Articles de revues sur le sujet « PROGETT »

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1

Calderoni, Giuseppe. « La gestione dei progett i di business analytics ». PROJECT MANAGER (IL), no 35 (septembre 2018) : 34–37. http://dx.doi.org/10.3280/pm2018-035009.

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2

Mastrofini, Enrico. « L'esperienza del Modello Genova può aiutare a gestire i progett i del PNRR e a realizzarli rispettando le scadenze ». PROJECT MANAGER (IL), no 49 (février 2022) : 7–13. http://dx.doi.org/10.3280/pm2022-049003.

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3

Patterson, Helen, et Martin Millett. « The Tiber Valley Project ». Papers of the British School at Rome 66 (novembre 1998) : 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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Résumé :
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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4

Longo, Antonio. « Arco Blu. Il paesaggio oltre i confini come strategia di ricomposizione territoriale ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 80–85. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093013.

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Résumé :
La partecipazione a un bando competitivo per progetti di miglioramento del capitale naturale ha offerto l'occasione per avviarne uno nella bassa pianura bergamasca che travalicasse i confini dei singoli comuni, sperimentando nuove modalità di governo. Denominato Arco Blu, fondato su un approccio pragmatico, consiste nella ricomposizione di un insieme di progetti locali di riqualificazione ambientale, da adattare e integrare sulla trama di un disegno territoriale e paesaggistico d'insieme che attraversa e connette le valli fluviali. La parcellizzazione iniziale degli interventi diviene quindi il punto di avvio del progetto, che per integrarli li modifica ed estende, coinvolgendo e responsabilizzando le singole amministrazioni. Si tratta di un progetto collaborativo che punta sia a conseguire risultati immediati, sia a creare le condizioni per una visione coerente di lungo periodo.
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5

Bricocoli, Massimo, et Paola Savoldi. « Il disastro pianificato e l'innovazione silenziosa. Due (quasi) progetti urbani a contrasto ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 74–90. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104005.

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Résumé :
Caratteri, debolezze e potenzialitŕ del progetto urbano in Italia sono messi a fuoco e discussi a partire da due recente esperienze che hanno riguardato la cittŕ di Milano. Il caso di Santa Giulia sembrava rispondere ai requisiti di una grande operazione urbana, ma si č ridotto all'emblema del fallimento di un'epoca. Il caso della trasformazione dell'area dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini assume in corso d'opera e incrementalmente la statura di un interessante progetto urbano, per complessitŕ e implicazioni non solo locali e offre interessanti sollecitazioni rispetto a fattori importanti e pertinenti per una riflessione sul progetto e sul governo dei grandi progetti urbani.
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6

Cinŕ, Giuseppe. « Il progetto urbano come cardine di una mutazione disciplinare rimasta incompiuta ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104003.

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Résumé :
Il saggio tratta l'evoluzione del Progetto Urbano dalle sue prime formulazioni alle attuali versioni, fornendo una sintesi critica dei significati e dei risultati nel tempo raggiunti e individuando tre fasi evolutive: la prima, con i primi tentativi di modificare i rigidi assunti del canone moderno; la seconda, caratterizzata dal ritorno alla cittŕ; la terza, segnata dalla maturazione dei suoi contenuti ma anche dalle prime derive interpretative. Il testo mette in rilievo la contraddizione in atto di due percorsi paralleli: quello dei Progetti Urbani tendenti a produrre innovazione urbana producendo "piů cittŕ", senza abdicare alle funzioni del piano; quello dei Progetti Urbani che sfruttano i varchi aperti dalla crisi della pianificazione urbana per rispondere solo alle regole del mercato. Il testo si interroga infine sulle difficili prospettive di un ritorno di interesse verso il Progetto Urbano come paradigma dell'azione urbanistica.
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Musarra, Gabriella. « Una nuova dialettica tra il piano e il progetto : i grandi progetti urbani ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104004.

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Résumé :
In risposta ai cambiamenti in corso nei sistemi insediativi e soprattutto alle modifiche che la societŕ manifesta, negli anni Novanta č stato possibile registrare un crescente cambiamento delle politiche urbane; ai problemi di qualitŕ della vita urbana, di deficit infrastrutturale e di servizi, le amministrazioni si trovano a dovere affrontare nuovi problemi che vanno dalla trasformazione della struttura economica delle cittŕ, al rilancio delle cittŕ e della loro capacitŕ attrattiva, al coinvolgimento di nuovi operatori economici e al reperimento di nuove risorse finanziarie per la trasformazione di essa. La riqualificazione nasce, quindi, non solo come azione di recupero e miglioramento dell'esistente, ma anche e soprattutto come processo di innovazione delle tecniche di intervento, delle modalitŕ di progettazione, delle politiche, delle forme di cooperazione e di coinvolgimento delle forze sociali. Nell'ambito delle strategie messe in campo dalle cittŕ per migliorare il proprio posizionamento competitivo, giocano un ruolo particolare i "Grandi Progetti", necessari a formulare programmi di ristrutturazione urbanistica e rigenerazione economica. Il progetto urbano, cosě inteso, non č né un piano urbanistico, né un progetto architettonico. Č uno strumento pragmatico che offre la possibilitŕ di operativitŕ immediata, un modo di intervento che investe gli strumenti di pianificazione e di progettazione e che si adatta ai gradi di certezza o di incertezza del contesto.
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8

Fraccaro, Simonetta, Simonetta Passudetti, Marco Emilio, Francesca Amato, Fiorella Ambrosi, Albino Caldato, Serena Gheller et Emanuela Santi. « Percorsi di prevenzione seletiva : tra modelli teorici e territorio ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (septembre 2010) : 127–32. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001012.

