Littérature scientifique sur le sujet « Protesi Totale di Ginocchio »

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Articles de revues sur le sujet "Protesi Totale di Ginocchio"

1

Suignard, N., J. Labban, A. Desseaux, T. Williams et F. Dubrana. « Principi tecnici di protesi totale primaria di ginocchio ». EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica 17, no 1 (2021) : 1–22. http://dx.doi.org/10.1016/s2211-0801(21)00008-x.

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2

Bistolfi, Alessandro, Ferdinando Tosto, Francesco Lagalla, Luigi Sabatini, Eugenio Graziano, Elvio Novarese et Alessandro Massè. « Protesi totali di ginocchio vincolate ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 31, no 2 (juillet 2017) : 168–72. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-017-0207-y.

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3

Debuyzer, E., K. Benad, J. Dartus, S. Putman et G. Pasquier. « Revisione di protesi totale del ginocchio per mobilizzazione asettica ». EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica 16, no 1 (janvier 2020) : 1–14. http://dx.doi.org/10.1016/s2211-0801(20)30011-x.

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4

Randelli, P., M. Denti, L. Serrao, A. Menon, V. Ragone et P. Cabitza. « Il controllo del sanguinamento nella protesi totale di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (décembre 2013) : 143–46. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0039-3.

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5

Barbanti, B., F. Traverso, M. Franco et A. Baldini. « Navigazione preoperatoria con “planning” radiografico per protesi totale di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 26, no 2 (juillet 2012) : 62–65. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-012-0141-y.

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6

Castellani, L., F. Giuntoli, M. Candela et A. Baldini. « Il posizionamento rotatorio della componente tibiale nella protesi totale di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (19 novembre 2013) : 120–25. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0035-7.

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7

Romagnoli, S., et F. Verde. « L’allineamento coronale nelle protesi totali di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (28 novembre 2013) : 126–31. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0036-6.

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8

Ursino, N., A. Dagnino, P. Giacomello et C. E. Fiorentini. « Il bilancio legamentoso nelle protesi totali di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (14 novembre 2013) : 106–10. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0043-7.

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Viganò, R., A. Fanelli, D. Ghisi, G. Danelli et S. E. De Martinis. « Il controllo del dolore nelle protesi totali di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (22 novembre 2013) : 147–52. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0033-9.

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Randelli, P., D. Cucchi, A. D’Anna, A. Menon, S. Grossi, S. Carminati, F. Randelli et P. Cabitza. « Il planning pre-operatorio nelle protesi totali di ginocchio ». LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no 3 (28 novembre 2013) : 82–87. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0045-5.

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Thèses sur le sujet "Protesi Totale di Ginocchio"

1

BIGONI, MARCO. « Risultati clinici preliminari nela valutazione della massa ossea periprotesica in pazienti portatori di protesi totali di ginocchio ». Bachelor's thesis, Università degli studi di Milano-Bicocca, 1996. http://hdl.handle.net/10281/38076.

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2

LUCIANO, Vincenzo. « Studio e realizzazione di un dispositivo di conversione energetica per l'alimentazione di un circuito elettronico di misura impiantabile in una protesi totale di ginocchio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28964.

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3

De, Scrilli Maria. « Analisi videofluoroscopica sul posizionamento delle componenti protesiche nella sostituzione totale di ginocchio : confronto fra due diversi sistemi innovativi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4254/.

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Giordano, Domenico. « Finite element modeling of the cement-bone interface beneath the tibial tray of a total knee arthroplasty : Study of the stress shielding effect (modellazione agli elementi finiti dell'interfaccia cemento-osso sotto il piatto tibiale di protesi totale di ginocchio : Analisi dello stress shielding) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6746/.

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Résumé :
The goal of this thesis was the study of the cement-bone interface in the tibial component of a cemented total knee prosthesis. One of the things you can see in specimens after in vivo service is that resorption of bone occurs in the interdigitated region between bone and cement. A stress shielding effect was investigated as a cause to explain bone resorption. Stress shielding occurs when bone is loaded less than physiological and therefore it starts remodeling according to the new loading conditions. µCT images were used to obtain 3D models of the bone and cement structure and a Finite Element Analysis was used to simulate different kind of loads. Resorption was also simulated by performing erosion operations in the interdigitated bone region. Finally, 4 models were simulated: bone (trabecular), bone with cement, and two models of bone with cement after progressive erosions of the bone. Compression, tension and shear test were simulated for each model in displacement-control until 2% of strain. The results show how the principal strain and Von Mises stress decrease after adding the cement on the structure and after the erosion operations. These results show that a stress shielding effect does occur and rises after resorption starts.
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5

Aceto, Danilo. « Sulla controllabilità di protesi policentriche di ginocchio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/566/.

