Littérature scientifique sur le sujet « Paesaggi produttivi »
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Articles de revues sur le sujet "Paesaggi produttivi"
Messina, Michelangelo. « Paesaggi produttivi della frontiera arabo-bizantina in Sicilia sud-orientale (IX-XI secolo) ». Arqueología y Territorio Medieval 29 (28 octobre 2022) : 85–125. http://dx.doi.org/10.17561/aytm.v29.6798.
Texte intégralRevello Lami, Martina. « Disegnare per Osservare, Capire, Raccontare. Conversazione con Agostino Sotgia ». Ex Novo : Journal of Archaeology 6 (11 février 2022) : 217–27. http://dx.doi.org/10.32028/vol6isspp217-227.
Texte intégralDondi, Lavinia. « Ambiti rurali fragili e progetto di paesaggio : quali strategie di azione ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 107–15. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093017.
Texte intégralAlbrecht, Benno. « La ricostruzione del paesaggio a Cipro e il productive relief di Patrick Geddes ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 130 (avril 2021) : 5–13. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1001.
Texte intégralDiantini, Alberto. « Petroleumscape e petrocultura nelle concessioni Val d'Agri e Gorgoglione : analisi territoriale del paesaggio petrolifero della Basilicata ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2022) : 29–49. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14589.
Texte intégralThèses sur le sujet "Paesaggi produttivi"
Porchia, Foscara. « L'evoluzione del porto industriale di Marghera dalle origini al secondo dopoguerra (1917 - 1963):Insediamenti, cicli produttivi, trasformazioni territoriali tra passato e futuro ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3425453.
Texte intégralIl lavoro di ricerca si è proposto di analizzare l’evoluzione della prima zona industriale di Porto Marghera dalle origini al secondo dopoguerra, partendo dalla sua peculiarità di “porto industriale”, ossia non solo di punto di transito ma, soprattutto, di luogo di prima trasformazione delle merci. Sulla base di questo assunto si sono ricostruiti i processi di insediamento degli stabilimenti, in rapporto sia alle tipologie produttive che alle caratteristiche storico-geografiche del territorio, per valutare le relazioni intercorse tra produzioni, strutture industriali e loro ubicazione, contesto urbano e paesaggio circostante. L’analisi dello stato dell’arte ha evidenziato che gli studi sul tema presentavano rilevanti discontinuità, con una ricchezza di documentazione nell’ambito economico-sociale e in alcuni periodi (avvio della prima zona industriale, 1904 - 1917, e anni tra le due guerre, 1924 -1942), mentre il materiale si presentava più scarso e lacunoso sia in ordine alle trasformazioni “fisiche” del sito in rapporto alle sue produzioni, che ai suoi mutamenti negli anni di sviluppo del secondo dopoguerra. L’intento è stato quindi quello di ricomporre la vicenda - sia in ambito locale che con riferimenti ad un contesto nazionale ed internazionale - da un punto di vista tecnico-industriale-urbanistico, in un arco cronologico sufficientemente ampio da comprendere una serie di eventi storici, anche traumatici, che portarono ad un susseguirsi di trasformazioni nella situazione economico-politica italiana e, di riflesso, nell’area di studio. L’analisi storica parte quindi dallo sviluppo industriale del contesto veneziano avviatosi dalla fine del XIX secolo, si sofferma sugli anni pre e post seconda guerra mondiale, per giungere al boom economico degli anni ’60 e concludersi con un richiamo alla situazione attuale. Più che come narrazione cronologica il lavoro si sviluppa come una sequenza di “zoom” che dall’inquadramento generale scendono man mano di scala fino al dettaglio delle varie componenti, esaminate con un approccio tematico: la logica degli insediamenti, le modalità di assegnazione delle aree, i caratteri tipologici dell’edificato, i cicli e le filiere produttive, le ricadute territoriali del processo di industrializzazione ed il suo rapporto con il contesto ambientale e paesaggistico. Per approfondire la conoscenza di aspetti e fasi meno indagate della storia di Porto Marghera si è proceduto allo studio di fonti originali poco utilizzate, quali cartografie, censimenti aziendali, piani urbanistici, documentazione fotografica storica, archivi tecnici delle imprese, filmati, testimonianze e infine attraverso l’analisi e la rilettura dei manufatti edilizi ancora esistenti, considerati anch’essi come fonti. Ciò si ritiene particolarmente opportuno nel momento attuale in cui Porto Marghera si ritrova ad affrontare un nuovo periodo di grandi trasformazioni, poiché, oltre all’obiettivo di fornire nuovi apporti di conoscenza mediante una metodologia di analisi di tipo multidisciplinare, il lavoro si è anche confrontato con l’ambito della storia del patrimonio industriale e della sua valorizzazione, per approfondire possibilità e limiti del problematico nesso tra memoria e riuso, tra storia e progetto. La conoscenza storica, la comparazione degli elementi caratterizzanti le varie fasi di espansione, l’identificazione dei valori ancora riconoscibili nella prima zona industriale di Porto Marghera (sotto diversi punti di vista: storico, architettonico, tipologico, produttivo, tecnologico) hanno messo in luce elementi utili a tracciare delle linee guida per un processo di patrimonializzazione dell’eredità industriale. Tramite questi elementi sarà infatti possibile costruire una scala di valori storico-culturali, tecnico-scientifici, architettonici, urbanistici e paesaggistici in cui collocare le testimonianze materiali rimaste, in modo da fornire gli strumenti valutativi e operativi necessari per corrette e ponderate azioni di intervento sull’esistente.
