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Thèses sur le sujet « Politiche di promozione della salute »

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1

BETTI, LORENZO. « Istituzioni, promozione della salute e fragilità territoriali. Azione pubblica e ricerca in una periferia di Bologna ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/306904.

Texte intégral
Résumé :
Il testo, a partire da una ricerca-azione nella quale il ricercatore è fortemente implicato, indaga la possibilità di pianificare politiche di cambiamento e apertura istituzionale verso la cittadinanza fragile. Attraverso una rassegna bibliografica interdisciplinare che spazia dalla sociologia alla pianificazione, passando per l’epistemologia, la medicina, la psichiatria, l’antropologia e la pedagogia, vengono indagate teorie e pratiche che si interrogano sull’apertura istituzionale verso le soggettività più fragili. L’analisi di una politica di promozione della salute in un’area periferica di edilizia pubblica della città di Bologna costituisce il campo di ricerca empirico attraverso il quale vengono indagate alcune pratiche di incontro tra le istituzioni e tra queste e alcune soggettività fragili. Se il paradigma della promozione della salute vede nel lavoro integrato tra differenti istituzioni e nell’empowerment con le popolazioni più fragili i cardini centrali del suo intervento, nell’analisi di questa ricerca-azione vengono evidenziate le opportunità e i limiti nella pianificazione di politiche sociosanitarie interistituzionali e come queste entrano in dialogo con le soggettività alle quali si rivolgono. La tesi, attraverso un approccio analitico micro-sociale e fortemente etnografico, indaga una ricerca-azione nella quale il ricercatore è coinvolto. L’analisi delle dinamiche di cambiamento e pianificazione istituzionale prendono in considerazione vari oggetti di ricerca: le pratiche, le strutture e i cambiamenti istituzionali dell’organizzazione all’interno della quale il ricercatore muove le sue azioni; le pratiche e la struttura del gruppo di lavoro della ricerca-azione costituito da organizzazioni del territorio e dal centro di ricerca di cui chi scrive è parte; il lavoro di supporto, rinforzo e apertura istituzionale verso un comitato di abitanti di un comparto di edilizia pubblica; l’organizzazione dei servizi sociali bolognesi, la riforma del 2016 e le retoriche legate all’implementazione di un welfare comunitario che fatica a essere implementato nella pratica; la politica sociosanitaria Microarea di Trieste e come questa, tra varie aperture e blocchi interistituzionali e intraistituzionali, sta venendo pianificata nel territorio di edilizia pubblica in questione. Attraverso l’analisi di queste pratiche e della metodologia di ricerca-azione applicata alla pianificazione e all’implementazione di queste politiche sociosanitarie territoriali e di comunità la tesi indaga come gli habitus delle soggettività e delle varie istituzioni coinvolte influenzano, strutturano e possono modificare le relazioni interistituzionali e quelle tra le istituzioni e le soggettività che le animano. Nell’analisi dei cambiamenti istituzionali si indaga quindi le possibilità di cambiamento dei frame cognitivi e paradigmatici delle istituzioni coinvolte e come questi si scontrano e si agganciano a determinati dispositivi d’azione pianificatoria e pratica.
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2

BORGIA, RICCARDO. « Comportamenti alimentari dei bambini : prospettive comportamentali e politiche ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/108768.

Texte intégral
Résumé :
Ridurre l’obesità infantile è una priorità della sanità pubblica Europea. Una delle azioni chiave per frenare tale epidemia è seguire sane abitudini alimentari fin dall’infanzia. L’obbiettivo di questa tesi è perciò esplorare cosa facilita e ostacola l’adozione di sane pratiche alimentari tra i bambini – da una prospettiva comportamentale e politica. La letteratura scientifica suggerisce la famiglia come uno degli ambienti più suscettibili ad influenzare i comportamenti alimentari dei bambini. Per questo motivo il primo capitolo esplora il ruolo degli adulti come modelli all’interno della famiglia. Oltre alla famiglia, anche la scuola è un ambiente chiave per promuovere sani comportamenti alimentari tra i bambini. La principale iniziativa Europea per migliorare tali comportamenti avviene infatti proprio dentro le scuole. L’effetto positivo di questo programma, dove è attuato, è ampiamente riconosciuto. Tuttavia, non tutte le scuole riescono a parteciparci. L’obbiettivo del secondo capitolo è perciò cercare l’esistenza di potenziali driver di non partecipazione da parte delle scuole. L’efficacia del programma Europeo Frutta e Verdura nelle Scuole è valutata a livello nazionale: “gli Stati Membri devono valutare lo svolgimento del programma al fine di verificarne la sua efficacia rispetto ai propri obbiettivi”. Tuttavia, questi obbiettivi seguono solo in parte ciò che viene suggerito in letteratura scientifica per valutare tali tipi di intervento. Guardando al caso dell’Italia e dell’Irlanda, il terzo capitolo confronta i report di valutazione dei due paesi con quello che viene suggerito nella letteratura scientifica e con quello che è richiesto dalla Commissione Europea.
Halting childhood obesity is a major priority of the European public health agenda. One of the key actions to tackle the obesity epidemic is following healthy eating habits since childhood. The objective of this dissertation is therefore to explore drivers and barriers affecting the adoption of healthy dietary patterns among children – from a behavioural and policy perspective. The scientific literature indicates family as one of the environments most prone to influence the children’s eating habits. For this reason, the first chapter explores the modelling role played by the adults within the household. Besides family, also school is a crucial setting to promote healthy eating behaviours among children. Indeed, the main European initiative to improve dietary habits takes place within schools. The positive effect of the scheme is widely recognised in the schools where implemented. However, not all schools succeed to take part in it. The objective of the second chapter is therefore to investigate the presence of potential drivers of school non-participation. The effectiveness of the implementation of the EU School Scheme is assessed at country level: “Member States shall evaluate the implementation of the scheme to assess its effectiveness against its objectives”. However, these objectives follow only in part what is suggested in the scientific literature for evaluating such kind of programs. Focusing on the Irish and Italian case study, the third chapter compares the evaluation reports carried out in the two countries with what is suggested in the scientific literature and what is demanded by the European Commission.
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3

Valletta, Luana <1986&gt. « Costruire salute con le comunita : analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/1/Costruire_Salute_Valletta_Luana_2016.pdf.

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Résumé :
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Valletta, Luana <1986&gt. « Costruire salute con le comunita : analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/.

