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Fiorucci, Andrea. « Tecnologie, disabilità e sostegno didattico a distanza. Percezioni di un gruppo di specializzandi TFA-Sostegno ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 153–70. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12947.

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Quale ruolo possono svolgere le tecnologie nel rendere più funzionali ed efficaci le attività di sostegno didattico a distanza rivolte ad un target di alunni con disabilità? Nel tentativo di rispondere al quesito posto, il contributo presenta i risultati dell'analisi qualitativa delle percezioni di un gruppo di 52 specializzandi che hanno frequentato il laboratorio sulle TIC del Corso di specializzazione per le attività di sostegno attivato presso l'Università del Salento. Facendo riferimento a proposte didattiche ICT based, progettate ed erogate durante l'emergenza sanitaria in modalità online, i risultati dello studio enfatizzano la necessità di continuare a ragionare sul binomio tecnologia- didattica, ponendo particolare attenzione alle metodologie didattiche e alle dinamiche relazionali e di collaborazione implicate in un percorso di didattica speciale a distanza.
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2

Bosia, Anna. « Leggere per andare oltre. Una proposta su “Skellig” di David Almond ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 2 (16 novembre 2022) : 139–63. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.05.

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Résumé :
Il contributo illustra un itinerario didattico legato alla lettura integrale di un romanzo. La proposta, dedicata a un pubblico di allieve e allievi tra i dodici e i tredici anni, poggia sul sociocostruttivismo, il laboratorio di lettura (WRW) e soprattutto sull’apprendimento cooperativo. Infatti, la maggior parte delle proposte didattiche si svolge in gruppo. La guida del docente e il confronto fra pari concorrono a una costruzione di significati e interpretazioni profondi e offrono strategie applicabili in diversi contesti didattici. La ricerca-azione propone il romanzo Skellig di David Almond come uno studio di caso. Viene proposto un percorso articolato, sperimentato in parte, dal quale si possono evincere spunti e strategie sulla base delle esigenze della propria classe.
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3

Petti, Livia, et Filippo Bruni. « Grande aula universitaria on-line e feedback : un connubio possibile ? » EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12386.

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Résumé :
Nel contesto italiano la formazione degli insegnanti di sostegno, ormai da anni, è attuata attraverso un apposito Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e, nelle sedi universitarie in cui è stato attivato, ha spesso coinvolto numeri consistenti di studenti. Il V Ciclo del percorso per la prima volta, per ovvie ragioni legate all'emergenza sanitaria, si è svolto per la maggior parte on-line. In questo contributo, attraverso l'analisi dell'insegnamento "Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo" (30 ore-4 CFU) che è stato tenuto presso l'Università degli Studi del Molise dalla stessa docente sia nel percorso dedicato alla scuola dell'infanzia e primaria, sia in quello per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è cercato di vedere come modalità didattiche di active learning basate sul feedback - con il fine di indagare opinioni e porre domande in itinere durante la lezione universitaria, anche nella "grande aula" - abbiano permesso il coinvolgimento, la comprensione e l'apprendimento dei corsisti rendendo più efficace, al tempo stesso, l'azione didattica dell'insegnante.
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Galdieri, Michela. « Flessibilità e adattamento al cambiamento nella trasposizione didattica a distanza ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 477–503. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9936.

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Résumé :
Il lavoro presenta una lettura in chiave semplessa del processo di insegnamento-apprendimento nell'ambito della didattica a distanza e una riflessione sulle dinamiche educative ridefinite dalle tecnologie digitali. I mutati scenari sociali, politici ed economici correlati al sopraggiungere dell'inaspettata emergenza sanitaria, hanno sollecitato, anche in ambito educativo, la ricerca di pratiche didattiche flessibili ed innovative, la rivisitazione dei tempi e dei luoghi della didattica e la rimodulazione del modus operandi del docente la cui professionalità si esplica nel suo ruolo proattivo, trasformativo e nella sua capacità, talvolta, inconsapevole, di destrutturare itinerari conoscitivi ed esperienziali generando nuove ed originali forme di agire didattico. L'esperienza svolta presso l'Università degli Studi del Sannio di Benevento nel percorso formativo dei 24 CFU attraverso la somministrazione di un questionario a centottantatré studenti, ed estesa anche a cinquantadue docenti campani, disciplinaristi e non di sostegno, propone una riflessione sul tema della trasposizione didattica in modalità e-learning a partire da una progettualità educativo-didattica in linea con il bisogno del discente di autodeterminazione dei propri apprendiment
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5

Lisarelli, Giulia, et Elisa Miragliotta. « Analisi del discorso di classe sul riconoscimento di altezze di un triangolo ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 12 (21 novembre 2022) : 45–68. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.3.

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Résumé :
L’articolo presenta l’analisi del discorso matematico degli studenti di una classe II di scuola secondaria di primo grado, intrapreso durante una lezione sul riconoscimento di altezze di un triangolo. La lezione si è svolta dopo un percorso didattico durante il quale il discorso sull’oggetto matematico altezza si è costruito a partire da diverse realizzazioni possibili. Obiettivo principale di questo studio è documentare quali tra queste realizzazioni del significante altezza compaiono nel discorso di classe, descriverne le caratteristiche e osservare quali continuità o discontinuità presentano rispetto alle realizzazioni più comuni descritte dalla letteratura in didattica della matematica. L’analisi del discorso, accompagnata dalla costruzione e confronto tra l’albero di realizzazione atteso e l’albero della classe, consentiranno di mettere in luce sia la ricchezza del discorso di classe sia le interazioni tra realizzazioni diverse. Infine, si discuteranno le implicazioni teoriche e didattiche dello studio.
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6

Pignalberi, Claudio. « Competenze strategiche e didattica universitaria : un percorso di autoregolazione e valutazione dell'apprendimento nello studio e nel lavoro ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 397–410. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12416.

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Résumé :
Il contributo propone una lettura della didattica universitaria come ambiente di apprendimento che facilita lo sviluppo e la coltivazione delle competenze strategiche, con particolare attenzione alle competenze autoregolative. Nella prima parte, il contributo fornisce alcune riflessioni sul tema della valutazione per poi illustrare alcuni approcci/strumenti efficaci per la gestione del processo didattico. La seconda parte illustra, invece, i risultati di un laboratorio di autovalutazione delle competenze strategiche condotto all'interno di un Master universitario di gestione dei processi formativi e risorse umane.
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Castelli, Giovanni. « La storiografía di Roma repubblicana : un "percorso didattico" ». Helmántica 52, no 157 (1 janvier 2001) : 7–21. http://dx.doi.org/10.36576/summa.3648.

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Sicurello, Rossana. « Il tirocinio nel corso di specializzazione per le attivit&agrave ; di sostegno didattico agli alunni con disabilit&agrave ; per una formazione all ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2022) : 71–85. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13937.

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L'articolo riporta i risultati di un'indagine condotta grazie agli strumenti della narrative inquiry nei mesi di aprile-maggio 2021 con un gruppo di 30 insegnanti frequentanti i Percorsi di formazione per la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità della scuola secondaria di primo e di secondo grado, V ciclo, A.A. 2019/2020 riservato agli idonei dei cicli precedenti presso l'Università degli Studi di Messina. A partire dal percorso di tirocinio indiretto svolto on line con il tutor coordinatore individuato dall'Università degli Studi di Messina, si è voluto indagare l'utilità della scrittura riflessiva quale dispositivo innovativo di sviluppo professionale.
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Galdieri, Michela, et Emanuela Zappala. « Strumenti e approcci per la valutazione delle capacit&agrave ; comunicative di alunni con Disturbo dello Spettro Aut ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 189–204. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12483.

