Thèses sur le sujet « Punto di vista »

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1

CASAROTTI, ALEX. « Difettività e Identificabilità : un punto di vista geometrico sull'analisi tensoriale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1237615.

Texte intégral
Résumé :
Data una varietà proiettiva $ X \subset \mathbb{P} ^ N $ possiamo definire la varietà $ h-$secante $ \mathbb{S}ec_h (X) \subset \mathbb{P} ^ N $ come la chiusura nella topologia di Zariski di tutti i punti $ p \in \mathbb{P} ^ N $ contenuti in uno spazio lineare $ \mathbb {P}^{h-1} $ $ h-$secante rispetto a $ X $. La varietà $ X $ si dice essere $ h-$identificabile se il punto generale $ p \in \mathbb{S}ec_h (X) $ può essere espresso in modo univoco come una combinazione lineare $ p = \lambda_1 p_1 + \dots + \lambda_h p_h $ con $ p_1, \dots, p_h $ punti di $ X $. Grazie al lemma di Terracini è possibile riformulare il problema delle dimensioni secanti e dell'identificabilità nel contesto della geometria birazionale. Ciò si traduce nello studio della dimensione e delle singolarità dei sistemi lineari della forma $ | \mathcal {O} _X (1) \otimes \mathcal {I} _ {p_1 ^ 2, \dots, p_h ^ 2} | $, ovvero sistemi lineari di sezioni iperpiane di $ X $ singolari in $ h $ punti generali. Nell'area dell'analisi tensoriale queste nozioni sono legate alle proprietà della decomposizione tensoriale. Per le applicazioni che vanno dalla biologia al Blind Signal Separation, algoritmi di compressione dei dati e analisi di mixture models l'unicità delle decomposizioni tensoriali consente di risolvere il problema una volta determinata la soluzione. In questa tesi si studia la relazione tra difettività e identificabilità. Viene mostrato come collegare la geometria del luogo di contatto tangenziale al difetto secante, dimostrando che sotto opportune condizioni numeriche la non $ h-$difettività implica la $ (h-1)-$identificabilità, dove $ h $ è strettamente minore del rango generico. Grazie a queste tecniche è possibile migliorare i risultati di identificabilità nel caso di molte importanti varietà tensoriali quali Veronese, Segre e Grassmanniane. Nel caso dell'identificabilità generica invece, vengono studiate le singolarità del sistema lineare tangenziale. Da questo, insieme alle classiche disuguaglianze di Noether-Fano, si ottiene un nuovo risultato sull'identificabilità generica di molti tensori parzialmente simmetrici. Successivamente viene studiata la difettività per le varietà Flag, ovvero speciali varietà tensoriali che parametrizzano particolari configurazioni di spazi vettoriali $ 0 \subset V_1 \subset \dots \subset V_k \subset \mathbb {P} ^ N $. Grazie ad un adattamento della tecnica di proiezione osculante dovuta ad Araujo, Massarenti e Rischter, si dimostrano nuovi risultati sulla difettività secante e sull'identificabilità di queste varietà. Viene in seguito introdotta e studiata la nuova nozione di $ (h, s) -$difettività tangenziale debole e applicata nel caso delle varietà di Segre-Veronese. Infine lo studio delle varietà secanti nel caso delle varietà di Veronese ha permesso anche di verificare la congettura di Comon in alcuni casi non noti precedentemente
Given a projective variety $X \subset \mathbb{P}^N$ we can define its $h-$secant variety $\mathbb{S}ec_h(X) \subset \mathbb{P}^N$, i.e. the Zariski closure of all points $p \in \mathbb{P}^N$ lying on a $\mathbb{P}^{h-1}$ which is $h-$secant to $X$. The variety $X$ is said to be $h-$identifiable if the general point $p \in \mathbb{S}ec_h(X)$ can be expressed uniquely as a linear combination $p=\lambda_1p_1+\dots+\lambda_hp_h$ with $p_1,\dots,p_h$ points of $X$. Thanks to Terracini's lemma it is possible to rephrase the problem of secant dimensions and identifiability in the birational setting. This turns out in the study of the dimension and the singularities of linear systems of the form $|\mathcal{O}_X(1)\otimes \mathcal{I}_{p_1^2,\dots,p_h^2}|$, i.e. hyperplane divisor of $X$ singular at $h$ general points. In the area of tensor analysis these notions are related to the properties of tensor decomposition. For applications ranging from biology to Blind Signal Separation, data compression algorithms and analysis of mixture models, uniqueness of decompositions allows to solve the problem once a solution is determined. The thesis studies the relation between defectiveness and identifiability. It is shown how to link the geometry of the tangential contact locus to the secant defect, proving that under mild numerical conditions the non $h-$secant defectiveness imply the $(h-1)-$identifiability, where $h$ is less than the generic rank. With our techinques it is possible to give new bounds for the identifiability in the case of many important tensor varieties such as Veronese, Segre and Grassmannians. In the case of generic identifiability it is studied the nested singularities of tangential linear system. With this, together with the classical Noether-Fano inequalities, it is proved a new statement on generic identifiability of many partially symmetric tensors. Next it is studied the defectiveness for Flag varieties, i.e. special tensor varieties parametrizing chains of vector spaces $0 \subset V_1 \subset \dots \subset V_k \subset \mathbb{P}^N$. We improve the osculating projection techinque from Araujo, Massarenti and Rischter, giving completely new bounds on secant defectiveness and identifiability. The new notion of $(h,s)-$tangential weak defectiveness is introduced and studied for the case of Segre-Veronese varieties. The study of Secant varieties of Veronese embedding allowed also to check Comon's conjecture under improved numerical bounds.
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2

Morellato, Alberto <1991&gt. « L'operazione di acquisto di azioni proprie dal punto di vista giuridico, contabile e strategico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9106.

Texte intégral
Résumé :
L'acquisto di azioni proprie è un'operazione sempre più diffusa tra le società per azioni. La contabilizzazione dell'acquisto di azioni proprie è stata oggetto della recente riforma apportata dal D.Lgs. n.139 del 2015. Questa riforma ha allineato la rappresentazione contabile dell'operazione alla rappresentazione contabile prevista dai principi contabili internazionali. In questo modo, il legislatore ha configurato l’iscrizione dell’acquisto di azioni proprie come una riduzione del capitale sociale. Nell'elaborato, pertanto, viene analizzata la contabilizzazione dell'acquisto di azioni proprie, dalla prima disciplina prevista dal Codice civile a quella appena introdotta dalla recente riforma del 2015. Inoltre, nell'elaborato vengono affrontati tutti gli aspetti giuridici dell'acquisto di azioni proprie. Infatti, vengono illustrati i limiti e le condizioni imposte dal legislatore per concludere l'operazione, i diritti assegnati a queste azioni e le conseguenze previste in caso di un acquisto irregolare. L'acquisto di azioni proprie, inoltre, permette alle imprese di raggiungere diverse finalità. Tra le motivazioni che più giustificano il ricorso ad un piano di buyback si individuano il sostegno ed il supporto del corso del titolo in borsa, la realizzazione di un piano di stock option, la realizzazione di una plusvalenza oppure, ancora, l'agevolazione di uno scambio di titoli con un'altra impresa. Il management, attraverso l'acquisto di azioni proprie può comunque raggiungere altre finalità, quali, per esempio, l'alterazione della compagine societaria, la distribuzione di liquidità in eccesso ai soci, la manipolazione dell'EPS e di altri indici di redditività dell'impresa. Nella parte finale dell'elaborato, vengono analizzate queste varie finalità che possono essere raggiunte con un piano di buyback.
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3

Tavian, Luana <1989&gt. « La legislazione linguistica in Italia da un punto di vista storico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4491.

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Résumé :
La legislazione linguistica in Italia da un punto di vista storico. Con questa tesi di laurea magistrale mi sono prefissa l’obiettivo di ricercare e confrontare i principali episodi di intervento legislativo in materia linguistica nella storia italiana moderna, dal momento dell’Unità fino all'Italia della legge sulle minoranze linguistiche storiche, non tralasciando di allargare talvolta lo sguardo fino ad alcune altre legislazioni europee dal quale può risultare un’interessante comparazione. In particolare si analizzeranno nel primo capitolo la scarna legislazione linguistica prima del 1861 e nel momento immediatamente successivo che riguarda in particolar modo l’ambito scolastico. Nel secondo si considererà la forte presenza dello Stato nel periodo fascista, che arriva al punto di condizionare la vita privata e pubblica dell’individuo nella sua sfera linguistica. Infine si considererà come cambiano alcune disposizioni nell’Italia Repubblicana e come invece alcuni temi rimangono fuori dalla considerazione politica e quindi anche legislativa.
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4

Boscolo, Camiletto Gloria <1991&gt. « La sanzionabilità dell'elusione fiscale dal punto di vista tributario e penale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7697.

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Résumé :
Questo elaborato si propone di fornire un’attenta analisi del fenomeno dell’elusione fiscale. Essa risulta essere da sempre una grave problematica, poiché porta una diminuzione di gettito per l’erario al pari dell’evasione, ma a differenza di questa si sostanzia in un comportamento di difficile individuazione. Il contribuente infatti non agisce contra legem ma extra legem, egli cioè pone in essere dei comportamenti formalmente legittimi ma che in realtà sono volti al mero scopo di aggirare i principi dell’ordinamento e conseguire pertanto un indebito risparmio d’imposta. Il lavoro si compone di tre parti di cui il primo capitolo si propone di far luce sul fenomeno dell’elusione. Data l’assenza nell’ordinamento tributario di una definizione di tale concetto, ho ritenuto necessario analizzare le similitudini e le differenze con altre fattispecie. Tra queste le più importanti risultano essere l’evasione e il lecito risparmio d’imposta, in quanto l’elusione occupa lo spazio concettuale racchiuso tra esse. Il secondo capitolo sposta l’analisi sulle norme di contrasto all’elusione. Dopo aver fatto un breve excursus normativo mi sono ampiamente soffermata sull’articolo 37-bis del DPR n.600/1973 che è stato considerato, fino alle recenti modifiche apportate dal decreto sulla certezza del diritto, l’articolo che meglio si appresta a contrastare il fenomeno elusivo. Nell’ultimo capitolo ho così colto l’occasione di analizzare i concetti ora unificati di elusione e abuso del diritto alla luce delle novità apportate dalla recente approvazione di tale decreto.
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5

Jovanovic, Suzana <1978&gt. « Minoranze, zingari e diritti fondamentali dal punto di vista dei rom ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7833.

Texte intégral
Résumé :
Il problema della tutela delle minoranze presenti negli stati nazionali e del ruolo che hanno i diritti umani universalmente riconosciuti del tutelare le minoranze e la diversità. Inoltre, si prenderà in esame la situazione giuridica degli "zingari" e del perché non godano, sostanzialmente, dei diritti fondamentali né individualmente né come gruppo. Si darà spazio alle voci e alle rivendicazioni dei rom provenienti dalla Romania.
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6

Casolari, Alessandro <1996&gt. « Le minoranze sessuali nei videogiochi giapponesi : un punto di vista sociolinguistico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18924.

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Résumé :
Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare come vengono rappresentate, da un punto di vista sociolingustico, le minoranze sessuali all'interno dei videogiochi giapponesi. Questa analisi risulta fondamentale per comprendere come tali minoranze vengano viste in Giappone, dato la grande forza che possiede il videogioco in quanto medium, e se questo ha la capacità di influenzare la visione di chi ne fruisce. Per arrivare a questo, e a come gli sviluppatori possono migliorare questi aspetti delle loro opere, ho ritenuto opportuno fare un passo indietro e analizzare vari elementi che saranno utili per comprendere meglio i titoli specifici di cui mi occupo in questa tesi. Nel primo capitolo mi sono soffermato sul rapporto tra linguaggio e sessualità, cercando di analizzare concetti che possano essere validi in qualsiasi lingua. Ed è proprio questo stretto legame che funge da base per il secondo capitolo, dove nello specifico tratto delle differenze tra linguaggio femminile e linguaggio maschile in giapponese, evidenziando il rapporto tra mascolinità (e femminilità) e linguaggio, senza ignorare i trascorsi storici che hanno portato all'idea stessa di un linguaggio per gli uomini e uno per le donne. Il successivo capitolo tratta invece, per avvicinarsi allo scopo che mi sono preposto in questa tesi, del così detto "giapponese queer", quindi analizzando i modi in cui la lingua giapponese viene utilizzata dalle minoranze sessuali, modi che spesso escono da quelli che si ritengono essere i canoni discussi nei capitoli precedenti. Questo discorso risulta ovviamente fondamentale per analizzare, infine, una selezione di titoli videoludici in cui tali minoranze vengono rappresentate.
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7

Gherlenda, Anna <1989&gt. « The Business Case for Sustainability. La sostenibilità dal punto di vista dell’azienda ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4830.

