Thèses sur le sujet « Proprietà nel diritto comunitario »
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ARTARIA, RICCARDO. « La proprietà fra Costituzione e carte europee ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/45606.
Texte intégralDagnino, Francesco <1980>. « Il trattamento delle società straniere e pseudostraniere nel Diritto Comunitario e nel Diritto Interno ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1182/1/Tesi_dagnino_Francesco.pdf.
Texte intégralDagnino, Francesco <1980>. « Il trattamento delle società straniere e pseudostraniere nel Diritto Comunitario e nel Diritto Interno ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1182/.
Texte intégralManzini, Pietro. « L' esclusione della concorrenza nel diritto antitrust comunitario / ». Milano : Giuffrè, 1994. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/272108472.pdf.
Texte intégralSerrano', G. « Il riconoscimento dei provvedimenti e degli altri atti amministrativi nel diritto internazionale privato e nel diritto comunitario ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/2434/65563.
Texte intégralSERRANO', GIUSEPPE. « Il riconoscimento dei provvedimenti e degli altri atti amministrativi nel diritto internazionale privato e nel diritto comunitario ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/10281/47090.
Texte intégralGubel, Sebastien <1982>. « Il trattamento delle imprese comuni nel diritto comunitario della concorrenza ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1134.
Texte intégralUnder EC Competition law, joint ventures are subject to a set of rules that differs according to the kind of transaction which is concerned. Both merger control and anticompetitive practice provisions apply to them and may even be combined under certain circumstances. It is of relevance to consider the way the Commission has developed an effect based approach aiming at targeting transactions that can effectively undermine market conditions. Shareholders' agreements play a crucial role in this regard to the extent to which they set out anticompetitive object or lead to undue distorted effect on competition.
Negrelli, A. « La stabilità degli atti nazionali nel diritto comunitario (provvedimento, contratto, sentenza) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/152696.
Texte intégralTrenta, Cristina <1967>. « Iva e servizi di comunicazione nel modello comunitario e nell'esperienza italo-svedese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/126/1/iva_servizi_di_comunicazione.pdf.
Texte intégralTrenta, Cristina <1967>. « Iva e servizi di comunicazione nel modello comunitario e nell'esperienza italo-svedese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/126/.
Texte intégralPANZERI, STEFANIA. « Le inchieste sui sinistri marittimi nel quadro comunitario ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19840.
Texte intégralFollador, Silvia <1996>. « Il trasferimento di residenza all'estero e la libertà di stabilimento nel contesto comunitario ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18062.
Texte intégralBATTISTINI, CHIARA. « La disciplina dei servizi di interesse economico generale nel diritto comunitario : il caso dei trasporti ferroviari ». Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4051248.
Texte intégralANDREONI, MARTINO MARIO. « La tutela cautelare anticipatoria. Premesse per uno studio dei provvedimenti cautelari nel diritto della proprietà intellettuale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/7773.
Texte intégralAdamo, D. « L'intervento di terzi nel processo dinanzi ai giudici comunitari ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/2434/64594.
Texte intégralOrrù, Elena <1979>. « Gli aiuti di Stato nel settore del trasporto aereo. Inquadramento normativo e giurisprudenziale alla luce dell'acquis communautaire e delle recenti tendenze a livello comunitario ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/105/1/Elena_Orr%C3%B9_-_Gli_aiuti_di_Stato_nel_settore_del_trasporto_ae.pdf.
Texte intégralOrrù, Elena <1979>. « Gli aiuti di Stato nel settore del trasporto aereo. Inquadramento normativo e giurisprudenziale alla luce dell'acquis communautaire e delle recenti tendenze a livello comunitario ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/105/.
Texte intégralSarrion, Esteve Joaquin <1981>. « Il conflitto tra libertà del mercato interno comunitario e diritti fondamentali nel diritto dell'Unione Europea : la posizione della Corte di Giustizia di Lussemburgo quale garante dei diritti fondamentali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3512/1/sarrion_joaquin_tesi.pdf.
