Articles de revues sur le sujet « Piano casa »

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1

Colacicco, Pompeo, Federica Greco et Francesco Rotondo. « Il Piano casa : evitare l'urbanistica è la soluzione ? » TERRITORIO, no 97 (janvier 2022) : 162–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097020.

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Cerulli Irelli, Vincenzo, et Luca De Lucia. « Il secondo "piano casa" : una (incostituzionale) depianificazione del territorio ». DEMOCRAZIA E DIRITTO, no 1 (juin 2010) : 106–16. http://dx.doi.org/10.3280/ded2009-001007.

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3

Bonomo, Bruno. « La proprietà ; della casa alle origini dell'Italia repubblicana : politica e legislazione, 1945-1950 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 295 (mai 2021) : 222–51. http://dx.doi.org/10.3280/ic295-oa2.

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L'accesso di massa alla proprietà privata della casa di abitazione è un fenomeno che ha segnato in profondità la storia dell'Italia repubblicana, pur restandone a oggi uno degli aspetti meno indagati in ambito storiografico. L'articolo intende contribuire a colmare questa lacuna risalendo alle origini del processo che ha portato l'Italia a diventare uno dei paesi con la più alta quota di proprietari di casa dell'Europa occidentale. Un ruolo decisivo, al riguardo, hanno avuto le politiche abitative ed edilizie volte a incentivare e sostenere la piccola proprietà.Cruciali, sul piano politico e legislativo, furono gli anni del secondo dopoguerra, quando si posero alcuni dei tasselli fondamentali che sarebbero poi andati a comporre il mosaico dell'Italia quale paese di proprietari di casa. L'articolo prende in esame le posizioni programmatiche dei partiti e il confronto politico in sede di Assemblea costituente e di discussione parlamentare su provvedimenti di primaria rilevanza come il piano Ina Casa e le leggi Tupini e Aldisio per l'incremento edilizio.
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4

Oliveira, Karla Dias de, Regina Antunes Teixeira dos Santos et Liane Hentschke. « Um perfil de formação e de atuação de professores de piano de Porto Alegre ». Per Musi, no 20 (2009) : 74–82. http://dx.doi.org/10.1590/s1517-75992009000200009.

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Résumé :
Este trabalho apresenta os resultados de um survey interseccional realizado com 104 professores de piano atuantes de Porto Alegre. Com relação à formação, cerca de 60% dos professores pesquisados possuem uma formação acadêmica na área de Música e menos da metade cursou o Bacharelado em Piano. A maioria dos professores considera ter aprendido a ensinar na prática e um terço da amostra alega seguir o modelo de seus professores. Quanto à atuação, os locais mais destacados são: a própria casa, seguido da escola de música e da casa do aluno. Os resultados revelaram que os professores investigados parecem aproximar-se dos modelos de professor improvisado, professor artesão e professor como profissional (RAMALHO, NUÑEZ e GAUTHIER, 2004).
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Di Biagi, Paola. « Quartieri e città nell’Italia degli anni Cinquanta. Il piano Ina Casa 1949-1963 ». Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 115, no 2 (2003) : 511–24. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2003.10053.

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Bibini, Michela, Giovanni Fattore, Francesco Longo et Francesca Meda. « La Casa della Comunit&agrave ; come piattaforma erogativa decentrata dell'ospedale Hub Il caso servizi oncologici della Casa della Salute di Bettola (A ». MECOSAN, no 121 (septembre 2022) : 91–131. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-121oa14323.

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Résumé :
Nel contesto attuale degli urgenti e importanti investimenti per lo sviluppo dell'assistenza di comunità, così come previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza italiano, il presente articolo si prefigge un duplice obiettivo: (a) descrivere un modello di decentramento erogativo di servizi specialistici di norma gestiti presso ospedali hub, capace di valorizzare le Case della Comunità come una rete di setting erogativi di prossimità, e (b) analizzare le determinanti di contesto e i driver manageriali azionabili per disegnare, implementare e consolidare un'innovazione di servizio di tipo transformational change. Per rispondere alle domande di ricerca, l'articolo presenta il caso di un'innovazione trasformativa in una Casa della Salute in un'area montana dell'Azienda Sanitaria piacentina. Descrive come, a seguito di un graduale processo di decentramento sui servizi oncologici, la Casa della Salute di Bettola, comune di 2.600 abitanti, eroghi settimanalmente cure oncologiche decise dal Dipartimento di Oncologica dell'Ospedale AUSL di Piacenza ma erogate localmente da due professionisti oncologici (un medico e un infermiere). Il successo di questo caso si basa sulla convergenza della gestione e della leadership clinica, sul gradualismo dell'intero decentramento dei servizi oncologi, sulla motivazione di professionisti e pazienti e su un'attenta attenzione alle problematiche logistiche. Questo caso può servire come prototipo per le repliche in altri contesti e per l'introduzione di innovazioni simili in altre aree terapeutiche.
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Guidarini, Stefano. « Il tradimento delle immagini : il piano Milano Verde del 1938 ». TERRITORIO, no 57 (juin 2011) : 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057015.

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Résumé :
Il piano Milano Verde rappresenta un singolare caso di scollamento tra immagine e realtŕ. Questo piano č stato assunto dalla storiografi a architettonica come un vero e proprio modello di riferimento di un razionalismo di maniera ma, ad un'attenta analisi, rivela invece una natura ben diversa. Dietro la sua immagine, nasconde infatti meccanismi attuativi e insediativi molto piů legati alla logica di costruzione della cittŕ ottocentesca e al mercato immobiliare che non alle ricerche sulla casa e i quartieri popolari. La vera natura, sfuggente e contraddittoria, di questo progetto contribuisce a mettere in crisi, con la sua ambiguitŕ tra idealismo e realismo, quel quadro semplicistico dell'architettura moderna fatto di fragili catalogazioni e di rassicuranti luoghi comuni. In questa esperienza ritroviamo inoltre la conferma dell'importanza dello studio delle opere e dei documenti per ricostruire la realtŕ dei fatti e la storia delle idee.
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Benetti, Alessandro. « GAIA CARAMELINO ; STÉPHANIE DADOUR (a cura di) : THE HOUSING PROJECT : DISCOURSES, IDEALS, MODELS, AND POLITICS IN 20TH-CENTURY EXHIBITIONS ». Proyecto, Progreso, Arquitectura, no 27 (2022) : 206–7. http://dx.doi.org/10.12795/ppa.2022.i27.12.

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Résumé :
La casa e la mostra d’architettura sono i due oggetti di ricerca che s’incrociano in The Housing Project. Discourses Ideals, Models and Politics in 20th century exhibitions, co-curato da Gaia Caramellino e Stephanie Dadour nel 2020 per i tipi di Leuven Press. Il volume s’ispira alle discussioni del convegno On the Role of 20th Century Exhibitions in Shaping Housing Discourses (2016, ENSA Paris Malaquais e Politecnico di Milano). I dieci saggi di altrettanti autori europei e americani esplorano il ruolo delle mostre come medium in una fase cruciale di elaborazione e circolazione internazionale delle tante declinazioni della casa moderna, tra gli anni 1920 e 1970. Sono organizzati in due parti, che approfondiscono rispettivamente il ruolo delle mostre come spazi di traduzione e di mediazione. Caramellino e Dadour prendono le distanze da un approccio monografico e collocano le tante e diverse esperienze espositive in una cornice più ampia, sul piano disciplinare e geografico.
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Coarelli, Filippo. « The Odyssey frescos of the Via Graziosa : a proposed context ». Papers of the British School at Rome 66 (novembre 1998) : 21–37. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004219.

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LE PITTURE CON SCENE DELL'ODISSEA DA VIA GRAZIOSA: UN TENTATIVO DI RICONTESTUALIZZAZIONELe pitture con scene dell'Odissea, scoperte tra il 1849 e il 1850 e conservate nei Musei Vaticani, costituiscono una delle opere capitali della pittura romana di secondo stile. La tendenza recente ad abbassarne la data fino all'età augustea e l'assenza di uno studio topografico adeguato inducono ad un tentativo di ricontestualizzazione, tanto sul piano cronologico quanta sul piano spaziale. Dal primo punto di vista, il ritrovamento awenuto contemporaneamente di frammenti di un calendario dipinto coevo alle pitture, che è dimostrabilmente pregiuliano, indica un terminus post quern non al 46 a.C: le pitture vanno quindi datate intorno al 50 a.C. circa. Dal secondo punto di vista la posizione della domus sul Cispius permette di identificarne l'atrio in un frammento della Pianta Marmorea Severiana. La presenza nella stessa zona del tempio di Mefitis e la scoperta nelle vicinanze di due iscrizioni che nominano i Papirii, suggeriscono di attribuire la casa a questa gens. Infatti, il tempio di Mefitis, probabilmente di carattere privato, è stato forse fondato, a seguito di evocatio, da L. Papirius Cursor, dopo il trionfo su Sanniti, Tarantini e Lucani del 272 a.C.
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Ferrari, Veronica. « Il ruolo del progetto nel rapporto con la città stratificata. Paniconi e Pediconi a Mantova ». TERRITORIO, no 99 (août 2022) : 122–29. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099017.

