Articles de revues sur le sujet « Prezzi »

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Pasour, E. C. « Marginal Cost Pricing : Implications for Public Utility Regulation* ». Journal of Public Finance and Public Choice 5, no 1 (1 avril 1987) : 45–51. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117534.

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Résumé :
Abstract I sostenitori della tesi della fissazione del prezzo sulla base del costo marginale ritengono desiderabile dal punto di vista sociale che le imprese producano fino a quando il prezzo della produzione supera il costo marginale.Peraltro, i costi marginali sono costi di opportunità, la cui natura è soggettiva e, quindi, non osservabile. Ne consegue che il tradizionale approccio alia regolamentazione economica si fonda su di un’ipotesi erronea: che le stime sui costi e sui profitti delle imprese compiute dalla commissione regolamentatrice possano coincidere con le stime dell’imprenditore. Le analisi qui svolte dimostrano che difficoltà d’informazione impediscono di seguire la regola della determinazione del prezzo sulla base del costo marginale.II procedimento logico attraverso cui si è giunti alia regola del costo marginale si basava sul modello della concorrenza perfetta. Tuttavia, le difficoltà d’informazione messe in evidenza fanno ritenere che il solo modo per stabilire prezzi concorrenziali è quello di «avere» un sistema competitivo nella realtà.
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Purnomo, Agus. « PENDAMPINGAN IMPLEMANTASI MEDIA PEMBELAJARAN INOVATIF DI SMP N 2 DAMPIT KABUPATEN MALANG ». Jurnal Praksis dan Dedikasi Sosial (JPDS) 3, no 1 (30 avril 2020) : 1. http://dx.doi.org/10.17977/um032v3i1p1-5.

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Résumé :
SMP N 2 Dampit pernah mendapatkan pendampingan dari Universitas Brawijaya untuk membuat media pembelajaran menggunakan Power Point. Banyak manfaat yang dirasakan oleh guru di sekolah tersebut adalah mereka mampu untuk menyajikan bahan ajar menggunakan perangkat lunak Microsoft Office Power Point yang dilengkapi dengan link. Namun setahun setelah pelaksanaan perlu ada penyegaran dan pembaruan tentang bagaimana cara menggunakan media pembelajaran yang inovatif. Untuk itu direncanakan penyegaran media pembelajaran pada MS Power Point dilakukan 1 kali pertemuan, dan pembaruan media FlipBook Maker serta Prezi dilakukan 1 kali pertemuan. Total rencana dari kegiatan pendampingan ini adalah 2 kali pertemuan di sekolah mitra. Instrumen yang digunakan mencakup modul petunjuk, laptop, proyektor, dan mini wifi. Hasil yang didapatkan adalah (1) Menyegarkan kembali kemampuan untuk membuat media menggunakan MS Power Point menggunakan hyperlink. Sebelumnya guru-guru di SMP N 2 Dampit sudah mendapatkan pelatihan dari Universitas Bawijaya, (2) Mendapatkan pemahaman baru dalam menyajikan materi dengan menggunakan media FlipBook Maker. Media yang sebelumnya dibuat menggunakan MS Power Point merupakan bahan dasar sebagai media FlipBook Maker, dan (3) Mendapatkan pemahaman baru dalam menyajikan materi dengan menggunakan media prezzi. Pada dasarnya prezzi merupakan media untuk bahan tayang yang sama dengan MS Power Point, hanya saja dalam media ini sudah terdapat template yang siap untuk digunakan dengan animasi yang lebih menarik.
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Manganelli, Benedetto, Francesco Paolo Del Giudice et Debora Anelli. « Interpretation and measurement of the spread between asking and selling prices in the Italian residential market [Interpretazione e misura dello spread tra prezzi richiesti e prezzi di vendita nel mercato residenziale italiano] ». Valori e Valutazioni 31 (février 2023) : 5–13. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223102.

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Résumé :
The lack of transparency in the property market and the resulting difficulty in finding comparables to use in property valuations, very often forces evaluators to substitute the asking prices with the selling prices in the market approach. This alternative is now also accepted by case law but has the limitation of having to quantify, albeit very roughly, the correction to be made in relation to the probable spread between the asking prices, taken as a reference, and future selling prices. The importance of the asking prices to understand the market, is acknowledged in international literature which has mainly focused (starting from the analysis of the prices themselves and the time spent on the market), on the search for the best sales strategies, or on the measurement of the illiquidity of the property market. This study, in an innovative way, also on the basis of the relationships already proven, instead, attempts to interpret and measure the difference between asking and selling prices, in order to build a reference for the adjustments made to the former in estimation practice. The target is pursued through the construction of a multivariate analysis model on a sample taken over a 12- year interval in the city of Potenza, Italy. The analysis allowed to measure and interpret the marginal contribution that macro and microeconomic variables provide to the explanation of the spread under investigation. La mancanza di trasparenza nel mercato immobiliare e la conseguente difficoltà di rilevare utili comparabili da utilizzare nelle stime immobiliari costringe i periti, molto spesso, a sostituire nel procedimento diretto i prezzi di vendita con i prezzi richiesti. Si tratta di una alternativa ormai riconosciuta anche dalla giurisprudenza, ma che ha in sé il limite di dover quantificare seppur in modo molto approssimativo la correzione da apportare in relazione al probabile spread tra i prezzi richiesti, presi a riferimento, e i futuri prezzi di vendita. L’importanza dei prezzi richiesti per l’interpretazione del mercato è riconosciuta nella letteratura internazionale la quale si è prevalentemente concentrata, partendo dal- l’analisi di questi e del tempo sul mercato, sulla ricerca delle migliori strategie di vendita, o sulla misura della il- liquidità del mercato immobiliare. Questo lavoro, in modo originale, anche sulla base delle relazioni già di- mostrate, prova invece a interpretare e misurare la differenza tra prezzi richiesti e prezzi di vendita, al fine di costruire un riferimento per la correzione da apportare ai primi nella pratica estimativa. L’obiettivo è perseguito mediante la costruzione un modello di analisi multivariata su un campione rilevato su un intervallo di 12 anni nella città di Potenza. L’analisi ha consentito di misurare ed interpretare il contributo marginale che variabili macro e microeconomiche forniscono alla spiegazione dello spread indagato.
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Aicardi, Matteo. « Sull’inesistenza di un trust ai fini delle imposte sui redditi (CTP Campania Napoli, 22 settembre 2021, n. 10156) ». Trusts, no 3 (1 juin 2022) : 469–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.114.

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Résumé :
Massima È interposto il trust qualora risulti anomala la ragione della sua istituzione (il disponente dichiarava di istituirlo per ragioni di riconoscenza nei confronti del figlio, ma il primo conferiva nel fondo in trust una somma di denaro relativamente esigua e dichiarava redditi di gran lunga inferiori al quelli del secondo) e dalle clausole del suo atto istitutivo si evinca il controllo assoluto del beneficiario (il quale aveva il potere di nominare e revocare il guardiano e, con il consenso di costui, porre termine al trust decorsi cinque anni dalla sua istituzione, nonché il potere di veto sulla nomina del trustee). I dividendi distribuiti dalla S.p.A. le cui azioni sono incluse nel fondo di siffatto trust possono essere ascritti direttamente al beneficiario, pure considerato che il trustee ha pagato il prezzo delle azioni solo dopo la distribuzione dei dividendi (l’acquisto delle azioni era stato stipulato una settimana prima della distribuzione) e che questo prezzo non è in linea coi prezzi di mercato, essendo pari alla somma dell’importo dei dividendi e del valore nominale delle azioni.
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Harriss, C. L. « Use of Income From Urban Land : Thoughts From U.S. Esperience* ». Journal of Public Finance and Public Choice 5, no 3 (1 octobre 1987) : 213–17. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344415.