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Résumé :
A partire dagli anni ’70, si è diffusa una crescente consapevolezza dell’importanza di uno sviluppo sostenibile. Essere sostenibili è diventato un imperativo per tutti, anche per le aziende. Dopo un breve excursus storico, che ricostruisce le fasi più importanti della nascita e diffusione del tema della sostenibilità a livello macroeconomico e aziendale e un’analisi della principali definizioni proposte dalla letteratura e dal mondo politico, la tesi si concentra sul “business case for corporate sustainability”. La sostenibilità deve essere interiorizzata dalle aziende e integrata nel loro core business; questo implica l’adozione di una strategia sostenibile e l’esplicitazione del legame tra iniziative sostenibili e performance economica. A conclusione, uno studio trasversale è condotto attraverso l’applicazione ai casi individuati della matrice investimento/coordinamento. La sostenibilità è una sfida che può essere vinta, attraverso uno sforzo non sempre di natura economica e senza correre un rischio eccessivo per il management.
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8

Pardini, Diletta <1991&gt. « Il caso Kimura : un'analisi dal punto di vista giuridico e socio-culturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12134.

Texte intégral
Résumé :
La presente ricerca si propone di analizzare da un punto di vista giuridico e socio-culturale il “caso Kimura”, spesso considerato il caso pilota della cultural defense in termini di esimente culturale, e di trattare in modo approfondito le questioni etiche e sociali da esso scaturite. A Santa Monica, l'immigrata giapponese Fumiko Kimura, in seguito alla scoperta del tradimento del marito, decide di togliere la vita a sè stessa e ai suoi figli. L'atto in giapponese viene definito oyako-shinjū, traducibile in senso ampio come omicidio-suicidio di genitore e figli. Kimura, unica sopravvissuta, si trova a dover affrontare un processo in cui viene incriminata per omicidio di primo grado. Nel primo capitolo dell’elaborato si espongono le premesse e una ricostruzione oggettiva dei fatti avvenuti. Il secondo si focalizza sull’analisi del caso attraverso le lenti dell’accusa e della difesa e sui suoi aspetti giuridici più rilevanti. Il terzo si concentra sull’approccio al caso da parte della comunità giapponese in California e da parte dei media. Infine nel quarto e ultimo capitolo si affrontano i temi cosiddetti etici che hanno reso il caso oggetto di acceso dibattito e si cerca di dare risposta alla domanda: "la risonanza mediatica del caso può essere legata al fatto che questo fosse diventato caposaldo di uno scontro tra il tribunale californiano e la minoranza nippo-americana, la quale insisteva nel valutare la vicenda attraverso l'appartenenza nazionale e culturale di Kimura?".
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FERRETTI, Paola. « Funzioni di utilità e valutazioni finanziarie : il punto di vista del compratore e del venditore ». Doctoral thesis, Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze, 1992. http://hdl.handle.net/10278/31840.

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FATI, LORENZO. « La terza guerra di Siria (246- 241 a.C.) : il punto di vista della Chora egiziana ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2012. http://hdl.handle.net/2108/202004.

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Ragusa, Nadia <1987&gt. « LE DETERMINANTI DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI A MALTA : IL PUNTO DI VISTA DELL'INVESTITORE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4089.

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Résumé :
The choice of undertaking a Foreign Direct Investment in a country rather than in another one dependes on several aspects (economic, political, social and geographical). There is no a general study on the determinants which can be taken in consideration for attracting inflows of FDI. However, different studies and surveys are carried out on this matter in all countries in order to discover if particular determinants need to be promoted more than others. Therefore, this work provides an experimental study on the determinants of Foreign Direct Investment in Malta. On the one hand, it intends to analyse the inward and outward Foreign Direct Investment flows in Malta during recent years, whilst on the other hand, it attempts to establish in which way, and on what terms,the inward Foreign Direct Investment flows have grown in comparison with the outward ones; for this reason, this study has paid attention to the main points of attraction in the country which attract the most inward investment. Hence, the aim of this research work is to assess the quality of the determinants that motivate foreign investors in Malta and to monitor whether some of these determinants attract more investment than others. In order to achieve this aim, it is intended to analyse the point of view of the investor who has decided to invest in Malta rather than in other EU countries; it is intended to discover which valid determinants in particular caused the person to invest in Malta, what the prospects are for the future of their investments and which strengths and weaknesses should be taken into consideration to promote future foreign direct investment into Malta. As far as the methodology is concerned, the present study was carried out by means of questionnaires and a formal semi-structured interviews. Starting from this premise, in order to explore this topic, the work is divided into four chapters. The first chapter deals with the distinct historical stages of Maltese economic development from the colonial period to recent years, after a brief overview of Malta. The second chapter, which focuses on the theoretical study of foreign direct investment, concentrates on inward and outward foreign direct investment flows in Malta. The third chapter is concerned with the methodology used for this study and the findings of the research survey. At last, the fourth and final chapter outlines the conclusions of this work, offering attributions for further analyses in the future.
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Bertizzolo, Silvia <1992&gt. « La fiducia nel mondo della consulenza finanziaria : il punto di vista dei clienti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11534.

Texte intégral
Résumé :
In un mercato finanziario in continua evoluzione, la consulenza finanziaria sta diventando un servizio sempre più importante per indirizzare e tutelare i risparmiatori che decidono di investire parte del proprio patrimonio in prodotti finanziari. Affinché la relazione fra consulente e investitore si instauri con successo, è necessaria la presenza di un elemento fondamentale: la fiducia. Essa è imprescindibile in tutti gli scambi economici e, in generale, in ogni rapporto umano. Il consulente deve conquistare la fiducia dei propri clienti e diventare per loro un “money doctor” (Gennaioli et al. 2015) guidandoli verso gli investimenti più adeguati alla loro situazione finanziaria. Scopo di questa tesi è indagare sui fattori che incentivano o scoraggiano il rapporto fiduciario tra cliente e consulente e come questo rapporto possa essere mantenuto nel tempo. L’analisi parte con uno studio della letteratura esistente in tema di fiducia e di fiducia applicata alla consulenza finanziaria, si sofferma sulla normativa di settore attualmente vigente in Italia e su quella che entrerà in vigore nei prossimi mesi (MiFID II); si conclude con un’indagine empirica sulla fiducia nel rapporto di consulenza, studiata su un campione di clienti di una banca veneta.
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Baraldo, Filippo <1988&gt. « L'impatto della normativa FATCA : analisi di pro e contro da un punto di vista statistico-giuridico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6264.

Texte intégral
Résumé :
La tesi tratta la nuova normativa americana anti evasione fiscale off shore FATCA, ¨Foreign Account Tax Compliance Act¨. La norma viene analizzata da un punto di vista giuridico, vedendo il suo impatto internazionale e nazionale e vedendone gli aspetti pro e contro. Inoltre è stata fatta una ricerca di dati statistici, che una volta confrontati dimostrano l'importanza di questa norma.
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Cosetti, Valeria <1993&gt. « La comunità buraku di Senbon a Kyoto : per un’analisi dal punto di vista del burakugaku (studi buraku) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15689.

Texte intégral
Résumé :
I burakumin rappresentano il gruppo di minoranza più grande in Giappone, con una stima della popolazione compresa tra 1,5 e 3 milioni di persone. Coloro che vengono etichettati come burakumin vengono comunemente considerati come discendenti dei fuoricasta dell’epoca Tokugawa, i quali si occupavano di lavori considerati impuri (ad esempio, l’industria della pelle, l’imballaggio di carne, spettacoli di strada, produzione di tamburi) e che venivano costretti a vivere in aree separate. Nonostante l’abolizione del sistema delle caste nel 1871 e l’implementazione della legge per misure speciali e per progetti Dōwa nel 1969, i burakumin sono ancora oggetto di discriminazione in vari ambiti: accesso all’istruzione, abitazioni, messaggi discriminatori sul Web, nell’impiego e nel matrimonio tramite investigazioni condotte da agenzie private. La categoria buraku comprende una varietà di individui di diversa estrazione culturale e sociale e, con il passare del tempo, è stata soggetta a costanti riconfigurazioni, tra cui la trasformazione dei confini dei quartieri, l’industrializzazione, l’urbanizzazione, la migrazione dalle aree buraku e i matrimoni misti. Nonostante l’eterogeneità di queste popolazioni, la determinazione dell’origine buraku è rimasta stabile nel tempo e si basa sulla nascita, sulla residenza precedente o attuale in un buraku e sull’impiego nelle industrie buraku. Negli anni Ottanta, iniziano a svilupparsi letture alternative della storia buraku e si assiste a uno spostamento del focus da una storia di discriminazione e oppressione al ruolo politico e sociale dei fuoricasta. La nozione di “cultura buraku” gioca un ruolo molto importante in questo contesto. Recenti studi specifici sui burakumin, noti come burakugaku, fanno parte delle ricerche post-belliche condotte dai movimenti di liberazione buraku, in particolare il Buraku Liberation League (BLL), e sono proseguiti con un’enfasi particolare sui contributi positivi della cultura buraku fino ad arrivare allo sviluppo della “tradizione e cultura giapponese”. L’attivista buraku e scrittore, Kawamoto Yoshikazu, in particolare, ha proposto di esaminare la “cultura buraku” come un complesso “sistema culturale” che collega i buraku con i non-buraku attraverso ciò che ha definito “la cultura che sostiene la vita di tutti i giorni”. Basandomi su questi recenti studi e teorie che analizzano la questione buraku da un nuovo punto di vista, il mio elaborato ha l’obiettivo di analizzare come concetti legati alla cultura e alla tradizione vengano attualmente utilizzati e rielaborati a livello locale dalle comunità buraku di Kyōto. Per la mia ricerca ho scelto di focalizzarmi sul caso specifico del quartiere di Senbon, che si trova nella parte nord della città e rappresenta uno dei più antichi quartieri buraku, con origini in epoca Heian, di tutto il Giappone e sulle iniziative culturali e di sviluppo della comunità qui intraprese. Il focus della mia analisi è rivolto al contesto sociale in cui il buraku è rappresentato, ovvero l’associazione locale Tsuratti , fondata nel 1994 come museo allo scopo di educare i cittadini ai diritti umani, in particolare alla questione buraku, e di conservare e trasmettere la storia e la tradizione del quartiere. Il mio obiettivo è quello di esaminare come gli eventi e le iniziative culturali organizzate a livello locale rappresentino un approccio alternativo e funzionino come una forma di resistenza positiva alla discriminazione, cercando di comprendere come le immagini storiche vengano rielaborate attraverso processi di auto-comprensione e rappresentazione da parte di un gruppo di minoranza come quello dei burakumin e inoltre, di come questi si riapproprino di nozioni legate alla tradizione giapponese e sfidino le idee negative comuni associate con il buraku.
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Zanon, Stefano. « Narrazione e Valutazione di un evento personale del bambino secondo il punto di vista di bambini, madri e padri ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426869.

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Résumé :
The main purpose of the present investigation was to explore how 5 and 9 years old children conceptualize their personal, physical or psychological, negative and positive event. We would observe how mothers and fathers narrate personal events experienced by their children. A second propose was investigate how children evaluate their personal events in terms of importance and seriousness and if their mothers and father are aware about and share their child’s evaluations. Finally we would investigate if children and parents’ evaluations affect the construction of their narratives.
L'obiettivo di questo lavoro era osservare come bambini e geniori si rappresentato esperienze positive e negative di tipo fisico e psicologico accadute ai bambini osservando la struttura narrativa dei racconti e se il grado di importanza attribuito a ciascun evento dai bambini fosse condiviso anche dalle loro madri e dai loro padri. Si è inoltre osservato se l'importanza attribuita agli eventi influenzasse la struttura narrativa dei racconti.
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Marsigli, Alice. « Il linguaggio inclusivo dal punto di vista del genere in italiano, portoghese e spagnolo ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23621/.

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Résumé :
Il presente elaborato affronta il tema del linguaggio inclusivo e/o neutro secondo una prospettiva di genere in italiano, portoghese e spagnolo. Il primo capitolo presenta i metodi attualmente usati in Italia per rendere il linguaggio non sessista e inclusivo nei confronti delle donne e delle persone la cui identità di genere è non binaria. In particolare, si concentra sull’uso del simbolo schwa (ə) come desinenza di sostantivi e aggettivi, e sul dibattito che ha avuto luogo negli ultimi anni sui “femminili di professione”, sostantivi femminili che si riferiscono a professioni tradizionalmente svolte da uomini. Il secondo capitolo consiste in un’analisi delle proposte per l’uso di un linguaggio neutro in Brasile, Portogallo e nei paesi ispanofoni, dove la riflessione sul linguaggio neutro riguarda le desinenze di sostantivi e aggettivi e la possibilità di cominciare a usare anche pronomi personali che non diano indicazioni sul genere della persona alla quale si riferiscono. Successivamente, nel terzo capitolo, si affronta il tema della traduzione inclusiva e queer. Dopo una riflessione sull’importanza dell’identità di chi traduce, si traducono dal portoghese in italiano alcuni dialoghi della serie televisiva brasiliana Todxs Nós, in cui il personaggio con il ruolo di protagonista è una giovane persona dall’identità non binaria che usa desinenze e pronomi neutri per parlare di sé. Infine, nel quarto capitolo, si elencano alcune delle iniziative realizzate negli ultimi anni, a livello internazionale e in Italia, per promuovere l’uso di un linguaggio non sessista.
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De, Vivo Francesco Gabriele <1990&gt. « Gubbio, Drogo, Novecento : un limite imposto dai personaggi, sotto un duplice punto di vista ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7701.