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Il saggio illustra il contributo degli architetti romani Mario Paniconi (1904-1973) e Giulio Pediconi (1906- 1999) al programma di ricostruzione post-bellica del Piano Fanfani - gestione ina-Casa - mediante il progetto del complesso per abitazioni e negozi di piazza San Giovanni a Mantova, un intervento che sviluppa in maniera attenta e innovativa l'organizzazione planimetrica degli alloggi e sperimenta elementi compositivi diversi sui fronti che dialogano con la città. Il complesso di edilizia popolare si inserisce con la corretta misura all'interno del tessuto densamente costruito e stratificato mettendosi a sistema con la morfologia dell'edificato. I progettisti lavorano su schemi abitativi semplici e la dotazione di spazi collettivi come la grande corte-giardino e i servizi collettivi.
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Del Mar Martín, María. « Turchi, Vincenzo, Le disposizioni preliminari sul matrimonio nel processo di codificazione piano-benedettino, Casa Editrice Jovene, Napoli 2001, 477 pp. » Ius Canonicum 44, no 87 (21 décembre 2017) : 422–25. http://dx.doi.org/10.15581/016.44.15458.

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Oliveira, Laura Sant'Anna Luedy, Mariana Toledo Borges et Hyury Pinheiro. « “Anota aí : eu sou ninguém” ». Idéias 10 (19 novembre 2019) : e019009. http://dx.doi.org/10.20396/ideias.v10i0.8657411.

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Résumé :
No dia 7 de junho de 2019, uma sexta-feira, nos encontramos perto da estação Marechal Deodoro, região central da capital paulista. Com câmera e cadernos em mãos, deixamos para trás a área degradada e de pujante comércio popular, e paramos um pouco antes de poder sentir a aura das moradas quietas e portentosas de Higienópolis. Vladimir nos recebeu em seu apartamento de manhã cedo, vestido de preto. Sua conhecida expressão solene simpaticamente contrastava com mundanidade do copo de leitevazio que segurava quando nos abriu a porta. Sentamos, os quatro, na sala de estar, que era habitada por uma estante de livros, um par de sofás, mesa de centro e um pequeno piano de cauda. A quietudeda casa deu espaço, então, ao ressonante movimento de ideias que pode ser conferido nas páginas que seguem.
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Armano, Emiliana, Cristina Morini et Annalisa Murgia. « Per un'ontologia precaria. L'approccio orientato alla soggettività ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 2 (novembre 2022) : 48–62. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-002006.

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Résumé :
Se all'inizio della pandemia ci chiedevamo se non fossimo in presenza di una ristruttura- zione delle relazioni di classe entro l'ambito domestico, che provava a fare delle case un laboratorio per il capitale, oggi abbiamo moltissimi elementi per mappare questa controver- sia. Risollevare lo sciopero femminista dopo la pandemia aggiunge elementi pratici e rifles- sivi per confrontarsi su questo piano. La domanda è come continuare a costruire un sinda- calismo che travalichi la cornice della domanda delle lavoratrici salariate per portare l'agilità e l'astuzia della lotta rivendicativa sui terreni della riproduzione sociale: casa, salu- te, istruzione, cura, sicurezza nei quartieri. In alleanza con i lavoratori e le lavoratrici di ogni settore, ma al tempo stesso raggiungendo un'agenda che va oltre perché include abi- tanti dei quartieri, utenti, inquiline, lavoratrici precarizzate. È una domanda-orizzonte che sorge perché, quando ci fermiamo, produciamo anche il tempo per l'invenzione politica.
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Maccaferri, Alessandra, et Ada Cozza. « Il caregiving nelle patologie dementigene. Dalla fatica della cura agli interventi integrati ». PNEI REVIEW, no 2 (novembre 2020) : 55–64. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2020-002006.

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Résumé :
L'allungarsi dell'aspettativa di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione ha comportato una crescita esponenziale di soggetti affetti da malattie neurodegenerative in condizioni di cronicità e disabilità permanente. Sono molti i familiari che decidono di prendersi cura dei loro cari a casa, ma spesso nel decorso della malattia si assiste ad un carico della cura che implica un aumento dello stress con un notevole impatto sulla loro salute. Il caregiver diviene così il secondo paziente di cui gli operatori della salute dovrebbero prendersi cura, considerandolo nella sua interezza, complessità e storicità, e basandosi su una visione della persona in un'ottica integrata e multidisciplinare; ciò consentirebbe una presa in carico con risultati positivi non solo sul piano della salute fisica e psicologica, ma anche su quello economico e sociale. Al fine di raggiungere questo risultato, si propongono una serie di interventi multidisciplinari, la cui integrazione permetterebbe una presa in carico totale della persona che presta cure.
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Fauri, Francesca. « La special relationship Fiat-Chrysler Dall'accordo del 10 aprile 1947 a quello del 30 aprile 2009 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 258 (septembre 2010) : 57–72. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258003.

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L'articolo ripercorre le origini della relazione preferenziale che ha legato Fiat a Chrysler dall'immediato dopoguerra e in particolare durante gli anni del piano Marshall. Grazie ai contatti fra Vittorio Valletta e Philip Hills, dirigente della divisione esportazioni della Chrysler, tra il 1945 e il 1947 l'azienda torinese riuscě a concretizzare la prima importante intesa con una casa automobilistica americana in base alla quale gli ingegneri Fiat avrebbero avuto libero accesso alle risorse tecnologiche e di progettazione della Chrysler. Oggi invece la storia ha cambiato la posizione degli attori, la Chrysler per non chiudere ha dovuto ricorrere all'aiuto della Fiat. L'accordo di partnership siglato il 30 aprile 2009 permetterŕ la ristrutturazione e il rilancio del brand americano sul mercato interno e internazionale grazie alla condivisione della piů innovativa tecnologia Fiat per quanto riguarda i motori ecologici e a risparmio energetico (Multi-air) e l'impiego della tecnologia Chrysler nei propulsori elettrici per la progettazione di una nuova auto elettrica.
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Capobianco, Micaela, et Luca Cerniglia. « Coarticolazione temporale nelle combinazioni di gesti e parole : dati longitudinali in bambini nati a termine e pretermine nei primi due anni di età ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 547–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002005.

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Il presente lavoro esplora i legami temporali negli enunciati costituiti da 1 gesto e 1 parola durante il primo sviluppo comunicativo-linguistico, distinguendo tra combinazioni sin-crone e asincrone. Si analizza la produzione spontanea di 10 bambini singoli nati a termine e 2 pretermine, senza danno neurologico, osservati longitudinalmente nei primi due anni di età mediante videoregistrazioni delle interazioni a casa con la mamma, a cadenza mensile-bimensile tra 10-12 e 23-25 mesi, in accordo con la metodologia standard utilizzata negli studi sulla raccolta ed analisi delle produzioni spontanee. I risultati evidenziano che i bam-bini a termine con sviluppo tipico utilizzano un numero maggiore di combinazioni cross-modali sincrone, rispetto a quelle asincrone fin dalle prime fasi di sviluppo e in tutto il periodo osservato, dimostrando una precoce capacità di coarticolazione, sia semantica che temporale. Di contro, i bambini pretermine evidenziano una iniziale prevalenza di combina-zioni asincrone, rispetto a quelle sincrone, con un incremento successivo delle combinazioni sincrone durante il periodo osservato. Questo pattern evolutivo sembra più evidente nel bambino pretermine con più bassa età gestazionale (più prematuro). L'uso maggiore delle combinazioni asincrone su quelle sincrone, durante il secondo anno di età, potrebbe essere espressione di una condizione di rischio e di vulnerabilità che si esprime sia sul piano comunicativo-linguistico che socio-cognitivo tra i bambini pretermine senza danno neurologico nelle prime fasi di sviluppo. Considerando l'importanza del ruolo predittivo delle combinazioni di un gesto e una parola per le prime acquisizioni verbali, l'uso di una "multimo-dalità" poco coordinata sul piano temporale, durante il secondo anno di vita, potrebbe influire sui successivi processi di acquisizione. Tale dato rappresenta una conferma rispetto all'evidenza di profili di sviluppo disarmonici tra i bambini pretermine fin dalle prime ac-quisizioni.
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Berta, Giuseppe. « Contributo a una discussione sui rapporti Fiat-Chrysler ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 260 (février 2011) : 471–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260006.

