ». RELIGI JURNAL STUDI AGAMA-AGAMA 13, no 01 (30 juillet 2018) : 1. http://dx.doi.org/10.14421/rejusta.2017.1301-01.

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Résumé :
Jogja City of Tolerance proceed approximately twelve years. But, discriminate based on religion still happen. On the one side it was human rights, but in the other side it taked another human rights. In the case of some boarding houses sometimes the owner put sentence such as “kost putri muslimah” in front of the homestay to informate someone who will rent. It can be assumtion that different religion couldn’t be the tenant for this boarding houses. Whereas city of tolerance could be assumed that the member of city had multiculturalism perspective. Parekh affirmed that significant aspect of multikulturalism was politic of recognition. Accordingly, this paper will answer two question: firstly, why sentence such as “kost putri muslimah” put in some boarding houses; secondly, how tolerance means in this context. The answer explanation of two questions above was got from interview and photo documentation of boarding houses in Sleman and Kota Yogyakarta. It analyzed using Parekh’s theory, politic of recognition in multiculturalism. Based on the research, result was got that the owner of boarding houses have several reasons put the sentence. Firstly, they had trauma with different etnicity. So, sensitivity of religion was used to safe. Secondly, they lived together with the tenant and they had education vision to the them. Therefore, tolerance has its context. The recognition to the other depends on their interest as the owner to keep their environtment. In this context human rights relates to other human rights in togetherness. Human right could do in general.
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Vecchio, Gianluca. « «No en plata, aunque yo quisiera». Ceramiche e argenti dei Moncada tra Sicilia e Spagna nel Siglo de Oro e la questione del lusso ». ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no 1 (mai 2021) : 179–86. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001020.

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Résumé :
Si intende contribuire a delineare la diffusione delle ceramiche nelle dimore nobiliari tra Sicilia e Spagna a partire dai contenuti inediti di inventari secenteschi di una famiglia siciliana come i Moncada, protagonista nei contesti sociali e di potere più elevati della monarchia cattolica. In relazione alle presenze ceramiche in altri inventari iberici e siciliani e alla loro provenienza dalla penisola italiana e dalle terre d'oltreoceano della Nuova Spagna e dall'Oriente. Attenti anche al significato e valore di tali arredi e oggetti d'uso del dibattito sul lusso nel Siglo de oro e alla preminenza tra i beni domestici di manufatti di argento.
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Nia Rismawati, Suci Widyorini, Sugiyarto et Nina Sulistyowati. « EFEKTIVITAS E-LEARNING SEBAGAI MEDIA PEMBELAJARAN PADA MATA KULIAH BAHASA INGGRIS DI POLITEKNIK NEGERI JAKARTA ». Jurnal Pendidikan dan Kebudayaan (JURDIKBUD) 2, no 3 (15 novembre 2022) : 278–85. http://dx.doi.org/10.55606/jurdikbud.v2i3.690.

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Résumé :
The Covid-19 pandemic that hit Indonesia caused the temporary suspension of all learning activities. This requires higher education units to utilize science and technology effectively and efficiently. One of the learning media that can be used is e-learning. However, the application of online lectures through e-learning is a big question mark regarding the effectiveness of its use. The purpose of this study was to determine the effectiveness of using e-learning to improve English language skills in the era of the Covid 19 pandemic. This research is an experimental study conducted at the Jakarta State Polytechnic PSDKU Demak. The instrument used in this research is in the form of pre-test and post-test questions. Analysis of the data used in this study is the N-Gain and the N-Gain difference test using the t-test to determine the effectiveness of the use of e-learning. Based on the results of the effectiveness test of using e-learning, it can be concluded that from the effectiveness test in the experimental class, the criteria that e-learning is quite effective and significant in improving English language skills in the Covid 19 pandemic era.
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Pranoto, Yosephin Anandati, et Susetyowati Susetyowati. « Persepsi ahli gizi di Indonesia terhadap penerapan nutritional care process (NCP) di rumah sakit ». Jurnal Gizi Klinik Indonesia 19, no 1 (30 juillet 2022) : 21. http://dx.doi.org/10.22146/ijcn.67934.

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Résumé :
Dietitians’ perception of the implementation of the nutrition care process (NCP) in IndonesiaBackground: The nutrition care process (NCP) developed by The Academy of Nutrition and Dietetics was adopted and implemented in Indonesia. Some hospitals in Indonesia do not have a proper facility to support dietitians to implement NCP optimally.Objective: To evaluate dietitians’ perception of the NCP implementation in hospital settings in Indonesia.Methods: This study was a cross-sectional design with dietitians who have been working in a hospital as the study subject. Data were collected by questionnaire. Each subject answered questions on general data, nutrition screening practice, and 20 questions about the NCP implementation. The perception score is ranged from one(1) for ‘strongly disagree’ to five(5) for ‘strongly agree.’ The score was summarized and categorized into two groups ‘good’ and ‘less’ positive perception. Univariate and bivariate analysis was used to evaluate the data statistically. Results: More than half of the participants have a good/positive perception of NCP implementation (62.5%). There was a significant association between the level of education and nutrition screening training to other health workers' perceptions statistically. Conclusion: NCP has been implemented very well in a hospital setting in Indonesia. There are improvements needed in some key aspects to improve the quality of the nutrition care process in the hospital, especially for each dietitian to have a better and more standardized perception nationally on implementing NCP.
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Valdés Guía, Miriam. « Atimoi and agogimoi. Reflections on debt slavery in archaic Athens ». Dike - Rivista di Storia del Diritto Greco ed Ellenistico 24 (26 juillet 2022) : 5–34. http://dx.doi.org/10.54103/1128-8221/18459.

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Résumé :
La riduzione in schiavitù per debiti di Ateniesi prima della seisachtheia di Solone è ben documentata. Le principali fonti sono Solone (fr. 4 e 36 W), Aristotele ([Arist.] Ath. Pol. 2.2.) e Plutarco (Sol. 13.2-3). Tuttavia vi sono discordanze tra le fonti e, di conseguenza, molti dubbi riguardo a questo tema. La legge di Solone sull’amnistia (Plut. Sol. 19.4) faceva probabilmente parte delle misure miranti a eliminare la schiavitù per debiti. Lo scopo che qui si persegue è di fare più luce sulla questione analizzando il significato di atimos e di agogimos in relazione alla situazione dei debitori del tempo.
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Jernej, Josip. « Osservazioni sulla pausa sintattica ». Linguistica 25, no 2 (1 décembre 1985) : 45–52. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.25.2.45-52.

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Résumé :
Ferme restando le varie accezioni specifiche della voce PAUSA, essa può definirsi con formula generale come sospensione temporanea di un lavoro o di un'attività in genere, un intervallo di silenzio che si fa parlando, leggendo, recitando (o anche sonando o cantando) e, finalmente, l'interruzione di un fenomene per uno spazio di tempo relativamente limitato.1 Questa &efinizione debitamente comprensiva contiene in modo virtuale i vari aspetti e significati del termine in questione. Una esemplificazione provvisoria potrà chiarire meglic quanto stiamo esponendo.
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