Littérature scientifique sur le sujet « Questioni di significato »

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Articles de revues sur le sujet "Questioni di significato"

1

Di Carlo, Miriam. "Sanificazione e disinfezione: questioni di igiene ai nostri giorni." XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), no. 1 (January 26, 2021): 30–37. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5464.

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Résumé :
Alcuni lettori ci chiedono quale sia la differenza di significato tra sanificare e sanitizzare (e dunque tra sanificazione e sanitizzazione) e quale forma sia da privilegiare per indicare le operazioni di detersione; altri ci chiedono se sia da preferire disinfezione a disinfettazione e disinfestazione.
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2

Ostinelli, Marcello. "La legittimità dell’educazione alla cittadinanza. Questioni filosofiche." Swiss Journal of Educational Research 42, no. 1 (2020): 23–45. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.42.1.3.

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Résumé :
Recentemente il compito educativo della scuola pubblica è stato ripetutamente oggetto di contestazione. Pure l’educazione alla cittadinanza non è stata risparmiata dalle critiche e la sua legittimità è stata messa in discussione. L’articolo discute il problema della legittimità dell’educazione alla cittadinanza nella scuola pubblica, precisando il significato del principio di neutralità e proponendone un’interpretazione ristretta.Su questa base l’articolo esamina quattro modelli filosofici dell’educazione alla cittadinanza (comunitarismo, umanesimo civico, liberalismo, repubblicanesimo). L’esito di questo esame è che il modello repubblicano dell’educazione alla cittadinanza risulta il più adeguato; esso necessita tuttavia di una correzione liberale. La soluzione proposta di un repubblicanesimo liberale è esemplificata con un esame critico del dovere di comportamento civile (duty of civility).
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3

Leaman, Oliver. "How to interpret the Qurʾān: a moral issue?" Doctor Virtualis, № 17 (14 травня 2022): 213–36. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7362/17856.

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Résumé :
Ci sono molti metodi diversi nell’interpretazione delle Scritture, e del Corano in particolare, e questi tendono a lavorare con diverse teorie del significato. Dopo tutto, la questione è cosa un particolare testo significhi effettivamente, e abbiamo bisogno di una teoria su come risolvere tali questioni, specialmente quando ci sono evidenti difficoltà nella comprensione del testo. Le argomentazioni tendono a spaziare su quale teoria del significato dia più senso al testo, o funzioni più adeguatamente come teoria del significato. Un metodo che non è stato adottato nel complesso è quello di vedere la questione almeno parzialmente come morale ed epistemologica. Dovremmo avere fiducia di poter comprendere interamente ciò che abbiamo davanti e come potremmo sapere di avere la risposta alle questioni semantiche che ogni testo porta con sé? Si potrebbe sostenere che un’etica della moderazione, dell’equilibrio e della moderazione sono importanti tecniche ermeneutiche che finora non sono state sufficientemente impiegate quando si discute su come comprendere e interpretare il Corano.
 There are many different approaches to interpreting scripture, and the Qurʾān in particular, and these tend to work with different theories of meaning. After all, the issue is what a particular text actually means, and we need a theory about how to resolve such questions, especially when there are apparent difficulties in understanding the text. Arguments tend to range over which theory of meaning makes most sense of the text, or works most adequately as a theory of meaning. One approach which has not been taken on the whole is to see the issue as partially at least moral and epistemological. Should we have confidence that we can understand entirely what is before us, and how would we know that we have the answer to the semantic issues that any such text brings along with it? It might be argued that an ethics of moderation, balance, and restraint are important hermeneutic techniques that up to now have not been sufficiently employed when discussing how to understand and interpret the Qurʾān.
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4

van der Ploeg, Jan Douwe. "Terra e lavoro: due questioni apparentemente dimenticate, di nuovo nell'agenda europea." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 128 (December 2012): 46–60. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-128004.

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Résumé :
Questo articolo discute l'agricoltura contadina come la principale istituzione-lavoro in Europa. Si afferma che sia il lavoro sia la terra sono socialmente difniti. Essi sono materialmente costituiti sulla base di tali definizioni e, laddove le definizioni sociali mutano, il significato, l'uso e e la posizione della terra e del lavoro nel processo della produzione agricola vengono ricostituiti. L'articolo utilizza un una periodizzazione che abbraccia un primo periodo (dal 1850 al 1950) in cui l'agricoltura si sviluppa fortemente, sebbene a ritmi ineguali, in molte parti d'Europa. Un secondo periodo (circa tra il 1950 e il 1990) si fonda sulla modernizzazione dell'agricoltura: un tentativo di indurre un nuovo modello di agricoltura imprenditoriale in cui terra e lavoro divengono sempre piů categorie vuote. Nel terzo periodo (dagli anni '90 in poi) si osservano nuovi ed eterogenei processi di ri-contadinizzazione che implicano una "riscoperta" di terra e lavoro come componenti centrali di forme dell'agricoltura capaci di resistere al riordino neoliberale dei mercati dell'agricoltura e del cibo.
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5

La Delfa, Angela Maria. "Il significato della visione del Natale di santa Brigida di Svezia nel contesto della cultura tardo medievale." De Medio Aevo 10, no. 2 (2021): 319–38. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.76262.