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Résumé :
Le linee guida a livello europeo per la lotta alle droghe indicano l'importanza del- la scelta di metodologie basate su evidenze scientifiche. Alcune strategie preventive proposte dall'Osservatorio Europeo delle droghe e delle dipendenze (ODETEMCDDA) forniscono utili indicatori per affrontare le problematiche legate alla realizzazione e valutazione dei progetti di prevenzione all'uso di sostanze. In questo articolo viene delineato un percorso di realizzazione di progetti di prevenzione al consumo di sostanze psicoattive effettuato da un gruppo composto da operatori del dipartimento per le dipendenze della ULSS 8 e da operatori di agenzie del privato sociale storicamente impegnate nelle diverse aree del territorio attraverso i progetti della Legge 309/90. Il gruppo di lavoro si č dato l'obiettivo di confrontarsi sugli assunti teorici e di metodo che i diversi attori hanno utilizzato per costruire i rispettivi progetti. Un'attenzione particolare č stata dedicata alla metodologia di progettazione confrontandola con il progetto PERK (Prevention and evaluation resources Kit) proposto nell'ODET. Č stato cosě possibile favorire un'utile discussione su aspetti come la valutazione e gli strumenti di misurazione per rendere migliori i progetti stessi.
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Solero, Elena, et Piergiorgio Vitillo. « Territori fragili al centro. Le aree interne, luoghi da riabitare ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 132–37. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12937.

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Il saggio approfondisce gli impatti e le possibili politiche e progetti del post-Covid per i territori fragili rappresentati dalle aree interne del nostro paese ed è suddiviso in quattro parti: tornare alle fatiche del progetto (considerare la dimensione strutturale dei progetti, abilitare il futuro, promuovere ridondanza e antifragilità); portare i territori fragili al centro (considerandoli luoghi che contano); ascoltare e imparare dalle comunità (estrarre biografie pertinenti dalle comunità insediate, potenziare le capacità d'ascolto e la capacitazione dei territori); promuovere nuove economie radicate ai luoghi (lavorando pazientemente alla costruzione di economie contestuali d'impatto sociale).
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Giovannetti, Ilaria, et Annarita Pellicciari. « Il servizio psicosociale al centro protesi Inail di Vigorso di Budrio ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 92 (février 2011) : 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092004.

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In questo articolo gli autori illustrano servizi e progetti che si realizzano all'interno del Servizio psicosociale del Centro Protesi di Vigorso di Budrio nell'ambito di un approccio multidisciplinare e globale, per l'attuazione di un progetto protesico-riabilitativo personalizzato, finalizzato ad ottenere un ottimale reinserimento della persona con disabilitŕ nel proprio contesto di vita.
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Luisi, Daniela, et Caterina Rizzo. « Connessioni di comunità educanti per contrastare la povertà educativa in aree marginali : primi risultati e apprendimenti dalla valutazione del progetto Co.Di.C.E ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 2 (septembre 2022) : 155–70. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002011.

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Il presente contributo analizza il ruolo della valutazione come pratica riflessiva nell'attuazione di un progetto di contrasto alla povertà educativa realizzato in al-cuni quartieri svantaggiati della città di Genova. A partire dall'attività di valuta-zione di impatto del progetto Co.Di.C.E, il contributo si propone di rilevare i cambiamenti generati dall'introduzione di metodi partecipativi e figure della facilita-zione. Dal confronto riflessivo con referenti territoriali e operatori del terzo settore, insegnanti e dirigenti scolastici coinvolti nel percorso progettuale, emerge una pri-ma analisi sugli esiti di progetto e sul ruolo della valutazione come attività di ricerca applicata ai contesti scolastici. La riflessione sui cambiamenti facilita nuovi percorsi di ricerca sul ruolo della valutazione d'impatto sociale in progetti/politiche educative che vedono il coinvolgimento di reti multiattore composte da enti pubblici, privato sociale, famiglie e scuole.
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Barattucci, Chiara. « Il progetto urbanistico per gli spazi pubblici delle diversità nel contesto occidentale europeo ». CRIOS, no 23 (octobre 2022) : 56–65. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023006.

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Résumé :
Dopo aver definito l'espressione spazi pubblici nella cultura occidentale europea, questo articolo illustra le ragioni che motivano l'importanza del dialogo interculturale e dell'edu- cazione alla tolleranza reciproca negli spazi pubblici urbani. Viene quindi evidenziato il ruolo sempre più importante del concetto di mixité per il progetto urbanistico europeo di rigenerazione degli spazi pubblici. Un progetto urbanistico che deve affrontare anche, nel contesto della perdurante crisi economica, ambientale e sociale, il rapporto proble- matico tra procedure urbanistiche e scarsità di risorse economiche pubbliche. Nell'arti- colo si sostiene quindi l'urgenza di un nuovo progetto urbanistico europeo, fondato su sperimentazioni contestualizzate e progetti esplorativi. La vivibilità della futura Europa urbana va infatti costruita a partire dalla rigenerazione degli spazi pubblici, contrastando le disuguaglianze sociali e aprendo i recinti di enclave socialmente e funzionalmente omogenee.
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Santinello, Massimo, Francesca Cristini, Maria Luisa Girardi et Giacomo Di Nola. « Orientare le attivitŕ di prevenzione verso programmi di prevenzione selettiva : l'esperienza del Veneto ». S & ; P SALUTE E PREVENZIONE, no 51 (février 2009) : 77–92. http://dx.doi.org/10.3280/sap2008-051004.