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Le relazioni tra Fiat e Chrysler hanno una lunga storia, che risale all'ultimo dopoguerra, quando la casa americana si fece carico di assistere i torinesi nell'ambito del piano Marshall. Cinquant'anni dopo, fattasi gravissima la crisi della Chrysler negli anni novanta, la Fiat pensň a un'acquisizione ma lasciň subito il posto alla tedesca Daimler, ben piů dotata di risorse tecniche e finanziarie. Piů tardi, dopo la rinunzia della Daimler a sostenere la Chrysler, questa ri- mase nelle mani di un fondo finanziario, che cercň un socio industriale per rilanciare la produzione. La fusione con la Fiat, che assunse le responsabilitŕ gestionali, forně all'amministrazione Usa una soluzione accettabile per evitare un fallimento disastroso. Dopo la conclusione dei primi accordi, la dinamica produttiva č perň tale che la Fiat, ridotta di dimensioni per lo scorporo da Fiat Automobiles Group del settore dei veicoli industriali (Fiat Industrial), e debole sul mercato dell'auto, appare destinata a non avere il ruolo di guida nella nuova impresa, e a perdere la sua importante posizione nel sistema industriale italiano.
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Varaldo, Riccardo, Daniele Dalli, Riccardo Resciniti et Annalisa Tunisini. « Marketing e intangibles per la competitivitŕ delle medie imprese italiane ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (décembre 2010) : 207–25. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-002001.

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Résumé :
Il paper analizza il ruolo del marketing soprattutto nelle sue componenti piů intangibili nelle strategie competitive delle medie imprese industriali italiane di successo. In particolare, si individuano le scelte di posizionamento di queste imprese e si esamina attraverso quali politiche di branding, pricing e comunicazione e quali relazioni di canale esse sono realizzate. Finalitŕ ultima del paper č l'identificazione dei modelli di successo nella gestione del marketing e l'analisi dei casi mira ad evidenziare come a) l'eccellenza di marketing segue a un generale recupero di competitivitŕ che si basa sul distacco dai modelli imprenditoriali tradizionali e sull'adesione a un modello d'impresa manageriale che gestisce direttamente il rapporto con i mercati, b) l'eccellenza di marketing esprime di rado una via italiana al marketing in senso stretto, quanto piuttosto una corretta applicazione dei principi del marketing tout court in grado di valorizzare il patrimonio di risorse cui sono applicati. Sul piano metodologico il paper si avvale dell'analisi dei risultati di 29 casi di studio di medie imprese con performance superiori alle medie dei rispettivi settori (alimentari, prodotti per la persona, prodotti per la casa, meccanica leggera, cantieristica). La ricerca č stata promossa dalla Societŕ Italiana di Marketing e ad essa hanno partecipato 29 gruppi di ricerca di 21 atenei diversi.
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Mosa, Elena. « L’uso degli ambienti fisici e virtuali durante l’emergenza sanitaria. » IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 36–45. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.332.

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Il contributo si basa sui dati raccolti nel corso dell’indagine “Impatto della Pandemia sulle Pratiche Didattiche e Organizzative delle Scuole Italiane nell’Anno Scolastico 2020/21” condotta da Indire su un campione statisticamente rappresentativo. La survey richiama le dimensioni dei framework europei DigCompOrg e DigCompEdu, ovvero: 1) Modalità didattiche 2) Valutazione 3) Supporti e risorse per la didattica 4) Spazi, infrastrutture e tecnologie 5) Formazione continua 6) Organizzazione e leadership scolastica 7) Collaborazione e networking. Il rispondenti all’indagine sono stati 2.546 docenti variamente distribuiti sul territorio nazionale e rappresentativi della scuola primaria, secondaria di I e di II grado. Nello specifico, l’articolo intende approfondire i risultati relativi alla dimensione “spazi, infrastrutture e tecnologie” con l’obiettivo di analizzare l’uso degli spazi scolastici interni ed esterni all’edificio anche in modalità integrata e potenziata dagli ambienti on line. Come è noto, gli spazi e le infrastrutture tecnologiche hanno ricoperto un ruolo fondamentale durante la pandemia. I primi, perché sono risultati essenziali al fine di garantire il distanziamento sociale minimo nel rispetto dei provvedimenti sanitari emanati dal CTS. Le infrastrutture e le tecnologie, inoltre, si sono rivelate essere la conditio sine qua non per garantire le attività didattiche nei vari assetti: in presenza, online o a classi ibride. Assicurare un device a tutti, disporre di connessioni sufficientemente robuste da consentire molteplici accessi in contemporanea (a casa, come a scuola) sono state alcune delle principali sfide fin dai primi giorni di lockdown. Al perdurare dell’emergenza sanitaria e dei relativi provvedimenti necessari al contingentamento della diffusione del virus, si sono poste anche questioni legate alla disponibilità di ambienti domestici dedicati per consentire il corretto svolgimento delle attività didattiche. Ambienti che, non di rado, risultavano inidonei se, ad esempio, dovevano essere condivisi con altri fratelli o sorelle o con i genitori in smart working. I patti educativi di comunità sono stati richiamati nel Piano Scuola 2020/21 al fine di incoraggiare collaborazioni virtuose tra scuola e territorio e rafforzare l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità educanti, anche in relazione al quadro di complessità generato dalla pandemia. Il Piano 2020/21 specifica, tra i vari obiettivi, la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Si è pertanto inteso indagare la tipologia e la frequenza di utilizzo di ambienti diversi dall’aula scolastica e le motivazioni che hanno sotteso a tali scelte. Il contributo intende fornire una sintesi e una riflessione critica a partire dai dati emersi dal questionario.
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Melo, Lucius de. « A travessia da terra vermelha : uma saga dos refugiados judeus no Brasil ». Arquivo Maaravi : Revista Digital de Estudos Judaicos da UFMG 7, no 12 (30 mars 2013) : 187–89. http://dx.doi.org/10.17851/1982-3053.7.12.187-189.

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Os olhos da soprano viravam pássaros. Fugiam da máscara num sonoro e acelerado bater de asas porque, assim como a boca, também gostavam de cantar. A mágica que os subtraía do rosto fazia da vida uma ilusionista e da cabeça de Nora Naumann, uma cartola. Transformava os olhos em alados e afinados cantores para também tentar libertá-los da gaiola intransponível da memória. Mas, eles nada mais eram que o passado em forma de passarinho. Desprendiam-se com facilidade do corpo para voar sem pressa e prazerosamente sobre os campos verdes formados pelas copas das árvores da infinita floresta brasileira. Voavam sobre as perobas, cedros, caviúnas, marfim, canjeranas, óleo-pardo, canelas, amoreiras, araucárias e as gigantescas e imponentes figueiras brancas cujas raízes aéreas se derramavam tronco abaixo. Rodopiando como um casal em passos de valsa, desviavam do tucano solitário e do bando de papagaios tagarelas da ponta da asa vermelha. Também chegavam às praias tropicais e, misturadas às gaivotas e fragatas, voavam, voavam, ora dando rasantes sobre o mar ora furando as nuvens; depois atravessavam o oceano, cruzavam as montanhas nevadas da Europa, até pousarem cansados sobre o piano de cauda da Escola de Música de Dresden ou no palco de Teatro de Dusseldorf, na Alemanha. Só então descansavam, e, em seguida, voltavam acelerados ao interior do Brasil, cortando o céu como estrelas cadentes, cruzando a escuridão da noite, até chegarem bem perto das tímidas chamas que dançavam sobre as pontas das enferrujadas e oleosas lamparinas. Trêmulas luzes que iluminavam um pedaço de peroba-rosa enfeitado com letras talhadas à mão que identificavam o nome da singela casa de espetáculos: Ópera dos Grilos.
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Di Petta, Gilberto. « Davanti all'aurora : il delirio tra nostalgia e memoria ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (juillet 2012) : 137–52. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002008.

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In questo lavoro la relazione tra memoria e delirio viene declinata in due momenti distinti: la memoria del delirio e la memoria delirante. Il piacere legato all'atto di conferimento (aberrante) di significato (apofania) dopo il caos dell'apocalissi rimane indelebile nella memoria del paziente psicotico, la quale, a sua volta, oltre che memoria della rivelazione diventa capace essa stessa di produrre materiale delirante retrospettivo o retrodatato. Entrambe queste memorie sono cruciali nel determinare le riacutizzazioni psicotiche. Cosě come gli studi sulla Salience sono stati traslati dal campo dell'addiction al campo della psicosi, allo stesso modo il problema della recidiva delirante puň essere accostato alla recidiva tossicomanica, e la nostalgia del delirio al craving per lo stupefacente. Questo parallelismo č dettato dal fatto che, come la memoria del piacere fusionale con la sostanza stupefacente č indelebile, allo stesso modo č incoercibile il potente richiamo nostalgico che la memoria della pienezza apofanica esercita nella grigia fase post-acuta. Questa funzione della memoria asservita al delirio, su un altro piano, č cruciale proprio per tenere viva l'identitŕ del paziente, messa in crisi dalla quotidiana e respingente estraneitŕ di un mondo nel quale egli non si sente piů a casa propria. Considerando, dunque, la forte impressibilitŕ degli albori psicotici ("l'ora del vero sentire") sulla memoria del sé č fondamentale, nell'incontro clinico e nella relazione terapeutica, costruire le basi affettive per una via d'uscita dalla psicosi. La relazione empatica tra il clinico e il paziente, se dotata di una certa intensitŕ, rappresenta l'ultima chance per costituire una sorta di nuovo terminus a quo da cui far procedere, quasi ex novo, ma non piů da soli, la narrazione della propria esperienza e della propria esistenza.
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Kampmann, Christoph. « Rechtswahrung als Selbstzweck ? Zur päpstlichen Politik im Dreißigjährigen Krieg 1633–1635 im Spiegel neupublizierter Quellen ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no 1 (1 mars 2019) : 31–44. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0005.

