Littérature scientifique sur le sujet « Punti quantici »

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Articles de revues sur le sujet "Punti quantici"

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Premrl, Mirjam. « Commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti di Italianistica e di Traduzione : (identificazione dei punti critici e confronto tra i gruppi) ». Linguistica 49, no 1 (29 décembre 2009) : 161–203. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-203.

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Résumé :
Nel presente contributo l'autrice si concentra sull'osservazione e sul commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti del 2., del 3. e del 4. anno del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana, del 2. e del 3. anno del corso di Laurea in Mediazione interlinguistica e del 4. anno del corso di laurea in Traduzione. Il punto in comune di tutti e tre i corsi è l'insegnamento esplicito delle caratteristiche e del funzionamento del sistema verbale italiano, anche se nell'ambito di Italianistica la quantità di ore dedicate a questo tipo di insegnamento è superiore rispetto a quella prevista nell'ambito di Traduzione, mentre nell'ambito di Traduzione una quantità maggiore di lezioni concerne esercitazioni di traduzione e composizione di testi. Per gli scopi della ricerca è stato elaborato un test composto da cinque testi autentici brevi ma completi e da un brano tratto dal romanzo Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, trasformati in seguito nei cloze. Ma visto che la scelta della forma verbale nei cloze dipende non soltanto dalla conoscenza degli usi, bensì anche dall'interpretazione felice del mondo testuale, i cloze sono stati completati da attività quali sottolineare espressioni sconosciute, tradurre il testo in sloveno, completare i cloze preceduti dalla versione slovena del testo. Dai risultati traspare che gli studenti non hanno problemi particolari nella comprensione del mondo testuale, mentre incontrano difficoltà nell'interpretazione attiva delle sue caratteristiche e nell'applicazione degli usi alla realtà extralinguistica. Per la quantità di usi inappropriati si rivelano come i più critici fenomeni quali l'anteriorità nell'ambito delle frasi indipendenti e relative, l'espressione della temporalità relativa nell'ambito dei costrutti sintattici complessi e nel discorso indiretto libero, il preludio, la scelta tra il perfetto e l'imperfetto e l'espressione di notizie riferite su azioni passate con il condizionale composto. Si è scoperto, però, che la criticità di uno stesso fenomeno varia in dipendenza dalla sua riconoscibilità nel co- e contesto. I risultati hanno inoltre confermato - eccetto che per un gruppo - il miglioramento della prestazione con il progredire degli studi. Al tempo stesso si è potuta notare l'importanza dell'insegnamento esplicito e dell'osservazione attiva degli usi delle forme verbali, dato che né le preconoscenze, acquisite spesso in modo informale e utili soprattutto nella ricostruzione del mondo testuale, né l'esperienza relativa alla composizione di testi possono eliminare l'influsso dell'interferenza. Data la presenza implicita della madrelingua nella produzione linguistica del discente in un'altra lingua straniera, l'autrice propone delle attività in classe che prendano come spunto i testi in madrelingua. Per superare le difficoltà di applicazione delle nozioni teoriche ai casi pratici gli studenti dovrebbero essere esposti ancora di più alla lettura e all'analisi dei vari tipi testo in lingua straniera. Gli studenti dovrebbero essere inoltre incitati a un processo consapevole di ricostruzione del mondo testuale.
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Kurniawan, Ahmad Aji A., Ira Triswiyana et Ardiansyah Kurniawan. « THE EXISTENCE OF MANGROVE IN BELO LAUT VILLAGE, BANGKA BARAT, BANGKA BELITUNG ISLANDS IN PERCEPTION BLOOD CLAM CULTIVATION ». Journal of Aquatropica Asia 6, no 2 (21 décembre 2021) : 97–103. http://dx.doi.org/10.33019/aquatropica.v6i2.2663.

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Résumé :
Belo Laut Village has 3,337 ha of mangrove potential spread over three hamlet areas, namely Belo Laut, Tanjung Punai, and Sukal. On the muddy beaches around the mangroves, the community has developed extensive cultivation of blood clams (Anadara granusa). The existence of cultivation in mangrove areas also has the potential to affect the existence of mangroves in the area. For this reason, it is necessary to know the perception of shellfish cultivators on mangroves and the reality of the condition of mangroves in Belo Laut Village so as to provide an overview of the potential for mangrove destruction due to Blood Clam cultivation. Data were collected by interviewing shellfish farmers in Sukal and Tanjung Punai Hamlets. The production of blood clam cultivation has become a new source of economy in Belo Laut Village which is carried out by almost all family heads in Sukal and Tanjung Punai Hamlets. The community considers that the mangroves in Belo Laut village had not changed in quantity and there was no indication of their use other than for tourism. The perception and understanding of shellfish farmers not to disturb the mangroves were based on the protection of their main source of income as shrimp and crab fishermen.
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Alberca, Jhon, Jesús Mejía et Edilberto Guevara-Pérez. « Estimaci´on del efecto del cambio climático sobre los caudales en la cuenca del río Piura usando GCM del CMIP6 ». Revista Ingeniería UC 29, no 2 (24 février 2023) : 136–44. http://dx.doi.org/10.54139/revinguc.v29i3.290.

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Résumé :
El objetivo de la presente investigación fue analizar Modelos Climáticos Globales (GCM) del CMIP6 para determinar el modelo que permita obtener valores de precipitación y temperatura muy semejantes a los registrados en la data grillada PISCO para la cuenca medio-alta del río Piura, y en base a dicho modelo, estimar los impactos hidrológicos del cambio climático en los caudales del futuro intermedio (2015-2100) que permitan identificar la existencia de zonas vulnerables a inundaciones en el sector adyacente al punto de aforo Puente Sánchez Cerro. De los 58 GCM, se analizaron 14 para el escenario SSP5-8.5 del CMIP6 que cuentan con información para el área de estudio, obteniéndose registros de precipitación, temperatura máxima y mínima, los mismos que fueron corregidos por la metodología de Downscaling estadístico con el procedimiento Quantile-mapping. Dicha información fue contrastada con la data PISCO (1981-2016), y se utilizó el modelo hidrológico SWAT para obtener los caudales en el Punto de Aforo Puente Sánchez Cerro, y compararlos con la data del PECHP (1981-2016).
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Gimelli, Alessia, et Filippo Cademartiri. « Imaging cardiologico e radiazioni ionizzanti nel 2022 ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 4 (22 mars 2022) : 214–21. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-2.

