Thèses sur le sujet « Politica ambientale »

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PESARO, GIULIA. « Gli accordi volontari nell'evoluzione della politica ambientale ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1998. http://hdl.handle.net/11578/278417.

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RUBASHKINA, YANA. « Rigore della Politica Ambientale : Misura ed Effetti ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/5966.

Texte intégral
Résumé :
-
The PhD thesis is about measurement and effects of environmental policy in the context of the Porter Hypothesis (PH). The first chapter offers a critical review of the large empirical literature on the Porter Hypothesis. The second chapter presents an empirical investigation of the Porter Hypothesis focusing on the manufacturing sectors of European countries between 1997 and 2009. We look at overall innovation and productivity impact that are the most relevant indicators for the “strong” PH. This approach allows us to account for potential opportunity costs of induced innovations. As a proxy of environmental policy stringency we use pollution abatement and control expenditures (PACE), which represent one of the few indicators available at the sectoral level. We remedy upon its main drawback, that of potential endogeneity of PACE, by adopting an instrumental variable estimation approach. The third chapter represents a novel approach, inspired by the literature on multilevel latent models and Item Response Theory, to assessing countries’ environmental and energy policy performance. We use data on energy efficiency policy targeting industrial sectors in 27 EU countries between 2004 and 2009 and rank countries with respect to their ability to implement policy over time. Unlike previous contributions in this respect, our model accounts for the inherent difficulty of a given policy instrument mix. Moreover, the model is extended to deal with the longitudinal data and to adjust the country ranking as a result of economic and institutional observables, which are likely to affect policy design and implementation.
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RUBASHKINA, YANA. « Rigore della Politica Ambientale : Misura ed Effetti ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/5966.

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The PhD thesis is about measurement and effects of environmental policy in the context of the Porter Hypothesis (PH). The first chapter offers a critical review of the large empirical literature on the Porter Hypothesis. The second chapter presents an empirical investigation of the Porter Hypothesis focusing on the manufacturing sectors of European countries between 1997 and 2009. We look at overall innovation and productivity impact that are the most relevant indicators for the “strong” PH. This approach allows us to account for potential opportunity costs of induced innovations. As a proxy of environmental policy stringency we use pollution abatement and control expenditures (PACE), which represent one of the few indicators available at the sectoral level. We remedy upon its main drawback, that of potential endogeneity of PACE, by adopting an instrumental variable estimation approach. The third chapter represents a novel approach, inspired by the literature on multilevel latent models and Item Response Theory, to assessing countries’ environmental and energy policy performance. We use data on energy efficiency policy targeting industrial sectors in 27 EU countries between 2004 and 2009 and rank countries with respect to their ability to implement policy over time. Unlike previous contributions in this respect, our model accounts for the inherent difficulty of a given policy instrument mix. Moreover, the model is extended to deal with the longitudinal data and to adjust the country ranking as a result of economic and institutional observables, which are likely to affect policy design and implementation.
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Morzillo, Alfredo <1995&gt. « Analisi sull'impatto ambientale delle imprese e CSR ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15794.

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Résumé :
Analisi sull'impatto attuale del settore industria sull'ecosistema e sui possibili rimedi: legislazione europea (anche con fondi di sostegno per l'innovazione), progresso nella produzione di energie rinnovabili e Responsabilità Sociale dell'impresa (CSR). Analisi approfondita sul CSR e due casi pratici (uno positivo e uno negativo dell'utilizzo della RSI).
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5

Delbianco, Andrea <1992&gt. « Il programma Eco-Town nel contesto della politica ambientale del Giappone ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11840.

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Résumé :
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Giappone ha attraversato un’epoca di forte sviluppo economico. Il rapido sviluppo industriale del Paese ha però comportato un forte impatto ambientale, di cui ha risentito anche la salute umana. A partire dagli anni Settanta, il Governo e il Parlamento hanno cominciato a promulgare atti legislativi finalizzati a promuovere il riciclo delle risorse e dei beni di consumo ed evitare lo spreco di cibo. Nel 1997, il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (Ministry of Economy, Trade and Industry, METI) e il Ministero dell’Ambiente (Ministry of Environment, MoE) hanno inaugurato un programma Eco-Town. Esso prevede l’elaborazione di un piano Eco-Town da parte delle autorità locali. In caso di approvazione da parte del governo centrale vengono stanziati dei fondi da utilizzare nella realizzazione di tale piano. Dal 1997 al 2006 ventisei aree sono state coinvolte nel programma Eco-Town. Grazie ad esso, città che in passato erano state annichilite dall’inquinamento, come Kitakyūshū e Minamata, sono diventate un modello da imitare per tutto il mondo. Inoltre, sono stati conseguiti importanti risultati sul fronte della diminuzione dei gas serra e del riciclaggio dei rifiuti. Il programma Eco-Town è anche stato occasione per rilanciare queste città dal punto di vista economico tramite l’ecoturismo. In più, ha permesso di espandere il mercato sia interno sia estero, promuovendo l’industria domestica e incrementando la competitività internazionale. Il programma Eco-Town non è l’unica iniziativa di politica ambientale adottata dal governo giapponese. Tuttavia, la politica ambientale del Giappone presenta delle contraddizioni.
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Cervellati, Giorgia <1994&gt. « La politica ambientale e l’industria carboniera in Cina, con un repertorio terminografico italiano-cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13935.

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Résumé :
L’elaborato si propone di trattare il tema del carbone sotto molteplici punti di analisi. I paragrafi iniziali intendono offrire una generale visione della storia del carbone considerato come risorsa naturale, distinguendone le tipologie e i principali utilizzi. In seguito, il testo si focalizza sul “viaggio” all'interno dell'industria carboniera, partendo dall'estrazione in miniera, passando per gli anni della Rivoluzione Industriale, osservando i processi di lavorazione e produzione del materiale, e giungendo fino al lancio del prodotto sul mercato. Con il terzo capitolo ci si addentra dentro quello che è il vero tema di questo lavoro: il carbone in Cina, il carbone descritto da Mo Yan e Liu Qingbang nei loro scritti, una risorsa che sembra essersi donata al suolo cinese più che ad altri, una risorsa che qui si è evoluta rapidamente nel tempo, configurando la struttura dell'industria carboniera e il commercio del prodotto in modo singolare. La Repubblica Popolare Cinese è il più grande produttore e consumatore di carbone al mondo, ma questo vanto si è trasformato in pochi anni nella rovina del paese, che è di fatto anche il primo inquinatore del pianeta. Infatti, il carbone cinese è stato spesso protagonista di un panorama crudo e ruvido, e gli studi sulla risorsa hanno messo a nudo il mondo delle miniere cinesi: molte sono le problematiche derivate dal carbone, dai suoi processi di estrazione e lavorazione, e numerosi anche i disordini sociali scatenati da un sistema lavorativo ingiusto e insicuro, basato sullo sfruttamento e sull’illegalità. Negli ultimi paragrafi, infatti, vengono delineate le prese di posizione del governo cinese circa i problemi ambientali, un governo che promuove le rinnovabili e che punisce in misura sempre maggiore chi ancora si affida a questa obsoleta risorsa. Nella parte conclusiva dell'elaborato vengono poi illustrate soluzioni che non seguono serratamente il pensiero “carbone cattivo”, ma che tengono in considerazione molteplici aspetti per la delineazione di una sorta di futuro compromesso tra progresso e ambiente, che dovrà affrontare due correnti d’opinione che viaggiano su strade parallele: chi ritiene che il carbone sia una scelta economica del passato, i cui effetti hanno avuto in maggioranza conseguenze negative, e invece chi sostiene che la sua epoca non sia affatto tramontata, e che l’economia mondiale non sia ancora pronta all’abbandono totale di questo combustibile. La parte successiva dell'elaborato è costituita da un repertorio terminografico italiano-cinese e da due glossari di rapida consultazione italiano-cinese e cinese-italiano, comprensivi di novanta schede di termini inerenti all'industria carboniera. Lo scopo è quello di creare un repertorio di termini che possa essere di supporto per la consultazione degli esperti nel settore della traduzione e dell'interpretariato.
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Coderoni, Silvia. « La produzione di inquinanti dell'agricoltura italiana. Un'analisi mediante la curva di Kuznets ambientale ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241948.

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Résumé :
Le relazione tra agricoltura e ambiente è complessa e biunivoca. Esistono ovviamente diversi modi per studiare gli impatti di un’attività economica sull’ambiente, uno dei più interessanti è vedere che relazione esiste tra il degrado ambientale e la crescita, intesa in termini di reddito pro capite. A partire dagli anni Novanta, si è sviluppato un filone di letteratura empirica con il proposito di studiare questa relazione. La scoperta principale è stata la cosiddetta curva di Kuznets ambientale (EKC-Environmental Kuznets Curve). Tale curva descrive l’andamento, prima crescente poi decrescente, del degrado ambientale al crescere del reddito. Scopo del lavoro proposto è verificare un’ipotesi tipo EKC a livello settoriale, per l’agricoltura italiana. A tal fine sono state ricostruite le serie storiche regionali delle emissioni di gas serra di origine agricola e sono stati raccolti dati sui fertilizzanti e l’azoto totale distribuiti. Lavorare a livello settoriale permette di eliminare alcuni dei problemi legati alla EKC classica, e nello stesso tempo, permette l’emergere di un eventuale combinazione di un effetto scala, tecnologico e di composizione intra-settoriale. Al fine di testare l’ipotesi Kuznets, vengono adottate due specificazioni alternative della EKC: una espressa in termini di emissioni per unità di lavoro agricolo e l’altra espressa in termini di emissioni per valore aggiunto agricolo. I risultati non sono in favore di una robusta evidenza di tipo Kuznets tra le diverse specificazioni, ma possono anche indicare che il periodo di osservazione dei dati non è sufficientemente lungo e che anzi potrebbe concentrarsi nell’area di delinking tra crescita del settore agricolo e il suo impatto ambientale.
The impact of agriculture on the environment is twofold and bidirectional. On the one hand, agricultural activity generates multiple pressures on the environment through, for instance, water pollution (phosphates and nitrates), habitat alteration, deforestation, loss of biodiversity, and emission of GreenHouse Gases (GHGs). On the other hand, however, agriculture can also grant environmental benefits by sequestrating GHGs, preventing and controlling floods, protecting landscapes and conserving biodiversity. Given this bidirectional relationship, one of the critical questions about the link between agriculture and the environment is whether and how the increase of agricultural production and productivity, that typically accompanies economic growth, affects the impact of agriculture on the environment or, in other words, affects its environmental sustainability. This empirical work investigates the link between the growth of the agricultural sector and its environmental impact. This assessment is pursued by reconstructing regional long-term emission series to improve robustness of the empirical evidence also by adopting appropriate panel econometrics’ techniques. Working with sector-level emission allows to get rid of the inter-sectoral composition effects that is expected to strongly affect the relation between agricultural emissions and aggregate economic growth. Therefore, the empirical results can be interpreted as the eventual combination of the sector-level forces, that is, scale, technological and intrasectoral composition effects. The paper also adopts two alternative specifications of the sectoral ECK, one expressed in terms of emissions per unit of agricultural workforce, the other in terms of emissions per unit of agricultural value added. Results suggest that no robust evidence of the EKC emerges across the different specifications, estimators and periods. Nonetheless, results may also indicate that the period under observation actually concentrates just in the area of decoupling between agricultural emissions and growth.
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Pigozzo, Anna. « Premio "Capitale verde europea". Studio di una politica dell'Unione europea in tema di sostenibilità ambientale con approfondimento terminologico sul minieolico ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8910/.

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Résumé :
This dissertation is divided into four chapters and combines the study of the European Green Capital Award with a terminology research on small wind turbines, a technical subject in the macro-area of sustainable cities. Chapter I aims at giving an overview of the development of environmental policies and treaties both at the international and European level. Then, after highlighting the crucial role of cities for the global environment, the chapter outlines the urban dimension of the EU environmental policies and defines the vision of a sustainable city promoted by the European Union. Chapter II contains an in-depth analysis of the European Green Capital Award and illustrates its aims, the entire designation process, its communication campaign and its evolution. Chapter III focuses on applicant, finalist and winning cities in order to study the aspect of participation in the competition. It also contains a detailed analysis of two European Green Capitals, i.e. Nantes and Bristol, who respectively won the title in 2013 and 2015. Based on a variety of sources, this chapter examines the successful aspects of their bids and communication campaigns during their year as Green Capitals. Chapter IV presents the terminology research in the field of small wind turbines and the resulting bilingual glossary in English and Italian. The research was carried out using two terminology tools: TranslatorBank and InterpretBank. The former is composed by two software programmes, CorpusCreator and MiniConcordancer DB, which were used to semi-automatically create specialized corpora from the Web and then extract terminology and occurrences of terms from the collected texts. The latter is a software which has been specifically designed for interpreters in order to help them optimize their professional workflow, from gathering information and creating glossaries on a specific subject to the actual interpreting task at a conference. InterpretBank’s tool TermMode was used to create a glossary with term equivalents and additional information such as definitions and the contexts of use.
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De, Bortoli Marco <1988&gt. « La sostenibilità ambientale nel settore vitivinicolo. L’area del Prosecco D.O.C.G. e l’esempio dell’impresa Perlage : il Progetto Ita.Ca. per misurare le emissioni di gas serra aziendali e le relative proposte di miglioramento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3943.

