Littérature scientifique sur le sujet « Pediatric B-Cell Precursor »
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Articles de revues sur le sujet "Pediatric B-Cell Precursor"
Reid, Gregor S. D., Kevin She, Luke Terrett, Michael R. Food, Jacqueline D. Trudeau et Kirk R. Schultz. « CpG stimulation of precursor B-lineage acute lymphoblastic leukemia induces a distinct change in costimulatory molecule expression and shifts allogeneic T cells toward a Th1 response ». Blood 105, no 9 (1 mai 2005) : 3641–47. http://dx.doi.org/10.1182/blood-2004-06-2468.
Texte intégralKroeze, Emma, Laura Arias Padilla, Max Bakker, Judith M. Boer, Melanie M. Hagleitner, Birgit Burkhardt, Takeshi Mori et al. « Pediatric Precursor B-Cell Lymphoblastic Malignancies : From Extramedullary to Medullary Involvement ». Cancers 14, no 16 (12 août 2022) : 3895. http://dx.doi.org/10.3390/cancers14163895.
Texte intégralLilljebjörn, Henrik, et Thoas Fioretos. « New oncogenic subtypes in pediatric B-cell precursor acute lymphoblastic leukemia ». Blood 130, no 12 (21 septembre 2017) : 1395–401. http://dx.doi.org/10.1182/blood-2017-05-742643.
Texte intégralFazio, Grazia, Clelia Tiziana Storlazzi, Marco Severgnini, Valeria Cazzaniga, Luciana Impera, Giulia Daniele, Ilaria Iacobucci et al. « Novel Chimeric Transcripts Involving PAX5 in B-Cell Precursor ALL ». Blood 122, no 21 (15 novembre 2013) : 1367. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v122.21.1367.1367.
Texte intégralColomar-Carando, Natalia, Laurent Gauthier, Pietro Merli, Fabrizio Loiacono, Paolo Canevali, Michela Falco, Federica Galaverna et al. « Exploiting Natural Killer Cell Engagers to Control Pediatric B-cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia ». Cancer Immunology Research 10, no 3 (1 mars 2022) : 291–302. http://dx.doi.org/10.1158/2326-6066.cir-21-0843.
Texte intégralBorker, A., et N. Chaudhary. « Pediatric precursor B-cell lymphoblastic lymphoma presenting with extensive skeletal lesions ». Annals of Medical and Health Sciences Research 3, no 2 (2013) : 262. http://dx.doi.org/10.4103/2141-9248.113673.
Texte intégralTaneja, Vipul, Goud Raghvendra et Kusum Mahajan. « Association of Acute Lymphoblastic Leukemia with Unilateral Facial Palsy : A Rare Presentation ». International Journal of Health Sciences and Research 11, no 8 (6 août 2021) : 79–80. http://dx.doi.org/10.52403/ijhsr.20210811.
Texte intégralDworzak, Michael N., Gerhard Fritsch, Gertraud Fröschl, Dieter Printz et Helmut Gadner. « Four-Color Flow Cytometric Investigation of Terminal Deoxynucleotidyl Transferase–Positive Lymphoid Precursors in Pediatric Bone Marrow : CD79a Expression Precedes CD19 in Early B-Cell Ontogeny ». Blood 92, no 9 (1 novembre 1998) : 3203–9. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v92.9.3203.
Texte intégralDworzak, Michael N., Gerhard Fritsch, Gertraud Fröschl, Dieter Printz et Helmut Gadner. « Four-Color Flow Cytometric Investigation of Terminal Deoxynucleotidyl Transferase–Positive Lymphoid Precursors in Pediatric Bone Marrow : CD79a Expression Precedes CD19 in Early B-Cell Ontogeny ». Blood 92, no 9 (1 novembre 1998) : 3203–9. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v92.9.3203.421k34_3203_3209.
Texte intégralVeltroni, Marinella, Maddalena Paganin, Chiara Frasson, Giulia Fabbri, Antonio Marzollo, Elena Seganfreddo, Emanuela Giarin, Elena Fortunato, Maurizio Aricó et Giuseppe Basso. « Clonal Profile Analysis of Leukemic Progenitors and Diagnosis Blast Cells in Pediatric B-Cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia ». Blood 112, no 11 (16 novembre 2008) : 4879. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v112.11.4879.4879.
