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Thèses sur le sujet « Progetto integrato »

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1

Gentile, Alessandro. « Progetto di un sistema di collaudo per un tag RFID uwb integrato ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9624/.

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Résumé :
La tesi è incentrata sul progetto di un PCB in grado di testare il corretto funzionamento del chip GRETA, un integrato dedicato, che implementa un nodo intelligente basato su harvesting RF. L'integrato implementa un sistema innovativo di comunicazione per RFID, che sfrutta la metodologia Green Tagging, per la trasmissione di sequenze RF. Vengono elaborate le diverse fasi di progettazione e di design pcb attraverso un programma di cad. Lo scopo è quello di realizzare un unico sistema perfettamente controllabile dall'utente, che attraverso i componenti messi a disposizione dalla scheda di testing, permetta di ricevere, inviare o escludere i segnali che afferiscono ai pin di Input/output del chip integrato. E' stata introdotta la possibilità di pilotare/testare separatamente le sottoparti interne al chip, con lo scopo di isolare eventuali malfunzionamenti.
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2

Ruva, Chiara. « Progetto di un convertitore DC/DC integrato a capacità commutate in ambito energy harvesting ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19980/.

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Résumé :
Il progetto di questa tesi prevede lo studio di un convertitore DC/DC a capacità commutate con guadagno/frequenza di commutazione configurabili dinamicamente e a bassa potenza per l'estrazione di energia da fonti ambientali. L'assenza di componenti magnetici e i livelli di potenza considerati fanno sì che tale blocco di conversione sia completamente integrabile con conseguente riduzione dell'ingombro e del costo, rendendolo collocabile in ambito IoT. Tra le varie architetture oggetto di studio, la topologia implementata fornisce un elevato numero di rapporti di conversione del DC/DC grazie alla possibilità di combinare i collegamenti di un array di condensatori. Il circuito di conversione è stato progettato e simulato in ambiente CAD (Cadence), al fine di indagare il reciproco effetto tra le variabili in gioco e le configurazioni di guadagno e frequenza che garantiscono l'ottimizzazione delle figure di merito. Il sistema è stato affiancato da un modello del circuito equivalente del convertitore volto ad indagare in maniera approfondita l'andamento di diverse figure di merito in funzione delle variabili in gioco.
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3

PASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca mette a fuoco le attività formative messe in atto in Italia per dotare con urgenza le scuole secondarie di secondo grado italiane di docenti competenti in ambito CLIL e intende dimostrare l’impatto che questa metodologia ha sulla formazione e lo sviluppo professionale. Dal 2014 il CLIL è obbligatorio nelle classi terminali dei licei e degli istituti tecnici. Ciò ha generato una forte domanda di formazione da parte di istituzioni e docenti chiamati a insegnare discipline in lingua straniera. Questo lavoro esplora la possibilità di sfruttare la video-formazione per fronteggiare le preoccupazioni di quei docenti che, senza essere formati alla glottodidattica, sono chiamati ad integrare obiettivi linguistici al curriculum disciplinare. Il nostro lavoro parte dall’esame di un corpus di video-lezioni da noi raccolte ai fini di una ricerca-azione commissionata dal MIUR volta ad indagare il grado di innovazione implicata dal CLIL, per poi giungere a dimostrare l’importanza dell’auto-osservazione e dell’auto-riflessione sulla prassi didattica, fino a proporre l’introduzione dell’esercizio di microteaching nella formazione dei docenti CLIL. Una ricca riflessione sull’organizzazione concettuale della propria disciplina e sulla sua trasposizione didattica conduce i docenti a un interessate lavoro sulla mediazione della conoscenza che sviluppa le loro competenze professionali.
Focusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
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PASQUARIELLO, MARIO. « APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO E VIDEO-EDUCAZIONE : LE NUOVE FRONTIERE DELL'INSEGNAMENTO CLIL. IL PROGETTO CLIL-MUVI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/40428.

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Résumé :
La ricerca mette a fuoco le attività formative messe in atto in Italia per dotare con urgenza le scuole secondarie di secondo grado italiane di docenti competenti in ambito CLIL e intende dimostrare l’impatto che questa metodologia ha sulla formazione e lo sviluppo professionale. Dal 2014 il CLIL è obbligatorio nelle classi terminali dei licei e degli istituti tecnici. Ciò ha generato una forte domanda di formazione da parte di istituzioni e docenti chiamati a insegnare discipline in lingua straniera. Questo lavoro esplora la possibilità di sfruttare la video-formazione per fronteggiare le preoccupazioni di quei docenti che, senza essere formati alla glottodidattica, sono chiamati ad integrare obiettivi linguistici al curriculum disciplinare. Il nostro lavoro parte dall’esame di un corpus di video-lezioni da noi raccolte ai fini di una ricerca-azione commissionata dal MIUR volta ad indagare il grado di innovazione implicata dal CLIL, per poi giungere a dimostrare l’importanza dell’auto-osservazione e dell’auto-riflessione sulla prassi didattica, fino a proporre l’introduzione dell’esercizio di microteaching nella formazione dei docenti CLIL. Una ricca riflessione sull’organizzazione concettuale della propria disciplina e sulla sua trasposizione didattica conduce i docenti a un interessate lavoro sulla mediazione della conoscenza che sviluppa le loro competenze professionali.
Focusing on teaching and training activities implemented in Italy to provide secondary schools with teachers able to teach in the CLIL context, our research aims at demonstrating the impact of this methodology in teacher training and professional development. Since 2014 this methodology has become compulsory for the Italian secondary terminal classes (except vocational high schools). A strong demand for training prompted from institutions and teachers, urgently required to teach disciplines in a foreign language. The MIUR has therefore set up university courses aimed at integrating languages and disciplines. Here we explore the possibility of exploiting video-training to face Italian teachers’ concerns, who are asked, without being trained in language teaching, to integrate linguistic objectives into their curriculum. We examine a corpus of video-lessons collected for a research set on behalf of the Italian Ministry of Education to investigate at what extent CLIL brought an innovation into the Italian Education. Once highlighted the importance of (self)observation and (self)reflection upon classroom practices, we propose the introduction of micro-teaching practice in CLIL teacher training. A fruitful reflection on the conceptual organization and the didactic transposition of their discipline leads teachers work on the linguistic mediation of knowledge which improves their professional skills.
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Fiorini, Paolo. « Progetto e realizzazione di riferimenti in tensione simmetrici in tecnologia CMOS ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4273/.

