Articles de revues sur le sujet « Qualificazioni giuridiche »

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1

Miazzi, Lorenzo. « Il diverso trattamento giuridico delle modificazioni genitali maschili e femminili, ovvero : dai reati culturali ai reati coloniali ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 3 (novembre 2010) : 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-003007.

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Résumé :
1. Due vicende simili, due diverse soluzioni giuridiche - 2. Il processo per mutilazione genitale femminile: il fatto - 3. segue: la (difficile) qualificazione giuridica del fatto - 4. La "sunna" č una lesione personale dolosa? E con quali finalitŕ? - 5. La circoncisione maschile: una lesione lecita? - 6. Le due condotte di modificazione genitale: identici effetti e motivazioni culturali, ma diverse conseguenze giuridiche - 7. Conseguenze della diversa qualificazione giuridica del fatto - 8. Dal reato culturale al reato coloniale
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2

Durante, Vincenzo. « La “semantica dell’embrione” nei documenti normativi uno sguardo comparatistico ». Revista Brasileira de Direitos Fundamentais & ; Justiça 4, no 13 (30 décembre 2010) : 37–57. http://dx.doi.org/10.30899/dfj.v4i13.416.

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Résumé :
L’analisi semantica dei testi giuridici che trattano dell’embrione umano mostra quali siano gli obiettivi che la regola intende raggiungere e se la qualificazionelinguistica adottata sia funzionale alla loro realizzazione. La ricerca, che analizza norme di vari ordinamenti nazionali ed internazionali, individua quattro differenti soluzioni semantiche, che vanno da quelle più pragmatiche, in cui si evita di definire l’embrione umano e di attribuirgli uno specifico status giuridico, a quelle, all’altro estremo, in cui emerge la volontà di conferire un valore pieno all’embrione, al fine di equipararlo ai soggetti dotati di capacità giuridica. Indagando le conseguenze di tali scelte, si evidenzia come non sempre le qualificazioni “forti” si rivelano le più adatte agli scopi che si prefiggono, soprattutto a causa della persistente esigenza di bilanciare la protezione dell’embrione con altri valori ugualmente tutelati.
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3

Eusebi, Luciano. « Il diritto penale di fronte alla malattia ». Medicina e Morale 50, no 5 (31 octobre 2001) : 905–28. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.736.

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Résumé :
Viene discusso il ruolo del consenso rispetto alla qualificazione giuridicopenale del trattamento medico-chirurgico. Si sostiene che il principio di autodeterminazione non può costituire unico criterio orientativo per risolvere le problematiche etiche e giuridiche oggi emergenti in ambito biomedico, configurandosi altrimenti il pericolo di una medicina puramente contrattualistica e difensiva, ovvero concepita non come scienza (umana), ma come mero insieme di abilità tecniche. Sono in questo senso evidenziate varie situazioni in merito alle quali il riferimento al consenso è impossibile o inadeguato. Si mette in luce, del resto, come sia coessenziale al concetto moderno di democrazia il confronto teso a definire convergenze su ciò che risulti fondamentale per la tutela della dignità umana, e dunque a definire linee-guida condivise circa settori di attività particolarmente delicati. In particolare vengono sviluppate motivazioni pertinenti anche in un contesto laico e pluralista al fine di mantenere fermo il divieto giuridico dell’eutanasia sia passiva che attiva, nell’ottica di un approccio solidaristico alla sofferenza: approccio che dalle normative favorevoli all’eutanasia risulta inevitabilmente compromesso. In questo senso, è individuato un limite intrinseco al diritto nell’impossibilità di autorizzare giuridicamente una relazionalità inter-soggettiva – come quella fra medico e paziente – giocata per la morte. La questione dell’eutanasia viene tenuta distinta, ovviamente, dai problemi attinenti all’accanimento terapeutico e alla proporzionalità dell’intervento medico. In rapporto alla permanente validità giuridica del principio di indisponibilità della vita uno specifico approfondimento è dedicato all’interpretazione dell’art. 32, 2° comma, della Costituzione italiana. Sono altresì presi in considerazione problemi concernenti i soggetti incapaci, il ruolo della norma sullo stato di necessità, i compiti assolti dai comitati etici ospedalieri (anche con riguardo alla responsabilità dei relativi membri) e la necessità di nuovi modelli giuridici intesi alla prevenzione degli eventi medici “avversi”.
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4

Cassatella, Antonio. « Situazioni giuridiche soggettive e status militare ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 1 (mars 2022) : 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-001005.