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Résumé :
Le tecniche di imaging invasivo e non invasivo stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella valutazione diagnostica e prognostica delle malattie cardiovascolari. La crescente consapevolezza dell’uso e dei possibili effetti collaterali da radiazioni ionizzanti, sia sui pazienti che sugli operatori, ha stimolato l’introduzione di nuovi protocolli e lo sviluppo di nuove tecnologie per ridurre la quantità di dose erogata, mantenendo inalterata la qualità finale dell’esame in oggetto. Scopo di questa review è quello di analizzare da un punto di vista clinico e tecnico le strategie migliori per ottimizzare la strategia diagnostica riducendo al massimo l’esposizione di pazienti ed operatori.
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Bruni, Giorgio. « Aspetti metodologici di un approccio multicriteriale alla valutazione di un programma di sviluppo delle strutture universitarie di placement ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 43 (février 2010) : 160–74. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043011.

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Résumé :
Il contributo illustra il metodo di analisi multicriteriale in un'applicazione che presenta alcuni elementi di novitŕ e interesse: i) l'analisi č stata impostata e realizzata congiuntamente fra valutatori e utilizzatori, in una forma partecipata che ha consentito questi secondi un apprendimento che č andato al di lŕ del metodo in sé; ii) a causa di detto motivo la costruzione della multicriteri ha avuto un carattere logico-induttivo, risolvendo una discreta quantitŕ di problemi relativi alla comprensione del progetto e delle sue fasi, la disponibilitŕ di dati e la loro conversione ai fini della matrice multicriteriale; iii) l'analisi si č sviluppata lungo due distinte dimensioni, trattate in due diverse matrici di valutazione. L'adozione di due dimensioni di analisi ha consentito di osservare da due "punti di vista" i diversi elementi caratterizzanti le strutture di placement e le attivitŕ di assistenza tecnica erogate e di costruire una mappa bidimensionale, in cui i servizi di placement sono ordinati lungo i due assi corrispondenti alle dimensioni considerate.
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Rossi, Franco, Roberto Blaco, Carla Castelli, Graziella Civenti, Angelo Cocchi, Agostino Contini, Arcadio Erlicher et al. « Cost of psychiatric patients by disability groups ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 8, no 3 (septembre 1999) : 198–208. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008071.

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RIASSUNTOScopo – L'analisi del rapporto tra costi di trattamento e gravità dei pazienti psichiatrici, raggruppati in classi omogenee. Disegno – Rilevazione prospettica dei costi e della gravità di 1371 pazienti psichiatrici adulti, in carico presso 2 Unità Operative di Psichiatria, osservati per un periodo medio di circa 9 mesi. I dati raccolti riguardano tutti i servizi psichiatrici delle Unità Operative, che comprendono quelli ambulatoriali, quelli residenziali e semi-residenziali e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura degli ospedali per acuti. Setting – Le Unità Operative Psichiatriche di Magenta (MI) e di Desio (MI). Metodo – La gravità di ogni paziente è stata misurata attraverso la scheda HoNOS. La compilazione di questa scheda è stata effettuata al momento del reclutamento e in seguito con una cadenza mediamente trimestrale. Oltre alle schede trimestrali sono state previste compilazioni al momento dell'ammissione e della dimissione dai reparti ospedalieri di psichiatria, dai Centri Residenziali di Terapie psichiatriche e di risocializzazione e dalle Comunità Protette. Tutti i pazienti osservati sono stati raggruppati in base alla diagnosi principale (ICD-10) e al livello massimo di gravità dei problemi presentati durante l'intero periodo di osservazione. I costi presi in considerazione sono i soli costi diretti sostenuti dai servizi psichiatrici pubblici. La loro attribuzione ai singoli pazienti è avvenuta sulla base di costi standard o di tariffe (procedure diagnostiche), applicati alle quantità rilevate prospetticamente attraverso il Registro regionale, integrato con apposite schede. Risultati – Il costo complessivo realizzato dai 1371 pazienti osservati è risultato pari a 9771.1 milioni di lire, con un costo medio per paziente di 7127000 lire (ds 19499400). Il costo totale per giornat'a di osservazione è risultato pari a 27172 lire (ds 68358) e non risulta correlato alia durata del periodo di osservazione. La gravità media dei pazienti risulta pari a 4.26 punti (ds 3.73) al momento dell'arruolamento e pari a 3.19 punti (ds 3.26) al termine dello studio. Quella media, misurata attraverso i valori massimi della HoNOS osservati sull'intero periodo, risulta pari a 6.00 punti (ds 4.64). Gravità e costo del trattamento per singolo caso risultano direttamente correlati (r = 0.626, p = 0.0001). II raggruppamento dei pazienti ha portato a definire delle classi che presentano un punteggio medio di gravità complessivamente diverso (p = 0.0001). Diversi nel loro insieme risultano anche i costi medi di trattamento per classe (p = 0.0001). Conclusioni Tutti i pazienti psichiatrici adulti possono essere raggruppati in classi relativamente omogenee rispetto alia gravità e con costi di trattamento almeno in parte diversi. Uno studio più ampio forse potrebbe migliorare i risultati ottenuti e fornire la base per una diversa modalità di finanziamento dei servizi psichiatrici.
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Scarscelli, Daniele, Rosalba Altopiedi, Roberta Dameno et Massimiliano Verga. « La deterrenza speciale della norma che sanziona il consumo di droghe illegali. Una indagine esplorativa su un campione di consumatori ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 2 (décembre 2011) : 137–64. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002007.