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Résumé :
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Bertoncello, Chiara. « Definizione della metodologia e costruzione del profilo di salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425633.

Texte intégral
Résumé :
A Health Profile is a quantitative and qualitative description of citizens health and the factors that influence their health status. Defining a Health Profile requires a meticulous and deep knowledge and analysis of community’s resources and needs. Aim of this study is to define the methodology and to build a city’s Health Profile in order to promote community’s health. Specific objects were: to outline a description, both quantitative and qualitative, of Padua’s citizens health status and of factors influencing it, to describe data flows, to experience an active interaction between different stake-holders and to involve citizens in defining population’s health profile. Quantitative analysis has been performed collecting and processing health indicators previously used by WHO Healthy Cities Project and other indicators that helped to better define city health status. A community network has been build promoting an active participation of subjects involved in health services and actions. Citizens were asked to express their perception in respect of various determinants of health. The methodology and the new tools we designed and used were found to be effective. The Health Profile realized is the first step to define a next-to-come Health integrated Plan, a governance tool. In this view, beside the results of health indicators, useful was to describe the status of community network and its ability to answer to the needs of various sub-groups of citizens.
Il Profilo di Salute consiste in una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti e dei fattori che la influenzano. Costruire un Profilo di Salute significa saper condurre una lettura attenta delle risorse e dei bisogni di una comunità. Scopo del presente lavoro è la definizione della metodologia e la costruzione del Profilo di Salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità. Gli obbiettivi specifici sono: produrre una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti della città di Padova e dei fattori che la influenzano; definire i flussi informativi; sperimentare un percorso di collaborazione attiva tra i diversi stakeholders; coinvolgere i cittadini nel percorso di elaborazione del profilo. L’analisi quantitativa ha previsto l’elaborazione di indicatori di salute: sono stati utilizzati gli indicatori del Progetto “Città Sane” dell’OMS ed altri indicatori che potessero fornire un quadro più esaustivo della realtà cittadina. È stato avviato un percorso di coinvolgimento e partecipazione di tutti i soggetti responsabili, a vario titolo, dei servizi e degli interventi per la salute, che ha portato alla costruzione dei primi nodi della rete. È stata realizzata una campagna di comunicazione che ha favorito la partecipazione attiva dei cittadini attraverso l’espressione del loro giudizio rispetto ad alcuni determinanti di salute. La metodologia seguita e i nuovi strumenti utilizzati si sono rivelati adeguati rispetto agli scopi prefissati. Il Profilo di Salute realizzato è propedeutico all’elaborazione di un Piano integrato di Salute, strumento di guida e di governance. A questo scopo sono risultate fondamentali, accanto alle informazioni ottenute attraverso il calcolo degli indicatori, le indicazione sullo stato della rete e sulla capacità di quest’ultima di rispondere alle esigenze delle diverse categorie di abitanti
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Petterle, Serena <1989&gt. « La peer education. Uno strumento di prevenzione e promozione della salute ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8204.

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Résumé :
L'elaborato illustra la "peer education" come pratica educativa per favorire la diffusione di informazioni ed esperienze in un gruppo di pari. Nata nel mondo anglosassone, tale strategia si sta diffondendo attraverso numerosi progetti nel territorio italiano, soprattutto per quanto riguarda i temi delle malattie sessualmente trasmissibili e dell'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La classe scolastica sembra rappresentare il gruppo di pari ideale per sviluppare percorsi di prevenzione e promozione della salute basati su questo metodo.
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7

LIU, DAN. « Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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LIU, DAN. « Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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MONACIS, DOMENICO. « Il contributo delle tecnologie per la promozione della salute attraverso le attività corporeo-motorie ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2022. https://hdl.handle.net/11369/425829.