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Résumé :
Il saggio è dedicato all'analisi delle posizioni giuridiche soggettive del militare in servizio, da vagliare in rapporto ai limiti del potere decisionale dei superiori gerarchici. Si distinguono posizioni di diritto soggettivo ad esercizio condizionato e posizioni di interesse legittimo, oltre ad interessi di mero fatto. La qualificazione è necessaria al fine di stabilire la profondità del sindacato del giudice amministrativo sul contenuto delle decisioni. Sulla base della casistica esaminata, si formulano alcune considerazioni finali sulle caratteristiche del sindacato. Si reputa che l'attuale disciplina, per quanto finalizzata a garantire l'efficienza degli apparati militari, non sia del tutto coerente con i principi desumibili dagli artt. 24, 52 e 97 Cost.
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5

Fornabaio, Giovanni. « Chi inquina, paga ». Milan Law Review 3, no 1 (28 septembre 2022) : 49–92. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/18734.

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Résumé :
Con la sentenza n. 4 del 22/10/2019, il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’ammissibilità di un ordine di bonifica di siti inquinati ai sensi dell’articolo 244 del codice dell’ambiente a carico di una società non direttamente responsabile dell’inquinamento ma subentrata a quella responsabile per effetto di fusione per incorporazione. La risoluzione della questione passa per la qualificazione giuridica della condotta di inquinamento ambientale antecedentemente alla introduzione della bonifica dei siti inquinati. Occorre analizzare i rapporti tra questa condotta e l’istituto della bonifica, normativamente successivo, e dare risposta ai quesiti, per un verso, se sia possibile ordinare la bonifica per fatti risalenti ad epoca antecedente alla introduzione di quest’ultima a livello legislativo, per l’altro, e in caso di risposta positiva, se sia possibile farlo in un contesto di operazioni societarie straordinarie, quale è la fusione, che hanno portato la società responsabile a non essere più direttamente imputabile per il fatto dannoso. Pertanto, serve fare chiarezza sulla trasmissibilità degli obblighi e delle responsabilità conseguenti alla commissione di un illecito per effetto di operazioni societarie straordinarie. Nella disamina delle questioni giuridiche esposte, l’elaborato si sofferma sulla prevenzione e riparazione del danno ambientale e sulla analisi del regime di imputazione della responsabilità connessa.
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6

Triggiani, Ennio. « Il principio di solidarietà nell'Unione europea ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 170 (août 2021) : 235–55. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170004.

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Résumé :
L'articolo analizza la progressiva e poliedrica qualificazione giuridica della solidarietà nel si-stema dell'Unione europea attraverso i diversi Trattati e, soprattutto, la Carta dei diritti fonda-mentali. L'analisi si sofferma sull'attuazione fortemente innovativa del principio, a partire dal Pilastro europeo dei diritti sociali, in primo luogo alla luce degli interventi adottati a seguito della crisi pandemica. Fra questi viene evidenziato il possibile significato politico dell'emissione di una prima forma di debito europeo con il Next Generation EU.
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7

Arcidiacono, Davide, et Luigi di Cataldo. « Trading Zone e Platform Capitalism : intere trans-disciplinarità tra sociologia e diritto ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 164 (décembre 2022) : 183–208. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164010.

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Résumé :
La transizione digitale e la "piattaformizzazione" del lavoro rappresentano una sfida del nostro tempo che richiede uno sforzo trans-disciplinare. Si tratta di defini-re delle "trading zone", spazi d'incrocio tra saperi in cui definire la migrazione di componenti scientifiche da un dominio ad un altro. L'articolo, attraverso il con-fronto sistematico della letteratura giuridica e sociologica sul tema del lavoro di piattaforma, individua quattro trading zone principali: il riconoscimento del lavoro umano; la qualificazione giuridica dei rapporti di lavoro; il valore del lavoro; l'organizzazione degli interessi collettivi. Le trading zone da noi individuate non sono soltanto spazi di riflessione e integrazione tra discipline diverse ma forniscono anche indicazioni di policy per dipanare le complessità del lavoro digitale nella so-cietà algoritmica.
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8

Simoni, Alessandro. « La qualificazione giuridica della mendicità dei minori rom tra diritto e politica ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 1 (mars 2009) : 99–103. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-001009.