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La legge italiana proibisce il consumo di sostanze stupefacenti prevedendo che il soggetto, trovato in possesso di una piccola quantitŕ di droga illegale, sia segnalato alla Prefettura. Il Prefetto convoca il consumatore per accertare le ragioni della sua condotta illegale e per valutare se applicare una sanzione amministrativa. Tale colloquio dovrebbe avere lo scopo di dissuadere il consumatore dal reiterare la sua condotta. In questo articolo presentiamo i risultati di uno studio che ha inteso analizzare l'efficacia deterrente di questo procedimento considerando il punto di vista di un campione di 330 consumatori segnalati alle Prefetture di nove cittŕ italiane. Gli esiti della ricerca mettono in luce un'efficacia deterrente speciale alquanto limitata del procedimento amministrativo. In particolare, lo studio evidenzia alcuni meccanismi che consentono di comprendere perché il procedimento amministrativo avrebbe una scarsa efficacia deterrente sui consumatori segnalati.
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Thorson, James T., Ian J. Stewart et André E. Punt. « Development and application of an agent-based model to evaluate methods for estimating relative abundance indices for shoaling fish such as Pacific rockfish (Sebastes spp.) ». ICES Journal of Marine Science 69, no 4 (13 février 2012) : 635–47. http://dx.doi.org/10.1093/icesjms/fss003.

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Abstract Thorson, J. T., Stewart, I. J., and Punt, A. E. 2012. Development and application of an agent-based model to evaluate methods for estimating relative abundance indices for shoaling fish such as Pacific rockfish (Sebastes spp.). – ICES Journal of Marine Science, 69: 635–647. Many marine fish, including Pacific rockfish (Sebastes spp.), exhibit habitat-selective and shoaling behaviours, which can lead to imprecision when using survey data to estimate an annual index of stock abundance. We develop a spatial agent-based model (ABM) for Pacific rockfish, which generates data similar to those observed in existing bottom-trawl surveys and can represent various spatial and shoaling behaviours. We use the ABM to evaluate the performance of a model that uses mixture distribution methods to account for fish shoals and delta-methods to account for range expansion or contraction. This delta-mixture model is compared with conventional delta-generalized linear models (delta-GLMs) and a quantile regression delta-model. The delta-mixture increases precision by 15% relative to delta-GLMs in estimated abundance indices when shoaling behaviours are present, whereas precision is similar between delta-GLM and delta-mixture models when shoals are absent. The delta-quantile method has similar improvements over conventional delta-GLM methods, and the improved precision from delta-mixture and delta-quantile methods is decreased but not eliminated by decreased sampling intensities. These simulations represent the first evaluation of delta-mixture models for index standardization and show a substantial improvement over conventional delta-GLMs for shoaling species such as Pacific rockfish.
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Mannoni, Tiziano, et Anna Boato. « Archeologia e storia del cantiere di costruzione ». Arqueología de la Arquitectura, no 1 (30 décembre 2002) : 39. http://dx.doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.5.

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Résumé :
La storia dell’architettura per più di duecento anni ha cercato di capire la costruzione attraverso le fonti scritte, raggiungendo in ciò una notevole specializzazione. La assai più recente archeologia dell’architettura sta cercando di far parlare il costruito stesso sulla sua storia, ivi compresa quella del cantiere di costruzione. I dati archeologici (sequenze stratigrafiche, datazioni archeologiche, materiali e tecniche costruttive), fatti dialogare con i dati archeometrici (orologi naturali, provenienze, caratteristiche e rarità dei materiali), secondo le regole della cultura materiale (apprendimento e trasmissione del saper fare empirico), permettono di affrontare la conoscenza delle scelte effettuate dai costruttori, le loro possibilità e le loro motivazioni (critica archeologica). E’ a questo punto che la ricerca fa un vero salto di qualità e di quantità se si rileggono con l’occhio dell’archeologo i dati scritti provenienti dai contratti di costruzione, dai permessi pubblici, dalla contabilità del cantiere e dalle stime e perizie delle opere compiute.
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García-Page Sánchez, Mario. « La métrica de Gloria Fuertes : ruptura del modelo métrico ». Rhythmica. Revista Española de Métrica Comparada, no 16 (20 février 2019) : 81. http://dx.doi.org/10.5944/rhythmica.23924.

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Résumé :
El presente trabajo es un estudio del lenguajepoético de Gloria Fuertes; concretamente, de la métrica, unode los fenómenos menos atendidos por la crítica literaria.Pueden determinarse dos tipos de composiciones en la poesíalírica de Gloria Fuertes: el verso clásico (poesía de tipotradicional, o métrica regular) y el verso libre. Uno de losrecursos característicos del primer tipo de composiciones esla ruptura de las convenciones métricas (rima, cantidad silábica,forma estrófica, etc.): el modelo métrico que adopta unpoema es roto en un punto del texto con la incorporación deelementos desviantes.The present work is a study of the poeticlanguage of the Spanish poet Gloria Fuertes. It specificallyconsiders the metrics which has been less mentioned byliterary criticism. Two types of compositions are addressed:classic verse (poetry of traditional type, or regular metric)and free verse. One of the characteristic resources ofher first type of compositions is the rupture of the metricconventions (rhyme, syllabic quantity, strophic form, etc.)by incorporating some deviating elements, usually at thetermination of the poem line.
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Thèses sur le sujet "Punti quantici"

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GUARDIANI, ANTONIO. « QUANTUM ENGINEERING AT THE SINGLE PHOTON LEVEL ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/311352.

