Littérature scientifique sur le sujet « Processo di governance »

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Articles de revues sur le sujet "Processo di governance"

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Cirillo, Antonella. « L'amministrazione relazionale. Modelli comunicativi di Public Governance ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 4 (novembre 2011) : 59–78. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004005.

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Résumé :
Il percorso di modernizzazione della Pubblica amministrazione italiana č analizzato alla luce della piů ampia transizione politico-istituzionale in corso nelle democrazie contemporanee dallo schema autoritativo diallo schema reticolare di. I mutamenti legislativi, organizzativi e culturali con cui a partire dagli anni '90 il sistema pubblico del nostro paese tenta di adeguarsi agli standard qualitativi e competitivi richiesti dalle imperanti logiche del mercato globale ruotano attorno ai principi fondativi della. In particolare, nell'articolo si intende porre in evidenza come l'attivazione e il presidio da parte delle amministrazioni pubbliche di flussi comunicativi interni ed esterni coordinati e continuativi costituisca, in termini e di strumento e di processo, il presupposto funzionale e strategico ineludibile per la realizzazione di pratiche di democrazia deliberativa e partecipativa.
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Orazi, Francesco. « I sistemi locali di sviluppo del Medio-Adriatico : i risultati di una ricerca ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 116 (avril 2010) : 204–19. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116017.

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Résumé :
L'articolo, riprendendo i dati di una ricerca svolta su 5 distretti industriali nelle Regioni Marche e Abruzzo (area Medio-Adriatica), cerca di descrivere le profonde trasformazioni economiche e socio culturali che hanno investito negli ultimi anni queste comunitŕ e queste forme organizzate e diffuse della produzione. Sul piano della struttura industriale si notano due eventi cruciali: l'emergere di poche medio-grandi imprese leader distrettuali che ne guidano di fatto gli esiti, fino a mutare l'articolazione del distretto di specializzazione in post-distretto "ri-verticalizzato"; il processo di delocalizzazione produttiva delle filiere di Pmi in paesi di nuovo approdo industriale, con il conseguente processo di erosione dei legami sociali tra struttura produttiva endogena e comunitŕ locali (a es. disoccupazione industriale). Infine, il lavoro sostiene l'esigenza di un nuovo e moderno apporto istituzionale allo sviluppo, sia con il reale potenziamento delle strategie di governance che con un forte processo innovativo innescato dalle risorse locali, cognitive, umane e tecniche per traghettare le economie distrettuali verso sentieri innovativi della competitivitŕ globale.
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Acconcia, Giuseppe. « Reddito di cittadinanza : le esperienze dei "burocrati di strada" durante la pandemia di covid-19 in veneto ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 2 (novembre 2022) : 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-002002.

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Résumé :
A partire dagli studi sull'implementazione del Reddito Minimo in Italia, l'articolo osserva il ruolo dei "burocrati di strada" a livello locale nell'aumentare le capacità di implementazione delle politiche del Reddito di Cittadinanza (Rdc) nel contesto della governance multilivello. L'obiettivo è verificare quanto i Servizi di Supporto all'Impiego abbiano innescato maggiori capacità amministrative e processi di innovazione sociale nell'implementazione del Rdc. L'ipotesi di ricerca è stata testata da un'indagine sul campo che ha incluso 44 interviste semi- strutturate a stakeholder regionali, "burocrati di strada" e professionisti dell'assistenza sociale nel Veneto Nord-orientale, impegnati nell'implementazione del Rdc in un contesto di emer- genza e a fronte di persistenti esigenze di maggiore integrazione con altri attori locali. Si rileva che la pandemia di Covid-19 ha fornito ai "burocrati di strada" l'opportunità di sperimentare nuovi mezzi e strumenti tecnologici nella fase iniziale del processo di implementazione delle politiche di Rdc, facendo emergere una potenziale maggiore capacità di coordinamento, inte- grazione e flessibilità del lavoro, solo in parte già presente nel quadro delle politiche del lavo- ro preesistenti (ad es., il Reddito di Inclusione - Rei).
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Pirone, Maurilio. « La governance urbana del lavoro di piattaforma. Una ricognizione europea ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 163 (août 2022) : 191–206. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163010.

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Résumé :
Accanto ad un processo generale di digitalizzazione del lavoro è emerso un modello di impresa - quello delle piattaforme - che ha portato alla ribalta una tipologia nuova di attore economico. Queste aziende - il cui sviluppo va collocato all'interno di una tendenza più complessiva verso la de-strutturazione dei rapporti di lavoro di tipo subordinato, l'erosione del salario e una razionalità logistica - contribuiscono in maniera determinante oggi alla ridefinizione di quello che concepiamo come lavoro. Questi cambiamenti, ovviamente, non sono analizzabili meramente nei termini di un incremento tecnologico ma tagliano trasversalmente una serie di relazioni - tanto economiche quanto sociali e politiche. Detto altrimenti, l'espansione del capitalismo delle piattaforme non è stata esente, anzi è strutturalmente accompagnata da uno spettro largo di resistenze e conflitti. Lo sviluppo repentino tanto delle piattaforme quanto dei conflitti ha stimolato sempre di più un dibattito pubblico che si è spostato dalla discussione generale sul futuro del lavoro e delle nostre società alla necessità presente di governare questo sviluppo, in primis per quanto riguarda le condizioni del lavoro digitale e digitalizzato. In questo articolo si propone una mappatura a livello europeo delle differenti pratiche di governance urbana del lavoro di piattaforma analizzando limiti e possibilità.
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Scoppetta, Cecilia. « Centralità multidimensionali e più ampi processi di rescaling ». Ciudades, no 16 (29 novembre 2017) : 93. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.16.2013.93-109.