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Résumé :
Abstract Questo scritto costituisce una critica al modo in cui negli Stati Uniti si è fatto uso della rendita edilizia.La terra, in essenza, costituisce una risorsa la cui esistenza non dipende dal suo prezzo. Un’imposizione elevata ridurrà l’offerta di qualsiasi bene, eccetto la terra, che non può spostarsi in un’altra giurisdizione. Ne deriva che la rendita edilizia può essere utilizzata per fornire entrate agli enti locali, i quali, invece, basano prevalentemente i loro introiti sulla property tax, che non si limita a colpire il terreno, ma comprende anche edifici, macchinari, scorte, ecc.Se l’obiettivo fondamentale dev’essere quello di incoraggiare gli investimenti edilizi ed industriali, è necessario seguire il suggerimento di Henry George e limitare il prelievo fiscale alia sola rendita urbana. In tal modo, i benefici dello sviluppo urbano in termini di prezzi dei terreni potrebbero essere utilizzati per finanziare le attività collettive.
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Roncaglia, Alessandro. « Prezzi e distribuzione del reddito : una nota ». STUDI ECONOMICI, no 100 (octobre 2010) : 261–73. http://dx.doi.org/10.3280/ste2010-100014.

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Costantini, Valeria, et Graziana Dizonno. « Biocombustibili, agricoltura e Paesi in via di sviluppo ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 1 (mars 2010) : 65–93. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-001004.

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Résumé :
Il rapido incremento dei prezzi agricoli ed energetici, che ha scosso i mercati internazionali durante il biennio 2006-2008, ha sollevato un acceso dibattito sulle cause all'origine di tale shock e sulle politiche piů adeguate di risposta. Il ruolo dell'agricoltura nella produzione di fonti energetiche alternative ha rappresentato un aspetto importante di tale discussione. Spesso perň, l'attenzione si č rivolta maggiormente sulla verifica della presunta corresponsabilitŕ dei biocarburanti nella crescita dei prezzi di alcuni prodotti agricoli, piuttosto che su aspetti attinenti le potenzialitŕ di sviluppo del settore delle bioenergie e i Paesi in via di sviluppo (Pvs), in particolare nell'ambito dello sviluppo rurale. Il lavoro si propone come una rassegna della letteratura che analizza lo scenario internazionale dei mercati agricoli nel periodo 2006-2008 e gli impatti sui Pvs derivanti dallo sviluppo del mercato dei biocarburanti, dedicando, infine, particolare attenzione, alle possibilitŕ di un ruolo piů attivo dei Pvs nell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, quali le bioenergie
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Adelman, Morris Albert. « I prezzi petroliferi a lungo termine (1963-1975) - (1964) ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 2 (mars 2009) : 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/efe2007-002004.

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Menghi, A., et W. Koops. « I prezzi del latte in Europa : uno studio comparato ». Scienza e Tecnica Lattiero Casearia 69, no 01 (octobre 2019) : 36. http://dx.doi.org/10.36138/stlc.01.2019.04.

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Morelli, Federico. « Tessuti e indumenti nel contesto economico tardoantico : i prezzi ». Antiquité Tardive 12 (janvier 2004) : 55–78. http://dx.doi.org/10.1484/j.at.2.300061.

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Kolodko, Grzegorz W. « Economic Change and Shortageflation Under Centrally Planned Economies ». Journal of Public Finance and Public Choice 6, no 1 (1 avril 1988) : 15–32. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344460.

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Résumé :
Abstract Obiettivo di questo scritto è l’esame delle relazioni tra riforme economiche e processi inflazionistici nei paesi socialisti.Lo sviluppo delle forze produttive richiede, anche nell’ambito di sistemi economici di tipo socialista, il rafforzamento dei sistemi tipici dell’economia di mercato, cosa che costituisce una sfida alle teorie ed anche alla pratica del socialismo. Si tratta, infatti, di vedere il ruolo degli elementi caratteristici del mercato, come le relazioni di domanda e di offerta, nell’ambito delle istituzioni economiche pianificate.È in tale contesto, quindi, che vanno considerati i processi inflazionistici attualmente in corso nei paesi socialisti, nelle loro due forme: prezzi e scarsità. È proprio quest’ultimo (shortageflation) che costituisce la caratteristica tipica di questo tipo di economia.Le riforme economiche possono essere considerate, nei paesi socialisti, come un modo per trasformare I’inflazione da scarsità in inflazione da prezzi (che, peraltro, devono comunque essere in qualche modo tenuti sotto controllo). Non vi è dubbio, tuttavia, che ancora per molti anni i processi di shortageflation continueranno a sussistere nelle economie socialiste, ostacolando i tentativi di riforma.
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Block, Walter. « The Justification for Taxation in the Public Finance Literature : an Unorthodox View ». Journal of Public Finance and Public Choice 7, no 3 (1 octobre 1989) : 141–58. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344785.

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Résumé :
Abstract La scienza delle finanze giustifica l’imposizione fiscale sotto sette aspetti differenti: 1. perfetta concorrenza; 2. esternalità; 3. merit goods; 4. crescita economica; 5. equità; 6. impossibilità di determinazione dei prezzi; 7. stabilità.Nei primi tre casi l’intervento pubblico sarebbe lecito, in quanto massimizzerebbe il benessere del consumatore. Ciò in realtà non avviene, perché le norme antitrust hanno effettivamente rafforzato i monopoli; perché l’intervento contro le esternalità negative comprime i diritti di proprietà, mentre quello a favore delle esternalità positive (ad esempio beni pubblici) è vanificato dalyra’ riding; la crescita economica, poi, storicamente è stata ostacolata dall’azione dello Stato. I merit goods sono considerati un concetto troppo vago, così come la redistribuzione dei redditi deve ancora trovare una giustificazione economica tale da valicare l’ostacolo dell’impossibilità di un confronto tra le utilità personali; circa l’impossibilità di determinare i prezzi, nulla dimostra che certi beni di per sè siano meno costosi se prodotti dallo Stato; quest’ultimo, infine, non sembra neppure in grado di dare maggiore stabilità all’economia.La conclusione è che la scienza delle finanze deve condurre un’analisi positiva, non normativa, del sistema impositivo.
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Crepaldi, Gabriella. « Gli acquisti eco-sostenibili nel nuovo Codice dei contratti pubblici italiano : considerazioni sul life cycle costing ». Revista do Direito 1, no 54 (8 janvier 2018) : 86. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v1i54.12046.