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Résumé :
Il mondo intero deve oggi affrontare il problema dei cambiamenti climatici, con le sue manifestazioni in termini di eventi estremi e catastrofi naturali che sempre più affliggono il nostro pianeta. Le attività produttive si pongono rispetto a queste problematiche sia come agenti che contribuiscono a tali cambiamenti a causa delle loro emissioni di gas serra, sia come agenti che ne subiscono gli impatti, in particolare se si tratta di imprese legate al settore primario e quindi dipendenti dagli andamenti climatici. Si aprono però anche delle interessanti opportunità di sviluppo, legate alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica. Ciò vale anche per il settore vitivinicolo, fortemente dipendente dai rapporti fra produzione agricola e ambiente, che però può anche sfruttare opportunità di marketing di fronte ai consumatori più sensibili alle tematiche ambientali e della sostenibilità. Il rispetto di valori ecologici e standard ambientali può inoltre portare a risparmi economici rilevanti nel lungo periodo e a benefici per l’intera società. È questa la nuova filosofia che si sta ampiamente diffondendo in modo strategico nei Paesi del Nuovo Mondo del Vino, come Australia, Nuova Zelanda, California e Sud Africa. Queste moderne aree di produzione hanno capito che il consumatore internazionale è sempre più attento a questi aspetti, tanto da intraprendere dei percorsi di forte diffusione delle strategie di sostenibilità. Si estende così l’utilizzo di varie certificazioni ambientali e l’uso di indicatori da utilizzarsi nella comunicazione aziendale, come l’impronta carbonica. Le esperienze estere possono rappresentare un valido esempio per la circoscritta area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.. In questa zona, infatti, il tema della sostenibilità ambientale in particolare è appena agli esordi, e poco ancora si sviluppa a questo scopo. Perlage è un’impresa orientata in tal senso e da molti anni mostra il suo impegno a tal proposito. Per questo sta oggi adottando un nuovo calcolatore nazionale dell’impronta carbonica nel settore vitivinicolo, Ita.Ca.. Questo strumento offrirà dei dati definitivi sull’azienda solo nel 2014. Nell’elaborato si parte da informazioni già disponibili per altre imprese nazionali, per anticipare i probabili prossimi risultati per Perlage. A partire da questi si propongono delle strategie di miglioramento per l’azienda, al fine di ridurre le sue emissioni di gas serra e comunicare così il proprio impegno attraverso mezzi come ad esempio l’etichettatura. L’esempio di Perlage può rappresentare un riferimento utile per l’intero distretto del Conegliano Valdobbiadene D.O.C.G., al fine di rispondere alle sempre più esigenti richieste del mercato internazionale sotto questo profilo. Ita.Ca. permette inoltre all’azienda considerata di sviluppare ancora di più la sua filosofia sostenibile, riducendo nel lungo periodo i costi dell’intera filiera produttiva.
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PONTOGLIO, SERENA. « POLITICHE AMBIENTALI E INNOVAZIONE : IL CASO DELL'EMISSION TRADING EUROPEO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/305.

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Résumé :
Questo lavoro esamina la relazione tra politiche ambientali ed eco-innovazione, discutendo i contributi teorici sull'argomento e i risultati delle analisi di valutazione ex-post degli effetti di politiche ambientali in contesti diversi. Si applica l'analisi degli effetti indotti d'innovazione ambientale al caso dell'emission trading europeo, il sistema di scambio dei permessi d'emissione d'anidride carbonica introdotto in Europa (Eu ets) con la direttiva 2007/83 nel 2005. Si esamina la configurazione dell'euts, il suo scostamento da un sistema ideale di permessi in grado di fornire il massimo incentivo all'innovazione, la performance del primo biennio di applicazione, confrontando emissioni allocate e verificate. Si analizza la risposta dell'industria cartaria italiana all'emission trading, attraverso lo sviluppo di un caso di studio che utilizza i risultati di un questionario sottoposto agli impianti cartari nel maggio 2007 e una serie d'interviste a operatori del settore.
This works examines the effects of environmental policies on the eco-innovation process. The theories analyzing the relationship between environmental policy intervention, the choice of instruments, their role as innovation drivers are discussed and a great number of ex-post empirical analysis of the effects of policy intervention on the environmental innovation process are evaluated. The analysis of the effects of environmental policies and innovation is applied to the case of the European union emission trading scheme (EU ETS). EU ets was introduced by directive 2003/87/ec and is the cornerstone of the European climate policy. The design of EU ets and its application during the period 2005-2007 are examined. The response of the Italian paper industry to the introduction of EU ets and its innovation effects are examined through the development of a case study, based on the results of a questionnaire submitted to the Italian paper plants subjected to EU ets.
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PONTOGLIO, SERENA. « POLITICHE AMBIENTALI E INNOVAZIONE : IL CASO DELL'EMISSION TRADING EUROPEO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/305.

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Résumé :
Questo lavoro esamina la relazione tra politiche ambientali ed eco-innovazione, discutendo i contributi teorici sull'argomento e i risultati delle analisi di valutazione ex-post degli effetti di politiche ambientali in contesti diversi. Si applica l'analisi degli effetti indotti d'innovazione ambientale al caso dell'emission trading europeo, il sistema di scambio dei permessi d'emissione d'anidride carbonica introdotto in Europa (Eu ets) con la direttiva 2007/83 nel 2005. Si esamina la configurazione dell'euts, il suo scostamento da un sistema ideale di permessi in grado di fornire il massimo incentivo all'innovazione, la performance del primo biennio di applicazione, confrontando emissioni allocate e verificate. Si analizza la risposta dell'industria cartaria italiana all'emission trading, attraverso lo sviluppo di un caso di studio che utilizza i risultati di un questionario sottoposto agli impianti cartari nel maggio 2007 e una serie d'interviste a operatori del settore.
This works examines the effects of environmental policies on the eco-innovation process. The theories analyzing the relationship between environmental policy intervention, the choice of instruments, their role as innovation drivers are discussed and a great number of ex-post empirical analysis of the effects of policy intervention on the environmental innovation process are evaluated. The analysis of the effects of environmental policies and innovation is applied to the case of the European union emission trading scheme (EU ETS). EU ets was introduced by directive 2003/87/ec and is the cornerstone of the European climate policy. The design of EU ets and its application during the period 2005-2007 are examined. The response of the Italian paper industry to the introduction of EU ets and its innovation effects are examined through the development of a case study, based on the results of a questionnaire submitted to the Italian paper plants subjected to EU ets.
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Henning, Elisa. « O licenciamento ambiental como instrumento da politica nacional do meio ambiente ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2012. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/77890.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico.
Made available in DSpace on 2012-10-17T08:26:26Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2016-01-09T00:53:25Z : No. of bitstreams: 1 147638.pdf: 5316255 bytes, checksum: c73dc5ec3a5962f143cf1a73fa4b8478 (MD5)
Análise do Licenciamento Ambiental como instrumento da Política Nacional do Meio Ambiente. Aborda a condução deste processo em alguns estados brasileiros, sendo dada ênfase ao Estado de Santa Catarina. Apresenta como estudo de caso a condução do Licenciamento Ambiental de atividades industriais no município de Joinville, SC. Efetua reflexões sobre o efetivo papel do Licenciarnento Ambiental na gestão de Recursos Hídricos. Proposição de sugestões visando otimizar o processo de licencianento ambiental quando da municipalização do mesmo.
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Domanico, Fabio. « The European electricity policy : can the transmission grid guarantee a competitive, secure and green industry ? » Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2008. http://hdl.handle.net/11385/200754.

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Liberalisation of the European electricity industry: interconnecting incumbents? Development of European electricity transmission grid: economic investments for reliability? Promoting renewable energy sources for electricity: can the transmission grid guarantee it?
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Lastrico, V. « PROCESSI DECISIONALI E MOVIMENTI DI PROTESTA TRA SCIENZA E POLITICA. UNA COMPARAZIONE TRA ITALIA E FRANCIA SUL CASO ALTA VELOCITÀ ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/174183.

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Résumé :
La ricerca intende indagare come la strutturazione delle arene decisionali, e nello specifico l’apertura a soggetti portatori di saperi non specialistici, possa influire sulla definizione del problema di policy, nel caso politiche tecno-scientifiche altamente conflittuali come quelle ambientali. A questo scopo si mettono a comparazione due casi relativi ai fenomeni che si rivelano spesso come i più complessi anche fra i conflitti ambientali, vale a dire quelli di pianificazione e localizzazione di grandi infrastrutture particolarmente impattanti sul territorio quali le tratte ferroviarie ad alta velocità. La scelta è ricaduta sui due casi nazionali, italiano e francese, della progettata linea transfrontaliera Torino-Lione, per gli spunti che essi offrono in termini di rapporto fra saperi, repertori d’azione collettiva, struttura delle arene decisionali, e nel tentativo di fornire una prospettiva il più possibile originale e completa su un fenomeno sempre più studiato da diverse angolature, ma su cui non esistono risultati univoci. Molte ricerche tentano infatti di dare una risposta al differente grado di conflittualità riscontrabile sul medesimo progetto dai due lati del confine. In gran parte nel fare ciò adottano spiegazioni di tipo prettamente istituzionale e statico, ponendo di volta in volta in rilievo la maggiore partecipazione concessa ai destinatari o al contrario il maggior decisionismo rintracciabile in Francia, così come la maggiore o minore fiducia verso le istituzioni e la scienza. Obiettivo della tesi è invece di indagare il ruolo che la strutturazione e il funzionamento delle arene decisionali può avere nel determinare la reazione locale, ma attraverso la mediazione operata dalla cognizione sociale. Il che significa indagare non solo se le modalità decisionali possono avere un ruolo nello spiegazione della protesta (o se al contrario quest’ultima sia da addebitare unicamente alla scelta di policy, al di là del modo attraverso cui si è giunti alla scelta), ma anche in che modo ciò avvenga. Vale a dire perché, all’interno dei due casi con processo decisionale omogeneo, alcuni attori decidano di ricorrere a repertori d’azione di tipo conflittuale ed altri no. Si tenta di capire come la strutturazione delle arene (il loro grado di inclusività, l’apertura a forme di conoscenza differenti da quelle tecnico-scientifiche ufficiali, la legittimazione delle istanze locali) si ripercuota sulla definizione del problema, e come questa, a sua volta, da un lato retroagisca sul processo decisionale stesso, costringendo ad un re-framing i policy-makers, e dall’altra funga da stimolo per l’azione collettiva e la scelta delle strategie d’azione (adesione, scientificizzazione, protesta). A tal scopo si analizzano, attraverso le tecniche qualitative e quantitative della political claim analysis, della frame analysis e della protest event analysis, i discorsi prodotti dagli attori coinvolti nella vicenda nei due casi d’indagine.
Aim of this work is to investigate how the structure of decision-making arenas, and specifically the opening to subjects with no specialized knowledge, can influence policy problem definition, in the case of highly contested policies involving techno-scientific and environmental issues. In order to do so a comparative analysis is carried out, comparing two cases related to the phenomena that often represent the most complex environmental conflicts, namely those of planning and location of major infrastructure particularly impacting for local life quality, such as high-speed railway lines. The choice fell on the two national cases, Italian and French, of the proposed cross-border line Turin-Lyon, for the cues they offer in terms of relation among different kinds of knowledge, collective action repertoires, structure of decision-making arenas, and in an attempt to provide an as original and complete as possible perspective of a phenomenon widely studied from different viewpoints, but on which no unequivocal result is reached. In fact, many researches are trying to explain the different degrees of conflict found on the same project from both sides of the border. In order to reach this goal they usually adopt strictly institutional and static explanations, underlining from time to time different supposed characteristics of French policy-making (the increased participation granted to the recipients, or on the opposite the greater role of imposition), as well as the greater or lesser confidence towards institutions and science. Aim of the thesis is rather to investigate the role the structuring and functioning of decision-making arenas may have in determining local reaction, but through the mediation made by social cognition. That means not only to investigate whether the method of decision may have a role in the explanation of the protest (or if on the contrary protest is to be charged only to the policy choice, beyond the way by which the choice is reached), but also how this happens. That is why, within the two cases with homogeneous decision-making process, some actors decide to use conflictual action repertoires, and others do not. The attempt is to understand how the structuring of the arenas (their inclusiveness degree, openness to forms of knowledge different from the techno-scientific official ones, legitimacy of local instances) influences the problem definition, and how this, in turn, retroacts on the decision-making itself (forcing policy-makers to a reframing) and acts as a stimulus for collective action and choice of action strategies (adhesion, technical reframing or protest). For this purpose the discourses produced by involved actors in the two cases are investigated through qualitative and quantitative techniques of political claims analysis, frame analysis and protest event analysis.
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Fietta, Kevin <1991&gt. « Politiche ambientali e ricerca in Cina. Determinanti politico-sociali del processo scientifico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6886.