Texte intégralThèses sur le sujet "Pediatric B-Cell Precursor"
Ueno, Hiroo. « Landscape of driver mutations and their clinical impacts in pediatric B-cell precursor acute lymphoblastic leukemia ». Doctoral thesis, Kyoto University, 2021. http://hdl.handle.net/2433/263562.
Texte intégralGroeneveld-Krentz, Stefanie [Verfasser]. « The clinical relevance of aneuploidy in relapses of pediatric B-cell precursor acute lymphoblastic leukemia / Stefanie Groeneveld-Krentz ». Berlin : Medizinische Fakultät Charité - Universitätsmedizin Berlin, 2020. http://d-nb.info/1223927180/34.
Texte intégralVendramini, E. « Identification of new subgroups and prognostic markers in pediatric B cell precursor acute lymphoblastic leukemia by gene expression profiling ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3423224.
Texte intégralLa cura della leucemia linfoblastica acuta (ALL) sta migliorando con successo, raggiungendo un tasso di guarigione che va oltre l’80%. L’identificazione precoce dei pazienti con alto rischio di ricaduta ha portato ad un miglioramento generale dell’outcome, tuttavia, due terzi dei pazienti che incorrono nell’evento di ricaduta vengono inizialmente stratificati in gruppi a basso rischio o rischio intermedio. L’identificazione di migliori fattori prognostici rimane un’importante sfida nelle ALL pediatriche. In questa tesi, lo studio del profilo di espressione genica è stato applicato a diversi approcci di ricerca, con lo scopo di individuare sottogruppi e trovare nuovi target terapeutici nelle ALL a cellule precursori B (BCP ALL) Tra le BCP ALL, i pazienti privi delle aberrazioni genomiche più riccorrenti (B-others) rappresentano il sottogruppo che più necessita di studi approfonditi, tesi ad identificare nuovi fattori prognostici e migliorare la loro stratificazione nelle classi di rischio. Per aumentare le conoscenze biologiche riferite al gruppo dei B-others, è stato eseguito uno studio integrato di espressione genica, espressione di non coding RNAs e analisi delle aberrazioni genetiche. Il Capitolo 1 riporta lo studio mediante microarrays di espressione genica di 145 pazienti Italiani affetti da BCP ALL e, in una sotto-coorte rappresentativa, lo studio dell’espressione dei microRNAs (miRNAs) e l’analisi di variazione di DNA copy number estesa all’intero genoma. Da questo studio è emerso che il 25% dei pazienti Italiani di tipo B-others rientrano in un gruppo con una signature specifica e sono associati ad un outcome favorevole. Lo studio del profilo di espressione dei miRNAs rivela in questo gruppo una specifica signature di miRNAs caratterizzata dalla sovra espressione di hsa-miR-125b, -125b-2*, -99a, -100, -125a-3p e has-miR-491-5p. La sovra espressione del cluster miR-125b-2 nella regione 21q21.1 è accompagnata dalla concomitante sovra espressione dei geni nella stessa regione cromosomica. Le analisi sul genoma hanno portato ad escludere la presenza di alterazioni di DNA copy number nella regione 21q21.1. Il frequente coinvolgimento di aberrazioni a carico del cromosoma 21 nelle ALL (come nel caso di iperdiploidia (HD), t(12;21) o iAmp21) e il coinvolgimento della regione 21q21.1, suggeriscono un diretto e funzionale contributo dei geni nel cromosoma 21 alla trasformazione maligna delle cellule ematopoietiche. A questo proposito c’è un grande interesse nello studio delle ALL nei bambini affetti dalla Sindrome di Down (DS), nei quali la trisomia 21 è costituzionale e per i quali l’incidenza di ALL è approssimativamente 20 volte maggiore che nel resto della popolazione. Nel Capitolo 2 viene presentato uno studio di analisi genomica di un grande gruppo di DS ALL che mira a caratterizzare le anomalie molecolari specifiche di questo gruppo di ALL. L’analisi di espressione genica ha rivelato che le DS ALL sono leucemie molto eterogenee, non definibili come un unico sottotipo di ALL, con un arricchimento di geni rispondenti al signalling di BCL6 e di risposta al danno al DNA, che suggerisce un’instabilità genomica dei linfociti B. Sorprendentemente, solamente un gene appartenente al cromosoma 21, SON, è compreso nella