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Résumé :
La tesi tratta del progetto e della realizzazione di un riferimento in tensione simmetrico e stabile in temperatura, realizzato in tecnologia CMOS. Nella progettazione analogica ad alta precisione ha assunto sempre più importanza il problema della realizzazione di riferimenti in tensione stabili in temperatura. Nella maggior parte dei casi vengono presentati Bandgap, ovvero riferimenti in tensione che sfruttano l'andamento in temperatura dell'energy gap del silicio al fine di ottenere una tensione costante in un ampio range di temperatura. Tale architettura risulta utile nei sistemi ad alimentazione singola compresa fra 0 e Vdd essendo in grado di generare una singola tensione di riferimento del valore tipico di 1.2V. Nella tesi viene presentato un riferimento in tensione in grado di offrire le stesse prestazioni di un Bandgap per quanto riguarda la variazione in temperatura ma in grado di lavorare sia in sistemi ad alimentazione singola che ad alimentazione duale. Il circuito proposto e' in grado di generare due tensioni, simmetriche rispetto a un riferimento dato, del valore nominale di ±450mV. All'interno della tesi viene descritto il progetto di due diverse architetture, entrambe in grado di generare le tensioni con le specifiche richieste. Le due architetture sono poi state confrontate analizzando in particolare la stabilità in temperatura, la potenza dissipata, il PSRR (Power Supply Rejection Ratio) e la simmetria delle tensioni generate. Al termine dell'analisi è stato poi implementato su silicio il circuito che garantiva le prestazioni migliori. In sede di disegno del layout su silicio sono stati affrontati i problemi derivanti dall'adattamento dei componenti al fine di ottenere una maggiore insensibilità del circuito stesso alle incertezze legate al processo di realizzazione. Infine sono state effettuate le misurazioni attraverso una probe station a 4 sonde per verificare il corretto funzionamento del circuito e le sue prestazioni.
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Fiore, Simone. « Progetto di una scheda a circuito stampato per il collaudo di un circuito integrato per Energy Harvesting da sorgenti eterogenee ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10119/.

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Résumé :
Questo elaborato tratta la realizzazione di una scheda a circuito stampato. Essa è stata pensata con il compito di testare un circuito integrato per l'Energy Harvesting, progettato dall'Univesità di Bologna. La scheda implementerà numerose sorgenti alternative eterogenee Low-Power, cosicché il circuito integrato riuscirà ad estrapolarne una carica elettrica fino ad un massimo di alcuni milliwatt. Questa potenza sarà sufficiente ad alimentare qualsiasi dispositivo Low-Power.
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7

Castaldo, Paolo. « L'impiego dei dispositivi viscosi e viscoelastici nella progettazione sismica di sistemi strutturali ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/411.

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Résumé :
2010 - 2011
Le tecniche di controllo passivo della risposta dinamica dei sistemi strutturali sono generalmente impiegate nell'ambito di metodologie di miglioramento o adeguamento sismico di strutture esistenti. Nella totalità dei casi, la struttura e il sistema di controllo sono dunque progettati separatamente e solo successivamente integrati seguendo logiche e principi di natura prestazionale. Un esempio per tutti è il caso del "Millennium Bridge" la cui funzionalità è stata ripristinata solo grazie all'impiego di dissipatori viscosi per ridurre i fenomeni di risonanza... [a cura dell'autore]
X n.s.
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8

Bertondini, Giulio. « Progetto di un sistema di misura integrato per la calibrazione statica di un Current-Steering RF-DAC a 14 bit in tecnologia FinFET ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19822/.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi, svolto nel corso di 6 mesi di tirocinio presso Xilinx Irlanda, è focalizzato sullo studio e calibrazione degli effetti introdotti dalle non-idealità di tipo statico presenti nei convertitori digitale-analogici (Digital to Analog Converter: DAC) a radio frequenza con architettura Current-Steering, basata su un insieme di generatori di corrente con segmentazione mista termometrica e binaria: 14 bit binari suddivisi in 8 LSB binari e 6 MSB binari convertiti in 63 bit termometrici. Le non-idealità statiche includono i mismatch dei generatori e un gradiente di processo che condiziona fortemente il valore delle correnti dei generatori. Questo porta ad avere problemi di distorsione armonica nel segnale analogico generato dal DAC. Sono stati implementati e simulati, in Verilog-A, algoritmi per la riduzione della distorsione utilizzando dapprima i valori di corrente dei generatori forniti da un modello Verilog-A del DAC. In realtà, su silicio, queste correnti devono essere misurate con precisione con un sistema di misura. È stato quindi progettato, utilizzando librerie FinFET TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) in Cadence Virtuoso, un sistema di misura integrato che consente di misurare le correnti di tutti i 63 generatori termometrici del valore nominale di 500uA, con una precisione di circa 50nA, impiegando un tempo di alcune decine di ms e consentendo in questo modo la calibrazione del DAC. Infine sono stati modificati gli algoritmi precedentemente introdotti nel modello del DAC, inserendo degli opportuni coefficienti legati alla precisione di misura del sistema progettato, ottenendo risultati molto positivi in cui si nota l'efficacia del sistema di misura e della calibrazione del DAC in situazioni realistiche.
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9

Liverani, Enrico. « Progetto di un circuito retroazionato per il monitoraggio e la compensazione della degradazione dei dispositivi nei convertitori di potenza ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
La tesi si prefigge come obiettivo la realizzazione di un convertitore di potenza DC-DC; in particolare nel suddetto circuito verrà implementato, oltre alla ovvia azione di guadagno/attenuazione di tensione del segnale, anche un controllo in retroazione volto a monitorare ed eventualmente correggere gli effetti dell'Hot Carrier Degradation (HCD) sull'elemento attivo del circuito. Il controllo di tale degradazione è effettuato sulla resistenza in fase di conduzione del MOSFET (RON): tramite il campionamento della differenza di potenziale ai terminali di drain e source, conoscendo a priori la corrente nel canale, viene stimata la grandezza di tale resistenza parassita. Effettuando tale rilievo all'inizio del ciclo di vita dell'elemento monitorato, è possibile trarre un valore di riferimento ideale con cui confrontare le future rilevazioni, al fine di constatare quanto la degradazione HCD abbia deteriorato l'elemento stesso, e con esso, le prestazioni del sistema. La correzione di tale evenienza è effettuata mediante il pilotaggio di un MOSFET di compensazione in parallelo a quello monitorato; nel caso quest'ultimo manifesti la problematica precedentemente citata, il MOS secondario coadiuverà il flusso di corrente al fine di sopperire la mancata piena efficienza del primario dovuto all'incremento di RON. Infine, questo elaborato vedrà la trasposizione del sistema dal semplice circuito a componenti discreti, all'implementazione integrata su silicio in tecnologia CMOS 0.18
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10

MARACCI, LUCIA. « Per una metodologia integrata del progetto di paesaggio : multidisciplinarietà e partecipazione ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241960.