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In presenza di alunni con Disturbo dello Spettro Autistico con bisogni comunicativi complessi, il processo valutativo costituisce l'esito di uno scambio tra i diversi attori sociali impegnati nella co-progettazione del percorso educativo e didattico, nella rilevazione delle capacità dell'alunno, delle barriere e dei facilitatori presenti nel contesto. L'obiettivo del presente lavoro è di individuare strumenti valutativi e auto-valutativi che possano favorire gli apprendimenti, anche in un'ottica metacognitiva, con particolare attenzione all'approccio della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) in ambito educativo, con lo scopo di acquisire informazioni ex ante sulle conoscenze, abilità e competenze, ma anche di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento e il grado di coinvolgimento e partecipazione degli studenti alle attività didattiche.
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Paschetto, Walter. « IL RIASSUNTO AL BIENNIO ». Italiano LinguaDue 14, no 1 (28 juillet 2022) : 720–42. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18324.

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Résumé :
Questo lavoro illustra un’esperienza di didattica del riassunto svolta in una classe seconda di Liceo Linguistico nell’anno scolastico 2020/2021. Il modello teorico di riferimento per l’analisi del testo è quello proposto da Angela Ferrari nel libro Linguistica del testo, 2017. Il percorso è stato realizzato su tre testi di tipo informativo con lezioni settimanali di due ore, per un totale di 26 ore complessive. Il percorso è stato dedicato alla comprensione del testo di partenza, alla sua divisione secondo i concetti di “Enunciato”, “Unità Informativa”, “Movimento Testuale”, all'individuazione della frase topica/tematica, alle relazioni logiche tra Enunciati. Durante tutto il percorso gli studenti hanno scritto dei riassunti. L’obiettivo del percorso didattico era di dare agli studenti una guida per le operazioni di riassunto: scegliere le informazioni principali, capire con quale logica le varie parti e le varie informazioni del testo fossero legate tra loro, cercare di restituire il testo di partenza ristrutturandolo, evitando la procedura del “copia-incolla”. L’analisi dei riassunti finali conferma l’efficacia della proposta didattica. Summary writing during the high school biennio This paper illustrates an experience of teaching summary writing carried out in a second-year Liceo Linguistico class during the 2020/2021 school year. The theoretical reference model for text analysis is the one proposed by Angela Ferrari in the book Linguistica del testo, 2017. The course was carried out on three informational texts with weekly two-hour lessons for 26 hours in total. The course was devoted to understanding the source text, dividing it according to the concepts of “Utterance,” “Information Unit,” “Textual Movement”, identifying the topical/thematic sentence, and logical relations between Utterances. Throughout the course, students wrote summaries. The goal of the course was to give students a guide for summary operations: to choose the main information, to understand the logic connecting the various parts and the information in the text, to restate the source text by restructuring it, avoiding the “copy-paste” procedure. Analysis of the final summaries confirms the effectiveness of this teaching proposal.
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Grange, Teresa, et Salvatore Patera. « La valutazione formativa per sostenere lo sviluppo della dimensione profonda dell'agire competente. Un caso di studio ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12430.

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Résumé :
Lo studio dei processi latenti sottesi all'apprendimento interroga l'agire didattico per la promozione di esperienze di apprendimento che sollecitino la consapevolezza sui propri percorsi di crescita. La valutazione formativa svolge un ruolo strategico rispetto all'accessibilità e all'elaborazione critica dei diversi livelli e modalità di apprendere: un approfondimento delle pratiche di valutazione formativa nei contesti di apprendimento che promuovono l'agire competente offre un contributo alla riflessione pedagogica su una cultura della valutazione capacitante ed emancipante. A partire da uno studio di caso nell'ambito di un percorso formativo universitario, si discuterà in che modo la valutazione formativa possa essere utilizzata per esplorare e mettere in relazione le modalità di funzionamento dei soggetti con le loro possibili aree di sviluppo e promuovere l'agire competente in contesti formativi e di vita.
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Filippo Dettori, G., et Barbara Letteri. « Percorso di alfabetizzazione emotiva in un intervento didattico inclusivo con l'utilizzo delle tecnologie ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (décembre 2021) : 138–52. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12945.

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Il contributo descrive un'attività didattica, realizzata in una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado, nella quale era inserita un'alunna con disabilità e con problemi di disregolazione emotiva. La proposta illustra un percorso di alfabetizzazione emotiva realizzato dal team docente e dall'educatore, con l'utilizzo delle tecnologie innovative finalizzate a promuovere un miglioramento della consapevolezza e della manifestazione emotiva da parte di tutti gli studenti.
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Cirmi, Giuseppa Rita, Salvatore D'Asero et Maria Flavia Mammana. « La Lingua Matematica : un’esperienza didattica nel Liceo Matematico ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 9 (27 mai 2021) : 127–38. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.6.

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In questo lavoro si presenta un modulo didattico dal titolo La Lingua Matematica, rivolto a studenti del primo anno di scuola secondaria di secondo grado.Il modulo è stato presentato in classi di Liceo Matematico, ma può essere proposto anche in altri contesti. Esso ha un duplice obiettivo: introdurre questioni relative a matematica e linguaggio da un lato e introdurre i concetti di teorema e dimostrazione dall’altro. Il percorso ha permesso di introdurre nozioni di aritmetica modulare e ha condotto gli studenti a confrontarsi, elaborare ipotesi, produrre argomentazioni e generare nuovi teoremi.
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Storai, Francesca, et Valentina Pedani. « Uno studio sul gradimento del feedback in due corsi universitari online ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 296–308. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12487.

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In questo studio che prende in esame gli insegnamenti online Pianificazione e Valutazione della didattica e Attività sperimentali per la prima infanzia dell'Università Telematica degli Studi IUL, si sono analizzate le schede di valutazione compilate dai corsisti al termine del percorso di formazione nel corso di quattro anni accademici (2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021) al fine di osservare il gradimento di un approccio didattico fortemente orientato verso un processo di feedback molto strutturato. Si sono analizzati i giudizi dei corsisti su aspetti inerenti a: l'appropriatezza degli strumenti di comunicazione di gruppo e di telecomunicazione previsti dalla piattaforma di formazione, i mezzi e i linguaggi multimediali predisposti dai docenti e dalla tutor, la capacità dei docenti di motivare interesse verso la disciplina. Il principale risultato a cui si è giunti è che la soddisfazione generale degli studenti sia preponderante soprattutto in presenza di elementi quali: la facilitazione del confronto con i pari (feedback interno); la restituzione continua dei docenti e la mediazione della tutor disciplinare (feedback esterni).
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Dell’Agnola, Daniele. « Connessioni. Intrecci di testi, parole e storie, per ascoltare l’altro e sé stessi ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 1 (9 novembre 2021) : 87–100. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.04.

