Littérature scientifique sur le sujet « Pafos2017 »

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Thèses sur le sujet "Pafos2017"

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CAVALLERI, FEDERICO. « Pafos2017 : Etnografia di una Capitale Europea della Cultura. Antropologia delle politiche urbane e culturali nella Cipro greca ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241063.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi analizza da un punto di vista antropologico l’istituzione della Capitale Europea della Cultura a partire del caso etnografico di Pafos2017, una piccola cittadina nella costa sud-occidentale della Repubblica di Cipro. La ricerca accoglie la proposta dell’anthropology of policy e cerca di portare alla luce il discorso autolegittimante dell’istituzione e le sue pratiche di soggettivazione. In particolare, l’analisi è interessata al punto di vista dei personaggi maggiormente coinvolti nella manifestazione (burocrati, artisti, politici, volontari etc.), intesi come punto di contatto tra la dimensione europea e quella locale della manifestazione. La parola “città” è individuata come uno degli snodi fondamentali del discorso dell’istituzione riguardo il proprio agire, nonché come la nota saliente della rappresentazione di sé da parte degli abitanti di Pafos, che si definiscono una non-città. Da questo punto di vista, quindi, Pafos2017 è uno strumento per fare di Pafos una città vera e propria, il suo progetto è così descritto come una (ri)generazione urbana. L’atto di trasformazione della città di Pafos si inserisce nel contesto post-coloniale dell’isola, con l’obiettivo di riscattare la città dagli effetti dell’egemonia europea che relega Pafos in una situazione di marginalità ed arretratezza, al termine di una catena di rapporti di subalternità. Questa posizione priva la comunità locale della possibilità di determinare la propria identità e la costringe a portare continue prove del proprio status di moderna. Diventare una città e diventare moderni sono due affermazioni che vengono a coincidere. In seguito, viene analizzato il modello che ispira l’azione della policy, riassunto nell’idea della città creativa; essa svolge sia il ruolo di categoria d’interpretazione della realtà che di modello di sviluppo per le politiche urbane di Pafos. La costruzione di una nuova città, quindi, passa attraverso un utilizzo strumentale della cultura per agire sulla percezione degli spazi e sull’identità dei suoi abitanti. Da una parte, vengono analizzate le pratiche di placemaking, rivolte ai luoghi della città, in modo da modificare la relazione che essi intrattengono con la cittadinanza e con l’imago di sé che la città offre all’esterno. Attraverso il caso del rinnovamento del quartiere del Moutallos, inoltre, viene mostrato come Pafos2017 riscriva la relazione del luogo con la memoria del conflitto etnico e la divisione dell’isola del 1974; nel nome dell’economia creativa, il passato è trasformato da terreno di scontro tra due narrazioni nazionaliste a una riserva di diversità culturale da sfruttare per la produzione di manufatti creativi. Allo stesso modo, viene mostrato il progetto polito-poietico del programma culturale dell’ECoC, volto a trasformare gli abitanti di Pafos in cittadini veri e propri. Questo processo è descritto attraverso la formula dell’“aprire loro le menti” e si configura come la rimozione di barriere culturali che impediscono o rallentano il loro contagio da parte della modernità che proviene dall’esterno. Quindi, Pafos inserisce gli abitanti di Pafos in processi di soggettivazione che fanno di loro dei consumatori culturali, in modo da sostenere il nascente mercato creativo locale e realizzare il suo obiettivo. Infine, si inserisce Pafos2017 all’interno del panorama più ampio delle politiche culturali europee. In questo modo si mette in evidenza la sua azione al fine di creare uno spazio culturale europeo, retto dalla logica della unity in diversity. Questa nuova logica identitaria si oppone a quella nazionalista; la differenza interna viene reinterpretata come una ricchezza piuttosto che una debolezza e viene anzi valorizzata. Da questo punto di vista, i discorsi riguardo l’europeizzazione e la polito-poiesi tornano a coincidere, diventando strumenti per la creazione di una comunità semiotica europea.
The thesis analyses the institution of the European Capital of Culture from an anthropological perspective on the basis of the ethnographical inquiry of Pafos, a small town in the south-west coast of Cyprus, that held the title during 2017. The research embraces the suggestion of the anthropology of policy; so that It intends to discover and highlight the self-legitimation discourse of the institution and its subjectivation practices. Though, the analysis focus on the point of view of the insiders of the institutions and the people related to it (bureaucrats, artists, politicians, volunteers etc.) who act as a connection between the local and European dimension of the event. The word “city” has been pinpointed as one of the major symbolic knots in the discourse of the institution, through which it describes its action and mission; in addition, it is a critical point of the self-representation of the pafians who think about their own town as a quasi-city. Therefore, we can say Pafos2017 acts specifically to turn Pafos into a proper city, so its project is told as an urban (re)generation. The transforming of Pafos play an important role into the post-colonial situation of the island. The European hegemony that affect Cypriot society, in fact put Pafos at the very last position of a chain of hegemony and subalternity relationships. This situation prevents the Pafos community from the possession of their own identity, exposing them to ne necessity of continuous confirmation of their status of modern. So, the ECoC’s goal is to redeem the city from the marginality in which it has fallen through modernization. Therefore, the model that give shape to the policy’s action is analysed. It is the one of the creative city, that serves both as category to understand the reality and as a model for the development of the Pafso2017 urban policy. The making of a new and proper city then it requires culture as a tool for impacting the perception of places and on the identity of the pafians. At first, the research analyses the placemaking practices towards the spaces of the town, that aim to change the relationship they’re having both with the citizens and the city’s imago that is being provided to the outside. The thesis shoes how Pafos2017 reshapes the relationship between spaces and the memories of the interethnic war and the partition of the island through the analysis of the renovation of the neighbourhood of the Moutallos. The history has been turned from the ground of a struggle between two opposite nationalistic narratives to a supply of cultural diversity to produce creative artefacts. At the same time, the work shows the artistic program’s polito-poietic project, that aim to turn the Pafos inhabitants into proper citizens. This process is described through the expression of “opening their minds” and consists in the removal of all the obstacles that are preventing or postponing modernity, that comes from outside, to reach Cyprus and Pafos. So, Pafos2017 makes the pafians pass through a subjectivation process that turns them into cultural consumers, in order to carry out its goal. At last, Pafos2017 is understand as part of the wider program of the EU cultural policies. Therefore, it could highlight its role in creating an European cultural space, based on the logic of “unity in diversity”. This new identity structure challenges the national one, indeed it looks at internal differences as assets for the community instead of weaknesses. From this perspective, the discourses about Europeanization and polito-poiesis can correspond to each other and becomes tool for the creation of an European semiotic community.
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Chapitres de livres sur le sujet "Pafos2017"

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« Akamas Project – PAFOS2017 ». Dans Vital Village, 169–74. transcript-Verlag, 2017. http://dx.doi.org/10.14361/9783839439883-026.

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Mouyiannou, Daniella Pistenti. « Akamas Project – PAFOS2017 ». Dans Vital Village, 169–74. transcript Verlag, 2017. http://dx.doi.org/10.1515/9783839439883-026.

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« Das Akamas-Projekt – PAFOS2017 ». Dans Vital Village, 345–50. transcript-Verlag, 2017. http://dx.doi.org/10.14361/9783839439883-054.

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Mouyiannou, Daniella Pistenti. « Das Akamas-Projekt – PAFOS2017 ». Dans Vital Village, 345–50. transcript Verlag, 2017. http://dx.doi.org/10.1515/9783839439883-054.

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