Articles de revues sur le sujet « Prodotti di gruppi »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Prodotti di gruppi.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleurs articles de revues pour votre recherche sur le sujet « Prodotti di gruppi ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les articles de revues sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

Giovanni, Francesco. « Prodotti di gruppi nilpotenti ». Rendiconti del Seminario Matematico e Fisico di Milano 61, no 1 (décembre 1991) : 257–65. http://dx.doi.org/10.1007/bf02925209.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Aquilani, C., T. Pérez-Palacios, E. Jiménez Martín, T. Antequera, R. Bozzi et C. Pugliese. « Effetto del tipo di conservazione e arricchimento in omega-3 sulla qualità di hamburger di Cinta Senese ». Archivos de Zootecnia 67, Supplement (15 janvier 2018) : 217–20. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67isupplement.3608.

Texte intégral
Résumé :
Il contenuto di acidi grassi polinsaturi (PUFA) della carne suina di razza Cinta Senese è solo del 10-11% rispetto al contenuto di grasso totale. Inoltre, gli acidi grassi eicosapentaenoico e docosaesaenoico non sono presenti nella carne suina, mentre sono molto abbandonati nei prodotti a base di pesce. Quindi, si è addizionato olio di pesce deodorizzato, o tal quale (F) o previa microencapsulazione (M), a hamburger di Cinta Senese, al fine di migliorarne la salubrità. Gli hamburger sono stati divisi in tre gruppi e sono stati sottoposti a tre diverse condizioni di conservazione: nessuna conservazione (T0), refrigerazione (T5) e congelazione (T30). Al termine del prestabilito periodo di conservazione, il prodotto è stato cotto e sono stati analizzati il profilo acidico e l’ossidazione lipidica. Gli hamburger del gruppo M hanno mostrato una quantità significativamente più alta di PUFA sia al T0 che al T5; in particolare i PUFA omega-3 sono risultati più alti negli hamburger M per tutte e tre le modalità di conservazione. La modalità di addizione dell’olio di pesce ha avuto effetti diversi sull’ossidazione lipidica; infatti, i valori più alti sono stati registrati per i prodotti del gruppo F. Per concludere, la tecnica di microincapsulazione dell’olio di pesce ha dimostrato di riuscire a proteggere al meglio dall’ossidazione i PUFA omega-3 addizionati, migliorando e garantendo così il contenuto di questi acidi grassi nel prodotto, anche dopo la cottura.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Fellegara, Anna Maria, Veronica Tibiletti et Pier Luigi Marchini. « La disclosure sulla corporate governance nei gruppi, strumento di tutela di interessi diffusi. Un'analisi critica nel contesto italiano ». FINANCIAL REPORTING, no 1 (février 2011) : 9–35. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-001002.

Texte intégral
Résumé :
Nella normativa nazionale, il concetto di gruppo aziendale non è precisamente definito. Di conseguenza, il riconoscimento dei confini di gruppo non è sempre immediato, il che può implicare difficoltà nell'individuazione delle responsabilità delle scelte economiche assunte al suo interno. Tale circostanza può danneggiare gli interessi dei soci di minoranza. Con riferimento a questi temi, in Italia sono state introdotte regole volte a rendere maggiormente trasparenti gli assetti proprietari nei gruppi aziendali. Gli autori si propongono di analizzare qualità ed efficacia della comunicazione in tema didei gruppi aziendali, con particolare riferimento agli effetti prodotti dalla normativa in materia di direzione e coordinamento di società.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Montecchi, Leonardo. « Variazione del setting nella psicoterapia di gruppo dovute alla pandemia da covid19 ». Revista de Psicoterapia 33, no 121 (1 mars 2022) : 157–72. http://dx.doi.org/10.33898/rdp.v33i121.1129.

Texte intégral
Résumé :
Questo articolo si concentra sugli effetti prodotti dalla pandemia/ sindemia sul setting dei gruppi psicoterapeutici. Dopo avere descritto il concetto di gruppo e di gruppalita' intesa come stato di coscienza modificato e come vissuto intenzionale e non intenzionale, si sofferma sulle condizioni di passaggio dalla situazione di aggruppamento in cui la gruppalita non è cosciente di se, al gruppo in cui la gruppalita' prende coscienza. In oltre si mostrano le variabili indipendenti che favoriscono questo passaggio cioè il compito, lo spazio, il tempo e i ruoli/ funzioni. In conclusione vengono descritti gli effetti di cambiamento del setting dovuti alla pandemia, soprattutto in relazione allo spazio, in tre gruppi. Il primo si svolge nel Centro Osservazione e Diagnosi della comunità di Vallecchio, in provincia di Rimini. Il secondo è un gruppo di apprendimento. Il terzo e' un gruppo di psicoterapia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Mauri, Aurelio G. « Varietŕ di prodotto e strategie di marca nel settore alberghiero. Recenti evidenze e una proposta di modello interpretativo ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (septembre 2010) : 21–44. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001002.

Texte intégral
Résumé :
Negli ultimi anni, i principali gruppi alberghieri operanti a livello mondiale hanno introdotto nel mercato una gamma di nuove soluzioni di ospitalitŕ proponendosi l'obiettivo di soddisfare differenti segmenti di clientela. La scelta di una strategia volta all'accrescimento della varietŕ di prodotto ha implicato lo sviluppo di nuovi brand; conseguentemente, ciascuno dei principali gruppi alberghieri dispone oggi di un articolato portafoglio marche. A livello settoriale, questo mutamento in termini di varietŕ dell'offerta č stato accompagnato dal verificarsi di profonde trasformazioni della struttura del business alberghiero. Si č modificata anche la gamma di relazioni competitive dei gruppi alberghieri con i concorrenti (multimarket competition). Il presente articolo si pone dunque l'obiettivo di analizzare i processi di sviluppo dei brand portfolio dei principali competitor a livello internazionale. L'analisi č stata svolta partendo da alcuni modelli teorici utilizzati dagli studiosi di marketing per classificare le scelte di marca in relazione all'introduzione nel mercato di nuovi prodotti e, successivamente, avanzando la proposta di un nuovo modello interpretativo. Inoltre particolare attenzione č stata rivolta allo studio delle architetture di marca prescelte, evidenziando similitudini e divergenze fra i vari gruppi alberghieri nonché i cambiamenti di approccio operati da parte degli stessi soggetti nel tempo. In conclusione vengono formulate alcune riflessioni critiche in merito ai rischi connessi al fenomeno della proliferazione di brand alberghieri a livello dei principali gruppi dell'ospitalitŕ e sull'appropriato utilizzo di architetture di marca fondate sul binomio marca garantita-marca garante.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Vanni, Ferdinando. « Nuove concezioni sulle difese inconsce nei gruppi ». GRUPPI, no 1 (mars 2013) : 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/gru2012-001002.

Texte intégral
Résumé :
L'autore passa in rassegna le concezioni psicoanalitiche di transfert e controtransfert nella psicoterapia analitica "in" gruppo e in quella "di" gruppo, per poi esaminare altre concezioni, risultato di sviluppi teoretici piů specifici della psicologia dei gruppi: il transfert di relazioni senza oggetto, i transfert parziali secondari, il transfert persecutorio anonimo primario di origine culturale. L'autore propone che quegli aspetti della propria identitŕ rappresentati nel gruppo come non-Sé, contengano anche transfert di costruzioni culturali infantili, cioč prodotti etnocentrici ben definiti che riemergono in gruppo in modo relativamente indipendente dalla particolare storia infantile di ciascuno. L'autore afferma quindi che in gruppo la mente lavora in modo peculiare, non necessariamente regressivo, e che l'interazione di gruppo non le permette di conservare le rappresentazioni usuali di sé quando l'interazione stessa č finalizzata al confronto tra le rappresentazioni che ciascuno ha di sé e degli altri con le rappresentazioni altrui. In questo caso la mente elabora alcune difese particolari perché il feedback del gruppo le impedisce di utilizzare rimozione, proiezione e negazione, come invece puň fare quando si limita ad immaginare le relazioni o quando il gruppo č assente o quando esso funziona in modo da confermarle rappresentazioni di sé precostituite.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Santuari, Alceste. « I Gruppi di Azione Locale (GAL) quali forme giuridiche dei partenariati pubblico-privati nel settore turistico ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 31 (décembre 2020) : 7–21. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-031001.

Texte intégral
Résumé :
Il turismo rappresenta un ambito in cui amministrazioni pubbliche e organizzazioni non lucrative possono decidere di collaborare per promuovere specifici prodotti ovvero per sostenere lo sviluppo di un territorio. In quest'ottica, enti pubblici ed enti private non profit possono costituire forme di partnership, quali i Gruppi di Azione Locale (GAL), oggetto del presente contributo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Varaldo, Riccardo, Daniele Dalli, Riccardo Resciniti et Annalisa Tunisini. « Marketing e intangibles per la competitivitŕ delle medie imprese italiane ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (décembre 2010) : 207–25. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-002001.

Texte intégral
Résumé :
Il paper analizza il ruolo del marketing soprattutto nelle sue componenti piů intangibili nelle strategie competitive delle medie imprese industriali italiane di successo. In particolare, si individuano le scelte di posizionamento di queste imprese e si esamina attraverso quali politiche di branding, pricing e comunicazione e quali relazioni di canale esse sono realizzate. Finalitŕ ultima del paper č l'identificazione dei modelli di successo nella gestione del marketing e l'analisi dei casi mira ad evidenziare come a) l'eccellenza di marketing segue a un generale recupero di competitivitŕ che si basa sul distacco dai modelli imprenditoriali tradizionali e sull'adesione a un modello d'impresa manageriale che gestisce direttamente il rapporto con i mercati, b) l'eccellenza di marketing esprime di rado una via italiana al marketing in senso stretto, quanto piuttosto una corretta applicazione dei principi del marketing tout court in grado di valorizzare il patrimonio di risorse cui sono applicati. Sul piano metodologico il paper si avvale dell'analisi dei risultati di 29 casi di studio di medie imprese con performance superiori alle medie dei rispettivi settori (alimentari, prodotti per la persona, prodotti per la casa, meccanica leggera, cantieristica). La ricerca č stata promossa dalla Societŕ Italiana di Marketing e ad essa hanno partecipato 29 gruppi di ricerca di 21 atenei diversi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Toroš, Anna. « Le figure femminili nella poesia slovena e italiana su Trieste della prima metà del XX secolo ». Quaderni d'italianistica 35, no 1 (15 janvier 2015) : 135–48. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v35i1.22356.

