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Articles de revues sur le sujet « Previsione di Serie Storiche »

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Rosato, Paolo, Raul Berto et Chiara D'Alpaos. « Risk and returns in real estate development projects at the black swan test [Rendimento e rischio d’investimento immobiliare alla prova del cigno nero] ». Valori e Valutazioni 31 (février 2023) : 15–31. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223103.

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Résumé :
The real estate market is affected by great uncertainty due to the nexus of various factors: a) the specificity of the assets traded, which are illiquid, unique and very hetherogeneous from each other; b) the ‘structural disequilibrium’ of the market caused by the differences emerging in elasticity of supply with respect to demand; c) the non-competitiveness of the market, which often turns into a bilateral monopoly; d) the great variability of market prices. Since the subprime mortgage crisis that broke out at the end of 2006 in the United States, it has clearly emerged that, in a sector that represents about a third of world wealth, it is necessary, on the one hand, to implement proper and increasingly sophisticated valuation tools, to support the design of effective risk management strategies and, on the other hand, to improve the reliability of real estate data, in order to allow for a more robust verification of the hypotheses on the trend of the cash flows generated by the investment and a more accurate valuation of the investment risk and, consequently, of the project expected rate of return. The main objective of this work is to investigate the accuracy and robustness of the estimates of real estate investors of the expected returns on an urban development project in a medium-sized city representative of the North East of Italy. Using a simulation-based approach, the gap between the observed internal rate of return, estimated ex post on the basis of the actual trend of the parameters that influence investment returns, and the expected internal rate of return, calculated ex ante on the basis of the information available at the time of the investment decision. Firstly, we constructed the time series from 1995 to 2015 of the expected and observed internal rates of return of investments in the residential sector. We obtained the time series of the cash flows generated by the investment under investigation by implementing a simulation-based approach. Starting from the comparison between observed internal rate of return and expected internal rates of return, we identified ex post the risk implicitly assumed by the investor at the time of the decision to undertake the investment. Secondly, the effectiveness of the Capital Asset Pricing Model as a method for estimating the return on a property investment was verified, by comparing the project’s observed (ex post) internal rate of return with its ex ante rate of return, estimated through the Capital Asset Pricing Model. To carry out the above analyses, we constructed the time series of observed and expected internal rate of returns from 1995 to 2015 of investments in the residential sector. The time series of the internal rate of returns of real estate investments were obtained by implementing a simulation-based approach to determine the cash flows of real estate investments representative of the context under investigation and by adopting as model inputs the parameters usually adopted in ex-ante and ex-post real estate valuations. Starting from the comparison between observed and expected internal rate of returns, we identified ex-post the risk implicitly assumed by the developer at the time of the decision to undertake the investment. Finally, by investigating the determinants of the divergence between the investment’s observed and expected internal rate of return and cyclical variables, we identified the factors (i.e., the macroeconomic fundaments) which, in the period under investigation, affected investment risk and, consequently, investment return. Finally, by investigating the relationships that account for the difference between the observed and expected internal rate of return and the economic factors that can determine the current stage in economic cycles, we identified the determinants of invetment risk and returns. Il mercato immobiliare è affetto da grande incertezza dovuta a una concatenazione di diversi fattori: a) la specificità dei beni scambiati che sono illiquidi, unici e molto eterogenei tra loro; b) il “disequilibrio strutturale” del mercato causato dalla diversa elasticità del- l’offerta rispetto alla domanda; c) la non concorrenzialità del mercato che, assume spesso le caratteristiche del monopolio bilaterale; d) la grande variabilità dei prezzi di mercato. A partire dalla crisi dei mutui sub- prime scoppiata alla fine del 2006 negli Stati Uniti, è emerso chiaramente come, in un settore che rappresenta circa un terzo della ricchezza mondiale, sia necessario, da un lato, operare con strumenti valutativi adeguati e sempre più sofisticati, in grado di suppor- tare l’individuazione di strategie efficaci di gestione dei rischi e, dall’altro, migliorare l’affidabilità dei dati immobiliari, in modo da consentire una verifica più ro- busta delle ipotesi sull’andamento dei flussi di cassa generati e una stima più accurata del rischio e, conseguentemente, del tasso di rendimento atteso. Obiettivo principale del presente lavoro è di investigare l’accuratezza delle previsioni effettuate da un ipotetico operatore immobiliare sul rendimento di un investi- mento a sviluppo in una città di medie dimensioni rap- presentativa della provincia dell’Italia settentrionale. Attraverso un approccio basato sulla simulazione, è stato calcolato lo scarto fra il tasso interno di rendimento effettivo, stimato ex post in base all’andamento effettivo dei parametri influenti sul rendimento stesso, e il tasso interno di rendimento atteso, calcolato ex ante sulla base delle informazioni disponibili al mo- mento della decisione d’investimento. In primo luogo, è stata costruita la serie storica dal 1995 al 2015 dei tassi interni di rendimento attesi ed effettivi dell’investi- mento immobiliare residenziale a sviluppo. Le serie storiche sono state ottenute mediante la simulazione dei flussi di cassa di investimenti immobiliari rappresentativi della realtà indagata. A partire dal confronto fra tassi interni di rendimento effettivi e tassi interni di rendimento attesi è stato individuato, ex post, il rischio assunto implicitamente dall’investitore al momento della decisione di intraprendere l’investimento stesso. In secondo luogo, è stata verificata la bontà del Capital Asset Pricing Model come metodo di stima del rendi- mento di un investimento immobiliare a sviluppo, confrontando il tasso interno di rendimento effettivo e il tasso di rendimento ex ante stimato attraverso il Capi- tal Asset Pricing Model stesso. Infine, indagando sulle relazioni che intercorrono fra lo scarto fra tasso di rendimento interno effettivo e atteso e le variabili congiunturali, sono stati individuati i fattori che, nel periodo considerato, hanno maggiormente influito sul rischio al quale si è esposto l’investitore al momento di investire.
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Pareto, Adriano, et Annamaria Urbano. « Stime preliminari nelle statistiche giudiziarie : un'applicazione ai procedimenti di separazione e divorzio ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 3 (novembre 2010) : 108–35. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-003005.

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Résumé :
Questo lavoro nasce dall'esigenza di sviluppare un sistema per la produzione di stime preliminari, a livello di ripartizione geografica, nelle statistiche giudiziarie rilasciate dall'ISTAT, con particolare riferimento alle separazioni e ai divorzi. La prima parte č dedicata all'esposizione del quadro normativo e del contesto operativo di riferimento. Quindi, vengono illustrati le fonti, il processo produttivo e le serie storiche utilizzate. Infine, viene proposta e sperimentata una metodologia per la produzione delle stime anticipate dei dati annuali basata sull'applicazione del metodo di Holt-Winters a serie storiche trimestrali. Tale metodologia puň essere applicata con successo anche nei casi in cui la numerositŕ delle serie storiche non consente l'applicazione di modelli sofisticati, come i modelli ARIMA. La positiva performance riscontrata sui dati delle separazioni e dei divorzi apre lo scenario all'eventuale applicazione della metodologia proposta ad altre indagini della statistica giudiziaria.
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Galli, Jacopo. « Confini urbani, confini di guerra, confini di ricostruzione. I regimi proprietari come motore dei processi insediativi della ricostruzione ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 130 (avril 2021) : 38–59. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1004.

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Résumé :
Le attuali condizioni delle citta della MENA region pongono serie domande sui processi di progettazione in termini di possibili strategie di ricostruzione. Le condizioni di tabula rasa offrono molte possibilita, ma la struttura della proprieta e un grave ostacolo a una ricostruzione sostenibile. L'articolo analizza l'evoluzione dei confini urbani nelle citta siriane prima, durante e dopo la guerra, ripercorrendo i processi di metamorfosi urbana dettati da cause economiche, sociali e storiche.
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De Giorgi, Fulvio. « Foreword ». Rivista di Storia dell’Educazione 7, no 1 (9 juillet 2020) : 3–4. http://dx.doi.org/10.36253/rse-9389.

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Résumé :
Fin dal suo insediamento, questa Direzione e tutto il Consiglio Direttivo del Cirse hanno messo in cima alle loro preoccupazioni il miglioramento della Rivista. Non è infatti da considerarsi ovvio che una “Società di categoria” possa disporre di una rivista di fascia A (non accade, per esempio, per altre Società storiche, anche molto titolate): si tratta, dunque, di un patrimonio importante di tutti i soci e a servizio di tutti, in particolare dei più giovani. Un passaggio decisivo di questa ‘politica di potenziamento’ è stato il cambio dell’editrice, resosi ormai indilazionabile per una serie di questioni di ordine organizzativo.
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Sampagnaro, Gabriele. « I profili di criticitŕ del Private equity negli schemi di asset allocation ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (septembre 2011) : 509–31. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003006.

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Résumé :
Lo scopo di questo contributo č quello di descrivere i profili di criticitŕ che si affrontano nell'adattamento degli schemi tradizionali di(di tipo mediavarianza) agli investimenti in Private equity (Pe). L'elevato livello di illiquiditŕ degli investimenti in Pe alterano i valori dei parametri di rischio e di rendimento generando, a cascata, effetti di instabilitŕ e di inaffidabilitŕ delle frontiere efficienti. Nel corso del lavoro si procede, in particolare, ad una discussione circa: i) i fattori esplicativi dell'alterazione dei rendimenti (e, conseguentemente, dei rischi e delle correlazioni), ii) le metodologie piů diffuse per la neutralizzazione delle distorsioni sulle serie storiche nonché iii) le implicazioni per gli analisti deputati alla costruzione di un portafoglio diversificato comprensivo di una quota di Private equity.
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Tekavčić, Pavao. « Eduardo Blasco Ferrer, La parlate dell' Alta Ogliastra, Analisi dialettologica. Saggio di storia linguistica e culturale, Studi di Linguistica sarda, Collana diretta da Eduardo Blasco Ferrer e Heinz Jürgen Wolf, num. l ; Cagliari, Edizioni De/la Torre 1988 ». Linguistica 29, no 1 (1 décembre 1989) : 173–78. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.29.1.173-178.

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Résumé :
Il fascino del sardo, questo «Naturpark der Romania», come J. Jud lo defini molti anni or sono, garantisce vivo interesse a qualsiasi pubblicazione che tratti questo membro della famiglia neolatina. Se tali studi sono condotti secondo i metodi attuali, basati su solide inchieste e completati dalla larghezza delle vedute antropologiche, storiche e culturali, il successo non puo mancare. È appunto il giudizio sintetico che a mo' di anticipazione possiamo fomulare sul volume qui recensito. Ne è autore il giovane studioso italiano (di origine catalana) Eduardo Blasco Ferrer, autore di alcuni libri sul sardo e sul catalano, autore anche di una serie di studi e collaboratore al Lexikon der romanistischen Linguistik (per la storia esterna del sardo).
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Clark, Gillian. « Animals and animal products in medieval Italy : a discussion of archaeological and historical methodology ». Papers of the British School at Rome 57 (novembre 1989) : 152–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009120.

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Résumé :
ANIMALI E PRODOTTI ANIMALI NELL'ITALIA MEDIEVALE: UNA DISCUSSIONE DI METODO STORICO E ARCHEOLOGICOQuesto studio discute i diversi tipi di approccio — quello archeologico e quello storico che, in generale, si possono adottare nello studio dei sistemi economici del passato ed in particolare nello studio del ruolo degli animali e dei prodotti animali nell'Italia medievale. Una serie di problemi vengono anzitutto posti come punto di partenza dell'indagine; sono poi discusse le fonti disponibili: archeologiche, storiche, artistiche e letterarie; sono infıne prese in considerazione le risposte possibili allo stato attuale. E' chiaro che tutti e quattro i tipi di fonti sono in grado di apportare preziosi contributi alla ricerca, fornendo in taluni casi dei quadri simili, in altri immagini tra loro contrastanti. E' chiaro al tempo stesso che ciascun tipo di fonte ha i suoi dementi di forza, quelli di debolezza, le sue lacune. Le testimonianze archeologiche rappresentano, ad esempio, un potenziale enorme per la comprensione dei aspetti produttivi del sistema economico, per i quali i dati documentari sono scarsi; le fonti storiche devono essere considerate come il mezzo più importante per la comprensione delle complesse forme di organizzazione del commercio urbano. Viene comunque messo in evidenza come il ruolo di animali e prodotti animali debba essere defınite all'interno di ogni singolo contesto e come tale ricerca non possa che assumere un carattere interdisciplinare.
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Girometti, Andrea. « Una lettura dell'astensione elettorale in Italia ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 299 (août 2022) : 49–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299003.

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Résumé :
L'articolo affronta l'incremento dell'astensione elettorale in Italia registratosi negli ultimi quarant'anni attraverso la concettualizzazione sociologico-politica di Pierre Bourdieu. In prima istanza, si sottolinea la specificità dell'approccio bourdieusiano sul lato della partecipazione politica, ricostruendo le serie storiche dell'astensione e discutendo i risultati d'inchieste campionarie di diverso valore euristico. L'intento principale è di evidenziare sia la scarsa attenzione politologica e storiografica dedicata alla pratica astensionistica, sia il carattere riduzionistico in sede interpretativa di tale fenomeno: non voto per protesta o per apatia. Ci si è poi focalizzati su un'inchiesta etnografica - gli astensionisti nella provincia di Pesaro e Urbino - adottando un metodo d'indagine (anche) bourdieusiano: l'intervista discorsiva in profondità. Si è dunque tentato di dare visibilità a un fenomeno generalmente percepito come marginale nel campo politico facendone emergere la complessità.
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Tekavčić, Pavao. « Quaderni di filologia e lingue romanze, Ricerche svolte nell'Università di Macerata, Terza serie, vol. 17 ; Macerata 2002, 414 pp. » Linguistica 44, no 1 (1 décembre 2004) : 188–89. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.188-189.

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Résumé :
Il volume qui recensito racchiude i seguenti contributi Caterina Santarelli, L'ittionimia dialettale di Porto San Giorgio, 5-93;Uberto Malizia, Unfichier de lexicographie musicale du Mayen Age: essai sur la Lettre A [sic: senza circonflesso], 95-116;Monica Balestrero, La sfida dello sparviero, 117-139;Marinella Mariani, Ecrire le voyage: Stendhal dans Les Marches, 141-160;Elisabeth Ceaux, Souvenirs d'un blesse: Le regard d'Hector Malot sur la guerre de 1870, 161-182;Dante Pasquali, Il ciclo del mondo reale, 183-232;Daniela Fabiani, Una geografia privilegiata: /'Italia e la sua cultura nell'opera di Julien Green, 233-271;Silvia Vecchi, Le talon d'Hermès: la conoscenza errante, 273-291;Maryvonne Baurens, "Les couleurs de l'argot" contemporain, 293-320;Marco Cromeni, Berceo e ii miracolo de La Abadesa prefiada, 321-350;Miquel Pérez Escalera, La nada cotidiana y la cuestión de la identidad, 351-366;12) Carlos Alberto Cacciavillani, Alta Gracia: vicende storiche ed economiche, 367-387;Roberto Crescente, II territorio nella storia: /'Abruzzo adriatico dalle fonti letter­ arie e cartografiche, 389-402; Note e recensioni:14. Luca Pierdominici, Funzione deittico-anaforica, a livello della frase, di moifema ed elementi morfologici: gli accordi, 405-407 [nota] 15. Silvia Salvucci, recensione di: Christiane Roederer, La veilleuse de chagrin, Strasbourg, La Nuée Bleue, 2002; 408-409; Indice, 411-414. Come finora, la nostra recensione si concentra sui contributi di argomento linguistico e filologico, presentando gli altri in modo sommario.
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Brezzi, Camillo. « Le voci dei «senza storia» ». REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), no 37 (21 juillet 2022) : 95–110. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7057.

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Résumé :
Nel 1984, Saverio Tutino, famoso giornalista, decide di fondare a Pieve Santo Stefano, un piccolo paese della Toscana, un archivio finalizzato alla raccolta, conservazione catalogazione delle scritture della «gente comune» per evitare la dispersione di un patrimonio documentario unico. Il progetto, ha un riscontro decisamente positivo: il patrimonio vede un continuo incremento tanto da contare attualmente più di 9.000 testimonianze, inviate in prima persona dagli autori o dai loro familiari e amici. Pagine e pagine di diari, memorie, carteggi costituiscono un vero monumento nazionale della memoria e toccano diverse fasi storiche e tematiche. Negli ultimi anni, l’Archivio ha avviato una serie di iniziative che ne caratterizzano sempre più la specificità e ha stabilito un proficuo rapporto con il mondo universitario, dando vita a programmi di ricerca e a significative iniziative, nell’intento di porre i diari nel quadro del rinnovato dibattito scientifico prodotto dalle diverse discipline. L’Archivio è anche promotore di attività editoriali volte a coinvolgere non solo gli studiosi ma a un pubblico più ampio. Oltre alla conservazione e alla schedatura informatizzata, l’Archivio ha realizzato la digitalizzazione dei manoscritti, ha aperto portali e siti e ha dato vita al Piccolo museo del diario.
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Sainaghi, Ruggero. « I risultati delle imprese alberghiere : una rassegna della letteratura internazionale ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (juillet 2012) : 527–52. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-003006.

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Résumé :
I risultati delle imprese ricettive e di quelle alberghiere in particolare sono spesso utilizzati come sintomo per valutare la competitivitŕ e lo stato di salute di una destinazione turistica. Infatti, i diversi segmenti stanziali attratti producono dei riflessi sulle performance competitive di questo comparto. Scopo del presente articolo č quello di comprendere cosa si intenda per risultato o performance di un'impresa alberghiera, identificando quali dimensioni č necessario utilizzare, quali indicatori e quali strategie di ricerca. La metodologia si basa sull'analisi estensiva della bibliografia internazionale specializzata in turismo, hospitality, servizi o business management a condizione che gli articoli affrontino il tema delle determinanti delle performance nel settore dell'ospitalitŕ, con un taglio teorico o empirico. Gli articoli sono stati identificati in tre database (Science Direct, Business Source Complete, Emerald) utilizzando parole chiave relative sia al tema (performance), sia al comparto (ricettivitŕ). Il campione include 180 contributi. L'analisi degli articoli ha permesso di tracciare lo stato dell'arte degli antecedenti delle performance, identificando le riviste che accolgono questi studi, le principali variabili dipendenti e indipendenti, le metodologie di ricerca (tipo di evidenza raccolta, ampiezza dei campioni e delle serie storiche). I risultati suggeriscono l'importanza del contesto nello sviluppo dei quesiti e delle metodologie di ricerca. Nelle conclusioni si propongono tre stili di ricerca: europeo, asiatico e americano.
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Cancer, Alice, Federica Lodato, Mauro Bonali, Lina Stefanini, Daniele Tolomini, Leonardo Fogassi et Alessandro Antonietti. « "Dove tirerà?" Un paradigma sperimentale per l'indagine del riconoscimento delle intenzioni del giocatore nel calcio del ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 4 (février 2022) : 1–21. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12896.

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È stato implementato un nuovo paradigma sperimentale per verificare l'ipotesi del coinvolgimento del sistema dei neuroni specchio in un compito di previsione dell'esito di un'azione motoria, ossia la traiettoria del pallone in un calcio di rigore. In particolare, è stato messo a punto un compito sperimentale manipolando una serie di filmati di calci di rigore, tirati da calciatori professionisti e ripresi dal punto di vista del portiere, in modo che il video si interrompesse nel momento in cui il piede del calciatore toccava il pallone. Si è ipotizzato che le caratteristiche dei movimenti del calciatore durante la rincorsa forniscano indizi circa la direzione della traiettoria del pallone. Inoltre si è ipotizzato che soggetti con esperienza calcistica interpretino correttamente tali indizi grazie all'attivazione cerebrale delle rappresentazioni motorie dei movimenti che essi utilizzano durante l'esecuzione del calcio di rigore. La prestazione di 20 studenti universitari destrimani nel compito sperimentale sui calci di rigore, valutata in termini di rapidità e accuratezza, è stata messa in relazione con la capacità di rotazione mentale, la reattività di base, l'esperienza calcistica, la familiarità e l'interesse per le partite di calcio. I risultati hanno mostrato che la percentuale di risposte corrette al compito di riconoscimento della traiettoria del pallone è significativamente superiore al caso. Inoltre, si è osservato che l'esperienza calcistica ha un ruolo nel determinare la velocità dei soggetti nel compito sperimentale: i più esperti sono meno impulsivi. 
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Coates-Stephens, Robert. « Dark age architecture in Rome ». Papers of the British School at Rome 65 (novembre 1997) : 177–232. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010631.

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Résumé :
ARCHITETTURA DELLA DARK AGE A ROMANonostante un notevole numero di recenti scavi e ricerche, la visione generalmente accettata dell'architettura della Roma alto medievale resta quella di Richard Krautheimer. Il suo quadro ciclico consiste di una serie di fasi distinte che vanno dalla ‘basilica costantiniana a forma di T’, attraverso il ‘rinascimento sistino’ della metà del quinto secolo, al periodo bizantino del sesto e dell'inizio del settimo secolo, seguito dalla ‘Dark Age’ della durata di un secolo, ed infine, dal tardo ottavo secolo, il ‘rinascimento carolingio’. L'architettura del decimo secolo resta sconosciuta. Un chiaro contrasto viene delineato tra le tendenze occidentali e classicizzanti e quelle bizantine, tipicamente orientali, ed anche tra la minima attività dei periodi 640-772 e 860-1000 — le due dark ages — e la prolifica attività costruttiva del periodo carolingio. Quest'articolo fornisce dati sulle costruzioni del periodo, finora trascurato, delle due dark ages. Un corpus di chiese è presentato; questo si basa in parte su una nuova lettura delle notizie costruttive del Liber Pontificalis (640–772), ed anche sulle variegate ma scarse informazioni storiche sulle chiese del decimo secolo, così come sulle descrizioni degli oramai scomparsi palazzi del sedicesimo secolo e dei periodi successivi. Molte nuove informazioni derivanti da rilevamenti e recenti ricerche archeologiche viene presentata per specifici monumenti quali San Giorgio in Velabro, San Gregorio Nazianzeno, San Tommaso in Formis e San Cosimato. I risultati mostrano una sostanziale continuità di attività architettoniche in entrambi i periodi. L'accelerato programma costruttivo del cosiddetto ‘rinascimento carolingio’ sembra esser cominciato durante il pontificato di Gregorio III (731–41), e molte delle distinzioni, finora considerate chiare, tra l'architettura ‘carolingia’ e quella ‘orientale’ vengono messe in dubbio. Il decimo secolo si rivela essere un periodo di notevole attività, per lo più derivante da finanziamento privato.
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Braund, David. « Roberta Strocchio : I significati del silenzio nelľ opera di Tacito (Memorie delľaccademia delle scienze di Torino, classe di scienze morali, storiche e filologiche serie V. 16, 1–4.) Pp. 48. Turin : Accademia delle Scienze, 1992. Paper. » Classical Review 44, no 1 (avril 1994) : 210. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00291415.

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Di Lullo, A. M., M. Scorza, F. Amato, M. Comegna, V. Raia, L. Maiuri, G. Ilardi, E. Cantone, G. Castaldo et M. Iengo. « An “ex vivo model” contributing to the diagnosis and evaluation of new drugs in cystic fibrosis ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 3 (juin 2017) : 207–13. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1328.

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Résumé :
La fibrosi cistica (FC) è una malattia autosomica recessiva causata da mutazioni nel gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator). Finora sono state descritte circa 2000 mutazioni, ma per la maggior parte di esse è difficile definirne l’effetto senza complesse procedure in vitro. Abbiamo effettuato il campionamento (mediante brushing), la cultura e l’analisi di cellule epiteliali nasali umane (HNEC) utilizzando una serie di tecniche che possono aiutare a testare l’effetto delle mutazioni CFTR. Abbiamo eseguito 50 brushing da pazienti FC e controlli, e in 45 casi si è ottenuta una coltura positiva. Utilizzando cellule in coltura: i) abbiamo dimostrato l’espressione ampiamente eterogenea del CFTR nei pazienti e nei controlli; ii) abbiamo definito l’effetto di splicing di una mutazione sul gene CFTR; iii) abbiamo valutato l’attività di gating di CFTR in pazienti portatori di differenti mutazioni; iv) abbiamo dimostrato che il butirrato migliora in modo significativo l’espressione di CFTR. I dati provenienti dal nostro studio sperimentale dimostrano che l’uso del modello ex-vivo di cellule epiteliali nasali è un importante e valido strumento di ricerca e di diagnosi nella studio della FC e può anche essere mirato alla sperimentazione ed alla verifica di nuovi farmaci. In definitiva, in base ai nostri dati è possibile esprimere le seguenti conclusioni: 1) il prelievo delle cellule epiteliali nasali mediante brushing è applicabile senza alcuna anestesia ed è ben tollerato da tutti i pazienti affetti da FC (bambini e adulti), è scarsamente invasivo e facilmente ripetibile, è anche in grado di ottenere una sufficiente quantità di HNECs rappresentative, ben conservate, idonee allo studio della funzionalità di CFTR; 2) la conservazione delle cellule prelevate è possibile fino a 48 ore prima che si provveda all’allestimento della coltura e ciò permette di avviare studi multicentrici con prelievi in ogni sede e quindi di ottenere una ampia numerosità campionaria; 3) la coltura di cellule epiteliali nasali può essere considerata un modello adatto a studiare l’effetto molecolare di nuove mutazioni del gene CFTR e/o mutazioni specifiche di pazienti “carriers” dal significato incerto; 4) il modello ex-vivo delle HNECs consente inoltre di valutare, prima dell’impiego nell’uomo, l’effetto di farmaci (potenziatori e/o correttori) sulle cellule di pazienti portatori di mutazioni specifiche di CFTR; tali farmaci possono modulare l’espressione genica del canale CFTR aprendo così nuove frontiere terapeutiche e migliori prospettive di vita per pazienti affetti da una patologia cronica come la Fibrosi Cistica; 5) la metodologia da noi istituita risulta essere idonea alla misura quantitativa, mediante fluorescenza, dell’attività di gating del canale CFTR presente nelle membrane delle cellule epiteliali nasali prelevate da pazienti portatori di differenti genotipi; in tal modo è possibile individuare: a) pazienti FC portatori di 2 mutazioni gravi con un’attività < 10% (in rapporto ai controlli -100%), b) soggetti FC portatori contemporaneamente di una mutazione grave e di una lieve con un’attività tra 10-30%, c) i cosiddetti portatori “carriers”- eterozigoti - con un’attività tra 40-70%. In conclusione la possibilità di misurare l’attività del canale CFTR in HNECs fornisce un importante contributo alla diagnosi di FC, mediante individuazione di un “cut-off diagnostico”, ed anche alla previsione della gravità fenotipica della malattia; quindi quanto rilevabile dalla misura del suddetto canale permette di prospettare per il futuro la possibilità di valutare meglio i pazienti per i quali il test del sudore ha dato risultati ambigui (borderline o negativi). La metodica da noi sperimentata consente anche di monitorare i pazienti durante il trattamento farmacologico, valutando in tal modo i reali effetti delle nuove terapie.
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Mitchell, B. M. « Ath. Pol - L. Canfora : Studisull' Athenaion Politeia pseudosenofontea. (Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, II. Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche, Serie V, Volume 4, Fascicolo I, Gennaio-Marzo, 1980.) Pp. 110. Turin : Accademia delle Scienze, 1980. Paper, L. 22,000. » Classical Review 35, no 1 (avril 1985) : 118–21. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00107607.

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REEVE, MICHAEL D. « (A.) Tontini Censimento critico dei manoscritti plautini. I. Biblioteca Apostolica Vaticana. (Atti della Accademia Nazionale dei Lincei, Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche : Memorie, Serie 9, Volume 15, Fascicolo 4.) Pp. 270 (265-534), b/w & ; colour pls. Rome : Accademia Nazionale dei Lincei, 2002. Paper, €25. ISBN : 88-218-0884-X. » Classical Review 56, no 2 (octobre 2006) : 515–16. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x06002769.

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Trifiró, M. D. « The hoard Αρκαλοχώρι–Αστρίτσι 1936 (IGCH 154) ». EULIMENE, 14 janvier 2023, 143–54. http://dx.doi.org/10.12681/eul.32705.

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Résumé :
Il tesoretto Αρκαλοχώρι–Αστρίτσι 1936 (IGCH 154). Il tesoretto IGCH 154, rinvenuto a Creta (località Astritsi), consta di emissioni argentee provenienti dalle città cretesi e da Cirene, Corinto e colonie, Argo, Tebe ed Egina. Sono state studiate solo le emissioni non–cretesi che ammontano a cinquantacinque monete d’argento a cui vanno aggiunti altri sei esemplari provenienti da Cirene. Questi ultimi ufficialmente appartengono ad un tesoretto rinvenuto nel 1935 a Hierapytna (IGCH 318), ma molto probabilmente fannoparte del nostro ripostiglio, e sono attualmente conservati insieme ad esso presso il Museo Numismatico di Atene. Unitamente al catalogo numismatico si è fornito un breve commento relativo alle singole emissioni monetali, nel tentativo di contestualizzare le serie e di chiarirne la cronologia assoluta e relativa. Particolare attenzione è stata riservata alla monetazionecirenea nel tentativo di motivarne la presenza nell’isola di Creta, alla luce dei rapporti economici e commerciali testimoniatici dalle scarse fonti storiche. Per tali serie si èsostenuta una cronologia «bassa» (300/290–280 a.C.) e si è proposto di identificarne lo standard ponderale con la fase intermedia del peso tolemaico adottato dal 310 a.C., probabilmente in concomitanza con un cambiamento della ratio tra oro e argento. I «pegasi» provengono sia da Corinto che dalle sue colonie (Anactorion, Amphilochian Argos, Thyrrheion) e presentano simboli e monogrammi differenti, ma cronologicamente appartengono tutti al V periodo Ravel (387–306 a.C.).Delle emissioni argive, scarsamente studiate, si è presentata la classificazione e si è proposta una cronologia molto ampia, dovendo necessariamente appartenere al periodo precedente l’ingresso della città nella Lega Achea.
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Tonini, Giovanni. « Modelli di previsione per l'aggiornamento di serie mensili del turismo russo in Italia (Forecasting Models for Updating Monthly Overnight Stay Time Series of Russian Tourists in Italy) ». SSRN Electronic Journal, 2015. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2691523.

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Fouchécour, Charles-Henri de. « La litteratura italiana in Persia. Roma, 2003, 251 p. Atti della Accademia Nazionale dei Lincei – Classe di scienza morali, storiche e filologiche. Memorie. Serie IX, volume XVII, fasc. 1. X. » Abstracta Iranica, Volume 26 (15 mai 2005). http://dx.doi.org/10.4000/abstractairanica.2040.

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De Bonis, Riccardo, Fabio Farabullini, Miria Rocchelli et Alessandra Salvio. « Nuove serie storiche sull’attività di banche e altre istituzioni finanziarie dal 1861 al 2011 : Che cosa ci dicono ? (New Time Series on the Activity of Banks and Other Financial Institutions from 1861 to 2011 : What Do the Data Tell Us?) ». SSRN Electronic Journal, 2012. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2240136.

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