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1

Serena, Giusti, et Locatelli Andrea 1974-, dir. L' Europa sicura : Le politiche di sicurezza dell'Unione europea. Milano : EGEA, 2008.

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Clementi, Marco. L'Europa e il mondo : La politica estera, di sicurezza e di difesa europea. Bologna : Il mulino, 2004.

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Daviddi, Giorgio. Verso un'eurozona della difesa : Sviluppo delle flessibilità istitutionali nelle politiche europee di sicurezza e difesa. Roma : Edizioni Nuova cultura, 2012.

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4

Carla, Monteleone, dir. Politiche di sicurezza e cambiamento globale. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2012.

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5

1950-, Padoan Pier Carlo, dir. Politiche monetarie e politiche di bilancio nella Comunità Europea. Bologna : Il Mulino, 1988.

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La politica di sicurezza esterna dell'Unione europea. Padova : CEDAM, 2005.

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La sicurezza come diritto di libertà : Teoria generale delle politiche della sicurezza. [Padova] : CEDAM, 2012.

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Francesca, Longo, dir. L'Unione europea e il "cerchio di amici" : Sicurezza europea e politica di vicinato. Milano : Giuffrè, 2008.

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Francesca, Longo, dir. L'Unione europea e il "cerchio di amici" : Sicurezza europea e politica di vicinato. Milano : Giuffrè, 2008.

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L'Unione europea attore di sicurezza regionale e globale. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2010.

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Rosanelli, Rosa. Le attività spaziali nelle politiche di sicurezza e difesa. Roma : Edizioni Nuova Cultura, 2011.

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Caimmi, Riccardo. L'identità di sicurezza e difesa europea : Il percorso storico. [Siena] : Cantagalli, 2004.

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author, Ricotta Giuseppe, dir. Domanda di sicurezza e politiche locali : Il caso del Lazio. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2014.

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La politica europea di sicurezza e difesa : L'Unione europea nel nuovo ordine globale. Roma : Carocci, 2010.

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Allegri, Maria Romana. La potenza incompiuta : Scenari di sicurezza europea nel XXI secolo. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2005.

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Nones, Michele. La dimensione spaziale della politica europea di sicurezza e difesa. Roma : Istituto affari internazionali, 2002.

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Augenti, Antonio. Una scuola per l'Europa : Le politiche di istruzione nella prospettiva europea. Milano : McGraw-Hill Libri Italia, 1990.

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Lang, Alessandra. Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e l'Unione europea. Milano : A. Giuffrè, 2002.

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Pavarini, Massimo. L'amministrazione locale della paura : Ricerche tematiche sulle politiche di sicurezza urbana in Italia. Roma : Carocci, 2006.

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Graziano, Giuseppe. Più sicurezza, più garanzia : Scelte politiche ed opzioni tecniche in materia di sicurezza e di giustizia nel quadro della riforma federale dello Stato. Formello, RM : Edizioni SEAM, 2000.

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Triulzi, Umberto. Dal mercato comune alla moneta unica : Le politiche di integrazione dell'Unione europea. Formello (RM) : Edizioni SEAM, 1999.

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Isernia, Pierangelo. Dove gli angeli non mettono piede : Opinione pubblica e politiche di sicurezza in Italia. Milano : F.Angeli, 1996.

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Centro militare di studi strategici (Italy) et Centro studi di politica internazionale (Rome, Italy), dir. Verso un concetto di politica estera europea : Le sfide esterne e di sicurezza per la UE. Soveria Mannelli (Catanzaro) : Rubbettino, 2004.

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Sebesta, Lorenza. L' Europa indifesa : Sistema di sicurezza atlantico e caso italiano, 1948-1955. Firenze : Ponte alle Grazie, 1991.

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Dall'idea d'Europa all'Unione europea : Il percorso scritto nei trattati di pace e nelle politiche di collaborazione. Meduna di Livenza (TV) : Alba edizioni, 2022.

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Ugo, Draetta, Parisi Nicoletta et Rinoldi Dino, dir. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia dell'Unione europea : Princìpi fondamentali e tutela dei diritti. Napoli : Scientifica, 2008.

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Mariani, Paola. Le relazioni internazionali dell'Unione europea : Aspetti giuridici della politica estera, di sicurezza e difesa comune. Milano : Giuffrè, 2005.

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Lo spazio di sicurezza europeo : L'Unione europea e i suoi rapporti con la NATO e con l'OSCE. Napoli : Editoriale scientifica, 2006.

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Moffa, Grazia. Coesione europea e sviluppo locale : Le politiche comunitarie di promozione territoriale : Italia e Spagna a confronto. Roma : Ediesse, 2005.