Texte intégral
Résumé :
Argomento del presente contributo è quel segmento della poesia slovena e italiana su Trieste della prima metà del XX secolo in cui hanno trovato espressione le figure femminili. A seconda del modo in cui queste figure sono rappresentate, la maggior parte può essere inserita in uno dei due gruppi: quello realistico oppure quello simbolico. Nel primo gruppo, cioè quello di rappresentazione realistica, troviamo delle descrizioni di donne triestine che sono legate alla Trieste asburgica oppure alla Trieste interbellica, ma che in entrambi i casi appartengono alle classi sociali più povere. Spesso queste donne provenivano dal retroterra triestino e si recavano quotidianamente in città per motivi di lavoro: questo è il caso delle fioraie, delle lattaie, delle fruttivendole, ma anche delle mondatrici di caffè e di altri prodotti. In tale contesto i poeti accennarono qualche volta alla loro provenienza slovena. In queste poesie prevalgono temi sociali, che però non sempre sono accompagnati da toni elegiaci. Quest’ultimi sono caratteristici soprattutto della poesia slovena, che accanto al problema della crisi economica si occupa anche della correlata problematica nazionale. Nell’altro gruppo, quello delle figure di tipo simbolico, troviamo invece figure più complesse, spesso costruite mediante lo strumento poetico della personificazione. Accanto a Jadranka, figura materna e portatrice di conforto agli sloveni triestini, troviamo nella poesia italiana dei primi due decenni del XX secolo la figura di Trieste come sposa irredenta d’italia, che apparirà anche nelle poesie italiane dei decenni successivi, sebbene con toni e sfumature diversi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Parrini, S., A. Acciaioli, F. Sirtori, V. Becciolini et O. Franci. « Comportamento alimentare di maiale Cinta Senese e Large White x Cinta Senese al pascolo ». Archivos de Zootecnia 67, Supplement (15 janvier 2018) : 53–55. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67isupplement.3572.

Texte intégral
Résumé :
La valorizzazione dei pascoli naturali attraverso il pascolamento può rappresentare un valore aggiunto negli allevamenti zootecnici sia in termini economici sia relativamente alla qualità dei prodotti che ne derivano. Tuttavia, la conoscenza e la comprensione delle strategie di pascolamento è fondamentale per un uso efficiente delle risorse naturali. Questo studio ha lo scopo di confrontare il comportamento alimentare di suini di due tipi genetici: la razza autoctona Cinta Senese e il suo incrocio con la Large White. I suini avevano a disposizione pascoli erbacei, tuttavia veniva distribuita un’integrazione di mangime. Osservazioni dirette sono state condotte sul comportamento di due gruppi di suini al pascolo durante il periodo compreso tra maggio e settembre, quando le risorse pascolive naturali sono maggiormente disponibili. Gli animali sono stati osservati attraverso la metodologia “scan sampling” ogni 15 minuti durante le ore diurne. I risultati dell’elaborazione statistica (ANOVA) hanno rivelato che durante le ore centrali della giornata entrambi i tipi genetici erano meno coinvolti in comportamenti attivi (alimentazione e movimento), mostrando maggiore propensione alle attività di riposo (posizione sdraiato e stazione). In particolare, il movimento ricorreva più frequentemente durante le ore del mattino in entrambi i tipi genetici. Il gruppo Cinta Senese trascorreva più tempo in attività di pascolamento, soprattutto nel grufolamento, durante la mattina rispetto alle ore centrali del giorno, rispetto ai suini Large White x Cinta Senese. Questi risultati confermano la spiccata attitudine della razza locale per la ricerca di alimenti naturali.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

De Angelis, Franco. « Estimating the agricultural base of Greek Sicily ». Papers of the British School at Rome 68 (novembre 2000) : 111–48. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003895.

Texte intégral
Résumé :
UNA STIMA DELLA BASE AGRICOLA DELLA SICILIA GRECALo studio dell'agricoltura dell'antica Grecia si è sviluppato notevolmente in questi ultimi decenni; tuttavia in Sicilia, un'isola nota in antichità per la sua capacità e prodotti agricoli, l'interesse sembra essere stato alquanto limitato. Una delle ragioni per questa mancanza di interesse va ricercata nella struttura delle discipline accademiche, che tradizionalmente prevedono la divisione degli studiosi in due gruppi distinti: gli storici, che concentrano la loro attenzione primariamente sulle incomplete fonti scritte, e gli archeologi, che si occupano principalmente di storia dell'arte e della conferma della veracità delle fonti scritte. Numerosi problemi di studio e potenziali aree di interesse, quali ad esempio quelle relative all'ambiente naturale, all'uso del territorio ed ai modelli insediativi (le quali rientrano nell'ambito della geografia umana o storica), non sono toccati da questi due approcci. Questo articolo vuole rappresentare un primo passo nello studio di questi problemi, in risposta al recente appello di Nenci per un'indagine di quella che lui chiama la ‘Sicilia frumentaria’. Loscopo di questo studio è di proporre una stima delle dimensioni della base agricola della Sicilia greca. La prima parte discute le fonti e la metodologia. La seconda prende in considerazione il clima e tenta di stabilire le approssimative dimensioni e la natura dei territori utilizzati dalle undici principali città-stato dell'isola. Inoltre, una quantificazione della terra agricola disponibile e dei limiti superiori della popolazione che poteva essere sostenuta da tali risorse nel momento in cui queste venissero adoperate al loro massimo potenziale viene anche discussa. I risultati supportano l'idea che la Sicilia greca possedesse una grande potenziale agricolo, e che l'isola potesse sostenere una popolazione due volte superiore a quella creduta da Beloch, come anche Holm aveva in precedenza concluso.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Cardosi, Emilio. « Gli effetti delle agevolazioni finanziarie sulle decisioni di investimento e sulle performance delle imprese : una valutazione empirica della legge 488/92 ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (septembre 2010) : 135–73. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001006.

Texte intégral
Résumé :
La tematica delle agevolazioni finanziarie a favore delle imprese costituisce, da sempre, oggetto di notevole attenzione ed interesse da parte di studiosi, economisti e policy maker. La domanda di ricerca deriva da esigenze di policy - allo scopo di migliorare l'efficienza e l'efficacia delle norme di incentivazione - oltre che dalla richiesta di analisi empiriche per dare risposta a quesiti di tipo teorico. Gli studi presenti nella letteratura nazionale che esaminano gli effetti che le agevolazioni finanziarie producono sulle imprese - utilizzando dati d'impresa e non dati aggregati - non sono molto numerosi. L'articolo analizza gli effetti prodotti dalla legge 488/92 sulle imprese, partendo dal fondamentale ruolo che gli intermediari finanziari hanno svolto nella fase applicativa. A tal scopo č stata condotta un'indagine sperimentale attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di imprese agevolate e non, secondo la metodologia di analisi casi-controlli definita in letteratura comparison group design. I due gruppi di imprese sono stati esaminati in funzione degli investimenti effettuati, delle politiche di finanziamento, delle strategie, dei fattori di competitivitŕ, nonché delle performance conseguite. In particolare, tramite apposito test statistico inferenziale, č stata valutata l'addizionalitŕ dello strumento agevolativo, intesa come capacitŕ dello stesso di stimolare nuovi progetti di investimento. L'analisi empirica ha evidenziato come la misura d'incentivazione abbia favorito le decisioni di investimento delle micro e piccole imprese - generalmente piů esposte ai fenomeni di razionamento del credito - ma non quelle delle medie e grandi imprese, costituendo al contempo una leva importante per l'attivazione dei finanziamenti bancari ordinari. Č stata, inoltre, sviluppata un'analisi sull'andamento della redditivitŕ delle imprese del campione considerato, nell'arco temporale interessato dai programmi di investimento, in funzione dei fattori competitivitŕ adottati. Dall'indagine č emerso che le performance delle imprese che hanno fatto prevalentemente ricorso a fattori di tipo non-price competition - che dovrebbero caratterizzare la fase della selezione competitiva - tendono ad essere mediamente piů elevate, rispetto a quelle delle altre imprese e ciň indipendentemente dall'agevolazione ricevuta. Lo studio propone, quindi, un contributo al dibattito scientifico e di politica industriale in tema di valutazione degli effetti degli incentivi, secondo un approccio di tipo micro e con un'analisi di selezionati elementi dell'ambiente esterno ed interno delle imprese.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Palermo, Massimo. « LA RAPPRESENTAZIONE MULTIMODALE DEI DIALETTI SU TIK TOK ». Italiano LinguaDue 14, no 2 (17 janvier 2023) : 131–39. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19652.