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Résumé :
La ricerca prende le mosse dalla definizione di paesaggio come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.”, formulata nella Convenzione Europea del Paesaggio. La CEP è la prima convenzione internazionale che ha come oggetto esclusivo di interesse il paesaggio. La convenzione mette in luce l’importanza di integrare tutte le politiche che possono avere impatto sul paesaggio, e quindi sono coinvolte nella pianificazione e nella gestione. Il documento mette al centro il concetto di paesaggio complesso ed enfatizza la necessità di includere nella definizione e nella attuazione di queste politiche le popolazioni che vivono nel paesaggio e il loro il punto di vista. Dalla enunciazione della CEP derivano numerose sfide per la disciplina della pianificazione degli spazi aperti. L’obiettivo della ricerca è proporre un metodo integrato, multidisciplinare e inclusivo di pianificazione del paesaggio, che risponda alla questione del “lato democratico” della pianificazione Quattro casi di studio aiutano a dimostrare la necessità e le implicazioni di questo metodo.
The research is based on the European Landscape Convention definition of landscape as: “an area, as perceived by people, whose character is the result of the action and interaction of natural and/or human factors “. The ELC is the first international convention to focus specifically on landscape. It highlights the importance of integrating all the policies concerned in impacting, as well as in planning and managing landscape. The document has its core in the complex landscape concept and emphasizes the need to include in these policies all the people who live in the landscape and their point of view. Several challenges for the open spaces planning came from the ELC statement. The research aims to implement an integrate multidisciplinary, inclusive landscape planning method and gives an answer to the issue of the “democratic side” of the planning. Four case studies help to demonstrate the need and the accountability of this method.
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11

Garagnani, Simone <1974&gt. « Modelli Digitali e Archivi di Progetto. Sistemi integrati di documentazione per l'architettura ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2755/1/garagnani_simone_tesi.pdf.

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Résumé :
Le tecniche dell'informazione e i metodi della comunicazione hanno modificato il modo di redigere documenti destinati a trasmettere la conoscenza, in un processo che è a tutt'oggi in corso di evoluzione. Anche l'attività progettuale in ingegneria ed architettura, pure in un settore caratterizzato da una notevole inerzia metodologica e restio all'innovazione quale è quello dell'industria edilizia, ha conosciuto profonde trasformazioni in ragione delle nuove espressioni tecnologiche. Da tempo l'informazione necessaria per realizzare un edificio, dai disegni che lo rappresentano sino ai documenti che ne indicano le modalità costruttive, può essere gestita in maniera centralizzata mediante un unico archivio di progetto denominato IPDB (Integrated Project DataBase) pur essendone stata recentemente introdotta sul mercato una variante più operativa chiamata BIM (Building Information Modelling). Tuttavia l'industrializzazione del progetto che questi strumenti esplicano non rende conto appieno di tutti gli aspetti che vedono la realizzazione dell'opera architettonica come collettore di conoscenze proprie di una cultura progettuale che, particolarmente in Italia, è radicata nel tempo. La semantica della rappresentazione digitale è volta alla perequazione degli elementi costitutivi del progetto con l'obiettivo di catalogarne le sole caratteristiche fabbricative. L'analisi della letteratura scientifica pertinente alla materia mostra come non sia possibile attribuire ai metodi ed ai software presenti sul mercato la valenza di raccoglitori omnicomprensivi di informazione: questo approccio olistico costituisce invece il fondamento della modellazione integrata intesa come originale processo di rappresentazione della conoscenza, ordinata secondo il paradigma delle "scatole cinesi", modello evolvente che unifica linguaggi appartenenti ai differenti attori compartecipanti nei settori impiantistici, strutturali e della visualizzazione avanzata. Evidenziando criticamente i pregi e i limiti operativi derivanti dalla modellazione integrata, la componente sperimentale della ricerca è stata articolata con l'approfondimento di esperienze condotte in contesti accademici e professionali. Il risultato conseguito ha coniugato le tecniche di rilevamento alle potenzialità di "modelli tridimensionali intelligenti", dotati cioè di criteri discriminanti per la valutazione del relazionamento topologico dei componenti con l'insieme globale.
Wide uptake of digital drafting techniques forms part of a generalized praxis today, almost in all professional teams practicing engineering and architecture. The design activity itself has been deeply changed due to new I.T. procedures, even if the construction industry is notoriously reluctant towards shifts. Electronic devices and information technologies have soundly changed how professionals conceive and develop plan's documentation (aimed to define and expose specific or general information): however they are involved in a process whom development is still improving, both in hardware instruments and in their specific use. The proposed research is based on a methodological definition focused on digital integrated models, intended as sets of base elements constituting a graphical and alphanumerical archive, establishing an architectural-dedicated informative system layered into a "Chinese box" paradigm. The integrated model's structure is bound to the building's logical deconstruction and embedded information can be looked up with advanced interfaces by different actors involved in design process, from structures to HVAC. The single element's properties cataloguing, for which geometrical models set up a friendly hint interface, may follow archiving coded instructions such as IFC (Industry Foundation Classes) open format and BIM (Building Information Modeling) standards are.
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Garagnani, Simone <1974&gt. « Modelli Digitali e Archivi di Progetto. Sistemi integrati di documentazione per l'architettura ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2755/.