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I progressi nel campo del calcolo quantistico potrebbero fornire rilevanti applicazioni in molte aree di ricerca come la biologia e la metrologia su tutte. Tuttavia, per quanto riguarda il campo delle telecomunicazioni, la cosiddetta "supremazia quantistica" nella potenza di calcolo del computer quantistico rappresenta un’enorme minaccia per gli schemi di crittografia classici, mettendo a rischio la riservatezza di dati sensibili. I progressi nella distribuzione delle chiavi quantistiche hanno dimostrato di poter risolvere il problema dell’eavesdropping utilizzando qubit di fotoni ma nel solo caso di trasferimento a corto raggio. Per migliorare l’affidabilità e il raggio dei protocolli di comunicazione quantistica, la sorgente dei fotoni deve soddisfare requisiti rigorosi come l’elevata purezza di singolo fotone, l’entanglement quasi perfetto, l’elevata luminosità e l’elevata velocità di funzionamento. Con questa tesi abbiamo presentato e confermato un modello che predice in maniera consistente l’evoluzione dell’entanglement per un quantum dot di AlGaAs che sembra non soffrire di alcun meccanismo di sfasamento se pompato con un’eccitazione risonante a due fotoni. I risultati sperimentali sottolineano che il comportamento di questi emettitori a stato solido dipende solo dalla precessione degli eccitoni, soprattutto considerando che i quantum dots di AlGaAs possiedono uno spin nucleare significativo. Pertanto, si potrebbe dedurre che l’interazione tra i portatori di carica coinvolti nell’emissione e i nuclei non sia un meccanismo di sfasamento rilevante entro il tempo di decadimento radiativo dell’eccitone. Inoltre, in questo manoscritto si dimostra che, sebbene non si verifichi alcun meccanismo di sfasamento nel quantum dot in esame, il raggiungimento di un livello di concorrenza pari a uno, sinonimo di entanglement perfetto, rimane un compito difficile. Alla luce di questi risultati, presentiamo due possibili soluzioni. Innanzitutto, il miglioramento della risoluzione temporale del sistema di rilevamento che è volto ad aumentare il grado di entanglement. Questo perchè, secondo il modello teorico, il valore della concorrenza è degradato dalla risoluzione temporale del sistema di rilevamento. A tal proposito riportiamo la realizzazione di una nuova generazione di amplificatori criogenici accoppiati a rivelatori a singolo fotone di nanofili superconduttori che migliorano notevolmente le prestazioni di risoluzione temporale del sistema di rilevamento. Tuttavia, poiché la risoluzione temporale dello strumento sarà sempre finita e non raggiungerà mai lo zero, una misurazione di entanglement non potrà mai produrre un valore costante di concorrenza pari a uno durante l’intero decadimento radiativo del quantum dot. Per questo motivo, si introduce una seconda direzione di ricerca che consiste nell’ingegnerizzare le proprietà dell’emissione eccitonica e bieccitonica agendo sulle frequenze dei fotoni. Tale approccio consente di evitare difficili tecniche di compensazione post-crescita. L’idea centrale è di ingegnerizzare i singoli fotoni attraverso la modulazione di fase a dente di sega per compensare lo splitting di struttura fine. La tesi fornisce una prova preliminare della possibile compensazione con la tecnologia di modulazione di fase già disponibile a livello commerciale riportando esperimenti di traslazione di frequenza su una sorgente laser. Gli spettri misurati mostrano che la modulazione di fase a dente di sega può raggiungere l’obiettivo nonostante i limiti tecnologici che necessitano di ulteriori miglioramenti. A tal fine si presenta un metodo per migliorare modulazione di fase utilizzando la consolidata tecnologia di phase-locked loop, che attraverso la sincronizzazione dei segnali, può evitare il sorgere di contributi spuri.
Advances in the field of quantum computation could disclose powerful means applicable in many areas of research such as life sciences and metrology among others. However, concerning the field of telecommunication, the so-called “quantum supremacy” in computational power provided by quantum computers poses a huge threat to classical encryption schemes making the transmission of sensitive data unsafe. Progress in Quantum Key Distribution has demonstrated to solve the issue of eavesdropping by using photon qubits but only in short-range transfer. In order to enhance the reliability and range of the quantum communication protocols, the source of photons have to comply with stringent requirements like high single-photon purity, near-to-perfect entanglement, high brightness and high operation rate. With this thesis we have presented and confirmed a model that predicts consistently the entanglement evolution for an AlGaAs quantum dot. This system seems not to suffer from any dephasing mechanism if pumped with two-photon resonant excitation. The experimental results point out that the behavior of these solid-state emitters only depend on the exciton precession, especially considering that AlGaAs Qdots do possess significant nuclear spin. Thus, we could infer that the interaction between the charge carriers involved in the emission and the nuclei is not a relevant dephasing mechanism within the time of the exciton radiative decay. We show that, although no dephasing mechanism occurs for the quantum dot under investigation, reaching a steady concurrence level of one during the whole radiative decay, that indicates perfect entanglement, does still remain a challenge. In light of these findings, we present here two possible workarounds. First, by improving the time resolution of the detection system we aimed at increasing the measurable degree of entanglement, because, according to the theoretical model, the concurrence is lowered by the timing jitter of the detection system. To this end, we have reported the realization of a new generation of cryogenic amplifiers coupled to superconducting nanowire single photon detectors that greatly improve the jitter performance of the detection system. However, since the physical time resolution will always be finite and never reach zero, an entanglement measurement can never yield a steady value of one for the concurrence over the whole radiative lifetime of the quantum dot. This is why we introduce a second research direction which consists of engineering the properties of the exciton and biexciton emission by acting on their frequencies. This has the major benefit to avoid difficult post-growth fine-structure splitting compensation techniques. Here we present the idea of engineering single photons through sawtooth phase modulation and stress on the point that this technique is a valuable alternative to achieve fine-structure compensation. The thesis gives a preliminary evidence of feasible compensation with current commercial phase modulation technology by performing frequency translation experiments on a laser source. The measured spectra show that sawtooth phase modulation can reach the target despite the technological limitations, but further improvements are needed. We explain one method to boost sawtooth phase modulation, namely with the use of the well-established phase-locked loop technology which, through signals synchronization, avoids the rise of undesired spurious components. Despite the necessary development in quantum repeater technology, with this work we foresee the feasibility in the realization of a quantum photonic infrastructure where the photons are fully entangled enabling the exchange of photon qubits in long-range quantum communication.
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Minotto, Alessandro. « Characterization of CdSe-CdxZn1-xS core-shell QDs as active materials for compact micro-cavity lasers ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424089.