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Résumé :
I cambiamenti strutturali delle economie/società occidentali, dovute al fenomeno della globalizzazione, ed il processo, ancora in corso, della costruzione europea hanno comportato significative trasformazioni territoriali, ma anche nuove interpretazioni degli spazi urbani e regionali, connesse ai concetti di “networking”, “governance” e “rescaling”, che sembrano sottolineare la necessità di ripensare alcune categorie interpretative tradizionali, come “centralità” e “policentrismo”. La finalità di questo articolo è di evidenziare le implicazioni in termini analitici e progettuali alla scala urbana e territoriale.
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del Gobbo, Giovanna. « Cultura della Qualità ; e Faculty Development : Sinergie da Sviluppare ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2021) : 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12063.

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Résumé :
L'assicurazione della qualità e la gestione della qualità, elementi chiave per l'attuazione e gli sviluppi del Processo di Bologna, sono sempre di più considerate sfide centrali nella governance dell'alta formazione. L'importanza di promuovere una cultura della qualità ha acquisito, parallelamente e sinergicamente, un'attenzione crescente negli ultimi due decenni. Una cultura della qualità può essere sostenuta favorendo processi di sense making e comprensione del sistema complessivo della didattica, favorendo l'accesso critico e l'interpretazione degli artefatti, delle norme, delle procedure con cui la specifica comunità sociale e culturale realizza le proprie pratiche e risolve i problemi, dei dispositivi relativi alla valutazione e assicurazione della qualità. Nel presente articolo si offrono alcuni elementi di riflessione e problematizzazione a partire dall'esperienza di formazione per docenti e neoassunti realizzata presso l'Università di Firenze.
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Pastore, Gerardo. « Elementi per una Governance del lifelong learning : il modello dei Circoli di studio ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 4 (novembre 2011) : 121–36. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004008.

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Résumé :
Da oltre un decennio studiosi, politici ed esperti discutono di democrazia partecipativa e si impegnano nella teorizzazione di modelli diin grado di aumentare le possibilitŕ decisionali dei cittadini. Da qui la diffusione delle cosiddette "best practices" politiche, amministrative, sociali volte a superare quel deficit democratico che sembra caratterizzare le societŕ contemporanee e a contrastare i dilaganti atteggiamenti antipolitici, oltre che antisociali. Nell'articolo si individua una comunione di intenti fra pratiche partecipative, cittadinanza attiva e il piů ampio processo di costruzione della societŕ della conoscenza. A partire dalla considerazione del ruolo strategico delsi propone un approfondimento monografico sui circoli di studio, in quanto pratica formativa chiamata a giocare funzioni chiave nella costruzione della cittadinanza attiva e nella realizzazione di spazi per la promozione della partecipazione e della cultura democratica.
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Nato, Alessandro, et Marta Simoncini. « Innovazioni e criticità nel rilancio del processo di integrazione attraverso l'economia e la moneta ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juillet 2022) : 11–30. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002002.

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Nel corso della pandemia le istituzioni europee si sono impegnate a promuovere la coesione economico-sociale e scongiurare la crisi delle economie europee attraverso l'adozione di misure atte a favorire la ripresa economica. Questo contributo si propone di analizzare tre diversi aspetti dell'intervento dell'UE nell'economia. In primo luogo, viene esaminato il modello di governance previsto nel contesto del cd. Next Generation EU package. Vengono, quindi, analizzati i meccanismi di condizionalità che subordinano l'accesso ai finanziamenti al rispetto di diversi obiettivi di policy europei. Infine, si esami-na il ruolo della BCE nella promozione della coesione.
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Michieli, Andrea. « Il "dialogo sociale" nella costruzione asimmetrica dell'Unione Europea, tra battute d'arresto e rilanci ». ECONOMIA PUBBLICA, no 2 (août 2020) : 89–104. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-002004.

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Nel processo di integrazione europea l'avanzamento del "dialogo sociale" e la tutela dei diritti sociali sono sempre andati di pari passo. L'armonizzazione "nel progresso" sostenuta dalle parti sociali europee si è però arrestata con la gestione della crisi del 2008 e con le scelte comunitarie di governance economica. Il con-tributo, dopo aver ripercorso la genesi della concertazione sociale europea e il suo attuale stato di paralisi, mette in rilevo la necessità di un nuovo corso del "dialo-go sociale" che, con l'approvazione de Pilastro europeo dei diritti sociali, possa ridefinire l'equilibrio tra libertà e diritti nel mercato unico europeo
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Domenichelli, Luisa. « Il Trattato di Lisbona : un decisivo passo in avanti per le autonomie territoriali ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (décembre 2010) : 165–80. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2010-001008.