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Nel contributo si descrive un lavoro svolto con allievi tredicenni che hanno cercato di esplorare, ricreare e ricercare i significati del proprio vissuto attraverso il testo letterario e attraverso la scrittura. La relazione tra i giovani lettori e ciò che era loro familiare ha rappresentato il motore di un percorso didattico mosso da una continua conversazione tra l’insegnante, le allieve e gli allievi e i testi. L’itinerario si è rivelato essere un’occasione per riflettere sulle connessioni possibili tra il testo letterario e chi, adolescente, svolge dei compiti di lettura e scrittura.
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Sgambelluri, Rosa. « Valutare in ambito didattico. Dalla personalizzazione del curricolo alla progettazione universale ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 158–76. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12408.

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Un'educazione di tipo inclusivo si propone di rispondere alle diversità dei bisogni di ogni allievo attraverso un'organizzazione didattica flessibile, capace di intercettare le differenze e le particolarità di ciascuno (Cottini, 2019). La progettazione di un curricolo inclusivo permette, sin da subito, ad ogni studente di sentirsi accettato ed il contesto classe diventa il luogo nel quale si sente più accolto. Il costrutto pedagogico dello Universal Design for Learning rappresenta un elemento fondante del curricolo inclusivo, in quanto permette di progettare a priori uno strumento utilizzabile da tutti, mediante un approccio adatto a chiunque. Attraverso l'UDL si assiste ad un capovolgimento di prospettiva che prevede la progettazione intenzionale e sistematica dei curricoli didattici, rispondenti alle esigenze del singolo. Il presente contributo intende mettere in risalto come la valutazione rappresenti un pilastro importante su cui si fonda la scuola inclusiva: si tratta di un considerevole strumento metodologico orientato alla valorizzazione e al potenziamento dei saperi degli studenti. Il presupposto pedagogico è quello di verificare quanto si è premeditatamente progettato di insegnare e di perfezionare per ciascuno allievo, non solo per valutare il percorso di apprendimento e la presa di coscienza di strategie, stili personali, attitudini, competenze, tuttavia, per adattare il curricolo comune diversificandolo, così che possa accogliere le esigenze di ciascuno studente.
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Gilda Cecoro. « La centralità del corpo in azione nei processi comunicativi, emotivi e apprenditivi, nell’ambito della comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) nella scuola dell’infanzia ». IUL Research 2, no 4 (20 décembre 2021) : 23–36. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.146.

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L’uso di strategie di comunicazione aumentativa e alternativa può avere rilevanti implicazioni in ambito educativo. Il bambino, attraverso l’uso del corpo e del simbolo, può scoprire occasioni di condivisione di pensieri ed emozioni, inedite chiavi di accesso all’apprendimento e originali forme di armonia emotiva con il gruppo dei pari e il docente. Dal punto di vista aumentativo, la CAA valorizza il patrimonio corporeo del soggetto non verbale (o con limitate capacità comunicative) e riconosce l’importanza di attribuire significato all’insieme dei segnali corporei, che hanno un’influenza sul partner comunicativo. La dimensione cinestesica, in un percorso didattico-educativo centrato sulla CAA, costituisce la base per la manifestazione di forme intelligenti della persona (Gardner et al., 1987).
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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 1–29. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.ann1.

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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 69–76. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.

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Résumé :
In the following paper we intend to present a didactic project which has been implemented in Abruzzo with the participation of teachers and students from Secondary schools. This paper aims at learning History and the circumstances leading to the denial of the rights which generated the Shoah as well as everything concerning the concepts of re-establishing, asserting and cultivating legality. This article describes the peculiarity of the project, which is evident in the plurality of the disciplines involved and in the active involvement of all the participants throughout all its phases: during the lectures, the journey and the restitution meetings
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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 1–29. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.ann1.

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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 69–76. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.

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Résumé :
In the following paper we intend to present a didactic project which has been implemented in Abruzzo with the participation of teachers and students from Secondary schools. This paper aims at learning History and the circumstances leading to the denial of the rights which generated the Shoah as well as everything concerning the concepts of re-establishing, asserting and cultivating legality. This article describes the peculiarity of the project, which is evident in the plurality of the disciplines involved and in the active involvement of all the participants throughout all its phases: during the lectures, the journey and the restitution meetings
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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo/ Allegato 2 ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 1–17. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.ann2.

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Adacher, Davide. « La memoria e il viaggio : un percorso didattico formativo sulla Shoah, il totalitarismo, il razzismo/ Allegato 2 ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 1–17. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.69.ann2.

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Scacchetti, Maurizio, et Riccardo Fantini. « Argilla a Baiso (Reggio Emilia), tra problema e risorsa : un percorso didattico nella scuola secondaria di 1° grado ». Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 40 (mai 2016) : 80–84. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2016.75.

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Cantaluppi, Lorenzo. « Educare alla “matematizzazione e modellizzazione” nella scuola media ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 9 (27 mai 2021) : 103–26. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.5.

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L’articolo presenta il percorso didattico svolto in una classe di seconda media con lo scopo di indagare lo sviluppo delle convinzioni degli allievi riguardo agli elementi e ai processi efficaci da attuare al fine di una risoluzione ottimale di un problema matematico. L’itinerario si compone di molteplici attività cooperative attraverso le quali trattare in modo puntuale i processi coinvolti nel ciclo della matematizzazione. Gli allievi hanno affrontato tali proposte con motivazione e interesse, apprezzando in particolare la multidisciplinarietà relativa alla comprensione e alla lettura di un testo. I risultati ottenuti mostrano come gli allievi, durante l’attività di risoluzione di un problema matematico, abbiano imparato a spostare il loro focus dal prodotto ai processi: l’attenzione che prima era rivolta unicamente al risultato matematico viene ora ad essere ripartita anche su processi importanti quali la lettura, l’applicazione di algoritmi, la scelta delle operazioni, l’attuazione di strategie metacognitive e la riflessione e l’interpretazione del risultato matematico ottenuto.
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De Dominicis, R., A. Pansini, P. Conti, G. Dal Pozzo, D. Caramella, R. Conti et G. Pellicanò. « Applicazioni della teleradiologia in Neurochirurgia ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 3 (août 1992) : 371–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500310.

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La teleradiologia può contribuire ad evitare ritardi nella trasmissione dei dati acquisiti con esami diagnostici computerizzati e a rendere più tempestiva ed efficace la terapia. Inoltre con la teleradiologia è possibile ottimizzare l'interscambio di informazioni fra il diagnosta e il curante, con l'obiettivo finale di rendere sempre migliore l'assistenza al malato ed al tempo stesso fornire migliori opportunità di tipo didattico. Dal Novembre 1986 è operativo presso l'Università degli Studi di Firenze un sistema per la trasmissione di immagini di risonanza magnetica tra la Sezione di RM del Dipartimento di Fisiopatologia Clinica e la Clinica Neurochirurgica. Nel periodo novembre 1986 - novembre 1991, 97 esami RM dell'encefalo o della colonna sono stati trasmessi in tempo reale dalla RM alia Clinica Neurochirurgica. L'esperienza nell'uso di tale collegamento ha dimostrato che esso ha avuto un rilevante impatto sulla gestione del paziente neurochirurgico. Infatti in caso di esame negativo, è stato possibile disporre immediatamente la dimissione del paziente, evitando l'esecuzione di altri esami. Nel caso di esito positivo, è stato possibile sfruttare immediatamente i risultati dell'esame per accelerare il successivo percorso diagnostico o chirurgico del paziente. Un importante vantaggio del collegamento è stato inoltre di tipo didattico: infatti gli esami che venivano effettuati presso la Radiologia universitaria venivano generalmente seguiti «pacchetto» dai medici specializzandi in neurochirurgia, i quali avevano in tal modo la possibilità di studiare, ancor prima che in sala operatoria, il quadro anatomico relativo ai casi in esame. Essi avevano inoltre la possibilità di acquisire esperienza diretta della RM ed al tempo stesso delle recenti tecnologie dell'informatica e delle comunicazioni.
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Roccia, Manuela. « LE PROVE INVALSI E LA RIFLESSIONE SULLA LINGUA NELLA SCUOLA PRIMARIA : UN’INDAGINE SULLA PERCEZIONE DEGLI INSEGNANTI ». Italiano LinguaDue 13, no 2 (26 janvier 2022) : 182–226. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17135.

