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1

MARIANI, CARLO. « I poteri del giudice amministrativo nel processo appalti ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199205.

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Résumé :
Scopo della riflessione è, in particolare, offrire una analisi storica e sistematica dei poteri del giudice amministrativo nell’ambito del processo appalti e ciò anche al fine di saggiare il grado di effettività della tutela dei ricorrenti che il menzionato processo è in grado di fornire. Essendo, infatti, passato più di un lustro dalla sua entrata in vigore, si rende opportuna una sua “messa a punto” in ordine a questioni interpretative che la prassi applicativa, ed invero già la dottrina in sede di primo commento, non hanno mancato di evidenziare. Gli snodi problematici selezionati riguardano, in particolare, aspetti nevralgici della struttura processuale, i quali a loro volta fungono da punti di riferimento per l’inizio di una riflessione più ampia circa l’individuazione del modello processuale che si sta venendo a delineare e il suo rapporto con il processo amministrativo ordinario
investigates the issue of special jurisdiction competence on disputes about public contracts The study illustrates the doctrinal and jurisprudential debate on the limits of Administrative jurisdiction in public services and develops topics regarding the consequences in terms of greater protection of the citizen deriving from the Administrative jurisdiction.
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2

Meli, Giuseppe. « Esternalizzazioni delle pubbliche amministrazioni. Questioni di diritto del lavoro ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/3958.

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Résumé :
Il lavoro si occupa delle strategie di esternalizzazione delle pubbliche amministrazioni, dalla prospettiva del diritto del lavoro. La trattazione si concentra sugli appalti, il lavoro mediante agenzia e le "societarizzazioni", quali strumenti di outsourcing, che consentono di ridurre il perimetro della p.a., conformemente ai postulati della dottrina del new pubblic managment. L'obiettivo finale è di formulare una proposta di "risocializzazione" delle esternalizzazioni, basata sul metodo del bilanciamento, che consenta di evidenziare e correggere gli eccessi e le antinomie causate delle politiche neoliberali: sprigionando le potenzialità sociali dell'ordinamento europeo è possibile promuovere un riequilibrio dell'asimmetria pro-market, mediante l'utilizzo accorto del principio di proporzionalità, sì da contemperare i diritti sociali e le libertà economiche nello spazio sovranazionale.
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3

TACCI, Lorena. « La garanzia del pubblic hearing nel processo penale italiano e il contesto europeo di tutela dei diritti fondamentali coinvolti ». Doctoral thesis, Palermo, 2015. http://hdl.handle.net/10447/105645.

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4

FARES, NATALIA ILARIA. « Outsourcing e pubblica amministrazione : la prospettiva dei servizi pubblici locali esternalizzati ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/363203.

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Résumé :
Il lavoro propone un’analisi approfondita sul fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi nella pubblica amministrazione, con particolare riguardo ai servizi pubblici locali, quali fattori fondamentali nel determinare la qualità della vita dei cittadini e l’assetto produttivo delle imprese. Le imprese di servizi pubblici locali, di medio-grandi dimensioni, si configurano come una realtà economica di proporzioni assai rilevanti sia per quanto riguarda il PIL del settore confrontato con quello della produzione industriale nazionale, sia per gli investimenti ed il valore aggiunto del settore che seguono tassi di crescita molto al di sopra di quelli dell’economia nazionale. Queste considerazioni, congiuntamente all’imprescindibilità che i servizi pubblici rivestono per il cittadino/utente (miglioramento della qualità della vita connesso al buon funzionamento delle istituzioni che non possono non essere virtuose, attraverso risposte certe e tempestive) giustificano la sempre maggiore attenzione, negli ultimi anni, da parte di politici, operatori, studiosi (giuristi, economisti pubblici, aziendalisti). Il tema di studio è qui affrontato nell’ottica della pubblica amministrazione e, in particolare, dei Comuni. Ad un esame iniziale delle riforme che hanno interessato, sotto la spinta di tendenze innovative, la pubblica amministrazione attraverso processi di modernizzazione inerenti l’erogazione di servizi pubblici (capitolo I), segue uno specifico approfondimento della formula gestionale in outsourcing o esternalizzazione, vale a dire l’affidamento all’esterno di funzioni proprie dell’amministrazione (non strutturali) volto ad aumentarne la flessibilità organizzativa, garantire il contenimento dei costi e la proficuità dei risultati (capitolo II). Occorre premettere che il settore dei servizi pubblici, soprattutto locali, è stato investito da tempo da una ipertrofica produzione normativa ispirata dalla volontà sia di assicurare efficienza, qualità e quantità maggiori dei servizi erogati, sia di assecondare un processo di liberalizzazione del mercato, anche sotto la spinta del diritto comunitario, che comportasse un maggiore rispetto delle regole della concorrenza. Si è assistito, così, ad un susseguirsi caotico di riforme e “controriforme” riguardanti i modelli organizzativi e le modalità di affidamento dei servizi stessi. In tale contesto, le forme di gestione dei servizi stessi oscillano tra i modelli tradizionali, i modelli dell’in house providing e di outsourcing. In particolare, oggetto del presente lavoro è l’outsourcing nei suoi aspetti qualificanti, nelle sue potenzialità e nei suoi limiti. L’amministrazione può, dunque, instaurare rapporti nei quali, pur non agendo come mero operatore economico, attua i propri compiti istituzionali sottoponendoli ad un regime contrattuale sostanzialmente privatistico. L’uso del contratto, in luogo del provvedimento, costituisce un nuovo modo di regolazione degli interessi, soprattutto in considerazione di particolari esigenze di settore, rispondenti, per lo più, ad esigenze di opportunità, da compiersi caso per caso, in presenza di presupposti stabiliti in via generale. Segue, poi, l’analisi del tema delle esternalizzazioni dei servizi pubblici locali, con peculiare interesse verso quelli a rilevanza economica, in una ottica di interpretazione delle esigenze della comunità di riferimento, di individuazione dei servizi più idonei a soddisfarle, di scelta delle modalità di gestione più opportune e delle forme di indirizzo e controllo dell’attività dei provider. Si approda, successivamente, allo studio delle forme di outsourcing strutturale e funzionale nella Pubblica Amministrazione (capitolo III), per poi passare ad affrontare il tema relativo al governo degli affidamenti in outsourcing da parte, in particolare, dei Comuni, sia sotto il profilo strategico (pianificazione, controllo e responsabilità politica rispetto alle modalità di gestione dei servizi pubblici locali), sia sotto il profilo manageriale-operativo (programmazione delle esternalizzazioni; passaggio dal controllo tipico della gestione diretta – controllo di gestione- al “controllo del gestore”) (capitolo IV). Infine, si delineano delle conclusioni con riguardo alla efficienza produttiva e alla efficacia sociale delle gestioni in outsourcing nell’esperienza delle amministrazioni locali (capitolo V).
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5

VESCOVI, MATTEO. « CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLA LUCE DEL NUOVO TESTO UNICO (D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/707978.

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Résumé :
La tesi analizza il modello di società emergente dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, giungendo alla conclusione che il legislatore della riforma abbia optato per la riconduzione di queste entità allo schema societario privatistico, declinato nei tipi previsti dal Codice civile. Di converso le esigenze di tutela dell’interesse pubblico, persa definitivamente la capacità di snaturare il modello civilistico tipico, rimangono extrasociali, confinate nella fase a monte dell’evidenza pubblica. Per apprezzare compiutamente la portata di tali approdi, l’analisi del Testo unico è preceduta da una ricostruzione del tortuoso itinerario delle società a partecipazione pubblica nel nostro ordinamento, che nel corso degli anni ha registrato oscillazioni tra opposte polarità e contrasti interpretativi profondi, frutto del complesso rapporto tra pubblici poteri ed economia.
The thesis aims at analyzing the model of company emerging from the new Consolidated law on public bodies owned companies, coming at the conclusion that the reform has chosen for a private characterization, according to the types envisaged by the Civil Code. Conversely, the need of pursuing public interest has permanently lost the ability to denaturalize the company. It represents an extrasocial interest, that may be satisfied only during the public law phase. To fully appreciate the importance of these results, the analysis of the Consolidated law is preceded by a reconstruction of the tortuous itinerary of public bodies owned companies in the Italian legal system, which over the years has seen oscillations between opposite polarities and deep interpretative contrasts, result of the complex relationship between public authorities and the economy.
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6

Guarino, Roberto. « I servizi pubblici locali tra esternalizzazioni e società pubbliche ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/167.

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Résumé :
2008 - 2009
Nella ricerca proposta dal titolo “I servizi pubblici locali tra esternalizzazioni e società pubbliche” si sono analizzate le modalità attraverso le quali, a partire dalla legge di disciplina delle municipalizzazioni del 1903, la Pubblica Amministrazione gestisce i servizi pubblici locali. Si è cercato, innanzitutto, di circoscrivere l’ambito dei servizi pubblici locali, ricostruendo, sulla base delle teorie elaborate dalla dottrina, una possibile nozione generale di servizio pubblico locale. L’individuazione di una definizione non ha soltanto un valore teorico, ma risulta determinante per attribuire, in ordine ad un dato servizio, la competenza in capo all’ente locale. Non tutti i servizi, infatti, sono di interesse pubblico locale, ma soltanto quelli che abbiano determinate caratteristiche soggettive ed oggettive. La definizione proposta tiene conto sia dell’imputabilità del servizio, sia dell’attività, sia della species di prestazioni. Individuata una possibile definizione di carattere generale, si è analizzato il fenomeno delle cosiddette “esternalizzazioni”, consistenti nello spostamento di funzioni o di attività pubbliche al di fuori dell’apparato amministrativo. Non sempre lo spostamento all’esterno dell’apparato amministrativo determina risultati migliori in termini di qualità, efficienza, efficacia ed economicità. Si è cercato di dimostrare come sia necessario un procedimento nel quale vengano riuniti e valutati i principi posti alla base dell’organizzazione dell’attività; all’interno di tale procedimento deve valutarsi la possibile forma organizzativa esterna in rapporto alla modalità ordinaria interna, sulla base dei principi di efficienza, efficacia, economicità, adeguatezza e proporzionalità. Nel capitolo II si è ripercorsa la disciplina dei servizi pubblici locali dalla legge di disciplina delle municipalizzazioni del 1903, alla riforma della legge 142 del 1990 e successive modificazioni, sino agli ultimi interventi legislativi del 2008 e del 2009. Attraverso le modifiche legislative succedutesi nel corso degli anni, il settore dei servizi pubblici locali è stato aperto alle imprese private. In particolare, la società mista rappresenta una forma di partenariato pubblico- privato, riunendo nello stesso organismo societario due diverse categorie di soci, con finalità diverse. Inizialmente, il capitale pubblico doveva essere di maggioranza, onde consentire il controllo da parte dell’ente pubblico. Successivamente, il vincolo del capitale pubblico maggioritario venne abolito nell’ottica di favorire una maggiore apertura al mercato. Alle aziende speciali, inoltre, mentre in un primo momento fu attribuita la facoltà di trasformarsi in società per azioni, in seguito si impose l’obbligo della trasformazione. Si è assistito, nel corso degli anni, ad una crescente espansione dell’intervento dei privati nello svolgimento di attività pubbliche. Nel settore dei servizi pubblici locali, in modo particolare, la gestione in favore dei privati ha visto una continua evoluzione. Se, nel capitolo I, si è cercato di dimostrare la necessità di un procedimento preventivo per la scelta di esternalizzare una determinata attività, dall’analisi dell’evoluzione della disciplina dei servizi pubblici locali, sino agli ultimi interventi di riforma, si è evidenziato come si sia giunti all’affermazione della regola generale dell’affidamento in favore di soggetti privati. Dalla riforma del 2008 e del 2009 emerge, piuttosto, la necessità di un procedimento preventivo per la gestione diretta (in house) del servizio. La regola, oggi, è l’affidamento in favore di privati selezionati tramite procedure competitive ad evidenza pubblica. L’eccezione è divenuta la gestione in house, che non è più forma ordinaria di conferimento, ma richiede presupposti socio-economico-territoriali particolari. Soltanto ove ricorrano tali speciali presupposti, che rendano non opportuno il ricorso al mercato, l’amministrazione può gestire internamente il servizio, senza l’ausilio dei privati. Tali presupposti non sono valutati dall’amministrazione titolare del servizio, ma dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, la quale è chiamata ad esprimere un parere sulla base di una relazione redatta dall’amministrazione. L’amministrazione non decide più, attraverso il proprio potere di autodeterminazione, la modalità di gestione tra esercizio in house e conferimento ad imprese private o miste, ma è obbligata ad esternalizzare il servizio nella normalità dei casi, a vantaggio del mercato. Nel caso in cui ritenga non utile il ricorso al mercato, ricorrendo i presupposti suddetti, è obbligata ad un procedimento preventivo, costituito dalla formulazione di una relazione e l’invio della stessa all’Authority per l’espressione del parere. Anche se tale parere non è vincolante per l’amministrazione, risulta evidente come la scelta sia condizionata e non libera, nel senso che, oggi, l’amministrazione è obbligata a conferire il servizio ad imprese private o a società miste ed il potere di autodeterminazione ed autorganizzazione è limitato dal principio dell’apertura al mercato. Il principio del mercato, oggi, prevale sul potere discrezionale dell’amministrazione di scelta delle modalità di gestione. Le recenti modifiche del 2009, inoltre, hanno riproposto la società mista quale forma ordinaria di conferimento del servizio, a condizione che il socio privato venga scelto tramite procedure competitive, le quali abbiano ad oggetto anche l’attribuzione di specifici compiti operativi in loro favore e che la parte di capitale privato sia almeno del 40 per cento. Si è passati, pertanto, dal capitale pubblico maggioritario, nella prima versione della 142, alla partecipazione minima del privato del 40 per cento. Anche nell’ipotesi di partenariato pubblico- privato, pertanto, viene favorita la partecipazione delle imprese private e l’apertura al mercato. Il legislatore è intervenuto, inoltre, sulla disciplina contenuta nel codice civile relativa alle società partecipate dallo Stato o da enti pubblici. La tendenza, derivante dall’Unione Europea, è quella di un ridimensionamento dei poteri speciali spettanti al socio pubblico, al fine di porre sul medesimo piano soci pubblici e privati. Prima di tali interventi, i soci pubblici della società godevano di prerogative speciali in ordine alla nomina e revoca di amministratori e membri di controllo. A seguito delle modifiche introdotte, tali poteri speciali richiedono necessariamente la partecipazione del socio pubblico al capitale della società. E’ stato abrogato, infatti, l’art. 2450 c.c., che consentiva la facoltà di nomina e revoca a prescindere dalla partecipazione al capitale. Inoltre, i maggiori poteri sono oggi attribuiti, ai sensi dell’art. 2449 c.c. novellato, in “proporzione” alla partecipazione al capitale. Il socio pubblico gode ancora di poteri speciali nella compagine societaria, ma le sue prerogative sono notevolmente ridotte rispetto al passato. Particolare attenzione è stata rivolta alla possibilità di utilizzare il tipo della società a responsabilità limitata per finalità pubbliche. Tale tipo societario, a seguito della riforma delle società di capitali del 2003, ha assunto una struttura ed una connotazione particolarmente flessibili, capace di adattarsi alle esigenze delle singole imprese. Si è analizzata la disciplina dello Statuto, dei diritti particolari, dei conferimenti e dell’amministrazione della s.r.l., al fine di dimostrare la compatibilità tra questo tipo sociale e la presenza nel capitale del socio pubblico. Le possibilità offerte dalla nuova disciplina della s.r.l. consentono una regolazione del potere pubblico all’interno della società. Infine, in ordine alle società partecipate da soggetti pubblici, si è analizzata l’antica questione della compatibilità tra fine di lucro nelle società e fine pubblico. Si è teorizzata la sussistenza nel nostro ordinamento di una “causa pubblica” delle società. La letteratura in materia, sino ad oggi, non ha considerato l’esistenza di una vera e propria finalità pubblica, legittimata indirettamente dalla previsione dell’art. 2449 c.c.. Il contratto di società si presenta, nella normalità dei casi e secondo lo schema principale, orientato alla causa lucrativa, ma può anche avere causa cooperativa e consortile. L’art. 2449 c.c. legittima la presenza nel capitale delle società di un socio pubblico e, pertanto, afferma la possibilità che il contratto di società possa avere causa pubblica. [a cura dell'autore]
VIII n.s.
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7