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Résumé :
L’inquadramento normativo degli appalti verdi in Italia - II. Costi, prezzi e offerte più vantaggiose - III. Il costo del ciclo di vita – IV. Il ciclo di vita come canone di pertinenza: cautele – V. Medie-piccole-micro imprese, produzioni chilometri zero e filiera corta – VI. Osservazioni conclusive sulla qualificazione ambientale delle stazioni appaltanti (e degli enti)
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Gabrielli, Laura, Aurora Greta Ruggeri et Massimiliano Scarpa. « Detecting information transparency in the italian real estate market : a machine learning approach [Identificare la trasparenza informativa nel mercato immobiliare italiano : un approccio machine learning] ». Valori e Valutazioni 31 (février 2023) : 33–47. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223104.

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Résumé :
This research aims to understand how market transparency and data reliability can influence valuation procedures and decision-making processes in the Italian real estate market. Through the analysis of three different real estate markets and the validation of the information collected, this paper’s goal is to understand whether and to what extent the use of asking prices instead of actual purchase and sale prices can lead to valuation errors, increase the uncertainty of valuation, and undermine investment decision-making processes. The research results highlight the primary sources of information opacity in the Italian real estate market, classifying them according to their impact on real estate value. The novelty of this research lies in the integrated use of machine learning techniques, computer programming and multi-parametric valuation procedures to understand and manage information opacity in the Italian real estate market, particularly regarding the estimation of the market value of properties belonging to the residential segment. Questa ricerca si pone come obiettivo il comprendere come la trasparenza del mercato e correttezza delle informazioni influenzino i procedimenti di stima e i proessi decisionali nel mercato immobiliare italiano. Attraverso l’analisi di tre differenti mercati immobiliari e la verifica delle informazioni relative ai prezzi di offerta, il presente contributo vuole capire se, e in quale dimensione, l’impiego dei prezzi di offerta in luogo dei reali prezzi di compravendita possano portare a commettere errori valutativi, ad aumentare l’incertezza nelle stime e a pregiudicare il processo decisionale negli investi- menti. I risultati della ricerca evidenziano quali sono le fonti primarie di opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, classificandole in base al loro impatto sulla stima del valore immobiliare. La novità di questa ricerca risiede nell’uso integrato di tecniche di machine learning, programmazione informatica e procedure di stima multi-parametrica al fine di comprendere e gestire l’opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, in particolare riguardo la stima del più probabile valore di mercato degli immobili appartenenti al segmento residenziale.
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Sainaghi, Ruggero. « Eventi fieristici e performance delle imprese alberghiere ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (décembre 2010) : 265–87. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-002004.

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Résumé :
Il presente scritto riflette sul complesso intreccio esistente tra la strategia di destinazione e i risultati competitivi delle imprese alberghiere. L'ipotesi di fondo č che i tratti morfologici delle stagionalitŕ siano legati piů al posizionamento complessivo della destinazione che non alla strategia aziendale messa in campo dalle singole imprese. Detto diversamente, le stagionalitŕ tendono ad assumere una certa omogeneitŕ per le imprese locali e sono difficilmente modificabili attraverso le scelte di posizionamento. L'analisi si basa sui dati giornalieri di occupazione e prezzi di un campione di 29 imprese alberghiere localizzate a Milano ed operanti nella categoria 4 stelle. Ai valori giornalieri č stato sovrapposto il calendario, sempre giornaliero, di Fiera Milano, degli anni 2006-2008, ottenendo oltre 30 mila osservazioni. Le evidenze empiriche, nel loro complesso, mostrano il rilievo che il comparto fieristico riveste per la cittŕ. Le fiere sono capaci di creare un gap positivo nel ricavo medio per camera disponibile pari al 52% nei giorni feriali e all'82% in quelli festivi. Tuttavia, l'analisi dei singoli giorni fiera mostra effetti alquanto differenziati. Circa un terzo dei giorni fiera feriali non origina ricadute significative né sull'occupazione, né sul prezzo; questa percentuale sale a poco piů del 40% nei giorni festivi. Le ricadute sulle imprese del campione sono consistenti in presenza: di manifestazioni contraddistinte da un'ampia apertura internazionale, di una contemporaneitŕ di piů eventi nello stesso giorno, di eventi particolarmente grandi.
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Cipollina, Laura, Pietro Folino-Gallo, Daniela Grande, Maria Grazia Felisi, Simona Ravera et Adriana Ceci. « Mutua disponibilità, prezzi e rimborsabilità di farmaci autorizzati con procedura centralizzata europea ». Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 3, no 1 (15 mars 2002) : 15–27. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v3i1.740.

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The european pharmaceutical market doesn’t seem to be a common integrated european market as far as prices and reimbursements within different countries are concerned. Moreover, to better define such differences, little information is available because of the lack of homogeneous and updated european databases. The aim of this study is to assess mutual availability, prices and reimbursements of innovative drugs authorised by EMEA under European Centralised Procedure between 1995-2000 and marketed in five european countries (Italy, Spain, United Kingdom, France and Denmark). Our results demonstrate that the adoption of different drug-price definition models, within different Member States, is the main cause of the heterogeneity. Currently, in countries adopting a controlled drug-price system, prices are lower than prices set in countries that adopt an uncontrolled drug-price system. In this regard, Italy ranks in a middle position as products marketed in Italy generally have prices lower than in the United Kingdom and Denmark, and higher than in France and Spain. Product availability and level of drug breakthrough in the national markets seem to greatly affect the variations we noted among prices and reimbursements in different countries. Differences we observed emphasize the need of finding a common methodology at european level, in order to define the proven “therapeutic benefit” and the “therapeutic advantage” of innovative drugs, allowing a “right price” and reimbursement to the entitled.
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Simonazzi, Annamaria. « Due presidenti, due banchieri centrali, due crisi ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 3 (septembre 2010) : 141–52. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-003008.

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La crisi attuale ha suscitato un acceso dibattito sui limiti e sulle responsabilitŕ della teoria economica che ha dominato negli ultimi decenni. Alla teoria economica viene sostanzialmente contestata una fortissima fiducia nella capacitŕ di autoregolazione dei mercati. Da questo assunto derivano, come corollario, l'inesistenza di problemi di domanda aggregata, grazie al meccanismo riequilibratore dei prezzi, e la diffidenza verso l'intervento dello stato. L'obiettivo di questa lezione č quello di ripercorrere l'interpretazione della crisi alla luce di impostazioni teoriche che sono state dimenticate in questi anni, ma che hanno costituito il nucleo dell'insegnamento di Nando Vianello.
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Di Giacinto, Valter, et Giacinto Micucci. « Il miglioramento qualitativo delle produzioni italiane : evidenze da prezzi e strategie delle imprese ». ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no 4 (décembre 2012) : 63–110. http://dx.doi.org/10.3280/poli2012-004003.

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Marangoni, G., et C. Sutti. « Il modello input-output dei prezzi con capitale fisso : Aspetti economici e numerici ». Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 13, no 1-2 (mars 1990) : 43–57. http://dx.doi.org/10.1007/bf02085367.

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Ramajoli, Margherita. « Quale futuro per la regolazione alimentare ? » Milan Law Review 2, no 2 (22 février 2022) : 58–73. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/17392.