Texte intégral
Résumé :
Il contributo esamina il valore attribuito ai dialetti da parte di utenti non specialisti attraverso l’analisi di un campione di video (reels) presenti sulla piattaforma TikTok. Negli ultimi anni i dialetti, dopo aver conquistato nuova vitalità e nuovi spazi di comunicazione nel cinema, nella canzone, nella comunicazione pubblicitaria, sono transitati in rete come oggetto di attenzione in siti e gruppi di discussione. Quanto all’uso dei dialetti in rete rispetto a questa prima fase, risalente ormai a un quarto di secolo fa, la nuova attenzione per i dialetti nel web interattivo merita attenzione sia per le modalità intrinseche del genere comunicativo sia per l’analisi dei contenuti. Per il primo aspetto i reels si contraddistinguono come prodotti caratterizzati da un intenso sfruttamento delle risorse verbali e non verbali multimodali. Quanto al secondo aspetto, i contenuti di maggiore interesse sembrano essere riconducibili a tre àmbiti: la riflessione metalinguistica sul valore comunicativo dei dialetti; la rappresentazione dell’attrito tra la tensione delle nuove generazioni verso una padronanza nativa e la consapevolezza della sua parziale o totale perdita; il rapporto tra uso identitario del dialetto e il rischio di sconfinare nella rappresentazione stereotipata delle parlate e delle abitudini locali. The multimodal representation of dialects on TikTok The paper examines the value attributed to dialects by non-specialist users through the analysis of a sample of videos (reels) found on TikTok. In recent years, dialects, after gaining new vitality and new spaces in cinema, song, and advertising communication, made the appearance online in sites and discussion groups. Compared to this first phase, now a quarter of a century old, the new focus on dialects in the interactive web deserves attention for two reasons: the inherent modalities of the communicative genre, the content analysis. For the first aspect, reels are characterized as products featuring intense exploitation of multimodal verbal and nonverbal resources. As for the second aspect, the three major cores are related to the metalinguistic reflection on the communicative value of dialects, the friction between the new generations' striving for native mastery and the awareness of its partial or total loss, the relationship between identitarian use of dialect and the risk of trespassing into the stereotypical representation of local speech.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

von Salis, Thomas. « Il contributo di Armando Bauleo al concetto di gruppo ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (mars 2010) : 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001005.

Texte intégral
Résumé :
Il "gruppo operativo" (descritto dallo psicoanalista argentino Enrique Pichon- Rivičre) č visto come lo strumento metodologico e pratico della psicologia sociale psicoanalitica. Č caratterizzato dal compito che i membri del gruppo si sono dati ed č un'istanza a ponte tra individuo e societŕ. Questo modello consente di superare la dicotomia tra emozione e cognizione (comprensibile nella moderna societŕ industriale come la distanza tra il lavoratore ed il suo prodotto). La dicotomia č prodotta dall'ideologia, e questa tecnica consente all'operatore di liberarsi dalla sua passivitŕ. L'ipotesi di Armando Bauleo (1932-2008) č che la struttura gruppale sia la costruzione ideologica par excellence e attraverso di essa sia possibile evidenziare i meccanismi costitutivi dell'ideologia. Per fare ciň occorre mettere a fuoco la relazione gruppocompito ed il legame che unisce il conduttore a questa relazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Boaretto, Marta. « Trema tutto. Contenitori di cura in emergenza ». GRUPPI, no 3 (octobre 2011) : 19–26. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003003.

Texte intégral
Résumé :
L'autrice riporta un intervento di piccolo gruppo realizzato con la popolazione aquilana pochi mesi dopo il terremoto che ha colpito la cittŕ nel 2009. In particolare, analizza le condizioni e gli esiti di due gruppi di cura in quattro sedute ciascuno, secondo il modello Tavistock, condotti con gli ospiti di due campi. I campi erano gestiti da enti diversi e organizzati secondo modalitŕ nettamente differenziate che avevano portato allo sviluppo di culture distinte. Tali differenze hanno prodotto l'instaurarsi di setting e modi di conduzione particolari, isomorfi alle culture dominanti nelle due tendopoli.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Bertoloni, Luca. « Commedia, mini-musical e flussi mediali : L’Inferno in sei minuti degli Oblivion ». Dante e l'Arte 9 (22 décembre 2022) : 131–48. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.172.

Texte intégral
Résumé :
In questo saggio si metteranno in mostra, attraverso una prospettiva mediologica e intersemiotica, i meccanismi testuali, intertestuali e performativi con cui il gruppo teatrale-musicale italiano Oblivion ha ri-mediato la prima cantica della Commedia dantesca in un prodotto audiovisivo e performativo ibrido – un mini-musical dal titolo L’Inferno in sei minuti –, che affonda le radici in più immaginari, da quello letterario fino al paesaggio intermediale alimentato dalla popular music italiana. Tale occasione permette anche di riflettere – più in generale – sulle modalità con cui un’opera letteraria ben impressa nell’immaginario nazionale può essere ri-mediata nel contesto postmediale, consentendo nello stesso tempo una riflessione sugli approcci mainstream alla conoscenza di Dante, la quale risulta fortemente vincolata al canone scolastico, come si può notare analizzando i prodotti realizzati dagli Oblivion legati alle opere letterarie.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

Inglês, Paulo. « Globalizzazione, mobilità umana e creatività : Rivisitando categorie a partire da tre casi di migrazione forzata in Angola ». REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no 54 (septembre 2018) : 95–113. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005406.

Texte intégral
Résumé :
Riassunto Questo articolo raccoglie alcune riflessioni sull’esperienza di ricerca in Angola nell’ambito della mobilità umana, con l’obiettivo di riflettere sulla produzione di classificazioni e categorie da parte di agenzie internazionali, ONG, policy-makers e ricercatori. Dopo aver sottolineato i rischi dell’assunzione acritica in attività di ricerca accademica di classificazioni e categorie prodotte in ambito burocratico, l’autore propone d'interpretare la migrazione come un’azione creativa alla quale individui o gruppi umani ricorrono per affrontare circostanze avverse e ricostruire la quotidianità.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Napolitani, Fabio. « In-certezze ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (juillet 2010) : 265–66. http://dx.doi.org/10.3280/rig2010-001014.

Texte intégral
Résumé :
L'esperienza cui ci si riferisce in questo scritto puň essere annoverata tra quelle numerose che gli psicoterapeuti gruppoanalisti conducono e praticano da qualche decennio, nelle piů diverse istituzioni, dalle sanitarie e parasanitarie alle scolastiche, alle organizzazioni produttive, alle carceri. Nell'articolo si dŕ conto riflessivamente di un lavoro psicoterapeutico condotto con un modulo insolito con gruppi di detenuti diagnosticati come alcolisti. L'insolito č dovuto alla co-conduzione degli stessi da parte di uno psicoterapeuta e di un ex alcolista, sobrio da undici anni, che aveva seguito un percorso di formazione alla conduzione di gruppi di auto-mutuo-aiuto, secondo un modello teorico elaborato da uno psichiatra della ex Iugoslavia, V. Hudolin. La loro contemporanea presenza nei gruppi, nel corso di cinque anni, ha prodotto una collaborazione sinergica tra chi, portatore di una formazione teorica gruppoanalitica, aveva la possibilitŕ di leggere gli eventi individuali e gruppali in termini relazionali, e chi, con vissuti esperienziali di dipendenza dalla sostanza, era in grado di testimoniare il percorso faticoso di emancipazione compiuto e non mai definitivamente raggiunto.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Correale, Antonello. « Borderline e gruppo degli operatori : un incontro traumatico ? » RICERCA PSICOANALITICA, no 2 (mai 2012) : 45–58. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-002004.

Texte intégral
Résumé :
Alla base della condizione borderline c'č un trauma originario che ha prodotto un'esperienza di impotenza totale. Ne č derivata una mancanza di familiaritŕ con il mondo e la sfiducia verso la dimensione accomodante, gentile, affettuosa e normale della vita. Da ciň il ricorso a strumenti difensivi che sono quasi sempre tentativi di riappropriazione violenta. A loro volta, questi comportamenti determinano difficoltŕ e scissioni nell'equipe dei curanti. Per questo č necessario un pensiero condiviso ed inoltre č necessario che qualcuno, all'interno dell'equipe, si assuma un ruolo predominante nel rapporto terapeutico con il borderline.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Ozbay, I., C. Kucur, F. E. Koçak, B. Savran et F. Oghan. « ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 5 (octobre 2016) : 381–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-897.

Texte intégral
Résumé :
L’obiettivo del presente studio è stato determinare se i livelli plasmatici dei prodotti avanzati di ossidazione proteica (AOPP) rappresentino dei marker di stress ossidativo nei pazienti pediatrici affetti da tonsillite cronica. Per lo studio sono stati arruolati, presso i Dipartimenti di Otorinolaringoiatria e Chirurgia pediatrica dell’Ospedale Universitario di Dumlupinar, trenta bambini sani e trenta affetti da tonsillite cronica. Il gruppo dei pazienti affetti da malattia è stato sottoposto a un prelievo ematico preoperatorio e ad una biopsia intraoperatoria del tessuto tonsillare. Il gruppo dei pazienti sani è stato sottoposto unicamente al prelievo ematico. I livelli plasmatici e tissutali degli AOPP sono quindi stati misurati mediante spettrofotometria. I livelli sierici degli AOPP sono risultati essere più elevati nel gruppo dei pazienti affetti da tonsillite cronica (13,1 ± 3,3 ng/ml) rispetto al gruppo di controllo (11,6 ± 2,3 ng/ml; P < 0,05). Il livello tissutale medio degli AOPP nei pazienti malati è risultato essere superiore a quello plasmatico medio sia nel gruppo dei pazienti sani che in quello dei pazienti malati (41,9 ± 13,5 ng/mg; P < 0,05). I livelli plasmatici e tissutali degli AOPP sono risultati quindi essere più elevati nei pazienti malati rispetto al gruppo di controllo. Gli AOPP potrebbero quindi rappresentare una nuova classe di molecole pro-infiammatorie coinvolte nello stress ossidativo nella tonsillite cronica e potrebbero avere un ruolo come marker di stress ossidativo nei pazienti pediatrici affetti da tale patologia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

Schiavone, Francesco. « User innovation e cambiamento tecnologico nelle tribů hightech ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 3 (septembre 2011) : 167–84. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-003010.