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Résumé :
Le tecniche dell'informazione e i metodi della comunicazione hanno modificato il modo di redigere documenti destinati a trasmettere la conoscenza, in un processo che è a tutt'oggi in corso di evoluzione. Anche l'attività progettuale in ingegneria ed architettura, pure in un settore caratterizzato da una notevole inerzia metodologica e restio all'innovazione quale è quello dell'industria edilizia, ha conosciuto profonde trasformazioni in ragione delle nuove espressioni tecnologiche. Da tempo l'informazione necessaria per realizzare un edificio, dai disegni che lo rappresentano sino ai documenti che ne indicano le modalità costruttive, può essere gestita in maniera centralizzata mediante un unico archivio di progetto denominato IPDB (Integrated Project DataBase) pur essendone stata recentemente introdotta sul mercato una variante più operativa chiamata BIM (Building Information Modelling). Tuttavia l'industrializzazione del progetto che questi strumenti esplicano non rende conto appieno di tutti gli aspetti che vedono la realizzazione dell'opera architettonica come collettore di conoscenze proprie di una cultura progettuale che, particolarmente in Italia, è radicata nel tempo. La semantica della rappresentazione digitale è volta alla perequazione degli elementi costitutivi del progetto con l'obiettivo di catalogarne le sole caratteristiche fabbricative. L'analisi della letteratura scientifica pertinente alla materia mostra come non sia possibile attribuire ai metodi ed ai software presenti sul mercato la valenza di raccoglitori omnicomprensivi di informazione: questo approccio olistico costituisce invece il fondamento della modellazione integrata intesa come originale processo di rappresentazione della conoscenza, ordinata secondo il paradigma delle "scatole cinesi", modello evolvente che unifica linguaggi appartenenti ai differenti attori compartecipanti nei settori impiantistici, strutturali e della visualizzazione avanzata. Evidenziando criticamente i pregi e i limiti operativi derivanti dalla modellazione integrata, la componente sperimentale della ricerca è stata articolata con l'approfondimento di esperienze condotte in contesti accademici e professionali. Il risultato conseguito ha coniugato le tecniche di rilevamento alle potenzialità di "modelli tridimensionali intelligenti", dotati cioè di criteri discriminanti per la valutazione del relazionamento topologico dei componenti con l'insieme globale.
Wide uptake of digital drafting techniques forms part of a generalized praxis today, almost in all professional teams practicing engineering and architecture. The design activity itself has been deeply changed due to new I.T. procedures, even if the construction industry is notoriously reluctant towards shifts. Electronic devices and information technologies have soundly changed how professionals conceive and develop plan's documentation (aimed to define and expose specific or general information): however they are involved in a process whom development is still improving, both in hardware instruments and in their specific use. The proposed research is based on a methodological definition focused on digital integrated models, intended as sets of base elements constituting a graphical and alphanumerical archive, establishing an architectural-dedicated informative system layered into a "Chinese box" paradigm. The integrated model's structure is bound to the building's logical deconstruction and embedded information can be looked up with advanced interfaces by different actors involved in design process, from structures to HVAC. The single element's properties cataloguing, for which geometrical models set up a friendly hint interface, may follow archiving coded instructions such as IFC (Industry Foundation Classes) open format and BIM (Building Information Modeling) standards are.
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CUSIMANO, Alessandro. « La valutazione ex-post dei progetti integrati territoriali : un’analisi econometrica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90784.

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Résumé :
Questo lavoro tratta della valutazione di un programma di incentivi per lo sviluppo locale attuato nel sud dell’Italia durante l’ultimo decennio. Nel panorama degli strumenti di policy aventi l’obiettivo di ridurre le disparità territoriali e di promuovere lo sviluppo locale, i Progetti Integrati Territoriali (PIT) hanno rappresentato una peculiare modalità operativa di attuazione dei Programmi Operativi Regionali. Le risorse stanziate per ogni PIT potevano essere destinate a tre tipologie di intervento quali le infrastrutture, i regimi di aiuto e le azioni pubbliche. Di conseguenza sono possibili diversi approcci valutativi, a seconda degli obiettivi perseguiti da parte del valutatore. Attraverso un’analisi empirica sulle risorse destinate ai regimi di aiuto, con riferimento alla Sicilia, questo lavoro analizza, a livello di impresa, l’eventuale differente performance dei beneficiari dei regimi di aiuto previsti dai PIT, rispetto ai non beneficiari. L’analisi empirica è divisa in due parti: nella prima parte viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese destinatario degli aiuti durante il periodo 2003-2007, e viene effettuata un’analisi empirica che utilizza in modo congiunto le metodologie basate sul propensity score matching ed un approccio difference-in-differences. I risultati mostrano, in generale, un impatto positivo del programma, almeno con riferimento all’occupazione ed ai ricavi delle vendite. Nella seconda parte dell’analisi viene preso in considerazione un sottoinsieme di imprese che in un primo tempo erano state selezionate quali beneficiarie dei regimi di aiuto, ma che successivamente non sono state finanziate. Mediante l’inclusione di tali imprese nell’analisi empirica, viene osservato come, almeno parzialmente, i risultati positivi ottenuti potrebbero non dipendere da un effettivo successo della politica in esame, ma potrebbero, almeno in parte, essere una conseguenza degli effetti distorsivi del processo di selezione dei beneficiari. I risultati devono in ogni caso essere inseriti in un contesto più generale che guardi in maniera integrata agli effetti dei diversi interventi previsti nell’ambito della progettazione integrata territoriale.
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Carlucci, Assunta <1989&gt. « Integrated reporting : analisi empirica delle aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8103.

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Résumé :
La tesi tratta il tema dell’Integrated reporting, ossia un nuovo strumento di rendicontazione e di informativa aziendale che riunisce in un unico documento l’informativa economico-finanziaria e l’informativa di sostenibilità. La prima parte introduttiva della tesi espone il concetto di sostenibilità e l'importanza della Corporate Social Responsibility. Procede successivamente un'analisi dettagliata sull’Integrated Reporting prestando attenzione ai principi guida; ai contenuti ed infine i suoi vantaggi competitivi. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati i report di aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC per capire se le imprese hanno rispettato i principi del Framework IIRC per la creazione del report integrato.
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Salvadori, Chiara. « L'approccio interdisciplinare BIM e la sostenibilità integrata : progetto residenziale per una villetta monofamiliare in Sicilia ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8677/.

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Résumé :
Il BIM (Building Information Modeling ) è un processo coordinato per agevolare l’integrazione delle informazioni pertinenti alle varie fasi di progettazione dell’opera edilizia. La rappresentazione digitale di un edificio, completa di tutte le sue parti ed informazioni sempre aggiornate, affidabili ed accessibili, aiuta il confronto decisionale, la produzione di elaborati, la stima dei costi e tanti altri aspetti del processo edilizio che vengono così ad essere trattati in maniera più efficiente, immediata e con meno sprechi rispetto a molti approcci tradizionali ancora in uso. Con queste premesse la tesi ha voluto indagare potenzialità e criticità di strumenti progettuali avanzati per giungere ad una costruzione efficace e sostenibile. A questo scopo Revit di Autodesk si è dimostrato un software che permette di avere in un unico spazio di lavoro tutti i dati pertinenti alle figure professionali che intervengono durante il processo edilizio. Nel modello BIM realizzato per progettare realisticamente una villetta monofamiliare localizzata a Mezzojuso, in provincia di Palermo, sono stati esaminati molteplici aspetti: dal modello fisico, alla visualizzazione grafica 2D e 3D, alla modellazione parametrica di un modello concettuale energetico che coinvolge analisi di comfort termico ed igrometrico, ad un modello dei venti (per arrivare ad un design energetico ottimale). Il metodo di progetto è stato applicato facendo largo uso di elementi parametrici non standard nei modelli 3D e di altri prodotti realmente esistenti nel mercato italiano. Il risultato finale è stato quello di giungere ad una valutazione delle geometrie più idonee per il controllo degli spazi rispetto alla normativa locale, allo studio di più tipologie di pacchetti murari per risolvere i problemi di raffrescamento estivo e isolamento invernale, alla realizzazione di un computo metrico di massima: sono stati solo questi alcuni degli aspetti considerati per approcciare la tematica da un più ampio punto di vista multidisciplinare.
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Zuccarini, Giancarlo. « Analisi della gestione di progetti complessi. Il caso fondo unico giustizia - unicredit business integrated solutions ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8054/.