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Résumé :
Il saggio si propone di esaminare le nuove sfide della regolazione alimentare intrattenendosi sulla necessità, che un “sistema alimentare sostenibile” richiede, di superare la prospettiva di food safety, orientata a garantire la sicurezza igienico sanitaria degli alimenti, e di abbracciare anche quella di food security, tesa ad assicurare a tutti una quantità di cibo sufficiente e a prezzi ragionevoli. Dopo aver illustrato i caratteri della regolazione alimentare, l’Autrice mette in luce il contributo fornito dalla giurisprudenza nell’elaborare il fondamentale “principio di precauzione” e la rilevanza del Green Deal proposto dalla Commissione europea al fine di conseguire il fondamentale obiettivo della sostenibilità alimentare.
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Carlucci, Fabio, Andrea Cirŕ et Carlo Migliardo. « Aree naturali protette e strumenti di analisi per la pianificazione degli investimenti ». SCIENZE REGIONALI, no 1 (mars 2012) : 93–116. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-001004.

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Il lavoro affronta l'ampia tematica dei sistemi di finanziamento delle aree protette. Prendendo spunto dalle politiche pubbliche messe in atto dall'Italia per la salvaguardia dei parchi naturali, si č cercato di valutare l'efficienza di un sistema di prezzi quale forma di finanziamento di tali siti. A tal fine, si č condotta un'analisi sulla disponibilitŕ a pagare dei potenziali visitatori di un parco situato in Sicilia, con il supporto di tecniche di tipo Contingent Valuation e l'applicazione di modelli di Stated Preferences per le indagini sulle caratteristiche socio-economiche e le preferenze individuali dell'attuale domanda eco-turistica.
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Vertecchi, Giulia. « Dal grano al biscotto. Elementi per una storia della politica annonaria di Venezia fra XVII e XVIII secolo ». STORIA URBANA, no 134 (juin 2012) : 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134004.

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Approvvigionamento - Alimentazione - Conservazione e distribuzione dei grani Venezia, secc. XVII-XVIIIL'obiettivo di questo articolo č di delineare, attraverso l'analisi delle fonti archivistiche, i cambiamenti nel sistema annonario di Venezia nei secoli XVII e XVIII. Questi cambiamenti ebbero inizio con lo scoppio della guerra di Candia e si svilupparono nel secolo seguente. Il contributo si concentra su tre temi principali: in primo luogo il ruolo del biscotto per compensare le fluttuazioni del prezzo del grano e per abbassare i costi di stoccaggio del surplus. Il biscotto era un alimento facile da trasportare e conservare per le esigenze militari ed era certamente utilizzato come alimento per l'esercito e la flotta; tuttavia č che un fabbisogno di 4.700 tonnellate all'anno richiedeva ingenti risorse e un'organizzazione considerevole per seguire la produzione. Un secondo nucleo dell'articolo esamina il ruolo delle scorte, non tanto durante gli anni di penuria, ma soprattutto quando i raccolti erano abbondanti. In questo modo č possibile analizzare le strategie impiegate dal governo in un momento particolarmente critico, poiché i prezzi scendono negli anni in cui i raccolti sono abbondanti, ma č in questi anni che aumentano i costi di stoccaggio. In terzo luogo si affronta il problema di una forma di speculazione finanziaria grazie alla quale anche le persone piů ricche riuscivano a usufruire di un'agevolazione fiscale nel pagamento della principale imposta diretta, la decima. Una lettura attenta dei documenti «non-quantitativi» fornisce una comprensione della complessitŕ del rapporto tra politica fiscale e le scelte economiche del governo, portando alla luce la complessa composizione della societŕ e i suoi contrasti interni
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Romani, Marina. « Denaro, monete-merce e merci-moneta. Una storia economica e sociale ». CHEIRON, no 1 (avril 2021) : 167–90. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001008.

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Résumé :
Questo saggio si focalizza sulle pratiche monetarie delle società di antico regime e sul ruolo che, in quell'ambito, svolgevano i consumi cospicui, le monete in oro o argento e la moneta di conto. La prima parte esamina come la possibilità di trasformare in moneta (attraverso la fusione, lo scambio, o il pegno) gli oggetti realizzati in metallo prezioso permetteva loro di svolgere funzioni monetarie. La seconda parte analizza come queste pratiche fossero facilitate anche dai tentativi di conservare una fungibilità tecnica tra questi beni e i conî mentre la moneta di conto nazionale era lo strumento che doveva esplicitare il legame tra valore e prezzi.
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Palumbo, Antonella, et Attilio Trezzini. « Pierangelo Garegnani : le implicazioni di politica economica della critica dell'economia politica ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 4 (décembre 2011) : 143–56. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-004005.

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Résumé :
Pierangelo Garegnani: le implicazioni di politica economica della critica dell'economia politica Nonostante il suo fondamentale contributo alla critica della nozione neoclassica di capitale, il cuore della ricerca di Pierangelo Garegnani č nell'individuazione di una impostazione teorica alternativa a quella dominante. Nel solco di Sraffa, essa consiste nella riproposizione della teoria classica del valore e della distribuzione e nella costruzione di un approccio classico-keynesiano alla determinazione dell'output. In esso i prezzi non sono indicatori di scarsitŕ, la mancanza di una tendenza spontanea al pieno impiego cancella l'ottimalitŕ delle economie di mercato, la distribuzione del reddito č il risultato di forze sociali e non naturali. Ne consideriamo le implicazioni di politica economica.
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Ruppelt, Hans-Jürgen. « Competition Law and its Application in Germany ». Journal of Public Finance and Public Choice 8, no 2 (1 octobre 1990) : 117–24. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345054.