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Résumé :
Il presente contributo nasce da un’indagine esplorativa condotta nel mese di febbraio 2021, con l’intento di cogliere gli atteggiamenti, le conoscenze e le esperienze professionali dei docenti di scuola primaria, del territorio cuneese e della città di Torino, rispetto alle prove Invalsi ed al loro utilizzo nella pratica didattica con un’attenzione specifica nei confronti della sezione dedicata alla Riflessione sulla lingua. La ricerca si concentra sulle caratteristiche degli approcci metodologici adottati, evidenziando le tipologie di attività utilizzate per stimolare la riflessione sulla lingua, e la quantità di spazio dedicato a ciascun contenuto grammaticale previsto dalle Indicazioni Nazionali del curricolo per l’infanzia e la scuola del primo ciclo del 2012 e dal Quadro di Riferimento delle prove Invalsi di italiano del 2018. Il contributo è articolato in tre sezioni: nella prima, si illustrano i legami esistenti tra teoria disciplinare e prospettiva didattica, si prosegue con un’analisi dei nessi presenti tra didattica della grammatica e prove Invalsi, individuando possibili affinità elettive tra i documenti ministeriali del 2012 ed il Quadro di Riferimento del 2018. Nella seconda sezione, si offre una fotografia della realtà emersa dallo studio delle evidenze, rilevate tramite un questionario proposto agli insegnanti, strutturato su cinque differenti macrotemi: l’organizzazione di un istituto scolastico come sistema complesso; la percezione rispetto all’inclusione dei bisogni educativi; l’utilizzo degli esiti delle prove Invalsi nella progettazione didattica d’istituto e curricolare; le finalità e gli obiettivi generali dell’Invalsi e, in particolare, per la riflessione linguistica; infine, le scelte metodologico didattiche utilizzate nell’insegnamento della grammatica ed i contenuti proposti nel percorso didattico. Nella terza parte, l’analisi si concentra sugli ambiti e sui contenuti della riflessione linguistica, con un’attenzione dedicata ai risultati ricavati dall’indagine e ad un loro approfondimento sia disciplinare sia didattico. Invalsi tests and reflection on language in elementary school: a survey of teachers’ perceptions This contribution is the result of an exploratory survey conducted in February 2021, with the aim of understanding the attitudes, knowledge and professional experiences of primary school teachers in the Cuneo area and the city of Turin with respect to the Invalsi tests and their use in teaching practice in a perspective of improvement, with specific attention to the section dedicated to Reflection on language. The research focuses on the characteristics of the methodological approaches adopted, highlighting the types of activities used to stimulate reflection on the language and the amount of space dedicated to each grammatical content provided for by the Indicazioni Nazionali del curricolo per l’infanzia e la scuola del primo ciclo of 2012 and the elements indicated in the Quadro di Riferimento delle prove Invalsi di italiano of 2018. The proposal is divided into three sections: in the first, we illustrate the links between disciplinary theory and didactic perspective, subsequently there is an analysis of the links between grammar teaching and Invalsi tests, identifying possible elective affinities between the ministerial documents of 2012 and the Quadro di Riferimento of 2018. In the second section, we offer a snapshot of the reality that emerged from the evidence, detected through a questionnaire completed by teachers, from which five different macro-themes emerged: the organization of schools as complex systems; perception with respect to the inclusion of educational needs; the use of the Invalsi test outcomes in the school and curricular educational planning; the general aims and objectives of Invalsi and, in particular, for linguistic reflection; finally, the methodological teaching choices used in teaching grammar and the content educational proposed. In the third part, the examination focuses on the areas and contents of linguistic reflection, with attention dedicated to the results obtained and their in-depth study, both from disciplinary and didactic viewpoints.
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Ferroni, Roberta, et Marilisa Birello. « L’insegnamento dei segnali discorsivi allora, dunque e beh : riflessioni metapragmatiche di studenti di italiano LS ». Cuadernos de Filología Italiana 29 (24 juin 2022) : 125–49. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.73212.

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Questo studio descrive un percorso didattico incentrato sui segnali discorsivi allora, dunque, beh e analizza le riflessioni metapragmatiche di studenti d’italiano LS nello sviluppo di attività interattive in cui viene chiesto loro di usare questi segnali discorsivi. Si tratta di un’indagine longitudinale svolta fra apprendenti d’italiano di livello A1-A2. Il materiale utilizzato in classe usa un sillabo task-based ed è proveniente dal manuale Al Dente 1. Ogni unità include una sezione specifica dedicata ai segnali discorsivi fin dal livello A1. I risultati mostrano che le attività di presentazione, riconoscimento e riflessione associate ad attività di produzione guidata e libera favoriscono il riconoscimento dei valori, delle funzioni e degli usi dei segnali allora, dunque, beh e inducono gli studenti a riflettere sui segnali discorsivi oggetto di studio. Inoltre, durante l’evolversi delle varie fasi del corso, gli studenti recuperano i segnali per aprire il turno, che sono stati trattati in precedenza e che non sono più oggetto di studio, fino a farne un uso fluente nella pratica libera.
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Gentilin, Olivetta. « Il lessico della Shoah per una produzione linguistica creativa. Esempio di un percorso metodologico-didattico basato sul concetto di multiliteracies ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 155–62. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.155.

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The present paper describes the development of a learning unit for German learners about different aspects of the Shoah. The theoretical basis follows the pedagogical design of multiliteracies both as regards the structure of the unit and the variety of proposed texts and media. Firstly, the students acquire knowledge of the past through the analysis of medial and written texts. In this phase they focus on the use and function of words related to the Shoah. Then they apply what they have learnt by producing creative poetry, using digital resources. In this way they have the opportunity to reflect on the past by comparing it with their own thoughts and opinions. The connection with present situations aims at making students rethink behaviour models.
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Gentilin, Olivetta. « Il lessico della Shoah per una produzione linguistica creativa. Esempio di un percorso metodologico-didattico basato sul concetto di multiliteracies ». Didactica Historica 5, no 1 (2019) : 155–62. http://dx.doi.org/10.33055/didacticahistorica.2019.005.01.155.

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Résumé :
The present paper describes the development of a learning unit for German learners about different aspects of the Shoah. The theoretical basis follows the pedagogical design of multiliteracies both as regards the structure of the unit and the variety of proposed texts and media. Firstly, the students acquire knowledge of the past through the analysis of medial and written texts. In this phase they focus on the use and function of words related to the Shoah. Then they apply what they have learnt by producing creative poetry, using digital resources. In this way they have the opportunity to reflect on the past by comparing it with their own thoughts and opinions. The connection with present situations aims at making students rethink behaviour models.
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Catelli, Marika, Angelica Di Domenico, Carlo Mina et Monica Treppiedi. « Alla scoperta dei numeri che ci circondano ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 11 (18 mai 2022) : 69–94. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.4.