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Riassunto Il contributo esamina (riferendosi ai volumi dei „Nuntiaturberichte aus Deutschland“ pubblicati di recente) la politica curiale durante la Guerra dei Trent’anni, in particolare nella sua fase svedese fino alla pace di Praga (1630–1635). Questi anni sono significativi, perché a partire dal 1633/34 si constata, da parte del governo imperiale, una disponibilità al compromesso decisamente maggiore in proposito del diritto religioso. Si pone il quesito di come la curia abbia valutato questo fatto. Le fonti considerate confermano i giudizi finora formulati dagli storici (tra gli altri Konrad Repgen e Robert Bireley) secondo cui la Curia era contraria a fare concessioni alla parte protestante sul piano confessionale. Appare però un secondo aspetto della politica condotta dalla Curia verso l’Impero, vale a dire una profonda diffidenza nei confronti dell’imperatore, sospettato di perseguire un accordo confessionale soprattutto per poter continuare a condurre, dopo una riconciliazione all’interno dell’Impero, la guerra contro la Francia con la stessa intensità. La Curia era evidentemente convinta che per la politica di Vienna fosse prioritaria l’unità della Casa d’Austria e la subordinazione agli interessi della Spagna. Nel complesso l’analisi mette in dubbio che la linea della Curia come attore politico indipendente nelle relazioni esterne europee fosse caratterizzata da un così forte contrasto tra le posizioni tese per principio alla salvaguardia del diritto da un lato e l’adozione di una politica flessibile dall’altro. Dal punto di vista della Curia la salvaguardia del diritto non sembra essere stato solo un fine in sé, come neppure l’agire politico in maniera flessibile era indipendente dall’osservanza di fondamentali principi di diritto. Qui si apre un campo di ricerche future che vanno ben oltre la politica curiale verso l’Impero e possono prendere importanti spunti dai volumi del carteggio dei nunzi ora pubblicati.
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García Fernández, Estela, et María del Rosario Hernando Sobrino. « Inscripciones latinas inéditas de Casa del Olivo ». Gerión. Revista de Historia Antigua 38, no 2 (6 octobre 2020) : 549–62. http://dx.doi.org/10.5209/geri.71947.

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Résumé :
Presentamos aquí tres inscripciones romanas, inéditas y presumiblemente procedentes del territorio de la actual provincia de Córdoba, dos de ellas registradas en el segundo volumen de la autobiografía de Carlos Castilla del Pino titulada Casa del Olivo. Las dos primeras son de carácter funerario y, al menos la segunda, se acomoda en tipología y contenido a los parámetros usuales de la epigrafía funeraria de la antigua Colonia Patricia Corduba; por el contrario, la tercera, fragmentada, corresponde a un epígrafe de carácter métrico
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Nugraha, Iwan Setya, Kodrat Iman Satoto et Kurniawan Teguh Martono. « Pemanfaatan Augmented Reality untuk Pembelajaran Pengenalan Alat Musik Piano ». Jurnal Teknologi dan Sistem Komputer 2, no 1 (3 janvier 2014) : 62–70. http://dx.doi.org/10.14710/jtsiskom.2.1.2014.62-70.

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Résumé :
Dalam bidang musik banyak cara yang dapat dijadikan jalan pembelajaran mengenai teori tentang musik. Cara yang paling mudah yaitu dengan belajar sekaligus bermain alat musik itu sendiri. Dalam hal ini terfokus pada teori musik keyboard atau piano. Dengan cara tersebut dapat dipastikan ilmu akan mudah diserap. Yang menjadi masalah disini yaitu bagaimana menjadikan metode pembelajaran itu menyenangkan dan tidak membosankan atau membingungkan. Dengan menggunakan metode pembelajaran berbasis augmented reality yang dibuat dengan menggunakan Unity sebagai komponen yang utama dan dengan menggunakan 3DS Max sebagai software untuk menghasilkan gambar yang menarik. Proses perancangan dan pembuatan metode pembelajaran ini menggunakan prototyping. Dengan prototyping, desain menjadi cepat dibuat dan dapat dicoba. Semakin cepat dibuat dan semakin banyak percobaan yang dilakukan, dapat dengan cepat juga memperbaiki bug yang ada sehingga menghasilkan hasil yang lebih baik. Hasil dari perancangan aplikasi ini adalah terealisasinya suatu aplikasi metode pembelajaran teori pada piano yang dapat mempermudah user belajar tentang chord piano. Dengan adanya aplikasi diharapkan user dapat belajar dengan lebih menyenangkan dengan cara yang mudah untuk mendapatkan ilmu tentang chord piano.
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Aurora, Galuh Liony Putri, A. Heryanto et Fadhilah Hidayatullah. « Motivasi Pembelajaran Piano pada Anak Autis di Studio Musik Markas Kota Prabumulih ». ANTHOR : Education and Learning Journal 1, no 5 (12 octobre 2022) : 291–98. http://dx.doi.org/10.31004/anthor.v1i5.48.

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Résumé :
Rumusan masalah dalam penelitian ini yaitu : Bagaimana proses belajar antara guru dan anak autis pada pembelajaran piano di Studio Musik Markas Kota Prabumulih. Tujuan penelitian ini adalah untuk mengetahui proses pembelajaran music piano pada anak autis di Studio Musik Markas Kota Prabumulih. Metode yang digunakan dalam penelitian ini adalah metode deskriptif kualitatif, yaitu metode penelitian yang berlandaskan data yang bukan angka, mengumpulkan dan menganalisis data yang bersifat naratif. Sampel dalam penelitian ini berjumlah 1 peserta didik. Teknik yang digunakan dalam pengumpulan data penelitian ini dilakukan dengan cara : observasi, wawancara, dan dokumentasi. Data yang didapat dari wawancara dianalisis dengan cara menggunakan analisis data kualitatif. Berdasarkan hasil analisis data diketahui : 1) Pembelajaran alat musik piano pada anak autis di Studio Musik Markas Kota Prabumulih sudah cukup baikdan sudah berjalan sesuai dengan standar sekolah nonformal atau temapt kursus pada umumnya 2) Pada tahap pelaksanaan juga peserta didik yang merupakan anak autis sudah cukup aktif, karena siswa sangat antusias dan bersemangat dalambelajar bermain alat musik piano.
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Arpaia, Christian. « Storie di confine_Critical Zones // Historias de confines_Zonas críticas ». Ecozon@ : European Journal of Literature, Culture and Environment 7, no 2 (25 octobre 2016) : 176–82. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2016.7.2.1100.

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I took these pictures while travelling on my motorbike in Southern Italy. Except for the first two (“Caged_N,” a view of Naples from behind the bars of an ancient cloister now hosting one of the city’s universities; and “Ashes,” a view of Naples’ Città della Scienza), they were all taken in the summer. Summer, in fact, is the season during which contrasts and colors are most powerfully sublimated against these lands’ vast horizon, disclosing sceneries made of abandonment, forgetfulness, and stubborn elemental creativity. This is the fate of the South: to be alive in spite of everything, in spite of bad politicians and of colonizations disguised as (short-term) “development” policies. Though, this being alive conveys very much the weight of a problematic life, which is often a struggle against the challenges of space_time_matter. Or, even worse, against the violence of organized crime, as in the case of “Ashes,” given to the flames in 2013 and now slowly resurrecting.Defined by environmental economist Manlio Rossi Doria “la terra dell’osso,” the bone land, the internal territories of the South survive in their elemental combinations, crisscrossed by huge (and often disproportionate) infrastructures that remain often “cathedrals in the desert” (like the majestic Musumeci’s Bridge, portrayed in the picture “Minimo Strutturale”) and by building developments that cover catastrophic events (in this case, the earthquake of 1980) with abstract—and therefore equally catastrophic—solutions (“Piano Regolatore”). In this silent landscape, testimonies from the territory’s “original characters” take not only the shape of abandoned agrarian houses (“Agrarian Reform”), but also that of the surprising inventiveness of ancient ways to create the built environment. This is the case of Basilicata’s historic town Matera (“Matera”), that, from being a site of backwardness and abandonment, has turned today into a UNESCO World Heritage Site and will be the European Capital of Culture in 2019. Resumen Hice estas fotografías mientras viajaba en mi moto por el sur de Italia. Salvo por las dos primeras (“Caged_N,” una vista de Nápoles desde detrás de las rejas de un antiguo claustro que ahora acoge una de las universidades de la ciudad; y “Ashes”, una vista de la Città della Scienza de Nápoles), todas se hicieron en verano. El verano, de hecho, es la estación durante la que los contrastes y los colores se subliman más poderosamente contra el vasto horizonte de estas tierras, revelando paisajes hechos de abandono, olvido, y terca creatividad elemental. Este es el destino del Sur: estar vivo a pesar de todo, a pesar de los malos políticos y de las colonizaciones disfrazadas de políticas de “desarrollo” (a corto plazo). Sin embargo, este estar vivo expresa mucho el peso de una vida problemática, que a menudo es una lucha contra los desafío del espacio_tiempo_materia. O, incluso peor, contra la violencia del crimen organizado, como en el caso de “Ashes,” entregado a las llamas en 2013 y ahora resucitando lentamente. Definida por el economista medioambiental Manlio Rossi Doria como “la terra dell’osso,” la tierra del hueso, los territorios internos del Sur sobreviven en sus combinaciones elementales, entrecruzados por infraestructuras enormes (y a menudo desproporcionadas) que permanecen a menudo “catedrales en el desierto” (como el majestoso puente de Mudumeci, retratado en la imagen “Minimo Strutturale”) y por desarrollos de construcción que cubren sucesos catastróficos (en este caso, el terremoto de 1980) con soluciones abstractas—y por lo tanto igualmente catastróficas—(“Piano Regolatore”). En este paisaje silencioso, los testimonios de los “personajes originales” del territorio toman no sólo la forma de casa agrícolas abandonadas (“Agrarian Reform”), sino también la de la sorprendente inventiva de las formas antiguas de crear el entorno construido. Este es el caso de la histórica ciudad de Basilicata, Matera (“Matera”), que, de ser un lugar de atraso y abandono, se ha convertido hoy en Patrimonio Mundial de la UNESCO y será la Capital Europea de la Cultura en 2019.
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Rusci, Simone, et Elisabetta Pozzobon. « La rendita attraverso l'edilizia residenziale pubblica : i quartieri INA-Casa come marker della rendita differenziale ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 129 (mars 2021) : 86–112. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1005.