RAVAGLIA, PIETER. « Valorizzare le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti agroalimentari italiani attraverso un approccio multidisciplinare che integra l'analisi Life Cycle Assessment con ulterriori informazioni che documentano gli impatti sociali, culturali ed economici delle attività produttive sul paesaggio e sulle comunità locali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/53794.
Texte intégralEU regulations have favoured the development of certified quality schemes. Today the EC is driving the quality sector towards a new horizon; the evaluation of sustainability performance of product and organizations, and is doing it through the Environmental Footprint Methodology. At national level since 2009 the Italian Ministry for the Environment Land and Sea is promoting an intense programme for the evaluation of products’ environmental performances and for the reduction of Italian companies’ greenhouse gas emissions. One of the most successful initiative is the VIVA “Sustainability and Culture” project addressed to the wine sector. With the release of the IMELS decree n. 56 of march 2018 approving the Made Green in Italy Voluntary Scheme for PEF methodology application in Italy, and with the publication of the PEFCR for still and sparkling wine. Is clear that the direction taken at national and European level goes toward the EF methodology developed by the European Commission Assuming that the VIVA protocol may also be affected by EF evolution; possible implications linked to a future transition from VIVA to PEF were evaluated, also carrying out a PEF assessment of 27 VIVA certified products with a performance confrontation between the VIVA products and the European benchmarks.
RAVAGLIA, PIETER. « Valorizzare le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti agroalimentari italiani attraverso un approccio multidisciplinare che integra l'analisi Life Cycle Assessment con ulterriori informazioni che documentano gli impatti sociali, culturali ed economici delle attività produttive sul paesaggio e sulle comunità locali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/53794.
Texte intégralEU regulations have favoured the development of certified quality schemes. Today the EC is driving the quality sector towards a new horizon; the evaluation of sustainability performance of product and organizations, and is doing it through the Environmental Footprint Methodology. At national level since 2009 the Italian Ministry for the Environment Land and Sea is promoting an intense programme for the evaluation of products’ environmental performances and for the reduction of Italian companies’ greenhouse gas emissions. One of the most successful initiative is the VIVA “Sustainability and Culture” project addressed to the wine sector. With the release of the IMELS decree n. 56 of march 2018 approving the Made Green in Italy Voluntary Scheme for PEF methodology application in Italy, and with the publication of the PEFCR for still and sparkling wine. Is clear that the direction taken at national and European level goes toward the EF methodology developed by the European Commission Assuming that the VIVA protocol may also be affected by EF evolution; possible implications linked to a future transition from VIVA to PEF were evaluated, also carrying out a PEF assessment of 27 VIVA certified products with a performance confrontation between the VIVA products and the European benchmarks.
GIANNETTI, MICHELA EMILIA. « L'integrazione paesistica delle aree produttive in ambito rurale ». Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/2158/592720.
Texte intégralAgulli, Beatrice. « PAESAGGI PLASTIFICATI. La serricoltura dei litorali mediterranei e il caso della 'fascia trasformata' siciliana ». Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1246638.
Texte intégralLivres sur le sujet "Paesaggi produttivi"
Sbordone, Maria Antonietta. Designscape : Progettare per i paesaggi produttivi. Firenze : Alinea, 2007.
Trouver le texte intégralValli, Carlo G. Bardolino, che piacere : [storia, produttori, paesaggi, itinerari enologici e gastronomici]. Padova : Aries, 1998.
Trouver le texte intégralPoli, Giuseppe. Territorio e contadini nella Puglia moderna : Paesaggio agrario e strategie produttive tra XVI e XVIII secolo. Galatina : Congedo, 1990.
Trouver le texte intégralCartai e stampatori a Toscolano : Vicende, uomini, paesaggi di una tradizione produttiva. [Brescia] : Grafo, 1995.
Trouver le texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Paesaggi produttivi"
Odelli, Eleonora. « Centri produttivi e tecnologie di manifattura : ». Dans Paesaggi urbani e rurali in trasformazione. Contesti e dinamiche dell’insediamento letti alla luce della fonte archeologica, 109–19. Archaeopress Publishing Ltd, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2b07v1f.13.
Texte intégralActes de conférences sur le sujet "Paesaggi produttivi"
Mininni, Mariavaleria, Luigi Guastamacchia et Teresa Pagnelli. « Rinaturalizzare/reinventare/riparare : azioni paesaggistiche per il riuso del paesaggio estrattivo : il caso studio della nuova provincia BAT ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8021.
Texte intégralCavallo, Aurora, Benedetta Di Donato, Rossella Guadagno et Davide Marino. « Nutrire Roma : il ruolo dell’agricoltura urbana nel fenomeno urbano ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8042.
Texte intégralRagosta, Annamaria, et Bianca Gioia Marino. « Close to the volcan. Knowledge, conservation and enhancement of a Vesuvian vernacular heritage. » Dans HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage : Culture, People and Sustainability. Valencia : Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.15377.
Texte intégral