Littérature scientifique sur le sujet « Piano comunale di emergenza »
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Articles de revues sur le sujet "Piano comunale di emergenza"
Lingua, Valeria. « Limiti e opportunitŕ della democrazia partecipativa nei piccoli comuni ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 97 (février 2011) : 297–316. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097017.
Texte intégralBignami, Daniele F., et Giovanni Menduni. « Piani comunali di protezione civile : origini, sviluppo e nuove azioni di pianificazione territoriale (parte i) ». TERRITORIO, no 95 (mai 2021) : 170–76. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095018.
Texte intégralBignami, Daniele F., et Giovanni Menduni. « Piani comunali di protezione civile : origini, sviluppo e nuove azioni di pianificazione territoriale (parte II) ». TERRITORIO, no 96 (septembre 2021) : 137–46. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-096013.
Texte intégralCorda, Gian Paolo. « Le implicazioni macro-urbanistiche delle reti di mobilitŕ sulla pianificazione a scala comunale ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 15–22. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059003.
Texte intégralFrancesco Giupponi, Tommaso. « I rapporti tra sicurezza e difesa. Differenze e profili di convergenza ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 1 (mars 2022) : 21–47. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-001002.
Texte intégralEvangelisti, Francesco. « Prossima Bologna : processo, piani, progetti ». TERRITORIO, no 57 (juin 2011) : 58–65. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057007.
Texte intégralLa Torre, Mario, Lorenzo Semplici et Jenny Salazar Zapata. « Un Modello di Impact Finance per i Comuni : il Piano Strategico di Mandato BES-Oriented ». CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & ; DEVELOPMENT STUDIES, no 2 (janvier 2021) : 141–70. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2020oa10591.
Texte intégralOldfield, Paul. « Citizenship and community in southern Italy c. 1100–c. 1220 ». Papers of the British School at Rome 74 (novembre 2006) : 323–38. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003299.
Texte intégralBorgogni, Antonio, Marco Lazzari, Alice Ponzoni et Stefano Tomelleri. « Ad occhi aperti verso il futuro. Il ruolo del digital storytelling nella progettazione partecipata di percorsi di orientamento ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (avril 2021) : 78–92. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11520.
Texte intégralRusso, Pasquale. « I migranti forzati in Puglia tra campi di accoglienza e progetti territoriali per l'integrazione : il centro di Borgo Mezzanone ». MONDI MIGRANTI, no 3 (mars 2010) : 99–112. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-003006.
Texte intégralThèses sur le sujet "Piano comunale di emergenza"
Cianciarulo, Dario. « Tecnologie e metodologie integrate per la costruzione di un GIS comunale : dal piano comunale d'emergenza di protezione civile alla tutela e valorizzazione dei Beni Culturali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3515.
Texte intégralIl lavoro riguarda la creazione di un Sistema Informativo Territoriale del centro storico di Viggiano (PZ). I due temi principali affrontati in questo lavoro riguardano la creazione del piano comunale di emergenza comunale su GIS e la creazione del GIS dei beni culturali del centro storico. La creazione di un piano comunale di emergenza che serva a tutelare la popolazione, l'edificato, le infrastrutture e tutto ciò che è all'interno del territorio comunale, non deve far dimenticare anche, che al suo interno persistono numerosi beni culturali che spesso non vengono presi in considerazione. La fortuna o sfortuna del centro storico di Viggiano, è quella che non persistono beni culturali di grande valore ma solamente dei beni culturali “minori”. Si tratta di più di 300 portali in pietra, sparsi su tutto il tessuto urbano, che testimoniano la vita cittadina durante il XIX secolo. Questo secolo fu uno dei più disastrosi a causa dei numerosi terremoti che vi successero. In particolare nel lavoro viene ricordato il terribile sisma del 1857. Il prodotto finale è stato quindi un GIS che contiene, non solo lo stato attuale del territorio comunale al fine di creare un piano di emergenza, ma anche una serie di dati legati ai beni culturali in esso contenuti. Lo studio sui portali ottocenteschi ha permesso inoltre di ricostruire la storia urbanistica della parte più recente del paese. Dall'analisi su GIS delle date incise su numerose chiavi di volta, è stato possibile ricostruire l'andamento urbanistico di una area del centro storico diviso in decenni. Inoltre dall'analisi della piattaforma dati creati su GIS è stato possibile verificare dove e quando sono state effettuate le prime ricostruzioni immediatamente successive al triste e disastroso terremoto del 1857. Il lavoro così svolto, dimostra come la creazione di un GIS comunale, possa includere dati di diversa estrazione, ma essere accomunati da uno stesso fine ultimo: quello della salvaguardia e tutela di tutto quello che c'è all'interno di un centro storico, anche quello che apparentemente sembra di poco valore “storico” o sociale. Inoltre la parte finale del lavoro, è dedicata alle tecnologie proposte per la valorizzazione del centro storico di Viggiano. Avendo un centro storico povero e apparentemente, poco interessante, si è cercato di ideare dei percorsi turistici al suo interno sfruttando una tecnologia ancora poco sviluppata in Italia: quella dei semacode. Il GIS quindi creato è servito alla realizzazione del Piano Comunale di Emergenza, al censimento e all'analisi del centro storico da un punto di vista storico. Infine è stato utilizzato per creare e progettare numerosi percorsi che facciano visitare le sue particolarità a turisti grazie all'utilizzo di una nuova tecnologia a basso costo.