Ennaji, Hasna Sara. « The effect of external perturbations on the reactive balance response of young and older women in a simulated real-world context : public transportation ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Il progressivo invecchiamento della popolazione sta sempre più sottolineando la necessità di un’accurata comprensione del tema delle cadute. Ancora oggi per gli anziani esse rappresentano una delle maggior cause di comorbidità e morte. Il traporto pubblico è un’importante risorsa di inclusione sociale e autonomia personale per la popolazione anziana, tuttavia esso comporta anche una maggiore esposizione al rischio di caduta. Le donne, notoriamente più esposte al rischio di caduta rispetto la controparte maschile, risultano maggiormente colpite da questi incidenti. Il contributo delle nuove tipologie di allenamento “pertubation-based” potrebbero essere una valida soluzione per il miglioramento dei tempi e modalità di risposta del soggetto a perturbazioni esterne che possono comportare una perdita di equilibrio. Il presente studio ha incluso 36 donne suddivise in giovani e anziane con lo scopo di descriverne differenze e caratteristiche nella risposta reattiva quando esposte a perturbazioni esterne, come quelle che possono riscontrarsi sui mezzi pubblici. I risultati hanno evidenziato le potenzialità e i limiti dei protocolli di allenamento che fanno uso di “treadmill perturbativi”, e costituiscono un vero e proprio studio di fattibilità di questi nuovi metodi per la prevenzione delle cadute.
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ADAMI, Tommaso (ORCID:0000-0003-2214-7110). « Strategie di portafoglio sul mercato azionario basate su notizie pubbliche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/224729.

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Résumé :
Public news is a relevant source of information describing events occurring in the real world. Despite information leakages and fake news readers are often willing to pay to gather information conveyed through the news. In this work, we investigated the effects of micro news sentiment on the equity market. Therefore, according to several market theories of Behavioral Finance, we want to understand if public news is interesting for the equity market investor. The Adaptive Market Hypothesis is one of these theories and states that also if markets are efficient in general, inefficiency may affect them in particular periods. These inefficiencies may then leave open profit opportunities for the informed investor. For this reason, public news could have an important impact on investor's choices. In the second chapter we present the Efficient Market Hypothesis, Behavioral Finance, and the Adaptive Market Hypothesis. After the basic theoretical introduction, we report a review of the available literature regarding studies on the effect of the news on markets. The reported papers cover many relevant aspects regarding how to measure the news impact on the market returns. The main factors extracted from the news are: the news sentiment, the cumulated sentiment, the news relevance and novelty, and the news topics and categories. The third chapter tries to describe the events happening in the market that could be conveyed through the news. At first, the events characterizing the value generation process and the highly complex firms' interconnection are described. The description then moves on to events concerning the firms' evaluation process, which is split into two sections: the former about fundamental indicators evaluation and the latter about perspectival views and ratings. In the last section of the chapter events regarding the ownership structure of a firm are reported and a possible path of transmission from the news to the effects on the market is outlined. The fourth chapter describes the market data and news sentiment database and reports statistics about the considered stocks. The description of the data also reports statistics about category groups, a high-level grouping of news events in a hierarchical taxonomy of financial-related news events. The fifth chapter presents news-based strategies for intraday open to close trading. The strategies are based on a naive beauty context model that takes into account only indicators generated by firm-specific public news sentiment or volume subdivided by category group. Three main patterns emerged from the analysis and characterize different category groups: sell on news volumes, buy according to news sentiment, and sell according to news sentiment. The analysis has also shown that many portfolio strategies based on category groups are characterized by a reversal effect overnight, while few others by a continuation trend. The sixth chapter presents a more complex model that tries to enhance baseline models with the use of public news. The baseline models rely on three different portfolio optimization criteria: Sharpe Ratio, Second-order Stochastic Dominance, and Scaled Second-order Stochastic Dominance. The Second-order Stochastic Dominance optimization criteria are based on enhanced indexation, where the optimal portfolio is supposed to be the best portfolio dominating the reference market index. The aim of the models is to understand which category groups bring useful information for portfolio optimization. The discussion of the results is divided into two parts, the former reports profitability and turnover results for the three baseline strategies, while the latter reports the results for the different category groups and cumulation periods. In the last part of the chapter a series of possible further researches are proposed.
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Gramignan, Leonardo <1996&gt. « Partenariato Pubblico-Privato : il caso di una RSA, convenienza rispetto alla gestione pubblica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21536.

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L’elaborato affronta il tema del project financing, cioè una modalità di finanziamento di un progetto a medio/lungo termine il cui rientro finanziario è garantito dai flussi di cassa previsti dall'attività di gestione dell'opera stessa. Dopo una breve introduzione storica vengono trattati gli aspetti normativi e pratici del Project Financing. Successivamente, viene trattato il tema del Partenariato Pubblico-Privato, inteso come contratto di collaborazione tra soggetti pubblici e privati finalizzato alla costruzione e/o gestione di infrastrutture o fornitura di servizi di interesse pubblico. Il secondo capitolo affronta il tema dello Studio di Fattibilità, dopo averne trattato gli aspetti teorici e normativi principali si propone un esempio pratico dello stesso. Nel terzo capitolo si illustrano i principali indicatori e parametri da utilizzare per la redazione e la lettura di un piano economico finanziario sempre nel ambito di un project financing; in continuità con i paragrafi precedenti ad una prima fase teorica segue un esempio pratico di un PEF commentato nei suoi aspetti principali. Infine, nel quarti capitolo viene dimostrato l’effettivo vantaggio per la PA nel rivolgersi al soggetto privato per la realizzazione dell’opera pubblica, a sostegno di tale dimostrazione sono stati utilizzati due strumenti di particolare importanza: il Value For Money e il Public Sector Comparator.
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Giordan, Filippo. « La pubblica amministrazione e il mercato. Servizi pubblici, attività contrattuale e tutela della concorrenza ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3426177.

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The object of this research is a cross-cutting issue and, for this reason, the attention was not focused on a specific topic but, more generally, on the role of the public administration in the various occurrences in which the public function is intertwined with the protection of private interests or with the protection of general interests such as the protection of competition in the markets. Very briefly we can say that the study has been divided into three main areas. In the first chapter I focused on the position of the administration, and, in general, of the public authority in the market economy, both as an operator which plays an active role through the activity of the public companies and a legal person covering a guarantee position; (focusing here the attention on the role of public authorities). In the second chapter we focused on the role of public administration as the subject that must ensure the provision of services of general economic interest and, consequently, the analysis concerned about the European Union discipline of competition and its various manifestations in domestic law. Particular emphasis was given to the regulation of local public services where the tension between the open market and the protection of the public interests is very emphasized. In the third chapter the analysis was shifted to the role of the administration as a market operator whose contractual activity is characterized by a number of differences compared to the discipline normally applicable to relations between private legal entities. In particular, we focused on pre-contractual liability, the condition of the contract after the annulment of the adjudication and other cases in which we can recognize a threat for the free competition.
L’oggetto della ricerca ha carattere trasversale e, conseguentemente, l’attenzione non è stata focalizzata su di uno specifico istituto ma, più in generale, sul ruolo svolto dalla pubblica amministrazione nei vari momenti in cui lo svolgimento della funzione si intreccia con la tutela di interessi privatistici o di interessi generali quale è certamente la tutela della concorrenza nei mercati. Molto sinteticamente si può dire che il lavoro è stato suddiviso in tre macro aree. Nel primo capitolo mi sono soffermato sulla posizione dell’amministrazione e, in generale del soggetto pubblico, nell’economia di mercato, nella duplice veste di operatore che svolge un ruolo attivo attraverso lo strumento societario e di soggetto investito di una funzione di garanzia degli equilibri di mercato (focalizzando qui l’attenzione sulla funzione delle autorità garanti). Nel secondo capitolo ci si è concentrati sul ruolo della p.a. quale soggetto tenuto a garantire l’erogazione di servizi di interesse economico generale e, conseguentemente, l’analisi ha avuto ad oggetto la disciplina pro concorrenziale di stampo comunitario e le sue diverse declinazioni nell’ordinamento interno. Particolare rilievo è stato assegnato alla disciplina dei servizi pubblici locali dove è molto accentuata la tensione tra apertura al mercato, da un lato, e salvaguardia degli interessi pubblici sottesi ai servizi da erogare, dall’altro. Nel terzo capitolo l’analisi si è spostata sul ruolo dell’amministrazione quale operatore di mercato la cui attività contrattuale si caratterizza per numerosi profili di specialità rispetto alla disciplina normalmente applicabile ai rapporti tra privati. Sono stati svolti, quindi, alcuni approfondimenti in tema di responsabilità precontrattuale, sorte del contratto ad esito dell’annullamento del provvedimento prodromico di aggiudicazione e in relazione ad alcune vicende della contrattualistica pubblica che possono rappresentare un pericolo per le esigenze di tutela della concorrenza e di parità delle chances competitive dei vari soggetti privati interessati ad essere controparti negoziali della p.a.
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BIANCHI, BRENNO. « L¿OPINIONE PUBBLICA ¿DEL¿ GRANDUCAFORMAZIONE, MANIPOLAZIONE E EDUCAZIONE DEL PUBBLICO NEL RIFORMISMO ILLUMINATO LEOPOLDINO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/713471.

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This work examines how printing and censorship were used during the reign of Grand Duke Peter Leopold in Tuscany as a tool to "educate" (i.e. manipulate) the Public Opinion towards the acceptance of government's reformist policies. The work to achieve this goal uses archival materials frome the Florence State Archive and the Moreniana Library and a close examination of the Tuscan monographic publications of the period 1765-1790, plus the legal articles published in the Giornale de 'Letterati of Pisa.
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Vitale, Carmen <1977&gt. « Governo societario e tutela dell'interesse pubblico nelle società per la gestione dei servizi pubblici locali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/500/1/TesiCarmenVitale.pdf.

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Vitale, Carmen <1977&gt. « Governo societario e tutela dell'interesse pubblico nelle società per la gestione dei servizi pubblici locali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/500/.

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FANNI, DAMIANO. « Pubblici nella rete : le politiche pubbliche in tempi di : Information and communication technology ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/11578/278611.

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LANNI, Pierluigi. « L’anticorruzione nella Pubblica Amministrazione, con specifico riferimento alle fasi di controllo nella aggiudicazione degli appalti pubblici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2021. http://hdl.handle.net/11580/84127.