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Résumé :
Abstract L’economia tedesca è sempre stata caratterizzata da una struttura molto concentrata, in cui le imprese facevano frequente ricorso ai cartelli. Alia fine dell’ultima guerra, gli alleati (ed in particolare gli Stati Uniti) hanno insistito perché la concentrazione fosse ridotta ed i cartelli fossero eliminati, introducendo cosi la libera concorrenza nell’economia.La legge ha introdotto un generale divieto di cartellizzazione, con alcune esenzioni legali che consentono specifiche intese.L’applicazione della legge attraverso un organismo indipendente, l’Ufficio Federale dei Cartelli, si è basata esclusivamente sugli aspetti concorrenziali, con esclusione quindi degli aspetti di «interesse pubblico». L’unica eccezione è costituita dal potere di autorizzazione di cartelli e concentrazioni da parte del Ministro, che tuttavia vi ha fatto ricorso molto raramente.Nell’ambito di applicazione della legge sono rientrate non soltanto le attività dirette a limitare la concorrenza da parte dei privati, ma anche le distorsioni del mercato prodotte da interventi pubblici, come regolamentazione, sussidi e protezionismo. Negli anni più recenti, in particolare, la politica della concorrenza si è ispirata all’idea di modificare l’equilibrio tra settore privato e settore pubblico, riducendo quest’ultimo mediante deregolamentazione e privatizzazione.La legge tedesca riguarda essenzialmente quattro gruppi di limitazioni della concorrenza: accordi orizzontali, restrizioni verticali, abuso del potere di mercato e concentrazioni.Gli accordi orizzontali sono proibiti e, di conseguenza, nulli. Coloro che vi abbiano preso parte sono passibili di una multa che può giungere fino ad un ammontare pari a tre volte il valore degli utili così conseguiti. Si tratta, peraltro, di un criterio di difficile applicazione, essendo molto ardua la determinazione dell’incremento di utili ottenuto con un accordo.Una lacuna del sistema era costituita dal fatto di escludere alcune forme di collusione che a stretto rigore non rientravano nella categoria degli «accordi». È stato necessario emendare la legge, includendovi esplicitamente le «azioni concertate».Un secondo problema riguarda l’inclusione o meno nel concetto di «restrizione della concorrenza” dell’obbligo per le parti dell’accordo di mettere in atto comportamenti contrari alla concorrenza. Secondo l’interpretazione degli organi giudiziari tale obbligo si deve presumere.Per quanto riguarda le deroghe, l’Ufficio Federale dei Cartelli tende ad essere alquanto rigido.Per gli «accordi verticali», la legge tedesca, in contrasto con l’art. 85 del Trattato CEE e con la legge italiana, introduce specifiche regole. Essi sono, in genere, legali, con la sola eccezione degli accordi per la determinazione del prezzo, che sono proibiti di per sé, a meno che non riguardino il settore dell’editoria.Gli interventi per accordi verticali sono stati poco frequenti e, a quanto sembra, nella maggior parte dei casi tali accordi non dovrebbero essere stati influenzati dalla legislazione sulla concorrenza.Per quanto riguarda l’abuso di potere di mercato, il vecchio adagio statunitense vale anche per la Germania: le dimensioni non danno luogo, di per sé, ad un pericolo. Analogamente, una posizione dominante, come tale, non può essere ritenuta dannosa, anche se è ampiamente diffusa l’opinione secondo cui non debba essere consentito l’abuso di posizione dominante.Sotto il profilo applicativo, peraltro, bisogna identificare due fondamentali presupposti: una «posizione dominante” e un «comportamento abusivo».Il controllo del comportamento abusivo persegue, sia in Germania che in Italia, due obiettivi: impedire alle imprese dominanti di stabilire prezzi troppo elevati, realizzando profitti monopolistici (abuso di prezzi), e proteggere la libertà di competere delle altre imprese (pratiche restrittive).Per quanto riguarda l’abuso di prezzi, l’esperienza tedesca non è stata molto incoraggiante, soprattutto per la ben nota difficoltà nella definizione del «giusto prezzo».Hanno avuto maggiore successo, invece, i procedimenti nei riguardi di pratiche restrittive. Anche in questo caso non e facile applicare la normativa concorrenziale, specie per quanto riguarda i casi «marginali», come i casi di collegamenti tra imprese che non sembrano evidenziare comportamenti anti-competitivi.L’introduzione della regolamentazione delle concentrazioni è avvenuta in Germania soprattutto per le difficoltà nel perseguire gli abusi di posizione dominante. Diversamente dalla legge italiana, il sistema tedesco non prevede un minimo fatturato nazionale, ma fa riferimento al valore del fatturato nel suo complesso, dovunque sia stato conseguito.Notevoli difficoltà potranno derivare dalla definizione del concetto di «controllo». Dal punto di vista pratico sembra conveniente combinare le caratteristiche di flessibilità e certezza giuridica con una definizione generale che specifichi il maggior numero possibile di fattispecie.Le caratteristiche più significative dell’attività di controllo delle concentrazioni svolta in Germania sono l’effetto sospensivo della notificazione che precede la concentrazione e un criterio strettamente concorrenziale. L’esperienza dimostra che è molto difficile far venir meno una concentrazione, una volta che sia stata effettuata. Per questo motivo si richiede che le concentrazioni che eccedono una determinata soglia siano comunicate in anticipo.Sebbene l’Ufficio Federale dei Cartelli abbia a disposizione quattro mesi per completare la sua investigazione, circa i tre quarti delle procedure sono completate entro quattro settimane.Vi è una netta distinzione di compiti tra l’Ufficio Federale dei Cartelli e il Ministro dell’Economia. Il primo si occupa degli aspetti strettamente inerenti alla concorrenza, senza tener conto degli altri benefici che possono derivare dalla concentrazione. Il Ministro, invece, per considerazioni d’interesse pubblico, può autorizzare una concentrazione che l’Ufficio Federale dei Cartelli aveva bloccato. Sino ad ora (dal 1973) soltanto sei autorizzazioni sono state concesse dal Ministro e non sembra che esse abbiano dato luogo ai risultati positivi che erano attesi.
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Del Bene, Luca, Antonello De Vito, Carlo Milli et Fabio Guarracino. « L'introduzione di un sistema di prezzi di trasferimento. Il caso dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana ». MANAGEMENT CONTROL, no 2 (mars 2018) : 35–60. http://dx.doi.org/10.3280/maco2018-002003.

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Briata, Paola. « I super ricchi e il lato oscuro di "Londra capitale" ». TERRITORIO, no 96 (septembre 2021) : 7–17. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-096001.

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Résumé :
La concentrazione spaziale delle persone ricche è per molto tempo apparsa come un fenomeno non problematico per gli studiosi e per i policy maker. In questo contesto, l'articolo propone alcune riflessioni sulla letteratura che ha guardato criticamente alla presenza dei super ricchi in alcune città globali, in particolare, a Londra. Se i media hanno concentrato l'attenzione soprattutto sulla crisi urbana determinata dallo svuotamento e dalla perdita di vitalità dei quartieri dove le case, acquistate con fini d'investimento, sono abitate pochi mesi all'anno, si vuole qui riflettere anche sulle conseguenze della presenza dei super ricchi sulla disponibilità di abitazioni a prezzi accessibili, così come sulla contrazione della sfera pubblica nelle aree urbane costruite per queste popolazioni.
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Ramadhani, Tiara Suci. « Development of Prezzi Media in Landslide Disaster Mitigation Learning in Indonesia (Case Study at SMA Xavarius in Bukittinggi) ». Sumatra Journal of Disaster, Geography and Geography Education 1, no 2 (19 décembre 2017) : 321. http://dx.doi.org/10.24036/sjdgge.v1i2.66.

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Résumé :
The purpose of this research and development was to develop Prezi presentation media in the learning of landslide disaster mitigation that was feasible to be used in the learning process and to know the effectiveness of media at class X SMA Xavarius in Bukittinggi. This research model used to research and development based on Borg and Gall (1983) development model. The steps used include: 1) initial needs analysis, 2) product development, 3) expert validation, 4) product revision I, 5) field trials, 6) product revisions II, and 7) final product. The result of this research shows that Prezi media in learning landslide disaster mitigation was valid / proper to be used, proved by scoring by media expert 96,84% (valid/worth using); material experts of 89.00% (valid / worth using); student trial test score of 89.53% (valid / worth using); and teacher user experiments of 86.89% (valid / worth using). Suggested of this research for subsequent development are developing Prezi media with other materials and using the 2013 curriculum
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Pasour, Ernest C., Wilhelmus L. Nieuwoudt et Dana L. Hoag. « Passive-use Value, Contingent Valuation, and Public Policy ». Journal of Public Finance and Public Choice 11, no 2 (1 octobre 1993) : 77–88. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539662.

