Littérature scientifique sur le sujet « Politica estera di sicurezza e difesa »

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Articles de revues sur le sujet "Politica estera di sicurezza e difesa"

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Cesa, Marco. « SICUREZZA E RELAZIONI INTERNAZIONALI : IL PARADIGMA REALISTA RIVISITATO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no 2 (août 1991) : 223–54. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200013265.

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Résumé :
IntroduzioneAnche se quello di sicurezza è un termine impiegato molto frequentemente negli studi di relazioni internazionali, in particolar modo negli ultimi decenni, la sua elaborazione concettuale è lungi dall'aver raggiunto un livello soddisfacente. Eppure, alcuni dei molti studi dedicati specificamente a tematiche contemporanee, come il controllo degli armamenti e la politica di difesa degli stati occidentali, e in primo luogo degli Stati Uniti, hanno fornito definizioni piò o meno esplicite e articolate. Così, ad esempio, Donald Brennan (1961, 8) sostiene che la sicurezza è composta, in proporzioni variabili, tanto dalla protezione della sopravvivenza nazionale, intesa questa nei suoi significati fisici, politici e degli standard di vita, quanto dal perseguimento dei fini di politica estera. Secondo Morton Berkowitz e P.G. Bock (1968, 40), invece, la sicurezza sarebbe una piò generica «capacità di una nazione di proteggere i suoi valori interni da minacce esterne».
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Cesa, Marco. « SICUREZZA E RELAZIONI INTERNAZIONALI : IL PARADIGMA REALISTA RIVISITATO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no 2 (août 1991) : 223–54. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002181x.

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Résumé :
IntroduzioneAnche se quello di sicurezza è un termine impiegato molto frequentemente negli studi di relazioni internazionali, in particolar modo negli ultimi decenni, la sua elaborazione concettuale è lungi dall'aver raggiunto un livello soddisfacente. Eppure, alcuni dei molti studi dedicati specificamente a tematiche contemporanee, come il controllo degli armamenti e la politica di difesa degli stati occidentali, e in primo luogo degli Stati Uniti, hanno fornito definizioni piò o meno esplicite e articolate. Così, ad esempio, Donald Brennan (1961, 8) sostiene che la sicurezza è composta, in proporzioni variabili, tanto dalla protezione della sopravvivenza nazionale, intesa questa nei suoi significati fisici, politici e degli standard di vita, quanto dal perseguimento dei fini di politica estera. Secondo Morton Berkowitz e P.G. Bock (1968, 40), invece, la sicurezza sarebbe una piò generica «capacità di una nazione di proteggere i suoi valori interni da minacce esterne».
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Gori, Umberto. « LA DIFESA EUROPEA : PROBLEMI E PROSPETTIVE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no 2 (août 1988) : 287–314. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012211.

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Résumé :
IntroduzioneDopo oltre un quarantennio di «politica dello struzzo», o — al massimo — di tentativi falliti, gli Stati dell'Europa occidentale cominciano dolorosamente a rendersi conto che non è più possibile continuare a rimuovere dall'agenda delle priorità il problema della sicurezza e della difesa.
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Bellucci, Paolo, et Pierangelo Isernia. « OPINIONE PUBBLICA E POLITICA ESTERA IN ITALIA : IL CASO DELLA BOSNIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no 3 (décembre 1999) : 441–80. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200028914.