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The work begins with the analysis of the principles of the Constitutional Charter which constitute the foundations in terms of anti-corruption legislation in the Public Administration and analyzes the state of implementation in the Italian legal system of the directives on public procurement, a privileged sector of corruption in the PA, without excluding a brief comparison with the other EU states regarding the state of transposition of EU legislation. With Legislative Decree no. 50 of April 18, 2016, Directives 2014/23/EU, 2014/24/EU and 2014/25/EU on the award of concession contracts on public procurement and procurement procedures are implemented of supplying bodies in the water, energy, transport and postal services sectors as well as on the reorganization of the regulations in force on public contracts relating to works, services and supplies. On this occasion, the legislator deemed it appropriate, with a view to increasing the efficiency of the public contracts sector, to strengthen the role of the Authority in charge of the relative supervision, adding to the functions already assigned to it completely innovative powers capable of to have a greater impact, ex ante, on the discipline of the matter as well as, ex post, on the conduct implemented by the contracting authorities and by the economic operators. In the analysis in question there is no lack of jurisprudential grafts, especially on the part of the Council of State, indispensable in resolving interpretative doubts of the regulatory framework. It concludes with some critical remarks on the current regulatory framework, which is updated almost annually, and some desirable reform prospects to improve the efficiency of the award of contracts without damaging the system of rules placed to guarantee legality.
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BERTI, DE MARINIS GIOVANNI MARIA. « La concorrenza nei servizi pubblici locali e la tutela dell'utente : il caso del trasporto pubblico locale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2014. http://hdl.handle.net/11581/401837.

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Il lavoro si propone l'obiettivo di analizzare la disciplina dei servizi pubblici economici con particolare riferimento alle problematiche riguardanti il trasporto pubblico locale. Oggetto di indagine e', infatti, la particolare regolamentazione dell'accesso al mercato all'interno di tali settori che sembra derogare i comuni principi di libera concorrenza che caratterizzano il mercato. Allo stesso modo si analizza la possibilita' di applicare la disciplina consumeristica all'utente di un servizio pubblico. The work has the objective to analyze the economic regulation of public services with particular reference to issues related to local public transport. Object of investigation is, in fact, the particular regulation of market access inside those sectors that seem to derogate from the common principles of free competition that characterize the market. Similarly is a topic of investigation the possibility of applying the consumers' protection rules to the users of a public service.
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FLORIS, ALESSIO. « Beni pubblici e governo del territorio. Nuove prospettive per il patrimonio immobiliare pubblico nell'epoca della rigenerazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/333635.

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Résumé :
The research focuses on the extent, role, and functions of public real estate as a resource in urban regeneration processes, in order to trigger virtuous mechanisms aimed at countering some of the crisis phenomena in contemporary cities. The interest raised by the topic is due to the uncertainty of the outcomes of the policies developed and the limited consideration of the potential of this asset within the operational practice of urban planning. In this perspective, the role of urban planning tools in the public real estate valorisation process is highlighted, assessing their potential and criticalities in relation to the specific objectives of national policies. The aim is to set a system of theoretical and operational references to draft an urban planning model that integrates public property management into planning practice, in particular disused, unused, or abandoned buildings and areas. The study follows an inductive approach, defining a knowledge framework given the transversality of the research topic, to deepen the relationship between the management of the public real estate and urban planning in the national and international context. The first part of the thesis answers the need to outline the field of the research, which deals with relevant issues for the discipline of urban planning. The second part focuses on the Italian context, which is recognised as a preferential field for a theoretical and empirical analysis of the research topic, due to the fundamental role it plays at a territorial level and its centrality in the political-administrative debate. The third and final part has the dual purpose of extending the scope of the research to the international context and setting its path, in order to define its reflections and address its strategic guidelines. Finally, the thesis focuses on the recognition of the urban plan at the municipal level as a unitary and coherent framework for the definition of strategic choices for the regeneration of public real estate. The results of these reflections are useful for the definition of a proposal based on specific assumptions, but in a general perspective, aimed at the organisation of a comprehensive framework, which integrates the potential offered by the availability of public real estate assets within a broader urban development strategy, with a view to a responsible planning process.
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GRILLO, ELISA. « Le concessioni di servizi pubblici locali a rilevanza economica : i principi europei dell'evidenza pubblica nella giurisprudenza della Corte di Giustizia e nel Codice dei contratti pubblici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43993.

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Résumé :
Le concessioni di servizi pubblici locali a rilevanza economica, inquadramento normativo e giurisprudenziale aggiornato all'anno 2012. Particolare attenzione alla procedura di selezione del concessionario e, in particolare, ai principi generali estrapolati dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia e tradotti in norme di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento immediatamente applicabili. analisi della casistica nazionale in cerca di riscontro degli insegnamenti del giudice europeo alla luce del recepimento delle direttive del 2004 attraverso il d.lgs. 163/2006.
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Sartori, Valentina. « Lo statuto penale della Pubblica Amministrazione e il fenomeno della privatizzazione degli enti pubblici : nuove e vecchie problematiche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424810.

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Résumé :
The qualifications of “public official” and “public service employee” have always played an important role in defining the limits of the administration’s criminal protection. In this research, the analysis of Articles 357 and 358 of the Penal Code is addressed in the specific perspective of the influence that the privatization of public institutions has had with respect to the public qualification of the offender. In this context, at first, the legislator and, later, the decisions of the courts, have adopted a functional-objective principle in the recognition of the figure of “public official” and “public service employee”, enhancing the concrete activity carried out by the offender. The same interpretative approach has been followed, for criminal law, in the recognition of the identification indexes of a “public institution”, but with a different result: in this case, the question is not the distinction between public institution and private entity, but the “functionalization” of the concrete activity to the public interest. Therefore, the research theme offers important insights into possible alternative models of protection to the crimes against administration, that could be identified in business association’s criminal law and beyond the criminal law.
Le qualifiche soggettive di “pubblico ufficiale” e di “incaricato di un pubblico servizio” hanno da sempre avuto un ruolo di preminente importanza nel delimitare i confini della tutela penale della Pubblica Amministrazione. Nel presente lavoro, l’analisi degli articoli 357 e 358 del codice penale è affrontata nella specifica prospettiva dell’influenza che il fenomeno della privatizzazione degli enti pubblici ha avuto con riferimento all’attribuzione della qualifica pubblicistica al soggetto attivo del reato. In tale contesto, dapprima il legislatore e, successivamente, la giurisprudenza, hanno adottato un criterio funzionale-oggettivo nel riconoscimento della figura del pubblico ufficiale e dell’incaricato di un pubblico servizio, valorizzando la concreta attività svolta dal soggetto agente. Il medesimo percorso interpretativo è stato seguito nel riconoscimento, ai fini penalistici, degli indici identificativi di un “ente pubblico”, ma con un risultato diverso: in questo caso, non rileva tanto la distinzione tra ente pubblico ed ente privato, quanto la “funzionalizzazione” dell’attività concreta svolta dal soggetto all’interesse generale. Il tema di ricerca offre, quindi, importanti spunti di riflessione in ordine ad eventuali modelli di tutela alternativi allo statuto penale della Pubblica Amministrazione, da individuarsi nell’ambito del diritto penale d’impresa e nella disciplina extra-penale.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. « Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche : il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/1/montorsi_tommaso_tesi.pdf.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Montorsi, Tommaso <1977&gt. « Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche : il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale.
This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Auriemma, Barbara. « Profili della contrattazione pubblico-privato in materia di appalti pubblici e scelta del contraente in diritto italiano e comparato ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/250.

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2008 - 2009
Una profonda trasformazione ha consentito alla pubblica amministrazione di passare da una posizione di originaria supremazia e di potere a quella di soggetto prevalentemente al servizio della collettività. Il nuovo modo di operare della p.a. ha avuto come conseguenze inevitabili sia il mutamento delle funzioni esercitate dal potere pubblico sia il mutamento degli strumenti di esercizio di tali funzioni. Alcuni compiti istituzionali sono stati devoluti a soggetti privati, in altri casi amministrazioni e privati concorrono alla realizzazione di obiettivi di interesse generale, attraverso il ricorso agli istituti di diritto comune e a nuove forme organizzative. Il settore delle opere pubbliche, in particolare, ha visto lo sviluppo di forme di azione concordata nelle quali, pur sussistendo una forte componente pubblicistica dal punto di vista gestionale ed organizzativo, è divenuta fondamentale la partecipazione degli interessati. ricorrendo all'organizzazione imprenditoriale e finanziaria dei privati per i procedimenti di scelta. Vengono utilizzati istituti tipici del diritto civile per regolare settori di competenza della pubblica amministrazione; regole pubblicistiche e regole privatistiche sono in continua e reciproca interazione. Nella contrattazione pubblico-privato si assiste alla compresenza. quindi, di due momenti fondamentali: 1. il soddisfacimento dell'interesse pubblico (fase pubblicistica); 2. la utilizzazione degli strumenti di diritto privato (fase privatistica). Il primo, si realizza attraverso la previsione dell'obbligo di rispettare i canoni fondamentali di trasparenza., efficienza, efficacia, parità di condizioni nell'accesso al mercato, economicità, ragionevolezza. ecc.. Il secondo. consente la stipulazione dei contratti mediante la utilizzazione di tutti gli strumenti del diritto civile, nel rispetto dell'autonomia contrattuale in base alla quale le parti sono libere di determinarne il contenuto, ovviamente nei limiti imposti dalla legge e sempre che si realizzino interessi meritevoli di tutela. I modelli privatistici utilizzati dall'amministrazione a volte presentano alterazioni, limiti. prescrizioni integrative e derogatorie... [a cura dell'Autore]
VIII n.s.
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Novo, Gonçalo Pinto do Pilar Eira. « Abandono escolar precoce : políticas públicas de educação para a prevenção e combate ». Bachelor's thesis, [s.n.], 2019. http://hdl.handle.net/10284/8266.

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Résumé :
Projeto de Graduação apresentado à Universidade Fernando Pessoa como parte dos requisitos para obtenção do grau de Licenciado em Criminologia
O presente estudo designado “Abandono Escolar Precoce: políticas públicas de educação para a prevenção e combate” aborda a problemática do Abandono Escolar Precoce em Portugal numa ótica de prevenção e combate do processo e de redução da taxa de abandono escolar precoce através das políticas educativas criadas para facilitar e promover tal redução. Através de metodologias qualitativas e quantitativas, nomeadamente com o apoio da análise documental das políticas públicas educativas existentes e com a análise estatística de informação disponibilizada na web das taxas de abandono escolar precoce ocorridas num período compreendido entre 2000-2018, pretendemos compreender de que forma as medidas e as estratégias aplicadas estão a contribuir para a redução do abandono escolar precoce e em que ponto de situação Portugal se situa face às diretrizes da União Europeia em âmbito de redução da taxa de abandono escolar precoce para 10.6%. Neste estudo estão em campo de análise os Territórios Educativos de Intervenção Prioritária (TEIP), o Quadro de Referência Estratégica Nacional (QREN), a Estratégia Europa 2020, Programa Operacional Capital Humano (POCH) e o Programa Nacional de Promoção do Sucesso Escolar (PNPSE).
The current study named “Early school drop out: public educational policies of prevention and combat ” addresses the problem of early school drop outs in Portugal in a perspective of prevention and combat of this process and of reduction of school drop out through educational policies created to facilitate and promote such reduction. Using qualitative and quantitive methods, namely with the support of documental analysis of existing educational public policies and with statistical analysis of information available in the web of these drop out rates, occurred between 20002018, we mean to understand in what way the applied measures and strategies are contributing to the reduction of early school drop out and in which situation Portugal is regarding European Union’s guidelines to reduce this drop out rate to 10.6%. In this study are being analised the Territórios Educativos de Intervenção Prioritária (TEIP), the Quadro de Referência Estratégica Nacional (QREN), the Estratégia Europa 2020, Programa Operacional Capital Humano (POCH) and the Programa Nacional de Promoção do Sucesso Escolar (PNPSE).
N/A
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Pennetta, Renato. « Gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico delle Aziende Sanitarie : progettare servizi di gestione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25690/.

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Résumé :
La pubblica amministrazione italiana è molto variegata, Governata da principi costituzionali e dal lavoro dei ministeri, è caratterizzata da molti enti dalle diverse dimensioni e competenze che spesso vanno a sovrapporsi o ad entrare in contrasto, con ripercussioni variegate sui cittadini. A causa della situazione sanitaria attuale, ho deciso di approfondire lo studio sulla Pubblica Amministrazione concentrandomi sulle Aziende Sanitarie e sui loro Uffici per le Relazioni con il Pubblico. L’elaborato si articola in quattro capitoli a cui sono aggiunti introduzione e conclusione. Nell’introduzione sono riassunti i principi, anche costituzionali, che governano la Pubblica Amministrazione, gli enti che ne fanno parte, la transizione digitale che essi stanno vivendo e le basi teoriche di questo elaborato. Nel primo capitolo sono esposte le caratteristiche degli URP, tra personale, funzioni e avviamento di un ufficio di questo tipo all’interno di un ente, in particolare delle Aziende Sanitarie. Nel secondo capitolo è approfondita la comunicazione online e alcune su tecniche, considerando il ruolo che essa ha assunto sia a causa del periodo storico-sociale sia per la situazione pandemica. Il terzo capitolo riguarda l’analisi di interviste condotte con il personale di URP di tutta Italia e le conseguenti considerazioni in merito alle modalità, all’organizzazione del lavoro e alle criticità che incontrano. L’approfondimento continua nel quarto capitolo, che vede la collaborazione diretta con l’ASL di Taranto nell’ambito di un progetto programmatico di riorganizzazione funzionale della struttura di comunicazione dell’ASL di Taranto e nell’analisi di un servizio di recente introduzione rivolto ai pazienti e ai loro familiari. Infine, la conclusione riassume le considerazioni fatte nei capitoli precedenti, aggiungendo degli spunti utili a diffondere una cultura innovativa in merito alla comunicazione istituzionale e alla replicazione di servizi utili ai cittadini.
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IACOVELLI, DANILA. « STUDIO SULLA FUNZIONE AMMINISTRATIVA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/563.