Texte intégral
Résumé :
Le complesse trasformazioni socioculturali del XXI° secolo hanno generato nuove e diverse modalità di accesso alle conoscenze e la progressiva modifica delle relazioni interpersonali. I bambini di oggi, alla ricerca di novità, conoscenze e scoperta di nuovi contesti ludici, vivono sempre più a contatto con videogiochi e dispositivi tecnologici, manifestando un nuovo modo di approcciarsi alla realtà e di relazionarsi con essa in modo virtuale. Inoltre, molteplici indirizzi di ricerca sono rivolti allo studio dei possibili campi di applicazione e integrazione delle tecnologie in età evolutiva nell'ambito dei processi educativi, della formazione scolastica e professionale, dell'avviamento allo sport, e, più in generale, di tutti quei processi legati la promozione della salute. In questo campo, gli strumenti tecnologici e multimediali sono estremamente eterogenei (videogiochi educativi, tecnologia indossabile, software e App, visori di realtà aumentata, console videoludiche, ecc.), in cui confluiscono gli interessi di diversi ambiti disciplinari, dalla pedagogia sperimentale e la psicologia, alla fisiologia, passando per le scienze motorie e sportive. Proprio nell'ambito delle scienze motorie, e più in particolare per quanto riguarda le esperienze che il bambino vive, sperimenta ed esegue con il corpo e attraverso il corpo durante l'infanzia e la prima adolescenza, le tecnologie rappresentano un mezzo per arricchire ulteriormente l'ambiente in cui il bambino gioca, si diverte, si muove. L'aumento del sovrappeso e dell'obesità, conseguente alla riduzione dei livelli di attività fisica e alla progressiva adozione di stili di vita sedentari (anche in relazione all'eccessivo utilizzo delle tecnologie), richiede interventi didattici orientati a migliorare la qualità e la quantità delle opportunità per praticare attività fisica in bambini e adolescenti. fl presente progetto di Dottorato si colloca, pertanto, nell'ambito della ricerca educativa, in cui il ricercatore, partendo da una ben definita domanda di ricerca, prova a fornire risposte innovative, utilizzando strumenti e metodologie proprie del metodo scientifico, a problemi pedagogici al fine di migliorare i processi di insegnamento-apprendimento. La ricerca, quindi, non è fine a sé stessa, ma tende a sottolineare e valorizzare i contesti e le dimensioni sociali e culturali dei fenomeni oggetto di studio.
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Bodini, Chiara Francesca <1979&gt. « Movimenti sociali e salute : una ricerca-azione partecipata. Nuove pratiche di promozione della salute all'insegna del collettivo, del comune e della sostenibilita del pianeta ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8441/1/Movimenti%20sociali%20e%20salute_12.03.18.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro origina dalla ricerca-azione “The contribution of civil society organisations in achieving health for all”, finanziata dall'International Development Research Centre e realizzata dal People's Health Movement in sei Paesi (Brasile, Colombia, India, Italia, Repubblica Democratica del Congo, Sudafrica). Obiettivo è indagare i processi con cui l'attivazione della società civile, indirizzata a promuovere l'accesso ai servizi sanitari e agire sui determinanti sociali, contribuisce al diritto alla salute. Trattandosi di una ricerca-azione, rafforzare tali dinamiche è parte tanto degli obiettivi quanto della metodologia. Il materiale analizzato per la tesi riguarda principalmente il contesto italiano, dove la ricerca-azione è portata avanti da un soggetto collettivo denominato Grup-pa (“Gruppo Permanentemente Aperto”). Attraverso due fasi di lavoro, la prima caratterizzata dal coinvolgimento di realtà attive sui temi della salute e dei suoi determinanti, la seconda dalla condivisione/rielaborazione dei risultati preliminari in contesti pubblici, la ricerca-azione – tutt'ora in corso – ha come obiettivo la costruzione di un movimento per la salute. Per la redazione della tesi ho tratto ampio spunto da questo percorso, nonché da suggestioni provenienti dalla ricerca-azione internazionale, per proporre tre contributi che le pratiche dei movimenti offrono alla promozione della salute. La prima esplorazione parte dall'analisi dei movimenti di riforma sanitaria in Italia e in Brasile e riguarda l'idea di collettivo, come processo intensivo in grado di promuovere cambiamento verso la giustizia sociale. La seconda parte dal concetto di comune come principio politico, e prova a leggere la produzione dei movimenti come creazione di nuove istituzioni. La terza esplorazione ricerca, nella salute pubblica e nei movimenti, un'attenzione alle interrelazioni tra società umana, modi di produzione e sostenibilità ambientale, che rischiano di vanificare qualunque approccio di promozione della salute se radicato in un modello di sviluppo distruttivo del pianeta.
My PhD work is framed in the action-research "The contribution of civil society organisations in achieving health for all", financed by the Canadian International Development Research Centre and lead by the People's Health Movement in six countries (Brazil, Colombia, India, Italy, DR Congo, South Africa). The objective is to analyse how civil society engagement around access to healthcare and action on the social determinants of health contributes to “health for all”. According to the very principle of action-research, strengthening civil society is part of the objective and of the methodology. The data analysed for the theses concern primarily the Italian context, where the action-research is lead by a collective named Grup-pa (“Permanently Open Group”). The work has developed in phase 1, centred on engaging civil society groups active on issues related to health and its determinants, and phase 2, dedicated to re-discussing publicly the preliminary results. The action-research, ongoing, has the goal of creating a health movement in Italy. In writing the theses I have deeply drawn from this process, and from inputs of the international action-research, in order to explore three contributions that movements can offer to the field of health promotion. The first “path” analyses the health reforms in Italy and Brazil, and – drawing from Latin American Social Medicine theory – frames the principle of “collective” as an intensive process able to promote change towards social justice. The second “path” analyses the idea of commons as a political principle, framing movements' productions as creation of new institutions. The third “path” looks at public health and health movements awareness of the interconnections between human society, modes of production and environmental sustainability, that risk to jeopardize any health promotion effort which is rooted in a development model that is destructive for the planet.
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Filippini, Samuele <1969&gt. « Determinanti Sociali e Governance della Salute in Zambia : Politiche di Sviluppo ed Empowerment Partecipativo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5024/1/filippini_samuele_tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
A 30 anni dalla Dichiarazione di Alma Ata, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sia nei lavori della Commissione sui Determinanti Sociali della Salute che nel corso della sua 62^ Assemblea (2009) ha posto nuovamente la sua attenzione al tema dei determinanti sociali della salute e allo sviluppo di una sanità secondo un approccio "Primary Health Care", in cui la partecipazione ai processi decisionali è uno dei fattori che possono incidere sull'equità in salute tra e nelle nazioni. Dopo una presentazione dei principali elementi e concetti teorici di riferimento della tesi: Determinanti Sociali della Salute, partecipazione ed empowerment partecipativo (Cap. 1 e 2), il lavoro di tesi, a seguito dell'attività di ricerca di campo svolta in Zambia (Lusaka, Kitwe e Ndola) e presso EuropeAid (Bruxelles), si concentra sui processi di sviluppo e riforma del settore sanitario (Cap. 3), sulle politiche di cooperazione internazionale (Cap.4) e sull'azione (spesso sperimentale) della società civile in Zambia, considerando (Cap. 5): le principali criticità e limiti della/alla partecipazione, la presenza di strumenti e strategie specifiche di empowerment partecipativo, le politiche di decentramento e accountability, le buone prassi e proposte emergenti dalla società civile, le linee e i ruoli assunti dai donatori internazionali e dal Governo dello Zambia. Con questa tesi di dottorato si è voluto evidenziare e interpretare sia il dibattito recente rispetto alla partecipazione nel settore sanitario che i diversi e contraddittori gradi di attenzione alla partecipazione delle politiche di sviluppo del settore sanitario e l'emergere delle istanze e pratiche della società civile. Tutto questo incide su spazi e forme di partecipazione alla governance e ai processi decisionali nel settore sanitario, che influenzano a loro volta le politiche e condizioni di equità in salute. La metodologia adottata è stata di tipo qualitativo articolata in osservazione, interviste, analisi bibliografica e documentale.
30 years after the Declaration of Alma Ata, the World Health Organization has given the attention on social determinants of health and on the development of healthcare according to “Primary Health Care” approach, both during working session of the Commission about Social Determinants of Health and during its 62nd Meeting (2009), where the participation to decisional process is an aspect that can affect the equity of health among and within nations. Starting from this framework the thesis, after a presentation of principal elements and theoretical concept - Social Determinants of Health, participation and participatory empowerment (Chapt. 1 and 2) -, focuses on: development and reform processes of health care service (Chapt. 3); international cooperation politics (Chapt. 4) and action (often experimental) of civil society in Zambia, considering (Chapt. 5) the main critical issues and limits of participation; the presence of instruments and specific participative empowerment strategies; decentralization and accountability politics; good practice and emerging suggestions from civil society; the broad outlines and functions of international donors and the Government of Zambia. This doctoral thesis aims at highlighting and interpreting both the recent debate regarding participation in health sector and different and contradictory level of attention to participation in development politics of health sector and the emerging of issues and practices of civil society. All this affects spaces and participation forms of governance and also decisional processes in health sector, which influence politics and health equity conditions themselves. The thesis has benefited from some periods of fieldwork carried out in Zambia (Lusaka, Kitwe and Ndola, in the Copperbelt region) besides to a research period EuropeAid Offices in Brussels. The methodology used has been articulated in observation, interviews, bibliographic and documents analysis.
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Filippini, Samuele <1969&gt. « Determinanti Sociali e Governance della Salute in Zambia : Politiche di Sviluppo ed Empowerment Partecipativo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5024/.