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Résumé :
- Finalitŕ del presente studio č stata quella di analizzare le caratteristiche dei progetti di prevenzione del consumo di sostanze psicoattive presentati alla Regione Veneto in risposta alla Deliberazione della Giunta n. 456 relativa al Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga. In particolare ci sě č posti l'obiettivo di indagare come le Agenzie del territorio hanno risposto alla richiesta di prevenzione selettiva e di confrontare i progetti presentati con i criteri stabiliti dalla ricerca scientifica circa gli interventi di prevenzione efficaci. Sono state analizzate le schede progettuali dei 70 progetti presentati alla Regione. I risultati evidenziano che i progetti sono coerenti con alcuni dei criteri di efficacia stabiliti dalla letteratura scientifica, soprattutto per quanto riguarda l'azione su diversi contesti e l'adozione di molteplici strategie. Le maggiori criticitŕ sono emerse rispetto all'adozione di uno specifico modello teorico su cui costruire il progetto ed alla identificazione del target a rischio utilizzando specifici fattori di rischio e di protezione.
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Maiorano, Antonietta, et Daniela Pavoncello. « Valutare le competenze socio emotive nei contesti educativi : la proposta INAPP ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 2 (septembre 2022) : 224–43. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002015.

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Nel presente articolo vengono illustrati i primi risultati dell'indagine INAPP. L'indagine è finalizzata a implementare, in un'ottica inclusiva ed integrata, un si-stema di valutazione del livello di acquisizione di alcuni costrutti socioemotivi in-terrelazionati e predittori di comportamenti autoefficaci e prosociali negli studenti delle scuole superiori di alcune province italiane che hanno preso parte al Progetto "PFP: Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi".
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Dondi, Cristina, et Matilde Malaspina. « L'ecosistema digitale del CERL per lo studio del libro antico a stampa : dal progetto 15cBOOKTRADE a oggi ». DigItalia 17, no 1 (juin 2022) : 134–56. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00044.

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Nel corso dei cinque anni del suo svolgimento, il progetto 15cBOOKTRADE, finanziato con un Consolidator Grant dello European Research Council (2014-2019) ha favorito il consolidamento e l’espansione di una serie di strumenti digitali e di una ampia rete di collaborazione tra individui, istituzioni e progetti di ricerca incentrati sull’utilizzo degli incunaboli, e più in generale del libro antico a stampa, come fonte storica. Dopo la conclusione ufficiale progetto, il lavoro dei membri e della rete di studiosi e bibliotecari costituita durante i cinque anni della durata del finanziamento è continuato. Singoli ricercatori o gruppi di ricerca hanno orientato le proprie indagini verso categorie ben precise di libri antichi a stampa: edizioni di testi di diritto, di materia medica, edizioni illustrate, collezioni di alcuni possessori antichi, biblioteche monastiche, censimenti illustrati, e così via. Vari tra questi progetti hanno esteso il limite cronologico dell’interesse di ricerca oltre il dicembre 1500, assottigliando la convenzionale distinzione tra incunaboli e post-incunaboli. Di fatto però, la metodologia per tutte queste nuove strade di ricerca resta basata sull’utilizzo delle informazioni di provenienza come dati storici; sull’integrazione di fonti bibliografiche e documentarie allo scopo di arricchire ulteriormente il dato materiale; sulla creazione di collaborazioni internazionali di ampio respiro che consentano di raccogliere dati che difficilmente sarebbero accessibili altrimenti (specialmente in questi anni difficili di pandemia); infine, sull’utilizzo di strumenti digitali efficaci per facilitare la raccolta dei dati e l’accesso agli stessi. Il presente contributo fornisce una panoramica sullo stato attuale di questi progetti e propone una serie di riflessioni sui benefici e sulle sfide connessi alla creazione di un ecosistema digitale per lo studio del libro antico a stampa, una necessità di recente condivisa anche dall’ICCU, quale soluzione intelligente e sostenibile.
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La Rocca, Francesca. « Oggetti fluttanti in attesa di collocazione. Note sul design oltre il modernos ». i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 2 (6 juin 2010) : 171–81. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2010.v2i.12714.

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L'idea di opacità in opposizione alla trasparenza nei progetti di design moderno emerge con l'arrivo del periodo post-industriale nella storia. Il termine è adatto per evidenziare l'importanza dell'opacità nei progetti di design contemporaneo e può essere visto come opacità sociale, funzionale o di materia oltre che come categoria estetica. Tuttavia, c'è una nuova e più radicale forma di opacità implicata dal design contemporaneo, soprattutto nell'ultimo decennio: la diffusione di ciò che oggi è considerato "oggetto di design" all'aspetto più evidente, all'organizzazione immateriale e, in particolare, alla dimensione emozionale. Negli ultimi vent'anni sono nate nuove pratiche e visioni. Queste non sono legate al classico design del "prodotto industriale", ma riflettono interamente quella che viene intesa come cultura del progetto di design: design dei servizi, design delle interfacce, design per ambienti produttivi, interaction design, experience design, strategic design, ecc.
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Tolusso, Emiliano, Andrea Marini et Luca Bonardi. « Dal racconto al paesaggio. La narrazione come strumento progettuale nel recupero degli spazi agricoli di versante (Valtellina, Alpi centrali) ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 1 (mars 2022) : 60–80. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13367.