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Si ha in questa situazione particolare un progetto nel quale un’azienda di servizi, “Unicredit Business Integrated Solutions”, deve soddisfare una richiesta di un’azienda cliente, Equitalia Giustizia, per l’intestazione al Fondo Unico Giustizia di risorse finanziarie. L’ottica di analisi di questo progetto tiene conto dell’utilizzo delle risorse, del valore e delle probabilità di successo.
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Bucci, Francesca. « Information and communication technologies nella gestione integrata del diabete mellito : stato dell'arte, progetto Metabo come caso di studio ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9306/.

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Résumé :
Il Diabete, modello paradigmatico delle malattie croniche, sta assumendo negli ultimi anni le proporzioni di una pandemia, che non ha intenzione di arrestarsi, ma del quale, con l’aumento dei fattori di rischio, aumentano prevalenza e incidenza. Secondo stime autorevoli il numero delle persone con diabete nel 2035 aumenterà fino a raggiungere i 382 milioni di casi. Una patologia complessa che richiede lo sforzo di una vasta gamma di professionisti, per ridurre in futuro in maniera significativa i costi legati a questa patologia e nel contempo mantenere e addirittura migliorare gli standard di cura. Una soluzione è rappresentata dall'impiego delle ICT, Information and Communication Technologies. La continua innovazione tecnologica dei medical device per diabetici lascia ben sperare, dietro la spinta di capitali sempre più ingenti che iniziano a muoversi in questo mercato del futuro. Sempre più device tecnologicamente avanzati, all’avanguardia e performanti, sono a disposizione del paziente diabetico, che può migliorare tutti processi della cura, contenendo le spese. Di fondamentale importanza sono le BAN reti di sensori e wearable device, i cui dati diventano parte di un sistema di gestione delle cure più ampio. A questo proposito METABO è un progetto ICT europeo dedicato allo studio ed al supporto di gestione metabolica del diabete. Si concentra sul miglioramento della gestione della malattia, fornendo a pazienti e medici una piattaforma software tecnologicamente avanzata semplice e intuitiva, per aiutarli a gestire tutte le informazioni relative al trattamento del diabete. Innovativo il Clinical Pathway, che a partire da un modello Standard con procedimenti semplici e l’utilizzo di feedback del paziente, viene progressivamente personalizzato con le progressive modificazioni dello stato patologico, psicologico e non solo. La possibilità di e-prescribing per farmaci e device, e-learning per educare il paziente, tenerlo sotto stretto monitoraggio anche alla guida della propria auto, la rendono uno strumento utile e accattivante.
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Soldati, Luca. « Membrane adattive in ambito urbano e storico : il progetto per la copertura della Rocca Brancaleone di Ravenna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Questa tesi rappresenta al contempo una ricerca nell’ambito delle tensostrutture a membrana adattive e un esempio d’applicazione di tale studio al progetto di una copertura sperimentale in un contesto urbano di particolare valore storico-architettonico. Lo studio è partito dal concetto di struttura leggera, inoltrandosi nel campo delle tensostrutture, per giungere al tema specifico, ovvero quello delle tensostrutture a membrana ed in particolare di quelle mobili. Tale settore è oggetto di ricerca sia nel campo dell’ingegneria che in quello dell’architettura, essendo questo tipo di struttura la nitida rappresentazione del concetto del legame forma-funzione nelle costruzioni. L’indagine ha raccolto informazioni di carattere teorico e tecnico e ha anche individuato alcuni tra i più significativi casi applicativi nel mondo. La ricerca è stata la base per il successivo progetto – a livello definitivo – di una membrana adattiva che servisse da copertura per la Rocca Brancaleone di Ravenna, una struttura bellica quattrocentesca di notevole pregio, che oggi ospita nella propria corte interna spettacoli e concerti in strutture temporanee, non protette dal sole e dalla pioggia. Il tema è molto attuale perché riguarda una esigenza concreta; da tempo la proposta di una copertura poco invasiva a protezione degli eventi nella rocca è oggetto di interesse da parte dell’amministrazione pubblica locale e della Soprintendenza.
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Iannantuono, Marco. « Progettazione integrata per l'ottimizzazione energetica ed ambientale mediante BIM. Un caso di studio del progetto europeo Pro-GET-onE ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La tesi mira a sperimentare l’importanza dei software di progettazione integrata per la costruzione di edifici a basso o bassissimo consumo di energia (nZEB), per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre al minimo la concentrazione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Questo contesto rappresenta il quadro principale del progetto di ricerca e innovazione H2020 Pro-GET-onE, acronimo di Proactive synergy of inteGrated Efficient Technologies on buildings Envelopes, che si propone, tra gli altri aspetti, di combinare sistemi integrati di facciata per massimizzare le prestazioni in termini di: a) fabbisogno energetico, intervenendo sull’esistente con soluzioni d’involucro performanti ed impianti efficienti, b) sicurezza, addossando alla costruzione esistente un’adeguata struttura esterna in grado di aumentarne la rigidezza, c) sostenibilità sociale, data dalla crescita del valore di mercato dell’edificio conseguente all’aumento di metratura delle unità abitative e dell’appetibilità degli interventi di riqualificazione coinvolgendo l’utenza attraverso soluzioni personalizzate, d) qualità dell’ambiente interno. Per raggiungere questi obiettivi è imprescindibile l’utilizzo di programmi di calcolo e di progetto che integrino tutte le aree coinvolte e che permettano la realizzazione di simulazioni il più possibili vicine alla realtà. A tal fine, verranno analizzati i dati climatici, definite le strategie bioclimatiche più appropriate, progettate, implementate ed ottimizzate le soluzioni costruttive di facciata e dei sistemi, mediante l’utilizzo del Building Information Modelling e della Tecnologia OpenBIM attraverso lo standard aperto IFC, partendo dalla nuvola di punti. La continua verifica delle prestazioni energetiche, con il motore di calcolo EnergyPlus, e di quelle illuminotecniche, grazie alla interoperabilità tra i diversi modelli ha consentito di ottimizzare le scelte progettuali.
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SPAGNUOLO, GIOVANNA. « Scenari per l’educazione degli adulti in una prospettiva europea : il ruolo dell’Università per un progetto di formazione integrale ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/351639.