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Résumé :
IntroduzioneLa guerra contro la Repubblica Federale di Jugoslavia ha evidenziato i problemi della politica estera italiana degli anni '90. Con non più del 40% dell'opinione pubblica stabilmente a favore dei raid aerei contro la Serbia ed il Kosovo, una veemente opposizione del Vaticano e del Papa in prima persona ed una maggioranza di governo divisa al suo interno tra negoziatori ad oltranza ed auspici di una immediataescalationterrestre, si riproponeva, con maggiore evidenza del passato, il ridotto margine di autonomia dell'esecutivo nel settore della politica di sicurezza. A poco meno di due anni dalla crisi albanese, la leadership politica italiana si è trovata così ad affrontare l'ennesima prova di politica estera, per giunta sul terreno delle armi, un terreno sul quale nell'ultimo quarantennio repubblicano raramente un governo si era avventurato. Rispetto all'ambiente tut to sommato «placido» nel quale la politica estera italiana ha operato nel secondo dopoguerra, gli anni '90, con un ininterrotto susseguirsi di crisi (dal Golfo alla Somalia, dall'Albania alla Bosnia, per finire con il Kosovo) hanno prodotto un maggior numero di sfide, in aree molto più vicine e rilevanti per gli interessi nazionali italiani e in un quadro di minore possibilità di far ricorso al proprio tradizionale alleato, gli Stati Uniti, per risolvere i propri fondamentali problemi di sicurezza. Da qui la necessità di costruire un consenso nazionale intorno alle scelte del governo e, di conseguenza, il crescente interesse per il ruolo che l'opinione pubblica assume nella politica estera italiana. Il Kosovo tuttavia non è il primo caso in cui l'opinione pubblica entra nei calcoli dei decisori nazionali. In questo saggio intendiamo esplorare questo ruolo in un'altra recente crisi che ha visto coinvolta l'Italia, quella relativa al dissolvimento della ex-Jugoslavia, con particolare riferimento alla crisi in Bosnia-Herzegovina. Come diremo nelle conclusioni, da questa esperienza è possibile trarre alcune considerazioni che sembrano dimostrarsi valide anche nel caso del Kosovo.
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Armao, Fabio. « Luigi Caligaris, Carlo M. Santoro, Obiettivo difesa. Strategia, direzione politica, comando operativo, Bologna, Il Mulino, 1986 (L. 25.000) - Carlo Jean (a caura di), Sicurezza e difesa. Fattori interni e intemazionali, Franco Angeli, Milano 1986, (L. 30.000) ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no 2 (août 1987) : 319–22. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016701.

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Laufs, Markus. « … uno de’ più belli e più culti paesi del Mondo. Lorenzo Casonis Berichte aus der Niederländischen Republik als Quellen der Fremdwahrnehmung ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 96, no 1 (1 janvier 2017). http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2016-0014.

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Résumé :
Riassunto Le lettere di Lorenzo Casoni, segretario della nunziatura al congresso di Nimega (1676-1679), destinate al segretario delle Cifre, Agostino Favoriti, sono fonti eccezionali per studiare la percezione della Repubblica delle Province Unite da parte della curia. Fino ad oggi questo tema e stato trascurato dalla storiografia. Casoni offre un quadro fondamentalmente positivo dei Paesi Bassi. Egli ricollega la stereotipata mentalita commerciale olandese, spesso vista negativamente, alla tolleranza religiosa, vedendo in quest’ultima una garanzia perché la minoranza cattolica possa esercitare la sua fede in tutta sicurezza. Inoltre apprezza l’alto grado formativo del popolo olandese. L’unica venatura fortemente negativa, inerente alla prospettiva cattolico-curiale del tempo, traspare nel fatto che avverte gli olandesi e i protestanti come una minaccia. Casoni offre un quadro semplificato della situazione politica olandese, difficile da comprendere per molti stranieri, riducendola al dualismo tra alcune citta dell’Olanda da un lato e lo statolder dall’altro. Nella presentazione della Repubblica delle Province Unite fornita da Casoni ritroviamo molti elementi dell’immagine che all’epoca gli italiani si facevano dell’impero. La sua percezione positiva e le sue relazioni pragmatiche con lo stato protestante e repubblicano si inseriscono nella politica estera svolta dalla curia durante il pontificato di Innocenzo XI e diretta a integrarsi nelle strutture dell’Europa secolare.
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Guzzo, Luigi Mariano. « Prime annotazioni sull’Intesa tra Repubblica italiana e Santa Sede per l’assistenza spirituale ai militari cattolici : una riforma gattopardesca ». Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 27 février 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/17430.