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Résumé :
Abstract Si esaminano i problemi derivanti dall’utilizzazione di stime di valutazione contingente dei valori di uso passivo nella politica ambientale.Il dibattito sul calcolo economico ha dimostrato che questi prezzi artificiali hanno poche probabilità di mantenere qualsiasi relazione con la capacità contributiva. E, in assenza di una valutazione di mercato, si dimostra che le valutazioni individuali sono probabilmente inaffidabili.Inoltre, anche se i problemi di affidabilità potessero essere superati, l’utilizzo di tali stime in tema di politiche pubbliche incontrerebbe notevoli problemi di applicazione pratica.Pertanto, anche in situazioni in cui i valori di uso passivo sono presumibilmente molto importanti, come per i pinguini in Antartide, i costi d’uso delle tecniche di valutazioni contingente possono superare i benefici a motivo degli elevati costi di transazione e di problemi burocratici.
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Giorgi, Gloria. « La corretta indicazione dei prezzi e le clausole contrattuali abusive nell'acquisto online dei biglietti aerei ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 23 (janvier 2019) : 257–87. http://dx.doi.org/10.3280/dt2018-023003.

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Iacobini, Mauro, et Gaetano Lisi. « Prezzi edonici delle caratteristiche abitative e analisi di regressione multipla : suggerimenti pratici per la stima ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 2 (octobre 2016) : 5–42. http://dx.doi.org/10.3280/rest2016-002001.

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D'Atri, Stefano. « «Le navi e il mar, invece di campi e d'oliveti, tengono la cittŕ abbondante d'ogni bene». Il sistema annonario di Ragusa (Dubrovnik) in etŕ moderna ». STORIA URBANA, no 134 (juin 2012) : 31–56. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134003.

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Résumé :
Se analizziamo il sistema annonario di Ragusa secondo il tempo, il luogo e le circostanze - seguendo le suggestioni di Ferdinando Galiani contenute nei suoi Dialogues sur le commerce des blés - ecco che ci appare come una realtŕ molto diversa all'interno del contesto mediterraneo in etŕ moderna. Una diversitŕ fondata principalmente sul rapporto privilegiato con l'Impero Ottomano, un rapporto che per la Repubblica di San Biagio significava pace, sicurezza e privilegi commerciali, che le garantiva un margine di manovra inimmaginabile, soprattutto se misurato dal punto di vista delle sue dimensioni politiche e territoriali. Tutto questo ha consentito la creazione di un sistema annonario - che faceva del controllo dei prezzi e dell'offerta il suo punto di forza - difficilmente comparabile con le altre realtŕ mediterranee ma che, allo stesso tempo, rende quelle realtŕ piů intelligibili attraverso la propria «peculiaritŕ».
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Colombatto, Enrico, et Jonathan Macey. « A Public Choice View of Transition in Eastern Europe ». Journal of Public Finance and Public Choice 12, no 2 (1 octobre 1994) : 113–32. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539914.

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Résumé :
Abstract La recente esperienza nei paesi dell’Est europeo dimostra che i tre pilastri della transizione (privatizzazione, liberalizzazione dei prezzi e convertibilità valutaria) sono estremamente fragili, a meno che non siano realizzati all’interno di una opportuna struttura istituzionale.Questo scritto tenta di studiare il problema dal punto di vista dell’analisi delle scelte pubbliche, applicando i principi della teoria economica alla produzione delle leggi.Vengono esaminate in dettaglio ipotesi concorrenti di riforme costituzionali, ed è messo in evidenza il ruolo cruciale della nomenclatura.La conclusione è che il futuro dipende dal modo in cui avverranno i cambiamenti costituzionali e in particolare dagli effetti che essi avranno sul comportamento dei burocrati e dei politici. In generale, mentre questi mutamenti indeboliscono i politici, essi non riducono il potere dei burocrati che in tal modo diventano più potenti e, quindi, tendono ad impedire un rapido miglioramento del sistema economico.
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Campanella, Miriam L. « Central Bank Independence and European Central Banking Institution-Building ». Journal of Public Finance and Public Choice 14, no 1 (1 avril 1996) : 57–76. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540255.

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Résumé :
Abstract L’indipendenza della banca centrale dal governo viene considerata da molti studiosi come un requisito per il mantenimento della stabilità dei prezzi e per la lotta all’inflazione. L’articolo introduce la recente letteratura sull’indipendenza della banca centrale, mostrandone anche un apporto esplicativo nel caso del processo di costruzione della banca centrale europea.Benché l’indipendenza della banca centrale europea sia prevista da un articolo del Trattato di Maastricht, ci sono alcune critiche contro questa impostazione, sia perché si sostiene che l’indipendenza non sarebbe sufficiente per aumentare la credibilità, sia perché si ritiene che mantenere un basso livello di inflazione non sia di beneficio alia crescita economica.In conclusione, l’A. afferma, in accordo con gli studi sull’indipendenza della banca centrale, che in un mondo caratterizzato dalla mobilità dei capitali e dalla globalizzazione, la creazione di un ambiente finanziario stabile debba essere ritenuto uno dei più importanti fattori per la credibilità delle banche centrali.
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Eandi, Mario, et Carlo Della Pepa. « I farmaci “generici” in Italia : opportunità di ricerca e sviluppo di prodotti di qualità a prezzi competitivi ». Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 4, no 2 (15 juin 2003) : 65–76. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v4i2.770.

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Résumé :
Every drug whose copyright coverage has expired can be manufactured by a pharmaceutical company other than the one that developed it, giving rise to the market of the so-called generic drugs. It can be distinguished among two types of generic drugs: branded and unbranded, according to the choice of the manufacturer to assign it a fantasy name or to sell it with the name of the active principle, followed by the company’s name. In order to be accepted for marketing, every new drug has to pass the registration procedures of the Italian Ministry of Health, which are simplified for generics, as it’s sufficient to demonstrate the bioequivalence, considered a reliable proxy of therapeutic equivalence, of the new drug with the standard formulations it copies. The bioequivalence of two drugs depends on various parameters, related to the quality of the raw materials employed and the industrial processes they go through. There are several ways of assessing the equivalence between pharmaceutical products, and it is important the registration studies are conducted following strict rules, in order to guarantee the quality of generics, fundamental for achieving the trust of health operators and patients. The reason to be of generic drugs is essentially economic, as they bare no therapeutic innovation, and their introduction is mainly aimed to contain drug expenditures and to facilitate a competitive market, but to do so, they need to be widely accepted by the medical community and the population. In Italy, the market of generic drugs is very young and relatively underdeveloped if compared to what is observed in other industrialized countries such as the USA, Germany or UK, but it has a good expansion potential, as it also represents a chance for quality enhancement for the Italian pharmaceutical industry.
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Tavoletti, Ernesto. « Un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli IDE : sistemi agro-alimentari sostenibili di PMI ed internazionalizzazione endogena per mezzo delle indicazioni geografiche ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 2 (janvier 2021) : 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002003.