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Contemporaneamente all'emersione di progetti di recupero del suo patrimonio storicoculturale, il paesaggio terrazzato della Media Valtellina di Tirano (Alpi centrali, Lombardia) ha negli ultimi anni guadagnato una posizione centrale nel discorso pubblico, sia a livello regionale che a quello, transfrontaliero e internazionale, della macroregione alpina. Tali progetti si focalizzano soprattutto sul restauro del patrimonio rurale, permettendone un nuovo impiego come substrato per la conduzione di attività agricole e turistiche, spesso integrate. Avvalendosi di interviste narrative con una serie di informatori chiave, sviluppate nell'ambito del progetto "Emblematici", l'articolo esplora, tramite un approccio qualitativo, la cultura contemporanea del terrazzamento in una regione fortemente contrassegnata dalla sua presenza. Questioni legate alla dimensione simbolica e culturale del terrazzamento si accompagnano a interrogativi riguardo al lavoro quotidiano, alle prospettive future di sviluppo dell'agricoltura locale e al ruolo dell'abbandono nella formazione del paesaggio culturale.
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Bianchetti, Cristina. « Figure. Linguaggi. Rituali ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 7–11. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059001.

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Per sapere verso quale punto si dirige l'urbanistica, bisogna chiedersi in che spazio essa si muova. Questo spazio č costituito innanzitutto dai progetti che la rendono pensabile. Ma in misura non minore da fi gure retoriche, metafore, pregiudizi, stereotipi che accompagnano i discorsi disciplinari entro i processi sociali di costruzione del territorio. Forme del discorso labili, emulative, a volte contraddittorie e ideologiche che ci dicono del nostro essere altrove rispetto al Novecento, aiutandoci a capire come la cultura del progetto entri oggi nel discorso pubblico e nell'agire politico.
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Montanini, Lucia, et Anna Maria Morganti. « Valutazione economica e sostenibilitŕ ambientale : il riutilizzo degli scarti della lavorazione delle olive ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 1 (mars 2012) : 59–77. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001005.

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Il presente lavoro prende avvio dalle evidenze di un progetto di ricerca sul settore oleario delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Si propone di affrontare le problematiche di natura economica ed ambientale relative alle decisioni da parte degli operatori del settore, sull'utilizzo della sansa vergine per produrre energia elettrica (combustione con cogenerazione) e il suo impatto sullo sviluppo sostenibile. Le analisi di convenienza economica e gli indicatori di natura ambientale hanno sottolineato i vantaggi in termini economici, ambientali, tecnici, organizzativi di progetti tecnologici innovativi per l'utilizzo della biomassa a fini energetici.
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Argentino, Paola. « 7. Una esperienza di formazione per operatori di SR : il progetto siciliano ». Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (septembre 2004) : 85–86. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000113.

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Il progetto PROGRES prevedeva, laddove vi fossero state le condizioni, una fase successiva alla ricerca in senso stretto, volta a realizzare corsi di formazione per operatori di SR (fase 3), a partire proprio dalle informazioni raccolte nell'ambito della ricerca. Nella Regione Siciliana, grazie all'impegno dell'Assessorato alla Sanità, è stato possibile realizzare la fase 3 (Argentino, 2002, 2003). Il progetto di formazione si è sviluppato in due programmi, di base e avanzato. Il programma di base prevedeva l'addestramento degli operatori all'utilizzo dei principi e delle metodologie di valutazione e pianificazione descritti nel manuale per la ‘Valutazione di Abilità e Definizione di Obiettivi’ (VADO) (Morosini et al., 1998). Il programma avanzato prevedeva, invece, la possibilità per i partecipanti di scegliere tra vari modelli teorici e pratici; è stato quindi deciso, dopo una rilevazione tra gli stessi partecipanti, di orientare il programma di formazione avanzato sull'applicazione nelle SR della psicoterapia della Gestalt (Perls et al. 1951; Spagnuolo Lobb, 2001).I corsi di formazione PROGRES sono stati articolati su due moduli: il 1° modulo di quattro giorni (32 ore didattiche) ha approfondito gli aspetti teorici, clinici e valutativi, sviluppando inoltre gli strumenti di intervento terapeutico e riabilitativo. Il 2° modulo di tre giorni (24 ore didattiche) è stato indirizzato alla verifica dell'applicazione degli strumenti forniti e alla supervisione clinica. Tra il 1° e 2° modulo è stata favorita l'attuazione degli argomenti trattati nella realtà lavorativa dei partecipanti, con la realizzazione dei cosiddetti ‘Progetti Work’. Tutte le unità didattiche, compresi i progetti work, hanno ruotato attorno al nucleo portante costituito dal “Modello Gestaltico Comunitario” (Argentino, 1997, 2001; Spagnuolo Lobb, 1997).
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Marnis, Huria, Bambang Iswanto, Romy Suprapto, Imron Imron et Raden Roro Sri Pudji Sinarni Dewi. « IDENTIFIKASI ZIGOSITAS IKAN LELE (Clarias gariepinus) TRANSGENIK F-2 YANG MEMBAWA GEN HORMON (PhGH) DENGAN MENGGUNAKAN METODE REALTIME-qPCR ». Jurnal Riset Akuakultur 11, no 1 (14 novembre 2016) : 39. http://dx.doi.org/10.15578/jra.11.1.2016.39-46.