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Résumé :
SOMMARIO: 1. Premessa - 2. La forma: la qualificazione dell’Intesa come accordo di natura internazionalistica - 3. La ratifica e l’esecuzione dell’Intesa nell’ordinamento dello Stato, con le relative norme di adeguamento: l’esito paradossale di una disciplina “duplicata” - 4. Le ondivaghe “vicissitudini” dell’art. 17 C.O.M.: un “termostato” delle tensioni sociali e giuridiche riguardanti la materia e l’esigenza di una riforma - 5. Politica concordataria della Santa Sede e attribuzioni alle Conferenze episcopali nazionali. Alcune considerazioni sulla polarizzazione del dibattito pubblico in Italia - 6. I contenuti dell’Intesa; 7. Le norme di adeguamento dell’ordinamento interno: novità e rilievi critici - 7.1. La direzione e il coordinamento del Servizio di assistenza spirituale: una titolarità giuridica diretta in capo all’Ordinario militare per l’Italia - 7.2. L’introduzione della figura dei Cappellani militari coordinatori, in luogo degli Ispettori: alcuni problemi di sicurezza per le istituzioni militari dello Stato- 7.3. Il concetto canonico di “sede vacante” entra nell’ordinamento militare - 7.4. La procedura di individuazione e di determinazione delle sedi per i cappellani militari - 7.5. L’art. 1533-bis C.O.M.: il divieto di corresponsione di emolumenti accessori e la materia “spirituale e pastorale” - 7.6. La nomina dell’Ordinario militare e del Vicario generale - 7.7. Il regime di assimilazione ai gradi gerarchici per i cappellani militari: nella sostanza non cambia nulla - 7.8. Altre novelle legislative: l’organico dei cappellani; la procedura di nomina; la dismissione dallo stato clericale - 8. Prime tensioni tra Ordinariato militare e amministrazione della Difesa sull’applicazione della legge - 9. Perché nell’Intesa non c’è alcun riferimento alle donne consacrate che operano negli stabilimenti militari? - 10. Conclusioni: il Capo I della legge n. 70 del 2021 come “caso-studio” del decadimento normativo e della crisi del Parlamento. Some comments on the agreement between the Italian Republic and the Holy See for spiritual assistance to the Catholic members of the Armed Forces ABSTRACT: Through the application of the Italian Law no. 70/2021, we see the long-awaited revision of the institute of religious assistance to Catholics within the Armed Forces, with the authorization of the ratification of the Exchange of Letters between the President of the Council of Ministers and the Secretary of the Vatican City State (on February 13, 2018) and the related rules for the adaptation of the internal legal system. The new aspects, however, are very limited in scope.
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Thèses sur le sujet "Politica estera di sicurezza e difesa"

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PIROZZI, NICOLETTA. « L'UNIONE EUROPEA E LA GESTIONE DELLE CRISI DOPO LISBONA : UN NUOVO MODELLO PER AFFRONTARE LE SFIDE ALLA SICUREZZA NEL XXI SECOLO ? » Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1803.

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Résumé :
L’obiettivo di questa tesi è di valutare che tipo di modello per la gestione delle crisi l’Unione Europea (UE) ha elaborato attraverso l’adozione e l’attuazione del Trattato di Lisbona, ma anche di capire che impatto ha prodotto la sua interazione con lo scenario internazionale di sicurezza. L’analisi è condotta a tre livelli: (1) strategico – elaborazione o revisione di concetti, politiche e documenti quadro; (2) istituzionale – creazione e riorganizzazione delle strutture di riferimento e dei processi decisionali; (3) operativo – pianificazione e gestione delle missioni civili e militari sul terreno. Lo scopo finale è quello di verificare se l’approccio dell’UE alla gestione delle crisi può considerarsi efficace per affrontare i possibili scenari futuri e come possa essere migliorato sulla base delle esperienze più recenti.
The objective of this thesis is to assess what kind of crisis management model the European Union (EU) has elaborated through the adoption and implementation of the Treaty of Lisbon and what is the impact produced by its interaction with the international security context. The analysis is conducted at three different levels: (1) strategic – elaboration or review of concepts, policies and framework documents; (2) institutional – establishment or reorganization of structures and decision-making process; (3) operational – planning and conduct of civilian and military missions on the ground. The final aim is to evaluate whether the EU’s approach to crisis management will be able to face up possible future scenarios and how this model might be improved on the basis of most recent experiences.
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PIROZZI, NICOLETTA. « L'UNIONE EUROPEA E LA GESTIONE DELLE CRISI DOPO LISBONA : UN NUOVO MODELLO PER AFFRONTARE LE SFIDE ALLA SICUREZZA NEL XXI SECOLO ? » Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1803.