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Résumé :
A 30 anni dalla Dichiarazione di Alma Ata, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sia nei lavori della Commissione sui Determinanti Sociali della Salute che nel corso della sua 62^ Assemblea (2009) ha posto nuovamente la sua attenzione al tema dei determinanti sociali della salute e allo sviluppo di una sanità secondo un approccio "Primary Health Care", in cui la partecipazione ai processi decisionali è uno dei fattori che possono incidere sull'equità in salute tra e nelle nazioni. Dopo una presentazione dei principali elementi e concetti teorici di riferimento della tesi: Determinanti Sociali della Salute, partecipazione ed empowerment partecipativo (Cap. 1 e 2), il lavoro di tesi, a seguito dell'attività di ricerca di campo svolta in Zambia (Lusaka, Kitwe e Ndola) e presso EuropeAid (Bruxelles), si concentra sui processi di sviluppo e riforma del settore sanitario (Cap. 3), sulle politiche di cooperazione internazionale (Cap.4) e sull'azione (spesso sperimentale) della società civile in Zambia, considerando (Cap. 5): le principali criticità e limiti della/alla partecipazione, la presenza di strumenti e strategie specifiche di empowerment partecipativo, le politiche di decentramento e accountability, le buone prassi e proposte emergenti dalla società civile, le linee e i ruoli assunti dai donatori internazionali e dal Governo dello Zambia. Con questa tesi di dottorato si è voluto evidenziare e interpretare sia il dibattito recente rispetto alla partecipazione nel settore sanitario che i diversi e contraddittori gradi di attenzione alla partecipazione delle politiche di sviluppo del settore sanitario e l'emergere delle istanze e pratiche della società civile. Tutto questo incide su spazi e forme di partecipazione alla governance e ai processi decisionali nel settore sanitario, che influenzano a loro volta le politiche e condizioni di equità in salute. La metodologia adottata è stata di tipo qualitativo articolata in osservazione, interviste, analisi bibliografica e documentale.
30 years after the Declaration of Alma Ata, the World Health Organization has given the attention on social determinants of health and on the development of healthcare according to “Primary Health Care” approach, both during working session of the Commission about Social Determinants of Health and during its 62nd Meeting (2009), where the participation to decisional process is an aspect that can affect the equity of health among and within nations. Starting from this framework the thesis, after a presentation of principal elements and theoretical concept - Social Determinants of Health, participation and participatory empowerment (Chapt. 1 and 2) -, focuses on: development and reform processes of health care service (Chapt. 3); international cooperation politics (Chapt. 4) and action (often experimental) of civil society in Zambia, considering (Chapt. 5) the main critical issues and limits of participation; the presence of instruments and specific participative empowerment strategies; decentralization and accountability politics; good practice and emerging suggestions from civil society; the broad outlines and functions of international donors and the Government of Zambia. This doctoral thesis aims at highlighting and interpreting both the recent debate regarding participation in health sector and different and contradictory level of attention to participation in development politics of health sector and the emerging of issues and practices of civil society. All this affects spaces and participation forms of governance and also decisional processes in health sector, which influence politics and health equity conditions themselves. The thesis has benefited from some periods of fieldwork carried out in Zambia (Lusaka, Kitwe and Ndola, in the Copperbelt region) besides to a research period EuropeAid Offices in Brussels. The methodology used has been articulated in observation, interviews, bibliographic and documents analysis.
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Dellarole, Laura. « Efficacia di un programma di educazione e promozione della salute del rachide nei bambini delle scuole primarie di Bologna : protocollo di uno Studio Controllato Randomizzato ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24594/.

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Résumé :
Background: il low back pain è la principale causa di disabilità in tutto il mondo. La sua prevalenza, molto bassa in infanzia, aumenta con l’età e già in adolescenza i valori si avvicinano a quelli degli adulti. L’OMS, le Linee Guida Europee e il Ministero della Salute sostengono l’importanza e la necessità di chiarire il ruolo della prevenzione primaria nel contesto scolastico. Obiettivo: il seguente protocollo è il disegno di uno Studio Randomizzato Controllato volto a valutare l’efficacia del progetto “La Schiena va a Scuola: prime regole per rispettarla” nei bambini delle scuole primarie, in termini di conoscenze e comportamenti sulla salute del rachide. Metodi: si considerano eleggibili tutte le scuole primarie di Bologna. Con la randomizzazione verranno selezionate casualmente due scuole, di cui saranno incluse tutte le classi terze e quinte. Il gruppo sperimentale riceverà un intervento educativo da parte di fisioterapisti, in due lezioni a distanza di almeno 3 mesi; il gruppo di controllo non riceverà alcun intervento specifico. Conoscenze e comportamenti saranno indagati con un questionario, basato su studi precedenti, che entrambi i gruppi compileranno alla presenza del fisioterapista in tre tempi (t0: almeno una settimana pre-intervento; t1: immediato post-intervento; t2: follow-up di 3 mesi). Le analisi saranno condotte per intenzione di trattamento. Etica: il protocollo è stato approvato dal Comitato di Bioetica dell’Università di Bologna. Per partecipare ogni studente dovrà avere l’esplicito consenso da parte di un genitore. Non è previsto il trattamento di dati sensibili. Discussione: lo studio mira a confermare la validità di un programma di fisioterapia sull’educazione alla salute del rachide per i bambini e quindi l’importanza di includerlo nel contesto scolastico. Risultati positivi fornirebbero una solida base scientifica per strutturare futuri interventi di prevenzione primaria nelle fasce più giovani della popolazione.
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Barberi, C. E. « INTERVENTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE SUGLI STILI DI VITA PER IL PERSONALE DIPENDENTE DI UN GRANDE OSPEDALE MILANESE : VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DI UNA TECNICA DI COUNSELING MOTIVAZIONALE BREVE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/486800.