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Résumé :
L’ampia e interessante letteratura sull’argomento ha coperto gran parte degli aspetti legati alla genesi della visione brigidina. Questo articolo si prefigge di indagare nel dettaglio alcune questioni che finora non sono state approfondite dalla critica. Ci si riferisce in particolare alle fattezze fisiche della Vergine Maria e alla rappresentazione del Bambino Gesù nudo e sospeso per aria o raffigurato già disteso in terra. Si tratta di dettagli di rilievo, anche in relazione al tema del corpo della Vergine e del Cristo che riveste grande importanza nella spiritualità tardomedievale. Si analizzano le differenze tra le prime tavole della Natività in Italia, ma anche quelle realizzate nella prima metà del XV secolo nel nord Europa. Si indaga tra quelle più fedeli alla visione e quelle che vi si ispirano liberamente pur essendo Brigida presente nella rappresentazione. Dal confronto con l’iconografia precedente, particolarmente con quella tramandata tramite i manoscritti delle Meditaciones Vitae Christi, è possibile stabilire cosa della visione del Natale di Brigida assume rilievo per l’arte figurativa, come e con quale scopo ciò viene recepito nell’immaginario collettivo e in che misura essa abbia rappresentato il vero punto di svolta di questo soggetto nell’arte occidentale.
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6

Marchi, Armando. "Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 409–15. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003005.

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Résumé :
Dopo una nota introduttiva di Pier Francesco Galli sul ruolo dell'intellettuale e sul significato di "capitale intellettuale" (Intellectual Capital), vengono ripubblicati tre documenti: la prefazione di Giulio Sapelli a una raccolta di scritti di Armando Marchi (Il dragomanno e il dilemma del senso. Scritti editi e inediti. Milano: Guerini e Associati, 2010) in cui riflette sul ruolo dell'intellettuale; un capitolo di questo libro ("Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital") in cui Armando Marchi (1955-2008) riflette sulla sua esperienza come responsabile del Barilla Lab for Knowledge and Innovation quando lavorava alla gestione delle risorse umane della Barilla; una recensionesaggio di Francesco Mattioli del numero speciale (3/1986) per il ventesimo anno della rivista Psicoterapia e Scienze Umane ("I vent'anni di un binomio impegnativo", apparsa in la Rivisteria, 1987, 10: 30-33), in cui viene descritto il ruolo di questa rivista nella vita culturale italiana degli anni 1960-80.
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7

Sapelli, Giulio. ""Capitale intellettuale" tra pratica e teoria. Prefazione alla raccolta di scritti di Armando Marchi." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 403–8. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003004.

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Résumé :
Dopo una nota introduttiva di Pier Francesco Galli sul ruolo dell'intellettuale e sul significato di "capitale intellettuale" (Intellectual Capital), vengono ripubblicati tre documenti: la prefazione di Giulio Sapelli a una raccolta di scritti di Armando Marchi (Il dragomanno e il dilemma del senso. Scritti editi e inediti. Milano: Guerini e Associati, 2010) in cui riflette sul ruolo dell'intellettuale; un capitolo di questo libro ("Persone: da risorse a capitale. Alcune questioni aperte sul valore d'uso della teoria dell'Intellectual Capital") in cui Armando Marchi (1955-2008) riflette sulla sua esperienza come responsabile del Barilla Lab for Knowledge and Innovation quando lavorava alla gestione delle risorse umane della Barilla; una recensionesaggio di Francesco Mattioli del numero speciale (3/1986) per il ventesimo anno della rivista Psicoterapia e Scienze Umane ("I vent'anni di un binomio impegnativo", apparsa in la Rivisteria, 1987, 10: 30-33), in cui viene descritto il ruolo di questa rivista nella vita culturale italiana degli anni 1960-80.
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8

Čatić, Ivica. "Giudizio e annuncio di un incontro nuovo." Diacovensia 30, no. 3 (2022): 407–32. http://dx.doi.org/10.31823/d.30.3.5.