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Résumé :
Produktivitas ikan budidaya dapat ditingkatkan melalui teknologi transgenesis. Populasi ikan lele transgenik cepat tumbuh telah dihasilkan dan karakter biologisnya telah diketahui. Namun informasi zigositas ikan lele transgenik perlu ditelaah lebih lanjut. Penelitian ini bertujuan untuk mengidentifikasi zigositas ikan lele transgenik F-2. Zigositas ikan lele transgenik diidentifikasi dengan menggunakan metode real-time qPCR (RT-qPCR) dan uji progeni. Identifikasi zigositas melalui uji progeni, dilakukan dengan mendeteksi transgen (PhGH) pada individu-individu F-3 hasil persilangan transgenik F-2 dengan non-transgenik. Hasil penelitian menunjukkan bahwa zigositas pada ikan lele transgenik F-2 dapat diidentifikasi dengan menggunakan metode RT-qPCR. Semua ikan transgenik F-2 adalah heterozigot, dengan nilai 2-Ct yang hampir sama tiap individu F-2, yaitu berkisar 0,80-0,99. Identifikasi zigositas dengan metode RT-qPCR menunjukkan hasil yang sama dengan uji progeni, semua transgenik F-2 tidak menghasilkan 100% anakan F-3 positif transgen. Pada uji progeni, transmisi transgen pada penelitian ini tidak mengikuti hukum segregasi Mendel, dengan kisaran sebesar 5%-40%.Fish farming productivity can be increased by transgenesis technology. On the previous study, transgenic African catfish population fast growing has been produced and its biological characters has been known. However information of transgenic zygosity of catfish should be examined. The aim of this study was to identify the zygosity of F-2 transgenic African catfish. The zygosity of F-2 transgenic was identified by real time-qPCR (RT-qPCR) method and progeny test. Further, identification of zygosity F-2 transgenic African catfish was confirmed by progeny test, while F-2 transgenic African catfish was mated with non-transgenic. Identification of zygosity F-2 transgenic was conducted by detection PhGH gene (transgene) in F-3 transgenic African catfish population. Transgene transmission was evaluated by PCR method. The result showed that the zygosity F-2 transgenic African catfish could be identified by RT-qPCR method. All F-2 transgenic African catfish were heterozygous, where as the 2-Ct value was almost same for all individual, which ranges from 0.80 to 0.99. The result of zygosity identification using RT-qPCR method was as same as that of progeny test. In the progeny test, transgene transmission in this study was non-Mendelian segregation, with ranges of 5%-40%.
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Ansini, Luca, et Benedetta Fani. « Il Setting di Cammino per giovani in messa alla prova. Un progetto pilota ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (septembre 2020) : 204–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001019.

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Nel presente contributo viene descritto un progetto educativo pilota realizzato dalla Onlus "Setting in Cammino" in collaborazione con l'Ussm di Roma, la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Nell'ambito di tre progetti di messa alla prova comunitari (art. 28 Dpr 448/88), già in corso, è stata inserita un'esperienza educativa nel Setting di Cammino: 140 km a piedi lungo la Via Francigena del Lazio, da Bolsena a Roma, per complessivi sette giorni. I tre giovani sono stati accompagnati da due operatori con alta formazione e con specifiche competenze di aiuto nel Setting di Cammino: un pedagogista ed una psicoterapeuta, entrambi di orientamento analitico transazionale. La Regione Lazio ha finanziato il progetto e l'Università di Roma Tre è stata incaricata di effettuare una valutazione pedagogica. Infine, è stata realizzata una Giornata di Studi conclusiva con la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzionali coinvolte. Nella premessa vengono sinteticamente descritti gli elementi e le dimensioni del Setting di Cammino, indicando i contesti di ricerca nei quali sono stati elaborati.
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Garro Adriana Ragusa, Maria, et Cinzia Novara. « La progettazione di interventi per il benessere individuale e di comunità ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (mai 2022) : 43–59. http://dx.doi.org/10.3280/psc2022-001003.

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Résumé :
I progetti di intervento in ambito sociale e psicologico prevedono azioni volte a creare una rete non solo tra istituzioni e supporto informale, ma anche un'opportunità di cambiamento per i beneficiari. In tal senso, nel 2020, 6 giovani dei Servizi della Giustizia Minorile di Palermo hanno par-tecipato ad un progetto ottenendo un'opportunità di cambiamento attraverso la promozione del benessere, sia come individui sia come membri di una comunità. In generale, tali interventi consistono nel sostenere le categorie sociali e gli individui più vulnerabili. L'adozione dello sport acquatico è una metodologia valida, poiché si basa sulla condivisione di norme oltre che sulla responsabilità individuale e sul rispetto reciproco.
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Pace, Roberta. « Vincoli e sostenibilitŕ finanziaria delle PMI e nuovi strumenti di sostegno dell'Unione europea : JEREMIE ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 1 (mars 2012) : 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001004.

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Résumé :
L'articolo si propone di illustrare il contributo offerto da nuovi strumenti proposti dall'Unione europea per consentire alle PMI di fronteggiare i vincoli finanziari che le affliggono. Partendo da una puntuale rivisitazione della letteratura teorica ed empirica in merito alle difficoltŕ incontrate dalle piccole imprese nella ri- cerca delle fonti di finanziamento necessarie a soddisfare il proprio fabbisogno, il lavoro introduce il progetto JEREMIE e le sue caratteristiche, sottolineando il ruolo che gli intermediari sono chiamati a svolgere. Inoltre, l'Autore individua alcuni significativi aspetti di JEREMIE che potrebbero aiutare le PMI a superare i loro limiti finanziari. Infine, č proposta una rassegna dello stato dell'arte dei progetti JEREMIE giŕ avviati in Italia.
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De Girolamo, Giovanni, Valentina Candini, Laura Iozzino et Cristina Zarbo. « Ricerca in salute mentale : un decennio di progetti all'IRCSS Fatebenefratelli ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (septembre 2020) : 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002006.