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Résumé :
In the last 20 years epidemiological studies in the Western Countries have shown a gradual increase of overweight-obese cases and a similar increase in chronic-degenerative illnesses spread. These conditions cause sick leaves and relevant limitations of working abilities. A growing life expectancy, then, leads to reconsider the senior worker’s position in the job marked, with a working population exposed also to risk factors typical of a non-working-age population. The Work Health Promotion is the most common way to spread the adoption of healthier habits to reduce illnesses and deaths rate caused by several pathologies, thus contributing to keep a worker more efficient and fit. In the past years, the different initiatives and projects with the purpose of realizing a better health promotion obtained a limited outcome because they used a prescriptive or just an informative approach. The innovative nature of this WHP project is the new way of taking into account workers’ awareness and motivation: patients have to become responsible for their own wellness. “Ospedale InForma” is a WHP pilot project which aims to spread the consciousness of a healthy lifestyle through leaflets and diffuse the technique of a minimal motivational counselling. The first aim of the study is to evaluate if this method could be successful in changing workers’ behaviour. Other studies have already used counselling techniques, but without describing them in a clear and precise way, and therefore making it difficult to be repeated. The second aim of this study goes in this direction: set up and define guidelines for future WHP projects in different working realities. The employers of Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico in Milan have been considered a proper sample for this study regarding: number, availability, supervision, different working positions and shifts. The project was set up as follows: Step 1 - Contact the employees in their periodic visit and record the following data: age, sex, job and shifts, BMI, glycaemia, total cholesterol, triglyceride, TYG index [ln (triglyceride * glycaemia /2)] and triglyceride/cholesterol HDL ratio. Step 2 – Conduct an interview based on a food questionnaire using the technique of a nutrition motivating minimal counselling and hand out a list of general advices for a correct life style. If necessary, suggest a follow-up after 6 months. Step 3, 4, 5 – Improve healthy behaviour through the use of detailed leaflets, healthier dishes introduced in the canteen, healthy food vending machines and providing opportunities and tools for physical activities at work. Use of questionnaires to assess the appreciation of food changes in the canteen. The recruitment phase and the first set of interviews were concluded in July 2015. At the end of this phase, 1002 employees took part in the project, i.e. 75,85% n.855 (85,32%) of them were invited to a follow up after 6 months. The sample, aged 45 (SD 10,3), is made up of 73,25% of women, 26,65% of men. 44,48% of men and 32,82% of women are overweight-obese. The most represented jobs are: nurses (33,9%), auxiliaries (15%), medical technicians (14,9%), medical doctors 14,7%. Night shift workers are 45% of the sample, day shift are 14,1% and 39,2% are day workers. The biochemical parameters analysed, TyG index and triglyceride/cholesterol HDL ratio, are on average in the standard. The NSAS questionnaire outputs showed that eating habits are not different per shift (p=0,9) or age (p=0,504) while they are different per sex (p=0,006) – better among women - and different per job (p<0,001) – better among medical technicians and doctors. In subjects returned for the follow up (n.364), lifestyle habits have improved (p-value<0,0001) as well as the use of antioxidant foods (p-value< 0,0001), even if there was no reduction in BMI (p-value 0,7). In follow up, those who have not reached the agreed aim because they have not changed their habits, got the worse questionnaire scores (total score p<0,0001) and antioxidant score (p=0,0013). The analysis of the biochemical parameters shows that, on average, there are no significant statistic differences. Those who have not modified their lifestyle got worse values compared to the ones who improved their habits. This is especially true for total cholesterol (p= 0,0296) and triglycerides (p=0,0039). The most feasible behavioural change agreed was an increase of fruit and vegetables consumption (27,13%). Overall, 51,65% of the employees reached their goal, 17,86% of them partially succeeded in their objective, 30,49% failed it. 69,51% follow-up subjects modified their habits. Regarding the questionnaire proposed in the canteen, 9 months after the beginning of the project, 70% of people involved modified their habits as a consequence of the given indications and the consequently to indications given and new proposed meals. The study has limitations related to the absence of a control group, the small number of subjects who presented at follow-up and the small number of subjects with blood tests before and after the realized project. This study could be defined as a good practice in Health Promotion. The scores obtained through the Dors assessment grid and the motivational minimal counselling technique, together with the changes brought to the working environment, could be signs of healthy changes in workers’ lifestyle. The structure of the project seems to be easy enough to be used in different workplaces and supplemented by the Healthy Surveillance System. The strong points are: basic and economical measures to evaluate health and lifestyle and the possibility of reproducing the experience with no additional costs. The absence of exclusion criteria could increase the interest in the project, making it useful in different working environments. The study appears to be a valid preliminary contribution to future operative guidelines. It could be advisable to proceed with the project as it could become a systematic program to make employees aware of a better lifestyle. Then, a one-year-after follow up could assess the effectiveness of the given suggestions and give useful feedbacks to improve future assistance. One possible development of this study would be to evaluate the project’s applicability to other work environments in order to verify its usefulness in creating effective guidelines.
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AFFINITO, LETIZIA. « EFFETTI DELLA RICERCA DI INFORMAZIONI DI SALUTE ONLINE SULLE AZIONI DEL MEDICO E DEL PAZIENTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1810.