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Résumé :
"Funzione" è un termine di per sé neutro che si carica di significati diversi a seconda dei sistemi in cui è immerso. Nel diritto è un termine ricco di insidie perchè porta alle matrici stesse dell'ordinamento giuridico. Nel testo si analizza il concetto di funzione da un punto di vista storico-ricostruttivo per giungere alla definizione della funzione in senso obiettivo. Sulla base di tali premesse si spiegano gli istituti del diritto pubblico e le loro trasformazioni con particolare riguardo al mondo dell'amministrazione e alla diversità dei soggetti che oggi lo compongono.
This thesis analyzes the concept of public function with particular regard to administrative world. It starts by an historical point of view and arrives to a definition of function in an objective sense. This concept is used to explain the transformation of contemporary administration.
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IACOVELLI, DANILA. « STUDIO SULLA FUNZIONE AMMINISTRATIVA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/563.

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Résumé :
"Funzione" è un termine di per sé neutro che si carica di significati diversi a seconda dei sistemi in cui è immerso. Nel diritto è un termine ricco di insidie perchè porta alle matrici stesse dell'ordinamento giuridico. Nel testo si analizza il concetto di funzione da un punto di vista storico-ricostruttivo per giungere alla definizione della funzione in senso obiettivo. Sulla base di tali premesse si spiegano gli istituti del diritto pubblico e le loro trasformazioni con particolare riguardo al mondo dell'amministrazione e alla diversità dei soggetti che oggi lo compongono.
This thesis analyzes the concept of public function with particular regard to administrative world. It starts by an historical point of view and arrives to a definition of function in an objective sense. This concept is used to explain the transformation of contemporary administration.
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Esposito, Antonella. « Sopravvenienze e contratto di appalto ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/165.

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Résumé :
2009 - 2010
L’indagine prende le mosse dallo studio da un lato dell’intreccio delle regole civilistiche e pubblicistiche, partendo dall’assunto che l’attività amministrativa, volta alla cura di interessi pubblici, ben può essere esercitata attraverso istituti di diritto privato, nella considerazione che l’autonomia negoziale debba necessariamente innestarsi nell’autonomia funzionale della quale l’amministrazione è portatrice, e dall’altro lato dallo studio del fatto che il perdurare nel tempo del rapporto contrattuale e delle relative situazioni giuridiche possa venire intralciato da accadimenti esterni che possono ostacolare l’attuazione e la realizzazione degli interessi sottesi. La scelta di esaminare proprio il contratto di appalto dipende dal fatto che trattasi di fattispecie in grado di coniugare i due momenti fondamentali della ricerca: per un verso infatti racchiude, quando si tratta di appalto pubblico, sia la fase pubblicistica contraddistinta dall’attività della pubblica amministrazione quale il soddisfacimento dell’interesse pubblico affidato alla sua cura, attraverso l’obbligato rispetto dei canoni fondamentali di trasparenza, efficienza, parità di condizioni nell’accesso al mercato ed economicità, sia la fase privatistica della stipulazione di un contratto, utilizzando tutti quegli strumenti posti a disposizione dei contraenti dal diritto civile e costituenti l’autonomia contrattuale (art. 1321 c.c.), secondo cui le parti sono libere di determinare il contenuto, ovviamente nei limiti imposti dalla legge e sempre che si realizzino interessi meritevoli di tutela secondo il nostro ordinamento. La stessa scelta del contraente dovrà avvenire secondo procedure di evidenza pubblica che, ai sensi dell’art 2, co. 1 d. lgs. 163/2006, dovranno “svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità”. L’altro momento della ricerca riguarda un’analisi più strettamente privatistica dello schema negoziale del contratto di appalto, in cui l’interesse del committente e dell’appaltatore alla realizzazione del risultato pone in primo piano le vicende che intercorrono tra la conclusione del contratto di appalto ed il compimento dell’opera. Infatti l’appalto è suscettibile di subire nel corso del suo svolgimento una serie di trasformazioni mutamenti e alterazioni riconducibili alla nozione di modificazione. La ricerca analizza la fase successiva alla stipulazione contrattuale, perché è proprio in questa fase che si fondono i due temi della ricerca. La conclusione del contratto rappresenta il momento finale attraverso il quale si esprimono e si consolidano gli effetti dell'atto negoziale, a sua volta comprendente il bilanciamento delle opposte aspettative controfattuali degli stipulanti. Successivamente alla conclusione, ognuno dei contraenti beneficia della tranche favorevole della stipula, ponendo conseguentemente in essere i comportamenti che, da soli o in concorso con quelli della propria controparte, hanno la funzione di eseguire il contratto. Proprio dallo studio di questo momento si comprende come la stipulazione non sia idonea a cancellare il dna di autorità della pubblica amministrazione che, pur dopo la stipula del contratto, può tornare a valutare l’interesse pubblico per il quale si è determinata a contrarre, decidendo di annullare l’aggiudicazione per motivi di legittimità (entro un termine ragionevole e tenendo conto, ai sensi dell’art. 21 nonies, degli interessi dei destinatari e dei controinteressati) o di revocarla, ai sensi dell’art. 21 quinquies, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse per mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario. Assumono, altresì, rilevanza giuridica quelle sopravvenienze in grado di alterare notevolmente sul piano qualitativo (impossibilità e presupposizione) o quantitativo (eccessiva onerosità) la prestazione. In linea di principio, secondo il diritto privato, non è in discussione che il contratto possa subire modifiche le quali possono intervenire o in esecuzione di una specifica clausola di rinegoziazione, inserita preventivamente nel contratto, oppure perché le parti si accordano per rivedere il regolamento contrattuale successivamente alla sua definizione. Dopo una panoramica sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione, che conduce al riconoscimento per la pubblica amministrazione della piena soggettività giuridica e quindi la piena e generale possibilità di essere titolare di tutte le posizioni giuridiche tipiche del diritto privato; si analizza, brevemente, la procedura di aggiudicazione dei contratti di appalti pubblici al fine di ricostruire la stessa seguendo lo schema negoziale tipico del diritto privato. Da una siffatta analisi si deduce che soltanto la stipulazione e non l’aggiudicazione equivale ad accettazione dell’offerta, e per tali ragioni si affrontano le vicende modificative successive alla stipula del contratto. Particolare rilievo è dato alla cessione del contratto e al sub-appalto, istituti osservati spesso con sfavore perché in grado di incidere in profondità lo stretto rapporto fiduciario insito nel rapporto tra committente ed appaltatore; da tale sfiducia ne è derivata, infatti, l’impossibilità di disporre mutamenti nella figura del privato contraente senza apposita adesione della stazione appaltante, che autorizzi la modifica soggettiva del rapporto contrattuale. Da tener presente sono anche i casi di successione di un soggetto giuridico nella titolarità di un’impresa appaltatrice, in cui il principio cardine su cui ruota tale interpretazione è quello dell’immodificabilità del soggetto partecipante alla gara, in quanto “l’immutabilità della persona dell’esecutore delle opere ha sempre rivestito per l’amministrazione particolare importanza, se non altro per il fatto che lo stesso viene scelto o dovrebbe essere scelto di regola al termine di un complesso procedimento concorsuale volto innanzitutto a consentire la più ampia partecipazione di imprese e poi ad individuare il soggetto meglio qualificato”. Le modifiche contrattuali affrontate nel lavoro comprendono anche il fenomeno del cd. jus variandi dell’amministrazione sui progetti di opere pubbliche già posti in esecuzione. La relativa disciplina consente all’amministrazione, ove se ne verifichi il bisogno, di introdurre nei progetti di lavori, già in corso di esecuzione, “variazioni od aggiunte” che non siano previste dal contratto e di provvedere a tale scopo “mediante una perizia suppletiva che servirà di base ad una distinta sottomissione o ad un’appendice al contratto principale”. Nel caso di varianti e addizioni oltre i limiti consentiti, l’interesse dell’appaltatore è tutelato mediante il diritto potestativo allo scioglimento del contratto. E da qui parte lo studio circa le fattispecie di estinzione dell’appalto diverse dalle cause tipiche di estinzione dell’appalto comuni ai altri contratti, quali l’adempimento, la risoluzione per inadempimento o per impossibilità sopravvenuta della prestazione dell’appaltatore, il mutuo consenso, il decorso del tempo. Infine, non può mancare un considerevole riferimento alla sorte del contratto nel caso di annullamento dell’aggiudicazione, ed il correlato tema del risarcimento dei danni. Molti degli atti del procedimento amministrativo in tema di pubblici appalti sono infatti suscettibili di essere riguardati sia sotto l’angolo visuale del diritto pubblico, sia sotto quello del diritto privato. Si pensi, per esempio, al bando di gara, che può essere considerato come atto amministrativo, lex specialis della procedura selettiva, sia come invito a offrire; e così all’aggiudicazione, che può essere vista come l’atto conclusivo del procedimento amministrativo in cui la pubblica amministrazione esprime definitivamente la propria volontà (certamente impugnabile davanti al giudice amministrativo) o come accettazione della proposta contrattuale. Dall’analisi effettuata si evidenzia l’impossibilità di descrivere compiutamente il fenomeno rappresentandolo nella rigida contrapposizione di due distinte fasi, senza tener conto degli effetti che ciascuna produce sull’altra, facendone sfumare peraltro i connotati anche in ragione della frequente possibilità di qualificare sotto il profilo privatistico le medesime fattispecie a seconda del particolare caso concreto che di volta in volta occorre affrontare e risolvere. [a cura dell'autore]
IX n.s.
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GIUBILEO, FRANCESCO. « I servizi pubblici per l'impiego funzionano veramente ? Il ruolo dell'attore pubblico lombardo nella fase di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/40096.

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In Regione Lombardia il ruolo dell’attore privato è diventato in questi anni fondamentale per quanto riguarda l’erogazione delle politiche attive del lavoro. Tuttavia, sin dalle prime sperimentazione nella delega ai soggetti privati si è riscontrato un diffuso fenomeno di opportunismo, in grado di generare scarsa efficienza in termini di collocamento dei soggetti svantaggiati. L’obiettivo della libro è quello di definire: come sono organizzati oggi i Servizi pubblici per l’impiego in Lombardia ed il loro ruolo nel collocamento della forza lavoro; quali sono i principali problemi legati alla delega verso i soggetti privati; e infine se è possibile comparare tale esperienza con quella di altri Paesi in modo da formulare dei modelli di riferimento nel contrasto all’opportunismo dei privati.
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Gaddoni, Giulio <1990&gt. « IL MUSEO DEL PUBBLICO, IL PUBBLICO DEL MUSEO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8474.

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Résumé :
Partendo dall'analisi dell'evoluzione e dei cambiamenti interni ed esterni che le istituzioni museali hanno avuto nel corso della storia, l'elaborato da me presentato vuole caratterizzarsi come un focus sulla relazione del museo con la società, ed in particolare con il pubblico cui si rivolge, che viene spesso erroneamente considerato come "grande pubblico": una massa indistinta di soggetti uguali, cui l'istituzione si interessa unicamente da un punto di vista finanziario e di "numeri". La tesi da me presentata vuole porre l'accento proprio su questa dimensione, quella del pubblico. Per un'osservatore esterno e disinteressato, è facile cadere in una visione appiattita ed omogenea di tale relazione: quello che si vuole dimostrare in questa sede, è che nel rapporto museo-pubblico, si vengono ad instaurare molteplici relazioni differenti, che vedono sì l'interesse da parte dell'istituzione per un pubblico che porta finanziamenti, ma anche per un pubblico che è visitatore e che richiede delle specifiche attenzioni, in quanto al suo interno è composto da moltissime caratteristiche, esperienze ed aspettative diverse che al museo è richiesto di soddisfare. Questo è il "pubblico comunitario", quello che frequenta il museo abitualmente, e che riconosce nell'istituzione culturale un valore aggiunto per la propria vita e per la propria stabilità ed armonia sociale. Vi è poi una terza tipologia di pubblico: quella della "domanda potenziale". Questa fascia è composta da coloro che non vanno al museo, e che sempre di più si cerca di raggiungere attraverso ciò che viene definito "audience development", ossia l'introduzione nella gestione museale di metodologie e figure professionali tipiche della conduzione manageriale, allo scopo di studiare le modalità più adeguate per un ampliamento del pubblico ed una maggiore fruizione e sviluppo della conoscenza della realtà museale stessa. Tre tipologie di pubblico, quindi, analizzate secondo differenti punti di vista, che rispecchiano il cambiamento, in parte già attivo ed in parte in via di mobilitazione, che manifestano i musei oggi. Un processo che va a smuovere le istituzioni culturali in tutti gli aspetti che le costituiscono, manifestando la forza che queste realtà possono avere nell'impatto e nella relazione con il sociale, che non è aspetto accessorio nella loro gestione, ma punto di partenza e di arrivo per un'istituzione che voglia essere riconosciuta come creatrice di valore e che voglia lasciare un segno forte all'interno del contesto in cui opera.
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Conte, Giorgio <1976&gt. « Gli organismi di diritto pubblico : strumento per ottimizzare l'andamento della pubblica amministrazione o ibrido giuridico lesivo della concorrenza e dei diritti degli utenti ? » Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/740.