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Résumé :
Si analizzano le figure di Serafino Gubbio, Giovanni Drogo e Danny Boodman T.D. Lemon Novecento: tutti e tre i personaggi limitano la propria esperienza con confini netti. Per l'osservatore esterno ciò costituisce una debolezza; per i tre personaggi invece il limite costituisce l'unica dimensione possibile.
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Ferrario, Nicole <1994&gt. « La lingua dei filippini residenti in Aichi - Dal punto di vista del Language Management ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13351.

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Résumé :
La mia tesi riguarda lo studio e l’analisi della lingua, o meglio, delle lingue utilizzate dai filippini residenti nella prefettura di Aichi, nel Giappone centrale, senza dimenticare le differenze generazionali. Ho descritto il fenomeno migratorio in Giappone, le sue cause e le sue conseguenze, ovvero le misure adottate dal governo e dalle associazioni giapponesi, in primo luogo il concetto di tabunka kyōsei (“convivenza multiculturale”). Ho, poi, delineato le caratteristiche della comunità filippina in Giappone, in continuo aumento dagli anni ottanta, sottolineando le problematiche che molti di loro affrontano. Nella seconda parte della tesi mi sono concentrata sull’analisi linguistica dei filippini, partendo dalle mie esperienze di volontariato e dalle interviste svolte a Nagoya e in città limitrofe. Per svolgere l’analisi, mi sono basata sulla Teoria del Language Management di Neustupný e Jernudd, che riguarda l’attività metalinguistica di controllo o correzione del modo di parlare in modo autonomo o deciso da altri. Ho applicato questa teoria a quattro domini: famiglia, scuola, amici, chiesa. Alla fine ho cercato di schematizzare il tutto tramite una tabella che mostra la configurazione di dominanza.
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Mariutto, Martina <1998&gt. « Cross-sector partnerships ed empowerment dei beneficiari. Il punto di vista delle organizzazioni non profit ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21918.

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Résumé :
Le cross-sector social oriented partnerships sono un fenomeno molto diffuso al giorno d’oggi e fanno riferimento a collaborazioni che coinvolgono il settore privato, il settore pubblico ed il mondo non profit. Si tratta però di partnerships che nella letteratura sono state poco studiate, ed ancora oggi il materiale a disposizione risulta insufficiente. Nel seguente elaborato verrà illustrato il meccanismo di tale collaborazione, ponendo poi maggior enfasi verso la creazione di valore, ed in particolare ai risultati che tali partnership si pongono come obbiettivo, ovvero i benefici a livello sociale. La nascita delle partnership internazionali, infatti, viene considerata come una promettente soluzione contro i problemi sociali e ambientali che il nostro pianeta sta riscontrando, ed è per questa ragione che la loro diffusione aumenta in modo quasi esponenziale. Uno dei loro punti di forza è di fatto la creazione di nuove idee, frutto della collaborazione che permette di affrontare questioni dove agendo singolarmente si avrebbe un impatto pressoché nullo. La ricerca, inoltre, sottolineerà le difficoltà riscontrate nella misurazione di tale beneficio e si concluderà con l’analisi di alcune esperienze pratiche di rilevanza.
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Mauri, P. A. « 'POPPATA DIFFICOLTOSA' NELL'ALLATTAMENTO AL SENO:QUALE ESPERIENZA DAL PUNTO DI VISTA DELLE MADRI ITALIANE.UNO STUDIO QUALITATIVO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/151773.

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Résumé :
Introduction Many professional organizations recommend breastfeeding for the first 6 months due to the numerous benefits it has for mother and child. The mother’s breastfeeding experiences in the early postpartum period, are crucial in deciding to continue it. It is important to identify, in the first days after childbirth, women who send messages that are likely to early stop breastfeeding. Many women have said to have breastfeeding difficulties in the first days after birth. Several studies (Mozingo et al,2000; Hauck et al, 2002; Kong e Lee, 2004; Nelson, 2006) have explored the motivation of early breastfeeding cessation but little is known on what "breastfeeding difficulty" really means for women. Aim of the study The aim of this qualitative study was to understand what does "latching difficulty" mean for the Italian mothers. Exploring this meaning could consent to correctly utilize Breastfeeding Assessment Score, in which the investigation of “latching difficulty” is comprised. In addition, further investigation of this topic is aimed to understand how healthcare professional could help women with latching difficulties. Methods The women who received a Breastfeeding Assessment Score (BAS) (Hall et al, 2002) less than 8, and reported “latching difficulties”, were invited to participate in the study. With purposive sampling we recruited 15 women, 48-72 hours after childbirth. We conducted semi-structured interviews which were tape-recorded and verbatim transcribed. The transcripts were read and analyzed using the fenomenologic - ermeneutic approach. Results "Latching difficulty" is related to issues including both mother’s and infant’s difficulties. Nipple-pain and infant’s sleepiness were the most reported difficulties. In spite of these difficulties, the sensation related to breastfeeding was “happiness” when the baby sucked the breast, but concern and anxiety were common too. The women reported more impediment in overcoming the breastfeeding difficulty when there was an idealization of breastfeeding, during pregnancy. The analysis resulted in the emergence of six themes, sixteen category and fifty-nine labels. The six themes was the “breastfeeding can be difficult due to the mother or the newborn”, “breastfeeding can generate positive and negative experiences”, “breastfeeding change/not change the relationship between infant and mother, who is still favoured by rooming-in”, “the mothers have developed theories about colostrum, breast milk, breastfeeding and infant formula”, “the women have developed different strategies to overcome difficulties and continue during breastfeeding”, “support during breastfeeding is very important to continue breastfeeding”. Conclusion This study enriches the theoretical framework in understanding the dynamics that can contribute to early failure of breastfeeding in Italy. Practical relevance Understanding the meaning of the item “latching difficulty” consents to a more correct interpretation of the BAS (Hall et al, 2002) by the Italian midwives and allows a more accurate identification of the mothers who need support and education during breastfeeding Research implications Since this is a qualitative study, more research is needed to understand the “latching difficulty” in the Italian environment and in other cultures.
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VAGO, VALERIA. « Il punto di vista degli insegnanti. Il ruolo di belief e barriere nell'integrazione delle tecnologie nella didattica delle lingue ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009377.

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Résumé :
Fissando quali obiettivi di ricerca lo scarso utilizzo di tecnologia nella didattica delle lingue straniere nella scuola secondaria di secondo grado e la possibilità che la Dirigenza Scolastica possa esserne la causa, è stato selezionato un campione di docenti di due scuole al quale è stato proposto un questionario riguardante belief (l’insieme delle convinzioni, dei pensieri e delle opinioni) e barriere (tutto ciò che comporta la presenza di ostacoli all’introduzione delle tecnologie nella didattica) che ha esplorato il punto di vista dei professori in merito all’introduzione, all’uso e all’utilità delle tecnologie nella didattica delle lingue. I risultati hanno portato ad eliminare la Dirigenza dai possibili fattori che limiterebbero l’uso di TIC nella didattica spostando l’attenzione sulle scelte personali dei docenti circa le loro convinzioni ed esperienze professionali personali.
With two research questions in mind, namely the low use of technology in language teaching in secondary school and if School Management could be considered as its cause, a group of foreign languages teachers has been questioned about belief and barriers to explore teachers’ point of view about the introduction, use and usefulness of ICT. Findings support School Management’s irrelevance in the matter, focusing on teachers’ personal beliefs and professional experiences.
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Genovese, Alessandro <1989&gt. « Percezione della qualità del servizio aeroportuale : analisi del punto di vista del passeggero attraverso la DRSA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5377.

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Berlese, Marta <1987&gt. « Le istituzioni museali italiane ed americane : analogie e differenze da un punto di vista economico-finanziario ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6587.

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Résumé :
I musei americani nascono in una diversa realtà rispetto a quelli italiani. I musei italiani, come abbiamo visto, nascono come collezioni private dei grandi Signori, che dovevano colpire i loro famigliari e amici per lo sfarzo della propria residenza. I musei americani, invece, nascono per un volere preciso di aprire al grande pubblico.
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Carbonin, Claudia. « Il punto di vista dei bambini nei processi di affidamento familiare. Ricerca esplorativa con gli operatori dei servizi del Comune di Genova ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3426754.

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Résumé :
This PhD thesis aims to explore the context of foster care services in relation to the participation of children in foster care projects designed for them. Giving the opportunity to children to express their point of view on events that affect them, before being a right recognized by the Convention on the Rights of the Child (CRC article 12, 1989), is the basis of the contemporary pedagogical vision that considers the child as the "protagonist" (Cian, 1993) capable of acting on the world around him and the active "builder" (Vygotsky, 1978) of his knowledge in the context he belongs to. This right seems hardly granted within the Protection Service that deal with children and families in difficult situations, as in such cases the institutional warrant focused on the function on protection, presupposing the capability of an adult to know what is better for a child and decide accordingly in his best interest, is to prevail. This project is developed within the ecological perspective of human development (Bronfenbrenner 1979, 2005) and intends to investigate the theme of "the child's point of view" with reference to the hetero-family foster care experience he is living, in order to highlight the possible areas of reflection and innovation in the design of foster care services by the operators involved. The survey group consists of 16 social workers, 8 children between 5 and 10 years old and their families who are cared for by the services of the Genoa Municipality, as this municipality has been appointed by the Ministry of Labor and Social Affairs for testing the National Guidelines for the Family Foster Care which were approved on 25.10.2012. By assuming a purely qualitative approach, through the implementation of the "Research Training Intervention" model, the survey will be conducted using the tools of the Mosaic Approach (Clark, 2001.2005) which have been adapted to the type of the survey group. Therefore visual techniques such as the use of photography will be utilized; the construction of the photo album to collect the child's point of view, which will be integrated later with the one of the adults (birth family, foster family, social services protection operators) through semi-structured interviews and focus groups. The literature review focused on the close examination of the cultural, legislative, psychological and pedagogical roots of the aspects related to the child's listening and participation to the decisions that concern him (Dame Butler-Sloss, 2001) within the services for minors, and in particular in local child protection services. The evaluation of the experience of "training" first and then "action research" together with the operators involved outlined the pedagogical aspects that are central to the European and international debate on the actual realization of the right of listening and participation, in particular for children included in protection and foster care programs; moreover, it has proposed interesting developments on the organizational dimension of the services in which the operators work or interface, as a crucial element in achieving systematic and not occasional practices that put at center the child's point of view in the decisions that concern him.
La presente tesi di dottorato si propone di esplorare il contesto dei servizi per l’affidamento familiare in relazione alla partecipazione dei bambini ai progetti di affidamento familiare pensati per loro. Dare la possibilità ai bambini di esprimere il loro punto di vista sugli avvenimenti che li riguardano, prima che essere un diritto riconosciuto dalla Convenzione dei diritti del bambino (art.12 CRC 1989), è il presupposto della visione pedagogica contemporanea che vede il bambino “protagonista” (Cian, 1993) in grado di agire sul mondo che lo circonda e “costruttore” (Vygotskij, 1978) attivo delle sue conoscenze nel contesto a cui appartiene. Nell’ambito dei Servizi di Tutela e Protezione che si occupano dei bambini e delle loro famiglie in situazione di difficoltà, tale diritto sembra garantito con difficoltà in quanto risulta prevalere il mandato istituzionale focalizzato sulla funzione di “protezione”, che presuppone la capacità dell’adulto di sapere cosa è meglio per il bambino e decidere nel suo migliore interesse. Il presente progetto si sviluppa all’interno della prospettiva ecologica dello sviluppo umano (Bronfenbrenner 1979, 2005) e intende indagare quindi il tema del “punto di vista del bambino” in riferimento all’esperienza di affido etero-familiare che sta vivendo, al fine di evidenziare i possibili ambiti di riflessione e innovazione nelle pratiche di progettazione dell’intervento di affido familiare degli operatori dei servizi coinvolti. Il gruppo di indagine riguarda 16 operatori sociali e 8 bambini di età compresa tra i 5 e 10 anni e le loro famiglie che sono in carico presso i servizi del Comune di Genova, in quanto questo Comune è stato individuato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per sperimentare le Linee di Indirizzo Nazionali per l’Affido Familiare approvate il 25.10.2012. Assumendo un approccio prettamente qualitativo, attraverso il modello della Ricerca Formazione Intervento, l’indagine sarà condotta avvalendosi degli strumenti del Mosaic Approach (Clark, 2001,2005) che sono stati adattati alla tipologia del gruppo di indagine. Saranno, dunque, utilizzate tecniche visuali come l'uso della fotografia, la costruzione dell’album fotografico per raccogliere il punto di vista del bambino, che verrà in seguito integrato con quello degli adulti (famiglia d’origine, famiglia affidataria, operatori dei servizi di tutela sociale) attraverso interviste semistrutturate e focus group. La rassegna della letteratura ha riguardato l’approfondimento delle radici culturali, legislative, psicologiche e pedagogiche degli aspetti riguardanti l’ascolto e la partecipazione del minore alle decisioni che lo riguardano (Dame-Butler Sloss, 2001) all’interno dei servizi per i minori, e in particolare nei servizi territoriali tutela minori. La valutazione dell’esperienza di formazione prima e ricerca-intervento poi insieme agli operatori coinvolti, ha delineato gli aspetti pedagogici che sono al centro del dibattito europeo e internazionale sulla effettiva realizzazione del diritto di ascolto e partecipazione in particolare dei bambini inseriti nei percorsi di protezione e tutela e in affidamento familiare nello specifico; inoltre, ha prospettato interessanti sviluppi sulla dimensione organizzativa dei servizi coinvolti in cui gli operatori lavorano o con cui si interfacciano, come elemento determinante nel realizzare pratiche sistematiche e non occasionali che mettano al centro il punto di vista del bambino nelle decisioni che lo riguardano.
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Nalon, Barbara. « Orientamento e riflessioni didattiche nella scuola secondaria superiore. Una ricerca riguardante il punto di vista degli studenti ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427360.