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Résumé :
L'articolo propone una metodologia di comparazione dei valori della rendita urbana utiliz-zando come marker i quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti in Italia nell'ambito dei Piani INA-Casa. Il confronto tra i valori fa emergere due aspetti ritenuti significativi: la forte differenziazione delle condizioni economico-immobiliari che caratterizzano il paese e il riconoscimento dell'ineliminabilità della rendita, che manifesta nei casi studio effetti economici del tutto rilevanti. L'articolo propone una metodologia di comparazione dei valori della rendita urbana utilizzando come marker i quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti in Italia nell'ambito dei Piani INA-Casa. Il confronto tra i valori fa emergere due aspetti ritenuti significativi: la forte differenziazione delle condizioni economico-immobiliari che caratterizzano il paese e il riconoscimento dell'ineliminabilità della rendita, che manifesta nei casi studio effetti economici del tutto rilevanti.
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Rosa, Robervaldo Linhares. « História e gênero em capas e contracapas de partituras para piano ». Revista Eletrônica História em Reflexão 14, no 28 (15 octobre 2020) : 209–31. http://dx.doi.org/10.30612/rehr.v14i28.12361.

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Résumé :
A partir de 3 imagens de capa e contracapas de partituras para piano do final do século XIX e início do XX, todas relacionadas ao universo feminino, engendra-se uma cadeia de relações sócio-histórica e culturais com o fito de apreender o papel do piano e da música nesse recorte temporal em que sobressaem questões de gênero e de representações.
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Okta, Lutfia, Eritha R. Sitorus et Debora Ratnawati Yuwono. « Proses Penalaan Piano di Jurusan Musik FSP ISI Yogyakarta ». PROMUSIKA 5, no 2 (25 novembre 2018) : 53–67. http://dx.doi.org/10.24821/promusika.v5i2.2287.

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Piano berasal dari kata pianoforte, yaitu sebuah instrumen keyboard akustik yang dapat menghasilkan volume nada yang bervariasi dari lunak hingga keras, yang di pada perkembangan sebelumnya kapasistas tersebut tidak terdapat. Pergantian musim dapat mengakibatkan perubahan tingkat ketegangan lebih dari 200 senar piano sehingga instrumen ini perlu ditala secara rutin. Penelitian ini mengkaji tenik penalaan piano oleh teknisi piano di Jurusan Musik, Fakultas Seni Pertunjukan Institut Seni Indonesia Yogyakarta. Melalui pendekatan observasi peneliti mengamati proses penalaan yang pada dasarnya adalah penyelarasan ketegangan senar-senar piano sesuai dengan standar bunyi musikal agar hasil talaan dapat mencapai tingkat akurasi yang terbaik. Hasil penelitian ini menunjukkan bahwa sistem penalaan piano yang digunakan di Jurusa Musik hingga saat ini adalah sistem equal tempered, yaitu membagi oktaf menjadi 12 nada secara rata. Di antara tahap awal dari sistem equal tempered yang telah dilakukan ialah dengan cara menala nada A4 pada ketinggian 440 Hz. Untuk selanjutnya ketiga senar yang mendukung sebuah nada ditala sehingga ketiganya mencapai ketinggian yang sama pada nada tersebut. Penalaan piano menggunakan alat yang disebut hammer tuning. Dengan alat tersebut nada-nada tempered dirangkai dari E3 hingga Bes4 sebagai patokan untuk merangkai nada diskan (nada-nada di atas) dan baskan (nada-nada di bawah).
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García, Julián, Fernando Magdalena et Juan M. Medina. « The Casa Pizano and the Construction of Light Vaults in Colombia. The Origin of a Modern Tradition ». rita_, no 9 (mai 2018) : 152–59. http://dx.doi.org/10.24192/2386-7027(2018)(v9)(11).

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Kuncoro, Zelika Alin. « The One Smart Piano Classroom : Integrasi Teknologi dalam Sekuen Belajar Piano ». INVENSI 5, no 2 (27 novembre 2020) : 113–27. http://dx.doi.org/10.24821/invensi.v5i2.3944.

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Résumé :
Sebagai salah satu cara alternatif yang berperan membentuk keterampilan bermain piano, konsep kelas pintar The One Smart Piano Classroom dinilai mempunyai keuntungan kompetitif yang mempunyai fungsi triggering, accelerating, dan sharpening. Triggering karena penggunaan teknologi membuat lompatan masuk ke dunia musik dari titik manapun seseorang belajar. Accelerating mempercepat pengembangan musikalitas murid, dan sharpening karena mampu mempertajam pedagogi musik konvensional sehingga lebih berorientasi dengan dunia nyata. Tulisan ini bertujuan untuk mengevaluasi integrasi The One dalam sekuen belajar piano dan kemudian berimplikasi pada skill pianistik yang terbentuk. Ditandai dengan adanya substitusi skor piano cetak dengan skor piano digital, teknologi diintegrasikan dalam setiap tahap dalam sekuen. Dengan kata lain, seluruh sekuen tidak lepas dari keberadaan jaringan berkabel dan nirkabel dalam teknologi The One. Dengan menggunakan pendekatan studi kasus, analisis dilakukan dengan mengoperasionalkan kerangka pemikiran Ruben Puentedura tentang teori integrasi teknologi pendidikan SAMR. Hasil menunjukkan adanya integrasi The One berimplikasi pada beberapa hal di antaranya peralatan, perlengkapan, infrastruktur, hingga skill pianistik meliputi pemahaman dan pengaplikasian konten tonal, konten ritme, aural, asosiasi verbal. Diketahui pula jika ditinjau dari prosesnya menuju target hasil belajar, integrasi dalam The One Smart Piano Classroom berlangsung hingga tahap redefinisi dengan beberapa catatan pergeseran makna. The One Smart Piano Classroom: Integration of Technology in Piano Learning ABSTRACT As an alternative way that plays a role in shaping pianistic skills, the concept of The One Smart Piano Classroom is considered to have a competitive advantage that has the functions of triggering, accelerating, and sharpening. Triggering because of the use of technology makes the leap into the world of music from any point someone learns. Accelerating, accelerating the development of student musicality, and sharpening because it is able to sharpen conventional music pedagogy so that it is more oriented to the real world. This paper aims to evaluate The One's integration in piano learning sequences and then have implications for the formed pianistic skills. Characterized by the substitution of printed piano scores with digital piano scores, technology is integrated at each stage in the sequence. In other words, the whole sequence is inseparable from the existence of wired and wireless networks in The One technology. Using a case study approach, the analysis was carried out by operationalizing Ruben Puentedura's framework of the theory of integration of SAMR education technology. The results show the integration of The One has implications for several things including equipment, equipment, infrastructure, to pianistic skills including understanding and applying tonal content, rhythmic content, aural, verbal associations. It is also known that when viewed from the process towards the target of learning outcomes, integration in The One Smart Piano Classroom goes to the redefinition stage with some notes of shifting meaning.
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Pérez-Guerrero, Ana M. « Impromptu o la magia de la imagen cinematográfica celebrada en un musical animado ». Con A de animación, no 8 (1 mars 2018) : 22. http://dx.doi.org/10.4995/caa.2018.9636.