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La sicurezza agroalimentare nella prospettiva europea : Precauzione, prevenzione, repressione ; att del Convegno di Modena, 3-5 novembre 2011. Milano : Giuffrè editore, 2014.

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Daniele, Luigi. Il diritto materiale della Comunità economica europea : Introduzione allo studio delle libertà di circolazione e delle politiche comunitarie. Milano : Giuffrè, 1991.

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G, Pieretti, dir. Le Politiche sociali per gli anziani nella prospettiva europea : Interventi di rete e nuovi modelli organizzativi dei servizi. Milano, Italy : F. Angeli, 1992.

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Desideri, Carlo. Inquinamento urbano e traffico veicolare : Le politiche di intervento nella Comunità europea e negli USA : [Buglione, Desideri, Masini, Zolea]. Roma] : Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di studi sulle regioni, 1994.

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Cittadini di un unico stato : l'allargamento dell'Unione europea alle nuove nazioni (Conference) (2005 Università di Trieste). Cittadini di un unico stato : L'allargamento dell'Unione europea alle nuove nazioni ; un confronto giuridico-politico ed economico : Convegno internazionale di studi, Università di Trieste, Facoltà di scienze politiche : 20-21 gennaio 2005). Trieste, Italia : Edizioni Università di Trieste, 2005.

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Carrington, Peter Alexander Rupert Carington. NATO e sicurezza europea : Discorso tenuto il 24 ottobre 1986 al Centro italiano di studi per la conciliazione internazionale, nella sede del Banco di Roma, Palazzo De Carolis. [Roma] : Banco di Roma, 1986.

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Nuvolati, Giampaolo, dir. Sviluppo urbano e politiche per la qualità della vita. Florence : Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-736-8.

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Résumé :
La società attuale appare sempre più vulnerabile, incerta, complessa e ambigua ed in questo contesto aumenta la necessità di creare efficienti ed efficaci ecosistemi per la promozione locale della qualità della vita e dell’innovazione sociale. Il volume propone un excursus delle principali pratiche e politiche innovative che stanno accompagnando lo sviluppo urbano. Ogni saggio approfondisce un ambito di interesse – qualità della vita, innovazione sociale e sharing economy, smart city, mobilità urbana, nuovi luoghi del lavoro, abitare condiviso, eHealth, sicurezza urbana, giovani e turismo, food policy, innovazione didattica e amministrazione condivisa – offrendo una panoramica di riferimento per lo studio, la progettazione e l’implementazione di nuove strategie di intervento e politiche pubbliche. Il testo è rivolto a studenti, docenti, operatori che lavorano a vario livello in settori del sociale.
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Kalb, Luigi, et Angela Di Stasi. La gestione dei flussi migratori tra esigenze di ordine pubblico, sicurezza interna ed integrazione europea : Atti del convegno del Dipartimento di diritto pubblico e di teoria e storia delle istituzioni, Università deglistudi di Salerno, 24 maggio 2012. Napoli : Editoriale scientifica, 2013.

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Nigro, Giampiero, dir. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence : Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Résumé :
Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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Federighi, Paolo, et Francesca Torlone, dir. La formazione al rispetto dei diritti umani nel sistema penale. Florence : Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-854-5.

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Résumé :
I principi fondamentali di libertà, sicurezza, democrazia, i dispositivi normativi dell’Unione Europea e le pronunce della Convenzione Europea per la tutela dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) possono essere oggetto di pericolose violazioni nei sistemi di giustizia penale. Quando tali violazioni sono perpetrate dagli attori chiamati alla tutela dei medesimi diritti e libertà le istituzioni devono predisporre dispositivi anche formativi necessari per la loro prevenzione. Il volume intende indagare la complessità di azioni formative – in primis di tipo informale – che accompagnano la costruzione delle conoscenze degli operatori dei sistemi in esame e le modalità del loro accrescimento. I contenuti sono trattati partendo dalle ipotesi di ricerca e sulla base della sperimentazione dell’embedded learning nel carcere di Chieti (con la supervisione del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze).
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Burroni, Luigi, dir. L'agenda del lavoro. Florence : Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-281-7.