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Antonini, Cristiano. « I servizi pubblici locali ed il principio di sussidiarietà : il superamento della dicotomia tra pubblico e privato ed il nuovo ruolo dell'ente locale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425468.

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Résumé :
This work focuses mainly on the evolution of local public services within the complex reform which has involved all spheres of Public Administration since the Nineties. The first part of the research is dedicated to reconstructing the extensive doctrinal and legal debate that has developed about the concepts of public service, considering the various reforms that have taken place over the years. The second chapter examines the various profiles of the current legislation framework, configured further to the latest new legislations, and in particular it deals with the landlord regime of the networks, plant and other instruments required for the public services; the networks and plant management; the service management. With regards the latter in particular, company management models have been analysed that are contemplated by current regulations for economically important service management (mixed companies and in-house providing). In the second part, the analysis aims at illustrating the limits and methods of intervention by local bodies in social-economic sectors, with special reference to regulatory functions and the instruments that can be used for their implementation.
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Brasson, Martina. « I servizi pubblici locali tra in house providing e liberalizzazione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423915.

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Résumé :
The present work aims to study critically the issue of legal classification of public companies as models of management of local public utilities. The topic of management of local public services, especially those of economic importance, is experiencing a rapid evolution of legislation: the instability of the positive framework of reference is a consequence of the need to rethink the welfare system which today is necessary on grounds of public finance constraints increasingly tight. The uncertainty raised by the legislator in order to space to be reserved to the granting of special or exclusive rights and, more generally, the different intensity with which the competition for the market and the competition in the market have been pursued, has often led to a different modulation of the possibility of recourse to the direct management of the service by the public authorities. In this perspective, the objective of limiting the proliferation of public companies intercepts the second purpose that characterizes reforms related to local public services: the pursuit of the principles of efficiency, effectiveness and cheapness and, ultimately, of healthy financial management.
Il presente lavoro si propone di studiare in modo critico il tema della qualificazione giuridica delle società a partecipazione pubblica, quali modelli di gestione dei servizi pubblici locali. Il tema della gestione dei servizi pubblici locali, specie di quelli a rilevanza economica, vive un momento di rapida evoluzione normativa: l’instabilità del quadro positivo di riferimento rappresenta una conseguenza del necessario ripensamento del sistema di welfare, che ad oggi si impone in ragione di vincoli di finanza pubblica sempre più stringenti. L’incertezza posta dal legislatore in ordine allo spazio da riservare alla concessione di diritti speciali o esclusivi e, più in generale, la differente intensità con la quale sono state, a singhiozzo perseguite la concorrenza per il mercato e la concorrenza nel mercato, ha spesso condotto ad una differente modulazione della possibilità di ricorrere, in deroga alla regola dell’evidenza pubblica, alla gestione diretta del servizio da parte dell’ente pubblico. In questa prospettiva, il tentativo operato dal legislatore nel senso di limitare la proliferazione delle società a partecipazione pubblica intercetta, altresì, una seconda direttrice di fondo che ha interessato gli interventi di riforma della materia dei servizi pubblici locali: il perseguimento dei canoni di efficienza, efficacia ed economicità e, in definitiva, di sana gestione finanziaria.
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Roversi, Monaco Micol <1984&gt. « Le società a capitale pubblico locale per i servizi pubblici locali di rilevanza economica : condizioni per la costituzione e il mantenimento, e limiti operativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5021/1/Roversi_Monaco_Micol_tesi.pdf.

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Résumé :
Oggetto della ricerca è l’esame del ruolo attuale della partecipazione pubblica locale in società per l’erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, nel nuovo contesto normativo caratterizzato dalla residualità dell’autoproduzione, dalla liberalizzazione, dall’organizzazione del servizio in ambiti territoriali, e dalle esigenze di contenimento della spesa locale, acuite dalla crisi economica-finanziaria. Si sono distinte quattro tipologie di società: nel caso di servizi gestiti in regime di esclusiva, le società a capitale pubblico-privato con socio privato operativo scelto mediante gara, le società in house affidatarie dirette, e le società affidatarie in quanto selezionate in procedure ad evidenza pubblica; nel caso di servizi sottratti al regime di esclusiva, le società che eroghino il servizio liberalizzato. L’indagine si è focalizzata sulle condizioni di costituzione e di mantenimento di tali società, e si è approfondito quel particolare aspetto del loro regime giuridico costituito dai limiti operativi. L’analisi è stata condotta esaminando le nuove disposizioni, le posizioni giurisprudenziali e le letture della dottrina relative alle società disciplinate come forme di gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, relative alla funzionalizzazione dell’attività degli enti territoriali e delle società da questi partecipate, e relative alla tutela della concorrenza.
The research focuses on the role of the local authorities in the companies which manage the supply of public services of economic interest, within the new regulatory framework and the rules on the limits of the “in house providing” model, on the liberalization of the services of general interest, the organization on territorial zones (ambiti territoriali), and on the need to limit the expenditures. Four types of companies are identified: the semi-public companies where the private partner is selected by means of public tendering procedures, the so called “in house companies”, the companies selected by means of public and open tendering procedures, and the companies which do not hold the exclusive to provide the service. The research focuses on the possibilities of creating these companies and on their limits.
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Roversi, Monaco Micol <1984&gt. « Le società a capitale pubblico locale per i servizi pubblici locali di rilevanza economica : condizioni per la costituzione e il mantenimento, e limiti operativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5021/.

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Résumé :
Oggetto della ricerca è l’esame del ruolo attuale della partecipazione pubblica locale in società per l’erogazione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, nel nuovo contesto normativo caratterizzato dalla residualità dell’autoproduzione, dalla liberalizzazione, dall’organizzazione del servizio in ambiti territoriali, e dalle esigenze di contenimento della spesa locale, acuite dalla crisi economica-finanziaria. Si sono distinte quattro tipologie di società: nel caso di servizi gestiti in regime di esclusiva, le società a capitale pubblico-privato con socio privato operativo scelto mediante gara, le società in house affidatarie dirette, e le società affidatarie in quanto selezionate in procedure ad evidenza pubblica; nel caso di servizi sottratti al regime di esclusiva, le società che eroghino il servizio liberalizzato. L’indagine si è focalizzata sulle condizioni di costituzione e di mantenimento di tali società, e si è approfondito quel particolare aspetto del loro regime giuridico costituito dai limiti operativi. L’analisi è stata condotta esaminando le nuove disposizioni, le posizioni giurisprudenziali e le letture della dottrina relative alle società disciplinate come forme di gestione di servizi pubblici locali di rilevanza economica, relative alla funzionalizzazione dell’attività degli enti territoriali e delle società da questi partecipate, e relative alla tutela della concorrenza.
The research focuses on the role of the local authorities in the companies which manage the supply of public services of economic interest, within the new regulatory framework and the rules on the limits of the “in house providing” model, on the liberalization of the services of general interest, the organization on territorial zones (ambiti territoriali), and on the need to limit the expenditures. Four types of companies are identified: the semi-public companies where the private partner is selected by means of public tendering procedures, the so called “in house companies”, the companies selected by means of public and open tendering procedures, and the companies which do not hold the exclusive to provide the service. The research focuses on the possibilities of creating these companies and on their limits.
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Lucchetti, Alessandro <1968&gt. « L'integrazione verticale tra pubblico e privato.Una ricostruzione delle società a capitale misto per i servizi pubblici locali secondo le categorie della teoria economica dell’organizzazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7670/1/Lucchetti_Alessandro_tesi.pdf.

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Résumé :
L’assunto centrale della richiesta è che la partecipazione congiunta e la cooperazione tra parti pubbliche e private in una entità costituita in forma di società di capitali può essere intesa e ricostruita come una organizzazione ibrida all’interno del modello teorico dell’economia dei costi di transazione. La ricerca intende affermare che il partenariato pubblico privato istituzionalizzato è un’organizzazione ibrida all’interno della quale, le due parti (quella privata e quella pubblica) combinano impegni comuni ed obiettivi confliggenti. La ricerca rivela i tratti giuridici significativi, all’interno dell’ordinamento italiano, del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato dove la partecipazione comune avviene all’interno della società di capitali. L’approcio al partenariato pubblico-privato istituzionalizzato secondo la teoria dei costi di transazione offre una nuova prospettiva circa la ricostruzione giuridica della cooperazione tra il soggetto pubblico e la parte privata. Le organizzazioni ibride costituite in forma di società di capitali forniscono soluzioni per la gestione dell’incertezza conseguenti all’incompletezza contrattuale attraverso l’inserimento della relazione di partenariato all’interno del sistema societario di amministrazione e controllo. In dipendenza del lungo periodo di funzionamento, il partenariato pubblico-privato istituzionalizzato deve essere in grado di adattarsi a cambiamenti nell’ambiente economico, giuridico e tecnologico e tali cambiamenti debbono essere considerati ed approvati nel contesto della relazione societaria tra il soggetto pubblico ed il socio privato. L’analisi, dedicata al sistema giuridico italiano, conferma che il diritto delle società di capitali ed il diritto amministrativo rilevano effettivamente e svolgono un ruolo cruciale nella costruzione appropriata della transazione tra le parti al fine di evitare squilibri di relazione tra il socio privato e la Parte Pubblica, la quale opera anche come Pubblica Autorità (il c.d. “problema di doppio allineamento”).
Core assumption of the research is that the joint participation and cooperation of public and private parties in a corporatized entity could be regarded and reconstructed as a hybrid organization within the theoretical model of the Transaction Cost Economics (TCE). The research is inteded to affirm that the IPPP is a hybrid” where the two parties (the public and the private one) combine joint efforts and competing goals. The research reveals the most distinctive legal features, within the Italian Jurisdiction, of this form of “Institutionalized PublicPrivate Partnerships (IPPP)” where the joint participation takes place within a corporatized entity. The TCE Approach to Institutionalised Public-Private Partnerships (IPPP) offers a new perspective on the legal reconstruction of the cooperation between the public entity and the private party. The Corporatized Hybribs organizations provide solutions to manage uncertainty due to contract incompleteness by means of embedded relationships within the corporate governance framework. Due to the long-term functioning, the IPPP must be able to adjust to changes in the economic, legal or tecnological environment and those changes must be assessed and approved in the context of the corporate relationship between the public entity and the Private Partner. The analysis, focused on the Italian legal system, confirms that company law and administrative law do matter and play a key role in the appropriate design of the transaction in order to avoid unbalanced relationship between the Private Partner and the Public Party which acts as Public Authority too (the so called “double alignment problem”).
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Lucchetti, Alessandro <1968&gt. « L'integrazione verticale tra pubblico e privato.Una ricostruzione delle società a capitale misto per i servizi pubblici locali secondo le categorie della teoria economica dell’organizzazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7670/.

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Résumé :
L’assunto centrale della richiesta è che la partecipazione congiunta e la cooperazione tra parti pubbliche e private in una entità costituita in forma di società di capitali può essere intesa e ricostruita come una organizzazione ibrida all’interno del modello teorico dell’economia dei costi di transazione. La ricerca intende affermare che il partenariato pubblico privato istituzionalizzato è un’organizzazione ibrida all’interno della quale, le due parti (quella privata e quella pubblica) combinano impegni comuni ed obiettivi confliggenti. La ricerca rivela i tratti giuridici significativi, all’interno dell’ordinamento italiano, del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato dove la partecipazione comune avviene all’interno della società di capitali. L’approcio al partenariato pubblico-privato istituzionalizzato secondo la teoria dei costi di transazione offre una nuova prospettiva circa la ricostruzione giuridica della cooperazione tra il soggetto pubblico e la parte privata. Le organizzazioni ibride costituite in forma di società di capitali forniscono soluzioni per la gestione dell’incertezza conseguenti all’incompletezza contrattuale attraverso l’inserimento della relazione di partenariato all’interno del sistema societario di amministrazione e controllo. In dipendenza del lungo periodo di funzionamento, il partenariato pubblico-privato istituzionalizzato deve essere in grado di adattarsi a cambiamenti nell’ambiente economico, giuridico e tecnologico e tali cambiamenti debbono essere considerati ed approvati nel contesto della relazione societaria tra il soggetto pubblico ed il socio privato. L’analisi, dedicata al sistema giuridico italiano, conferma che il diritto delle società di capitali ed il diritto amministrativo rilevano effettivamente e svolgono un ruolo cruciale nella costruzione appropriata della transazione tra le parti al fine di evitare squilibri di relazione tra il socio privato e la Parte Pubblica, la quale opera anche come Pubblica Autorità (il c.d. “problema di doppio allineamento”).
Core assumption of the research is that the joint participation and cooperation of public and private parties in a corporatized entity could be regarded and reconstructed as a hybrid organization within the theoretical model of the Transaction Cost Economics (TCE). The research is inteded to affirm that the IPPP is a hybrid” where the two parties (the public and the private one) combine joint efforts and competing goals. The research reveals the most distinctive legal features, within the Italian Jurisdiction, of this form of “Institutionalized PublicPrivate Partnerships (IPPP)” where the joint participation takes place within a corporatized entity. The TCE Approach to Institutionalised Public-Private Partnerships (IPPP) offers a new perspective on the legal reconstruction of the cooperation between the public entity and the private party. The Corporatized Hybribs organizations provide solutions to manage uncertainty due to contract incompleteness by means of embedded relationships within the corporate governance framework. Due to the long-term functioning, the IPPP must be able to adjust to changes in the economic, legal or tecnological environment and those changes must be assessed and approved in the context of the corporate relationship between the public entity and the Private Partner. The analysis, focused on the Italian legal system, confirms that company law and administrative law do matter and play a key role in the appropriate design of the transaction in order to avoid unbalanced relationship between the Private Partner and the Public Party which acts as Public Authority too (the so called “double alignment problem”).
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CASAROTTI, ELEONORA. « LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO. UOMINI E CANTIERI A NOVARA TRA XII E XIII SECOLO ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319886.

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Résumé :
L’ELABORATO INDAGA IN QUALI MODALITÀ IL FENOMENO DI FORMAZIONE, SVILUPPO E AFFERMAZIONE DEI GOVERNI COMUNALI, CHE TRA XII E XIII SECOLO INTERESSA LE CITTÀ DELL’ITALIA SETTENTRIONALE, SI RIFLETTE SULLO SPAZIO URBANO E L’ARCHITETTURA ATTRAVERSO EPISODI PROGETTUALI, COSTRUTTIVI E ARTISTICI CHE SONO LA DIRETTA ESPRESSIONE DELL’AFFERMAZIONE DELLA COLLETTIVITÀ CITTADINA, IN UNA DINAMICA DI INCONTRO/SCONTRO CON LE ALTRE FORME DI POTERE PUBBLICO RICONOSCIUTE, IMPERO E VESCOVO. PER INDAGARE LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO E LE SUE ESPRESSIONI ARCHITETTONICHE IN EPOCA COMUNALE, SI È DECISO DI APPROCCIARSI ALLA DEFINIZIONE DEL CONCETTO ATTRAVERSO TRE DIRETTRICI DIFFERENTI: STORICO-ISTITUZIONALE, GIURIDICA E SOCIALE. LA TRATTAZIONE PROCEDE SCENDENDO PROGRESSIVAMENTE NEL CASO PARTICOLARE: DAL MACROCOSMO DEI GRANDI QUADRI DI RIFERIMENTO, A UN GRUPPO DI CITTÀ DI EPOCA COMUNALE DI AREA LOMBARDA, PER ARRIVARE AL MICROCOSMO DELLA CITTÀ DI NOVARA. ESSENZIALE PER LA METODOLOGIA DI INDAGINE DELINEATA È STATA L’INTERPRETAZIONE DI LUOGO PUBBLICO INTESO COME LUOGO DELLA PAROLA ALL’INTERNO DELLA CITTÀ. IL SECONDO CAPITOLO È DEDICATO AI CARATTERI DELLA CITTÀ COMUNALE E ALLA DEFINIZIONE DEGLI SPAZI CONSIDERABILI COME PUBBLICI CHE SI COLLOCANO INTORNO ALLA PLATEA MAIOR, FULCRO DELLA CITTÀ MEDIEVALE. IN PARTICOLARE, VENGONO INDAGATI IL RAPPORTO DELLA PIAZZA MEDIEVALE CON IL FORO ANTICO E L’INDIVIDUAZIONE DI POLI EPISCOPALE E LAICO IN UN GRUPPO DI CITTÀ LOMBARDE, PER FAR EMERGERE ANALOGIE E DIFFERENZE TRA LA CITTÀ DI NOVARA E ALTRE REALTÀ COMUNALI CON LE QUALI SI RAPPORTAVA. LE CITTÀ PRESE IN CONSIDERAZIONE SONO VERCELLI, MILANO, PAVIA, LODI, BERGAMO E BRESCIA. IL TERZO CAPITOLO SI FOCALIZZA SULLE TIPOLOGIE DI EDIFICI PRESENTI NELLO SPAZIO DELLA PIAZZA CHE FRA XII E XIII SECOLO SVOLSERO FUNZIONE PUBBLICA. AVVALENDOSI DELLA BIBLIOGRAFIA CHE HA INTERESSATO LE CITTÀ INCLUSE NELLA SINTESI DI RIFERIMENTO, SI TRATTEGGIA UN PANORAMA COSTRUTTIVO CHE ATTRAVERSO UNA LINEA CRONOLOGICA IDEALE PARTE DALLE CATTEDRALI PER ARRIVARE AL PALAZZO COMUNALE. IL QUARTO CAPITOLO È DEDICATO ALL’ANALISI DEL CASO STUDIO DI NOVARA. L’INDAGINE SI È SVOLTA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN REGESTO PER LA CATALOGAZIONE DEL MATERIALE PERGAMENACEO CONSERVATO NEGLI ARCHIVI NOVARESI, EDITO O INEDITO. QUESTO REGESTO, CHE SI FOCALIZZA SULLE DATAZIONI TOPICHE, PERMETTE DI METTERE MEGLIO A FUOCO QUALI FOSSERO NELLA CITTÀ NOVARESE QUEI “LUOGHI DELLA PAROLA” CHE SONO ALLA BASE DELLA FUNZIONE PUBBLICA DI UNO SPAZIO O DI UN EDIFICIO. GLI ESITI URBANISTICI E ARCHITETTONICI DELL’ISTITUZIONE VESCOVILE E COMUNALE NOVARESI SONO STATI RELAZIONATI ALL’EVOLUZIONE TOPOGRAFICA DELLA CITTÀ. ALL’INTERNO DEL CONTESTO CITTADINO, SONO STATI POI REALIZZATI AFFONDI MONOGRAFICI DEDICATI AL RINNOVAMENTO DEL GRUPPO EPISCOPALE NELLA PRIMA METÀ DEL XII SECOLO; ALLA SUA RELAZIONE CON LA STRUTTURA DELLA DOMUS CONSULUM, FINORA INEDITA E IDENTIFICATA PROPRIO DURANTE QUESTO STUDIO; AL PROCESSO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLA SEDE COMUNALE PRESSO LO SPAZIO DEL BROLETTO; ALL’AZIONE DEL COMUNE NELLO SPAZIO DELLA PIAZZA MEDIANTE LA DEFINIZIONE DEGLI AMBIENTI PORTICATI. L’ULTIMO CAPITOLO RAPPRESENTA LA SINTESI DELLE CONSIDERAZIONI CHE SCATURISCONO DALL’ ANALISI DEL CASO NOVARESE, RAPPORTATE AL CONTESTO LOMBARDO UTILIZZATO COME RIFERIMENTO PER DELINEARE UNA SORTA DI ICONOLOGIA DELLO SPAZIO PUBBLICO. QUESTE CONSIDERAZIONI POSSONO ESSERE SUDDIVISE IN TRE AMBITI PRINCIPALI: L’INDIVIDUAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO, LA SUA COSTRUZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE DEL PUBBLICO NELLO SPAZIO.
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GIACONI, MARTA. « Il lavoro nei processi di riorganizzazione dei servizi pubblici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/47449.

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Résumé :
La ricerca ha ad oggetto il processo di riorganizzazione che negli ultimi dieci anni, ha coinvolto i servizi pubblici locali (SPL) ed, in particolare, gli effetti che tale trasformazione ha determinato sui rapporti di lavoro. L’elasticità delle categorie giuridiche analizzate ha indotto a dedicare una parte iniziale dello studio alla individuazione dei confini delle nozioni di servizio di interesse generale e servizio pubblico, rispettivamente nel contesto europeo e nazionale. L’approfondimento della materia nell’ambito di una prospettiva europea consente, infatti, non solo di sottoporre a verifica l’assunto secondo il quale i percorsi di privatizzazione o liberalizzazione sarebbero motivati da scelte e direttive di matrice sovranazionale, ma anche di meglio comprendere l’ equilibrio tra Europa economica ed Europa sociale. Quanto al contesto nazionale, successivamente ad una breve ricostruzione della nozione di servizio pubblico, della quale la dottrina amministrativistica ha fornito due letture, una soggettiva (legata cioè alla natura pubblica dell’ente erogatore) ed una oggettiva (connessa alla capacità del servizio di soddisfare le esigenze della collettività), le vicende di riorganizzazione dei SPL sono state analizzate nell’ambito del più ampio processo di privatizzazione della PA. È noto infatti che, aderendo alle teorie di New Public Management, negli anni si sia dato avvio, oltre alla integrazione di strumenti privatistici all’interno della struttura amministrativa, anche ad una vera e propria delega di attività pubbliche a soggetti privati. Se emblema della prima tecnica è costituito dalla contrattualizzazione del pubblico impiego, manifestazione del secondo tipo di interazione, più intensa, tra enti pubblici e privati è la diffusione di strumenti di esternalizzazione nel settore pubblico. Laddove, tuttavia, l’ esternalizzazione, sia essa contrattuale od associativa, coinvolga un ente pubblico, è necessario che riflessioni specifiche siano svolte sul destino dei lavoratori coinvolti e sulla possibilità che su questo possa incidere il perseguimento di un interesse pubblico. La scelta metodologica è stata quella di valutare l’impatto sul lavoro innanzitutto sotto una prospettiva “classica”, ossia analizzando istituti già oggetto di studi in dottrina, il trasferimento d’attività delle Pubbliche Amministrazioni e la disciplina delle clausole sociali. Al tentativo di verificare se la fase “dinamica” di collocamento all’esterno della gestione dei SPL possa esser ascritta alla sfera applicativa dell’art. 31 del D.lgs. n. 165/2001 e, la fase “statica” di esecuzione del contratto od esercizio della gestione, possa esser regolata da previsioni di carattere sociale (contenute nei bandi od in apposite convenzioni), è seguita l’analisi delle nuove problematiche poste dal c.d. uso strategico degli appalti pubblici nonché dalla creazione di soggetti formalmente privati ma sostanzialmente pubblici. Se da tempo si è diffusa l’esigenza di un committente pubblico socialmente responsabile che sappia ottimizzare le potenzialità dell’aggiudicazione come strumento di lotta ad una concorrenza fondata sull’indebolimento delle garanzie, minore attenzione è stata prestata al lavoro svolto alle dipendenze di società pubbliche che, pur essendo sottoposto a contratti collettivi di diritto privato, presenta rilevanti peculiarità, prima tra queste la fase di accesso, dal 2008 equiparata alla selezione concorsuale pubblica. La natura pubblica del capitale ma soprattutto la natura pubblica delle finalità perseguite, distante dallo scopo lucrativo tipico dei soggetti imprenditoriali, meritano, quindi, adeguata attenzione e, soprattutto, un maggior coinvolgimento delle PA e delle Parti sociali, di fatto partecipi del mutamento solo nelle fattispecie di cui all’art. 31 D.lgs. 165/2001. La ricerca intende dimostrare la necessità di condurre, invece, una esternalizzazione controllata, ossia di riconoscere che la PA sia legittimata, anche ricorrendo a strumenti già esistenti all'interno dell'ordinamento (il controllo analogo), a realizzare un più stringente monitoraggio sull’impatto che la riorganizzazione può avere sul livello qualitativo e quantitativo dell’occupazione. Adottando quale parametro di valutazione il servizio pubblico - strumento di coesione sociale e territoriale - la PA potrebbe così incidere, ad esempio, su scelte legate al ricorso al lavoro non standard da parte degli enti affidatari, laddove si riscontri un eventuale peggioramento della qualità del servizio erogato in seguito alla precarizzazione dei rapporti di lavoro. La pretesa di un ruolo maggiormente rilevante e definito della PA nell’ambito dei processi di trasformazione dei SPL, è del resto legittimata dal vincolo di congruità dell’attività amministrativa, pubblica e privata, al perseguimento di finalità sociali, che da tempo autorevole dottrina ritiene sia sancito dall’art. 97 Cost..
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Mardegan, Irene <1996&gt. « Accessibilità sociale dei musei : Pubblici da contare o pubblici che contano ? » Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20138.

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Résumé :
Attraverso la metodologia di uno studio teorico affiancato dalla trattazione di casi pratici circa l'approccio di accessibilità ed inclusione del pubblico museale da parte degli enti culturali in Italia e nel contesto internazionale, l'obiettivo della tesi vuole essere quello di presentare la situazione attuale progettuale caratterizzata sia da strategie integrate sia da politiche adoperate nei musei a favore di categorie di visitatori più svantaggiate ad accedere al mondo culturale. In particolare la riflessione che viene rivolta ai pubblici di anziani, immigrati e comunità di zone di periferia urbana, vuole indagare trasversalmente in un confronto tra panorama nazionale ed europeo, quest'ultimo da considerarsi primo sostenitore per lo sviluppo di tale ambito. La ricerca comprende la trattazione di normative innovative sul tema della Convenzione di Faro e l'analisi di tre principali casi studio: The AHA Project, Red Star Line Museum e Urban Barriera di Milano. In sede conclusiva delle principali riflessioni e casistiche analizzate durante la ricerca, viene proposta la recente realtà organizzativa del Museo Ca' Robegan, il quale in un futuro ormai presente si prefigge con la propria attività di avvicinarsi sempre di più ad una crescente forma di accessibilità socio-culturale per il proprio pubblico, seguendo i 'fondamenti' della governance inclusiva odierna.
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Manfreda, Stefano <1981&gt. « Promozione della concorrenza e poteri regolatori nel settore dei servizi pubblici locali : ruolo delle authorities e sindacato del giudice amministrativo sugli atti anticoncorrenziali della pubblica amministrazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8231/1/manfreda_stefano_tesi.pdf.