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Résumé :
La ricerca orientata alle politiche pubbliche (policy-oriented research) viene influenzata da fattori politici e sociali. Questo lavoro si propone di analizzare in che modo ciò accada (quali ne siano le determinanti), e quale sia il tenore del dibattito domestico circa questo tema. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso l’analisi di un caso di studio, ovvero l’ambito delle politiche ambientali nella Cina contemporanea. E’ infatti possibile considerare questo settore come indicativo di tali tematiche, poiché caratterizzato da: forte attenzione politica, presenza di interessi (economici, politici, sociali) di natura eterogenea, larga presenza di attività di ricerca tese a orientare lo sviluppo delle politiche. Dopo una breve introduzione, nel primo capitolo viene introdotto l’argomento; si tratterà profusamente delle problematiche ad esso legate, tra cui quella dell’applicazione del cosiddetto “sviluppo scientifico” (科学发展) e di come la ricerca ne venga influenzata. Il secondo capitolo contiene quattro testi specialistici in cinese, seguiti dalle relative traduzioni e commento traduttologico, che fungeranno da supporto per lo studio e l’approfondimento del tema. Il terzo capitolo conclude la tesi con delle considerazioni finali sul tema.
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Castro, Marcos Pereira. « A política agrícola no estado contemporâneo : obrigações jurídicas atinentes ao desenvolvimento rural sustentável / ». Franca : [s.n.], 2008. http://hdl.handle.net/11449/89864.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Elisabete Maniglia
Banca: Lucas Abreu Barroso
Banca: Jete Jane Fiorati
Resumo: A presente pesquisa procurou analisar as orientações constitucionais atinentes a uma política agrícola que favorecesse a concretização dos fins do Estado de Direito Contemporâneo. Para tanto, o estudo teve como objetivos centrais discutir qual o paradigma de desenvolvimento sustentável adotado pelo sistema jurídico brasileiro, avaliar se a forma de desenvolvimento apregoada no ordenamento é suficiente para satisfazer os interesses coletivos e averiguar qual a efetividade dos dispositivos normativos relativos à atividade agrícola sustentável. O trabalho também buscou observar a possibilidade de o Direito participar, de maneira prospectiva, da regulação e construção de uma atividade agrícola capaz de superar os problemas socioambientais decorrentes da modernização conservadora do campo, a qual acentuou os riscos relativos à perda ou diminuição do potencial produtivo dos recursos naturais localizados no meio rural. A fim de realizar um estudo mais completo sobre esse tema, também foram ponderados os valores norteadores da atividade agrícola, as normas que condicionam a realização dessa atividade e as perspectivas de atuação do Estado, tanto na função de controle, quanto na obrigação de agir na fomentação do desenvolvimento rural e na prevenção de danos ambientais. Como resultado deste trabalho, constatou-se a existência de fundamentos jurídicos para a defesa de um paradigma de desenvolvimento sustentável tridimensional, uma vez que a própria Constituição Federal consagra a integração e harmonização da proteção ambiental com o crescimento econômico e o bem-estar social. Verificou-se, ainda, a existência de instrumentos estatais aptos a exigir que o produtor, quando possível, exerça suas atividades em conformidade com as obrigações prescritas, bem como a previsão e regulamentação de políticas governamentais destinadas à sustentabilidade do empreendimento agrícola
Astratto: Questa ricerca ha cercato di analizzare gli orientamenti costituzionali che riguardano ad una politica agraria che favoriva la concretizzazione delle fine di l' Stato di Diritto Contemporaneo. Per tanto, l' studio ha che obiettivi centrali discutere ciò che il paradigma di sviluppo sostenibile adottato dal brasiliano sistema giuridico, valutare se la forma di sviluppo proclamata in l' ordine è sufficiente a soddisfare gli interessi collettivi e d' indagare ciò che l' efficacia dei dispositivi normativi relativi a l' attività agricola sostenibile. Il lavoro ha anche cercato osservare la possibilità il diritto di partecipare, in modo prospettivo, del regolamento e della costruzione d' un'attività agricola capace di superare i problemi socioambientais legati all'ammodernamento conservarici del campo, che ha accentuato i rischi relativi alla perdita o la diminuzione del potenziale produttivo delle risorse naturali situate nel mezzo agricolo. Per realizzare uno studio più completo su quest'argomento, così sono stati riflessi i valori norteadores di l' attività agricola, le norme che condizionano la realizzazione di quest'attività e le prospettive di prestazione di l' Stato, in tale modo nella funzione di controllo, quanto in l' obbligo d' agire nella fomentação dello sviluppo agricolo e nella prevenzione di danni ambientali. Come risultato del lavoro, s' è constatata l' esistenza di basi giuridiche per la difesa d' un paradigma di sviluppo sostenibile tridimensionnel, visto che la Costituzione Federale stessa dedica l' integrazione e l' armonizzazione della protezione ambientale con la crescita economica ed il benessere sociale. Egli s' è verificato, ancora, l' esistenza d' strumenti d' stato atti ad esigere che il produttore, quando possibile, esercita le loro attività conformemente agli obblighi prescritti, come pure la previsione e la regolamentazione di politiche governative destinate allo sviluppo
Mestre
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Dionisio, Filho Jorge Lopes [UNESP]. « A temática ambiental nos programas de governo para a Presidência da República do Partido dos Trabalhadores (1989-2006) ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2010. http://hdl.handle.net/11449/90211.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:21Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2010-08-31Bitstream added on 2014-06-13T20:31:35Z : No. of bitstreams: 1 dionisiofilho_jl_me_rcla.pdf: 2313603 bytes, checksum: 2b8373937334e2e1786eee91d47ed688 (MD5)
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
Esta pesquisa analisa a inserção da temática ambiental nos Programa de Governo para a Presidência da República do Partido dos Trabalhadores (PT), os quais foram elaborados como diretrizes políticas e ideológicas, durante suas campanhas nas eleições ocorridas no Brasil nos anos de 1989, 1994, 1998, 2002 e 2006. A pesquisa empreende, portanto, a análise de um recorte determinado: investigar e identificar as concepções relativas á temática ambiental, expressas nos Programas de Governo, de um determinado partido político brasileiro, elaborados no decorrer de vinte sete anos da sua existência como instituição política, atuante e organizada, em diferentes contextos históricos e processos eleitorais. No estudo apresentado, tomamos como “princípio”, que para analisarmos a temática ambiental, sob qualquer perspectiva no tempo presente, faz-se imprescindível um amplo referencial que abarque ao máximo a historicidade das relações entre sociedade e natureza. Assim, a emergência da “crise ambiental” deve ser abordada a partir desta perspectiva. Para análise dos dados, a pesquisa recorre aos referenciais metodológicos da “Análise de Conteúdo”, configurando-se como uma pesquisa qualitativa, cujos resultados e discussões foram elaborados a partir da análise de determinado corpus documental. O trabalho mostra que o fato de o PT ter se configurado historicamente como um partido aglutinador das forças políticas progressistas identificadas com os “novos movimentos sociais”, emergidos no contexto das décadas de 1960 a 1980, influenciou a inserção da temática ambiental nos seus respectivos Programas de Governo. Neste sentido, os temas ambientais “Amazônia e a questão da produção energética na região”, concepções e propostas apresentadas relacionadas aos temas “desenvolvimento sustentável” e “educação ambiental” foram analisados...
This paper analyzes the use of environmental issues in Brazilian government programs of the Workers‟ Party (PT), conceived as political and ideological guidelines during its campaigns in the elections in 1989, 1994, 1998, 2002 and 2006. The research thus analyzes a given topic: investigating and identifying environmental concepts expressed in government programs of a Brazilian political party, drafted in the course of twenty-seven years since its inception as a political, active and organized entity in different historical and electoral processes. In this study we have taken it as our principle that, in order to analyze environmental issues under any perspective in the present time, a vast outlook encompassing to the fullest the historicity of relations between society and nature is essential. The emergence of the environmental crisis must be therefore analyzed under this perspective. For data analysis, the research makes use of methodological references of Content Analysis. It is a quantitative research whose results and discussions were elaborated from the analysis of certain document corpus. The paper shows that the fact that PT has become a party showing progressive political strength identified with new social movements that took place from the 1960s to the 1980s has influenced the introduction of environmental issues in their respective government programs. In this sense, environmental topics such as the Amazon and the issue of energy production in the region, concepts and proposals presented on the topics “sustainable development” and “environmental education” have been analyzed with priority. Results show a clear defense in said sustainable development programs as a developmental model to be implemented in Brazil under PT‟s administration and that the introduction of the topic “Environmental Education in said programs was due to the concepts of environmental... (Complete abstract click electronic access below)
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Taveira, Ana Lucia Silva. « Analise qualitativa da distribuição de custos ambientais : estudo de caso da Samarco Mineração S.A ». [s.n.], 1997. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/287113.

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Orientador: Rachel Negrão Cavalcanti
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Geociencias
Made available in DSpace on 2018-07-23T04:05:02Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Taveira_AnaLuciaSilva_M.pdf: 8830760 bytes, checksum: d492e47c7255f586f771c77040440f69 (MD5) Previous issue date: 1997
Resumo: O homem, ao longo de toda a sua história, vem constantemente buscando o seu desenvolvimento. Para isso, utiliza os recursos naturais, entre eles os minerais, disponíveis na Terra. Este uso se intensificou nos últimos 50 anos, principalmente, com a finalidade de se recuperar as economias arrasadas pela 1ª Guerra Mundial. Entretanto, muitas vezes, a exploração destes recursos naturais não veio acompanhada da preocupação de preservar o meio ambiente. Sendo assim, foram geradas catástrofes ambientais, que podiam pôr em risco a sobrevivência do homem no mundo, num futuro talvez não muito distante. Ainda que de forma incipiente, alguns segmentos da sociedade vêm tentando reverter este cenário de degradação ao meio ambiente. Uma das maneiras encontradas é fazer o poluidor assumir e pagar pela sua poluição, ou seja, internalizar as externalidades. Desta forma, torna-se necessário incorporar os custos ambientais em empreendimentos que estão sendo desenvolvidos ou que virão a ser, pois são variáveis que devem ser consideradas na análise de custo, com a finalidade de se alcançar o desenvolvimento sustentável. Sendo assim, numa tentativa de se incorporar os custos ambientais na prática de contabilidade das empresas, esta dissertação faz uma análise qualitativa da distribuição destes custos em uma empresa de mineração, a SAMARCO MINERAÇÃO S.A.. Justifica-se estudar a mineração por ser um setor de suma importância para o desenvolvimento econômico dos países e porque provoca grandes impactos ao meio ambiente com o desenvolvimento de suas atividades. A SAMARCO foi escolhida para o estudo de caso por incorporar a preocupação com a qualidade ambiental das áreas atingidas pelas suas unidades produtivas, contribuindo, assim, com informações valiosas. O conhecimento de como os custos ambientais se distribuem dentro de uma organização fornece, a esta, um substrato de informações que auxilia na determinação de estratégias de desenvolvimento e gerencial, embasadas na situação presente de sua área ambiental e do meio ambiente sobre influência desta atividade econômica. O presente trabalho identifica que informações sobre a distribuição de custo ambiental devem ser consideradas pelas empresas de mineração, em especial a SAMARCO, para avaliá-los qualitativamente, objetivando, posteriormente, iniciar a avaliação quantitativa dos mesmos
Abstract: Throughout history, man has constantly pursued development through the use of natural resources available here on Earth, including minerais. This use intensified in the last 50 years, particularly in the task of rebuilding the economies destroyed by World War 11. However, in many cases this development occurred without any concern for the environment. As such, many environmental catastrophes were generated, wich could place the survival of the human race at risk ill the not 50 distant future. Some segments of society are beginning to try ti reverse this pattern of environmental degradation. One of the ways found has been to hold the polluter responsible and make it pay the cost of it's polluition, thus internalizing the external factors. This way, it becomes necessary to include the environmental costs in projects that are being, or will be, developed. These costs need to be considered in the cost analysis in order to permit sustainable development. In an attempt to incorporate environmental costs in the accouting costs os a company, this thesis makes an anlysis and distribution of these costs for a mining company, SAMI
Mestrado
Administração e Politica de Recursos Minerais
Mestre em Geociências
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Borsato, Regiane. « Governança ambiental e as certificações ». reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2013. http://hdl.handle.net/1884/27869.