Texte intégral
Résumé :
Il rapido cambiamento tecnologico, di fatto caratterizzante tutti i settori industriali dell'economia odierna, sembra essere, potenzialmente, un fattore determinante per l'attivazione dellain alcuni gruppi sociali. Il presente studio ambisce ad investigare il fenomeno dellaindotta dal cambiamento tecnologico settoriale, utilizzando come unitÀ d'analisi le tribů imprenditoriali high-tech. Per mezzo di una ricerca di natura induttiva effettuata tramite il metodo del case study, si sviluppano cinque. Il caso di studio qui analizzato č la tribů imprenditoriale dei radioamatori, i quali si sono adeguati al cambiamento tecnologico del settore delle telecomunicazioni sviluppando autonomamente software multimediali per ottimizzare l'utilizzo del loro vecchio prodotto di culto (la radio) anche nel nuovo contesto tecnologico dominato da internet.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Lazzaretti, Letizia. « TRADUZIONE, ADATTAMENTO E VALIDAZIONE DI UN QUESTIONARIO SU MOTIVAZIONE E DISPOSIZIONE VERSO LA SCRITTURA E SUO IMPIEGO NELLO STUDIO DELL’AUTOPERCEZIONE DI CLASSI INTERE E STUDENTI MULTILINGUI ». Italiano LinguaDue 13, no 2 (26 janvier 2022) : 254–76. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17137.

Texte intégral
Résumé :
Questo articolo sintetizza il processo di traduzione e validazione di un questionario sulla disposizione verso la scrittura rivolto a studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado. A seguito di due fasi di validazione, una incentrata sulla comprensibilità degli item e una sulla consistenza interna dello strumento, è stato prodotto un questionario semplice e facilmente utilizzabile in contesti sia didattici che di ricerca. Non tutte le sottoscale ottengono risultati indicativi di una forte consistenza, quindi saranno necessari ulteriori perfezionamenti. Lo strumento è stato poi utilizzato in una ricerca volta a determinare gli effetti, sia motivazionali che linguistici, apportati da un progetto di educazione linguistica su 122 studenti di quinta primaria e terza secondaria di primo grado (gruppo sperimentale), poi confrontati con 104 alunni di pari età (gruppo di controllo). I gruppi sono stati confrontati sia interamente che per soli multilingui. Gli studenti hanno scritto individualmente un testo narrativo, poi analizzato tramite scale olistiche su contenuto, comprensibilità, coerenza e coesione, successivamente hanno compilato il questionario. I risultati linguistici, migliori per il gruppo sperimentale, suggeriscono che la metodologia del Progetto sia un buon punto di partenza per accrescere le competenze in modo omogeneo e per ridurre le disuguaglianze dal punto di vista linguistico. I risultati di autopercezione lasciano invece aperte diverse ipotesi, che necessitano di ulteriori rilevazioni per essere confermate o smentite. Translation, adaptation, and validation of a questionnaire on motivation and disposition towards writing and its use in the study of self-perceptions of whole classes and multilingual students This paper summarizes the process of translation and validation of a questionnaire about disposition towards writing for primary and middle school students. We followed two validation phases -the first one focused on the comprehensibility of the items, the second one on the internal consistency of the tool- and finally we obtained a simple and easily usable questionnaire for both educational and research contexts. Not all subscales were strong consistent, so further refinements are needed. We subsequently used the questionnaire in a study about motivational and linguistic effects of a language education project on 122 5th and 8th-grade students (experimental group), then compared with 104 same-age pupils (control group). We analyzed both entire groups and multilingual pupils only. Students individually wrote a narrative text (analyzed through holistic scales about content, comprehensibility, coherence, and cohesion) and then filled out the questionnaire. The linguistic results, better for the experimental group, suggest that the Project's methodology is a good starting point to increase skills homogeneously and to reduce linguistic inequalities. The self-perception results leave open several hypotheses, which require further findings to be confirmed or denied.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Ciniero, Antonio. « Modelli politici e processi di istituzionalizzazione come vettori di esclusione e marginalità sociale : il caso dei campi rom e dei ghetti agricoli ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 125 (août 2021) : 40–61. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-125003.

Texte intégral
Résumé :
Il saggio ha due obiettivi. Il primo è quello di descrivere le continuità e le differenze riscontrabili nelle dinamiche di esclusione che producono i campi rom, luoghi di segregazione abitativa gestiti, direttamente o indirettamente, dai comuni italiani, e i ghetti agricoli, luoghi di segregazione abitativa che nascono in modo informale per dare alloggio ai lavoratori stagionali stranieri. Il secondo obiettivo è quello di analizzare gli interventi pubblici fino ad oggi messi in campo dalle istituzioni italiane per affrontare la questione abitava di gruppi di popolazioni pensate erroneamente come omogenee e portatori di bisogni comuni. Tanto nel caso dei rom, quanto in quello dei braccianti stranieri, le istituzioni italiane hanno utilizzato prevalentemente un approccio emergenziale basato sull'eccezionalità che ha prodotto e continua a produrre rilevanti contraddizioni e forme di esclusione sociale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Craparo, Giuseppe. « Simbolizzazione, mentalizzazione e trattamento gruppale per le addiction ». QUADERNI DI GESTALT, no 1 (septembre 2012) : 73–85. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-001008.

Texte intégral
Résumé :
Il presente articolo approfondisce l'interpretazione evolutivo-relazionale delle addiction (da sesso, da sostanza, da internet, da cibo, ecc.) come espressione di un deficit delle competenze cognitive e metacognitive di regolazione degli affetti. Tale deficit sarebbe il prodotto di uno sviluppo traumatico del soggetto a partire dai primi mesi di vita. Secondo il modello evolutivo-relazionale, inoltre, le condotte additive avrebbero una funzione dissociativa nei confronti dell'emergere di contenuti affettivi presenti nelle memorie traumatiche. L'articolo affronta anche l'efficacia delle terapie di gruppo, in cui il confronto con altri soggetti puň favorire la mentalizzazione delle emozioni implicate nelle condotte additive.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva et Nicoletta Vittadini. « Nuove pratiche comunicative e adolescenti figli di immigrati : premesse e strumenti di ricerca ». IKON, no 58 (mars 2011) : 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058002.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Riva, Eleonora, et Federica de Cordova. « Nuove pratiche di comunicazione e processi psico-sociali di costruzione dell'identità negli adolescenti transculturali ». IKON, no 58 (mars 2011) : 77–101. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058005.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

De Paola, Maria, et Vincenzo Scoppa. « Corsi pre-universitari e rendimenti degli studenti ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 2 (juin 2011) : 57–83. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-002003.

Texte intégral
Résumé :
In questo lavoro si cerca di comprendere se corsi di formazione a livello universitario, diretti a colmare lacune nelle competenze di base, possano determinare un miglioramento nei risultati accademici ottenuti dagli studenti. La nostra analisi riguarda gli effetti prodotti da un progetto, finanziato dalla Regione Calabria, che all'inizio dell'anno accademico 2008-09 ha offerto agli studenti immatricolati alle Universitŕ calabresi un insieme di attivitŕ formative. I tipici problemi di "distorsione da selezione" che si pongono nella valutazione degli effetti di interventi di questo tipo sono stati affrontati sia grazie alla disponibilitŕ di dettagliate informazioni su caratteristiche, abilitŕ e motivazioni degli studenti, sia cercando di identificare un gruppo di controllo costituito da studenti che non hanno partecipato all'intervento per fattori puramente casuali. Dalle nostre stime emerge un impatto positivo dei corsi di formazione sulle performance degli studenti nel primo anno di studi. Questi risultati sono robusti all'uso della tecnica del.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

Varango, Concettina, Francesca Musarella, Mara Cella et Antonella Varango. « Prospettiva e Valore della matrice Cheratinica nella valutazione dell'utilizzo di Nuove Sostanze Psicoattive nella popolazione che afferisce ai SERD ». MISSION, no 53 (mai 2020) : 39–44. http://dx.doi.org/10.3280/mis53-2020oa9242.

Texte intégral
Résumé :
Questo articolo nasce dall'esigenza di informare un pi&ugrave; ampio pubblico sul pericolo rappresentato da queste sostanze, far conoscere le NPS (Novel Psychoactive substances) agli operatori del settore (personale di laboratorio, personale delle unit&agrave; di emergenza/ urgenza, operatori sanitari, ricercatori, ecc.) al fine di agevolare l'analisi di campioni sconosciuti e divulgare i dati scientifici che cominciano ad emergere da studi clinici e preclinici sui loro effetti tossici e farmacologici.&nbsp;Dal 2009 sono comparsi nel gruppo delle N.P.S., i nuovi oppioidi sintetici, molecole estremamente potenti che comportano una seria minaccia per la salute pubblica. Si tratta di prodotti dalla notevole potenza (il fentanyl, per esempio, capostipite di questa famiglia, ha un'azione circa 100 volte maggiore rispetto a quella della morfina) che vengono utilizzati sia per s&eacute; sia come adulteranti di partite di sostanze classiche, soprattutto eroina, causando scie di decessi per overdose.&nbsp;
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Vittadini, Nicoletta. « Adolescenti o migranti ? Pratiche di comunicazione digitale ». IKON, no 58 (mars 2011) : 33–55. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058003.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva et Nicoletta Vittadini. « Tecnologie digitali e pratiche identitarie tra gli adolescenti figli di genitori immigrati. Introduzione ». IKON, no 58 (mars 2011) : 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058001.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

Caselli, Marco. « Tra due mondi e tra due culture : l'esperienza degli adolescenti figli di immigrati a Milano ». IKON, no 58 (mars 2011) : 57–75. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058004.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

de Cordova, Federica, et Eleonora Riva. « Adolescenti digital natives : l'esperienza soggettiva tra pratiche e appartenenze ». IKON, no 58 (mars 2011) : 103–29. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058006.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

Roth, Roman Ernst. « Black-gloss wares from the acropolis of Capena (La Civitucola, provincia di Roma) ». Papers of the British School at Rome 74 (novembre 2006) : 119–62. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620000324x.