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Résumé :
La tesi esamina le norme che disciplinano i servizi pubblici locali dall’angolo visuale della concorrenza e della capacità delle riforme a garantire un bilanciamento tra esigenze di liberalizzazione e tutela dell’interesse pubblico dell’amministrazione e dell’utenza. Il primo paragrafo è dedicato a un esame complessivo della disciplina nazionale in tema di servizi pubblici locali. Il secondo, anche alla luce della breve riflessione storica e della dimostrazione empirica dei fallimenti di alcune delle riforme introdotte negli anni dal legislatore, si concentra sulla questione del difficoltoso bilanciamento cit., e pone una riflessione sulle modalità e sull’approccio che il legislatore dovrebbe tenere nel “mettere mano” alla materia. Segue una riflessione ed un raffronto tra le nozioni europea e nazionale di servizio di interesse generale e servizio pubblico locale e l’analisi della concorrenza nel mercato, per il mercato e l’autoproduzione nell’attuale contesto ordinamentale. Segue l’esame delle Direttive europee del 2014, del sul progetto di testo unico dei servizi pubblici locali e del vigente testo unico sulle società partecipate nonché sulle esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica. Il secondo capitolo riguarda le Autorità amministrative indipendenti, la loro natura ancora controversa, la mancata previsione delle stesse nella carta costituzionale ed i profili problematici attinenti all’esercizio dei loro poteri anche impliciti, delle garanzie procedimentali e di tutela per i soggetti interessati dalle decisioni e il loro ruolo nell’implementazione e nella tutela della concorrenza. L’ultimo capitolo attiene al sindacato del giudice amministrativo sugli atti anticoncorrenziali della pubblica amministrazione ed ai rapporti tra potere giurisdizionale del giudice amministrativo e “paragiurisdizionale” delle autorità amministrative indipendenti con uno sguardo ad alcuni peculiari poteri affidati ad alcune Autorità dal legislatore. Le conclusioni pongono una riflessione sulla necessità per il legislatore di affrontare con coerenza, omogeneità e prudenza l’approccio riformista in senso pro-concorrenziale, nella complessa materia dei servizi pubblici locali.
The thesis examines the rules governing local public services from the angle of view of competition. The first paragraph is devoted to a comprehensive examination of national discipline in the field of local public services. The second focuses on the question of the difficult balancing cit., and raises a reflection on the modalities and approach the legislator should take to "put the hand" on matter. Following is a reflection and comparison between the European and national notions of service of general interest and local public service and the analysis of competition in the market, for the market and self-production in the current context. The second chapter deals with independent administrative authorities, their nature still controversial, their lack of predictability in the constitutional charter and the problematic profiles pertaining to the exercise of their implied powers, procedural safeguards and protection for those affected by the decisions and Their role in the implementation and protection of competition. The last chapter deals with the administrative court syndicate on anti-competitive public administration acts. The conclusions reflect on the need for the legislator to address coherently, homogeneously and prudently the pro-competitive reform approach in the complex field of local public services.
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Scopelliti, Consolata. « Il contratto "ad evidenza pubblica" : i requisiti soggettivi per la scelta del contraente ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1510.

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Résumé :
Il presente contributo risulta focalizzato previa ricognizione della letteratura sull argomento sulle attività di controllo e verifica svolte dalla Pubblica Amministrazione, con riguardo al possesso dei prescritti requisiti di ordine generale in capo agli operatori economici partecipanti alle procedure di scelta del contraente. L impostazione della tesi finale ha un carattere spiccatamente interdisciplinare, poiché attinge al campo dell analisi economica del diritto e si giova dei contributi della letteratura economica in tema di contratti. Il contenuto complessivo dell elaborato, quindi, abbraccia una serie di campi connessi all argomento principale, del quale tende ad esplorare tutte le sfaccettature, senza autolimitarsi alla prospettiva esclusivamente giuridica. In linea di massima, è possibile anticipare che il piano dei contenuti si sviluppa come se-gue: - un introduzione, - una parte I composta da due capitoli: questa affronta lo stato dell arte sull attività contrattuale condotta dalle Pubbliche Amministrazioni, nonché sulla vision com-plessiva della politica economica relativa agli appalti pubblici, dopo il superamento delle direttive europee del 2004 e l avvio del processo di riforma della materia; - una parte II composta da altri due capitoli. In questa parte la trattazione diviene più accentrata sulla questione dei requisiti soggettivi di partecipazione alle pubbliche gare. In particolare, viene esaminato il problema della past performance information come elemento premiale nella selezione del contraente; - un capitolo conclusivo che non si limita a riassumere i contenuti appena espressi, bensì proietta la propria ombra sulle questioni ancora aperte e sulle possibilità di sviluppo che queste presentano. Infine, si fornisce un commento a caldo del testo di compromesso della nuova direttiva europea sugli appalti appena messo a punto.
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Mulazzani, Giovanni <1987&gt. « Il Partenariato Pubblico-Privato e la sussidiarieta orizzontale : da principio a modello efficace per lo sviluppo dei territori e per gli investimenti pubblici nel tempo della crisi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8605/1/TESI%20DOTTORATO_caricata_AMS_PhD.pdf.

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Résumé :
Il presente elaborato intende approfondire il tema del Partenariato Pubblico-Privato (PPP) quale strumento sempre più attuale e rilevante, non soltanto all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale ed europeo, segnatamente per quanto attiene disciplina che concerne i contratti pubblici e le concessioni, bensì quale premessa, oggi più che mai necessaria e strategica per sviluppare azioni e interventi di cui potersi avvalere per affrontare le molteplici e complesse sfide della crisi economica e finanziaria dominata da stringenti vincoli di finanza pubblica. Il Capitolo II si concentra sulla dimensione contrattuale della collaborazione pubblico-privato in ambito strettamente contrattuale, dedicando particolare attenzione alle concessioni di lavori, di servizi ed alla finanza di progetto, con un excursus dalle origini attraverso un cammino normativo non sempre agevole, fino ai più recenti sviluppi normativi con l’entrata in vigore prima delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE e quindi del nuovo Codice dei contratti pubblici e delle concessioni (d.lgs. n. 50/2016). Il capitolo III è dedicato alle esperienze di collaborazione pubblico-privato istituzionalizzate, quali in primis le società miste per gestione di servizi di pubblica utilità, aventi interesse economico generale e successivamente le altre fattispecie collaborative quali le fondazioni per la gestione dei servizi, anch’essi d’interesse generale ma privi d’interesse economico, quali i servizi nell’ambito della sanità, della formazione universitaria e della ricerca scientifica. Infine, il Capitolo VI indaga la possibilità per il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, di potere realmente evolvere da mero principio statico ispiratore delle relazioni collaborative e cooperative tra gli attori istituzionali ed i soggetti privati a modello propulsivo e dinamico di una nuova e più aggiornata strategia di crescita, per promuovere in modo adeguato ed efficiente lo sviluppo dei territori al tempo della crisi, e per favorire gli investimenti pubblici proprio attraverso gli strumenti di PPP.
The following Thesis aims at detailing the topic of the Public-Private Partnership (PPP), as an increasingly recurrent legal instrument, not just as a legal phenomenon tied with the Italian and European legal order (in particular as for public contracts and concessions) but rather as a preliminary condition that must be held in order to develop the strategies of action that the various challenges posed by the economic and financial crises require in term of limits towards the public spending. The Chapter II focuses on the contractual dimension of the Public-Private Partnership in a stricto sensu contractual ambit, devoting particular attention to concessions of services and to project financing, with an excursus from the origins, through a difficult normative pathway, until the most recent legislative developments with the entrance into force of the directives 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE and of the Code of public contracts and of the concessions (d.lgs. n. 50/2016). Chapter III is devoted to the description of experiences institutional PPPs, in primis "mixed" companies established for the management of public utilities (Services having a General Economic Interest) and then to the other examples of cooperation, as foundations for the management of Social Services of General Interest, as healthcare services, secondary and higher education and scientific research. The last Chapter, n. VI, investigates the possibility for horizontal subsidiarity to evolve from a mere “static” principle which inspires the relationship of cooperation between private and institutional actors towards a more dynamic model propelling a fresh and timely strategy of growth, in order to promote adequately and efficiently local development in time of crisis and to favour public investments through PPP.
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Tinterri, Vania. « Corpo Pubblico -Corpo Significante ». Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2004. http://www.tdx.cat/TDX-0707105-103020.

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Résumé :
1. HIPÓTESIS DEL TRABAJO

Esta tesis considera el cuerpo como lugar de investigación y creatividad artística, desde un punto de vista marcado por las mujeres artistas y por la presentación y/o representación del cuerpo femenino, en términos propios o cercanos a la escultura y al Arte Público.
El pretexto, para este trabajo, consiste en considerar a las mujeres artistas y a los cuerpos femeninos como identidades que actúan con creatividad, para introducirse y modificar el entorno social.
El objetivo principal es determinar unas posibles definiciones de Cuerpo Público, seleccionando intervenciones creativas que permiten evidenciar cómo el cuerpo, a través del arte, se perfila como un medio colectivo socialmente útil.

2. METODOLOGÍA DE INVESTIGACIÓN
La delimitación del campo de investigación se ha acotado analizando la producción artística femenina del siglo veinte, relacionando y confrontando los datos bibliográficos e iconográficos hallados.
El corpus general de datos, marcado por vacíos, fragmentación y complejidad, ha sido catalogado por orden alfabético y seleccionado, restringiendo el marco de investigación a obras de arte que presentaran el tema del cuerpo o problemas de identidad femenina.

3. RESULTADOS

Analizando las obras de arte, se ha definido el Cuerpo Público, explicando sus características, al desarrollar unos conceptos clave, que han evidenciado dos condiciones principales: una objetiva y otra simbólica, que permiten la recíproca interferencia y/o copresencia, que determina las caracterizaciones y coincidencias que siguen:
- Cuerpo Público como corpus de conceptos y/o acciones.
Corresponde a las obras de arte seleccionadas y al compromiso artístico de las mujeres. Esta primera definición puede entenderse también como Cuerpo Público "extendido". Identifica un "bien" potencialmente alcanzable por todos y ofrece un tránsito, físico o mental, que permite conocer y re-conocerse.

- Cuerpo Público "plástico", asumido como material y medio y "objeto/sujeto plasmable" del arte. Esta segunda hipótesis puede equivaler a la de Cuerpo Público como "escultura viviente", patente en la performance y en el Body Art.

- Cuerpo Público que atañe al Arte Público, entendido como actitud colectiva y democráctica, por implicar a más autores y al público en la configuración de la obra de arte y/o por expresarse en "espacios" de uso público. Debe considerarse la capacidad de dialogar y colaborar entre identidades. Puede corresponder a una práctica artística para los "asuntos públicos" que podría convertirse en "razón de estado". Esta tercera propuesta puede sumarse al concepto de Cuerpo Público "político", como libre presentación y/o representación del "cuerpo" y capacidad de mediar democráticamente. Implica el consenso de los interesados al lugar y la apropriación social del acontecimiento.

- Cuerpo Público "autobiográfico", como explicitación pública de una mirada privada individual que puede tener resoncia en una mirada pública colectiva. Debate las necesidades relativas a una vivencia local/global y puede configurarse en "multi-identidad". Esta última consideración puede coincidir con Cuerpo Público como identidad "híbrida" interpretada como actitud sincrónica e interdisciplinar.

4. CONCLUSIONES

Los resultados obtenidos se indican como parciales y revisables y no pretenden dictar pautas estrictas.
En concreto, el tema del Cuerpo Público ha ofrecido la posibilidad de desarrollar con creatividad un género que atañe la investigación del Arte Público, con la intención de contribuir a llenar unos vacíos histórico-artísticos y fomentar la curiosidad de futuros investigadores.
Se ha demostrado cómo es posible repensar el papel del arte, gracias a la creatividad de las artistas, y cómo se pueden insertar nuevas lecturas del arte dentro de la historiografía oficial.
Se ha puesto de manifiesto, además, cómo la obra de arte puede representar una posible solución a los problemas sociales, junto a la calidad y actualidad de:
- la atención siempre más frecuente hacia el Arte Público.
- los temas que se ocupan de estudios de género.
- la importancia del cuerpo come eje de investigación.
The basic notions in this doctoral dissertation arise from looking upon the body as the site for artistic research and creativity. Specifically, such an analysis is deduced from the point of view of female artists, and from the presentation and/or representation of the female body in terms that are peculiar or closely related to sculpture and Public Art.
The pretext for this research plan comes down to considering female artists and female bodies as entities capable of behaving with creativity, in order to gain access into the social fabric and so influence society.
This dissertation therefore introduces some creative works by female artists, which can be defined as "public body", and they allow demonstration of how, by means of art, the body presents itself as a collective and socially useful resource.
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Tinterri, Vania. « Corpo Pubblico - Corpo Significante ». Doctoral thesis, universitat de barcelona, 2004. http://www.tdx.cat/tdx-0707105-103020.