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Résumé :
L'articolo sottolinea le novitŕ piů importanti introdotte dal Trattato di Lisbona a difesa del ruolo delle autonomie territoriali a livello europeo. Riprendendo il corpus di disposizioni giŕ proposte dalla Convenzione europea, il Trattato presenta un articolato disegno volto al coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nel sistema europeo di governance multilivello. Questo disegno č riconducibile a tre nuclei principali: il riconoscimento delle autonomie territoriali come attori dell'ordinamento giuridico, l'attribuzione, all'interno del nuovo meccanismo di controllo del principio di sussidiarietŕ, di strumenti di partecipazione al processo decisionale comunitario e di tutela delle sfere di competenze e, infine, la garanzia di tali strumenti attraverso il riconoscimento del diritto di ricorso del Comitato delle Regioni alla Corte di giustizia.
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Thèses sur le sujet "Processo di governance"

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Principini, Gianluca. « Data Mesh : decentralizzare l'ownership dei dati mantenendo una governance centralizzata attraverso l'adozione di standard di processo e di interoperabilità ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Nel corso degli ultimi due decenni i progressi delle tecnologie cloud hanno consentito alle imprese di poter puntare su nuovi paradigmi implementativi per le Data Platform. Tuttavia, questi sono caratterizzati da centralizzazione e monoliticità, stretto accoppiamento tra gli stage di pipeline e da un'ownership dei dati centralizzata in team di data engineers altamente specializzati, ma lontani dal dominio. Queste caratteristiche, con l'aumentare delle sorgenti e dei consumatori dei dati, evidenziano un collo di bottiglia che rischia di pregiudicare la buona riuscita di progetti che spesso comportano grossi investimenti. Problemi simili sono stati affrontati dall'ingegneria del software con l'adozione del Domain Driven Design, con il passaggio da architetture monolitiche ad architetture orientate ai servizi e sistemi basati su microservizi, che ben si prestano ad operare in ambienti cloud. Nella tesi, svolta nel contesto aziendale di Agile Lab, viene illustrato come le stesse migliorie possano essere applicate alla progettazione delle Data Platform adottando il paradigma del Data Mesh, in cui ciascun dominio espone dati analitici attraverso i Data Product. Per dimostrare come sia possibile ridurre gli attriti nella predisposizione dell'infrastruttura di un Data Product attraverso l'adozione di standard di processo e di interoperabilità, che guidino l'interazione tra le diverse componenti all'interno della piattaforma, viene illustrata la progettazione e l'implementazione di un meccanismo di Infrastructure as Code per le risorse di observability di quest'ultimo.
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Caltabiano, Anna <1988&gt. « Governance della terra e sviluppo rurale : le sfide del processo di riforma fondiaria in Burkina Faso ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7442/1/Tesi_dottorato_Anna_Caltabiano.pdf.

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Résumé :
Il mio lavoro di tesi mira ad analizzare il processo di riforma fondiaria in atto dal 2009 in Burkina Faso, alla luce delle politiche di sviluppo rurale adottate a livello regionale (Africa occidentale francofona) e del percorso storico-politico che dalla conquista coloniale francese ci conduce all’ultima fase di democratizzazione del Burkina Faso. Ripercorrendo le principali strategie ed obiettivi di riforma agraria e fondiaria perseguiti dai Governi a livello regionale e nazionale intendo fare luce sui nodi irrisolti delle politiche di sviluppo rurale e sul rapporto politico che il Burkina Faso ha inteso costruire con il mondo rurale a partire dall’indipendenza, con un particolare focus sul periodo della rivoluzione sankarista (1983-1987). L’analisi storica dei sistemi di riconoscimento dei diritti locali di accesso e utilizzo della terra consente di avanzare riflessioni sull’ordine politico interno che i regimi coloniali e post-coloniali hanno inteso costruire con il mondo rurale e sull’effettiva inclusione della popolazione rurale nelle politiche di sviluppo adottate dai Governi a livello regionale e nazionale. Allo stesso tempo, identificando organi e istituzioni a cui è stato affidato a partire dall’indipendenza il potere di gestire le risorse e conferire diritti fondiari agli abitanti delle aree rurali ho intenzione di far emergere alcuni dei rapporti di forza e di potere esistenti tra livello nazionale e locale e il legame che intercorre tra di essi. L’obiettivo è quello di riflettere sulla possibilità che la riforma fondiaria in atto in Burkina Faso possa garantire una maggiore democraticità dei processi di sviluppo rurale e governance della terra. Attraverso l’analisi di tale processo di riforma è possibile contribuire al dibattito relativo alle strategie di sviluppo rurale in Africa occidentale tenendo conto delle problematicità politiche che tali processi di riforma si trovano ad affrontare
The ongoing international debate on rural development focuses on the legalization of land property rights as a mean to guarantee land tenure security, to promote agricultural investment and rural development. As a result in francophone West Africa new land policies have been elaborated with the specific aim of resolving a dual institutional and juridical system of land tenure which causes land conflicts and hinder economic growth. My thesis aims to analyze the ongoing process of land tenure reform in Burkina Faso in light of the rural development policies implemented in francophone West Africa since the colonial period. It also takes into account the rural development paths adopted by the Government of Burkina Faso from the French colonial conquest to the late democratization period. By retracing the main strategies of land and agrarian reform at regional and national level I shed light on the unresolved political relationship that the State has built with the rural population since independence. In particular I identify statutory and customary institutions who have been entrusted over time with the power to manage natural resources and to allocate land rights in order to bring out some of the power relationships existing between national and local levels. Through the historical analysis of land tenure systems I advance considerations on the inclusion of rural people in the rural development policies. The main aim is to reflect on the possibility of the ongoing land tenure reform in Burkina Faso to ensure a democratic governance of the land and a more inclusive process of rural development. With this focus on land tenure reform in Burkina Faso my thesis will lead to a critical analysis of the new wave of land policies in West Africa and contribute to the ongoing debate on rural development from a political point of view.
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Caltabiano, Anna <1988&gt. « Governance della terra e sviluppo rurale : le sfide del processo di riforma fondiaria in Burkina Faso ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7442/.