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9

Orcalli, Gabriele. « Lo scambio talent for citizenship e la politica europea per l'immigrazione ad alta qualificazione ». ARGOMENTI, no 32 (septembre 2011) : 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-032001.

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Résumé :
La competizione internazionale per i lavoratori ad alta qualificazione si basa sia sull'offerta di condizioni di lavoro favorevoli sia sull'offerta di regole che assicurino vantaggi in termini di status giuridico, di diritti di permanenza e di accesso alle opportunitŕ del mercato interno del lavoro. Esiste uno scambioin base al quale l'offerta piů importante di uno Stato ad un lavoratore straniero č la facilitazione nell'ottenimento dei diritti propri della cittadinanza. Il saggio intende discutere la capacitŕ della UE, in base alla propria costituzione economica, di governare questa politica per l'immigrazione secondo criteri di competitivitŕ internazionale.
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D'Addezio, Mariarita. « Le attivitĂ di servizi agroambientali nell'ordinamento giuridico sopranazionale italiano e comunitario : questioni di qualificazione ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 2 (août 2009) : 9–34. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-002002.

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Résumé :
- The paper exams the relationship between agriculture and environment that has been implemented by the European Community. The changing of the role of the agriculture in society is functional to the European goal of reinforcement of the economic and social cohesion, increasing the traditional attitude of the prime sector to collect different interests. Nearby the principal activities there are now environmental services, i.e. running and maintenance of woods and forest areas. According to national and European Law, some of those environmental services can be considered public services performed for general interests. For the Author, there are two categories of environmental services. One includes those services that are carried out by agri-businesses "widely identified" (i.e. activities due to articles 9 and 17 of the Italian Law n. 97/1994 and articles 14, par. 3 and 15, par. 2 of the legislative decree n. 228/2001, and due to the European regulation n. 1782/2003); the second category includes environmental services that are foreseen by the European regulation n. 1698/2005, and are performed by farmers only when are useful for environmental goals.Parole chiave: agricoltura, ambiente, servizi ambientali, legislazione nazionale e comunitaria.Key words: Agricultural, Environment, Environmental Services, National and European Law.
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Paoloni, Lorenza. « L'impresa agricola nella transizione verso le energie rinnovabili ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 1 (juin 2011) : 25–56. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-001003.

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Résumé :
Nel presente articolo si affrontano alcuni aspetti critici del passaggio dal vigente sistema di produzione energetica basato sui combustibili fossili alla c.d.. In particolare viene analizzato il settore agricolo ove si registra una crescente attenzione verso la produzione di energia proveniente dalle risorse naturali e dalle coltivazioni di vegetali sul fondo o da fonti agro-forestali. Nel contempo, perň, si evidenzia come le produzioni agricole contribuiscano in maniera significativa al fenomeno delmentre le produzioni agroenergetiche, sebbene indirizzate a mitigare le emissioni di CO2, e dunque a limitare gli effetti nocivi del cambiamento climatico sull'intero pianeta, possono confliggere con alcune fondamentali esigenze dell'uomo prima fra tutte la produzione di prodotti agricoli destinati all'alimentazione. Si scontrano, cosě, modelli produttivi agricoli energivori e plasmati sul paradigma industriale con modelli produttivi sostenibili e piů attenti all'utilizzo razionale delle risorse naturali anche al fine di garantire l'autosufficienza alimentare e laalle singole comunitŕ. In questo contesto cosě complesso si colloca l'impresa agricola che produce energie rinnovabili (da biomasse, da agro-combustibili, da utilizzo delle energie naturali) oggi presente nel nostro ordinamento con una sua fisionomia specifica pur in assenza di una qualificazione giuridica unitaria. Si analizza anche il ruolo dei certificati verdi agricoli nella lotta al cambiamento climatico e la funzione delle filiere agro-energetiche, in particolare di quelle corte, che consentono di ridurre al massimo la distanza tra luogo di produzione e di consumo dell'energia e possono rappresentare, altresě, un volano per lo sviluppo economico-sociale delle comunitŕ locali.
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González del Valle, José M. « FRANCO EDOARDO ADAMI, Ecclesia minoribus aequiparatur. Valore della massima e connessi problemi di qualificazione giuridica dei controlli canonici sull'amministrazione degli enti ecclesiastici, 1 vol. de 318 págs. «Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova», n.º 58, Ed. CEDAM, Padua, 1970 ». Ius Canonicum 12, no 24 (13 avril 2018) : 335–36. http://dx.doi.org/10.15581/016.12.22047.

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Della Giustina, Camilla. « Il potenziamento umano e doping : alcune riflessioni preliminari tra etica e diritto ». Diritto Dello Sport 03, no 01 (24 juin 2022). http://dx.doi.org/10.30682/disp0301e.

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Résumé :
Il presente lavoro possiede lo scopo di evidenziare le problematiche che il potenziamento umano pone nell’ambito sportivo. Precisamente viene analizzato il fenomeno del doping sportivo inteso quale espressione di potenziamento alla luce di una riflessione biogiuridica e bioetica. La domanda che anima tutta la digressione riguarda essenzialmente la definizione di doping e quindi se lo stesso dipenda da qualificazioni e classificazioni meramente giuridiche oppure se sia un fenomeno sociale e culturale e quindi se sia il contesto culturale di riferimento a definire un determinato fenomeno, sostanza o pratica come dopante. Per perseguire detto obiettivo si è deciso di fornire una prima definizione di potenziamento umano al fine di delimitare il campo di indagine per poi analizzare una sola delle diverse espressioni di questo fenomeno, il doping appunto. Di conseguenza si è deciso di fornire uno studio del fenomeno doping sia da un punto di vista giuridico che etico all’interno del macro-contesto doping nello sport.
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Vincenzo Durante. « La “semantica dell’embrione” nei documenti normativi ». Revista Mosaicum, no 9 (2 juillet 2020). http://dx.doi.org/10.26893/rm.v5i9.361.

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Résumé :
L’analisi semantica dei testi giuridici che trattano dell’embrione umano mostra quali siano gli obiettivi che la regola intende raggiungere e se la qualificazione linguistica adottata sia funzionale al loro raggiungimento. La ricerca, che analizzanorme di vari ordinamenti nazionali ed internazionali, individua quattro differenti soluzioni semantiche, che vanno da quelle più pragmatiche, in cui si evita di definire l’embrione umano e di attribuirgli uno specifico status giuridico, a quelle, all’altroestremo, in cui emerge la volontà di conferire un valore pieno all’embrione, al fine di equipararlo ai soggetti dotati di capacità giuridica. Indagando le conseguenze di tali scelte, si evidenzia come non sempre le qualificazioni “forti” si rivelano le più adatte agli scopi che si prefiggono, soprattutto a causa della persistente esigenza di bilanciare la protezione dell’embrione con altri valori ugualmente tutelati.
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Brutti, Massimo. « Le finzioni nella giurisprudenza romana ». Specula Iuris 2, no 1 (10 janvier 2023). http://dx.doi.org/10.30682/specula0201d.

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Résumé :
La finzione è un procedimento logico con il quale la rappresentazione di un fatto viene alterata o falsificata. Nel discorso giuridico, l’immagine alterata o falsificata del fatto serve a giustificare la scelta di una qualificazione giuridica e di una regolamentazione, che altrimenti non potrebbero applicarsi. Nel diritto romano la finzione è spesso usata sia nelle norme (come le leges, i senatus consulta, gli edicta, le constitutiones principum), sia nella giurisprudenza. I giuristi interpretano le norme, ma costruiscono anche finzioni autonome da introdurre nei casi controversi. Esse si differenziano dai procedimenti induttivi posti a base delle presunzioni e dellesimilitudini. Lo schema della finzione ricorre anche nelle trattazioni retoriche. Tra impieghi giuridici e retorici vi è una convergenza, un modo simile di intervenire sui fatti. Il fine è nel discorso retorico la persuasione, in quello giuridico la definizione di una disciplina oggettiva dei casi. Questa disciplina è solitamente portatrice di innovazioni. Il saggio le esamina, soffermandosi sul contributo dei singoli giuristi.
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Francini, Angelo. « Gli Istituti giuridici collaborativi del Codice del Terzo Settore ». Diritto Dello Sport 03, no 01 (24 juin 2022). http://dx.doi.org/10.30682/disp0301d.

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Résumé :
Lo studio si propone di analizzare la funzione di inclusione sociale dello sport, in particolar modo di quello dilettantistico, e di come questa possa essere rafforzata dalle recenti riforme del Terzo Settore e dello sport. Nello specifico, il lavoro intende approfondire le nuove opportunità che si prospettano per le Associazioni Sportive Dilettantistiche con la qualificazione come Ente del Terzo Settore nonché le motivazioni che possono incentivare la scelta di assumere detta qualificazione, con particolare riguardo alle nuove forme di collaborazione con la PA.
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Guzzo, Luigi Mariano. « Prime annotazioni sull’Intesa tra Repubblica italiana e Santa Sede per l’assistenza spirituale ai militari cattolici : una riforma gattopardesca ». Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 27 février 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/17430.

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Résumé :
SOMMARIO: 1. Premessa - 2. La forma: la qualificazione dell’Intesa come accordo di natura internazionalistica - 3. La ratifica e l’esecuzione dell’Intesa nell’ordinamento dello Stato, con le relative norme di adeguamento: l’esito paradossale di una disciplina “duplicata” - 4. Le ondivaghe “vicissitudini” dell’art. 17 C.O.M.: un “termostato” delle tensioni sociali e giuridiche riguardanti la materia e l’esigenza di una riforma - 5. Politica concordataria della Santa Sede e attribuzioni alle Conferenze episcopali nazionali. Alcune considerazioni sulla polarizzazione del dibattito pubblico in Italia - 6. I contenuti dell’Intesa; 7. Le norme di adeguamento dell’ordinamento interno: novità e rilievi critici - 7.1. La direzione e il coordinamento del Servizio di assistenza spirituale: una titolarità giuridica diretta in capo all’Ordinario militare per l’Italia - 7.2. L’introduzione della figura dei Cappellani militari coordinatori, in luogo degli Ispettori: alcuni problemi di sicurezza per le istituzioni militari dello Stato- 7.3. Il concetto canonico di “sede vacante” entra nell’ordinamento militare - 7.4. La procedura di individuazione e di determinazione delle sedi per i cappellani militari - 7.5. L’art. 1533-bis C.O.M.: il divieto di corresponsione di emolumenti accessori e la materia “spirituale e pastorale” - 7.6. La nomina dell’Ordinario militare e del Vicario generale - 7.7. Il regime di assimilazione ai gradi gerarchici per i cappellani militari: nella sostanza non cambia nulla - 7.8. Altre novelle legislative: l’organico dei cappellani; la procedura di nomina; la dismissione dallo stato clericale - 8. Prime tensioni tra Ordinariato militare e amministrazione della Difesa sull’applicazione della legge - 9. Perché nell’Intesa non c’è alcun riferimento alle donne consacrate che operano negli stabilimenti militari? - 10. Conclusioni: il Capo I della legge n. 70 del 2021 come “caso-studio” del decadimento normativo e della crisi del Parlamento. Some comments on the agreement between the Italian Republic and the Holy See for spiritual assistance to the Catholic members of the Armed Forces ABSTRACT: Through the application of the Italian Law no. 70/2021, we see the long-awaited revision of the institute of religious assistance to Catholics within the Armed Forces, with the authorization of the ratification of the Exchange of Letters between the President of the Council of Ministers and the Secretary of the Vatican City State (on February 13, 2018) and the related rules for the adaptation of the internal legal system. The new aspects, however, are very limited in scope.
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