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Résumé :
1. hipótesis del trabajo

esta tesis considera el cuerpo como lugar de investigación y creatividad artística, desde un punto de vista marcado por las mujeres artistas y por la presentación y/o representación del cuerpo femenino, en términos propios o cercanos a la escultura y al arte público.
el pretexto, para este trabajo, consiste en considerar a las mujeres artistas y a los cuerpos femeninos como identidades que actúan con creatividad, para introducirse y modificar el entorno social.
el objetivo principal es determinar unas posibles definiciones de cuerpo público, seleccionando intervenciones creativas que permiten evidenciar cómo el cuerpo, a través del arte, se perfila como un medio colectivo socialmente útil.

2. metodología de investigación
la delimitación del campo de investigación se ha acotado analizando la producción artística femenina del siglo veinte, relacionando y confrontando los datos bibliográficos e iconográficos hallados.
el corpus general de datos, marcado por vacíos, fragmentación y complejidad, ha sido catalogado por orden alfabético y seleccionado, restringiendo el marco de investigación a obras de arte que presentaran el tema del cuerpo o problemas de identidad femenina.

3. resultados

analizando las obras de arte, se ha definido el cuerpo público, explicando sus características, al desarrollar unos conceptos clave, que han evidenciado dos condiciones principales: una objetiva y otra simbólica, que permiten la recíproca interferencia y/o copresencia, que determina las caracterizaciones y coincidencias que siguen:
- cuerpo público como corpus de conceptos y/o acciones.
corresponde a las obras de arte seleccionadas y al compromiso artístico de las mujeres. esta primera definición puede entenderse también como cuerpo público "extendido". identifica un "bien" potencialmente alcanzable por todos y ofrece un tránsito, físico o mental, que permite conocer y re-conocerse.

- cuerpo público "plástico", asumido como material y medio y "objeto/sujeto plasmable" del arte. esta segunda hipótesis puede equivaler a la de cuerpo público como "escultura viviente", patente en la performance y en el body art.

- cuerpo público que atañe al arte público, entendido como actitud colectiva y democráctica, por implicar a más autores y al público en la configuración de la obra de arte y/o por expresarse en "espacios" de uso público. debe considerarse la capacidad de dialogar y colaborar entre identidades. puede corresponder a una práctica artística para los "asuntos públicos" que podría convertirse en "razón de estado". esta tercera propuesta puede sumarse al concepto de cuerpo público "político", como libre presentación y/o representación del "cuerpo" y capacidad de mediar democráticamente. implica el consenso de los interesados al lugar y la apropriación social del acontecimiento.

- cuerpo público "autobiográfico", como explicitación pública de una mirada privada individual que puede tener resoncia en una mirada pública colectiva. debate las necesidades relativas a una vivencia local/global y puede configurarse en "multi-identidad". esta última consideración puede coincidir con cuerpo público como identidad "híbrida" interpretada como actitud sincrónica e interdisciplinar.

4. conclusiones

los resultados obtenidos se indican como parciales y revisables y no pretenden dictar pautas estrictas.
en concreto, el tema del cuerpo público ha ofrecido la posibilidad de desarrollar con creatividad un género que atañe la investigación del arte público, con la intención de contribuir a llenar unos vacíos histórico-artísticos y fomentar la curiosidad de futuros investigadores.
se ha demostrado cómo es posible repensar el papel del arte, gracias a la creatividad de las artistas, y cómo se pueden insertar nuevas lecturas del arte dentro de la historiografía oficial.
se ha puesto de manifiesto, además, cómo la obra de arte puede representar una posible solución a los problemas sociales, junto a la calidad y actualidad de:
- la atención siempre más frecuente hacia el arte público.
- los temas que se ocupan de estudios de género.
- la importancia del cuerpo come eje de investigación.
the basic notions in this doctoral dissertation arise from looking upon the body as the site for artistic research and creativity. specifically, such an analysis is deduced from the point of view of female artists, and from the presentation and/or representation of the female body in terms that are peculiar or closely related to sculpture and public art.
the pretext for this research plan comes down to considering female artists and female bodies as entities capable of behaving with creativity, in order to gain access into the social fabric and so influence society.
this dissertation therefore introduces some creative works by female artists, which can be defined as "public body", and they allow demonstration of how, by means of art, the body presents itself as a collective and socially useful resource.
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Danti, Emanuele <1995&gt. « Il pubblico del kabuki ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15993.

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Résumé :
In molti libri di testo è comune trovare la seguente frase, o una omologa, per descrivere il kabuki: "il kabuki è l'espressione artistica che rappresenta i gusti e gli interessi della classe dei mercanti". Tuttavia è opportuno valutare se questa frase sia effettivamente vera, in quanto molte classi sociali erano coinvolte in questo genere teatrale e anche nelle produzioni amatoriali. Per poter effettivamente valutare la veridicità della frase in questione si è deciso di optare per un approccio di critica letteraria marxista. Il primo capitolo tratta innanzitutto di critica e chiarimenti riguardo al sistema del periodo Tokugawa, per poter valutare se effettivamente si può parlare di classi sociali. In seguito, sempre nello stesso capitolo, vengono valutate le classi sociali, i legami fra le stesse e con il sistema politico. Nel secondo capitolo viene valutata la visione estetica del periodo, la sua attinenza con le diverse classi sociali e il rapporto con le autorità. Il terzo capitolo tratta riguardo il kabuki sotto gli aspetti di come si è originato, rapporti con le autorità e il suo pubblico. Attraverso la valutazione di questi elementi sarà dunque possibile comprendere se e quanto sia veritiera la frase riportata in apertura. Inoltre attraverso questo scritto sarà possibile capire quanto il kabuki fosse integrato nel periodo Tokugawa, lasciando spazio a delle riflessioni riguardo come si sarebbe trasformato il kabuki una volta conclusosi questo periodo.
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DEL, VECCHIO GIULIA. « Lo spazio pubblico della biblioteca : forme simboliche, rappresentazioni e pratiche. Analisi comparata di due casi studio, a Londra e a Milano ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/28448.

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Résumé :
La tesi si interroga sul rapporto che lega estetiche e pratiche nello spazio, il quale viene messo a tema come artefatto simbolico con un potenziale generativo espresso tanto dal suo essere prodotto di una strategia quanto dalle pratiche che lo abitano, le quali, ricorsivamente, ne modificano il setting simbolico e mutano il corredo di significati da esso veicolato, determinando una revisione del senso sino a quel momento prodotto in seno all'organizzazione. Le biblioteche pubbliche costituiscono il campo di una ricerca che lavora in ottica comparativa, prendendo a esempio due casi studio, nell'East-London e nell'hinterland milanese.
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Carè, Rosella. « La sostenibilità della spesa pubblica : Il caso dei Piani di rientro del Sistema Sanitario ». Thesis, Paris, CNAM, 2014. http://www.theses.fr/2014CNAM0938.

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Résumé :
La recherche se propose d’analyser la soutenabilité de la dépense publique avec un approfondissement qui concerne le cas italien et en prenant le système de la Santé publique comme référence empirique. La première partie en reprenant les idées de caractère macroéconomique, présente une brève vue générale sur le thème de la soutenabilité de la dette publique et sur les critiques principales aux normes du Traité de Maastricht. Après avoir introduit le thème des comptes publics en les encadrant dans le plus large plan conceptuel du Traité de Maastricht et de normes qui le concernent, l’attention a été focalisé sur le nouveau plan de governance européenne, qui s’est précisé après la crise économique-financière en 2007, et sur le thème des statistiques et de leur modalité de construction. La deuxième partie fait ses principales définitions de soutenabilité spécifiquement référées au contexte de la santé publique, et propose le cas de la dépense sanitaire en Italie avec l’introduction des Plans de Restructuration (PdR) finalisés au déplacement des déterminants structurales du déséquilibre des Systèmes Régionales de la Santé (SSR) intéressés
The objective of this thesis is to explore the theme of sustainability of public debt and public expenditure with an empirical focus on the Italian healthcare expenditure. Starting from a literature review, this work shows that sustainability have not an univocal and widely accepted definition and that macro economical point of view tend to prevail. At the same time the recent tension on public debt in European countries has highlighted the need of harmonized accountability systems capable to show the real level of public debt and public expenditure. The Italian healthcare system has represented a very interesting case to explore the effect of the implementation of an accrual system of accountability and the sustainability of public expenditure by the implementation of Healthcare recovery plan. This empirical analysis has been implemented by the use of a case study methodology. Results show that healthcare turnaround plan do not contain valid instrument of sustainability
L'obiettivo di questa tesi è quello di esplorare il tema della sostenibilità del debito pubblico e della spesa pubblica con un focus empirico sulla spesa sanitaria italiana. Partendo da una review della letteratura, questo lavoro dimostra che il concetto di sostenibilità non ha una definizione univoca e ampiamente accettata. Allo stesso tempo, le recenti tensioni sul debito pubblico nei paesi europei ha evidenziato la necessità di sistemi di contabilità armonizzati e capaci di mostrare il reale livello del debito pubblico e della spesa pubblica. Il sistema sanitario italiano ha rappresentato un caso molto interessante per esplorare gli effetti di un sistema di contabilità pubblica incentrato sul principio della competenza economica e, soprattutto, per testarne - nella pratica - le conseguenze sul livello della spesa sanitaria. In particolare, l'ultima parte di questo lavoro pone l'attenzione sul tema dei piani di rientro della spesa sanitaria italiana. L'analisi empirica, realizzata attraverso il metodo dello studio di casi multipli, mostra come i piani di rientro, nella loro attuale configurazione, non possano essere considerati validi strumenti non solo per il contenimento della spesa sanitaria e il rientro dal disavanzo ma, soprattutto, che non possono essere considerati strumenti operativi validi nell'ottica della sostenibilità
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Nimer, Beatriz Lameira Carrico. « Ação popular como instrumento de defesa da moralidade administrativa ». Universidade de São Paulo, 2016. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2134/tde-20062016-175724/.

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O texto da Constituição da República Federativa do Brasil de 1988 teve o mérito de contemplar uma série de valores que, conquanto mencionados pela doutrina anteriormente, ganharam a força de princípios constitucionais orientadores das funções do Estado e do exercício das atividades de Governo. Dentre esses princípios, destaca-se a moralidade administrativa, que erigiu a nível constitucional a lisura da conduta dos agentes públicos, impondo-lhes a obediência, no exercício de suas funções, a valores morais juridicizados, norteados pela boa-fé, pela honestidade, pelo decoro, pela ética e pela lealdade. Em que pesem tais previsões constitucionais, vê-se, na realidade fática, um cenário de corrupção endêmica e de descrédito na honestidade das instituições pátrias. Diante desse contexto, urge que emerja da consciência cidadã o pilar ético da vida pública. Para tanto, propõe-se a ampla participação popular no controle da Administração Pública e da moralidade administrativa. Dentre os legítimos instrumentos de exercício da cidadania, destaca-se a ação popular, que permite a qualquer cidadão a defesa do patrimônio público em sentido amplo, abarcando a sua dimensão material e pecuniária (erário) e a sua dimensão imaterial (valores e princípios do Estado). Espera-se, destarte, que com o necessário investimento na educação, seguido da consequente e natural evolução da democracia, atinja-se um cenário de forte atuação do povo no contexto político, mobilizando-se em prol dos interesses sociais e da realização plena dos objetivos do Estado, insculpidos no texto constitucional.
The text of the Constitution of the Federative Republic of Brazil in 1988 had the merit of contemplating a series of values that, although mentioned by the doctrine previously, won the strength of guiding constitutional principles of state functions and the exercise of government activities. Among these principles, there is the administrative morality, which raised to constitutional level the righteousness of conduct of public officials, requiring them obedience, in the exercise of its functions, to the legal moral values, guided by good faith, honesty, decorum, ethics and loyalty. In spite of such constitutional provisions, it is seen, in objective reality, an endemic corruption scenario and discredit in the honesty of the institutions of the State. In this context, it is urgent that from citizen awareness emerges the ethical pillar of public life. To this end, we propose the broad popular participation in the control of public administration and administrative morality. Among the legitimate tools of citizenship, there is the class action, which allows any citizen to defend public assets in a broad sense, encompassing its material and pecuniary dimension (public funds) and its immaterial dimension (values and principles of State). We hope that with the necessary investment in education, followed by consistent and natural evolution of democracy, a scenario of strong popular participation strikes up in the political context, mobilizing in support of social interests and the full achievement of state goals, sculptured in the Constitution.
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Maltoni, Nicolo. « Il patrimonio dell'edilizia sociale a Forlì strategie di rigenerazione della città pubblica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8692/.

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Résumé :
La tesi di Laurea presenta una ricognizione dell'attuale patrimonio dell'edilizia pubblica a Forlì, effettuata a partire dai documenti conservati presso gli archivi dell'ACER. Il patrimonio dell'edilizia sociale è poi relazionato alle dinamiche di crescita della città e ai contenuti degli strumenti urbanistici al fine di individuare ambiti in cui sperimentare strategie di rigenerazione degli spazi pubblici e dei tessuti urbani. In particolare è stata approfondita la situazione del quartiere Ca' Ossi, sul quale la tesi formula alcune ipotesi progettuali.
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Scarlato, Tommaso. « Open Source e amministrazione pubblica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1197/.

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