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Résumé :
Il mio lavoro di tesi mira ad analizzare il processo di riforma fondiaria in atto dal 2009 in Burkina Faso, alla luce delle politiche di sviluppo rurale adottate a livello regionale (Africa occidentale francofona) e del percorso storico-politico che dalla conquista coloniale francese ci conduce all’ultima fase di democratizzazione del Burkina Faso. Ripercorrendo le principali strategie ed obiettivi di riforma agraria e fondiaria perseguiti dai Governi a livello regionale e nazionale intendo fare luce sui nodi irrisolti delle politiche di sviluppo rurale e sul rapporto politico che il Burkina Faso ha inteso costruire con il mondo rurale a partire dall’indipendenza, con un particolare focus sul periodo della rivoluzione sankarista (1983-1987). L’analisi storica dei sistemi di riconoscimento dei diritti locali di accesso e utilizzo della terra consente di avanzare riflessioni sull’ordine politico interno che i regimi coloniali e post-coloniali hanno inteso costruire con il mondo rurale e sull’effettiva inclusione della popolazione rurale nelle politiche di sviluppo adottate dai Governi a livello regionale e nazionale. Allo stesso tempo, identificando organi e istituzioni a cui è stato affidato a partire dall’indipendenza il potere di gestire le risorse e conferire diritti fondiari agli abitanti delle aree rurali ho intenzione di far emergere alcuni dei rapporti di forza e di potere esistenti tra livello nazionale e locale e il legame che intercorre tra di essi. L’obiettivo è quello di riflettere sulla possibilità che la riforma fondiaria in atto in Burkina Faso possa garantire una maggiore democraticità dei processi di sviluppo rurale e governance della terra. Attraverso l’analisi di tale processo di riforma è possibile contribuire al dibattito relativo alle strategie di sviluppo rurale in Africa occidentale tenendo conto delle problematicità politiche che tali processi di riforma si trovano ad affrontare
The ongoing international debate on rural development focuses on the legalization of land property rights as a mean to guarantee land tenure security, to promote agricultural investment and rural development. As a result in francophone West Africa new land policies have been elaborated with the specific aim of resolving a dual institutional and juridical system of land tenure which causes land conflicts and hinder economic growth. My thesis aims to analyze the ongoing process of land tenure reform in Burkina Faso in light of the rural development policies implemented in francophone West Africa since the colonial period. It also takes into account the rural development paths adopted by the Government of Burkina Faso from the French colonial conquest to the late democratization period. By retracing the main strategies of land and agrarian reform at regional and national level I shed light on the unresolved political relationship that the State has built with the rural population since independence. In particular I identify statutory and customary institutions who have been entrusted over time with the power to manage natural resources and to allocate land rights in order to bring out some of the power relationships existing between national and local levels. Through the historical analysis of land tenure systems I advance considerations on the inclusion of rural people in the rural development policies. The main aim is to reflect on the possibility of the ongoing land tenure reform in Burkina Faso to ensure a democratic governance of the land and a more inclusive process of rural development. With this focus on land tenure reform in Burkina Faso my thesis will lead to a critical analysis of the new wave of land policies in West Africa and contribute to the ongoing debate on rural development from a political point of view.
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Bergonzoni, Lisa. « Gestione di infrastrutture IT secondo lo standard ITIL : Case Study implementazione processo Transform ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Il presente elaborato riguarda il case study di Azienda Ics per cui è stato necessario un processo di cambiamento organizzativo al fine di introdurre un sistema strutturato di gestione dei Servizi IT. Come standard per la gestione dei Servizi IT, ovvero come standard di IT Service Management, è stato utilizzato l'Information Technology Infrastructure Library. Questo è un insieme di best practice che offre un approccio sistematico all'erogazione dei Servizi IT. Si è studiato come implementare questo cambiamento a livello di Organizzazione, Processi, Strumenti e Cultura. E' stato poi effettuato un focus sull'implementazione di alcuni processi primari (per importanza strategica rispetto l'organizzazione), denominati processi di Transform. Si sono analizzati i ruoli, le responsabilità, i workflow e i deliverable necessari al processo. In conclusione, si è evidenziato come, per effettuare un cambiamento efficace, oltre che strutturare l'infrastruttura informatica di un'organizzazione, sia necessario definire i processi e l'organigramma e sviluppare una cultura del cambiamento.
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Sorato, Alice <1993&gt. « L’efficacia del processo di Enterprise Risk Management : il ruolo della Corporate Governance e l’impatto sul Firm Risk-Taking ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12588.