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Résumé :
Questo volume raccoglie i migliori elaborati di tesi degli anni accademici 1999/00 e 2000/01 di studenti del Master Europeo in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. I contributi si concentrano sul tema del lavoro e della sua regolazione nei paesi europei, analizzando aspetti quali la flessibilità del lavoro, la formazione, le relazioni industriali aziendali, la responsabilità sociale delle imprese, la promozione della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei disabili. Questi temi costituiscono dei punti di osservazione privilegiati per mettere in luce sia gli effetti di promozione del cambiamento del processo di integrazione politica europea sia il ruolo giocato dalla presenza di determinate architetture istituzionali relative ai sistemi di welfare, di regolazione dell'economia e del lavoro che continuano a essere differenti da paese a paese. Guardare a questa coesistenza tra stabilità e cambiamento con un approccio multidisciplinare e comparato come quello utilizzato nei lavori qui raccolti è come utilizzare un caleidoscopio che contribuisce a far luce sugli equilibri multipli e sui diversi percorsi di sviluppo che caratterizzano il cosiddetto "modello sociale europeo".
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Arcuri, Alberto. Sicurezza integrata e welfare di comunità. Sous la direction de Tommaso Giupponi. Fondazione Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/sg314.

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Résumé :
Il volume affronta il rapporto tra la sicurezza integrata (intesa come l’insieme degli interventi assicurati dai diversi livelli territoriali di governo, al fine di concorrere, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali) e il welfare di comunità (inteso come l’insieme delle azioni che istituzioni e comunità territoriali realizzano per creare un senso condiviso di benessere e una maggiore inclusione sociale). L’obiettivo è quello di offrire un contributo alla riflessione che, negli ultimi tempi, si va sviluppando intorno all’evoluzione che ha aperto la nozione giuridica di sicurezza oltre il nucleo primigenio della tutela all’integrità fisica delle persone e dei loro beni, per agganciarla alla questione sociale e ai temi del welfare, con un approccio integrato non solo a livello istituzionale, ma anche sociale, grazie all’apporto di quella “capillare” rete di prossimità fatta di singoli cittadini, enti e associazioni del c.d. privato sociale. I diversi contributi ospitati, in questo senso, offrono uno sguardo, interdisciplinare e teorico-pratico, su alcune delle principali manifestazioni di tale complesso rapporto. Infatti, se la sicurezza integrata deve essere intesa come una richiesta di protezione complessiva, allora essa non può prescindere né dai meccanismi attraverso cui la Repubblica garantisce i diritti e redistribuisce risorse e oneri, né dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità, le cui energie possono (e devono) essere valorizzate non solo nella realizzazione di specifici interventi, ma anche nella loro ideazione e programmazione, in conformità con le recenti previsioni del Codice del Terzo settore. Tommaso F. Giupponi è Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna, dove insegna anche Diritto parlamentare e Diritto della sicurezza pubblica. I suoi principali filoni di ricerca sono la condizione giuridica dello straniero, la forma di governo e la sua evoluzione, le immunità costituzionali, il segreto di stato, il referendum abrogativo, il processo di integrazione europea, la sicurezza, la decisione di bilancio, le autonomie regionali e locali. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano gli studi monografici Le immunità della politica (2005) e Le dimensioni costituzionali della sicurezza (2010). Per i tipi di BUP ha curato, da ultimo, il volume L’Amministrazione di pubblica sicurezza e le sue responsabilità (2017). Alberto Arcuri è Assegnista di ricerca in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente a contratto di Constitutional Law: foundations and global perspectives all’Università di Bologna. Le sue ricerche e pubblicazioni riguardano soprattutto le fonti del diritto, la forma di governo e la loro evoluzione, con particolare riferimento al Governo, alla sua organizzazione e al suo potere normativo.
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Fulvio, Attinà, dir. La politica di sicurezza e difesa dell'Unione europea : Il cammino europeo dopo il trattato di Amsterdam. Gaeta (Latina) : Artistic & Publishing Company, 2002.

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La cooperazione tra Europa e Stati Uniti nel settore dell'intelligence e del controllo parlamentare sugli organismi di informazione e sicurezza : 2. Convegno dei comitati parlamentari di controllo sui servizi di informazione e sicurezza dei paesi dell'Unione europea ... Roma : Camera dei deputati, 2005.

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Fondaroli, Désirée. Le ipotesi speciali di confisca nel sistema penale. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg234.