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<p>Impromptu (María Lorenzo, 2017) es un cortometraje de animación preseleccionado para los Premios Goya 2018. Producción valenciana de Enrique Millán, a pesar de su todavía breve recorrido por festivales, el cortometraje tuvo su estreno español en el prestigioso ALCINE – Festival de Cine de Alcalá de Henares, ha acumulado numerosas selecciones internacionales, y ha obtenido el premio a la mejor animación artística en el 1st Expression Art Movie Festival de Los Ángeles (EEUU). Pero Impromptu es, sobre todo, una carta de amor al origen del cine, dibujada a mano. El trabajo de la animación tradicional, la dificultad que se ha buscado en la ejecución de la obra y los temas abordados hacen de Impromptu un proyecto tan personal como a contracorriente. En la belleza y fuerza de esta breve pero poderosa obra, al ritmo de la música de Chopin, se manifiestan las marcas autorales de María Lorenzo: el empleo del piano como instrumento fetiche de la musicalización de sus producciones, la presencia de las flores, de las olas y los retratos por los que muestra cierta predilección.</p>
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Gómez-Morán, Miriam. « Los pianos de Liszt en Viena (1838-1846) : un estudio de los instrumentos a través de artículos de prensa de la época ». Cuadernos de Música Iberoamericana 32 (10 septembre 2019) : 269–91. http://dx.doi.org/10.5209/cmib.65538.

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Entre 1838 y 1846, varios críticos vieneses publicaron artículos sobre los conciertos que ofreció Liszt en la capital austríaca. Esos prolijos textos no solo contienen el comentario a la parte meramente interpretativa de la ejecución del programa, sino también numerosos detalles acerca de los pianos que utilizó el maestro húngaro en cada ocasión, las obras que tocó en ellos y el comportamiento de dichos instrumentos en el escenario. El análisis de los documentos ha permitido conocer las características de los pianos, las marcas empleadas y cómo le asignaba Liszt las piezas a cada ejemplar. Los resultados han arrojado luz sobre el concepto sonoro del compositor en esos años –facilitando al intérprete de hoy en día la elección de instrumento para ese repertorio–, la actitud de la crítica respecto al medio sonoro concreto y la variedad de diseño de los pianos de aquel entonces.
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Huerta Fuentes, Amanda Isabel, Francisco Muñoz et Tomislav Curkovic. « Diversidad de coleópteros epigeos en bosques de hualo y plantaciones de pino insigne en Chile central ». Revista Colombiana de Entomología 47, no 1 (4 février 2021) : 1–9. http://dx.doi.org/10.25100/socolen.v47i1.7522.

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Résumé :
Los bosques de hualo (Nothofagus glauca), endémicos de Chile, han sido impactados por procesos antrópicos, como la sustitución por plantaciones exóticas de pino insigne (Pinus radiata). La diversidad de coleópteros epigeos en bosques de hualo, altamente sensibles a los cambios ha sido escasamente documentada. Se evalúo la diversidad estacional de coleópteros epigeos en tres hábitats (bosques de hualo, plantaciones de pino y formaciones mixtas de pino-hualo) en la zona de Constitución, Chile central. Durante la primavera y verano, en tres rodales maduros de cada hábitat, se establecieron al azar tres transectos lineales de 100 m y se instalaron 10 trampas de intercepción cada 10 m. Para cada hábitat se estimó la composición, abundancia y riqueza, y se calculó la diversidad de especies por estación mediante los índices de Shannon-Wiener (H’), de Pielou (J’), Chao 2 y Jacknife 1. Además, se construyeron curvas de rarefacción para obtener la riqueza esperada. Se detectaron 19 especies de coleópteros pertenecientes a 11 familias. En primavera, las abundancias relativas de coleópteros fueron significativamente superiores en las plantaciones de pino, seguidas de las formaciones mixtas y los bosques de hualo. En verano, aunque la abundancia se redujo, la predominancia en las plantaciones de pino permaneció estable. La riqueza relativa en las plantaciones de pino y bosques de hualo fueron superiores en verano. No obstante, se dedujo a través de las curvas de rarefacción, que sólo el esfuerzo de muestreo en verano fue el adecuado. Los índices H’ fueron superiores en las formaciones mixtas en primavera, y en los bosques de N. glauca en verano, coincidiendo con los J’ más elevados. Los resultados sugieren que, mantener plantaciones de pino insigne, favorece la conservación de coleópteros epigeos, actuando como reservorios de biodiversidad, posiblemente por la mayor cobertura arbórea y de sotobosque en este hábitat en particular.
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Abimanyu, Dody Ervina Yoga, et Dody Candra Harwanto. « Aransemen Lagu “Lelo Ledung” Menggunakan Idiom-Idiom Pentatonik Gamelan Jawa Pada Piano Solo ». Musikolastika : Jurnal Pertunjukan dan Pendidikan Musik 1, no 2 (8 décembre 2019) : 87–100. http://dx.doi.org/10.24036/musikolastika.v1i2.29.

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Résumé :
Perubahan sosial budaya suatu masyarakat yang disebabkan oleh teknologi dapat menghasilkan pola aktivitas kebudayaan baru seperti misalnya pada musik. Masyarakat mampu menikmati berbagai jenis musik melalui sebuah teknologi (televisi, radio, handphone) yang pada akhirnya memengaruhi selera musiknya yang cenderung meninggalkan musik-musik tradisional di daerahnya. Kondisi itu perlu diperhatikan dan dilakukan berbagai upaya-upaya, supaya kekhasan suatu daerah dapat tetap dilestarikan dengan nilai-nilai budaya yang ada didalamnya. Hal itu juga yang mendasari penulis dalam melakukan pengkajian musik dengan cara berinovasi melalui pembuatan aransemen musik. Tulisan ini bertujuan untuk membahas mengenai proses aransemen musik dengan menggunakan idiom-idiom pentatonik gamelan Jawa pada lagu Lelo Ledung yang dimainkan di piano. Hasil aransemen ini dapat digunakan sebagai alternatif pembelajaran musik untuk mengenalkan idiom-idiom musik tradisional gamelan dan lagu dolanan (Lelo Ledung) kepada generasi muda ataupun anak didik yang dimainkan pada alat musik modern yaitu piano.
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Jiménez-Martínez, Edgardo, et José Aníbal Ordoñez Rodríguez. « Fluctuación poblacional de principales insectos descortezadores asociados al pino (Pinus oocarpa, L.) en Matagalpa, Nicaragua ». Revista Universitaria del Caribe 27, no 02 (20 décembre 2021) : 41–47. http://dx.doi.org/10.5377/ruc.v27i02.13567.

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El gorgojo descortezador del pino Dendroctonus frontalis Zimm. (Coleoptera: Curculionidae: sub-familia Scolytidae) es el insecto más destructivo y de mayor importancia económica en los bosques de pino de Nicaragua. En San Ramón, Matagalpa, existen unas 660 hectáreas de bosques de pino y aunque cada cierto tiempo se reportan daños por descortezadores, nunca se han hecho estudios científicos sobre estos importantes insectos del bosque. El propósito de este estudio fue generar información científica sobre los principales insectos descortezadores de pino en Yucul. El estudio se realizó entre el período de abril a octubre del año 2014, en este sitio se instalaron cuatro trampas de embudo múltiple tipo Lindgren Funnel non sticky Trap, o trampas de embudo, las cuales son trampas estándar para el monitoreo de poblaciones de gorgojos descortezadores del pino. En este sitio las trampas se ubicaron distantes 30 metros entre cada una y se le adicionó la feromona Frontalin® + Alfa pineno (aguarrás), como atrayentes de insectos. Se describió la fluctuación poblacional de los principales insectos descortezadores asociados a los pinos en Yucul, San Ramón, Matagalpa. Esta información puede ser útil para diseñar e implementar mejores prácticas silviculturales y de manejo de plagas en los pinos.
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Carli, Patricia De. « Pendule, para trio de flauta, violoncelo e piano ». Revista Música 19, no 1 (3 juillet 2019) : 311–15. http://dx.doi.org/10.11606/rm.v19i1.158112.

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Résumé :
Pendule para trio é uma peça em que busca-se traduzir por meios musicais o experimento do pêndulo de Léon Foucault. Quando o pêndulo é colocado em movimento, sua oscilação depende somente da força gravitacional, da tração e da resistência do ar, o que faz diminuir a amplitude das oscilações com o passar do tempo. Ao transpormos isto para a música, podemos considerar um eixo estrutural da peça a partir do qual alterações podem ou não ocorrer dependendo do ambiente que as entorna. Os materiais musicais contidos são interpretados como impulso, suspensão, relaxamento, aceleração e eixo. Quando os impulsos são aplicados ao pêndulo, as oscilações nunca são as mesmas pois as diferentes forças atuam sempre de forma diversa. Na forma musical isso é apresentado, por exemplo, na orquestração, como diferentes maneiras de mesclar o timbre, resultando em diferentes interpretações dos movimentos do pêndulo. Cada parte desta peça representa uma variação do ponto de vista dos aspectos físicos presentes em um pêndulo. Link para escuta: https://soundcloud.com/patriciadecarli/pendule-2016
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Afif, Mahdy. « ANALISIS TEKNIK PERMAINAN PIANO PADA KOMPOSISI œFRAGMEN KARYA JAYA SUPRANA ». Repertoar Journal 1, no 2 (29 janvier 2021) : 281–91. http://dx.doi.org/10.26740/rj.v1n2.p281-291.

