Littérature scientifique sur le sujet « Pianificazione alimentare »

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Articles de revues sur le sujet "Pianificazione alimentare"

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Iacobone, Damiano, et Ruben Baiocco. « Green and Sustainable Communities of Yester-day ». TERRITORIO, no 95 (mai 2021) : 17–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095002.

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Résumé :
In occasione del centenario dalla fondazione di Welwyn Garden City (1920-2020), questo servizio è dedicato alla citta` giardino, da considerare forse la più radicale e rilevante eredita` del ‘town planning and design' britannico e della tradizione utopistica. I saggi che costituiscono la sezione partono tutti da una riconsiderazione dei principi iniziali di Ebenezer Howard, mettendone in luce aspetti differenti, per analizzare la diffusione coeva del modello in ambito europeo e statunitense, o aspetti non scontati come la relazione tra pianificazione urbana e questione alimentare. L'obiettivo e` una valutazione sul lascito delle citta` giardino, come una vicenda, fra teoria e prassi, della pianificazione e del disegno della citta` all'origine di molte questioni della citta` contemporanea.
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Poli, Daniela, et Elisa Butelli. « Una nuova ruralità periurbana nel cuore della città metropolitana : un parco agricolo multifunzionale in Riva sinistra d'Arno ». CRIOS, no 22 (mars 2022) : 30–43. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022004.

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Résumé :
La globalizzazione e l'industrializzazione dell'agricoltura, accompagnate dall'urbanizzazione imponente delle aree metropolitane, hanno reso i contesti di vita sempre più fragili. La pandemia attuale non è che l'esito potente di un modello urbano insostenibile. Uno dei nessi più critici è quello del metabolismo del cibo, retto da reti lunghe legate alla grande distribuzione. Le forme di pianificazione resiliente del XXI secolo dovranno prevedere modalità capaci di reintrodurre il tema della produzione alimentare sana e di prossimità nelle proprie strategie e azioni. L'articolo illustra il progetto "Coltivare con l'Arno. Parco agricolo perifluviale" nei Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa. Tramite un intenso processo partecipativo il progetto ha delineato i contorni di un parco agricolo multifunzionale, per dare risposta al bisogno di prossimità di una nuova ruralità periurbana, contribuendo a tempo stesso a individuare modalità di risoluzione delle criticità di un contesto fortemente urbanizzato. Parole chiave: bioregione urbana, ruralizzazione, parco agricolo, periurbano, prossimità, partecipazione.
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Scudo, Gianni, et Matteo Clementi. « La progettazione ambientale delle filiere alimentari orientata allo sviluppo bioregionale ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093004.

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Résumé :
Il testo presenta strumenti di analisi e progetto di filiere alimentari elaborati nella ricerca ‘Bioregione'. Lo studio mira ad approfondire i processi che connettono domanda e offerta in un ambito territoriale definito e a formulare scenari migliorativi. Le filiere interessano i principali alimenti che compongono la domanda aggregata associata alla ristorazione collettiva nelle diverse fasi, dalla produzione in campo al conferimento al centro cottura, al consumo e alla gestione degli scarti. Gli indicatori utilizzati sono la domanda energetica complessiva (energia primaria non rinnovabile), la contabilità di terreno agricolo produttivo per quantità di prodotto o pasto equivalente e il costo di produzione. Essi costituiscono strumenti sperimentali di riferimento per una pianificazione territoriale locale che metta al centro un nuovo modello metabolico campagnacittà ambientalmente sostenibile.
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Tozzo, Pamela, Mario Picozzi et Luciana Caenazzo. « Bioetica clinica - La protezione dei diritti del minore nella Sindrome di Münchausen per procura : una riflessione etica ». Medicina e Morale 64, no 2 (30 avril 2015). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2015.28.