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Résumé :
In Italia il sistema degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) rappresenta, da decenni, il pilastro fondamentale della ricerca condotta all'interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia è l'unico in Italia ad avere come area ufficiale di riconoscimento la psichiatria. L'obiettivo di questo capitolo è di descrivere e discutere le attività di ricerca condotte dall'Unità Operativa di Psichiatria Epidemiologica e Valutativa (UOPEV) dell'IRCCS Fatebenefratelli in oltre un decennio (2009-2020). Tali attività di ricerca si collocano all'interno di tre grandi aree: la ricerca epidemiologica, la ricerca clinica e la health services research. I progetti relativi alla ricerca epidemiologica presentati riguardano lo studio della prevalenza dei disturbi mentali e da uso di sostanze nella popolazione generale (WMHSI), le caratteristiche dei pazienti trattati nelle strutture residenziali (PERDOVE), i fattori prognostici di esito di pazienti anziani ospedalizzati (PERDOVE-anziani), la prevalenza e l'incidenza dei disturbi depressivi in persone affette da diabete di tipo 2 (INTERPRET-DD), le caratteristiche socio-demografiche, cliniche ed assistenziali di pazienti con una storia grave di violenza (VIORMED ed EU-VIORMED), e l'impiego di dispositivi di telemedicina per la gestione dei pazienti con depressione, sclerosi multipla o epilessia (RADAR-CNS). Tra i progetti di ricerca clinica verranno discussi in particolare un trial sull'impiego della ossitocina intranasale per il trattamento di pazienti con diagnosi di schizofrenia (OXIS), la psicoeducazione per pazienti con disturbo bipolare, e il progetto DIAPASON. Infine, nell'ambito del macro-settore di ricerca dei servizi di salute mentale sarà presentato il progetto MILESTONE. Tale excursus consentirà di intrecciare e discutere criticamente lo stato della pratica clinica e della ricerca in psichiatria, e consentirà di formulare delle proposte su aree di ricerca innovative nel prossimo decennio.
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Erba, Valeria, et Mina di Marino. « Reti ecologiche : pianificazione e progetti territoriali ». TERRITORIO, no 58 (septembre 2011) : 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058003.

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Résumé :
Il tema delle reti ecologiche in questo contributo di riflessione scientifica e di sperimentazione didattica viene utilizzato per i possibili sviluppi futuri di approccio sostenibile, integrato e multidisciplinare con la pianificazione territoriale, la progettazione urbanistica e architettonica. Il paradigma di sostenibilitŕ ambientale e sociale delle reti ecologiche sia a livello programmatico-strategico che progettuale, viene applicato all'elaborazione dei tre progetti ricadenti nelle province lombarde di Varese, Lecco e Como. Le sperimentazioni non si limitano a un progetto tradizionale di rete ecologica finalizzato solo alla conservazione della biodiversitŕ (a scala regionale, provinciale e locale), ma all'impiego del medesimo strumento concettuale integrato alle componenti urbanistiche e territoriali per valutare, regolare e/o progettare trasformazioni territoriali sostenibili.
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Kerzner, Harold. « Da progetti tradizionali a progetti non tradizionali ». PROJECT MANAGER (IL), no 39 (août 2019) : 42–44. http://dx.doi.org/10.3280/pm2019-039010.

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Fattorini, Gabriele. « Pio II, Pienza e la descrizione di una città intelligente : un'ecfrasi senza retorica ». Quaderns d’Italià 26 (3 décembre 2021) : 37–58. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.519.

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Résumé :
Ripercorrendo la lunga e ben nota ecfrasi che Pio II dedicò a Pienza nei Commentarii, il contributo intende evidenziare che Enea Silvio Piccolomini progettò e mise in atto - tramite Bernardo Rossellino - un progetto di città in carne e ossa estremamente razionale, che egli seppe finanziare e costruire mattone per mattone, pietra per pietra, edificio per edificio; una città che innalzò a centro di una nuova diocesi e descrisse senza alcuna retorica. Più che il sogno umanistico di una città “ideale” - come di norma si usa dire - Pienza può dunque apparire come un modello pragmatico e virtuoso di grande attualità, particolarmente a fronte delle elaborazioni troppo spesso fumose e tutte concettuali sul tema della “smart city” che tanta fortuna tendono a riscuotere nella società contemporanea.
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Bruno, Antonella. « L'innovazione nelle Politiche socio-assistenziali tra partecipazione ed eterogeneitŕ ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 261–72. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122019.

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Résumé :
Le riflessioni proposte in questo articolo costituiscono parte di un più ampio progetto di ricerca, all'interno del quale s'inserisce uno specifico interesse in merito al tema dell'innovazione. L'autore sottolinea come nell'ambito delle politiche socio- assistenziali il tema dell'innovazione sia stato trattato marginalmente, ricollegando ciň alla natura stessa del concetto e alla sua più stretta connessione ai processi economici e tecnologici. L'articolo si propone come una riflessione su come puň essere declinato il concetto di innovazione nell'ambito delle politiche socioassistenziali, perché l'innovazione è importante, quali forme puň assumere e in che termini una politica o un set di politiche possa considerarsi più o meno innovative riproponendo tali considerazioni attraverso l'analisi di tre progetti realizzati nel territorio campano tra il 2005 e il 2009.
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Zandonai, Flaviano, et Simona Taraschi. « Strategie e azioni di community building per contrastare la povertà educativa : gli apprendimenti del Gruppo Cooperativo CGM ». WELFARE E ERGONOMIA, no 1 (juin 2020) : 129–40. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001012.