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Résumé :
Il 40 per cento degli intervistati afferma che non ha trovato informazioni esaustive sui rischi e benefici dei farmaci trovati, mentre il 52 per cento afferma che le informazioni trovate hanno aiutato a seguire le indicazioni e i consigli del medico. Tra i rispondenti che si sono sottoposti a visita medica e che hanno discusso le informazioni trovate online con il proprio medico di fiducia, l'84 per cento ha ricevuto la prescrizione di farmaci. Di questi, solo il 17 per cento riporta che il farmaco prescritto era lo stesso trovato online, il 74 per cento è stato inviato da uno specialista e l'80 per cento ha ricevuto una prescrizione per test diagnostici. Più della metà dei rispondenti ha anche riportato azioni intraprese dal medico diverse dalla prescrizione del farmaco trovato online. Il 20 per cento degli intervistati afferma che le informazioni trovate sul farmaco da prescrizione in Internet hanno ridotto il suo / la sua fiducia nel medico, mentre il 41 per cento afferma che lo ha aiutato ad avere una comunicazione migliore con il proprio medico di fiducia. Nonostante le preoccupazioni sulle conseguenze negative della comunicazione di salute online, non abbiamo riscontrato differenze in termini di effetti sulla salute tra i pazienti che hanno assunto i farmaci “menzionati” online e coloro che hanno preso altri farmaci da prescrizione.
We conducted a national online survey about health care experiences associated with digital communication of prescription drugs. 46 percent of the sample (265 adults) found information about prescription drugs during their online search in the last 12 months. 40 percent of respondents agreed they didn’t find exhaustive information about risks and benefits while 52 percent agreed it helped in following their physician’s indications and advise. Among the respondents who had a physician visit during which health information found online was discussed, 84 percent received a drug prescription with only 17 percent being the same drug found on internet, 74 percent was sent to a specialist and 80 percent received a diagnostic test prescription. More than half also reported actions taken by their physician other than prescribing the drug brand found online. 20 percent respondents states that info found on the prescription drug in Internet reduced his/her trust in the physician while 41 percent states it helped in his/her communication with physician. Despite concerns about online health communication’s negative consequences, we found no differences in health effects between patients who took “advocated”/”mentioned” drugs and those who took other prescription drugs.
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AFFINITO, LETIZIA. « EFFETTI DELLA RICERCA DI INFORMAZIONI DI SALUTE ONLINE SULLE AZIONI DEL MEDICO E DEL PAZIENTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1810.

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Résumé :
Il 40 per cento degli intervistati afferma che non ha trovato informazioni esaustive sui rischi e benefici dei farmaci trovati, mentre il 52 per cento afferma che le informazioni trovate hanno aiutato a seguire le indicazioni e i consigli del medico. Tra i rispondenti che si sono sottoposti a visita medica e che hanno discusso le informazioni trovate online con il proprio medico di fiducia, l'84 per cento ha ricevuto la prescrizione di farmaci. Di questi, solo il 17 per cento riporta che il farmaco prescritto era lo stesso trovato online, il 74 per cento è stato inviato da uno specialista e l'80 per cento ha ricevuto una prescrizione per test diagnostici. Più della metà dei rispondenti ha anche riportato azioni intraprese dal medico diverse dalla prescrizione del farmaco trovato online. Il 20 per cento degli intervistati afferma che le informazioni trovate sul farmaco da prescrizione in Internet hanno ridotto il suo / la sua fiducia nel medico, mentre il 41 per cento afferma che lo ha aiutato ad avere una comunicazione migliore con il proprio medico di fiducia. Nonostante le preoccupazioni sulle conseguenze negative della comunicazione di salute online, non abbiamo riscontrato differenze in termini di effetti sulla salute tra i pazienti che hanno assunto i farmaci “menzionati” online e coloro che hanno preso altri farmaci da prescrizione.
We conducted a national online survey about health care experiences associated with digital communication of prescription drugs. 46 percent of the sample (265 adults) found information about prescription drugs during their online search in the last 12 months. 40 percent of respondents agreed they didn’t find exhaustive information about risks and benefits while 52 percent agreed it helped in following their physician’s indications and advise. Among the respondents who had a physician visit during which health information found online was discussed, 84 percent received a drug prescription with only 17 percent being the same drug found on internet, 74 percent was sent to a specialist and 80 percent received a diagnostic test prescription. More than half also reported actions taken by their physician other than prescribing the drug brand found online. 20 percent respondents states that info found on the prescription drug in Internet reduced his/her trust in the physician while 41 percent states it helped in his/her communication with physician. Despite concerns about online health communication’s negative consequences, we found no differences in health effects between patients who took “advocated”/”mentioned” drugs and those who took other prescription drugs.
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Bagattoni, Simone <1988&gt. « Identificazione e sviluppo di linee guida per la promozione della salute orale in pazienti in eta evolutiva in remissione da patologie oncologiche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7402/1/bagattoni_simone_tesi.pdf.

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Résumé :
Obiettivi: Descrivere lo stato di salute orale e le anomalie dentali attese in un gruppo di pazienti in età evolutiva in remissione da patologie oncologiche, per individuare linee guida di prevenzione e di terapia mirate. Materiali e Metodi: in 50 pazienti in età evolutiva in remissione da patologie tumorali sottoposti a terapie oncologiche prima dei 10 anni (gruppo studio) e in 50 pazienti in età evolutiva con anamnesi medica negativa (gruppo controllo) è stata valutata la prevalenza di carie e di difetti dello smalto. Per valutare anomalie dentali e correlazione tra età cronologica ed età dentale, è stata eseguita in ogni soggetto una ortopantomografia. Al fine di valutare l’influenza dell’età sullo sviluppo di anomalie dentali, il gruppo di studio è stato suddiviso in tre sottogruppi per età all’epoca delle terapie: < 3 anni, 3,1-5 anni, > 5,1 anni. Risultati: per quanto concerne la prevalenza di carie, non è emersa una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Per quanto concerne la prevalenza di difetti dello smalto, anomalie dello sviluppo dentale e la correlazione tra età cronologica ed età dentale è emersa una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. E’ emersa una correlazione tra età all’epoca delle terapie e presenza di anomalie dentarie: il rischio di sviluppare anomalie diminuisce all’aumentare dell’età del paziente al momento della terapia, risultando a più alto rischio i bambini sottoposti a terapie ad un’età inferiore ai 5 anni. Conclusioni: nell’ambito del follow-up medico previsto al termine delle terapie, in considerazione del fatto che le alterazioni patologiche correlate alla citotossicità dei farmaci si manifestano a lungo termine, risulta evidente la necessità di uno stretto monitoraggio del cavo orale e dell’evoluzione della dentizione del paziente prolungato nel tempo, che includa una attenta valutazione ortodontica in previsione di una eventuale riabilitazione protesica a fine crescita.
Aim: to investigate the oral features in Italian patients in remission from cancer, highlighting the relationship with age at cancer therapy and to compare the data with healthy controls. Materials and methods: fifty childhood cancer survivors treated under the age of 10 years with chemotherapy, haemopoietic stem cell transplantation and/or head-neck Radiotherapy, in remission from cancer for at least 3 years, were examined for dental caries and enamel defects. For each patient a panoramic radiograph was taken to assess dental age and dental abnormalities. Patients were grouped according to age at cancer therapy (<3 years: subgroup Y; 3.1-5 years: subgroup M; >5 years: subgroup O). A control group of 50 healthy children was included. Results: There was not a statistically significant difference in caries prevalence between the two groups. A statistically significant difference was found for enamel defects, dental abnormalities and dental age. The chi-squared test revealed a relationship between age at cancer therapy and specific dental abnormalities. Conclusion: The risk of developing dental abnormalities decreases with the patient’s age at the beginning of therapy: the highest risk was for children treated before 5 years-old. A oral follow-up is needed do diagnose and treat dental late adverse effects.
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Menegazzo, Francesca. « Agire oggi sui nuovi nati per promuovere la salute della comunità di domani. Taking action on today's newborns to promote the health of tomorrow's community ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3423236.