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Resumo: Diante da deflagração de uma crise ambiental global, anunciada a partir da década de 1960, emergiu a necessidade e a oportunidade de criação de novos instrumentos de gestão e de autogestão, que resultaram nas certificações e nos selos ambientais. Porém, apesar do aumento no uso de selos ambientais, há pouco entendimento sobre as dinâmicas sociais das quais eles emergem, o seu significado perante uma governança global e sua influência na gestão ambiental empresarial. Novas formas de organização social resultaram em novos espaços de diálogo e aproximação entre os atores do movimento ambientalista e os protagonistas do desenvolvimento econômico. Esta tese se insere neste contexto e investiga a capacidade do movimento ambientalista em alterar paradigmas de gestão ambiental empresarial. O recorte estabelecido foi a participação do movimento no desenvolvimento de padrões privados de certificação. Um resgate histórico permitiu compreender a evolução da gestão ambiental privada e a participação do movimento ambientalista na governança ambiental por meio da atuação do terceiro setor. Foram analisados três sistemas internacionais de certificação ambiental: a ISO 14.001, o FSC (Forest Stewardship Council) e o LIFE (Lasting Initiative for Earth), interpretados a partir da análise documental. A influência de instrumentos privados na alteração de práticas produtivas foi avaliada por meio da percepção de gestores ambientais. A interface dos instrumentos privados com a governança e a gestão ambiental foi investigada através de entrevistas com informantes qualificados. Identificou-se que a participação do movimento ambientalista vem legitimando novos padrões de certificação e influenciando instrumentos privados de gestão ambiental por meio da inserção de novos elementos aos seus conteúdos convencionalmente técnicos e ambientais, como novos critérios ecológicos, sociais e culturais. A aplicação dos instrumentos privados apresenta na percepção dos gestores três tipos de alcance: a) técnicos/ambientais: reduzindo a poluição gerada pelos processos produtivos, aumentando a ecoeficiência, reduzindo o uso de recursos naturais e conservando a biodiversidade; b) de sensibilização do público interno: visando o engajamento individual e coletivo em relação à causa ambiental; e c) de cunho econômico: por meio do reconhecimento público da empresa no mercado, junto aos acionistas, clientes e fornecedores, e da redução de custos. Em relação à governança ambiental a valorização da participação na legitimação de padrões privados de gestão reforça o fenômeno do envolvimento dos atores civis e privados na arena global, como característica da transição de governo para governança.
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Dall'Agnol, Rafael. « Área tecnológica ». Florianópolis, SC, 2000. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/78223.

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Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico.
Made available in DSpace on 2012-10-17T11:36:12Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2014-09-25T18:13:08Z : No. of bitstreams: 1 175127.pdf: 9846423 bytes, checksum: 538c9b8fa4e779699bcc116257f39c67 (MD5)
Análise do conhecimento jurídico-penal-ecológico no contexto da área tecnológica, identificando certa deficiência e desinteresse dos profissionais ligados à área da engenharia pela temática jurídico-penal ecológica. Demonstra-se a importância do estudo do direito ambiental para a área tecnológica, principalmente para os profissionais que atuam diretamente em empresas. Pela abordagem simplificada dos mais significativos conceitos jurídico-penais ecológicos procura-se despertar o interesse destes profissionais pela temática, fazendo a ligação entre três das mais importantes áreas de estudo em crescimento, assim consideradas pela sociedade globalizada: área ambiental, jurídica e tecnológica. Iniciando-se pela conceituação e origem da figura do Estado, como ente possuidor da tutela ambiental, explorou-se a temática do Direito Ambiental Brasileiro, da Política Nacional do Meio Ambiente, seus órgãos e ações de defesa do meio ambiente. Conduziu-se um estudo exploratório sobre as possibilidades de punição das pessoas jurídicas e dos profissionais da área tecnológica que estão envolvidos nos processos produtivos segundo a Lei dos Crimes Ambientais.
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Noschang, Patricia Grazziotin. « A Política ambiental europeia e a responsabilidade por dano no âmbito da Diretiva 35/2004/CE ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2012. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/93932.

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Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências Jurídicas, Programa de Pós-Graduação em Direito, Florianópolis, 2010
Made available in DSpace on 2012-10-25T04:48:40Z (GMT). No. of bitstreams: 0
A política ambiental da União Europeia, observando os princípios do direito da União e os princípios de direito ambiental, elaborou a Diretiva 35/20004/CE do Conselho e Parlamento Europeu, relativa à responsabilidade ambiental em termos de prevenção e reparação de danos ambientais. A incorporação dessa diretiva foi difícil devido às particularidades previstas na norma que adota tanto o sistema de responsabilidade civil quanto o sistema administrativo. A norma determina aos Estados-membros que designem autoridade competente para evitar ou reparar o dano ambiental e, assim, responsabilizar-se por ele. Da mesma forma, dispõe a outra parcela de responsabilidade ao operador de atividade sujeita a risco de dano ambiental e reparação se o mesmo ocorrer. A administração dessa responsabilidade compartilhada torna-se confusa na sua aplicação, principalmente nas medidas de reparação. Ademais, a norma não indica de modo evidente, a quem cabe o direito subjetivo de postular em juízo a reparação de dano ambiental ocorrido nos limites da União Europeia. Também não define a questão do dano transfronteiriço. Tais questões são cruciais para uma norma que irá determinar a responsabilidade ambiental em 27 Estados-membros. Nesse sentido, as obras de Ludwig Krämer foram essenciais para esse estudo. Realizou-se a análise evolutiva da política ambiental da União Europeia para entender os fatos e a influência da política econômica europeia até a elaboração da Diretiva em estudo. A jurisprudência do Tribunal de Justiça da União Europeia, em matéria ambiental, foi guia e fundamentação para este trabalho, principalmente o caso "Rada di Augusta" (C-378/08), que se trata de um pedido de decisão prejudicial do Tribunal Administrativo Regional da Sicília/Itália, que inaugurou a interpretação do Tribunal europeu sobre a Diretiva citada.
The European Union's environmental policy, observing the principles of Union law and the principles of environmental law drafted 35/20004/CE Directive from the Council and European Parliament on environmental liability with regard to the prevention and remedying of environmental damage. The incorporation of this directive was difficult due to the particular set the standard that embraces both the civil liability system as the administrative system. The standard requires Member States that designate the competent authority to prevent or repair environmental damage and, thus, be responsible for it. Likewise, provides the other portion of responsibility to the operator of activity subject to the risk of environmental damage and repair if it occurs. The management of this shared responsibility becomes confused in its application, particularly in remedial measures. Moreover, the standard does not indicate clearly who bears the subjective right to nominate in court compensation for environmental damage occurred in the EU limits. It also does not define the issue of transboundary harm. Such questions are crucial to a standard that will determine the environmental responsibility in all 27 Member States. In this sense, Ludwig Krämer literatures were essential for this study. We carried out the evolutionary analysis of the environmental policy of the European Union to understand the facts and the influence European economic policy by the drafting of the policy under study. The Court of Justice of the European Union in environmental matters, was a guide and foundation for this work, especially the "Rada di Augusta" case, (C-378/08) that is a preliminary ruling of the Regional Administrative Court of Sicily / Italy, which inaugurated the European Court interpretation of the mentioned Directive.
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Castro, Marcos Pereira [UNESP]. « A política agrícola no estado contemporâneo : obrigações jurídicas atinentes ao desenvolvimento rural sustentável ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2008. http://hdl.handle.net/11449/89864.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:13Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2008-05-05Bitstream added on 2014-06-13T19:10:35Z : No. of bitstreams: 1 castro_mp_me_fran.pdf: 1149321 bytes, checksum: 2c6211ded5b573ce1817c9fa438a6090 (MD5)
Questa ricerca ha cercato di analizzare gli orientamenti costituzionali che riguardano ad una politica agraria che favoriva la concretizzazione delle fine di l' Stato di Diritto Contemporaneo. Per tanto, l' studio ha che obiettivi centrali discutere ciò che il paradigma di sviluppo sostenibile adottato dal brasiliano sistema giuridico, valutare se la forma di sviluppo proclamata in l' ordine è sufficiente a soddisfare gli interessi collettivi e d' indagare ciò che l' efficacia dei dispositivi normativi relativi a l' attività agricola sostenibile. Il lavoro ha anche cercato osservare la possibilità il diritto di partecipare, in modo prospettivo, del regolamento e della costruzione d' un'attività agricola capace di superare i problemi socioambientais legati all'ammodernamento conservarici del campo, che ha accentuato i rischi relativi alla perdita o la diminuzione del potenziale produttivo delle risorse naturali situate nel mezzo agricolo. Per realizzare uno studio più completo su quest'argomento, così sono stati riflessi i valori norteadores di l' attività agricola, le norme che condizionano la realizzazione di quest'attività e le prospettive di prestazione di l' Stato, in tale modo nella funzione di controllo, quanto in l' obbligo d' agire nella fomentação dello sviluppo agricolo e nella prevenzione di danni ambientali. Come risultato del lavoro, s' è constatata l' esistenza di basi giuridiche per la difesa d' un paradigma di sviluppo sostenibile tridimensionnel, visto che la Costituzione Federale stessa dedica l' integrazione e l' armonizzazione della protezione ambientale con la crescita economica ed il benessere sociale. Egli s' è verificato, ancora, l' esistenza d' strumenti d' stato atti ad esigere che il produttore, quando possibile, esercita le loro attività conformemente agli obblighi prescritti, come pure la previsione e la regolamentazione di politiche governative destinate allo sviluppo
A presente pesquisa procurou analisar as orientações constitucionais atinentes a uma política agrícola que favorecesse a concretização dos fins do Estado de Direito Contemporâneo. Para tanto, o estudo teve como objetivos centrais discutir qual o paradigma de desenvolvimento sustentável adotado pelo sistema jurídico brasileiro, avaliar se a forma de desenvolvimento apregoada no ordenamento é suficiente para satisfazer os interesses coletivos e averiguar qual a efetividade dos dispositivos normativos relativos à atividade agrícola sustentável. O trabalho também buscou observar a possibilidade de o Direito participar, de maneira prospectiva, da regulação e construção de uma atividade agrícola capaz de superar os problemas socioambientais decorrentes da modernização conservadora do campo, a qual acentuou os riscos relativos à perda ou diminuição do potencial produtivo dos recursos naturais localizados no meio rural. A fim de realizar um estudo mais completo sobre esse tema, também foram ponderados os valores norteadores da atividade agrícola, as normas que condicionam a realização dessa atividade e as perspectivas de atuação do Estado, tanto na função de controle, quanto na obrigação de agir na fomentação do desenvolvimento rural e na prevenção de danos ambientais. Como resultado deste trabalho, constatou-se a existência de fundamentos jurídicos para a defesa de um paradigma de desenvolvimento sustentável tridimensional, uma vez que a própria Constituição Federal consagra a integração e harmonização da proteção ambiental com o crescimento econômico e o bem-estar social. Verificou-se, ainda, a existência de instrumentos estatais aptos a exigir que o produtor, quando possível, exerça suas atividades em conformidade com as obrigações prescritas, bem como a previsão e regulamentação de políticas governamentais destinadas à sustentabilidade do empreendimento agrícola
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Ronza, Cristiane. « A politica de meio ambiente e as contradições do Estado : a avaliação de impacto ambiental de São Paulo ». [s.n.], 1998. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/286719.