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Résumé :
Per Sindrome di Münchausen by Proxy si intende la produzione fittizia di malattia in un bambino sano da parte di un adulto, solitamente un genitore, attraverso la produzione di racconti non veritieri, sino ad arrivare alla produzione o alla provocazione di false prove. Tale sindrome può presentarsi con i più svariati segni e sintomi di malattia, con uno spettro di manifestazioni che vanno da moderate a molto severe e che possono essere rappresentate principalmente da: simulazione di segni e sintomi di malattie di varia natura di cui il bambino non è affetto, esagerazione di sintomi di una malattia di cui il bambino è realmente affetto, induzione, e quindi provocazione, di segni e sintomi di malattia. Quando vi sia il sospetto di tale patologia, per i professionisti coinvolti il principale dilemma etico è tra il porre in essere accertamenti diagnostici – a volte invasivi, dolorosi e non privi di rischi per salute del minore – senza il consenso dei genitori allo scopo di verificare la natura organica o fittizia dei segni/sintomi presentati, o se continuare nella prescrizione ed esecuzione di test diagnostici, potenzialmente inutili, ma per i quali il genitore maltrattante ha prestato e presterà il proprio consenso, con il rischio di alimentare la volontà maltrattante del genitore e di prolungare l’azione lesiva a danno del minore. La consapevolezza delle problematiche etiche che emergono nel corso della gestione clinica di sospetti casi MSBP può rappresentare il punto di partenza per la pianificazione del progetto diagnostico-terapeutico del minore ed in questo il team curante potrebbe beneficiare dell’apporto qualificato di una riflessione etica strutturata, che consenta di bilanciare i diritti in gioco. ---------- Münchausen syndrome by proxy is a form of child abuse in which a subject, usually a parent, surreptitiously induces real or apparent symptoms of disease in a child. People with Münchausen syndrome by proxy (MSBP) may create or exaggerate a child’s symptoms in several ways. They may simply lie about symptoms, alter tests (such as contaminating a urine sample), falsify medical records, tampering with specimens or instruments, or they may actually induce symptoms through various means, such as poisoning, suffocating, starving, and causing infection, thus leading to a serious and real danger to the child’s life. For health care professionals, in such cases, the ethical dilemma is between doing medical tests (even painful tests, procedures, and surgeries) without the parental knowledge – with the aim to verify the MSBP condition – or to do only medical assessments for which parents have given consent. In the latter case, there is a risk of triggering attitudes masking the disease, up to push the perpetrator to steal the child from the health care setting, thus potentially damaging the victim. Furthermore, health care staff members may become unwitting participants to the abuse, as they do multiple tests and procedures aimed at diagnosing and treating the child, ordering invasive tests that may not be needed. Multiple ethical dilemmas in the field of child abuse create challenges to making decisions that are in the best interest of the child. The clinician should have command of these ethical issues to render the most appropriate and compassionate care to the child. Awareness of these ethical implications is the beginning step in planning care for these children. Continued support for healthcare members is necessary throughout the diagnostic process. Specific protocols, discussion of clinical cases and open communication of feelings will help them to deal more effectively with these families and to ensure that the treatment decision is in the best interest of the child.
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Thèses sur le sujet "Pianificazione alimentare"

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BARONE, Giulio. « Pianificazione per la conservazione della diversità dei progenitori selvatici delle piante coltivate e delle piante selvatiche raccolte in natura ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. http://hdl.handle.net/10447/533631.