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Résumé :
Innovation within the field of nanophotonics is fostering the progress in diverse technological fields, spanning light emitting, communication technologies, renewable energies, medical diagnostic and therapy. Among the different classes of nanomaterials that are contributing to such evolution, semiconductor nanocrystals, a.k.a Quantum Dots (QDs), are the most versatile ones. QDs are inorganic semiconductor nanostructures, whose outstanding light emitting performances make them promising competitors to more “conventional” bulk solid-state materials in many commercial applications. The interest on developing QD-based devices spread on a large scale with the development of colloidal synthesis methods. The colloidal approach expedites their processability and integration in light emitting devices with dimensions ranging from the macro- to the nano-scale. In particular, colloidal QDs are suitable active media for the fabrication of compact and flexible solid-state laser sources. Optical properties of QDs are ruled by the Quantum Confinement (QC) regime. The latter occurs when the size of the material is reduced to levels comparable with the exciton Bohr radius. QC is a size-effect and consequently leads to size-dependent absorption and emission properties. Thanks to QC, QDs exhibit well-defined electronic levels, which enable molecular-like optically allowed absorption transitions. At the same, high absorption cross-sections and stabilities typical of bulk semiconductor materials are preserved. In this thesis work an emerging class of colloidal QDs, namely CdSe-CdXZn1-XS core-shell QDs, is investigated. The attention is mainly focused on the optical gain, which represents one of the most inspected and promising applications for QDs. By investigating the Amplified Spontaneous Emission (ASE) of different series of CdSe-CdXZn1-XS heterostructures, this work demonstrates that key properties such as the ASE activation threshold and photo-stability can be optimized by a careful design of the core-shell heterostructure. Guidelines for the synthesis of such best performing optical gain QDs are drawn by means of optical spectroscopy, which provides insights into the correlation between the excitation and relaxation dynamics with the shell thickness, composition and, ultimately, the structure. Basic parameters such as QD dimensions, size dispersion and photoluminescence quantum yield (QY) can be easily extracted from steady-state absorption and emission spectra. Steady-state absorption and phtoluminescence studies on CdSe-CdXZn1-XS QDs were employed as preliminary tools to prove that different shell materials induce distinct exciton confinement, size dispersion and QY. In a second step, Surface Enhanced Raman Scattering (SERS) technique has been employed, for the first time, as a local probe for the study of the core-shell interfaces. SERS permits the analysis of the nanocrystals with the same structural features and lattice dynamics present when the QDs are employed as emitters in photonic devices. Results of this study revealed that the composition of the CdXZn1-XS shell entails a significant structural difference at the core-shell interface. This structural difference modifies the electronic structure within the QDs, since it directly tailors the QC of the electrons and holes. The effect of the core-shell interface on optical properties has been unambiguously detected with the use of transient optical spectroscopy. In this thesis work, transient absorption (TA) and transient PL (tPL) techniques were employed to probe the exciton generation and recombination dynamics. The evolution of the exciton population was compared with kinetic models. Differently from steady-state techniques, transient techniques are sensitive to the nature and time-scales of the different radiative and non-radiative relaxation paths, whose control is crucial for guiding the heterostructure engineering process. The kinetic rates obtained revealed a clear dependence on the core-shell interface and the correlation with SERS results is discussed. The correlation between structure and dynamics was detected from the nanosecond (tPL analysis) down to the sub-nanosecond time scales (TA analysis). A secondary mission of this thesis was also to find a global interpretation of the dynamics of all signals present in TA spectra of the different CdSe-CdXZn1-XS QD series. Pump fluence, shell thickness and composition are the coordinates along which the global analysis has been developed. This step is of pivotal importance in order to identify the mechanisms involved in the optical gain process, whose temporal evolution for QDs systems spans from the picosecond to the few nanosecond time-scale. From the discussion of the results obtained from the different characterization techniques, it emerges that the most efficient way to boost the optical properties of CdSe QDs is the realization of a “graded” CdXZn1-XS shell, with Zn concentration (and confinement potential) gradually increasing along the radial direction. In a single entity, this solution should provide suitable confinement of the charge-carriers from the defective outer surface, prevent defect formation at the core-shell interface due the mismatch between the different materials and, eventually, limit the dot dimensions. Low QD dimensions increase the packing density and limits the scattering losses when QDs are included in a thin film and/or in a solid-state matrix. Such aspects have to be taken into serious consideration in order to increase the performances of a QD-based optical amplifier. Finally, the validity of the hypothesis formulated is experimentally verified by characterizing the bi-exciton radiative recombination, which represents the photo-physical origin of ASE and thus defines the optical gain performances of differently engineered nano-heterostructures. As predicted, best optical gain performances have been achieved from ASE experiments by using CdSe QDs covered with a graded CdS-Cd0.5Zn0.5S-ZnS shell. Therefore, the results obtained from the spectroscopic characterization provide a guideline for the engineering of new synthetic approaches, addressed to the preparation of highly stable core-shell QDs with minimal optical gain activation threshold. Moreover, the rationalization of the dynamics involved in exciton and multi-exciton generation and recombination in core-shell QDs expedites their application in all types of light emitting devices.
Il progresso in svariati settori tecnologici, a partire dai dispositivi emettitori di luce, passando per le aree delle telecomunicazioni e delle energie rinnovabili, fino alla diagnostica medica e alla terapia, è favorito dalla ricerca e dallo sviluppo nel campo della nanofotonica. Tra le diverse classi di nanomateriali che stanno contribuendo a questo avanzamento, i nanocristalli di materiale semiconduttore, alias Quantum Dots (QDs) o Punti Quantici, presentano le proprietà ottiche più versatili. I QDs sono nanostrutture inorganiche di materiale semiconduttore le cui eccezionali prestazioni in termini di emissione di luce li rendono diretti concorrenti dei materiali a stato solido più "convenzionali" in molte applicazioni commerciali. L'interesse a sviluppare dispositivi basati su QDs si è diffuso su larga scala con lo sviluppo di metodi di sintesi di tipo colloidale. L'approccio colloidale facilita la processabilità e l'integrazione in dispositivi emittitori di luce con dimensioni che vanno dal micron a pochi nanometri. In particolare, i QDs colloidali si prestano alla realizzazione di sorgenti laser a stato solido compatte e su substrati flessibili. Le proprietà ottiche dei QDs sono regolate dal confinamento quantistico (QC). Questo regime si instaura quando la dimensioni del materiale sono comparabili con il raggio eccitonico di Bohr. Il QC, in quanto effetto di taglia, rende le proprietà di assorbimento e di emissione di luce dipendenti dalle dimensioni. Grazie al QC, i QDs possiedono livelli elettronici ben definiti e interagiscono con la luce in maniera simile ai sistemi molecolari. Allo stesso tempo, i QDs dimostrano elevate sezioni d’urto di assorbimento e stabilità al danneggiamento, proprietà tipiche dei semiconduttori inorganici. Questo lavoro di tesi è incentrato su una classe emergente di QDs colloidali, ossia QDs “core-shell” composti da CdSe-CdXZn1-XS, aventi cioè un nucleo (“core”) di CdSe, ricoperto da un guscio (“shell”) di CdXZn1-XS. L'attenzione è focalizzata principalmente sulle proprietà di guadagno ottico il quale rappresenta per i QDs una delle applicazioni più promettenti e maggiormente studiate. Attraverso la caratterizzazione dell'Emissione Spontanea Amplificata (ASE) di diverse serie di QDs di CdSe-CdXZn1-XS, questo lavoro dimostra che proprietà chiave come la soglia di attivazione ASE, nonché la stabilità all’irragiamento, possono essere ottimizzate mediante un’attenta progettazione dell’eterostruttura core-shell. Mediante diverse tecniche di spettrocopia ottica è possibile ricavare alcune linee guida per la sintesi di QDs con proprietà di guadagno ottico ottimali. Con queste tecniche è quindi possibile identificare la correlazione tra le dinamiche di eccitazione/rilassamento e la composizione, spessore e, in ultima analisi, struttura del materiale di shell. Parametri di base come le dimensioni medie dei QDs, la dispersione di taglia e la resa quantica di luminescenza (QY) possono essere facilmente estratti dalle tecniche di assorbimento ed emissione in stato stazionario. Queste ultime sono state impiegate come strumenti preliminari per dimostrare che, variando la composizione e lo spessore del guscio esterno di CdXZn1-XS, si altera il grado di confinamento degli eccitoni nel nucleo di CdSe, la dispersione in dimensioni e la QY. In una seconda fase, la tecnica SERS (Surface-Enhanced Raman Scattering o Scattering Raman amplificato da superfici) è stata impiegata per la prima volta come sonda locale per lo studio dell’interfaccia tra core e shell. La tecnica SERS permette la caratterizzazione dei nanocristalli nelle stesse condizioni strutturali e di dinamica reticolare presenti nei QDs quando impiegati come mezzi attivi in dispositivi fotonici. I risultati di questo studio hanno rivelato che la composizione del guscio di CdXZn1-XS comporta delle significative differenze strutturali all'interfaccia core-shell. Questa variazione strutturale modifica la struttura elettronica nei QDs in quanto influenza il grado di confinamento degli elettroni e delle lacune nel core. L'effetto dell'interfaccia core-shell sulle proprietà ottiche è stato inequivocabilmente rilevato mediante l'uso di tecniche di spettroscopia ottica transiente. In particolare, in questo lavoro di tesi sono stati studiati sia l’assorbimento transiente (TA) sia la luminescenza transiente (tPL) ai fini di esaminare le dinamiche di generazione e di ricombinazione degli eccitoni. L’evoluzione della densità eccitonica è stata quindi confrontata con dei modelli cinetici. A differenza delle tecniche a regime stazionario, le tecniche transienti sono sensibili alla natura e ai tempi caratteristici relativi ai diversi percorsi di rilassamento, radiativi e non radiativi, il cui controllo è fondamentale ai fini dell’ingegnerizzazione dell’eterostruttura. I parametri cinetici ottenuti hanno rivelato una chiara dipendenza dall'interfaccia core-shell e la correlazione con i risultati ottenuti mediante SERS sono stati discussi. La correlazione tra struttura e dinamica è stata rilevata a partire dalla scala temporale del nanosecondo (tPL) fino alla scala dei picosecondi (TA). Uno scopo secondario di questa tesi è anche quello di elaborare un'interpretazione globale delle dinamiche di tutti i segnali presenti negli spettri transienti per diverse serie di QDs CdSe-CdXZn1-XS. La densità di eccitazione, lo spessore del guscio e la sua composizione sono le coordinate lungo le quali si è sviluppata tale analisi globale. Questo passo è di cruciale importanza ai fini di identificare i parametri legati al processo di guadagno ottico, i cui tempi caratteristici in sistemi a base di QDs variano dai picosecondi fino a pochi nanosecondi. Dalla discussione dei risultati ottenuti dalle diverse tecniche di caratterizzazione, emerge che il modo più efficace per aumentare le proprietà ottiche dei QDs di CdSe è la realizzazione di un guscio CdXZn1-XS a composizione graduale, in cui la concentrazione di Zn (e di conseguenza il potenziale di confinamento) aumenta gradualmente lungo la direzione radiale. In una sola entità, questa soluzione è in grado di fornire un adeguato confinamento dei portatori di carica dalla superficie esterna, limitare la formazione di difetti all'interfaccia e infine ridurre le dimensioni globali dei QDs. La minimizzazione delle dimensioni permette di aumentare la densità d’impaccamento e limita le perdite dovute allo scattering quando i QDs sono inclusi in una matrice solida e/o depositati come film sottile. Tali aspetti sono di fondamentale importanza ai fini di migliorare l’efficienza di un amplificatore ottico a quantum dots. Infine, la validità delle ipotesi formulate è stata verificata sperimentalmente caratterizzando la ricombinazione radiativa bi-eccitonica, la quale rappresenta l’origine fotofisica dell’ASE e quindi definisce le prestazioni di guadagno ottico delle diverse nano-eterostrutture opportunamente ingegnerizzate. Come previsto, dalle misure di ASE le migliori performance dal punto di vista del guadagno ottico sono state raggiunte utilizzando QDs di CdSe ricoperti con uno shell a composizione graduata di CdS-Cd0.5Zn0.5S-ZnS. I risultati ottenuti mediante la caratterizzazione spettroscopica forniscono dunque una linea guida per la progettazione di nuove strategie di sintesi che siano orientate alla preparazione di QDs altamente foto-stabili e con una soglia di attivazione ASE minimale. In aggiunta, la razionalizzazione delle dinamiche coinvolte nella generazione e ricombinazione eccitonica e multi-eccitonica in QDs core-shell può accelerare la loro applicazione in tutti i tipi di dispositivi emettitori di luce.
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Huarca, Guevara Kevin Paolo, et Ricalde Harless Hanset Ninahuanca. « Análisis correlacional entre los costos evitables en operaciones de importación marítima y nivel de servicio : el caso de una empresa ». Bachelor's thesis, Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2018. http://hdl.handle.net/10757/626038.