Texte intégral
Résumé :
CERAMICA A VERNICE NERA DALL'ACROPOLI DI CAPENA (LA CIVITUCOLA, PROVINCIA DI ROMA)Con questo articolo si pubblica la ceramica a vernice nera scoperta durante una serie di scavi condotti alla Civitucola dal Gruppo Archeologico Romano durante i primi anni Novanta del secolo scorso. Il materiale (ca. 500 frammenti diagnostici) coprono un arco cronologico di oltre 200 anni, dagli inizi del IV al tardo II secolo a.C, con un picco di presenze durante i decenni centrali di quest'ultimo secolo. Tale aspetto riguarda sia la ceramica a vernice nera importata, sia quella destinata alla commercializzazione locale, che, piuttosto che sovrapporsi nei dettagli morfalogici, tendi a ricorrere in forme specifiche con corpo ceramico distinto. Di particolare interesse a questo riguardo è la pasta principale prodotta localmente (pasta n. I). La ceramica prodotta con questo pasta combina gli stili tradizionali di Capena con elementi comunemente riscontrati nella ceramica a vernice nera in altre parti dell'Italia centrale, ma senza copiare lo stile dei tipi principali della ceramica importata (pasta V). L'articolo conclude con il suggerimento che questi modelli, paragonabili con altre situazioni in Italia centrale, siano studiati nell'ambito del contesto della crescente diversificazione culturale a livello regionale all'interno del più ampio processo storico della romanizzazione d'Italia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Bonucchi, Decenzio, Francesca Facchini, Gianni Cappelli, Monica Spina, Antonio Granata, Andrea Bandera et Marcello Napoli. « Per una gestione Lean degli Accessi Vascolari ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 3 (14 juin 2013) : 197–200. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1036.

Texte intégral
Résumé :
L'accesso vascolare per dialisi continua a sfuggire a una precisa organizzazione, capace di dare risposte al complesso problema demografico e clinico di pazienti comorbidi e sempre più anziani. Descriviamo l'intero processo gestionale alla luce dei principi del Lean Management (LM), filosofia gestionale divenuta un metodo di produzione industriale. I concetti cardine sono quelli di valore aggiunto per il paziente, di scarto (inteso come esposizione a un rischio) e di partecipazione del paziente e dell’ operatore alla revisione continua del prodotto (servizio) fornito. Si parte dalla materia prima (patrimonio vascolare), passando per la progettazione (riferimento tempestivo e controllo del territorio), la realizzazione chirurgica e il controllo del prodotto funzionante (monitoraggio). Per esempio, in termini consoni al LM, i CVC sono un magazzino troppo grande di parti di ricambio con un'elevata percentuale di difetti di produzione. La loro manutenzione (antibiotici, ricoveri, sostituzioni, trombolisi e stenting dei vasi centrali) costa molto e causa un elevato tasso di incidenti sul lavoro (per pazienti e operatori). Si tratta di un contratto non conveniente, perché serve a finanziare un'attività di scarso valore aggiunto e con un interesse passivo troppo elevato. Questo approccio richiede una crescita culturale che parte dalla creazione di un gruppo coordinato: gli attori sono stati più volte individuati (nefrologo, chirurgo vascolare, radiologo e infermiere di dialisi), ma spesso non esiste il coordinatore, che proponiamo di individuare secondo il modello organizzativo dei trapianti. Anche le Direzioni Sanitarie dovrebbero essere coinvolte in un cambiamento organizzativo cruciale per il contenimento prospettico dei costi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Di Meo, Silvia. « Boza e la presenza migrante. Avventura, combattimento e tattiche nell'attraversamento della Frontera Sur ». MONDI MIGRANTI, no 1 (mars 2022) : 177–99. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001010.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo è il prodotto di un'indagine etnografica sviluppata sul territorio di confine della Frontera Sur, che separa l'Africa dall'Europa. L'etnografia è stata condotta sui due lati della frontiera, in Marocco e a Ceuta (Spagna), e ha riguardato l'osservazione e la partecipazione alla vita nei campi di sopravvivenza, di azione e di reclusione di un gruppo di migranti subsahariani in viaggio. Attraverso una metodologia etnografica di raccolta di storie di vita e di viaggio sono stati analizzati i discorsi e le pratiche elaborate dai migranti con lo scopo di pensare e agire lo spazio violento del confine: attraversamenti del muro frontaliero, superamento dei dispositivi di controllo e pratiche di vita negli spazi confinanti. I discorsi dei soggetti e il racconto comune dell'avventura migratoria hanno permesso di far emergere la presenza sociale e politica delle soggettività. Questa presenza è espressa dal grido Boza: categoria emica che permette ai migranti di significare l'agire dinamico, denso e mirato alla riuscita migratoria.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Kriesi, Hanspeter. « IL CAMBIAMENTO DEICLEAVAGESPOLITICI IN EUROPA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no 1 (avril 1998) : 55–80. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200025752.

Texte intégral
Résumé :
IntroduzioneIn questo lavoro discuterò un aspetto dell'opera di Stein Rokkan che ha prodotto un'ondata di recenti pubblicazioni e di cui io stesso mi sono occupato. Mi riferisco al ruolo deicleavagesnella politica dell'Europa occidentale contemporanea. Le principali argomentazioni del grande scienziato politico norvegese sulle strutture di conflitto nelle società dell'Europa occidentale e sulla loro trasposizione in sistemi partitici sono state proposte nel famoso saggioCleavage Structures, Party Systems, and Voting Alignmentsche Rokkan scrisse con Seymour M. Lipset (Lipset e Rokkan 1967). La sua idea consisteva nel collegare le configurazioni dei sistemi partitici europei contemporanei alle divisioni sociali e culturali che caratterizzavano le società europee all'epoca della formazione dei sistemi partitici, nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Quando emerse la politica democratica, queste divisioni tradizionali opponevano principalmente gruppi sociali definiti in termini di religione, classe, unità territoriale ed etnia. Come è noto, Lipset e Rokkan sostennero che queste divisioni tradizionali erano state politicamente «congelate» e che, all'epoca in cui scrivevano (1967), i sistemi partitici europei riflettevano ancora la struttura delle divisioni della società che era esistita nei primi anni '20, quando le masse popolari avevano fatto il loro ingresso nella politica democratica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

Carta, Mauro Giovanni, Piero Coppo, Mario Antonio Reda, Maria Carolina Hardoy et Bernardo Carpiniello. « Depression and social change. From transcultural psychiatry to a constructivist model ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 1 (mars 2001) : 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008538.

Texte intégral
Résumé :
RIASSUNTOSulla base di precedenti studi del nostro gruppo i cui risultati verranno sintetizzati, il lavoro avanza alcune ipotesi sull'evoluzione della sintomatologia depressiva e sul possibile incremento del rischio depressivo legato alle modificazioni sociali. Vengono esaminati i disturbi dell'umore in emigrati senegalesi ed i fattori protettivi quali uno stretto supporto sociale che sembrano determinare un basso rischio in queste popolazioni. Verrà analizzata l'ipotesi che l'“occidentalizzazione”, intesa come la perdita a livello individuale dello stile di vita tradizionale, delle abitudini lavorative, dei valori culturalmente determinati, della lingua, a favore delle attitudini influenzate dalla cultura occidentale, possa rappresentare un fattore di rischio per i disturbi depressivi, almeno nelle espressioni cliniche comuni nei contesti occidentali. Precedenti ricerche del nostro gruppo, sembrano infatti indicare la presenza di quadri depressivi in popolazioni scarsamente occidentalizzate quali i nomadi Peul o i contadini Dogon del Sub-Sahara, ma, in questo contesto, tuttavia, i sintomi depressivi, peraltro rari, appaiono secondari a disturbi somatici gravi, tranne che in individui scolarizzati. Le ricerche rilevano due distinte e contrapposte modalità di espressione clinica che vengono definite rispettivamente “occidentale” o della “colpa” e “tradizionale” o della “dislocazione dal gruppo”. Ulteriori indagini condotte in aree in rapida trasformazione sembrano indicare che i fattori ambientali possano influenzare l'evoluzione dei sintomi depressivi dall'una all'altra forma e modificare la soglia di scatenamento di schemi emotivo comportamentali depressivi. E' supposto che le perturbazioni dell'assetto sociale rendano adattive attitudini alia “iperesponsabilizzazione compulsiva”, una serie di convinzioni profonde che possono essere considerate allo stesso tempo come un prodotto dell'“occidentalizzazione” e come fattore di rischio depressivo. Gli individui dotati di tali caratteristiche di base, attraverso opportunità di vita offerte dal cambiamento sociale maturerebbero sistemi complessi e innovativi di interpretazione della realtà, di attribuzione della causalità e del controllo degli eventi, di vivere le emozioni. A partire da tale modello viene proposta una ridiscussione del concetto di soglia e una chiave di lettura della trasformazione della fenomenologia depressiva, se si ipotizza che i nuovi sistemi organizzativi della conoscenza, pur capaci di rispondere alle esigenze emergenti, espongano ad una maggiore vulnerability depressiva.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

Hekimler, Alpay. « Le relazioni industriali nel settore tessile e dell'abbigliamento in Turchia. Un caso di studio : il gruppo Inditex ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 169 (avril 2021) : 1–17. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-169001.

Texte intégral
Résumé :
La Turchia appartiene attualmente al novero dei più importanti Paesi esportatori di prodotti tessili e di abbigliamento nel mercato globale. Numerosi fornitori e produttori producono oggi per marchi di livello mondiale, che sono presenti nel Paese anche attraverso le loro imprese di moda nel commercio al dettaglio. Queste ultime sono contestualmente assurte negli anni più recenti tra i maggiori datori di lavoro del settore. Tra di esse deve essere menzionato anche il global player Inditex, che è presente in Turchia con quasi tutti i suoi marchi. Tuttavia, nei me-dia non sempre vengono descritte positivamente le condizioni di lavoro presso i fornitori e i produttori, e perfino nella sua rete di vendita. Inditex, però, si obbliga, tramite il proprio Codi-ce di condotta, a rispettare i diritti dei lavoratori internazionalmente riconosciuti, acquistando esclusivamente le merci dei fornitori e dei produttori che garantiscono l'osservanza di tali dirit-ti. Il diritto di associazione sindacale è sancito dalla Costituzione turca, e il legislatore lo ha concretizzato mediante il diritto del lavoro. Ne consegue che i lavoratori sono liberi di aderire o meno a una rappresentanza di interessi. Tuttavia, le caratteristiche del settore tessile e dell'abbigliamento e il profilo dei lavoratori e delle lavoratrici creano non poche difficoltà ai sindacati che intendono operarvi. Per questa ragione, il tasso di sindacalizzazione nel settore risulta attualmente inferiore alla media. Il saggio intende, anzitutto, illustrare i diritti collettivi dei lavoratori in Turchia su un piano generale, per poi discutere l'importanza dell'industria tes-sile e dell'abbigliamento. Nella successiva e ultima parte verrà trattata la situazione attuale del global player Inditex in Turchia; il contributo si chiude con una breve conclusione in chiave prospettica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Corsale, Andrea, et Monica Iorio. « Fuori dal campo : un "Nuovo abitare possibile" per i rom di Cagliari ? » RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 1 (avril 2021) : 30–60. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11650.