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Résumé :
Le piante selvatiche raccolte in natura (Wild Harvested Plants - WHP) e i progenitori selvatici delle colture (Crop Wild Relatives - CWR), note collettivamente come “Risorse fitogenetiche” (PGR), rivestono molteplici ruoli di rilevanza ecologica, ambientale e socioeconomica perché ad essi si correlano numerosi usi diretti e indiretti, ma anche perché costituiscono un serbatoio di caratteri genetici potenzialmente utili per il miglioramento genetico delle piante coltivate. Ciò rende prioritaria la messa a punto di appropriate strategie di conservazione e valorizzazione. Nella presente tesi vengono presentate le attività che hanno portato alla elaborazione di due inventari delle CWR e delle WHP per l’Italia, suddivisa in Penisola italiana, Sardegna e Sicilia e per la Tunisia. Nel caso dell’Italia, si è reso opportuno un aggiornamento degli elenchi prioritari per tenere conto dei recenti lavori e revisioni della flora nativa ed esotica presente sul territorio nazionale nonché nuove valutazioni degli stati di minaccia che hanno reso obsoleto l’inventario esistente. Il nuovo inventario ottenuto comprende le informazioni circa la distribuzione, lo stato endemico, l’origine, le sinonimie, l’importanza economica delle specie coltivate connesse, le informazioni sugli usi noti, lo stato di minaccia etc. Sono stati dunque individuati 8.766 taxa (7.344 specie) CWR/WHP per la flora d’Italia (88% del totale), in particolare 6.839 (5.516) sono solo CWR, 108 (108) solo WHP e 1.821 (1.710) sia CWR che WHP (ovvero sono parenti di una specie coltivata e caratterizzati da un uso come piante spontanee). I taxa e le specie sono così distribuiti: 7.916 (6.641) per la Penisola Italiana, 2.745 (2.600) per la Sardegna e 2.952 (2.738) per la Sicilia. Ai taxa inclusi nell'elenco, sulla base di procedure in uso a livello internazionale è stata quindi assegnata una priorità per la conservazione utilizzando un approccio basato sul valore, lo stato nativo e la necessità di protezione o monitoraggio di ogni singolo taxon. Il processo aggiornato di prioritizzazione ha portato complessivamente per l’Italia all'identificazione di 102 taxa ad alta priorità (di cui 49 per la penisola, 17 per la Sardegna e 46 per la Sicilia), 57 a media priorità (di cui 23 per la penisola, 7 per la Sardegna e 12 per la Sicilia) e 735 a bassa priorità (di cui 547 per la penisola, 287 per la Sardegna e 322 per la Sicilia). Nel caso della Tunisia, si tratta del primo inventario realizzato a livello nazionale per il Nord Africa. Per il continente africano, infatti, anche se ci sono diversi paesi dell’area meridionale con liste di controllo e inventari CWR, queste informazioni e quelle riguardanti le WHP mancano per i paesi nordafricani. Nell’inventario delle CWR e WHP della Tunisia i taxa sono stati classificati in base al valore economico della relativa coltura, al potenziale per il miglioramento delle colture, lo stato di minaccia, l’endemicità, l’inclusione nell'ITPGRFA (allegato I) e i contributi medi annui al fabbisogno energetico alimentare (kilocalorie pro capite al giorno) applicando un sistema di punteggio basato su 4 livelli di priorità. Su un totale di 2.912 taxa appartenenti alla Flora tunisina, sono stati identificati 2.504 CWR e/o WHP (86% del totale), appartenenti a 143 famiglie e 686 generi. L'elenco di priorità finale per la conservazione attiva comprende 1.036 CWR (43% del totale dei taxa CWR), con 139 taxa classificati come priorità alta, 660 priorità media e 237 priorità bassa. L'elenco di priorità finale per le WHP è composto da 346 taxa e comprende 8 taxa ad alta priorità, 256 a media priorità e 82 a bassa priorità. I nostri risultati confermano la Tunisia come un hotspot di diversità per CWR e WHP nell'area mediterranea e forniscono la base per lo sviluppo e l'attuazione di una strategia nazionale di conservazione delle CWR e WHP più mirata. Nel complesso, i dati ottenuti forniscono un utile punto di riferimento per lo sviluppo di strategie a livello nazionale di conservazione, ex situ e in situ, di quelle risorse fitogenetiche importanti da un punto di vista ecologico, socioeconomico ed etnobotanico il cui stato di minaccia richiede più impellenti azioni coordinate di salvaguardia. A questo scopo, in ultimo, si delineano una serie di possibili interventi che consolidate esperienze condotte a livello internazionale suggeriscono di adottare.
Wild Harvested Plants (WHP) and Crop Wild Relatives (CWR), collectively known as " Plant Genetic Resources" (PGR), play multiple roles of ecological, environmental, and socio-economic importance because they are related to numerous direct and indirect uses, but also because they constitute a reservoir of traits potentially useful for the genetic improvement of cultivated plants. This makes the development of appropriate conservation and enhancement strategies a priority. In this thesis the activities that led to the elaboration of two CWR and WHP inventories for Italy, divided into the Italian Peninsula, Sardinia, and Sicily, and for Tunisia are presented. In the case of Italy, an update of the priority lists was made to take into account the recent work and reviews carried out for the native and exotic flora present on the national territory as well as new threat assessments that made the existing inventory obsolete. The new inventory generated includes information about distribution, endemic state, origin, synonyms, economic importance of the related cultivated species, information on known uses, state of threat, etc. Therefore, 8,766 taxa (7,344 species) CWR/WHP were identified for the flora of Italy (88% of the total), in particular 6,839 (5,516) are only CWR, 108 (108) only WHP and 1,821 (1,710) are both CWR and WHP (i.e., relatives of a crop and characterized by a use as wild plants). The taxa and species are distributed as follow: 7,916 taxa (6,641 species) for the Italian peninsula, 2,745 (2,600) for Sardinia and 2,952 (2,738) for Sicily. The taxa included in the list, built upon internationally acknowledged procedures, were then assigned a priority for conservation using an approach based on the value, native status and need for protection or monitoring of each taxon. The updated prioritization process led to the identification of 102 high priority taxa (49 for the peninsula, 17 for Sardinia and 46 for Sicily), 57 medium priority taxa (23 for the peninsula, 7 for Sardinia and 12 for Sicily) and 735 low priority taxa (547 for the peninsula, 287 for Sardinia and 322 for Sicily). In the case of Tunisia, this is the first national inventory for a North African country. In fact, even if several countries in the southern part of the African continent have already developed CWR checklists and inventories, this information and that concerning WHP are missing for the North African countries. In the CWR and WHP inventory of Tunisia, taxa have been classified according to the economic value of the related crop, the potential for crop improvement, threat status, endemicity, inclusion in the ITPGRFA (Annex I) and the average annual contributions to human food energy needs (kilocalories per capita per day) by applying a scoring system based on 4 priority levels. Out of a total of 2,912 taxa belonging to the Tunisian Flora, 2,504 CWR and/or WHP (86% of the total) were identified, belonging to 143 families and 686 genera. The final priority list for active conservation includes 1,036 CWR (43% of the total CWR taxa), with 139 taxa classified as high priority, 660 medium priority and 237 low priority. The final priority list for WHP is composed of 346 taxa and includes 8 high priority, 256 medium priority and 82 low priority taxa. Our findings confirm Tunisia as a diversity hotspot for CWR and WHP in the Mediterranean area and provide the basis for the development and implementation of a more targeted national conservation strategy. Overall, the data obtained provide a valuable starting point for the development of ex situ and in situ conservation strategies at national level of those plant genetic resources that are important from an ecological, socioeconomic, and ethnobotanical point of view and it is especially urgent considering their state of threat. Finally, for this purpose, a series of possible actions are outlined based on consolidated experiences conducted at international level.
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Butelli, Elisa. « Strategie di Food Planning per riattivare relazioni urbano-rurali nei territori bioregionali ». Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1241349.