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Giovanna Spagnuolo, Scenari per l’educazione degli adulti in una prospettiva europea: il ruolo dell’Università per un progetto di formazione integrale, Tesi di Dottorato in Pedagogia e Scienze dell’Educazione (XXVIII Ciclo), Università degli Studi di Foggia - Dipartimento Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione, A. A. 2014-2015 La complessità, l’incertezza e le trasformazioni della società contemporanea influenzano la vita di ognuno di noi per l’intero corso della vita. L’adulto in particolare è obbligato ad affrontare le transizioni e se possibile ad anticiparle, elaborarle e riprogettarle. Diviene importante quindi che l’adulto sia in grado di comprendere interconnessioni e interdipendenze nella lettura di problematiche ormai di natura transnazionale, capace di acquisire le categorie della trasformazione, del rischio, della partecipazione e della “responsabilità” (Hans Jonas) per la costruzione di un “pensiero nomade e migrante” (Franca Pinto Minerva) e di un “pensiero plurale” (Isabella Loiodice). L’Università, quale luogo di apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze, è deputata a contribuire al raggiungimento di tali finalità e rappresenta un contesto ideale per continuare ad apprendere orientando le proprie attività ad un progetto di formazione integrale della persona. Attraverso la Tesi di Dottorato Scenari per l’educazione degli adulti in una prospettiva europea: il ruolo dell’Università per un progetto di formazione integrale si è indagato su come l’Università, nel sistema formale dell’apprendimento permanente, ha risposto alle esigenze e alla domanda espressa dall’utenza adulta; quali politiche e dispositivi organizzativi e curriculari sono stati attivati e possono attivarsi per incrementare la partecipazione e la parità di accesso alle attività di educazione e di formazione. Le attività di esplorazione, ricognizione statistica e qualitativa, descrizione e interpretazione dei risultati e di lettura delle pratiche hanno consentito di mettere a fuoco fattori chiave, punti positivi e criticità esistenti, di trarre alcune proposte e identificare ulteriori linee progettuali di ricerca.
Giovanna Spagnuolo, Scenarios for adult education in a European perspective: the role of the University for a project of integral formation, Doctoral thesis in Pedagogy and Educational Sciences ( XXVIII Cycle ), University of Foggia - Department of Humanities, Literature, Culture Heritage, Education Sciences, A. Y. 2014-2015 The complexity , uncertainty and transformations of contemporary society affect the lives of each of us for the entire lifetime (throughout the life-span). The adult in particular is obliged to deal with transitions and if possible to anticipate them, process them and redesign them. So it is important that the adult is able to understand the interconnections and interdependencies, in the reading of become transnational problems by the time, able to acquire the categories of transformation , risk, participation and “responsibility” (Hans Jonas) for the construction of a "nomadic and migrant thinking" (Franca Pinto Minerva) and of a " plural thinking " (Isabella Loiodice). The University, as a place of learning and critical processing of knowledge, is appointed to help achieve these aims and is an ideal setting to continue learning directing its activities to a project of integral formation of the person. Through the thesis Scenarios for adult education in a European perspective : the role of the University for a project of integral formation I have investigated as the University, in the formal system of lifelong learning, has responded to the needs and the demand expressed by adults; what policies and organizational and curricular devices were activated and can take steps to increase the participation and equal access to the activities of education and training. The activities of exploration, statistical overview and qualitative description and interpretation of the results and reading of practices have served to bring key factors into focus, positive points and existing problems, to draw some proposals and identify additional project lines of research.
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Mercatali, Mattia. « Super shell logic - [sush-ic] - progetto di un edificio per il tempo libero a Tokyo. Implicazioni tettoniche ed estetiche delle logiche monoscocca integrate e stress lines analysis in architettura ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6070/.

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Chiusoli, Alberto. « Hi-wire membranes. Progetto di ambienti termali a Bagni San Filippo (Si). Tettonica basata sull'auto-organizzazione di micro-membrature integrate a sistemi di membrane ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
La ricerca proposta ha l’obiettivo di indagare le potenzialità espressive e tettoniche generate attraverso la simulazione digitale delle dinamiche processuali ricorrenti nei sistemi complessi. Sono state, in particolare, sviluppate strategie di design computazionale al fine di integrare all’interno dell’algoritmo multi-agent specifiche qualità spaziali e di intrinseca efficienza costruttiva per favorire la progettazione a scala architettonica. Attraverso la ridistribuzione del controllo in moltitudini di unità autonome operative è possibile, infatti, orientare la progettazione dello spazio verso gradi di complessità crescente e di elevata risoluzione formale. Il sistema generato compie dinamicamente una riorganizzazione topologica sulla base delle relazioni locali e degli stimoli ambientali sviluppando comportamenti emergenti di organizzazione macro-superficiale. L’incorporamento di un modello spaziale locale all’interno di ogni agente, contribuisce alla generazione di morfologie particolarmente rigorose e fortemente risolute a fronte di condizionamenti extra-sistemici. In termini di progettazione, tale approccio permette di sviluppare strutture complesse, fortemente eterogenee e ridondanti, in grado di garantire continuità superficiale e strutturalità attraverso reticoli di micro-membrature reciprocamente connesse. L’intrinseca flessibilità morfologica esprime le proprie potenzialità nell’ambito architettonico individuato (complesso termale inserito in contesto naturale) grazie alla generazione di superfici continue nello spazio in grado di integrare molteplici istanze funzionali attraverso l’emergenza di comportamenti spaziali adattivi. La modulazione differenziata degli effetti espressivi superficiali deriva, infatti, dalla gestione di parametri processuali che influenzano la formazione dei pattern organizzativi e, coerentemente con essa, l’adozione di specifiche strategie in ambito costruttivo.
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Gattucci, Sofia. « Analisi delle tecniche di test automatici del front-end di applicazioni web e loro implementazione in un progetto che utilizza React ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Svolgere diversi test durante lo sviluppo di un software e fondamentale per individuare eventuali anomalie nel comportamento che esso adotta. E molto utile agli sviluppatori riuscire a capire, tramite questo strumento, dove si colloca l'errore individuato e quale anomalia produce, in modo da correggere tempestivamente gli errori. Infatti al rilascio del software e importante che non siano presenti gravi errori sintattici e che esso sia funzionale e corretto. Svolgere test automatici, rispetto a quelli manuali, permette di velocizzare il processo di test, di verificare una maggior quantità di codice e di ridurre i possibili sbagli commessi da chi si occupa di svolgere i test manualmente. In questo documento verrà trattato il tema dei test automatici sul front-end di applicazioni web scritte con React, una libreria JavaScript sviluppata da Facebook, ampiamente utilizzata per scrivere il front-end di complesse applicazioni web in modo intuitivo e semplice. Ho svolto la fase di studio e realizzazione dei test presso Antreem, un'azienda di Imola che progetta e sviluppa soluzioni digitali per medie e grandi imprese. Sono stata affiancata da un tutor aziendale il quale mi ha guidata e mi ha proposto il progetto sul quale ho potuto svolgere i test automatici e su cui l'azienda sta tutt'ora lavorando. Nel Capitolo 1 verrà introdotto in linea teorica il tema del test sul front-end di applicazioni web, spiegando i pattern diffusi, le tipologie e le classifficazioni dei test e la differenza tra test automatici e manuali. Nel Capitolo 2 si parlerà di React e di come possono essere svolti test su applicazioni che utilizzano questa libreria, presentando anche alcuni tra gli strumenti più diffusi per scrivere test automatici su tali applicazioni. Nel Capitolo 3 verrà presentato un progetto sul quale ho potuto svolgere i test automatici, iniziando dalla fase di analisi, passando per la ricerca e lo studio dei framework da utilizzare e implementando infine i test automatici.
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MAGAROTTO, Luca. « Tesi : Riqualifcazione energetica e ambientale dei rifugi alpini. Supporto al processo decisionale del progetto di riqualifcazione e ottimizzazione degli edifci ricettivi isolati ad uso discontinuo in contesto climatico alpino, scollegati da reti di fornitura servizi ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2011. http://hdl.handle.net/11392/2388831.