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6

Sacchetti, Matteo. « Biomateriali per la realizzazione di protesi d'anca e di ginocchio ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13859/.

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Résumé :
L’obbiettivo di questa tesi di laurea, è stato quello di fornire un’analisi accurata delle caratteristiche degli impianti artificiali che vengono utilizzati per la realizzazione di protesi d’anca e di ginocchio, tenendo in considerazione la loro evoluzione nel corso del tempo. Le cause più comuni responsabili dell’artroplastica totale all’anca e al ginocchio riguardano forme di osteoartite, che conducono ad un progressivo deterioramento della cartilagine articolare, infiammazioni articolari, causate da alterazioni del metabolismo, ma anche deformità congenite. Nonostante i continui miglioramenti delle tecniche chirurgiche, associate ad uno sviluppo delle tecnologie biomediche, abbiano condotto negli ultimi anni ad un significativo incremento del numero e delle tipologie di interventi legati a questi due tipi di articolazione, va sottolineato che si tratta di operazioni “senza ritorno”. Infatti mentre le altre possibili scelte terapeutiche possono consentire un salvataggio oppure un ripensamento con trattamenti alternativi, nei casi di fallimento, gli impianti protesici totali possono condurre nel migliore delle ipotesi a nuove protesi con una notevole diminuzione di probabilità di successo anche legata ad un aumento delle difficoltà di impianto da parte del chirurgo. Per questo si ritiene opportuno considerare queste soluzioni adatta soprattutto per pazienti con una fascia di età superiore ai 60 anni. In questo elaborato verranno approfondite le caratteristiche dei biomateriali utilizzati per la realizzazione di questi impianti.
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7

Raspugli, Giovanni Francesco <1984&gt. « Studio in vivo di un nuovo design di protesi di ginocchio mediante RSA dinamica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8836/1/raspugli_giovannifrancesco_tesi.pdf.

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Résumé :
Scopo: Valutare, utilizzando il modello d’analisi radiostereometrica dinamica (RSA), il comportamento biomeccanico della Protesi Totale di Ginocchio (TKA) di nuovo design Stabilizzata Posteriormente (PS) a piatto fisso (FB) in vivo mentre i pazienti eseguono due compiti motori. L’ipotesi era che il modello d’analisi RSA dinamica fosse in grado di rilevare comportamenti diversi della protesi in condizioni di carico e di non-carico. Materiale e Metodi: Una coorte di 15 pazienti non consecutivi è stata valutata mediante RSA dinamica a 9 mesi dall’impianto di TKA. L’età media dei pazienti era 73,4 (65 – 72) anni. Le valutazioni cinematiche sono state eseguite utilizzando un dispositivo RSA (BI-STAND DRX 2) sviluppato nel nostro istituto. Ai pazienti è stato chiesto di eseguire 2 attività motorie attive: alzata dalla sedia in condizione di carico; Range di Movimento (ROM) stando seduti sulla sedia. I parametri di movimento sono stati valutati utilizzando la decomposizione di Grood e Suntay e i metodi di cinematica low-point. Risultati: La valutazione RSA dinamica ha mostrato una differenza significativa (p<0,05) tra il comportamento biomeccanico della protesi durante i 2 compiti motori. Se sottoposto al peso del paziente (nell’alzata da seduto), il low point del compartimento mediale ha un movimento più corto (5,7 ± 0,2 mm) rispetto al compartimento laterale (11,0 ± 0,2 mm). Questo realizza un movimento di pivot mediale come nel ginocchio normale. Durante il ROM, dove il paziente non carica sulla protesi, questa differenza non era invece presente: il compartimento mediale aveva uno spostamento di 12,7 ±0,2 mm, mentre il laterale aveva 17,3 ± 0,2 mm. Conclusioni: Il modello basato sulla RSA si è dimostrato uno strumento efficace per la valutazione della biomeccanica della TKA. Mediante l’uso sistematico di questo protocollo di studio, potrebbero essere effettuati futuri confronti fra diversi impianti, contribuendo in modo significativo al miglioramento del design della TKA.
Aim: To evaluate in vivo using the RSA model of the biomechanical behaviour of new posteriorly stabilized (PS), fixed bearing (FB) total knee arthroplasty (TKA) while patients complete common motor tasks. The hypothesis was that dynamic RSA model was able to detect different behaviours of the implant with or without load. Materials and methods: A sample of 15, non consecutive patients has been evaluated using dynamic RSA for 9 months from the implantation of TKA. Mean age of the patiens was 73,4 (65 – 72) years old. Kinematic evaluations have been performed with a RSA tool (BI-STAND DRX 2) developed at IOR. Patients were asked to perform 2 different motor activities: sit to stand in weight bearing condition; ROM while seating on the chair. Movement parametess have been evaluated using Grood and Suntay decomposition and low point kinematics. Results: The evaluation with dynamic RSA showed a statistically significant difference (p<0,05) between the behaviour of the implant during the two motor tasks. Under weight bearing condition (sit to stand), low point of the medial compartment has a shorter movement (5,7 ± 0,2 mm) compared to lateral compartment (11,0 ± 0,2 mm). This is doing a medial pivotal movement as a normal knee. During ROM task, in an unloading condition, this difference was not present: medial compartment had a shift of 12,7 ±0,2 mm, while lateral had 17,3 ± 0,2 mm. Conclusion: RSA based model proved to be a working tool to evaluate biomechanics in TKA. With a systematic use of this study protocol, future comparisons between different implants could be done.
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Fabbri, Francesca. « Classificazione del polietilene utilizzato nelle protesi di anca, ginocchio e spalla commerciali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5867/.

