Littérature scientifique sur le sujet « Qualità normativa »

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Articles de revues sur le sujet "Qualità normativa"

1

Pradella, Marco. « Qualità e sicurezza per il POCT : normativa ISO, europea e nazionale ». La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine 10, no 3 (20 février 2014) : 181–86. http://dx.doi.org/10.1007/s13631-014-0055-1.

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2

Ravizza, L., N. Pernigo, C. Cavallini et R. Rizzi. « Soluzioni Concentrate per Emodialisi : Normativa Vigente, Processo Produttivo e di Controllo Qualità ». Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 2, no 1 (janvier 1990) : 29–38. http://dx.doi.org/10.1177/039493629000200104.

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3

Fellegara, Anna Maria, Veronica Tibiletti et Pier Luigi Marchini. « La disclosure sulla corporate governance nei gruppi, strumento di tutela di interessi diffusi. Un'analisi critica nel contesto italiano ». FINANCIAL REPORTING, no 1 (février 2011) : 9–35. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-001002.

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Résumé :
Nella normativa nazionale, il concetto di gruppo aziendale non è precisamente definito. Di conseguenza, il riconoscimento dei confini di gruppo non è sempre immediato, il che può implicare difficoltà nell'individuazione delle responsabilità delle scelte economiche assunte al suo interno. Tale circostanza può danneggiare gli interessi dei soci di minoranza. Con riferimento a questi temi, in Italia sono state introdotte regole volte a rendere maggiormente trasparenti gli assetti proprietari nei gruppi aziendali. Gli autori si propongono di analizzare qualità ed efficacia della comunicazione in tema didei gruppi aziendali, con particolare riferimento agli effetti prodotti dalla normativa in materia di direzione e coordinamento di società.
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4

Góralski, Wojciech. « Błąd co do przymiotu osoby (kan. 1097 § 2 KPK) w świetle orzecznictwa Roty Rzymskiej ». Prawo Kanoniczne 36, no 3-4 (10 décembre 1993) : 109–20. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1993.36.3-4.04.

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Résumé :
L’errore sulla qualità della persona, sancito nel can. 1083 § 2, n. 1 del cjc del 1917, che in sostanza si cofondeva con lo stesso errore di persona, ha trovato nella giurisprudenza rotale dopo il Concilio Vaticano II una interpretazione più consona allo spirito dello stesso Concilio, che insiste sul concetto integrale della persona umana e non solo sul aspetto fisico. Attraverso quella interpretazione, legata alla terza regola di S. Alfonso, si è compiuto il passaggio alla nuova normativa del can. 1097 § 2 del ccc del 1983. L’analisi della giurisprudenza rotale riguardo al suddetto canone riguarda l’errore come il fenomeno giuridico, l’oggetto dell’errore (la qualità intesa direttamente e principalmente), la dimonstrazione dell’errore.
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Bruno, Francesco. « Inquinamento del territorio rurale e Pac ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 2 (octobre 2011) : 29–52. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002004.

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Résumé :
All'obiettivo di creare un sistema agricolo competitivo nei mercati mondiali, garante allo stesso tempo della salute dei consumatori, si accompagna l'esigenza di sviluppare le aree rurali, tutelare il territorio e proteggere l'ambiente. Protagonista è l'impresa agricola nella sua accezione multifunzionale, producendo essa non più (o non solo) beni (i prodotti agricoli), ma anche servizi ambientali e territoriali, nell'ambito di un modello di sviluppo endogeno e flessibile delle aree rurali. E proprio nel mercato dei servizi collegati alla tutela e alla conservazione dell'ambiente, caratterizzato dalla crescente domanda di qualità ambientale, l'impresa agricola non dotata di strumenti tali da poter competere nel mercato globalizzato dei beni, trova un naturale "sbocco" per la produzione di servizi legati alle sue specifiche caratteristiche territoriali. Tuttavia, se gli obiettivi che la nuova Politica di sviluppo delle aree rurali intende perseguire sono chiaramente desumibili dal contesto normativo, non altrettanto si può dire degli strumenti che si intende utilizzare, delle pronunce contrastanti dei giudici e della normativa ambientale e urbanistica.
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Simona Baggiani. « Lo sviluppo professionale degli insegnanti in Europa. Modelli, partecipazione, status e pianificazione a livello scolastico ». IUL Research 3, no 5 (20 juin 2022) : 357–72. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.274.

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Résumé :
La crisi provocata dalla pandemia rappresenta una sfida senza precedenti per le comunità educative chiamate a dare una notevole prova di impegno, creatività e collaborazione tra pari per garantire la continuità dell’apprendimento e fornire a tutti gli studenti un’istruzione di qualità. Per affrontare tale sfida è necessario investire nella formazione degli insegnanti, affinché sviluppino competenze sempre più in linea con l’attuale contesto. Questo contributo tratterà più specificamente il tema dello sviluppo professionale continuo degli insegnanti in Europa, basandosi sull’analisi dei dati Eurydice 2020 e TALIS 2018. Si passeranno in rassegna modelli e partecipazione degli insegnanti allo sviluppo professionale, evidenziandone anche lo status nella normativa centrale e la sua pianificazione a livello scolastico.
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Voce, Valentina. « L’indicibile della condizione umana. Contro le tesi di Peter Singer ». Medicina e Morale 69, no 1 (20 avril 2020) : 49–69. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.607.

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Résumé :
Il presente lavoro prende le mosse da Unspeakable Conversations, un articolo di Harriet McBryde Johnson in cui l’autrice racconta – da persona con un’importante disabilità fisica – del suo incontro con Peter Singer, il filosofo australiano noto anche per aver proposto come eticamente legittima la pratica dell’infanticidio per i neonati con patologie più o meno gravi. In questo saggio vengono messi a tema gli elementi concettuali con cui Singer supporta le sue tesi circa l’eutanasia selettiva: l’utilitarismo delle preferenze come etica normativa, il principio di minimizzazione della sofferenza, il criterio della “qualità della vita” e la nozione di “persona” riformulata in chiave funzionalista. Dopo una breve esposizione di tali assunti, si è proceduto a valutarne la consistenza teorica e a evidenziarne le aporie. L’etica singeriana, in sintesi, risulta incapace di dare conto della complessità dell’esperienza umana in quanto caratterizzata da un’antropologia fortemente riduzionistica, viziata dal pregiudizio nei confronti della disabilità e incapace di comprendere la condizione umana: impostazione che introduce rilevanti conseguenze sul piano etico e sociale.
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Biasi, Marco. « L'arrêt KG e la temporaneità del lavoro somministrato : essere o dover essere ? » GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 170 (août 2021) : 301–24. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170007.

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Résumé :
Nel contributo ci si interroga sulla conformità della vigente normativa italiana in materia di somministrazione di lavoro con la direttiva 2008/104/CE, la quale, nella recente lettura della Corte di giustizia dell'Unione europea in C-681/18, KG, obbligherebbe gli Stati membri a ga-rantire, anche attraverso gli organi giurisdizionali, che il lavoro interinale conservi un carattere temporaneo. L'Autore esclude che la regolazione nazionale della somministrazione a tempo determinato presenti problemi di adeguamento alla cornice europea, fungendo i presupposti della causale e della durata massima del rapporto di lavoro con l'agenzia da efficaci, per quanto "indiretti", baluardi rispetto all'impiego stabile del lavoratore presso l'utilizzatore. Con riguar-do alla compatibilità del c.d. staff leasing con il requisito della temporaneità dell'assegnazione, l'Autore rileva che da una direttiva che si rivolge al lavoro interinale (intrinsecamente tempora-neo) non possa ricavarsi il divieto di ricorrere ad uno strumento con caratteristiche diverse, il quale neppure ostacola il raggiungimento degli obiettivi, perseguiti dalla direttiva 2008/104/CE, della lotta al precariato e della promozione dell'occupazione di qualità.
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9

Bustamante–Ordoñez, Jorge Gualberto, Andrea Elizabeth Vintimilla-Rojas, Omar Santiago Andrade–Guzmán, Vanessa Lucia Abad–Quevedo, Diego Alonso Agurto–Granda, Mateo Damián López–Espinoza, Daniel Alberto Macancela–Herrera et Rosa Lucia Lupercio–Novillo. « Calidad–inocuidad de la leche cruda de vaca que ingresa a centros de acopio de la provincia Cañar–Ecuador, en el contexto de las normativas Latinoamericanas ». Revista Científica de la Facultad de Ciencias Veterinarias XXXIII, no 1 (8 février 2023) : 1–8. http://dx.doi.org/10.52973/rcfcv-e33183.

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Résumé :
En esta investigación se analizaron parámetros físico–químicos y microbiológicos de la leche cruda de vaca, para evaluar su calidad–inocuidad con referencia a la normativa técnica ecuatoriana (INEN009–2012), y a las normativas de otros países: Perú, Colombia, Venezuela, México y Argentina. Se tomaron 203 muestras de leche cruda contenidas en medios de transporte provenientes de 6.214 productores, al ingreso a 28 centros de acopio de la provincia de Cañar, Ecuador. Se realizaron análisis in situ de temperatura, densidad y acidez titulable, mientras que grasa (G), sólidos totales (ST), sólidos no grasos (SNG), proteínas (P), punto de congelación (PC), Conteo de Células Somáticas (CCS), Conteo de Bacterias Totales (CBT), aerobios mesófilos y enterobacterias se realizaron en laboratorios de AGROCALIDAD y de la Universidad de Cuenca. Se observó que en las variables: densidad (15 °C), acidez titulable, G, ST, SNG, P, PC (°C); el 87,5 al 100 % de muestras cumplen, tanto con la normativa ecuatoriana como con las normativas de los países analizados. Las normativas de Colombia y Venezuela tienen valores referenciales más exigentes para densidad, proteína, acidez titulable y SNG, respectivamente. México y Argentina no hacen referencia para ST y Perú no considera proteínas. Sin embargo, los resultados en microbiología son desalentadores, del recuento de aerobios mesófilos solo 8 % de muestras analizadas cumplen la normativa de todos los países. La carga microbiológica es alta, a pesar que ninguna normativa analizada indica máximos para CBT, se encontró una media de 24.000 × 103 unidades formadoras de colonias por mililitro (UFC·mL–1). Como referencia, algunas normativas en EUA fijan un máximo de 300 × 103 UFC·mL–1 de CBT en leches mezcladas. Este trabajo aporta un conocimiento del estado actual de la calidad–inocuidad de la leche cruda de una importante zona lechera del Ecuador y analiza estos resultados en el contexto de normativas internacionales, sirviendo para focalizar esfuerzos en la mejora continua con miras a la exportación.
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Battistelli, Stefania, et Piera Campanella. « Comando e controllo nel lavoro agile : prime riflessioni ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 2 (février 2022) : 52–67. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-002004.

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Résumé :
La normativa italiana in materia di lavoro agile (L. n. 81 del 2017) delinea le ca-ratteristiche di una nuova modalità di lavoro flessibile, senza vincoli specifici di orario e luogo di lavoro. L'istituto, che nasce con finalità di incrementare la com-petitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, solleva questioni nuove, concernenti tanto l'organizzazione e la produttività del lavoro, quanto il benessere dei lavoratori, aprendo nuovi spazi di riflessione e di studio a riguardo. Alla luce di queste prime considerazioni, il contributo in oggetto si concentra sull'impatto del lavoro agile, e più in generale del lavoro a distanza, nei confronti dei poteri tipici del datore di lavoro rispetto alle relazioni industriali-tipo. Con l'introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro, il potere di controllo del datore di lavoro tende a rafforzarsi, esponendo i lavoratori a nuove forme di sorveglianza costante. In questo (nuovo) contesto, ci si chiede, in particolare, in che modo il potere di controllo o vigilanza si atteggi nel lavoro a distanza, quale funzione sia deputato ad assolvere e se e in che misura risulti com-patibile con la disciplina avente ad oggetto la vigilanza sull'esatto adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti di cui all'art. 4 St. lav. Analoga-mente, ci si chiede quali siano gli effetti della flessibilità dell'orario di lavoro sul potere, sui doveri e sulle responsabilità del datore, chiamato a garantire la discon-nessione del lavoratore dagli strumenti tecnologici di lavoro attraverso l'adozione di apposite misure tecniche e organizzative (art. 19, co. 1, L. 81/2017). D'altro can-to, lo scopo del diritto alla disconnessione non è solo quello di tutelare la salute del lavoratore e garantire il rispetto della sua vita personale, ma anche quello di evita-re il rischio di abuso di potere del datore di lavoro, comunemente definito "time porosity". Tuttavia, un modo adeguato per garantire efficacemente il diritto del lavoratore alla disconnessione non è ancora stato individuato e la questione meri-ta di essere approfondita. Tenuto conto di ciò, sarebbe opportuno ripensare al ruo-lo, da una parte, della contrattazione collettiva e delle parti sociali e, dall'altra, della legge nell'ottica di innalzare la qualità del lavoro a distanza.
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Thèses sur le sujet "Qualità normativa"

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Raffoni, Laura. « Redazione del manuale della qualità per l'Azienda Renova SRL secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2000 ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/463/.

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Bugli, Beatrice. « Evoluzione della normativa internazionale per l'analisi sensoriale applicata agli oli vergini di oliva ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14379/.

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Résumé :
In questa tesi viene presentato un excursus della normativa comunitaria esistente in materia di olio prodotto dalle olive, con particolare riferimento all’evoluzione della regolamentazione riguardante l’analisi organolettica. Nello specifico, il secondo capitolo è dedicato alla descrizione compositiva di questo prodotto, con particolare riguardo a quegli aspetti che lo caratterizzano a livello organolettico e che sono oggetto di valutazione durante l’analisi sensoriale. Sono state anche considerate le diverse categorie merceologiche secondo le quali l’olio viene commercializzato, alcune delle quali destinate al consumatore, altre destinate all’industria. Il successivo capitolo, invece, è incentrato sulla metodologia sensoriale e sulla sua evoluzione negli anni, a tutela del prodotto e del consumatore (ad esempio il regolamento che riguarda le caratteristiche sensoriali degli oli a denominazione di origine protetta DOP ed indicazione geografica protetta IGP), focalizzando l’attenzione sulle modifiche normative avvenute a livello europeo (regolamenti comunitari) ed internazionale (documenti emanati dal Consiglio Oleico Internazionale, COI). L’ultimo paragrafo della tesi fa riferimento ad uno dei più recenti documenti del Consiglio Oleico Internazionale (COI/T.28/Doc. n. 1 Rev.1 2017) che è in pratica un insieme di linee guida di controllo della qualità per i laboratori sensoriali, nel quale si delineano le fasi per ottenere la conformità ai requisiti previsti dalla norma ISO/IEC 17025:2005 per l'accreditamento dei laboratori di test sensoriali, con particolare riferimento agli oli d'oliva vergini.
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Zani, Carlotta. « Contributi allo sviluppo del sistema di gestione integrato qualità sicurezza e ambiente di un'azienda multiservizi : applicazione della normativa Emission Trading e certificazione OHSAS 18001 ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/959/.

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Lanza, Marianna. « Consapevolezza e qualità in process : applicazine della UNI ISO/TS 16949:2009 nel reparto produttivo di pressatura in Sinteris Spa ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11808/.

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Résumé :
Lo studio nasce dalla necessità di verificare l’applicazione di alcuni punti della ISO/TS 16949:2009 nel reparto di pressatura dell’azienda. Era importante valutare il livello di consapevolezza dei dipendenti relativamente al problema qualità in un’azienda automotive. Perciò, a partire dalla normativa, è stata fatta un’Indagine di Consapevolezza tra tutti i dipendenti il cui lavoro ha influenza sulla qualità del processo produttivo e del prodotto realizzato. Inoltre, serviva controllare se la logistica del reparto di pressatura fosse adeguata per permettere agli operatori di svolgere al meglio l’ autocontrollo, ossia un controllo in process delle quote geometriche e dimensionali durante la produzione di serie. È stata verificata l’adeguatezza delle unità di carico per la movimentazione dei prodotti, sia a livello logistico che di carico di lavoro per chi le deve movimentare. È risultato che le UdC attualmente in uso, ossia carrelli mossi manualmente, non possono essere sostituite, ma le si può rendere più maneggevoli cambiandone le ruote. Si è studiato il carico di lavoro del reparto di pressatura, per valutare se fosse possibile introdurre misure che diano la possibilità agli operatori di reparto di svolgere i controlli in process con più accuratezza, ipotizzando l’introduzione di una figura specifica, l’Operatore dell’Autocontrollo, che possa occuparsi solo di questo incarico, sollevando gli altri operatori da tale incombenza. Infine, ci si è posti il problema di ridurre l’utilizzo dei carrelli elevatori all’interno del reparto. È risultato necessario mantenerne l’uso per poter garantire la grande flessibilità nella produzione di quest’azienda, ma si è ipotizzato di separare il reparto in due diverse zone al momento del rinnovo del parco macchine, in modo da eliminarne l’utilizzo in una delle due zone e concentrarlo nell’altra, rendendoli indispensabili solo per un determinato tipo di produzione che si svolga in un settore ben definito del reparto.
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GUARDAMAGNA, CHIARA. « I principi generali nell'esperienza giuridica. Prospettive di diritto pubblico dell'economia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/42375.

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Résumé :
I principi generali compongono una categoria concettuale indefinita. Per indagarne la posizione e il ruolo nell’esperienza giuridica occorre fare i conti con la loro ambivalente natura di norme che incorporano valori. Infatti, proprio l’essere sospesi tra il puro diritto e la dimensione metagiuridica delle regole assiologiche appartenenti all’etica e alla morale rende i principi generali un unicum difficile da incasellare. A questo unicum, indeterminato fin che si vuole, l’ordinamento attribuisce effetti giuridici. Da qui, ossia dal fatto che il diritto si serva dei principi perché ai principi riconosce delle funzioni, occorre muovere per dare ai principi se non una definizione almeno un senso giuridico. Un senso che va oltre quel che la legge “dice” sui principi generali e si delinea più che altro nella considerazione complessiva del giuridico come sistema unitario, per quanto non sempre ordinato ed omogeneo. Un senso, allora, che si rivela e si riassume nell’utilità che i principi rivestono per e nel sistema giuridico. È l’inadeguatezza del diritto positivo, sempre più frammentato e incerto, ad avvalorare il senso giuridico dei principi generali, quella loro attitudine ad affiancarsi alla norma scritta per migliorarla. Talché, se sul piano dogmatico i principi generali sono concetto trasversale all’intero diritto, ciò nondimeno la loro importanza pratica è tanto maggiore in rapporto a quegli ambiti di disciplina più toccati dall’inflazione legislativa e dalle varie manifestazioni di quella che suole chiamarsi crisi del diritto. Da ciò si deduce la ragione di affiancare i principi generali, argomento classico di teoria generale, allo studio del diritto dell’economia che è tra i settori più colpiti dai fenomeni di ipertrofia della produzione normativa. L’idea di fondo è che nei principi generali sia possibile trovare quell’ancoraggio che la sola norma positiva non è in grado di imprimere all’ordine economico.
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Cota, Vinicius. « Qualidade do leite, antes e depois da Instrução Normativa 51, na região do Médio Piracicaba (MG) ». Universidade Federal de Viçosa, 2009. http://locus.ufv.br/handle/123456789/5954.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2015-03-26T14:02:14Z (GMT). No. of bitstreams: 1 texto completo.pdf: 227229 bytes, checksum: 65e154a1c6da305ebbed21141d1e5e32 (MD5) Previous issue date: 2009-02-13
The objective is to assess the quality of milk based on the requirements of the Normative Instruction 51 (IN51) to the results of total bacterial count (CBT), somatic cell count (SCC), crude protein (CP) and fat in the period 2004 to 2007, the Cooperative of Rural Producers Alvinópolis Ltda., in 151 properties, totaling 5.436 observations. To better assess the impact of IN51 on milk quality, the periods were subdivided into three: period 1: 01/07/2004 to 30/06/2005; period 2: 01/07/2005 to 30/06/2006; and period 3: 01/07/2006 to 30/06/2007, and was used hierarchical clustering with Euclidean distance average to establish three groups of milk producers based on the volume of monthly production: group A: 11 to 178 liters of milk/day; group B: 208 to 657 liters of milk per day; and group C: 942 to 1,251 liters of milk/day). There was no interaction between time and group of producers to CBT, but there was an influence (P < 0.05) of the group and the period for this variable. Group A was the only one to make difference (P < 0.05) in CBT between the months of the year. The CCS has not decreased between periods. However, the CCS was below the values required by IN51 from 2005 to 2008. There was influence (P < 0.05) for the CCS group, independent of the evaluation period. Assessing the CCS for each group of producers in terms of months, only group A showed significant differences (P < 0.05).There was interaction (P < 0.05) between groups of producers of milk and the periods for protein (CP). Within group A, samples of milk with lower (P < 0.05) concentrations of CP were those of the first period. For the group C, it was observed that in the 3rd period the concentrations of CP were higher (P < 0.05) to the 2nd period; however the observed values of period did not differ in the 1st period. Within the periods, samples of milk from group A had higher (P < 0.05) concentrations of CP in the other groups. There was influence (P < 0.05) groups of milk producers on the concentration of milk fat samples analyzed, regardless of the evaluation period. The milk concentrations of CP and fat were affected (P < 0.05) by months of the year.
Objetivou-se avaliar a qualidade do leite com base nas exigências da Instrução Normativa 51 (IN51) para os resultados de contagem bacteriana total (CBT), contagem de células somáticas (CCS), proteína bruta (PB) e gordura, no período de 2004 a 2007, da Cooperativa dos Produtores Rurais de Alvinópolis Ltda., em 151 propriedades, totalizando 5.436 observações. Para melhor avaliação do impacto da IN51 sobre a qualidade do leite, o período foi subdividido em três: período 1: 01/07/2004 a 30/06/2005; período 2: 01/07/2005 a 30/06/2006; e período 3: 01/07/2006 a 30/06/2007, e utilizou-se agrupamento hierárquico, com distância euclidiana média para estabelecer três grupos de produtores de leite, com base no volume de produção mensal: grupo A: 11 até 178 litros de leite/dia; grupo B: 208 até 657 litros de leite/dia; e grupo C: 942 a 1.251 litros de leite/dia. Não houve efeito da interação entre grupo de produtores e período para CBT, mas houve influência (P < 0,05) tanto dentro do grupo quanto dentro do período para esta variável. O grupo A foi o único a apresentar diferença (P < 0,05) da CBT entre os meses do ano. A CCS não diminuiu entre os períodos avaliados. No entanto, a CCS ficou abaixo dos valores exigidos pela IN51 de 2005 e 2008. Houve influência (P < 0,05) do grupo para CCS, independente do período avaliado. Avaliando a CCS de cada grupo de produtores em função dos meses do ano, apenas o grupo A apresentou diferenças significativas (P < 0,05). Existiu interação (P < 0,05) entre os grupos de produtores de leite e os períodos avaliados para proteína (PB). Dentro do grupo A, as amostras de leite com menor (P < 0,05) concentração de PB foram aquelas do primeiro período. Já para o grupo C, observou-se que no 3o período as concentrações de PB foram superiores (P < 0,05) ao 2o período; no entanto os valores observados deste período não diferiram do 1o período. Dentro dos períodos, as amostras de leite do grupo A, tiveram maiores (P < 0,05) concentrações de PB em relação aos demais grupos. Houve influência (P < 0,05) dos grupos de produtores de leite sobre a concentração de gordura das amostras de leite analisadas, independente do período avaliado. As concentrações de PB e gordura das amostras de leite foram afetadas (P < 0,05) pelo mês do ano.
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Mbenza, Alexandre Seth da Silva. « Quality Manager System (QMS) ». Master's thesis, Instituto Politécnico de Setúbal. Escola Superior de Tecnologia de Setúbal, 2019. http://hdl.handle.net/10400.26/31330.

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Résumé :
Relatório de projeto do Mestrado em Informática de Gestão
A evolução tecnológica a nível da indústria e de metodologias utilizadas torna imperativo que as organizações adotem novos mecanismos e que estas novas tecnologias reflitam uma maior eficiência para as mesmas. Neste contexto, as organizações apostam cada vez mais na gestão da qualidade, encarando-o como uma ferramenta eficaz para fazer face à competitividade nacional e internacional. Não menosprezam toda a atividade relacionada com a inovação, mas consideram que é fundamental uma base com qualidade, permitindo assim atingir patamares superiores. O presente relatório visa abordar a metodologia e o processo de implementação das normas internacionais a nível geral. O conhecimento adquirido ao longo do percurso profissional no desenvolvimento de um software, bem como em outras competências intrínsecas, permitiram idealizar o desenvolvimento de uma plataforma capaz de gerir e implementar um sistema de gestão de qualidade. com o intuito de que este seja capaz de evoluir e de ser mantido de forma organizada. Com a implementação da ISO 27001, neste contexto, e após a análise de soluções existentes no mercado e da estrutura de implementação e certificação das normas internacionais, surgiu a necessidade de apresentar uma solução que vise facilitar este mesmo processo e que também ajude na manutenção de um sistema de gestão. Para este desenvolvimento foi necessário efetuar um levantamento de alguns sistemas que já existiam nesta área, sendo que as soluções encontradas no mercado não satisfaziam a necessidade de um sistema de gestão de qualidade. Apesar destas permitirem gerir este tipo de sistemas de qualidade, não estão focadas no processo de implementação e certificação das ISO. Deste modo, o QMS4.0 tem como objetivo minimizar esta lacuna identificada e facilitar o processo interno das empresas.
Technological developments in industry and in the methodologies used make it imperative for organizations to adopt new mechanisms and new technologies and to reflect on greater efficiency. In this context, organizations are increasingly focusing on quality management, seeing it as an effective tool to address national and international competitiveness. They do not underestimate all innovation-related activity, but considering that, a quality base is fundamental, thus allowing to reach higher levels. This report aims to address the methodology and process of implementation of international standards at the general level. The knowledge acquired along the professional career in software development as well as in other intrinsic skills allowed us to idealize the development of a platform capable of managing and implementing a quality management system in order to be able to evolve and to develop. be kept in an organized manner. With the implementation of ISO 27001 in this context, and after the analysis of existing solutions in the market and the structure of implementation and certification of international standards emerged the need to present a solution that aims to facilitate this same process and that also helps in maintaining a system management. For this development, it was necessary to make a survey of some systems that already existed in this area, and the solutions found in the market did not satisfy the need for a quality management system. Although these allow the management of such quality systems, they aren’t focused on the ISO implementation and certification process. This QMS4.0 aims to minimize this identified gap and facilitate this internal process of companies.
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Audry-Weiermann, Marjorie. « La contribution des entreprises à la qualité des aliments : approche normative ». Aix-Marseille 3, 2004. http://www.theses.fr/2004AIX32033.

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Résumé :
La qualité des aliments se trouve au coeur des préoccupations des consommateurs comme des pouvoirs publics. La matière révèle également une grande richesse des initiatives privées, tant inividuelles que collectives. Agriculteurs, industriels et distributeurs adoptent une démarche interne et contractuelle de qualité. Des disciplines professionnelles et interprofessionnelles sont élaborées et les produits et services font l'objet de qualifications spécifiques. Les entreprises contribuent ainsi volontairement à la qualité des aliments. La réception juridique de ces initiatives privées apparaît substantielle mais perfectible. Si celles-ci constituent un moyen privilégié de valorisation et de justification, les régles du commerce intracommunautaire et international des aliments génèrent des distorsions de concurrence au détriment des entreprises qui fournissent des efforts qualitatifs, dont l'identification, par l'étiquetage ou la certification, s'avère insuffisante
Food quality is today at the heart of consumers and authorities preoccupations. The subject shows also a great wealth of private initiatives, individual as well as collective. Farmers, industrialists and distributors adopt a quality process and base their contracts on quality research. Professional rules are drawn and products and services are the object of characteristic qualifications. Companies thus wilfully contribute to food quality. The legal reception of those initiatives seems substantial but improvable. These ones are a favourable means of valorisation and justification. However, the rules of European and international food trade cause competitive disadvantages of companies which provide qualitative efforts, since the identification of private initiatives, through lebelling or certification, remains inadequate
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Casadesús, Fa Martí. « La normativa d'assegurament de la qualitat ISO 9000 : impacte a les empreses de Catalunya ». Doctoral thesis, Universitat de Girona, 2000. http://hdl.handle.net/10803/7709.

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Résumé :
Durant aquests darrers anys hem pogut veure com el concepte de qualitat apareixia amb molta força a casa nostra. En l'àmbit empresarial i possiblement degut a la influència que ha tingut la implicació de les grans empreses en tot aquest moviment, o potser només a la creixent competència de les empreses estrangeres, el petit i mitjà empresari del nostre país s'ha vist obligat a obrir les portes de casa seva al que podríem definir com a la "Cultura de la Qualitat". És evident que en aquesta entrada l'administració també hi ha pres part. Ara bé, sovint aquest missatge a favor de la qualitat ha estat "disfressat" de la tant coneguda normativa ISO 9000. Poc a poc, sota aquestes sigles la gent s'ha fet la distorsionada idea de que això vol dir qualitat i tot el que surti d'això és sinònim de mala qualitat. Així doncs, val realment la pena la implicació en el compliment d'aquestes normes? És realment per això pel que la majoria de les petites i mitjanes empreses del nostre entorn s'han implicat en l'assegurament de la qualitat segons la ISO 9000? I més encara, una vegada han aconseguit el certificat de qualitat n'estan realment satisfetes de les millores que han tingut? O la única millora important és la de la imatge externa de l'empresa? La recerca d'una resposta amb base científica és la que porta al desenvolupament del present treball, omplint el buit que hi ha actualment entre els treballs teòrics i la realitat. Aquesta tesi vol esbrinar quin ha estat l'impacte que hi ha hagut a les empreses catalanes degut a la implicació en la normativa d'assegurament de la qualitat ISO 9000. El mètode de recerca es basarà en una anàlisi de les dades que es recullin d'un treball empíric a realitzar en petites i mitjanes empreses de les comarques de Catalunya. Al primer capítol es defineix exactament quin és l'objectiu d'aquest treball de recerca. Al capítol dos es pot trobar una perspectiva del que ha estat la qualitat en la història i de la gent que ha fet possible que prengués la importància que ara té. La normativa d'assegurament de la qualitat ISO 9000, marc de treball d'aquesta tesi es mereix un capítol apart, el tres. A partir de les hipòtesis a contrastar, i la literatura sobre la gestió de la qualitat, al quart capítol es defineix com es portarà a terme es treball, quedant definit doncs quin serà el treball empíric que s'ha portat a terme. Al cinquè capítol es troben els resultats obtinguts del treball empíric, així com un anàlisi descriptiu d'aquests. Les hipòtesis plantejades es resolen al capítol sisè, mitjançant l'aplicació de la tècnica estadística denominada: "Anàlisi cluster". Aquesta tècnica permetrà veure per a quines agrupacions d'empreses es compleixen les hipòtesis i per quines no, realitzant-se així un estudi més concret de la situació. Finalment al capítol setè és on s'hi troben les conclusions d'aquest treball,analitzant-se també quines poden ser futures línies d'investigació en aquest camp.
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Kato, Talita. « Qualidade da carne de frango : relação com carnes PSE e instrução normativa 210/1998 ». Universidade Tecnológica Federal do Paraná, 2013. http://repositorio.utfpr.edu.br/jspui/handle/1/622.

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Résumé :
Um dos maiores problemas enfrentados pela indústria processadora é a questão da carne PSE (pale, soft, exudative), que são resultado das condições ante mortem mal conduzidos e estressantes a que são submetidos os animais, provocando um rigor mortis acelerado que afeta as propriedades funcionais. Este trabalho foi dividido em dois experimentos. O primeiro objetivo (experimento 1) foi investigar a relação entre carne PSE de frango e perda de água em carcaças congeladas de supermercados da cidade de Londrina/PR. E o segundo objetivo (experimento 2) foi avaliar o estabelecimento da glicólise em peitos de frango de uma linha de processamento no estado do Paraná, monitorando a formação das carnes PSE durante a instalação do rigor mortis. O experimento 1 foi realizado com 6 carcaças de frango congeladas de 5 marcas adquiridas de supermercados locais (n=30) e foram analisadas em relação ao pH, capacidade de retenção de água (CRA) e Drip test. O experimento 2 foi conduzido em um abatedouro comercial, linhagem Cobb, gênero misto com idade de 47 dias (n=300). pH, temperatura e cor (L*) foram determinados em amostras de peito de carne de frango após 0,17h, 3,5h, 6,5h e 24,0h post mortem, mantidas sob temperaturas de 36,63°C, 5,82°C, 5,81°C e 3,91°C, respectivamente. Os resultados do experimento 1 revelou que das cinco marcas, três apresentaram valores acima de 6,0% de perda de água por descongelamento, sendo que o resultado mais elevado foi obtido para uma amostra que apresentou valores de pH e CRA característicos de carne PSE. Assim, pode-se concluir que o fenômeno PSE promove a liberação de mais água durante o descongelamento levando a uma interpretação errônea da legislação brasileira em relação à liberação de água de carcaças durante o descongelamento. Já para o experimento 2 os resultados mostraram a formação de 0,33%, 0,67%, 9,25% e 24,72% de carnes PSE, indicando que de acordo com os períodos analisados, somente após 24h post mortem é possível determinar a incidência do fenômeno PSE em carnes de peito de frango sob condições comerciais.
An important issue faced by poultry industry is the processing of meat known as PSE (pale, soft, exudative), which are a result of ante mortem conditions misguided and stressful to the animals that are submitted, causing an accelerated rigor mortis affects the functional properties. This study was divided into two experiments. The first objective (Experiment 1) was to investigate the relationship between PSE meat chicken and water loss in frozen carcasses supermarkets in Londrina/PR. And the second objective (experiment 2) was to evaluate the establishment of glycolysis in chicken breasts in a processing line in the state of Paraná, monitoring the formation of PSE meat during rigor mortis. Experiment 1 was carried out with 6 frozen chicken carcasses of 5 brands acquired local supermarket (n = 30) and were analyzed for pH, water holding capacity (WHC) and Drip test. Experiment 2 was conducted in a commercial slaughterhouse, Cobb lineage, mixed gender aged 47 days (n = 300). pH, temperature and color (L *) was determined in samples of chicken breast meat after 0,17h, 3,5h, 6,5h and 24.0h post mortem stored at temperatures of 36,63°C, 5,82°C, 5,81°C to 3,91°C, respectively. The results of experiment 1 showed that the five brands, three had values above 6.0% of water loss by thawing, and the highest value was obtained for a sample that showed pH and CRA characteristic of PSE meat. Thus, it can be concluded that the PES phenomenon promotes the release of water during the thawing more leading to an erroneous interpretation of Brazilian laws related to the release of water from carcasses during thawing. As for Experiment 2 results showed the formation of 0,33%, 0,67%, 9,25% and 24,72% for PSE, indicating that according to the periods analyzed, only after 24h post mortem is possible determine the incidence of the phenomenon in PSE meat chicken breast under commercial conditions.
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Livres sur le sujet "Qualità normativa"

1

Ghiribelli, Annalisa. Decretazione d'urgenza e qualità della produzione normativa. Milano : A. Giuffrè, 2011.

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2

Mone, Daniela. Qualità normativa tra tecnocrazia ed effettività della democrazia rappresentativa. Napoli : Jovene, 2010.

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3

Lucio, Militerni, et Veronesi Umberto, dir. Cellule staminali : Etica e qualità di vita : normativa europea e legislazione internazionale. Milanofiori Assago (Milano) : UTET giuridica, 2012.

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4

Gruber, Gottfried. Multichannel Management : A Normative Model Towards Optimality. Bern : Peter Lang International Academic Publishers, 2018.

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5

Quality of employment in Europe : Legal and normative perspectives. Bruxelles : P.I.E. Peter Lang, 2012.

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6

Ettore, Coni, et Istituto superiore di sanità (Italy), dir. Latte di produzione nazionale : Rispondenza di alcuni parametri chimico-fisici alla normativa europea. Roma : Istituto superiore di sanità, 1997.

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7

Fuzio, Riccardo. Testo unificato della normativa sull'inquinamento atmosferico da traffico veicolare : Emissioni, qualità dei combustibili, piani urbani del traffico. Milano : Giuffrè, 1994.

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8

Istituto nazionale di statistica (Italy), dir. Il controllo della qualità dell'aria : Reti di monitoraggio, strumenti, normativi, e tecniche statistiche : atti del workshop, Roma, 5 ottobre 1994. Roma : Sistema statistico nazionale, Istituto nazionale di statistica, 1995.

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9

Funari, E. Stato di qualità delle acque potabili in Italia in relazione alle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e alla normativa comunitaria e nazionale. Roma : Istituto superiore di sanità, 1995.

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Dzyuba, Grigoriy, Boris Baranov, Elena Myasnikova, Tat'yana Zhubreva et Aleksandr Sokolov. Technology of catering products. ru : INFRA-M Academic Publishing LLC., 2020. http://dx.doi.org/10.12737/1034527.

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Résumé :
The tutorial discusses the processes occurring in the product under the influence of different treatments and factors that affect the quality of the finished product. Given the normative and technological documentation, as well as its use in the public catering enterprises. Includes laboratory work on the preparation and processing of semi-finished products, dishes, products and drinks. Meets the requirements of Federal state educational standards of higher education of the last generation. For students of educational institutions of higher education specializing in training 19.03.04 "production Technology and organization of public catering".
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Chapitres de livres sur le sujet "Qualità normativa"

1

Schmidt, Stefanie, et Yolanda Pardo. « Normative Data ». Dans Encyclopedia of Quality of Life and Well-Being Research, 4375–79. Dordrecht : Springer Netherlands, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-007-0753-5_1964.

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2

Schmidt, Stefanie, et Yolanda Pardo. « Normative Data ». Dans Encyclopedia of Quality of Life and Well-Being Research, 1–5. Cham : Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-69909-7_1964-2.

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3

Arruñada, Benito. « Normative Possibilities for Non-Audit Services ». Dans The Economics of Audit Quality, 131–55. Boston, MA : Springer US, 1999. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4757-6728-5_7.

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4

Rönnberg, Linda. « Quality Evaluations and the Media ». Dans Evaluating Education : Normative Systems and Institutional Practices, 103–18. Cham : Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-21143-1_6.

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5

Seghezzi, Hans Dieter, Fritz Fahrni et Frank Herrmann. « Normative und strategische Führung für Qualität ». Dans Integriertes Qualitätsmanagement, 73–134. München : Carl Hanser Verlag GmbH & ; Co. KG, 2007. http://dx.doi.org/10.3139/9783446411043.007.

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6

Seghezzi, Hans Dieter, Fritz Fahrni et Thomas Friedli. « Normative und strategische Führung für Qualität ». Dans Integriertes Qualitätsmanagement, 69–120. München : Carl Hanser Verlag GmbH & Co. KG, 2013. http://dx.doi.org/10.3139/9783446435209.007.

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7

Segerholm, Christina. « Relaunching National Evaluation and Quality Assurance : Expectations and Preparations ». Dans Evaluating Education : Normative Systems and Institutional Practices, 139–56. Cham : Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-21143-1_8.

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8

Lindgren, Joakim, Linda Rönnberg, Agneta Hult et Christina Segerholm. « Relaunching National Evaluation and Quality Assurance : Governing by Piloting ». Dans Evaluating Education : Normative Systems and Institutional Practices, 157–80. Cham : Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-21143-1_9.

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9

Vater, Dirk. « Normative Implikationen für die Ausgestaltung der BWP ». Dans Die Qualität deutscher Private-Equity-Unternehmen, 291–314. Wiesbaden : Deutscher Universitätsverlag, 2003. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-322-81473-9_4.

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10

Lindstädt, Hagen. « Normative Ergebnisse — Empfehlungen für das Metaentscheidungsproblem der Instanz ». Dans Optimierung der Qualität von Gruppenentscheidungen, 244–56. Heidelberg : Physica-Verlag HD, 1997. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-01585-8_4.

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Actes de conférences sur le sujet "Qualità normativa"

1

Stratonova, N. V. « Normative legal base enhancement for identification of mixed composition foods ». Dans SCIENTIFIC AND TECHNICAL SUPPORT EFFICIENCY AND QUALITY PRODUCTION OF AGRICULTURAL PRODUCTS. VNIIPP, 2019. http://dx.doi.org/10.30975/978-5-9909889-2-7-2019-1-1-258-262.

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2

Batkiewicz-Pantula, Marta. « Amendment of normative acts concerning the effects of poor power quality ». Dans 2022 Progress in Applied Electrical Engineering (PAEE). IEEE, 2022. http://dx.doi.org/10.1109/paee56795.2022.9966577.

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3

Nazarevich, S. A. « BIHEVIORISTIC MODELS OF ORGANIZATIONAL AND TECHNOLOGICAL RELIABILITY ». Dans MODELING AND SITUATIONAL MANAGEMENT THE QUALITY OF COMPLEX SYSTEMS. Saint Petersburg State University of Aerospace Instrumentation, 2021. http://dx.doi.org/10.31799/978-5-8088-1558-2-2021-2-143-145.

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Résumé :
The article presents behavioral models that describe situational events when introducing new processes or organizing new structural units. The characteristic features for assessing the organizational and technological reliability of new processes, created by integrating normative and technical documents, taking into account the requirements for the attributes of the levels of maturity of processes are presented.
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4

Sánchez-Escobedo, Pedro Antonio, et Pedro Canto-Herrera. « Normative controversies in the assessment of faculty in Mexican public Universities. » Dans HEAd'16 - International Conference on Higher Education Advances. Valencia : Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/head16.2016.2601.

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Résumé :
This paper analyzes recent changes in teacher assessment policies in higher education institutions in Mexico. Procedures for faculty assessment in a typical Mexican state University are analyzed with the purpose of generating insights helpful to construct a fair, pertinent and expedite assessment system. We review guidelines to assess teachers, specifically those with the purpose of keeping or firing the teacher even after tenure is achieved. These new regulations are seen as a key policy to improve quality in higher education. However, implications to faculty moral, organization climate and conflict with existing labor laws have not been fully considered. It is argued that excessive federal and local regulations are, in fact, unable to ponder the complexities of academic life. We conclude that instead of more regulations and complicated normative, focus on qualitative peer assessment should be considered as means of effective faculty assessment.
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5

« A Normative Approach to Capture and Analyze Quality of Service Requirements of Distributed Multimedia Systems ». Dans The First International Workshop on Requirements Engineering for Information Systems in Digital Economy. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2005. http://dx.doi.org/10.5220/0001423200040013.

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6

Тугалов, Бобур, Сирожиддин Холбеков et Хамдам Жабборов. « METROLOGICAL SUPPLY IN PRODUCTION ENTERPRISES CREATING A BASE USING DocFlow SOFTWARE ». Dans Status and development trends of standardization and technical regulation in the world. Tashkent state technical university, 2022. http://dx.doi.org/10.51346/tstu-conf.22.1-77-0087.

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Résumé :
of metrological supply in production enterprises of this article from the achievements of information technologies to form the normative and technical basis using ISO 9001 DocFlow special software by focusing on the issues of the program and its use issues that may arise in quality management processes in enterprises considered
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FILHO, ANTONIO BATISTA DE LIMA. « PROPOSTAS E DESAFIOS À IMPLANTAÇÃO DA EAD EM UMA IES (INSTITUIÇÃO DE ENSINO SUPERIOR) – 2020 ». Dans 26º CIAED Congresso Internacional ABED de Educação a Distância. Associação Brasileira de Educação a Distância - ABED, 2020. http://dx.doi.org/10.17143/ciaed.xxviciaed.2020.51515.

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Résumé :
ESTA PESQUISA VISA APRESENTAR UMA PROPOSTA DE “PLANO DE GESTÃO DA EDUCAÇÃO A DISTÂNCIA (EAD)”, TENDO COMO BASE UMA INSTITUIÇÃO DE ENSINO SUPERIOR PÚBLICA (IES), A PARTIR DA ANÁLISE DIAGNÓSTICA DESSA MODALIDADE NA INSTITUIÇÃO OBJETO DO ESTUDO E EM MAIS 62 IES BRASILEIRAS. POR MEIO DE UM ESTUDO DE CASO, É UTILIZADA A PESQUISA EXPLORATÓRIA QUALI-QUANTITATIVA. A EAD FAZ-SE CADA VEZ MAIS PRESENTE ENQUANTO METODOLOGIA DE APOIO AO ENSINO E À APRENDIZAGEM NO ENSINO SUPERIOR. O DESENVOLVIMENTO CRESCENTE DE MATERIAIS PRODUZIDOS, ALINHADO COM NÍVEIS ASCENDENTES EM QUALIDADE DOS PROFISSIONAIS (DOCENTES E TÉCNICOS) VEM ACOMPANHANDO A TENDÊNCIA MUNDIAL DE CRESCIMENTO DESSA METODOLOGIA, FOMENTANDO A SUA UTILIZAÇÃO POTENCIAL. A EAD APRESENTA-SE COMO FERRAMENTA NECESSÁRIA À INSTITUIÇÃO, ENQUANTO METODOLOGIA ATIVA QUE, POR SUAS PECULIARIDADES E POTENCIALIDADES, VEM AGREGAR-SE À MODALIDADE PRESENCIAL, NA AMPLIAÇÃO E MASSIFICAÇÃO DE OPORTUNIDADES DE FORMAÇÃO DE ESTUDANTES, NOS DIVERSOS NÍVEIS E CATEGORIAS DE FORMAÇÃO. A PARTIR DA CONSTATAÇÃO QUE A IES AINDA NÃO CONTA COM A ORGANIZAÇÃO DA EAD EM SUA ESTRUTURA, PROPÕE-SE, EM FORMATO DE UM PLANO DE GESTÃO, O REFERENCIAL DOCUMENTAL/NORMATIVO À COBERTURA DESTA LACUNA. ESTE TRABALHO PRETENDE CONTRIBUIR À GESTÃO DA IES COM UM PRODUTO/ CONTRIBUIÇÃO CIENTÍFICA, CONSTANDO AS BASES GERAIS PARA A DEFINIÇÃO DA SUA POLÍTICA DE EAD. O PLANO CONTEMPLA TODA A BASE NORMATIVA, INCLUSIVE A PROPOSTA DE AVALIAÇÃO DA APRENDIZAGEM NA MODALIDADE. A IES PODERÁ OU NÃO SE UTILIZAR DESSE PLANEJAMENTO NA ESTRATÉGIA DE IMPLANTAÇÃO ORGANIZACIONAL DA EAD. É RESPEITADA A SUA AUTONOMIA, ENQUANTO INSTITUIÇÃO FEDERAL DE ENSINO SUPERIOR BRASILEIRA. ESSA PROPOSIÇÃO IMPLICOU EM ESTUDOS TÉCNICOS E CIENTÍFICOS COM A FUNDAMENTAÇÃO NECESSÁRIA, POSTO QUE A EAD TEM AVANÇADO NO PAÍS, COMO REFLEXO DOS AVANÇOS MUNDIAIS E POTENCIALIZADA COM O DESENVOLVIMENTO DAS NOVAS TECNOLOGIAS, SOBRETUDO DA INTERNET.
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Batkiewicz-Pantula, Marta. « The problem of selected parameters of the power quality in the perspective of tightening normative requirements ». Dans 2019 Modern Electric Power Systems (MEPS). IEEE, 2019. http://dx.doi.org/10.1109/meps46793.2019.9395007.

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Rinsdorf, Lars, et Raoul Boers. « The need to reflect : data journalism as an aspect of disrupted practice in digital journalism and in journalism education ». Dans Promoting Understanding of Statistics about Society. International Association for Statistical Education, 2016. http://dx.doi.org/10.52041/srap.16207.

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Résumé :
Open data is both an opportunity and a challenge for journalism. Our paper describes how newsroom quality management has to be readjusted to provide accurate news in data driven journalism and how these changes affect the pedagogy and learning environments of journalism education. We discuss qualitative changes in newsgathering caused by the availability of open data sets and big data sources and their consequences for quality management against the background of structuration theory. Although there is no clear evidence signaling disruptive change in quality management, two developments cause a need for normative realignment, expansion of individual skill sets and an inventory of novel resources.
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Arora, Madhav, Siyao Luan, Deborah L. Thurston et James T. Allison. « Hybrid Procedure-Based Design Strategies Augmented With Optimization ». Dans ASME 2017 International Design Engineering Technical Conferences and Computers and Information in Engineering Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/detc2017-68348.

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Résumé :
Procedure-based design is well-established, supporting engineers via expert knowledge codified in resources such as handbooks, tables, and heuristic if-then rules of thumb. These procedures enable even inexperienced designers to benefit from the knowledge obtained by more experienced counterparts through years of practice and discovery. While procedural approaches have many advantages, they do have limitations. They tend to produce only satisficing, rather than optimal, solutions. In addition, they are based on historical designs, so offer little assistance for new system types, and are often descriptive rather than normative in nature. In contrast, normative methods — such as constrained optimization — can resolve many of these issues, but at the cost of significant development effort. Here we present a synergistic hybrid strategy with the objective of capitalizing on established procedure-based design methods for a subset of design problem elements, while incorporating normative strategies for the remaining elements. A design procedure is analyzed to identify steps that involve specification of design variables, and a subset of rule-based steps that could be replaced with optimization algorithms. A single-stage spur gear train design example is used to illustrate this process, and for comparing alternative hybrid solution strategies. Initial results indicate that solution quality can be improved significantly over purely procedure-based design when incorporating limited optimization elements, while maintaining a reasonable level of additional modeling effort.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Qualità normativa"

1

Ripey, Mariya. NORMATIVE ASPECT OF USE OF NOUNS IN NEWSPAPER PUPLICATIONS. Ivan Franko National University of Lviv, février 2022. http://dx.doi.org/10.30970/vjo.2022.51.11410.

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Résumé :
The article provides a study of the standard aspect of vocabulary usage in Ukrainian newspaper publications. The language quality in newspaper publications is an important and topical problem. The paper puts special emphasis on the language of the media which needs to be normative. The research is predetermined by the need to establish word meanings (based on the editorial practice), which is not specifically delineated in the reference literature, and to give variants of their proper usage. It is emphasized that the accuracy of word usage depends on the availability, aesthetic impact and effectiveness of newspaper publications. The research analyses proper usage of linguistic expressions in different publications of «DEN’», «DZERKALO TYZHNYA», «EXPRESS» newspapers, particularly the usage of nouns TENSION (napruha), DIFFERENCE (riznytsia), NUMBER (chyslo). Meanings of all these words are not explicitly delineated in the reference literature. There are a lot of doubts about the proper usage of these linguistic expressions in the editorial work. Certain Recommendations regarding the correct usage of researchable forms have been suggested. The analysis of defining dictionaries, translation dictionaries, thesaurus as well as other reference books, is based on the acquired editorial experience, that enables to define the meaning of the lexems TENSION (napruha), DIFFERENCE (riznytsia), NUMBER (chyslo) under the study and to suggest correct compliant forms to the selected examples of their usage in the publications of «DEN’», «DZERKALO TYZHNYA», «EXPRESS» newspapers (over 70 sentence constructions).
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2

Zankovsky, Sergey S., et Petr P. Battakhov. DISSERTATION LAW : REGULATORY FRAMEWORK, PRACTICE AND CUSTOMS IN RUSSIA. DOI CODE, 2021. http://dx.doi.org/10.18411/1556-4590-7677-88654.

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Résumé :
The article considers the normative and practical aspects of the dissertation law, work of dissertation councils and certain elements of the procedures for defending dissertations. The importance of thorough preparation for the defense is emphasized and its directions are defined. Special attention is paid to the quality of the provisions submitted for defense. The analysis of typical errors in the formulation of such provisions is given.
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Chambers-Ju, Christopher, Amanda Beatty et Rezanti Putri Pramana. Exploring the Politics of Expertise:The Indonesian Teachers’ Union and Education Policy, 2005-2020. Research on Improving Systems of Education (RISE), juillet 2022. http://dx.doi.org/10.35489/bsg-rise-wp_2022/101.

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Résumé :
Research on education politics often uses interest group pressure to explain the policy influence of teachers’ organizations. While acknowledging the power teachers’ unions have to articulate interests and shape labor policy, we explore how a less-studied variable–expertise (or the credibility of the claims they make to expertise)– shapes the policy process. In many low-and middle-income countries, teacher organizations struggle to demonstrate policy expertise and professional competence in core areas related to teaching and learning. Focusing on Indonesia from 2005-2020, we examine how the largest teachers’ organization influenced labor policy but was marginal in debates about professional standards, training, and evaluation due to its limited technical capacity and struggles to propose viable policy alternatives. Expertise is a critical policy input, and it deserves more attention in the education politics subfield. It is central for setting the agenda for policies to improve the quality of education and it has normative value for improving policy design overall.
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4

LEONOV, T. M., V. M. BOLSHAKOVA et P. YU NAUMOV. THEORETICAL AND LEGAL ASPECTS OF PROVIDING MEDICAL ASSISTANCE TO EMPLOYEES OF THE MILITARY PROSECUTOR’S OFFICE. Science and Innovation Center Publishing House, 2021. http://dx.doi.org/10.12731/2576-9634-2021-5-4-12.

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Résumé :
The work is devoted to a comprehensive study of medical support, incl. sanatorium-resort treatment of employees of the military prosecutor’s office and members of their families (persons who are dependent on them). It is noted that health care is structurally included in services that, in addition to cash payments and benefits in kind, represent the entire social security system. The main attention in the article is focused on the analysis of the normative legal regulation of the health protection of employees of the military prosecutor’s office, as well as the provision of medical assistance to them (prophylactic medical examination, medical examination, military medical examination, medical and psychological rehabilitation, sanatorium treatment, reimbursement of expenses for drugs and treatment) of proper quality and in the required volume. The key scientific results of the study are the generalization of legal information and scientific knowledge about the procedure for providing medical assistance to employees of the military prosecutor’s office. The main scientific results of the article can be applied to organize training in the discipline «Military law and military legislation». The article will be of interest to persons conducting scientific research on the problems of social protection of servicemen and their families.
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Incongruity between biological and chronologic age among the pupils of sports schools and the problem of group lessons effectiveness at the initial stage of training in Greco-Roman wrestling. Aleksandr S. Kuznetsov, mars 2021. http://dx.doi.org/10.14526/2070-4798-2021-16-1-19-23.

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Résumé :
Considerable influence and compulsory dropout among those, who go in for GrecoRoman wrestling at the age of 10-13, does not take into account the level of individual biological development and integral demands domination claimed on too high general physical training (GPT) (4) normatives fulfillment. It corresponds with general situation in the system of education (6, 9). In spite of uneven speed of biological development (1, 8, 9), there are general demands claimed on physical training at school for age groups (5) in accordance with chronologic age. The same situation is at sports schools. Technical and physical training lessons at Greco-Roman wrestling school at the stage of initial training are organized according to general group principle. Research methods. Information sources analysis and summarizing, questionnaire survey, coaches’ experience summarizing, methods of mathematical statistics. Results. The received research results led to the following conclusion: it is possible to solve the problem of dropping out of Greco-Roman wrestling sports schools in terms of minimal loss in the quality of sports training by means of dividing the training groups into subgroups. There different normatives of material mastering and set by standard physical qualities development are used. For this purpose we created the training groups and subgroups of the set objectives realization at Greco-Roman wrestling sports schools.
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RESEARCH PROGRESS ON FATIGUE PROPERTIES OF THE HIGHPERFORMANCE STEEL AND CONNECTION FORMS. The Hong Kong Institute of Steel Construction, août 2022. http://dx.doi.org/10.18057/icass2020.p.196.

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Résumé :
This paper reviews the current research status of fatigue performance of high-strength steels, introduces the basic theory of fatigue life and current design methods, the fatigue test data of a large number of high-strength steels are statistically collected, and the fatigue properties of high-strength steel base material and different connection structures are analyzed and evaluated. The research results show that high-strength steels with yield strength greater than 420MPa show better fatigue resistance, and the fatigue strength is significantly higher than the calculated value. The design curve of the code is conservative, which underestimates the fatigue resistance of the steel. The fatigue strength of the highstrength steel weld joints is increased by a small margin, and it is in good agreement with the AISC360 and EC3 code curves. Due to the influence of welding quality and welding process, the data is more discrete and requires more test data to support. Fatigue strength of bolted connections is affected by many factors such as bolt preload, friction surface treatment process, and hole formation methods. Studies have shown that AISC360 and BS7608 design curves are suitable for fatigue life analysis of Q460 bolted connections, and for fatigue performance calculations for Q690 steel bolted connections, the normative approach is conservative. With the increasing application of high-strength steels, the current code needs to be supplemented with the latest research results and engineering experience of new materials in a timely manner.
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