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Résumé :
L’obiettivo di questa tesi è di valutare che tipo di modello per la gestione delle crisi l’Unione Europea (UE) ha elaborato attraverso l’adozione e l’attuazione del Trattato di Lisbona, ma anche di capire che impatto ha prodotto la sua interazione con lo scenario internazionale di sicurezza. L’analisi è condotta a tre livelli: (1) strategico – elaborazione o revisione di concetti, politiche e documenti quadro; (2) istituzionale – creazione e riorganizzazione delle strutture di riferimento e dei processi decisionali; (3) operativo – pianificazione e gestione delle missioni civili e militari sul terreno. Lo scopo finale è quello di verificare se l’approccio dell’UE alla gestione delle crisi può considerarsi efficace per affrontare i possibili scenari futuri e come possa essere migliorato sulla base delle esperienze più recenti.
The objective of this thesis is to assess what kind of crisis management model the European Union (EU) has elaborated through the adoption and implementation of the Treaty of Lisbon and what is the impact produced by its interaction with the international security context. The analysis is conducted at three different levels: (1) strategic – elaboration or review of concepts, policies and framework documents; (2) institutional – establishment or reorganization of structures and decision-making process; (3) operational – planning and conduct of civilian and military missions on the ground. The final aim is to evaluate whether the EU’s approach to crisis management will be able to face up possible future scenarios and how this model might be improved on the basis of most recent experiences.
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Paladini, Luca <1970&gt. « Gli accordi di politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/109/1/tesi_paladini_pdf.pdf.

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Paladini, Luca <1970&gt. « Gli accordi di politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/109/.

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Gentile, Paolo <1989&gt. « La politica estera e di difesa del Giappone : mutamenti recenti e dibattito accademico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7494.

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Résumé :
La tesi analizza il mutamento in corso nella politica estera e di difesa del Giappone. La prima parte ripercorre gli eventi più importanti che, dalla fine della guerra fredda ai più recenti sviluppi legati al Governo Abe, in ambito geopolitico e politico interno, hanno determinato l’evoluzione di tale politica. La seconda parte analizza l’odierno dibattito accademico circa il mutamento della postura del Giappone in politica estera e di difesa, fornendo un quadro generale ed evidenziando le più importanti tendenze interpretative circa le cause di questo mutamento. Le fonti utilizzate sono, per la parte generale, i volumi “The Diplomatic History of Postwar Japan” di M. Iokibe e “人物で読む現代日本外交史” di A. Sado, mentre per la parte di analisi del dibattito accademico, gli articoli accademici e i volumi di A. Pugliese, A. Sakaki, M. Green, T. Inoguchi, C. Hughes, T. Sunohara, P. Midford e R. Samuels. Il processo di mutamento della politica estera e di difesa del Giappone, dalla fine della guerra fredda ad oggi, è divisa in cinque fasi: il periodo che va dalla Guerra del Golfo alla nuova versione delle “Linee Guida per la Cooperazione di Difesa Giappone-USA”(1997); le riforme intraprese dai Governi Koizumi; il primo Governo Abe; il periodo di governo del Partito Democratico del Giappone; le riforme introdotte dall’attuale Governo guidato da Shinzo Abe. All’interno del dibattito accademico sono individuate tre correnti interpretative principali: (1) il filone ispirato alla teoria realista delle relazioni internazionali, (2) la corrente focalizzata sulla scena politica interna del Paese e (3) gli autori che basano le proprie analisi sull’influenza determinante degli elementi culturali e ideologici sull’assetto finale della politica estera del Giappone.
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Battello, Angelica <1995&gt. « Interdipendenza energetica. Politica estera e sicurezza energetica di Italia e Federazione Russa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16892.