Texte intégral
Résumé :
Nel contesto delle politiche per il superamento del sistema dei ‘campi rom', l'articolo&nbsp;analizza le politiche dell'abitare attuate dal Comune di Cagliari nei confronti della comunit&agrave;&nbsp;rom evacuata dal campo autorizzato che era situato, fin dal 1995, nell'area periurbana&nbsp;della citt&agrave;, e che &egrave; stato chiuso nel 2012 per motivi igienico-sanitari.&nbsp;Dallo studio, che ha seguito un approccio qualitativo, emerge che i percorsi di inclusione&nbsp;abitativa e di emancipazione sociale hanno prodotto risultati parziali. Permangono,&nbsp;infatti, criticit&agrave; legate alla provvisoriet&agrave; dei progetti messi in campo e alla discordanza&nbsp;che, in diverse occasioni, emerge tra gli obiettivi e gli strumenti individuati da istituzioni&nbsp;pubbliche e operatori privati, nel quadro delle politiche nazionali ed europee, e i progetti&nbsp;di vita delle famiglie rom interessate. Queste ultime chiedono un maggior coinvolgimento&nbsp;nella definizione dei progetti istituzionali per la loro inclusione, in linea con le aspirazioni&nbsp;dei singoli e dei gruppi familiari e nel rispetto della diversit&agrave; culturale da questirivendicata.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

Mandarino, Antonella. « Valutazione e sviluppo delle aree rurali : quali esperienze, quali nuovi approcci, quali metodologie di valutazione ? » RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 43 (février 2010) : 123–34. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043009.

Texte intégral
Résumé :
Il tema dello sviluppo rurale č stato negli ultimi decenni, ed č tuttora, molto dibattuto in ambito accademico e istituzionale, sia per le profonde trasformazioni che hanno interessato le aree rurali, sia per gli orientamenti della Politica Agricola Comune, ancora fortemente sbilanciata verso un approccio di tipo settoriale. Le valutazioni condotte fino ad oggi sulla politica di sviluppo rurale, attuata attraverso diversi strumenti in assenza di una chiara strategia, hanno avuto per oggetto i singoli programmi con cui tale politica č stata a lungo identificata, con il risultato che le analisi e i giudizi presentati non sono andati molto oltre le realizzazioni e i risultati degli interventi finanziati. La necessitŕ - manifestata dai componenti il "Gruppo di Lavoro sullo Sviluppo Rurale" costituito nell'ambito delle attivitŕ del NVVIP della Sardegna - di avviare processi di valutazione integrata, degli effetti prodotti dai diversi strumenti di programmazione sulle aree rurali, ha offerto lo spunto per l'organizzazione, nell'ambito del XII Congresso dell'AIV, di una Tavola Rotonda sul tema della valutazione e sviluppo delle aree rurali. L'articolo č una libera rielaborazione delle riflessioni e dei contributi portati in quella sede, allo scopo di stimolare un dibattito su nuove ipotesi di valutazione delle politiche finalizzate allo sviluppo dei territori rurali e sulle implicazioni, concettuali e di metodo, che la definizione di ricerche valutative sul tema dello sviluppo rurale comporta.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Frazzitta, Giuseppe. « La malattia di Parkinson : fi siopatologia, cure farmacologiche, multidisciplinarietà ». PNEI REVIEW, no 2 (novembre 2022) : 9–19. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002002.

Texte intégral
Résumé :
I Parkinsonismi sono un gruppo di disturbi del movimento classificate in forme secondarie e degenerative. La malattia di Parkinson è una forma degenerativa di Parkinsonismo dovuta alla degenerazione della sostanza nigra e alla perdita dei suoi neuroni dopaminergici. La dopamina da essi prodotta ha una funzione di modulazione dell'attività dei nuclei della base. La perdita di tale modulazione porta a una riduzione del movimento con aumento della rigidità, lentezza e parziale perdita di alcuni movimenti automatici: i riflessi posturali, la deambu- lazione e il pendolarismo. La L-Dopa a partire dalla fine degli anni '60 del Novecento ha permesso di curare questi pazienti con miglioramento della rigidità e della lentezza. La breve emivita di questo farmaco ha richiesto lo sviluppo di altre molecole che ne permettessero il prolungamento dell'azione. Purtroppo non sempre tali nuovi farmaci sono risultati efficaci o hanno causato importanti effetti collaterali. La riabilitazione si è rivelata essere efficace nel migliorare gli aspetti motori della malattia e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti. Per tale ragione un approccio multidisciplinare e integrato è adesso consigliato come miglior trattamento dei pazienti con malattia di Parkinson.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

Mariotti, Mauro. « Promozione della genitorialità e della salute mentale dell'infanzia. Riflessioni sul significato delle manualizzazioni per l'attuazione di politiche sanitarie efficaci ». RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no 56 (décembre 2022) : 5–30. http://dx.doi.org/10.3280/pr2022-056001.

Texte intégral
Résumé :
Le terapie sistemiche funzionano con individui, coppie, famiglie e gruppi utilizzando molti diversi tipi di interventi. Tuttavia, molti di que-sti interventi possono sembrare troppo poco basati su un rigoroso ap-proccio scientifico. In questo documento presentiamo le sfide emerse riguardo alla manualizzazione degli approcci che il settore ha prodot-to. Le terapie più riduzionistiche sono state riconosciute come il gold standard proprio per la loro manualizzazione, mentre la terapia fami-liare sistemica ha perso opportunità di influenza politica e approva-zione a causa della riluttanza ad affrontare le sfide della manualizza-zione. Sosteniamo che affinché le terapie sistemiche sopravvivano, dobbiamo trovare il modo di articolare ciò che facciamo in terapia, formazione e ricerca in modi che promuovano sia la creatività che il rigore necessari per essere efficaci. Presentiamo il programma EFTIFS e il progetto DAN, che mostrano come, attraverso l'uso di processi piuttosto che di procedure, si pos-sono produrre manuali che consentono ai terapeuti di essere comples-si e artistici quanto desiderano, ma mantengano comunque l'attenzione sul metodo scientifico che consentirà di essere riconosciuti come erogatori di psicoterapie basate sull'evidenza.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

Pallonetto, Lucia, Rosanna Perrone et Carmen Palumbo. « Valutazione degli atteggiamenti disfunzionali : verso una pedagogia del corpo in chiave inclusiva ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 195–210. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12949.

Texte intégral
Résumé :
Il 2020 si è presentato come l'anno dei cambiamenti e dell'adattamento dell'uomo ad una "vita sospesa", un anno scandito da paure, sacrifici, distanze e nuove abitudini. Da questi cambiamenti, nasce il bisogno di nuove sfide, sia dal punto di vista sociale che pedagogico. La pandemia da COVID-19 ha costretto scuole e università, in tempi brevi e con numerose difficoltà, a escogitare nuove strategie per fronteggiare le nuove esigenze. Il processo di insegnamento-apprendimento è un processo che necessita di tempi e modalità variabili a seconda delle esigenze del discente, e questo periodo ha visto di sicuro il potenziale del digitale come mezzo supportivo e di mediatore di conoscenze. In particolare, l'ambito universitario ha visto nella maggior parte delle università, la quasi totalità delle attività didattiche in modalità on-line. In questa ricerca si considerano gli effetti prodotti dalle condizioni pandemiche, di concilio con i consueti e disparati stimoli derivanti dalla vita accademica, dallo studio, dall'interazione che non è più diretta, ma mediata fra studenti e docenti. A questo proposito, è stata condotta una valutazione su un gruppo di 405 studenti universitari utilizzando il test Idea Inventory (Kessinove, 1977) per valutare il sorgere di determinati comportamenti in relazione agli altri o a delle problematiche in un tempo che ha visto diverse privazioni su tutti i livelli, specie in quello sociale. Da ciò è scaturita la necessità di considerare e tendere verso una pedagogia del corpo (Gamelli, 2011): un approccio didattico e formativo che ha l'obiettivo di valorizzare e potenziare il ruolo della corporeità nei contesti di apprendimento (Sibilio, 2011).
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

Duraccio, Caterina. « voci delle intersezioni : Postcolonialismo e femminismo ». Revista Internacional de Pensamiento Político 16 (28 janvier 2022) : 161–76. http://dx.doi.org/10.46661/revintpensampolit.6280.

Texte intégral
Résumé :
All’inizio degli anni ’80 nell’Università di Delhi, un gruppo di studiosi si riunisce per riflettere sulle relazioni tra Occidente ed Oriente. Il collettivo nato dallo storico Ranajit Guha, prende il nome di Subaltern Studies, richiamando le teorie gramsciane sulla subalternità. L’analisi dei rapporti di dominio e soggezione tra coloni e colonizzati è centrale nello sviluppo di queste nuove teorie postcoloniali. I protagonisti di questo fervente dibattito non circoscrivono il postcolonialismo dentro precisi confini geografici: la condizione postcoloniale è principalmente ideologica, poiché nasce come prodotto delle relazioni e dei processi storici di colonizzazione. All’interno dei Subaltern Studies, la studiosa Gayatry Chakravorty Spivak (1985) si interroga sull’assenza del soggetto femminile nel discorso dei suoi colleghi, ponendo una domanda fondamentale per la teoria postcoloniale e per la teoria femminista: “La subalterna può parlare?” (1988). La donna appare un soggetto ventriloquizzato e costantemente rappresentato e definito dallo sguardo dell’altro. Spivak centra l’attenzione sul bisogno di autodeterminazione del soggetto femminile. Alla voce della filosofa indiana fanno eco le femministe chicanas e afroamericane, che dagli Stati Uniti reclamano un femminismo che tenga conto di tutte le subalternità che agiscono sul corpo femminile, prima fra tutte la razza. La declinazione dell’intersezione tra sesso, razza e classe assume un ruolo fondamentale sia nella teoria postcoloniale che in quella femminista. Nel presente lavoro si analizzano le principali rivendicazioni e le strategie di resistenza usate dalle voci delle subalterne, che marcano alcuni momenti di incontro/confronto tra femminismo e postcolonialismo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

Lombardi, Mauro, et Nicolň Bellanca. « Le traiettorie reticolari dell'innovazione territoriale ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122002.