XXII Ciclo
1981
Carpani, Gaia. « Caratteristiche e vulnerabilità della rete di trasporto di Casalecchio di Reno nell'ambito dello sviluppo del Piano di Segnalamento per le emergenze previsto dal PGTU del Comune ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/767/.
Texte intégralGRACIOTTI, PAOLA. « Piano di emergenza interno per il massiccio afflusso di feriti (PEIMAF) : dal terremoto dell'Aquila del 2009 all'evoluzione della pianificazione ospedaliera nella Regione Marche ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242089.
Texte intégralA large incident or disaster usually generates more patients than available medical resources can manage through routine procedures. Many countries require by law that hospitals prepare an “Emergency Management Plan For Mass Casualty Incidents” (PEIMAF). This plan should help the hospital to face unexpected increase in patient volume. This dissertation investigates issues related to the implementation of a PEIMAF during a real mass casualty incident like the L'Aquila earthquake of 2009, and then analyze the current PEIMAFs of the hospitals in the province of Ancona, in the Marche Region, in central Italy, The basic assumption is that, if these emergency plans are prepared to just meet the requirements of the law, and not calibrated, tested and updated to the changing needs of hospitals and the surrounding context, they will be useless in a real emergency. Questionnaires and interviews have been administered to the staff of the San Salvatore hospital, the main health center of L’Aquila, and the other hospitals involved in the management of the mass casualty, as well as the coordinators of medical evacuation operations. Similarly, questionnaires and interviews have been administered to the staff and managers of a sample of hospitals in the Province of Ancona. A PEIMAF drill was also organized at the Ancona regional hospital. Finally, a third case study involved the analysis and comparison of the various PEIMAF of the hospitals within the Marche Region, Results showed that in the l’Aquila case study the PEIMAF although present, were completely unrealistic for the 2009 earthquake, and lacked testing, updating, and distribution among the hospital personnel. The Ancona Province case study highlighted lack of training of the hospital personnel responsible to activate and implement the PEIMAF; the major problems have been found for early warning, communication, coordination, press release. In the third case study, a lack of standardization emerged among the various hospital of the Marche Region. However, both the Marche Region Civil Protection and the hospital administration showed a strong determination to overcome such a fragmented situation and develop a more standardized PEIMAF approach through mutual collaboration and feedback among all components and voluntary disaster medical assistance teams (ARES - ITALIA).
Di, Marco Serena. « Proposta di linee guida per il piano generale di cantierizzazione dei lavori di ricostruzione di un centro storico terremotato : il caso di L’Aquila ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Trouver le texte intégralMonti, Silvia. « Il rischio causato dai fumi generati da un incendio di rifiuti : un caso di studio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Trouver le texte intégralRusso, Filippo. « Avanzamenti nella modellazione dello sviluppo e della dispersione dei fumi nel caso di incendi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Trouver le texte intégralLivres sur le sujet "Piano comunale di emergenza"
Masini, Emanuela, Laura Mugnai et Sergio Boncinelli, dir. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence : Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.
Texte intégralSantoianni, Francesco. La protezione civile : Legislazione-storia-strutture, difesa civile in Italia e all'estero, volontariato-interventi, terremoto, piano di emergenza. Firenze : Niccioli, 1985.
Trouver le texte intégralNapoli, prospettive di mobilità : Le proposte per il piano comunale dei trasporti del traffico e dei parcheggi. Napoli : Edizioni Graffiti, 1996.
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