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Résumé :
Enterprise Risk Management rappresenta l'inizio di una rivoluzione del campo del risk management. Il modello permette di integrare la gestione dei rischi aziendali con i processi decisionali a livello corporate, quali business planning e strategic planning; inoltre, consente di coinvolgere il Board of Directors nella Risk Governance attraverso la definizione di politiche e linee guida (risk management policy) coerenti con il risk appetite, che vengono quindi diffuse nell'intera organizzazione. Partendo dal presupposto che il ruolo della Corporate Governance in ERM è la componente critica per l'implementazione efficace ed efficiente del modello, questo lavoro si propone di studiare l'impatto delle componenti della Corporate Governance sull'efficacia del processo di ERM e sulla conseguente variazione del grado di assunzione del rischio da parte delle non-financial firms presenti nell'indice STOXX Europe Large 200.
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Favaretto, Pietro <1996&gt. « Modelli di governance e Piano di zona : il caso veneziano ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19165.

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Résumé :
Partendo dai cambiamenti occorsi nei sistemi di welfare, la tesi riprende il dibattito sull’evoluzione dei modelli di governance e ripercorre i passi che hanno portato all’entrata in vigore della Legge quadro 328/2000 e all’istituzione dei Piani di zona. Dopo aver analizzato i contenuti della normativa e la struttura del suo principale strumento, la tesi indaga i processi di governance messi in atto per la realizzazione del Piano di zona all’interno dell’ambito territoriale veneziano e li pone a confronto con i modelli individuati in letteratura.
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Chiara, Matteo <1992&gt. « Strategie, ruolo e tecniche di governance di rete per le PA nello sviluppo socio-economico del territorio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14371.

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Résumé :
Il lavoro di tesi ha come oggetto le strategie adottate dalle pubbliche amministrazioni, in particolare dagli enti locali, all'interno delle proprie reti sociali al fine di promuovere lo sviluppo socio economico locale. Nella prima parte della trattazione l'attenzione si concentra sul tema dello sviluppo locale, identificato come la produzione di beni locali collettivi, si discute quindi del ruolo giocato dagli enti pubblici e la rilevanza data alla risorsa capitale sociale nel processo produttivo di questi ultimi beni. Successivamente si procede analizzando i fenomeni delle reti sociali, le risorse che gli attori impiegano nei giochi al loro interno e le diverse dinamiche tipiche cercando di individuare le strategie di governance territoriale. Si procede infine con dei case study relativi la produzione di sviluppo locale da parte di attori pubblici e privati. L'obiettivo è quindi quello di fornire un'analisi on the field quali possano essere le strategie di rete più adeguate che una PA possa adottare e, tra quelle che sono già state adottate, quali siano adeguate, quali adotti già, nonché quali siano quelle inadeguate al fine di promuove lo sviluppo del territorio.
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D'Ascenzo, Arianna. « La somministrazione di lavoro in Italia nel contesto europeo. Prospettive evolutive del modello di governance nei processi organizzativi di impresa ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128724.

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Résumé :
The present research project deals with the development of the Temporary Ageny Work sector in Italy in a comparative perspective.The assumption which the research stems from is that the theoretical framework, based on Institutional Economics, is not suitable to understand the development of the sector as well as the wider usage of temporary agency workers comparing to the past. In particular, Institutional Economics is focused on the transaction costs, which underline the exclusive economic interest of the user firm in using this type of contractual arrangement. A broader perspective has to be considered with particular reference to the implication of this particular labour contract on the firm’s organisational structure.
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Cervellati, Giulio. « Gli effetti dell'internazionalizzazione sui processi organizzativi aziendali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
La tesi contiene un'analisi inerente a come le aziende, nel momento in cui aprono siti produttivi in altre nazioni, perdono di vista l'aspetto organizzativo concentrandosi solamente su quello immediato produttivo. La tesi è volta ad individuare e implementare un sistema di controllo e gestione del rischio che permetta di attuare una Governance coerente con gli obiettivi aziendali. Il modello di controllo risulta fondamentale nel momento in cui i processi aumentano sempre di più, assieme alle risorse umane da gestire e ai flussi informativi. Molte aziende agiscono solamente quando vi è un palese sovraccarico di questi flussi tale per cui la gestione ordinaria diventa impossibile. Con un sistema di controllo vengono invece gestite le principali aree in cui è presente un rischio di errore più alto rispetto alle altre, e vengono adottate azioni correttive per colmare le lacune del processo. L'obiettivo del sistema di controllo è quello di ridurre al minimo il rischio residuo, formalizzando, tramite internal audit aziendali, le lacune presenti nei processi, o vari gap da colmare e attuando azioni correttive.
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DAMASIO, RICCARDO. « Scuola ed Ente locale : complessità, governance, strumenti di policy L’esperienza genovese della Conferenza Cittadina delle Autonomie scolastiche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/933570.