Texte intégral
Résumé :
I sistemi socio-economici locali (Ssl) sono stati interpretati dalle tradizioni di studi risalenti a Marshall, Porter e Krugman principalmente considerando la prossimitŕ spaziale degli attori. Era l'ancoraggio territoriale a far lievitare forme peculiari di economie esterne, di vantaggi competitivi e di dinamiche endogene. Negli ultimi decenni, tuttavia, questi sistemi hanno attraversato cambiamenti multi-dimensionali a molteplice scala. Le nuove connotazioni strutturali - tra cui la prossimitŕ cognitiva, la, la complementaritŕ di contratti formali e accordi informali nelle collaborazioni tra imprese, le reti translocali - richiedono un differente quadro teorico e comportano diverse implicazioni di policy. Il quadro teorico pone al centro la co-evoluzione di tecnologie, modelli organizzativi, culture e istituzioni. Entro la molteplicitŕ di traiettorie rese possibili da tale co-evoluzione, ciascun Ssl è sia correlato ad un sistema socio-tecnico che ne limita le dinamiche di mutamento, sia inserito in percorsi lungo i quali puň accedere in modi discontinui ad orizzonti tecno-economici lontani. Le implicazioni di policy debbono pertanto riferirsi alle traiettorie innovative che l'attuale transizione socio-tecnica globale rende possibili ad uno specifico gruppo di Ssl, che è nel nostro caso la Toscana. Sul piano strategico operativo - considerando i limiti politici e civili della societŕ in oggetto - tentiamo di cogliere alcuni cruciali "colli di bottiglia" che bloccano la percezione e il perseguimento degli interessi collettivi di lungo periodo. Questi blocchi riguardano la miopia cosě degli imprenditori come delle istituzioni pubbliche nei riguardi del potenziale tecnico-scientifico effettivamente accessibile e dei percorsi evolutivi che converrebbe imboccare; l'inadeguatezza delle forme istituzionali entro cui vengono prodotti e gestiti i beni comuni o; la carenza di appropriati modi per capitalizzare le imprese innovative. Per ognuno di tali lock-in avanziamo proposte costruttive percorribili.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

Amplatz, Alma, Tecla Cappellucci, Valentina Cosmi, Alessandra Dore, Elena Guidi, Andrea Luca, Nadia Maria Peron, Walter Roberto, Sabina Salvaneschi et Cristiano Scandurra. « Del corpo, del limite : riflessioni sull'omogenitorialità ». PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no 1 (juin 2022) : 175–88. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001013.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo descrive i temi che sono stati approfonditi da un gruppo di studio della SIPP su: "Sfumature in dialogo: identità di genere, tematiche LGBTQ+ e nuove configurazioni familiari" in un iniziale periodo di incontri. Gli argomenti non sono stati affrontati da una prospettiva clinica, ma la porta d'accesso è stata quella della ricerca psicoanalitica, con un'apertura alle molteplici sfumature dell'essere umano, e con la consapevolezza dell'importanza della disponibilità all'ascolto e della capacità di sospensione del giudizio, l'epoché nel senso husserliano. Il primo argomento di studio è stato: l'omogenitorialità. L'articolo descrive quanto tale tema non possa prescindere da una nuova considerazione del legame mente-corpo: il corpo è considerato nei diversi passaggi legati alla Procreazione Medicalmente Assistita o alla Gestazione per Altri, ma anche quando sono coinvolti, in modo reale o simbolico, i corpi di donatori, donatrici e gestanti. Con le nuove frontiere pro-creative si assiste alla diffrazione del processo di concepimento (scissione mente-corpo) e la filiazione che ne deriva si costituisce come una rappresentazione «bio-medica del legame tra parti del corpo e prodotti del corpo». Ma ci troviamo anche a fare i conti con le menti e con il pensiero di queste coppie che si scontrano con la legittimità che la società può offrire ai loro desideri, alle loro scelte di vita, che possono in alcuni casi entrare in conflitto anche con il mondo interno di ciascuno. Passando per una disamina storico-filosofica del concetto mente-corpo nonché di limite, si è giunti ad alcuni interrogativi attuali: le tecnologie di fecondazione assistita rappresentano un ulteriore passo per una scissione mente-corpo o una delle tante espressioni di un sano progresso umano? Dove va a finire nella visione classica dell'Edipo il corpo sessuato? Quanto i termini, materna e paterna, appaiono ancora oggi adeguati?
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

Maffettone, Ada. « Perioperative management of diabetic patients undergoing elective and emergency surgery ». Journal of AMD 25, no 1 (mai 2022) : 64. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.10.

Texte intégral
Résumé :
Frequentemente pazienti con diabete noto o non ancora diagnosticato debbono essere sottoposti ad un intervento chirurgico per complicanze correlate al diabete o per altre patologie. Il diabete e, ancor più, l’iperglicemia in assenza di una diagnosi nota di diabete, rappresentano condizioni che complicano il percorso, le procedure e gli esiti del trattamento chirurgico comportando un allungamento della degenza media del 45% e un aumento della mortalità del 50% rispetto alla media, oltre ad una frequente aumentata incidenza di complicanze infettive, infarto del miocardio, insufficienza respiratoria, stroke, insufficienza renale acuta. L’iperglicemia spesso non è adeguatamente corretta a causa di una scarsa sensibilità rispetto ai vantaggi che un adeguato controllo delle glicemie comporta sull’esito del trattamento chirurgico, della presenza di numerose priorità assistenziali e del timore dell’ipoglicemia, che costituisce una delle barriere principali al raggiungimento del target glicemico appropriato. È indispensabile, pertanto, al fine di ridurre il rischio di esiti sfavorevoli, strutturare un percorso pre, intra e postoperatorio che permetta di effettuare un’attenta valutazione del compenso glicemico, delle complicanze e delle comorbilità del diabete e un’appropriata gestione terapeutica peri e postoperatoria. Il Gruppo Diabete e Inpatient di AMD, prendendo spunto da quanto già prodotto nel 2014 in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia, ha elaborato, sulla base delle più recenti linee guida, raccomandazioni per la valutazione del paziente con diabete che deve essere sottoposto a un intervento chirurgico in elezione al fine di individuare lo specifico rischio anestesiologico, definire il piano di cura diabetologico ottimale, ridurre i rischi correlati all’intervento chirurgico e garantire la continuità assistenziale alla dimissione. PAROLE CHIAVE diabete in ospedale; chirurgia elettiva; chirurgia in urgenza; percorso perioperatorio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

Scotti, G., C. Righi, F. Simionato et Ming Hua Li. « Trattamento endovascolare degli aneurismi intracranici con spirali staccabili (GDC) ». Rivista di Neuroradiologia 7, no 5 (octobre 1994) : 723–33. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700502.

Texte intégral
Résumé :
Tra Giugno 1993 e Agosto 1994, sono stati trattati con spirali staccabili di Guglielmi 32 pazienti con aneurismi intracranici subaracnoidei. Il gruppo è composto da 24 femmine e 8 maschi, con età media di 53 anni. Venti pazienti sono stati trattati in fase acuta a seguito di emorragia subaracnoidea; 12 sono stati diagnosticati per la presenza di segni neurologici legati alla sede e dimensione dell'aneurisma (effetto massa, deficit di nervi cranici), o sono stati un riscontro occasionale. Per quanto riguarda le dimensioni, 15 aneurismi erano piccoli (meno di 10 mm di diametro), 11 erano grandi (fra 10 e 25 mm di diametro) e 6 erano giganti (più di 25 mm di diametro, comprendendo la porzione eventualmente trombizzata). Un elemento importante nel condizionare le probabilità di successo del trattamento endovascolare è rappresentato dalle dimensioni del colletto in rapporto alle dimensioni dell'aneurisma: 14 aneurismi avevano un colletto di diametro inferiore ai 4 mm (10 piccoli, 3 grandi e un gigante) e 12 un colletto di diametro superiore ai 4 mm (3 piccoli, 5 grandi e 4 giganti); negli altri 6 non è stata possibile una valutazione sufficientemente accurata. Gli aneurismi del circolo posteriore erano 11, 8 dell'apice e 3 del tronco della basilare. Tutti i pazienti sono stati trattati in anestesia generale; gli ultimi 22 pazienti erano in eparinizzazione totale. I controlli a distanza sono disponibili solo per un numero limitato di pazienti (3 a 12 mesi; 5 a 6 mesi e 2 a 4 mesi); tutti i pazienti hanno avuto un controllo angiografico immediato e ad una settimana dal trattamento. Secondo il protocollo tutti i pazienti avranno un controllo angiografico ad un anno e possibilmente a 24 mesi dal trattamento. Il controllo angiografico ha mostrato occlusione completa dell'aneurisma in 18 pazienti (56%), occlusione parziale in dodici (38%) (di cui in 6 superiore all '80%). In due pazienti (6%) non è stato possibile posizionare il microcatetere Tracker all'interno dell'aneurisma. Questi due pazienti sono stati successivamente operati, come altri due in cui non era stato possibile posizionare un numero di coils adeguato per ottenere un packing soddisfacente ed era residuato un colletto non protetto. Tre pazienti sono stati trattati due volte; in due il trattamento è stato ripetuto perchè un controllo a 6 mesi aveva documentato ricanalizzazione parziale dell'aneurisma, nel terzo perchè il posizionamento delle coils era stato interrotto la prima volta per il riscontro di embolo nella arteria cerebrale media. Non si sono rilevate differenze nella percentuale di occlusione in funzione della sede dell'aneurisma; per quanto riguarda le dimensioni, la percentuale di occlusione completa e del 33% negli aneurismi giganti, del 63% in quelli grandi e del 70% in quelli piccoli. Nella nostra casistica il diametro del colletto non sembra influenzare in maniera significativa la percentuale di chiusura completa; ciò può essere tuttavia espressione del numero per ora basso di aneurismi trattati. Sui 14 aneurismi con colletto piccolo si è avuta chiusura completa in 5 dei 10 piccoli, vale a dire solo il 50%. Tuttavia in due pazienti non e stato possibile introdurre le spirali nell'aneurisma e si tratta quindi di insuccessi tecnici. Se quindi si considerano 8 aneurismi trattati la percentuale sale al 62%. Tutti i tre aneurismi grandi sono stati occlusi completamente (100%) mentre la chiusura dell'unico aneurisma gigante è stata parziale. Nei 12 aneurismi con colletto di diametro superiore ai 4 mm, 2 su 3 piccoli sono stati chiusi completamente (66%), 3 su 5 grandi (60%) e 1 su 4 giganti (25%). Nessun paziente è morto in conseguenza diretta del trattamento; due pazienti, entrambi con emorragia subaracnoidea di grado 3–4 sono morti cinque giorni dopo il trattamento. Si trattava di aneurismi della comunicante anteriore, in un caso associato a spasmo della cerebrale anteriore con successivo infarto frontale e nell'altro con ematoma frontobasale mesiale, prodottosi dopo il posizionamento delle coils. Si sono registrate 5 complicanze emboliche (15%) durante il trattamento o nelle prime dodici ore successive; tutte tranne una in pazienti non eparinizzati. Quattro delle complicanze sono state sintomatiche con deficit neurologici residui in 3 pazienti, da lieve afasia a grave emiparesi. In un paziente si è prodotta rottura dell'aneurisma nel corso del posizionamento delle coils, per eccessivo avanzamento del Tracker dopo la quarta coil. Il posizionamento di una quinta coil ha conseguito il tamponamento della rottura. In totale sono state impiegate 155 spirali con una media di cinque spirali per paziente; questo alto numero è spiegato dalla prevalenza, nel nostro gruppo, di aneurismi grandi o giganti.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