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Orientador: Renato Peixoto Dagnino
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Geociencias
Made available in DSpace on 2018-07-23T20:48:04Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Ronza_Cristiane_M.pdf: 9781126 bytes, checksum: d3fd17179fc7ec8b5770d3dec763f7a9 (MD5) Previous issue date: 1998
Resumo: Esta dissertação é um exercício de análise do processo de implementação e da prática da Avaliação de Impacto Ambiental-AIA no Estado de São Paulo, cujo propósito é demonstrar o grau em que interesses corporativistas e políticos influenciaram o processo de institucionalização e a prática desse instrumento. Considera-se a AIA um instrumento da política de meio ambiente e seu objetivo principal é tanto a formulação de projetos ambientalmente viáveis como a incorporação das variáveis ambientais no processo de tomada de decisão pelas instituições públicas e privadas. A discussão acerca da criação da Secretaria do Meio Ambiente-SMA e dos arranjos institucionais e normativos necessários à prática da AIA é desenvolvida com o propósito de mostrar que a responsabilidade de sua implementação foi delegada a uma estrutura burocrática já instituída. A análise do processo de institucionalização e de implementação da AIA, desde a formulação da Política Nacional do Meio Ambiente até a prática atual deste instrumento no Estado de São Paulo, é fundamental para entender os resultados obtidos e as situações criadas, que outra coisa não refletem senão o estágio atual da política ambiental deste Estado.Admite-se que os objetivos da AIA foram desvirtuados e seus procedimentos têm sido utilizados para justificar decisões previamente tomadas e facilitar sua aprovação, sem considerar adequadamente as potenciais alterações ambientais que podem vir a ser causadas, especialmente no que se refere aos projetos cujo proponente é o governo do Estado
Abstract: This dissertation analyses the process ofimplementation and practice ofthe Environmental Impact Assessment (ElA) in the State of São Paulo. Its main goal is to demonstrate the degree in which corporate and political interest influenced the institutionalization and the practice ofthis instrument.EIA is considered an instrument ofthe environmental policy and its main objective is not only the formulation of environmentally feasible projects, but also the incorporation of environmental variables in the decision-making process by private and public institutions. The discussion about the creation of the Secretariat for the Environment of State of São Paulo and the institutional and normative arrangements necessary to the practice of ElA, is developed with the intention to show that the responsibility of its implementation was delegated to a bureaucratic structure already established. The analysis ofthe institutionalization process and the implementation ofEIA, since the formulation ofthe Environmental National Policy until the currentpractice ofthis instrument in the State of São Paulo, is fundamental to understand the results and the situations generated, which do not reflect anything but the current stage ofSão Paulo's environmental policy. ElA' s goals have been skewed and its procedures have been utilized to justifydecisions previously taken and facilitate its approval, without considering adequately potential environmental alterations that can be made, especially referring to proj ects whose proponent is the State govemment
Mestrado
Politica Cientifica e Tecnologica
Mestre em Política Científica e Tecnológica
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Chaves, Manoel Rodrigues [UNESP]. « Descentralização da política ambiental no Brasil e a gestão dos recursos naturais no cerrado goiano ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2003. http://hdl.handle.net/11449/104467.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:33:22Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2003-06-18Bitstream added on 2014-06-13T19:23:10Z : No. of bitstreams: 1 chaves_mr_dr_rcla.pdf: 788351 bytes, checksum: 599d60b264af58f5192ea317031b61ff (MD5)
O presente trabalho de pesquisa fornece uma análise da descentralização da política ambiental no Brasil apresentando os fundamentos históricos que explicam como está tomando forma a organização institucional que busca moldar o estabelecimento da gestão do meio ambiente no território nacional. Demonstra as conseqüências e os prejuízos ambientais para a região dos cerrados decorrentes do atraso na formatação de políticas integradas de meio ambiente e, ainda, analisa a descentralização dessas políticas no território goiano, demonstrando a relação desse processo com novas formas de planejamento e gestão do território, que exigirão da sociedade, novos mecanismos e práticas do fazer político, principalmente aquelas que buscam a valorização do lugar como palco das ações individuais e coletivas. Conclui o trabalho que a descentralização da política de meio ambiente deve vir acompanhada da democratização dos processos políticos na gestão ambiental, e isso depende da distribuição do poder entre as autoridades centrais, regionais e locais, assim como da autonomia real destas últimas e do grau de participação da sociedade civil na tomada de decisões sobre as estratégias de uso do solo e o aproveitamento dos recursos naturais.
The present research work supplies an analysis of the decentralization of the environmental politics in Brazil, presenting the historical foundations that expiam how it is taking form the institutional organization that looks for to mold the establishment of the administration of the environment in the national territory. It demonstrates the consequences and the environmental damages for the area of the savannahs, current of the delay in the formatation of integrated politics of environment and it stili analyzes the decentralization of those polities in the territory goiano, demonstrating the relationship of that process with new planning forms and administration of the territory, that will also demand, of the society, new mechanisms and practices of doing political, mainiy those that Iook for the valorization of the place as stage of the individual and coliective actions. The work that the decentralization of the environment politics should come ends accompanied of the democratization of the politicai processes in the environmental administration, and that depends on the distribution of the power among the authorities central, regional and local, as well as in the real autonomy of these last ones and of the degree of participation of the civil society in the outlet of decisions on the strategies of use of the sou and the use of the natural resources.
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Pignatti, Marta Gislene. « O ambientalismo no Estado de Mato Grosso : ONGs ambientais na conformação da politica ambiental na decada de 90 ». [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/313825.

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Résumé :
Orientador: Ana Maria Canesqui
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Ciencias Medicas
Made available in DSpace on 2018-08-02T22:20:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Pignatti_MartaGislene_D.pdf: 47142224 bytes, checksum: 87320a6da8d0b4762026083d360a83dc (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: Esta tese teve como fulcro a análise das Organizações não Governamentais (ONGs) ambientais nas suas relações com a Política Governamental Ambiental no Estado de Mato Grosso na década de 90. Para delinear com maior precisão estas relações, partiu-se da discussão teórica sobre os conceitos Habermasianos de sociedade civil e esfera pública, sendo que as ONGs se integram à sociedade civil comportando papéis diferenciados Procurou-se ainda delinear a problemática ambiental no Estado de Mato Grosso cuja abordagem nas discussões oficiais de vários governos ora enfoca a preservação e conservação dos recursos naturais ora o desenvolvimento sustentável que são conceitos que se traduzem no debate sobre o ambientalismo. A formulação da Política Ambiental foi analisada através dos planos e da observação de sua institucionalização bem como das tensões e conflitos entre governo, ONGs e população diante da problemática ambiental. Para atingir o objetivo proposto, o estudo se valeu de fontes de dados primários e secundários, tais como levantamento históricos documentais notícias na imprensa, entrevistas questionários e arquivos diversos, caracterizando-se como um estudo de caso. Concluiu-se que as ONGs desempenham uma multiplicidade de papéis, ora atuando como grupo de pressão ora como assessoria ora substituindo o governo. Verificou-se também a persistência dos conflitos ambientais que são frutos de acordos temporários com a população. Os programas de fiscalização e/ou contenção da degradação ambiental realizados pelo governo esbarram tanto nos interesses econômicos quanto em fatores culturais, principalmente em relação às atividades agrícolas
Abstract: This paper aims at analyzing the Environmental Non Govemmental Organizations and their relationships with the Environmental Policy of the govemment of Mato Grosso State in the 90s. In order to determine these relationships more precisely, a theoretical discussion was started on Habermas' concepts of public institutions and civil society, in which the NGOs are integrated playing many different roles. It was also defined the problem of environment conservation in the state of Mato Grosso, which has been treated consecutively by different govemments either focusing the conservation or the sustainable development. These concepts are usually present in debates on environmental issues. The Environmental Policy was analyzed through the plans and the observation of its institutionalization as well as through the tensions and conflicts between the govemment, he NGOs and the population conceming the problems of the environment. In order to reach the initial objective, the study made use of primary and secondary data sources such as historical surveys with documents, news from newspapers, interviews, questionnaires and varied files, being characterized as a case study. It was observed that the NGOs perform multiple roles, acting altematively as pressure groups, advisory groups or substituting the govemment. The existence of environmental conflicts was registered, they are a result of temporary agreements with the population.The programs of supervision and/or restraint of environmental degradation carried out by the govemment have to face either the economic interests or cultural aspects of local people specially conceming agricultural activities
Doutorado
Doutor em Saude Coletiva
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Ojima, Ricardo 1975. « Instituições politicas e mudança ambiental : os novos arranjos institucionais na gestão de recursos hidricos e suas interfaces politicas ». [s.n.], 2003. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/281525.

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Résumé :
Orientador: Leila da Costa Ferreira
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-03T15:00:04Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Ojima_Ricardo_M.pdf: 10349522 bytes, checksum: 72facf3a77ff457d0b0cd6410f3c256c (MD5) Previous issue date: 2003
Resumo: A partir do final da década de 1980, a gestão dos recursos hídricos no Brasil atravessou um processo de reestruturação que já dura cerca de duas décadas e ainda está em intensa negociação. Este movimento teve origem na organização de novos arranjos institucionais segundo as bacias hidrográficas, tendo como principais articuladores os municípios. Neste sentido, o objetivo principal do trabalho é identificar no processo de institucionalização deste modelo de gestão as interfaces políticas que constituíram suas bases de sustentação e apontar os principais conflitos provenientes do confronto entre a proposta de descentralização original e o modelo de descentralização formalizado pelo Estado. Através da perspectiva da teoria sociológica contemporânea, com especial destaque as teorias da "sociedade de risco" e da "alta modernidade", realizou-se um estudo da organização do Consórcio Intermunicipal das Bacias dos rios Piracicaba e Capivari, compreendendo-o como parte de um processo de transformação do Estado frente à crise do pacto federativo e do processo de descentralização das políticas sociais no Brasil. Assim, a consolidação de um modelo descentralizado na gestão de recursos hídricos colocou em pauta as políticas ambientais dentro da discussão das políticas sociais, econômicas e regionais mais abrangentes, ao menos quando se levam em consideração as bacias hidrográficas densamente urbanizadas
Abstract: By the end of the 1980', the brazilian water resources management have experienced a process of change in its political structure; two decades were past and it's still in an intense negociation. This movement have its origins on the organization of new institucional arrangements by watershed basis considering the local governments as the most important actors. 80 the main objective of this research is to identify in the institucionalization process of this modeI the political relations that constitute its support and show the main conflicts derived from the confrontation of the original decentralization proposal and the governmental former decentralization. Through the perspective of contemporary sociological theory, with special proeminence of the "risk society" and the "late modernity" theories, the research took etIect in a study of the organization of the "Consorcio Intermunicipal das Bacias dos rios Piracicaba e Capivari", understanding it as a part of a major process of the state transformation; just like the federal pact crisis and the process of the social policies' decentralization in Brazil. In this manner, the consolidation of a decentralizated model at water resources management put envinronment policies in the agenda within the discussion of the social, economic and regional policies; at least when we are taIking about urbanizated watershed basis
Mestrado
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Graf, Roberta. « Politica Ambiental Transversal : experiencias na Amazonia Brasileira ». [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/287060.