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Résumé :
Promoting population health is tightly related to supporting the full achievement of each child’s developmental potential. Indeed, healthy children have better learning abilities and will be more productive adults and more independent older people. Developmental trajectories are significantly oriented during prenatal life and early childhood. These periods are crucial for brain development, which depends on many interdependent factors, such as genetic assets, nutritional status and the quality of environment-child interaction. The opportunity to perform at the earliest stages of life prevention and health promotion interventions is based on these premises, showing to achieve the best results in terms of development and to have the best cost-benefit ratio. The aim of the present research project is to design and evaluate functioning and performance of a new strategic and organizational model to achieve integration of the activities of Child and Maternal Health Services in Veneto Region. This model is founded on a person-centered approach, performed through the rearrangement of specific interventions organized within a global framework, coordinated and supported by a unitary, shared informative system. Based on the early evaluations, the regional network of Child and Maternal Health Services, reorganized in such a manner, seems to promote: • Rationalized activities, through a unitary leadership, filling up the healthcare gaps on one hand and eliminating duplication of services on the other; • Realization of evidence-based interventions (diagnostic, therapeutic and integrated-care pathways defined by working groups composed of experts with clearly established competence in the field); • Greater equity, since at the regional level Health Services are guaranteed with the same accessibility and quality; • Opportunity to measure quality and effectiveness of the provided Services, thus allowing the monitoring of health planning and therefore its continuous improvement.
La promozione della salute della popolazione si fonda sul supporto alla piena realizzazione del potenziale di sviluppo di ciascun bambino. Bambini sani hanno infatti migliori capacità di apprendimento, saranno adulti più produttivi ed anziani più autonomi. La traiettoria di sviluppo di un individuo è orientata in modo rilevante durante la vita prenatale e nella prima infanzia, periodi cruciali per lo sviluppo cerebrale, il quale dipende da molti fattori interdipendenti, quali il patrimonio genetico, lo stato nutrizionale, la qualità dell’interazione ambiente-bambino. Su questo razionale si basa l’opportunità di effettuare nelle più precoci fasi di vita interventi di prevenzione e promozione della salute, che hanno dimostrato di ottenere i migliori risultati in termini di sviluppo, in più dimensioni dell’essere e di avere il più performante rapporto costi-benefici. Obiettivo del presente progetto di ricerca è ideare e valutare il funzionamento di un nuovo modello strategico e organizzativo per realizzare l’integrazione delle attività dei Servizi materno-infantili in Veneto, secondo un approccio basato sulla centralità della persona, attraverso la riprogrammazione di interventi specifici organizzati in una cornice globale e coordinati e supportati da un sistema informativo unico. La rete regionale dei Servizi materno-infantili, così riorganizzata, dalle prime valutazioni emerse sembra promuovere: • La razionalizzazione delle attività attraverso una regia unica, colmando lacune assistenziali da un lato ed eliminando sovrapposizioni di interventi dall’altro; • La realizzazione di attività ed interventi evidence-based (protocolli e percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali definiti da gruppi di lavoro costituiti da esperti della materia di acclarata competenza); • Una maggiore equità, perché a livello regionale l’offerta di Servizi viene garantita con la stessa accessibilità e qualità; • La possibilità di misurare la qualità e l’efficacia dei Servizi offerti, permettendo così il monitoraggio della programmazione sanitaria e quindi il suo continuo miglioramento.
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PANTINI, SARA. « Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Résumé :
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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MOSCARDI, ELEONORA. « Stili di vita giovanili, comportamenti a rischio e promozione della salute ». Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/2158/608394.

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SALA, MICHELE. « L’assistenza farmaceutica fra tutela della salute, evoluzione delle politiche di controllo della spesa farmaceutica e prospettive future ». Doctoral thesis, 2023. https://hdl.handle.net/11573/1668402.

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Résumé :
diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione, è un diritto fondamentale che lo Stato tutela, al pari di altri diritti, attraverso un complesso bilanciamento di interessi con gli altri principi costituzionali e i limiti finanziari. Tale tutela avviene grazie ai servizi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, tra i quali rientra anche la dispensazione dei farmaci. Il bene farmaco, essendo parte integrante dei livelli essenziali di assistenza, è soggetto a dei vincoli finanziari. Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di descrivere le soluzione adottate al fine di bilanciare la necessità dell’erogazione gratuita o quasi di farmaci sempre più all'avanguardia e, quella di sostenere il servizio sanitario nazionale da un punto di vista economico. Per questo preliminarmente verrà approfondito il tema della tutela della salute come diritto fondamentale e quello del farmaco come bene costituzionalmente funzionale a tale scopo. Nella seconda parte verrà descritta l’evoluzione della spesa farmaceutica in Italia e in Europa e le varie soluzioni normative adottate anche a livello europeo per far fronte alla costante crescita di questa voce di spesa. Nel terzo ed ultimo capitolo sarà invece approfondito il sistema italiano di contenimento della spesa farmaceutica erogata dal SSN basato sull’applicazione di tetti di spesa e sistemi di compartecipazione alla stessa. Sarà centrale in questa parte la disamina delle vicende processuali che hanno contraddistinto il sistema di compartecipazione cosi congeniato, il cosiddetto “payback” farmaceutico. Fermo restando la necessità di prevedere un sistema di compartecipazione alla spesa, saranno infatti affrontate le motivazioni di questa travagliata vicenda con l’obiettivo di comprenderne le ragioni e ricavarne spunti futuri per il miglioramento di un eventuale e successivo metodo per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
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Frigimelica, Giovanna. « Le politiche di promozione della lettura in Italia : il ruolo del "Centro per il libro" tra aspettative e confronti con l'estero ». Thesis, 2011. http://eprints.rclis.org/15470/1/tesi2.pdf.