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Résumé :
La presente tesis tiene como objetivo identificar si existe correlación alguna entre los costos evitables en operaciones de importación marítima y la prestación de nivel de servicio mostrando resultados sobre la implementación realizada en una de las principales empresas en el rubro de importación y distribución de equipamiento gastronómico profesional de la ciudad de Lima. Luego de realizar la implementación aprobada para el 2017, los costos evitables en operaciones de importación marítima fueron reducidos en un 13.85% con respecto al periodo anterior. Se demostró que los costos evitables (r=0.75) tiene una relación alta y positiva con el nivel de servicio, es decir que a medida que se disminuyan y la empresa deje de asumir estos podrá ser mejor su nivel de servicio. Para la presentación se tiene una estructura de cinco capítulos: En el primer capítulo, el marco teórico, se detalló conceptos relacionados a los costos evitables en operación de importación marítima, nivel de servicio, cantidad óptima a ordenar, inventario de seguridad, punto de reorden y costos totales de gestión de inventarios. Además, se mostró información sobre la empresa donde se implementaron las mejoras. En el segundo capítulo, se explicó temas en relación al plan de investigación, dando a conocer el problema, la formulación de la hipótesis, el objetivo general y los específicos. En el tercer capítulo, se trató la metodología de la investigación, donde se determinó el enfoque y diseño, la población, la definición de variables y la recolección de datos. En el cuarto capítulo, se desarrolló la investigación calculando los costos evitables en 3 niveles de servicio. Se estableció dos escenarios (con costos evitables y sin costos evitables) a los sub-variables niveles de servicio, cantidad óptima a ordenar, inventario de seguridad, punto de reorden y costos totales de gestión de inventarios. Finalmente, en el quinto capítulo se mostró el análisis de resultados respondiendo al problema si existe correlación entre los costos evitables en operación de importación marítima y la prestación de nivel de servicio, y brindaremos conclusiones y las recomendaciones sobre la investigación desarrollada.
The objective of this thesis is to identify if there is any correlation between the avoidable costs in maritime import operations and the level of service provision, showing results on the implementation carried out in one of the main companies in the import and distribution of professional gastronomic equipment category from the city of Lima. After implementing the approved implementation for 2017, avoidable costs in maritime import operations were reduced by 13.85% compared to the previous period. It was shown that the avoidable costs (r = 0.75) has a high and positive relationship with the service level, that is to say that as they decrease and the company stops assuming these, their level of service may be better. For the presentation there is a structure of five chapters: In the first chapter, the theoretical framework, detailed concepts related to avoidable costs in maritime import operation, service level, optimal quantity to order, safety inventory, reorder point and total inventory management costs. In addition, information was shown about the company where the improvements were implemented. In the second chapter, topics were explained in relation to the research plan, making known the problem, the formulation of the hypothesis, the general objective and the specific ones. In the third chapter, the methodology of the research was discussed, where the approach and design, the population, the definition of variables and the data collection were determined. In the fourth chapter, the research was developed calculating avoidable costs in 3 levels of service. Two scenarios were established (with avoidable costs and no avoidable costs) to the sub-variables service levels, optimal quantity to be ordered, security inventory, reorder point and total inventory management costs. Finally, the fifth chapter showed the analysis of results answering the problem if there is a correlation between the avoidable costs in maritime import operation and the level of service provision, and we will provide conclusions and recommendations on the research developed.
Tesis
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Triggiani, Maurizio. « Integration of machine learning techniques in chemometrics practices ». Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11589/237998.