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Alpine huts are facilities for tourists placed in apart settings, usually subjected to a strong wear due to environmental factors and to the massive human presence while their opening. Their working is infuenced by the optimized management of the resources and by the extreme reduction of economic and environmental costs. With the analysis of needs and requirements which allow the building use, have been identifed renovation works on the existing huts which give an improvement either in technological integration and optimization or in building energy performance (also considering the use of renewable energy sources) or in gaining an indoor environmental comfort that enables a better living in it. A procedure has been defned which allow both their evaluation and application.
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Baldassarri, Marco. « Sviluppo di un progetto di UI automation testing con approccio BDD e gestione delle CI/CD pipelines ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
L’azienda multinazionale Travelport Digital Ltd è una software house americana focalizzata sulle travel agencies che ha come obiettivo principale quello di semplificare la complessa industria dei trasporti e del turismo, fornendo servizi dedicati ai viaggiatori e ad organizzazioni terze. Il tirocinio di sei mesi presso la filiale di Dublino è stato speso lavorando in un Agile team e rivestendo il ruolo di Quality Assurance Engineer della componente Web frontend di un applicativo che aiuta le aziende a trovare le migliori opzioni di viaggio facendo scraping di voli, hotel, treni ed auto a noleggio. TripSource è un sistema di pianificazione e prenotazione unificata rivolto a business travellers che vogliono avere un itinerario dettagliato dei propri viaggi con update in tempo reale sullo stato dei mezzi prenotati. In particolare, mi sono occupato di svariate attività di sviluppo della test suite per l’applicativo TripSource: ho sviluppato test case per un progetto di User Interface Test Automation, migliorando la coverage della test suite end-to-end sulla componente grafica dell’applicativo Web; ho svolto attività di Manual Exploratory Testing sulle features appena terminate; ho contribuito alla scrittura di script per l’efficientamento della pipeline Continuous Integration e Continuous Delivery aziendale e per l’integrazione dei test automatici sviluppati. Per tutti i team di Travelport il testing e l’attenzione per la qualità sono componenti fondamentali del processo di sviluppo, ingredienti senza i quali il delivery non può avvenire. Il presente lavoro di tesi consiste quindi nello studio dell’attività di testing effettuata durante il periodo di tirocinio. In particolare si vuole approfondire design ed implementazione del progetto di Test Automation realizzato, fornendo anche una panoramica su come avviene l’integrazione del testing all’interno del complesso ciclo di sviluppo caratterizzante una realtà di business di dimensioni medio grandi.
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Greggio, Samanta. « Nuove tecnologie 3D per lo studio e la valorizzazione dei Beni Culturali, applicate al progetto Aquae Patavinae e al Museo del Termalismo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424382.