signature delle DS ALL e risulta solo debolmente up-regolato. Inoltre, i dati di espressione genica suggeriscono che le DS ALL e le HD ALL sono leucemie molto diverse, riflettendo le differenze fondamentali tra trisomia costituzionale e acquisita, quali lo stadio di sviluppo nel quale la leucemia insorge e il fatto che la trisomia costituzionale è presente sia nelle cellule leucemiche che nel microambiente. Lo studio ha inoltre rilevato che il 62% delle DS ALL sono caratterizzate da un’aberrante espressione del recettore per le citochine di tipo I CRLF2. Due tipi di aberrazioni che coinvolgono CRLF2 sono state identificate: una traslocazione criptica che coinvolge il locus IGH@ e CRLF2 nella regione pseudoautosomale PAR1 dei cromosomi sessuali e una delezione in PAR1. Queste aberrazioni danno luogo alla formazione del trascritto di fusione P2RY8-CRLF2 che determina la sovra espressione di CRLF2. Inoltre una nuova mutazione somatica attivante, F232C, in CRLF2 è stata identificata. E’ stato dimostrato che CRLF2 e JAK2 mutato cooperano nel conferire capacità di crescita indipendente da citochine a cellule pro-B suggerendo che i bambini affetti da DS e ALL con un’espressione aberrante di CRLF2 possono trarre beneficio da terapie mirate a bloccare il pathway di CRLF2-JAK. Dal momento che le aberrazioni a carico di CRLF2 sono state trovate anche tra i pazienti non affetti dalla Sindrome di Down, è stata analizzata l’incidenza e l’impatto prognostico di questo potenziale nuovo marcatore nei pazienti Italiani con BCP ALL arruolati nello studio AIEOP-BFM ALL2000. Il Capitolo 3 presenta lo studio di una coorte rappresentativa di 464 pazienti con BCP ALL non affetti da DS che è stata analizzata per l’espressione di CRLF2 e per la presenza di riarrangiamenti a carico di CRLF2. Da questo studio è emerso che il riarrangiamento P2RY8-CRLF2 in associazione con la sovra espressione di CRLF2 (di almeno 20 volte maggiore che nel resto della coorte), identifica pazienti con una prognosi molto sfavorevole e, tra essi, un inportante sottogruppo di pazienti attualmente stratificati nella classe di rischio intermedia e che necessitano di essere considerati per un adeguamento della terapia. Per investigare i pathways emersi dalle analisi di espressione genica e per testare l’effetto dei farmaci è necessaria una grande disponibilità di cellule leucemiche. Le cellule da leucemia primaria sono difficili da coltivare in vitro e le linee cellulari attualmente disponibili non riescono a riflettere la natura eterogenea della malattia. Per questo motivo i modelli di xenotrapianto in topo sono ampiamente usati sia per lo studio in vivo che per amplificare il numero di cellule leucemiche da usare nelle varie analisi. Nello studio riportato nel Capitolo 4 è stata verificata la capacità delle cellule leucemiche ottenute da xenotrapianto di ricapitolare la loro rispettiva leucemia primaria ed è stata valutata la possibilità di una selezione da parte del microambiente murino per particolari cellule “inizianti” la leucemia che portino ad una massa tumorale marcatamente diversa da quella dei pazienti alla diagnosi. E’stato analizzato il profilo di espressione genica di 7 ALL primarie pediatriche alla diagnosi e le rispettive cellule leucemiche ottenute da xenotrapianto dopo un primo, un secondo ed un terzo passaggio seriale nel modello di trapianto di leucemia umana in topo NOD/SCID/huALL. In questo studio è stato dimostrato che il modello di trapianto NOD/SCID/huALL ricapitola la leucemia primaria umana, mima le caratteristiche del tumore primario e ne trattiene le caratteristiche durante i passaggi seriali senza selezionare per un sottoclone della leucemia primaria iniziale. Il Capitolo 5 riporta uno studio che ha investigato le proprietà di attecchimento di 50 ALL pediatriche trapiantate in topi NOD/SCID. Il tempo di attecchimento (Time To Leukemia – TTL) è stato determinato per ogni campione attecchito in termini di settimane trascorse dal trapianto alla manifestazione della leucemia. Lo studio ha mostrato che un breve TTL è fortemente associato con un alto