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Résumé :
Il processo dell’Autonomia scolastica ha provocato alcuni decisivi cambiamenti nelle politiche educative, con importanti ripercussioni a livello locale, dove l’impatto si fa più evidente per la vicinanza con l’utenza e il radicamento territoriale delle scuole. La decentralizzazione dei processi decisionali e l’applicazione di un efficace principio di sussidiarietà hanno contemporaneamente reso assai più complesse le decisioni, che non possono più essere demandate a ordini gerarchici superiori. La sempre maggiore diffusione di informazioni, in tempo reale e talvolta anche disordinata, sulla vita delle istituzioni tra tutti i soggetti portatori di possibili interessi (si pensi al ruolo dei social network tra i ragazzi o i genitori nella scuola) porta alla necessità di rafforzare i ruoli e le competenze istituzionali, potenziandone anche la trasparenza. Il paradigma della complessità guida la descrizione del Sistema Scolastico e dei meccanismi che ne regolano la governance. Ci si sofferma ad analizzare la normativa, gli attori, con i loro ruoli e funzioni all’interno del sistema. Il concetto di governance viene approfondito e se ne individuano alcune dimensioni metaforiche che ne consentono un’analisi descrittiva applicata ai diversi contesti. Attraverso l’analisi teorica di alcune metafore guida e uno strumento concettuale proposto nell’ambito dello studio dell’azione collettiva si individuano le caratteristiche del sistema di governance del Sistema scolastico. Con l’Istituzione della Conferenza Cittadina delle Autonomie Scolastiche il Comune di Genova si è dotato, con atto formale del Consiglio Comunale, organo di rappresentanza della Città, di uno strumento organizzativo di regolazione delle sue relazioni complessive con il Sistema Scolastico Cittadino. Contemporaneamente, le Istituzioni Scolastiche Autonome hanno proseguito nel cammino di autoconsapevolezza delle potenzialità loro offerte dall’Autonomia, instaurando con l’Ente Locale nuove forme di relazione, sia a livello dei singoli territori, sia a livello cittadino. La ricerca si è posta l’obiettivo generale di porre in evidenza le pratiche di governance messe in atto dalla nascita della Conferenza Cittadina, per offrire uno sguardo valutativo sugli impatti di questo strumento istituzionale sulla vita delle scuole, in termini di efficacia e di equità dei processi erogati. La ricerca si è avvalsa in prima battuta dell’analisi della documentazione amministrativa ufficiale, in parte pubblicata (siti internet istituzionali, delibere e atti) e in parte agli atti degli uffici comunali competenti. Sono state realizzate interviste in profondità con stakeholder significativi del Sistema Scolastico Cittadino, cercando di raccogliere gli elementi di valutazione dell’efficacia delle politiche di governance messe in atto. Sono stati inoltre utilizzati, sia in funzione descrittiva sia di supporto all’analisi i dati amministrativi relativi al contesto cittadino, con particolare attenzione ai dati relativi alla scuola, in possesso dell’Ente Locale, attraverso i quali vengono erogati servizi direttamente all’utenza o alle Istituzioni scolastiche.
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Livres sur le sujet "Processo di governance"

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Balducci, Paola. L'ente imputato : Profili di efficienza e di garanzia nel processo De societate. Torino : G. Giappichelli editore, 2013.

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L'arte di governare : Processi e transizioni. Roma : Donzelli, 2012.

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Valutazione e pianificazione delle trasformazioni territoriali nei processi di governance ed e-governance : Sostenibilità ed e-governance nella pianificazione del territorio. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2012.

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Governance e democrazia : Tecniche del potere e legittimità dei processi di globalizzazione. Milano : Mimesis, 2009.

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5

Mariano, Carmela. Governare la dimensione metropolitana : Democrazia ed efficienza nei processi di governo dell'area vasta. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2011.

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Annick, Bizouerne, dir. Governare la dimensione metropolitana : Democrazia ed efficienza nei processi di governo dell'area vasta. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2011.

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Governare l'innovazione : Processi, strutture, materiali e tecnologie tra passato e futuro : atti del convegno di studi, Bressanone 21-24 giugno 2011. Marghera-Venezia : Edizioni Arcadia ricerche, 2011.

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Querzola, Lea. Il processo minorile in dimensione europea. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg252.

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Résumé :
L’opera affronta il delicato tema della giustizia minorile alla luce della normativa dell’Unione europea che, tenuto anche conto delle mutate condizioni sociali ed antropologiche, suggerisce una rilettura dell’impostazione classica della materia. Punto centrale dell’argomentazione dell’autrice è la tesi che il minore non possa essere considerato l’oggetto della tutela bensì, piuttosto, parte attiva di ogni procedimento che lo riguarda; si indagano pertanto a tal fine, fra l’altro, il ruolo decisivo dell’ascolto del minore nel processo e le modalità attraverso cui egli possa essere rappresentato in modo autonomo nella sede giurisdizionale, non senza riflettere sulla struttura e sulla funzione dell’organo giudiziario che dovrebbe essere chiamato a governare la giustizia minorile. La conclusione, raggiunta all’esito dell’ampia considerazione di dottrina interna e straniera, sia di diritto processuale che di diritto sostanziale, unitamente ad alcune incursioni nel territorio della psicologia e della sociologia, delinea lo schema di un moderno processo minorile pienamente aperto alle esigenze del contraddittorio e della trasparenza.
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Esteban Salvador, María Luisa, Tiziana Di Cimbrini, Emilia Fernandes, Gonca Güngör Göksu et Charlotte Smith. La corporate governance nelle organizzazioni sportive : un approccio di genere. Report finale 2022. Servicio de Publicaciones Universidad de Zaragoza, 2022. http://dx.doi.org/10.26754/uz.978-84-18321-52-8.