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Résumé :
The Italian National Statistic Institute (ISTAT) defines "readers" people aged 6+ who have read at least one book for pleasure during the last year. Readers are about 45% of the population. The promotion of books and reading in Italy is part of the enhancement of culture whose political responsibility depends from State, Regions, other public bodiesland and any other actor interested into. Recently it has been established the "Centro per il libro e la lettura", a specifically dedicated organization within the Ministry for Heritage. Its aim is the coordination of national cultural policies in the field of reading promotion. These policies are analyzed, comparing the Italian situation with France, England and Spain. Some suggestions are proposed for the project "In vitro", a new model of reading promotion that is supposed to be tested in 6 provincial territories.
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VENTOLA, MARCO. « Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto "Guadagnare salute in adolescenza" ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917581.

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Résumé :
Dott. MARCO VENTOLA Curriculum: Scienze della Salute Tesi di Dottorato XXIII Ciclo: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza”. Terzo anno di Dottorato di Ricerca in Scienze di Sanità Pubblica Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli”, Tutor Prof. GIANFRANCO TARSITANI. TITOLO TESI: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza” INTRODUZIONE: In questo lavoro di tesi, a partire da un’ analisi dei principali modelli scientifici di riferimento, ho analizzato i risultati del progetto Guadagnare Salute negli adolescenti in rapporo alla specifica area tematica della “salute mentale”. OBIETTIVI: L’obiettivo principale di tale operazione è stata quella di poter costruire una descrizione, quanto più affidabile, delle attività di Prevenzione, Educazione e Promozione della salute svolte da enti pubblici e privati per e con gli adolescenti. Difatti il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha affidato nel 2006 al DoRS - Centro regionale di documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte – il compito di coordinare il lavoro dei vari Centri per poter effettuare una ricognizione sistematica dei vari progetti nelle seguenti aree di interesse quali: abitudini alimentari, attività fisica, infezioni sessualmente trasmissibili, consumo di droghe ed alcol, incidenti stradali e salute mentale. Laddove si è constatata l’assenza di un Centro di Documentazione sono state coinvolte le Agenzie Sanitarie Regionali o le Università: ciò è avvenuto per la Regione Lazio nell’individuazione del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli” dell’Università degli Studi “Sapienza” di Roma quale ente preposto alla ricerca. Bisogna aggiungere che i numerosi progetti censiti, inseriti poi all’interno di una banca dati denominata Pro.Sa e sviluppata ad hoc dal DoRS, ha consentito di rilevare numerosi elementi costitutivi dei singoli progetti, quali soggetti coinvolti, metodologie utilizzate, valutazioni, etc. All’interno di questa tesi ho analizzato in particolare i progetti svolti nell’area della cosidetta “salute mentale” cercando di fornire delle griglie di lettura utilizzabili nello sviluppo di buone pratiche: ciò ha significato in definitiva, esplicitare i modelli teorici di riferimento, le metodologie utilizzate ed infine la prassi di valutazione. STRUMENTI: I criteri tematici selezionati sono evidence-based, in quanto tratti dalla letteratura scientifica internazionale, sopratutto revisioni sistematiche e meta-analisi. In specifico sono stati consultati la Cochrane Library, i siti Guide to Community Preventive Services (USA), Nice (UK) ed alcuni siti istituzionali. Inoltre l’analisi è stata effettuata attraverso la raccolta, l’individuazione e la selezione dei progetti effettuati nel Lazio dal 2000 al 2007 per gli adolescenti tra gli 11 e 18 anni nell’area salute mentale. CONCLUSIONI: Viene rilevato come gran parte dei progetti per l’area “Salute mentale” venga svolta all’interno del setting scolastico, mentre quasi tutti i progetti risultano avere come target più destinatari, a dimostrazione del fatto che l’intervento di promozione della salute mentale venga orientato da un modello sistemico. Scarsa o nulla, invece, è l’analisi della domanda rispetto alla committenza e l’integrazione degli obiettivi del progetto rispetto al percorso scolastico; inoltre non vi è mai una analisi dei progetti svolti dentro la medesima scuola. Ciò evidenzia come ci sia una difficoltà ad intervenire attraverso un modello plastico che veda la Scuola come cliente dell’intervento stesso. Infine sono stati evidenziati i principali modelli teorici utilizzati nella promozione della salute mentale evidenziandone limiti e criticità.
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MARANO, Jonathan Francesco. « CHINA’S NEW NORMAL : DEVELOPMENTAL MODEL REFORM AND IMPLICATIONS FOR FOREIGN BUSINESSES ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251083.

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Résumé :
L’elaborato affronta la tematica del New Normal in Cina, inteso come il programma di riforme che la Repubblica Popolare Cinese ha predisposto per accompagnare la nuova fase di transizione, che vede il sistema-Paese abbandonare il vecchio paradigma della “Fabbrica del Mondo”, alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo. Tale modello passa attraverso la ricollocazione verso l’alto dell’economa nazionale nella catena del valore globale ed una maggiore attenzione nei confronti degli aspetti maggiormente qualitativi della crescita economica, nonché di una accresciuta integrazione nell’economia mondiale, grazie ad una promozione dello stato di diritto e di un ambiente economico maggiormente trasparente ed aperto nei confronti degli operatori internazionali. Nell’analisi delle politiche e delle riforme che accompagnano questo cambiamento, svolta attraverso l’analisi di settori considerati strategici e particolarmente significativi (ambiente, sanità e food safety), la premessa alla base del lavoro è che tale transizione non è semplicemente descrivibile come mera convergenza verso un modello ricalcante i sistemi politici ed economici delle economie avanzate occidentali. La riforma è bensì intesa come un processo incrementale, che all’adozione delle cosiddette best practices internazionali affianca un approccio pragmatico, che non recede la linea di continuità con il background storico, politico, istituzionale e culturale -spesso contraddittorio- di quella che è considerata essere la più antica civiltà ortogenetica del mondo. Il contributo chiave del presente lavoro è la problematizzazione, nei suoi vari aspetti, di questa congiuntura storica e del suo portato nei confronti delle strategie di medio e lungo termine degli operatori economici stranieri che decidono di operare in Cina, i quali da un lato possono godere di grandi opportunità di mercato liberate dalle riforme, dall’altro devono essere consapevoli delle sfide inevitabilmente poste dal cangiante contesto giuridico, economico ed istituzionale e delle sue traiettorie di sviluppo.
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