Spaliviero, Camilla. « Teaching Italian as a second language through digital storytelling : Students’ perceptions towards izi.TRAVEL ». EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no 1 (10 avril 2022) : 91–121. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.265.

Texte intégral
Résumé :
EN The use of technology-enhanced language learning, representing an urgent issue due to the Covid-19 pandemic, has also been promoted by many studies in second language acquisition. Nevertheless, research in this field is only partially developed for the teaching of Italian as a second language (L2) within the university context and for investigating students’ perceptions. This article presents an action research project on the use of izi.TRAVEL, a website housing more than 15,000 audio guides for touring various sites in cities around the world. The aim of the study is to contribute to developing didactic practices relative to Italian as an L2 through digital storytelling, in order to raise and foster students’ linguistic and digital skills. Participants were a small group of students studying Italian as an L2 as part of a master’s program at an Italian university. Data were collected through a questionnaire, a focus group, and students’ multimodal artifacts. Results show the positive impact of project participation on students’ attitudes and perceived learning outcomes, as well as improvements in linguistic, cultural, environmental, and digital competences. Key words: TEACHING ITALIAN AS AN L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, STUDENTS’ PERCEPTIONS, ACTION RESEARCH ES El uso de la tecnología para la adquisición lingüística es promovido por varios estudios, y constituye una cuestión urgente en el contexto de la pandemia del Covid-19. Sin embargo, este tema de investigación se ha desarrollado solo parcialmente respecto a la enseñanza del italiano como L2 en la universidad y a las percepciones del alumnado. En este artículo se presenta un proyecto de investigación-acción sobre el uso de izi.TRAVEL, un sitio web que tiene más de 15,000 audioguías para recorrer varios sitios de ciudades de todo el mundo. Izi.TRAVEL se implementó con un pequeño grupo de estudiantes de italiano como L2 matriculados en un Máster internacional de una universidad italiana. El objetivo del estudio es desarrollar prácticas didácticas del italiano como L2 a través de la narrativa digital para fomentar las habilidades lingüísticas y digitales del alumnado. Los datos se recogieron a través de un cuestionario, un grupo focal y los productos multimodales del alumnado. Los resultados muestran el impacto positivo de la participación en el proyecto en las actitudes del alumnado y en sus resultados de aprendizaje percibidos, así como mejoras en sus competencias lingüística, cultural, ambiental y digital. Palabras clave: ENSEÑAR ITALIANO L2, NARRATIVA DIGITAL, IZI.TRAVEL, PERCEPCIONES DE LOS ESTUDIANTES, INVESTIGACIÓN-ACCIÓN IT L’uso delle tecnologie per l’apprendimento linguistico è promosso da diversi studi e si è andato imponendo come questione urgente ne contesto della pandemia Covid-19. Tuttavia, in quest’ambito risultano ancora scarsi gli studi sulla didattica dell’italiano L2 nel contesto universitario e dalla prospettiva degli studenti. Su queste basi, nell’articolo si presenta un progetto di ricerca-azione riguardante l’uso di izi.TRAVEL, un sito web che contiene più di 15,000 audioguide per visitare le città di tutto il mondo. Il progetto è stato pilotato con un piccolo gruppo di apprendenti di italiano L2 iscritti in un Master internazionale di un’università italiana. L’obiettivo dello studio è quello di contribuire allo sviluppo di pratiche didattiche sull’italiano L2 attraverso il Digital Storytelling per promuovere le competenze linguistiche e digitali degli apprendenti. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario, un focus group e i prodotti multimodali degli studenti. I risultati rivelano che l’impatto della partecipazione nel progetto sugli atteggiamenti degli/delle apprendenti e sui risultati dell’apprendimento percepiti è stato positivo poiché migliorano le competenze linguistiche, culturali, ambientali e digitali. Parole chiave: INSEGNARE ITALIANO L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, PERCEZIONI DEGLI STUDENTI, RICERCA-AZIONE
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

HENZ, Alexandre De Oliveira, André RODRIGUES, Angela Aparecida CAPOZZOLO, Harete Vianna MORENO, Rafaela Camargo BALDO et Sidnei José CASETTO. « Pactos do sensível ». INTERRITÓRIOS 5, no 9 (9 décembre 2019) : 140. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243606.

Texte intégral
Résumé :
RESUMOEste artigo apresenta experiências sensíveis relacionadas com o Laboratório de Sensibilidades da UNIFESP, com a formação e o trabalho em saúde. A partir de narrativas, produzidas pelos integrantes do GELS (grupo de estudos do Laboratório de Sensibilidades), foi possível desdobrar experiências e apostas que constituem dispositivos de formação, nem sempre com objetivos determinados. Algumas experiências passam tempos em um período de incubação e depois se transformam, ganham outros sentidos. Há graus e variações de pactuação, há acordos maiores, explícitos, e eles envolvem pequenas pactuações, invisíveis, sutis, mais próximas das alianças episódicas, pactos delicados que vão deslizando a sensibilidade. Este texto dá expressão a uma série de marcas que insistem em nós, tratando-se ele também de um experiência de sondagem. Laboratório de Sensibilidades.Pactos delicados. Trabalho em saúde. Dispositivos de Formação.Sensibility pacts ABSTRACTThis article presents sensitive experiences related to the sensitivities laboratory of UNIFESP, also related to training and work in health. Based on narratives produced by members of GELS (sensitivities laboratory study group) it was possible to unfold experiences and investments that constitute training measures, not always with specific goals. Some experiences spend some time in incubation period and then are transformed, gaining new meaning. There are levels and variations of agreements, there are greater and explicit understandings, and they involve small agreements that are invisible, subtle, closer to episodic alliances, delicate pacts that slide the sensitivity. This text gives expression to several marks which insist on us, also meaning a survey experience.Sensitivities laboratory. Delicate pacts. Work in health. Training measures.Alleanze sensibiliRIASSUNTO Questo articolo presenta esperienze sensibili relative al laboratorio di sensibilità UNIFESP, all'educazione sanitaria e al lavoro. Dalle narrazioni prodotte dai membri del gruppo di studio GELS (Sensitivity Laboratory), è stato possibile dispiegare esperienze e scommesse che costituiscono dispositivi di allenamento, non sempre con obiettivi specifici. Alcune esperienze trascorrono del tempo in un periodo di incubazione e poi si trasformano in altri significati. Ci sono gradi e variazioni di alleanza, ci sono accordi più ampi ed espliciti e coinvolgono piccole, invisibili, sottili alleanze, più vicine alle alleanze episodiche, patti delicati che fanno scivolare la sensibilità. Questo testo esprime una serie di segni che insistono su di noi ed è anche un'esperienza di sondaggio. Laboratorio di sensibilità. Patti delicati. Lavoro in salute. Dispositivi di adestramentoPacto de lo sensibleRESUMENEste artículo presenta experiencias sensibles relacionadas con el Laboratorio de Sensibilidad de UNIFESP, con la formación y el trabajo en salud. A partir de las narrativas producidas por los miembros del GELS (Grupo de Estudio del Laboratorio de Sensibilidad), fue posible desarrollar experiencias y apuestas que constituyen dispositivos de formación, ni siempre con objetivos específicos. Algunas experiencias pasan tiempo en un período de incubación y luego se transforman en otros significados. Hay grados y variaciones de pacto, hay acuerdos más grandes y explícitos, e involucran pactos pequeños, invisibles y sutiles, más cercanos a alianzas episódicas, pactos delicados que deslizan la sensibilidad. Este texto expresa una serie de marcas que insisten en nosotros, y también es una experiencia de sondeo.Laboratorio de Sensibilidad. Pactos Delicados. Trabajo en Salud. Dispositivos de Formación.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie