Littérature scientifique sur le sujet « "Porto Vecchio" »

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Articles de revues sur le sujet ""Porto Vecchio""

1

Torbianelli, Vittorio A. « Una nuova parte di città : quale futuro per Porto vecchio ? » TERRITORIO, no 82 (décembre 2017) : 29–30. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-082005.

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2

Longo, Caterina. « Leucosolenia microspinata sp. nov. (Porifera : Calcarea), a new species from the Mediterranean Sea ». Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom 89, no 8 (23 juin 2009) : 1663–69. http://dx.doi.org/10.1017/s0025315409990440.

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Résumé :
A new species of Leucosoleniidae, Leucosolenia microspinata sp. nov., from the southern Tyrrhenian Sea (Porto Vecchio pond, Marinello Marine Reserve, Messina) is here described. The species consists of a dense reticulation of ascon tubes having a colour ranging from white-cream to light-brown. Its spiculation consists of diactines sometimes serrated or microspined, not separable into size-classes, triactines of four types and tetractines with microspined apical actine. The comparison with other Mediterranean Leucosolenia is reported.
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3

Tafani, Caroline. « L’autonomie alimentaire de Porto-Vecchio (Sud-Corse), entre initiatives locales et engagement politique ». Norois, no 262 (18 mai 2022) : 101–14. http://dx.doi.org/10.4000/norois.11864.

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4

Milanini, Jean-Louis, Pascal TRAMONI, Alain Pasquet et Hélène David. « La sépulture de l’âge du Fer de Tappa 2 (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud) ». Documents d'Archéologie Méridionale, no 31 (1 janvier 2008) : 131–51. http://dx.doi.org/10.4000/dam.1813.

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5

Milanini, Jean-Louis. « Cozza Torta (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud) : la céramique indigène du premier âge du Fer ». Documents d'Archéologie Méridionale, no 41 (1 janvier 2018) : 39–70. http://dx.doi.org/10.4000/dam.3882.

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6

MILANINI, Jean-Louis. « Cozza Torta (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud) : la céramique indigène du premier âge du Fer ». Documents d'Archéologie Méridionale, no 41 (1 janvier 2018) : 39–70. http://dx.doi.org/10.4000/dam.6825.

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7

Massonne, Hans-Joachim, Gabriele Cruciani, Marcello Franceschelli et Giovanni Musumeci. « Anticlockwise pressure-temperature paths record Variscan upper-plate exhumation : Example from micaschists of the Porto Vecchio region, Corsica ». Journal of Metamorphic Geology 36, no 1 (9 novembre 2017) : 55–77. http://dx.doi.org/10.1111/jmg.12283.

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8

Tramoni, Pascal, André D'Anna, Alain Pasquet, Jean-Louis Milanini et Roland Chessa. « Le site de Tivulaghju (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud) et les coffres mégalithiques du sud de la Corse, nouvelles données ». Bulletin de la Société préhistorique française 104, no 2 (2007) : 245–74. http://dx.doi.org/10.3406/bspf.2007.13557.

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9

Milanini, Jean-Louis. « Découverte de moules non permanents sur le site du premier âge du Fer de Cozza Torta (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud) ». Bulletin de la Société préhistorique française 110, no 4 (2013) : 757–60. http://dx.doi.org/10.3406/bspf.2013.14329.

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10

Milanini, Jean-Louis, Pascal Tramoni, Lucien-François Gantés et Alain Pasquet. « Cozza Torta (Porto-Vecchio, Corse-du-Sud), habitat indigène du VIe s. av. J.-C. : note préliminaire sur les rapports entre indigènes, Étrusques et Massaliètes ». Bulletin de la Société préhistorique française 109, no 4 (2012) : 767–86. http://dx.doi.org/10.3406/bspf.2012.14205.

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Thèses sur le sujet ""Porto Vecchio""

1

Rovati, Massimiliano. « La "città proibita" : il porto vecchio e i nuovi confini. Quale futuro per Trieste ? » Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8622.

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Résumé :
201/2012
La questione inerente il progetto di recupero del Porto Vecchio di Trieste, uno dei siti di maggior pregio storico-architettonico della zona costiera italiana, da almeno 30 anni rappresenta la cartina di tornasole dello stato della città intera, sotto il profilo politico, sociale ed economico. Trieste, da sempre una città considerata laboratorio etnico, politico e sociale dagli osservatori qualificati, in realtà racchiude in sé due anime contrapposte che si confrontano: una aperta e cosmopolita, l’altra misantropa ed impaurita, amante di muri e confini. Oggi più che mai questo duello risulta esiziale per le prospettive future di una città ubicata nel cuore dell’Europa del terzo millennio, in costante calo demografico, con l’età media degli abitanti in continua crescita, in preda ad una sorta di lenta ma inesorabile decadenza. L’occasione di analizzare il progetto di recupero del Porto Vecchio assume rilevanza anche sotto il profilo psicologico e sociale, in una vicenda che continua a sortire i suoi effetti più deleteri, dove i confini politici e geografici sono stati sostituiti da quelli mentali, invisibili, ma fortemente presenti negli abitanti di questa città. All’interno di questa danza macabra giocata sulle spoglie di quella che viene definita “città proibita”, si muovono i protagonisti istituzionali, politici ed amministrativi, ma anche e soprattutto i cittadini, i quali vengono interpellati attraverso un sondaggio che in 5 sezioni riassume i concetti ritenuti principali ai fini della ricerca: il rapporto con la città di Trieste, l’atteggiamento nei confronti dei politici e degli amministratori, la presenza del Punto Franco, l’opinione sul progetto di recupero e sulla destinazione del Porto Vecchio, l’influenza dei media e del web. La visione dicotomica di una città dalle due anime contrapposte, trova conferma anche nelle diverse interviste realizzate con gli attori e i testimoni qualificati. Il quadro complessivo che si ricava attraverso l’analisi dei risultati, è utile a confermare le ipotesi di partenza, ossia l’importanza del sito in questione e la sua rappresentatività in chiave politica, economica e sociale, per quello che sarà il futuro di Trieste, in un processo in continuo divenire nel quale le geometrie variabili e la trasversalità degli schieramenti, uniti alla non soluzione dei problemi strutturali, sembrano mantenere sospesa la collocazione temporale della città e a rimandare, in maniera quasi compiaciuta, qualsiasi decisione.
XXIV Ciclo
1965
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2

Bazzocchi, Giacomo, et Laura Mancini. « Un percorso urbano ritrovato : restauro e valorizzazione della Portaccia, Porta Fiume e dei ruderi della rocca Vecchia di Cesena ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1709/.

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Résumé :
Obiettivo del progetto di tesi è ritrovare un percorso urbano, riguardante un tratto della città di Cesena, che oggi non è più leggibile nella sua originaria identità. La cinta muraria di Cesena è da sempre motivo di vanto della città. Esso è dovuto anche al fatto che gran parte di tale cinta è stato oggetto di restauri puntuali. Vi è un tratto di esse però dove non risulta più immediata la sua l’appartenenza ad un tutto più ampio e finito che è quello dell’intero perimetro fortificato. Il nostro progetto vuole suggerire nuovamente quale fosse il suo andamento, e il suo rapporto con il resto della città quindi proponiamo il restauro e la valorizzazione degli elementi significativi che s’incontrano percorrendo il suddetto tratto di città. Precisamente si tratta dei manufatti della porta d’accesso del torrente Cesuola detta Portaccia e di porta Fiume, due delle antiche porte delle mura cesenati. Si propone per questi un riuso degli ambienti che saranno adibiti a punto informativo, piuttosto che aree espositive, museali. Saranno aperte al pubblico e rese visibili per portare un esempio le antiche cannoniere. Si è progettata anche la sistemazione dell’area esterna direttamente prospiciente gli edifici in questione, al fine di renderli maggiormente visibili e riconoscibili all’interno del panorama cittadino. Questi due edifici vogliono essere importanti poli per i turisti o per chiunque voglia immergersi nella storia della città di Cesena. S’incontra poi in questa passeggiata, un’area archeologica. La si raggiunge partendo per esempio dalla Portaccia e seguendo quello che era il tracciato delle antiche mura. Tale area testimonia l’esistenza di tratti di antiche fortificazioni e ci racconta i caratteri costruttivi delle abitazioni del tempo e dell’impianto urbano, oltre ad aver riportato alla luce antichi manufatti e reperti archeologici importanti. Questo spazio verrà opportunamente valorizzato e reso noto ai visitatori. Si sceglie di non portare alla luce gli elementi trovati nel sottosuolo per non variare le loro condizioni termo-igrometriche, e di suggerire la dimensione degli stessi attraverso la progettazione fedele fuori terra di elementi in alzato cavi contenenti vegetazione. Il visitatore potrà girovagare fra questi nel “giardino archeologico”. Un altro elemento di fondamentale importanza proseguendo nel percorso è la presenza dei suggestivi ruderi della rocca Vecchia, che hanno resistito allo scorrere inesorabile del tempo e che sono ancora in grado di testimoniare di un passato ormai distante e sfocato. Sarà la vegetazione a fare da protagonista in quest’area poiché attraverso la scelta di alcune piante che, con le loro radici sono in grado di aiutare i ruderi a sopravvivere, verrà dato nuova veste a ciò che resta della rocca Vecchia. Contestualmente a ciò, si è deciso di riproporre nella zona retrostante i ruderi, il sistema degli antichi terrazzamenti di cui il colle è stato dotato in passato. Essi sono importanti a livello strutturale per ovviare alle problematiche conseguenti al dilavamento del terreno verso valle, ma non solo. Si vuole sì riproporre questi terrazzamenti come citazione storica, ma essa vuole essere un’emulazione non un’imitazione, pertanto, verranno trattati come una sorta di “giardino botanico”. La discesa del colle verso porta Fiume sarà certamente più piacevole se si potranno ammirare le specie autoctone presenti in questo luogo ben organizzate lungo la passeggiata. L’obiettivo del progetto è rendere palesi le importanti caratteristiche architettoniche che contraddistinguono l’eccezionale valore dei beni oggetto di analisi, migliorando le condizioni di conservazione ed assicurando una fruizione degli ambienti, ove sia possibile, e donando una nuova destinazione d’uso agli stessi.
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Livres sur le sujet ""Porto Vecchio""

1

Martinetti, José, Marie-Christine Schlesinger et Michel Rombaldi. Porto-Vecchio et sa région. Ajaccio : CRDP de Corse, 1995.

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2

Graziani, Antoine-Marie. Naissance d'une cité : Porto-Vecchio. Ajaccio : Éditions Alain Piazzola, 2014.

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3

Scala, Paola, et Riccardo Florio. Il golfo di Manfredonia porta del Gargano : Dal porto vecchio al molo industriale. Roma : Officina, 2010.

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4

Grimaldi, Simon. Porto-Vecchio d'hier à aujourd'hui=Portivechju dà i tempi fà ad'oghje. Porto-Vecchio : A. Stamperia, 2000.

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5

1919-, De Carlo Giancarlo, Serra Emma, Bagnasco Giorgio et Università di Genova. Facoltà di architettura., dir. Progetti per il porto vecchio : I corsi di Giancarlo De Carlo a Genova. Genova : Marietti, 1992.

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6

Valcovich, Edino. Due edifici industriali del Porto Vecchio di Trieste : La Centrale Idrodinamica, la Stazione Elettrica di Transformazione. Trieste : LINT, 1992.

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7

Delbello, Piero. Esodo : Sugli esuli e le loro masserizie ancora depositate nel Porto vecchio di Trieste per un museo della civiltà istriano fiumano dalmata. Trieste : IRCI, 2004.

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Pozzetto, Graziano. Caro vecchio porco ti voglio bene : La tradizione del maiale in Romagna. Cesena : Società editrice "Il Ponte Vecchio,", 2014.

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9

Salone, Anna-Maria. Les Tours de defense dans le sud de la corse et autour du golfe de porto veccio. Bastia : Federation d'associations et groupements pour les etudes corses., 1991.

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10

Zappelli, Maria Rita. Caro viario : Un viaggio nella vecchia Perugia attraverso le sue mura, porte, vie e piazze. Perugia (Italia) : Guerra, 1999.

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Chapitres de livres sur le sujet ""Porto Vecchio""

1

Intini, Piernicola Cosimo, Piero Intini et Angelamaria Quartulli. « Il Castello Carlo V di Monopoli : restauro delle facciate prospicienti il Porto Vecchio ». Dans Defensive Architecture of the Mediterranean. Pisa University Press, 2023. http://dx.doi.org/10.12871/978883339794882.

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