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Résumé :
Il progetto "La corporate governance nelle organizzazioni sportive: un approccio di genere" (di seguito progetto GESPORT), ha l’obiettivo di promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne nei processi decisionali nelle organizzazioni sportive in Europa. Il fine ultimo è favorire l'accesso delle donne ai consigli direttivi delle federazioni sportive, coerentemente con le azioni previste per il mondo dello sport da Erasmus +. Allo stesso tempo, Il progetto GESPORT vuole contribuire alle politiche europee per rafforzare e sostenere il buon governo nello sport attraverso una maggiore conoscenza del ruolo femminile nei processi decisionali strategici. In questa sede abbiamo scelto di definire il genere in termini binari, come "maschio" e "femmina". Tuttavia, siamo consapevoli che si tratta di termini ambigui in cui non tutti possono o vogliono essere riconosciuti. Per questo motivo, una parte di questo report è dedicata a tratteggiare qualche riflessione sulla questione del non-binario come identità sociale e transgender nell
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Esteban Salvador, María Luisa, Emilia Fernandes, Tiziana Di Cimbrini, Gonca Güngör Göksu et Rachael Jones. Donne e Governance Nazionale dello Sport : un Approccio Europeo Guida alle interviste. Servicio de Publicaciones Universidad de Zaragoza, 2022. http://dx.doi.org/10.26754/uz.978-84-18321-47-4.

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Résumé :
Questo volume contiene 52 interviste a donne partecipanti ai consigli delle Federazioni Sportive Nazionali (National Sport Federations NSFs) di cinque paesi europei: Italia, Portogallo, Spagna, Turchia e Regno Unito. Queste interviste sono state videoregistrate e realizzate tra marzo 2019 e giugno 2022.Il volume un prodotto intellettualedel progetto ERASMUS+ “Corporate governance in sports organization: a gendered approach (GESPORT Project”, finanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo del volume è dare voce e visibilità alle donne presidenti, vicepresidenti e componenti dei consigli delle NSFs al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessit ell’uguaglianza di genere nei processi decisionali delle organizzazioni sportive. Con questo volume, il progetto GESPORT ha voluto condividere con un pubblico più ampio possibile le esperienze, i sentimenti e le opinioni di queste donne in merito al loro ruolo nei consigli federali, alla discriminazione e all’uguaglianza di genere, alle politiche e alle misure per promuovere l’inclusione di genere.
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Chapitres de livres sur le sujet "Processo di governance"

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Bellamy, Richard, Sandra Kröger et Marta Lorimer. « Party Views on the Democratic Dilemmas of Differentiated Integration ». Dans Flexible Europe, 122–37. Policy Press, 2022. http://dx.doi.org/10.1332/policypress/9781529219920.003.0007.

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Résumé :
This chapter talks about the concern that differentiated integration (DI) might undermine political equality among member states, thereby creating the possibility for some member states to dominate others. It relates this concern to a gap in the literature on DI, namely the degree to which it has remained remarkably silent with respect to questions of institutional design. It also describes how DI can impact the institutional structure and decision-making processes at the EU level, potentially impairing their democratic character. The chapter explores issues through an analysis of the views political party actors have of DI's dominating potential. It confirms whether they perceive DI as creating domination and determines how they consider its dominating potential to be mitigated through appropriate forms of governance for differentiated policy areas.
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Mucilli, Fabio. « Rigenerazione urbana e paesaggio. Il caso di San Severo ». Dans Sapere l’Europa, sapere d’Europa. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-562-9/032.

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Résumé :
The Municipality of San Severo has implemented the Regional Territorial Landscape Plan of Apulia at local level through a participatory process that, with the contribution of literature (poetry in particular), has involved experts, designers, teenagers, as well as associations operating in cultural, social, environmental and productive fields. Through the adaptation of the General Urban Plan to the PPTR, the implementation at local level of the Territorial Projects constituting the Strategic Scenario of the Regional Plan and the improvement of the governance tools aimed at involving the city and the territory, the contents and the methodology of the Mosaic Charter emerged as a strategy of protection and valorisation of the “Mosaic of San Severo”, that aims at identifying the territory.
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De Filippi, Francesca, Cristina Coscia et Roberta Guido. « How Technologies Can Enhance Open Policy Making and Citizen-Responsive Urban Planning ». Dans Sustainable Infrastructure, 501–22. IGI Global, 2020. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-7998-0948-7.ch023.

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Résumé :
This paper explores an innovative approach to open policymaking and citizen-responsive urban planning. It reports on project MiraMap carried out by the Politecnico di Torino (the Polytechnic University of Turin). The project engages both citizens and the Public Administration in a reporting process concerning critical issues, as well as positive trends and resources within the Mirafiori Sud administrative area of Turin (Italy), through the use of a digital collaborative platform. The experiment was a real case study geared at evaluating the use of open source technologies to foster e-participation in urban planning. MiraMap has been set up with an eye to achieving integration within the current administrative management process and to involving new actors in the decision-making process through a “collective governance” approach. Therefore, this paper seeks to set up a methodological (and technological) framework, which is seen as crucial for addressing the complexity and dynamics of urban planning and programming, by integrating the perspectives of citizens through their actual engagement.
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Terbousky, Mattia. « Il rione Esquilino e il capitale associativo territoriale nei percorsi partecipativi e nei processi di micro-governance ». Dans Geografía Social. Permanencias, cambios y escenarios futuros. ASOCIACIÓN ESPAÑOLA DE GEOGRAFÍA, 2022. http://dx.doi.org/10.21138/pg.2022.6.