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Résumé :
Orientador: Newton Muller Pereira
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Geociencias
Made available in DSpace on 2018-08-04T19:47:14Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Graf_Roberta_D.pdf: 1029060 bytes, checksum: b8dd1845aefb344e1e0aa5fd3682bfb9 (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: Nessa Tese desenvolveu-se o conceito da Política Ambiental Transversal, que representa a internalização da sustentabilidade sócio-ambiental no conjunto das políticas públicas de uma localidade. Parte-se da premissa de que a política ambiental transversal é mais adequada do que a política ambiental exclusivamente setorial por possibilitar o alcance de modelos de desenvolvimento ambientalmente mais sustentáveis, tal qual preconiza a Agenda 21. Os objetivos da pesquisa foram caracterizar a política ambiental transversal nos seus aspectos teóricos e metodológicos e analisar dois estudos de caso: as políticas ambientais recentes dos estados amazônicos do Acre (estudo principal) e do Amapá (estudo complementar). Sob o ideário do ¿desenvolvimento sustentável¿, governos destes estados adotaram prioridades ambientais em seus programas, os quais podem representar iniciativas de transversalidade. Na investigação utilizou-se um arcabouço conceitual composto da sustentabilidade sócio-ambiental, de noções históricas do ambientalismo (com destaque para as escolas do Ecodesenvolvimento e da Ecologia Profunda), da Ecologia, do paradigma sistêmico (teorias da complexidade), da Análise de Políticas Públicas, das prioridades sócio-ambientais para o bioma amazônico, bem como das interfaces da questão ambiental com a Ciência e Tecnologia e com a Economia. A análise dos casos do Acre e do Amapá revelou que a variável ambiental tem sido incorporada em diversas políticas públicas, e isto pôde ser comprovado por meio da evolução positiva de indicadores de sustentabilidade nestes estados. Pode-se dizer, portanto, que em ambos estados ocorrem experiências de política ambiental transversal, embora com algumas limitações, o que demonstra que essa nova concepção tem sido uma tendência significativa. A caracterização teórico-metodológica da política ambiental transversal, feita com aportes da literatura, pôde então ser aprimorada com os resultados dos estudos de caso
Abstract: In this Thesis it was developed the concept of Transverse Environmental Policy, which represent the internalization of socio-environmental sustainability through a set of public policies of a locality. The premiss was that the transverse environmental policy is more successful that exclusive sectorial environmental policy to reach environmental more sustainable development models, as preconized by Agenda 21. The objectives of the research went to characterize the transverse environmental policy in its theoretical and methodological aspects and to analyze two case studies: recent environmental policies of the amazonian states of Acre (principal study) and Amapa (complemental study). By the approach of ¿sustainable development¿, governs of these states adopted environmental priorities in their programs, whose can represent transverse initiatives. In the investigation it was used a conceptual frame composed by socio-environmental sustainability, historic notions of environmentalism (with distinction to Ecodevelopment and Deep Ecology schools), Ecology, systemic paradigm (complexity theories), Public Policy Analysis, socio-environmental priorities for the amazonian biome, as with the interfaces of the environmental question with Science and Technology and the Economy. The analysis of Acre and Amapa cases revealed that environmental variable have been incorporated in diverse public policies, and this was confirmed by the positive evolution of sustainable indicators in these states. It can be affirmed, therefore, that in both states occur experiences of transverse environmental policy, in despite of some limitations, and this fact demonstrates that the new conception of environmental policy have been a significative tendency. The theoretic-methodological characterization of transverse environmental policy, made by literature resources, was then improved with the case studies results
Doutorado
Doutor em Política Científica e Tecnológica
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Morero, Andrea Maria. « Planejamento ambiental de areas verdes, estudo de caso : distrito sede do minicipio de Campinas - SP ». [s.n.], 1996. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/257911.

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Orientador: Rozely Ferreira dos Santos
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil
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Resumo: Em dias atuais, o planejamento de áreas verdes em sistemas urbanos tem se preocupado em conciliar a conservação dos recursos naturais com as facilidades recreativas de um espaço aberto. Neste enfoque, o presente trabalho propõe o planejamento ambiental de áreas verdes urbanas e peri-urbanas do Município de Campinas, baseado em três abordagens principais: a conservação dos ecossistemas naturais remanescentes, a educação ambiental e o lazer. De acordo com essas abordagens, foram selecionados sessenta indicadores ambientais relacionados à quantificação e qualificação das áreas verdes. Através desses indicadores e da aplicação de métodos de avaliação da paisagem foram definidos territórios em função de três níveis de valores de importância às áreas verdes (alto médio e baixo). A cada território foram apontadas alternativas de implantação dessas áreas, em função dos atributos específicos das paisagens
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Engenharia Civil
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Bevilaqua, Itamar Pedro. « O poder de policia e a proteção ambiental ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1989. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/106302.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina. Centro de Ciencias Juridicas
Made available in DSpace on 2013-12-05T20:03:28Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 1989Bitstream added on 2016-01-08T16:24:05Z : No. of bitstreams: 1 79138.pdf: 2793716 bytes, checksum: 3a107701b043ec100569d9bd410265ee (MD5)
A presente dissertação, intitulada "O poder de polícia e a proteção ambiental", versa medularmente sobre a temática da responsabilidade da administração pública em envidar todos os esforços no sentido de proteger - recuperar elementos do meio, em que o homem desenvolve suas relações societárias. Para tanto foi dividida em três capítulos, principiados pela descrição tipológica dos movimentos sócio-ecológicos, onde se intenta situar o discurso jurídico no âmbito do devir do pensamento ecológico. No II capítulo descreve-se as principais leis brasileiras que, num reflexo legislativo do interesse pela proteção ambiental abrigam em seu bojo normas tendentes a defesa do meio ambiente por derradeiro, é comentado o poder de polícia administrativo como instrumento apto a viabilizar a intervenção do poder público na busca desta proteção, recuperação ambiental, encarando-o não somente como faculdade da administração pública, mas sim como um poder-dever que privilegia a ação preventiva - pedagógica, à coercitiva - sancionatória.
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Polidori, Maria Carolina Leal. « Fatias do tempo ». reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2013. http://hdl.handle.net/1884/27884.

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Leme, Rosana Cristina Biral [UNESP]. « Desenvolvimento e meio ambiente : uma avaliação das políticas na Mesorregião Sudoeste do Paraná ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2007. http://hdl.handle.net/11449/96764.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:28:27Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2007-07-30Bitstream added on 2014-06-13T18:34:37Z : No. of bitstreams: 1 leme_rcb_dr_prud.pdf: 39902832 bytes, checksum: 3a73c3b4668c77c2c568e0a41aa11b28 (MD5)
A presente pesquisa teve como objetivo central analisar os resultados dos programas governamentais Paraná Rural, Paraná 12 Meses, ICMS Ecológico e Sistema Estadual de Implantação de Áreas de Preservação Permanente e de Reserva Legal (SISLEG), quanto a suas influências na questão ambiental na mesorregião Sudoeste paranaense. Esta pesquisa esteia a tese de que as práticas dos Programas de Conservação de Solo, representados pelos programas Paraná Rural e Paraná 12 Meses, não estimularam apenas práticas ambientalmente adequadas por parte dos produtores na mesorregião Sudoeste do Estado do Paraná, mas foram programas que geraram e ao mesmo tempo reforçaram, uma expressiva vinculação da importância da preservação dos elementos naturais à possibilidade de aumento produtivo agropecuário. Essa vinculação constitui-se, atualmente, no principal impasse para implantação das políticas ambientais fundamentadas em uma outra racionalidade ambiental, identificadas na presente pesquisa pelo Programa ICMS Ecológico e SISLEG. Para investigação dessa tese, os procedimentos metodológicos a partir dos quais operacionalizou-se esta pesquisa foram: análises de documentos teóricos, entrevistas com secretários municipais da Agricultura e Meio Ambiente, técnicos da EMATER e do IAP e pesquisa de campo com 452 proprietários em 62% dos municípios da Mesorregião. Os resultados obtidos permitiram comprovar a tese exposta e que, apesar de inúmeras lacunas deixadas ou mal preenchidas pelo modelo de Políticas Ambientais do Estado do Paraná expressas nos programas governamentais investigados, existe um conjunto de condições político-econômico-ambientais que contribui, atualmente, para um momento de singular abertura para o estabelecimento de nova mentalidade no que se refere ao modo de utilização dos recursos naturais na mesorregião Sudoeste Paranaense.
This actual research has its own aim on analysing the results of governamental programs (Paraná Rural) Paraná 12 Months, Ecologic ICMS and State System of the Implantation on the Preserving Areas in a Permanent Way, also the Legal Resource (SISLEG), about its influences in the envirornmental question in the Parana s region.This research gives the idea of the practices on the preserving land program, presented by the programs Paraná Rural and Paraná 12 Months . They didn t stimulate just the envirornmental practices fit by part of the farmers of the southeast of Paraná, but they were programs which generated and at the same time gave support to expressive entailment of the importance on preserving the natural resources to the possibility on raising the agricultura and cattle raising. Nowadays, this vinculation constitute itself on the main impasse to the implantation of the envirornmental politics based in another envirornmental rationality, they indentified on the present research by the ICMS program, Ecological and SISLEG . For the investigation of this thesis, the methodological procedures starded by them, in which, they were the origin of these, were: theorentical document analysis, interviews with the county agriculture secretaries and also from the envirornmental secretaries, EMATER and IAP technicians and a countryside s survey with 452 farmers in 62% of the counties in the region. The acquired results allowed to prove the exposed thesis that, in spite of many left spaces or not well filled up by the envirornmental politics modes from Paraná state, expresses itself in the investigated environmental programs. There is a set of envirormental economical - politics that contribute, nowadays, to a moment of single opening for the stablish of new thought when speaking of the way of the using on the natural resources in the southeast region of Paraná.
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Branco, Maria Isabel Vieira. « O meio ambiente e o município de Lages (1997-2000) ». Florianópolis, SC, 2001. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/81510.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Filosofia e Ciências Humanas. Programa de Pós-Graduação em Sociologia Política
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Foi levando em conta a relevância que a questão ambiental vem conquistando nas últimas décadas - devido à necessidade da ação governamental e à participação popular, para que haja de fato, em nível local, a implementação das políticas públicas -, que essa dissertação faz um retrospecto da gestão municipal do período 1993-2000, para constatar como foi a atuação do Governo da Frente Popular em Lages no que diz respeito às questões ambientais. Fernando Agustini (1993-1996) criou a infra-estrutura necessária para que esta questão avançasse, com a SEMMAS, CEA (Educação Ambiental) e o Parque Ecológico. O período analisado foi a gestão Décio Ribeiro (1997-2000) e, para dar conta de responder como o Poder Público Municipal tratou a questão ambiental em Lages, foram entrevistadas 14 pessoas, analisadas todas as edições do Correio Lageano (janeiro de 1997 a dezembro de 2000), tendo como destaque a questão do lixo e os loteamentos sem autorização da FATMA. A gestão analisada passa por dois momentos distintos: inicialmente, houve a continuidade das políticas ambientais já implementadas; posteriormente, por desacordos internos, essa questão deixou de ser relevante. Este fato é observável nas entrevistas, nas quais se percebe o desmantelamento da estrutura já existente, o que ocorreu principalmente no CEA, que, no final da gestão em pauta, apenas se mantinha aberto. Assim, a questão do lixo não foi resolvida, tanto pela indefinição de área para o futuro aterro, como pela descontinuidade da reciclagem e pela falta de parcerias com empresas para o recolhimento do lixo reciclável. Faltou ainda clareza com relação às políticas públicas, técnicos e recursos capazes de apontar e concretizar ações. Acima de tudo, faltou vontade política para dar conta dessa importante questão.
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Young, Hilda Pon. « Risco de ecossistema ». Florianópolis, SC, 2004. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/87996.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico. Programa de Pós-Graduação em Engenharia de Produção.
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O trabalho trata da correlação entre quatro temas: o desenvolvimento sustentável, a dinâmica da indústria farmacêutica, a estrutura PSR (Pressão-Estado-Resposta) desenvolvido pela OECD e a aplicação da lógica Fuzzy. Apresenta-se um histórico do desenvolvimento sustentável e as diferentes abordagens da economia do meio ambiente. É demonstrado a dinamicidade da indústria farmacêutica para a aplicação da metodologia sugerida, em abordagem à questão de risco de ecossistema ambiental. Ainda, faz-se um levantamento da indústria farmacêutica, a sua dependência da biodiversidade e, a relação com o mercado de capitais. Os investidores podem analisar as empresas, além dos demonstrativos financeiros, através dos relatórios ambientais, com visão de longo prazo. Para desenvolver um conjunto de indicadores ambientais, é apresentado o esquema para a definição de indicadores sob abordagem da sustentabilidade. Definem-se as categorias de análise, as funções, as variáveis, até chegar em um conjunto de indicadores apropriado para um determinado objetivo de estudo. A proposta é baseada na estrutura PSR (Pressão-Estado-Resposta), desenvolvido pela OECD para ajudar os países a melhorarem a gestão ambiental. E, fazendo uso da Lógica Fuzzy é apresentado uma proposta para a avaliação do risco de ecossistema. Sendo que este ecossistema é composto por três sistemas: Qualidade ambiental (indicador de estado), Poluição (indicador de pressão) e Imagem ambiental (indicador de resposta). Cada um destes indicadores é desagregado em três indicadores específicos que, avaliados por uma especialista ambiental, determinará se o indicador atende ou não a determinados critérios julgados por ela. A correlação entre essas três variáveis agregadas (sistemas) resultará em um determinado risco de ecossistema (alto/médio/baixo). Se o risco de ecossistema decorrente das atividades da indústria farmacêutica, no caso, for baixa, portanto, o risco de investimento percebido pelos investidores também acompanhará, portanto, maior é o valor e percepção de mercado da empresa em estudo.
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Diniz, Arlete Martins. « Uma avaliação do impacto ambiental oriundo dos deslocamentos promovidos por programas de desfavelamento em áreas de preservação ». Florianópolis, SC, 2004. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/87648.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico. Programa de Pós-Graduação em Engenharia de Produção
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O crescimento da população, que na maioria das vezes ocorre de forma desordenada, o uso indiscriminado dos recursos e meios, que erroneamente até pouco tempo eram tidos como renováveis, as ocupações de áreas de preservação de forma aleatória e predatória, levaram a necessidade da definição de projetos voltados à preservação ambiental. Atualmente todas as médias e grandes cidades brasileiras convivem com rios, lagos e riachos contaminados, seja por lixo urbano, esgoto ou outras substância tóxicas oriundas da atividade humana ou como subprodutos dessas atividades. Com a finalidade de analisar esses fatores, o presente foi desenvolvido com o objetivo de avaliar os impactos ambientais ocasionados por programas de desfavelamento e outras políticas ambientais públicas. Para essa avaliação foi utilizada a Matriz de Leopold. Os resultados obtidos através da análise da matriz, permitem atestar a importância do projeto de desfavelamento na redução de impactos ambientais e a preservação do meio ambiente para as futuras gerações.
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Saito, Estela Rosa Federmann. « Cenário do licenciamento ambiental : principais entraves - análise das competências ambientais no sistema federativo brasileiro ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2010. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/8962.