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Résumé :
Il contributo proposto si basa sulla presentazione analitica e di taglio valutativo di alcune azioni progettuali di contrasto alla povertà educativa realizzate negli ultimi anni e che hanno consentito sia di rafforzare il sistema di offerta sia di promuovere comunità capaci di eserci-tare una funzione autenticamente educante. Nello specifico con "Family Hub Mondi per Crescere" (capofila consorzio Co&So, Firenze) viene presa in considerazione la figura del case manager. Il progetto "Icam" (Istituto Caute-la Attenuata Madri Detenute - Comune di Milano, Ministero della Giustizia, cooperativa so-ciale Genera) ha ricreato un contesto di "normalità" per lo sviluppo armonioso dei bambini e delle loro mamme nell'ambiente carcerario. La cura e il coinvolgimento del territorio e del-la comunità come valore per contrastare la povertà educativa sono azioni del progetto "Co-munità Santa Cecilia" (cooperativa Paolo Babini, Forlì). Infine "Passi Piccoli" (capofila cooperativa Koinè, Milano) ha utilizzato come strumento per prevenire la povertà educativa il coinvolgimento e l'inclusione di spazi e soggetti della città. L'analisi scongiunta sui quattro progetti è svolta attraverso interviste e focus group con i project manager locali in modo da approfondire anche il ruolo dei "sistemi esperti" che a livello locale orchestrano reti di servizi e azioni di community building.
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Careri, Francesco, et Fabrizio Finucci. « Progetto CIRCO ». Revista Estado da Arte 3, no 1 (30 juin 2022) : 1–8. http://dx.doi.org/10.14393/eda-v3-n1-2022-63794.

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Résumé :
Il progetto CIRCO prevede di recuperare il patrimonio di edifici abbandonati nella periferia di Roma e di trasformarli in una rete metropolitana di condomini interculturali basati sull'ospitalità. Si studiano e si pianificano diverse modalità di azione, come quelle dei city maker e una serie di funzioni di tipo Project Financing.
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Guida, Pier Luigi. « Progetti contingenti ». PROJECT MANAGER (IL), no 4 (décembre 2010) : 3. http://dx.doi.org/10.3280/pm2010-004002.

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Federici, Carlo, et Ezio Ornato. « "Progetto Carta" ». Gazette du livre médiéval 16, no 1 (1990) : 1–8. http://dx.doi.org/10.3406/galim.1990.1123.

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Klopp, Charles D., et Francesca Duranti. « Progetto Burlamacchi ». World Literature Today 69, no 2 (1995) : 341. http://dx.doi.org/10.2307/40151185.

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Bellini, Amedeo. « Il monumento alle Cinque giornate di Milano ». STORIA URBANA, no 132 (février 2012) : 21–51. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132002.

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Résumé :
Dal 1879 si svolge un concorso per la realizzazione del monumento alle "Cinque Giornate" di Milano: l'insurrezione armata che per un breve periodo, nel 1848, aveva liberato la cittŕ dal dominio austriaco. Il desiderio dell'amministrazione municipale era quello di costruire un monumento architettonico utilizzabile, un porta o un grande portico presso i caselli daziari della Porta Vittoria che giŕ aveva quel nome perché presso di essa si erano svolte le fasi principali della battaglia. Si voleva risolvere cosě anche il problema urbanistico dell'accesso alla cittŕ lungo una direttrice in espansione. Le discussione dei critici e degli amministratori sui progetti presentati in un primo e poi in un secondo concorso offrono un quadro chiaro della lettura storica e simbolica dell'architettura, caratteristica della cultura italiana del tempo, ma infine, soprattutto per pressione dell'opinione pubblica, si abbandonerŕ il progetto per realizzare un grande monumento scultoreo.
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De Stefano, Francesco, et Antonio Pizzo. « Nuove osservazioni sul tempio del santuario extraurbano di Tusculum ». Journal of Roman Archaeology 33 (2020) : 73–92. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759420000926.

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Résumé :
La Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR–CSIC) realizza ormai da 25 anni scavi archeologici e ricerche su Tusculum e il suo territorio, trattandosi di uno dei progetti di più lunga durata di una scuola straniera su territorio italiano. I risultati ottenuti da diversi gruppi di lavoro hanno restituito un′immagine straordinaria della città con la scoperta di una serie di complessi (foro, teatro, acropoli, chiese) che illustrano archeologicamente l'articolazione urbana del sito e le ulteriori possibilità di sviluppo delle ricerche. Dall′inizio dei lavori, nel 1994,1 la ricerca si è sviluppata in varie fasi contraddistinte da una strategia istituzionale coerente che ha facilitato la continuità del progetto, grazie anche alla partecipazione della XI Comunità Montana. In questi anni sono state numerose le pubblicazioni che hanno messo in circolazione i dati provenienti dalle varie campagne di scavo.2
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Munarin, Stefano, et Luca Velo. « Walkability : il progetto di suolo come progetto di mobilità ». TERRITORIO, no 99 (août 2022) : 25–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099004.

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Résumé :
Nella prospettiva della transizione ecologica, di un quadro normativo in evoluzione e all'interno di un rinnovato contesto culturale, il contributo prova a dimostrare come la mobilità attiva possa condurre verso un rinnovamento nel progetto degli spazi urbani e nei modi di esercitare il fondamentale diritto alla mobilità. In particolare, la mobilità attiva può riportare al centro dell'attenzione il suolo e il suo progetto. Un supporto di pratiche urbane collettive, ambito di possibili sperimentazioni e innovazioni entro più complessivi interventi di rigenerazione urbana, capace di prendere in considerazione sia la sezione stradale sia la multiforme e pulviscolare presenza di spazi liminali che rispondono ai bisogni di accessibilità, mobilità attiva, connessione e inclusione.
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Dymskaya, Dariya. « C. Vacanti. I Catilinari. Progetto di una congiura. Napoli, 2018 ». Vestnik drevnei istorii 79, no 4 (2019) : 1040–45. http://dx.doi.org/10.31857/s032103910008035-1.