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Résumé :
L’articolo presenta dei percorsi didattici finalizzati all’apprendimento numerico in prima elementare, attraverso la ricerca e la conoscenza dei numeri con cui i bambini si confrontano nella quotidianità. I percorsi sono incentrati su attività di scoperta, di stampo laboratoriale e ludico, che hanno la finalità di promuovere le competenze numeriche di base, fondamentali per questo anno scolastico, proponendo anche sviluppi per ampliare e consolidare tali apprendimenti anche negli anni scolastici successivi. Per ogni percorso, vengono presentati alcuni possibili legami con i materiali creati all’interno del progetto MaMa – Matematica per la scuola elementare, che possono aiutare il docente per la progettazione di tali percorsi, consentendo di alternare attività di scoperta, concrete e manipolative, con momenti di riflessione e allenamento.
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Weyland, Beate. « EDEN LAB – Laboratorio di ambienti educativi con la natura ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 26–35. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.337.

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Résumé :
Il contributo descrive il percorso che ha portato alla nascita del laboratorio interdisciplinare EDEN – Educational Environments with Nature – LAB e presenta alcune azioni intraprese tra il 2020 e il 2022. Il laboratorio si occupa di documentare, accogliere e stimolare attività didattiche, ricerche e implementazioni riferite alla creazione di paesaggi educativi che sostengono il benessere e la qualità della relazione didattica, anche attraverso l’introduzione delle piante negli spazi interni. La qualità della proposta si riconosce in un approccio interdisciplinare, che coniuga pedagogia e didattica ad architettura e design e ad altre discipline come botanica, sociologia, filosofia, per comprendere come trasformare gli spazi scolastici nell’ottica dell’abitare.
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Cerkvenik, Mojca. « LETTERATURA E CINEMA : L’UTILIZZO DEL FILM NELLA DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA ». Folia linguistica et litteraria XI, no 30 (2020) : 355–73. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.20.

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Résumé :
Il cinema rappresenta una delle forme narrative più coinvolgenti, soprattutto per lo studente formatosi in costante contatto con una cultura prevalentemente visiva. Sfruttare l’esperienza e le capacità dello studente relative alla fruizione di messaggi audiovisivi per fare leva sulla motivazione è un passaggio decisivo nella predisposizione e nell’applicazione di percorsi didattici nell’ambito dell’educazione letteraria. Il presente articolo si propone pertanto di illustrare la rilevanza, i motivi e l’utilità dell’utilizzo del cinema nell’insegnamento della letteratura, proponendo percorsi e metodi alternativi rispetto alla didattica tradizionale, che prevedono l’accostamento di testi letterari e filmici afferenti al panorama culturale italiano ed esplorano le rappresentazioni e gli immaginari che ne scaturiscono, incoraggiando l’avvicinamento a testi e mezzi espressivi in forme diverse, sia come oggetto di studio sia come opere di piacevole lettura e visione.Le proposte didattiche formulate sono incentrate sulla scoperta congiunta dei tratti formali ed estetici di opere letterarie e cinematografiche con l’intento di individuare ed evidenziare elementi comuni, variazioni e scambi. A una visione passiva del testo filmico si sostituisce una fruizione attiva ed è in questa prospettiva che si delinea la finalità primaria dello studio di testi letterari e cinematografici: accrescere la consapevolezza critica e la capacità di decodificazione linguistica nonché il livello del gusto estetico, affinché lo studente, lettore ma anche spettatore, sia capace di scelte libere e autonome nell’universo dei messaggi audiovisivi in cui si trova immerso nella società contemporanea.
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Cignetti, Luca, Silvia Demartini, Simone Fornara et Vincenzo Todisco. « Editoriale ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 1 (9 novembre 2021) : VII—VIII. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.00.

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Prende l’avvio, con questo fascicolo, DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, una nuova rivista scientifica nata dalla collaborazione tra il Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni. Alla rivista partecipano quindi due istituzioni universitarie che si occupano della formazione degli insegnanti del Ticino e dei Grigioni, i due cantoni svizzeri in cui l’italiano è lingua ufficiale (nei Grigioni accanto al tedesco e al romancio): un contesto del tutto particolare, che vede l’italiano insieme lingua di scolarizzazione e lingua prima (in Ticino e nel Grigioni italiano), lingua seconda (in Ticino) e lingua straniera nella scuola dell’obbligo (nella parte tedesca del Canton Grigioni). In una realtà così peculiare dal punto di vista linguistico e culturale, DIDIT intende offrire uno strumento di ricerca e aggiornamento rivolto a chi opera, per ragioni di studio o di lavoro, nell’ambito della didattica dell’italiano come lingua prima, come lingua seconda o come lingua straniera. Vista la particolare situazione linguistica del Canton Grigioni, del limitrofo Alto Adige e tenuto conto delle diverse altre lingue presenti sul territorio grigionese e ticinese accanto alle lingue ufficiali, la nuova rivista prende in considerazione anche la ricerca sulla didattica del plurilinguismo. In questo senso la rivista si presenta come luogo di scambio scientifico privilegiato e unico nel panorama delle pubblicazioni scientifiche presenti sul territorio nazionale svizzero e come uno dei pochi strumenti a livello internazionale che prendono in esame l’italiano nei diversi contesti di insegnamento; l’obiettivo sul medio-lungo termine è di configurarsi come un punto di riferimento nel campo degli studi sulla didattica dell’italiano e del plurilinguismo, caratterizzati dal costante connubio tra dimensione teorica e dimensione applicativa. DIDIT è divisa in tre sezioni: Studi e ricerche, Esperienze didattiche e Recensioni e segnalazioni. La prima, affidata alla penna di studiose e studiosi di chiara fama nel settore della didattica della lingua e della letteratura italiana (in questo primo numero Maria G. Lo Duca e Giuliana Fiorentino e, per la tematica del plurilinguismo, Ruth Videsott), accoglie approfondimenti teorici su temi afferenti agli ambiti didattici sopra ricordati. La seconda è dedicata a esempi di applicazioni e percorsi didattici, affidati a studiose e studiosi, ricercatrici e ricercatori, docenti attive e attivi nella scuola di ogni ordine e grado (in questo numero Livia Radici Tavernese, Daniele Dell’Agnola, Stefania Crameri e Daniela Kappler). La terza presenta, infine, recensioni di libri e studi che possono contribuire all’innovazione didattica nelle discipline di riferimento e a segnalazioni di opere – come albi illustrati, poesie, raccolte di racconti e romanzi – rivolte a lettori di diverse fasce di età. Tenuto conto dei contesti minoritari con cui si vede confrontato l’italiano in Svizzera, la rivista ambisce a diventare anche uno strumento per il sostegno e la promozione della lingua italiana in questo contesto nazionale, e non solo. In tal senso, si propone di estendere il proprio orizzonte agli studi sulla didattica dell’italiano in un’accezione ampia, che accolga prospettive plurali e sguardi capaci di spaziare dalla teoria all’applicazione pratica, avendo sempre come obiettivo di fondo un aggiornamento costante sulle strategie, sui metodi, sulle ricerche volte a migliorare e a innovare l’insegnamento dell’italiano. In tal modo la rivista garantisce lo scambio e la comunicazione tra il mondo della ricerca e quello della scuola, a livello nazionale e internazionale: attraverso la scelta dei temi, degli ambiti di ricerca e di riflessione, DIDIT vuole così rispondere alle sfide didattiche e teoriche poste alla disciplina e stimolare il dibattito scientifico e pubblico.
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Piazza, Roberta, et Simona Rizzari. « Verso la costruzione dell'identità ; professionale : un percorso di self-assessment per gli educatori del CdS L-19 ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (avril 2021) : 65–77. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11514.