Texte intégral
Résumé :
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The disorder growth of the industries, since the 1970s, raised environmental laws which control the pollution by environmental agencies. Then, it was created the environmental permit, one of the instruments of National Environmental Policy, with the purpose to maintain sustainability. With the environmental criminal law edition, the environmental permit begins to be more relevant, because it became a crime not having a permit in an undertaking. It is an extremely instigate subject, because it involves different actors, such as public agencies, industries, Executive, Legislative, Judiciary Power, and the society itself. The importance of the subject is obvious when it is verified, by IBAMA information, that it has been demanded by the business man billions named as environmental impacts mitigation, beyond compensatory measures. Therefore, the reader is invited to an approach of the legal structure, such as legal as well as principle structure, which involves environmental permit, environmental competence, main issue of our dissertation, and of the several of obstacles that damage, sometimes, make impossible the installation and the operation of activities and industries, that potentially or effectively cause environmental impact in Brazil
O crescimento desordenado das indústrias, a partir da década de setenta, ocasionou a edição de leis ambientais que controlassem a poluição através de órgãos ambientais. Assim foi criado o licenciamento ambiental, um dos instrumentos da Política Nacional do Meio Ambiente, com a função de preservar a sustentabilidade. Com a edição da lei de crimes ambientais, a obtenção da licença ambiental passou a ter maior relevância, pois foi criminalizada a ausência de licença num empreendimento. Trata-se de um assunto extremamente instigante, pois envolvem diversos atores, como órgãos públicos, indústrias, Poderes Executivo, Legislativo, Judiciário, e a própria sociedade. A importância do tema é notória quando se verifica, pelas informações do IBAMA, que está sendo exigido do empreendedor bilhões a título de mitigação de impactos ambientais, além das medidas compensatórias. Enfim, convida-se o leitor a uma abordagem do arcabouço jurídico, tanto de sua estrutura normativa como principiológica, que envolve licenciamento ambiental, das competências ambientais, foco da nossa dissertação, bem como dos diversos entraves que prejudicam, às vezes, impossibilitam a instalação e a operação de atividades e indústrias que potencialmente ou efetivamente causem impacto ambiental no Brasil
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Silva, Berenice Martins da. « Gestão ambiental em Santa Catarina : o papel do cadastro industrial ». Florianópolis, SC, 1999. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/81088.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (Mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico.
Made available in DSpace on 2012-10-18T22:57:44Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2016-01-09T03:09:01Z : No. of bitstreams: 1 153003.pdf: 19665550 bytes, checksum: dac9be71b89b6d5a4d9be7bf7b8ccb20 (MD5)
Análise do papel do Cadastro Industrial implantado pela Fundação do Meio Ambiente (FATMA) do Estado de Santa Catarina, na gestão ambiental resultante do sistema de licenciamento ambiental. Apresenta o Sistema Nacional do Meio Ambiente, seus instrumentos e mecanismos de aplicação. Histórico do Projeto de Gerenciamento de Recursos Hídricos em Santa Catarina e sua relação com o banco de dados do Cadastro Industrial. Estuda a aplicação do Cadastro Industrial pela FATMA, propondo novas aplicações e identificando pontos de estrangulamento da implementação do banco de dados do Cadastro Industrial.
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Dias, Reinaldo. « A politica ambiental no Mercosul (1991-1999) : (um novo espaço de articulação) ». [s.n.], 2001. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280184.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Arlete Moyses Rodrigues
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosoifa e Ciencias Humanas
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Doutorado
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Siviero, Simone de Oliveira. « A politica ambiental e o poder local : o caso do municipio de Campinas-SP ». [s.n.], 1995. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280947.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Leila da Costa Ferreira
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-07-20T10:45:02Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Siviero_SimonedeOliveira_M.pdf: 3945428 bytes, checksum: 9c3e0b56670e05c5dca2557af415de01 (MD5) Previous issue date: 1995
Resumo: Não informado
Abstract: Not informed
Mestrado
Mestre em Sociologia
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Vill, Josiane. « Municípios e unidades de conservação federais e estaduais no Sul de Santa Catarina ». Florianópolis, SC, 2006. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/88522.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Filosofia e Ciências Humanas. Programa de Pós-Graduação em Geografia.
Made available in DSpace on 2012-10-22T10:05:50Z (GMT). No. of bitstreams: 1 229178.pdf: 1755523 bytes, checksum: 0443f7881c3b6593d00ac23574559585 (MD5)
A presente pesquisa tem o intuito de estimular o debate sobre políticas públicas ambientais, e sobre o papel dos municípios nas relações estabelecidas pelos órgãos responsáveis pela política municipal de meio ambiente com os órgãos executores das políticas nas escalas federal e estadual, respectivamente Ibama e Fatma. Da mesma forma, visa-se discutir de que maneira a descentralização das políticas ambientais no Brasil tem contribuído para um fortalecimento da gestão ambiental municipal. A hipótese central é de que o processo de descentralização estabelecido pela Constituição de 1988 ainda não garantiu maior participação dos municípios no processo de gestão e implantação de unidades de conservação. O referencial teórico compreende a revisão dos conceitos de políticas públicas, território, escala, poder e conexões transescalares. Para atingir os objetivos fixados, analisa-se a eventual participação municipal na implementação e gestão de uma unidade de conservação estadual e de duas unidades federais, de proteção integral, no sul do estado de Santa Catarina. Para analisar a relação entre os municípios (Secretarias Municipais) e o governo do Estado (Fatma), estuda-se a relação dos municípios de Nova Veneza, Siderópolis e Treviso com a Reserva Biológica Estadual do Aguaí, criada em 1983 com 7.672 hectares. Para analisar a relação entre os municípios e o governo Federal (Ibama), estudam-se as relações dos municípios catarinenses de Praia Grande e Jacinto Machado com o Parque Nacional de Aparados da Serra e com o Parque Nacional da Serra Geral, criados em 1959 e 1992, respectivamente, que juntos possuem uma área de 27.450 hectares, no Rio Grande do Sul e em Santa Catarina. A coleta de dados foi feita mediante pesquisa documental e realização de entrevistas semi-estruturadas. A análise das informações coletadas evidencia que a implantação das políticas públicas ambientais no nível municipal, apesar das últimas conquistas já realizadas, ainda é bastante precária na maioria dos municípios, mesmo naqueles que precisam rapidamente incorporar essa prática às suas administrações, por possuírem unidades de conservação em seus territórios. Conclui-se ainda que as fracas conexões transescalares entre as instituições ambientais responsáveis pela implementação e gestão das unidades de conservação são o principal desafio a ser superado na atual gestão.
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Birnfeld, Carlos Andre Sousa. « A emergencia de uma dimensão ecologica para a cidadania : alguns subsidios aos operadores juridicos ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1997. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/77174.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciencias Juridicas
Made available in DSpace on 2012-10-17T01:33:57Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2016-01-08T22:29:43Z : No. of bitstreams: 1 110455.pdf: 11165172 bytes, checksum: 949b6a2494739fa65fd106d02f167559 (MD5)
Este trabalho propõe-se a comprovar a contemporânea emergência de uma dimensão ecológica para a cidadania. Para tanto, inicia fazendo uma contextualização geral da cidadania moderna em suas dimensões civil, política e social, assim como do considerável conjunto de exclusões ao qual se encontra submetido o homem (e a mulher) contemporâneo(a). Após, no âmbito do segundo capítulo, procura dimensionar as principais características da degradação ambiental contemporânea, assim como as propostas oriundas dos correlatos movimentos ambientais, culminando por apresentar alguns dos muitos reflexos normativos destas demandas. Finalmente, tendo em vista a necessidade de adequar o procedimento interpretativo das normas ambientais ao conteúdo concreto das demandas ambientalistas, tarefa estratégica e imprescindível dos operadores jurídicos, apta a gerar a necessária eficácia destas demandas normatizadas, busca apontar algumas perspectivas atinentes à consolidação, no âmbito jurídico, deste pensar ecológico. Assim, o terceiro e último capítulo procura ilustrar o tratamento oferecido normalmente pelo pensamento jurídico tradicional à cidadania em geral, assim como as novas perspectivas de eficácia da própria cidadania em face das várias mudanças que hodiernamente podem ser vislumbradas no âmbito do Estado e do próprio Direito.
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González, Hidalgo Marien. « Emotional political ecologies. The role of emotions in the politics of environmental conflicts : two case studies in Chile and Mexico ». Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2017. http://hdl.handle.net/10803/457867.