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Résumé :
Nel XXI secolo, l’alto livello di industrializzazione raggiunto in Europa comporta la crescente necessità di grossi quantitativi di energia, funzionale sia alle attività produttive, che alla vita quotidiana della popolazione. Nel 2017, la risorsa energetica più consumata a livello mondiale è stato il petrolio. Tuttavia, la richiesta di gas naturale è in continuo aumento, grazie al basso impatto ambientale di questa risorsa. Infatti, la domanda di gas naturale aumenta di 1,6% ogni anno, ed entro il 2030 supererà il carbone diventando la seconda risorsa energetica più consumata a livello globale. L’interdipendenza energetica nell’ambito del gas naturale è un tema fondamentale in quanto questo fenomeno mette in moto diverse dinamiche nell’ambito della politica estera dei Paesi coinvolti, relative soprattutto alla sicurezza energetica di questi ultimi. Per sicurezza energetica, dal punto di vista dei Paesi importatori, si intende “disponibilità di rifornimenti energetici affidabili a prezzi ragionevoli”, definizione che quindi coniuga due elementi fondamentali al fine di garantire la sicurezza dal punto di vista energetico di un Paese, ovvero l’affidabilità dei rifornimenti energetici e l’accessibilità alla risorsa dal punto di vista economico. Obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare il rapporto di interdipendenza energetica tra Russia e Italia, verificando l’effettivo livello di reciproca dipendenza tra i due Paesi nell’ambito del gas naturale, le dinamiche che hanno condotto a questo livello, e le prospettive future, soprattutto riguardo le possibili alternative che possono porre fine all’interdipendenza e la modalità di gestione di queste alternative da parte dei due attori coinvolti, Russia e Italia. L’Italia ha iniziato a importare gas naturale dall’Unione Sovietica nel 1974 , ma il presente lavoro si concentrerà sul periodo che va dal 2000 ad oggi, la cosiddetta “era Putin”, ovvero che corrisponde alla quasi ininterrotta presidenza di Vladimir Putin in Russia.
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7

Maiani, Vittorio <1978&gt. « Politica estera e strategie di sicurezza. L'Europa del XVII secolo e la preponderanza francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1691/1/Maiani_Vittorio_tesi.pdf.

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8

Maiani, Vittorio <1978&gt. « Politica estera e strategie di sicurezza. L'Europa del XVII secolo e la preponderanza francese ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1691/.

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Napolitano, Matteo Luigi. « Mussolini e la Conferenza di Locarno 1925 : il problema della sicurezza nella politica estera italiana / ». Urbino : Montefeltro, 1996. http://books.google.com/books?id=HQs9AAAAMAAJ.

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SARDELLA, BARBARA. « LA COOPERAZIONE NEI SETTORI DELLA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE E IN QUELLO DELLA GIUSTIZIA E DEGLI AFFARI INTERNI ANALISI DELLA PRASSI ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2002. http://hdl.handle.net/10077/14652.

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Livres sur le sujet "Politica estera di sicurezza e difesa"

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Clementi, Marco. L'Europa e il mondo : La politica estera, di sicurezza e di difesa europea. Bologna : Il mulino, 2004.

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Mariani, Paola. Le relazioni internazionali dell'Unione europea : Aspetti giuridici della politica estera, di sicurezza e difesa comune. Milano : Giuffrè, 2005.

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3

Gasparini, Giovanni. Politica di sicurezza e nuovo modello di difesa. Roma : Istituto Affari Internazionali, 1999.

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Nones, Michele. La dimensione spaziale della politica europea di sicurezza e difesa. Roma : Istituto affari internazionali, 2002.

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5

La politica europea di sicurezza e difesa : L'Unione europea nel nuovo ordine globale. Roma : Carocci, 2010.

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6

Centro militare di studi strategici (Italy) et Centro studi di politica internazionale (Rome, Italy), dir. Verso un concetto di politica estera europea : Le sfide esterne e di sicurezza per la UE. Soveria Mannelli (Catanzaro) : Rubbettino, 2004.

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7

Napolitano, Matteo Luigi. Mussolini e la Conferenza di Locarno : 1925 : il problema della sicurezza nella politica estera italiana. Urbino : Montefeltro, 1996.

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8

Marco, Carnovale, dir. The media and national security : Foreign policy, defense and terrorism in the information society = Sicurezza e informazione : politica estera, difesa e terrorismo nei mass media. Milano : Edizioni del sole 24 ore, 1988.

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9

Fulvio, Attinà, dir. La politica di sicurezza e difesa dell'Unione europea : Il cammino europeo dopo il trattato di Amsterdam. Gaeta (Latina) : Artistic & Publishing Company, 2002.

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