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Résumé :
L'esperienza del tirocinio rappresenta per gli/le studenti/esse del CdS L-19 un'occasione fondamentale per rafforzare la loro identità professionale. In particolare, essa consente di apprendere a gestire con consapevolezza e intenzionalità le dinamiche del lavoro educativo; fornisce un'occasione strutturata per la verifica delle conoscenze acquisite durante il percorso di studi; è in grado di creare un collegamento diretto tra la didattica universitaria e contesti lavorativi. Tuttavia, non sempre tale esperienza, per quanto fondamentale, è in grado di accompagnare gli studenti nel loro percorso di costruzione identitaria.Il progetto POT "SUPER", a cui il CdS L-19 dell'Università di Catania ha preso parte, ha consentito di ripensare all'esperienza del tirocinio con una maggiore focalizzazione sui percorsi di autoapprendimento e autovalutazione degli/le studenti/esse. I referenti del progetto hanno organizzato un percorso di self-assessment per i/le tirocinanti, finalizzato a descrivere le esperienze realizzate e a individuare le competenze acquisite durante il percorso di tirocinio. Il presente contributo analizza la costruzione del percorso, che ha richiesto una sua rimodulazione in considerazione del COVID, e i primi risultati conseguiti.
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Lo Sapio, Rosalia Maria, Maria Mellone et Cristina Coppola. « La risoluzione di equazioni : tra rappresentazioni grafiche e linguaggio algebrico ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 11 (18 mai 2022) : 33–51. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.2.

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Résumé :
In questo lavoro si propone una riflessione riguardo l’importanza di costruire percorsi didattici mirati a favorire un collegamento tra rappresentazioni grafiche e linguaggio algebrico per la risoluzione delle equazioni. In particolare, gli studi sul ruolo della visualizzazione nell’apprendimento della matematica e sul Early algebra apriranno ad una riflessione sull’utilizzo di rappresentazioni grafiche per la risoluzione di equazioni di primo e secondo grado. Inoltre, facendo riferimento alla tecnica delle "costruzioni in linee" di Rafael Bombelli in cui vengono utilizzate delle rappresentazioni geometriche per la costruzione della formula risolutiva di particolari equazioni di terzo grado, verrà presentato un esempio di situazione matematica in cui le tecniche risolutive saranno supportate proprio dalle costruzioni geometriche proposte dal matematico bolognese. Le situazioni matematiche presentate non saranno da intendersi come una proposta didattica, l’auspicio è che gli esempi mostrati e gli studi di ricerca presi in considerazione possano essere utili al lettore-insegnante per la costruzione di percorsi didattici inclusivi ed efficaci, in cui il registro algebrico e quello visuale-geometrico siano sempre più in comunicazione tra loro.
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Piazza, Roberta, et Simona Rizzari. « Il peer mentoring per favorire lo sviluppo professionale della docenza universitaria : l'esperienza dell'Universit&agrave ; di ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 2 (décembre 2021) : 100–112. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13026.

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Il contributo descrive l'esperienza di ricerca e formazione di peer mentoring condotta dall'Ateneo di Catania per il miglioramento delle competenze didattiche dei docenti "esperti" (senior) dell'Ateneo. L'azione ha riguardato la formazione di figure esperte chiamate a supportare i colleghi nella costruzione di esperienze di sviluppo personale e di innovazione didattica. Vengono descritte le scelte teorico-metodologiche che hanno fatto da sfondo al percorso di ricerca-azione progettato e al modello formativo adottato. Sono analizzate le varie fasi che hanno visto la realizzazione dell'esperienza in Ateneo, che ha coinvolto numerosi docenti appartenenti a diverse aree disciplinari.
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La Marca, Alessandra, et Leonarda Longo. « The project No one is left behind : teaching educational research ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 1 (30 avril 2022) : 120–37. http://dx.doi.org/10.36253/form-12700.

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School closures due to COVID-19 have brought significant disruptions to education. Service-learning interventions have offered significant opportunities to reduce and reverse the long-term negative effects and to empower the recovery process of pupils in difficulty. The study was carried out with 869 students enrolled in the Primary Education Sciences master’s degree course at the University of Palermo. The participants have been involved in the planning and implementation of targeted educational courses designed for the “fragile” pupils from 33 different schools in Palermo. The primary level pupils were provided with a total of 60,000 hours of recovery and learning enhancement activities in remote mode. Challenging teaching activities fostered cognitive and learning development of the pupils and responsibility in teaching educational research. Il progetto Nessuno resta indietro: formazione alla ricerca didattica. La chiusura delle scuole che ha provocato un incremento significativo della povertà educativa ha sollecitato l’opportunità di progettare interventi integrati di service learning per favorire il recupero e il potenziamento dei minori in difficoltà. 869 studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo, sono stati coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di percorsi didattici mirati, rivolti agli alunni “fragili” di 33 scuole palermitane. Complessivamente sono state erogate 60,000 ore in DAD di attività di recupero e di potenziamento dell’apprendimento di alunni della scuola primaria di Palermo. Le attività didattiche sfidanti hanno favorito la stimolazione cognitiva e lo sviluppo della motivazione per l’apprendimento degli alunni e la responsabilità nella formazione alla ricerca didattica.
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Calidoni, Paolo, Filippo Dettori, Giusy Manca et Luisa Pandolfi. « Special education teachers in training and ethical competence development. An exploration at the University of Sassari ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 2 (31 juillet 2021) : 64–77. http://dx.doi.org/10.36253/form-10442.

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In school contexts, ethical competences are crucial in order to make the teacher able to manage the class dynamics and the relationships with families and colleagues. These competences are all the more necessary to the special education teacher. These competences are neither specified nor defined at regulatory and teacher training level; nevertheless, they are transversally present in many of the skills required to the special education teacher. This paper describes an exploratory research carried out at the University of Sassari in the context of a national research project on moral education in lower secondary school. The aforementioned exploratory research aims to assess the point of view of special education teachers during their training, in order to define adequate training strategies for the development of ethical, reflective and argumentative skills. On the basis of the results, guidelines were set for a training course that is being currently in test phase. Insegnanti di sostegno in formazione e sviluppo della competenza etica. Un’esperienza presso l’Università di Sassari Nel contesto scolastico la competenza etica dell’insegnante si configura come una competenza molto importante per la gestione delle dinamiche della classe e dei rapporti con le famiglie e con i colleghi. Particolare rilevanza assume per l’insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. I decreti ministeriali non individuano in modo esplicito questa competenza, che appare come trasversale a molte delle abilità considerate centrali per il profilo dell’insegnante di sostegno. Il presente contributo descrive una ricerca esplorativa realizzata presso l’Università di Sassari, nell’ambito di un PRIN sull’educazione morale nella scuola secondaria di primo grado, che ha la finalità di ascoltare il punto di vista degli insegnanti di sostegno in formazione per definire adeguate strategie formative per lo sviluppo di competenze etiche, riflessive ed argomentative. Gli esiti emersi sono alla base di un percorso formativo in corso di ’prova’ sul campo.
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Briata, Paola, et Gennaro Postiglione. « Architettura etnografica ? Incipit, distanze, orizzonti per la ricerca e l'insegnamento ». CRIOS, no 23 (octobre 2022) : 6–17. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023002.