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Mangiaracina, Valeria. « Dispositivi ortopedici impiantabili su misura : studio di una protesi totale di caviglia con personalizzazione selettiva ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23023/.

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Résumé :
Con il seguente elaborato si vogliono esplorare le possibilità di una protesi totale per caviglia dal design ibrido, che sia per una parte personalizzato e quindi fedele alle dimensioni specifiche del paziente e per un’altra standardizzato. In fondo all’idea di una protesi dal design ibrido, vi è il desiderio di cogliere le diverse opportunità che le nuove tecnologie di stampa 3D sono in grado di fornire quando sono utilizzate per realizzare impianti protesici impiantabili. È stato infatti dimostrato che l’impianto di componenti protesici personalizzati di anca e ginocchio ha portato ad ottimi risultati, anche a distanza di diversi anni dall’intervento. Tuttavia, ad oggi, non esiste un mercato di protesi personalizzate per l’articolazione della caviglia. Gli impianti per caviglia attualmente utilizzati, infatti, offrono un numero limitato di taglie, basate su studi morfologici effettuati su grandi fette di popolazione. Una protesi ibrida potrebbe essere progettata in modo da avere superfici personalizzate dove strettamente necessarie a fornire la giusta congruenza con il paziente, mantenendo però una percentuale di design standard, con conseguenti costi e tempi ridotti. In questo elaborato si cercheranno di individuare le superfici protesiche che andrebbero personalizzate e quelle che, invece, potrebbero mantenere un design standard, assicurando allo stesso tempo una corretta biomeccanica, il corretto allungamento delle strutture legamentose, una scelta azzeccata dei materiali e degli eventuali rivestimenti per indurre l’osteointegrazione.
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Di, Fiore Adolfo. « Comparazione di tecniche di impronta digitali e tradizionali in protesi totale su impianti : studio multidisciplinare ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3422797.