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Résumé :
Esta tesis explora el papel, usualmente ignorado o subestimado, que las emociones desempeñan en los conflictos ambientales. Como varios estudios han mostrado recientemente, considerar las emociones en el análisis de los conflictos ambientales facilita la comprensión de cómo se estructura el orden socioeconómico, cómo se construyen las subjetividades políticas y cómo se producen las movilizaciones sociales. Sin embargo, todavía necesitamos comprender mejor, conceptual y empíricamente, las relaciones entre emoción, poder y conflicto ambiental. Esta tesis define inicialmente un marco teórico para la consideración de “lo emocional” en ecología política (lo que llamo Ecologías Políticas Emocionales, EPEms), revisando bibliografía en ecología política feminista, geografías emocionales, antropología social y cultural, psicología social y sobre movimientos sociales. Mi revisión señala que las EPEms necesitan emplear un marco multidimensional que capture las dimensiones psicológica, “más-que-humana”, geográfica, social y política que se entrecruzan en las subjetividades en los conflictos ambientales. Mi revisión también define los vacíos en la literatura identificados en esta tesis: la necesidad de considerar las "emociones negativas" como la rabia o el trauma presentes en los conflictos ambientales, así como explorar las posibilidades de “sanación”. Los capítulos empíricos de esta tesis se desarrollan mediante una metodología de investigación común, adaptando estrategias habituales de investigación en ecología política - estudio de caso con énfasis en métodos etnográficos - para captar "lo emocional". En el primer caso empírico, analizo el desarrollo histórico y contemporáneo del extractivismo forestal en el sur de Chile, en territorios indígenas Mapuche. Mi análisis muestra que la industria forestal avanza asegurando el control del territorio mediante intervenciones disciplinarias, con el objetivo de gobernar subjetividades para que los sujetos colaboren en el proyecto extractivista. Sin embargo, individuos y comunidades interfieren en este proyecto: sus reivindicaciones de soberanía les permiten ejercer control sobre su propio proceso de subjetivación. En este proceso, destaco el papel de la expresión colectiva de emociones "negativas" como la rabia y el dolor, que considero recursos cruciales que ayudan a las comunidades Mapuche a mantener la resistencia. En el segundo caso empírico exploro las formas en que la práctica psicoterapéutica permite entender mejor los procesos de subjetivación indígena y campesina en conflicto, analizando talleres basados en Terapia Gestalt organizados por una ONG en el sur de Chiapas, México. La evidencia empírica sirve para discutir el papel de las intervenciones terapéuticas a la hora de facilitar la reflexividad individual-colectiva y la participación en asuntos comunitarios. Mi análisis también establece que las “intervenciones sanadoras” necesitan abordar explícitamente cuestiones estructurales de poder para ir más allá de una reflexividad des-contextualizada y des-politizada. Mi investigación permite discutir el trabajo político de las emociones en los conflictos ambientales, destacando tres formas simultáneas y contrapuestas en que las emociones interactúan en los conflictos ambientales: gubernamentalidad emocional, opresión emocional y movilización emocional. Esta interacción muestra una ambivalencia, es decir una tensión constante entre el papel de las emociones como canales para la subversión del poder hegemónico y su papel en la reproducción del mismo. Sostengo que considerar "lo emocional" como un espacio de poder y conflicto ofrece oportunidades a los movimientos socio-ambientales para abrir espacios de re-articulación de las relaciones de poder dentro y fuera de los movimientos, así como a la investigación en ecología política, expandiendo el análisis del desarrollo de los conflictos en las esferas privadas/públicas, individuales/colectivas y considerando posiciones inestables y contradictorias en los puntos de vista de diferentes actores sociales. La investigación en el marco de las EPEms que desarrolla esta tesis puede servir de base para futuras investigaciones interesadas en revelar y transformar las sutilezas de las relaciones de poder y los desafíos que implican los conflictos ambientales.
This thesis explores the usually unseen and undervalued political work that emotions do in environmental conflicts. As several feminist and affect political ecologists and geographers have begun to discuss, analysing the role of emotions on environmental conflicts can enable a better understanding of how social and economic orders develop, how political subjectivities are built and how and why social mobilisations take place. However, we still need to better understand, both conceptually and empirically, the relations between emotion, power and environmental conflict. This thesis first draws a theoretical framework for the consideration of emotion in political ecology (what I name Emotional Political Ecologies, EmPEs), reviewing work in the field of feminist political ecology, emotional geographies, social and cultural anthropology, social psychology and social movements. This critical literature review indicates that EmPEs need to employ a multi-dimensional framework that captures the psychological, more-than-human, geographical, social and political dimensions that intersect subjectivities in environmental conflicts. My review also defines the research gaps addressed in this thesis: the need to engage with “negative emotions” – such as anger or trauma – present in environmental conflicts, as well as to further explore the political ecologies of “healing”. The empirical chapters of this thesis are organised under a shared research strategy, adapting established political ecology research strategies – case study method with an emphasis on ethnographic methods – in order to grasp “the emotional”. In the first empirical case of this thesis, I analyse the historical and contemporary development of forestry extractivism in southern Chile, specifically in and around indigenous Mapuche territories. My analysis shows that commercial forestry advances by securing land control through disciplinary interventions, which aim to govern subjectivities and create subjects that can help secure capital accumulation and extractivism. Nevertheless, individuals and communities get in the way of this project as they mobilise sovereignty claims that permit them to exercise control over the process of their own subject-making. My analysis highlights the emotional dimension of the process of political subjectivation, especially via the collective expression of “negative” emotions such as anger and sorrow, which I find to be crucial resources that help Mapuche communities maintain resistance. In the second empirical chapter of this thesis, I explore the ways in which psychotherapeutic practice sheds light on indigenous and peasant subjectivation processes through analysing the Gestalt Therapy workshops organised by a local NGO in southern Chiapas, Mexico. Empirical evidence serves as the basis from which to discuss the role of psychotherapeutic practice in facilitating individual and collective reflexivity, and in fostering political fellowship and participation in community matters. My analysis also establishes that “healing interventions” need to explicitly engage with structural issues of power in order to move beyond de-contextualised, and thus depoliticised, reflexivity. My research serves to discuss the political work of emotions in environmental conflicts, highlighting three simultaneous, contradictory and creative ways in which emotions interplay in environmental conflicts: emotional environmentality, emotional oppression and emotional environmentalism. This interplay highlights a constantly unresolved tension between the role of emotions as a channel for the subversion of hegemonic power and, conversely, their role in reproducing hegemonic power dynamics. I argue that considering “the emotional” as a space of power and conflict offers opportunities for socio-environmental movements to open spaces for re-articulating power relationships inside and outside movements, as well as for political ecologists to further consider the private and public, the individual and collective spheres of environmental conflicts and the unstable standpoints of the different social actors participating in conflicts. Further exploring the field of EmPEs can inform political ecological analysis aimed at unpacking and transforming the subtle power relationships and challenges that environmental conflicts involve.
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Almeida, Luciana Togeiro de. « Instrumentos de politica ambiental : debate internacional e questões para o Brasil ». [s.n.], 1994. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/285980.

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Résumé :
Orientador: Otaviano Canuto dos Santos Filho
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Economia
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Resumo: Não informado
Abstract: Not informed
Mestrado
Mestre em Economia
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Santos, Reinaldo José Rodrigues dos. « Bases para a gestão ambiental de um organização de prestação de serviços públicos de saneamento básico ». Florianópolis, SC, 2003. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/85737.

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Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico. Programa de Pós-Graduação em Engenharia de Produção.
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A partir da elaboração de uma Base de Dados e uma Base de Conhecimento e, ainda, tendo-se por base a gestão por processos, desenvolveu-se um modelo de avaliação das atividades desenvolvidas por uma organização de prestação de serviços de saneamento básico, capaz de subsidiar a construção do sistema de gestão ambiental dessa organização. A Base de Dados indicou os insumos utilizados e os produtos gerados, em cada processo e subprocesso dos macroprocessos da organização, enquanto a Base de Conhecimento, construída a partir da Base de Dados, permitiu a identificação do conjunto de causas e efeitos ambientais que é observado com a utilização de um insumo em determinado processo ou subprocesso, bem como permitiu a realização da análise dos requisitos legais e ambientais indicando, para cada situação, as ações ambientais propostas. O modelo desenvolvido também indica sugestões e recomendações para a formulação do plano de ação ambiental da organização. A validação do modelo teórico proposto foi realizada por meio de sua aplicação para a localidade de Apucarana, no Estado do Paraná. After the elaboration of a Database and a Base of Knowledge and, still, having for base the management of processes, a model of evaluation of the activities developed by an organization of administration of services of sanitation, capable to subsidize the construction of the system of environmental management of this organization. The Database indicated the used products input and the generated products output, in each process and subprocess of the macroprocesses of the organization, while the base of knowledge, constructed after the data base, it allowed to the identification of the set of causes and environmental effect that's observed with the one use produt input in determined process or subprocess, as well as allowed the accomplishment of the analysis of the legal and environment requisites indicating, for each situation, the environmental actions proposals. The developed model also indicates suggestions and recommendations for the formularization of the plan of environmental action of the organization. The validation of the considered theoretical model was carried through by means of its application for the locality of Apucarana, in the State of the Paraná.
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Ferreira, Natalia de Mello Araujo. « MERCOSUL : meio ambiente e desenvolvimento : uma integração a se realizar ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1993. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/106364.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina. Centro de Ciencias Juridicas
Made available in DSpace on 2013-12-05T20:15:44Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 1993Bitstream added on 2016-01-08T18:19:19Z : No. of bitstreams: 1 92492.pdf: 4739863 bytes, checksum: 38e7062586334957e15daff7f77f7b6f (MD5)
Versa sobre o tema do Meio Ambiente, sua conservação, desenvolvimento econômico e integração nacional ao projeto MERCOSUL. Realiza estudo sobre a relevância da Ecologia no mundo por volta das duas últimas décadas. Historia e analisa as tentativas passadas de integração entre os países da América Latina. Questiona se o paradigma ambiental foi incorporado pelo MERCOSUL. Por fim, busca constatar se há políticas ambientais nos países integrantes do MERCOSUL, inclusive avaliando e evolução da política ambiental brasileira.
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Bolzan, Gilmar Tadeu. « Participação e meio ambiente ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2013. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/106613.

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Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Filosofia e Ciencias Humanas, Programa de Pós-graduação em Sociologia Política, Florianópolis, 2008
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Este trabalho tem como tema central a análise acerca do Conselho Municipal de Defesa do Meio Ambiente da cidade de Santa Maria - RS. Apresentando as origens, estruturas e especificidades destes mecanismos de ingerência da administração pública, consolidados pela constituição de 1988, buscamos, a partir de um estudo empírico, avaliar sobre sua real capacidade deliberativa e democrática deste importante espaço público na elaboração e no controle das políticas ambientais no município de Santa Maria. Para isso, apresentamos, primeiramente, um histórico da formação política brasileira, bem como, uma retrospectiva acerca do surgimento e participação de novos atores, arenas e mecanismos que se consolidaram ao longo desse período. Elementos que, em conjunto com a análise dos conceitos que gravitam em seu redor, foram indispensáveis para a realização da presente pesquisa e que estão intrinsecamente vinculados com este novo mecanismo de gestão, fiscalização e deliberação de políticas ambientais. A presente pesquisa detectou as dificuldades deste Conselho em se afirmar institucionalmente frente às instâncias tradicionais de gestão do Estado, assim como, perpassou analiticamente, nos âmbitos interno e externo, a sua própria questão relacional e de atuação.
This work has as central theme the analysis on the Municipal Council for the Defense of the Environment of Santa Maria - RS. Introducing the origins, structures and characteristics of these mechanisms of interference of government, bound by the constitution of 1988, we sought from an empirical study to evaluate about its real capacity to act. To do so, we present, first, a history of the Brazilian political formation, and a retrospective on the rise and participation of new actors, arenas and mechanisms that have consolidated over the same period. Elements that, in set with the analysis of the concepts that gravitating in its redor, they had been indispensable for accommplishment of the present reserarch and are intrinsically linked with this new mechanism for management, monitoring and resolution of environmental policies. To present research it detected the difficulties of this Council in affirming institucionalmente front to the traditional instances of administration of the State, as well as, perpassou analytically, in the extents intern and external, his/her own subject relacional and of performance.
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Bartolini, Fabio <1978&gt. « La valutazione delle politiche agro-ambientali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/163/1/fabio_bartolini_tesi.pdf.

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Bartolini, Fabio <1978&gt. « La valutazione delle politiche agro-ambientali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/163/.

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Pesavento, Valeria <1993&gt. « Politiche ambientali per l’inquinamento e criminalità ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14328.

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Résumé :
Il primo capitolo è incentrato sulla differenza tra beni comuni ed esternalità. Il secondo capitolo tratta delle politiche ambientali sia internazionali che europee. Il terzo capitolo riguarda la criminalità legata all’ambiente.
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Bento, Heliete Rosa. « Ordenamento urbano e patrimonio cultural como objeto de crime ambiental ». Florianópolis, SC, 2004. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/86762.

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Résumé :
Tese (doutorado) - Universidade Federal de Santa Catarina. Centro Tecnológico. Programa de Pós-Graduação em Engenharia de Produção.
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Para tornar viável a positivação de direitos para esferas biológicas distintas da humana, foi necessário a flexibilização do aspecto antropocêntrico do Direito, que prevalecia nos diversos sistemas jurídicos. Essa abordagem era insuficiente para assegurar a ordem social, o equilíbrio na conduta moral humana. As plantas, os animais, os minerais devem ter direitos assegurados como parte que são do ecossistema global, ou seja, como parte do corpo orgânico, que assegura as todas as formas de vida, inclusive a vida humana. O direito ao meio ambiente ecologicamente equilibrado está entrelaçado com a política urbana, em decorrência, principalmente, da função social da propriedade e das cidades. O estudo visa propor uma ferramenta, que possibilite uma melhor articulação entre as questões relativas à tutela legal, em particular, a Lei de Crimes Ambientais, e as questões pertinentes à formulação de um Plano Diretor, que contemple os paradigmas da sustentabilidade. Para tanto foi realizada uma revisão de normativas de proteção ao meio ambiente e do estabelecimento das políticas publicas urbanas. Trata-se de uma pesquisa exploratória e descritiva e para a sua realização foi adotada uma abordagem qualitativa, no estudo do Plano de Desenvolvimento da Planície Entremares - Praia do Campeche, Ilha de Santa Catarina, Brasil, caracterizando assim um estudo de caso. A investigação permitiu constatar que em decorrência da intervenção daquela comunidade ainda não foi aprovado o Plano Diretor proposto pelo órgão de planejamento do Município; e grandes discussões são realizadas com vistas a estabelecer o consenso na política que estabelece as diretrizes para um desenvolvimento sustentável na região. Entendem as lideranças comunitárias entrevistadas que o Plano de Desenvolvimento da Planície Entremares, antes de ser aprovado demanda uma maior discussão.
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Miotto, Luciana Bernardo. « Politica ambiental em São Jose do Rio Preto : 1980-1994 ». [s.n.], 1995. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280935.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Leila da Costa Ferreira
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-07-20T11:52:20Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Miotto_LucianaBernardo_M.pdf: 4252140 bytes, checksum: eda821647610dea12d2a49ac5857ec66 (MD5) Previous issue date: 1995
Resumo: Não informado.
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Sociologia
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