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Résumé :
Food safety is a key objective in all the development plans of the European Union. To ensure the quality and the sustainability of the agricultural production (both intensive and extensive) a well-designed analysis strategy is needed. Climate change, precision agriculture, green revolution and industry 4.0 are areas of study that need innovative practices and approaches that aren’t possible without precise and constant process monitoring. The need for product quality assessment during the whole supply chain is paramount and cost reduction is also another constant need. Non targeted Nuclear Magnetic Resonance (NMR) analysis is still a second-choice approach for food analysis and monitoring, one of the problems of this approach is the big amount of information returned. This kind of data needs a new and improved method of handling and analysis. Classical chemometrics practices are not well suited for this new field of study. In this thesis, we approached the problem of food fingerprinting and discrimination by the means of non-targeted NMR spectroscopy combined with modern machine learning algorithms and databases meant for the correct and easy access of data. The introduction of machine learning techniques alongside the clear benefits introduces a new layer of complexity regarding the need for trusted data sources for algorithm training and integrity, if this kind of approach proves is worth in the global market, we’ll need not only to create a good dataset, but we’ll need to be prepared to defend against also more clever attacks like adversarial machine learning attacks. Comparing the machine learning results with the classic chemometric approach we’ll highlight the strengths and the weakness of both approaches, and we’ll use them to prepare the framework needed to tackle the challenges of future agricultural productions.
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Livres sur le sujet "Punti quantici"

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Dolfi, Anna, dir. Il racconto e il romanzo filosofico nella modernità. Florence : Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-380-9.