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Résumé :
Aim of this PhD research is to understand how and whether the school helps students of secondary school to define their own personal identity and make choices for their own professional future. This PhD research is divided in five parts: four chapters analyze different issues as guidance at school, the use of biographical methods, and the law of guidance in Europe and in Italy, the last chapter describes the research. The research consists of two parts: the pre-research and the research. The specific objectives of the empirical pre- research are due mainly to the intention to explore the students prospects in last years of secondary school ( second degree), through the gathering of autobiographies with the following task "I ask you to tell me about your relationship with the school and how this has influenced you and your choices for the future", in order to define a map of dimensions which are helpful to analyse the school contribution to the development of the students personal identity and to their decisions for the future. The autobiography outline stems from Di Vita and Salerno research (2007). 55 Students (school year 2007/2008) have been involved, in particular: 27 students of two classes (fourth year) of professional Institute, section of Mechanical Engineering technics, 14 students (last year) of Sciences secondary school, PNI dpt (Computer National Plan ), 14 students of Sciences secondary school (fourth year), Languages dpt. We have chosen to collect the data in secondary schools that are so different with the purpose to have a broader spectrum of information. In fact, the students of Sciences secondary school, for the intrinsic nature of the choice made after the first degree Secondary School , are more likely to enter the university life while the population of professional institutes is mostly composed by students oriented to the immediate access to the occupational world. The qualitative analysis on texts provided by the students of secondary school (second degree) has been led using the software Atlas.ti. Starting from the already described investigative stage, and based on the matrix resulting from the analysis carried out with Atlas.ti on students autobiographies, a questionnaire that collected all the dimensions that emerged in the pre-Search converting them into item was created. The questionnaire is subdivided into a first section common to all the students in secondary schools and includes 49 item, The students who have responded to the questionnaire are a total of 674 students of upper secondary school equally divided between those who attend the Science secondary school and those who attend professional institute, and equally divided as well for gender identity. The schools involved in quantitative research are located in the province of Venice and Padua (Veneto Region). The data gathered after submitting the questionnaire were subjected to factorial analysis (main components and Varimax rotation) using the statistical package SPSS. Afterwards we proceeded to name and interprete the factors emerging from factorial analysis (based on an index of saturation >. 300), and to the review of internal consistency (through Alpha of Cronbach (α). The analysis of the answers provided by the teenagers involved in the search outlines a model that shows how the school actually helps students to develop their own personal identity and the choices for the future.
L'obiettivo della ricerca è capire come e se la scuola aiuti gli studenti della scuola secondaria superiore a definire la propria identità personale e a compiere scelte professionali per il proprio futuro. La tesi di dottorato si divide in 5 parti: i primi quattro capitoli analizzano la parte teorica in particolare si affrontano i temi dell’orientamento a scuola, l’uso dei metodi autobiografici, e la normativa europea ed italiana in materia di orientamento, l’ultimo capitolo, invece, descrive la ricerca. La ricerca si compone di due parti. Gli obiettivi specifici della pre-ricerca empirica sono infatti riconducibili principalmente all’intenzione, di esplorare la prospettiva degli studenti degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado, attraverso la raccolta di autobiografie con la seguente consegna “ Ti chiedo di raccontarmi il tuo rapporto con la Scuola e di quanto questo abbia influito su di te e sulle tue scelte per il futuro”, allo scopo di far emergere una mappa di dimensioni per valutare l’apporto della scuola alla formazione dell’identità personale degli studenti e sulle decisioni per il futuro. Tale traccia dell’autobiografia è stata costruita a partire dalla ricerca svolta presso il Dipartimento di Psicologia Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo da Di Vita A. e Salerno A nel 2007 e pubblicata nella rivista nazionale Infanzia ed Adolescenza. Gli studenti nell’anno scolastico 2007/2008 coinvolti sono stati 55, così distribuiti: 27 studenti di due classi IV dell’Istituto Professionale ad indirizzo Tecnico delle Industrie Meccaniche, 14 studenti di classe V del Liceo Scientifico ad indirizzo PNI (Piano Naziona-le di Informatica), 14 studenti di classe IV del Liceo Scientifico ad indirizzo Linguistico. Per condurre l’analisi qualitativa sui testi prodotti dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado si è utilizzato il software Atlas.ti. A partire dalla fase esplorativa appena descritta, e sulla base della matrice risultante dalle analisi effettuate con Atlas.ti sulle interviste agli studenti, è stato dunque costruito un questionario che raccoglie tutte le dimensioni emerse nella pre-ricerca traducendole in item. Il questionario è suddiviso in una prima sezione comune a tutti gli studenti della scuola secondaria costituita da 49 item, di conseguenza gli ultimi 5 item del questionario sono differenziati a seconda che il questionario sia stato somministrato in un liceo scientifico o in un istituto professionale. Gli studenti che hanno risposto al questionario sono in totale di 674 studenti di Scuola Secondaria Superiore divisi equamente tra frequentanti il Liceo Scientifico e gli Istituti Professionali e ripartiti in modo uguale inoltre per identità di genere. Le scuole coinvolte nella ricerca quantitativa sono ubicate in Provincia di Padova e Venezia (Regione del Veneto). I dati ottenuti dalla somministrazione del questionario sono stati sottoposti ad analisi fattoriale (componenti principali e rotazione Varimax) utilizzando il pacchetto statistico SPSS. Si è poi proceduto alla nomina e all’interpretazione dei fattori emersi dall’analisi fattoriale (considerando una varianza > .350), e all’analisi della coerenza interna (o attendibilità) tramite l’Alpha di Cronbach (α) Le analisi delle risposte fornite dagli studenti evidenziano un modello che dimostra come la scuola effettivamente aiuti gli studenti a costruire la propria identità.
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Di, Costanzo Giulia <1990&gt. « Ricordare nella modernità. Il concetto di storia di Walter Benjamin come punto di vista per l’analisi dei Memoriali di Dani Karavan, Rachel Whiteread e Christian Boltanski ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8495.

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Résumé :
Lo studio della memoria investe un campo di saperi e di conoscenze vasto ed eterogeneo, pertanto l’elaborato nasce dalla selezione degli aspetti della memoria funzionali a comprendere come nella nostra epoca si svolgono le pratiche culturali legate ad essa. Analizzando la rivoluzionaria prospettiva del filosofo Walter Benjamin, viene preso in considerazione il suo testo intitolato 'Le tesi sul concetto di storia', nel quale egli espone la necessità di assumere un nuovo punto di vista nei confronti della ricostruzione storica e della memoria. L’elaborato intende mostrare l’attualità della riflessione del filosofo proponendo l’analisi dei lavori di tre artisti contemporanei che hanno realizzato dei Memoriali, nei quali riecheggiano aspetti del pensiero di Benjamin. Attraverso lo studio delle opere sulla memoria di Dani Karavan, Rachel Whiteread e Christian Boltanski si cerca di comprendere come esse si collochino all’interno delle pratiche memoriali passate e odierne, quali siano i valori etici che trasmettono e quale sia la loro importanza a livello sociale.
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Morri, Lorenzo <1972&gt. « La responsabilità sociale dell’impresa : teorie e significati sociali. Con una ricerca empirica sul punto di vista dei lavoratori ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1098/1/Tesi_Morri_Lorenzo.pdf.

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Morri, Lorenzo <1972&gt. « La responsabilità sociale dell’impresa : teorie e significati sociali. Con una ricerca empirica sul punto di vista dei lavoratori ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1098/.

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Penna, Chiara <1987&gt. « La filiera corta agroalimentare a km zero : una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3912.

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tramite questo elaborato è stata analizzata la filiera corta agroalimentare a km zero, al fine di evidenziarne i benefici che la caratterizzano e dimostrare perché essa può essere considerata una scelta sostenibile sotto tre punti di vista:ambientale, sociale ed economico. A tal fine sono state confrontate tra loro la filiera corta a km zero e la filiera lunga tradizionale facendo emerge le differenze esistenti tra queste due fattispecie. Sono stati inoltre presi in esame due casi concreti ossia i farmers' market della fondazione Campagna Amica e il pastificio Jolly Sgambaro.
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Liang, Haoxuan <1997&gt. « Analisi alla traduzione della letteratura per ragazzi dal punto di vista dell'equivalenza funzionale di Eugene Nida——Un'analisi contrastiva di due traduzioni cinesi del giornalino di Gian Burrasca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19461.

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Résumé :
Children’s Literature is by all means of great importance with the deep motive to enlighten and educate young readers. Looking back to the history of Chinese Children’s Literature, we would find out that since the the Qing dynasty, the development of domestic Children’s Literature is strongly associated to that of foregin Children’s Literature translation history. In recent years, Children’s Literature market has seen a significant global booming, and there has been an active introduction of foreign copyright in China. Compared to the heated publication of foreign Children’s Literature, however, the research to its literariness or translation theory is in the marginalized position, which has caused a serious imbalance between the development of theory and practice of Children’s Literature. The present project will take the classic italian Children’s Literature Il giornalino di Gian Burrasca as a case study and make analysis on its translation process, with the aim to analyze the linguistic and translational features of Children’s Literature and its translation principles under the guidance of Functional Equivalence. The thesis describes the application of certain translation methods and techniques in the translation progress, such as direct translation, addition, and division with a comparative analysis with Wang Ganqing’s translated version. For the purpose of raising the interest of the translators in translating Children’s Literature, and to promote the development of Children’s Literature translation in China.
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Dissegna, Mara. « Gli ebrei in Romania e Ungheria dal punto di vista dell'American Jewish Yearbook e della diplomazia vaticana (1920-1938) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2011. https://hdl.handle.net/11572/369153.

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Résumé :
La tesi analizza la situazione delle due comunità ebraiche durante il periodo preso in considerazione attraverso la documentazione archivistica vaticana e il materiale pubblicato nell'annuario ebraico americano.
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Valente, Sabrina <1984&gt. « Il contratto di compravendita immobiliare da un punto di vista pragmatico. Modello per un'analisi testuale contrastiva sviluppato su corpora da Italia, Germania e Austria ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/9081/1/Valente_Sabrina_Tesi.pdf.