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Actes de conférences sur le sujet "Processo di governance"

1

Fedeli, Raul Enzo, et Stefano Magaudda. « Il progetto rewetland : riqualificazione ambientale dell’Agro Pontino attraverso la valorizzazione ricostruzione del paesaggio storico ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8011.

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Résumé :
Il progetto “Rewetland” (programma LIFE+ 2008 – environment and governance. www.rewetland.eu) prevede la predisposizione di un Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) della Pianura Pontina attraverso la sperimentazione di tecniche di fitodepurazione diffusa. Il PRA si basa sull’analisi approfondita del paesaggio a partire da quello delle bonifiche dei Papi (XV–XVII sec.), fino ad arrivare ai giorni nostri. La finalità dell’analisi del paesaggio è stata quella di ricomporre gli elementi costituenti i diversi ambiti paesaggistici del territorio in quadri unitari, quanto più possibile coerenti al loro interno e confrontabili tra loro per valutarne le qualità paesaggistiche, le trasformazioni avvenute nel tempo o in atto, le necessità di processi di riqualificazione, le potenzialità di assorbire nuovi interventi progettuali. L’utilizzo di strumenti gis è stato indispensabile, sia per individuare le permanenze del paesaggio storico e rurale, sia per definire e valutare i possibili scenari di intervento. Le azioni, i progetti e gli interventi del PRA riguardano la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la realizzazione di aree umide ed ecosistemi filtro e favoriscono l’attivazione di buone pratiche non solo per la gestione dei canali della bonifica ma anche per quella delle aziende agricole. La metodologia utilizzata ha permesso di interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’Agro Pontino e nel contempo progettare interventi e azioni di riqualificazione ambientale che rispondano a molteplici esigenze/obiettivi: il miglioramento della qualità delle acque, il potenziamento della rete ecologica e della biodiversità, la rigenerazione dei paesaggi tipici delle zone umide (re-wetland) che rappresentano la memoria del territorio. "Rewetland" project (LIFE+ 2008 - environment and governance. www.rewetland.eu) requires the preparation of an Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) of the Pontine Plain through experimentation with techniques of widespread phytoremediation. The PRA is based on a thorough analysis of the landscape from those of the reclamation of the Popes (XV -XVII cent.), up to the present day. The aim of the landscape analysis has been to reconstruct the elements making up the different areas of the local landscape into unified framework, as much as possible internally coherent and comparable to each other in order to assess the quality of the landscape, the changes through time or now being implemented, the necessity of regeneration processes, the potentialities to absorb new project interventions. GIS software tools have been essential, both to identify the permanence of the historic and rural landscape, and to define and evaluate the possible intervention scenarios. PRA actions, projects and interventions regard the renaturalization of waterways and the creation of wetlands and ecosystem filters and promote the activation of good practices not only for the management of the drainage channels but also for the farms. The methodology used allowed us to read the changes in the landscape of the Pontine Plain and at the same time to design interventions and actions that respond to multiple environmental restoration needs and objectives: improvement of water quality, enhancement of biodiversity and the ecological network, regeneration of the typical landscapes of wetlands (re-wetland) that represent the memory of territory.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Processo di governance"

1

Diprose, Rachael, Amalinda Savirani et Tamas Wells. Pembangunan Inklusif Gender dan Desentralisasi Pemerintahan : Memperkuat Suara dan Pengaruh Perempuan melalui Aksi Kolektif di Daerah Perdesaan Indonesia. University of Melbourne with Universitas Gadjah Mada and MAMPU, 2020. http://dx.doi.org/10.46580/124336.

Texte intégral
Résumé :
This peer-reviewed research and policy paper (available in English and Bahasa Indonesia) draws on analysis of how women influence decision making in Indonesia's multi-level governance structure under the new Village Law in Indonesia. The analysis identifies the ways that women, through different causal processes, influence development priorities, spending, projects, policies and policy actors, as well as social norms in communities. The analysis draws from a large, qualitative comparative study conducted in different places throughout Indonesia, providing an analytical framework for understanding variation in social and politico-economic contexts in terms of the constraints and opportunities for gender inclusion and women's empowerment. The research also explains variations in the processes by which women exercise voice and influence in these differing contexts, providing considerations for policy makers and others concerned with gender inclusion, women's empowerment and everyday wellbeing.
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2

Diprose, Rachael, Amalinda Savirani et Tamas Wells. Pembangunan Inklusif Gender dan Desentralisasi Pemerintahan : Memperkuat Suara dan Pengaruh Perempuan melalui Aksi Kolektif di Daerah Perdesaan Indonesia. University of Melbourne with Universitas Gadjah Mada and MAMPU, 2020. http://dx.doi.org/10.46580/124336.

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Résumé :
This peer-reviewed research and policy paper (available in English and Bahasa Indonesia) draws on analysis of how women influence decision making in Indonesia's multi-level governance structure under the new Village Law in Indonesia. The analysis identifies the ways that women, through different causal processes, influence development priorities, spending, projects, policies and policy actors, as well as social norms in communities. The analysis draws from a large, qualitative comparative study conducted in different places throughout Indonesia, providing an analytical framework for understanding variation in social and politico-economic contexts in terms of the constraints and opportunities for gender inclusion and women's empowerment. The research also explains variations in the processes by which women exercise voice and influence in these differing contexts, providing considerations for policy makers and others concerned with gender inclusion, women's empowerment and everyday wellbeing.
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