Texte intégralSarrion, Esteve Joaquin <1981>. « Il conflitto tra libertà del mercato interno comunitario e diritti fondamentali nel diritto dell'Unione Europea : la posizione della Corte di Giustizia di Lussemburgo quale garante dei diritti fondamentali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3512/.
Texte intégralZanovello, Francesca. « Usucapione "privata" e "pubblica" nella prospettiva della giurisprudenza CEDU. La tutela multilivello del diritto di proprietà ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422401.
Texte intégralLa tesi dottorale si intitolata “Usucapione “privata” e “pubblica” nella prospettiva della giurisprudenza CEDU: la tutela multilivello del diritto di proprietà”. Il lavoro si articola in tre capitoli: prima si affronta il rilievo che il diritto di “proprietà” assume sul piano anche sovranazionale (tutela “multilivello” del diritto di proprietà), precisando il rapporto tra le diverse fonti; poi si passa all’esame della disciplina dell’usucapione e dell’adverse possession (del diritto inglese) alla luce della giurisprudenza della Corte eur. dir. uomo sul tema; in fine il lavoro si conclude con la trattazione della discussa ammissibilità dell’usucapione “pubblica” in relazione alle pronunce di Strasburgo in materia di “espropriazione indiretta”. Nel primo capitolo si compie un’analisi delle diverse fonti nazionali (Costituzione, Codice civile e leggi speciali) e sovranazionali (art. 1 del 1° Prot. add. alla Conv. eur. dir. uomo, art. 17 della Carata dir. UE) che oggi vengono in gioco in tema di tutela del diritto di proprietà, evidenziandone le divergenze e valorizzando il ruolo dei giudici (Corte costituzionale, Corte. eur. dir. uomo, Corte di Giustizia UE) che ne operano il coordinamento. Si affronta il problema del difficile raccordo tra il modello economico-sociale di proprietà dell’ordinamento interno e la diversa concezione propria della Conv. eur. dir. uomo (art. 1 del 1° Prot. add.) e della Carta dir. UE (art. 17), ove il diritto di proprietà trova collocazione tra le libertà fondamentali, senza alcun riferimento alla “funzione sociale”. Per evitare un’insuperabile rottura tra i due modelli si prospetta la soluzione di un dialogo tra giudici che, nell’operare il coordinamento delle diverse fonti, ripudia ogni lettura in chiave gerarchica delle stesse. L’incidenza del diritto europeo e la contrapposizione che talora si crea tra tutela della proprietà nel “sistema CEDU” e nell’ordinamento nazionale fanno sorgere dei dubbi circa la compatibilità con il diritto sovranazionale anche di istituti di antica tradizione giuridica come l’usucapione. Questa, infatti, conduce alla perdita del diritto di proprietà senza la corresponsione di alcun indennizzo e in assenza di garanzie procedimentali. La questione prende spunto, come evidenziato nella seconda parte del lavoro, dal caso J.A. Pye relativamente al quale si è pronunciata la Corte eur. dir. uomo (CORTE EUR. DIR. UOMO, 15.11.2005, n. 44302/02, J.A. Pye Ltd (Oxford) v. the United Kingdom; CORTE EUR. DIR. UOMO (G.C.), 30.08.2007, n. 44302/02, J.A. Pye Ltd (Oxford) v. the United Kingdom). In tale occasione si è dubitato della compatibilità dell’adverse possession con l’art. 1 del 1° Prot. add. alla Conv. eur. dir. uomo proprio perché l’istituto consentiva la perdita della proprietà senza corresponsione di un indennizzo e in assenza di garanzie procedimentali. La Grande Chambre, in senso difforme dalla pronuncia di primo grado della Corte eur. dir. uomo, ha qualificato l’istituto come un’ipotesi di regolazione dell’uso dei beni (art. 1 del 1° Prot. add., 2° comma) e ha escluso la violazione dell’art. 1 del 1° Prot. add., non senza perplessità da parte dei giudici dissenzienti. Si è conseguentemente passati all’esame dell’istituto nazionale dell’usucapione, senza estendere in modo automatico le conclusioni dei giudici di Strasburgo alla disciplina interna, date le diversità strutturali rispetto all’adverse possession. Si è comunque concluso per la compatibilità dell’usucapione con il “sistema CEDU” in quanto funzionale al perseguimento di un interesse generale (di certezza giuridica) nel rispetto del principio di “giusto equilibrio”; questa infatti consente al proprietario di contrastare l’altrui possesso prima dell’intervenuta usucapione o di contestare il perfezionamento della fattispecie acquisitiva successivamente, senza eccessivi oneri di vigilanza e controllo, considerate le condizioni che il possesso deve presentare per consentire l’usucapione e il termine ragionevolmente lungo richiesto per il suo perfezionamento. Nel terzo capitolo si passa all’esame