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Résumé :
Oggetto del presente studio è un'analisi del genere testuale del contratto di compravendita immobiliare negli ordinamenti di Italia, Germania e Austria in un'ottica sincronica e pragmatica. Il testo è considerato come un atto comunicativo legato a convenzioni prestabilite e volto ad assolvere a specifiche funzioni sociali. L'obbiettivo principale del lavoro è lo sviluppo di un modello di analisi testuale che possa evidenziare l'interazione tra la funzione primaria e l'assetto macro- e microstrutturale di questo genere testuale, ovvero tra il piano giuridico e quello linguistico-testuale. L'analisi svolta permette inoltre di confrontare tre sistemi giuridici rispetto alla modalità di attuare questo negozio, nonché le lingue italiana e tedesca ed altresì due varietà di quest'ultima. Il corpus è composto da 40 atti autentici e 9 atti da formulari, compresi in un arco temporale che va dal 2000 al 2018. L'analisi parte con la definizione delle coordinate intra-ed extratestuali che determinano questo genere testuale e da una sua classificazione all'interno dei testi dell'ambito giuridico. Su questa base, i contratti dei corpora di Italia, Germania e Austria vengono analizzati separatamente rispetto alla loro macrostruttura, comprendendo in ciò tre piani macrostrutturali, ovvero quello giuridico da un lato e quelli funzionale e tematico dall'altro. L'interazione tra la funzione giuridica e l'assetto linguistico-testuale del contratto di compravendita immobiliare emerge in particolare a livello di quello funzionale, ossia relativo alla sequenza delle funzioni linguistiche realizzate sulla base dei contenuti giuridici. I risultati evinti dall'analisi dei tre corpora sono, infine, messi a confronto e integrati con una classificazione delle forme verbali che caratterizzano determinati macro-ambiti d'uso/funzionali all'interno di questo genere testuale, ovvero la realizzazione di specifiche funzioni linguistiche e giuridiche. Il metodo proposto offre nuovi spunti per ricerche future, tanto nell'ambito della linguistica contrastiva applicata a testi specialistici, che della traduzione e linguistica giuridica.
The present study analyses the textual genre of real estate purchase contract in the legal systems of Italy, Germany and Austria from a synchronic and pragmatic perspective. At its core, the dissertation sees “text” as a communicative act linked to pre-established conventions aimed at fulfilling specific social functions. The study develops a textual analysis model on the interplay between this genre’s macro- and microstructural structure and its primary legal function, i.e. the interaction between linguistic-textual and legal levels of inquiry. In so doing, the analysis compares the method of legal text writing in the afore-mentioned legal systems, to then contrast between Italian and German languages as well as two varieties of the latter. Forty authentic purchase contracts were used as primary sources, as well as nine model contracts from form books, issued between 2000 and 2018. The analysis starts with an identification of the intra- and extratextual factors that define this textual genre and its classification within the legal framework. On this basis, the contracts of the corpora of Italy, Germany and Austria are analyzed separately. In particular, the work focuses on their macrostructure, including legal, functional and thematic macro-structural plans. The interaction between legal function and linguistic-textual structure of the real estate purchase contract emerges especially at a functional level, through the sequence of linguistic functions carried out on the basis of legal contents. The results obtained from the analysis of the three corpora are finally compared and integrated with a classification of verbal forms that characterize certain macro uses within this textual genre, i.e. the realization of specific linguistic and legal functions. The method proposed offers novel inputs for future research in the field of comparative linguistic applied to specialized texts, as well as translation studies and legal linguistics.
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Sanecki, Artur. « Approccio canonico, tra storia e teologia, alla ricerca di un nuovo paradigma post-critico : l'analisi della metodologia canonica di B. S. Childs dal punto di vista cattolico / ». Roma : Ed. Pontificia università gregoriana, 2004. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb39181609f.

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Bigucci, Andrea. « Il "De viribus electricitatis in motu musculari" : un'analisi dal punto di vista della fisica elettrica e dei suoi sviluppi successivi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17764/.

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Résumé :
Luigi Galvani nasce il 9 Settembre 1737 a Bologna, città in cui trascorrerà tutta la vita e nella quale condurrà i suoi studi, la sua professione e le sue ricerche. In questo elaborato intendo analizzare la sua opera più famosa che lo ha collocato in maniera decisiva sul palcoscenico scientifico: il "De viribus electricitatis in motu musculari" pubblicato dall’Istituto delle Scienze di Bologna nel 1791. In questo trattato il medico bolognese esplicita il percorso sperimentale che l’ha portato a sostenere l’ipotesi dell’esistenza dell’”elettricità animale”, nozione che ha destato grande stupore all’epoca e che ha concorso alla nascita della moderna elettrofisiologia. Nonostante l’intento dell’opera sia prettamente medico, in essa sono presenti notevoli elementi di fisica elettrica che lo rendono un testo molto interessante dal punto di vista della storia della fisica. L’analisi che viene qui presentata metterà in risalto anche le anticipazioni che possono essere colte nel testo e che riguardano sviluppi successivi inerenti l’elettrodinamica e l’elettromagnetismo.
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PISTONI, CARLO. « Perché le persone si impegnano nell’azione collettiva ? Uno studio multi-metodo per esplorare il punto di vista degli attivisti italiani ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/97411.

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Résumé :
La letteratura che studia perché le persone si impegnano nell’azione collettiva mostra due principali limitazioni: 1) l’utilizzo di un approccio di ricerca top- down e researcher-centered e 2) il mancato coinvolgimento attivo delle persone in ottica partecipata e co-costruita. Quanto detto mostrerebbe la necessità di applicare un approccio bottom-up che veda il coinvolgimento in prima persona degli attivisti. Il presente lavoro è un disegno di ricerca qualitativo multi-metodo concorrente nel quale sono state combinare due metodologie di ricerca: la Grounded Theory costruttivista (Studio 1) e il Concept Mapping (Studio 2), partendo dalla domanda di ricerca: quali sono le motivazioni che portano gli attivisti oggigiorno a impegnarsi nell’azione collettiva? Lo Studio 1 ha evidenziato, attraverso interviste semi-strutturate individuali, le componenti processuali che portano le persone a impegnarsi nell’azione collettiva. Lo Studio 2, attraverso uno sguardo sulla comunità degli attivisti e tramite un approccio partecipato, ha permesso di far emergere le motivazioni che portano gli attivisti a impegnarsi e come incentivare questo impegno. I risultati suggeriscono come l’azione collettiva non possa più vedere un lavoro e uno studio solo sul singolo che agisce in gruppo, ma dovrebbe prevedere un lavoro di comunità: del contesto, dell’associazione e delle persone che ne fanno parte.
The literature studying why people engage in collective action shows two main limitations: 1) the use of a top-down, researcher-centered research approach and 2) the lack of active involvement of people from a participatory, co-constructed perspective. This shows the need to apply a bottom-up approach with the active involvement of activists. The present work is a concurrent multi-method qualitative research design in which two research methodologies were combined: constructivist Grounded Theory (Study 1) and Concept Mapping (Study 2), starting from the research question: what are the motivations that lead activists today to engage in collective action? Study 1 highlighted, through individual semi-structured interviews, the processual components that lead people to engage in collective action. Study 2, through a focus on the activist community and through a participatory approach, uncovered the motivations that lead activists to engage and how to incentivize this engagement. Results suggest how scholars and professionals can no longer study and work in the collective action context only from the individual acting in a group point of view, but instead should involve community work: in the context, in the associations and with people who are part of it.
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PISTONI, CARLO. « Perché le persone si impegnano nell’azione collettiva ? Uno studio multi-metodo per esplorare il punto di vista degli attivisti italiani ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/97411.

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Résumé :
La letteratura che studia perché le persone si impegnano nell’azione collettiva mostra due principali limitazioni: 1) l’utilizzo di un approccio di ricerca top- down e researcher-centered e 2) il mancato coinvolgimento attivo delle persone in ottica partecipata e co-costruita. Quanto detto mostrerebbe la necessità di applicare un approccio bottom-up che veda il coinvolgimento in prima persona degli attivisti. Il presente lavoro è un disegno di ricerca qualitativo multi-metodo concorrente nel quale sono state combinare due metodologie di ricerca: la Grounded Theory costruttivista (Studio 1) e il Concept Mapping (Studio 2), partendo dalla domanda di ricerca: quali sono le motivazioni che portano gli attivisti oggigiorno a impegnarsi nell’azione collettiva? Lo Studio 1 ha evidenziato, attraverso interviste semi-strutturate individuali, le componenti processuali che portano le persone a impegnarsi nell’azione collettiva. Lo Studio 2, attraverso uno sguardo sulla comunità degli attivisti e tramite un approccio partecipato, ha permesso di far emergere le motivazioni che portano gli attivisti a impegnarsi e come incentivare questo impegno. I risultati suggeriscono come l’azione collettiva non possa più vedere un lavoro e uno studio solo sul singolo che agisce in gruppo, ma dovrebbe prevedere un lavoro di comunità: del contesto, dell’associazione e delle persone che ne fanno parte.
The literature studying why people engage in collective action shows two main limitations: 1) the use of a top-down, researcher-centered research approach and 2) the lack of active involvement of people from a participatory, co-constructed perspective. This shows the need to apply a bottom-up approach with the active involvement of activists. The present work is a concurrent multi-method qualitative research design in which two research methodologies were combined: constructivist Grounded Theory (Study 1) and Concept Mapping (Study 2), starting from the research question: what are the motivations that lead activists today to engage in collective action? Study 1 highlighted, through individual semi-structured interviews, the processual components that lead people to engage in collective action. Study 2, through a focus on the activist community and through a participatory approach, uncovered the motivations that lead activists to engage and how to incentivize this engagement. Results suggest how scholars and professionals can no longer study and work in the collective action context only from the individual acting in a group point of view, but instead should involve community work: in the context, in the associations and with people who are part of it.
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Valente, Sabrina [Verfasser]. « Il contratto di compravendita immobiliare da un punto di vista pragmatico. Modello per un'analisi testuale contrastiva sviluppato su corpora da Italia, Germania e Austria / Sabrina Valente ». Mainz : Universitätsbibliothek Mainz, 2020. http://d-nb.info/1202617573/34.

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Premi, Lorenzo. « Geometria Proiettiva Sintetica, da Birkhoff a Faigle ed Herrmann ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14775/.

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Résumé :
Questa tesi presenta una descrizione dei primi aspetti della Teoria dei Reticoli e della Teoria delle Categorie e una loro applicazione alla descrizione di un sistema di corrispondenze fra geometrie proiettive di incidenza in senso ampio e reticoli modulari nel caso finito dimensionale. Nell'ordine: dualità fra insiemi e reticoli booleani; dualità fra poset e reticoli distributivi (Birkhoff, 1937); equivalenza fra geometrie proiettive e reticoli modulari complementati (Birkhoff, 1935), equivalenza fra geometrie proiettive su poset e reticoli modulari (Faigle ed Herrmann, 1981).
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CASTIGLIONI, CINZIA. « Tasse e donazioni : due facce della stessa medaglia ? Una ricerca sul contributo economico-finanziario al bene comune dal punto di vista della psicologia economica ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39101.

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Résumé :
Per comprendere in che modo promuovere il contributo economico-finanziario al bene comune tramite tasse e donazioni monetarie, è stato adottato l’approccio della psicologia economica e un disegno di ricerca misto, utilizzando strumenti di ricerca qualitativa e quantitativa. Un primo studio di carattere qualitativo ha evidenziato come tasse e donazioni siano riconosciute come due forme alternative e complementari per contribuire al bene comune solo da punto di vista cognitivo, non affettivo. Successivamente, uno studio sperimentale basato sull’utilizzo dell’effetto framing ha mostrato che un ‘gain frame’ (ritorno di tipo materiale) è efficace nell’aumentare la propensione alla correttezza fiscale, mentre un ‘hedonic frame’ (ritorno di tipo emozionale) è efficace nell’aumentare la propensione a effettuare donazioni monetarie. Questi frame risultano particolarmente rivelanti quando prevale una motivazione di carattere estrinseco. Inoltre, la distanza a livello affettivo tra tasse e donazioni sembra emergere soprattutto con l’acquisizione di reale esperienza fiscale, come suggerito dalla differenza riscontrata tra studenti e lavoratori. Infine si suggerisce che, nonostante le differenze individuate, versare correttamente le tasse ed effettuare donazioni monetarie presentano alcuni elementi di somiglianza in quanto condividono antecedenti comuni, ovvero la motivazione a contribuire legata all’accessibilità (rendere il bene comune accessibile a chiunque) e la motivazione legata al guadagno personale (ottenere un ritorno personale in cambio del proprio contributo). In conclusione, i risultati offrono spunti teorici e pratici (per esempio, ‘nudge’) per lo sviluppo di interventi atti a favorire il contributo economico-finanziario al bene comune.
To understand how to promote the financial provision for the common good through paying taxes and making charitable donations, an economic-psychological perspective and a mixed-method approach – combining both qualitative and quantitative research tools – are adopted. First, a qualitative study shows that the acknowledgment of taxes and donations as two alternative and complementary ways to provide for the common good seems to stand merely on a formal and cognitive level, whilst at an affective level they appear to be very distant. Next, an experimental study using framing effect shows that a gain frame (i.e., material return) is effective in increasing intended tax compliance, whereas a hedonic frame (i.e. emotional return) is effective in increasing donation intention. Such frames are especially relevant when extrinsic motivation prevails. Moreover, the distance at affective level between taxes and donations seems to mostly arise with the acquisition of real tax experience, as suggested by the difference that is found between students and taxpayers. A final study suggests that, despite the above-mentioned differences, paying taxes and making donations are similar in that they share some common antecedents, which are the motives to provide for the common good. Such motives are ‘Accessibility’ (i.e., making the common good accessible to anyone and fulfilling people’s basic needs) and ‘Personal Gain’ (i.e., getting a return and personal advantage in exchange for one’s contribution). In conclusion, insights are offered to scholars, practitioners, and policy-makers to support the development of policies, interventions, and nudges aimed at promoting the financial provision for the common good.
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CASTIGLIONI, CINZIA. « Tasse e donazioni : due facce della stessa medaglia ? Una ricerca sul contributo economico-finanziario al bene comune dal punto di vista della psicologia economica ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39101.

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Résumé :
Per comprendere in che modo promuovere il contributo economico-finanziario al bene comune tramite tasse e donazioni monetarie, è stato adottato l’approccio della psicologia economica e un disegno di ricerca misto, utilizzando strumenti di ricerca qualitativa e quantitativa. Un primo studio di carattere qualitativo ha evidenziato come tasse e donazioni siano riconosciute come due forme alternative e complementari per contribuire al bene comune solo da punto di vista cognitivo, non affettivo. Successivamente, uno studio sperimentale basato sull’utilizzo dell’effetto framing ha mostrato che un ‘gain frame’ (ritorno di tipo materiale) è efficace nell’aumentare la propensione alla correttezza fiscale, mentre un ‘hedonic frame’ (ritorno di tipo emozionale) è efficace nell’aumentare la propensione a effettuare donazioni monetarie. Questi frame risultano particolarmente rivelanti quando prevale una motivazione di carattere estrinseco. Inoltre, la distanza a livello affettivo tra tasse e donazioni sembra emergere soprattutto con l’acquisizione di reale esperienza fiscale, come suggerito dalla differenza riscontrata tra studenti e lavoratori. Infine si suggerisce che, nonostante le differenze individuate, versare correttamente le tasse ed effettuare donazioni monetarie presentano alcuni elementi di somiglianza in quanto condividono antecedenti comuni, ovvero la motivazione a contribuire legata all’accessibilità (rendere il bene comune accessibile a chiunque) e la motivazione legata al guadagno personale (ottenere un ritorno personale in cambio del proprio contributo). In conclusione, i risultati offrono spunti teorici e pratici (per esempio, ‘nudge’) per lo sviluppo di interventi atti a favorire il contributo economico-finanziario al bene comune.
To understand how to promote the financial provision for the common good through paying taxes and making charitable donations, an economic-psychological perspective and a mixed-method approach – combining both qualitative and quantitative research tools – are adopted. First, a qualitative study shows that the acknowledgment of taxes and donations as two alternative and complementary ways to provide for the common good seems to stand merely on a formal and cognitive level, whilst at an affective level they appear to be very distant. Next, an experimental study using framing effect shows that a gain frame (i.e., material return) is effective in increasing intended tax compliance, whereas a hedonic frame (i.e. emotional return) is effective in increasing donation intention. Such frames are especially relevant when extrinsic motivation prevails. Moreover, the distance at affective level between taxes and donations seems to mostly arise with the acquisition of real tax experience, as suggested by the difference that is found between students and taxpayers. A final study suggests that, despite the above-mentioned differences, paying taxes and making donations are similar in that they share some common antecedents, which are the motives to provide for the common good. Such motives are ‘Accessibility’ (i.e., making the common good accessible to anyone and fulfilling people’s basic needs) and ‘Personal Gain’ (i.e., getting a return and personal advantage in exchange for one’s contribution). In conclusion, insights are offered to scholars, practitioners, and policy-makers to support the development of policies, interventions, and nudges aimed at promoting the financial provision for the common good.
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Serughetti, Gaia <1995&gt. « COVID-19 : VULNERABILITÀ E SERVIZI SOCIALI. Analisi della trasformazione delle vulnerabilità e del lavoro sociale attraverso il punto di vista dei servizi sociali dell’Ambito Territoriale di Grumello del Monte (BG) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18916.

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Résumé :
Non solo il nuovo coronavirus sta colpendo in modo in modo tutt'altro che democratico la popolazione, ma anche le misure per contrastarne la diffusione ne stanno ulteriormente amplificando l’impatto. I gruppi più vulnerabili sono maggiormente esposti ai rischi sanitari, economici, sociali e la pandemia sta agendo come lente d'ingrandimento e moltiplicatore di fragilità e bisogni pregressi. All'interno di questa cornice contestuale, i servizi sociali comunali possono fungere da osservatori privilegiati dal momento che hanno continuato a garantire il proprio intervento, intercettando situazioni di bisogno e predisponendo risposte tempestive. Le assistenti sociali stanno, quindi, osservando e affrontando in prima persona, nel lavoro quotidiano, l'impatto dei meccanismi di vulnerabilità. La presente ricerca ha, dunque, come obiettivo la comprensione e l'analisi degli strascichi sociali che la pandemia sta lasciando nelle vite degli utenti e di come i servizi sociali stiano agendo o possano agire per affrontare un panorama sociale incerto, continuando a promuovere uguaglianza tra le persone. L’impatto differenziale della pandemia verrà illustrato e indagato attraverso il punto di vista di tre assistenti sociali comunali dell'Ambito di Grumello del Monte (BG). Ogni operatrice, in un incontro individuale con la ricercatrice, ricostruirà tre percorsi di aiuto particolarmente deviati dalla pandemia, relativi a tre forme di vulnerabilità: povertà economica, educativa e disabilità. Infine, alla luce delle loro esperienze professionali e di gestione dell'emergenza, in un focus group si rifletterà sul loro vissuto e sulle trasformazioni richieste al lavoro sociale in epoca pandemica.
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Spazzarini, Cecilia <1994&gt. « Matrimoni in calo tra disuguaglianza e ruoli di genere in mutamento Analisi del declino dei matrimoni in Giappone dal punto di vista della disuguaglianza di genere e della ridefinizione dei ruoli di genere in famiglia e in società ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15706.

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Résumé :
Dopo aver analizzato le cause dell’abbassamento del tasso di fecondità e aver studiato le motivazioni alla base della tendenza delle donne a non volersi sposare o non avere figli, la mia ricerca si pone l’obiettivo di studiare la disuguaglianza di genere e la divisione dei compiti a seconda del genere sessuale all’interno della famiglia e nella società e cercare di capire quanto questi fattori impediscano alle donne di dedicarsi serenamente sia al proprio lavoro sia alla propria famiglia. Questa disparità ancora oggi molto evidente sottopone le donne alla delicata decisione di dover lasciare il proprio lavoro per il bene dei propri figli. In particolare, ostacola le donne che vorrebbero mantenere il proprio lavoro, che finiscono per posticipare o accantonare il matrimonio. L’impossibilità o comunque la grande difficoltà nel riuscire ad armonizzare carriera e famiglia, work life balance, è un tema molto sentito dalle donne che aspirano a costruirsi una carriera che le soddisfi. I ruoli di genere, in passato molto chiari, oggi appaiono dai contorni più sfumati, malgrado sia ancora molto radicata all’interno della società, una concezione legata al binomio “il lavoro all’uomo e la casa alla donna”. Non solo, alla luce dei cambiamenti avvenuti rispetto al passato e all’inasprirsi della crisi economica, mi pongo l’obiettivo di mostrare la mancanza di opportunità per i giovani e l’enorme differenza di benessere rispetto alle generazioni precedenti.
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Agio, Micol <1995&gt. « Il ruolo educativo dei media durante il lockdown del 2020 Il punto di vista delle famiglie italiane con un approfondimento sulle lingue/ The Educational Role of Media During 2020 Lockdown Italian Families’ Point of View with an Insight on Languages ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18673.

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Résumé :
Nel 2020, la pandemia da COVID-19 ha costretto le scuole italiane a terminare le lezioni in presenza e attivare una modalità di apprendimento a distanza. Questa ricerca raccoglie le esperienze di studenti e genitori delle scuole superiori durante il periodo di lockdown. Si pone la domanda di come l’uso dei media sia cambiato da prima a durante l’emergenza, di quali siano le impressioni delle famiglie riguardo la didattica a distanza e quali suggerimenti abbiano sviluppato. Un piccolo approfondimento si concentra anche sulle percezioni degli studenti riguardo l’apprendimento delle lingue a distanza. I dati sono raccolti attraverso interviste da remoto, basate su un campione non probabilistico di 15 studenti e 15 genitori del nord Italia. I risultati dimostrano che questa situazione ha avuto una forte influenza sulle abitudini delle famiglie, specialmente da un punto di vista pedagogico. La frequenza delle loro attività online è aumentata e si è maggiormente concentrata sulla scuola. Sia studenti che genitori hanno evidenziato più aspetti negativi che positivi, ma i risultati suggeriscono che ci sia correlazione tra questi dati e la connettività a livello regionale, la composizione della famiglia, la disponibilità dei dispositivi e le emozioni isolanti causate dall’emergenza. Gli aspetti positivi sottolineati suggeriscono che l’implementazione della tecnologia nell’apprendimento possa aumentare la motivazione, la creatività, l’uso di strategie e, in definitiva, l’autoregolazione. Ciò è specialmente vero per l’apprendimento delle lingue, che ha acquisito nuove sfaccettature durante il lockdown, spingendo gli studenti verso la sperimentazione e la consapevolezza del loro ruolo di studenti di lingua. Le future implicazioni di questo studio riguardano una modalità di apprendimento mista e ulteriori ricerche nell’ambito linguistico, con l’integrazione di risorse digitali in approcci più tradizionali. In 2020, COVID-19 pandemic forced Italian schools to end lessons in presence and activate a distance modality of learning. This research collects high school students and parents’ experiences during the lockdown period. It poses the question of how media use has changed from before to during the emergency, what are the impressions of families about distance learning and what suggestions they have developed. A small insight also focuses on students’ perceptions on distance language learning. Data is collected through remote interviews, based on a non-probabilistic sampling of 15 students and 15 parents in the North of Italy. The results show that this situation had a strong influence on the habits of families, especially from a pedagogical point of view. The frequency of their online activities increased and focused more on school. Both students and parents highlighted more negative aspects than positive, but research also suggests a correlation between these data and connectivity at a regional level, composition of the household, availability of devices and the isolating emotions caused by the emergency. The positive aspects that are underlined suggest that the implementation of technology in learning can increase motivation, creativity, strategy use and ultimately, self-regulation. This is especially true for language learning, which acquired new facets during the lockdown, pushing students towards experimentation and awareness about their role as language learners. The future implications of this study concern a blended modality of learning and further research in the field of languages, with the integration of digital sources into more traditional approaches.
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Mengucci, Ilaria. « insegnamento delle coniche. Storia, classificazioni e vari punti di vista ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17062/.

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Résumé :
Lo scopo principale di questa tesi è quello di fornire vari approcci didattici all'introduzione delle coniche, sia per scuole superiori che per l'università. Verranno studiate le coniche da un punto di vista storico e quindi come sezioni di un cono, analizzando e approfondendo proposizioni e definizioni tratte da Apollonio nel suo libro "Le Coniche" in cui compaiono le proprietà di tali curve, le quasi verranno successivamente studiate nel linguaggio della moderna geometria analitica. Dall'approccio storico si passa poi ad un approccio che usa la teoria generale delle curve algebriche piane (sia dal punto di vista affine che proiettivo), per poi andare a classificare le coniche sempre da un punto di vista affine, proiettivo ed euclideo. Si studieranno, infine le coniche inviluppo. Queste ultime verranno trattate sia geometricamente (attraverso il software di geometria dinamica: "GeoGebra") che analiticamente creando un collegamento tra la geometria e l'analisi in un modo nuovo e visuale.
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PALAZZI, ANDREA. « Città intelligenti : connettere i punti di vista visuali di guidatore, veicolo e infrastruttura ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1200612.

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Résumé :
Il numero di dispositivi nel mondo che sono interconnessi tra loro sta crescendo rapidamente. Secondo un recente studio Gartner, entro la fine del 2020 saranno più di 20 miliardi. A causa del sempre maggior numero di persone che si spostano versi i centri urbani, il settore della mobilità si sta evolvendo rapidamente e sta diventando esso stesso una forza trainante in questa direzione. Gli stessi veicoli si stanno trasformando in sofisticati centri di calcolo dotati di un enorme di sensori che permettono capacità di percezione sempre maggiori. Larga parte di questi sensori è costituito da videocamere. All'interno del veicolo, tramite videocamere è possibile monitorare il guidatore e i passeggeri; altre all'esterno sono utilizzate per la comprensione della scena. Al tempo stesso, un gran numero di videocamere sono installate a livello di infrastruttura, per molteplici applicazioni: tra le altre, videosorveglianza, controllo dei flussi di traffico, lettura automatica delle targe. In questo panorama, questa tesi investiga come più punti di vista visuali sulla stessa scena urbana possono essere messi in relazione tra loro. Per prima cosa si studia il punto di vista del guidatore. A questo scopo è raccolto e reso pubblicamente disponibile il DR(eye)VE dataset, contenente i punti di fissazione del guidatore per più di 500000 frame di guida, integrati nel tempo in mappe di salienza specifiche per l'atto della guida. Su questo dataset viene effettuata un'approfondita analisi del comportamento attentivo del guidatore su dati reali. Sui risultati di questa analisi viene costruito un modello computazionale basato su deep learning dell'attenzione umana nell'atto della guida. Si ricerca inoltre se sia possibile imparare a mappare un punto di vista visuale dalla prima persona ad altre viste della scena, come una vista aerea. Poiché sarebbe impossibile raccogliere dati reali per questo task, viene raccolto e rilasciato un dataset sintetico di più di 1M di coppie di frame che raffiguranti rispettivamente la vista dal veicolo e la vista aerea. Con questi dati si allena una rete neurale convoluzionale in grado di inferire l'occupazione spaziale della vista aerea a partire dalla vista in prima persona. Prendendo una strada diversa per lo stesso obiettivo, è introdotto un encoder convoluzionale a due rami basato su rendering differenziabile che stima allo stesso tempo la categoria del veicolo e la sua posa nella scena. Nota la classe del veicolo e la sua posa, nuovi punti di vista possono essere generati rispettando la disposizione e la posa reciproca degli oggetti nella scena. Infine, si supera la necessità di scegliere un particolare punto di vista in anticipo (es: vista aerea) e si presenta un framework per la generazione di nuove viste di un veicolo da punti di vista arbitrari. A differenza dei metodi parametrici (basati esclusivamente sull'apprendimento dai dati), si mostra come conoscenze a-priori sulla geometria dell'oggetto e sul mondo 3D possono essere integrate con successo nella pipeline di generazione dell'immagine basata su deep learning. Dal momento che questi vincoli geometrici non sono imparati, questo approccio è chiamato semi-parametrico. L'integrazione tra componenti parametriche e non-parametriche consente di i) operare su dati reali ii) conservare informazioni visuali ad alta frequenza (es: texture) nella generazione e iii) operare roto-traslazioni 3D arbitrarie sull'input. Si mostra inoltre che questo approccio può essere facilmente esteso ad altri oggetti rigidi anche se di topologia completamente diversa, anche in presenza di strutture concave o buchi. Approfondite analisi sperimentali e confronti con lo stato dell'arte confermano l'efficacia dei metodi proposti sia dal punti di vista quantitativo che percettivo.
The number of interconnected devices is growing rapidly around us. According to a recent Gartner report, 20.4 billion of connected “things” are expected to be in use by the end of 2020. Cities make no exception. As most of the world population is congregating in urban areas, the sector of smart mobility is growing rapidly and has become a strong driving force towards this direction. Vehicles in the first place are mutating into sophisticated data crunchers, featuring a wide range of sensors that enable increasing perception capabilities. Cameras constitute a large slice of these devices. In vehicles, inwards facing cameras allow to monitor the state of the driver and passengers, while multiple cameras pointing outwards are devoted to the understanding of the surrounding scene. At the same time, a massive number of infrastructure cameras are being installed around the cities with applications to surveillance, traffic flow monitoring, prediction plate recognition among others. In this frame, this thesis investigates how multiple visual viewpoints on the same urban scene can be put in relation to each other and how novel viewpoints can be generated. We start from the study of the driver's point of view. To this end, we collect and make publicly available a novel dataset called DR(eye)VE, composed of more than 500,000 frames of driving sequences containing drivers' gaze fixations and their temporal integration providing task-specific saliency maps. On this dataset we perform in-depth analysis of driver's attentional patterns on real-world data. Eventually, we build upon these findings to engineer and design the first deep learning based computational model of human attention during the driving task. We then research if it is possible to learn a mapping between the aforementioned first person viewpoint and other views of the scene, e.g. a bird's eye view. As collecting real-world data for this purpose would be unfeasible, we record and release a photorealistic synthetic dataset featuring 1M couples of frames, taken from both car dashboard and bird’s eye view. On these data we show that a deep convolutional network can indeed be trained to infer the bird's eye spatial occupancy of the scene starting from raw detections on the first person view. Exploring a different path towards the same goal, we introduce a two-branched convolutional encoder network based on differentiable rendering that jointly estimates the vehicle category and its 6-DoF pose in the scene. Once the category and the 6DoF pose of each vehicle is known, this information suffices to render novel viewpoints in which objects arrangement and mutual poses are preserved. Eventually, we overcome the need to decide a particular viewpoint in advance (e.g. bird's eye), presenting a framework for generating novel views of a vehicle from truly arbitrary 3D viewpoints, given a single monocular image. Differently from parametric (i.e. entirely learning-based) methods, we show how a-priori geometric knowledge about the object and the 3D world can be successfully integrated into a deep learning based image generation framework. As this geometric component is not learnt, we call our approach semi-parametric. This careful blend between parametric and non-parametric components allows us to i) operate in a real-world scenario, ii) preserve high-frequency visual information such as textures and iii) handle truly arbitrary 3D roto-translations of the input. We also show that our approach can be easily extended to other rigid objects with completely different topology, even in the presence of concave structures and holes. Comprehensive experimental analyses against state-of-the-art competitors show the efficacy of our proposals both from a quantitative and a perceptive point of view.
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Arnoffi, Andrea. « Autocalibrazione di una telecamera utilizzando una singola vista ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8490/.

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Viene proposto un metodo completo di autocalibrazione degli intrinseci della telecamera utilizzando una singola vista, sfruttando i punti di fuga riconosciuti nell'immagine. La metodologia è suddivisa in quattro fasi fondamentali: estrazione dei segmenti dall’immagine, clusterizzazione dei segmenti, stima di un punto di fuga da ogni cluster e determinazione dei punti di fuga ortogonali. Viene fornita un nuova metodologia per la determinazione dei punti di fuga, dai cluster di segmenti identificati. Inoltre vengono proposti degli approcci euristici che favoriscono la selezione della terna corretta di punti di fuga ortogonali. L’approccio proposto è completamente modulare e sufficientemente flessibile per poter essere adattato a esigenze diverse. Le prestazioni dell’approccio vengono valutate confrontando altre due proposte alternative, a cui viene sottoposto il medesimo set di immagini, ognuna dotata di diverse caratteristiche. I risultati di questi esperimenti evidenziano la bontà dell’approccio proposto.
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MARINONI, MONICA. « Esseri umani, natura e animali in relazione. Punti di vista e narrazioni di un gruppo di immigrati in Italia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/129386.

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Résumé :
Le condizioni in cui versa il nostro pianeta sono sempre più gravi: sembra emergere in modo piuttosto evidente la responsabilità umana in relazione ai cambiamenti climatici e ambientali a livello planetario. Tale responsabilità assume almeno due aspetti principali: da un lato, rispetto a quelle visioni del mondo, della natura e dell’ambiente che hanno orientato le scelte, le decisioni e i comportamenti umani nei confronti dell’ambiente naturale; dall’altro, rispetto alla responsabilità, alla quale il genere umano è chiamato, di operare in maniera tale da interrompere il ciclo di sfruttamento e distruzione, compiendo una vera e propria ‘inversione di rotta’. La progressiva comparsa di nuove e sempre più forti crisi ambientali richiama alla necessità di focalizzarsi sulla relazione tra esseri umani e natura e sui valori che sono alla base di tale relazione. Dalla fine degli anni ’60 del secolo scorso quando iniziò a manifestarsi la crisi ambientale, si può notare come la filosofia abbia rivolto la sua attenzione, in maniera sempre maggiore, alla relazione tra esseri umani e natura, cercando di individuare le cause dei problemi ecologici. La riflessione filosofica su tale relazione si colloca all’interno della più ampia riflessione dell’etica ambientale, che nel corso della storia del pensiero umano ha esteso sempre di più il proprio campo d’interesse, attraverso la metafora del “cerchio morale di espansione”, ampliandolo sia dal punto di vista temporale, includendo le generazioni future, sia dal punto di vista spaziale, includendo dapprima il mondo degli animali non-umani e, in seguito, anche l’ambiente e i sistemi viventi. Diversi studi internazionali in questo campo sono stati condotti, con differenti gruppi etnici, a livello nazionale e cross-national. Non sembrano, tuttavia, essere presenti degli studi che abbiano esplorato i punti di vista sulla natura e l’ambiente di soggetti provenienti da diversi gruppi etnici immigrati in un singolo stato, utilizzando approcci qualitativi o Mixed Methods, senza compiere delle comparazioni tra le diverse culture. Restando all'interno della prospettiva delle Etiche dell’ambiente, fondata sulla rilevanza che hanno i valori e le visioni del mondo nell'orientare i comportamenti umani, gli obiettivi della presente ricerca sono di esplorare la relazione tra gli esseri umani, l’ambiente naturale e gli animali non umani, i punti di vista e i significati attribuiti alla natura e alcune dimensioni concernenti i valori ambientali, i comportamenti in favore dell’ambiente e la consapevolezza dell’esistenza dei problemi ecologici. Il presente studio è volto a comprendere il punto di vista degli immigrati in Italia, a conoscere alcuni aspetti della loro cultura relativamente ai temi ambientali e alla sostenibilità, attraverso le loro narrazioni individuali, con l'intento di contribuire a una comprensione generale della relazione tra esseri umani e ambiente naturale e a gettare luce su alcuni aspetti inesplorati nella popolazione immigrata in Italia, relativamente a tale relazione. L’attenzione si è rivolta verso soggetti appartenenti a diversi gruppi etnici, immigrati in Italia e il gruppo dei partecipanti è stato individuato principalmente tramite delle associazioni d’immigrati in due aree: Milano, Parma e le rispettive province. Soggetti adulti, di diversi gruppi etnici, immigrati in Italia come prima generazione sono stati coinvolti nella ricerca come gruppo di partecipanti. In considerazione del fatto che lo scopo dello studio non è quello di ottenere risultati quantitativi su larga scala ma, piuttosto, quello di condurre un’analisi approfondita del pensiero individuale, si è scelto di utilizzare un approccio Mixed Methods, attraverso uno strumento quantitativo composto da una sezione di domande strutturate con risposta multipla su scala Likert, affiancato ad una intervista qualitativa. La sezione quantitativa ha preso ispirazione da precedenti studi quantitativi, principalmente condotti in ambiti psicologici, sociologici, economici, basati sull'utilizzo di scale volte a rilevare i valori ambientali e i comportamenti in favore dell’ambiente. L’intervista qualitativa è stata elaborata con l’intento di promuovere la narrazione delle esperienze dei rispondenti, a partire dai loro contesti di vita originari, relativamente alla loro relazione con l’ambiente naturale e gli animali nel loro paese d’origine e in Italia. Le narrazioni raccolte hanno contribuito a un arricchimento culturale grazie allo sguardo molteplice proveniente da diverse culture, focalizzato sulla relazione tra esseri umani, natura e animali a mostrare alcuni aspetti non ancora esplorati nella popolazione immigrata in Italia, relativamente a tale relazione.
The Planet Earth has entered into the Anthropocene Era, scientist J.P.Crutzen said. It’s the Era of human beings, distinguished from the previous ones by the impact that humans are having on the climate and planetary environment. It’s rather clear that human responsibility is strongly implicated in the planetary changes. This responsibility takes at least two main aspects. On the one hand, with respect to those visions of the world, the nature and the environment that have guided the choices, the decisions and the human behavior towards nature and the environment. On the other, regarding the responsibility to which the mankind is called, in working to stop the cycle of exploitation and destruction, and make a real 'change of direction'. The emergence of new and increasingly strong environmental crisis emphasizes the need to focus on the relationships between humans and nature and the values underpinning them. Since the '70s, with the emergence of the environmental crisis, philosophy has increasingly turned its attention towards the relationship ‘humans-nature’. Philosophy reflection is inscribed within the Environmental Ethics perspective that has gradually extended its field of interest, through the metaphor of the "moral circle expansion", widening temporally, including future generations, and spatially, including the world's non-human animals and the environment, understood as ecosphere and biosphere. Several international studies in this field were conducted with different ethnic groups at a national and at cross-national level. No studies were found aiming to investigate immigrants’ world views on nature and environment conducted through a qualitative and/or mixed method approach with key respondents belonging to different ethnic groups, immigrated into a single state, without a comparison among cultures. Inside the Environmental Ethics’ perspective, grounded on the relevance of humans’ values and world vision guiding their behaviours, the research objects aims to explore the relationships between humans, natural environment and non-human animals, people’s worldviews on nature and the importance they confer to it and some dimensions related to environmental values, pro-environmental behavior and environmental problems awareness. This study aims to understand the views of immigrants in Italy, some aspects of their culture in relation to environmental issues and sustainability, through their individual stories, with the intent to contribute to a general understanding of the relationship between human beings and the natural environment, casting a light on some unexplored aspects of the immigrant population in Italy, with regard to such a relationship. With the above aims in mind, the attention was focused on people from different ethnic groups immigrated to Italy and the purposefully selected group of respondents was sought gathering people from Immigrants Associations in two areas: Milano, Parma and their provinces, where these associations are widespread and usually promote integration through their activities and initiatives. Foreign adults, from different ethnic groups, immigrated to Italy as first generation were selected as key respondents. Considering that the study aim is not to obtain quantitative results on a large scale but it is an in depth analysis of individual thinking, a mixed methods approach, composed by a quantitative tool consisting of a structured interview with multiple choice answers on Likert scale along with a qualitative interview, was elaborated.
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Mucci, Silvia. « Tra spazi contesi e luoghi comuni. Etnografia di una piazza di confine nel centro antico di Genova ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426629.