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Résumé :
La tesi affronta l’argomento della pianificazione alimentare seguendo un approccio di pianificazione e progettazione bioregionalista del territorio, includendo tematiche fondative come la considerazione dei metabolismi ecologici (di cui il ciclo alimentare rappresenta un aspetto rilevante), la valorizzazione del patrimonio territoriale, del protagonismo delle società locali, incorporando nell’analisi e nelle proposte la dimensione spaziale e del paesaggio. La tesi delinea un framework di governo del territorio multisettoriale e multilivello, alternativo a quello basato sulla destrutturazione globalizzata delle reti del cibo messa in atto dagli accordi economici internazionali, finalizzato alla riattivazione delle reti locali e di conseguenza alla ri- territorializzazione sistemi agroalimentari locali e al sostegno dello sviluppo di forme di autogoverno locale. Nella prima parte viene trattato il contesto problematico relativo all’attuale food planning e dei suoi squilibri legati all'agroindustria e alla de-territorializzazione delle reti del cibo, nonché quelli connessi alla separazione tra pianificazione territoriale e programmazione rurale. La seconda parte è incentrata sull’analisi di molteplici pratiche di food movements, politiche, strumenti, progetti, esperienze di ricerca-azione che si configurano come buone pratiche in risposta alle gravi emergenze ambientali, economiche e sociali generate dal paradigma globalizzato dell’agroindustria. Nella terza parte sono trattati quattro casi studio fra il sud America (Brasile e Argentina) e l’Europa. La parte quarta è incentrata sulla sperimentazione originale di un bilancio alimentare sul territorio della Città Metropolitana di Firenze. Nella parte conclusiva vengono definiti indirizzi innovativi per la costruzione di un modello di governance alimentare declinato in ottica bioregionale con una riflessione sulle possibili ricadute della strategia proposta sui territori.
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Livres sur le sujet "Pianificazione alimentare"