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La così detta architectural ethnography ha visto crescere il proprio interesse grazie a studi recenti come quelli di Albena Yaneva e ai lavori e alle ricerche di Momoyo Kaijima con il suo Atelier Bow Wow. Prendendo le mosse da un interesse per le specificità dei percorsi etnografici quando sono messi in atto dagli architetti, ovvero da persone che dovrebbero avere una precisa sensibilità per la forma e per lo spazio, per le sue prati- che d'uso e per la sua materialità, l'articolo propone alcuni percorsi bibliografici tesi a definire una postura che negli ultimi anni abbiamo assunto nel fare didattica e ricerca per il progetto attraverso l'individuazione di convergenze e distanze con la letteratura esistente. Un percorso che ci ha portati a interrogarci sul ruolo della trascrizione (grafica, fotografica e testuale) nell'architectural ethnography, così come a mettere in tensione il ruolo di tradizione e innovazione in queste recenti esperienze.
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Canducci, Michele. « Un percorso di peer education nella scuola superiore incentrato sulla parabola ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula 3 (20 mars 2020) : 64–87. http://dx.doi.org/10.33683/10.33683/ddm.18.3.4.

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L’articolo presenta l’esperienza di un primo approccio alla peer education, sia per il docente sia per gli studenti, realizzato in una classe di III liceo. La metodologia utilizzata è quella della peer tutoring, caratterizzata dal lavoro in gruppi composti da studenti tutor di livello disciplinare più alto e da studenti tutorandi di livello disciplinare più basso. Le giornate del percorso sono commentate sulla base dell’analisi di registrazioni effettuate durante i lavori; inoltre si analizzano qualitativamente i questionari e la discussione collettiva realizzate a fine percorso, al fine di individuare i punti di forza e di criticità dell’esperienza. Il focus dell’analisi riguarda principalmente aspetti legati alla metodologia applicata, e non al ruolo giocato dal contesto matematico. Si evidenziano da un lato il carattere di criticità che la peer tutoring riveste laddove non siano mai state realizzate attività cooperative, dall’altro la necessità, per un’efficace azione didattica, di una commistione di approcci didattici sia cooperativi (fra alunni) sia orchestrati dall’insegnante, in un’ottica dialogica che non preveda l’utilizzo esclusivo di un metodo piuttosto che un altro.
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Antonella Meccariello et Renata Mentasti. « Parola d’ordine STEM-conoscere per colmare il divario di genere. L'importanza del curricolo interdisciplinare di educazione finanziaria per promuovere il pensiero scientifico nella scuola primaria ». IUL Research 1, no 2 (1 décembre 2020) : 107–17. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.57.

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L’articolo rientra nella categoria delle “reflection papers” in quanto rappresenta un contributo teorico di approfondimento sulle tematiche della pedagogia e curricula innovativi nell'educazione STEM nonché sugli approcci e le metodologie per la ricerca educativa STEM. Nel documento vengono messe in evidenza le problematiche legate alla didattica delle STEM, partendo dalle evidenze dell’ultima indagine dell’OCSE PISA che sottolinea fortemente l’attuale divario di genere nell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Tale differenza sembra condurre inevitabilmente ad una disuguaglianza sociale crescente, allontanando sempre di più i cittadini dal traguardo di sostenibilità individuato dall’Assemblea delle Nazioni Unite nella Risoluzione adottata nel 2015 e limitando fortemente l’indipendenza della popolazione femminile. Nell’articolo viene evidenziato che l’indagine summenzionata rivela una stretta correlazione tra l’alfabetizzazione matematica e quella finanziaria, tanto da indurre a considerare l’importanza dell’educazione precoce alle STEM anche attraverso percorsi didattici di educazione finanziaria nella scuola primaria, da inserire nei curricoli verticali degli istituti scolastici. Vengono suggerite alcune delle tematiche da affrontare con le diverse fasce d’età, le strategie educative da mettere in atto e le metodologie didattiche da utilizzare passando attraverso l’interdisciplinarietà e l’innovazione tecnologica. L’articolo si conclude con la convinzione che la scuola, non solo la famiglia, sia un contesto efficace per fornire ai giovanissimi gli strumenti di pensiero per sviluppare le competenze di problem solving e per effettuare scelte consapevoli ed informate.
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Qu, Shanshan. « INTEGRAZIONE DEI TEST DI PROFITTO AI MANUALI D'ITALIANO USATI IN CINA PER STUDENTI UNIVERSITARI ». Italiano LinguaDue 13, no 2 (26 janvier 2022) : 726–47. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17166.

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In questo articolo vengono presentati e discussi i risultati di una ricerca-azione fatta tra gli studenti universitari sinofoni con l’integrazione dei test di autovalutazione/valutazione sviluppati a seconda delle caratteristiche del manuale utilizzato e dei problemi principali degli apprendenti sinofoni. Dopo una presentazione sintetica del contesto dell’insegnamento d’italiano in Cina e i manuali usati, si procede con un confronto del sistema morfosintattico e fonologico tra il cinese mandarino e l’italiano per analizzare le possibili cause delle problematiche degli studenti cinesi nell’apprendimento dell’italiano. Pianificando una serie di valutazioni formative nel programma didattico sin dall’inizio del processo di apprendimento e proponendo gli appositi piani di recupero dopo la somministrazione dei test, si mira ad avere un miglior monitoraggio dell’andamento dello studio dell’italiano LS e nello stesso tempo si offre agli studenti un’occasione per riflettere sui risultati del proprio percorso di apprendimento e si chiede loro di assumersi più responsabilità nel proprio studio. Integration of self-assessment tests with Italian textbooks used in China for university students This article presents and discusses the results of an action research carried out among university students in China with the integration of self-assessment/evaluation tests developed according to the characteristics of the textbook in use and the main problems the students encountered while learning Italian. Following a brief presentation of the context of teaching Italian in China and the textbooks in use, a comparison of the morphosyntactic and phonological system between Mandarin Chinese and Italian analyzes the possible causes of problems faced by Chinese students learning Italian. By planning a series of formative assessments as part of the didactic program from the beginning of the learning process and proposing appropriate recovery plans afterwards, the action research aimed to better monitor of the progress of the study of Italian LS while offering students an opportunity to reflect on the results of their learning path and take more responsibility in their study.
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Kappler, Daniela. « Venite A spasso con noi ! » DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 1 (9 novembre 2021) : 131–51. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.07.