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Résumé :
This PhD thesis enquires about the meanings of public space and multicultural cohabitation in urban environments going through transformation processes, enquiring the relations between social actors, structured space and diversity in the contemporary town. The work presented is the result of a research held in downtown Genoa, between 2005 and 2008, based on ethnographic methodology and tools: participating observation, interviews and life histories. Genoa is an interesting town for describing several urban changes, passed through urban redevelopment and gentrification: in the last decades the historical centre went from being a bond to a resource of the town, passing from neglected area to new centre of interest. The specific field of enquiry is represent by the ancient harbour, where there is an open space that may be investigated as a boundary zone. A place where the boundary works in a polisemic way, showing the various meanings that the “limit” device may take. According to the single situation taking place on the square and town scenario, the “boundary square” may work as a clash area, but also as a peaceful zone, pulling for cohabitation among different identities. A boundary zone in both metaphorical and physical sense, the square actually hosts a real boundary, dividing the apparently homogeneous open public space in two separated entities, two regions referring to different ways of managing public space: public and private entities. An invisible but powerful space boundary, based on a time-boundary: after having been abandoned for a long time, since approximately ten years the old commercial port, an area historically closed to citizens, has been renewed and “opened” to the public, becoming an area dedicated to consumption and tourist attractions. A boundary therefore becoming powerfully symbolic, determining a change also in the self-representation that the town makes if itself and its future. The ethnographic research has been chosen in order to give voice to some categories of the inhabitants who use the square coming from different paths, points of view that may be used in order to tell the story of a part of daily life in downtown Genoa. It has been chosen to underline border visions, who may better express various forms of resistance, shaped as tactics or strategies: old and new inhabitants, children, immigrants, youngsters, and a lot of those “useless” people who live in contemporary town interstices. From such voices emerges the increasing desertification ongoing in public spaces, but also the marginalization of change processes, decided elsewhere and expressed with a language stigmatizing the open air life. And still, right from the disagreement experiences it is possible to start again, in order to create a new sense of town, listening to the implicit recognition requests, as well as the critical proposals, emerging from public spaces and submitted to the public attention.
Questa tesi di dottorato si interroga sui significati dello spazio pubblico e sulla convivenza multiculturale in ambiti urbani in trasformazione, indagando i rapporti tra attore sociale, spazio costruito e diversità nella città contemporanea. Il lavoro è frutto di una ricerca condotta nel centro storico di Genova dal 2005 al 2008, basata su metodi e strumenti etnografici: osservazione partecipante, interviste e racconti di vita. Genova è una città adatta a descrivere molti cambiamenti urbani, attraversata da fasi di riqualificazione urbana e gentrification: negli ultimi decenni il centro storico si è trasformato da vincolo a risorsa della città, passando da area negletta a nuovo centro di interesse. Il campo di indagine specifico è rappresentato dal porto antico, che contiene uno spazio aperto indagato come luogo di confine. Un luogo dove il confine funziona in modo polisemico, rivelando le diverse accezioni e significati che questo dispositivo può assumere. A seconda della situazione che si presenta sulla scena della piazza e della città, la “piazza di confine” può funzionare come terreno di scontro ma anche come zona adatta alla pacificazione e alla convivenza delle diversità. Oltre a essere un luogo di confine in senso metaforico, nella piazza esiste un confine reale, che divide lo spazio aperto (apparentemente omogeneo) in due entità distinte, due regioni che fanno riferimento a diverse modalità di gestione dello spazio pubblico (ente pubblica ed entità privata). Un confine spaziale invisibile ma potente, costruito a partire da un confine temporale: a partire da una decina di anni, infatti, il vecchio porto commerciale, area da sempre chiusa alla cittadinanza, dopo un lungo periodo di abbandono è stato riqualificato e “aperto”, trasformandosi in una zona dedicata a luoghi di consumo e attrazioni turistiche. Un confine che quindi diventa potentemente simbolico, determinando un cambiamento anche nella rappresentazione che la città fa di se stessa e del suo futuro. Con l’indagine etnografica si è voluto dare voce ad alcune categorie di abitanti che utilizzano la piazza a partire da percorsi differenti, punti di vista attraverso i quali è possibile narrare una parte della vita quotidiana in centro storico. Si è dato maggiormente risalto a visioni dal margine, che meglio possono esprimere forme di resistenza distinte, che prendono la forma di tattiche o strategie: vecchi e nuovi abitanti, bambini, immigrati, giovani, e molta di quella popolazione degli “inutili” che abita gli interstizi della città contemporanea. Da queste voci emerge la progressiva desertificazione in corso negli spazi pubblici, ma anche una marginalizzazione dai processi di cambiamento, che vengono decisi altrove e che usano linguaggi stigmatizzanti nei confronti della vita all’aperto. Tuttavia proprio dalle esperienze di dissenso è ancora possibile ripartire per costruire un nuovo senso della città, ascoltando le richieste implicite di riconoscimento e le proposte critiche che emergono dagli spazi pubblici, e che vengono poste all’attenzione della collettività.
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Ambrosio, Valentina. « Radici teologiche della metafisica di Xavier Zubiri ». Doctoral thesis, Universitat Ramon Llull, 2016. http://hdl.handle.net/10803/352221.

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Résumé :
Aquest treball planteja l'anàlisi de les possibles arrels teològiques del pensament metafísic del filòsof Xavier Zubiri. Al llarg del treball anirem investigant el sistema metafísic d'un pensador que representa la problemàtica de replantejar la filosofia i la teologia segons un marc originari, retornant a les dues disciplines el seu significat primari. I per aconseguir aquest objectiu, hem considerat necessari fer un recorregut en el pensament d'un gran autor i buscar en això les possibles arrels teològiques, a través del diàleg amb la tradició filosòfica. Després de l'estudi de l'obra Sobre l'essència, i de les preocupacions metafísiques aquí elaborades, ens proposem esbrinar les assercions teològiques, sobre la realitat divina, concebuda com extàtica efusió de l'àgape, categoria metafísica de la realitat divina i via d'accés per la deïficació de l'home, considerat essència oberta i constitutivament relligat. La tesi està dividida en tres parts. En la primera ens ocuparem del context històric en el qual s'ha desenvolupat el pensament del jove pensador, fins a la trobada amb Viktor Warnach i la superació de les doctrines modernistes. En la segona, la part més sistemàtica, centrarem la dissertació en Sobre l' essència, subratllant els passatges més significatius pel que es refereix a la presència de la teologia grega i paulina. En la tercera i última part, es tanca el cercle obert amb les primeres dues seccions, amb l'aportació dels textos teològics del filòsof, per complir un pas ulterior cap a l'aplicació directa de les qüestions teològiques a la metafísica de Zubiri. L'experiència religiosa i la intel·lectual formen un conjunt, concebut a la llum d'una nova interpretació biogràfica i a partir de la font conceptual de la Teologia paulina i de la Teologia del misteri. La metafísica de l'autor, segons la nostra recerca, no pot prescindir d'aquest fonamental context religiós. I és gràcies a aquest nou enfocament que la filosofia de Zubiri adquireix profunditat en la cerca de les qüestions últimes, en acord amb l'infatigable labor de la filosofia per aconseguir la veritat.
Este trabajo plantea el análisis de las posibles raíces teológicas del pensamiento metafísico del filosofo Xavier Zubiri. A lo largo del trabajo iremos investigando el sistema metafísico de un pensador que representa la problemática de replantear la filosofía y la teología según un marco originario, devolviendo a las dos disciplinas su significado primario. Y para lograr este objetivo, hemos considerado necesario hacer un recorrido en el pensamiento de un gran autor y buscar en ello las posibles raíces teológicas, a través del dialogo con la tradición filosófica. A través del estudio de la obra Sobre la esencia, y de las preocupaciones metafísicas ahí elaboradas, nos proponemos averiguar las aserciones teológicas, sobre la realidad divina, concebida como extática efusión del ágape, categoría metafísica de la realidad divina y vía de acceso para la deificación del hombre, considerado esencia abierta y constitutivamente religada. La tesis está dividida en tres partes. En la primera nos ocuparemos del contexto histórico en el cual se han desarrollado el pensamiento del joven pensador, hasta el encuentro con Viktor Warnach y la superación de las doctrinas modernistas. En la segunda, la parte más sistemática, centraremos la disertación en Sobre la esencia, subrayando los pasajes más significativos por lo que se refiere a la presencia de la teología griega y paulina. En la tercera y última parte, se cierra el círculo abierto con las primeras dos secciones, con el aporte de los textos teológicos del filósofo, para cumplir un paso ulterior hacia la aplicación directa de las cuestiones teológicas a la metafísica de Zubiri. La experiencia religiosa y la intelectual forman un conjunto, concebido a la luz de una nueva interpretación biográfica y a partir de la fuente conceptual de la Teología paulina e de la Teología del misterio. La metafísica del autor, según nuestra investigación, no puede prescindir de este fundamental contexto religioso. Y es gracias a este nuevo enfoque que la filosofía de Zubiri adquiere profundidad en la búsqueda de las cuestiones últimas, en acuerdo con el infatigable labor de la filosofía para alcanzar la verdad.
This work presents the analysis of possible theological roots of metaphysical thought of the philosopher Xavier Zubiri. Throughout the work we will be investigating the metaphysical system of a thinker who represents rethink the problem of philosophy and theology as an original framework, the two disciplines returning to its primary meaning. And to achieve this purpose, we have found it necessary to take a tour at the thought of a great philosopher and look at it possible theological roots, through dialogue with the philosophical tradition. Through the study of the work on the essence, and there elaborate metaphysical concerns, we intend to find out the theological assertions about the divine reality, conceived as ecstatic outpouring of agape, metaphysical category of divine reality and path for deification of man, considered open and constitutively religated essence. The thesis is divided into three parts. In the first we look at the historical context in which they have developed the thought of the young philosopher, to the meeting with Viktor Warnach and overcoming modernist doctrines. In the second, the systematic part, the dissertation will focus on the essence, highlighting the most significant passages so it refers to the presence of Greek and Pauline theology. In the third and final part, the circle opened with the first two sections, with the contribution of theological texts of the philosopher, to fulfill a further step towards the direct application of theological metaphysics of Zubiri issues is closed. The religious experience and intellectual form a set, designed in the light of a new biographical interpretation and from the conceptual source of Pauline theology and the theology of the mystery. The metaphysics of the author, according to our research, cannot do without this fundamental religious context. And it is thanks to this new approach to the philosophy of Zubiri acquires depth in search of the latest issues, according to the tireless work of philosophy to reach the truth.
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Pinzon, Jacqueline. « Montagem revelada : As Poéticas de Isadora. Orb - A metáfora final, de Ricky Seabra e a Un certo punto della vita dovresti impegnarti seriamente e Smettere di fare il ridicolo, de Rodrigo García ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2011. http://hdl.handle.net/10183/35395.

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Résumé :
O objetivo desta dissertação é examinar as articulações entre o teatro e as mídias digitais no âmbito dos espetáculos Isadora.Orb- A Metáfora Final (2005), do brasileiro nascido nos Estados Unidos Ricky Seabra, e A Un Certo Punto Della Vita Dovresti Impegnarti Seriamente I Smetteredi Fare Il Ridicolo (2007), do argentino radicado na Espanha Rodrigo García. Considerando o espetáculo teatral como um espaço intermedial por excelência, a análise das obras permitiu a identificação dos procedimentos de composição da cena onde se destacam os princípios operatórios aqui denominados como montagem revelada e acontecimento teatral como experimento.
This thesis aims at examining the manner in which the theatre articulates with the digital media in two plays, Isadora.Orb - A Metáfora Final (2005) - by the Brazilian director Ricky Seabra, born in the United States - and A Un Certo Punto Della Vita Dovresti Impegnarti Seriamente e Smettere di Fare Il Ridicolo (2007) - by the Argentinian director Rodrigo García, who has established himself in Spain. By considering that the theatrical spectacle is the intermedial space par excellence, the analysis of these works allows the identification of the procedures employed for the composition of the scene. Among the most important of these, two procedural principles stand out, which are designated here as the revealed montage and the theatre event as an experiment.
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