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Alberti, G., I. Inglima, N. Arriga, D. Piermatteo, M. Pecchiari, A. Zaldei, D. Papale et al. « Changes in rainfall patterns in Mediterranean ecosystems : the MIND project ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no 4 (20 décembre 2007) : 460–68. http://dx.doi.org/10.3832/efor0493-0040460.

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Brunetti, Immacolata. « The students’ voice ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 1 (30 avril 2022) : 408–21. http://dx.doi.org/10.36253/form-12665.

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Résumé :
This is a multi-level study in the field of intercultural education and refers to a project called “The voice of students”. The cases are action research projects developed with a group of primary school students. They participated in dialogical processes and shared leadership with their teachers. They co-designed projects, debated and became aware of critical issues related to cultural diversity in their educational communities. The aim of the research is to analyze participatory processes and associated changes in relation to intercultural education and relational structures that have emerged from students’ thoughts. From the data analysis it emerged that students’ personal changes, such as self-awareness and attention to others and relationships, group changes such as cohesion, as well as changes developed to other actors: teachers, other students they have created relationships of collaboration, solidarity, and mutual recognition. There were visible changes during the busiest time of the projects, but sometimes the effects continued and deepened thereafter. This underlines the importance of participatory projects of children engaged in intercultural processes and change. La voce degli studenti. Il presente contributo presenta uno studio a più livelli nel campo dell’educazione interculturale e fa riferimento a un progetto denominato “La voce degli studenti”. I casi sono progetti di ricerca-azione sviluppati con un gruppo di studenti della scuola primaria. Hanno partecipato a processi dialogici e hanno condiviso la leadership con i loro insegnanti. Hanno co-progettato progetti, dibattuto e preso coscienza di questioni critiche legate alla diversità culturale nelle loro comunità educative. Lo scopo della ricerca è analizzare i processi partecipativi e i cambiamenti associati in relazione all’educazione interculturale e alle strutture relazionali emerse dai pensieri degli studenti. Dall’analisi dei dati è merso che i cambiamenti personali degli studenti, come la consapevolezza di sé e l’attenzione agli altri e alle relazioni, i cambiamenti di gruppo come la coesione, così come i cambiamenti estesi ad altri attori: insegnanti, altri studenti, hanno creato relazioni di collaborazione, solidarietà e riconoscimento reciproco. Ci sono stati cambiamenti visibili durante il periodo più attivo in cui si sono svolti i progetti, ma a volte gli effetti sono continuati e si sono approfonditi in seguito. Ciò sottolinea l’importanza dei progetti partecipativi dei bambini impegnati nei processi interculturali e nel cambiamento.
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Tadi, Massimo, et Angela Colucci. « Terredoltreadda : un caso campione per un nuovo modello insediativo responsabile ». TERRITORIO, no 58 (septembre 2011) : 138–47. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058013.

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Résumé :
Č in corso la redazione del Piano strategico e di alcuni progetti pilota all'interno della pianifi cazione concertata di tre comunitŕ del Parco Regionale Adda Sud, unite sotto la denominazione di Terreoltreadda, che condividono l'orientamento verso uno sviluppo territoriale sostenibile, la riduzione di emissioni in atmosfera e l'innovazione nei sistemi produttivi, insediativi e dei servizi. Apripista nel 2006 č stato il comune di Boffalora d'Adda, che ha cominciato a integrare la pianifi cazione urbanistica, approvando un Pgt sperimentale, e le singole azioni di progetto. Gli asset sui quali si gioca questa scommessa sono quelli dell'energia, con la sperimentazione di tecniche ambientali e di produzione di energie rinnovabili, della biodiversitŕ e delle acque, per la stretta correlazione non solo con il fi ume, ma con una rete storica di canali e fontanili, e quello della cultura, con la presenza dell'abbazia di Cerreto, dei nuclei storici e delle cascine.
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Pollina, Giuseppe. « Ritornare al progetto ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 21 (février 2014) : 18–25. http://dx.doi.org/10.3280/eds2014-021003.

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Bianco, Orlando. « Leadership e progetto ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 29 (février 2018) : 57–69. http://dx.doi.org/10.3280/eds2018-029007.

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Weber, Carla. « Progetto seconda nascita ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 29 (février 2018) : 70–80. http://dx.doi.org/10.3280/eds2018-029008.

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Magnani, Carlo. « Progetto di architettura ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 112 (avril 2015) : 156–60. http://dx.doi.org/10.3280/asur2015-112009.

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Stanganelli, Marialuce, et Francesca Bruni. « Il progetto dell'incertezza ». CRIOS, no 14 (octobre 2017) : 29–43. http://dx.doi.org/10.3280/crios2017-014004.

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Ferraris, Maurizio. « Il progetto dettato ». Ardeth, no 01 (2017) : 30–47. http://dx.doi.org/10.17454/ardeth01.03.

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Nieto-Rodriguez, Antonio. « L'economia di progetto ». PROJECT MANAGER (IL), no 50 (mai 2022) : 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/pm2022-050002.

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Giuliani, Ilaria, et Fabrizio Redaelli. « Progetti sui confini ». TERRITORIO, no 67 (janvier 2014) : 40–43. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-067007.

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Ciacci, Andrea. « Il Progetto Farfalla ». a. LVI, n. 1-2. giugno-dicembre 2016, no 1 (20 octobre 2016) : 59–78. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/2016.1657.

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