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Le indicazioni geografiche (IG) fanno riferimento a prodotti con speciali caratteristiche, qualità o reputazione riconducibili all'origine geografica, e sono proprietà intellettuali. Sono, quindi, per loro natura uno strumento di marketing e di tutela della denominazione, ed hanno il potenziale per innescare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale endogeno, coinvolgendo tutti gli stakeholder territoriali. Offrono un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli investimenti diretti esteri. La sostenibilità economica è una pregiudiziale a tutto questo e il multiple case study Fao di Vandecandelaere et al. (2018) aggiunge un modello ed una generalizzazione analitica alle meta-analisi quantitative esistenti, che già evidenziano il contributo positivo delle IG alla sicurezza alimentare, ai prezzi, ai redditi dei produttori e alle quantità prodotte. La raccomandazione di policy principale è quella di promuovere le IG a livello globale perché, lungi dall'essere strumenti protezionistici, favoriscono lo sviluppo di sistemi di produzione alimentari endogeni, sostenibili e resilienti, capaci di contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale locale, oltre che alla sicurezza e alla qualità alimentare.
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Ancis, Luca. « La tariffazione dinamica nel trasporto aereo di persone ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 34 (novembre 2021) : 7–41. http://dx.doi.org/10.3280/dt2021-034001.

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Résumé :
Un tempo tendenzialmente proporzionali alla distanza da percorrere, le tariffe del trasporto aereo di persone rispondono ormai a meccanismi sempre più complessi. Nel fare ingresso nel mercato libero, infatti, i primi operatori privati cercarono di sottrarre alla concorrenza fette di mercato ricorrendo a politiche dei prezzi particolarmente innovative, alle quali si è aggiunta la tendenza alla progressiva moltiplicazione dei servizi collaterali offerti attraverso le piattaforme telematiche. Fra i più efficaci strumenti di revenue management a disposizione dei vettori aerei, la tariffazione dinamica è quella che risponde a criteri del tutto fluidi, tanto che il corrispettivo del trasporto può variare continuamente anche in relazione ai contratti da eseguirsi con lo stesso volo. Tale complessa tecnica solleva una serie di delicate problematiche giuridiche, non solo quelle inerenti agli obblighi di trasparenza tariffaria, ma anche quelle relative alla sua lettura in relazione al divieto di pratiche commerciali scorrette e ai limiti imposti dal diritto dell'Unione europea sull'utilizzo dei dati informatici da parte di operatori professionali.
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Fanelli, Tullio, et Federico Testa. « A proposito di strategia energetica nazionale ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (avril 2012) : 19–41. http://dx.doi.org/10.3280/efe2012-001003.

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Résumé :
Paese. Oggi questo non č piů vero: non č piů possibile trattare di energia e ambiente senza occuparsi di industria e sviluppo. Tre eventi hanno modificato drasticamente la situazione: l'ingresso dell'Italia nell'Euro nel 1999, l'ingresso della Cina nella World Trade Organization (WTO) nel 2001, l'ampliamento dell'UE da 15 a 25 Paesi nel 2004, divenuti poi 27 nel 2007. In questo mutato contesto occorre una "Strategia energetica" (o di ogni altro strumento programmatico) č quindi quella di fornire indicazioni ai cittadini, ma soprattutto alle imprese, non solo del settore energetico, sulle iniziative che lo Stato intende assumere e sulle conseguenze, in termini di disponibilitŕ, di prezzi, di impatto sull'ambiente, che da esse potranno derivare. L'Italia non č ricca di risorse energetiche fossili; questa č una ragione in piů perché sia ricca di mercati energetici liberi, competitivi e trasparenti, governati da Autoritŕ forti e indipendenti che inducano lo sviluppo efficiente di infrastrutture materiali ed immateriali per il trasporto, lo stoccaggio e le negoziazioni di prodotti energetici e di CO2 .
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Boeri, Tito. « Cost-Benefit Analysis : Credibility and Feasibility* ». Journal of Public Finance and Public Choice 6, no 2 (1 octobre 1988) : 115–34. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15760639917568.

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Abstract Sebbene la tecnica dell’analisi costi-benefici sia quella più ampiamente utilizzata nella valutazione ex-ante degli investimenti pubblici, la sua credibilityà e la sua fattibilità sono state messe in discussione.Ciò è dovuto, paradossalmente, proprio alle ragioni che hanno favorito lo sviluppo di queste tecniche: la possibilità di far riferimento a regole semplici, che consentono di valutare i progetti d’investimento senza indagare sui loro effetti di equilibrio generate.Nella maggior parte dei casi, però, 1’uso di queste regole pratiche può dar luogo a gravi errori.In realta, credibilità e fattibilità non possono essere considerate separatamente. Le regole per la formazione dei prezzi-ombra nella tradizione di Ramsay e di Boiteaux non possono essere applicate in modo semplicistico. Infatti, esse sono basate sulle preferenze del policy-maker e quindi, a meno che non si parta da una precisa funzione del benessere sociale, esse possono al massimo fornire indicazioni qualitative, senza permettere un’approfondita valutazione del progetto.
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Chandra Gupta, Ramesh. « Discussion of “Instrumented Static Load Test on Rock-Socketed Micropile” by Hoyoung Seo, Monica Prezzi, and Rodrigo Salgado ». Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 141, no 6 (juin 2015) : 07015001. http://dx.doi.org/10.1061/(asce)gt.1943-5606.0001262.

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Kulhawy, Fred H. « Discussion of “Instrumented Static Load Test on Rock-Socketed Micropile” by Hoyoung Seo, Monica Prezzi, and Rodrigo Salgado ». Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 141, no 6 (juin 2015) : 07015002. http://dx.doi.org/10.1061/(asce)gt.1943-5606.0001263.

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Seo, Hoyoung, Monica Prezzi et Rodrigo Salgado. « Closure to “Instrumented Static Load Test on Rock-Socketed Micropile” by Hoyoung Seo, Monica Prezzi, and Rodrigo Salgado ». Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 141, no 6 (juin 2015) : 07015003. http://dx.doi.org/10.1061/(asce)gt.1943-5606.0001264.

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Aiello, Gaetano, et Simone Guercini. « Relazioni tra brand e punto vendita per lo sviluppo di nuovi mercati per le imprese italiane della moda ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 2 (juin 2010) : 15–49. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002002.

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Résumé :
Questo articolo ha per scopo verificare la consistenza e le caratteristiche del processo di sviluppo internazionale delle marche italiane del sistema moda attraverso operazioni compiute su punti vendita nei mercati esteri ed in particolare in quelli emergenti. Sono presi in esame i principali fattori di specificitÀ delle imprese italiane della moda e l'evoluzione della situazione competitiva attraverso l'analisi di dati aggregati e l'andamento dei prezzi dei prodotti e della posizione competitiva delle imprese nazionali. I risultati di ricerca presentati mettono in evidenza il mutamento della posizione competitiva del sistema moda italiano e la risposta delle imprese attraverso un potenziamento del ruolo del canale diretto a sostegno della marca e per una gestione diretta della sua presenza sui mercati internazionali. Viene offerta evidenza di come i paesi emergenti risultino oggetto di attenzione come mercato di sbocco e non solo come luogo di produzione. La diffusione delle politiche di investimento nei punti vendita diretti interessa un ampio numero di marche e risulta essere una modalitÀ di crescita internazionale che integra le forme piů tradizionali di esportazione.
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Rollandi, Maria Stella. « Mimetismo di bandiera nel Mediterraneo del secondo settecento. Il caso del Giorgio inglese ». SOCIETÀ E STORIA, no 130 (février 2011) : 721–42. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-130003.