dell’usucapione “pubblica” e ci si interroga sulla sua compatibilità con il “sistema CEDU”. Si solleva la questione dell’ammissibilità dell’istituto, non solo in ragione delle maggiori difficoltà nel ricostruire un possesso utile ad usucapire il bene a favore della P.A. occupante, ma soprattutto per il timore che si configuri un’ipotesi di “espropriazione indiretta” in contrasto con la giurisprudenza della Corte eur. dir. uomo. Riconosciuta la difficoltà di espungere del tutto dall’ordinamento l’istituto, si è prospettata la possibilità di un’interpretazione rigorosa e di restringerlo ai soli casi di occupazione usurpativa (pura) in cui difetta del tutto l’esercizio di un potere pubblicistico e il collegamento dell’opera con l’interesse pubblico, mancando la stessa dichiarazione di pubblica utilità. Il lavoro si propone pertanto di evidenziare come l’indubbio rilievo assunto dal diritto di proprietà sul piano sovranazionale (in particolare nel “sistema CEDU”) incida sul diritto interno, dando luogo a una rilettura (non a una passiva eliminazione) anche di istituti propri dell’ordinamento nazionale.
Pisani, Federico. « Knowledge workers management. Concorrenza e invenzioni nel rapporto di lavoro subordinato : il modello statunitense ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425914.
Texte intégralThis work addresses the issues of competition and inventions in the U.S. employment relationships. The research was carried out in part at the Boston University School of Law of, under the supervision of Micheal C. Harper, professor of Labour Law. The selection of the topic is justified in the light of its importance, given that in the new production organization, based largely on globalized knowledge, employees are now increasingly being asked for professionalism, innovation and creativity. The decision to examine this issue from the perspective of the "U.S. laboratory" is due to the primacy that this nation holds at international level on the economic, scientific and innovation of work processes, which bring out critical issues that in other Countries probably have not yet been raised. In order to frame the above-mentioned topics, it has become appropriate to give an account of the system of regulatory sources in the USA, with particular focus on the Restatement of Employment Law, i.e. the collection of fundamental principles developed over the years by common law in the field of employment relationships. The examination of the sources is followed by the definition of the concept of employee and self-employed worker (independent contractor), necessary for the assessment of the application of the obligations arising from the employment relationships, including the duty of loyalty, involved in the fiduciary law. In this context, the evolution of the case law has been observed, as well as the examination of the criteria relating to the distinction between employees and independent contractors, mainly concerning the judgement on the relevance of the factual elements determining the assessment of the existence of an employment relationship. Subsequently, this study addresses the issue of the typical form of the U.S. employment contract, the so-called employment-at-will. This peculiarity is originated from the principle that the parties are not bound by any obligation to provide reasons for termination. The third part of the work has as its object the discipline of competition of the worker carried out on the basis of the knowledge acquired, legally or illegally, during the relationship and the relative legal remedies for the employer, against the violation of the duty of loyalty, intended as an obligation of the employee to perform the work in the exclusive interest of the entrepreneur and, consequently, to refrain from engaging in prejudicial conduct against the company. About the remedies available in the event of breach of the obligations examined, the legal and equitable remedies that U.S. law offers the employer have been explained. The final part of this study deals with the rules governing the ownership of rights arising from inventions developed by employees in the course of their employment. The definitions of "invention" and "patent" and their relationship in the context of employment law has been examined and the difference between invention as a work of genius and intellectual property protected by copyright has been highlighted. In addition, the mechanisms underlying the basic rules governing the subject matter and their coexistence with the contractual freedom of the parties and their power to dispose of these rights have been observed.