rischio di ricaduta precoce, costituendo di fatto un nuovo marcatore prognostico indipendente. Il fenotipo di alto rischio è riflesso in una signature in grado di identificare pazienti incorsi precocemente nell’evento di ricaduta in una coorte di pazienti indipendente. Lo studio di espressione genica rivela una serie di geni associati con questo fenotipo aggressivo, mettendo a diposizione una potenziale strategia per identificare i pazienti ad alto rischio. In modo ancora più importante, pathways che regolano la crescita cellulare e che coinvolgono mTOR sono stati identificati, indicando dei target per strategie terapeutiche alternative per i pazienti ad alto rischio di riaduta. Concludendo, dieci anni dopo la sua introduzione in oncoematologia, lo studio del profilo di espressione genica si conferma essere un valido strumento di ricerca, efficace nella scoperta di nuovi sottotipi, nell’individuazione di biomarcatori e nel portare alla luce pathways molecolari deregolati.
KOH, THONG CHUAN EUGENE. « Down regulation of NLK by MIR-221/222 modulates chemosensitivity to glucocorticoids in pediatric normal karyotype b-cell precursor acute lymphoblastic leukemia. La downregolazione di nemo-like kinase indotta dai MIR-221/222 modula chemiosensibilità ai glucocorticoidi nella pediatrico b-cell precursor leucemia linfattica acuta ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/30498.
Texte intégralKübler, Ayline [Verfasser], et Rupert [Akademischer Betreuer] Handgretinger. « Optimization of NK cell-based immune therapy strategies against pediatric acute B cell precursor leukemia using a human-murine xenotransplantation model / Ayline Kübler ; Betreuer : Rupert Handgretinger ». Tübingen : Universitätsbibliothek Tübingen, 2015. http://d-nb.info/1163664618/34.
Texte intégralCRICRÌ, GIULIA. « ActivinA as a key modulator of B-Cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia Cell motility and vesiculation within the bone marrow niche ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/304789.
Texte intégralAcute Lymphoblastic Leukemia (ALL) is the most common type of cancer in children. About 80% of the cases arises from precursor B cells (BCP-ALL), which abnormally accumulate as a consequence of genetic alterations associated to differentiation inhibition and abnormal expansion. Despite the 85% survival rate, a total of 10-15% of patients retains leukemic stem cells and their progenitors in the bone marrow (BM), thereby relapsing following treatment cessation. The importance of BM microenvironment for cancer progression has been widely recognized in recent years. In this study, we aimed to identify the crucial pathways involved in the bi-directional leukemia-stroma cross-talk that could be an attractive target for future antileukemic therapy. We focused our attention on the characterization of ActivinA, a TGF-β family member, within the BM leukemic niche. Here, we identified ActivinA as a new crucial factor exploited by leukemic cells to create a self-reinforcing niche: indeed, this molecule was highly expressed in the BM plasma of leukemic patients. Furthermore, we reported that BCP-ALL cells, along with the highly pro-inflammatory environment of leukemic BM, induced a strong increase in the molecule secretion by Mesenchymal Stromal Cells (MSCs). In accordance with its protumoral role in solid tumors, ActivinA strongly induced both random and CXCL12-driven migration of cells also in the context of BCP-ALL. We observed that ActivinA selectively stimulated these leukemic cell biological properties with a calcium- and actin polymerization-mediated mechanism as this molecule showed an opposite effect on Hematopoietic stem cells (HSCs). According to the literature, we found reduced CXCL12 levels in the leukemic BM, but ActivinA enhanced cell migration also towards suboptimal CXCL12 concentrations, suggesting a possible mechanism by which leukemic cells could persist in the BM niche, displacing healthy hematopoiesis. Our in vitro data about the pro-migratory and pro-invasive role of ActivinA were confirmed also in vivo. By using a