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Résumé :
Revising the international literature extensively, it’s clear that data regarding the accuracy of the digital dental models generated by an intra-oral scanner for full-arch implant support rehabilitation are few and contradictory. Realistically, the cause of these discordant results has to be identified in inadequate evaluation methods. Thus, the aim of this doctoral research project is the development of a methodology for the evaluation of digital dental models accuracy in accordance with the industrial preparation protocols. Five macro-areas can be identified: a) design and development of the master model; b) calibration of the master model; c) data acquisition; d) meshes elaboration; e) data analysis (3D- distance and position analysis). Once the evaluation methodology has been defined, it will be possible to perform different types of analysis in the implant-prosthetic area. The purpose will be to define the accuracy of: a) three different scanning techniques; b) six different intra-oral scanners; c) traditional versus digital impression techniques. Interestingly, the advantage guaranteed by this evaluation method is twofold. It may provide the clinician a useful a tool to understand the possible critical issues related to the different intra-oral scanner systems currently available; and it will help in the evaluation of the better impression technique to adopt during clinical activity.
In letteratura mondiale pochi e contradditori sono gli articoli che valutano l’accuratezza delle impronte digitali generate da uno scanner intra-orale utilizzato in casi di riabilitazione full-arch su impianti. Analizzando nel dettaglio tutti gli articoli abbiamo individuato nella metodologia di valutazione la causa dei risultati disomogenei. Lo scopo di questa tesi di dottorato è di sviluppare una metodologia di valutazione dell’accuratezza per le impronte digitali che segua i protocolli ingegneristici utilizzati nei processi di sviluppo dei prodotti industriali. La metodologia di valutazione si suddivide in cinque macro aree: progettazione e realizzazione di un modello master, calibrazione del modello master, acquisizione dei dati, elaborazione delle mesh e analisi dei dati ( analisi 3D delle distanze e analisi 3D delle posizioni).Una volta messa a punto la metodologia di valutazione è possibile condurre diverse sperimentazioni nell’ambito implanto-protesico con differenti obbiettivi: valutazione dell’accuratezza di tre differenti tecniche di scansione ; valutazione dell’accuratezza di sei differenti scanner intra-orali e comparazione dell’accuratezza dell’impronta digitale con l’impronta tradizionale. La progettazione di questa metodologia di valutazione fornisce al clinico uno strumento per capire le possibili criticità dei differenti sistemi di scanner intra-orali presenti in commercio, ma soprattutto nel valutare quale tecnica di impronta presenta le migliori performance da applicare ai pazienti durante l’attività clinica quotidiana.
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Livres sur le sujet "Protesi Totale di Ginocchio"

1

De Nicola, U., et N. Pace. La protesi di ginocchio di primo impianto. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2.

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2

Nicola, Ugo De, et Nicola Pace. Protesi Di Ginocchio Di Primo Impianto. Springer London, Limited, 2007.

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3

Nicola, Ugo De, et Nicola Pace. La protesi di ginocchio di primo impianto. Springer, 2005.

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4

Nicola, Ugo De, et Nicola Pace. La protesi di ginocchio di primo impianto. Springer, 2008.

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Chapitres de livres sur le sujet "Protesi Totale di Ginocchio"

1

Castelli, C., F. Barbieri et V. Gotti. « La protesi totale di ginocchio ». Dans Osteoporosi : le nuove prospettive in ortopedia e traumatologia, 197–205. Milano : Springer Milan, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0546-4_16.

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2

Causero, A., et A. Beltrame. « L’artroprotesi totale di ginocchio : indicazioni e alternative ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 1–22. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_1.

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3

Spinelli, M., S. Crimaldi et G. Mintrone. « La protesi totale di ginocchio con conservazione del legamento crociato posteriore ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 221–27. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_14.

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4

Laskin, R. S. « Sostituzione protesica totale del ginocchio mediante tecnica mini-invasiva “mini-midvastus”. L’esperienza americana ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 123–39. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_8.

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5

Innocenti, M., R. Civinini et M. Villano. « La chirurgia mini-invasiva nelle protesi totali di ginocchio ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 109–21. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_7.

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6

Maistrelli, G., et S. Riaz. « Le protesi monocompartimentali ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 283–309. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_19.

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7

Fantasia, L., et F. Fantasia. « La protesi vincolata ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 327–42. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_21.

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8

Patella, V., B. Moretti, V. Pesce, A. Spinarelli, S. Patella et L. Moretti. « La protesi a stabilizzazione posteriore ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 203–19. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_13.

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9

Pace, N., M. Chiusaroli et R. Di Matteo. « L’artroprotesi di ginocchio con tecnica computer-assistita ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 141–70. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_9.

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10

Falez, F., et M. Papalia. « Le vie di accesso nelle artroprotesi di ginocchio di primo impianto ». Dans La protesi di ginocchio di primo impianto, 63–82. Milano : Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0379-2_5.

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