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L'autrice esamina alcuni aspetti dei viaggi effettuati fra il 1767 e il 1769 dalla nave Giorgio, battente bandiera inglese, ma di proprietÀ di Gian Tommaso Balbi, un aristo- cratico genovese. Scopo principale dell'investimento: trasportare cereali dall'Arcipelago alla Spagna con un'operazione che si inserisce nella consolidata pratica di rifornimento dei granai spagnoli, in un momento di salita dei prezzi, con specifici fini speculativi. L'investitore ricorre alla pratica del mimetismo di bandiera molto diffusa in quel periodo presso la marineria genovese a causa della fragilitÀ politica e militare della Repubblica. L'attivitÀ non si rivela profittevole e i viaggi si concludono nel momento in cui viene meno l'interesse del Balbi. La documentazione correlata a questa impresa presenta interessanti aspetti per quanto concerne il meccanismo degli imbarchi e degli sbarchi in vista dei luoghi di destinazione della nave e della tipologia della navigazione; fornisce dati relativi al dinamico e differenziato mercato del lavoro marittimo di quel periodo e, in particolare alla luce del caso esaminato, delle oscillazioni nelle retribuzioni sia all'interno dei gruppi omogenei che formano l'equipaggio sia fra marinai italiani e stranieri.
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Thomas, Antonio, et Renato Passaro. « Prospettive e criticitŕ delle aziende di gestione dei servizi aeroportuali. Un'analisi territoriale ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (décembre 2010) : 315–46. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-002006.

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Il contributo intende rappresentare la situazione attuale e prospettica dei gestori dei servizi aeroportuali del Mezzogiorno alla luce della privatizzazione che sta determinando l'ingresso di societŕ private in un'area finora saldamente in mano pubblica; con le conseguenze che ciň comporta in termini di dimensionamento dell'offerta e di prezzi dei servizi resi. Una situazione che potrebbe rivelarsi problematica per tutti quegli aeroporti la cui redditivitŕ non consente di perseguire le condizioni di autosufficienza o di raggiungere una dimensione competitiva a livello nazionale ed internazionale. Per sperare di inserirsi con successo nei flussi di traffico, gli scali dovranno attrezzarsi adeguatamente con consistenti investimenti, sia in fase realizzativa sia nella manutenzione delle strutture, in quanto la presenza di una dotazione adeguatamente estesa e funzionale č un prerequisito per l'attrazione delle aerolinee; dunque all'espansione dei volumi di passeggeri e merci. Basandosi sull'analisi di dati ufficiali, sui riscontri di pregresse indagini empiriche e su interviste dirette a testimoni privilegiati, si valutano le prospettive dei gestori aeroportuali alla luce della loro aspirazione di configurarsi come un vero e proprio sistema mirante a soddisfare una domanda crescente di mobilitŕ.
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Bortolotti, Lando. « L'Arno come asse dello sviluppo toscano. Una funzione che si esaurisce ». STORIA URBANA, no 125 (avril 2010) : 11–33. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125002.

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L'argomento del saggio č il sistema di trasporto delle merci per vie d'acqua interne, fiumi canali e laghi, che faceva capo all'Arno, nel Granducato di Toscana e nel piccolo Stato di Lucca, fra il 1737 e il 1859 cioč nell'epoca dei granduchi Asburgo Lorena. Sono presi in esame l'organizzazione politico-amministrativa, e aspetti geografici e tecnici: l'Arno come confine e/o elemento di unitŕ, le infrastrutture della navigazione, le imbarcazioni; ed anche le politiche condotte dai Lorena, in base ai valori diffusi dall'illuminismo L'importanza del trasporto per via d'acqua cala, anche durante il regno del principe riformatore Pietro Leopoldo. Mancano riforme organiche, gli interventi sono pochi, piů per conservare che per riformare. In realtŕ la preminenza č data alle strade, conformemente alle teorie degli illuministi e agli esempi stranieri. Il cambiamento dei valori, l'eliminazione dei privilegi, dei vincoli e dell'assistenza ai poveri con i prezzi "politici" delle "grasce" porta trasformare il lago di Bientina, e vari decenni dopo quello di Fucecchio, in aree coltivate, a favore del ceto fondiario toscano.
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Foders, Federico. « The Fisheries Regime in the Member Countries of the EC : Legal and Economic Aspects ». Journal of Public Finance and Public Choice 7, no 1 (1 avril 1989) : 67–79. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344695.

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Abstract Il regime che regola l’utilizzazione delle risorse ittiche degli spazi marini che rientrano nell’ambito della giurisdizione nazionale dei paesi comunitari è soggetto, in principio, alle regolamentazioni della Commissione Cee, dato che la politica della pesca fa parte della politica agricola comune.Sono rimaste, tuttavia, agli stati membri numerose competenze dovute alle diverse tradizioni nazionali in materia di regolamentazione della pesca, per cui è attualmente vigente un sistema misto, con la coesistenza non equilibrata di regolamentazioni nazionali e comunitarie.Peraltro, non sembra che la politica comunitaria abbia favorito il miglioramento dell’efficienza, dato che ha incoraggiato una espansione della capacità che ha superato di gran lunga le dimensioni ottimali, dando luogo a prezzi molto superiori a quelli internazionali. Un altro problema sul quale il coordinamento comunitario non è stato sinora molto efficace è quello dell’inquinamento marino, che dovrebbe essere risolto con un maggior ricorso ai meccanismi di mercato piuttosto che a rigidi sistemi di controllo la cui inefficacia è stata dimostrata nei paesi, come gli Stati Uniti, in cui sono stati applicati.
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Diyaljee, Vishnu. « Discussion of “Shaft Resistance of Drilled Shafts in Clay” by Tanusree Chakraborty, Rodrigo Salgado, Prasenjit Basu, and Mônica Prezzi ». Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 140, no 7 (juillet 2014) : 07014014. http://dx.doi.org/10.1061/(asce)gt.1943-5606.0001036.

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Basu, Prasenjit, Rodrigo Salgado, Tanusree Chakraborty et Mônica Prezzi. « Closure to “Shaft Resistance of Drilled Shafts in Clay” by Tanusree Chakraborty, Rodrigo Salgado, Prasenjit Basu, and Mônica Prezzi ». Journal of Geotechnical and Geoenvironmental Engineering 140, no 7 (juillet 2014) : 07014015. http://dx.doi.org/10.1061/(asce)gt.1943-5606.0001131.

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Zaccomer, Gian Pietro. « La manovra di riduzione dei prezzi dei carburanti in Friuli Venezia Giulia : un quadro di sintesi dal 1997 al 2012 ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 2 (juillet 2012) : 34–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-002002.

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