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Résumé :
La seconda parte dell’articolo si occupa del contenuto semantico delle sequenze testuali riconosciute nella tappa precedente. Qui infatti intendiamo esaminare il significato dei singoli termini o costruzioni nell’ambito biblico e specialmente nel Vangelo di Matteo per poter proporre un significato appropriato alla nostra pericope. Dopo l’identificazione dei destinatari ai quali Gesù si rivolge, la nostra analisi si concentrerà su due questioni imposte dal testo: il giudizio ed un eventuale cambiamento del destino. Poiché il discorso di Gesù si rivolge a Gerusalemme ed ai suoi figli sempre in seconda persona plurale, è opportuno soffermarsi sulla vera identità dei destinatari. In poi la nostra analisi si concentrerà su due questioni imposte dal testo: il giudizio ed un eventuale cambiamento del destino cioè annuncio di un incontro nuovo. Secondo gli risultati del nostro lavoro, il messaggio di 23,39 manifesta una soluzione duplice: poiché Gesù non fu riconosciuto nella sua identità messianica durante l’entrata nella città santa in 21,1-11, conseguentemente l’Eulogēmenos che Gerusalemme non gli ha pronunziato rimane come il fondamento dell’abbandono e, nello stesso tempo, la condizione dell’incontro nuovo in 23,38-39. Al livello dell’insieme del Primo Vangelo, il nostro testo fa parte di una visione delle due comunità d’Israele nella polemica. Con parole di giudizio e della salvezza condizionata Matteo si rivolge a quella parte che ha rifiutato Gesù. La parte d’Israele che l’ha accolto appare di nuovo in 27,53 dove i santi risuscitati entrano nella città santa. In questo modo l’evangelista sottolinea la linea della continuità nella storia della salvezza e della fedeltà di Dio alle sue promesse verso Israele. Mt 23,37-39 segnala una svolta e punto in quale Gesù ha reso manifesto questa divisione. Nello stesso tempo, ha offerto possibilità per recuperazione del fallimento. In questo modo il Signore permette ai figli di Abramo di realizzare il compito per il quale sono scelti nell’AT. Il messaggio della nostra pericope aveva importanza anche per la comunità matteana. Nel contesto dei rapporti difficili tra Chiesa e giudaismo, essa presenta un invito ai cristiani riconoscersi nella stessa linea dei profeti e di stesso Gesù. In quanto il suo incontro con il popolo giudaico rimane dipendente dalla loro conversione, il testo evangelico presenta anche un appello alla Chiesa a dare il suo impegno a questa conversione.
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9

Augenti, Antonio. "Il principio di solidarietŕ e le politiche sociali europee." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (March 2011): 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-001002.

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Résumé :
Il contributo affronta in via preliminare il significato e il valore della solidarietŕ nel suo evolversi nel tempo, per capire come essa si incarna nelle coscienze individuali e nelle responsabilitŕ collettive. La solidarietŕ non ha modo d'essere senza la sussidiarietŕ: č la linea ideologica che orienta le moderne politiche di welfare. Queste politiche sono attente ad un nuovo concetto di povertŕ non legato a bisogni di sopravvivenza, ma a nuovi indicatori sociali. Tutelare i diritti sociali della persona significa prendere atto che occorre investire nella conoscenza, oggi strumento principe dell'emancipazione della persona. L'ultima parte del lavoro č dedicata all'analisi di come l'Unione europea ha guardato alle questioni sociali, conformandosi al principio di solidarietŕ e orientando in tal senso la propria normativa. Sull'operato comunitario vengono da ultimo avanzate riserve e sollevate censure di ritardo con il quale l'Unione č intervenuta nelle politiche sociali.
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10

Ales Bello, Angela. "Antropologia e metafisica in Edmund Husserl e Edith Stein." Aoristo - International Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics 2, no. 1 (2019): 144–64. http://dx.doi.org/10.48075/aoristo.v2i1.21551.

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Résumé :
Il mio scopo in questo articolo è mettere d'accordo l'analisi sulle questioni antropologiche e metafisiche di E. Husserl ed E. Stein. Per realizzare questo compito è necessario spiegare il significato del metodo fenomenologico, prima di tutto in Husserl e poi in E. Stein, mettendo in luce la novità del suo approccio della conoscenza dell'essere umano, del mondo e di Dio. Il saggio è suddiviso in quattro parti; due sono dedicate all'investigazione dell'essere umano di Husserl e Stein e due allo sviluppo dei loro temi metafisici. Leggendo il primo topico scopriamo una significante connessione tra i due pensatori; leggendo il secondo, notiamo che è possibile trovare un approccio metafisico della realtà persino in Husserl ed um originale sviluppo dei temi nell'analisi della Stein, collegandoli con la filosofia e la teologia medievale.
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