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I percorsi didattici A spasso con noi rappresentano un’innovazione sul piano nazionale e internazionale per quanto concerne la declinazione concreta e multimodale del metodo Content and Language Integrated Learning (CLIL) a favore della lingua italiana e per allievi di scuola elementare. I materiali costituiscono i frutti di esperienze didattiche plurime con bambini e adulti e di intense collaborazioni intercantonali e sono dedicati a classi di scuola elementare del Canton Uri. Da agosto 2020 un connubio unico, virtuoso e coerente, di materiali cartacei e digitali ricchi di tasks che lasciano molto spazio alla personalizzazione e alla differenziazione è entrato nelle aule. Il fil rouge che dischiude gli orientamenti del nuovo Piano di studio della Svizzera tedesca e del CLIL è, “naturalmente”, il viaggio. Un viaggio alla scoperta del territorio e della lingua della Svizzera italiana. Il presente articolo ripercorre le esperienze didattiche preparate e vissute all’interno del progetto e ne ritrae il valore formativo per le persone e le istituzioni coinvolte.
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Panero, Monica, Pietro Di Martino, Luciana Castelli et Silvia Sbaragli. « L’evoluzione degli atteggiamenti verso la matematica e il suo insegnamento degli insegnanti di scuola elementare in formazione iniziale ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 8 (23 novembre 2020) : 48–77. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.3.

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Il percorso formativo come docenti di scuola elementare in didattica della matematica può essere fortemente influenzato da fattori di natura affettiva, che, a loro volta, risultano spesso legati ad esperienze scolastiche negative vissute con la matematica. Il progetto di ricerca-azione qui descritto ha approfondito proprio questo fenomeno, focalizzandosi sui futuri docenti di scuola elementare del Canton Ticino, con un duplice obiettivo: da un lato, progettare e implementare efficaci pratiche formative per lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la matematica e il suo insegnamento; dall’altro, studiare l’evoluzione di tali atteggiamenti nell’arco dei primi due anni della formazione. Sono stati sviluppati specifici interventi didattici e strumenti di osservazione che hanno permesso di rilevare e monitorare gli atteggiamenti degli studenti e di analizzare quali dimensioni – disposizione emozionale, senso di autoefficacia, visione della disciplina (Di Martino & Zan, 2011) – sono state più o meno influenti sul cambiamento di atteggiamento, e su quali componenti quindi la formazione può cercare di intervenire in modo più incisivo ed efficace.
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Pendenza, Paolo. « Setting relazionale e apprendimento ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 37 (septembre 2022) : 183–206. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037017.

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Résumé :
Viviamo un momento storico nel quale il paradigma educativo ed organizzativo che ha ispirato la nascita e l'affermazione della scuola di massa novecentesca mostra tutti i propri limiti. La scuola pare che tenda inerzialmente ad autoconservarsi, a ripetersi eguale a se stessa. Ma non sempre e non ovunque. Nelle testimonianze di alcuni docenti che percorrono con successo nuove modalità didattiche intravediamo alcuni elementi che possono rappresentare una guida per costruire una didattica più adeguata ai nostri tempi. In particolare emerge con forza la centralità di una relazione tra docenti e studenti basata sulla fiducia e sulla responsabilità, che persegua l'obiettivo di rendere più efficace il processo di insegnamen-to/apprendimento. Queste conclusioni si basano sulle dinamiche peculiari che caratterizzano gli adolescenti di oggi, come dimostrato da numerosi studi scientifici. Utilizzando tale approccio gli adulti possono diventare figure effettivamente significative ed autorevoli per i pro-pri allievi, capaci di accompagnarli nel loro percorso di crescita verso la vita adulta.
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Fiore, Ilaria, et Michele Baldassarre. « Ripensare gli spazi : l’educazione all’aperto come proposta per il benessere e il miglioramento dell’apprendimento degli alunni ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 137–49. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.347.

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Negli ultimi anni sono state svolte numerose esperienze didattiche accomunate dall’idea che gli spazi aperti siano luoghi in grado di supportare l’apprendimento dei bambini, apportando vantaggi che si riflettono sul loro benessere psicofisico e sociale (Farné & Agostini, 2014). In questa prospettiva si inserisce l’Outdoor Education (OE) che prevede percorsi da realizzare in ambienti naturali, in cui le esperienze possiedono un carattere pratico e coinvolgono gli studenti a livello sensoriale e corporeo (Malone & Waite, 2016). L’attuale sfida è quella di integrare l’OE nella pratica didattica, estendendo il concetto di aula ad altri ambienti open space, utilizzabili sia per momenti di studio sia per quelli di incontro e riflessione personale (Ceciliani, 2019). Diviene, così, necessario riflettere sulla qualità degli ambienti educativi e avvalersi di spazi in cui i discenti siano i diretti costruttori e responsabili dei luoghi che abitano (Mortari, 2008).
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Patuano, Chiara. « The development of life skills : between archive and teaching ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 3 (31 décembre 2022) : 252–59. http://dx.doi.org/10.36253/form-13114.

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Being a teacher is a complex and articulated task. The pandemic and the consequent introduction of distance learning in schools, has increased the difficulties of the Italian educational system. Students have lost the opportunity to learn through an involving sensorial, emotional and cognitive experience, while teaching has become even more transmissive, and in other words, mis-educational, mis-instructional and ineffective. This contribution seeks to highlight the importance of an historical reflection as the tool for understanding our own personal identity. A particular focus is given to the Ligurian Archive of People’s Writing (Archivio Ligure della Scrittura Popolare - ALSP), which, in collaboration with the University Museum System (Sistema Museale dell’Ateneo - SMA) of Genoa, aims at bringing the archive closer to the schools by creating and implementing educational paths. Lo sviluppo delle competenze per la vita: tra archivio e didattica. Essere insegnante è un compito complesso e articolato: la pandemia, con la conseguente attivazione della didattica a distanza, ha acuito le difficoltà del sistema scolastico italiano sottraendo agli studenti la possibilità di imparare attraverso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale, rendendo l’insegnamento ancor più trasmissivo e quindi de-formante, dis-educante e de-istruttivo. Questo contributo cerca di mettere in evidenza l’importanza della riflessione storica come strumento di comprensione dell’identità personale. Particolare attenzione verrà data all’Archivio Ligure della Scrittura Popolare (ALSP), che, in collaborazione con il Sistema Museale dell’Ateneo (SMA) dell’Università degli Studi di Genova, si pone l’obiettivo di avvicinare l’archivio al mondo delle scuole attraverso la creazione e la sperimentazione di percorsi didattici.
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Gouthier, Daniele, Cecilia Collà Ruvolo et Salvatore Fruguglietti. « Lo storytelling nei percorsi didattici sulla crisi climatica ». Quaderni di Comunicazione Scientifica 2 (2022) : 25. http://dx.doi.org/10.17454/qdcs02.04.

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Aluisi Tosolini et Daniela Venturi. « L'emergenza come opportunità di cambiamento : I percorsi di due scuole superiori ». IUL Research 1, no 1 (24 juillet 2020) : 218–25. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.46.

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Résumé :
Il testo presenta e analizza le pratiche con cui due scuole superiori – il Liceo Attilio Bertolucci di Parma e l’ISI Pertini di Lucca – hanno affrontato il tempo della sospensione delle lezioni a causa della emergenza sanitaria Covid-19. In primo luogo si descrive l’organizzazione che ha reso possibile l’avvio di processi innovativi di didattica a distanza. In secondo luogo si affronta la questione dei processi di valutazione entro la didattica a distanza. In tutte e due le sezioni viene prestata particolare attenzione alle condizioni di trasferibilità delle esperienze descritte.
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