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Penelitian ini bertujuan untuk mendeskripsikan teknik permainan piano pada komposisi œFragmen dan mendeskrispsikan interpretasi pada komposisi œFragmen karya Jaya Suprana. Metode penelitian yang digunakan yaitu penelitian kualitatif, subjek dalam penelitian ini adalah partitur œFragmen karya Jaya Suprana, teknik pengumpulan data dilakukan dengan cara observasi, wawancara dan dokumentasi. Peneliti mengangkat komposisi œFragmen karena komposisi ini menonjolkan karakter gendhing karawitan yang sangat kuat dan terdapat tangga nada pentatonik. Komposisi ini menggunakan tangga nada atau nada dasar E minor harmonis yang didukung dengan hentakan hentakan kendang, dan semuanya itu berpadu menjadi satu dalam satu suguhan permainan solo piano. Karya ini menggambarkan potongan potongan kondisi kisah kehidupan manusia seperti keheningan, keceriaan, emosi dan sebagainya. Sehingga peneliti berminat untuk menganalisa komposisi œFragmen karya Jaya Suprana karena komposisi ini mempunyai dua bagian partitur yang berbeda sehingga teknik dan interpretasinya atau nuansanya berbeda. Komposisi œFragmen merupakan karya musik Jaya Suprana yang ingin memadukan unsur musik tradisional dengan musik klasik barat, dengan tetap berdasar pada elemen-elemen pokok musik yang ada.
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Mahdy, Dzaky Allam. « Analisis Bentuk Musik dan Teknik Permainan Piano Traumerei From Kinderszenen, Op. 15 : No. 7 in F Major. Robert Schumann ». Repertoar Journal 2, no 1 (12 juillet 2021) : 92–101. http://dx.doi.org/10.26740/rj.v2n1.p92-101.

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Träumerei From Kinderszenen, Op. 15: No. 07 in F Major. Merupakan salah satu karya ke 07 dari 13 karya dalam "Kinderszenen" ("Scenes from Childhood"), Op. 15 yang disusun oleh Robert Schumann pada tahun 1838. Didalam Träumerei From Kinderszenen, Op. 15: No. 07 in F Major terdapat Bentuk musik dan teknik permainan yang harus dipahami dan dikuasai oleh pemain piano. Tujuan penelitian ini untuk mendeskripsikan bentuk musik dan teknik permainan pada karya musik Träumerei From Kinderszenen, Op. 15: No. 07 in F Major. metode penelitian menggunakan pendekatan kualitatif dengan teknik pengumpulan data berupa observasi, wawancara dan dokumentasi. Teknik analisis data dengan cara (data reduction), penyajian data (data display), dan penyimpulan (conclusion drawing/verification). dan uji keabsahan penelitian ini menggunakan triangulasi data. Hasil penelitian karya musik ini memiliki total 25 birama dengan tempo 100 M.M dengan bentuk musik tiga bagian dan teknik permainan piano seperti penggunaan pedal, legato, touching, speed Dan fingering.Kata Kunci: Träumerei, Bentuk Musik, Teknik Permainan
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Petri, Ariane Isabel. « As camadas de intertextualidade das XIV Variações sobre o tema de Xangô de Almeida Prado ». OPUS 26, no 2 (1 octobre 2020) : 1. http://dx.doi.org/10.20504/opus2020b2612.

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A existência da obra XIV Variações sobre o tema de Xangô, de Almeida Prado, em duas versões (uma de 1961, para piano, e outra de 1998, para fagote e piano), e o depoimento do compositor de que cada variação se refere a um gênero do folclore brasileiro criam um cenário complexo de intertextualidade. Primeiramente, o artigo traz uma contextualização da obra nacionalista, obra esta que segue as instruções de Mário de Andrade e Mozart Camargo Guarnieri. Em seguida são abordados conceitos de intertextualidade que importam neste recorte de trabalho, entre outros, a bússola intertextual de Gabriel de Mesquita, e representamos em gráfico as quatro camadas de intertextualidade encontradas nessa obra. Durante a abordagem destas camadas, damos um enfoque na relação da variação IV com sua referência externa, o Ponteio n. 45 de Guarnieri. A análise comparativa dos dois intertextos, tanto nos seus parâmetros superficiais quanto profundos, mostra que eles se relacionam através de modelagem de perfil. A comparação das duas versões, escritas com uma distância de 37 anos, evidencia como a nova versão, mesmo mantendo o piano inalterado, ambienta a obra na fase pós-moderna do compositor. Por último, compilamos as tipologias de intertextualidade dentro da bússola intertextual e propomos uma reformulação da bússola bidimensional e sua ampliação para três dimensões, no intuito de incorporar nesta um novo conceito, a metaintertextualidade, a partir da relação sugerida pelas duas versões das XIV Variações de Almeida Prado.
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Ibáñez Beltrán, Luis Manuel. « Del burgo de Pino a la villa de Monforte en la tierra de Lemos (siglos XII-XIII) ». Cuadernos de Estudios Gallegos 64, no 130 (28 septembre 2017) : 141. http://dx.doi.org/10.3989/ceg.2017.130.05.

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La Tierra de Lemos, en el sur de la provincia de Lugo, protagoniza una larga evolución desde los Lemavos prerromanos, en la que se ha ido adaptando a las diferentes realidades y episodios históricos. Dentro de este desarrollo, los siglos de la Plena Edad Media marcan un punto de inflexión: la fundación del burgo de Pino, después villa de Monforte, su nueva cabecera comarcal. Con este nuevo referente urbano, una tierra marcadamente rural y agraria recibe una nueva realidad morfológica, económica y social. Paralelamente, el conjunto de Lemos conoce un nuevo agente de poder: el concejo monfortino. Éste viene a unirse a los otros dos poderes locales: el monasterio benedictino de San Vicente del Pino y la nobleza laica, la de los condes en / de Lemos, llamados a ser la más importante casa nobiliar gallega de la Baja Edad Media. Los tres poderes juntos, en continua pugna, marcan la estructura y dinámica de la nueva villa, sobre la cual la corona ejercerce un cierto rol de balanza, inclinandola hacia un lado u otro con sus concesiones y prebendas. [gl] A Terra de Lemos, no sur da provincia de Lugo, protagoniza unha longa evolución dende os lemavos prerromanos, na que tense ido adaptando ás diferentes realidades e episodios históricos. Dentro deste desenrolo, os séculos da Plena Idade Media marcan un punto de inflexión: a fundación do burgo de Pino, despois vila de Monforte, a súa nova cabeceira comarcal. Con este novo referente urbán, unha terra marcadamente rural e agraria recibe unha nova realidade morfolóxica, económica e social. Paralelamente, o conxunto de Lemos coñece un novo axente de poder: o concello monfortino. Éste ven unirse ós outros dous poderes locais: o mosteiro bieito de San Vicente do Pino e a nobreza laica, a dos condes en / de Lemos, chamados a ser a máis importante das casas nobiliares galegas da Baixa Idade Media. Os tres poderes xuntos, en continua pugna, marcan a estructura e dinámica da nova vila, sobre a cal a coroa exerce un certo rol de balanza, inclinandoa cara un lado ou outro coas súas concesións e prebendas.
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López Gómez, Julia, et Antonio López Gómez. « La casa rural en Ciudad Real en el siglo XVI, según las «Relaciones Topográficas de Felipe II». » Estudios Geográficos 51, no 199-200 (30 septembre 1990) : 219–40. http://dx.doi.org/10.3989/egeogr.1990.i199-200.219.

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Estas «Relaciones» permiten conocer rasgos esenciales. Domina la casa de una sola planta, con paredes de tierra apisonada («tapia») y en bastantes casos cimientos de piedra; se usa muy poco el ladrillo, poco la cal y el yeso. La madera es de árboles locales (encina, roble, etc.) en el NW y SW, pino de Cuenca en el NE, de Segura o Cazorla en el SE. Se una generalmente teja, pero en bastantes lugares también carrizo o retama. [fr] Ces «Relations» nous permettent de connaître des traits essentiels. La plus commun est la maison d'un seul étage, avec les murs en terre taissée («tapia») et avec les foundations en pierre le plus souvent. On utilise très peu la brique et peu la chaux et le plâtre. Au NW et SW de la province la bois provient d'arbres locaux (chêne vert chêne, etc.), au NE le plus utilisé est le pin de Cuenca et au SE le pine de Segura ou Cazarla. Le plus souvent les toits sont en tuile mais en certaines villages on trouve aussi le genêt ou le laîche.
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Ochoa García, Daniel, Jesús Abraham Fernández Fernández, Violeta Saraí Jiménez Hernández, Ángela Andrea Camargo Sanabria, Johnattan Hernández Cumplido et José Roberto Espinoza Prieto. « Diversidad de Coleoptera (Insecta) en dos comunidades vegetales del rancho Teseachi, Chihuahua, México ». ACTA ZOOLÓGICA MEXICANA (N.S.) 35 (3 octobre 2019) : 1–13. http://dx.doi.org/10.21829/azm.2019.3502213.