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Résumé :
Leopardi nelle prime pagine dello Zibaldone aveva osservato che l’«amore dei lumi» induce la passione per la filosofia, facendone un elemento fondante della cultura moderna. Nessun dubbio che in questa prospettiva un posto di rilievo spetti allora al Candide di Voltaire, o al Rousseau che unisce pensar filosofico, istanze educative, passione politica e schermata autobiografia. Ma per passare dal conte al romanzo, dall’apologo e dai trattati a personaggi complessi che pure mantengono una forte allure speculativa, bisognava lasciare il Settecento, sperimentare il Romanticismo, nutrire nel secolo successivo le rêveries dei nuovi promeneurs solitaires con l’inquietudine e gli interrogativi di Dostoevskij, Kafka, Sartre, Camus, e di Pirandello, Proust, Musil…, di quanti hanno accompagnato la passione per il racconto con lo smascheramento di ogni ingannevole teodicea. Riconducendo il romanzo, a partire dall’ironica pensosità cervantina, ai borgesiani intrecci, alle ansie esistenziali. Ma, in assenza di dichiarazioni, dove trovare la prova della presenza del philosophique nel romanzo, o come individuare testi a cui si addica la definizione di roman philosophique? Questo libro, progettato e curato da Anna Dolfi, non solo pone il problema, ma tenta di rispondervi, mentre intreccia le idee del/da romanzo con le teorie costruttive, e attiva il confronto tra insignificante e significanza, emblemi e codici mitici, semiosi e destino, osservando come il linguaggio, nello sfilare degli autori, modifichi se stesso fino ad arrivare alla figuratività del graphic-novel. Punto estremo d’arrivo per un percorso che – per campioni – fissa significativi frammenti nel caleidoscopio per altri versi infinito del narrare.
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Dolfi, Anna, dir. Non dimenticarsi di Proust. Florence : Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-610-7.

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Résumé :
Da una parte le côté de Guermantes e dall’altra quello di chez Swann… Pochi luoghi come Illiers-Combray offrono la misura tangibile di un mito che ha coinvolto non solo lettori e scrittori,ma quanti hanno riflettuto sul senso e le strutture della narrativa moderna. Già che non sarebbero pensabili la grande critica del Novecento e le più innovative riflessioni sul metodo senza la Recherche . Vi si sono misurati, con saggi e/o libri memorabili,Auerbach, Curtius, Spitzer, Poulet, Jauss, Deleuze, Richard, Genette, Barthes…, e da noi Solmi, Debenedetti, Contini,Macchia, mentre si sono cimentati nella traduzione Caproni, Fortini, la Ginzsburg, Raboni... Insomma, la seduzione di un’opera dalla fittissima intertestualità e varietà di registri risiede ancora, non solo nella capacità di parlare della storia e cultura dell’Occidente, offrendo il grandioso affresco di un universo in declino, ma nella possibilità di inserirsi su molti livelli (compreso quello della meta-letteratura, della saggistica) quale punto obbligato di passaggio. Contribuendo a creare un mondo parallelo rispetto a quello reale, che si trova ormai popolato dei suoi doppi: città, cattedrali, sentimenti, emozioni, parole intermittences … Dal campo della finzione a quello, indotto, della narratologia, nessun dubbio che Proust ci abbia cambiato la vita, la percezione del mondo, e il modo di guardare gli oggetti, e di leggere i libri e le cose. La raccolta che qui si propone, progettata e curata da Anna Dolfi, ne dà un’ampia e suggestiva testimonianza, offrendosi ormai come un imprescindibile oggetto di studio sulle tracce dell’imprendibile, indimenticabile Marcel.
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Actes de conférences sur le sujet "Punti quantici"

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Zerbi, Andrea, et Giorgia Bianchi. « Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Résumé :
Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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Tagua Rodríguez, Jonathan. « PLANEACIÓN URBANA Y ESPACIO PÚBLICO EN LOS SISTEMAS DE TRANSPORTE El espacio público planeado y construido en los corredores de Transmilenio en Bogotá ». Dans Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá : Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10062.

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Résumé :
For Bogotá, Transmilenio changed the image of the city and the way of transportation for its inhabitants; however, neither the quantity nor the quality of public space is commensurate. In this sense, the document analyzes the urban planning guidelines for the generation of public space associated with mass transit systems, based on what is set forth in public policy documents, and how these are concretized at the local pedestrian scale through the platform booklet, which is the document that condenses the design and implementation criteria, and is in turn, the common point of the public space and mobility master plans. The document explores the correspondences and tensions between these plans that account for the disarticulation of the urban physical space and reinforce the idea of prioritizing the transportation system over the pedestrian. Keywords: Public space, Urban planning, Public policies, Mass transportation. Topic: 3. Public space and urban project in the contemporary metropolis. Para Bogotá, Transmilenio cambió la imagen de la ciudad, y la forma de transportarse a sus habitantes; sin embargo, ni la cantidad ni la calidad del espacio público es acorde. En este sentido, se analiza las directrices de la planeación urbana para la generación del espacio público asociado a los sistemas de transporte masivo, a partir de lo expuesto en los documentos de política pública, y como estas se concretan en la escala local del peatón a través de la Cartilla de Andenes, que es el documento que condensa los criterios de diseño e implementación, y es a su vez, punto en común de los planes maestros de espacio público y movilidad. En el documento se exploran las correspondencias y tensiones entre estos planes que dan cuenta de la desarticulación del espacio físico urbano y refuerzan la idea de la priorización del sistema de transporte sobre el peatón. Palabras clave: Espacio público, Planeación urbana, Políticas públicas, Transporte masivo. Bloque temático: 3. Espacio público y proyecto urbano en la metrópolis contemporánea
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Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano et Alessandro Micucci. « Le trasformazioni dello spazio urbano : la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Barcelona : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Résumé :
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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