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Poli, Daniela, dir. Agricoltura paesaggistica. Florence : Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-437-0.

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Résumé :
L’agricoltura è la prima delle arti, nasce da un progetto, dalla modificazione cosciente di un contesto, utilizzando conoscenze tramandate e accumulate nel tempo. L’agricoltura contemporanea, figlia della ‘rivoluzione verde’, del fordismo e della sua crisi, ha voltato le spalle a questo sapere che era in grado di produrre non solo alimenti, ma anche tutela ambientale e qualità estetica. I testi raccolti in questo volume intendono alimentare riflessioni e pratiche nei vari settori della pianificazione e progettazione del territorio e del paesaggio – da quello universitario a quello politico, tecnico, professionale e amministrativo – che portino il mondo dell’agricoltura a riconquistare un ruolo centrale nel disegnare nuove relazioni fra abitanti e territorio. In questi scritti, il paesaggio agrario rappresenta un’opportunità per produrre un contesto in cui sia piacevole vivere, con un approccio lontano dalla deriva estetizzante di un malinteso immaginario ‘pittoresco’, ma attento piuttosto ad un’estetica di tipo contestuale, che nasce dentro e dal mondo rurale.
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Fanfani, David, Francesco Berni et Alessandro Tirinnanzi, dir. Tra territorio e città. Florence : Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-613-8.

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Résumé :
Il volume restituisce, attraverso le sintesi di alcune tesi triennali e magistrali selezionate, un quadro di insieme delle attività di studio condotte nell’ambito dei Corsi di Laurea in Pianificazione dell’Università di Firenze con sede ad Empoli. Le diverse sezioni che compongono il lavoro evidenziano una metodologia di lavoro multiscalare e multidisciplinare che si alimenta di una approccio prevalentemente centrato sul rilievo attribuito al valore dei luoghi e degli specifici contesti territoriali. Ne risulta una quadro originale di contributi che rappresentano un modo potenzialmente innovativo di mettere a confronto gli studi territoriali ed urbani con i vari dilemmi operativi che si generano all’incrocio fra definizione delle politiche, costruzione di progetti durevoli di territorio ed indirizzi di sviluppo locale.
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Ink, Blokzan. Giornale Del Cibo : Ottieni Quel Bottino in Forma - 90 Giorni Di Pianificazione Pasto per Quel Killer Bikini Corpo - Nero & Oro Registro Alimentare per Pianificare e Monitorare I Vostri Pasti. Independently Published, 2019.

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