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Résumé :
The Aquae Patavinae project is working since 2005 and it is managed by the Department of Cultural Heritage of University of Padua. The project goals are the studying of the Euganean Thermal area and its settlement phases, connected to the use of thermal resources, and the constitution of an enhancement system in the framework of the Museum of Thermalism whose the project is ongoing. In this approach, the recontextualization of some assets, found inside the zone but preserved outside, and the geodata organization into a common system are required. Some case studies extending spatial-temporal limits are analysed. The research goal is to track and to follow a multidisciplinary approach, where 3D survey reality-based techniques are integrated on and with traditional procedures therefore accurate and textured geometric models of mobile assets are returned and multi-sources geodata identifying natural and anthropic transformations are provided. Finally, multidimensional 2D, 2.5D and 3D presentations of historical landscape are visualized. Furthermore, considering museum expositions and new ways of communication, innovative systems to manage, visualize and enhance data are experimented. They are based on serious games, like virtual reality and augmented reality and they constitute edutainment systems, where entertainment and education are linked together. The results have extended the Aquae Patavinae project research, examining new case studies and digitizing some archaeological finds and cultural heritage, related to territory. The 2D, 2.5D and 3D acquired data are been formatted in order to get interoperable data for management and using into different applications and hardware/software platforms. These data come with metadata and paradata, according to the last guidelines. Besides, new analyses are developed, integrating multi-sources and multi-functions systems and proposing a framework, where the contents are organized to highlight the semantic value of the cultural heritage
Il progetto Aquae Patavinae, nato nel 2005 e coordinato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, ha come obiettivo lo studio del comprensorio termale euganeo e le sue fasi insediative, legate all’utilizzo delle risorse termali, e la realizzazione di un percorso di valorizzazione, che sarà completato con il Museo del Termalismo, attualmente in corso di progettazione. Si è quindi reso necessario ricontestualizzare parte dei beni, rinvenuti nell’area, ma conservati esternamente ed organizzare in un unico sistema i dati territoriali, analizzando alcuni casi di studio e ampliando così i limiti spazio-temporali. L’obiettivo della ricerca è definire un approccio multidisciplinare, per ciascuno dei due ambiti, dove le procedure tradizionali sono integrate sia con tecniche di rilievo 3D reality-based, che restituiscono modelli geometrici accurati e con texture dei beni mobili, che con diverse fonti di dati territoriali per individuare le trasformazioni degli elementi naturali e antropici e ricavare presentazioni multidimensionali 2D, 2.5D e 3D del paesaggio storico. Inoltre, considerando le esposizioni museali e le nuove forme di comunicazione, si sono sperimentati sistemi innovativi di gestione, visualizzazione e fruizione dei dati, basati su serious games, come la realtà virtuale e la realtà aumentata, realizzando soluzioni di edutainment per intrattenere ed educare il pubblico. I risultati hanno ampliato la ricerca all’interno del progetto Aquae Patavinae, affrontando nuovi casi di studio e digitalizzando alcuni beni e parte del patrimonio culturale, legato al territorio. I dati 2D, 2.5D e 3D, acquisiti, sono stati resi interoperabili per la successiva gestione e l’utilizzo in altre applicazioni e su altre piattaforme hardware/software. Sono stati anche corredati di metadata e paradata, secondo le ultime normative. Inoltre, sono stati sviluppati nuovi ambiti d’indagine, basati sull’integrazione di diverse fonti di dato e di sistemi multifunzione, proponendo una struttura organizzativa dei contenuti ed evidenziando il valore semantico del bene culturale
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Miccoli, Corinne. « Il contributo della telemedicina per il monitoraggio dei pazienti con scompenso cardiaco ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Lo scompenso cardiaco cronico (SCC) è una sindrome clinica complessa originata da numerose anomalie strutturali o funzionali del cuore che ne alterano la capacità di pompare un flusso di sangue necessario a garantire un efficiente metabolismo degli organi e dei tessuti dell’organismo. È una patologia degenerativa caratterizzata da acutizzazioni e destinata a persistere nel tempo, e con prevalenza in continua crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento della sopravvivenza dei pazienti agli eventi patologici causa di SCC. L’elevato tasso di ospedalizzazione connesso alla suddetta patologia ha costituito un notevole peso per il Sistema Sanitario Nazionale. Questo ha reso necessaria la definizione di modelli assistenziali integrati, fondati su sistemi di telemedicina, che ottimizzino il processo assistenziale a distanza del malato cronico e garantiscano continuità assistenziale. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di illustrare il contributo fornito dalla telemedicina per il monitoraggio dei pazienti affetti da SCC, ponendo l’accento su benefici ed eventuali difficoltà che si riscontrano nei relativi percorsi clinico-assistenziali. Nell’elaborato si descrivono lo scompenso cardiaco e il suo trattamento, in base alle linee guida della European Society of Cardiology rilasciate nel 2016, e i progetti di telemedicina nell’ambito del telemonitoraggio dei pazienti con SCC in Italia e brevemente in Europa. Infine si analizza il recente Progetto “Aree Interne” applicato nell’ambito del Servizio di Ingegneria Clinica dell’AUSL di Ferrara, basato sul lavoro dell’Ing. Benedetta Pivi.
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PANTINI, SARA. « Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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SALADINI, ANDREA. « Il ruolo delle ferrovie regionali in un progetto integrato di valorizzazione del patrimonio territoriale e paesaggistico ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/862504.

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Bellini, Elena. « DSA : architecturAbility. Ambienti sensoriali "terapeutici" per rendere Abili. Un progetto di vita integrato rivolto alle persone con Disturbi dello Spettro Autistico ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1127416.

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Autism Spectrum Disorder is a neurodevelopmental disorder characterised by challenges with social skills and communication, repetitive behaviour, sensory sensitiveness and environmental perception. The most recent data estimate autism’s prevalence as 1 in 68 children (CDCP, USA), with a ratio of men to women that is approximately 4:1. This research aims to improve the quality of life of people with autism and their families in their living environments, to make them Able and included in the society. It develops new tools to support the design process that would be able to adapt the environment to all the requirements of people with ASD. Literature about design for autism is quite recent and there are only a few line guides about residential and educational environments. This research affirms that universal design guides can't be the right answer because ASD can differ a lot from person to person, in terms of special needs. On the contrary, it presents a new co-design approach based on flexibility, customisation and dynamic space. The autism-friendly sensory waiting room in Careggi Hospital represents an application of this method and also the first example in Italy (and one of the few in Europe) of a sensory waiting room in Emergency Department. The second product of the research is a web platform - DARE (sense) - that represents a co-design tool to involve people with autism, their families and the professionals in the briefing of the project. It aims at disseminating knowledge and best practices about enabling living environments and it can be implemented with people's experiences and research innovations.
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BERTI, GUIDO. « Progetto, sviluppo e validazione di un modulo software per il timing di presse automatiche multistazione integrato in un sistema CAD/CAE per la tecnologia dello stampaggio a freddo ». Doctoral thesis, 1992. http://hdl.handle.net/11577/2496089.

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Résumé :
Il presente lavoro verte sulla progettazione, sviluppo e validazione di un modulo CAD/CAE per il timing di presse automatiche multistazione e si inserisce all'interno di un progetto europeo B.R.I.T.E. di più ampio respiro che tocca tutti gli aspetti fondamentali del process planning nella tecnologia della forma tura a freddo. In esso viene presentata un'analisi delle differenti tipologie di presse presenti nel mercato, accompagnata da un'indagine sulle procedure di tirning e set-up estesa sia ai costruttori che agli utilizzatori di tali presse. E' stato così possibile definire sia l'architettura funzionale del modulo, sia l'algoritmo per la simulazione dei movimenti, algoritmo che può essere utilizzato per tutte le tipologie di presse che sono state classificate. Nello sviluppo del modulo come applicazione interattiva all'interno del sistema CAD Euc1id-IS (Matra-Datavìsion) é stata posta particolare attenzione sia alle problematiche di portabilità su altri sistemi CAD, che all'integrazione del modulo di timing con gli altri moduli che costituiscono il sistema CAD/CAE per la tecnologia dello stampaggio a freddo. La validazione, infine, del software si é focalizzata su aÌcune presse multistazione tra quelle utilizzate dai partners industriali del progetto e che presentavano tipologie di funzionamento e caratteristiche di regolazione assai differenti.
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FORCIONE, ANNARITA. « Progetto finalizzato alla valutazione dei pazienti sottoposti a trattamento chirurgico dopo terapia neoadiuvante per neoplasia polmonare NSCLC in fase localmente avanzata N2 (stadio IIIA sec. VII classificazione OMS) : analisi di protocolli e studi internazionali ; realizzazione di un database ; elaborazione di protocollo terapeutico multidisciplinare (chemioterapia + chirurgia - chemioradioterapia concomitante + chirurgia) integrato ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11573/917480.

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