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Résumé :
Le ipotesi speciali di confisca si contraddistinguono nel sistema penale per l’allontanamento dal modello della misura di sicurezza patrimoniale ex art. 240 c.p. e per le peculiarità comuni alla loro disciplina (obbligatorietà, anche in caso di applicazione della pena su richiesta delle parti; estensione della ablazione al valore equivalente). La misura di prevenzione patrimoniale (artt. 2 ter ss. l.n. 575/1965) e la confisca ex art. 12 sexies l.n. 356/1992 in primis, ma soprattutto la disciplina penale societaria e la legislazione relativa alla responsabilità "da reato" degli enti, testimoniano della tendenziale rinuncia del legislatore alla confisca dei beni "pertinenti" al reato a favore della re-introduzione di figure lato sensu di "confisca generale", che registrano nei fatti una significativa compressione dei diritti non solo dell’interessato, ma – nonostante il tenore delle norme – anche del "terzo" individuato, a seconda dei casi, nella "persona estranea al reato", nella "persona offesa", nel "danneggiato", nel "terzo di buona fede"). Lungo tale direttrice, evidente nell’ambito delle strategie di contrasto alla c.d. criminalità economica e condivisa dalla normativa europea e sovranazionale, l’ablazione patrimoniale è divenuta sanzione a pieno titolo: talora "pena principale" (art. 19, D.lgs. n. 231/2001), più spesso "pena accessoria", addirittura anticipata alla fase delle indagini preliminari attraverso lo strumento del sequestro preventivo finalizzato alla confisca (art. 321, comma 2 c.p.p.; art. 53 D.lgs. n. 231/2001). Dalle premesse poste scaturisce l’esigenza di una rinnovata attenzione verso le guarentigie costituzionali, che in ordinamenti come quello della Repubblica Federale Tedesca sono state invocate dal "Giudice delle Leggi" (Bundesverfassungsgericht) in funzione di garanzia dei diritti fondamentali dei singoli.
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Bellosta-López, Pablo, Julia Blasco-Abadía, Javier Belsué Pastora, Morten S. Hoegh, Thorvaldur S. Palsson, Steffan Wittrup Mc Phee Christensen, Pedro L. Berjano et al. Linee guida di buona pratica per la gestione del dolore e i disturbi muscolo-scheletrici nei lavoratori e nelle aziende. Universidad San Jorge, 2022. http://dx.doi.org/10.54391/123456789/753.

Texte intégral
Résumé :
Le azioni volte a migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro sono nate dalla necessità di proteggere dagli incidenti i dipendenti che lavorano nelle industrie europee, come le centrali nucleari o le grandi industrie chimiche. Oggi, questo campo si è evoluto in molte direzioni, e la prevenzione e la gestione dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) è una delle sue principali linee d'azione, dato che sono la ragione principale per cui i lavoratori si assentano dal lavoro. In particolare, la prevalenza dei DMS rappresenta più di 1,3 miliardi di persone e una perdita di più di 100 milioni di anni di vita a causa della disabilità; sono una causa comune di inabilità e di assenza per malattia. Storicamente, l'approccio ai DMS sul posto di lavoro si è concentrato sull'adozione di misure ergonomiche, che in alcuni casi sono state positive. Tuttavia, nonostante le misure ergonomiche e biomeccaniche siano ampiamente implementate sul posto di lavoro, la crescente prevalenza dei DMS su scala globale indica che non sono misure sufficienti da sole, quindi sono necessari nuovi approcci olistici che tengano conto degli aspetti biologici, psicologici e sociali per affrontarli. L'Alleanza europea Prevent4Work per la prevenzione dei DMS sul posto di lavoro ha sviluppato questo documento come guida basata sulle più recenti e rilevanti conoscenze scientifiche. Sia le aziende che i loro dipendenti possono beneficiare delle raccomandazioni di questa guida.
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Esteban Salvador, María Luisa, Emilia Fernandes, Tiziana Di Cimbrini, Gonca Güngör Göksu et Rachael Jones. Donne e Governance Nazionale dello Sport : un Approccio Europeo Guida alle interviste. Servicio de Publicaciones Universidad de Zaragoza, 2022. http://dx.doi.org/10.26754/uz.978-84-18321-47-4.

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Résumé :
Questo volume contiene 52 interviste a donne partecipanti ai consigli delle Federazioni Sportive Nazionali (National Sport Federations NSFs) di cinque paesi europei: Italia, Portogallo, Spagna, Turchia e Regno Unito. Queste interviste sono state videoregistrate e realizzate tra marzo 2019 e giugno 2022.Il volume un prodotto intellettualedel progetto ERASMUS+ “Corporate governance in sports organization: a gendered approach (GESPORT Project”, finanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo del volume è dare voce e visibilità alle donne presidenti, vicepresidenti e componenti dei consigli delle NSFs al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessit ell’uguaglianza di genere nei processi decisionali delle organizzazioni sportive. Con questo volume, il progetto GESPORT ha voluto condividere con un pubblico più ampio possibile le esperienze, i sentimenti e le opinioni di queste donne in merito al loro ruolo nei consigli federali, alla discriminazione e all’uguaglianza di genere, alle politiche e alle misure per promuovere l’inclusione di genere.
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