xenograft mouse model of human BCP-ALL, we demonstrated the ability of ActivinA to enhance both BM engraftment and metastatic potential intro extra-medullary sites of leukemic cells. Notably, the regulation of calcium influx and cytoskeleton organization by ActivinA is an important process to stimulate also cell vesiculation. Recent studies have shown that cancer extracellular vesicles (EVs) can mediate cell-cell communication and potentially contribute to tumor progression. Therefore, we investigated whether ActivinA was able to influence vesiculation by leukemic cells. We demonstrated that ActivinA increased the production of both exosomes and MVs by BCP-ALL cells. We found that EVs transport the t(1;19) fusion transcript, typical of cells from which they originate. We then studied the biological effects by which ActivinA-induced leukemia EVs can actively promote BCP-ALL disease, focusing our attention on resistance to therapy. Firstly, we demonstrated that ActivinA significantly decreased the sensitivity of leukemic cells to the anti-leukemic drug Asparaginase (ASNase) which was re-stored by blocking ActivinA signaling. Interestingly, also ActivinA-induced leukemia EVs conferred resistance to leukemic cells. To understand the mechanism underlying EV chemoprotection, we explored their miRNA cargo and identified differentially expressed miRNAs induced by ActivinA treatment. Of these, miR-491-5p has been previously reported to be associated with ASNase chemoresistance in childhood leukemia. The discovery of ActivinA signaling between BCP-ALL cells and MSCs adds significant insights into the mechanisms of communication in the leukemic niche. Moreover, ActivinA-induced leukemia EVs seem to play a crucial role in sustaining leukemic cells, by conferring them drug resistance. Our data provide a new concept to develop alternative therapeutic strategies that include targeting of the leukemic niche in BCP-ALL.
Chapitres de livres sur le sujet "Pediatric B-Cell Precursor"
Kato, Motohiro. « B-Cell Precursor ALL ». Dans Pediatric Acute Lymphoblastic Leukemia, 47–57. Singapore : Springer Singapore, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-15-0548-5_6.
Texte intégralBorowitz, M. J., A. J. Carroll, J. J. Shuster, A. T. Look, F. G. Behm, D. J. Pullen, V. J. Land, P. Steuber et W. M. Crist. « Use of Clinical and Laboratory Features to Define Prognostic Subgroups in B-Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia : Experience of the Pediatric Oncology Group ». Dans Recent Advances in Cell Biology of Acute Leukemia, 257–67. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1993. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-84895-7_23.
Texte intégralActes de conférences sur le sujet "Pediatric B-Cell Precursor"
Lenk, L., M. Carlet, A. Cousins, G. Cario, C. Halsey, I. Jeremias, E. Hobeika, H. Jumaa, A. Alsadeq et DM Schewe. « CD79a/CD79b Promote CNS-Involvement and Leukemic Engraftment in Pediatric B-cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia ». Dans 33. Jahrestagung der Kind-Philipp-Stiftung für pädiatr. onkolog. Forschung. © Georg Thieme Verlag KG, 2020. http://dx.doi.org/10.1055/s-0040-1709765.
Texte intégralLenk, L., F. Vogiatzi, M. Carlet, G. Cario, M. Schrappe, I. Jeremias, E. Hobeika, H. Jumaa, A. Alsadeq et DM Schewe. « CD79a impacts central nervous system (CNS) infiltration of pediatric B-cell precursor acute lymphoblastic leukemia (BCP-ALL) ». Dans 31. Jahrestagung der Kind-Philipp-Stiftung für pädiatrisch onkologische Forschung. Georg Thieme Verlag KG, 2018. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1645012.
Texte intégralBauchat, Andrea, Lauren Raney, Jone Garai, Li Li, Randall Craver et Jovanny Zabaleta. « Abstract 1409 : Identification of microRNA upregulated in pediatric precursor-B cell acute lymphoblastic leukemia patients with post-induction MRD positivity ». Dans Proceedings : AACR Annual Meeting 2020 ; April 27-28, 2020 and June 22-24, 2020 ; Philadelphia, PA. American Association for Cancer Research, 2020. http://dx.doi.org/10.1158/1538-7445.am2020-1409.
Texte intégral