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Los coleópteros son el orden de insectos más diverso y estudiado del mundo. Sin embargo, el conocimiento de su diversidad en Chihuahua es escaso. En este estudio se comparó la diversidad de coleópteros en dos comunidades vegetales (pastizal de zacate navajita y bosque de encino-pino). Las colectas se realizaron mensualmente en un periodo de seis meses, de junio a noviembre de 2018. Se definieron transectos lineales en ambas comunidades donde se emplearon dos métodos de recolecta. Se determinó la riqueza específica y la abundancia para cada comunidad vegetal. Para evaluar la diversidad de especies de coleópteros para cada tipo de vegetación, se utilizó el método del número de especies efectivas. Para evaluar cómo cambian las abundancias relativas se utilizó una curva de rango-abundancia y se realizó un escalamiento multidimensional no-métrico para evaluar la similitud entre comunidades. Se obtuvo un total de 209 individuos, clasificados en 12 familias, 29 géneros y 42 especies y morfo especies. El mayor número de individuos y de especies se encontró en el bosque de encino-pino. Sin embargo, los índices demostraron que existe una mayor diversidad en los pastizales (16.6 especies efectivas) comparada con los bosques de encino-pino (8.5 especies efectivas). La similitud entre comunidades fue baja, lo cual puede estar determinada por la presencia de especies exclusivas asociadas para cada comunidad (20 para el bosque de pino-encino y 14 para el pastizal). Se enlistan 13 especies, siete géneros y una familia como nuevos registros para el estado de Chihuahua.
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Fermani, Arianna. « UN TENTATIVO DI ESPLORAZIONE DEI MOLTEPLICI NESSI DELLE NOZIONI ARISTOTELICHE DI GIUSTIZIA E INGIUSTIZIA, VIZIO E VIRTÙ, TRA PIANO ETICO E PIANO GIURIDICO ». EDUCAÇÃO E FILOSOFIA 21, no 41 (27 mars 2008) : 169–211. http://dx.doi.org/10.14393/revedfil.v21n41a2007-259.

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Este artigo objetiva descobrir a multiplicidade de conexões entre justiça e virtude e entre injustiça e vício, bem como demonstrar como apenas o aceite da polivalência destas noções e a extrema adaptabilidade da relação entre elas permitem a co-existência nãocontradit ória da diferença e mesmo afirmações contrárias no interior do texto de Aristóteles. Por exemplo, é apenas usando todos os sentidos da noção de justiça que podemos entender como a afirmação segunda a qual o mesmo ato injusto, sob uma certa perspectiva, é vício, enquanto sob outra não é vício, é possível. Um complexo cenário, sublinhado pelo Estagirita, extremamante rico de articulações internas (que devem ser respeitadas contra cada tentativa de redução), que se torna ainda mais complicado pelo contínuo jogo de transposições e de comparações entre ética e legitimidade legal estabelecidas pelo Filósofo.
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Santos, Daniel Cristiano. « Arnold Schoenberg e Yves Rudner Schmidt : uma relação musical ». Revista Música 21, no 2 (17 décembre 2021) : 315–32. http://dx.doi.org/10.11606/rm.v21i2.193560.

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O presente estudo visa realizar a comparação entre a obra “Angústia”, de Yves Rudner Schmidt e a última das Seis Pequenas Peças para Piano Op.19 de Arnold Schoenberg, afim de verificar proximidade na utilização de conjuntos sonoros. A ferramenta de análise escolhida baseia-se na Teoria dos Conjuntos (Forte, 1971), onde, após a análise das duas obras em separado foi realizada a verificação dos conjuntos comuns à ambas. Verificou-se a repetição entre os conjuntos mais utilizados em cada peça, além de uma aproximação estética, rítmica e auditiva entre as obras.
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Bezerra, Denise Maria, et Francisco Antônio Pereira Fialho. « Analisando música na infância : uma abordagem cognitiva no ensino-aprendizagem do piano ». OPUS 26, no 3 (21 décembre 2020) : 1. http://dx.doi.org/10.20504/opus2020c2608.

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A análise musical é frequentemente relegada a um estágio de aprendizagem posterior na sequência do estudo instrumental, quando já estão dominadas a teoria musical e a harmonia. Neste trabalho propomos a aplicação da análise musical desde a infância, respeitando a capacidade cognitiva da criança em cada estágio do seu desenvolvimento. Nosso foco de estudo é a criança do período operatório-concreto (aproximadamente de 7 a 12 anos) e seu potencial de análise musical. Serão examinados elementos presentes no processo de aprendizagem do piano com base na teoria piagetiana e, a seguir, discutidas algumas possibilidades de análise musical pela criança, amparadas pela abordagem cognitiva.
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Heine, Christiane. « El impresionismo musical en tres obras para piano de compositores españoles : Vicente Arregui (1902), Salvador Bacarisse (1922) y Joaquín Turina (1930) ». Anuario Musical, no 52 (24 janvier 2019) : 173. http://dx.doi.org/10.3989/anuariomusical.1997.i52.294.

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El análisis de tres obras para piano de Vicente Arregui (Sonata en fa menor), Salvador Bacarisse (Heraldos) y Joaquín Turina (Sonata fantasía) demuestra que el impresionismo musical francés en España no fue una mera corriente pasajera de principios del siglo XX porque sus peculiaridades estilísticas influyeron durante tres décadas en la técnica de composición de al menos dos generaciones de músicos españoles. Basado en el examen del tratamiento sonoro y melódico, el estudio parte de los criterios estilísticos más característicos del impresionismo musical para relevar a continuación su asimilación al estilo de cada uno de estos compositores.
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Vaca, Irma Susana Carbajal. « Aculturación en los programas de educación musical de nivel superior : Una mirada desde la historia del tiempo presente en la relación México-Alemania ». Revista Internacional de Educación Musical 9, no 1 (septembre 2021) : 12–19. http://dx.doi.org/10.1177/23074841211046710.

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Résumé :
En el contexto del análisis semiótico de una escuela de piano alemana, presente durante más de tres décadas en México, la autora de este artículo reflexionó sobre los modelos actuales de educación musical en relación con el perfil de ingreso real de los estudiantes de música, el cual se proyecta cada vez con mayor fuerza hacia la diversidad y la multiculturalidad. Se presenta una mirada al fenómeno de aculturación (Berry, 2005) en los procesos de educación musical formal como un interés por documentar la historia del tiempo presente de la educación musical de nivel superior en México.
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Allen, H. L., et T. J. Albaugh. « Bases ecofisiológicas para la producción de plantaciones : un caso de estudio en pino taeda ». Bosque 20, no 1 (1999) : 3–8. http://dx.doi.org/10.4206/bosque.1999.v20n1-01.

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Mariano Carta, Stefano, et Antonio Alcaro. « Una casa di 3 piani + 1. Il sogno di Jung e le omologie archetipiche cervello-mente in una prospettiva evolutiva ». STUDI JUNGHIANI, no 55 (août 2022) : 54–79. http://dx.doi.org/10.3280/jun55-2022oa14057.

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Sulla nave che lo portava verso le Clark lectures negli Stati Uniti, Jung racconta a Freud un sogno, divenuto famoso, in cui una casa a quattro piani, o livelli, sembra rappresentare la struttura di una psiche fondata sull'inconscio archetipico. Nonostante l'idea di archetipo sia stata più volte oggetto di critiche, a partire dalla seconda metà del 1900 gli studi scientifici sull'organizzazione del cervello umano hanno confermato l'ipotesi di una stratificazione delle funzioni mentali e di una determinazione prevalentemente istintuale ed ereditaria del primo e più antico strato dell'evoluzione neuropsichica. Pertanto, riprendendo la struttura della casa sognata da Jung, in questo articolo proponiamo l'idea di una stratificazione psico-neuro-archeologica suddivisa in 3+1 strati sovrapposti che costituisce una elaborazione del modello neuro-archeologico ternario elaborato da Paul MacLean prima e da Jaak Panksepp poi, in cui l'affettività rappresenta il fattore organizzativo fondamentale del cervello-mente. Lo strato più evoluto, caratteristico della specie umana, è quello dell'auto-coscienza riflessiva. Subito sotto si trova il livello della coscienza intersoggettiva, caratteristico delle specie omeoterme (mammiferi ed uccelli) e legato all'evoluzione di un complesso di strutture corticali mediali chiamate Default-Mode-Network. Ancora sotto si trova lo strato della coscienza cognitivo-immaginativa, evolutasi nei vertebrati dotati di corteccia cerebrale. Infine, il primo e più antico strato, è quello della consapevolezza affettiva, legato al funzionamento delle strutture sottocorticali mediali (core-Self), dove risiedono i circuiti istintuali ed archetipici individuati negli studi neuro-etologici di Panksepp.
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