CIANI, SCIOLLA JACOPO. « ¿SEGNI DISTINTIVI E PUBBLICO DOMINIO : IL RUOLO DELL¿IMPERATIVO DI DISPONIBILITA¿ NELLA REGISTRAZIONE E NELLA TUTELA DEL MARCHIO¿ ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/351166.
Texte intégralAmong the 45 Recommendations adopted under the WIPO Development Agenda, two indicate the preservation of public domain as a key task for firms, individuals and Member States. This study explores the notion of “public domain” in relation to trademark law, with particular reference to the challenging issue of how safeguarding it, avoiding misappropriation of signs which should remain usable by the public. Some studies have shown that legal instruments provided by trademark law to keep signs and certain forms of use free, risk not being appropriate counterbalances to prevent the misappropriation of public domain. A general exclusion from registration does not exist for many signs which are part of a communal heritage and even if a refusal for registration may be grounded on the lack of distinctiveness, this requirement may still be overcome, showing that the sign has acquired a “secondary meaning”. Furthermore, a look into the registers reveals that trademark right is often used as a vehicle to extend prior patent, design or copyrights, with great public domain’s concerns. At last, the space of public domain is endangered by the expanded protection of new types of marks and by the anti-dilution enhanced protection, which gave the registered trademark’s owner more general control over his sign, making it unavailable for socially and culturally valuable use, such as news reporting, criticism, review and parody. German case law was the first to address the issue of the safeguard of this room for free signs and uses, suggesting that trademark registration should be subject to a prior assessment of the opportunity that a sign remain public available (Freihaltebedürfnis). This interest raises from the observation of the negative impact that granting rights to certain types of trademark may have on market competition and led most countries to refrain from recognising trademark rights to descriptive and generic signs and functional shapes. Otherwise, by choosing these signs, right holders may acquire strategic competitive advantages on competitors whose marketing strategies and communication, deprived of the opportunity to use them, would result much less effective than that allowed to the trademark’s holder. This advantage has nothing to do with the essential function to guarantee the trade mark as an indication of origin and is therefore not justified in the light of the objectives underlying trade mark law. The ECJ, requested to preliminary ruling on whether this “need to keep free” should play any role in the European trademark law, answered contradictorily. Notwithstanding, courts still rely on public policy concerns in order to preclude or limit the trademark protection, such as the “color depletion” and the “functionality” doctrine used by U.S. Courts for granting protection to color or shape marks. This work suggests that public interest should still play a role as a key-factor in order to assess the distinctive character relevant both in registration and infringement proceedings and shares the view that wording should be added in the Trademark Directive and Regulation, that the assessment of distinctive character should take into account the “right to keep free”. This proposal becomes particularly actual in the light of the works in progress for reforming the European trademark legislation, which appear to have ignored the problem of striking the proper balance between trademark right and public domain.
Zavatto, Valentina. « Il rapporto tra regole di validità e regole di correttezza nel diritto comunitario dei contratti ». Thesis, 2010. http://hdl.handle.net/10955/284.
Texte intégralUgolino, Francesca. « Il diritto all'espressione dell'orientamento sessuale nel panorama comparatistico con particolare riferimento all'ordinamento italiano e spagnolo, nonché nella prospettiva europea ». Thesis, 2009. http://hdl.handle.net/10955/293.
Texte intégralMiglietti, Lucia. « Tecniche e modalità di formazione del contratto tra antichi problemi e nuovi strumenti nel diritto italo-comunitario ». Thesis, 2007. http://hdl.handle.net/10955/276.
Texte intégralPAOLETTI, ARIANNA. « La tutela della concorrenza e la tutela brevettuale nel settore farmaceutico tra esigenze di contemperamento e prospettive future ». Doctoral thesis, 2023. https://hdl.handle.net/11573/1668399.
Texte intégralIAMMARINO, Debora. « Danno ambientale e responsabilità nella gestione dei rifiuti ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251115.
Texte intégralRENGHINI, Cristina. « Il sistema di tutela brevettuale nell'Unione Europea : il Brevetto Europeo con effetto unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251086.
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